Corrispondenza di Augusto Sainati dal 74º Festival del Cinema di Cannes

Atteso un po'deluse tra i molti film del week-end del Festival di Cannes
Il film the polveroso Benedetta Katrin Corsini la faccio io Schoenberg clan dei tutti presentati in concorso per motivi diversi sono parzialmente mancati
In Benedetta dovrebbe andare a contro la storia ambientata in un convento della Toscana nel sedicesimo secolo
Storia di amori femminili segreti e lotte di potere all'interno delle mura del convento sull'esterno il film non ha nella forza dello scandalo nella capacità di entrare davvero nelle dinamiche di Peter regione di un convento
La faccio io è la storia di un incontro al pronto soccorso tra due persone appartenenti a cerchie molto diversi
Una ricca signora appena separatasi dalla sua fidanzata e con un braccio fratturato e un gilet John ferito in una manifestazione tutto in questo film è un po'troppo prevedibile dalle nevrosi della signora che qui è Valeria Bruni Tedeschi alle rabbie del manifestante fino alla concitazione del pronto soccorso con il personale ridotto all'osso
In flagrante ENI Sean Penn descrive il rapporto idealizzato tra una figlia e suo padre un irregolare della vita che cresce i figli con un'idea di presunta libertà
Chi sia davvero John la figlia lo scopre quando la polizia ne svela che ha accusato di aver stampato e milioni titolari false
Flashback anni settanta e poi ottanta John accumula dietro di sé una scia di debiti di fughe di assenze infine scompare per poi ricomparire in carcere
Troppo carico di retorica fra Gideon firme sull'assenza due assenze quella del padre per la figlia ma anche quella della figlia per il padre
Che non ha mai saputo diventare adulto e responsabile proprio perché non ha mai trovato dentro di sé una figura con cui misurarsi concretamente
Alcuni film italiani hanno segnato il week-end su tutti a Chiara terzo film di John Nascar Prignano
Presentato alla causa come i precedenti due anche a Chiara è ambientato a Gioia Tauro
La storia della sedicenne chiara che scopre l'attività malavitosa del padre
Quindi ricordarsi il mondo addosso ma riesce a sfuggire da sola un destino che ne sarebbe stato imposto e lo specchio di una Calabria che sceglie di non essere soltanto terra di mafia
Girato con empatia secondo uno stile molto personale già tipico dei due precedenti film a Chiara è il frutto di un lavoro decennale di Carpignano nel territorio
Infine Nanni Moretti con l'unico film italiano in concorso tre piani tratto dall'omonimo romanzo di scollinato
I tre piani del titolo sono quelli di un condominio borghese dove vivono alcuni nuclei familiari che sono il teatro delle grandi questioni della vita
L'assenza la morte amore il tradimento la colpa alla giustizia
Moretti racconta senza il suo abituale tocco di ironia le dinamiche affettive di questi nuclei
Delineando anche un'opposizione tra personaggi maschili più fissi nelle loro convinzioni e personaggi femminili più aperti al cambiamento con però una sorpresa finale
Il film accolto molto bene alla proiezione ufficiale è lucido nell'analizzare in dettaglio questi sommovimenti degli affetti
Ma forse un po'troppo messo a distanza da una regia perfettamente alla gita Dachan per radio radicale Augusto Sainati