Lama e la democrazia italiana: la Resistenza e la lotta al terrorismo

Bene Telenuovo buongiorno a tutti
Benvenuti a questo incontro di stamattina a questo convegno voluto dalla CDL dall'ampi in collaborazione con la Fondazione Di Vittorio e con l'Associazione Luciano lama
Siamo a cento anni dalla nascita dei Luciano lama
Nasceva il quattordici ottobre del mille novecentoventuno a Gambettola
Un secolo nella misura piena di una storia
La storia di un uomo
La storia di un Paese
La stessa storia
Così parleremo di Lori in realtà parliamo anche di nuovi i ciò che siamo stati diciamo che abbiamo sognato di ciò che abbiamo voluto
Parlo della vita di una persona come me che ha coperto questi ultimi settantacinque anni di storia
I giochi abbiamo realizzato di ciò che abbiamo conquistato dei pensieri delle azioni delle strategie che hanno segnato gli anni gli anni che hanno fatto la Repubblica italiana la Repubblica della democrazia
Parliamo delle bufere che abbiamo attraversato dei passaggi cruciali del nostro avanza mento
Ci sono vite che raccontano una nazione ne sono come la cifra
E raccontano fedelmente il loro tempo politico e storico lasciatemi fare solo qualche nome
Però fare comunità come Sandro Pertini
La sia perché metta le donne come Tina Anselmi e Nilde Iotti come Luciano lama
Hanno un tratto in comune nelle loro diversità
L'intelligenza degli avvenimenti
La limpida coscienza la scelta responsabile
E così la storia della vita dei Luciano Lama è la storia stessa della democrazia italiana bene più prezioso che abbiamo
E la storia dell'era vizi da dove è venuta dalla Resistenza
In questo momento sono a casa Cervi la casa della vita dei sette fratelli la casa della loro cattura quel venticinque novembre del quarantatré siglati poco tempo dopo a dicembre era solo l'inizio della Resistenza
Come il se n del grande albero della democrazia
Da allora Luciano lama
Presidia il midollo spinale della Repubblica alla si attende dire così cioè il lavoro
E quindi il sindacato
E la sua anima più profonda
L'aspirazione all'unità sindacale come presidio della democrazia
Lui ne vedrà la scesa di questa unità e poi il successivo allentamento
No ma siamo dentro grandi stagioni ideali grandi sacrifici
E voglio sottolineare questa parola un Paese non cresce se non con i grandi sacrifici consapevoli grandi conquiste
Grande i siti affrontate i rischi e ostacoli per la democrazia così nella nostra memoria
Questi ostacoli nella nostra carne
E chiamo solo la strategia della tensione il terrorismo
Sono parole ma sono cose enormi
Domani e il sette luglio sessantun anni dopo i morti in piazza a Reggio Emilia il sette luglio del mille novecentosessanta
Lama un grande protagonista
Da quando è entrato giovanissimo alla testa dei partigiani nella città di Forlì e nell'aprile del quarantacinque alla Camera del lavoro alla CGIL come erede di Di Vittorio
Con lui con Luciano lama negli anni settanta è forte il ruolo politico e sociale del sindacato
Di nuovo ripeto a presidio della democrazia passando per il Parlamento e poi anche il sindaco di Amelia
Lo ricordiamo irremovibile nel contrasto al terrorismo
Era ancora resistenza
Ecco questo convegno credo che chi restituire annunciano nella sua statura
E allora sentirmi dire concludendo di fronte a lui un gigante
Noi interrompiamo il nostro presente alla nostra democrazia
La condizione del lavoro che fonda la Repubblica
Stiamo bene che nel lavoro che donne e uomini diventano cittadini
C'interroghiamo sulla politica il prendersi cura della vita dell'Italia e del mondo
Datemi dire che con Luciano lama siamo semplicemente ai fondamentali così necessari oggi
E adesso cominciamo insieme con contributi molto importanti
A delineare questa storia raccomando soltanto coloro che interverranno per rispetto dei tempi perché abbiamo una mattinata molto intensa no subito la parola chiara Colombini dell'Istituto storico della Resistenza di Torino
Parlerà delle della conquista della democrazia alla Resistenza come il fenomeno militare e sociale prego chiara
Grazie attutire Buongiorno tutti grazie davvero per questo invito
Allora per cercare rispettare i tempi penso che forse più efficace per entrare direttamente nel tema che mi è stato assegnato c'è una resistenza come fenomeno militare sociale penso che sia a partire dal due
Aggettivi due definizioni che sono state date da Mirko cantieri è Claudio Silingardi in un loro saggio del due mila diciotto dedicato alla guerra partigiana
La Resistenza è stata una guerra asimmetrica e ausiliaria vincono
E sono due aggettivi che ci consegnano altrettanti altrettante chiavi importanti perché ci permettono di entrare nella concretezza di quell'esperienza
E perché ci permettono anche di tracciare i confini entro cui di fatto si può collocare l'azione militare della Resistenza
Che che va considerata come una guerra di guerriglia
E la guerriglia sia la natura essenziale della Resistenza che sia l'unica forma che essa può condurre ce lo dicono con grande chiarezza in numeri le stime circa la consistenza del movimento partigiano nel corso dei venti mesi stime su cui la storiografia sostanzialmente concorso
E stiamo parlando di un movimento che conta circa mille cinquecento effettivi alla fine di ottobre del quarantatré dieci mila alla fine dell'anno del quarantatré
Si sale a trenta quaranta trenta quaranta mila nel marzo del quarantaquattro a cinquanta mila luglio per arrivare al picco della grande state partigiana settanta ottanta mila combattenti in agosto
E poi riprende a scendere il movimento si torna a quaranta mila effettivi la fine quarantaquattro addirittura trenta mila si stima inizio quarantacinque siamo nel pieno della crisi invernale che segue il programma Aleksandr
Si torna a marzo nel quarantacinque ottanta mila per arrivare a centotrenta mila inizio aprile quarantacinque per poi arrivare ai giorni dell'insurrezione ha una stima di duecentocinquanta mila ecco allora questi numeri ci dicono con chiarezza che stiamo parlando di una guerra asimmetrica di un movimento evidentemente minoritario
E irregolare che sta fronteggiando l'esercito regolare che è riuscito a mettere in ginocchio eserciti altrettanto regolari in tutta Europa
Aggiungiamo un altro elemento quel movimento minoritario e irregolare nasce dal basso nasce spontaneamente
Certamente e dotato di competenze militari ci sono quelle dei molti ufficiali di carriera che scelgono di non cedere le armi
All'otto settembre ma non solo ci sono anche quelle dei soldati di leva stiamo parlando di gente che sotto le armi da anni vista la politica bellicista del fascismo
Trovare in cordata altrettanto chiaramente la consistenza del fenomeno dei renitenti quindi di tutti quei giovani che decidono di non rispondere ai bandi di leva di Salò che sono sei tra novembre quarantatré luglio quarantaquattro
I bandi che la Repubblica Sociale emette per dotarsi di un proprio esercito
E se allora guardiamo la schiera dei renitenti
Anche se è ovvio che non tutti e non meccanicamente entrano nelle file partigiane è chiaro però che il discorso sulle competenze militari di base cambia di segno perché per molti vanno costruite da zero
Aggiungiamo un altro elemento ancora quel movimento partigiano oltre che i minoritari o irregolare spontaneo e clandestino
Non c'è a sorreggere una struttura statale una sua rete i distretti militari di caserme e di depositi e questo significa che per il movimento partigiano in tutto da inventare tutto da organizzare
Da imparare proprio si deve capire dove insediarsi confermarsi come combattere
Allora tutte queste caratteristiche che ho elencato spiegano bene perché la Resistenza vada intesa come una guerra irregolare e ausiliaria rispetto a quella condotta dagli angloamericani incontri
Circoscrive questi confini entro cui può svilupparsi l'azione militare della Resistenza non significa affatto sminuire né il ruolo o l'importanza l'importanza militare delle formazioni partigiane risiede nel contrasto all'occupazione che esercitano attraverso le azioni di guerriglia di sabotaggio e di raccolta di informazione ed è un'azione fondamentale
Perché molesta in continuazione gli occupanti in ne disturba le linee di rifornimento no impedisce che gli occupanti esercitino senza pericoli quel sistema di sfruttamento e di rapina delle risorse che il cuore stesso della logica dell'occupazione nazista
Impedisce in sostanza che gli occupanti si sentano tranquilli e indisturbati nel territorio che con
E più concretamente ancora l'azione dei partigiani costringe i tedeschi a distrarre intere divisioni potenzialmente destinate al fronte le coste costringe a distrarre per il controllo delle retrovie
Per tentare di ripulire le reti le retrovie da questa molestia costante
Le divisioni tedesche distratte dal fronte sono da sei a otto secondo parrucchieri e Silingardi cinque secondo Franzinelli Flores
Non è semplice il conteggio della totalità delle divisioni tedesche presenti in Italia Carlo Gentile nella banca dati che ha curato per l'istituto germanico ne ha individuate quarantotto però questo è un numero
Che va precisato perché tiene conto anche degli avvicendamenti tra i reparti così che non tutte quelle quarantotto sono contemporaneamente presa tra il numero delle divisioni tedesche distratte dal fronte resta comunque considerevole proprio in questo emerge la rilevanza importanza della guerra ausiliaria del movimento punk
Ovviamente non è solo un conteggio se pensiamo a questa rilevanza che ci sia un ruolo militarmente rilevante della resa della Resistenza ce lo dicono direttamente i tedeschi
Lo dice Albert Kesselring comandante del Gruppo Roma tessuto dell'esercito hitleriano in Italia il primo ottobre quarantaquattro
Quando ordina un'offensiva contro le forze partigiane che lei definisce una peste e ordina di colpirne perché appunto molestando le linee di rifornimento e dice impediscono il completo utilizzo del potenziale di guerra dell'Italia occupa
Prima ancora delle parole di Kesselring e forse più inequivocabilmente e la stessa
Brutalità nella reazione dei tedeschi e dei fascisti con loro alle azioni partigiane a dirci quanto queste tesi no quante queste siano rilevanti militarmente
E infine che ci sia come un'importanza militare della Resistenza lo dice molto banalmente il fatto che gli angloamericani in Italia come in tutta l'Europa occupata
Sostengono i finanziari movimenti partigiani che si costituiscono alle spalle del fronte nel merito
Poi c'è naturalmente il momento dell'insurrezione indicare con chiarezza la maturità neanche l'efficienza dal punto di vista militare del movimento clandestino poi minoritario che si è saputo organizzare nel corso dei venti mila sì organizzato peraltro arrivando a definire l'unificazione delle diverse formazioni partigiane costituire un solo esercito un unico esercito oggetto questa unificazione diventa operativa il diciotto aprile quarantacinque e questo indica chiaramente
E la nuova realtà non a tempo mi materialmente disse di meritarsi
Nanni banane considerare che i vertici politici e militari della Resistenza discutono del progetto dell'unificazione in dall'inizio del quarantacinque e soprattutto lo fanno
Avendo in mente un obiettivo di efficienza e di credibilità militare pro un'efficienza che viene dimostrata dall'insurrezione come hanno rilevato Franzinelli Flores sono centoventicinque le città che si liberano in autonomia prima dell'arrivo degli alleati
E date le condizioni di partenza che ho illustrato fino a qui davvero non si tratta un risultato di poco conto
Peraltro com'è ovvio non è soltanto sul metro dell'efficienza militare che possiamo misurare il significato dell'insurrezione in quella fase le forze partigiane mostrano la loro importanza anche nell'azione di difesa
Degli impianti e delle infrastrutture che sono a rischio durante la rissa la ritirata dei nazisti e dei fascisti
E va comunque aggiunto che per l'insurrezione per la resistenza in generale è un significato più ampio rispetto a quello strettamente militare da tenere prezzi
Che il significato del riscatto dell'Italia nell'avere dimostrato la possibilità di dare corpo all'Italia
Diversa da quella fascista che ha avuto un ruolo determinante nello scatenare la guerra e che per ventitré anni è stata un Paese occupante che ha seminato morte e distruzione
Non è soltanto l'aspetto del riscatto per quanto importante a suggerire che la Resistenza non può essere circoscritta a un fenomeno esclusivamente militare
è stata senza dubbio anche un fenomeno politico ed è un aspetto premiante ma sarebbe un tema riportata troppo ampia
Quello che vorrei mettere in luce avviandomi a concludere e però la sua dimensione di fenomeno sociale che del resto è anche la base per riflettere sul significato politico
Della resistenza
Nell'immediato dopoguerra e per alcuni decenni sia nel discorso pubblico sia negli studi storici sono state al centro dell'attenzione
Essenzialmente le formazioni partigiane combattenti le forze politiche alle quali si sono collegati
Sul versante storiografico però specialmente dagli anni settanta e ottanta lo sguardo progressivamente si è ampliato anche grazie a nuove fonti al movimento di per interrogare queste fonti e lo sguardo è andato via via includendo nuovi protagonisti e altri modi di resistere
Quello degli operai nelle fabbriche dei contadini nelle campagne degli internati militari dei deportati
Del clero delle donne le iniziative di disobbedienza civile di aiuto ai perseguitati fino ad arrivare oggi all'attenzione rivolta alla popolazione vittima dei bombardamenti delle stragi
E tutte queste sono state acquisizioni storiografiche importantissima in primo luogo perché hanno permesso di comprendere molto più a fondo quello che succede in Italia tra il quarantatré e il quarantacinque
In secondo luogo sono state importantissime perché il lavoro degli storici ha messo in luce come tutte le esperienze non armati Milo abbiano aprioristiche specifiche come tutte non siano secondarie subordinate
Come imposizione semplicemente ancillare rispetto alla guerra partigiana
Queste forme di contrasto all'occupazione sono ciò che ovviamente ci consente di guardare alla dimensione sociale della Resistenza
Alcuni rivolgimento informe con tempi diversi di altri pezzi di società oltre al movimento combattente i numeri ai quali ho fatto cenno in precedenza ci dicono chiaramente che parliamo di un movimento minoritario come già detto sono però numeri riferiti sostanzialmente ai combattenti in armi
Quindi fotografano soltanto una parte delle forme di nuovo
Le banche dati del partigiano atto di cui più regioni dispongono sanno dare un quadro più ampio nel quadro più complesse sono costituite sulla base delle domande per l'intero per ottenere il riconoscimento partigiano
Ai fini del riconoscimento del servizio militare oppure a fini pensionistici
E includono non soltanto i partigiani combattenti ma anche i patrioti cioè quanti hanno prestato aiuto in vario modo in qualche caso come in Piemonte la mia regione c'è anche la categoria dei benemeriti chi presta aiuto
In forme ancora più difficilmente formalizzati
Ma anche nel caso delle banche dati e anche nel caso della banca dati nazionale che in via di costruzione ora parliamo comunque di stime al ribasso perché non tutti quelli che si sono mobilitati in forme diverse per contrastare l'occupazione avanza Lupoi la domanda di riconoscimento una porta con la guerra e questo a cominciare dalle donne sono moltissime quelle che non non presentano la domanda
Aggiungerei un altro aspetto allarghiamo lo sguardo sia oltre la lotta armata dei partigiani combattenti
Sia oltre le forme di Resistenza non armata e guardiamo alla popolazione italiana nel suo complesso e parliamo allora di circa quarantacinque milioni di persone
Ha avuto una fortuna molto ampia e non solo in ambito storiografico ma anche e soprattutto nel discorso pubblico
Per la resistenza all'immagine di due minoranze contrapposte i partigiani da un lato e i militi di Salò dall'altro
Due minoranze tra le quali nel corso dei venti mesi si stende una decisamente maggioritaria zona grigia nell'accezione del concetto espresso in origine da Primo levi per l'universo concentrazionario mai ripreso in termini diversi
Da Renzo De Felice e con un enorme zona grigia costituita dalla larga maggioranza degli italiani che nei venti mesi non ha preso posizione e atteso che passasse la bufera della guerra cercando di sopravvive
I numeri di nuovo ai quali ho fatto riferimento comparati ai quarantacinque milioni confermano in un certo senso questa rappresentazione però vanno fatte delle precisazioni
Perché oltre ai limiti che ho già segnalato quei numeri non possono cogliere la realtà nella sua complessità
Se pensiamo alla categoria della zona grigia intanto perché quella zona grigia non è immobile nel tempo nel senso che gli atteggiamenti cambiano nel corso dei venti mila che mano mano che l'andamento della guerra rende chiaro chi vincerà e chi perderà
Aumenta l'avversione verso i tedeschi e verso i fascisti che sono ai loro ordini perché entrambi sono l'ostacolo principale al raggiungimento della pace a cui aspirano tu
E soprattutto bisogna precisare che quella zona grigia non è tutta uguale al proprio interno
Tra le due minoranze in armi contrapposte c'è tutta una gamma di atteggiamenti nei confronti della resistenza
Andiamo dal sostegno attivo ma quello passivo alla complicità all'omertà anche all'indifferenza accetto alla paura fino arrivare all'opposizione
Ed è importante interrogarsi sull'atteggiamento della larga maggioranza di italiani che non prende posizione perché invece la minoranza agli italiani che scelgono di mobilitarsi contro l'occupazione
Non si muovono nel vuoto pneumatico molto banalmente per ogni riunione clandestina che si svolge senza arresti senza intoppi
Per ogni partigiano che non viene catturato bisogna comunque presuppone non soltanto parenti di amici di quel partigiano ma anche stamani che facciamo finta di non vedere che stiano zitti
Anche questo tra l'altro tacere è un rischio non da poco quella fa
Per concludere prendo sia molto efficace quanto hanno scritto Flores Franzini
Se la Resistenza è stata un fatto minoritario ci appare però con me scrivono un'esperienza collettiva in cui una minoranza coinvolse con consapevolezza e diverse strati sempre più ampi della popolazione
E io aggiungerei che di tutto questo c'è una conferma lampante
Perché rapimento clandestino in un contesto ostile non può sopravvivere semplicemente non può sopravvivere
L'immagine della zona grigia in particolare dagli anni novanta è stata funzionale a sostenere un concetto molto preciso
Cioè che quella larga maggioranza di italiani che aspetta la fine della guerra
In quella fase degli anni novanta è stata presentata come la parte migliore del Paese quella pacifica quella che non si lascia sedurre dalla violenza dall'odio dall'ideologia
Io credo che sia importante sottolineare tanto la dimensione militare della Resistenza quanto la sua dimensione sociale
Perché su entrambi gli aspetti da sempre si addensano gli attacchi più duri e più insidiose alla resistenza
Mettere in discussione la resistenza come lotta armata il funzionale a fare ricadere sulle spalle dei partigiani la colpa di essersi serviti delle armi
Di avere scelto la violenza e con questo si dice di avere scatenato la guerra civile in primo luogo e in secondo luogo di avere scatenato la brutalità dei tedeschi e dei fascisti che finisce di sfogarsi sui civili inermi
Invece mettere in discussione la Resistenza come fenomeno sociale ha una posta in gioco se possibile ancora più alta perché significa poterla rappresentare come un corpo estraneo rispetto al Paese
Io credo sia decisivo tenere presente il carattere minoritaria di quell'esperienza perché aiuta a comprendere la costante difficoltà di questo paese a fare i conti con il proprio passato
Al tempo stesso però la storia di questo Paese ci dice che la Resistenza ha vinto la sua battaglia potremmo dire che ha vinto ma non ha stravinto Adriano Ballone ha scritto che la Resistenza è stata una rivoluzione vittoriosa ma non trionfale
In quella vittoria entro i suoi limiti io penso che stia anche la ricchezza della Resistenza
Se non ha stravinto ha saputo produrre oltre alle istituzioni democratiche dalla Costituzione che sono ovviamente il suo orrendo
Un credito ha saputo produrre anche degli anticorpi che malgrado tutto sono ancora presenti e che non si lasciano sarà vitale grazie
Chiara grazie molte classi adempiere l'istinto di quel tocco contributo straordinariamente limpido e vivo
Così Lumina ante credo per il presente
Verrebbe davvero continuare molto a indagare a conoscere la resistenza che è stata poi la svolta della storia italiana
Ed è in questo quadro che continuando a ragionare sulla vita di Luciano lama
Noi adesso passiamo a Walter Bielli presidente dell'associazione Luciano lama che si parlerà di lama partigiano diamo segretario generale arriverà della
Luciano lama dentro questa storia e abbiamo cominciato a raccontare prego Walter
In cento anni
Non si sente
Walter cortesia che attivi microfono
E attivato ora
E bene ecco finalmente c'erano dei problemi
Stavo dicendo che parlare di Luciano lama partigiano significa anche per un attimo parlare anche della sua fanciullezza della sua conoscenza perché le scelte perché questa esperienza di vita quand'era ancora un bambino io credo che abbia anche avuto un significato successivamente perché il padre è un antifascista
Luciano a sì ventisette che nasce a Gambettola come è già stato detto il ventuno ma seguì il padre
Che ferroviere viene spostato in varie in vari comuni della Romagna
E
No sentiamo
Pensavamo
Stavo stavo dicendo dell'Ama che
E alla carriera Ordelaffi di di alla caserma velati di Cesena come istruttore delle reclute
Però va detto che questo questa esperienza nella carriera militare di lana
A un a un precedente nel senso che in luglio prima si trova a fare era militare a Modena dove impara soprattutto l'uso delle armi come mitragliere
Poi viene inviato nel palinsesto battaglioni in Croazia mostra dove però no non pane in un corpo partecipa con il nostro esercito l'evasione il know how un'aria ma non vale neppure un Q ritornano a ritorna a Cesena
E ha passa anche prima da Ravenna
Perché il fine corso da ufficiale francesi e il ruolo delle chi fa l'istruttore delle reclute ma è anche un qualcosa di più perché anche il luogo di rappresentanza dell'esercito in quell'in quella realtà
Poi cosa succede all'Ama che dopo l'otto settembre
Va in montagna con i partigiani
E e c'è un episodio che sicuramente influenzeranno le sue scelte il fatto che a stia viene ucciso il fratello Lelio partigiano
L'arma
E in montagna si rechi in montagna
E in montagna si ammala molto gravemente
Tanto gravemente che viene salvato
Port trasportato su un su un carretto pieni di fascino e che viene salvato
Da quella che diverrà poi la moglie del comandante partigiano dell'Aventino del dell'Ottava Brigata toghe la moglie di Tabarri ordina viene salvato trasportato a Forlì e viene curato nell'ospedale di Forlì nelle cantine dell'ospedale in cui c'era quando prima sentivo Chiaratti chi diceva coloro che entravano i partigiani
Sono gli infermieri sono sono l'infermiere dell'ospedale che lo nascondevo curano
Con il rischio anche con il rischio anche della loro malgoverno vicina Luciano alla Resistenza è un percorso piuttosto interessante anche sorprendente perché perché dobbiamo ancora imparare nega si ripresenta fa richiesta di entrare in Libia dopo che dopo che c'è stato il l'astrolabio rastrellamenti in montagna dove c'era stato lamentino meglio del Garda che rastrellano targata che era stata guasti distrutta
L'unico vuole continuare
Però c'è diffidenza verso la è un uomo di legge ci ritiene in aula informatica che in montagna non viene fatto prigioniero
E questa diffidenza si manifesta album Montale
Che si decide decido di partigiani di fargli Bruxelles edito un testo un esame San dei nostri
E l'esame l'usura era l'esame glielo fa un grande partigiano un grande personaggio che va ricordato che il senatore Sergio Flamigni
I giovani di luglio e questo esame che lo fa in un fosso lei la campagna né nella campagna forlivese ma cosa sorprendenti no quale essa il il tema nell'esame il tema è maturando che cosa vigili come gli si è avvicinata alla resistenza infligge il fatto straordinario
La straordinaria che lana dice libiche leggina e dice i nomi e c'è anche un aumento Guerre & Pace Tolstoj Dostoevskij ed a un certo punto dice Colletto il conteggio del capitale in tedesco
Per il running personaggio che studia chi legge queste cose è un fatto straordinario ma ancor più straordinario questo credo che valga anche per loro è il fatto che si avvicina al all'esistenza attraverso una cultura conoscenza
Si avvicina avendo la consapevolezza che conoscere e la condizione per fare voi siete bellissime che nel futuro
Sì ho detto prima che non fu quindi una passeggiata questa questo ingresso nella meglio dunque questo ingresso nei negli atti proprio perché c'era questa diffidenza che il marito che la ritroveremo questo controllo anche la diffidenza però voglio dire che era un personaggio a Cesena era molto conosciuto nel senso che essendo
L'uomo che la rappresentanza ha conosciuto il potere di Cesena ma sconosciuto anche l'agente di Cesena ha conosciuto il popolo e non è una cosa di poco conto
Ma cosa succede l'otto settembre
E la data dell'armistizio e lama e con le proprie reti abolendo in campagna arriva l'otto settembre e tutti le repliche guardano il loro il loro comandante che fare
L'amara consapevolezza che vogliono andare a casa e cosa dice loro l'hanno
Andate in pace
Andate pure a casa ma un'operazione ancor più interessante inquilina che per quanto riguarda gli svizzeri e le armi gli elementi a disposizione della Resistenza
Ho visto il lama fino a questo momento e dopo questo questo fatto detto prima che supera l'esame entra in famiglia ma io voglio però a questo punto dirvi questo dato del della diffidenza che c'era stata persona una diffidenza che ho detto le ragioni da da dove nasceva ma anche dal fatto che la stesse negli stessi gruppi partigiani non abbastanza diversi
E in particolare i partigiani all'Atc di Bologna e una grande diffidenza di di lama al punto tale che chiedono sempre di di essere preoccupati di stare attenta a questo a questo personaggio e quando Lanna Silva Forlimpopoli s'incontrò con il sia il con il CLN
Succede un fatto strano che il rappresentante repubblicano del CLN non gli danno con la mano
Per dirvi ma ma la verità è che l'Ama invece un grande personaggio aveva visto bene Sergio Flamigni dicendo che voleva che fossi entrasse nega
E endemica e immediatamente non vogliono mettere alla prova e da questo punto di vista vanno ricordate alcune azioni abbastanza significative in cui è costretto che hanno costretto a prendere le armi
Ricordo l'episodio di San Vittore nell'episodio di Carpi nell'episodio di villa Rovere episodio delle corriere fuori
Ma di questo episodio voglio ricordarne due che mi che mi sembrano significativi il primo episodio
Questa è la diffidenza stanno facendo un'azione a San Vittore a San Vittore di Cesena andavano di partigiani poco tempo prima un un lancio di armi automatiche che i partigiani non conoscevano
Hanno queste armi
Quindi servivano per fare concluso questo tipo questa questo tipo di intervento nella alla caserma San Vittore sono vicino alla caserma tirano fuori le armi che vanno montate ci rendono conto che non devono
A quel punto tra l'altro c'era il vecchio sindaco di Cesena Lucchini c'era andato comandante partigiano Ricci e non sanno come fare lama dice loro io ho fatto il mitragliere ho imparato delle pronto
A quel punto sul fianco del volto
E se non fosse per i nostri e a quel punto il vecchio sindaco dice Cerutti dici provarci ma tutta viene proclamato il venti agosto il fucile M nemmeno a posto il fucile
E c'era l'appuntato comandante partigiano Ricci con la con colpo in canna la pistola che controllava affinché stesso della loro parte e lì si vede che l'hanno e dall'Europa altro episodio significativo Carpinelli o dove c'è la morte anche del Giorgio uno dei gerarchi fascisti interno entrò nella caserma nella caserma dei carabinieri come capitava in quel momento la cosa più semplice quella di distruggere documenti lama blocca i partigiani dicendo no
I documenti vanno conservati
Ci possono servire in quei documenti saranno interessantissimi perché salveranno un po'tanta gente dai rastrellamenti del benessere compresi presentata dai fascisti
L'altro episodio partecipa delle azioni
A villa Rosebery in cui si dividono due squadre partigiani lui fa ovviamente come sempre la propria parte
Non c'è un episodio in cui si il modello di riportare i prigionieri in Germania e lo vogliono fare attraverso le corriere attraverso la Cida
E Gidoni partigiani di come impedire che avvenga questa deportazione
Che cosa avviene a quel punto che l'Amati cedono forse possiamo evitare
Di avere uno sconto curatrice da organizziamoci diversamente ecco scarpe gli enti martedì notte vanno nella stazione delle corriere a Forlì rovinando rapinano le le corriere
Il tutto avviene senza colpo ferire
Un altro l'atto episodio che voglio ricordare
L'episodio o abbastanza significativo
E mi sembra meriti grande attenzione lama ritorna da da dove il dato a casa da Matelica e si avvicina a Forlì
L'anno si avvicina sorride è già età media
A un certo punto in una in una curva che il pericolo di crisi e alla zona della caserma
Di fronte a un la una pattuglia quindi
Non può scappare
E lo prendono il tedesco incomincia ci racconta Sergio Flamigni incomincia patteggiare a sentire quelli in quell'ottica che abilita
L'armata dei Valar visto
In tedesco sente che era armato
Lo guarda negli occhi e Tiziana Zarate azzarda
L'arma lentamente convinto che i avrebbe avuto poi un colpo alla schiena si incammina lentamente si allontana con la paura in corpo
Ma non non arriva nessun trucco esame avvincente
Anche il affida un dramma
E sintesi e significativi io credo anche una cosa una cosa dei di una cosa di questo tipo l'altra cosa che voglio dire
Altrettanto significativa e che si incrocia con le cose dette da chi mi ha preceduto
Nella battaglia partigianeria indispensabili rapporto della popolazione
Non avrebbero non farebbero mai fatta i gruppi partigiani si nascondevano in quelle fosse che i contadini inventari scavavano nei campi le vedevano sotto poi coprivano con infine lo coprivano collega
Quindi questo dà l'idea di cosa è stata anche la resistenza ma la cosa interessante che a un certo punto si decide da parte dei CLN locali di nomina nessuno chicco di grano deve essere dato ai fascisti e tedeschi
Si dice di fare lo sciopero dei leader
E a quel punto nel territorio della Romagna
Non si niente
Non si non significherà non si poteva dirlo venga
A quel punto i campi dichiarano diventano grigi diventano diventano il color marroncino in questi elenchi e e Respighi spiegano
I vecchi contadini vedono il loro lavoro che sta andando sta andando a male i giovani più più facinorosi lasciamo stare ma i vecchi contadini soffriva non dormivo nella notte per vedere questo calo che andava male l'arma si rivolge
Ai gappisti si rivolge ai partigiani dicendo bisogna attenuare
Bisogna continuare perché così non va bene e attraverso il suggerimento di lama cosa decidere decidono che si può battere il grano ma in particolare è solo per la sussistenza distruggono Peter inviateci fasciste
E a al al allenta rinvio a giudizio privati che cosa fanno gli permettono dibatte gridano poi dopo il ritorno con le il battitore per impedire che potessero fare qualcosa di più ma in quel momento viene data la possibilità ai più diseredati
Accanto ai contadini alla gente del popolo di poter sopravvivere lama anche in quel momento dimostra di essere una persona che guarda agli interessi della gente oserei dire Undone diciamo un buon sindacalista del futuro le altre due cose voglio ricordare il Milan ma partigiano
Ci sono queste l'anno
A caratteri conosce molta gente a Forlì e a Forlì
C'è un prossimità della liberazione
Si è trasferita dalle da dalla zona di Roma da dalla famigerata il carcere di via Tasso la divisione drammaticamente tragica per quello per quello che ha fatto che si trasferisce a Forlì
Assoluti sono stati delle decisioni cominciano sbattendo azioni partigiane a quel punto c'è un'aria si pensa già e in atto già un'applicazione da parte dei nazifascisti
Per fare fuori decine di prigionieri politici per fare fuori in parte già a quel punto g sì sì sia l'avvertenza si conosce sia si sa che vogliono citati vogliono uccidere il partigiano i i gli antifascisti che sono nelle carceri scontrarci bisogna salvare i prigionieri che sono nelle carceri a Forlì
Sappiamo che poco tempo prima acceso in un'azione simile era perché ci sia e via libera ribadisco rivelazioni simile aveva portato una sull'influenza
A a Cesena o morte uccisione
A Forlì
Decidono di come intervenire che cosa dice Luciano Lama Balice io ho delle conoscenze con qualcuno che ha la possibilità visitare il carcere a Forlì
E si fa accompagnare da questo suo amico vignecantine a Follini alla alla no
Nota dove sono linguaggi in cui ci sono tutte le impostazioni consegua che ciascuno controlla tutto dove ci sono dove ci sono le armi dove c'è il deposito dove sono i prigionieri politici
Tornano a casa
Fa la mappa esatta esattamente di quello che ha visto e a Forlì le azioni nelle carceri attraverso questa mappa fatta da Luciano lama
Portale alla liberazione degli antifascisti senza colpo ferire aggiungo che l'Ama voli retta con gli altri partigiani che dissero no perché incidenti potrebbero riconoscere l'altro episodio che voglio ricordare di lama e quello proprio in vista di una liberazione di IMI si faccia fare un un'annotazione dopo l'apertura della linea gotica quando in cui l'esercito anglo americano sta viaggiando verso il nord Italia
In verità sia si si assesta non si ferma all'otto e pensiamo Cotignola sul serio ma si riferivano anche sul fiume Orco
Molte città sono già stati liberati dai partigiani marchigiani sono già pronti per il ponte esilio entrare a Forlì
Si prende la scusa
E c'era pioggia c'è tempo cattivo ci sono delle difficoltà
Eppure si poteva andare avanti
I partigiani dicono andiamo a chiedere al accorpando che anch'anglo americano come si può entrare lei perché e ora entrare a Forlì non possiamo più aspettare
Perché già si sta dentro la città avevamo una reazione dei nazisti e dei fascisti comunque organizzarci
L'Ama che cosa fa
Dice io posso andarci a parlare
Lo è in corso anche tentare di fare un'operazione in quella che può sopportare grazie
All'informazione che i partigiani a vigevano di quella che era la situazione a Forlì perché a Forlì c'erano molti antifascisti gli acquisti antifascisti
Sapevano dov'era collocato il posto che le ha dove ha dove era collocato il deposto di benzina dove dove erano collocati Ca'
Fermati due rampollo due nel collo sapevano ogni cosa di quello che era lo Stato virgolettato militare sociale
Di difformi
I fan non ama
Ma una mappa che cuciono addosso all'Ama nella sua giacca lama si reca dal comandante ambulanti da quanti anni l'America
Il quale lo ringrazia la matrice allora adesso pacchiano davvero tale Lazio
Quali sulla risposta degli angloamericani
L'azione l'affare manubri individuando in una tregua
Ma l'amata
è stata una cosa straordinaria per gli anglo americani perché che quella ma ovviamente impone andando americani e i bombardamenti successivi ci furono fatti su Forlì non colpirono
Giovani ex zone se non quelle in cui c'erano delle attrezzature militari tante
E da questo punto di vista poi l'ingresso successivo derivato da fuori così senza colpo ferire ecco quello che il citando idea secondo me del personaggio bel personaggio dell'anno sul personaggio un anno vorrei proprio dire l'ultima cosa
Che riguarda poi il fatto che diventa segretario della Camera del lavoro
Con
Un'osservazione e perché mi pare importante perché la Lama è il partigiano da uno già di grande umanità indicando vanità di rapporto con la gente durante liberata fuori
Bisognava dar da mangiare alla gente bisogna c'era la fame la fame nera doverlo fare il pane lama segretario della Camera del lavoro
Alla notte si alzava a fare i turni aiutarlo a fare il pane e le in questo caso le donne e gli uomini che facevano il pane della popolazione
Per dire come siccome si vota ma come diventa segretario della Camera del lavoro di frodi queste piuttosto interessanti
Lo stato interessante perché liberata fuori
Per si decide come ripartirsi quelle che sono le responsabilità di questa città chi fa il sindaco Akiva imprese tutto a chi dalla Provincia in quel punto il CNL decide il sindaco va a al comunista che Franco Musto
Poi il prefetto vai repubblicani Angelo ai il la provincia o al Partito d'Azione nel senso che da questo punto di vista sì sì decisi decidono quelle che sono le responsabilità aggiungo
Con il comandante anglo americano che non voleva il comunista ma questo una parentesi in cui tutti gli atti giudice lei mi dice che andava bene in quella direzione ma non c'è problema della Camera ore e tocca i socialisti
A quel punto si guardano attorno dividono che nel partito socialista non c'era personaggi di grandissimo valore quindi c'era un problema
Ma non si era iscritto al Partito comunista anche se va detto di volere entrare ritardi comunista punto qualcuno dice ma un un esame
Potrebbe verso il segretario della Camera del lavoro e chiedo questa informazione anche Sergio svanì cento famiglie ma questo è meglio gli atti può benissimo fare il segretario della Camera del lavoro
E a quel punto parlano con il segretario dei comunisti il quale dice lasciate dei avverrà iscrizione all'Ama
Può sempre aspettare anche perché a Forlì cioè una federazione socialista comunista socialista che era unitaria nel senso che voleva l'unità con il partito comunista e l'arma
Diventa segretario della Camera del lavoro in ragione del fatto che era socialista
Diverse età della Camera ha ventitré anni basta
Che cosa fa l'arma immediatamente si dimostra un uomo di grande valore in poco tempo la Camera del lavoro chiedendo ai Capigruppo solo erano provincia di grande verità
Perché non era come adesso che frantumava colpito da questo punto di vista la polizia Forlì-Cesena veri centotrenta mila iscritti in poco tempo l'operazione di massa straordinaria
La fine primo contratto di lavoro che lo fa con il governatore guardate il sindacalista
Il primo contratto di lavoro che riguardava il tema della mezzadria ma la cosa significativa che incidono in questo contratto di lavoro che si che si dice danneggia il contratto di lavoro tant'è che si fa il contatto con il mitra Campana seria
Mente o il dodici per cento
Del di quello che di quello che era strappato che doveva andare
No
Ad aiutare
Le condizioni dei lavoratori oppure per incrementare gli interventi per riorganizzare l'azienda per incorrerebbe cioè si guarda all'interesse collettivo era già un branco in grande sindacalista
Ecco e l'America incentrando la camera della velocista Conte perché poi viene chiamato a seguito di Di Vittorio in pochissimo tempo però io chiudo
Pertanto ritardi fidato il quale del dell'Ama partigiano e le sue caratteristiche ma vorrei chiudere non con un con l'unica
Citazione che mi sento di fare ed è una citazione di Luciano Lama che mi pare fotografi bene il personaggio in quanto
Cosa dice la merce la Resistenza è stata una vera epopea
Critica dai giovani coraggiosi nella storia d'Italia ma il suo valore sta nelle azioni di massa
Nel mondo concorre anche estremi
Ogni singolo fatto danni per quanto fosse segno di abnegazione dei partecipanti contiene in termini quasi sempre preso assieme un fondo di crudeltà una fatta di contraddizioni consenso dell'umanità che non sono mai riuscito a superare del tutto
Viene infinite Walter
Vorrà dire che ci hai portato qui Luciano
In questa prima parte del convegno
Dedicata alla Resistenza capiamo che c'è già dentro il seguito quello che verrà dopo
Per un Luciano lama così così vero
Forse una cifra di umanità come sintesi di tutte le cose alla
Passione per la libertà dal suo stare con gli altri
Non vado oltre
Ma questa è la base di tutto il resto
E adesso noi facciamo un salto di anni mai il filo dello stesso mi verrebbe da dire la
Stessa cosa tutta
L'amica di Luciano e tutta la storia che non sento
La
Però della dell'invito e
Santin antiche mi hanno preceduto
In particolare ringraziò Walter Bielli di aver ricordato alcuni episodi che hanno coinvolto Flamigni perché ovviamente come sapete
E Flaminia nella
Il fondatore del nostro archivio quindi sentir parlare della sua esperienza dei suoi documenti quando ha novantasei anni insomma oggi ancora resistere mi fa molto piacere quindi vi ringrazio per questo
Allora io vorrei intanto chiede la possibilità di condividere lo schermo per archivi ovviamente sta coordinando il tutto e grazie nel frattempo ho preparato delle slide ovviamente non per voi relatori che sette
Assolutamente consapevoli degli argomenti che stiamo trattando ma io mi immagino sempre che ci siano degli studenti che abbiano voglia di ascoltarci e quindi con questa diciamo speranza ho preparato
Per il materiale perché l'argomento che mi si chiede di approfondire
è abbastanza diciamo Complesso se così posso dire però prima di diciamo addentrarmi Ina
Quadro brevissimo perché in un quarto d'ora venti minuti che mi sono concessi ovviamente non posso fare un trattato sul terrorismo Paci para
Ci saranno anche altri che affronteranno questo tema Manlio Milani che sicuramente arricchirà il tutto con la sua testimonianza io volevo proprio partire dal un discorso dal discorso di Luciano lama
Il sedici marzo del mille novecentosettantotto tutti voi sapete Aldo Moro era stato rapido poche ore prima i cinque uomini della sua scorta uccisi
Era il sedici marzo appunto del mille novecentosettantotto e una grande mobilitazione riunisce in piazza San Giovanni
Tantissime donne e uomini non solo ovviamente appartenente al sindacato
Prendo uno stralcio perché credo che questo discorso di lama sintetizzi non solo il suo pensiero ma anche il contesto e visto che Bielli chiudeva con una citazione io inizio iniziare con una citazione
In questo giorno che è un giorno di lutto è un momento drammatico nella vita del Paese in questo giorno il tumulto delle mozioni non deve dominare
Dobbiamo opporre alla violenza disumana la forza della ragione la deve determinata volontà di non piegarsi al ricatto degli assalti Fini
Dei nemici della democrazia e della libertà del nostro Paese
Si parla di guerra civile noi ne abbiamo conosciute ma in questo caso non siamo di fronte alla lotta di una parte pur piccola di un popolo contro un'altra parte
Non è così
Siamo di fronte a un pugno di professionisti del terrorismo che si accanisce contro le istituzioni e le libertà hanno prego siamo di fronte a un piccolo gruppo di assassini e attenta alle istituzioni della democrazia italiana
è vero però è vero e dobbiamo approfittare anche in questa circostanza per riflettere su questa realtà
Che attorno a questa minuscola banda feroce di criminali sta incerto strato di acuisce enti i passivi di persone che non altro moralmente si disimpegni hanno o addirittura solidarizza hanno con i criminali con i terroristi poche stanno a guardare non è questo tempo di stare a guardare amici di Roma
Allora iniziando su questo perché anche numericamente ovviamente senza voler fare nessun riferimento agli interventi precedenti visto che l'argomento assolutamente differente
Si parlava di numeri ecco petizione ascolta io volevo proprio porre l'accento sul fatto che non merita niente i terroristi erano gruppi minoritari e questo è fondamentale perché
Io poi alla fine mi chiederò o vi chiederò comunque continuano a chiedermi se la democrazia ha vinto davvero il terrorismo però volevo diciamo correre alcuni momenti di quegli anni dove ovviamente
Erano tante le cose che accadevano contemporaneamente
Per porre l'accento sul fatto che è vero sì
A me non piace la deve la definizione Anni di piombo lo diciamo lo dico precedentemente perché anzi ritengo proprio anche dalla dalla slide sulla quale diciamo sta ragionando che in quegli anni si curano le riforme più importanti che il nostro Paese
Cercò di realizzare anti credo che furono proprio gli anni delle riforme in Italia dagli coi diciamo un po'ci siamo ci siamo fermati sul match fare appunto i consultori familiari l'abbiam danno nella sanità pubblica la psichiatria di come me diciamo conserva un archivio ha la fortuna di poter vedere questi documenti si vede anche commesso va be'lotte importanti
E il sindacato ma anche l'associazionismo i movimenti che in quella in quegli anni erano protagonisti sicuramente hanno lottato perché questi diritti venissero applicati perché la Costituzione venisse applicata
Appunto i diritti e dei lavoratori diritti politici dell'ITC militare anche la tetto stesso dello Stato che ne conosciamo adesso è una
Diciamo una qualcosa che viene da quegli anni a sua volta li e quello che erano un po'i germi del fascismo che manda non c'ha mai abbandonato
In realtà continuano a maturare nel nostro paese e quindi se da una parte c'è fermento c'è voglia di attuare la Costituzione dall'altro così non è
E abbiamo diversi fenomeni che io sintetizzo quindi fenomeni estere estremisti sci come appunto la la violenza politica diffusa
E un uso eccessivo della forza da parte delle forze dell'ordine un'altra caratteristica di lana ma anche di altri e e che anche nel passaggio del discorso che ho letto
Viene riportato e come lui pone l'attenzione su come la gestione dell'ordine pubblico il sindacato si deve incaricare di questa gestione dell'ordine pubblico proprio per evitare la deriva
I frange invece come poi la storia ci racconta in cui la degenerazione di questa ha portato a tanti fatti di sangue
Il terrorismo purtroppo nel nostro Paese si caratteristica si caratterizza per diverse tipologie anche se l'abbiamo tutti abbiamo il peronismo diciamo se anche se lo rapportiamo a livello mondiale in un Paese democratico che più lungo temporalmente più qui dentro iniziamo col terrorismo etnico nazionalista che coinvolge l'Alto Adige ma i realistiche i terrorismi
E più colpiscono il teste sono appunto quelli politici di destra e di di estrema destra ed estrema sinistra
E quindi loro lo stragismo di estrema destra che ha caratterizzato dalle coperture istituzionali processi ce l'hanno raccontato ma credo anche Milani ce lo potrà confermare che in quegli anni erano palesi depistaggi che si accompagnavano allievi sauditi stragi ENEL terrorismo nella lista preoccupante tra il mille novecentosettanta mila o o Crocetti mille novecentottantotto
Caratterizzato occultata omicidi politici
Nella come dicevo prima le caratteristiche e la specificità di questi sono appunto la lunga durata del terrorismo appunto il fatto che coesistano diversi gruppi sia di destra e di sinistra
E che ci siano appunto delle strategie differenziate che questi gruppi applicano in più querela porre l'accento la Baring ritornando alla
Al discorso che l'amabile di lana che vi aveva accennato al principio dalla dell'Inter rapporto Complesso appunto tra i terrorismi e i movimenti che secondo me è storicamente una cosa ancora molto da approfondire
Anche se è stato fatto già egregiamente ai in alcuni casi il ovviamente i gruppi che non riconosciamo ma che si sono anche diciamo alternati con alterne vicende appunto in quegli anni sono divisi dal terrorismo nero che sta male del terrorismo rosso ed estrema sinistra e conosciamo tutti le sigle appunto appartenente al terrorismo meno come ordine nuova avanguardia nazionale nuovi armati
Rivoluzionari la caratteristica di questo terrorismo e soprattutto relativo alle alle stragi agli attentati individuali ovviamente entrambi i gruppi applicano ai operano rapine per autofinanziamento mentre il terrorismo Nord grosso e le sigle maggiori sono le Brigate Rosse prima linea ma c'è un universo in realtà di piccole sigle che
Compaiono in quegli anni e gli attentati specificatamente sono la loro caratteristica come vuole dice i riferimenti le gambizzazioni e i sequestri
Il bilancio di vittime se vi devo dire ancora oggi incerto soprattutto per quanto riguarda i critici al
La cifra de io ho messo di trecentocinquantasei Mattia una delle spine più attendibili
Gli obiettivi appunto
Del del terrorismo politico sono vennero in particolare sono mirati appunto alla voler creare una svolta autoritaria quindi la strage delle bombe per creare il la la paura è una svolta autoritaria
Ciò non vuol dire anche che hanno mirato soprattutto ai a obiettivi singoli faccio il caso
Nella del giudice Hammadi fu qualche giorno fa a Roma si è celebrato
La l'anniversario del quarantunesimo anniversario della morte e quindi anche singoli obiettivi che però rientravano in questa strategia e il terrorismo rosso ovviamente tutti i tipi di terrorismo hanno una una simbologia quindi hanno degli obiettivi da ammirare io ho sempre ritenuto lasciatemi diciamo dire questa cosa che
Spesso si ammirato essi sono scelte le persone più riformista e quelle che cercavano soprattutto sto parlando gli obiettivi simbolo di utenze non dello stragismo
Che volevano cambiare il Paese che stavano denunciando spesso no anche le trame oscure
I tentativi di golpe penso a tanti altri fatti appunto che il lungo periodo in cui il terrorismo rimane costante attraversato
Le stragi ovviamente farlo verrà Pechino Annan non ha memoria di questo su ma abitanti stime partiamo appunto dalla strage di piazza Fontana del dodici dicembre del mille novecentosessantanove a bomba scoppia all'interno della Banca dell'Agricoltura Milano e il caffè e sono le vittime la strage di piazza Fontana
è si chiama insomma viene volgarmente ormai dettano la madre di tutte le stragi si inizia con una con questa bomba esiziale sì
Bianca alla al diciamo all'evento il depistaggio quindi subito la pista anarchica
Si incolpano poi ci sapranno che ovviamente non non erano responsabili gli anarchici di questa bomba muore morì Pinelli cade da una finestra della questura dopo una è un po'fuorilegge e quindi dagli inizia una deriva le stragi come vedete i conti non abbiamo la strage di Gioia Tauro nel il ventidue luglio settanta che già allora non viene pensata come una strage si pensava che
Ci fosse forse è stato un incidente invece poi la la storia ci racconta altro la strage di vede hanno la strage di via Fatebenefratelli a Milano fino ad arrivare a credo la strage più politica di tutte che nella strage di piazza della Loggia
Pico così perché quel giorno
Sì aveva indetto la manifestazione stava voleva manifestare proprio per lottare contro questo questo perdurare delle bombe fascista degli attentati che da mesi diciamo colpivano in paese
E quel giorno a Brescia la strategia proprio di uccidere il maggior numero di persone non non vado avanti perché Milani ovviamente
Più diciamo sarà sarà l'intervento immagino dedicato anche a questo le stragi continuano con la strage dell'Italicus Sempre nel settantaquattro dopo pochi mesi quindi le stragi sui treni e e poi si interrompono per un periodo fino arrivare alla strage alla stazione di Bologna del due agosto mille novecentottanta
Per la stratega il maggior numero di
Di vittime ottantacinque vittime si chiude questa diciamo periodo dello stragismo con la strage della per rapina novecentoquattro il ventitré dicembre del mille novecento ottantaquattro ora ovviamente io almeno personalmente quando vedo questo elenco di stragi tutto in chi la devo dire mi fa sempre impressione perché poi la strategia stragista quella di colpire seminare la paura e questo è realtà
Era l'obiettivo e che credo al quale credo la democrazia abbia cercato le cittadine e cittadini hanno cercato di reagire ci andrà non avere paura di quello che stava accadendo
Continuare a lottare per i propri diritti non non facendosi
Quei travolgere da questo da questo orrore ovviamente non sempre questo sul possibile
E ho messo diciamo alla immagino che mentre io parlavo qualcuno stava leggendo questo è un un esempio di volantino di rivendicazione in questo caso ad stiamo parlando del primo omicidio delle Brigate Rosse l'omicidio appunto Mazzola e Giralucci
Il ovviamente prima abbiamo parlato dello stragismo per quanto riguarda il terrorismo di sinistra se vogliamo provare a riflettere su quali erano appunto qual era il retroterra della per il militante del terrorismo di sinistra io fatto della insomma non io ovviamente non sono io ho fatto delle ipotesi in questo senso
E soprattutto e ritengo che il il vero nemico che si voleva abbattere allora appunto i riformisti la sinistra moderata
Quello che opportuno essere anche poi alla genesi di questo
Sono tanti fattori che in quegli anni hanno influenzato o meno di ce lo dice Donatella Della Porta diciamo il nascere la genesi di alcune ideologie anche il le condizioni se si vuole e come queste si sono applicate si possano si possono cercare di riassumere oggi dal punto di vista storico sicuramente un è fondamentale la scelta che si fa un certo punto della clandestinità cioè in guerra
Distaccarsi dalla dalla dalla vita diciamo quotidiana scegliere di vivere in una in clandestinità sassi che l'escalation della radicalizzazione appunto della violenza sia aumentata e c'è da notare in questo modo in questo contesto anche come la la guerra segreta tra i vari le varie sigle sia molto molto spiccata o messo alcuni esempi questo è rapimento appunto di ma Chiarini che al primo sequestro lampo delle Brigate Rosse le le caratteristiche appunto dell'organizzazione in sé sono se si vogliono finché disturbare come dicevo sono ovviamente la clandestinità ma anche il radicamento nei centri industriali e nelle grandi città soprattutto dove dove c'erano le fabbriche questo lama lo sa in vari discorsi incida soprattutto i giovani a
Lottare per la democrazia e per la libertà sempre facendo riferimento ai numeri ristretti che
In realtà il terrorismo comprende tutti avete ben presente nel caso di Guido Rossa no che è all'estremo della l'operaio che viene ucciso perché ha denunciato fiancheggiatori all'interno della fabbrica la la pratica di rivendicazione sono due i volantini come quello che faccio presente prima dell'omicidio Mazzola e Giralucci contate che tra l'altro si alternano anche generazionale mente i protagonisti perché appunto il lungo periodo classiche
Sì sì
Diciamo diversi sono i dati si parte appunto con una Franceschini pur celata gorilla e poi si passa invece a una gruppo una svolta militarista si dice Colonna con Mario Moretti che la il terrorismo diventa più diciamo violento appunto militarista o riportato alcuni omicidi ovviamente perché né ce ne sono molti di più
Il il sequestro e l'omicidio di Aldo Moro sono quello che è stato definito che si definisce appunto l'attacco al cuore dello Stato ma la cosa più diciamo anche sconvolgente se si vuole per anche veri protagonisti e quindi per i terroristi è che nonostante queste azioni una la maggior parte della popolazione reagisce in modo democratico
Questa cosa ovviamente lo sconvolge solo le Brigate Rosse ma e la stessa cosa che noi ritroviamo input quelle stragi i funerali
Appunto e pensiamo per esempio ai funerali di Piazza Fontana vendono una massa gente in silenzio che protesta tra virgolette in silenzio contro quella violenza e quindi il fatto che la violenza venga respinta non da tutti ovviamente una caratteristica che un una secondo me delle caratteristiche che tutela e la nostra democrazia in quegli anni apporto messo alcuni diciamo omicidi eccellenti con e semestri come con pochi sequestri nello specifico sono stati quello di Cirillo Taliercio
Brescia ed oggi verrà nel caso di Cirillo c'è stato un pagamento una liberazione avvento del riscatto e la liberazione dell'ostaggio così non è stato per alias ciò di cui ieri si celebrava l'anniversario che Roberto decide addirittura era una era il fratello invece il primo pentito delle Brigate Rosse incolpevole ma ucciso proprio per diciamo minaccia vado vado avanti per perché il tempo neanche ostile e mi vorrei soffermare su una una delle cose che secondo me fondamentale per capire anche oggi se o meno la democrazia ha vinto perché in realtà
Come diceva la ma nel discorso che abbiamo citato inizialmente la leali di contiguità dei simpatizzanti tolti che comunque
Finivano quel terreno grigio in cui i satelliti grazie al quale i terroristi hanno goduto per tanto tempo continuare a operare secondo me sono una cosa che deve essere solitari in modo più netto ovviamente quando parla di essere dev'essere sciolto approfondita
Non si può non fare riferimento al fatto che molta documentazione sul terrorismo lo stragismo non sia ancora oggi disponibile
Anche su alcune diciamo affermazioni tipo la classica né con lo Stato né con le BR secondo me dovremmo fare una riflessione comune ovviamente i morti sono stati tantissimi anche le categorie
Appunto di di persone colpite sano sono state discenti
E il come come dicevo prima come da una parte il terrorismo rosso aveva degli obiettivi dall'altra lo aveva il terrorismo il terrorismo nero un po'diciamo si deve differenziare questa cosa chiamata per una lungo periodo spontaneismo armato che in realtà è unità una locuzione secondo me molto ideologizzata i gruppi realtà definiti spontanei se appunto erano inarrivabili Movimento Popolare rivoluzionario e Terza posizione
Gruppi che diciamo avevano una strutturazione abbastanza importante e soprattutto erano legati a criminali anche della banda della Magliana e non solo minare verso no Alberto era il gruppo che compie più attentati anche omicidi sia diciamo attentati gli omicidi individuali ricordava appunto prima il giudice
Mario Amato ma ce ne sono anche altri che in area sono condannati appunto verrà la strage alla stazione di Bologna di cui ancora oggi c'è un processo in corso è la prima strage per la quale c'è un po'un processo in corso a mandanti
Valerio Verbano uno della degli omicidi eccellenti se così si può dire della di del gruppo terroristico come punto appunto il il giudice Mario Amato non possono Anna non ricordare credo che anche su questo è importante continuare a lavorare il ruolo che cosa è stato e qual è stato il ruolo della loggia massonica P due Vienna
Un periodo anche questo così lungo perché noi scopriamo in realtà l'esistenza di questa loggia solo nel mille novecentottanta uno
Compriamo che appartenenti a questa loggia avevano tutt'altro obiettivo che diciamo certo obiettivo prioritario era proprio quello di controllare la democrazia e modificarla in sicuramente non appunto il modo democratico e e scopriamo con grande stupore che molti appartenenti e esponenti della vita democratica del Paese aderivano a questa loggia P due se vogliamo
Anche definire che cosa controllava la P due appunto i vertici dei servizi segreti e della guardia di finanza il Corriere della Sera il Banco Ambrosiano nella e godere della P due era in infiltrato nelle forze armate nell'Arma dei carabinieri nel sistema bancario nel mondo politico e nelle alte burocrazie sia ministeriali nella magistratura e ricordo per esempio che viene ucciso Bashere e al suo posto è nominato appunto un un piduista
Questa
Hanno a mio parere finisco diciamo con questa domanda se che abita stridente ad alta però avendo dei figli del mio intervento in questo modo mi sembrava giusto riflettere su questo io non credo che la democrazia abbia vinto proprio perché la più due solo la ridurre a
A ha distrutto molte sacche democratiche che tentavano invece di combattere di combattere alla il crimine del definito in modo molto superficiale
Ancora oggi
Fare i conti con quello che è successo è complicato perché la documentazione a disposizione non è sfruttata soprattutto la di la documentazione
Prodotta dalle amministrazioni dello Stato riporlo nello specifico aggiustare dei trasporti che non ha un archivio è scomparso l'artiglio del ministero dei trasporti che è stato il protagonista
Della maggior parte delle statico ma siamo a vista abruzzese Bari nelle stazioni
Non abbiamo a ancora disposizione appunto
Molta documentazione ma credo che abbiamo tanto per poter la rielaborare quel periodo anche ricostruendo le vite delle persone che sono state uccise Luciano lama
E è stato un protagonista perché attraversato questa vicenda del terrorismo vuol dire
Dall'inizio alla fine rimangono i suoi discorsi o rileggendo libera per questo intervento appunto al citato uno ma ovviamente se ne potrebbero citare molti altri nel suo nei suoi interventi
Parla tante di libertà c'è combattere per la propria libertà e per la democrazia
Credo che questo sia fondamentale anche per continuare a combattere per la ricerca della verità in molti casi e non dimenticare soprattutto quello che è accaduto in quegli anni queste figure principali che hanno accompagnato queste
Diciamo questi questi eventi questi periodi così così lunghi perché appunto ricordarcelo come scorrere tutto quelle quelle stragi a quegli omicidi ne sono accaduti a mio parere si grande
Pieno ecco sì delle persone migliori grazie a tutti
Grazie molte alta Ilaria
Pochissimi decenni tutto quello che è successo non sembra neanche vero
E non so neanche come si possa raccontare i giovani e impressione
Questo il tuo contributo
Sappiamo noi sappiamo perché l'abbiamo vissuto
Erano lama vissuto quella stagione come un
Uno
Ragioni del dello stare insieme con la democrazia quanto si era pagato sapevano che la Resistenza non finisce mai e e il volto interessante quel passaggio ruolo alla fine dalla lotta
Agli anni delle riforme dagli anni Settanta si dovremmo tenere molto presente a recuperare molte cose positive
Dentro le grandi prove che abbiamo attraversato subito darei la parola Francesco Palaia della Fondazione Di Vittorio
La CGIL tra la strategia della tensione terrorismo questa comunità
I lavoratori
Così ricca di vita di esperienza di pensieri vide divisione
Come è stata lì dentro Francesco della parola
Buongiorno a tutti
Un'occasione straordinaria quella di potere parlare di Luciano lama
E come abbiamo sentito dalle relazioni precedenti parlare di Luciano Lama significa parlare della storia del Paese perché parlare della storia del sindacato
Significa raccontare la storia del Paese per il ruolo che il sindacato ha sempre svolto in tutti i passaggi cruciali della vita del Paese un ruolo da protagonista
Urbano che andava ben oltre le naturali teoricamente naturali competenze che dovrebbe svolgere un sindacato e che vediamo anche oggi nella drammatica vicenda della pandemia stiamo stiamo svolgendo
Ilaria Moroni ci consegna un interrogativo Complesso Rush cogliere la democrazia ha vinto che richiederebbe un'ulteriore giornata di riflessione
Dal tiro degli interventi precedenti noi abbiamo ascoltato come la scuola più dura della vita di Luciano Lama è stata sicuramente la resistenza
Un esperienza che per l'Ama diventa un dovere morale
E durante l'esperienza della guerra di liberazione lama introiettato il senso della difesa della democrazia e della Costituzione
Che non solo per lui ma per tutta la classe dirigente che aveva condiviso i valori della Resistenza diventa un compito ineludibile e imprescindibile
E i lavoratori che per la prima volta con la Costituzione con la Resistenza con la Costituzione con la Repubblica erano divenuti cittadini del nuovo Stato è parte integrante della nazione
Risolvendo
La Curia storica del Risorgimento che aveva visto la costruzione del nuovo Stato unitario con l'esclusione delle masse popolari e delle masse lavoratrici invece con la nuova repubblica il lavoro diventa soggetto
Decisivo fondativo della della del nuovo della nuova Italia ed è per questo che tutti i partiti antifascisti e il sindacato rimarranno sempre un presidio democratico in tutti i momenti bui che la Repubblica si sarebbe trovata ad affrontare nel corso degli anni successivi e naturalmente l'Ama ne condivideva con fermezza
Le premesse di fondo che lo portarono a schierare sempre i lavoratori in difesa della democrazia
Questa convinzione nasceva nasce da anche dalla contorsione che la Costituzione
A a partire dal quarantasette che l'anno della cacciata dei socialisti e dei comunisti dal governo nell'anno dell'inizio della guerra fredda più ideologizzata
Da una Costituzione formale antifascista si passa di fatto ad una costituzione materiale anticomunista
Il patto che esclude il pc la violenza delle forze dell'ordine nella gestione dell'ordine pubblico i processi ai partigiani la liberazione dei criminali fascisti
E tanto altro sono questi i motivi che come dire costituiscono le premesse di merito fondamentali per per la fase successiva
Ed è per questo motivo il presidio delle piazze che peraltro era una categoria un topos tipico della cultura comunista
Diviene una parte fondamentale della strategia del Partito comunista della CGIL e dell'anti
Queste sono le ragioni per cui Luciano lama come gli altri dirigenti sindacali introiettato la profonda convinzione che il sindacato doveva essere un presidio fondamentale per la difesa della democrazia
E non esita mai neanche per un istante neanche i momenti più difficili a schierare la CGIL da segretario generale a difesa della Repubblica contro ogni forma di violenza e di terrorismo
Ecco in questa luce si può leggere con maggiore efficacia l'impegno che la CGIL profonde
Nel corso degli anni Cinquanta contro la gestione dell'ordine pubblico del binomio De Gasperi Scelba o tutto l'iter che porta la caduta del governo Tambroni dopo i drammatici fatti di Genova di cui ricorre l'anniversario
E e maggior ragione si può cogliere con più nettezza l'impegno che la CGIL profonde all'indomani
Di quella che è la strage che determina la perdita dell'innocenza della Repubblica ovvero la strage di di Piazza Fontana perché quello che succede subito dopo i ritardi nelle indagini le conclusioni i depistaggi
Non fanno altro che rafforzare il Luciano lama come come in tutta la CGIL la convinzione che la giovane Repubblica fosse esposta attenzioni torsioni e tentazioni autoritarie
Contro le quali sono del movimento operaio e contadino
Organizzato avrebbe potuto costituire un argine decisivo
La reazione naturalmente contro questo tipo di fatti era stava nelle corde naturali della sinistra perché era abituata a giudicare le minacce al di autoritarismo di stampo fascista
Collegando il pericolo dell'oggi con l'esperienza della Resistenza
E naturalmente anche tutta la riflessione interna che l'organizzazione aveva maturato negli anni Sessanta intorno alle premesse di valore aveva fortemente ancorato i valori democratici alla coscienza dei lavoratori iscritti alla CGIL perché dalla Resistenza in avanti c'è la costruzione del cittadino lavoratore c'è un processo di alfabetizzazione democratica delle masse popolari delle masse lavoratrici
Fondamentale noi dimentichiamo sempre o meglio lo si ricorda troppo poco che le masse popolari
Dopo vent'anni di dittatura non avevano nessun uso abitudine al concetto di democrazia è questo un lavoro fondamentale che il sindacato la CGIL di di vittorie davanti porta come come come ruolo pedagogico educativo centrale
Subito dopo la strage di piazza Fontana lo diceva Ilaria Moroni prima
C'è una partecipazione di massa ma perché è fondamentale aggiunge un altro tassello a quello che a quello che diceva Ilaria perché la la CGIL CISL UIL decidono di indire lo sciopero generale e di partecipare con le tute blu da lavoro ai funerali delle vittime di piazza Fontana
E quello segna un un passaggio decisivo perché da quel momento in avanti
Sarà quella la linea che che me l'ha sempre seguito ovvero ad ogni omicidio ad ogni strage ad ogni azione terroristica seguirà una risposta di questo tipo scioperi generali manifestazioni di piazza
Con il senso di riappropriarsi della piazza
Di una piazza deturpata di una piazza violentata per restituirla alla sua naturale vita democratica
E la categoria della violenza fascista quindi come abbiamo visto è una categoria che la sinistra padroneggiava con mani sicure la conosceva bene la declinava con efficacia e naturalezza
E da questo punto di vista poi la più la strage di Piazza della Loggia assegna una svolta nella stagione delle stragi perché inaugura un modello un modello straordinario che è quello dell'autogestione dell'ordine pubblico e della vigilanza democratica che svolgono la federazione che svolgo la rivolge la Federazione unitaria CGIL CISL e UIL
Nei giorni infatti immediatamente successivi alla strage come poi sentiremo anche alla testimonianza di Manlio Milani
è la Camera del lavoro sostanzialmente che diventa la centrale operativa nella gestione dell'ordine pubblico nell'organizzazione dei funerali di Stato
E di fatto la classe operaia assume ruoli di supplenza dello stato e una formula efficace si può riassumere che a Brescia il sindacato si fa stato si è fatto Stato
E lo stesso discorso che l'Ama pronuncia durante i funerali di Stato come del resto la sua stessa presenza
In una città che di fatto era controllata dei lavoratori è stato il frutto di un confronto serrato tra il sindacato i rappresentanti delle istituzioni
è un evento di portata straordinaria quella perché rompe il protocollo rigido dei funerali di Stato che naturalmente non prevedeva l'intervento di un esponente del movimento sindacale quindi anche la prego la presenza stessa di lama rompe il protocollo formale è nel suo discorso ci stanno tutte quelle che tutto quello che il suo bagaglio politico culturale la resistenza la Costituzione lo sviluppo economico con un forte contenuto sociale l'unità delle forze antifasciste e la tenuta del sistema democratico
Quindi come stiamo vedendo la sfida più terribile che va in continuità con l'esperienza e la resistenza ma la sfida più terribile che Luciano lama si trova ad affrontare nei lunghi anni della sua segreteria è proprio la sfida del terrorismo è proprio la lotta al terrorismo
Durante gli anni Settanta abbiamo un po'ascoltato lo sfondo che c'ha tracciato Ilaria Moroni
La CGIL il Partito comunista si trovano a confrontarsi con una diversa sensibilità diciamo esistenziale della classe operaia
Con quel diverso paradigma che lo studioso Eduard Thompson ha riassunto in maniera molto efficace con la categoria della opacità
Questo perché la forzatura favorevole degli equilibri di potere nella politica nell'economia aveva dato luogo contraccolpi durissimi aprono e anca prolungati cicli di reazione classista
Anche al di fuori dei canoni prevedibili del controllo da parte dell'insieme di tutti i ceti produttivi è delle istituzioni dominanti
Ed è in questo scenario Inedito contraddittorio soprattutto che la CGIL il Partito comunista faticano inizialmente a comprendere la matrice politica che presiede alimenta la lotta armata
Quando però questa si presenta nella sua interezza eversiva i dirigenti del partito ma soprattutto i dirigenti del sindacato
Compiono una scelta moralmente ineccepibile coraggiosa e soprattutto degna della tradizione della resistenza democratica e costituzionale che erano il fondamento del partito e del sindacato stesso
Ovvero la lotta frontale fino in fondo per sconfiggere ed estirpare il terrorismo e la violenza politica all'interno del mondo del lavoro e in tutti i settori della società
E delle istituzioni anche soprattutto ricorrendo all'interruzione e molto spesso alla sostituzione
Delle istituzioni di tutela dell'ordine pubblico e democratico da parte da parte dello Stato
La principale preoccupazione politica poiché lama a come segretario generale della CGIL e quindi quella sempre di sollevare una barriera invalicabile tra il terrorismo e i lavoratori
Un impegno totalizzante che nasceva da una duplice convinzione all'interno del movimento sindacale e in particolare però della CGIL
La prima era quella di doversi occupare direttamente della difesa dell'ordine pubblico senza accettare nessuna delega
Vuoi perché da una parte la strategia della tensione aveva alimentato la crescente sfiducia nei confronti delle istituzioni e soprattutto anche per la già ricordato centralità del presidio delle piazze dell'ordine
Nella politica comunista la seconda ragione invece concerneva la convinzione profonda della debolezza della democrazia italiana e quindi la sua esposizione a rischi di crollo
Questo combinato disposto trasforma l'impegno del sindacato in una priorità assoluta
La CGIL infatti seppure con fatica e costretta dalla propria identità di soggetto sindacale è indotta ad una lenta una botte contraddittoria ma alla fine univoca elaborazione
Che si va ad articolare su due pilastri che però sono diversi rispetto a quelli che invece declina il Partito comunista nella stessa fase perché per la sua stessa natura per avere condiviso e soprattutto in larga parte diretto quello smottamento di potere a favore dei lavoratori nel lungo ciclo di notte e si snoda tra il sessantotto se il settantadue
La CGIL mantiene sempre una strategia di persistente attenzione di nove estraneità di presenza attraverso i suoi terminali organizzativi nei luoghi di lavoro con la l'evidente intento di non lasciare che l'inizio del fenomeno del radicalismo eversivo
Di gruppi di lavoratori più politicizzati o di quelli che cominciavano ad essere per esempio penalizzati dalla scossa padronale
Si potesse trasformare in una vera e propria valanga antisindacale e quindi anche travolgere con il sistema dei partiti lo stesso quadro politico costituzionale la tenuta economica del paese
Luciano lama in una durante una diciamo concitata riunione di Direzione del Partito comunista in cui si discuteva del problema delle strip dismette il terrorismo risponde ad alcune critiche che vengono mosse che il sindacato non poteva permettersi di non ragionare della contestazione e sulla contestazione semplicemente perché ce l'aveva dentro mentre invece il partito poteva permettersi un approccio diverso perché ce l'aveva intorno questa costi questa contestazione
Come abbiamo ascoltato lama conosceva perfettamente dall'esperienza partigiana la necessità che qualsiasi formazione combattente aveva di doversi muovere in un terreno favorevole
La resistenza abbiamo sentito aveva vinto grazie alla visione del mondo contadino o del mondo operaio grazie alla possibilità di avere un supporto sostanzialmente della lotta armata e anche di poter usufruire di protezione collaborazione
Quindi conosceva meglio di altri insieme a Luís Aldo giunti che andrà a seguire occuparsi della sezione Pubblica sicurezza e terrorismo che la CGIL costituita al suo interno conoscevano molto bene la necessità di tagliare qualsiasi relazione tra i terroristi e la società nelle sue componenti più attive e numerosi ovvero quelle del mondo del lavoro
Il terrorismo infatti non sarebbe mai stato sconfitto se non fosse stato rigettato completamente senza ambiguità dal Movimento dei lavoratori
Senza opera continua di sensibilizzazione dei lavoratori al problema senza un'azione politica culturale e ideale di margine da parte del sindacato la sola repressione non poteva bastare
E di qui anche le differenze di approccio tra il partito e il sindacato nei confronti nei confronti di questo tema c'è anche lo dico velocemente una elaborazione linguistica da questo punto di vista molti termini utilizzati nel corso degli anni cinquanta iniziano scientificamente non essere più utilizzati
La stessa definizione presenta dei poliziotti che diciamo nel corso delle direzioni della CGIL degli anni Cinquanta venivano definiti nella migliore delle ipotesi sbirri di Scelba
I si passa alla al al poliziotto
Lavoratore
E quindi anche c'è un'operazione anche di riavvicinamento di ricucitura con l'istituzione polizia per la costruzione di un nuovo soggetto polizia che poi culminerà anche con la costituzione del sindacato dei lavoratori della polizia
I rami struttura sindacale quindi viene costituito uno gruppo che deve occuparsi di una in questi questa questione molto delicata e sono i delegati di fabbrica che hanno questo compito di mappare nei luoghi di lavoro sul territorio qualsiasi azione che potesse avere un'attinenza con il terrorismo in particolare con il terrorismo con il terrorismo rosso
Erano compiti molto delicati questi questi militanti ovviamente come dire costruiscono una su una sorta di scuola di formazione anch'che per loro è indubbiamente necessario per potersi aggiornare ciclicamente oltre che per attrezzarsi a essere sempre all'altezza
Vado veloce il massimo sforzo quindi le analisi la CGIL lo propongo produce nel settantotto
Dedicando al tema del terrorismo due convegni importanti che sfociano poi in un documento confederale
Del quattro gennaio del settantanove questo documento rappresenta la base per conquistare l'intero movimento un impegno permanente privo di ambiguità e non è un caso che questo sforzo
Venga profuso tra i due momenti dirimenti per la storia della lotta armata il rapimento e l'omicidio di Aldo Moro da un lato che segna l'inizio del declino
Della dell'isolamento in parte di brigatisti ma non completamente e soprattutto l'omicidio di Guido Rossa Genova che invece segna il punto di vista il punto di svolta fondamentale nell'atteggiamento che la classe operaia aveva avuto nei confronti nei confronti del terrorismo
In questo contesto la CGIL torna anche a sperimentare i propri tratti di originalità che la contraddistinguono che contraddistinguono il movimento sindacale italiano facendone un caso unico nel panorama europeo
Perché è una repubblica nata sul compromesso costituzionale con le forze del lavoro e che negli anni Settanta arrivar reggersi su quella centralità sindacale attraverso anche la nota espressione della supplenza sindacale
Far sì che in quel tornante decisivo come negli altri DC come dicevo all'inizio della storia del Paese e il sindacato che si fa carico della tenuta delle istituzioni anche fondamentalmente al di là del funzionamento classico di una democrazia
Liberale
E che più di un'ambiguità esistesse che il terrorismo non fosse così isolato nelle fabbriche almeno fino alla morte di Guido Rossa la reazione che ne seguì
Emerge soprattutto dalla lettura dei documenti di un partito comunista fortemente preoccupato e che spesso richiamava diciamo così all'ordine il sindacato per un'azione più forte e più incisiva
Fino alla clamorosa polemica che esplode il nove novembre del settantanove dopo la pubblicazione della noto articolo di denuncia di Giorgio Amendola su Rinascita
L'intervento del dirigente del Pci è una denuncia durissima è per molti versi ingenerosa dal mio punto di vista degli errori e delle debolezze della CGIL
Nei confronti della violenza politica nelle fabbriche
Alla base degli orrori compiuti verso la violenza secondo Amendola c'era l'affermazione di una linea politica e sindacale basata sul sui consigli sull'assemblearismo sulla democrazia diretta sulla lotta di classe in fabbrica
Rispetto invece ad una strategia riformista che doveva essere incentrata sulle sulla costruzione di alleanze come previsto dall'idea del partito nuovo di matrice togliattiano
Questa accusa colpisce moltissimo lama e lo colpisce come poche altre perché non ci fu infatti un tema nella sua lunga parabola sindacale che lo impegnò di più di tutti soprattutto moralmente come il terrorismo
Anche perché la CGIL stava compiendo uno sforzo totalizzante per opporvisi
Al di là delle piccole sacche di connivenze in alcuni luoghi di lavoro la sua azione è stata assolutamente determinante Ornella prosciugare i panni brodo di coltura della propaganda della propaganda armata
Per concludere possiamo dire che la vicenda del terrorismo a per la CGIL una importanza straordinaria perché e l'occasione per riacquisire riaffermare con forza
Quel pensa e lucidità strategica soprattutto il carattere storico ineliminabile dell'identità del sindacalismo italiano rispetto ad altre alle altre forme di azione e di rappresentanza del mondo del lavoro
Grazie
Scusate il viso niente
Non goderne
Forse passiamo la parola Manlio Milani presidente d'accordo credo più siccome così
Cioè della
Ho
è un caro saluto a tutti Ilaria particolare a Bielli e mia tanto non mia fatto rivivere i il mio mito adolescenziale chieda peccato davvero la figura mitica appunto nel del partigiano
Io mi limiterò
Anche perché tremendo buon ultimo fortunatamente anche mi limiterò quindi più che ad uno sguardo generale ad uno squalo locale anche perché sono convinto che tutti i ragionamenti che ho ascoltato fino adesso avevano e rischiano però se non c'è non anche toccando questo aspetto avevano un una poi ricaduta nella costante azione quotidiana
Del sindacato
Diversamente se non si comprenderebbero
I tipi di reazioni di difesa
Della democrazia e in parte di vittoria della democrazia io sono convinto che alla fine la democrazia ha resistito non ha fatto dei passi in avanti
Probabilmente sul piano di un riformismo istituzionale ma lo ne accennerò molto velocemente semplicemente in fase in fase di chi cinque ma certamente senza quell'azione quotidiana difficilmente si sarebbe potuto pensare voi ad a veder la complessità di uno sguardo più ampio e quindi di una reazione ampia così come messa sta
Vorrei anche sottolineare un aspetto
Che io credo che dobbiamo non non non dimenticare mai perché avrà conseguenze poi successivamente cioè e attraverso la strategia della tensione in realtà partire in particolare da piazza Fontana
Ebbene il Paese assiste alla e si abituerà in una certa misura alla introduzione della violenza come strumento di lotta
E badate bene che questo avrà degli effetti enormi ma soprattutto avrà un grande effetto anche e soprattutto per certi aspetti l'impunità poiché l'impunità delle stragi e l'intreccio che prima Ilaria Moroni
Illustrava ha come relata come conseguenza indiscreti con la perdita di fiducia delle istituzioni ed è un problema che si trascinerà nel tempo anche soprattutto proprio in conseguenza della mancato disvelamento delle ragioni e delle responsabilità del di quelli di quegli eventi
Ecco credo
Avendo presente questi aspetti credo anche che però la vicenda di va di Piazza della Loggia
Peraltro ricordo che è l'unica strage rivendica Piccoli l'aria perché Piazza della Loggia è stata rivendicata dalle forze di estrema destra
Ed è anche questo è un elemento importante perché sottolinea alla fine di una fase di indizi di un
Ecco dicevo la vicenda della strage di Piazza della Loggia porrà in realtà una scuola scure future
Può dire alta il rapporto che lo evidenzia l'accento del rapporto tra storia del sindacato e storia dell'arte facili e quindi conseguente sviluppo democratico
E cioè lo richiama come dire e con la consapevolezza di come cioè il sindacato nella sua autonomia ha saputo partecipare uso un termine la Miano diciamo così alla costruzione della nostra democrazia
Ecco per una costruzione che al sindacato chiede cioè di essere non soltanto strumento di difesa di ampliamento della condizione sociale ed economica del per i lavoratori
Ma perché come e non soltanto perché come dice l'Ama noi troviamo nella disperazione dei poveri e nelle disuguaglianze lo spazio trovano spazio le fortune politiche delle forze più credibile
Ma perché questo questo agilità deve intrecciarsi costantemente con la difesa e miglioramento dello stato di diritto
E quindi e deve essere sempre ripeto riproposto all'attenzione anche nella quotidianità e negli specifici luoghi di lavoro
Direi per fare un esempio
Che non a caso il sindacato bresciano uno forse dei sindacati più forti
Che ha caratterizzato la storia del nostro Paese sindacale periodo postbellico naturalmente il sindacato bresciano ritrova proprio la sua unità partendo da questo stretto legame
Nel mille novecentocinque cinquantanove i segretari della fine allora si chiamava Franco Castrezzato i propri problemi nei piatti sono e della fio Paolo Morchio
Attraverso una serie di incontri estremamente riservati e assieme ad alcuni gruppi dirigenti di lavoratori
Costruiscono il primo sciopero unitario all'
La Fia attuale nella fabbrica più grande e più come dire emblematica di quelle di quei dico il periodo
La Fia tu AN con l'obiettivo badate bene l'obiettivo fondamentale
E quello di cancellare il premio Antishow prego
Che la direzione figlia aveva appunto introdotto per limitare l'azione del sindacato
Quindi noi abbiamo che è al centro di una della prima rivendicazione unitaria
Io e quindi non tanto in seppe c'è un aspetto economico quanto un problema di diritti che si connettono alla assunti alla rispetto della dignità della Ford del lavoratore quindi all'esercizio dello
Per la democrazia
E non è un caso e quando la bomba piazza dall'oggi esplode Franco Castrezzato i in quel momento in cui esplode pur richiamando Piazza Fontana ebbene quel richiamo a Milano era preceduto
Proprio dalla necessità di comprendere e di tenere insieme rapporto della dimensione sociale e prospetti una azione quindi e quindi politica proprio perché
Se viene a mancare lunga l'altra inevitabilmente non corretti
Ecco perché
Luciano lama intervenendo i funerali riprende con forza questo legame
E dirà per combattere l'eversione fascista occorre agire sull'economia per l'aumento dell'occupazione per lo sviluppo del Paese e nello stesso tempo nell'azione antifascista a difesa del décolleté da democrazia
Da questo rapporto deve però trovare sintesi
E tra ed essere la base dell'impegno unitario
In queste convinzioni io credo che ci sia scusate se ripeterò alcune cose ma non servono
C'è l'eco della sua esperienza personale
In un'intervista televisiva parlando delle sue scelte rammenta che nel mille novecentoquarantaquattro durante tra resistenza qui il lato umano molto importante che sottolineava
Walter Bielli
Durante la la resistenza ci trova pensare anche in modo rancoroso Puma e non lasciar cadere quanto su dopo alla fine della Resistenza della della guerra quanto sofferto in quel periodo
Diventato successivamente segretario del della canna del lavoro dei Fori ricorda come la CGIL mi ha dato una cultura un'etica morale e ha plasmato il mio modo di essere facenti mi superare quell'idea di vendetta di rancorosi tie scoprire la forza e il valore della democrazia una democrazia da costruire e quindi in un certo senso il suo antifascismo
In una certa misura assume anche l'obiettivo per capirla con Vittorio Foa di attualizzarla Seat con uno stato d'animo
Che predispone ad ascoltare a voler dialogare per capire a distinguere e ne sapete individuabile nuove disuguaglianze le forme repressive che stanno in primo luogo nevicate
Questo lo lo ricordavo prima col con l'anti fiocco ma ricatti e quindi è sottoposto anche oggi il lavoro precarie non so del lavoro precario
Quindi una democrazia sempre con lama da costruita con le nostre lotte come fu ad esempio con la legge sul disarmo del della polizia nei conflitti di lavoro nel negli scontri non si pone il tema di dire ci ponete nel ridire come dobbiamo distinguere tra il con un fitto di lavoro e altri tipi di dico di conflitto e quindi la sua e che poi in seguito porterà la costruzione sindacato di polizia
Quindi la sue anche una democrazia come dire di tipo pedagogico
Che ci insegna cito che nel conflitto possiamo vincere o essere sconfitti come nel mille novecentottanta avverrà la furia ma che non si possono assumere atteggiamenti di distacco o meno in ragione dei risultati raggiunti
Perché la difesa delle istituzioni democratiche non può essere affidata soltanto le forze dell'ordine ma anche la consapevole partecipazione dei cittadini
Ecco allora
No stando non stanno forse qui in questo spirito di libertà condivisa identità con la nostra storia le ragioni della scelta degli scettici il ventotto maggio del settantaquattro alla manifestazione antifascista in piazza Loggia
Con il sindacato che unitariamente non dimentichiamolo mai la condivide
Con le forze politico e la sostiene con lo sciopero generale
Ed è in questo esserci che si esprime tutto il senso del tempo e della maturazione di una generazione dentro quel tempo dentro quei valori che abbiamo ereditato
Ecco allora bisogna serviamo da questa angolatura piazza Loggia non ci appare tanto come una tragedia privata la comunità assente di una tragedia collettiva che ha colpito tutt'espressione cioè di un destino comune
E compete a noi capire trasformare perché in Piazza della Loggia cronaca e storia pubblico privato ci confondono ed è quanto mi diranno ritornando luoghi dall'obitorio pomeriggio rientrando in Piazza della Loggia
I cittadini presenti in quella piazza
Tu sei stato colpito ma ricordati che quella bomba ha colpito tutti e quindi in primo luogo questo deve essere il valore di costruire nel tempo anche una testimonianza
Una strage quindi che avviene peraltro all'indomani di un referendum popolare
E aveva confermato il diritto allo sciopero ibrido divorzio
Ed ecco che allora la violenza omicida che esplode evidenzia e vuole impedire ieri come oggi il diritto di vivere in uno Stato laico che permette di operare le proprie scelte di vita nel rispetto di quelle degli altri
Per questo non si chiamino vittime ma caduto inconsapevoli scriverà un anonimo su un cartello perché essi quella mattina coinvolti quelle presenze avevano scelto dieci sedici
Ci guardiamo da vicino chiedevano quegli occhi morti
Non possiamo non vedere ciò che simbolicamente essi rappresentano cinque insegnanti
Di cui Trento è un ragazzo del sud cioè Lido cresce in cerca di lavoro
I tre operai
Di cui due avevano partecipato la lotta antifascista
Ecco ci guardiamo bene ritroviamo in quelle vite stroncate cibo riccamente rappresentate l'indispensabilità dell'unità tra mondo del lavoro il mondo della scuola
L'unità del Paese i valori della di fascino coniugati anche nell'accoglienza dei più deboli tanto più indispensabile oggi
Non a caso anche qui che nel suo intervento i funerali lama chiama quindi morti amici nostri
Compagni i nostri
Fratelli d'imposta
Non li distingue per appartenenza anche siete negli scritti alla CGIL
Altri lo faranno l'unico no
Quei morti usando anche un appropriato linguaggio pluralistico li riconosce e lì colloca nella storia comune del sindacato visto nel suo insieme
Ma è soprattutto la modalità con cui verrà attuata la risposta quella violenza il tratto più alto che si raggiunge in quei giorni
E che sarà però frutto e non è una una decisione
Del sindacato preso così a freddo
Ma è la conseguenza di un ampio dibattito condotto condotto il giorno stesso nei luoghi di lavoro alla scena nei quartieri è dentro le istituzioni cioè va costruita questa risposta e allora ecco che la decisione
Che ne scaturisce è la e l'autogestione della piazza per la piazza e di organizzare il servizio d'ordine che sarà composto certo sotto la guida
Dal sindacato
Ma sarà compito ma c'era composto dai cittadini e non soltanto dagli avvocati degli operai perché l'ha consentito e questa composizione questa questa questa risposta esprimermi proprio la consapevolezza che quella bomba ha colpito vuole colpire le istituzioni e proprio e proprio per questo fanno con coinvolti tutti
E occorre quindi che i cimiteri cittadini a difenderle perché aggiunge l'arma
I lavori sono i lavoratori sono usciti un presidio della democrazia e non si faccia uno giustizia da sé
Ma Maso chiedono volgendo che giustizia sia fatta in un Paese democratico infatti la difesa della libertà spetta alle istituzioni stesse
Alle istituzioni stesse della democrazia e in quest'opera di restaurazione della democrazia esce le istituzioni avranno la collaborazione delle masse delle masse lavoratrici
E sarà anche i fischi a sottolineare questa sera
E ne esce da quel servizio d'ordine e tende una stigmatizzare le responsabilità di una classe dirigente e non ha saputo
E per molti non ha voluto impedire
L'accanimento di quei fatti
E stato giusto rispondere col mondo cioè manifestando insieme la nostra indignazione solo con la forza della democrazia tira un operaio della FIAT UM al termine di una centrale per poi aggiungere resta però fondamentale comprendere le ragioni di quella violenza
Senza dimenticare le lacerazioni umani civile prodotta da quella violenza individuali
Non è una responsabilità che non sono cento soltanto in qualche untore materiale e non è un caso che per un anno intero
Ogni mese a turno un consiglio di fabbrica farà affiggere un manifesto sui muri della città con una sola domanda chi c'è dietro i silenzi
Cioè come dire voliamo sapere perché è accaduto e quindi un'assunzione di responsabilità rispetto alla verità
Ma appunto per capire occorre dotarsi degli strumenti
E con loro che una parte della sottoscrizione lanciata dalle organizzazioni sindacali in favore delle vittime sarà destinata a costruire mi centro bresciano dell'antifascismo della del preesistente
Nel tempo ci trasformerà poi in casa dalla memoria
Alla quale insomma a fianco
Alla quale si affrancherà hanno alle organizzazioni sindacali le istituzioni locali e l'associazione dei familiari delle vittime della strage che erediterà quella struttura proprio
Quel le cose che prima quelle esperienze che prima
Le prime città e quindi uno strumento che per Nizza in un certo modo la volontà di non fermarci al puro atto INCE
Ah non abbandonarci alle apparenze almeno avere paura della verità ma agire perché svelarne le ragioni senza nulla escludere o giustificare
Ma qui anche un altro dato
Perché Brescia non ha vissuto il terrorismo dici
Credo proprio che quelle che siesta che nel questa risposta la possiamo trovare nella risposta che è stata data alla strage
Cioè una risposta così forte
Articolata coinvolgenti plurale che ha saputo in muffin impedire che poi venissero ci realizzassero due fatti
Quell'esperienza è che l'hanno impedito ripeto riproduce il successivo
Quell'esperienza proprio per la forza espressa dal sindacato
E della sua capacità di ascoltare quanto a Vienna nella società ha impedito in seguito proprio per questa ragione per questo sapere ascoltare
Ha riferito il terrorismo delle delle Brigate Rosse di trovare Brescia uno spazio enorme nonostante i vari tentativi fatti e il sindacalismo e Carlo e le classiche le lotte operaie a Brescia sono state estremamente orti incisive
E suor davvero apportare da ricordare come esempio
Ma nello stesso tempo il sindacato non sia soltanto fermato questo
Ma nella sua piena autonomia ha saputo anche non accettare passivamente un percorso giudiziario che tendeva a chiudere quella strage come un puro e semplice fatto locale
E quindi quella immane tragedia cercare di e potenziarla nessun messaggio politico
E nello stesso tempo
Accompagnato questa
Quest'attenzione al modo di svilupparsi delle vicende giudiziarie
L'ASP la portata da ad affrontare che le fatture come affrontarle fatture prodotte nello stesso tempo all'interno della città
Tra le stesse forze politiche con una costante riflessione e ha reso possibile curare le ferite inferte
E trasformarle in memoria visiva
Ci vorranno quarantatré anni
Ma quella giustizia seppur non completa Elia indicarci il valore del percorso compiuto e a fissare nella storia le ragioni di quella manifestazione
Questo è un interrogativo conclude
Ti nasce da tutto ciò
La vicenda dello stragismo prima e del terrorismo voi unitamente al radicalismo di destra
Nella sua complessità come ricordavo ha posto al centro il rapporto tra movimento sindacale democrazia delle istituzioni
Con le lotte del sessantotto sessantanove Hillary ha fatto molto bene a fare a rappresentare quelle Primo menti interni di conquiste democratiche
Le forme della magistratura della partecipazione democratica allora trovati importanti sbocchi punto ricordavo prima la formazione del sindacato
Sia nel riaffermare l'autonomia della magistratura nell'averla sostenuta non avremmo potuto soffrire oggi tante verità sulle stragi cinque gli anni non avessimo sostenuto
Decisamente il lavoro e l'esplodere delle contraddizioni all'interno della della magistratura nel rispetto della sua
Nella futura nell'aver democratizzare i luoghi di lavoro con uno statuto nel cogliere cioè la necessità di ampliare la cultura la conoscenza ma per fare un esempio
Si pensi non soltanto i decreti delegati e quindi l'aver posto la scuola al centro di questo processo di formazione democratica e di conoscenza del e e di conoscenza del nostro passato
Ma pensiamo in favore
Non tanti valori in sei proprio di che cosa ha significato le centocinquanta ore
Ci ha rinunciato a parte del salario per permettere ai nati prima del cinquantadue di poter prendere il diploma della media inferiore
Non era Cina qui la volontà di rendere tutti partecipi a quel diritto di cittadinanza che la cultura può ampliare e badate bene io credo che non fu soltanto questo un atto di solidarietà
Non ricordo anche un riconoscimento di quanto quella generazione ci aveva dato in termini di lotta e conquista e conquiste democratiche
Bielli ricordava i sacrifici
E hanno che sono stati alla base della formazione di Luciano di loro di Luciano virili Luciano lama
Ebbene noi queste questo legame solitari solidale con quelle con le nuove generazioni collo colleghi con in quelle precedenti ho la sensazione
E da un lato si riconosce in questo gesto delle centocinquanta ore ma ho la sensazione che oggi sia un completamente Shimon quasi completamente smarrito
Pensiamo alle io vita che ci sono determinate nel dire
Alle proprio alle scale quasi gerarchiche prima a me il vaccino piuttosto che a chi era nelle condizioni più deboli di poter di non poterlo richiede
Eppure ecco qui la domanda
Nel momento più alto dei rapporti di forza non ci si è riusciti a radicare e trasformare in termini di rottura cioè di riforma istituzionale quanto sia conquista
Certo la violenza terroristica aiutato a bloccare quel processo
Ma quanti ritardi nel comprendere quella prudenza e come il suo agire a per nessun processo che per brevità definisco appunto di restaurazione come l'aveva definita la mamma
L'anno compreso il cosa stava succedendo con attraverso quella Firenze e si sceglie di andare all'università
Ci va non sono per dire che se viene a mancare il rapporto tra movimento studentesco e mondo del lavoro ci sarà la sconfitta per ma vuole anche far scoppiare il termine sullo
Ci vuol far scoppiare il bubbone in quanti pensavano e giustificavano l'utilità di quella violenza anche in quella zona grigia che ha coperto o quantomeno circa ha lasciato con una certa indifferenza che si sviluppasse quella violenza
Ci sarà poi la morte di Moro come Tina ricordate poi quello di Guido Rossa Piroscia che può che farà emergere che in discussione in quel con quella violenza ne esce Fiorenza inteso nella sua generalità c'era il sistema devo democratico ma che contemporaneamente questo resterà invece offuscato da quella violenza si andava contemporaneamente ripristinando quella separazione
Tra politica e potete nel senso che ognuna delle due pensava a se stesso ma questa è davvero il riflesso che stiamo forse pagando con prezzi alti ai giorni nostri
Ecco io credo che allora convegni come questo questo patrimonio del sindacato
Credo che occorre anche riconoscere che troppo spesso è stato abbandonata anche come trasmissioni a Dini di memoria ricordo che nel due mila quattordici appare facendo un'indagine
Poi c'è inciso e non soltanto nell'ambito scolastico abbiamo fatto un'indagine all'interno delle dei direttivi dei componenti dei consigli
Direttivi delle tre organizzazioni sindacali che non a caso decisero puntando hanno animato di non differenziare la categoria il sindacato di appartenenza di ognuno
Ebbene la stragrande maggioranza dirà che il sindacato non fa politica
Ci deve appena interessare della condizione economica economica e sociale
Del lavoratore c'è qui una netta frattura
Tra la storia ciò che stabilisce il sindacato precedente e quindi anche conseguentemente una comprensione di come invece quel patrimonio culturale che prima richiamavo doveva essere non sono trasmetto Marco davvero portato avanti con continuità ecco e invece o la sensazione che troppo spesso ci si è richiuso in studio si è richiuso dentro se stessi ci ha rinunciato a spingere a portare avanti asciuga con decisione
Toro spinte ideali e cioè a essere quindi il rischio che il sindacato è diventato ha perso quella capacità che era stata in quegli anni dieci uno uno strumento che di mediazione che tiene insieme la la società è che attraverso il suo tenerle insieme riesce a mediare con l'azione della collazione
Della politica ecco io credo che questi incontri debbono servire anche riflettere su tutto
Grazie
Ecco polo riprendo io avevo guarda la chiedendo scusa alta Soriani euro però mio cioè alimentari risolvere in qualche dico
Mi senti signorina
è venuto il momento favorevole ore dialogo Maurizio Landini Gianfranco Pagliarulo segretario generale della CGIL del presidente nazionale dell'Anpi Unizzi peraltro entrambi dalla militanza sindacale nel io ormai in cui dico neanche mamma
Per un periodo segretario generale prima di assumere la responsabilità dell'ala confederazione nel nel suo insieme lasciatemi prima di dare loro la parola soltanto due slash che mi sono stati richiamati
Dalle testimonianze l'ultima al tempo stesso addolora così consapevole preziosa rimandiamo Milani
Ma ascoltandomi intanto tirato un sospiro di sollievo pensando che il due giugno abbiamo messo on line la testimonianza di Sergio Flamigni
La vigne nel memoriale della Resistenza italiana
è stato divergente allestito e uno degli episodi che citava Walter Bielli
Della vita partigiana di Luciano Lama io me lo sono sentito raccontare in prima persona da una diretta protagonista la la staffetta ridar Valbonesi dei fornelli organizzatrice con altre dello sciopero delle operaie che già nel marzo del quarantaquattro riuscì a impedire la fucilazione
Dei dieci emittenti alla leva rinchiusi
Nella caserma intervenuti e che quell'estate del quarantaquattro si trovava con Luciano lama a al passaggio di un posto di blocco formato insieme
Da repubblichini e nazisti lei gridava albanesi portava una borsa da levatrice piena di armi Luciano lama aveva la sua pistola infilata nei pantaloni
Nascosta soltanto dalla camicia
A quel punto noi dagli dice guarda dalla nella pistola che così rischia solo uno di noi due Luciano lama si rifiuta nasce anche un anello ancora non certo per la loro due
Ma a dire repubblichini e i nazisti che stanno al posto di blocco del proprio come umiliante come dire affermare la propria gerarchica superiorità
Che il tedesco dopo una frettolosa perquisizione lasciapassare lama che si è rifiutato di dare sulla pistola Aida stiamo parlando di un ragazzo che non aveva ancora compiuto ventitré anni
Che aveva lacerato
Da allora lutto avvenuto nel febbraio precedente tra la fucilazione del fratello Lelio afflitto anche da un senso di colpa perché i genitori in qualche modo che l'avevano affidato era più giovane illusi
è questo diciamo e bisogna vengono incontro con Luciano lama partigiano
Poi voglio citare però anche lei dialoghi che ho avuto con lui quando non era più segretario della CGIL ma era un parlamentare è stato anche vicepresidente del Senato come voi sapete auditor
Di un di un episodio che è stato appena accennato da Manlio Milani io gliel'ho dovuto confessare se quella mattina del diciassette febbraio mille novecentosettantasette quella cupa mattina all'università di Roma io non ero ai giovani che protestavano
Allora diedero luogo a quello scontro che noi tutti ricordiamo è solo perché mi trovavo al giornale
Per la lotta continua per scrivere la cronaca di quell'evento vi lacerazione che fu vissuto c'erano certamente gli autonomi c'erano cinque certamente i simpatizzanti la lotta armata
Ma c'erano molte migliaia di giovani che occupavano l'università che vissero quel quella come una contrapposizione
Una ferita una lacerazione che fornisce dei danni ecco io non mi permetto oggi di come dire riferire considerazioni di un uomo
Di vecchia scuola politica non facile alle autocritica ma sono quasi certo di poter dire che sul parlando sui suoi passi quella scelta di cui lui fu coinvolto non l'avrebbe ripetuta perché lo cito perché adesso passandovi la parola io ho detto non sto in voi in qualche modo la continuità di due cicli politici
Delle note per l'emancipazione delle classi lavoratrici che sono la resistenza delle lotte degli anni settanta
Nelle quali Linciano l'hanno avuto un ruolo di massima responsabilità perché è stato segretario per sedici anni dell'organizzazione proprio a partire dal mille novecentosettanta fino al mille novecentottantasei e con il ruolo di supplenza
Quindi mi rivolgo a Landini
Un ruolo di supplenza e Francesco paladino della Fondazione il valore di Vittorio richiamato quell'idea della necessità di farsi carico degli interessi generali della nazione
Dei suoi cicli economici anche in una fase difficilissima
Come quella della fine degli anni Settanta della grande inflazione
La il richiamo anche alle necessità comunque la parola scabrosa dei sacrifici
Di una politica dei due tempi per tenere insieme tutela quindi del mondo del lavoro e di difesa della democrazia sono mi pare una cifra chiave della opera di Luciano Lama ma sono anche come dire un termometro di una grande difficoltà che allora ha vissuto la società italiana e lo stesso movimento sindacale
In questo senso credo che e Maurizio Landini insieme al ricordo cosa testimoniarci come queste lacerazioni
Ancora oggi debbano essere affrontate nel tempo nostro
Ma credo innanzitutto
La giornata di oggi
Sia molto importante
Perché nel ricordare la figura di Luciano lama
Noi in realtà stiamo ripercorrendo non solo una storia del nostro Paese ma stiamo anche riaffermando una serie di rapine sì di valori fondamentali
Che rappresentano la storia della CGIL rappresentano anche l'identità della CGIL
Tra l'altro se c'è credo un insegnamento da trarre
Alla luce anche dei diversi racconti che abbiamo oggi ascoltato
La storia fatta di grandi questioni di massima non di singoli episodi e da un certo punto di vista
La lettura che utile dare ed è una memoria che non va assolutamente perduta nonostante siamo in una fase in cui ci sia anche un tentativo di riscrivere la storia di cancellare anche le ragioni dei conflitti che ci sono stati cosa ha significato una lotta per conquistare la democrazia e affermare la democrazia
Sicuramente il tratto di tutto questo racconto è appunto il ruolo del lavoro e la rappresentanza degli interessi del lavoro
E in questo io credo ci sia un punto molto importante pervenire a alla sollecitazione alla domanda che Gad Lerner
Faceva che credo sia proprio un tratto della storia della CGIL del nostro sindacato che tra l'altro vorrei ricordare a più di cento anni
Il che non ci sono tante organizzazioni di massa nel nostro Paese che possono raccontare di esserti ancora e di avere davanti a sé la possibilità di misurarsi ancora con i processi e provare a svolgere un ruolo importante è una caratteristica della nostra storia delle nostre Radice proprio questo e cioè che noi non abbiamo mai voluto essere un sindacato di semplice rappresentanza o di tutela degli interessi delle persone che lavorano di per sé cosa importantissima non solo mobile ma decisive da continuare a fare
Ma noi il nostro sindacato e lama in questo ad nella sua storia nei suoi lunghi anni di di direzione anche della CGIL lo ha sempre indicato con molta precisione l'ho anche incarnato
Con le scelte che poi insieme a lui la CGIL ha compiuto quello di essere un soggetto che ha sempre avuto come obiettivo non semplicemente di difendere gli interessi generali del Paese dal mio punto di vista ma quello di a vere e di provare ad avere in testa un'idea di trasformazione del Paese
E cioè di essere un soggetto non solo sindacale ma anche un soggetto che svolge una funzione politica
Proprio perché rappresentare il mondo del lavoro e gli interessi del mondo del lavoro significa essere in questo senso anche un soggetto autonomo da ai partiti dai governi dalle in prese significa avere un progetto di trasformazione sociale costruito assieme alle persone che dura presenti
Non è un caso che la lotta al terrorismo e parte come veniva ricordato con destra anzi del della fine degli anni sessanta fino arrivare al rapimento di Moro e ai passaggi successivi hanno visto nel sindacato italiano nel sindacato confederale italiano e nella CGIL naturalmente
Sicuramente uno dei soggetti fondamentali per la sconfitta del terrorismo
Senza quelli quella tenuta democratica senza quella presenza del movimento dei lavoratori del movimento operaio e quindi del sindacato il terrorismo non sarebbe stato sconfitto
Credo che questo sia un elemento assolutamente importante da da ripercorrere da ricordare anche perché se noi pensiamo anche agli anni
In cui Luciano Lama è stato segretario generale cioè dalla fine in pratica dal dal andrà alla fine dal mille novecentosessantanove
Fino al mille novecentottantacinque di fatto quando poi fu sostituito da Antonio Pizzinato se non ci pensiamo in questi quindici anni
Soli quindici anni che rappresentano da un lato le conquiste più avanzate che il movimento dei lavoratori il movimento sindacale ha ottenuto nella storia del nostro Paese
La panza mento veniva ricordato diversi interventi in quegli anni anche delle conquiste dei diritti sociali e della crescita sostanzialmente del nostro Paese
E contemporaneamente questa crescita dei diritti nel lavoro e dei diritti sociali e quindi di affermazione della democrazia ha dovuto fare i conti con lo stragismo di destra e con la nascita del terrorismo
E naturalmente questo è un elemento molto importante tra l'altro ma questo è un passaggio successivo LaMMa anche rappresentato è vissuto la fase più alta della unità sindacale
Fino arrivare la costruzione della Federazione sindacale unitaria
Ma allo stesso tempo ha dovuto anche fare i conti con la rottura della azione sindacale nel nostro Paese pensiamo alla referendum sulla scala mobile l'accordo separato dell'ottantaquattro e quindi sono quindici anni diciamo così di una storia
Che naturalmente deve farsi riflettere anche per i problemi che avremo oggi di fronte io credo che se dobbiamo fare un paragone con la situazione attuale quindi anche con l'insegnamento fu quello che può essere anche l'insegnamento in questa cosa quei processi che noi abbiamo in atto
Io credo che da un certo punto di vista noi oggi ci troviamo di fronte a una situazione con cui il movimento sindacale e il movimento dei lavoratori
Deve misurarsi con processi di cambiamento profondissime e molto forti e ed a un certo punto di vista siamo ancora in una fase qualcuno si chiedeva
C'è la democrazia ha vinto fra democrazia perso io credo che sicuramente come qualcuno ha detto la democrazia intesa anche come tenuta sociale come partecipazione dei lavoratori come qualità della vita anche sociale sicuramente ha resistito ma oggi si trova ad un passaggio in cui c'è a rischio la tenuta sociale e la tenuta democratica in Italia in Europa per i processi di cambiamento con sostanzialmente che sono in atto e di nuovi io credo ci sia un punto cioè è il lavoro
E il diritto del al lavoro delle persone
Che qualifica l'esistenza o meno e la qualità della democrazia di un Paese io credo che questo sia un altro punto molto importante diciamo così da cui ripartire perché in realtà la democrazia di un paese è legata alla libertà delle persone ed è legata soprattutto alla possibilità che le persone attraverso il lavoro che fanno possono realizzarsi e possono essere cittadini
Dentro e fuori dai luoghi di lavoro e quindi partecipare alla vita del proprio Paese io credo che oggi da da un certo punto di vista noi siamo ad un passaggio non solo perché abbiamo di fronte
Tanti possibili investimenti da fare ma perché siamo di fronte ad una serie di cambiamenti
Oggi si usa il termine transizione pensiamo la transizione ecologica pensiamo la transizione digitale pensiamo la stessa transizione demografica siamo cioè di fronte a dei cambiamenti in cui penso e il ruolo del movimento sindacale e l'azione che il movimento dei lavoratori il movimento sindacale debbono mettere in campo
E quello di essere dei sottotetti che hanno il diritto di partecipare alla progettazione di di questo possibile cambiamento
In cui al centro deve essersi lavoro la qualità delle persone la giustizia sociale ma anche la sostenibilità sociale e ambientale dei processi e delle scelte che vengono realizzate e in questo senso io credo che oggi il ruolo che il ma il signor mercato deve fare non è semplicemente difendere il Paese in nome dell'interesse generale del Paese
Ma credo debba essere quella di far diventare il lavoro e i diritti del lavoro e la qualità del lavoro un interesse generale del Paese che credo che da un certo punto di vista il concetto va rovesciato
Non non è il lavoro i lavoratori che devono sacrificarsi per l'interesse generale del Paese
Sono i diritti delle persone che lavorano nella realizzazione delle per della delle persone attraverso il lavoro che Pannella possibilità di poter discutere ciò che fanno perché lo fanno con quale sostenibilità che lo fanno e deve diventare l'elemento su cui si costruisce un nuovo una una nuova mediazione sociale e un nuovo diciamo così anche modello sociale fondato naturalmente sui valori della nostra Costituzione
Che nasce naturalmente dalla resistente su questi valori io credo che il passaggio che ne abbiamo di fronte è questo e quando dico che vedo
A volte a rischio la tenuta sociale e di conseguenza la tenuta democratica
Del nostro Paese e proprio perché in questi anni c'è stato un arretramento è un attacco ai diritti nel lavoro tra il livello di precarietà che c'è oggi nel lavoro
E di rottura sociale che questo determinato determinando una competizione tra le persone che per vivere ha bisogno di lavorare come mai
C'è stato in passato ecco io credo che questo sia proprio il tema da cui noi dobbiamo ripartire cioè l'argomento da cui noi dobbiamo ripartire per mettere in discussione quell'idea
Di lavoro e quell'idea di gestione totale del mercato senza alcun vincolo sociale ecco io credo che sia questo sostanzialmente uno dei punti e l'opportunità che credo non dobbiamo perdere o che dobbiamo provare
Nel a realizzare è proprio il fatto che siamo in un momento di cambiamento di passaggio di investimenti che si fanno in Italia in Europa e anche le riforme che in questa fase verranno e potranno essere realizzate credo possano segnare la possibilità di un cambiamento in questo contesto credo che il movimento sindacale la CGIL ma il movimento sindacale confederale quindi veramente nelle condizioni tutte le persone che per vivere ha bisogno di lavorare in tutte le loro nelle forme con cui questo modalità può esprimersi oggi
Di mettersi assieme e di poter collettivamente agire ed esprimere il proprio punto di vista a me pare che oggi la sfidarsi a questo livello
Grazie Maurizio credo che
Gianfranco Pagliarulo per il suo ruolo odierno F nella sua biografia evitando voltarsi interconfederale ancora partiva hanno sindacalista ma anche a lui rivolgere una domanda al circolino siamo
Che parlando anche il predominio della loro come egoismo non possiamo dimenticare come alcune frange dell'estrema sinistra abbiano fatto delle verifichiamo alla memoria partigiana a come dire un vessillo
Insuccesso di un libro peraltro bellissimo Virunga pista come Giovanni Pesce senza tregua
Chiamò Pietro Secchia ma potrei continuare con molti esempi sono stati colti elevati a contestazione
Vedi coloro i quali avevano operato una svolta moderata esce da una parte i Luciano lama facevano i conti anche con la violenza
E c'era in quel venti mesi terribili
Parlandone appunto come di qualcosa di cui mai e poi mai ci si poteva compiacere ad altre invece fu palesa come il giusto simbolo della coerenza perduta
Lampi come si è misurato con questo tipo di problema
Grazie davvero
Arrivo subito la tua tornando a partire dal grande interesse che ho avuto nell'ascoltare tutte le relazioni che ci sono svolte fino ad ora vorrei partire da una cosa che mi è capitata qualche settimana fa ho parlato col figlio di un mio amico
Questo ragazzo ha ventiquattro anni credo laureato molto conto gli ho chiesto se sa qualcosa sulla strage di piazza Fontana
Lui mi ha risposto dicendo ma per la verità non sono molto so soltanto che mi pare che è stata fatta dalle Brigate Rosse
Ora io dico questo fatto per indicare un problema molto grande che ne abbiamo oggi cioè quello di costruire una memoria che è stata negata ricostruzione di questa memoria non riguarda solo anche se per alcuni aspetti in primo luogo la resistenza e la lotta di liberazione
Ma riguarda anche quello che è successo per esempio quello che è successo
Nel periodo cosiddetto terrorismo vale a dire nel periodo dello stragismo nero prima e poi con diverse sovrapposizioni nel periodo tra il terrorismo rosso
A proposito di lama per mi pare evidente che è stato uno degli Imperi Centrali questo partigiano antifascista e sindacalista che dal punto di vista della mirabile della mia generazione rappresentava la CGIL
Così come gli altri due rappresentavano gli altri sindacalisti Lamarque armi di Carniti benvenuto però tono la cosa dicevo prima sia sbiadito alla memoria in un unico calderone
Sono state rimosse Piazza Fontana Brescia Italicus ma mi permetto di aggiungere una cosa alla interessante corretta ricostruzione
Che ha fatto Ilaria Moroni
Sì tutto comincia da piazza Fontana sia no in realtà comincia dapprima ricordiamoci la storia del Paese nel sessantaquattro c'è il tentativo di colpo di Stato più o meno discusso del cosiddetto Piano Solo c'era il generale De Lorenzo nel sessantacinque c'è un elemento molto importante
Ed è un convegno dell'istituto olio e si svolge a Roma Parco dei Principi in cui essi organizza diciamo così la controffensiva della destra fascista
Più o meno connessa servizi segreti alcuni affermarono che era una richiesta della NATO e a quel convegno partecipa partecipo il fior fiore
Nelle versioni italiana come Guido Giannettini agente dei servizi coinvolto nella strage di piazza Fontana
Delle Chiaie Pino Rauti Carlo Maria Maggi Mario Merlino tutti i nomi legati alla stagione dello stragismo ricordo anche il fallito più o meno tentato golpe Borghese borghese non è Valerio Borghese era stato il capo della decima Mas
Nota per le sue efferatezze durante la Resistenza il tentativo di golpe del mille novecentosettanta
Quindi l'Italia di quegli anni era questo Calderone un grande movimento fondato sull'alleanza fra studenti e operai e si propone di cambiare l'Italia è in qualche modo ci riesce
Grazie a combinato con l'azione
Per il sindacato dei sindacati e dei partiti ottenendo dei risultati straordinari
Unisce già soffermato proprio Ilaria dall'altra parte un sottofondo eversivo di attacco alla Repubblica democratica e costituzionale che viene portato avanti dei fascisti
Dopodiché c'è la catastrofe della cosiddetta lotta armata per le indicato per vero che c'era il tentativo di collegare qualcosa della Resistenza
L'esperienza della lotta armata che considera questa lotta armata era un'azione prevalentemente cittadino tesa a chiarire gambizzare come si diceva
O uccidere una serie di persone
Dal punto di vista da i terroristi rappresentanti dello Stato
Io trovo però che il paragone con la resistenza nella fattispecie con il paragone con l'azione del gatto
Sia un paragone completamente sbagliato perché il gatto nella guerra di liberazione nazionale erano una attività militare
E si sviluppava contro tedeschi e fascisti cioè contro l'occupante contro il potere terroristico per norma corpo comportamentale vale a dire quello della Repubblica di Salò degli uomini del terzo RAI
Invece BR erano contro la Repubblica antifascista braccio il fatto che se la forma pilota
Può sembrare simile in realtà
Chiamiamo una forma di lotta in realtà secondo me non c'era nulla in comune con l'esperienza storica della resistenza italiana ma tant'è vero che qual è stato l'effetto del terrorismo cosiddetto rosso io non so se la democrazia abbia vinto un ragionevole interrogativo ci si poneva
Fabrizio Van Bommel Maurizio Landini
Dice che e in parte ha vinto comunque ottenuto e questo è vero ma la conseguenza delle azioni dei terroristi pure la chiusura della più grande stagione di lotte sociali decidere dopoguerra
S'è già stato non metto l'elenco di quello che successe in quegli anni accenno solo ai titoli tra i più importanti posizioni alle gabbie salariali Statuto dei lavoratori
Diritto di famiglia aborto divorzio riforma sanitaria diceva Ilaria Moroni
Ora c'è sicuramente una responsabilità giuridica
Criminale diciamo così c'è la responsabilità morale
Ammazzare la gente delitto ed è un esempio devastante
Ma c'è anche una responsabilità politica perché
Quelle persone hanno impedito lo sviluppo
Di quella democrazia uso volutamente la parola progressiva che si era incarnata fino al mille difetti e mille concretezze in quegli anni la democrazia progressiva come
Molti sanno era la visione che Eugenio Muriel partigiano capo verrà dal Fronte della Gioventù assassinato dai fascisti curiali immaginava una democrazia che si espandeva che era quello che in concreto si stava provando a fare
In quegli anni con tutte le contraddizioni nel tempo ora secondo me andava l'anno aveva capito la sostanza della del del problema del terrorismo rosso per cui
L'assalto di infiltrazione di servizi
E sicuramente c'erano il terrorismo era nemico dei lavoratori
Tutt'al più se dovessi pensare qualcosa non funziona neanche questo paragone
Mi ricorda il cosiddetto populismo russo ottocentesco l'azione esemplare
Uccidere indicati eppure Marcello Zane volevamo la Repubblica Democratica la nuova costituzione quanto cioè era stato conquistato dai partigiani qual era
La questione qual è secondo me anche oggi una questione irrisolta
Torno anche al allo stragismo nero il punto erede che la piena del fascisti zonazione dello Stato nel nostro Paese non è mai avvenuta ed è una battaglia attualissima oggi
Pone e attualissima oggi la piena costituzionalizzazione
Di tutte le strutture dello Stato basti pensare a quello che è successo a Santa Maria Capone dalle Capone per cui abbiamo visto scioccanti immagini ma vorrei dire anche un'altra cosa a proposito della
Del pericolo che corre la democrazia
Citando Obama sì riesco a trovare le parole lucide nel settantasei e la disoccupazione pone non solo problemi
Di carattere economico e morale ma di segno politico circa la solidità delle istituzioni democratiche
Sono parole Pompadour profetiche cioè lo schema è molto semplice in una situazione di crisi economico sociale quando avanza la disoccupazione
è avanzata fondamentale istituzioni democratiche possono essere messe di discussione che è la situazione grave che stiamo attraversando oggi i dati Istat parlano se non ricordo male
Dei cinque milioni e seicento mila cittadini italiani
Che vivono sotto la soglia della povertà e aggiungeva l'anno
Quando la democrazia in pericolo se la libertà minacciata la grande massa dei lavoratori si trova in vita limitarmi alla partecipazione all'esercizio della democrazia molto forte citava le elezioni a cui partecipò il novanta per cento
Per gli elettori è la forte partecipazione
Anche in questo caso ha ragione
Quando la democrazia in pericolo dalla libertà minacciata
La forza della partecipazione dell'unità dei lavoratori un antidoto fondamentale continua a vincere questa battaglia
Ma oggi non è più così
Perché è crollata la partecipazione al al voto diminuita la partecipazione alla vita pubblica
E dovunque dobbiamo ricostruire gli anticorpi
Non si possono ricostruire anticorpi se non si riparte da quello che diceva la Dini mettendo al centro il lavoro mi permetto di aggiungere il valore della persona della socialità
Aggiungo il valore della persona perché sono
Tant'anni forse
Che questa parola poco usata si è sostituita ad un'altra parola per parola l'individuo tessile alla seconda parte articolo tre della Costituzione ci sono tre parole che ricorrono lavoratore
Persona che il cittadino
Per ha sostituito la persona il lavoratore diventato risorse umane o capitale umano e cittadino spesso diventato consumatore
Torniamo alla personali individuali numerosi personalizzato appunto la persona a una identità ha una dignità ed insisto perché in rapporto alle altre persone
Torniamo a questo e torniamo alla socialità
è stata colpita pesantemente Werner dal dramma del delle news della pandemia e anche dalla crisi se ripartiamo da questo ripartiamo da una grande unità popolare anche questa volta possiamo farci
Grazie Gianfranco
E concludono qui le nostre muovervi ricordo che non è stato solo una come l'operazione anche il secondo
Ciclo di incontri dedicato al centenario della nascita di Luciano Lama e mi pare e sì concluda ricordando come vi sia un legame indissolubile sarà l'esperienza vidi un padre della Repubblica
Fondata sul lavoro
Che apposto l'azione sindacale al centro del suo impegno e appunto la natura antifascista della nostra costituzione la CGIL
Ha avuto come suo del fondatore un esule antifascista come era Giuseppe Di Vittorio
Ricordando Luciano lama non possiamo dimenticare alcuni anni dopo assumerà la responsabilità generale dell'organizzazione un altro partigiano un altro giovane partigiano
Figlio di esuli antifascisti come Bruno Trentin questo legame resistenza ciprinidi lottatore ieri i una tutela del lavoro dipendente è in qualche modo il sociale della nostra democrazia grazie a tutti dunque durante particolare
Albertina Soliani con la quale mi scuso di nuovo se abbiamo avuto dei problemi tecnici ricollegarci con casa c'era umido verso e il venticinque luglio ci sarà come ogni anno una pastasciutta antifascista per riscaldare
La caduta del regime così come posteggiata lì dove lei si però con queste donne mi ricordo di Luciano lama un saluto affettuoso a tutti voi