Fermare la strage nel Mediterraneo. Cancellare gli accordi con la Libia. Il tavolo asilo e immigrazione scrive al Presidente del Consiglio Draghi

Iniziamo
Questa si sente
Iniziamo questa conferenza stampa promossa dal
Dal tavolo asilo immigrazione io sono Filippo Miraglia dell'Arci coordino il tavolo sulle migrazioni qui con con i colleghi
Del tavolo di punta il dito Oxfam e Amnesty International
Abbiamo voluto nelle stazioni ore in cui si discute
Del delibera missioni in Parlamento
Promuovere questa conferenza stampa in cui presentiamo
Una lettera aperta al presidente Draghi
Proprio sul sulla sulle questioni legate alla Libia quindi il sostegno alla cosiddetta Guardia costiera
Il sostegno alle autorità libiche nella gestione dei centri di detenzione
E e tutto quello che ne consegue
Noi siamo devo dire abbastanza
Arrabbiati abbastanza sbalorditi del fatto che il governo stia andando avanti in maniera come se niente fosse successo in questi mesi in questi anni in Libia
Il
Alto commissario per i rifugiati Filippo Grandi che peraltro è un italiano quindi non abbiamo uno nemmeno dovuto tradurlo in in inglese e dall'inglese o dal o da un'altra lingua ha detto esplicitamente che la Libia
è un posto dove i diritti umani non vengono rispettati e quindi dove le persone non possono essere rimandati indietro detenute
è invece il il Governo si sta e la maggioranza che lo sostiene si sta prestando a rivotare per l'ennesima volta un provvedimento che perpetua una situazione di
Grave lesione dei diritti umani di violenza
Abbiamo visto che con le motovedette pagate dall'Italia sparano anche i pescatori italiani
Abbiamo visto che
Ancora in questione persone che fuggono da quei centri di detenzione vengono riacciuffato e diciamo da appunto la cosiddetta Guardia costiera libica libica sostenuta
Dal dal nostro governo dall'un'europea dicevo siamo abbastanza arrabbiati perché non capiamo che cosa deve succedere per interrompere questa brutta pagina della della storia di questo Paese Che cos'altro deve succedere dobbiamo superiamo superare
Una soglia di morti sul sotto la quale forse ci sembra che sia tutto normale diceva
Mi pare l'Organizzazione internazionale per le migrazioni quest'anno abbiamo superato gli ottocento morti
Sappiamo che dalla dalla firma del memorandum con la Libia il due mila diciassette e più di sessanta mila persone sono state riportate nei centri di detenzione libici dove succede quello che tutti sanno
Però mi pare che stamattina all'audizione dei ministri competenti siamo andate nella direzione come dire andiamo avanti tranquillamente no come
Col Titanic
E noi abbiamo voluto perlomeno segnalare il fatto che l'organizzazione della società civile
Sono non solo sono contrarie lo ripeto molto arrabbiate con con questo governo con questa maggioranza ma soprattutto sbalordita del fatto
Lo dico al al nostro amico Matteo Mauri diciamo che l'unico rappresentante quest'altra fu il Partito Democratico
Che non ci stia
Qualcuno che in maniera come dire convinta che
Senza tentennamenti scelga il tema dei diritti umani come un tema della propria identità e che invece dobbiamo continuare a esistere
In Italia come in tutta Europa a una situazione in cui le destre scelgono quella di appunto della negazione di diritti umani come un terreno su cui costruire consenso che non ci sia dall'altra parte appunto la stessa con la stessa convinzione un impegno per scegliere invece quello dell'affermazione
Dell'ampliamento dei diritti umani come terreno su cui costruire consenso per fortuna abbiamo un drappello di senatori senatrici deposita deputate che sono
Con noi e che oggi infatti infatti sono presenti più delle associazioni diciamo per sostenere questa nostra lettera
E quindi vogliamo ce lo dicevamo
Un paio di giorni fa in una riunione diciamo interna vogliamo almeno provare a perdere onorevolmente cioè non non non possiamo pensare che in Italia sia maggioritaria l'idea che si si possono lasciar morire persone senza intervenire
Con una responsabilità dell'Italia che è sotto gli occhi di tutti c'è la responsabilità che passa attraverso atti del Parlamento atti del governo finanziamenti
E a milizie che si fanno quello che tutti conosciamo diciamo non c'è bisogno di spiegarlo oggi qui
Noi troveremo semplicemente a spiegare quali sono anche un po'un po'più in dettaglio le ragioni della nostra della della nostra iniziativa di daremo la parola anche a voi diciamo onorevole alle senatrici e senatori perché siamo convinti che sia necessario e utile far sapere che oltre ad associazioni ci sono comunque rappresentanti del popolo italiano che non sono d'accordo con quello che sta succedendo
In queste ore io adesso passo la parola Paolo pensate di Oxfam che vi dirà una parte delle nostre ragioni
Sì buonasera a tutti
L'analisi la documento
Il Consiglio di ministri circa rinnovo delle missioni militari internazionali ci conferma quella che era una sensazione cioè quella di proseguire rafforzando in alcuni quadranti un'impostazione che fa da anni viene perseguita non solo dall'Italia ma dell'Europa sia quella della cosiddetta Scholes stabilì il session
Nel quadrante de sai la del Mediterraneo allargato che però ce l'ha anche un altro obiettivo cioè quello di contenimento di flussi e quindi Shorter lo stabilizzi Jean Jacques quindi tutto quello che sta a che fare con Natta Cuba la missione
Relativa ai Paesi del Sahel che triplicata la praticamente assetto invariato delle nostre missioni in Libia
E l'aumento di trenta migliori tra le due missioni navali i vini all'europea quella italiana Mare sicuro di diciassette
Quindi c'è un totale di trenta milioni di aumento tra queste due missioni ma non c'è nessun elemento di novità di sempre nessuna di queste missioni a tra i propri obiettivi quella della ricerca e soccorso
Nella risposta che abbiamo sentito poco fa da parte del ministro Guerini abbiamo sentito che si che qualche aspetto aeronavali di mare sicuro si troverà proprio nelle vicinanze che proprio non potrà evitare di soccorrerlo
Avverrà un una un'attività di ricerca e soccorso ma se non un'ora quello non rientra nelle proprie termini di riferimento poter soccorrere direttamente le persone che si trovano in una situazione di distrasse mare quindi questo
è veramente molto preoccupante da società civile
Non facciamo altro anni di che ripetere come lo sbandierare il successo
Deve il numero di persone che vengano intercettate sia un elemento totalmente fuorviante della realtà dei fatti e anziché forse inizia che qualificare indicati mento della cultura
Del nostro continente
La cultura del rispetto dei diritti umani del diritto umanitario internazionale cioè stiamo perdendo tutta una serie di parametri che dovrebbero pesare gli affetti delle nostre scelte politica tramite deprimente come il dibattito si appiattisca solamente su una questione di numeri e non sull'impatto che queste politiche stanno provocando sulla vita di migliaia e migliaia di persone quindi ecco anche quest'anno vengono rinnovate in modo praticamente identico le missioni in Libia la maschera quarantotto vede un aumento di circa mezzo milione di euro in più rispetto all'anno scorso
E difficilmente intravediamo all'orizzonte un possibile cambio di approccio perché fino a quando il cambio di approccio ideale non avverrà ovvero una missione navale europea contermini di riferimento che comprendano la ricerca e soccorso e un accordo sulla ridistribuzione a livello europeo e una volta che queste persone soccorse arriveranno in mare non faremmo sostanze in terra non faremo sostanzialmente mai passi in avanti
Continueremo a delegare ai libici un lavoro sporco che ci difende da possibili violazioni dei dei codici europea ieri e e purtroppo ecco disperso molto appunto che salvo una minoranza che dentro il Parlamento non si discuta con coraggio rispetto a questi temi
Quindi chiudo un po'Alagna che il mio intervento est così ecco l'invito è a voi parlamentari di di di alzare la voce in questi giorni di commissione inaugura e cercare di fare emergere le contraddizioni di questa azione politica soprattutto l'insostenibilità di questo approccio nella gestione flussi migratori nel medio lungo periodo stiamo creando si muore
Si continua a morire le persone continuano a essere abusate torturate
E e non riusciamo a trovare un in cambio in cambio sistematico della cessione da politica dei flussi migratori
Fallimento totale
Grazie Paolo ricordo appunto che il tavolo sull'immigrazione in me una coalizione trentadue organizzazioni noi diciamo le principale non tutte che si occupa di immigrazione esilio a livello nazionale
La parola nessuna Hillary immaginaria di Amnesty International noi ovviamente
Proviamo a rappresentare anche
La volontà anche Tirelli dirà che c'è
Di di questo schema tragedia da da parte anche delle altre organizzazioni ci sono anche tante altre reti che non sono da personale all'interno del tavolo asilo
Che però sicuramente nei prossimi giorni si muoveranno la prossima settimana in concomitanza con la discussione in aula non saremo in piazza Montecitorio il quattordici e il quindici dovrebbe votare
Sperando appunto di poter alzare la voce anche in in quell'occasione prego Ilaria
Gli atti ostili poi
Quella sera tutte e a tutti
è un piacere vedere questa sala piena stasera perché per me questo è un tema fondamentale milioni di un'importanza veri mentre rispetto a come pensiamo di impostare la politica del nostro Paese
La lettera aperta delle organizzazioni del tavolo il tiro che abbiamo indirizzato al presidente tradite capi senza etichettare chiaramente in quello che si può sintetizzare in una lettera quattro anni di violazioni abusi nei confronti di donne uomini bambini che sono transitati sono stati riportati in Libia quella complicità del governo italiano
Riprendo le parole di Paolo che parlava prima di un ruolo chiave anche morale la dell'Italia del nostro governo
Ecco ci pare che quel ruolo chiave sia fortemente sminuito d'accordi di questo tipo sono accordi che poi vengono e legittimati e legittimano la politica non solo italiana manco europea una politica di gestione dei flussi migratori
In realtà una politica di contenimento di deterrenza piuttosto che di rispetto dei diritti umani di accoglienza di persone che fuggono per le ragioni più disparate
Ecco quindi che l'accordo di del due mila e diciassette
Con la Libia è un accordo che si inserisce in un filone molto più vasto e gli accordi con la Turchia con la Tunisia degli accordi con il Niger
Tutti accordi che di fatto sono fatti sulla pelle di persone persone come noi che semplicemente hanno la colpa di quelle stare da un paese all'altro e di non averne la possibilità diceva prima Filippo numeri che fanno impressione dal due mila diciassette ad oggi
La firma di un accordo ha significato che sono state intercettate nel mare mediterraneo che di sessanta mila persone
Persone che poi sono state riportate a violenze indicibili violazioni abusi abusi sessuali schiavitù i Libia sessantacinque mila persone
Che vanno ad ingrossare la fila di quelle seicento mila persone migranti che sono ad oggi sul territorio libico secondo i dati Dell'Aglio Emma
E degli oltre quaranta mila a tra i rifugiati e migranti ma registrati con UNHCR sono numeri da un mento e ci preoccupa l'aumento di quest'ultimo anno
Si riempiono i centri di detenzione siete ancora in maniera talmente veloce che se prendiamo il numero dell'inizio di quest'anno due mila persone nei centri di detenzione
E lo compariamo con quello di maggio del due mila e ventuno vediamo che quelle due mila persone sono diventate cinque mila perché si riempiono così velocemente i centri di detenzione in Libia di fatto per commentano le intercettazioni in mare
Nei primi cinque mesi del due mila e ventuno sono state intercettate in mare dalla cosiddetta Guardia costiera libica oltre dieci mila persone nel due mila venti tutto l'anno erano state undici mila che cosa significa che la Libia si deve attrezzare e lo fa con i nostri soldi anche per aprire nuovi centri di contenimento ufficiali e non ufficiali centri di detenzione che sono legittimati dal ministero dell'Interno libico e che significa
Aprire nuovi centri di detenzione significa tenere strutture che non hanno minimamente
Nessun equipaggiamento dove le persone vivono in condizioni di sovraffollamento estremo senz'aria per respirare senza condizioni igieniche con il propagarsi di malattie infettive
La pandemia dico alle diciannove ha un impatto mondiale e chiaramente l'ha avuto anche sulla Libia cosa significa che sono aumentati i tratti del sì va ad esempio e chi è l'ultimo anello della catena sono migranti e rifugiati nei centri di detenzione che ad oggi non hanno accesso al cibo ed acqua
E stiamo legittimando condizioni di vita inumane anche quella firma di questi accordi e continuando ad effettuarli
Concludo dicendo
Che la situazione dei diritti umani in Libia è ben documentata alle organizzazioni del terzo settore della società civile le agenzie delle Nazioni Unite non fanno altro che portare evidenze di quello che sta succedendo
Queste evidenze vanno prese in considerazione perché il nostro governo non deve essere un punto di riferimento su accordi in violazione dei diritti umani
Ma deve essere un punto di riferimento
Sì tu politiche migratorie fondate sul rispetto dei diritti umani fondata sull'account ability fondate soccorre di che siano effettivamente monitorati verificabili rispettosi dei diritti umani di tutte e di tutti
Grazie l'aria
Noi avremmo finito darei subito la parola ringraziandoli mi permetto ringrazio la senatrice De Petris che ci ha consentito di fare questa iniziativa qui in questa sala ringrazio ovviamente anche tutti gli altri e decidere di intervenire
Appunto come abbiamo chiesto a sostegno della nostra lettera per dire la vostra non so se chi è che vuole cominciare di voi ma appunto
Mai
Ma io sì sicura
Sì
Io voglio sarà chiaro messaggio
Che era il seguente
Dicono che in Libia tanto cambiato tutto il suo nuovo governo
Transizione democrazia lezioni più o meno
E io penso che sei così rieccoli che ci viene detto non possiamo continuare come se niente fosse successo con una missione tradizionalmente rinnovata ma sempre quella quindi l'idea di chiedere lo stralcio di quella missione in acqua quarantotto giusto a scrivere
Per riflettere complessivamente alla situazione libica a me sembra ardita di tutto quello che è già stata dentro ancora più ragionevole la fa
Non è che ci raccontate che tutto è cambiato e io non ci credo ma comunque indizi indifferente quello che penso io
è poi far continuare esattamente come prima quindi non è che dobbiamo adesso approvare la noi la violazione dei diritti umani e l'altro commenta che certamente diamo atto che la memoria corta
Se vede
Egli affogare dei Nirvana che non fanno più notizia se non sul parquet rarissimo
Che non fanno più notizia andammo decide qualche volta fora una fotografia di un bambino eccetera benissimo ci emozioniamo per ventiquattro ore e poi giriamo pagina resta invece è un problema strutturale resterà con noi
E a volte vale la pena di perdere una battaglia perché la guerra finale io sono sicura che la vinceremo
Grazie
Grazie
Grazie alla sua senatrice Bonino che devo dire molto presente e protagonista del nostro Gruppo di contatto tra le associazioni
E i parlamentari Erasmo che aveva chiesto
Di parlare
Comodo
Ma io
Molto brevemente io penso che
Le cose che qui voi ci avete riportato vi ringrazio per averlo fatto che ringrazio per aver il resto pubblico ha dato voce a questo dibattito
Sono una verità su cui non si può più far finta di niente
Le continue violazioni dei diritti umani condizioni disumane di detenzione in quelli che oggi sono dei veri e propri campi di concentramento
In Libia sono oggi sotto gli occhi di tutti
Non lo non ce lo raccontano sont soltanto le associazioni dal tavolo asilo che pur non sono diciamo delle piccole organizzazioni estremiste ma sono alcune tra le più importanti organizzazioni del terzo settore
E alcuni tra i più importanti ONG a livello globale
Si spendono per la tutela dei diritti umani ma se ce ne fosse bisogno lo lo riportano nei nei rapporti e nelle note le agenzie
Le Nazioni Unite
In uno degli ultimi rapporti al due mila diciannove il segretario generale delle Nazioni Unite
Antonio Gutierrez parla di inaudita violenza utilizzata dalla guardia costiera libica nell'operazione intercettazioni di condizioni
Di violenza di stupri registrate all'agenzia delle Nazioni Unite dalle missioni alle Nazioni Unite a danno dei migranti nei centri di detenzione legali esercitate dalle autorità libiche
Stesse autorità libiche o con cui noi abbiamo stretto questi a corde che noi supportiamo con le missioni di cui stiamo discutendo c'è un complesso dimissioni che guarda a una politica una strategia politica che è quella del contenimento noi abbiamo deciso dal due mila diciassette che la politica migratoria dell'Italia sono frontiera sud dell'Europa
è una politica volta al contenimento di chi cerca di fuggire da quelle condizioni disumane come se durante la seconda guerra mondiale la politica dei Paesi alleati fosse stata per cercare di contenere le persone che fuggivano dalla dalla Germania dei Paesi occupati
Questo è dal punto di vista etico e morale la responsabilità che non ci stiamo assumendo abbiamo la necessità oggi a prescindere
Dal dall'orientamento insomma e anche dalla la dimensione politica tattica dalla collocazione che ognuno di noi ha abbiamo la necessità e il dovere morale di dire la verità
Di schierarsi contro questa questo rifinanziamento e di dire chiaramente che non è un prezzo che possiamo pagare non è un costo accettabile
Quello che stiamo pagando con le nostre politiche ci sono delle responsabilità chiare oggi nel corso delle audizioni sono state sollevate alcune questioni anche dal punto di vista del diritto
C'è un'inchiesta aperta dalla Corte penale internazionale riguarda anche il governo italiano
Rispetto alle responsabilità all'epoca corresponsabilità o complicità in violazione nella Commissione di crimini contro l'umanità per le azioni di respingimento verso un paese come la Libia
Nel momento in cui e viene accertate oggi è stato anche in parte confermato dal ministro Guerini
Che alcune delle funzioni di coordinamento dei soccorsi vengono effettuati a bordo di una nave della Marina militare italiana nel porto di Tripoli
Non c'è dubbio che quella sia una corresponsabilità rispetto a un'azione di respingimento che è vietata dal diritto internazionale è che si configura come riconsegna di persone che fuggono da una condizione di privazione
Della propria libertà nelle mani degli aguzzini che li hanno torturati e
E violentati nel corso diciamo di questi anni ecco io penso che questo sia divenuto ormai diciamo una questione talmente evidente che non ci si può più nascondere dietro un dito fino ad ora c'è stata concludo su questo
C'è stato il tentativo di costruire una narrazione della Libia come di uno Stato con cui si potevano costruire rapporti
Oggi al di là lo diceva la senatrice Bonino continua addirittura dice no al nuovo governo di transizione è una svolta io da questo contesto lo voglio dire
Penso che il processo di transizione sia molto sia molto debole
Le ultime dichiarazioni del generale a Starr lo hanno dimostrato
Penso
Però che sia giusto che l'Italia sostenga in ogni modo questo processo di transizione
Non è il complesso delle missioni militari in Libia il problema cioè io non penso che sia un problema la missione che mettere l'ospedale da campo misurata non penso che sia un problema
La missione sullo sminamento Tripoli dopo l'offensiva regionale Haftar sono tutte cose giuste
Il tentativo che però si fa è quello di fare tutto un calderone dire che chi oggi si oppone alla missione di supporto alla guardia costiera libica si oppone all'intervento italiano in sostegno ma questo governo non è così
No ai da questo punto di vista sosteniamo il processo di stabilizzazione in Libia
Perché il traffico di esseri umani e gestito dalle stesse milizie
Che oggi gestiscono la Guardia costiera e che tengono sotto ricatto il Paese che acquisiscono maggiore potere sia militare attraverso la cooperazione militare con noi attraverso il fatto che noi diamo mezzi con cui è se aumentano
La possibilità di controllo del territorio sia economico perché hanno ingigantito il traffico di essere umani quindi il punto vero è che la nostra cooperazione con la Libia a aumentar la potenza di queste milizie che contribuiscono a rendere ancora più difficile il processo di stabilizzazione
Noi dobbiamo oggi tutte queste cose sono sotto gli occhi di tutti nel due mila diciassette qualcuno poteva dire che non si sapeva che cosa stava accadendo
C'erano era qualche articolo di qualche giornalista che aveva fatto delle inchieste oggi a quei giornalisti coraggiosi che hanno avuto per prima io per primo avevamo il coraggio di denunciare che cosa accadeva
Nei centri di detenzione in Libia si sono aggiunti i rapporti ufficiali del organizzazione le Nazioni Unite
Penso che diciamo che non ci sono più alibi visto che quelle stesse agenzie vengono nominate nella Nardella retorica
Sul processo di tutela dei diritti umani che verrebbe garantito dagli accordi dei memorandum vengono nominate spesso il problema è che si usano come scudo ma non si leggono le cose che scrivono i loro rapporti o che dicono nelle audizioni
La la prossima sarà stasera
Abbiamo chiesto e ottenuto che in commissione essere difesa congiunta venga l'UNHCR a riferire sulla condizione libri era già avvenuto appunto
Il il direttore generale Filippo Grandi adesso
Ci sarà il l'alto commissario per i programmi adesso ci sarà l'agenzia che verrà l'audizione penso che queste cose non non si può più non si possono più chiudere gli occhi
Non si può più far finta di niente ogni prosecuzione di questa cooperazione si configura come una complicità nella violazione dei diritti umani atroce che in questo momento patiscono le persone che stanno indecente
L'ultima cosa anche i corridoi umanitari sono diventati una foglia di fico lo voglio dire molto chiaramente
Io sono per i corridoi umanitari sono perché si investa sul su un meccanismo strutturale di corridoi umanitari ma che non siano qualche centinaio di persone che ogni tanto si va a fondo nei centri di Tripoli
Ma che sia un piano di Samuel visione l'associazione a spese tra l'altro si con come quando il contributo del privato delle associazioni
Macché
Si mette in campo subito un piano di evacuazione straordinaria dei centri di detenzione in Libia che l'Europa si faccia carico di questa la chiameremo Commissione ed anche cioè andiamoli a salvare
Fece sì se c'è una trattativa da fare con le autorità libiche è quella di chiudere i centri di detenzione e sospendere la detenzione
Amministrativa per tutte le persone che si trovano in condizioni di irregolarità in questo Ente Libia che è la chiave su cui si fonda il traffico di esseri umani la la mercificazione delle persone
Grazie frazionato grazie proprio là sotto mi permetto ringraziarlo anche perché
Un lavoro di informazione diciamo su questo argomento era senatrice De Petris perché aveva chiesto di parlare io aggiungo mentre allora si sposta su una cosa la cosa diceva adesso Erasmo che la società civile
Della Libia quella con cui noi siamo il rapporto tra anni sostiene da tempo che gli interventi a sostegno delle milizie e sul tema dell'immigrazione sono destabilizzanti
Per la situazione in Libia quindi sono degli interventi che vanno contro la pace non a favore la pace e lo dicono i libici che vogliono la pace
Quindi diciamo vicende smetterla anche per questa ragione prego senza che esattamente questo il punto io sono molto d'accordo con le cose che diceva prima ma e adesso Erasmo il punto a punto che non a caso cambia pure il nome la scheda non è più scadenti due come lo scorso anno ne scheda quarantotto perché si tenta diciamo di di dire siamo in una fase diversa siamo in un percorso diverso dite insomma inizia un processo
Di democratizzazione e quindi di stabilizzazioni in senso democratico le lezioni e tutto quanto e allora rispondiamo noi noi che siamo qua speriamo di essere anche anche più dello scorso anno diciamo per nel sottoscrivere la risoluzione che a maggior ragione io credo che bisognerebbe chiudere una volta per tutte con il sostegno a dei delinquenti perché lo dobbiamo cioè noi dobbiamo di chiama divelte perché è un dovere morale nostro
E il le cose per come è stato perché lì sono appunto le milizie che
Che gestiscono il traffico che a cui noi insegniamo lui diciamo la navigazione gli atti militari tra questo che sosteniamo che sono una banda di criminali questo il punto
E non si può pensare di dare un contributo a un processo
Davvero ossessivo respiro credenze azione se non si parte dal fatto che un processo di democratizzazione può avvenire
Solo e unicamente se si supera una volta per tutte la faccio la stagione dei della violazione sistematica dei dei diritti umani
Di quello che accade miceti ora chi chi non vuol vedere oggi non vuol vedere perché i dati che appunto sono ormai diciamo assolutamente i numeri dati
E gli episodi le denunce sono appunto di conosciuti da tutti solo che non può e nessun passo questo noi dobbiamo dire con forza non nessun processo vero reale di democratizzazione di stabilizzazione della Libia può avvenire sessi continua diciamo a sostenere chi viola sistematicamente anche i trattati internazionali il i diritti umani appunto e non continuare a sostenere il una banda di delinquenti di cui si accorge l'opinione pubblica italiana che ormai se ne accorge poco solo quando sparano i pescatori allora diciamo anche se da fonti di di altro genere non fuori ma insomma e e sempre esattamente quello il modo e che hanno di comportarsi io chiudo dicendo ovviamente noi
Queste lavoro adesso nostro davvero qui ci ci daremo il cambio perché c'abbiamo un problema di sale di venti posti quindi normanno kippah fra Est è dobbiamo fare un grande la Camera credo che voterà prima di nuovo il Senato almeno diciamo nella prossima settimana abbiamo impegni
Quindi non voteremo dopo a maggior ragione però bisogna diciamo fare un lavoro per un raggiungerà anche un numero
Di firme di audizioni sulla
Sulla risoluzione che che sia diciamo significativo perché per dire che comunque non dobbiamo appunto non so chi lo diceva prima il dovere morale ultime sono un fatto politico un dovere morale che noi abbiamo diciamo di dire noi non ci stiamo e e vogliamo diciamo solo voteremo ma vogliamo lasciare nella risoluzione esattamente scritto tutto quello che sta accadendo che tutti ormai sanno
Grazie
Senatrice De Petris
Prego
Senatore Franco prego grazie
Possibile sintetico cerco di essere il più possibile sintetico perché
Volevo soltanto dare qualche elemento di fatto
Io ritengo che al di là di tutto ciò che ho sentito che è perfettamente condivisibile sia quello che ha detto prima senatrice Bonino a cui mi ricollego perché in via pregiudiziale occorre tener presente che la scheda quarantotto va votata parte non si deve consentire di fare di tutto il minestrone non possiamo votare
Le missioni più disparate insieme a questa ignominia
Questa è una delle tre riunioni né per il nostro Paese che va avanti dal due mila diciassette ma drammatica nel due mila otto
Prima di venire qui vi sono stampato una foto Max
Questa foto e la foto di una nel porto di Tripoli il porto di Tripoli c'ha all'interno una base navale Abu Sitta
Nella base navale del porto di Tripoli c'è i due pattugliatori classe con Rubiera guardi finanze affianco
Una nave della Marina Militare totem che cos'è questa nave della Marina militare a che serve secondo quello che sappiamo le chiacchiere che abbiamo sui gli accordi perché gli accordi non li conosciamo
La tensione tutto questo sessanta mila respingimenti centinaia di morti e centinaia di morti sono il frutto di un accordo che non è passato per il Parlamento italiano
Ok
Abbiamo quindi un dovere politico
Morale ma anche giuridico
Di affrontare la questione
Oggi ho ascoltato
Il ministro Guerini
Come molti di voi però io ho notato una cosa che mi ha sbalordito
Che cosa ha detto Guerini
Se poi veniamo alla lettera Draghi
Che cosa ha detto il ministro quelli del ministro Guarino ha detto che quella nave
Della Marina militare a piccola nave periferiche
Sta nel porto perché conduce attività finalizzate all'addestramento e alla manutenzione dei mezzi parole sue
Mezzi disponibile oltre che allo sviluppo della capacità di comando e controllo dei propri mezzi da parte della Marina libica sviluppo cioè addestramento fra i limiti poche immediatamente dopo però lo stesso ministro ha detto
In particolare per quanto riguarda il comando il controllo fino al due luglio due mila venti due luglio due mila venti
Questo governo
Cioè parlo il Governo italiano mossa del ministero stesso
A bordo della nostra nave sono stati resi disponibili
A personale libico sistemi di comunicazione per i collegamenti con le centrali operative marittime
Degli altri paesi e per il coordinamento con le unità navali che vuol dire
Vuol dire che
La famosa capacità
Di coordinamento libica non e insiste
Hanno restituito la fatidica ma non hanno alcuna capacità di Goldie lo dice il ministro Nesi e aggiunge
E aggiungo punito pericoloso e cioè se davvero ci fosse stata soltanto la messa a disposizione di uno strumento in nulla
Sarebbe cambiato rispetto la messa a disposizione di motovedette
Bene se così fosse stato il ministro e tenuto a dare sostanza alle proprie affermazioni cioè a farmi sentire a farci sentire a far sentire agli italiani il vi dico che parla attraverso la radio della nave della Marina Militare
Dove sta questa registrazione
Lo afferma non lo afferma di Pupi sapete perché perché il libico che assume il coordinamento delle operazioni si chiama sempre Mustafà
Sempre Mustafà
Lo hanno atteso per quaranta quarantacinque minuti in un'operazione di soccorso specifico operazioni soccorso
Fino a che lui è arrivato ha messo la firma
E poi non abbiamo saputo più niente in questa sala
Attenzione nei messaggi nel dettaglio c'è la coda del diavolo
Lei ne saggi bella di coordinamento i libici non scrivono in inglese scrivono giugno
Come gli italiani
Ma come allora questa del sotto il profilo giuridico
Politico e morale maggiori noi stiamo facendo i respingimenti
Attenzione che non abbiano delle motovedette non significa assolutamente niente a parte il fatto che sono ex nostro non significa niente
Perché come sette
Ci fosse in mare un mercantile
La responsabilità del soccorso non letto il mercantile ma di chi coordina
E chi lo coordina e l'Italia è anche indirettamente Frontex
E anche direttamente Frontex ci sono le registrazioni nello scavo le ha tirate fuori giornalista di Avvenire
E quindi che c'è stata
Ora questa dizione va sicuramente votata
Però ciascuno deve rendersi conto saliva tre
Di che cosa si può il Presidente del Consiglio
Secondo me in maniera
Francamente
Commendevole ha detto una cosa occorre chiarezza anzi ha detto occorre franchezza
Cioè
Che
Erdogan
Che la Turchia sia un regime autoritario che Erdogan si è un dittatore va detto chiaramente
Va detto chiaramente perché perché può essere che abbiamo necessità in prospettiva geopolitica di collaborare con certe persone con certa gente concertista Juanes
Però va detto con franchezza
E allora quale questa coerenza della franchezza nel momento in cui lo stesso Draghi va in Libia
E stringe la mano a quella gente ringraziandoli per il gran lavoro di soccorso in mare
Ma scherziamo
Ci vuole un coraggio enorme a questo punto a stringere quelle mani e a ritenere che le proprie non si sforzino così
C'era le mani sporche allora a questo punto si ecco perché mi rivolgo direttamente come voi fate con la lettera giustamente al presidente del abbia la coerenza della franchezza che ha sbandierato
E denuncia spesso
Questa necessità di stabilizzare comincia prima era suo palazzotto
Quel Paese dobbiamo stabilizzare quel Paese ma non dobbiamo avere complessità e anzi siamo gli autori non sia amico
Di quei reati noi siamo gli autori questo la differenza
Ho finito grazie
Grazie aveva chiesto di parlare il senatore Verducci grazie grazie
Grazie a Torino e devo ringraziare il senatore De Falco perché ha posto due domande secondo me cioè due temi fondamentali uno la legittimità della zona Sala lirica
E la seconda secondo me lì la differenza che esiste tra assistenza intervento cioè secondo me poi sarà qua il punto novanta da indagare ed a fare emergere fino in fondo perché tra assistenza ed intervento c'è tutta la differenza del mondo a livello giuridico di responsabile
Egli infatti infatti deve ed è qui il punto quindi andrebbe anche questo qui è una strada sicuramente di di grande lavoro scuse
Grazie a voi innanzitutto
Grazie al tavolo asilo immigrazione non solo per questa conferenza stampa per la lettera inviata al presidente del Consiglio Draghi
Ma per la mobilitazione che il tavolo le associazioni che lo compongono portano avanti non solamente in queste ore ma sempre tutti i giorni in ogni ora
Un'attenzione continua a a quello che a quella che è una delle pagine più drammatiche e più nere che grava sulla nostra coscienza gli europei ed italiani e noi abbiamo il dovere come parlamentari
Di far
Vivere la consapevolezza del la enormità dell'ecatombe che quotidianamente e da troppo tempo avviene nel mamma di terra
Tutto questo
E ancora più drammatico per quanto avviene nei
Cosiddetti centri di detenzione in Libia
Non nessuno di noi può far finta di non sapere quello che avviene tutti noi siamo responsabili di quello che avviene e questo lo dobbiamo dire con assoluta forza e nettezza a tutta la politica italiana ed europea tutte le istituzioni europee nessuno può essere indifferente può far finta di non vedere Popol tarsi di norme di di fronte a quello che sta avvenendo questo è un atto di ipocrisia che
Rende
Debole
La
Nostra politica che mina la credibilità della politica europea ed italiana e sappiamo che è stato detto io io voglio sottolineare questo
Questo concetto perché è fondamentale non ci può essere forza politica a livello internazionale nel rapporto che dobbiamo avere
Con
Degli altri Paesi sulla sponda del del del Mediterraneo
Senza dimostrare di saper avere la forza morale di farsi carico delle della della tragedia del fenomeno migratorio che le cui cause sappiamo
Sono molteplici e che vanno affrontate
A livello a livello internazionale innanzitutto ponendo le basi per un nuovo modello di sviluppo ma concludo dicendo che l'urgenza adesso da parte nostra un atto politico che appunto squarci il velo dell'ipocrisia che dica di no al rifinanziamento in questi anni ho sempre votato contro il finanziamento lo farò quest'anno perché le situazioni la situazione non è affatto cambiato
La situazione è peggiorata rispetto agli altri anni questo dimostra la quanto sia fallimentare la politica messa in campo in questi anni questo dimostra come non ci possono essere politica estera politica migratoria
Senza diritti umani
Noi dobbiamo reclamare che ogni politica estera ogni politica migratoria sia sempre una politica dei diritti ma umani per rispettare la nostra Costituzione sappiamo che la Libia non è un Paese sicuro la Libia non può essere un porto sicuro e in questo c'è
La violazione di diritti fondamentali degli immigranti
Sappiamo che abbiamo bisogno di fare il modo di squarciare l'ipocrisia di chi subito lo spaccio questa missione di rifinanziamento per un tentativo di stabilizzazione della Libia quando invece la volontà di delegare
Ad un Paese che non è sicuro che dilaniato da una guerra intestina un pezzo della nostra politica estera e della nostra politica migratoria
Non vedendo appunto quello che avviene con i respingimenti quello che avviene centri detenzione concludo
Ma non da ultimo perché penso sia il tema principale che tutti noi di tutti gli schieramenti che insieme scriveremo la risoluzione ci batteremo
Per stralciare questa missione dal dalle altre missioni e quindi contro il rifinanziamento alla Guardia Costiera penso che tutti noi dobbiamo chiedere
All'Italia e all'Europa di tornare all'Italia e all'Europa che con Mare Nostrum riscatto dopo la tragedia enorme dell'ottobre due mila tredici moralmente e politicamente
La nostri il l'intera Unione europea e
Il nostro paese grazie per questo impegno
Prego grazie senatore Verducci peraltro dicevo di no perché ci stanno seguendo hanno scritto del giornalisti chi sono quelli che parlano amorosa operanti in uso nel presente però
Io lo dico alla fine la la senatrice Nugnes figlio vi voglio innanzitutto ringraziare ringraziare tutti i colleghi e sono qui presente io sono argomenti che
Non tratto in prima persona proprio perché normalmente
A Alfa alla affronta ci sono persone molto competenti molto impegnate su questo ma io voglio esprime innanzitutto la mia gratitudine perché la sofferenza anche etica e culturale che si vive
Dal due mila e diciassette è è fortissima
Perché dall'altra è una posizione una linea politica trasversale non dobbiamo dimenticare quanto ci opponemmo anche al Minniti Orlando e come invece le cose sono andate sempre peggiorando
Però è anche trasversale l'opposizione a questa linea e quindi io sono felice di essere qui con voi in questo momento e spero che l'azione soprattutto culturale che sarà necessario a mettere in questo in questo progetto
L'opposizione
Abbia il suo corso perché bisogna innanzitutto svelare velare la verità agli italiani perché io non credo che l'Italia sia un Paese che vuoi a questo tipo di politica estera e quindi è necessario rendere noto quello che avviene all'opinione pubblica in maniera sempre più chiara e sempre più forte
Grazie
Grazie semplice Nugnes Riccardo Magi deputato
Inviato dalla Bonino dice D'Alema grazie al tavolo dico grazie a voi a chi ci sta seguendo è stato detto praticamente tutto solo alcune
Alcuni punti da sottolineare noi non arriviamo qui oggi un anno fa abbiamo ascoltato nell'aula di Montecitorio in occasione della votazione sul rifinanziamento delle missioni la ministra la Morgese prendere un impegno solenne di fronte al Parlamento in quell'occasione perché anche in quell'occasione avevamo sollevato le nostre critiche le nostre obiezioni avevamo presentato anche in quell'occasione una risoluzione
Disse la ministra di fronte alla Camera dei deputati che
Era aperto un lavoro ed era aperto un tavolo con di interlocuzione con le autorità libiche per una riscrittura per una revisione delle memorandum Italia-Libia del due mila diciassette le in particolare
Portasse a delle delle modifiche sulla garanzie maggiori per la tutela dei diritti umani
Spiace dirlo ma è passato un anno passato c'è stato un avvicendamento al governo amministrata Molise sempre ministra dell'interno e noi stiamo ancora aspettando questa revisione del del memorandum giustamente è stato sottolineato dalla missione
Quarantotto come sapete però cioè anche l'altra missione che se non fossimo di fronte a delle tragedie
Umane di morte di violenza di sofferenza
Sembrerebbe una missione dal titolo sarcastico no Mare sicuro
E anche la missione Mare sicuro che è la la scheda trentaquattro è permeata della stessa linea strategica perché
Parla di protezione delle unità navali impegnate in operazioni di soccorso usare e qui quali sono queste operazioni si invita navali impegnati come giusto appunto se proprio qualcuna sbatte contro un gommone e quindi non può fare a meno diciamo no almeno di fare omissione di soccorso gravissima ma poi la cosa più grave perché poi questa è la missione su cui stanno tanti soldi ovviamente tanti mezzi Mare sicuro che sta nella parte delle missioni che riguardano il quadrante Europa
Attività di collegamento e consulenza a favore della Marina libica
Collaborazione per la costituzione di un centro operativo marittimo in territorio libico per la sorveglianza la cooperazione marittima il coordinamento delle attività congiunte quello di cui parlava il senatore De Falco prima e poi ulteriori compiti si discende L'Aquila trentaquattro sono connessi con la missione di supporto alla Marina libica intesa fornire sostegno le Forze di sicurezza libiche per le attività di controllo contrasto dell'immigrazione illegale eccetera
Quindi noi ovviamente punteremo con la risoluzione l'attenzione su quella ma dobbiamo sotto sottolineare sollevare il fatto che quella linea strategica di Scelta del nostro Paese che parte con il memorandum del due mila diciotto
Che passavo per l'approvazione del decreto motovedette nell'estate del due mila diciotto
Che l'altro caposaldo noi presentammo delle pregiudiziali di incostituzionalità di costituzionalità su quel decreto
A tre e poi arriva a queste missioni fra le emissioni come dire sono solo l'azione qualche modo finale attuativa e concludo di una linea strategica
Assolutamente fallimentare di cooperazione internazionale dell'Italia ha scelto di aprire cooperazione internazionale con dei poteri
Militari farà militari e mafiosi che in Libia ancora operano e quando abbiamo ascoltato ancora ieri e poi nei giorni scorsi il presidente Mattarella e tutti noi ci riconosciamo in quelle parole dire che l'immigrazione è un fenomeno che va governato il presidente Draghi dire che bisogna parlare di
Canali illegali
Dove stanno questi canali legali se questa poiché la strategia e l'unica strategia che persegue il nostro Paese
Grazie Riccardo Magi prego
Se invece Suriano
Prima fra deputato Doriana scusami
Grazie grazie a tutti io sono tutti fa anche
Sono davvero per dirvi che chiaramente siamo siamo con voi
Da tempo e lo sapete ma soprattutto per fare un appello a tutti i colleghi della Camera e del Senato affinché non si rendano complici di tutto questo perché comunque
Voglio dire noi siamo qui rappresentano le istituzioni sicuramente l'immigrazione è un fenomeno che non è nato oggi non finirà domani un fenomeno che appunto va governato vanno fatte le politiche con una visione da qui a dieci a vent'anni
Ci vorrà sicuramente la collaborazione di tutti gli altri stati ma nuovi soprattutto non ci possiamo rendere complessi del fatto che lasciano la gente morire in mare il soccorso in mare le vite umane penso debbano venire comunque prima di tutto e dei
E io mi auguro che i colleghi diciamo avranno manifesteranno la sensibilità maggiore sensibilità
Perché verrà se una narrazione abbiamo vissuto anni in cui ci hanno fatto ridere come possibili imbarazzi dagli stranieri che venivano qui e questo ha creato nell'opinione pubblica
Anche una
Un un certo disagio rispetto a questo problema però io sono sicura come hanno detto altri penne tutte passivamente condivide non ripeto
Che non insomma gli italiani non non vogliono essere compresi tutto questo non non accetterebbero di pensare che il loro governo
Non atto il soccorso in mare lasciamo dire le persone i bambini e quindi sono io credo che noi come parlamentare e come rappresentante
Con ammissibili siam fatti
Gli anni Silvio e quindi afferma che anche gli altri quelli che non pagano esterne rendersi complici tutto qui grazie ringrazio Doriana Sarli mi scusi otto senatrice prego
Sì la senatrice la mora grazie
Io mi ha ascoltato e ebbe sono d'accordo con tutti voi
E difficile no dire che in Parlamento a mettere in Parlamento che stiamo abbiamo che va a fare con la mafia a operazioni militari sulla vita delle persone che un miliardo e diritti umani è chiaro che io sosterremo e anzi voglio fare lo stesso appello come l'hanno fatto anche le mie colleghe
E i miei colleghi affinché i parlamentari perché weekend dobbiamo risolvere la questione abbiamo fare qui non dobbiamo girare la faccia dall'altra parte
In effetti ne siamo ricattabili e ricattabile d'Europa e siamo ricattabili perché non riusciamo a trovare una soluzione
Di integrazione e di conseguenza preferiamo contenere cioè non guardare nascondere
In questo modo siamo tranquilli invece no quello che noi possiamo fare probabilmente questa conferenza stampa
A questo diciamo valore questo significato cerchiamo di anche attraverso dei parlamentari che comunque stiamo portavoce dei territori e quindi cerchiamo di sensibilizzare i cercheremo di sensibilizzare quindi di riaprire come dire
è già farsi che si possa mettere di nuovo maggiore attenzione sulle persone sulla parte umana perché oggi per noi sono numeri anche come sono d'accordo e Morra contati dalla stampa
Sono numeri non sono più persone anche il modo ne siamo molto bravi a cercare le parole giuste
Ogni parola ha un significato e sappiamo bene come usare le parole quindi bisogna anche io usare un linguaggio diverso un linguaggio che abbia la capacità di entrare cioè di di quindi di parlare alle persone alla parte emotiva attinenti non cioè sicuramente le leggi sicuramente
Tutto quello che che sono gli strumenti che state mettendo in campo ma ne dobbiamo parlare anche alle persone alla responsabilità di ognuno di noi perché effettivamente noi con i parlamentari ma tutti gli italiani sono responsabili di questi delitti e non possiamo più permettercelo quindi sicuramente lui faremo di tutto ovviamente speriamo che il Parlamento possa diciamo sensibilizzarsi su questi temi non lo non penso che sia altrimenti Rossi risultati ma sicuramente dobbiamo farlo grazie grazie per il lavoro che state facendo
Grazie se non c'è
Se non ci
Sì sì prego prego cessano pensavo se non c'è nessun altro ma io ero
Ovviamente finché possiamo
Ringrazio molto no ne approfitto brevemente ringraziarvi rimasta impegno ringraziare anche ineffabili affettuosi insieme a portare avanti una causa molto importante una causa come già detto precedentemente
Non è non noto è una cosa abbastanza chiara abbastanza dei qui siamo conoscenza ormai mi rendo conto che spesso si parla di cose che non sappiamo e quindi magari un po'sopra le decisioni perché non le conosciamo in questo caso parliamo di una questione che ben nota una cosa documentata una cosa che ormai alle prove
Nell'ampia in mano e quindi non può e non si può più federata parte io mi rendo contro chi si oppone la questione del tema immigrazione chi sia quella questione per fermarmi in piazza quanto sia complessa quindi io questo
Lo voglio ribadire eppure proprio per questo importante ancora di più aveva conoscenza avverate coscienza quello che poi ci rendiamo conto di razza di sapere di conoscere faccio un brano appunto di stamattina sottoposizione ancora detto precedentemente dai miei colleghi delle audizioni da parte dei ministri per gli altri della difesa ho trovato sorprendente di questo mondo di cui parlavano anch'io personalmente non riconoscevo molto Raimondo voglio vorranno altri volentieri perché è un mondo che era fatto molto positivo molto positivo impenetrabile problematiche sono ingenti secondo me anche qua
C'è bisogno di Nova dall'altra parte matricolare impazza alle questure all'Infostrada insieme
E quindi il mio nome impegno a mio appello satura voleva essere quello ma non solo di fare un passo importante oggi noi tutti insieme ma anche incoraggiare gli altri collegi
A essersi a fare una una una un massaggio importante settimana prossima ma anche di portarlo oltre perché effettivamente il rischio io voglio anche qui notare che quando arriva il decreto missione parliamo di questa missione ma immediatamente dopo il problema purtroppo persiste anche in varie altre sfaccettature invece non se ne parla più quindi il mio appello può darsi non solo dalla strada tutto
In maniera massiccia su questo punto preciso ma anche di farsi carico affinché egli possa essere una visione non dico alternativa costruttiva infanzia reale su quello che vuole essere passi in avanti sul fronte libico ringrazio anch'io prima tutto il detto
Sul fatto che di quello che vuole la popolazione libica drenare tiene conto in modo spesso noi pensammo quello che gli altri popoli vogliono invece di ascoltare proprio poco degli stessi del coro che per loro importante l'hanno bisogno grazie
Grazie alla all'onorevole Liliana M. mi scuso perché stupro di sempre su internet e poi si fa fatica diciamo di presenza
Sì quel con queste riunioni on line nel nell'ultimo anno e mezzo ringrazio tutte tutte
Intanto chiudiamo questa conferenza stampa voglio ribadire due cose noi ovviamente come avete detto voi stessi andremo avanti la settimana prossima già saremo in piazza assieme ad altre reti
Il quattordici pomeriggio se ci sarete ci fa piacere davanti a Montecitorio
Lanceremo diciamo anche una campagna su questa vicenda della Libia perché ci sembra appunto che il nostro Paese il Governo il Parlamento voglia chiudere gli occhi davanti alla tragedia che è noto a tutti
E quindi vogliamo continuare a insistere anche perché pensiamo che in questo Paese non sia maggioritaria per quella parte che pensa che sia giusto far morire persone pur di non farla arrivare ma che sia maggioritaria la parte che sta con noi ma che non prende la parola perché ma è un vizio in questo Paese abbiamo la parola solo a chi urla chi dice cose negative
Esatto diciamo a chi usa parole d'odio
Voglio ribadire due cose in chiusura innanzitutto che la nostra lettera al Presidente
Del Consiglio punti puntava e continua a puntare ha fatto venga cancellato il memorandum perché noi pensiamo che quel memorandum è stato costruito per intervenire
Sul processo di pace in Libia ma è stato costruito per fermare le persone perché questo è l'obiettivo non è l'obiettivo diciamo intervenire sulla crisi in Libia
Perché se se si fosse voluto interviene sulla crisi in Libia sarebbe utilizzato un altro strumento tant'è che si finanziano stupore gli strumenti per fare questo c'è l'obiettivo non è la pace in Libia favorire un processo di pace in Libia l'obiettivo è fermare le persone che vogliono scappare dalla Libia sapendo che questo stesso governo sta partecipando a livello internazionale qui è stato detto a aumentare gli ostacoli per lui per l'ingresso legale ingresso legale è impossibile in Italia in Europa cioè le persone non possono rivolgersi non lo diciamo sempre agli Stati
Sono obbligati a rivolgersi ai trafficanti delle leggi
L'Europa e anche l'Italia sta andando nella direzione di aumentare gli ostacoli e quindi di mettere sempre più nelle mani dei trafficanti cioè di quelli che speculano sulla traccia sull'attraversamento illegale le persone che vogliono scappare
Sapendo che l'Europa è un continente l'unica europea cinquecento milioni di persone siamo circa l'otto per cento degli abitanti del pianeta lasciamo perdere il fatto che siamo più ricchi di tanti altri
Se ci fosse un'equa ripartizione in questo mondo su ottantadue milioni di persone obbligate a scappare
Dalle loro case noi dovremmo accoglierne appunto l'otto per cento non è accogliamo neanche lo zero cinque
L'anno scorso due mila venti quattrocento settanta mila persone richiedenti asilo che sono arrivati
Nel nostro continente l'Italia non lo diciamo sempre in Europa e tre Paesi che fa meno
E anche questa insistere sulle corre redistribuzione come se fosse una cosa che ci conviene non una cosa giusta e sbagliato
Le quali istituzione è una cosa giusta che tenga conto veramente della volontà dei richiedenti asilo non è una cosa che si la dobbiamo fare solo perché ci conviene anche perché non ci converrebbe
Noi negli ultimi cinque anni avremmo dovuto accogliere venti mila presso i più all'anno rispetto a quello che abbiamo colto e vi ringrazio ancora una volta vi prego di seguirci nel senso abbiamo un gruppo di contatto tra tra parlamentari e tavola si l'emigrazione ci fa piacere che partecipi a te perché possiamo portare avanti queste battaglie in cui crediamo grazie ancora grazie anche ai giornalisti che sono stati presenti