Sono stati discussi i seguenti argomenti: Rassegna Stampa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 36 minuti.
09:30
10:01 - SENATO
8:45 - Camera dei Deputati
9:15 - Senato della Repubblica
9:20 - Camera dei Deputati
9:30 - Camera dei Deputati
11:10 - Camera dei Deputati
14:00 - Camera dei Deputati
9:30 - Evento online
10:00 - Roma
giornalista, saggista, condirettore del Corriere dello Sport - Stadio
Carico di ascoltatori di radio radicale benvenuti a stampa e regime oggi martedì quindici giugno due mila ventuno io sono Alessandro Barbano Vitrano compagnia
Ancora per questa settimana nella rassegna stampa sono le sette quarantuno vediamo subito i titoli
Di giornata la NATO si ricompatta sulla linea del presidente USA by the nel cinema a Russia dichiarate minacce alla sicurezza nazionale
Draghi chiede nel vertice
Un impegno dell'alleanza sul Mediterraneo e nel bilaterale con Erdogan Abaidia né
Impegna l'autocrate turco dall'astenersi da una politica e in imperialista in Libia tema caro alla nostra premiership
Poi parleremo del piano del G7 appena concluso per contrastare l'espansionismo di Pechino
E ancora i vaccini sì Dellai fa al mix di vaccini DiVersi ma sulla seconda dose e ancora scontro con le regioni ieri trentasei morti e novecento sette casi
Come nel settembre scorso ma Londra teme una variante pericolosa e valuta di rinviare la riapertura del ventuno giugno c'è un'intervista del ministro speranza
Alla stampa che dice al luglio speriamo di sospendere l'emergenza e poi le primarie floppy o di Torino fanno discutere e dividono
Pd e Cinquestelle tra Letta e Conte il dilemma di una campagna tra alleanze e rivalità il segretario del Pd a Tor Bella Monaca con Gualtieri si prepara alle primarie romane il leader dei cinque Stelle
Al Napoli
E ancora domani
Alla via la maturità per cinquecentoquaranta mila studenti il centrodestra diviso tra Milano
E tutta a Milano trama Montigny è Racca in settimana il vertice decisivo poi il dibattito sulla giustizia nell'impasse il muro dei Cinque Stelle rischia di far slittare il pacchetto di riforma previsto in aula il ventotto giugno l'asse tra Di Maio letta non basta
A produrre accelerazioni
Vedremo ancora i riflessi dell'inchiesta ENI in Nigeria
Sul caso Armand e poi l'allarme della Presidente della Consob sulle cripto monete migliaia fuorilegge Savona
Lo ha detto nella relazione arma all'annuale il concorso della pubblica amministrazione Poggi candidati per le assunzioni a tempo nelle amministrazioni del Sud il ministero riapre
Il la platea allarga la platea per coprire i posti e ancora parleremo
Del seguito della tragedia di Ardea dove un il giovane di trentacinque anni ha ucciso due bambini e un anziano e poi si è tolta la vita e parleremo anche del dramma della ragazza pachistana uccisa dallo Zio e dei genitori
E in Emilia Romagna questi i temi
Sulle prime pagine e all'interno dei quotidiani adesso vediamo i titoli Corriere della Sera la NATO avverte Cina e Russia by del minaccia alla sicurezza globale Brandi ora alleanza più forte di prima
Il la Repubblica il mi da più l'immunità vaccini l'ex direttore dell'Ema qui dorata si esclude rischi nella seconda dose eterologa e ne indica i vantaggi
Il ministro speranza ordine alle regioni ribelli di allinearsi la variante Delta travolge il Regno Unito frenata sulla fine dei divieti
La stampa speranza Italia bianca grazie ai vaccini tutti i farmaci sono sicuri anche in Germania e Francia si fa il mix le regioni si adegueranno
E poi il Sole ventiquattro Ore Consob minaccia cripto valuti il Presidente Savona sono un fiume in piena servono interventi e nuove norme
Ancora libero la sinistra chic chiede più tasse campagne per la parte patrimoniale partite IVA in giro giorno alla redditometro
Il fatto quotidiano vaccini nel marasma e nessun dato su Astra Zeneca
Tutti contro De Luca sul no al mix di doti i dossi scusate il giornale il giornale celebra
Purtroppo la morte di Livio Caputo che è stato direttore reggente fino a ieri e e si è spento poi la passaggio delle consegne con la nomina del nuovo direttore
Augusto Minzolini propone il giorno in cui Caputo moriva addio direttore Kabuto anima del giornale fino all'ultimo giorno questo il titolo sulla prima pagina del giornale e poi salvate il ceto medio meno tasse e sussidi
Berlusconi lancia il piano fiscale
Il mattino un'intervista Conte riforme si parte dal taglio delle tasse Conte a Napoli per
E sostenere
La per consacrare l'intesa di Movimento cinque Stelle Pd su Manfredi candidato sindaco e poi vaccini l'altolà a De Luca
E ancora
Vediamo avvenire il ritorno della NATO il Presidente americano vederlo campetti non replica duramente è soltanto retorica feroce by the end rianima l'alleanza è compatta l'Europa l'Europa
Cina e Russia portano grata minacce alla sicurezza
La verità fanno teste coi vaccini non con le cure il caso AstraZeneca compromette la campagna il manifesto la comune di Bologna divisi a Roma tra Gualtieri e raggi insieme a Napoli per Manfredi dopo il flop delle primarie di Torino e Bologna il laboratorio della rivincita giallorossa sotto le Torri lette Conte
Puntano sul candidato Pd Lepore controlla renziana Conticchio niente sostegni a destra
Il riformista
Drang vieta il super boss parlerebbe ma i pm non lo vogliono ascoltare il pentimento di Nicolino grande Aracri il tempo e l'empatia mascherina il ministro della salute la frena sull'ipotesi di togliere l'obbligo di coprire naso e bocca all'aperto
Il domani
Seconde dose e variante Delta le due sfide del piano vaccinale dopo il delirio su AstraZeneca il Messaggero reddito stretta sugli stagionali il Governo ha dato via libera
All'emendamento del Movimento cinque Stelle chi rifiuta impieghi a tempo perde i sussidi del reddito di cittadinanza
E poi da ultimo Milano Finanza Bitcoin e compagni mine vaganti
Il rischio cripto valute irrompe nella relazione Consob e ancora la notizia non solo ai Casellati Guerini prende il volo di Stato per fare sessanta chilometri da Roma a
Rieti e poi c'è anche il quotidiano
In uscita da pochi giorni la ragione tassa sull'onestà e il titolo dell'editoriale del direttore credo Davide Giacalone
Mi pare che sia forse il primo giorno che questo quotidiano la ragione è in edicola almeno il primo giorno che io lo vedo e quindi auguri alla nuova iniziativa editoriale si Theatre direttore Davide Giacalone
Bene
Questo il
Sommario dei titoli di giornata adesso ci addentriamo nel cuore delle notizie la prima delle quali come vi dicevo e il vertice
Della nato che si è ricompattata sulla linea espressa dal presidente USA
By delle dichiarando la Cina e la Russia minacce alla sicurezza globale il comunicato finale del vertice NATO scrive Giuseppe Sarcina sul Corriere della Sera
Sembra una fotocopia della proposta presentata da John Baglione per la prima volta la Cina viene inserita nella lista dei rischi per la sicurezza comune
La Russia resta la minaccia militare numero uno si allarga come sollecitato dagli americani il campo di intervento dell'alleanza
Corno un'interpretazione più ampia dell'articolo cinque tutti i partner dovranno correre in aiuto di chi subisce un attacco non solo militare o terroristico ma anche se ibrido cioè incursioni cibernetiche
Sabotaggi delle attività spaziali campagne di disinformazione da valutare caso per caso Donal Trump aveva messo in discussione il meccanismo del mutuo soccorso
Seminando l'allarme soprattutto sul versante est europeo by del ha ripristinato la tradizione per gli Stati Uniti l'impegno previsto dall'articolo cinque e sacro e ieri ha rassicurato in una serie di incontri diretti i leader di Lituania Lettonia ed Estonia
Nel vertice dei trenta Paesi NATO a Bruxelles e scrive ancora il Corriere della Sera
Vai della raccolto
Un consenso più netto rispetto a quello ottenuto dal G7 in cambio
Ha decisamente allentato la presa sulla questione dei contributi ciascun parte messi impegnato a stanziare il due per cento del prodotto interno lordo per la difesa entro il due mila ventiquattro
Il confronto scrive Giuseppe Sarcina ha preso le mosse dall'Afghanistan
Il ritiro dei militari deciso dagli Stati Uniti rischia di destabilizzare il Paese tutti hanno concordato che sarà necessario proteggere l'avevo porto di Kabul
Poi è arrivato il momento della discussione sul cosiddetto strategico comma sette
L'ultima versione del due mila dieci citava la Russia come possibile partner costruttivo per capire cosa sia cambiata come sia cambiata la prospettiva della NATO bisogna leggere il paragrafo tre del documento diffuso ieri
La minaccia principale resta la Russia
La novità e invece la Cina la sua crescente influenza e le sue politiche internazionali possono diventare delle sfide che noi dobbiamo fronteggiare insieme dicono gli alleati atlantici
Più avanti al punto cinque cinquantacinque si afferma le ambizioni della Cina e il suo comportamento aggressivo costituiscono una sfida sistematica all'ordinamento internazionale
La Cina sta espandendo rapidamente il suo arsenale nucleare
Inoltre Stra cooperando militarmente con la Russia a cominciare dalle esercitazioni condotte nel quadrante euroatlantico la parola chiave dunque è Challengers
Sfida in tutti i settori compressi lo spazio e la sfera digitale
Cina e Russia
Nel mirino dell'alleanza atlantica e il ruolo di Draghi è stato quello di chiedere un impegno più diretto e più forte
Dell'America nel Mediterraneo a tutela degli interessi italiani in Libia dopo una fase come sappiamo di disimpegno che aveva caratterizzato l'amministrazione il Trump
L'ex presidente della BCE Mario Draghi ha parlato terreni minuti esatti al vertice ci racconta Monica Guerzoni nel suo resoconto a pagina tre inviata a Bruxelles
E attento a non sforare è partito dalla crisi innescata dal Covi d'una delle più gravi della storia contemporanea
Ha sottolineato come la sicurezza sia un presupposto necessario per rafforzare le democrazie ha confermato il pieno sostegno dell'Italia al processo nato due mila trenta
Che punta a rendere sempre più centrale l'alleanza e vincente
Dell'ASPI potente vincente della storia per l'Italia il rafforzamento della cooperazione trainato è UE ha un'importanza cruciale il che però nulla deve togliere alla autonomia strategica della UE ha detto Draghi
Sottolineatura importante quella del premier che parlando di complementarietà dell'architrave europeo per rafforzare l'alato cerca di ricucire assieme la linea di Merkel e macro con quella di Baglione il quale non può guardare con favore alla suggestione di una difesa militare europea
Il capo del governo italiano chiede agli alleati di concentrare l'attenzione sui territori dossier che allarmano l'Europa a cominciare dalla Libia il problema un nome che il capo dell'esecutivo italiano però non pronuncia dogana non solo tra gli alleati non c'è accordo sulla linea da tenere con la Turchia
Ma resta il gelo con Draghi che come ricordiamo l'otto aprile in conferenza stampa lo aveva chiamato dittatore il giudizio
Innescò un incidente diplomatico non ancora risolto Erdogan ha avuto bilaterali con bagagli al comma Kron con Merkel con Sanchez con Johnson e anche col premier greco mi solca Takhisis ma con Draghi non si è visto si è fatto solo
Ci racconta Monica Guerzoni la foto di famiglia e poi c'è un accenno nella fine dell'articolo
Alla la leadership dell'alleanza
I capi di Stato e di governo hanno parlato sottovoce anche di chi sarà dopo Stoltenberg il prossimo segretario generale della NATO la candidatura forte di Theresa May
Riduce le speranze italiane scrive la Guerzoni ma il pressing di Draghi per un impegno sul fronte sud autorizzato pensare che Palazzo Chigi non rinuncerà a giocare la partita questo
Il resoconto del vertice
E poi c'è stato come vi dicevo l'incontro Tabari del è Erdogan dove vai da si è fatto portatore delle istanze degli alleati e tra questi di di di Mario Draghi
Follow the Money la Turchia ha bisogno di investimenti occidentali scrive Francesca Basso nel resto contare questo bilaterale fra il presidente americano e l'auto create di Ankara
L'economia va male l'inflazione continua a volare la disoccupazione e preoccupante è la lira ai minimi uno scenario sufficientemente cupo da spingere il presidente turco ad abbassare i toni con gli alleati della NATO
Senza rinunciare però alla Mentasti in un videomessaggio per non aver ricevuto il sostegno in cui spera aveva sperato nella lotta al terrorismo
Il vertice NATO di Bruxelles
E l'occasione per una serie di bilaterali con il titolare della Casa Bianca Joe by viene il presidente francese Emanuele ma Tromp la cancelliera tedesca Angela Merkel e il premier britannico Boris Johnson e il greco Criaco s'Mizuho Takhisis
Draghi aveva definito ci ricorda Francesca bassi Erdogan un dittatore maleducate parole maleducate
Le quelle no chiedo scusa aveva definito un dittatore parole maleducate era stata la replica di Air dogana
By the era in campagna elettorale lo aveva chiamato autocrate e in aprile negli USA avevano definito lo sterminio di un milione e mezzo di armeni da parte delle truppe dell'allora
Impero ottomano un genocidio una parola che da sempre fa infuriare anche era e archiviato anche quel conflitto al termine del bilaterale Erdogan ha detto di avere invitato by dire in Turchia
Perché gli Stati Uniti sono un alleato strategico e i tre due paesi non ci sono problemi che non hanno la soluzione la crisi economica turca induce il dittatore
Ha un atteggiamento conciliante con gli alleati l'elenco delle scelte di Erdogan e che hanno fatto salire la tensione scrive Francesca Basso è lungo e va dall'acquisto di armi dalla Russia
All'attivismo in Siria in Libia alla provocazione nei confronti della Grecia e Cipro attraverso le attività di ricerca di idrocarburi nelle acque di due Paesi web
Senza dimenticare lo sgarbo istituzionale nei confronti della presidente della Commissione UE Ursula bond Ryan che ha fatto scoppiare il famoso sofà gay
E l'uso della politica migratoria come arma di ricatto nei confronti dell'Unione le tensioni con la Francia nell'ottobre scorso erano arrivate a un punto tale che ha dogana aveva accusato Macron
Di demenza e invece invece l'incontro con Baghdad e gli altri bilaterali sono stati positivi
E gli alleati NATO hanno fatto capire a Erdogan che il sostegno alla Turchia dipende anche da una sua politica non imperialistica nell'area del mediterraneo
Questo il reso conto delli nel vertice NATO
E c'è anche un retroscena interessante pubblicato sulla Repubblica a pagina sette dove si spiega bene quale e il ruolo dell'interesse italiano e il pressing e che è stato esercitato nei confronti del dittatore turco la crisi in Libia scrive
Claudio Tito ha implicazioni dirette per la stabilità regionale e la sicurezza di tutti gli alleati nel documento finale del vertice NATO c'è un passaggio sul Paese nordafricano che segna un cambio di passo rispetto al recente passato l'Alleanza atlantica torna ad occuparsi di Tripoli
E lo fa mettendo sul tavolo l'interesse di tutti i partner si tratta di un dossier fondamentale per l'Italia il Presidente del Consiglio Draghi insiste su questo punto dal suo insediamento lo fa per la vicinanza geografica con la Libia
Ma soprattutto perché quello rappresenta il principale e più gravoso corridoio migratorio verso il nostro Paese dall'Africa centrale e dal Medio Oriente
Per Palazzo Chigi il riferimento esplicito
Alla situazione di Tripoli rappresenta un punto messo a segno non è un caso che lo stesso segretario generale del patto Stoltenberg nella conferenza stampa finale abbia confermato esplicitamente che uno degli argomenti trattati sia stata l'emergenza nel fronte sud del meriteranno e nel Sahel
Nel documento finale il riferimento la Libia non è generico ma illumina la necessità di stabilizzare
L'area di favorire elezioni in altro nazionali e di esplicitare l'endorsement per il Governo ad interim di unità nazionale
In questo contesto il e decisivo scrive Claudio Tito il colloquio che si è svolto alla fine del summit tra il Presidente americano by delle e quello turco Erdogan by the ne aveva almeno due questioni
Da sottoporre al capo turco l'acquisto dei missili russi S quattrocento e appunto l'eccesso di protagonismo in Libia e Silvia
Il primo tema è evidente un partner della NATO che si rivolge per le armi al nemico storico una scelta che
Washington non può certo accettare il secondo fa parte della nuova politica rispetto a quella adottato da Trump il Nordafrica Medioriente by the né si è detto sostanzialmente si è fatto sostanzialmente portavoce delle preoccupazioni europee
La posizione americana e pragmatica riconosce la leadership di Erdogan
E nello stesso tempo richiamarlo ai vincoli che la NATO impone a tutti i suoi aderenti o almeno a non esagerare nel perseguire una sorta di politica espansionistica neo ottomana
L'interesse italiano esplicito scrive ancora in chiusura Claudio Tito
Draghi non ha avuto incontri con Lerna Uganda ed era prevedibile dopo le scintille di un paio di mesi fa quando il premier definì esplicitamente il presidente turco un dittatore
Una linea in qualche modo già con Carlo data allora con Washington e che ora la Casa Bianca intervenendo appunto
E e e che ora la Casa Bianca intervenendo appunto sulla crisi libica e non è un caso che sia stato già annunciato un vertice lunedì prossimo con Angela Merkel
A poche ore dal Consiglio europeo in cui si dovrebbe discutere anche dell'emergenza migranti anche il suo mitragliato insomma alla fine ha ribadito il principio espresso agli sette dell'altro ieri
Democrazie occidentali contro autocrazia questo il senso del vertice NATO c'è un commento sul Corriere della Sera Paolo lepri intitolato il gradito ritorno che spiega cosa ha prodotto l'arrivo della presidenza Bayan nell'alleanza
Il il commento continua nella pagina ventisei
Job by the ne ha fatto di tutto scrive
Paolo Lepri in queste settimane per rimettere insieme i cocci provocati dalle intemperanze isolazioniste del suo predecessore e della sua viscerale antipatia nei confronti dell'Europa
E il rischio dice ancora lepri
E e di gettare la spugna troppo presto mentre Russia e Cina tentano di imporre le loro priorità e stato in gran parte ridimensionato e quindi e poi discute dell'evoluzione della NATO
Paolo lepri in questo commento nel quarantanove dice a un a fonda fu fondata nel quarantanove Washington o ma oggi è diventata un'organizzazione politica
Chiamata a misurarsi su problemi legati alla globalizzazione e meno evidentemente su profili militari
Come si concilia questa auspicata mutazione progressiva di pelle con la presenza all'interno dell'alleanza di zone grigie
Pensiamo naturalmente alla Turchia di Air dogana anche in questo caso scrive
Paolo Lepri può essere decisivo tra trainante di un presidente come Baj Del Chiarchiano all'esistenza di un confronto esteso a tutti i livelli del mondo tra democrazie e regimi autocratici
Non ultimo viene il problema della leadership visto che anche l'attuale segretario generale il norvegese Stone Thalberg arriverà la scadenza del suo mandato già nel settembre dell'anno prossimo
La ritrovata unità tra le due sponde dell'Atlantico in un quadro di difesa di valori potrebbe essere rafforzata da una candidatura espressa da un Paese storicamente europeista magari mediterraneo come per esempio l'Italia questo l'auspicio
Di molti commentatori ma ancora la trattativa e agli albori
E poi Federico Fubini ci racconta invece a pagina cinque sul Corriere della Sera il seguito
Invece del vertice del G7 e della preoccupazione
Che le democrazie hanno nei confronti dell'espansionismo commerciale di Pechino
Gli alleati scrive Federico Fubini in questo interessante retroscena A pagina cinque gli alleati lavoro l'opera assicurarsi nuove catene del valore industriali e proteggere le vecchie limitando una dipendenza dalla Cina ormai giudicata pericolosa
By the ne è arrivato sulla costa inglese pochi giorni dopo aver ricevuto un rapporto di oltre duecentocinquanta pagine commissionato al suo assistente della sicurezza nazionale Sullivan in questo rapporto scrive
Scrive Fubini e la conclusione è che serve una strategia di governo inclusi alcuni sussidi per oltre cento miliardi di dollari per spezzare la dipendenza dell'Occidente dalla Cina
E rivetti rivitalizzare il manifatturiero alla frontiera tecnologica a partire scrive Fubini dal settore più intenzioni cosiddetti semiconduttori integrati
Ormai presenti in ogni telefono auto sistema d'arma e nelle reti dell'intelligenza artificiale che sono prodotti dei cinesi
E il rapporto commissionato da biker stima sussidi pubblici del regime formalmente comunista per oltre duecento miliardi di dollari alle imprese beneficiate non è chiesto un equilibrio economico gli ingegneri specializzati vengono attratti dalla Corea del Sud o o da taglio Taiwan con l'offerta di salari quintuplicati se accettano di trasferirsi in Cina così il governo di Pechino ha costruito il sì la sua egemonia sulla sulla frontiera dei semiconduttori e quindi anche la sua egemonia e la le le nel rapporto con i mercati europei fortemente dipendenti da questo da questo prodotto e queste il il resoconto della preoccupazioni e della strategia con cui il G7 punta a contrastare gli squilibri commerciali
Nel rapporto con la dittatura cinese la quale purtroppo fa registrare sempre proteste
E e denunce
Con riferimento alla violazione dei diritti umani in particolare nei confronti della popolazione degli uri
Che nello sia anche sottoposta a delle vere e proprie campagne di assimilazione che rasentano il genocidio
Ne parla in un'intervista interessantissima alla Repubblica il presidente del Congresso mondiale di Newbury Don Kuhn Issa A pagina otto lo intervista Giovanni Panzeri sentite che cosa dice
Questo leader degli uri perché e agghiacciante il suo racconto Signoris agli chiede Panzeri qual è la situazione sentite la risposta
Pechino sta per prestare per per dando un genocidio la discriminazione ha una lunga storia
Ma dal due mila quattordici il Governo sta conducendo una politica di completa pulizia etnica
Più di terreni milioni di Yuri sono oggi chiusi in campi di concentramento la Cina ha tentato di negare l'esistenza di questi Campi ma dopo la pubblicazione di prove e le pressioni internazionali non ha potuto che ammette la ha iniziato sosteneva allora che si tratterebbe di semplici centri di formazione
Ma ci sono prove sovrabbondanti di persone senza alcuna necessità di formazione come professori e pensionati detenute in tali campi e il più grande sistema di detenzione di massa dalla Seconda guerra mondiale
E abbiamo visto dominium pure costrette a sterilizzazione forzata età ottocento mila e un milioni di bambini separati dalle loro famiglie
Con indotti e costretti all'indottrinamento a cambiare il nome a parlare cinese per cancellare ogni traccia della loro identità questa la denuncia fortissima del presidente del Congresso mondiale degli umori alla Repubblica
Bisognerebbe che il i simpatizzanti italiani del regime cinese e tra questi il duro del Movimento cinque Stelle Beppe Grillo che non manca sul suo blog
Di ridimensionare il penso di queste denunce prendessero atto di della gravità in questa situazione e se ne facessero una ragione
E fin qui le questioni di politica internazionale poi passiamo ovviamente alla all'infatti ai fatti nostrani e in primo luogo ai vaccini anche qui biosintesi Izzo un po'il quadro
Della giornata sempre densa di cambiamenti di decisioni e di polemiche c'è stato il sì dell'agenzia del farmaco alla mix di vaccini diversi ma lo scontro con le regioni prosegue
E
E c'è anche l'allarme chi viene da Londra per una nuova variante i casi sono novecentosette mai così da settembre
Ecco Lai fa però dice che possiamo fare due vaccini DiVersi la situazione delicata lo sbigottimento dei cittadini scrive ai Andrea analogo Hoshino sul Corriere della Sera
E palpabile
Nonostante Lema cioè l'agenzia europea ribadisca che il bilancio rischi benefici di AstraZeneca resti positivo e il vaccino è autorizzato per tutte le fasce di età attenzione l'Europa
Autorizzato Strazzeri fa per tutte le fasce di età serpeggia la tentazione di rinunciare al richiamo
Soprattutto tra quanti avendo meno di sessant'anni e avendo ricevuto come prima dose il siero di AstraZeneca dovrebbero riceverne una di fine zero moderna come seconda la vaccinazione cosiddetta eterologa
E stata formalmente approvata ieri dall'Agenzia italiana del farmaco quindi c'è una distanza quanto meno formale di posizioni tra l'agenzia italiana del farmaco e l'agenzia europea del farmaco la prima dice
Facciamo il vaccino eterologo chi ha fatto AstraZeneca e non ha ancora compiuto sessant'anni faccia la seconda dose di Faiza e moderna
L'Europa dice no AstraZeneca e sicuro per tutte le addirittura per tutte le fasce dieta una contraddizione che ovviamente ingenera confusione
Un rischio quello della sfiducia scrive appunto
Adriano lo grossi non sul Corriere della Sera dai evitare ad ogni costo i governatori in attesa di un confronto già fissato per giovedì
Provano a tenersi allineati ma a parte la clamorosa disobbedienza annunciato da Vincenzo De Luca che in Campania somministrato comunque AstraZeneca per i richiami
I distinguo non mancano e il rischio è il caos
Ma tutte le Regioni avvertono che comunque per onorare la previsione del commissario figliolo cioè l'ottanta per cento di vaccinati a fine settembre serviranno più dosi di fine zero
E moderna l'assessore alla sanità del Lazio ci dice ancora vi erano grossi no
A Alessio D'Amato chiede al governo un parziale ripensamento fare il richiamo con AstraZeneca anche sotto i sessanta deve essere permesso
Se c'è dice Damato il consenso informato è assistito cioè se è un cittadino va alla al al centro vaccinale e si dichiara disponibile a fare la seconda dosi di AstraZeneca consentiteci dice D'Amato di praticare gli era
Intanto ci dà conto il Corriere della Sera il certificato Cofid digitale europeo e una realtà
I vertici della UE hanno firmato ieri il Regolamento ne aveva diritto ogni cittadino europeo vaccinato guarito dal Covili o che si sia sottoposto a un tampone negativo il decreto che norma il green pass
In Italia ma in Consiglio dei ministri giovedì quindi siamo arrivati
Ora efficace il richiamo con farmaci diversi e che cosa fanno all'estero questo se lo chiede Margherita De Bac e la risposta effettivamente che proprio ieri l'agenzia del farmaco ai fa si è espressa con un parere che verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
Sì alle mie vaccinazioni combinate sotto i sessanta anni come vi dicevo
Gli ultimi lavori hanno mostrato un rilevante potenziamento anticorpale una buona capacità di produrre difese
Orientamento delineato anche nella circolare a firma di Giovanni Rezza direttore della prevenzione del ministro però della salute
Per persone che hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca e sono al di sotto di sessanta anni il ciclo deve essere composto completato con una seconda dose di fine zero o moderna somministrati a distanza di otto dodici settimane
Dalla prima dose
Che cosa ancora dice
Il il articolo di Margherita De Bac che i problemi di coagulazione
Cioè le trombosi sono osservati in meno frequentemente dopo la seconda dose di AstraZeneca addirittura di dieci volte un decimo rispetto ai fenomeni nella prima somministrazione ciò nonostante Lai fa ritiene che sulla base di quanto già fanno in Germania e in Francia sia auspicabile è utile cambiare vaccino e quindi proteggersi con una cosiddetta dose eterologa di vaccini c'è un'intervista del
Di un immunologo importante anzi del Presidente della
Conservano consulente del commissario figliolo
Rasi Guido Ravasi direttore dell'Ema quindi direttore dell'agenzia
Europea per il farmaco che conferma questa visione dice che non solo non c'è pericolo a cambiare vaccino ma anzi e vantaggioso farlo perché il sistema e verosimile dice e verosimile
Che il sistema immunitario risponda meglio a stimoli più ampi diversificati
Ricordiamoci che i vaccini a RNA messaggero usano una proteina un po'diverso da quello di AstraZeneca l'immunità quindi può essere più completa secondo lui
Gli studi sono pochi a a sostegno di questa diciamo congettura ma di sono robusti secondo Ravasi e abbiamo un'ampia esperienza di vaccinazione eterologa per altre malattie come ad esempio le patiti virali
E poi spiega ancora il mix viene fatto da tempo in altri Paesi non certo marginali come la Francia la Germania la Spagna l'Inghilterra e il canale quindi quindi vale la pena la vaccinazione eterologa questo secondo Rasi
Naturalmente speranza conferma
Questa tesi e cerca anche di dare una spiegazione un po'del ribaltone di pareri punti di vista di cui le autorità sanitari sono state protagoniste i vaccini dice nell'intervista che fa alla alla stampa
Al giornalista Niccolò Carratelli a pagina due e tre del quotidiano torinesi vaccini dice speranza sono la chiave per riaprire una fase nuova eh va bene questa e mi pare che sia una tautologia
Con i dati che arriveranno venerdì il novantanove per cento degli italiani sarà in zona bianca anche questa è un'evidenza che ormai conosciamo
E e speriamo che il trentuno luglio si possa dar fine Allo stato di emergenza per dare un segnale positivo al Paese questa la notizia che da Roberto Speranza in questa lunghissima intervista poi sul Teggiano quelle due tre novità che abbiamo individuato leggendola
Lui dice
Tutti i Paesi del mondo hanno fatto così e anche noi abbiamo mutato le indicazioni seguendo il parere delle agenzie regolatorie e del Comitato tecnico scientifico quindi queste serpentine questi slalom questi cambiamenti dice sono sono derivati dalle acquisizioni scientifiche e le convinzioni scientifiche sono mutate la politica si è adeguata
Poi dice c'è da tener conto del rapporto tra rischi e benefici cioè
Con AstraZeneca crescono nettamente con un'età più avanzata se la circolazione virale fosse stata ancora alta lo avremmo anche usato in tutte le fasce di età perché è chiaro che il numero di morti giustificava l'impegno le di questo di questo sì ero anche se un qualche effetto collaterale il cambio di quadro epidemiologico è un fattore decisivo per fare la scelta di non somministrarlo al di sotto dei sessanta
Secondo la comunità scientifica e qui da un'altra notizia
Dice che e naturali immaginare che ci sarà bisogno di una terza dose di vaccino e di ulteriori richiami dei prossimi anni anche per questo dice speranza stiamo procedendo a nuovi acquisti di vaccini in sede europea
E e qui da un'altra notizia in quella fase dovremmo fare questo Shift e avvalerci di una macchina oleata come quella dei medici di famiglia questa è un'affermazione
Molto impegnativa per un ministro che di fatto la partita con i medici di famiglia l'ha persa clamorosamente
Lasciandoli fuori dell'emergenza non riuscendo a coinvolgermi né nella fase di somministrazione di tamponi e né in maniera consistente nella fase di somministrazione di vaccini diciamo la verità nonostante anche le elargizioni li promesse gli impegni anzi a a sostenere la loro partecipazione con un'integrazione di denaro pubblico
Non è riuscito a fare questo adesso si impegna sul futuro ma staremo a vedere
E poi dice ancora che lavare antindiana quella che preoccupa gli inglesi con due dosi di vaccino dovremmo riuscire a contrastarla e da ultimo l'ultima notizia che ci dà e che quanto la mascherina per la prima metà di luglio potremmo toglierla all'aperto mentre al chiuso servirà più tempo questo il ministro speranza intervistato dalla Repubblica l'auspicio al coinvolgimento
Del medici di famiglia
Nella strategia di lotta al coronavirus ce lo dà anche Beniamino Caravita con il suo editoriale sul Messaggero A pagina uno è a pagina sedici è un auspicio che abbiamo più volte manifestato noi
Ma che tale è rimasto mentre un commento critico sulla diciamo sulla strategia
Un po'ondivaga delle autorità sanitarie e delle autorità politiche e presente sulla prima pagina della Repubblica a firma di Luca Fraioli il quale fa questo ragionamento
E dice
Da una parte noi abbiamo
Eccolo qui da una parte abbiamo
Una una un un esperienza su Astra Zeneca con migliaia di casi autorizzati e la posizione della massima autorità propende fatto di medicina cioè lei ma che dice e sicuro per tutte le fasce di età anche se e ci sono stati come sappiamo di dicasi anche un caso mortale in Italia
Qualche e effetto collaterale grave no dall'altra dice Fraioli il mix AstraZeneca fai zero e cioè la vaccinazione eterologa con dosi diverse
E confermato da studi favorevoli ma numericamente molto insufficienti rispetto a quelli invece che autorizzano Lema dire che AstraZeneca e sicuro per tutte le fasce di età
In mezzo ci sono le persone comuni sempre più disorientate
Tra accelerazioni svolte e retromarce
E chiaro che la vicenda della diciottenne Camilla Canepa che è morta per una trombosi il venticinque maggio ha scosso le coscienze spiega Fraioli
Ma se comprensibile il disorientamento dei non addetti ai lavori in ben altra solidità sarebbe auspicabile da chi gestisce la salute pubblica e invece secondo Fraioli l'onda emotiva dovuta alla morte di Camilla
Sembra avere indotto scelte che poco o nulla hanno a che fare con l'evidenza scientifica
Il ritrovato anglo olandese è stato riservato agli over sessanta cioè AstraZeneca
Quando lei è ma lo ritiene valido per tutte e si è optato però una vaccinazione eterologa che secondo Fraioli poggia su dati ancora esili per l'ennesima volta in questa vicenda pandemica all'emotività sembra aver prevalso sulla scienza
Occorre conclude che la politica si assume la responsabilità di prendere decisioni basate non sull'emotività ma sulla scienza e di comunicarle in modo trasparente o l'opinione pubblica
Occorre una terza auto dose di coraggio però in questo caso mi sento di assolvere alla politica perché è chiaro
Che nessun ministro potrebbe di fronte a un'agenzia del farmaco che decidesse lavatrice azione eterologa
E ecco di potrebbe violare questa indicazione e decidere altrimenti altrimenti questa è una valutazione prettamente tecnica
Costi-benefici che si ha un riflesso politico ma un riflesso soprattutto scientifico e va valutata dagli scienziati
Hitchens siate hanno scelto di procedere a questo cambio di paradigma
E poi profilattico so dopo certamente la tragedia della diciottenne probabilmente questa questo fatto ha avuto un impatto comunque sia in un caso o nell'altro sembrerebbe da quello che leggiamo le conseguenze per la salute non sono tali da in generale preoccupazioni nella popolazione
Quindi procediamo con la citazione eterologa chi vi parla si sottoporrà propone i prossimi giorni al richiamo di AstraZeneca e presumibilmente non farà più AstraZeneca ma farà il vaccino che la Regione Lazio deciderà di somministrare mi e poi e poi dai vaccini passiamo alla alla politica il tema della politica e molto caldo perché le primarie di Torino hanno decretato una divisività a crescente fra il Pd e Cinquestelle che pure in alcune città hanno trovato un punto di congiunzione
E tra lette Conte c'è il dilemma di una campagna tra Alleanza rivalità Alleanza Napoli rivalità Roma
Anna Roma dove il segretario del PD ieri è stato a Tor Bella Monaca con Gualtieri e si prepara alle primarie romane ne parla la Repubblica a pagina dieci e undici ne parla anche la stampa le parla il fatto quotidiano le parlo sostanzialmente tutti i giornali la Repubblica ci racconta che cosa
La prima cosa ci racconta quello che sta accadendo a Torino A pagina dieci scintille tra il candidato del centrosinistra Stefano Lo Russo e la sindaca uscente
Chiara Pendino poche ore dopo la chiusura dei seggi c'è stato uno scambio fra i due l'Appennino dice che il PD ha voluto chiuderci in se stesso con queste primarie
Gli elettori faranno ciò che meglio credono dice l'ipotesi dei cinquestelle possano sostenere Lo Russo in caso di necessità al secondo turno non esisterà per appendino del resto l'uso ha detto forte e chiaro
Che e la sua candidatura è nel solco di un riformismo che rifiuta l'alleanza con i cinque Stelle
Le alleanze non si costruiscono in dieci giorni sarebbe uno scambio di poltrone dice la prima cittadina Cinquestelle Lorusso non si scompone non sembra preoccupato risponde
Le sarà più simpatico da Milano che il candidato della destra dice il candidato che per cinque anni ha fatto opposizione in consiglio comunale ai grillini è chiaro che Torino è una piazza particolare ricordo
Diciamo lì la il i i grillini espugnarono
La sindacatura di Fassino e quindi c'è ancora una ferita aperta in quella città la questione s'rischia di tenere banco Lorusso ha vinto le primarie con il trentasette per cento dei so dei consensi ma hanno votato solo undici mila iscritti il segretario letta dice noi abbiamo scelto il nostro candidato ora toccherà lui dare un rapporto con la città e certo
E stato Lorusso a dire che non voleva l'alleanza con i grillini spiega letta adesso ai la bicicletta pedala e questa un po'la terra di nessuno di questa campagna elettorale dove l'alleanza fra i Cinquestelle il PD è un'utopia che in qualche
Landa del Paese attecchito ma altrove produce conflitto e anche a Roma il tema esiste l'articolo di Giovanna vitale letta i rischi di una campagna né con né contro il movimento A pagina undici Cereda ampiamente conto la vittoria risicata del più antichi villino scriverà vitale fra i candidati torinesi
Che ha scatenato l'ira della Sindaco uscente obbliga Enrico Letta
A ridisegnare la strategia elettorale in vista dei ballottaggi ormai convinto che sarà il secondo tempo a decidere le partite più importanti da cui un po'dipende pure il suo destino da segretario
Davanti a sempre la stessa strettoia l'alleanza con il Movimento cinque Stelle mai come in alcune sfide determinante per sconfiggere un centrodestra diviso e litigioso ma abilissimo a ricompattarsi quando c'è da votare
Un tema attorno al quale il Pd continua di lagnarsi spaccato tra chi pensa che gli accordi con Giuseppe Conte vadano perseguiti a ogni opposto
E per esempio tra questi c'è bocciano e chi sostiene la linea del pragmatismo e tra questi c'è Guerini lotti
No
Nel mezzo stalletta impegnato in una complicata mica deviazione a tenere insieme le spinte interne del partito le indicazioni non sempre univoche dei territori
Egli ondeggia menti di un movimento ancora troppo instabile per assumere una posizione chiara l'esperienza di questi mesi conclude
Giovanna vitale dice che quando Pde Cinquestelle sono stati l'uno all'opposizione dell'altro le intense restano un miraggio e i ballottaggi seguono sebbene la prospettiva faccia tremare i candidati nelle città più in bilico come Roma dove la frammentazione del centrosinistra in tre tronconi rende ancora più ardua la scalata di Gualtieri al Campidoglio
Rivela Bruno Astorre segretario demmo deve Lazio
Noi abbiamo un problema in più rispetto al candidato del centrodestra che parte da una dote del trentacinque per cento
E non ha bisogno di attaccare lager Calenda mentre noi dobbiamo essere più aggressivi se vogliamo convincere gli elettori giallorossi a non votare il loro voto ma se si inaspriscono troppo gli animi poi al secondo turno un potere a rischi
Sì crisi spiegano così anche gli equilibrismi di Gualtieri senza apparentamento con cinque stelle che Letta non vuol fare Luís un poste la rischia un bel guaio effettivamente scrive la vitale sulla sulla Repubblica e il fatto ci racconta che
Le cosiddette primarie
Se a Torino hanno votato in dodici mila a Roma il rischio e che il numero non sia molto più alto quando fu scelto Ignazio Marino ai gazebo ci andarono inoltre duecento mila scrive banda Marra a pagina due sul fatto alle primarie vinte da Giachetti votarono in quarantadue mila cinquecento si parlò di troppo ma oggi sarebbe un sogno la speranza trenta mila l'aspettativa realistica dieci e venti mila pronostica Svetlana Shelley consigliera capitolina chiedi Tor Bella Monaca
Una certa verve ce la mette a dire una verità inconfessabile se la gente non viene a votare
Perché dalla vittoria di Roberto sicura è un problema così rischia e certo le primarie con Luca dato già scelto sono diciamo un artificio
A cui il PD
Non si rassegna ma è evidente che si tratta di di diciamo operazioni che hanno una loro fragilità e su questa fragilità discutono anche i giornali ne discutono
Adinolfi sul al mattino
In un commento interessante che vi segnalo non possiamo leggerlo tutto ma c'è un passaggio di Massimo Di Nolfo finché va segnalato il titolo è
Il flop primarie che il PD non vende
No un campanello d'allarme una visse ai ai naviganti assolutamente no alle primarie Pd a Torino hanno partecipato meno di dodici mila persone il vincitore Stefano Lo Russo ha raccolto poco più di quattro mila voti ma la vice segretaria Tinagli
Per la vice segretario di una gli va bene così
Il voto on line era complicato e gazebo avrà pesato il timore del contagio
Con maggiore onestà intellettuale l'altro vice segretario del Provenzano ha riconosciuto che la partecipazione non è stata esaltante
E poi dice Adinolfi nella seguito di questo commento dice quando Enrico Letta si è insediato alla guida del partito ha detto più o meno non serve semplicemente un nuovo segretario serve un nuovo Pd
E curioso che dopo una simile dichiarazione programmatica dirigenti del partito come latina gli si affrettino a dichiarare che a Torino non è successo nulla e le primarie sono ancora oggi l'atto costitutivo del PD
Il minimo che si possa dire che proprio la costituzione del Pd allora in discussione visto che lo strumento scelto per dare la parola ai territori non funziona
Più così bene la verità e che lo strumento delle primarie dice ancora Adinolfi viene tirato un po'di qua un po'di là a volte serve davvero a dare la parola ai territori altre volte solo un regolamento di conti all'interno della nomenklatura
A volte indice di salute di una ricchezza di proposte che giustamente si confrontano dinanzi alla cittadinanza altre volte
E invece la scappatoia con la quale la dirigenza del partito certifica la propria debolezza e qui qui certamente mi pare tale quantomeno Torino lo segnala ancora compiuto con con segni più marcati Stefano Cappellini sulla Repubblica nel suo commento che vale la pena di su tutte Giare in alcuni punti perché Cappellini
Si chiede una cosa che francamente mi mi ero chiesto anch'io lo leggo e poi arriviamo al punto
Le primarie
Naturalmente una sintesi dell'articolo di Cappellini sono entrate nel costume della sinistra italiana per due ragioni fondamentali ricorda
Cappellini la prima dare legittimazione un candidato Romano Prodi chieda candidato presidente del Consiglio non era espressione di nessuno dei partiti dell'alleanza
La seconda dirimere le controversie sui candidati tipiche del maggioritario di coalizione della Seconda Repubblica e vincolare le tante editor o geni forze politiche a un patto con l'elettorato
Le primarie erano in sostanza uno strumento per rimediare a due debolezze croniche la necessità di ricorrere a un candidato esterno ai partiti il cosiddetto papa straniero
Che comunque nel caso di Prodi è finito disarcionato due volte come senza primarie e arginare l'incessante litigiosità delle coalizioni progressista
La risposta spesso entusiasta del popolo di centrosinistra seppure declinante
Tornata dopo tornata ogni volta illuso che il bagno di folla cancellasse i problemi di partenza anziché come è regolarmente avvenuto posticiparne l'esplosione
Al successo di critica delle primarie ha contribuito poi lo spirito anti partiti degli ultimi decenni l'idea cioè che le forze politiche in quanto tali sentite questo è un concetto molto importante non siano titolati a decidere
Che debbano abdicare al loro ruolo per lasciare che siano soggetti a loro esterni a farlo
Una forma di populismo a suo modo una vulgata così potente da Rover avere spinto il Pd fino a un certo punto al Di Livio dell'igiene persino i segretari di circolo con questo metodo nel frattempo è cambiato molto quasi tutto ma le primarie sono ancora lì con la retorica del gazebo della parola i cittadini e del presunto sempre più presunto potere taumaturgico e adesso dice Cappellini prendiamo il caso di Torino che è emblematico la prima domanda da farsi e hanno senso le primarie il cui scoprì addirittura di finire il perimetro della coalizione
Nel capoluogo piemontese si è arrivati al punto che la vittoria di un candidato portava l'accordo con il Movimento cinque Stelle la vittoria di un altro al suo ripudio
Una scelta simile può essere delegata alla lotteria dei candidati queste la domanda la domanda
Centrale che Cappellini pone cioè fino a che punto le primarie possono essere una definizione della politica e allora che ci stanno a fare i leader le che ci sta a fare la delega che ci sta a fare il segretario del Pd se poi a decidere al se allearsi o meno con i Cinquestelle
E la natura del candidato che partecipa questa è una domanda centrale evidentemente no quello che sarebbe lavoro della politica
E diventa diverse vere delegato ai cittadini no
Se partiti faticano conclude Cappellini ad avere l'autorevolezza necessaria e anche perché le classi dirigenti
Spesso sono espressioni di OPA anche cordate nazionali hanno smesso da tempo di essere credibili anche in sede locale sì però
Se accade questo e perché
La suggestione populista che le decisioni vengano dal basso nega le ragioni stesse della delega democratica e questa è una è una suggestione ancora e un cascame di questo decennio
Di della disintermediazione che ha rappresentato l'esperienza di cinque stelle e che purtroppo ha contagiato drammaticamente anche il partito democratico e anche la leadership che oggi lo rappresenta
Enrico letta
Questo il commento di Stefano Cappellini poi c'è Conte che è andato al Napoli
A sostenere la candidatura
Di Manfredi ma anche probabilmente a a fare un po'il punto con una delle piazze centrali del grillismo
E ha fatto un'intervista alla direttore del Mattino Federico Monda un'intervista in cui sostanzialmente Conte non dice nulla se non ripetere gli slogan che fanno parte della retorica Penta stellata e della sua retorica
E e sulle questioni chiave su cui viene chiamato a rispondere di fatto prende tempo come quella dei due mandati ma ci sono due tre passaggi invece su cui è possibile cogliere alcuni aspetti della trasformismo politico di Giuseppe Conte e della sua strategia sulle alleanze
Siete riusciti a stipulare l'alleanza solo a Napoli chiede Federico Monda direttore del Mattino perché altrove come a Roma Torino e Milano non avete ottenuto lo stesso risultato
E lui dice non possiamo affidarci a fusioni a freddo o processi calati dall'alto le intese politiche si realizzano sui territori e trovo trovando un terreno comune e perseguendo obiettivi condivisi e quindi anche qui c'è come vedete i o e l'alibi per giustificare una un problema di leadership non essendo riusciti a imporre candidature decise dalle segreterie
Oppure è una visione che le scelte politiche di territorio possano condizionare Roma e non viceversa
E poi sentite questa domanda perché proprio emblematica del paradigma
Logico di Conte che dove si trova ivi il tutto e il contrario di tutto la domanda di Montella seguente in campagna ci sono forti resistenze all'alleanza anche a Benevento Caserta Salerno così come in Calabria
Non è che questo patto con il Pd convince soprattutto i vertici del movimento
Lei Di Maio Figo e i rappresentanti romani mentre piace molto meno alla base i rappresentanti sui territori
E lui risponde in questa maniera le sensibilità degli attivisti territoriali vanno ascoltate ma è tempo di mettere da parte le pregiudiziali di passate stagioni quindi è come dire da una parte c'è le pregiudiziali che hanno segnato un antagonismo chiaro fra i Cinquestelle il PD devono essere archiviate no
Poi aggiunge abbiamo il dovere di aprirci a un ascolto più ampio a un dialogo più serrato con la società civile uscendo da una dimensione difensiva va bene
Dobbiamo Rio se rigenerarsi spostando vecchie ruggini e diffidenze qui sembra parlare del PD
Poi però aggiunge
Ora è il momento del cambiamento bene
Di incidere più a fondo nelle amministrazioni territoriali
Senza nessuna negoziazione con i nostri principi nostri fondamentali valori ma se non c'è nessuna negoziazione con i principi valori come si può pensare
Di abbandonare le vecchie ruggini e mettersi in ascolto anche di di quelli che possono essere i potenziali alleati c'è evidentemente una contraddizione
Tra la la la la la premessa e la conclusione di questo ragionamento ma questo e la complessità politica di un leader come Giuseppe Conte che pure ha rappresentato una parte della della nostra storia repubblicana non piccola e non irrilevante
E fin qui il dibattito all'interno del centrosinistra il centrodestra a Milano segnano ancora una divisione tra i due possibili candidati Montigny e la lacca la Racca chiedo scusa
Ne parla il Corriere a pagina dodici annunciando che nei prossimi giorni dovrebbe esserci un vertice decisivo vertici che però doveva tenersi molto prima e anche la stampa fa un'inchiesta spiegare che questa candidatura milanese e il punto dolente di una e anche il sintomo di una divisività che continua ad attraversare il centrodestra Milano città dove il centrodestra potrebbe pure puntare a espugnare il Palazzo Marino
Dove si insediato Beppe Sala ma è chiaro che la mancanza di
Convergenza poi indebolisce anche il fronte Salvini hanno Meloni hanno e berlusconiano la pagina dodici c'è l'articolo di cui vi volevo parlare eccolo qui e a firma di
E a firma a pagina dodici di Maurizio Giannattasio
E dice in settimana ci sarà la chiusura unitaria di tutte le candidature i toni di Matteo Salvini sono fiduciosi a meno di ventiquattro dall'ultimo dal prossimo vertice i nomi sono due
Oscar di Montigny manager e direttore marketing e comunicazione di Banca Mediolanum
Uno e nonché genero di Ennio Doris e Anna rossa Vacca che andrebbe in ticket con Albertini
Che è presidente di far di Federfarma lombarda e poi invece c'è il terzo nome Maurizio Dall'Occhio fortemente voluta Fratelli d'Italia
E è fuori gioco perché la Meloni ha già ottenuto la candidatura a Roma di Nichetti non pare può pretendere la anche a Milano
Vi segnalo che la maturità
En passant che domani inizia la maturità per cinquecento mi pare che sia domani non voglio sbagliare adesso ve lo confermo per cinquecentoquaranta mila studenti ne parla il Corriere della Sera a pagina venti tre
Da domani sì impegnati cinquecentoquaranta mila ragazzi
Una Roma una un'ora di prove orali divisa in quattro parti il ministro Bianchi dice non si faranno sconti e poi passiamo al tema della giustizia perché è un tema importante che mi sta molto a cuore sta molto a cuore i nostri cittadini e qui devo dire che un articolo molto chiaro di quello che sta accadendo ce lo dà il fatto quotidiano
Il quale certamente non non è è è molto vicino alle posizioni grilline e sono Michelini che sulla giustizia hanno frenato e stanno frenando la bozza è sparita scrive il fa Giacomo Salvini questo il
La Steel l'articolista del fatto quotidiano a pagina nove
Fine maggio poi inizio giugno infine tutto rinviato a data da destinarsi
Gli emendamenti sulla riforma del processo penale che la ministra della Giustizia Marta Cartabia dovrebbe presentare
Tra cui anche la tanto divisiva modifica della legge buona fede sulla prescrizione ormai sono un vero giallo
L'ultima volta che il responsabile giustizia dei partiti hanno incontrato la Guardasigilli è stato dieci giorni fa il quattro giugno quando Cartabia ha presentato la riforma del CSM da lì a pochi giorni tutti si aspettavano anche le norme per il DDL penale annunciate per la fine di maggio e invece più niente chi conosce il dossier
Spiega che si sta ancora lavorando per trovare una sintesi ma c'è un problema di tabella di marcia la riforma sarebbe dovuta arrivare in Aula il ventotto giugno ma ormai i partiti danno per scontato che così non sarà infatti gli emendamenti governativi dovranno prima passare attraverso le forche caudine della commissione Giustizia dove ogni partito proverà
A rivendicare le proprie bandiere Coni il sub emendamenti prima di arrivare in Aula
Risultato il primo voto sulla riforma con ogni probabilità sarà rinviato a dopo l'estate e questa è la notizia
Visto che il Parlamento è intasato dalle riforme legate al recovery insomma non c'è nessuna fretta di fare la riforma del processo penale e di modificare la prescrizione di questo il fatto quotidiano non può che rallegrarsi
Confermando il sospetto di molti secondo cui forse per provare a prenotare un posto al Quirinale la ministra della Giustizia non voglia scontentare nessuno nelle forse ipergarantista lega Forza Italia
E Italia viva nella coalizione giallorossa spesso accusata spesso accusata di giustizialismo di certo c'è che i tempi stabiliti non saranno rispettati questa è una novità no
Caro da Cartabia scrive ancora Salvini all'ardito compito di tradurre le indicazioni della relazione stilata il venticinque maggio dalla commissione presieduta dal professor Giorgio Lattanzi in emendamenti che non spacchi dalla maggioranza sulla prescrizione
E sui tempi del processo inoltre fanno sapere fonti della magistratura ogni singola norma va studiata col bilancino per evitare che venga bocciato in Commissione con annessa figuraccia della ministra e possibili spaccature nel governo
Sulla prescrizione per esempio nonostante la commissione ritenga non urgenti anticipare la riforma sono state avanzate due proposte sospensione dei termini per due anni in primo grado e un anno in appello e in Cassazione
Oppure l'interruzione della prescrizione con l'esercizio dell'azione penale ma la non procedibilità se non vengono rispettati i tempi stabiliti del processo e cioè quattro anni in primo grado tre in appello e due in Cassazione quattro tre sette e due nove se vi sembrano pochi ditelo voi
In particolare Cartabia dovrà cercare di non rompere con il Movimento cinque stelle che lei ha espresso Prep esita sulla modifica della legge buona fede
Proprio in un incontro in via Arenula il ventitré maggio d'altra parte i ritardi di Cartabia stanno facendo innervosire il fronte garantista
Il ritardo dipende dalle resistenze del Movimento cinque Stelle ma così i tempi non saranno rispettati dice Enrico Costa di azione
E questo lo sapevamo perché Cinquestelle non vogliono l'inappellabilità delle sentenze di primo grado non vogliono che il Parlamento dia l'indirizzo delle politiche criminale quindi in qualche modo i indirizzando l'attività di pm
Non vogliono la modifica della prescrizione e ci sono molti ostacoli anche su aspetti processuali importanti come per esempio la modifica
Della delle Co delle presupposti per raggiungere il processo questo è un tema centrale perché la commissione Lattanzi il suo lavoro lo ha fatto
E l'ho fatto anche benino nel senso che non ha i in non ha previsto delle grandi modifiche di sistema ma alcune tecnicalità hanno degli effetti positivi sulla giustizia il problema e portarle a compimento
E purtroppo nessuno crede che una maggioranza parlamentare così eterogenea e così divisiva dove i Cinquestelle continua arrivati a ribadire per bocca dello stesso Conte che ci sono principi non negoziabili e che quindi si continuerà a difendere per esempio i presupposti della riforma malafede nessuno immagina di pensare di ottenere dei risultati ecco perché
Le le la iniziativa referendaria
Proposta dei radicali a cui la lega si è associata pare pare in questo momento una grande soluzione è un grande stimolo affinché la riforma della giustizia vada avanti anche perché la riforma Cartabia nomi antagonista dei referendum proposti dai radicali e dalla lega ma complementare e di questo parla anche oggi sulla dubbio il Valerio Spigarelli ex presidente delle camere penali intervistato da Valentina Stella agli amici scettici dico quei referendum sono nostri spiega Spigarelli
E quindi è evidente che bisogna lavorare su tutti e due i fronti quanto alla riforma
Cartabia il il quadro politico è quello che racconta il fatto quotidiano ma lo racconta anche il domani guardate perché in una retroscena interessante del domani a pagina due
C'è scritto che le sì c'è un asse sempre più solido fra Enrico Letta e di Maio sul tema della giustizia però poi sia altre sia dice anche con la stessa onestà intellettuale quest'asse e non modifica l'atteggiamento che a valle i grillini nelle Commissioni
Hanno rispetto ai punti decisivi della riforma quindi anche se i leader si promettono un impegno riformati Ivo poi quando si va a discutere in concreto chi va a de ed il delegato da a fa ad affrontare le questioni col ministro Cartabia alza il muro
Che i cinque stelle hanno finora alzato per cui
Questo è lo stato dell'arte
E questo non vuol dire che la riforma Cartabia non abbia un significato perché alcune delle misure proposte dalla Commissione Lattanzi sono importanti ce ne parla per esempio l'avvocato giurista di grande valore Vittorio Manes che di quella commissione ha fatto parte e che oggi viene intervistato dal Riformista
E spiega un po'quali sono le modifiche che sono state introdotte l'interesse molto lunga non posso leggerla tutta ma ve la segnalo perché per coloro che fossero veramente interessati ad approfondire questo aspetto questa vicenda
Questa intervista e molto esaustiva non solo il carcere anche il processo deve essere un'estrema ratio il titolo è molto chiaro
Professor Manes richiede
Chiede
Angela Stella editore Manessi ordinario di diritto penale presso l'Università degli studi di Bologna ed è stato chiamato da ministro Cartabia a a far parte della Commissione Lattanzi
La riforma professor male se riesce a conciliare efficienza della giustizia e rispetto delle garanzie
E il male si risponde così premesso che una migliore efficienza dei tempi della giustizia e di per sé funzionale anche a garantire la durata ragionevole del processo a me pare che perseguire questo obiettivo primario le proposte avanzate dalla Commissione sulle quali è bene sottolinearlo la ministra deve ancora fare le proprie scelte
Abbiano cercato di avanzare soluzioni tutte pervase dallo sforzo di rispettare le direttrici e dunque anche le garanzie costituzionali tra queste il principio di legalità anche in punto di iscrizione della notizia di reato
Riserva di legge affidando al Parlamento le scelte
In tema di priorità nell'esercizio delle dell'azione penale e questo è fondamentale ci riconosce dal Parlamento
Qui controllo e l'Indirizzo sulle politiche criminali che oggi sono all'arbitro io un PM il quale discrimina i fascicoli di fare andare avanti e quelli da far marcire in prescrizione di fatto
Svolgendo una supplenza di politica criminale e questa è una delle misure che i Cinquestelle per esempio non vogliono no poi sussidiarietà di estrema ratio potenziando gli istituti della deflazione sostanziale e processuale finalità rieducativa della pena
E poi c'è un un ritorno dice dice Manessi in linea con quanto è stato evidenziato dai maestri del diritto Fiandaca e pulita lo due giuristi che sono
Il nostro vanto della cultura giuridica penalistica italiana c'è un ritorno ad una precisa idea del diritto della giustizia penale chi vede il processo della pena come strumenti altamente RAI sensitive da utilizzare secondo il principio del minimo sacrificio necessario cercando nella Costituzione
La diga Darko che sorregge ogni proposta e cioè nello specifico per esempio si modifichi con i presupposti per il rinvio a giudizio dell'indagato
Mentre finora si rinvia a giudizio anche sulla base di un sospetto tutte le volte e in cui non si possa accertare l'innocenza tant'è vero che secondo una vulgata distorsiva
Che molti autorevoli magistrati hanno spesso nei loro dibattiti dicendo il processo della sede per accertare l'innocenza dell'indagato e perché diversamente siamo tutti
Colpevoli fino a prova contraria guardate la presunzione di colpevolezza come si insinua dentro questo paradigma no
Infatti oggi lì il il rinvio a giudizio della regola poi si arriva a sentenza di primo grado che nel quaranta per cento dei casi sono di assoluzione
E questo è molto e nel cinquanta di fronte al giudice monocratico e questo è sicuramente molto grave perché la sentenza arriva dopo due anni d'indagine preliminare e dopo quattro anni di processo quindi il povero cittadino dopo sei anni si vede assolto magari poi appellato dal PM
E quindi anche qui e e passa un altro calvario
Oggi le app nella proposta Lattanzi si ritiene che si debba andare a giudizio con presupposti di fondatezza di prova cioè si portano a giudizio le persone sulle quali si ritiene che sia probabile una condanna
E poi sulle persa si cerca di legare le performances
Del dei pii delle dei pm nelle loro richieste processuali alle valutazioni di carriera e da questo punto di vista e un progetto rivoluzionario e chiaro che tutto questo non piace la magistratura associata non piace Cinquestelle che si sono fatti interpreti di queste diciamo di questa difesa corporativa di interessi poi ce la prescrizione
Quale fra le due proposte gli chiede Angela stelle quale sarebbe più fattibile le opzioni prospettate dice ma adesso sono molto articolate ma entrambe volte ha superato il blocco della prescrizione dopo la sentenza di primo grado
L'idea di un processo senza fine ti abbandoni l'imputato nella morsa
Del potere punitivo senza alcun termine come un suddito in balìa delle via Tano è un'idea che ai più appare incompatibile
Con i principi basilari di civiltà del diritto come del resto è ormai avvertito anche grazie all'impegno culturale dell'Unione delle camere penali da una crescente opinione
Anche sul fronte politico per questo la proposta che ha tratto
Maggiori consensi è quella che sospende la prescrizione solo in caso di condanna in primo grado
Al contempo fissando un termine entro il quale dovrà intervenire la sentenza di appello termine varcato il quale il periodo sospeso verrebbe ricompattato nel campo le il calcolo
Complessivo della prescrizione questa diciamo la proposta che Manes premi privilegia diversa la seconda proposta spiega che impone tempi fissi
E predeterminati per lo svolgimento delle diverse fasi processuali
A pena di improcedibilità questa seconda è la cosiddetta prescrizione processuale dove abbiamo visto che però ci sono quattro anni per il primo grado tre per l'appello due dalla Cassazione
E aggiungi nel due per le indagini preliminari e sono undici anni per i Proci perisce per i reati più gravi questo termine diventa di tredici anni ora se a voi sembra normale che tredici anni siano un tempo considerato plausibile per sottoporre un cittadino all'azione punitiva dello Stato vuol dire che noi non abbiamo capito nulla di quello che ci hanno fatto studiare nelle Aule
Ed ebbe accademiche e anche negli diciamo nei principi fondamentali del
Del della Costituzione rispetto alla difesa delle libertà personali del cittadino poi c'è il tema delle impugnazioni
Anche qui l'idea di riproporre dice mai messa l'inappellabilità dell'appello del pm in caso di assoluzione in un assolo una finalità di deflazione ma anche un significato culturale e giuridico sul terreno dei principi
Perché valorizza nel modo più compiuto il criterio della ragionevole dubbio che rischierebbe di residuale sembra fonte a fronte di una precedente assoluzione cioè dice
Tu mi hai processato per sei anni due di indagini preliminari e quattro di giudizio di primo grado Pania soldi
No il devo ritenere che a quel punto mi posso considerare innocente no il pm appella la sentenza e magari in secondo grado io vengo condannato ma chi mi dice che il secondo giudizio sia più giusto del primo e ed è giusto il ragionevole dubbio dovrebbe giocare a vantaggio dell'imputato quindi segnali processato per sei anni e non si è riuscito a condannarmi
è ragionevole pensare che dura debba smettere di ingerire nella mia libertà questo il principio dell'inappellabilità delle sentenze di assoluzione da parte del PM principio anche osteggiato profondamente da cinque stelle
Quindi come vedete e la riforma a una serie di anche il tema delle
Delle indagini preliminari
Dice il pm chiederebbe l'archiviazione quando gli elementi acquisiti non sono tali da determinare la condanna si tende a a responsabilità usare di più il piemme e la stessa idea che ispira la modifica dei poteri del gruppo in entrambi i casi spiega
Male esse si propone di potenziare il filtro rimesso ai singoli magistrati inquirenti giudicante ed evitare l'installazione e la prosecuzione di un processo che non merita di essere portato avanti un costo economico organizzativo inutile per lo stato a cui corrisponde un costo sociale
ASS altissimo per l'indagato il piemme dovrà propendere per l'archiviazione in assenza di elementi che lasciano intravedere la probabilità della condanna e il gruppo dovrà fare altrettanto di fronte imputazioni malfermo azzardate ovvero basate su indagini incomplete
Proprio per rivitalizzare l'udienza preliminare si prevede che il GIP poteva pronunciare sentenza di non luogo a procedere se gli elementi raccolti non sarebbero sufficienti a motivare una condanna
E questa importantissima evidentemente questa questa questa modifica è importantissima ma passerà
Passerà questa modifica in un clima in cui noi abbiamo considerato il processo la sede per accertare l'innocenza del cittadino è questo il punto quindi come vedete le misure della commissione Lattanzi sono
Significative anche rilevanti Manes che ne ha partecipato le valorizza il punto è capire se queste misure poi arriveranno dama da quello che ci dice il fatto quotidiano
Non sembrerebbe che così sia
Per intanto la le cronache ci raccontano di distorsioni gravi nel azioni di poteri pubblici che stanno nella giustizia il caso del processo in Nigeria emblematico
Dove come sappiamo alcune prove a discarico degli indagati non sono stati inserite negli atti processuali occultati di fatto dei pm di oggi sono indagati e l'articolo di Ferrarella sul Corriere della Sera
A pagina dieci devo dire
Ferrarella sempre puntuale nel segnalare alcune cose non le fa pagina venti chiedo scusa ma non sempre le sue cronache sono valorizzate debitamente per quello che valgono quest'articolo
Il arma Anna in cui non la rogatoria del PM
ENI Nigeria indottrinato un testo ma la Ford prova non fu depositata al processo cioè il teste d'accusa contro i vertici di ENI
Era un inquinato ore
E i pm avevano prova che fosse un inquina Tore ma era anche il testo su cui basava l'ora accusa e quindi la prova della sua diciamo ambiguità fu occultata perché non ritenuta
Valida e quindi non consono a sostenere l'accusa questa evidentemente non solo contraddice un obbligo che il pm ha di cercare le prove a a carico ma anche a discarico dell'imputato ma rappresenta una vera e propria
Violazione di principi fondamentali e su questo sta indagando la Procura di Milano
Ma questo ci dimostra quanto per esempio il tema della separazione delle carriere
Rispetto alla necessità di fare dell'udienza preliminare una vera udienza filtro
Tra ciò che merita di essere giudicato e ciò che merita di essere le archiviato e centrale e la separazione delle carriere e il tema fondamentale di referendum
Che potrebbero consegnare al Gip quella e al gruppo quella terzietà effettiva che oggi purtroppo manca e fin qui la giustizia
Vi segnalo perché siamo ormai in chiusura l'allarme del
Presidente della Consob boh
Savona sulla sulle cripto monete fuorilegge ne parlo con la stampa a pagina sedici e il sole a pagina tre
E ed è molto interessante il commento di Marco Onado sul Sole a pagina tre
Per la terra di nessuno ora servono regole queste l'analisi di Onado cripto valute dice Savona fuori controllo l'informatica finanziare una lampada prodigiosa dalla quale è uscito il genio il problema è come riportarlo dentro
Denunciati gli effetti dello scarso coordinamento internazionale ed eccessi
Speculativi l'articolo di Luca Serafini è molto interessante ma ancor di più l'analisi che fa Marco Onado vorremmo poterla leggere non so se la regia ci consente ancora qualche minuto abbiamo sforato ma mi pare che perché sì c'abbiamo ancora qualche minuto e quindi vi leggo questo commento di Onado perché tocca una questione centrale ancorché sottovalutata nel dibattito pubblico
Paolo Savona affrontato di petto il tema delle cripto valute dice Onado e ha detto non pochi verità scomode la prima è che l'innovazione tecnologica ormai ha assunto dimensioni preoccupanti anche per la proliferazione delle iniziative
Esistono ormai cinque mila tipi di stemmo Collins molti dei quali ha valore oscillante un ossimoro allo stato puro
La concentrazione del possesso di bitcoin sembra confermare che l'anonimato totale gradito soprattutto evasori fiscali e criminalità organizzata
La Consob ha dovuto chiudere centinaia di siti web che raccoglievano illecitamente risparmio sono tutti segnali di allarme la seconda verità scomoda che non basta più
Fa ammonire il pubblico sull'alta rischiosità di questi strumenti una tesi care in passato
Ah regolatori chiamavano lasciar fare ma che almeno si fondava sulla regolazione ampie collaudata dei valori mobiliari
Quindi ci siamo in una vera e propria terra di nessuno in più il rilievo costituzionale della tutela del risparmio giustamente richiamato da Savona
Rende meno sostenibile questa tesi se i nostri padri costituenti nella loro saggezza hanno parlato di risparmi in tutte le sue forme
Non si può eludere il problema di regolamentare anche gli strumenti virtuali la terza verità scomoda adombrata in un paio di passaggi e che nel mondo delle cripto valute
Si stanno formando bolle speculative simili a quelle che ha preceduto la grande crisi del due mila otto
Con tutte le conseguenze anche in termini di rischi sistemici che ne possono derivare
E qui arriva la quarta verità scomoda
Anche se le cripto valute non hanno patria e questo toglie la sicurezza della competenza giurisdizionale non è vero che non si è che si può intervenire solo con poche regole concordate sul piano internazionale certo il compito richiede uno sforzo collettivo
Degno di quelli che hanno portato alla nascita del Fondo monetario delle Nazioni Unite o del WTO ma se i tempi di maturazione di un'iniziativa a livello europeo fossero lunghi
L'Italia dovrebbe provvedere autonomamente non foss'altro per de per essere pronto a integrarsi nelle istituzioni comunitarie quando esse entreranno in vigore
Sullo sfondo c'è la tutela del risparmio che rischia di essere minacciata se la rivoluzione tecnologica
Rimanesse deregolamentata non solo per il fatto in sé ma anche perché i primi ad essere danneggiati sarebbero gli operatori regolamentati a cui fa capo la quasi totalità della ricchezza finanziaria degli italiani
Dalle banche agli intermediari del risparmio gestito gestito il mito della regolazione chi Di Bella il terreno di gioco è stato distrutto
Da un'innovazione tecnologica che avanza con tempi rapidissimi aggiungendo sì all'innovazione finanziaria che ha generato lo saldo banking è tempo di un profondo ripensamento delle regole perché la ripresa dite economica dipende dalla capacità di indirizzare il risparmio verso gli investimenti produttivi e non sarà certo il bitcoin a farlo questa l'allarme lanciato da Marco Onado che rafforza anche la la denuncia di Paolo Savona presidente della Consob su questo tema come vi dicevo il concorso della pubblica amministrazione
Lanciato dal ministro Brunetta che avrebbe che dovrebbe portare alle assunzioni a tempo a trentasei mesi personale specializzato giovani nelle amministrazioni del Sud ha riaperto la platea degli scritti perché la prima selezione
Di ottomila e passa candidati dei quali uno su tre poi avrebbe dovuto raggiungere l'obiettivo dell'assunzione non è stata raggiunta in quanto una parte di loro ha rinunciato circa un terzo e quindi il ministro a riaperto ha allargato la platea per consentire ovviamente una selezione meritocratica effettiva e è chiaro che questa vicenda fa discutere perché ci si chiede come sia possibile che un posto di lavoro ambito nel Mezzogiorno dove lavoro non c'è
Possa risultare snobbato dai giovani
E qui c'è un'intervista di Lorenzo Medici sindacalista della CISL e che dice queste un'assunzione a tempo fra l'altro sono trentasei mesi però e poi c'è un diritto
Alla alla ai concorsi nella pubblica amministrazione a un a un diciamo a una premialità con una riserva il cinquanta per cento ciononostante i giovani non si sono presentati
Probabilmente e che
E che il il posto fisso dice dice mi dici e ancora un'aspettativa molto forte di giovani non è tanto questo secondo me il problema non è il posto fisso perché poi gli stessi giovani accettano di andare al Nord o nel mercato privato dove
Il posto non è fisso e talvolta anzi spesso e molto a aleatorio però c'è una capacità di scommessa maggiore
E c'è una qualità evidentemente delle relazioni
Diverse ora lo lo spopolamento del Mezzogiorno la desertificazione di competenze del Mezzogiorno l'ho fatto l'ambiente del lavoro nel Mezzogiorno meno allettante meno attrattivo questo è un tema grande che evidentemente la la pubblica amministrazione e la politica deve porsi quanto meno questo concorso
Merita attenzione perché la prima iniziativa che si pone il problema di rimettere il merito dentro i meccanismi produttivi
Della pubblica amministrazione del sud la risposta non è stata entusiastica ma bisogna probabilmente insistere e concimare questo terreno che è stato per molti anni lasciato marcire questo il concorso nella pubblica amministrazione
Ci abbiamo alla chiusura vi segnalo solo due cose che mi stanno a cuore
Il dibattito sulla strage di Ardea dove un uno squilibrato che era in trattamento sanitario obbligatorio a assassinato ucciso due bambini un anziano posi tolto la vita un uomo che aveva bisogno di aiuto sicuramente e che aveva anche bisogno di essere protetto invece disponeva di una pistola che era del padre
E ci sono due commenti molto interessanti anzitutto c'è l'intervista dell'ex ministro della salute Beatrice Lorenzin che è sempre sui temi della salute conferma la sua competenza e la sua attenzione e che dice
Maniera molto chiara che occorre un piano per la psichiatria
Di territorio completamente assente e forse i soldi del messa a questo potevano e sarebbero serviti vece servizi sociali sono stati smontati
E ci vuole un piano per la salute mentale l'unica strada per evitare altri drammi dice Beatrice Lorenzini intervistato da Barbara colpiti vivi viti sul Messaggero e poi il commento dello stesso
Dello stesso segno che fa Vera Slepoj sulla stampa commenta interessante perché la Slepoj segnala come la come dire l'Utopia meravigliosa di
Della legge centottanta non era però diretta a lasciare come dirà a liberare a chiudere i manicomi e lasciare la malattia per mentale senza alcuna assistenza tutt'altro
Ad Ardea scrive
La Slepoj vogliono due bambini innocenti un anziano che tenta di proteggerli eroicamente una protezione dalla Fura violenti omicidi a quella che nasce da una mente che si frantuma e perde ogni traccia di consapevolezza
La demagogia fa capolino come sempre nel nostro Paese
Quando si innamora delle idee magari quelle che sono stati in un luogo in luogo di Diba battaglie politiche culturali quelle che non si accetta di guardarle in modo diverso la legge centottanta ormai a quarant'anni il mondo è cambiato ma le gravi patologie
Mentali restano un mondo chiuso dentro il silenzio del trattamento sanitario obbligatorio un mondo fatto di pastiglie della disperazione quella che in realtà nessuna legge riuscite eliminare la legge Basaglia non è il tutti fuori e diventata il lasciamoli fuori senza cure
Chiudiamo le case dei matti e il così la nostra coscienza potrà dire di aver fatto una rivoluzione culturale ma la malattia mentale non è un problema culturale ma ben più profondo che tocca la scomposizione del pensiero della nostra mente
Basaglia dice la Slepoj certamente non avrebbe voluto che andasse così
Con un mondo totalmente indifferente verso le sofferenze della mente l'omicidio di armi è il prodotto di questa demagogia dell'incapacità di una famiglia di avere gli strumenti per agire diversamente
Le istituzioni producono azioni ma non cure dove tutto e il contrario di tutto e dove ancora una volta il sistema e tutto sommato rinchiudere non in fortezze ma in un mondo senza pareti la legge Basaglia è stata disattesa né i suoi fondamenti ed è fatale non consentire di rivederla di renderla diversa di coglierne gli obiettivi
Se le morti di due bambini hanno un senso conclude Vera Slepoj sulla stampa
E quello di far luce sulla malattia mentale che vuol dire non ripercorrere lo stesso percorso dei manicomi dove simbolicamente ancora oggi la sofferenza della mente
Continua hanno non interessare veramente a nessuno hanno interessa però è infatti leggiamo questo commento come
Ci interessa il bellissimo e coraggioso commento con cui chiudiamo la nostra assegna stampa di un altro intellettuale che Luigi Manconi
Che parla del caso di della povera ragazza pachistana Saman fa Bass
Uccisa strangolata dai suoi probabilmente perché non c'è ancora prova quindi è giusto che sì sì garantisca la presunzione di innocenza anche a ai familiari nonostante la testimonianza del fratellino che ha detto esplicitamente che è stato lo sarebbe stato Luzio strangolarla ma è giusto tenere questo punto di dispetto
Per persone che ancora non sono state condannate comunque la ragazza come sapete e non c'è più e probabilmente non ha non è più in vita si è aperto un grande confronto anche con mea culpa sul fatto che questa
Questa morte è stato un po'sottostimata o o non è infatti basata per una serie di motivi vuoi per la complicità con la cultura islamica voi perché
Ceci o ci sono stati dei vari mea culpa Manconi dice una cosa molto molto rilevante perché contraddice anche alcuni luoghi comuni e chi lo dice da da sinistra perché lo dice su un giornale di sinistra su un giornale che
Diciamo ha fatto del rispetto per la cultura islamica e per la diversità una delle sue i suoi riferimenti culturali però
Ciò non impedisce a un intellettuale onesto e lucido come Manconi di dire come stanno le cose fuori dall'ideologia e dalle letture dietro logiche sentite cosa dice
Contrariamente a quanto sostenuto da alcuni l'Islam centra insomma quello della diciottenne pachistana non è stato l'ennesimo femminicidio uno dei quarantasei registrati nel solo due mila ventuno
Si tratta piuttosto di un crimine che ha visto coinvolto un intero clan parentale
Determinato osservare ciò che rappresentano un principio è una norma principe norma che sono l'esito dell'incontro tra un'idea fondamentalista dell'Islam
è una tradizione patriarcale tribale dell'ordine familiare poche belle parole e quanto sostiene Karima Mou alla giornalista di origine marocchina proveniente da una famiglia berbera molto tradizionale che prega cinque volte al giorno
Ma non troppo diversamente si è espressa su maiala Budel Kader di origine giordana consigliere comunale di Milano cioè giusto segnalare anche questo aspetto perché e chiaro che nessuno deve a aveva atteggiamenti di pregiudizio nei confronti delle fedi diverse dalla nostra
Ma negare che all'interno dell'Islam
Ci siano questi problemi significa negare la realtà
Dunque se errato demonizzare l'Islam scrive Manconi nel suo complesso e altrettanto superficiali di rifiutarsi di vedere il peso esercitato da un'interpretazione integralista del Corano
Nel condizionare comportamenti di una parte rilevante dei fedeli
Anche perché lo scontro tra due concezioni dell'Islam Luna fondamentaliste l'altra progressiva
E al centro di una grande battaglia culturale in corso in tutti i Paesi occidentali
Nel cuore delle stesse popolazioni musulmane in Italia circa un milione seicento mila individui un conflitto intergenerazionale una sorta di lotta di classe culturale che oppone
I musulmani di seconda generazione gran parte dei musulmani di quelle precedenti
La questione della democrazia italiana è una come agevolare questo itinerario talvolta doloroso di liberazione individuale e collettiva
Possono contribuire a ciò sia la riforma della legge sulla cittadinanza dice Manconi e ci sentiamo di condividere
Sia la sottoscrizione di un intesa tra lo Stato italiano e le comunità islamiche e ci sentiamo di ricco individuale impegno che fra l'altro io ricordo era stato uno degli impegni programmatici del ministro Amato nell'ultimo suo
Presenza al Viminale prima
Prima che lasciasse la politica attiva ma quel che conta davvero e la nostra capacità di entrare in rapporto con questi nuovi italiani avere con essi c'è una relazione aperta che permette ai musulmani di apprendere la fatica della democrazia
E agli italiani di imparare il complicato gioco del pluralismo un editoriale quello di Luigi Manconi da sottoscrivere con questo
Ultimo pezzo io vi saluto vi ho fatto fare tardi sono nove diciotto
Mi chiedo scusa ma i temi erano tanti ci rivediamo ci sentiamo però domani mattina alle sette e trentacinque per un'altra puntata di stampa e regime buona giornata a tutti
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