Corrispondenza di Augusto Sainati dal 74º Festival del Cinema di Cannes

Oltre che sulle vite di tutti la pandemia ha lasciato segni anche nel cinema
Al Festival di Cannes due film presentati oggi in sezioni collaterali ne mettono in scena riflessi il diario di o ciò che di Maureen faccenda eroiche all'e-commerce è una sorta di riflessione sul fare cinema in generale mi soprattutto al tempo dello danno
Confinata in una fattoria una troupe per girare un film con tre soli attori tre ragazzi che intanto vivono la vita della fattoria stessa
Ma come si può girare un film senza dare la parte gli attori senza spiegare chi sono i loro personaggi sembra una dichiarazione Rossellini Anna invece sono le idee che lo stesso Gomes spiega gli attori invitandoli a fare ciò che si sentono di fare in scena anche inventando le azioni dei loro personaggi
Gomes questa volta affiancato dalla moglie Maureen racconta la condizione di cattività lasciandosi andare anche a momenti poetici ai margini splendenti gli animali e natura
Hai dei sorprendenti come quando si dice che pappagalli sono la memoria sonora della fattoria
Il clima che si sta girando non può che essere l'ipotesi di un film o il suo making of ma il valore aggiunto di questo diario di lavorazione e anche dato dalla comunità che si crea nell'altro
Fare cinema effimere sono la stessa cosa
L'altro film che si confronta con questo tempo di confinamento io old ai parlasse in store ma film a episodi firmato da sette registi sparsi nel mondo nessuno però dall'Europa
è difficile raccontare l'anno della tempesta senza fine in pochi minuti ciascuno e costretti vincoli di confinamento dati dalla produzione
Ci prova Jafar Panahi in un bell'episodio che mescola affetti familiari e un'iguana che vive nell'appartamento del regista a Teheran
L'anziana madre che si veste con tuta bianca sanitarie per andare a vedere la famiglia di un pulcino impiccione appena nato la vita che viene e che va con il suo carico di paura
Oppure un altro episodio mostra un padre afroamericano in California separato dai Trezzi per decisione del giudice a seguito del suo divorzio impossibilitato a vederli
Non ci sono letteralmente più immagini in questo deserto di presenze e non resta che sostituirle con qualche ripresa dal cellulare o con immagini animate
Gli episodi sono lontani gli uni dagli altri come le provenienze dei loro autori e non tessono un figlio unitario come spesso accade di fronte al film che tentano di mettere in forma l'infima bile
Era già successo per il film sull'undici settembre costruito con undici piccoli episodi di altrettanti registi
Non resta allora che tentare di dare forma all'indicibile
Quale sarà la forma del virus sembra chiedersi attici a Spongano Terrasan setta col nell'ultimo breve episodio fatto solo di insetti piccoli animali un letto vuoto assenze
Finché una mano umana entra in campo e l'ultima immagine del film a scacciare un insetto Carletto questo deserto creato da un'entità invisibile
Da Cannes per radio radicale Augusto Sainati