Presentazione del libro «L'America per noi. Le relazioni tra Italia e Stati Uniti da Sigonella a oggi» di Mario De Pizzo (Luiss University Press)

No molti da casa nato in particolare interessante produca un ne scuso storico un tema di grande attualità ora gli Stati Uniti rapporto riguardava un indica ovviamente ma che riguarda molto anche il mondo dell'impresa il mondo dell'economia quindi guardiamo con grande attenzione spagnola nel mio agire avere qui personalità l'hanno in qualche modo leggere questo libro insieme a noi hanno di diverso sfumature l'ambasciatore Giampiero Massolo saluto onorevole senatrice Simona Marchesi grazie alle noi presidente Antonio Tajani in grado di previa partecipare e quindi emendiamo specie in televisione in questi termini se ne occupa da tempo
Mio sono un saluto quindi do subito la parola in grandi ascoltano con grande attenzione l'esame dell'isola Mario
Buonasera a tutti ci sono due assenze particolarmente scomode che si sono notate ieri al G venti di Matera dei ministri degli Esteri due assenze che rendono la lettura di questo libro non solo attuale ma probabilmente anche doverosa vicina e Russia non erano seduti a quel tavolo avevano una organizzato precedentemente uno scambio tra due Mosca
E Pechino per rinnovare tra loro quel patto di stretta collaborazione che da tempo
Li lega ed ecco che mentre accade questo avevano da qualche mese per la precisione da quando si è insediato a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio Mario Draghi è tornata la parola multilateralismo in cima all'agenda di tutti
Il summit ai vertici internazionali mentre torniamo a parlare di multilateralismo c'è chi nello specifico il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov
Perché manda a dire dalle colonne di un quotidiano le testuali parole un messaggio per niente velato all'Occidente l'Unione europea e la NATO vogliono soggiogare altre regioni del mondo e lanciare una missione messianica globale
Autoproclamata io credo che sia opportuno partire dalla fine l'ultimo capitolo di questo libro che analizza i rapporti tra Weiden e il Presidente del Consiglio
Branchi sottolineando due aspetti il primo durante il discorso programmatico in Parlamento Mario Draghi pronuncia questa frase non c'è sovranità nella solitudine che ha sostanzialmente è stato il titolo il giorno dopo praticamente di tutti i quotidiani e poi un'altra sottolineatura importante Draghi spiega che il profilo del nuovo governo sarà europeista dice in primis e poi anche atlantista ebbene c'è una voce narrante all'interno di questo libro straordinariamente interessante che è quella di Gianni Castellaneta è stato ambasciatore Italia degli Stati Uniti per tanti anni è stato consigliere del presidente del Consiglio è stato anche rappresentante per i vertici del G7 bene lui dice affidabilità e prevedibilità sono due qualità non negoziabili per gli americani loro cercano di prevedere tutto si proteggono dagli eventi con l'arma del diritto ritengono inviolabile la parola data allora prevedibilità
E affidabilità sono dunque
Necessarie per un rapporto duraturo
Il rapporto che noi abbiamo con gli Stati Uniti è effettivamente un rapporto che dura da da più di quarant'anni ed è doveroso cercare di indagare la natura di questo rapporto soprattutto adesso che abbiamo in comune delle agende da condividere
Come tutti i rapporti che durano da da tanti anni da decenni fatto anche questo di fatica volto legame ha faticato a volte deluso mi vengono in mente gli episodi ben descritti della vicenda Calipari
Così come la strage del Cermis e poi ancora sospettoso di tradimento e questo sospetto viene fuori benissimo in quelle pagine in cui leggiamo la storia dei rapporti con la Libia di Gheddafi Craxi prima e Berlusconi
Dopo un rapporto in cui c'è sempre qualcuno che tende a sopraffare l'altro in in certi momenti e allora parlando della nostra politica estera
C'è una frase straordinaria in questo libro che pronuncia a Giulio Andreotti chi parla sempre a tutto spiano di fedeltà racconta mi fa venire in mente quei coniugi che sentono ogni giorno il bisogno di dichiararsi
Reciprocamente fedeli perché non lo sono per l'appunto
Ci sono quaranta anni di storia dentro questo libro da Sigonella da leone la volpe Craxi Andreotti che di fatto furono i protagonisti di quel cambiamento di rapporto un rapporto dove prima l'Italia stava a guardare a sentire
Agendo poco forse troppo poco
E poi la narrazione dei post comunisti al governo le parole di Kissinger su Napolitano che era appena stato nominato titolare del Viminale e dice l'ultima posizione nella quale noi americani avremmo voluto vedere un comunista era proprio quella al ministero dell'Interno poi però racconterà è diventato il mio il mio comunista preferito e poi la foto
Di Pratica di Mare con Silvio Berlusconi artefice di quella storica stretta di mano tra Mosca e Washington è chiaro che il libro ci spiega molto bene che se c'è un rapporto importante davvero per l'Italia è proprio il rapporto con gli Stati Uniti ambasciatore io vorrei cominciare
Cominciare da lei nell'analisi di questo libro
Ringraziandola e dandole una buona sera
Grazie grazie molte sia lei Gentile la linea sia allo studio commenta sia soprattutto a Bayeux del pizzo che poi della mi questo bel libro dell'autore
Ma devo dire intanto colpisce in cui una cosa cioè il colpisce
Che questo è un autore che che non giudica è un autore che raccoglie delle testimonianze le mette in fila ma lo fa con un ordine logico e non soltanto cronologico al termine del quale emerge calma tutta evidenza
Nella sua chiave di lettura e ci vengo un momento raccolgo però un paio di provocazioni che il suo intervento di apertura mia stimola sociale tanto sono centosessanta anni di rapporti diplomatici fra l'Italia e gli Stati Uniti quest'anno PPI insomma come dire è una storia consolidata perché affonda le sue avvicinaste secondo luogo diceva giustamente il Cile Russia non erano in questi formati che si sono succeduti fra Roma e Matera in questi giorni sì vero da un lato dall'altro non è particolarmente probante cioè vero intanto perché questi formati che si sono succeduti erano più di gestione delle questioni globali e quindi in qualche modo di una sfida a dimostrarsi responsabili nella gestione della pandemia nella politica dei vaccini
Nella nell'aiuto ai più ai Paesi più poveri aiuto come dire responsabile disinteressato e qui tanto dalla Cina quanto la Russia hanno sempre avuto qualche problema questa chiamata di responsabilità avanza invece il fatto diciamo c'è anche forse un sottinteso un sottile timore di essere in qualche modo messi sul banco degli accusati senza avere la possibilità di farsi valere a sull'altro tavolo che quello delle crisi regionali Cesio politica che in questi informatiche si sono succeduti cioè il G20 dei ministri degli esteri
La coalizione antisistema non non era non non sono particolarmente come dire formati in cui scattano le crisi geopolitica immesso nel calcolo di costi benefici
Tutto sommato non non mi meraviglia più di tanto quanto alla ideologizzazione ma questa è un'epoca post ideologica qualcuno dice che siamo in una nuova guerra fredda io non lo credo ma sarebbe troppo lungo spiegare le ragioni non è l'oggetto di questa nostra conversazione dico solo che l'ideologia e vista sempre più non confidenze senso ma come uno strumento per perseguire logica di potenza diciamo così e quindi anche questo
Bisogna stare un po'attenti a a quando si marca un po'troppo sul con con l'etichetta dell'ideologia qualche cosa che oggi il Giorgi giovane biologico non è però questo
Lo dicevo solo perché non ho resistito agli spunti che lei mi aveva offre dicevo quindi che Mario De Picciotto non giudica ma quella fino alla sua chiave di lettura vada e offre una chiave molto importante perché sostanzialmente ci dice
Come nel rapporto con gli Stati Uniti sia stato una specie di pagamento dell'ostare al mondo dell'Italia e ripercorrendo non posso volendo sintetizzare devo dire questo stare al mondo ha avuto leggendo del pizzo un po'due caratteristiche cioè da un lato abbiamo talvolta sopravvalutato il nostro potere di ricatto uso questa espressione tecnicamente il potere di ricatto nel senso di far valere le carte che uno in mano
Talvolta l'abbiamo un po'sopravvalutato e fino ad avere l'idea e l'ambizione di fare un po'di testa nostra uscendo da schermi che ci aiutano un po'a distinguere chi è il nostro alleato e chi è un semplice appare nate diciamo così a dall'altro
Abbiamo speso un po'sprecato il nostro potere di coalizione cioè uno intanto vale a del valore aggiunto sulla scena internazionale in quanto il coalizzate da cioè è utile
Dà valore aggiunto ad una coalizione ma se poi si è amico di tutti allora questo potere nello specchio un po'no quindi diciamo che dalle pagine
Di dedizione emerge un po'emergono un po'questi duelli dal punto di vista invece più cronologico emergono sostanzialmente tre fasi che poi tutti conosciamo da episodi merito di sistematizzare attraverso le sue il suo ciclo di interviste cioè tanto una prima fase era quella in cui ci muovevamo nelle acque confortanti di uno stabilimento balneare delimitate dalle boh no in questo e nel mondo della guerra fredda del muro di Berlino in cui io uno era buono per definizione per il solo fatto di essere dalla parte del Patto Atlantico qua c'erano i cattivi per definizione che appartenevano al Patto di Varsavia uno era buono qualsiasi cosa facesse quindi in qualche modo il rapporto negli Stati Uniti con Italia era di un Paese che si permetteva tutta una serie di dichiarazioni il tener testa lo definirei sapendo di poter essere o permettere perché tanto non si nota fuori dalle boe per quanto profonda sia l'acqua e forti le correnti ma sono pur sempre quelle tenuta sotto controllo appunto dal bagnino che ti guarda e chi vede perché il suo sguardo arriva finali poi c'è una seconda fase ed è stata
Dopo la caduta del muro di Berlino a un certo punto
C'è stato una sorta di tana libera tutti no se mi passate all'espressione colloquiale nel sistema delle relazioni internazionali
E significava che poi una non era più buono per definizione o cattivo per definizione il pericolo facili le cose e poi ne tende via dovette Natsume qualcuno se ne chiedeva conto insomma cioè quindi che assume ivi la responsabilità e qui la reazione parlo Viana spesso è stata quella nostra di multilaterali girare
E quindi di buttarsi a corpo volto verso l'ONU verso le varie altre fonti di legittimazione di azione internazionale la NATO e quant'altro
Per non assumersi poi troppe responsabilità in proprio c'è qualche eccezione devo dire libero lo dice bene c'è il Kosovo reazione in Libano l'intervento sotto il governo Prodi c'è l'Iraq con Berlusconi che passa dalla parte degli angloamericani in qualche modo tralasciando ricco di andò una tradizionale fedeltà franco tedesca nasce la Libia dove poi dove poi in qualche modo partecipiamo i bombardamenti e dove un riluttante Berlusconi
Si vede in qualche modo costretto ad intervenire tutte queste operazioni hanno una sia pure tenue legittimità internazionale ex ante o ex post
Ma l'Italia vi partecipano spesso a guisa di eccezione per l'appunto perché in questi casi ha prevalso l'interesse e l'interesse a vedersi riconosciuto Muolo nel Congresso delle potenze ruolo che altrimenti come per esempio la politica degli ultimi anni che abbiamo fatto in Libia
Siamo stati timidi ad affermare per l'appunto abbiamo teso al di fuori dissolvere le nostre responsabilità dissolvendo le in qualche modo preparandoci dietro lo scudo delle organizzazioni volte la terra siamo entrati io spero che questa fase un po'adolescenziale della politica estera sia terminata la cena lasciamo alle spalle perché sarà difficile per chiunque succeda Mario Draghi alla guida del governo dalla Repubblica sarà difficile tornare indietro su quanto lei la vigna diceva e cioè questo è un governo dichiaratamente europeo europeista e atlantista e un governo che distingue assumendosene la responsabilità tra chi un alleato vecchie un partner con un alleato condividi valori
Anche se non sei necessariamente raccordo con un partner cui essere occasionalmente d'accordo ma non è condivide i valori e questo è un governo che ci dice con chiarezza dove stanno i valori e qual è la scelta di campo
E poi e mi taccio
Mi sembra che sia in fondo cinque le parole chiave che in queste fasi storiche hanno a vario titolo caratterizzato rapporto bilaterale Italo America intanto la parola alleanza storicamente emerge con chiarezza dai rigori del pizzo
Non abbiamo sempre avuto chiara la distinzione fra alleati e partner preoccupi spero che questa frase sia superato la seconda parola chiave contesto lo dicevo prima un conto era muoversi nelle acque dello stabilimento dalla guerra fredda un conte nuotare in mare aperto non necessariamente sempre tutti i governi a tutte le forze politiche hanno colto la differenza
Una per sé prevedibilità lo dice Abete nel mio amico Gianni Castellaneta cioè il fatto ritenere gli impegni e la prevedibilità un valore in sé ma non solo con gli americani in generale delle relazioni internazionali la quarta e la parola indipendenza e qui storicamente questo termine è stato letto impositivo
Alla RAI di e quindi indipendente significa riconoscersi nei valori e fare i propri interessi meglio se in compagnia ma pronti a fare anche da soli
E talvolta è stata letta in modo velleitario e cioè ci siamo abbandonati a dei giri di valzer che apre alla lunga non pagano mai e infine la parola cultura bensì penso con gli americani
Ci è voluto ci vuole ci vorrà il traduttore non solo quello automatico di Gruber grazie
Grazie ambasciatore alleanza
Distinguere con il tema dell'essere partner partner e alleati contesto prevedibilità indipendenza e cultura
Mi piacerebbe coinvolgere il presidente Tajani collegato con noi da Brussel presidente buonasera benvenuto
Perché vorrei riallacciarmi a un passaggio che sottolineava l'ambasciatore Massolo a proposito di questa intervento un po'timido riluttante stavamo parlando di Libia per tornare su un Silvio Berlusconi che in queste pagine
La domanda che ci viene restituito forse in modo diverso rispetto a come lo leggiamo oggi quella telefonata dalla villa di Putin che e arriva direttamente a Washington quella foto opportunity pratica
Di mare quelle dichiarazioni di Silvio Berlusconi ha posto le basi per qualcosa di rivoluzionario disse farò dare la mano a Bush e Putin ha ci riuscì
Faremo entrare la Russia nella NATO la Russia ha una radice europea più un avviciniamo all'Occidente più una allontaniamo dalla Cina la ex presidente del consiglio Amato che presente in questo libro ampiamente ha dichiarato a proposito di questo capitolo delle mosse di Silvio Berlusconi in quel contesto a proposito di contesto
Che c'era un ottimo disegno politico dietro alla volontà di come dire farla incontrare
Washington con con Mosca quindi non solo quella attitudine a mischiare è un po'appartenuta Silvio Berlusconi le relazioni diciamo private a quelle a quelle pubbliche mescolare le relazioni personali e quelle politiche ecco vorrei Presidente Tajani su questo insomma raccontare raccogliere
Quello che lei ha vissuto in quegli anni
No certamente Berlusconi è stato un grande protagonista di una politica estera italiana orientata a rinforzare i legami tra il nostro Paese e gli Stati Uniti
Una visione certamente occidentale
Pensiamo a quello che era ruolo che doveva avere Israele anche in Medioriente Berlusconi ribaltò la posizione tradizionale italiana
Così molto scettica diciamo così nei confronti di Israele se non equidistante
Fece una scelta molto chiara ma fece anche una scelta molto chiara nel tentativo Imperato lucido con incontro di Pratica di Mare di avvicinare
La Russia all'occidente ben diverso è il tentativo di chi pensa di doveva scegliere la Russia al posto del summit Berlusconi pensava e pensa ancora che l'Europa
è l'altra faccia dell'Occidente spetta agli Stati Uniti che che è un se proprio per le sue tradizioni cristiane deve essere gran parte figlia di una cultura occidentale non debba scegliere cosa che sta facendo invece oggi di stare dalla parte della Cina Putin si fidava di Berlusconi Bossi finali in Berlusconi e a Pratica di Mare ci fu questo incontro storico
Per la prima volta un europee un leader del Consiglio europeo metteva assieme cioè a stringere la mano a un un sogno americano per stare dalla stessa parte non era soltanto una prova che ha era l'idea di stare dalla stessa parte cioè dalla parte dell'Occidente
Anche perché poi di l'episodio il era presente all'ora sarà sempre presente ancora presente oggi c'è bisogno di stabilità e noi non abbiamo alcun interesse
A far sì che gli Stati Uniti e nell'Europa non abbiano nella non sono interlocutore che altrimenti rischia di essere un interlocutore privilegiato della Cina e in questi giorni Aimi
Vediamo che c'è quelle ritorno Bini lì anche al Consiglio europeo ultimo quando la Merkel ha detto parliamone di un rapporto diverso con la Russia cominciamo a dialogare ricerche ha resistito ma credo che questo non sia giusto sarebbe fermo restando che ieri la Russia ha commesso degli errori pensavo di le vicende di spionaggio anche nel nostro Paese ma si debba comunque fare in modo che negli Stati Uniti in Europa abbiano rapporti privilegiati ora se STET tranquilli con la Cina una quegli anni Berlusconi vi era assolutamente convinto del dover lavorare ricordiamo un suo famoso discorso
Al Congresso degli Stati Uniti tutti in piedi decine di applausi e nessuno ha mai avuto una accoglienza di ingresso tipo
Ricordiamo italiani De Gasperi subito dopo la seconda guerra mondiale e Berlusconi il grande vivere della politica estera italiana parallelamente sarà qualcuno non è d'accordo ma i fatti sono questi e per quanto riguarda invece la questione della video Berlusconi era contraria in Parlamento e la figlia tra la Merkel perché pur rendendosi conto dei limiti di ieri dati chi aveva ragione e in coloro che andavano contro vietati erano ancor meno di lui rispettosi dei diritti umani e l'abbiamo visto riso quali sono stati di conseguenza dalla caduta diretta a per tutto l'Occidente
E adesso abbiamo il contiene un sera parla padrone in Libia e noi rischiamo di essere cadenza per fortuna c'è stato
Il governo di unità nazionale ritorno di una politica estera
Transatlantico legata all'Unione Europea con Draghi questo star rimettendo in piedi ricordo l'incontro
Chiarendo poi Berlusconi l'aggregazione di Forza Italia ombra quand'era presidente del Consiglio incaricato una prima rosa decidi se stesso governo che punterà sulle relazioni transatlantiche sarà un governo europeista quotidiano ci fece grande piacere e dicendo per fortuna si cambia rispetto a quello che era stato negli ultimi tempi un Governo ti guardava più ma Pinotti agosto questo non va bene per noi e credo di Berlusconi da questo punto di vista abbia con la Scelta di dar vita a un governo di unità nazionale reso un grande servizio
Alla alleanza Stati Uniti Europa che è indispensabile come indispensabili per il nostro Paese indispensabili per tutta l'Europa fermo restando che non è che dobbiamo entrare i camerieri negli altri
E dobbiamo essere a testa alta ma bisogna essere alleati gli amici Sudamerica seppure attestata in questa impresa da Otello
Che ha caratterizzato Berlusconi anche in quei momenti sempre convinto della necessità ricordo sempre che in ogni suo discorso da presidente del consiglio Berlusconi ringraziava il sacrificio
Dei giovani americani fatte da garantire libertà democrazia in Europa i tanti tanti e americani per combattere il nazismo evitare all'Europa libertà
E democrazie come se qualcosa di il pensiero di Berlusconi è sempre stato il non intervento Berlusconi presenza disse venire relazioni transatlantiche
Per quanto riguarda il passato di severo storiche io ricordo l'epoca ero commissario europeo mi sono sempre battuto perché ci fossero relazioni sforzi tra l'Europa e gli Stati Uniti vede ci fosse una visione di un'azienda non lasciare nelle mani
Per i cinesi quindi dire che anche il libro perché siamo presentando nordici racconta questa storia di un'Italia che non può fare a meno
Proprio non può fare a meno delle relazioni transatlantiche ma insomma se S.r.l. non possono fare a meno delle dei rapporti con un'Europa dei comunque si è sempre dimostrato un interlocutore incredibile con tutti i difetti che all'Europa ma certamente alla fine
L'Europa è sempre stato un grande alleato Sacconi
Allora grazie grazie al presidente al presidente Tajani quel discorso che George Gus concesse a Silvio Berlusconi
E descritto nel libro di Mario De Pizzo venne interrotto diciotto volte dagli applausi e tre standing ovation giusto per per ricordare qualche qualche dettaglio è relativo a quello che stava raccontando a lei Presidente senatrice mal pezzi buona sera sono molto col contenta di averla questo dibattito per due motivi
Uno e perché so che ci potrà dare un un apporto importante rispetto a un tema che sottolineava l'ambasciatore Massolo cioè sarà difficile tornare indietro
Dopo le parole di Draghi nel suo discorso programmatico in aula al Parlamento l'altro motivo è perché sono proposito di tutto quell'arco temporale che il libro non copre che parla degli ultimi quarant'anni lei ha fatto una tesi di laurea proprio dedicata a questo tema Washington nei Cairo Fanfani nel mille novecentocinquantotto quindi riusciamo a coprire anche un'altra parte
Perché non rientra nel libro dove c'è veramente di tutto ma questo non c'è ed è una specificità che
E mi piace mi piace si racconta direttamente grazie ai no più che altro il il libro di Mario del pizzo banche già bene così
Però sorridevo mentre lo leggevo e tra l'altro si legge molto bene e la mia formazione dal prossimo abituato a stare
Con i ragazzini faceva subito pensare che può anche essere uno strumento molto utile per esempio il percorso di storia durante l'ultimo anno delle scuole superiori perché anche con slash offre degli spunti
Che danno uno spaccato i nostri ragazzi sia dei rapporti ma anche di che cos'è Italia tutte cose issata e di che cosa può essere quindi questo indubbiamente uno strumento utile ma sorridevo perché nella narrazioni i tratti per delle diverse posizioni dell'Italia
A volte più calda volte meno calda rispetto agli Stati Uniti con qualche tensione a volte con più condiscendenza altri in altre situazioni
Mi ricordano molto quelle sette mesi di governo che avevo presentato io quando AN ero giovane studentessa universitaria che aveva deciso di fare una una tesi di laurea che andasse a toccare quel parchi con le relazioni internazionali in quel particolare periodo storico dove c'era un'Italia che senza negare il suo tantissimo e quindi ripercorrendo l'idea della della politica atlantica come stella polare quasi della politica estera italiana però dall'altra parte rivendicava
Una propria autonomia Stanzani in quegli anni scrive in quei mesi scrive quell'articolo dell'Italia ponte sul Mediterraneo e quindi rivendicando un'autonomia nei rapporti
Con altri Paesi poi potremo andare a citare la relazione tra Mattei e le sette sorelle e quindi una una visione del tutto particolare questo per dire appunto che le relazioni sono sempre state
Particolari direi
Autonome nella realtà nel tentativo appunto di mantenere un legame forte ma cercando di esprimere anche quella che è la propria autorevolezza e nelle pagine di questo libro si nota
Anche questa volontà chi rimanere all'interno però di quello che è lì il proprio perimetro anch'io sono rimasta particolarmente colpita anche dal racconto
Che Mario Del Pizzo fa attraverso le parole di Rosa Calipari che ho conosciuto che è stata mia collega alla Camera
Nella scorsa legislatura ci sono cose che ti toccano e nello stesso tempo che si possano poi quella che è la sera delle relazioni internazionali inserendola nella schiera dei rapporti poi degni di quelli che sono i rapporti personali
Dico però che oggi ne abbiamo una grande opportunità veniva segnalata prima anche lei dava nella offriva nera dell'opportunità della della risposta sottolineava anche Antonio Tajani c'è una grande opportunità per l'Italia Icco anche però per l'Europa stessa
è il governo Draghi ed è anche il nuovo affetto che si è creato in Europa
Durante il corridoio che ha portato un Europa a provare a esprimere un modello di solidarietà a cui non eravamo abituati nelle pagine si legge quando si legge difficoltà che ha dei Monti nei confronti anche degli atti la Merkel per ribadire la necessità di un aiuto all'Italia oggi mercenari ci processiamo trovati una Germania che dopo un primi Simona primissima posizione quasi di di rigidità rispetto a quelle che erano e situazioni che stava dicendo Italia con esperienza purtroppo negativa
Per il primo periodo della della pandemia una Merkel invece poi diventata centrale in quella che è stata l'azione per disegnare questo nuovo molto dell'Europa solidale questa Europa che ha dimostrato di essere capace di lavorare insieme
E a questo punto arriva l'opportunità con un amministrazione statunitense che cambiata e con lo sguardo di baite
Cioè appunto questa necessità
Istanza
Di rafforzarsi entrambi di rafforzare la centralità dell'Europa
E per l'Italia la possibilità di essere un'interlocutrice anche un po'particolare se è vero che la Trexenta cambiato un po'anche diciamo assiste interni gli assetti interni all'Europa nella capacità di dialogare anche in maniera quasi privilegiata con gli Stati Uniti è vero che oggi in Italia grazie a Draghi peraltro è un Governo però che ha delle forze che alcune per tradizioni altri che lo hanno scoperto un po'più recentemente però riconoscono in quella possibilità di dare centralità all'Europa un'opportunità in più
Anche per l'Italia stessa ecco che allora si apre quella chance di ridisegnato ci in maniera diversa e allora dico io
Prima Antonio Tajani parlava di dei cambiamenti avvenuti con il governo Draghi rispetto alla politica estera io devo segnalare però che già nel Conte due
Il cambiamento di politica estera c'era stata che ricorda che ruolo che il mio partito ha avuto nel Conte uno quando eravamo all'opposizione nel tenere il punto rispetto alle posizioni sulla memorandum con la Cina sulla cosiddetta Via della Seta il partito democratico aveva mantenuto una posizione molto molto chiara mi sembra che poi con il conte due sia stata affermata la posizione che il Pd
Teneva perché quella centralità che il Partito democratico ha sempre voluto dare nei rapporti con gli Stati Uniti è stata rimarcata anche in quella fase e dico che oggi sia trovati tutto una sorta di grande accordo per provare a rivederlo ieri considerarlo completamente da un altro punto di vista non lo so se riusciremo a farlo ma quella proposta che è emersa anche recentemente all'interno del G7 di lanciare proprio un'alternativa
Alla sia della società con un nuovo piano lo chiamiamo di di sviluppo di sviluppo globale per le infrastrutture dei paesi a a basso reddito
è una sfida che secondo me però vale la pena di giocare e si gioca
All'interno anche di questi cambiamenti di quel possiamo essere protagonisti allora io dico ribadendo quella che può essere quei due concetti che trovavo
A esprimere prima di autonomia in realtà io penso che ci sia questa bella soggiorni per l'Europa tutta e per l'Italia in particolare insieme all'amministrazione dai trincea ingrato sbloccato gli Stati Uniti da quelli sono azionismo che non faceva bene a nessuno agli Stati Uniti in primis
Ma di cui abbiamo sofferto tutti
Per un'opportunità di essere tutti più forti quel multilateralismo che ritornato lo ricordava prima l'ambasciatore all'ordine del giorno un termine che ormai è diventato parola chiave e che forse utilizzato davvero in quella volontà di lavorare tutti insieme ci può rendere più forti e io dico anche può rendere i Paesi un po'più giusti tedesco
Grazie senatrice più giusti ed equi è un bellissimo spiccio quello che arriva da lei vi dimostro adesso un invidio intervento di Ellis line vicepresidente e assessore al contrasto alle diseguaglianze transizione ecologica della regione
Sì Emilia Romagna doveva partecipare ma non è non è riuscita per altri impegni ma ci manda ci manda questo saluto e questo contenuto vediamola
Buongiorno a tutte e a tutti un saluto caro a tutte le relatrici relatori che sono coinvolti in questa bella discussione purtroppo non ho potuto partecipare di persona trattenuta da alcuni impegni istituzionali qui
A Bologna voglio anzitutto ringraziare per l'invito l'autore di l'America per noi Mario di pizzo con cui ho il piacere di avere una certa familiarità e amicizia dei tempi dell'università lo ringrazio
Perché attraverso questi scritti anche le autorevoli interviste che ha svolto e che ha poi Solto è raccontato in questo volume ci consegna un lavoro prezioso e molto utile per contestualizzare per capire la natura delle relazioni tra il nostro Paese
E gli Stati Uniti per quanto diamoci rapporti politici economici culturali tra il nostro Paese
E gli Stati Uniti non possiamo avere un quadro chiaro di dove siamo oggi se non abbiamo sguardo analitico a quello che si è svolto negli ultimi decenni negli ultimi anni vari
Momenti che hanno segnato la storia di queste relazioni
Non è concepibile nemmeno immaginare quali saranno gli scenari futuri autore ci propone una ricostruzione che vada Sigonella fino ai giorni nostri fino ai rapporti tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e il nuovo Presidente americano Giovanni bene quindi ci offre davvero una pista una traccia utile da ricostruire terra
Studiare non eticamente è la storia di queste relazioni anche capire che cosa ci aspetta in futuro io credo che la nuova amministrazione americana già al suo arrivo
è riuscito a dare slancio a allora e tornare e ridare centralità alla alla diciamo al multilateralismo
Che subiva danni colpi e contraccolpi anzitutto appunto dalla precedente Amministrazione americana ma non solo perché molte altre
Stati hanno inferto questi corpi mettendo in discussione anche importantissimi accordi internazionali che hanno ripreso vita e vigore proprio con la l'entrata
Al governo del nuovo presidente paventano ad esempio degli accordi di Parigi fondamentali sul contrasto i cambiamenti climatici la riduzione delle emissioni climalteranti e contenimento diciamo dell'aumento delle temperature
Parlo ad esempio anche gli altri contesti in cui il multilateralismo è stato sotto o attacco l'Agenda venti trenta è stata provata nelle all'Assemblea generale dell'ONU alle Nazioni Unite al nel due mila e quindici è un impegno per tutti i governi tutti i livelli di governo sono diciassette obiettivi per lo sviluppo sostenibile che intrecciano i temi della questione sociale della giustizia sociale del contrasto e diseguaglianze dell'accesso
Ai servizi fondamentali dalla salute all'educazione
E tanti altri con quelli appunto di transizione ecologica ormai rimandabile per le nostre società ecco sarà interessante capire come questo nuovo slancio questa nuova centralità del multilateralismo
Anche a grazie a un nuovo protagonismo spero che il nostro Paese nel contesto europeo e così precaria a risalire
Dalla crisi pandemica che è stata una crisi simmetriche colpito tutti i Paesi europei bruttissimi quasi tutti i Paesi del mondo in modo sì drammatico ecco da qui si può ricostruire su basi diverse sarà interessante capire che ruolo giocheranno proprio le relazioni tra il nostro Paese e gli Stati Uniti in questo su queste grandi nuove sfide un lavoro e a presto grazie mille
Sarà Mario
Allora direttore Mario Sechi ecco citate sia chiariamo ciao Mario buonasera perché così puoi rispondere sì a questa domanda diciamo tutte a tutt'delle analisi dei nostri dei nostri ospiti per una domanda c'ero anch'io non so da cosa vuoi partire abbiamo seguito insieme talora maratone americane innovazione insomma periodo più
Vederti ballare con ascoltare
Tutti gli ospiti ringrazio Mario coming per invito organica per noi ha un pregio molto grande a me tocca particolarmente cioè puntuale come sa essere solo un cronista Cina il libro arrivato al momento giusto nono quando parte un'altra avventure quindi questo è un dato molto positivo ho ascoltato con interesse tutti c'è un bel passaggio tra passato presente io cercherò di andare anche un po'nel futuro però insomma Antonio Tajani
Ha detto delle cose che sono sacrosanto e così pure Giampiero Massolo ha ricordato anche quali sono o il borderline che cioè in tutta questa nostra politica estera necessaria l'altro la classe la posizione geopolitica perché abbiamo sempre avuto no
E quindi tant'è che la tradizione storica
E per i campi le stralunate chiamiamoli così visto che siamo in mezzo al Mediterraneo della nostra e la nostra politica estere alcuni casi la maltesi ha fatto bene a ricordare la Cina e adesso ecco perché ed è molto importante quello che ha detto e quindi c'è una conferma della cosa che mi ero che mi ero appuntato vero ha ragione il Presidente Dellai
Sapete tutti quanto io abbia in in passato ho detto deve arrivare dai perché questa è una situazione che non funziona più da tempo e quindi non sono certo sospetto di di criticare gravi ieri Draghi ha ragione quando dice non c'è sovranità nella solitudine però è anche vero bisogna fare onestamente il cronista che non c'è sovranità neanche nella Babele quindi io ti punisce no se ci sono se c'è confusione quindi qua il problema di trovare un altro
Quale voce la voce in Occidente no ricordato prima
Tajani ma solo questa questo film urgente l'Occidente continua
Ad apparire a arrivano in superficie comuni sua vulcanica poi va giù torna a a fare un po'come il Nautilus dei romanzi d'inverno e ma l'Occidente dove ma io mi sono segnato tre cose che ci riguardano da da vicino e sono guardate passato presente e futuro Iraq Afghanistan indica sono i nostri tre quadranti dove non ci siamo impegnati nel corso degli anni corrispondono esattamente a quella via lettera atlantismo europeismo di cui abbiamo parlato e nello stesso tempo corrispondono a quattro presidenti con quattro epoche diverso il primo album il grande choc dei due milioni no improvvisamente un nuovo millennio tre doveva aprirsi
Accordare la prospettiva ancora di una crescita seguente ai felici
Molto tra virgolette ma insomma comunque è stato privo positivo anni novanta di Clinton improvvisamente vengono spezzati
Dalla delle Twin Towers terrorismo essi comincia che cosa comincia nel due mila uno
L'evasione l'Afghanistan nel due mila e tre quella dell'Iraq poi più tardi in un periodo quasi insospettabili realtà poiché c'è sempre una continuo dove la storia si arriva alle primavere arabe e al caos libico allora
Moshe questa cosa qua
No è una crisi che è uno choc che sembra un grandissimo grandissimo ciò che in realtà siamo destinati subirne di più mirati naturalmente la storia si può anche pre vede ma solo fino a un certo punto
è quando arriva ad Aldo Presidente Obama alla fine però già di insomma dato che quell'inconscio arriva la crisi finanziaria cioè mutui subprime e inclusione arriva un altro choc ed è guardato un altro choc tiene un virus sostanzialmente e il virus finanziario
E questo virus si propaga al Vecchio Continente diventa per un Paese indebitato come l'Italia un problema di sostenibilità ha compiuto la nostra il nostro destino è legato a che cosa alla BCE guarda un po'chi c'è poi alla fine è alla alla all'azione della fede prese e molto importanti
E l'America egli che sempre è sempre lì no questa grande cattedrale
Che sta dall'altra parte oceano Atlantico infine dopo due mandati sorprendentemente cui una condizione economica favole perché Obama riuscire a ricostruire in qualche maniera Grassi
Ben Bernanke l'operazione di ieri
Esteso e così via
Americano riuscì a ricostruire con ma non bastò
Nel due mila e si diceva un altro sciocche un nome è un cognome dove un'altra più e però contemporaneamente a un sottotesto che di energia scrivono in mare emesso perché il presidentissimo richiama mi diceva loro cioè Cina la politica veri contenti i darsi naturalmente la sfida per il primato mondiale allora nell'economia
Nella ricerca dello sviluppo è naturalmente nella difference e infine altro colpo di scena altro choc quindi vedere come questa cosa la storia
Via si diverte a giocare a dadi mostrando sempre gli stessi pezzi ribalta aveva già mai niente con l'organico sostanziale
Una vittoria che appariva scontata dei Donald Trump in marzo diventa non più scontata
Naturalmente come tutti commette degli errori questi errori poi la fine IPA sistema tornare americano fra in pezzi perché arriva al voto postale di massa che cambia completamente la configurazione sociale anche di chi nuota sostanzialmente sia arrivano interna incredibile negli Stati Uniti no un'affluenza dal record mai vista diventa presidente
E il giornale e i giornali che cosa ha come sottotesto quindi Bush al grande choc del terrorismo che nasce sostanzialmente santuario però maestra come sappiamo Obama il grande choc venuti Sipra entrando a la sfida della Cina è ma a da un lato la Parrini all'emergenza la ricostruzione la vaccinazione nella ripresa
Americano l'idea di un nuovo amico il è contemporaneamente vero si ritrova ancora il problema della Cina
Dove siamo noi
In questo in questo scenario qua e siamo in mezzo
Ma non solo geograficamente
No ma anche in in termini geopolitici siamo in mezzo perché siamo in Europa
Siamo in mezzo perché siamo al centro del Mediterraneo siamo in mezzo perché abbiamo una storia complessa e composita in particolare siamo in mezzo perché siamo un Paese forte debole e nello stesso tempo con grandi potenzialità della potenza manifatturiera e nello stesso tempo però una grande debolezza prima debito pubblico di tutti in questi giorni speriamo che ci siano cresce molto che perché con quella che noi fosse risolveremo il problema concerto con una politica di ostilità che tra l'altro non è in agenda siamo in una in una politica Virna ce lo siamo in mezzo e siamo in mezzo anche nelle relazioni tra l'Eurasia Washington Washington e Mosca
Che cosa possiamo fare siamo in presenza di una neo strategie Kissinger rimane abbastanza abbastanza evidente questo che lo faccia democratico non deve non deve stupire
Borghesi dicendo che per fare il milione di giornali di destra servono i migliori giornalisti i giornalisti di sinistra e per fare di un giornale di sinistra servono i migliori giornalisti extra qui no in questo caso noi abbiamo il tentativo da parte degli Stati Uniti di riaffermare un ruolo americano con discrezione in però nel Mediterraneo perché non possono impegnarsi più di tanto
Per un tema interno di politica
Ma e contemporaneamente però hanno la necessità di separare la Russia e della Cina ed ecco che entra le cose che ha detto la mal pezzi che cosa possiamo possiamo fare noi possiamo certamente dare una mano non ci sono dubbi con l'ottica nella media competenza sorse Giampiero Massolo sarà d'accordo con questo anche Antonio Tajani e tutti gli altri però possiamo dare una mano dal punto di vista militare si certamente Patrol cioè controllo nell'area del Mediterraneo sorveglianza monitoraggio spettro elettromagnetico indelebile sono tutte cose che eh
Giampiero conosce molto bene
E possiamo impegnarci ancora di più certamente nessun medico siamo bravissimi
Io contrari generale Petraeus una volta e mi disse i carabinieri sono fantastici nel costruire nell'addestrare truppe è come giocare a basket come critico Magic J-Ax
Benissimo a questo noi lo possiamo continua Ferrini nation building sforzo diplomatico certamente perché noi arriviamo
In alcuni Paesi dove altri non possono dialogare no abbiamo visto possiamo fare e poi Intelligence naturalmente per fare tutto questo serve impegno
Perché tanto non andare molto indietro ma anche entrando diede diciamo una linea di credito Alberta a Giuseppe Conte nel suo nella sua prima avventura con quello che io chiamo a Lurano Frankenstein
E però poi dovremo anche stare gravi le premesse del professor Frankenstein cioè non era si può fare non si può fare sostanzialmente non si poteva fare
Niente o quasi perché non c'era un'idea di politica estera tant'è e veniamo alle cose da da la pezzi cioè noi abbiamo firmato un intesa sulla nuova viene da sé che è un'intesa politica
è un intesa che fosse dalla comprata come potremmo anche forse grazie abbiamo già de facto
Lasciata accade no la e lì che state cambiando però è pur vero che rappresenta un problema politico perché un documento presente perché naturalmente
Ti possono sempre dire quando ci sono le riunione di domani è ma tu hai firmato quel documento la ecco il documento è ancora valido che cosa fa e io penso che gli americani
Questo lo abbiamo fatto presente e d'altronde lo stesso grandi ha detto ma qualcosa bisognerà pur fare su questo Bonora
Ha lasciato lì no l'ha detto così e sarà affidato secondo me all'iniziativa parlamentare questo lavoro quindi bene il Pd che affatto no che ha posto il problema perché perché questo sì
Incastonata in un quadro naturalmente necessariamente sintetico come quello che sto facendo sul tema dell'atlantismo che è necessario
Dell'europeismo di cui non si può certamente fare almeno e di un'altra cosa un po'più grande
è complessa ma profondissima ben più profonda di tutto quello che abbiamo detto dal punto di vista culturale che il destino dell'Occidente
Azioni concrete perché poi uno dice va be'ma in politica e cosa si fa Blueprint for Action e allora il il nostro Quadrini non brucia
Investimenti nella Difesa necessarie
Perché senza dello strumento militare non si va da nessuna parte investimenti la difendono sono esseri viventi certamente un contributo più grande dissennato quindi aumentare la spesa per la difesa bisogna pur dirle queste cose da qualche parte in età di populismi però bisogna avere il coraggio di dire questo giochi senza la spesa alla difesa tu hai un ruolo meno importante sullo scenario mondiale
Investimenti nel nation building e quindi azioni concrete da fare con la la cooperazione della Farnesina
E la difesa stessa e naturalmente leggio lusinghieri organizzazioni non governative lì bisognerà completamento del pensare una politica che in fondo alla scala allora no la famosa politica per la cooperazione che ferma agli anni Ottanta sostanzialmente fine anni Novanta diciamo
L'altro l'altro elemento importante è la geopolitica nelle energie dove noi possiamo dire qualcosa di molto importante
Non fosse altro perché Cellini ora qua dietologi come il cane a sei zampe ma insomma è un caso voglio dire qua il tema il tema vero è che la nostra presenza in Libia
è fondamentale e non solo in Libia in tutta l'Africa circoscritti l'Egitto abbiamo il più grande giacimento di gas del Mediterraneo quindi siano Zoro ed è una cosa molto importante e al di là delle polemiche che si fanno
Chiuse la sollecitazione a si si carrozzati geni
Tutto giusto però poi c'è anche un tema di alleanze strategiche e così via la scoperta dei zo ha cambiato l'Agcom politica del Medioriente ha scombinato completamente i piani di molti Paesi sull'energia vedi alla voce Israele israeliani pensavano di essere convinto privilegiati dell'Egitto ma quando sullo stato scoop docile
Tutto è cambiato
Ho fatto questo esempio ma per dire cosa che è in corso un risiko di un politico un gigantesco nel Mediterraneo orientale intorno alle acque di Cipro coprotagonista alla Turchia di Erdogan colmare decorato il compito bisogna con sedersi al tavolo negoziare
Non fosse peraltro che noi siamo uno dei partner più importanti dal punto di vista commerciale
Non solo commerciale ma aggiungo cosa che socialmente della difesa siamo no siamo fornendogli come come suol dirsi e ricordo a tutti che la Turchia è il secondo esercito dell'ANAS è contemporaneamente però pone un problemi diciamo di tipo come dei visti chiamiamolo così voi compresi stemmi anticrisi missile AS quattrocento in difesa via da mostra bene noi abbiamo un una se Magenta
Enorme sull'acqua si può lavorare il documento del G7
Sulla non la via della seta ed essere chiari eh in aperto contrasto con quando abbiamo firmato un nuovo con la Cina qui questo contrasto va risolto a mio avviso le direttrici una iniziativa del parlamento su quel memorandum e quanto inutile multilateralismo naturalmente siamo tutti d'accordo strumento perché ma rimesso di Vieri noi dobbiamo contribuire però a me non risulta che giovane degli abbia chiamato prima gli alleati dello Strike dell'altro ieri insidia sulle postazioni Ylenia quindi ricordiamoci sempre che gli americani fu poi alla fine fanno molto per se stessi o grazie
Allora direttore tutte queste tue analisi chiaramente le giriamo i nostri ospiti c'è però ICI al tuo ragionamento una domanda che ti giro c'è arrivata da chi ci sta seguendo che la seguente in questi giorni abbiamo visto un ritorno dei tram pentito un secondo cui ci potrà essere un ritorno in politica da parte sua
Oppure di un suo ha detto anche in seguito alle vicende pandemica e che hanno provocato molte vittime negli Stati Uniti goduto proprio al confine col Messico
In pista come suol dirsi star di fatto già facendo campagna per il due mila ventidue la domanda aprirebbe tutto un capitolo sulla politica interna americane anche molto interessante io segnalo solo che l'avrei Nation
è una cosa molto forte molto seria gli americani sono in piena dimensione da guerre culturali
è questo bisogna vedere che alla fine favorirà ma certamente i repubblicani sono molto forti sul territorio e quindi alla fine sarà bisognerà vedere che cosa succede con le elezioni di midterm nel due mila e ventidue perché le possibilità Carey conquistino il congresso sono molto concrete
Non cambierebbe molto dal punto di vista la politica estera come saranno tutti le linee della politica estera americana sono molto profonde molto consolidati però sul piano interno sarebbe groß ovviamente
Allora Mario Mario De pizzo io penso che forse anche porre qualche domanda da fare all'ambasciatore alla senatrice tra l'altro saluto ringrazio virtualmente anche il presidente Tajani che ci ha lasciato perché aveva un impegno
Allora Mario ecco citate
E diamo sei
Più vicina alla nostra into a tavola rotonda peraltro mi sentite sì ecco atti che sentiamo ma non ti vediamo
Soffermiamoci su
Non ci perdiamo molto comunque anzitutto indenne grazie a Gianluca ai due già Luca per voluto questo momento di di tese sessione poi alla Luiss University Press che ha creduto in questo progetto Paolo Messa che autore della prestazione che nostro in questo momento il nostro inviato in America ma io non ho molto da aggiungere nel senso che quello che ha detto l'ambasciatore Massolo molto vero la relazione con gli Stati Uniti e il parametro dello stare al mondo o dell'Italia e la cifra Lisi misura
La nostra capacità poi di di costruire un interesse nazionale al quale spesso abbiamo abdicato perché non siamo in grado di rappresentarlo e soprattutto non siamo in grado di di costruire una politica regionale per il Mediterraneo è una politica europea
Perché e nella politica europea che si sostanzia anche l'atlantismo la sfida di Mario Draghi e coniugare questi due aspetti fondamentali
Allora senza girarci intorno l'Europa Giuliano Amato del libro dice una cosa quando
Ci si rivolgeva a all'italiana si partiva da un assunto l'Europa era fatta di tre grandi Paesi
Francia Germania e Gran Bretagna è di un Paese mezza misura l'Italia uscì orario metà il Regno Unito non c'è più
Abbiamo l'opportunità di diventare una misura piena però serve francamente un un patto fondativo nuovo tra Berlino
Lo Roma e Parigi serve riformare i trattati e poi come diceva Mario Sechi servono i progetti industriali comuni
Non solo sull'energia a c'è serve se serve costruire un unico interessa e che poi cammini insieme a quello o degli Stati Uniti per la ricostruzione dell'Occidente
E che euro perché l'Europa
Sebbene coltivi la sua autonomia strategica da sola non ce la fa a stare
Nel grande gioco che abbiamo di fronte perché poi ci sono si chiede come lo spazio come innovazione tecnologica in cui esce abbiamo ritardo considera considerevole poi nella crisi dell'ordine liberale non dobbiamo mai dare per scontato che ciò che ci accomuna sono dei valori
Lo Celentano comunità il destino è una comunità che condivide dei valori
Democrazia e libertà
Sono delle cose non dobbiamo dare per scontate altrove
E lo vediamo sono assolutamente garantite la Cina è un regime la durezza con cui Draghi ha ha ha parlato di Erdogan anche se non è un dittatore insomma no però predetto no però parliamoci chiaro
Ci sono questi dittatori no cioè a volte le cose vanno chiamate col col loro nome
Da chi lo fa perché ha una leadership forte perché ha una capacità di divisione io conclude il libro dicendo che la qualità del rapporto tra Italia e Stati Uniti dipende anzitutto dalla qualità delle nostre classi dirigenti e quindi servono delle classi dirigenti che abbiano una visione chiara di quanto il nostro Paese possano fare nostro Paese comune del tutti i nostri
Ospiti osservatori può fare molto molto da dire
La geografia e già decisiva diceva Braudel la la centralità nel Mediterraneo insomma è più e più che qualcosa poi non davvero non non vorrei dilungarmi oltre vi ringrazio davvero molto
Ma io una domanda per chiudere Mario no no no perché non ho sentito purtroppo quando pensavo bensì l'onorevole Stefano scusi no e perché questa cosa della misura piena no che era una domanda che volevo fare all'ambasciatore e anche la senatrice perché oltre a questo in queste dichiarazioni diede chiamata sulla sulla dal ruolo dell'Italia ce n'è un'altra molto interessante c'è una un un botta e risposta tra il generale queste le case e Massimo D'Alema Kosovo si parla dell'intervento in Kosovo e Clark dice di D'Alema è stato il primo ministro il primo primo ministro italiano che ha finito una guerra con gli stessi alleati con cui l'aveva cominciata
Allora ambasciatore vorrei chiudere con lei proprio con la domanda che faceva
C'era Mario Del Pizzo adesso ce l'ambizione è quella di diventare finalmente un Paese da misura piena considerato a misura piena ce l'ha ce la facciamo ce la faremo secondo lei credo sprovvisti certo
Ci vuole
Ci vuole una classe politica
Che spieghi all'opinione pubblica
Che il diritto internazionale è tuttora un diritto
Primitivo che le relazioni internazionali sono relazioni di Potenza
Che non necessariamente per agire bisogna aspettare le tradizionali fonti di legittimità internazionale all'azione ma che il mondo si divide fra chi fa uso delle armi e chi non fa uso delle armi
Che il mondo è fatto di scelte di campo
Che il mondo è fatto di Paesi che tendono a risolvere anche se in modo imperfetto il conflitto saperi tornante fra efficienza rappresentanza efficacia delle decisioni e rappresentanza
E che sempre più detta legge chi è in grado sì
Di coalizzarsi di agire attraverso lo strumento multilaterale ma anche di assumersi responsabilità il proprio diciamo così allora è chiaro che tutti i Paesi sono tradizionalmente portati dalla loro collocazione geografica dalla loro storia dalla sensibilità delle opinioni pubbliche a declinare l'anno la loro presenza nel mondo
Sulla base di tutto questo a definire a fare questa sintesi che quest'opera di sintesi chi era interesse nazionale la definizione di interesse nazionale ciascuno nel lo declina sulla base di questo genere di elementi però
Detto cui sto
Non si può degli finire destinare all'interesse nazionale li sciando l'opinione pubblica sembra dal verso del pelo ogni tanto bisogna dire le cose come stanno anche se costa qualche voto
Questo significa stare al mondo altrimenti potremmo perderci per strada nel Regno Unito
Potremmo avere un presidente americano simpatico ma resteremo sempre quello che Mario Sechi chiama una media potenza e che io definisco un paese senza visione schiera
E e senatrice siamo nel suo campo a questo punto perché tutto questo tocca proprio alla classe politica
La una domanda è difficile e non mi sottraggo perché io continua a dire lo dico sempre che uno dei problemi
Che hanno per esempio le forze politiche come quella cui appartengo io che è una forza che non cerca di parlare alla pancia
Tutti gli elettori
E che quindi risponde sempre con messaggi forse troppo complessi perché è convinta che non esistano
Sul risposte semplici a problemi che sono complessi e spesso quello che tu devi spiegare vuol provare a spiegarlo con parole semplici ma non è detto che sia semplice
Per spiegare e l'invito che l'ambasciatore fa e che è un invito che mi sta particolarmente a cuore però ci mette in richiama un po'tutti perché ci sono certi messaggi che sono dirompenti che passano subito sono i messaggi che ti fanno sentire che s'è più forte se pensi solo a te stesso
Quindi decisioni se ci metti non voglio fare qui slogan e quindi perdonatemi però a un messaggio impattante come prima gli italiani che ci arriva subito è difficile provare a rispondere come per esempio abbiamo sempre trovato fra di voi in una spiegazione appuntiti globalità di complessità
Di posizionare il nostro Paese per quello che ricordiamoci che il sentimento anti europeista lo abbiamo rischiato anche noi come Paese ed è uno dei primi segnali
Che rischia poi di danneggiare tutte le scelte che l'Italia può fare perché io ritengo in maniera estremamente chiara che la possibilità di essere noi forti anche per via della nostra particolare posizione geografica che ci pone come interlocutori ma ci può neanche come ricettori principali tutti una serie di problemi
La nostra risposta deve essere provare a rafforzare il campo con gli altri non isolarci etere spiegare questo non è sempre facile proprio per quello che diceva l'ambasciatore le dinamiche politiche lo diceva benissimo prima Mario Fezzi siano mia stanco mai
Di ascoltare le dinamiche politiche le dinamiche geopolitiche
Si toccano all'interno di un contesto che è Complesso e devi tener conto di tutto
è in grado la politica spiegarlo
è io penso che sia il dovere della politica spiegarlo però poi ricordiamoci che spesso anche quando tu spieghi se non riesce a essere sufficientemente chiaro se non riesci
A coinvolgere l'interlocutore tutti ascoltati che poi ci dovrebbe votare
Poiché rischia che la gestione della politica del tuo Paese Sadaqi magari con un messaggio molto semplice molto rapido che non è detto però che sia un messaggio reale e poi però e gestisce la situazione come questo preoccupa preoccupa un po'per cui da parte nostra c'è l'impegno di trovare sempre a non uscire dalle situazioni ma spiegarle assumersi la responsabilità come quella rispetto al memorandum della sulla via
Della Della Seta il fatto di provare a rilanciare rispetto a qualcosa ripeto noi non l'abbiamo non lo volevamo però ce lo troviamo va gestito va affrontato in in qualche modo penso che tra chi abbia trovato una una possibile via però va spiegato il perché e va spiegato quindi che cosa vogliamo essere l'unica io ritengo che il nostro essere europeisti Atlantis io dico anche ambientalisti
Perché è la grande sfida che poi ci porta a toccare un altro tema che deve essere affrontato a livello globale
Lo si fa con una politica seria
Che non ha paura di dire come stanno le cose anche quando sono complicate però in questa narrazione e qua finisco ci dobbiamo dare una mano un po'tutti
Perché se il messaggio Complesso spetta alla politica spetta poi anche a chi tutt'intorno
Vuole diffondere quel messaggio penso al giornalismo quello molto molto impegnato a dare una mano perché il titolo
Sia quanto più chiaro possibile e magari non a caccia di laica neppure il titolo abituata anche quello ad una complessità che potrebbe insomma se ci abituassimo a quella aiutare
Grazie senatrice siccome nessuno si stanca mai di ascoltare Mario Sechi direttore c'è un altro conformista
C'è un'altra domanda per te in questo contesto come vedete è il rapporto fra la NATO e le nostre forze armate da un punto di vista unione degli eserciti direttore
Che saranno una delle cento pistole dunque quattro così un contributo alla NATO importante potrebbe essere ancora più grande in termini di contributo di bilancio dice siamo grandissimi contributo nelle missioni estere storicamente come sanno tutti siccome il tema numero uno io sono
Buon amico di Guerini che stima è un ottimo Ministro oltre che un ottimo politico e però noi dobbiamo la politica un concerto come sappiamo tutti noi che la forma sono verso
Dobbiamo un po'bene quello che dice che dice basso cioè una visione qual è la l'idea che abbiano dell'Italia all'interno dell'Unione europea e all'interno di quelle grande
Spazio immaginario e reale che si chiama ma nel nostro no allora una cosa che noi riusciamo a definire il nostro essere nel mondo nessuno nessuno sgambetto se vuole tempo in termini filosofici Severini anni però è così
è ancora una volta che noi abbiamo definito questa dimensione e abbiamo delimitato il nostro spazio quando mettendoli confini calzando umori ma apprendo no apre l'apertura che conta
Nella dimensione internazionale con la chiusura
Come abbiamo visto tra l'altro ecco una cosa che noi abbiamo definito questo se non ho gli strumenti
E allora la NATO gettone d'uno strumento molto importante gli americani in questo momento per fortuna temperati dalla stessa Italia ma anche dalla Francia e dalla Germania particolare meno Santa Merkel finché finché c'è poi vedremo che cosa che cosa arriva dopo in quello che entra nel grande incompiuta però
è gli americani non interpretano con uno strumento militare che è un po'resuscitato ovvero a fare una politica diciamo in Eurasia
Contro sostanzialmente la Russia in realtà è un tentativo di separare la Russia la Cina abbastanza e basta anzi diventi questo però convegni cambiato che sono importanti anche con dei rischi perché lo dobbiamo sempre stare attenti a non provocare troppo la grande madre Russia abbiamo visto cosa è successo voi cosa succede in Krajina eccetera
Allora in questo quadro noi abbiamo grandissimo ruolo da esercitare naturalmente siamo in competizione poi all'interno dello stesso opera con altri soggetti
La Francia
La Francia è una potenza nucleare e stare ai nel club dell'atomo o della gomma se volete un impatto ben diverso bisogna sempre ricordarlo Spini abbiamo la Francia abbiamo qualche aspirazione della Germania
A diciamo va bene nucleoni un esercito sibili tutti per ragioni storiche la Germania non partecipa diciamo alla dicendo militare per così dire però adesso insomma la situazione
è un po'diversi addirittura c'è la bimba Germania per avere la prima grande frazione però il primo grande elemento dell'esercito europea alla guida tedesca qualcuno ha recepito va a questo non si può fare
Quindi tra Parigi e Berlino che hanno sempre la loro cooperazione stretta c'è questo tipo di di Iezzo in questo momento anche questo tipo di di di idee noi che cosa facciamo talora fino al due mila ventitré centrati
E qualcuno dice ma c'è tempo quindi per pensare certamente intercellulari c'è speranza dico io
Con l'ASI oscuro va propongono Roberto
Gli vogliamo tutti bene però allora però qua finché agenda che c'è speranza che al al al povero cronista poi prende il taccuino qui naturalmente
è la penna e scrive sì ma dopo ecco c'è il dopo chiama in causa quello che diceva Simone pezzi cioè ma la politica già la classe dirigente che evocava ma solo questo è il vero punto cioè noi dobbiamo approfittare di questa bolla
Lui centrali per ristrutturare il sistema politico un vostro succedendo
In maniera caotica guardate che cosa è successo in un cinque stelle ma anche nello stesso Pd voglio dire il cambio della segreteria Del Buono Nicola Zingaretti quello è un fenomeno di così bivi implosione che non si capisce anche perché tra l'altro e siccome Zingaretti potrà continuare a questa marzo e arrivato Enrico Letta che è un amico bravo cerca uno spazio a sinistra era un'operazione non semplice ma non basta perché nella stessa destra vediamo che ci sono
Dei movimenti allora in questi due anni
In cui dobbiamo ricostruire il Paese uscire dall'emergenza sanitaria eccetera vogliamo anche ricostruire la politica cavoli pezzi
E allora su questo visto che la domanda rivolta ancora una volta la classe politica scrive Mario Del Pizzo conclusione del suo li però così come Federico Fellini diceva del suo amico e compositore Nino Rota trovo che l'Italia possa definirsi L'amico magico degli Stati Uniti
Talvolta sfuggente al ritmo quando invece leale brillante prezioso e all'altezza del proprio interesse nazionale altre volte ancora eccessivamente subalterno
Un amico l'Italia che può mostrarsi tanto più forte e affidabile quanto più lo è il tenore
Per la sua classe dirigente appunto io vi ringrazio ringrazio il nostro padrone di casa Gianluca Comin tutti i relatori grazie mille all'ambasciatore Massolo senatrice mal pezzi grazie per essere stata con noi
Anche ovviamente Presidente Tajani Mario non so se vuole aggiungere qualcosa a chiusura di questo evento dedicato a te e al tuo libro
E le aziende ne siamo dinanzi al disastro ecco ecco però volevo dirgli solo grazie solo grazie
Va bene così
Seveso Moreno devanāgarī così rimane ancora ma tutto sì sì sì lontano però coi coetanei maschi di Martini simulati
Grazie a tutti ragionavo grandi però dove