Con Vittorio Sgarbi (FORZA ITALIA).
Tra gli argomenti discussi: Cultura, Fininvest, Informazione, Parlamento, Polemiche, Rai, Servizi Pubblici.
Questa conferenza stampa ha una durata di 1 ora e 2 minuti.
Rubrica
Commissione
09:30
FORZA ITALIA
Conferenza stampa del neo presidente della Commissione cultura della Camera Vittorio Sgarbi che affronta le polemiche più recenti sulla radiotelevisione pubblica e indica gli impegni che attendono la Commissione
Si è ormai messa in atto una situazione molto singolare cioè che il presidente del Consiglio proprietario di tre televisioni vorrebbe diventare proprietario anche delle televisioni di Stato che certo interpretazione che ha una sua suggestione ma che non corrispondere anche questa al vero il Presidente del Consiglio dovrà spossessato se delle sue televisioni ma potrà farlo soltanto quando non ci sia un conflitto fra tradizione privato ad esami di Stato fintanto che non le mettiamo in concorrenza
è chiaro che qualunque esperto vi dirà che tu non puoi concorre con altre televisioni avendone una e allora ecco come è nato il duopolio è nato perché si è creata una anomalia da una parte e dall'altra
Ma quando io leggo le dichiarazioni del presidente del consiglio che dice inaccettabile l'anomalo che tutte le riferì Stato siano contro il presidente non vuol dire che le vuole tutte per le vuole non contro che è cosa diversa cosa che nessuno se ne ho letto ieri a una gestiva tu non puoi dire che se io dico che non voglio contropotere che voglio per voglia che non vuoi contro cioè ritiene che ci sia uno spazio per gli oppositori che ci sia uno spazio anche per quelli che danno un'informazione più possibile neutrale
Altrimenti Ravetto voglio e televisioni per me
Va detto non le voglio contro di me
In questo si pone la questione che la sua televisione avrebbe detto invece la funzione di essere per lui e qui si apre un'altra contraddizione che la televisione privata per concorrere con la con quello che la prigione di Stato avrebbe dovuto fare non faceva
Ha tentato di garantire in parte garantito un pluralismo di formazione
Che quello per cui la religione privata hanno avuto il più più ampio spazio persone come Orlando persone come segni persone come la Malfa persone come Cossutta
Legittima cosa che dimostrava un tentativo anche sbagliato della televisione privata di emulare la funzione della televisione pubblica
E quindi di avere un Costanzo schierato con Alleanza democratica un monte Mentana tendenzialmente autonomo e capace di non prendere certamente posizione per la proprietà due reti che vengono accreditate al consenso del cavaliere cioè Italia uno Retequattro per i telegiornali ma la cui somma di ascolto ai meno della metà della di Canale cinque quelli abbia avuto nella sostanza in termini puramente di riscontro il TG uno il TG due il Pd tre all'opposizione il TG cinque più o meno l'opposizione
E il TG quattro e il Studio aperto dalla parte del Cavaliere ma se assumiamo gli ascolti non è una lotta alla pari e quindi è chiaro che noi stiamo mettendoci in un ginepraio di polemiche come se la proprietà volesse dire consenso
Invece noi sappiamo perfettamente che un giornale prendiamo il Secolo decimo nono può essere proprietà di un capitalista e avere la direzione al suo posto cioè non possiamo confondere la proprietà della televisione con l'uso della televisione
E quando lo della televisione consente la massima autonomia a persone come Costanzo Mentana e Funari noi abbiamo un problema fondamentale che capire cosa deve fare l'editore ovvero io mi chiamo Mondadori
Mondadori vuol dire Berlusconi
Bocca pubblica con Mondadori ma nessuno dice a vocabolo che deve scrivere io intendo che la libertà deve essere una conquista di chi fa informazione cultura
Non deve essere un rapporto di concessione da parte della proprietà e quindi nel momento in cui io faccio un libro e scrivo
Non è l'editore che mi dice quello che deve scrivere il De pittore al massimo ha diritto a alla possibilità di non pubblicarlo nel momento in cui pubblica
Io sono Giorgio Bocca Lurie Mondadori cioè Berlusconi ma io non scrivo quello che lui mi dice allora credo che sia ora anche nella televisione di riabilitare
La dignità e l'autonomia della firma e che uno risponda per quello che chiunque sia il suo referente certo che se il referente lo Stato
Allora bisogna garantire un servizio pubblico che sia non soltanto pluralista ma che sia soprattutto volto ai temi della formazione non possiamo per una delle zone in cui non c'è lo spazio non c'è
Un Quartetto di Brahms e non c'è un quintetto di Mozart non c'è una un commenta un testo di Ariosto non c'è nulla cioè io apro la televisione vedo Marzullo Carlucci perché quello servizio pubblico no quello è il servizio
Privato che attraverso i soldi pubblici concorre con una televisione
Che ha una sua autonomia di azienda privata ma se io per correre dietro Berlusconi devo mandare in onda Frizzi Carlucci Baudo devo giocarmi la come la dimostrata a parte il fatto che ci sono dei personaggi che circola da una parte e dall'altra come Castagna per esempio c'è sono come i calciatori lo lo compriamo a parte lo copre dall'altra vuol dire che la prigione di Stato e la televisione privata sono identiche
Coltre con la differenza che la televisione di Stato abituato ad avere un referente politico ha risposto ha un potere di partito
Mentre invece l'altra televisione ha tentato di organizzarsi degli spazi nonostante che avesse un padrone
Allora io credo che in questa materia è durato alcuni accenni di queste questioni di cui si parla oggi sui giornali sia assolutamente fondamentale sentire non tanto e non soltanto le proprietà
Ma quelle che la televisione la fanno i soli veri protagonisti c'è quando Funari occupa lo spazio di Rete quattro Berlusconi non c'è più
Quando Santoro occupa lo spazio di rosso e il nero e lui che lo occupa quale sia se io dovessi insinuare che lui dice quelle cose perché gliel'ha detto il suo padrone comunista
Direi una cosa falsa il pensiero di Santoro e il suo pensiero non è il pensiero del suo direttore o dell'azienda
Rispetto il pensiero di Santoro che è una post comunista o quanto sia ma che e Luís espressione della sua autonomia di valori e di idee
Allora io credo che sarà molto complesso mettere in piedi questa riforma ma occorrerà puntare su dei punti assolutamente prioritario cioè che almeno un canale
C'è stato un certo punto tele più tre ma una volta tutti
Ancora oggi i guardavamo come se fosse una benedizione del cielo la filodiffusione cioè che un canale della radio fosse dedicato alla musica classica occorre in tutti i casi che un canale della televisione
Sia dato alla scuola e alla cultura e alla sensibilizzazione dei beni culturali cioè abbia una funzione strettamente didattica anche se non noiosamente didattica non è obbligatorio
Che ci sia i i come dire la noia della scuola io mi ricordo un bellissimo film di qualche anno fa in cui c'era un professore
Che aveva una capacità straordinaria di sedurre i suoi allievi è chiaro che il conduttore televisivo è un professore alcun voce che deve avere anche le capacità di animazione dello spazio televisivo deve essere lì a parlare la lingua volgare che parla Funari Funari
In realtà nonostante la drammatica tour che li rimprovera Deaglio parla il volgare televisivo
Se è riuscito a divulgare la il latino della politica la stessa cosa fatta con un livello magari più tecnicamente avvertito deve essere fatta per tutti i settori del sapere che sono scuotimenti tua scuola impari una cosa
Sia pure in questi orribili ambienti su un altro problema di cui i tavoli di formica il neon ce la dislocazione visiva dello scuola però comunque in ascolti insegnano le Grazie di Foscolo poi vai accendi la televisione e vedi le Carlucci questo è il rapporto questa la televisione di Stato
Ecco ora c'è qualcosa che non funziona
Ora per non parlare poi dei rapporti diretti tra il potere politico e i tre telegiornali che sono stati fino l'altro ieri
Elette le promozioni separato di televendite ma telepromozioni era De Mita venduto al TG uno Craxi Pluto al TG due Occhetto prodotti i tre era questa la sostanza e mi sembra interi incredibile che adesso i progressisti sono meta di conservatori in un sistema che era un sistema totalmente partitocratico clientelare
Lo sono diventati nel momento in cui caduti i due partiti principali l'unico partito di riferimento è rimasto il PDS quindi ha assunto non per prepotenza ma per naturale diffusione una prevalere nell'ambito della religione di Stato cosa assolutamente riscontrabile senza che l'opposizione debba venire la sua voce è una cosa evidente ma quando l'opposizione si chiama Partito Radicale
Ha dovuto inventarsi una radiolina come direbbe Bossi e certamente non ha avuto un corrispondente spazio in televisione che garantisse quell'opposizione
Così come si è detto per i referendum e quindi che ci siano degli bilanciamenti tra la voce le idee che sono il motore della storia e le possibilità di diffonderle è un dato di fatto e tre tra i partiti hanno sequestrato la televisione di Stato per vent'anni
Bisogna evitare che questo venga per il futuro e cioè che il primato non sia dei partiti ma delle voci libere e le voci libere sono le voci del sapere
Le voci di signor Maurizio Calvesi storico dell'arte comunista che adesso scrive quello che nessuno ha avuto il coraggio di dire perché sono tutti rimasti come se l'azione di Taradash fosse una specie di come dire artiglieria leggera mandata avanti da Berlusconi che Berlusconi ha fatto muro che da sempre è l'uomo del senso comune del buonsenso che la strada ha detto pur essendo lui parte in causa quello che chiunque vede
Io ricevo centinaia di lettere in cui quello che oggi o ieri ha detto Berlusconi era presentato la qualunque cittadino
Che poi si dica quelli sono di destra d'accordo ma allora i cittadini di destra non hanno avuto una rappresentanza televisiva che volesse dire servizio pubblico
Quindi
Tutte queste sono osservazioni personali che non hanno nulla a che fare con la commissione cultura ma sono comunque la posizione di uno che fa televisione
Rispetto alla alla volontà di sentire tutelata l'autonomia della sua elaborazione intellettuale
Ed è per questo che quelli che hanno elaborato ed elaborano un pensiero televisivo e un come dire un fare televisivo sono i primi che io farò venire in questa Commissione creando lo sconcerto di chi dice ma i ministri i ministri non è che sono come dire
Particolarmente impaziente di sentire il ministro Tatarella posso sopravvivere
Ancora per qualche giorno vicinanza vorrei avere davanti le opinioni e le persone che ho sopra citato e capire perché improvvisamente da conduttori a e produttori vogliono diventare editori
E come la vogliono diventare e semplice intendono che l'essere editori sia in qualche modo con sostanziato con il loro fare la televisione cioè occuparne lo spazio ovvero con una metafora
Se noi pensiamo la Cappella Sistina questi né di Michelangelo non è del Papa se noi cambiamo Michelangelo Capella Sistina è un'altra cioè lo spazio alla Cappella Sistina non è la proprietà dei muri del Vaticano e lo spazio che è stato occupato da chi su quelle pareti ha dipinto
Quindi bisogna ridare centralità chi fa la televisione quindi la qualità delle persone le loro conoscenze il loro sapere la loro cultura sono l'unico modo per rimettere in piedi almeno uno dei canali e poi vedremo cosa capiterà degli altri
Questo
Per quello che riguarda la
Ipotesi la questione di una complessa riforma nella quale evidentemente non si potrà benché sia fondamentale limitare la proprietà e l'Antitrust
Che prevede che non ci sia
Potere politico che coincide col potere televisivo questo è indubitabile ma con questo mercato non lo si può fare quando la televisione fa mercimonio e vende gli stessi personalità Tritone privata impossibile che un privato debba essere messo nelle condizioni di concorrere con armi che non siano le medesime dice ma quel privato non deve essere Berlusconi d'accordo ma non si può neanche pensare che Berlusconi da oggi a domani venda un'azienda
Nella quale ci sono lavoratori che non possono essere svenduti perché la forza lavoro degli uomini è importante non meno dei muri dove lavoravo io non posso svendere le persone a un avventuriero che compra sotto prezzo la Fininvest
Occorre che il Regolamento sia un Regolamento che parte dalla televisione pubblica e quindi necessariamente svincola un rapporto di scontro con le prigioni private assurdo che ci sia uno scontro privato pubblico non ci deve essere il pubblico a un destino al privato ne è un altro
Se il pubblico non è più vincolato al mercato non è più vincolato agli sfottò non è più vincolato la pubblicità non è più vincolato all'intrattenimento ma ha una funzione culturale primarie di informazione primaria il privato può andare libero cioè si possono creare delle concorrenze
Con una televisione contro un'altra
E questo è la conseguenza di una profonda revisione del sistema
Di formazione televisivo pubblico che mi pare e urgente soltanto per i contenuti io non mi preoccupo delle forme l'ultima come le proprietà quando accendo la televisione vedo violenza alla cultura
è un attentato al sapere
E non ci sono entro stabile di persecuzione della conoscenza io vedo soltanto soltanto in alcuni piccoli spazi ritagliati al fondo del telegiornale questo caso l'ottimo TG tre si veda di tanto intervistato qualcuno che fa teatro faccine mo'fa letteratura fine
Per il resto la televisione dedita a dei vizi così di di di morbosa
Deviazione verso non si sa quali che come dice lui come se noi intesi a scuola in partissimo Lezioni di rock invece che di storia ecco questo accade sistematicamente
Ora partendo da queste premesse io spero che quanti verranno sappiano dirci delle cose che poi i i nostri collaboratori riescano a codificare in un sistema legislativo perché
Questo per quello che riguarda la televisione prima di toccare gli altri argomenti forse bene che stiamo qui dentro e sentiamo le osservazioni di quelli
Quello caro Degano Santoro con Evelina Costanzo con quella cosa famosa che ha fatto nella sera interessate le sogno e l'altro che ho letto fu Funari che aveva fatto quel circuito delle settantaquattro televisioni tele pannocchia per le ore eccetera eccetera
Cioè le mi mi pare che questi tre tre indicati uno del servizio pubblico e due del servizio privato sia insorto un'esigenza che alla mia epoca che ormai anche una piccola epoca di di storia Dario stavo in una televisione in cui tutti erano obbedienti al verbo socialista quando lavoravo con la Carrà c'erano i funzionari tutti i funzionari che erano preoccupati di quello che pensava Sodano che era legato a Craxi era così ma non era il telegiornale era ricomincio da due cioè c'era l'incubo del potere politico lo so e quindi inutile che ne so fingono che non sia stato così allora se quello era diciamo la preistoria oggi io a questo essendo in Parlamento a questa questo intendimento non non so neanche pensato e fuori da io mi sento un collaboratore esterno da sempre di tutto
Come come scrittore come critico quello sempre fate come protestano però ho visto verificato che quelli che avevo visto in televisione come conduttori sono diventati produttori subito come Costanzo e adesso vogliono fare gli editori ci sarà un motivo dobbiamo indagarlo dobbiamo studiare perché avvenga questo non possiamo pensare di fare una legge in cui Paissan da un lato e Storace dall'altro cercano di ripristinare una specie di gerarchia del potere rispetto all'informazione perché questo voi di fuori ci se tu lasci spazio alle due punte
Diciamo a destra e a sinistra ti viene in mente che alla fine quello che interessa a loro e poter controllare una televisione io non voglio la televisione controllata non voglio che sia nessuno che dice Sodano ha detto Craxi ha detto pachistani ha detto Storace ha detto voglio che dicano quelli che la fanno
Come è giusto sia e come avviene nei libri ce ne sono diciamo cavolo che deve scrivere nessuno dice a Sergio Romano colo che deve scrivere sono diciamo agricolo che deve scrivere
E pubblico per Mondadori per Rizzoli ma il marchio è subalterno alla autore invece in televisione l'editore superiora l'autore
Ecco perché forse allora avviene questa necessità di diventare editori quali siano i metodi e bene che noi sappiamo ed è preliminare che noi sappiamo cioè che noi facciamo un indagine empirica che parte da queste novità che poi i frizzi io la dalla Chiesa non vogliono fare gli editori è questione che sui diversi fronti
Sulle due televisioni nelle quali stanno privata e pubblica top riguarderà loro questi tre che abbiamo indicato però questa esigenza l'hanno mostrata e quindi è un'esigenza che li fa rientrare come una controparte
No io ho fatto
Fatto fatto dei conti di ascolto no cioè se non assumiamo nostro non guardiamo le unità
Lo potrebbe dire tre contro tre le unità vanno guardate anche dentro perché guardi contenute non guardo le proprietà guardo chi le fa allora semplice Costanzo che se che lavorare per il tre lavora per il cinque ma dichiara di votare a dire votare Rutelli
Non lo accredito al alla centrodestra o credito e quindi ecco no ma voglio dire che la proprietà in questo caso entra in conflitto con
L'autonomia che quella che io cerco di di di di di di di mettere in discussione come valore positivo allora la dicevo semplicemente che
La la considerazione che ha fatto ieri Berlusconi valuta che TG uno t due g tre siano contro dalla parte del PPI o dalla parte del PDS o da parte di chi sia siano comunque contro quelli che sono con lui sono uno quasi contro che Mentana e i due colui che sono però telegiornali uno
Che è un personale comico
Cioè da Serra a qualunque comico Cassese salviamo fede perché se non saldi fede non sappiamo più chi divertirci cioè quindi quello ecco une comico no
L'altro invece è uno che ha le sue idee mettiamo che sia con Berlusconi però la somma degli ascolti si
Certo dubbio allora anche solo
Ma che sono contro
Lavoro e questo trova e siccome Santa
No ma quello giusto io credo che sia un fatto che lui ha osservate questo che se esiste una maggioranza parlamentare una maggioranza elettorale è strano che
Ma questo si capisce per un motivo che lo ha pure spiegato in termini culturali cioè
Le élite culturali non hanno una proporzionale e corrispondenza alla base elettorale cioè tu hai una base che filo berlusconiana e lo dimostrano i numeri dei voti
E un e litterae ovvero quelli che producono cultura informazione che invece all'opposizione o comunque sull'autonomia molto dichiarata
Il
Sì ora
Che cifre paratone su questo però quel quaranta per cento non ha quel quaranta imprese sono il trenta allora accetto il quaranta il trenta diciamo i quaranta il taglio glielo dico io a me non interessa parlare però per Rusconi io sto semplicemente constatando che quello che lui ha detto come semplice constatazione è diventata invece una posizione certo perché lo dice il Presidente del Consiglio ma se tu la valuti in termini di indagine sociologica e allora il quaranta per cento di Polo de la libertà il trenta per cento di polo progressista quando poi lei rispecchiare questa base dello Paese reale nel
Nel sistema televisivo ai numeri completamente diversi anni settanta contro
O un sessanta contro venti tenuto conto che un venti sempre mobile questo che volevo dire
Il che fa pensare che perfino in casa sua lui non controlli questo che dicevo quello che possiede perché hai la somma numerica litigi di TG quattro e Studio aperto che è la metà i TG cinque allora in questo senso
Ciechi civili ecco l'azione celebre padrone quello che vuole dice quello che
Questa esatto
No ma è io non non pretendo che ci sia un controllo
Di chi dall'informazione dico che chi è preposto a dare l'informazione è stato messo lì nel corso degli anni da partiti non da non è stato messo lì dalla lega ad AN ora fortuita dato messo lì dal pc dalla dalla DC e dal PSI e mantiene
Una una fedeltà a quella premessa che se gli vuol dire sono la potente il concetto di Taradash è che noi non siamo contro un sistema televisivo
Come si evolverà siamo di fronte alle cascame l'eredità di come è stato con delle incrostazioni nelle nomine in quelli che sono nei telegiornali quelli che sono nelle redazioni che sono legate ai partiti questo è rimasto
Ed è chiaro che è rimasto qualcuno avrà fatto il il salto del fosso molti non l'hanno fatta da questo quindi il rapporto col partito non è un rapporto di ideologia uno può essere di qualunque opinione ma se è stato assunto in virtù di quell'opinione ecco che nasce l'interesse privato
Se tu cioè se se tra tra mille persone tu assumi settecentocinquanta che hanno l'idea e gli altri duecentocinquanta non gli assumi è chiaro che
E egiziano che quelli abbiano quelle idee ma siamo avuto la possibilità di esprimerle in quel modo e nato l'interesse privato nella nella funzione pubblica era questo il concetto credo che viene fuori in maniera trasparente e cioè che gran parte di quelli che fanno parte di quelle relazioni ma io li ho sentiti guarda
Ti posso fare un esempio due personaggi uno si chiama Aldo Grasso l'altro si chiama Gianluca Nicoletti lavorano entrambi per la radio
Uno è uno spirito libero l'altro Nicoletti
L'altro invece è uno che ha un'idea molto rigida de e e viene fuori
Allora a questo punto cosa capita che Aldo Grasso è stato messo a guidare tutoraggio l'altra stato emarginato sarà un motivo o se tu procedi in questo modo nello Tizzano e gli spazi
è chiaro che ognuno ha diritto ad avere le sue idee ma se chi ha poi un'idea ha più spazio degli altri crea un effetto antidemocratico
Io ho ho sempre osservato che nella battuto guarda il caso minori qualunque caso tu prenda
Ti accorgi che Minoli provocato singolare di di chi stando in mezzo ha fatto la scelta secondo me lo non ha capito bene da che parte stare quindi si è messo però ha deciso ora in questi orientamenti ti rendi conto che non c'è il primato
Della conoscenza c'è il primato del partito
Questo secondo me attualmente eliminato non so in che modo ma occorre che non ci sia nessuna possibilità che dà ai partiti dipendano le nomine
E quindi ridicolo anche pensare che i presidenti della il lettore se nominati dal dal presidente del Senato e la casa perché
Finché non ho capito cioè non so chi dovrà essere nominali ma trovo anche quella un'altra cosa
L'azionista problemi non non non
Tutte le cose strane c'è c'è stato anche in questo caso anche l'ultimo caso tutto il rispetto per i cinque saggi un prevalere del potere politico su quello perché perché deve essere il il presidente del parlamento dominano non capiscono non non vedo quale legittimazione può avere
Perché garantisce che cosa allora questo punto Vendola Pivetti e Scognamiglio non resta una garanzia lo stesso non so che garanzie possono essere perché la Pivetti Scognamiglio deve nomineranno degli uomini che sono devono parte
Non sono non perché dovrebbe essere super partes sempre la presentanti di partiti la Pivetti della lega l'altro e di Forza Italia perché dovrebbero nominare un direttore della Rai progressista non ostro nominasse lo farebbero soltanto per consociativismo non lo so perché cioè perché il presidente del Senato
E della Camera devono essere quelli che nominano i presidenti non non capisco
Vuol dire semplicemente indipendentemente dall'intelligenza dal buonsenso di queste persone che possono o non possono avere che noi abbiamo legittimato che la politica sia precedente e sopra l'informazione la cultura cosa per me inaccettabile il primato della cultura e del sapere della conoscenza deve essere quello che guida le nostre scelte soltanto che è difficile poi
Praticamente quindi spiccato la nascita
Rete televisiva visivamente tipica del dalla ora prediche
L'apertura dalla scuola
Credi che
Poi ci sia
Mi riferisco
Gli insegnanti non ha tutti gli insegnanti particolare agli insegnanti università che evidenzia una classe insegnanti universitari che sappia poi interagire in maniera costruttiva con questa rete di cultura auspicabilmente non fallosa non noioso
E questo è un tema che mi ero posto molto prima di pensare mai di entrare sia in Parlamento che nella Commissione cultura una cosa che ho sempre trovato molto strana e che nelle università due stabilisce che il sapere universitario sapere lottizzato politicizzato clientelare l'università è un luogo di corruzione infinitamente superiore
A quanto non sia la televisione dove chi è arrivato a insegnare arrivato a una cattedra c'è arrivato perché ho fatto assistente per quindici anni ho vent'anni di qualcuno però
Nonostante questo c'è un venti per cento di mondo universitario che produce tre alla ricerca scientifica sono insegnati con Umberto Eco per citarne uno per esempio di cui le elezioni hanno credo una trazione anche spettacolare io non ho mai capito perché non ci sia un collegamento fra una selezione dei cinquanta insegnanti di università di dieci materie i quali in televisione vedano come dire programmate le loro lezioni c'è un collegamento diretto con l'università cioè una televisione che una volta che ha esaminato e selezionato le qualità dei docenti
Diventi altoparlante di quelle lezioni cioè tu hai Umberto Eco che insegna per centocinquanta persone per duecento persone e potrebbe parlare a due milioni di telespettatori cioè io mando in onda Funari per due ore non mando in onda un professore universitario che sia capace
Di evocare che e di suggestionare con la sua capacità didattica quindi questa è un'altra cosa fondamentale cioè ristabilire un rapporto con il mondo
Dell'università e della scienza attraversò però un principio che è quello della verifica delle capacità e anche lì la l'assunzione e i concorsi una gli altri argomenti che volevo frontali questa Commissione sono alterati da un principio che anche quello spartitorio cioè tu hai
Nove commissari e nove posti ogni commissario porta il suo candidato non c'è in realtà una commissione che stabilisce le capacità di cento o duecento candidati per quei dieci posti per cui nove posti ci sono
I nove commissari ognuno dei quali porta il suo assistente o portaborse ed è chiaro che l'università in questo modo produce una cultura subalterna una cultura che è collegata al potere e al rapporto clientelare al rapporto di sudditanza non è legato sapere e quindi anche in questo caso c'è un altro problema centrale cioè che la la la manodopera intellettuale per così dire cioè il il il quelli che forniscono il loro sapere molto spesso non ne sono particolarmente dotati
E qui
A è un'altra cosa
In televisione la sezione più facile perché le capacità di un conduttore anche di intrattenimento vengono verificate dall'ascolto
Dalla capaci sono dei meccanismi diciamo come dire ferendo un naturale i che consentono a uno di prevalere in virtù della capacità che ha di di di mantenere fermo il pubblico questo non avviene nel mondo universitario dove occorrerebbe rivedere i concorsi
Non affidando l'esame ai commissari ma facendo una doppia commissione una tecnica è una popolare perché dopo tre o quattro lezioni fossero di studenti e capire se uno e ha diritto di segnare o meno cioè se tu quando vai a sentire una lezione in un in un qualunque ateneo dopo un'ora capisce se uno Marie-Thérèse seguito meno lo capisci tu che sei suo studente ora bisognerebbe mettere ai voti le capacità di un docente
Perché fossero quelli che lo ascoltano a capire se val la pena di continuare a seguirlo quindi riabilitare democraticamente il rapporto fra la base assembleare cioè la base del studentesca e i professori altrimenti hai dei tanghi ed incapaci lottizzati con le tessere dei partiti e con le loro attitudini a essere cortigiani che entrano in in nei ruoli
Perché opta per un Cannes per la cultura in un solo quel canale come in un e piuttosto che trasversali tutti ritti canali televisivi Rebuffa
Ah per prudenze timidezza non mi occorre per fare i tre canali lucchetto perché non volevo che si creasse il panico e di telespettatori costretti a sentire le ottave dell'Ariosto
Il giorno del Parini
E vedere i quadri di Domenico Veneziano cioè non squilli che voglio io ritengo che la democrazia si anche se uno vuole vedere la Carluccio Frizzi recante
E Castagna li posso vedere non solo quelli ecco cioè dicevo un canale una percentuale di un terzo perché si potessero dosare Piero della Francesca Frizzi
Giotto
La Rita Dalla Chiesa
Federico Barocci Magalli ecco vorrei che almeno per un Magalli ci fosse un Barocci ma non credo di chiedere troppo lei sa quante sono le ore di trasmissione dei diessini quotidiani
Le ore di S.
Le seguo nella fascia mattutina prevalentemente e mi sembra
Un produzione talmente repellente da Dabre distrarsi a un gradino inferiore a quello dell'intrattenimento di Magalli di perché settori devi fare la cultura per lender la sgradevole antipatica la meglio a scuola
Quindi nel dire se io vedo che c'è proprio un difetto di comunicazione c'è usano la televisione come un tosta pane
Ci si mettono dentro un po'di e questo però certo che in talune occasioni posso anche venir fuori una scintilla quello è ovvio c'è anche nel dire serio c'era delle serate in cui si vedevano in televisione
Si vedono dei dei delle coppiette che dialogano una volta era Guarini con Rossi con siciliano un'altra volta erano sana ombra escono Giovannino Russo ora dico se anche di riprendere il volo di intellettuali delle persone
Che abbiano oltre che intelligenza come perito citati capacità di comunicativa forse non hanno proprio fatto la la la scelta più efficace euro se tu devi mortificare la cultura e devi ridurla al un'accademia pare universitaria lì c'è un altro errore la cultura non deve essere mortificata deve essere
Il problema e ci sarà ci devono essere le ho trovato fuga chi pensava che poteva avere Funari Apostoli De Mita
Però è capitato Umberto va in televisione neanche eccome quello credo però Umberto Eco quando lo si vede a parte ho citato lui lo conosco da tanto tempo che è uno che non si sottrae però al insegnamento allora sì
Ma dov'è cosa fa dog sitter dieci minuti su un amore assoluto no no ma dicevo il problema non è fare la trasmissione culturale il problema è collegarsi con i terminali del sapere cioè andare all'università quando mi fanno lezione su un tema specifico e guardare il programma e coordinati cioè fare un coordinamento favoriamo rivisitare ramo televisivo in maniera tale che la lezione sia il programma quindi è una cosa che nasce con gli ospiti con il piccolo dibattito io il teatrino che è una delle ipotesi ma non è quella c'era anche allora una poetessa che non mi ricordo più come si chiami
E faccio i commenti di Petrarca era una cosa era una una trasmissione penso che pornografica
E si vedeva nel cuore del così vedere alla fra Botta nel cuore della notte che ispirata leggeva ripete di Petrarca era e come Moana Pozzi preservi una dura voluta senza fine
Era il mostro di Firenze la materia meravigliosa e c'era poi non so un professore di Catanzaro che in stretto linguaggio risulta lingue meridionale commentava la lingua del Petrarca è che le si capiva il Patch Arca il per cerca mandatemi perché il Petrarca
E allora su questo c'erano delle cose anche comica una volta hanno chiamato la poetessa
La Rosselli Amalia Amalia Rosselli Amelia Rosselli e le ha fatto leggere un sonetto di Petrarca e purtroppo nella dizione non era a livello più alto c'è una grande poetessa ma non grande DC trecce e quindi venuto fuori un pasticcio incomprensibile ora sono cose che vanno evitate cioè bisogna anche tener conto che quello strumento certe esigenze sono poi far guidare la firma la Ferrari a un bambino di otto anni cioè occorre un rapporto fra il mezzo ora in certi casi io credo che la registrazione Lions
Di corsi universitari sia più efficace che non un programma costruito a tavolino all'interno di esse
Invece che un giorno in pretura un giorno in cultura un giorno ecco giorni pretura con successo che ha avuto eco quello per esempio un modello di comunicazione della giustizia che è criticabile rispetto alla penali gli imputati ma che come
Funzionamento ha messo in evidenza anche una sua ecco perfetto questo è un già un modello
Però non è che io volessi una Rete rispetto a un'altra
Chiedevo uno spazio cioè quel che non è neanche un gap come dire una percentuale dopato televisivo da vedere come sia destinata alla diffusione dalla cultura
Ventisette collegare registriamo
Abbiamo il consigliere Gatti ha già provveduto credo
A chiedere la indagine conoscitiva
E ci sono due strade una che l'Ufficio di presidenza allargato in cui informalmente si può sentire chiunque l'altro che l'indagine conoscitiva in cui invece registrando archiviando valutando in maniera più ufficiale i vari interventi si possono far confluire poi in una griglia legislativa e quindi io credo che appena abbiamo avuto il via cioè esprima delle state sicuramente quindi la seconda parte di giugno cominceremo a chiamare
Questi animatori televisivi
Chiedendo loro l'anima e cioè chiedendo che ci dicano qual è il nucleo del programma televisivo per averne poi una volta fatta l'indagine conoscitiva elementi che non siano quelli
Della tradizionale ripartizione dello spazio che che ho mi pare che quello che vien fuori sui giornali oggi sono un problema di chi occupa gli spazi
Quali partiti e come il Governo e l'Opposizione non cosa ci mettiamo dentro il cosa ci mettiamo dentro è quello che permette l'obiettivo primario
Questo per la televisione gettano no c'è ancora qualche
Poi ecco i problemi
Della commissione sono ampi io avevo accennato anche la Pivetti la mia disponibilità risarcire nel senso più tradizionale accademico la commissione cultura affidando la televisione a un'altra Commissione come ai lavori pubblici al Senato perché non si pensasse che io che poi non nono più neanche rapporti con Forza Italia dovessi per una mia particolare posizione
Stare dalla parte di qualcuno io non vado stava Patri nessuno io ho preteso e ho chiesto a Berlusconi che anche per i beni culturali sia dato un finanziamento decoroso e non lo zero venti per cento e quindi le stesse cose
Anche per la televisione credo che vadano valutate non rispetto
A
Presidente del Consiglio ma rispetto ai problemi reali e
In questa
Struttura fondamentale della commissione sia inserita l'informazione che oggi risulta primaria ma don dimentichiamo che la commissione cultura istruzione scienza si occupa di ricerca scientifica di università di istruzione primaria secondaria e universitaria si occupa di spettacolo di teatro e di cinema di beni culturali e quindi una quantità per cui la televisione da sola
Regioni una commissione questa questa Commissione alla televisione come
Un decimo dei suoi interessi e allora
Quello che io credo dovrebbe per me anche se non non è più l'obiettivo primario ma è il mio obiettivo naturale e il problema dei beni culturali sulla rete di Couto e ci sono mille cose da verificare intanto stabilire una nuova Carta del restauro cioè stabilire che di fronte
Alla
A realtà noi non abbiamo più gli strumenti usati è sufficiente cioè abbiamo visto che nei centri storici abbiamo visto che
Nella urbanistica abbiamo visto che nei musei sono stati fatti interventi che invece di esaltare
I beni culturali hanno umiliati cioè io una chiesa romanica la restauro e poi il piano regolatore mi consente di fare un edificio di otto piani a fianco di quella chiesa c'è qualcosa che non funziona può dire che noi dobbiamo
In tutti i modi dotarci lo strumento legislativo che ci consenta
Di non avere queste contraddizioni quindi io ho seguito nel corso di questi anni
Centinaia di restauri e ho visto che il restauro talvolta è peggio dall'abbandono
Perché non c'è una competenza tecnica sufficiente negli apparati dello Stato per cui il soprintendente architetto per esempio interviene
Che decide di lasciare il segno del proprio tempo in un edificio del quattrocento decide di cambiare i pavimenti di una chiesa bizantina
Affida il restauro di un palazzo veneziano l'architetto contemporaneo che lo strano stravolge completamente ora ci sono delle regole che vigono per il restauro pittorico per cui nessuno penserebbe di far integrare un dipinto di Giotto a Lucien Freud o o a Guttuso se fosse vivo e invece tutti ritengono che nel ristrutturazione di un edificio antico ci possa essere spazio per un intervento di architettura contemporanea cosa folle
E grottesca ora evidentemente noi dobbiamo rivedere la legge del primo giugno Milano centotrentanove numero mille ottantanove
Che pone le basi di una tutela che però evidentemente potevano andar bene per quell'epoca e oggi sono contraddette dalla autonomia
Dei comuni delle province e delle regioni che mentre la Soprintendenza dà un'indicazione loro si muovono in un senso diverso e quindi occorre una legge dello Stato
Che abbia rispetto ai beni culturali un primato rispetto alle leggi locali
Le normative regionali e provinciali devono essere comunque subalterne a quelle dello Stato e questo vale in tante materie per esempio in quella dei vincoli alle opere d'arte
Io sono in questo caso antiproibizionista perché il proibizionismo ha portato alla tragedia della droga come abbiamo visto in questi anni e ha portato l'esportazione dei beni culturali in modo
Massiccio e incontrollabile perché quanto più era rispetta la legge non do più gli antiquari possedendo un dipinto
Di rilievo non lo hanno fatto passare per gli uffici esportazione quindi abbiamo legittimato la l'esportazione clandestina di migliaia di opere d'arte attraverso la legge ridicola che presuppone che un privato non possa attenere in una casa
Che non sia nel territorio nazionale un dipinto ma se un dipinto e di Agnelli ed è un dipinto che so di Raffaello se lo tiene a Roma o se Moritz qual è la differenza il problema è che noi abbiamo una carta d'identità delle opere d'arte questo è una delle cose primarie che voglio fare cioè come noi abbiamo le le macchine che sono cose di nessun valore con la targa dobbiamo vivere ogni oggetto con la sua targa la sua carta d'identità che è più importante del vincolo noi vincoliamo per importanza invece dobbiamo vincolare per esistenza
Cioè non deve esistere un oggetto che non sia immatricolato mentre si anche se non è schedato scientificamente deve essere fotografato ad avere un numero che sia la sua carta d'identità
Questo è assolutamente primario non esiste e quando si parla di catalogazione si parla di catalogazione intanto per Complessi per monumenti per cicli
Per città ma si parla di catalogazione in senso tecnico-scientifico cioè io devo catalogare un'opera e dire che l'autore qual è l'epoca qual è il valore
E qual è l'iconografia mentre questo e questo va bene questo è il racconto dell'opera ma io devo sapere che esiste quando ognuno di noi nasce battezzato vede
Iscritto all'anagrafe occorre scrive l'anagrafe le opere d'arte dando loro numero o in altra opera sì
Pubblico Registro Automobilistico oblique ecco esattamente questa cosa e più importante della notifica primo delega dice io ho davanti
Dieci mila opere ne vincono cinquecento che sono importanti quelle non possono uscire non possono fare niente l'OPA le altre li dimentico intanto Dio vincolato quelle la preoccupazione che chi possiede
Un Morandi o un De Chirico se lo vedo notificato un Giotto sovrastimato possedessero vedo notificato fa sì che quando deve venderlo non passi attraverso mettere una Borsa diplomatica dove sia e lo esporta perché evidentemente in questo caso la limitazione
Porta a un abuso che ancora più grave
E quindi occorre non dico
Liberare i vincoli ma occorre razionalizzarli e farli diventare non punitivi perché un vincolo è stato inteso in questi anni
Come limitazione dell'Orta primordiale cioè se il vincolo fosse il vincolo che la conoscenza per cui io so che quest'opera può essere venduta entro il mercato comune e che lo Stato con una legge come quella francese alla prelazione immediata cioè
Io ho il fondo per comprare e quello che vinco lo comperò questo è molto importante la legislazione francese cioè a un'asta ribatte un dipinto per un miliardo e mezzo
Lo compra Luís dietro di lui ci aiutano di Stato che dice il dipinto valuta e la prelazione est e immediata ma è la prelazione basata sul fatto che tu hai un fondo che ti consente di comprare quello che ritieni notevole c'erano il meccanismo questo che è un dipinto di Giotto bene
Io glielo vincono e non lo conferma voi quando la vuole vendere siccome a un mercato limitato ai dipinto che vale la metà
Che è una cosa assurda cioè o io lo comperò io non posso limitarmi porre patrimoniale questo lato ecco perché esportano le opere d'arte e due al dipinto importante pura ridono notificano lo sport abusivamente o vendite svizzere
Quindi tu perdi non soltanto il patrimonio ma anche la conoscenza del patrimonio perché quello che l'ha esportato non lo ha fotografato perché ha avuto paura
Quindi perdi la cosa e la conoscenza della cosa
E quindi diventano dei profughi le opere d'arte ora io questo non dovrà essere detto da voi come mia volontà di liberalizzazione ma di razionalizzazione e cioè di porre dei vincoli che siano vincoli della conoscenza e non vincoli di polizia
Mi consenta note di sapere che la opera che tu hai non viene dimezzata di valore perché allora saresti pazzo chiunque sarebbe pazzo ma io conosco tanti uomini di Stato e anche i ministri che mi hanno chiesto come fare rispetto a opere che loro possedevano
Perché non volevano che ne fosse diminuito il valore questo è prevalente anche sulla funzione di Stato c'è nessuno vuole dice io sono ministro e quindi le le opere che io posseggo pagano la metà non non lo quindi lo stesso ministro ritenere giusto
Eppure dove applicare quella legge perché ognuno ha come dire un amor proprio un amore delle sue cose che fa capire come la cosa si è immediatamente è chiaro che noi dobbiamo rispettare e difendere la storia ma per difendere la storia occorre che difendiamo
Torna il punto della la televisione la conoscenza che è più importante del possesso mentre la nostra legge privilegia il possesso sulla conoscenza
E allora questo è uno dei punti uno inutilmente questo perché è comunque un problema molto importante che riguarda il rapporto col pubblico privato
Però altro la foto pubblicate quello per esempio dell'amministrazione della codificazione di una normativa relativa all'arte contemporanea
Non abbiamo bisogno di arte contemporanea perché abbiamo tutta l'arte dalla storia però è vero che non c'è difesa per gli artisti lo Stato vorrei fornire per esempio degli atelier che fossero spazio gratuito
E la produzione degli artisti fosse in parte affidata o donata allo Stato
Ora si potrebbe ristabilire un rapporto con il potere che non fosse un rapporto di
Subordinazione ma un rapporto in cui lo Stato fornisce agli artisti gli strumenti per lavorare
E l'artista e quindi avresti nell'arco di dieci anni un fondo di opere d'arte contemporanea che sono legate al fatto che gli atti saputo lavorare grazie allo spazio dello Stato e per questo occorre anche lì fare un'altra indagine conoscitiva e parlare con tutti
Quelli che operano nel settore dai mercanti editori come puliti ai critici d'arte come Calvesi a a quelli che si sono occupati della Biennale quei per capire cosa si può fare per l'arte contemporanea per l'arte contemporanea non deve essere gestita dal potere
Ma deve essere comunque messa nelle condizioni di esprimersi così come ci sono le scuole ci deve essere anche il luogo dell'arte
Quindi su
Quindi sull'arte contemporanea c'è una grande
Latitanza dello Stato procedimento danza nazione
Gli artisti che hanno bisogno per esprimersi dell'estate sono artisti legittimo
Dipingendo usano un mezzo litro
Mezzo improprio quella
Comprensibile
Incoraggiare
Follia è morta investita
Possa essere
Ma io non è che in questo caso io proponevo una legge
Stavo dando dico occorre fare indagini considerevoli sono i problemi veri degli artisti e quanti sono e anche qui capire se possiamo essere utili oppure se è inutile che lo siamo però certo che esiste un problema un'emergenza arte contemporanea e non c'è
Per specie da no appunto Domenico sì bisogna valutare quella che si è una strada sbagliata o no io dico e uno dei punti che io ho segnato l'interesse di questa nuova esattamente ad errore da
Viva intensi renderlo nessuno ha interesse a
Lo stato visto che neanche menzionare angosciante nella no non era una garanzia no alla morte l'aveva sia un lacerante la voleva cioè voleva tentare
Comunque non è che
Allora lei a lei piacciono le tirannidi no ai interventi di architettura moderna contemporanea su brandito in quelle stanze Lovino dell'usura già fatto diventare un
Il Lulù in un grave una soluzione molto semplice se non c'era questo delirio appunto di Tay che ha almeno sessanta porte quindi bastava lasciarle aperte dovranno centralizzato l'entrata stabilendo reso delle code disumane
E facendo una sola biglietteria una cosa che non so come Bruto pensarlo mentre prima dovute dal proprio on the floor poté entrare cioè che non ci vado più a lungo perché
Cioè privato dentro e non è che ci fosse meno gente come dicono alcuni ma sono i nostri centri storici bisogna costruire no bene bisogna Altran palleggio che vorrei fare
E impedire la costruzione di un solo edificio e metro cubo nuovo prima che sia restaurato l'ultimo edificio antico
In maniera tale che tu non hai la doppia città una città abbandonata è una città mal distrutta
E questa è un'altra cosa che l'ha fatta naturalmente non impedendo i lavori pubblici caratura sembrerebbe in assoluto contrasto con l'opera del governo ma anche lui regolamentando lì e far sì che i lavori pubblici non siano lavori contro
Le noi abbiamo delle città che sono contro le persone e abbiamo messo in atto una
Organizzazione degli spazi che è il segno di un'epoca senza immagine senza civiltà sono quarant'anni che non si produce più niente che sia significativo del nostro tempo del potere politico che
è una cosa ultimi architettura interessante se da quella fascista sentimento non c'è dubbio
Non c'è dubbio credo che una delle argomentazioni polemiche che hanno mancato in questi giorni i vari Fini è appunto quella di
Mettere in evidenza quello che resta dal ministero dell'industria in via Veneto l'opera dei mutilati a l'Eur le quarantadue cioè nella produzione architettonica del fascismo noi abbiamo le ultime testimonianze di uno stile riconoscibile e di un'immagine in qualche modo meditata progettata
Questo con personaggi come Sironi come Antonio Maraini come Giovanni Prini c'è tutto quello che si è visto tutto questo
E esistente consistente è la vera eredità di quell'epoca
L'utile pensare all'azione politica di Mussolini vediamo cosa ne è rimasto ora di queste epoche di quell'epoca è rimasto quello che vediamo de del nostro tempo non c'è un solo momento che evochi
Andreotti Craxi De Mita mentre c'è un centre Pompidou non c'è un santo De Mita
Non c'erano lei è contraria e gli interventi
Clienti fra moderni centrista no infatti questa sua amica domenica fatto nel centro storico le quarantadue cioè ci sono neanche via Veneto è una via è quella di relativamente nuovo cioè bisogna pensare che
Per pensare le città ci sono gli spazi che non sono quelli in cui la città si è già
Sia nulla quello che osta come sempre la qualità degli uomini
Cioè noi continuiamo a pensare alle regole leggi alle teorie ma il problema se ci sono gli archi perquisizioni pittori vi sono i conduttori televisivi dobbiamo pensare alle gabbie in cui mettere quello che non sappiamo se abbiamo va bene abbiamo un qualunque sta nella storia dell'architettura non ha mai prodotto nulla
Certo questorile all'attività ricorrono in effetti
Quella di chi nel sapere universitario e nella
Poi ce ne sono altri ancora ma mi rendo conto che un programma faraonico comunque un altro problema che abbastanza urgente è la riforma della Biennale di Venezia
Ed è urgente perché ci si avvia la Biennale del centenario e quindi noi dovremmo anche lì vedere fino a che punto trasformare i meccanismi delle anche il consiglio direttivo de la Biennale era un consiglio politico qui c'erano tutto meno che persone che sapevano le cose devono invece gli esponenti dei sindacati esponenti dei partiti esponenti anche lì il consiglio direttivo e altra cosa da quello che uno vorrebbe per un po'come accade alla Rai quindi non vorrei fare una riforma della Rai è una riforma delle televisioni a non fare una riforma che la Biennale biennale se
Per forza sui
E però ben o le al centenario già sta provvedendo Jean-Pierre per la parte però sarebbe giusto consegnare alla Biennale
La riforma nel momento in cui chiude il ciclo le cento anni perché a partire dall'anno uno abbiamo la nuova legge credo che sia possibile non in in un anno siamo ben e per quello ho intenzione di sentire ronde i portoghesi Galasso Ripa di Meana cioè tutti i vecchi presidenti
E valutare quello che ancora possono dare di utile quello che invece può essere ma anche lì
Contando sul fatto che le persone che ho citato hanno una qualità intellettuale che prevalente sulla qualità politica
E questo comunque è un aspetto positivo in queste presidenze sì e e o comunque la valutare qual era si che si dica dividiamo come può accadere Soprintendenza auto problema cioè ci sia o soprintendente tecnico e uno amministrativo
Se uno che si occupa dei restauri è uno che si occupa dei soldi alla Biennale ci sia il presidente della cultura e il presidente della condizione manageriale quindi sono io non è che ho preparato i testi di legge sono problemi che voglio portare quindi vi do l'indice in questo caso o più profondità il primo tema che molto passionale i nostri colleghi sono andati via perché era quell'ordine del giorno ma è chiaro che l'altro
Fingendosi
Sì
Si possono RAI rimanga molto più forme non c'è dubbio Rolli formazione e ci sono anche delle universale e quindi non essere per anche lì versione però io questo discorso l'ho fatta e che però non non è una un c'era una valutazione che non avevano fatto perché l'informazione mi sono limitato a revisione ma è un giorno
Nella mio programma ho fatto un'analisi dei titoli dei giornali con riferimento a a Caselli dalla cosa dica quella cose ma con la con la Divina anglo prende due casi Caselli Rina Rina dice che Violante mafioso ciò che Violante e comunista per me è una constatazione sui giornali leggo sempre minaccia minaccia un'altra cosa e quella di prima è la costatazione
E Caselli viene indicato da Storace o da da Veneziani quindi una cosa del tutto marginale su una rivista in a trenta mila
Coppie come uno dei nomi da epurare
Lo prendono sul serio come quando presero sul serio l'ipotesi di diventare ministro dell'interno che non è ancora stata fatta a Di Pietro era fatto la conferenza stampa il pool per dire non ci andiamo ma di Costa telefono chiedono ufficialmente comunque questi va ormai fanno rispondono ai giornali allora
Veneziani fa la sua provocazione conferenza stampa di Caselli che dice io sono minacciata marito ma o aspetta che ti voglia cacciare il capo del governo o il ministro di Grazia e Giustizia o chi potrà farlo chi lei no nonché lo dica veneziani allora su questa cosa che è una bufala evidentemente
E che è un giochetto anche provocatorio di Veneziani prima pagina
Dei giornali con lo stesso titolo e sono Corriere stampa unità Repubblica
Mi pare il segnale di una dittatura dell'informazione cioè che i direttori dei giornali si dicono come fare i titoli ecco perché faccio un ragionamento di prima cioè che lo l'omologazione dell'informazione sia l'esempio primo della negazione della cultura cioè che uno non non valuta criticamente ma dice no ecco perché facevo quel discorso poi è chiaro che non non devo risolvere e non sarà una cosa che si risolve in un giorno Prada riforma della televisione ma che ci ha omologazione della dell'informazione mi pare
Che quello che è è il vero senso che la battuta di Berlusconi questo che poi Luís fosse desideroso di avere dei cani per sei quello è un suo come dire retro pensiero però lui in quel momento constatava l'omologazione che mi pare constatabile per chiunque
Anche l'altro giorno in un giornale non so quale fosse leggo dopo le minacce divina ma io l'ho sentito Rina purtroppo purtroppo
Ci sono ma lo sanno giallo che non capì quello che fa io sono già chi sono i nemici tra le rinomate Marina non è più niente non ha più un'oncia di potere non abbattere quel passaggio lui è uno che vuol far credere di averlo
D'altra parte l'esempio è questa di cosa io sono quello che ha ucciso Moro no uccido Moro
Poi mi beccano in carcere e mi chiedono che cosa pensa di Fanfani peso di una paga nemico cedere anche lui non positivo andate uccidere Fanfani vuol dire che io un'idea che è quella ma che il potere di uccidere ed a vedere se ce l'ho ancora
Con questo voglio dire che non sia pericoloso Rina ma che che
No alle appunto il la la parola minacce
No perché il procuratore
No nel dibattimento alla lingua e mi ha detto
Sì
Ai buoni che lo ha leggi scusa le telecamere non sei
Insegnò prima che le Camere la stampa ampie deve segnare ci prova praticamente a contraddire quello che vuole sì si è posto dalla ma io dicevo soltanto chiedere Presidente tempo pare lanciato questo problema della telecamera e mi pare un mese vanno già preventivata perfette quella sulla le distinte cento dove
Concernente gli
Fare dei beni di interesse culturale che è quello che gli eventuali sgravi fiscali egli dice gli storici sequestrata voleva ancora sia per le Fondazione per la moglie con i tedeschi del Bundestag
E per le fondazioni che per le dimore storiche occorre riattivare la legge cinquecentododici che prevede che chi resta un edificio antico posso avere una minor pressione fiscale quindi consentire che nel rapporto privato pubblico ci siano delle guarentigie che sono come dire le le le le le il minimo che possa stimolare a intervenire ci sono centinaia di
Edifici straordinari che sono tali perché sono conservati dei privati dove lo Stato non è in grado di fare o abbandona il privato ha conservato e non può essere chiamato controparte e il conservatore naturale come conservatore naturale non può avere
Però cinquecentododici poi ce ne sono ancora ci sono ecco
Sì
Quello che mi interessava appunto era stabilire una specie di cupola di controllo sopra l'attività di restauro perché credo che uno dei grandi problemi delle Soprintendenze sia subito quella che i Testoni che l'Anarchia negli interventi di restauro che vengono affidati a ditte o impresa devo architetti o a progettisti che magari rientrano nel gusto che accennavo prima come si vede intanto i Musei ripristinati
L'idea di abbandonare il clima del museo e fare l'allestimento Museo grafico intervenire con il cemento armato e fare degli interventi creativi in edifici storici quindi occorre anche lì una come di un controllo molto rigoroso una specie di sopra Soprintendenza di ispettori ai restauri siccome le cose fondamentali sono la catalogazione più parlato di carta d'identità e i restauri occorre stabilire una regola meccanica
Di immatricolazione dell'opera d'arte come ce la targa per le automobili e un comitato di ispettori ai restauri
Che abbiano una Carta del restauro per l'intervento architettonico ci tale da impedire che a Matera si comporta in un modo a Teramo in un altro che non so nell'arredamento di una piazza mettono fuori le le le le fioriere della Pivetti che Bernini sarebbe inorridito se quella è già una cosa che segnala l'incultura
Quando tu prendi il prospetto nel venire gli occhi davanti le cose di di di cemento con l'anello di rame va be non è una cosa grave però è un segnale di inconsistenza
E dei principi estetici perché non deve essere ripristinati
Ce l'ho ancora ancora più grottesco quindi
Quel direi due all'interno dell'amministrazione dei beni culturali avere un un osservatorio sui restauri è un osservatorio sulla immatricolazioni identità delle opere da
Poi ci sono
Altri problemi che riguardano il teatro
E i teatri lirici
E anche su questo io ho pensato di fare una indagine conoscitiva perché una volta abolito il ministero dello Spettacolo si trovano senza casa i registi gli attori è un problema complicatissimo che quello cioè vedere quale rapporto devo avere con lo Stato quale per esempio una delle cose che ho verificato anche se non è nel mio interesse primario del teatro lirico e la presunzione di una spesa gigantesca per mettere in scena un'opera che poi portano reddito di un decimo di quello che è costata cioè non ha una circolazione se tu fai per la Scala un'opera che costa otto miliardi e fai cinque rappresentazioni
Incasso duecento milioni
Anche lì c'è un problema o del non so no non sa come risolvere il problema dei poteri va bene nel senso che ci stanno tanti teatri cresca magari di meno incassano molto ma molto di meno di quanto fa la scheda
Appunto una ci sono i problemi razionalizzare il il anche qui non so come ma occorre l'indagine conoscitiva occorre una legge che per esempio consenta una maggior presenza dei degli impresari che hanno i costi e hanno il senso dell'impresa non ce n'è lo Stato che spacca fai due miliardi Abbado cinque miliardi a quello no produciamo
Sarebbe come si produce non so mi sembra
Produciamo e vediamo non dico un profitto ma almeno un pareggio
E per questo è chiaro che per esempio io il devo dire che questo mi spiace strati di alcuni di loro ma è interessante un fatto che la cui sono e cultura
Ha ricevuto sul piano statistico novanta per cento di telefonate
Da soprintendenti direttore decidiate lirici a chiudere il problema lo sentono cementa il non è altrettanto sentito probabilmente mondo universitario che curaro col mondo che si attendono molto arroccarsi nel potere che hanno l'anarchia che vige nel mondo dello spettacolo e tale per cui gli uomini di teatro e gli uomini di di di di Opera litigato lirico mi hanno telefonato tutti soprintendente Fontana il sovrintendente Escobar il soprintendente di Dusso tutti soprintendenti d'Italia
Perché evidentemente c'è un problema caldo
Occorrerà anche lì
Uomini come Menotti per esempio le cose vedere alcuni modelli come hanno funzionato possono diventare
Anche per altri punti di riferimento sono modelli sbagliati però
All'indagine conoscitiva quindi a riconoscere il ragionamento sul teatro sul Teatro Lirico su la televisione et
Un intervento molto ficcante sui beni culturali relativamente alle materie del restauro architettonico e della catalogazione
Ci sono le cose che io ho indicato poi l'arte contemporanea quell'importante come tema e la Biennale
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