Due Microfoni - Alessia Capelletti, curatrice del libro "Ezio Bosso. Faccio Musica. Scritti e pensieri sparsi"

Radio radicale l'appuntamento con due microfoni che non sta profondimento settimanale che dedichiamo ai libri il libro di oggi è un libro quale tengo particolarmente un libro che ha due firme quella di Ezio Bosso del maestro Ezio Bosso del quale abbiamo parlato anche in altri contesti qui a Radio radicale il titolo faccio musica scritti e pensieri sparsi in libreria per PM
Ma questi pensieri sparsi via raccolti curati e con grande accuratezza e passione
Immagino via rimessi in ordine ha dato loro un senso Alessia Capelletti che ha curato questo volume che intanto ringrazio e saluto alla quale do il benvenuto qui a Radio Radicale buona sera
Grazie a voi e a tutti quelli che ci stanno ascoltando allora ad essere letti
Di fatto la curatrice di questo di questo lavoro da una delle tre classi che dal novantadue nome di riferimento della comunicazione culturale e non solo italiana e dal due mila sedici terrà fino a due mila sedici a gestito tutta la comunicazione del maestro
Ezio Bosso allora Ezio Bosso grazie a Dio agli ascoltatori di radio radicale insomma sono anche sicuramente attenti cultore di musica è difficile che non che non sappiano di di chi stiamo parlando però diamo una rinfrescata berbere tantissime cose che ha fatto direttore dell'AIOP Philharmonic Orchestra rifondata
Sono i classicamente lasciavate il suo Steinway artista ambasciatore d'associazione molte altre quattordici Alessandra Abbado e prima ancora compositore pianista all'occorrenza come diceva contrabbassista e poi direttore d'orchestra poi tante altre cose divulgatore intellettuale
Ideatore e conduttore del programma che in tanti l'avete visto che era che storia la musica Ezio Bosso ci ha lasciato poco più di un anno fa insomma era metà maggio del due mila venti
Allora da dove cominciare ai è complicato le chiedo supporto sostegno ovviamente ad Alessia cappelletti o partirei partire dalle parole stesse quasi inevitabilmente
Del
Dello stesso dello stesso maestro boss sono che di fatto diceva tutta la mia vita è stato incentrato sulla musica ero così piccola quando iniziato sentirmi attratta dalla musica che onestamente
Non ricordo nemmeno quanti anni avessi ma sin da quando avevo tre o quattro anni e ho bisogno di toccare gli strumenti musicali avvicinarli ascoltare musica è strano ma per me era più divertente che giocare con gli altri bambini
Partiamo da questa scintilla
Limite è che riceverà sempre che non era lui ad aver scelto la musica Mara la modica d'aver scelto lui
Perché forse ne aveva più bisogno di altri il primo ha bisogno a cui la musica ha dato una risposta è stato sicuramente quello del riscatto sociale
A cui nel fondo la sua famiglia come accadeva spesso nelle famiglie operaie degli anni settanta era la prima non credere
Cioè la familiare una famiglia operaia di Torino Mou facoltà coltissima quelli che credevano che il modo migliore per investire i soldi forse comprare libri
E che faceva studiare i fili sperando che avessero un futuro un pochino migliore del di loro
Senta però coltivare vere ambizioni avere i sogni perché come il testo ricorda lei io ricordava non apre
Tentavano di non poterselo permettere cioè che un sogno troppo grande come un figlio sul podio fosse un sogno oggettivamente che avete il che è un peccato di liberi c'è un sogno eccessivo sogno realizzabile
è che o si incaponisce viene sostenuto in questo dal fratello Fabio che è il primo convincere la famiglia di lasciare questo ragazzo a provarci
Però invece riandare diretto al sogno del podio al Conservatorio scegliere strumenti poco frequentati dagli altri ragazzi
Perché in questo modo si pensava che potesse trovare un lavoro più facilmente e quindi dare subito un contributo economico la vita della famiglia
D'acque storie veri necessitava di riscatto un po'dimezzata lascia e poi il vero percorso lunghi Simo tortuoso irrituale
Diverso dalla prassi
Che in decenni porterà è fino ad essere prima un bravissimo contrabbassista di fila un bravissimo contrabbassista solista e nei gruppi da camera
Un pianista all'occorrenza
Compositore direttore delle proprie composizioni che è una posizione diciamo già accettata in tutto novecento e alla fine il grande ultimo salto quello di dirigere il grande repertorio classico a cui lui ha sempre sentito di appartenere
Quindi sicuramente la musica è stata Peretti o tutta la vita fin dall'inizio
E si era sosteniamo anche al dettaglio del libro ci son dei capitoli veramente illuminante anche perché me lo faccia dire piuttosto raro meno per l'esperienza mia da lettore dopo tantissimi libri recensiti letti raccontati in qualche modo è rarissimo che un musicista riesca non solo a trovare le note per esprimersi ma trovare con forse e eguale efficacia e poesia e potenza energia anche le parole nello spartito no del del raccontarsi e questa è un'alchimia secondo me particolarmente preziose quindi innanzitutto complimenti per il lavoro che avete fatto per il libro
Bosso diceva anche maestro mosso il mio nome Ezio Bosso nella vita faccio la musica e sono un uomo Fortunato qualche tempo fa un giornalista nata mia domanda mi ha detto ma lei non ha avuto un percorso accademico realtà la domanda voleva volgere a come era stata la mia carriera come era un alto la mia risposta è stata come sempre sincera diretta la mia carriera è definita dalla mia vita senta abbiamo racconta un po'la scintilla raccontiamo anche un po'le premesse di questo libro perché nell'introduzione a lei spiega che insomma no mosso non ha mai voluto scrivere un libro quindi ci ha trovati di fronte a questa raccolta di testi inediti o parzialmente inediti
A ai quali dare un senso immagino che trovare l'architettura o lo spartito giusto per rimanere in tema di questo libro per capire davvero uno per riuscire al meglio comunicare quei concetti di di Bosso non sia stata una cosa facilissima
Ma a guardi allora
No in realtà è stato abbastanza facile Ezio invita ricevuto tonnellate di proposte per scrivere libri proprio perché essendo non solo un perfezionista nelle note ma anche un perfezionista delle parole
Questo suo talento linguistico narrativo
Traducendo loro
Da divulgatore era ovviamente patente è chiaro a tutti gli editori italiani ma lui si è sempre rifiutato anche perché siano detestava la figura del tuttologo
Cioè io sono un musicista faccio musica punto non voglio finire a fare quello che ha dato che è famoso fa tutto no come i famosi tuttologi sensitivi
In quanto lui ala radicale
L'idea del libro mi è venuta questa estate perché a un certo punto avendo io luogo l'allerta sul nome di Ezio mia è comparsa una macchina
Uno studio dentistico
Che aveva preso una sua Faraday di queste celebri no da copywriter perché aveva questo talento etico si di interni e l'aveva usata come claim pubblicitario del suo studio dentistico
Delle History che avvicinano più dei taxi
Li ho capito che
Quella cosa che io amava e odiava tant'è che ironicamente la chiamava letterali di Bosh o sessantasei se c'è questa capacità di saper magari fare un lungo discorso molto Complesso ma poi fatelo sintetizzare in una frase folgorante invitava remando contro perché nella narrazione mente Halima entrava quello scompariva la complessità quindi ha deciso mi sono ripromessa quando avete avuto tempo il che è accaduto durante l'occhio da un'altra litio
Di tuffarmi nel mio archivio di PC e telefonò e raccogliere i testi usando però un criterio molto chiaro che mi ha servito a dall'ad avere subito un discrimen e non avere dubbi cioè scegliere solo i testi
Re dei quali io riuscivo a risalire
Alla voce di Ezio
Alla prima stesura Boussetta registrata o scritta
Tant'è che quando è uscito il libro ostacoli giornalisti abbiano detto amena Inter mettermi attesta che l'acqua ribelli da un e non è citata quest'altra cosa che era così bella
Ma nella prefazione da vecchia filologa cattiva di formazione
Dura e pura io i criteri di scelta Rio chiariti subito doveva uscire la voce originale di Ezio non filtrata anni dal giornalista non è da meno
Né dalla casa discografica né da altri al punto che è poi quando siamo arrivati alla correzione delle volte dato che che era rende l'anacoluto e del volo pindarico
Nient'altro che metodi normalizzare alcune frasi ma io non mi sono rifiutata preferendo che ha una frase rimanete oscura lettore
Piuttosto che io ho la ieri si è semplificarsi aggiungendoci però del Niño
Quindi diciamo che il Criterium filologico mi ha aiutato in realtà a lavorare con le idee molto chiare e molto rapidamente
La mi sembra che sia mi sembra anche molto bella come scelta anche molto rispettosa perché di fatto sì andate un po'a causa del master
No per per per rimarrà tema e si è evoluta restituire la voce di di Bosso per questo troverete lo dico a chi ovviamente grazie a Dio a coloro che ai quali non basterà questa intervista insomma cercheremo di far venir voglia di leggere tutto questo libro crede mi lo merita anche se non amate la musica perché qui dentro c'è la non solo la musica ma la vita
C'è dentro a volte anche la semplice bozza dell'intervista no perché nella bozza si trova proprio con la forma quella forma informe che però restituisce queste vostre intento se ho ben capito integralmente la volontà di comunicazione di parola di di il messaggio
Di Bosso prima dell'inizio cautamente diciamo o dell'editing come si dice questa un po'il senso
Senta mi diceva quando scrivo la musica
Per me si entra in un flusso di secoli che non si è mai interrotto da la mia musica c'è tutto ciò che ho ascoltato suonato diretto tutte le partiture lo studiato Prodi che o la tecnica necessaria per porre tutto ciò sulla carta con la penna pone nome stesso nel solco di quella vita che parte da Bach da Beethoven Chopin
Mendelsohn colleghi più giovani come Philip Glass eccetera
E anche questa è una frase
Che che riesce bene a spiegare qual è il la sua dimensione quando entra dentro la musica c'è un altro passaggio molto bello ce ne sono tantissimi in cui lui dice in qualche modo io nella musica mi calo e e nella musica scompaiono
Assolutamente scusate assolutamente Fini nel senso che di Peretti o lo studio e il mettere le mani nella musica era prima di tutto annullamento del proprio ego
Nella materia musicale intesa non solo come studio del testo musicale ma anche del milite del contesto culturale della vita del del compositore che stava affrontando in quel momento
E credo che questo faccia capire quanto poi lui abbiamo sofferto della personalizzazione
I cerchi in Libia ed incerto pubblico
Che invece
Non dedicava la propria col completa attenzione a barca o ha detto un venne ma si concentrava sul povero orecchio che soffre quella curiosità morbosa che l'ha fatto soffrire
Più di tre orribili malattie messe insieme
Allora visto che l'abbiamo io l'avevo messa come una delle ultime domande ma quel Sanremo lì
C'è un passaggio c'è un'intervista da Stefano bisarche che a pagina novantanove dal punto in cui si parla di di di sanremo lui dice Sanremo è stata l'occasione per presentare coloro fatto in quarantadue anni l'appuntamento fra un concerto e l'altro riempivo i teatri anche prima di stare male ho visto che l'Inghilterra tanti anni questa apparizione a fare sia l'ho fatta per spirito di servizio
Nei confronti della musica a cui dedico tutto me stesso
Il dopo Sanremo in qualche modo c'è stato anche qualche elemento come dire di disturbo cioè Luis sentiva che in qualche modo forse c'era un qualche fraintendimento aveva alimentato magari anche una morbosità da parte di di di di certa stampa un po'disattento superficiale c'era anche un disagio nel nell'affrontare questa popolarità che comunque significava ricchezza anche per la possibilità di divulgazione della sua musica
Lo scopo era sempre quello divulgare cioè aumentare il numero di persone
Le hanno paura del repertorio classico o che addirittura peggio non tento dall'indigenza
Detto questo esporsi in quel modo
Aveva focalizzato un'attenzione sbagliata ma inevitabile al giorno d'oggi
Proprio sul tutto quello
Che a Ezio detestava di se stesso e di cui non gliene fregava sostanzialmente niente
Questa è stata la battaglia della sua vita e purtroppo devo dire anche la battaglia di chi rimane oggi a cercare di custodire l'unicità del pensiero di Ezio
Io faccio questo mestiere da trent'anni credo di aver lavorato con tutti i grandi musicisti
Però la dimensione ittica di Ezio nella musica il suo rapportare sempre tutto
Al valore sociale della musica e altare sempre la la palla dell'interlocutore al cielo perché si guardasse a quel triangolo da Zurlo e nona rettangolo nero in mano quindi Rocchetti arrivate sempre ai grandi temi fondanti in
Era il cuore di tutto insomma
Lo diceva in un'altra delle in altri degli appunti per un'intervista anche qui siamo al Master dell'intervista che nelle sue parole senza confezionamento cos'è la musica la domanda più difficile esista rispondeva Bosso la musica ciò che abbiamo dentro ciò in cui esistiamo in cui ci muoviamo il vento che scuote gli alberi la pioggia sul mare ma anche la tristezza e la gioia sono suoni la natura tutta la musica che esiste il creata già musicalmente fatto la musica c'è a prescindere da noi
L'uomo andata a cercarla per poter scrivere questa grandiosità per poterla ripetere quando non c'è perché la musica come tutta la bellezza è una necessità quindi la domanda non è cos'è la musica per me ma cosa posso fare io
Per la musica e qui no rievoca persino insomma alcuni grandi statisti della storia con questo con questo appunto e con questa bella definizione no non solo bella ma imponente funzionale no quello che voleva dire
Senta del libro voi ripescate anche dei dei begli incontri io già insomma ce ne son tanti mi soffermerei se lei crede su quello meraviglioso con un un altro maestro strepitoso che Mario Brunello
Quindi Mario in realtà fa parte del momento cameristico di Ezio quindi diciamo pre due mila sedici
Perché poi li dal momento fui io a Ezio riesce a salire definitivamente sul podio coronando il suo sogno di fanciullo
Di bambino si voleva fare il direttore d'orchestra perché come dirgli di fare Rai si era
Quando voi dirige quando voi suonare tutti gli strumenti devi dirigere non fu espulso sotto studiarli tutti suonarle tutti devi dirigere
Mario divenne
Divenne un amico che però rideva nel passato e si era molto legato ma oggi a domani ieri e domani l'altro non esiste quindi per lui davvero ossessione degli ultimi anni era andare sul podio delle orchestre che gli piacevano
E quando non era possibile allora vere la propria orchestra perché l'orchestra per un direttore d'orchestra lo strumento
Certa stampa conserviamo l'orchestra perché insomma quello è un capitolo che mette molto molto importante il senso quasi politico di di comunità di di che guidava qui voleva dare a all'orchestra e e trasmettere anche ovviamente l'orchestra non era solo un un insieme di di di suoni ben coordinati ma era una specie di città insomma cerchiamo fra poco mi interessa molto anche questo aspetto della musica e le nuove tecnologie perché
Riscrive la differenza tra i musicisti del passato e quelli di oggi e che oggi devi confrontarti con la tecnologia per alcune questua sarà un problema ma per altri tra cui mi è invece un'opportunità per creare una nuova esperienza della musica il suo rapporto negli ultimi quattro anni con la nuova ecologia che ovviamente intanto galoppava ma in maniera no velocissima in qualche modo suo Ivano anche sulla su alcuni sistemi di di composizione e di parto musicale era questo suo rapporto cioè uno sguardo attento non non schiavo ma nemmeno troppo diffidente
Ma guarda quando anche a parla di nuove tecnologie ne parla da fonico
è che io ero perfetti all'Italia l'Africa controlla
Quindi Luís aveva studiato da Giulio passa doveri accordatura
Lavorava gomito a gomito con l'amica e le Frederick il suo fonico di riferimento e si faceva insegnare da Mikhail tantissime cose
E per esempio i castori e la musica Ezio è stato notte e giorno per settimane
Seduto di fianco al montatore il montatore esausto Kyo
Estremamente pimpante Elia montati tutti Lulli
Scegliendo quella nota quelli farei in quando è più a parlare soprattutto negli ultimi quattro anni di nuove tecnologie parla delle nuove tecnologie di registrazione di ma tale Angelo delle nuove tecnologie rispetto all'acustica dal vivo alla camera acustica che può trasformare un luogo inadatto
In una splendida sala da concerto
Mentre
Le nuove tecnologie intese come la vita virtuale sui social le odiata pur frequentando lei con grande assiduità ma proprio le detestava
Sì c'è un passaggio per specifico viene spiegato meglio quei la realtà era meglio questa cosa pensavo a a ai giorni della della scomparsa dell'anno scorso del maestro boss di di qualcuno non so se era proprio sulla definizione che credo di sì mi mi corregga lei se se ricordo male che il diritto alla casa in qualche modo è un mago perché come il mago alla bacchettano
E c'è un passaggio in cui lui ricorda come nacque questo suo istinto è un'intervista di qualche tempo fa e lui racconta che da bambino suo già quella dirigere i dischi
Quindi la prima volta che vide orchestra dice in azione deve essere stato a quattro cinque anni era un bambinetto e credo d'aver pensato subito che volevo starci io al posto di quel signore coi capelli bianchi che si vedeva anche da lontano che possedeva un'incredibile magia che faceva notare quali strumenti si prendevano la scena se non ricordo male si trattava di un'opera di tra corsi
E questa è un'altra delle delle scintille di cui parlavamo all'inizio no in qualche modo è è stato un istinto che poi lui attrezzato di tecnica pur mantenendo quella magia bambina possiamo possiamo dire così
Ah è in anche rimasto nel fondo
Un fanciullino nei confronti della musica fino all'ultimo giorno della sua vita un fanciullino in senso buono nel senso che è per lunedì ad aprire una nuova partitura a tutte le volte un viaggio
E ci buttarono entusiasmo una voglia desiderio che non conoscevano routine
Che fu probabilmente il più grande difetto della musica al giorno d'oggi
La routine trasforma la musica da un'esigenza a una tappezzeria ecco io non non poteva essere in alcun modo ruggini
E in quelli storicamente EPA diventava anche un rompiscatole perché invece nella routine ci vive bene
E Mehmet allora
C'è una famosa frase di Verrio costruttiva pulp giovane e dice sapeva tutto gli mancava solo lì inconsapevolezza
Ecco anche lo sapeva tutto ma aveva mantenuto l'inconsapevolezza del fanciullo cioè l'entusiasmo la voglia di buttare fino a ogni nuova avventura e in ogni nuova parte partitura
L'orchestra l'orchestra lui insomma in qualche modo si definiva ancora tra le tante cose
Una definizione molto belle anarchico lui era comunque anche un po'anche in quel comma lo era anche un nomade perché si cercava una maledetta casa stabile per la sua orchestra ma poi sul tema orchestra Program piacerebbe molto soffermarmi con lei su questo
L'orchestra tra le tante cose che che diceva è composta da differenti competenze rispetto delle stesse delle conseguenti gerarchie ma è composto soprattutto la fondamentale senso della responsabilità oggettiva il rispetto in ogni componente tutti possono crescere trovarlo lo spazio ideale dentro l'orchestra il merito è palpabile l'impegno di ognuno è diverso
Un direttore vero lavora dieci volte per tutta la famiglia senza farlo pesare il gioiello di ogni singolo
Miglioramento questa era un po'la mission ma poi l'Orchestra no era lo diciamo una sorta di di comunità c'è una visione quasi quasi politica del del dell'orchestre come come comunità come casa
No no togliamo il quale dei peggio aveva dell'orchestra una visione politica in senso filosofico primigenio cioè non politica come il deflusso dei corridoi del potere
Ma politica nel senso che vedeva nell'orchestra la metafora di una società ideale dove si sta bene
Che e buoni Vito dipende dall'impegno di tutti dal primo all'ultimo e dove il buon esito è necessariamente di tutti
Non solo del del direttore o delle prime parti che aveva vile ed aveva della musica una visione estremamente Etica intenso profondo così come il suo anarchismo non era
All'idea banalizzata esce Okaka abbiamo adesso di quello che fascia le vetrine era l'anarchismo primigenio di Bakunin
E della sua corrente italiana infatti lui si definisce un anarchico malatestiano alzate culmine Malatesta che incontra a noi di era
E e e da lì poi nasce l'anarchismo italiano cioè l'Anarchia intesa come un uomo colpi consapevole così responsabile che non ha bisogno dello Stato padre padrone
Per comportarsi bene perché si comporta bene
Per rispetto di se stesso e del suo prossimo
Ci sono tanti passaggi molto belli on procedo anche un poco con disordine ma lei mi perdonerà ma un'altra frase molto bella che che riguarda invece che i giornalisti che gli chiedevano del rapporto fra indica per talento lui risponde con una lucidità che io definirei feroce l'handicap sono negli occhi di chi lo vede il torrente talento le persone sono persone non sono migliori o peggiori perché sono sulla sedia a rotelle contano Leasys pensa le emozioni il vissuto quando i giornalisti si esprimono in questo modo compie un gesto autoritario violento dichiarano loro stessi
Fregando se dell'altro non pensano
Alle conseguenze e anche questa mi sembra una sintesi amara ma piuttosto efficace
Ma io aggiungerei
A fianco ai giornalisti anche buona parte del fan club
Però d'altra parte corrente a te ne discuteva per ore e ore quali quotidianamente
E noi veniamo da una cultura perché ritiene che per diventare migliori ti devi mettere il cilicio fusti Garcés mangiar poco rinunciare al sesso
E fu la Gellar temi
è evidente che veniamo da millenni i cultura della quantificazione del dolore in se
Quindi lui è stato vittima di questo
Il lusso che dal due mila avanti Cristo agli arrivate in faccia
E perché vedevano nella sua sofferenza un valore superiore mentre valori noi l'unico vero valore di Ezio era che è un grande musicista è un grande intellettuale
Che poi avete avuto queste norme sfortuna era sono una sfortuna
Certo oggettivamente anche se qualcuno in questo visto come dire una capacità di trarre forza probabilmente per sé
Le per farsi coraggio inserzione diverse ma quello non è un aspetto egoistico forse l'aspetto agonistico che diceva boss servono quelle beceri qualche collega che aveva come dire un approccio un po'un po'frettoloso e superficiale non andava invece alla sostanza
Della della creatività e della della capacità musicale di Di Bosso centro orientale ogni tecnico dei sempre lei però sembra perché i colleghi sì
Tenuta dal sangue
Lo sapevano benissimo che un certo pubblico voleva quella cosa lì
Quindi andavano lungo la corrente teste che diciamo la verità
C'è una grossa componente del fan club che voleva vedere Ezio soffrire
è brutto da dire sì è molto brutto però mi creda
Lo viviamo anche oggi che è morto da un anno
Non ha mai
Credo che in un'intervista servono a questo a dieci euro che pensiamo e lei l'ha vissuta in prima persona quindi il mio silenzio era proprio di di riflessione su questa frase dura
Nel e credo che insomma no a Bosso piacerebbe essere sempre al centro della sostanza delle cose proprio per rimanere nel nostro piccolo di questa mezz'ora di chiacchierata che però ripeto per me da lettore ascoltatore insomma preziosa non facciamo di questo libro guardi riesco Pannella che diceva spesso no non consumiamo le le cose anche fosse una vettura approviamo utilizzarle ecco
Questo libro qualcuno ha scritto anche un po'un testamento io mi piacerebbe vederlo con uno strumento con uno strumento per però per non compiacersi della lettura e basta per non consumarlo e basta c'è un capitolo uno di quelli finali ovviamente l'accorato lo sa bene che quello sulla pedana culturale la sua rabbia
Per quello che che veniva considerata la musica no nel primo prima di lo crea un come una sorta di insomma anche a livello istituzionale qualcuno si è lasciato sfuggire frasi un po'un po'così frettolose sul fatto dell'intrattenimento eccetera
Ripercorriamo con quel momento perché è molto importante perché invece lo diceva attenzione centra divi l'attività non produttivo un corno non è inessenziale un corno la musica è essenziale come però alla rabbia fece seguire poi una reazione
Allora quello è stato
Un vulnus una ferita
Enorme
E credo che lo stesso ambiente abbia capito fino a che punto non pestare i piedi come ha fatto è il più sin dall'inizio
Sia stata una ritirata che abbiamo pagato enormemente
Perché la musica
E tutte le arti per formate e la cultura sono state in realtà chiude per quattordici metri fra fatto salvo un intervallo di durante i tre mesi estivi
è chiara feroce perché in quella vicenda
Che appunto l'arte la cultura non fosse inserita tra le attività produttive necessarie luci vedeva come al solito nomina una vicenda d'occasione
Ma una scelta politica precisa e in questo
Oggi i più grandi del mondo gli hanno dato ragione se è vero che due mesi fa Anne-Sophie molte gara era cioè due dei più grandi
Musicista icona della Germania hanno depositato all'alta a causa
All'Alta Corte di Monaco una cauda per discriminazione politica contro il governo tedesco
Perché se tu mi chiudi stenta a darmi evidente scientifiche
Che la mia sala da concerto sia più pericolosa di una catena montaggio industriale allora quella scelta non è scientifica è politica cioè
Che si è questo no vale anche per quello che è successo in Italia sul sul tema dei teatri chiusi mente attrattività erano aperte non non c'è però è lo stesso identificano assenze antica matrice di più di pensiero o meglio di scelta politica o economica comunque di scelta
Io rimarrei un'altra ora chiacchierare con con lei di di di di di Bosso però mi piace a chiudere proprio su questo perché insomma è importante capire anche come questo libro possa essere uno strumento non sono un testamento appunto un una vettura
Da dimenticare difficile dimenticare i concerti ci sono qua dentro specialmente le chiama la musica specialmente per chi ha capito la musica di di Bosso che mi piacerebbe chiudere difficile da una frase ma insomma quella in cui lui dice senza musica siamo tutti malati
Mi sembra che potrebbe essere la chiusura ideale però la chiusura la lascio a lei perché perché mi pare giusto così io sono peraltro qualche elemento qualche spunto ce ne sono tantissimi perché perché vuole trovarne altri però le chiedo di di di chiudere con come dire tirando un po'le fila della nostra chiacchierata
Intanto sono d'accordo con la fatale che lei ha scelto senza musica tentar per cento a cultura siamo tutti malati
E e siamo anche privi degli strumenti democratici corretti per cui si dei potenti anche la vita democratica
Io mi auguro che questo questa raccolta di pensieri di Haiti opposto al servire da un lato al chilo studierà come musicista per capire che cosa c'era dietro e qual era il suo metodo di lavoro
Unico devo dire o comunque rarissimo
E d'altro canto serva a tante persone
A capire
Che anche se non tenti di averne bisogno
Ogni tanto il naso dentro quelle sale da concerto metti ce l'ho perché la verità e che per vivere meglio Miani molto bisogno
Mi sembra che su un ideale o ricordiamo anche nelle brevi sono tante cose che dispiacerà hanno anche a certi casi invece una visione politica della Braxton molto precisa molto lucida da parte del maestro Bossone
Superino londinese non abbiamo parlato non esce nemmeno poi del del perito Djibril Bologna Trieste insomma però non potevamo raccontare tutto il libro libro però andate prenderebbero leggete perché perché ci troverete tantissimi spunti noi abbiamo solo dato qualche qualche qualche flash ma speriamo di essere stati esaustivi su quello che significa questo questo libro e continua a chiamare un libro strumento grazie davvero per il lavoro fatto dalle se Cappelletti grazie ovviamente a maestro Ezio Bosso faccio musica scritti e pensieri sparsi per Piemme editore l'ho trovata in libreria e poi su tutte le piattaforme consente di riferimento grazie davvero buon lavoro e buona musica
Grazie a voi dell'ascolto e della pazienza grazie