Rassegna stampa estera

Voi giovani ascoltatori di radio radicale martedì ventidue giugno questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta il tema che cercheremo di approfondire questo oggi l'Iran in particolare le lezioni
Presidenziali la vittoria di Ibrahim RAI si anticipata da quasi tutti l'esito era era abbastanza scontato l'elemento però che viene sottolineato da diversi giornali internazionali
è la scarsa affluenza alle urne meno del cinquanta per cento degli elettori iraniani sono andati in a votare per i farmaci Pains questa vittoria direi si potrebbe essere una vittoria
Di Pirro malgrado il fatto che i falchi in Iran conquistino tutte le leggi della politica leggeremo anche un editoriale uscito nel fine settimana
Su le mondo secondo il quale le elezioni dirà Issey è una pessima notizia per la società civile iraniana il Times di Londra che ha un titolo molto forte in uno dei suoi commenti il macellaio di tra Iran perché RAI si capo è stato capo della magistratura della Repubblica islamica e nella sua carriera in particolare nel mille novecentonovantotto a messo la sua firma come giudice sulla condanna a morte di migliaia di prigionieri politici infine leggeremo anche un editoriale dal Wall Street journal l'Irlanda manda un messaggio a Baj Del non il nuovo presidente dimostra chi guida chi governa davvero la Repubblica islamiche hanno un i riformisti e nemmeno i conservatori moderati ma la frangia più estrema del regime parleremo anche delle elezioni regionali in Francia Successo in qualche modo dello consigliere GM in particolare dei gollisti dei replica sconfitta per i due principali favoriti per le elezioni presidenziali del prossimo anno
Presidente e non è mai o e la leader dell'estrema destra Marine le Pen
I risultati di queste elezioni potrebbero in qualche modo rivoluzionare gli scenari per il due mila ventidue lo vedremo in particolare il con un editoriale
Da l'opinione e in chiusura ci occuperemo anche di politica italiana El Pais ieri ha pubblicato una lunga intervista Renato Brunetta e il Ministro per la Pubblica
Amministrazione e il titolo è questo spero che Draghi sarà Presidente della Repubblica il prossimo febbraio e Brunetta tra le altre cose lo diciamo fin da subito
è un bocca come dire una una riforma costituzionale di fatto perché così la definisce cioè un modello semipresidenziale francese con da ragni in punto di riferimento del paese e e diciamo vero esecutivo
Con un buon Presidente del Consiglio in sintonia con il capo dello Stato per avere sette anni di stabilità e riforme fino al completa mento del ricoveri planner così tra l'altro Renato Brunetta El Pais ha prima di parlare d'Iran anche un'altra notizia internazionale riguarda Hong Kong il titolo lo prendiamo dal Financial Times l'Apple Day lì a rischio di imminente chiusura
Il quotidiano pro democrazia si è visto congelare tutti gli asset due dirigenti hanno di fronte accuse per aver violato la legge sulla sicurezza nazionale il regime di Pechino vuole mettere a tacere una delle ultime voci libere che ha continuato ad essere libera malgrado le intimidazioni l'arresto
La scorsa settimana di diversi giornalisti dell'Apple Daily dopo l'arresto del suo editore Gimmi Lai ma approssimiamo la questione Iran partiamo proprio dal sono Sean Times l'editoriale di ieri
Sulle presidenziali i falchi conquistano tutte le leve della politica iraniana ma la vittoria di Brema RAI si potrebbe essere di Pirro El perché andiamo a leggere Ibra Ibra Issey un giudice islamista pro petto dall'Ayatollah Ali Khamenei
Cioè il leader supremo dell'Ira Anna a facilmente vinto le elezioni presidenziali della scorsa settimana ma il suo vantaggio netto rispetto agli altri candidati
Appare come una vittoria di Pirro dato che il numero complessivo di voti non si avvicina per nulla al sostegno popolare
Che è necessario per guidare l'Iran un in una delle sue peggiori crisi da quando la rivoluzione del mille novecentosettantanove atto
Portato alla Repubblica islamica
Se questo era un teste della fiducia degli iraniani nel loro sistema ibrido con un vertice a più teste in cui teocratica gruppi di interessi guidati dal leader supremo hanno la preminenza sulle istituzioni elette dei cittadini come Parlamento e presidenza ma il teste
Fallito scrive il Financial Times l'affluenza del quarantotto e otto per cento è stata la più bassa della storia delle elezioni presidenziali nella Repubblica islamica il presidente uscente Hassan Rouhani nel due mila e diciassette era stato eletto con ventiquattro milioni di voti RAI sine appena appena ottenuti appena diciotto milioni non solo più di metà degli iraniani non è andato a votare
Ma tre virgola sette milioni di loro hanno annullato la Scheda più di quanti abbiano votato per uno dei deboli rivali di RAI sì
Dopo che i The operatività eran avevano vietato qualsiasi altra candidatura credibile in altre parole
La maggioranza dell'Iran si oppone a RAI sì le aspirazioni di una civilizzazione antica ma con una popolazione giovane
Che avevano cristallizzato le due vittorie di Rouhani non trovano più espressione in elezioni in cui il risultato è deciso in anticipo da Khamenei ed ai suoi Chierici
Questo è un problema secondo Fraktion Times anche Rispetto a ciò che Rice si dovrà fare
L'economia dell'Iran è a terra dopo che il presidente americano Donald Trump si è ritirato dall'accordo del due mila e quindici sul nucleare e imposto le più dure sanzioni di sempre contro la Repubblica islamica
Se la campagna di massima pressione di Trump non è riuscita a mettere l'Iran in ginocchio
Ha funzionato bene dal punto di vista politico ma a favore dei falchi che hanno usato questa campagna come prova del fatto che non si può a vere fiducia negli Stati Uniti
Il problema è che Khamenei Ray essi non possono essere compiacenti l'Iran ha già vissuto diverse rivolte interni in questi anni
All'estero fatica a controllare quello che doveva essere un'azione della sua influenza ma è diventato una catena di Stati al collasso Iraq Siria Libano e Yemen
Questo è diventato ancor più vero dopo l'assassinio del comandante dei guardiani della rivoluzione Kassem un solo immani lo scorso hanno ci sono problemi seri quando si a qualcuno come RAI sì
Alla presidenza si tratta di un chierico che ha guidato il sistema giudiziario nel corso degli ultimi due anni è accusato di essere legata tutto all'esecuzione di migliaia di prigionieri politici nel mille novecentottantotto una questione che lui non ha voluto affrontare in campagna elettorale inventandosi comunica annidato populista anti corruzione a differenza di Rouhani architetto dell'accordo nucleare del due mila e quindici è colpito dalle sanzioni degli Stati Uniti
I feroci compagni si ricorda che il presidente americano John by del sta cercando di risuscitare l'accordo e di spingere l'Iran a fare marcia indietro sull'arricchimento
Dell'uranio l'Iran vuole Garanzie contro le sanzioni degli Stati Uniti e che i Guardiani della Rivoluzione siano tolti dalla lista americana delle organizzazioni terroristiche
Ma i leader dei guardiani della rivoluzione guidano operazioni milita paramilitari in Medioriente hanno il controllo dell'economia iraniana
In questo contesto è forse l'unico elemento positivo che cogliere il fanno Cioppa INPS un regime conservatore Arata e creare un con i t o creativi funzionari eletti tutti dello stesso campo
Questo contesto dovrebbe rendere i colloqui sul nucleare più semplici in particolare
Perché era easy oltre a Khamenei
Vorrà ottenere i benefici de la fine delle sanzioni in termini economici c'è un problema la storia insegna che la società israeliana giovane urbanizzata connessa
è pronta a ribellarsi con di Ayatollah se non ci sarà un'apertura che dia nuove speranze
E queste elezioni non hanno contribuito a questa prospettiva così tra l'altro il Financial Times
Le monde nel fine settimana dedicava il suo editoriale proprio a alla società civile iraniana e allora andiamo a leggerlo la Repubblica islamica d'Iran ha optato per una stretta senza precedenti con le elezioni presidenziali del diciotto giugno
Per la prima volta dall'elezione del riformatore Mohammad Khatami nel mille novecentonovantasette questo voto si è tenuto senza una vera competizione le principali figure del campo riformatore
Non hanno potuto correre così come i conservatori moderati cancellati a monte dal Consiglio dei guardiani
Della costituzione che aveva un un un unico obiettivo assicurarsi che il capo dello Torrita giudiziaria l'ultraconservatore RAI dissi vincesse senza Problemi così facendo per le monde
Il regime ha rotto con una tradizione che finora aveva offerto una sembianza di esercizio democratico nelle elezioni presidenziali con un faccia a faccia tra due campi di partigiani
Delle riforme favorevoli a un'apertura nella società iraniana e verso il mondo
Contro dall'altra parte i partigiani della rivoluzione islamica custodi della linea antioccidentale e sostenitori di una più ampia limitazione delle libertà all'interno dell'Iran
A ottantadue anni la Guida Suprema Ali Khamenei sta organizzando la sua successione vuole che avvenga senza lotte intestine e il presidente eletto Ibrahim RAI sia sessant'anni e uno dei potenziali candidati a succedere a Khamenei
Durante queste presidenziali la voce dell'iraniani non è stata ascoltata del resto in molti non sono andati a votare a causa del risultato già scontato ma anche perché questi Regnani non ritengono più possibile riformare il sistema politico attraverso le urne l'elezione di Ray si non dovrebbe avere incidenza nei negoziati in corso sul nucleare
L'accordo è sostenuto dalla maggior parte degli iraniani
L'accordo conviene anche a RAI sì e alla Guida suprema Ali Khamenei per tentare di rilanciare l'economia ma questa elezione potrebbe essere carica di conseguenze per gli iraniani che vogliono più diritti e libertà le loro rivendicazioni cioè libertà di stampa il diritto a vivere nella dignità
Rispetto della meritocrazia trasparenza del potere distensione con il resto del mondo
Non hanno potuto esprimersi il diciotto di giugno iraniani
Pagano un pesante tributo ogni volta che cercano di farsi ascoltare che sia attraverso le manifestazioni le ultime del due mila e diciannove sono state represse nel sangue oppure attraverso azioni pacifiche
RAI si ha un bilancio Petro in materia di diritti umani nel mille novecentonovantotto quando aveva appena ventotto anni è stato uno dei quattro giudici che decidevano la vita o la morte di migliaia di prigionieri politici
Rai si è sempre dato prova di lealtà verso la macchina repressiva della Repubblica islamica giocando un ruolo chiave nei più grandi dossier di violazione dei diritti umani
Sotto il suo regno la testa del lutto Rita giudiziaria gli arresti di militanti politici e le loro condanne a pene estremamente pesanti sono diventati la regola insomma l'elezione direi sì alla presidenza è una pessima notizia per la società civile iraniana conclude l'Hammond
E da questo punto di vista è abbastanza significativo il titolo
Del Times di Londra un editoriale di ieri dal titolo per l'appunto il macellaio ditta era Anna
Macellaio riferito a RAI sia al suo ruolo nelle condanne a morte ma non solo nella repressione da parte del regime
Sempre a proposito di questo tema va segnalato anche l'editoriale del Wall Street Journal che ha posizioni molto dure contro la Repubblica islamica
Dal titolo L'Iran manda un messaggio a by the nella Repubblica islamica non ne ma è stata una vera democrazia
Ma i risultati delle presidenziali rivela hanno verità importanti sulla natura del Governo con cui gli Stati Uniti ed Europa stanno cercando un compromesso sulle armi nucleari
RAI sia comunque stato la presidenza con il sessantadue per cento dei voti alcuni parlano di lui come possibile successore della Guida Suprema che detiene il vero Poli vero potere in particolare sulla politica estera
La corsa era già chiusa prima di cominciare
E soprattutto cambia radicalmente la linea Hassan Rouhani riconosce per una volta l'URSS journal parlava linguaggio della moderazione delle riforme anche se in seguiva la linea Khamenei tutto il contrario di RAI sì che un falco ultraconservatore
Ha facilitato l'esecuzione extragiudiziaria di migliaia di dissidenti finito nella nella lista nera delle sanzioni
Con l'amministrazione Trump l'interrogativo ore se l'Amministrazione by del toglierà Rice si da questa lista nera magari nel tentativo di tornare all'accordo nucleare del due mila e quindici accordo che conviene secondo wall street journal più a regime che agli altri per rinviati di dollari di aiuti finanziari che vorrebbero su bloccati
La follia dell'amministrazione Obama prima e di quella Baj De Nora
E di credere che il leader a Teheran vogliamo che l'Iran diventi un Paese normale non è così guidano un governo che vuole diffondere la sua rivoluzione religiosa nel resto del mondo con ogni strumento possibile
L'ascesa di Rai si lo dimostra ancora una volta anche se non è ciò che l'Amministrazione by day vuole sentirsi dire così il Wall street journal in questo editoriale
O abbiamo abbiamo abbiamo perso un po'il controllo del tempo allora rapidamente un passaggio in Francia per le elezioni regionali di domenica
Che sono state una sorpresa soprattutto per la sconfitta non tanto di di della Repubblica un marci il partito di macro che non si è mai radicato a livello territoriale
Ma del per la soprano Nacional di Marin le pene beh è successo di Repubblica un po'ovunque
Questo cambia un po'le le le cose in vista delle presidenziali del due mila ventidue usiamo un breve editoriale l'opinione per dal titolo poker perdente per macro per capire come
Scrive scrive l'opinione che per Macron questa domenica elettorale ha sicuramente un gusto amaro
Subisce un fallimento quadruplo innanzitutto quello dei candidati del suo partito che sono in gran parte eliminati al primo turno secondo il partito del presidente troppo debole per imporre alleanze agli altri partiti
Terzo c'è il fallimento personale di Macron perché ha nazionalizzato le elezioni regionali ultimo fallimento il pessimo risultato avverrà sulla Monassi un al di Marine le Pen
A cui si somma il buon risultato dei candidati gollisti veri pubblica e perché quest'ultimo fallimento alla fine del più importante in vista del due mila ventidue delle presidenziali perché cambia le carte in tavola
Macro non è più incerto che affronterà le tende nel duello al secondo turno delle presidenziali cosa che sarebbe stata a suo vantaggio
Insomma queste regionali sono la prima sorpresa delle presidenziali che generalmente sono caratterizzate da sempre da molte sorprese scrive l'opinione e per chiudere invece l'Italia Renato Brunetta intervistato da El Pais spero che Draghi sarà Presidente della Repubblica in febbraio
Brunetta parla di un momento Draghi quello della credibilità del Paese di fronte non solo i mercati ma più in generale a livello internazionale grazie alle riforme ed Investimenti del ricoveri Fund
E poi dice spero che Draghi venga eletto presidente della Repubblica febbraio
Si potrebbe stabilire istituire di fatto in Italia un modello semipresidenziale francese Draghi presidente La Repubblica sarebbe il punto di riferimento del Paese
In questo modo il suo esecutivo per o meglio l'esecutivo terminerebbe il suo mandato fino al due mila e ventitré con un altro primo ministro e poi Daniele si potrebbe scegliere un buon presidente del Consiglio in sintonia con lui con il capo dello Stato così avremmo sette anni di stabilità e riforme fino al completamento della dell'intero piano del Recovery Fund
Il Paese dice suona bene ma ci vuole una riforma delle Costituzioni e della Costituzione Brenta risponde normalmente le migliori riforme della Costituzione sono quelle che si fanno di fatto l'altra domanda abbastanza divertente però è questa di El Pais vende qualcuno in grado di succedere a brani come primo ministro a febbraio
La risposta non c'è Brunetta rimane zitto per alcuni secondi
Ci fermiamo però oggi è David Carretta una buona giornata con Radio Radicale