Sono intervenuti: Augusto Sainati (critico cinematografico).
Tra gli argomenti discussi: Cannes, Cinema, Donna, Film, Francia, Lavoro, Letteratura, Precari.
La registrazione audio ha una durata di 3 minuti.
Rubrica
Dibattito
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13:30 - SENATO
9:30 - Senato della Repubblica
10:30 - Camera dei Deputati
10:45 - Camera dei Deputati
11:30 - Parlamento
11:45 - Camera dei Deputati
11:45 - Camera dei Deputati
critico cinematografico
Between two Worlds film d'apertura della Quinzaine des Réalisateurs è un film doppiamente legato alla letteratura perché è tratto da un romanzo di Flora Sovena il perché realizzato da un altro scrittore Emmanuel Carrère
Il primo dei due mondi a cui allude il titolo è quello del lavoro precario delle donne che si ingegnano in tutti i modi qui lo fanno in Normandia pulendo le camere delle navi da crociera che si fermano per qualche ora h il secondo è quello dell'affermata scrittrice Marianna che vuole scrivere un libro sull'altro mondo ma non ne sa niente
Si finge perciò anche lei lavoratrice precaria si infila fra le altre donne va a faticare come tu e i due mondi si toccano uno massacrato dalle urgenze della sopravvivenza l'altro capace di leggerle di fermarsi a guardarle
Spingendo di Carrère nasce dall'avere esperienza di trovava Sovena che aveva scelto di vivere in quell'ambiente per pagare largo nel suo romanzo
Ma mantiene anche uno spirito suo modo documentario
Poiché parte civile Binoche qui nel ruolo di Marianna Jonas ricorre ad attrici non professioniste quindi in certo modo portatrici di un elemento di imprevedibilità simile a quella del documentario
Il concorso due film molto diversi tra loro
Da una parte il deludente Tusek rientrasse di François uso pieno c'è il merito di trattare un tema scottante come quello dell'eutanasia
E il demerito di non accendere passioni in questo racconto troppo sceneggiato troppo equilibrato troppo stretto
Dall'altra parte l'israeliano ricevuta tra di Nadar Lapid già Orso d'Oro a Berlino nel due mila diciannove è una sorta di invettiva contro la politica di Israele definita nazionalista e razzista
La a del del titolo è una giovane ragazza palestinese
Punita con anni di prigione per avere schiaffeggiato un soldato israeliano per lei auspicava un deputato ci sarebbe voluto un colpo di pistola esploso quanto meno del ginocchio
La libertà si riduce dice lapide e la cultura sempre meno spazi insieme racconta la storia parzialmente autobiografica di un regista invitato a presentare un suo film in un centro culturale ai limiti del deserto
Mi trovo una bella direttrice dei servizi bibliotecari con cui discute si confronta flirta anche attraverso dieci svela il volto censorio del Paese
Per essere pagato per il suo intervento infatti il regista dovrà dichiarare preventivamente gli argomenti che intende trattare nella sua presentazione
A forza politica del film si traduce anche in una libertà linguistica che permette alla pied di unire inquadrature sgrammaticato o riprese col cellulare a momenti più intimi sospesi
Il risultato è un sorprendente racconto carico di energia e di forza simbolica
Accanto per radio radicale o uso sanitario
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