Rassegna stampa africana

Buongiorno e ben trovati agli ascoltatori di radio radicale bentrovati con questo nuovo appuntamento della rassegna stampa delle affinché al microfono Jean Leonard Touadì apriamo questa puntata della rassegna stampa con un punto della situazione della pandemia di covi diciannove nel continente la notizia si trova su tutti i siti più importanti del continente anche
Del mondo che si occupano dell'Africa noi la prendiamo dalla libro a Flick nella lingua a Flick in lingua francese l'edizione dedicata all'Africa della lingua Belgique
Il quotidiano belga con un interesse su l'Africa
Il titolo del pezzo di la libera che la
Quasi e motivati del convitto Disney Laterza ondata di convinte diciannove minaccia di essere la peggiore in Africa
La terza ondata di corride diciannove esista rapidamente diffondendo in Africa e colpisce molto più duramente questo continente
Che alle prese tra l'altro con una penuria di vaccini e quanto ha detto quanto annunciato l'ufficio regionale
Dell'Organizzazione mondiale della sanità in Africa la terza ondata sta prendendo velocità si sta non diffondendo velocemente i casi più che nel
Passato la quest'ultima ondata rischia di essere come abbiamo detto la più pericolosa e la più grave che il continente abbia conosciuta e quanto ha dichiarato in una conferenza stampa appunto l'ufficio dell'OMS per l'Africa
Secondo l'OMS i casi dico vide diciannove hanno aumentato
E durante uno cinque settimane consecutive dall'inizio della terza ondata che ha cominciato il tre di maggio due mila e uno al venti di giugno quindi
L'Africa a registrato circa quattrocento settantaquattro mila nuovi casi
Ossia un aumento del ventuno per cento rispetto ai quarantotto primi giorni della seconda ondata quindi un aumento di ventuno per cento
Al tasso attuale di infezioni
La crescita dovrebbe superare quella precedente da qui all'inizio dell'Ulivo dice con una certa inquietudine il comitato
Il comunicato dell'OMS secondo l'organismo dell'ONU
La pandemia sta riemergendo in dodici Paesi africani
Una combinazione di fattori alimenta questa nuova ondata di contagi tra cui una debole osservazione delle misure di sani sanità pubblica un debole rispetto delle misure di sanità pubblica
Un'interazione sociale
Molto importante quindi che
Ti favorisce la propagazione delle varianti
In Repubblica Democratica del Congo per esempio e in Uganda
E abbiamo circa settantasette novantasette per cento di aumento di casi diagnosticati che sono legati alla variante Delta
Questa variante identificata per la prima volta in India
è stata segnalate in quattordici Paesi africani quindi
La terza ondata attribuita principalmente appunto alla presenza della variante
Indiana che sappiamo essere molto veloce nel propagarsi
E quindi l'Africa alle prese con la terza ondata la recrudescenza del commi diciannove in Africa avviene
Nel momento in cui i vaccini la tendenza dei vaccini persiste in tutto il continente
Solo un per cento della popolazione africana è stata vaccinata con due dosi secondo e lo Hermès
La penuria di vaccini sta prolungando la dolore il dolore del covi dei diciannove in Africa
Abbiamo bisogno di una solidarietà internazionale per fare fronte alla pandemia e quanto ha detto il dottor Moretti il direttore appunto dell'ufficio dell'OMS in Africa
In numerosi casi di Paesi africani
Tuttavia la diffidenza rispetto al vaccino rimane molto alta quindi da un lato sottolinea questo pezzo della livore Afrique la terza ondata che velocemente sta ha già toccato quattordici Paesi africani la penuria dei vaccini ma anche lì con la circolazione delle notizie più infondate
C'è una resistenza appunto della popolazione a vaccinarsi
Si parlava di vaccini nella città di Kinshasa che erano arrivati ma non abbastanza persone per andare a farsi vaccinare questa nuova ondata molto probabilmente cambierà questo
E questo dato
Per approfondire la questione dei vaccini e vorrei segnalare
Un approfondimento fatto da lo pure Afrique nella sua edizione del ventitré
Di giugno è il titolo di questo approfondimento e l'Africa nella corsa per produrre i vaccini mentre il continente
Sta soffrendo per mancanza di dosi di vaccino vaccini tardano lo rendesse sta spingendo perché l'Africa del Sud Possa produrre localmente i vaccini
L'Africa del sud dell'Organizzazione mondiale della sanità hanno annunciato lunedì ventuno giugno
La prima tappa per dotare il continente di una capacità di produzione di vaccini anticorpi
E quanto annunciato il Presidente si riterranno Fossa
Presidente del Sudafrica il dirigente sudafricano il dirigente sudafricano che un fiero
Combattente per contro la i diritti di proprietà intellettuali su i vaccini
E ed è anche colui che sta spingendo sta combattendo la lotta per l'ineguaglianza dell'accesso ai vaccini
Si ridurrà ma fosse stato presente al l'ultimo vero vertice del G7 in qualità di invitato e hanno parlato con i dirigenti del G7 proprio della questione del vaccini si parla sempre di più di una capacità regionali dell'Africa a produrre
Il faccino da sé si vede bene dice si ridurranno afosa che non possiamo contare sui vaccini che sono fabbricati fuori dall'Africa perché non arrivano mai
Non arrivano mai in tempo e le persone continuano
A morire
I partecipava dall'Africa del Sud a un conferenza stampa organizzato dall'UE messa a Ginevra
Che ha consacrato questa conferenza stampa proprio alla questione del vaccino e la sua attenzione
Il sudafricano e rappresenta circa trentacinque per cento del totale dei casi di corvidi diciannove e registra registrati in Africa
E anche il Sudafrica è alle prese con una terza ondata di infezioni come altri paesi in via di sviluppo
E vedrei il Sudafrica i vaccini andare andare verso i Paesi ricchi e paesi come l'India che producono vaccini non sono in grado di
Dare risposte ai bisogni delle loro popolazione e qui si danno le cifre soltanto il due per cento della popolazione del continente africano ha avuto almeno una dose di vaccino ha affermato il presidente della Sudafrica si riterranno afosa quando nello stesso tempo gli Stati Uniti o l'Europa
Stanno tendendo a da risultato di vaccinare settanta per cento delle loro popolazioni tra poco
E quindi si ridurrà ma forse il presidente del Sudafrica disse oggi sono contento di annunciare che stiamo discutendo con l'OMS e con un consorzio di imprese e di istituzione per costruire un centro di trasferimento delle tecnologie in un Africa del Sud
Quanto dichiarato è confermato anche il capo del due mila sette il Gross a danno Gabri Jesus questo polo tecnologico permetterà una risposta rapida per lo sviluppo di nuovi vaccini
Che riguardano sia le varianti delle corvidi diciannove oppure altri fattori patogeni che potranno sorgere nel continente
Il progetto portato avanti da un consorzio sudafricano composto da società di biotecnologie vivo fatti e affliggendo biologia x pazienza
Da una rete di università e di centri africani di controllo delle malattie lo emessa dei già già messo intanto centro simili nello scopo appunto di fornire un notavo
E una formazione specifico ai fabbricanti locali dove la tecnologia che viene insegnata potrebbe essere disponibile a una scala
Industriale questo è quanto potevamo dire speriamo che questo progetto
Sia veloce che metà il continente africano attraverso il Sudafrica in grado di produrre il proprio
Vaccino perché come abbiamo visto la terza ondata non sarà come le due prime ossia una
Una pandemia che rispetto alle previsioni ha colpito il continente in maniera blanda questa e più
Più forte
Colpisce più paesi in Paesi come Uganda in questo momento ma anche in Zambia
Quindi nella Eastern Africa lo stesso la stessa Repubblica Democratica del Congo e severamente toccata dalla pandemia delle corride diciannove quindi finisce anche questa
Idea di un'Africa che sarebbe stata risparmiata dalla pandemia del corvidi diciannove bisogna quindi andare procedere velocemente verso la produzione e la capacità di produrre vaccini in loco
La a dare tutte le possibilità logistiche perché questi vaccini possano arrivare soprattutto alle popolazioni più vulnerabili
E evitare il punto all'Africa uno scenario di quelli che abbiamo visto in India e in Brasile recentemente lasciamo il punto doveroso che abbiamo dovuto fare su la terza ondata di corride diciannove
Nel continente per parlare per andare nella regione dei Grandi laghi la Regione
Dei grandi laghi dove la novità di questi giorni e noi
Prendiamo questa notizia che pubblicata un po'da vari giornali noi la prendiamo da radio o capi una radio
Della Repubblica Democratica del Congo la radio della Musco la missione dell'ONU in Repubblica Democratica del Congo qual è la notizia della settimana è che
Si sono incontrati il presidente ci si è che il Presidente del Congo e il suo omologo ruandese
Paul Kagame
Integrazione della Repubblica Democratica del Congo alla comunità degli Stati dell'Africa dell'Est è stata al centro degli scambi tra felici se che il Presidente del Congo e Paul Kagame
Che si è svolto l'incontro a rubavo
E quindi insistono incontrati il venticinque di giugno a ruba AV nel Ruanda
Secondo fonti della Presidenza della Repubblica del Congo questo incontro prevedeva tra l'altro alla firma di molti accordi bilaterali tra i due capi di Stati soprattutto riguardanti l'integrazione dei Congo alla comunità degli Stati dell'Africa dell'Est
Le due personalità hanno anche il visitato la zona ruandesi toccato con dal dalle conseguenze del vulcano e mi Aragon go
Che ha avuto una eruzione come sapete più evoluzioni nel mese Di Maggio spero costringendo buona parte della popolazione a fuggire dalle città soprattutto la città di gomma ma anche altre città
Vicino a sulle pendici del l'uragano quest'incontro bilaterale proseguì radio o capi radio della Repubblica Democratica del Congo prevedeva anche dicevamo la firma di tanti accordi antri questioni bilaterali
Che riguardano la sicurezza delle persone ma anche i danni provocati dal voltando sono state affrontate durante questo
Incontro tra accanto a me e ci se chiedi che non è il primo incontro tra i due uomini di Stato certamente la questione non è così pacifica perché l'opinione pubblica in Congo chiede al presidente ruandese
Di riconoscere appunto alcuni massacri la responsabilità quanto meno del suo Paese in alcuni massacri che sono avvenuti
In Congo ma soprattutto l'occupazione tra milizie interposte
Di gran parte dell'aria frontaliera tra Ruanda e Congo quindi molte critiche
Al Presidente ci si chiede rispetto a questo appeasement questa ricerca di pacificazione tra i due Paesi pacificazione che la società civile congolese ma anche parti dell'opposizione vorrebbe che avvenisse
In nella verità perché come insegnava Mandela verità e riconciliazione fare il punto su quello che è stato e ha destato non poche
Per
Critiche il
Il fatto che in una intervista il presidente del Ruanda Paul Kagame avvia
Un misconosciuto e parlato in maniera estremamente critica di questo nel rapporto mapping il rapporto mapping che stigmatizza e i i crimini commessi in Repubblica Democratica del Congo
Non rapporto quindi ufficiale un rapporto dell'ONU che quindi mette in Paesi vicini del Congo tra coloro che hanno appunto partecipato
Ah non solo a tramite milizia interposte ai massacri ma anche al saccheggio al gigantesco saccheggio delle ricchezze della Repubblica democratica del Congo soprattutto nella parte orientale frontaliera con l'Uganda in Ruanda e la e il Burundi
Che si parlino questi capi di Stato è un buon segnale al secondo me lo abbiamo sempre detto la pace si fa con i nemici i problemi della regione dei Grandi laghi troveranno una soluzione solo
Attraverso un assetto regionale
E quindi che metta insieme al intorno a un tavolo e un l'Uganda e Ruanda il Burundi la Tanzania Repubblica del Congo l'Angola
Insomma ci vuole un approccio regionali per stabilizzare quell'aria e ci vuole soprattutto degli strumenti di cooperazione intraregionale
Attraverso
La libera circolazione dei beni delle persone per esempio attraverso la unificazione
Di alcune norme e tariffe doganali perché la creazione di un mercato comune
Di solito a volte è anche un modo
Di
Assopire le intenzioni
Collaborare a volte è Lavia per evitare di combattere seguiremo anche queste
Questi dialoghi queste prove di dialogo di dialogo Pardo
E daremo conto anche delle voci critiche segmenti critiche dure che si stanno levando in Repubblica Democratica del Congo conto questo
Riavvicinamento noi vi daremo conto di ciò che sta accadendo perché il nostro compito
Informare di certo abbiamo il nostro punto di vista ma soprattutto dobbiamo capire ciò che sta avvenendo prima di dare un giudizio
E andiamo verso l'ultima parte di questa rassegna stampa che riguarda e l'ambiente vorrei rendervi conto del Progetto Progetto importante e strategico che si chiama il progetto della Grande muraglia verde
Il progetto ambientale per contrastare l'avanzata del deserto nel Sahara deserto che guadagna mesi dopo mesi chilometri
Che determina appunto un cambiamento climatico notevoli in Paesi già dove non pioveva molto
Il che mette in ginocchio l'agricoltura mettendo in ginocchio la pastorizia mette in ginocchio la capacità delle popolazioni di rispondere ai loro bisogni lo prendiamo da il numero di Nigrizia di maggio del due mila e ventuno un approfondimento di Marta Gatti
Clima e agro ecologica iniziativa per il Sahara e il Sahel grande muraglia verde dicevamo serve un rilancio va a rilento scrive Martha Gatti il Progetto operativo dal due mila e dieci
Che allo scopo di frenare il degrado dei suoli tramite rimboschimento e di favorire una economia ecosostenibile nella fascia assai Miranda darsene dal a Gibuti
Entro il due mila e trenta sono necessari Trento trentatré tardò miliardi di dollari
Un'iniziativa del presidente francese il Macro ne ha raccolti un terzo di questi trentatré e miliardi la muraglia coinvolge ventidue Paesi africani ed è sempre più un'operazione globale
Il prescelto ventisei miliardi di dollari è questa la cifra che dovrebbe rilanciare il progetto di grande muraglia verde per il Sahara e il sei il in sigla g fu l'annuncio è arrivato durante il quarto guanti rammenta durante l'Alexander a Parigi
A gennaio organizzato dall'Eliseo dal principe di Galles e dal presidente della Mauritania l'incontro aveva lo scopo di sostenere iniziative a tutela della biodiversità e delle aree rurali
Al progetto di grande muraglia verde è stato dedicato un appuntamento specifico perché a detta degli stessi partecipanti
La giri fu la grande muraglia verde tarda andare dei frutti
Il rapporto della convenzione delle Nazioni Unite contro la desertificazione dello scorso settembre
La grande muraglia verde in opera e prospettive al due mila e tre enti evidenziava questo rapporto come solo quattro milioni di ettari sui cento previsti siano stati completamente rigenerati
Più della metà di questi si trovano in Etiopia a seguire Niger Eritrea e Senegal risultano il più performanti
Altri diciotto milioni di ettari sono ancora in fase di recupero ma non tutti si trovano all'interno del tracciato ufficiale della Grande muraglia verde ovvero nelle aree con la più pluviometrica tarda opera pluviometrica più bassa
Tra i cento e i quattrocento millimetri di precipitazione media quindi
Bisogna incentivare il rimboschimento coprire più ettari la etica Etiopia e molto avanzata ma anche Paesi come Nigeria eritrea
E Senegal risultano tra i più performanti ci dice Marta Gatti in questa in questo approfondimento
Anche l'obiettivo dei duecentocinquanta milioni di tonnellate di carbonio sequestrati all'atmosfera grazie agli alberi e distanti dall'essere raggiunto
I posti di lavoro generati sarebbero circa trecento trentacinque mila ben lontani dai dieci milioni previsti
L'opera che si è evoluta nel tempo non prevede solo la piantumazione di alberi ma un mosaico di progetti e iniziative
Compreso il sostegno ai piccoli agricoltori il documento prende in esame il periodo tra il due mila undici due mila e diciannove considerando solo gli undici Paesi fondatori e membri dell'agenzia per l'africana della Grande muraglia verde
Dal nucleo originale l'iniziativa se poi ampliata coinvolgendo ventidue Paesi africani e un numero rilevanti di partner e donatori internazionale
Ci informa questa
Molto interessante
Rapporto di Marta dati su Nigrizia maggio due mila e il ventuno che la Banca africana di sviluppo sarà responsabile della mobilitazione delle risorse della raccolta dei fondi necessari
Che un milioni di ettari finora rigenerati per la grande muraglia verde
Un milioni di ettari che cento i milioni di ettari che si erano previsto di rigenerare e per questo grande Progetto
L'Agenzia panafricani c'è un impegno euro africano ci dice questo
Approfondimento
Prima ancora della nascita dell'acceleratore nel mese di settembre due mila e venti aveva visto la luce il programma ombrello della Grande muraglia verde sostenuta da un CCD dall'IFAD e dal pubblico rientra il bar Fund
Il programma si propone di supportare i Paesi nell'implementare le azioni prioritarie inserite nei loro piani di sviluppo nazionale
In particolare vengono ritenuti prioritari il rafforzamento delle filiere sostenibili
E l'incremento degli investimenti privati nelle energie rinnovabili
Guidato da Ifa dell'agenzia delle Nazioni Unite per il fondo agricolo si concentrerà sui progetti del rientrare ma Fund
A partire da cinque pilastri adottati da l'acceleratore e si danno quindi anche i dettagli tecnici di questa di questo impegno euro
Africano ho letto
Anche nei dettagli di questo progetto perché penso davvero che i fondi che l'Unione europea e anche l'Italia sta sta possano utilizzando
Per contrastare l'immigrazione
Essere spostando sempre di più sempre più assurdo una volta era nel Nord Africa adesso e nel Sahel in Paesi come il Niger
Il confine europeo per il controllo il contenimento dell'immigrazione tutti questi soldi dovrebbero a mio avviso andare a ad agire più efficacemente su il pool fatto al suo sui fattori di espulsioni i fattori di espulsione uno dei fattori de di espulsione nell'aria tersa sono proprio i cambiamenti climatici
Abbiamo spesso detto che dovremo abituarci a utilizzare sempre di più la nozione di rifugiati climatici cioè persone che proprio in virtù dei cambiamenti climatici che rendono impossibile
L'accesso ai beni primari nei loro territori sono costretti e dico costretti a emigrare a lasciare le loro terre pensiamo solo a ciò che sta avvenendo intorno al lago Ciad
Il lago Ciad che
Ha visto le sue acque prossimità sì nella misura di più del sessanta per cento e intorno al lago Ciad ci sono svariati Paesi del Sahel che attingevano Dal Lago
Il loro bisogni primari sia in termini di pesca che di agricoltura
Ma anche il clima intorno alla Cocciante cambiato notevolmente ecco investire da parte della comunità internazionale dell'unione europea dell'Italia in questo grande progetto della Grande muraglia verde che potrà
Modificare il clima fermare l'avanzata del deserto modificati clima e fare in modo che le le persone possano tornare all'attività di
Agricoltura e di pastorizia
E così dare
La possibilità alle famiglie ai Paesi di avere il necessario Perilli per vivere
Questo è un progetto strategico questo eh sì aiutarli a casa loro modificando sostanzialmente e strutturalmente le condizioni che impediscono
A questi Paesi e a queste persone di
Avvenire di che mangiare sempre più
Iniziativa globale torno alla lettura di questo rapporto che verso la fine sempre più iniziativa globale sempre meno africana e questa è l'impressione leggendo le carte uscite dal Ruanda grane summit il carattere globale confermata dalla regia congiunta con la UN sì sì di dall'ampia mentre della platea dei partner e anche dal ruolo che si è ritagliata la Francia l'Eliseo durante il summit
Ha più volte sottolineato la necessità che la nuova struttura operativa produca report costanti
E ha promesso un monitoraggio attento sull'uso dei finanziamenti macro ha anche annunciato che durante il semestre di presidenza francese
Dell'Unione Europea si tornerà a parlare di grande muraglia verde e dell'impegno congiunto euro africano chiaro che
La Francia da sola non può fare
Nulla confrontata tra l'altro come da la difficoltà delle sue truppe militari dell'operazione Balkan che macro a annunciato di voler ritirare
Serve una iniziativa politica va un'iniziativa anche tecnica come abbiamo visto a sostegno per esempio della Grande muraglia verde per cominciare a dare speranza a queste popolazione l'unico modo secondo me più efficaci di fermare l'immigrazione e per andare verso la fine davvero rapidamente notizie molto Brevi che ci vengono dal continente dal Mozambico
Dove il ventitré giugno per esempio nel corso di un vertice nella capitale Maputo capitale del Mozambico alla comunità di sviluppo dell'Africa meridionali sarde
Ha deciso di inviare un contingente per lottare contro i gruppi jihadisti che da più di tre anni seminano il terrore nella provincia di capo del dado nel nord est del Paese
Lo stesso giorno i miliziani jihadisti hanno lanciato un attacco appatta qua nel distretto di Palma quindi il contrasto ai jihadisti che si fa regionale con i Paesi appunto della comunità di sviluppo dell'Africa meridionale che hanno deciso di inviare un contingente
Infine dall'Etiopia dove il ventitré giugno sempre fonti locali hanno rivelato che decine di civili sono morti
O sono rimasti feriti in un raid aereo delle forze etiopi contro un mercato atto Golda nella regione settentrionale del Tigrai dove e in corso come sappiamo un conflitto dal novembre scorso non si conoscono anzi si conoscono
Si conosce il numero delle vittime sono più di sessanta tra qui tre operatori Di Mezza son frontier Medici senza frontiere
Le nazioni che hanno chiesto un'inchiesta indipendente su l'episodio e con la guerra del l'Etiopia in Tigrai
Anche in altre regioni detti del Paese che sta diventando sempre di più anche una catastrofe umanitaria di dimensioni davvero drammatiche si chiude qua
Questa puntata della rassegna stampa delle affinché diciamo di un atto di vi ringrazia per il vostro gentile ascolto che chiede di rimanere all'ascolto della programmazione di radio radicale vi dà appuntamento la settimana prossima per un nuovo viaggio nelle Africa