Notizie dall'Amiata. Parole della Contemporaneità - Fratellanza

Chi ha voluto essere presente a questa iniziativa che è giunta al quinto anno che sono notizie dalla pianta un evento a cui il Comune di Castel del Piano tiene particolarmente
Pierre porgo il saluto del sindaco Bartalini che purtroppo non è al momento presente spera di arrivare perché è stato colpito da un lutto improvviso in famiglia non è non può essere in questo momento presente è presente il vicesindaco e quindi questa quinta edizione fra di questo notizie dell'Amiata
Un evento voluto assolutamente da quattro comuni dell'Amiata Arcidosso Castel del Piano Santa Fiora e Seggiano patrocinato dalla Fondazione le radici di Seggiano e dalla Fondazione Santa Fiora cultura
E quest'anno secondo un format ormai collaudato
è stato scelto di dedicare ognuno dei quattro appuntamenti basandosi su una parola
Una parola di uso quotidiano frequente
Che nel caso specifico di questa sera la fratellanza
Fratellanza che è un termine chiaramente a cui si può dare una serie molteplici i significati dal più banale una fratellanza chiaramente i
Dice di fare di di di San con sconti sanguinea di di parentela una fratellanza tre unità di intenti fra persone unità di intenti fra popoli
Ma si può parlare in questo mondo cosmopolita in cui stiamo vivendo di una fa effettivamente di una fratellanza tra popoli integrazione tra tutti quanti stranieri girano Ugo ormai il mondo intero lì stiamo assistendo a dei flussi migratori un po'in tutto il mondo e portano persone che hanno bisogno di integrarsi hanno bisogno anche probabilmente della famosa Fratellanza e quindi un termine che può essere inteso in senso laico e cristiano e non vi voglio annoiare altro ma un un ultimo pensiero sulla fratellanza mi viene spontaneo in questo anno e mezzo di copie d'una fratellanza data anche da circostanze di necessitati dolore di difficoltà fra tutti e quindi il senso di fratellanza probabilmente aumenta
Perché fa parte del sentimento dell'essere umano
Detto questo io vi presento i partecipanti
Di questa sera
Sì anzi
Che sono
Enrico alleva esperto etologo il stiamo aspettando ecco sta arrivando anzi quindi possiamo benissimo
Aspettare sua eccellenza Augusto Paolo Lo judice cardinale arcivescovo dell'Arcidiocesi di Siena Colle Val d'Elsa Montalcino
Tomaso Montanari storico dell'arte e rettore dell'Università stranieri di Siena
Mentre a moderare la serata sarà Francesca farmele giornalista de La sette alla quale cedo il microfono vi auguro ancora una buona serata da parte dell'amministrazione comunale e buona serata ancora
Allora buona sera a tutti intanto grazie di essere numerosi a questo evento che apre la nuova edizione di notizie sulla mia perché sapete è stato ideato curato e organizzato da Mario alla Camilleri da Alessandra sardonico
Buona sera i nostri ospiti abbiamo detto Enrico alleva che docente universitario dicevamo etologo socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei ma anche scrittore saggista cardinale Augusto Paolo Iodice arcivescovo di Siena quale baldanza che preferisce essere chiamato don Paolo però mi dicono
E poi Tomaso Montanari che storico dell'arte accademico il rettore dell'Università per stranieri di Siena anche lui scrittore e divulgatore
Allora si diceva della parola fratellanza che è stata scelta per questa per questa serata se guardate su un vocabolario una qualsiasi enciclopedia fratellanze appunto il vincolo di parentela ma in senso più esteso è un concetto dice racchiude il concetto di Scelta c'è una condivisione di intenti e di pensieri
In realtà senza citare il nostro inno che si chiama Fratelli d'Italia basta pensare anche nella cultura più popolare poppa in senso di popolare i musicisti rapper si chiamano tra loro Broccia fratelli i ragazzi se ci sono sanno bene di che cosa parlo
Crozza che conoscete tutti sicuramente seguito in televisione ricordate che apre ogni sua puntata dicendo buonasera fratelli
Quindi proprio da qui noi vorremmo partire vorrei cominciare
Da qui perché sulla fratellanza o meglio sulla fraternità ha scritto la sua terza enciclica papale papa Francesco
Che ha incarna tutto il suo pontificato sul concetto di fratellanza allora la prima domanda la vorrei fare subito al vescovo purtroppo dobbiamo ogni volta a sacrificare microfono sarà un po'farraginoso però abbiate pazienza e necessità
Diciamo don Paolo vorrei chiedere subito a lei questo concetto di fratellanza e anzi meglio di fraternità che qui trascendente realtà nell'enciclica
Sulla quale papa Francesco è voluto tornare perché così importante cioè perché c'è stata a suo avviso la necessità di tornare su questo concetto e soprattutto che impatto avuto
Grazie intanto un caro saluto a tutti voi a tutte le persone del del Paese di questa comunità
Certamente il tema della fratellanza non è un dettaglio il Papa cerca ci deve fare il suo dovere principale quello di tradurci
Il Vangelo
Proprio di ogni evangelizzatore di ogni di ogni persona di ogni credente potremmo dire quello di tradurre il Vangelo e di farlo diventare vita vissuta
Il Papa è il principale responsabile di questa di questa azione di questo chiamiamolo comando che c'è sulla fascia alla fine del Vangelo ai suoi apostoli
Se sì certamente è una cosa è certa che
Papa Francesco si guarda intorno guarda la realtà dove viviamo dove tutti viviamo il mondo nel quale siamo inseriti nel quale siamo coinvolti
E si rende conto che
Che questo è un è un obiettivo che non è raggiunto che quello della fratellanza che di per sé dovrebbe essere qualcosa non dico di naturale distintivo ma ma quasi ecco Papa Francesco si rende conto che non è così
Il caso ha voluto chiamiamolo il caso insomma che questa inciviltà fosse stata iniziata ovviamente pensata un po'prima ma sviluppata finita di scrivere e pubblicata e quindi è offerta a tutto a tutto il mondo nel mezzo
Proprio nel cuore della pandemia ottobre due mila venti siamo proprio in mezzo insomma almeno fino ad ora a voi speriamo che le cose vadano in maniera diversa
La fratellanza quindi un tema che non è un tema che non è un'esperienza che è un'esperienza di vita papa Francesco dice
Non si può prescindere da questo
Perché l'annuncio del Vangelo non è solo
E ovviamente non è per prima cosa l'annuncio di una teoria di una dottrina di un insieme di verità da proporre a qualcuno
Ma è innanzitutto cioè comincia ad annunciare il Vangelo significa preparare l'animo umano ad accogliere questo chiamiamolo questo seme così come descritto in alcune parabole del Vangelo stesso
Perché pagare questo semi significa preparare il terreno e allora e allora papa Francesco si chiede dobbiamo ripartire da qui altrimenti rischiamo di mangiarci l'uno con l'altro
Di essere veramente homo homini lupus come ci ricordava qualcuno nel passato di essere non uno una persona supporto e sostegno dell'altra ma DS gli i distruttori di tutto questo il collegamento stretto ovviamente ce l'abbiamo con l'enciclica con la la seconda enciclica l'altra quella laureatosi quella sulla sul creato sulla creazione e quindi la casa comune va tutelata protetta ovviamente anche insieme alla tutela della casa comune dei di tutto ciò che ci circonda la tutela della persona umana non per niente l'icona che in qualche modo attraversa come un filo rosso
Questa enciclica e la parabola del buon samaritano
Di qualcuno totalmente fuori contesto che si china si ferma Sissi
E raccoglie proprio fisicamente materialmente una persona che aveva appunto un povero malcapitato quindi la necessità di ritornare alla veramente a questa a questa base potremmo dire della natura
E d'altra parte per rendersi conto che che invece siamo ancora parecchio lontani ecco perché papa Francesco torna su questo tema lo rilanciano vi offre e netta tutta una serie di applicazioni molto molto pratiche
Tipiche del suo insegnamento del suo modo di pensare di parlare
Scendendo anche di dettagli cioè quando si mette quando parla come faceva nella dato sì quando farla debuttare del non buttare le cicche per terra un un pezzo di carta o quando i fratelli tutti parte addirittura del del del servizio che hanno fatto non so i portantini le badanti cioè quando usa questi questo linguaggio così immediato tratto dalla realtà di ogni giorno ecco è una prospettiva che ci lancia che dobbiamo assolutamente riuscire a raccogliere grazie
Sì
Questo non nuovo
Ma necessita oggi siamo elenchiamo
Tutto ma solo a parole è un passo
Ma
Io credo di no io quello che ho detto riscontrato varie volte e che lo dico credito tante volte anche in pubblico e che papa Francesco non dice nulla di nuovo rispetto al Vangelo
Ma cerca così come ognuno ripeto come dicevo all'inizio ogni credente deve fare di tradurre il Vangelo
Nella quotidianità nella nell'immediatezza della vita perché il Vangelo non è un libro di storia non è un libro non è tanto meno una cronaca
Non è un libro diciamo ideologico filosofico il Vangelo il racconto di una vita che si ripresenta si propone come una vita modello ricevimento
Che una una vita potremmo dire tipologica da seguire per voler per realizzare quello che ognuno di noi porta dentro di sé gli aneliti profondi dell'essere umano
Che sono appunto la felicità la realizzazione la pienezza della vita l'umanità in senso pieno l'uomo che diventa sempre più uomo questa è un po'il il punto di riferimento del Vangelo
Ovviamente con un richiamo continuo e costante a colui che è che c'ha creato colonna al Dio creatore è evidente
Senza togliere nulla questa a questa prospettiva che è oggettivamente
Originale ma secondo me segue in maniera estremamente chiara la il filo conduttore dell'enciclica cosiddette sociali da quando la Chiesa ha cominciato a riflette non solo su temi dottrinali o puramente dottrinali ma anche su tutto ciò che riguardava la sua relazione con la società con il mondo con la realtà quotidiana dove ogni essere umano vive
Allora dicevamo della necessità di questa di questa fratellanza vuole fare un passo indietro anzi uno zoom Haute come si dice a guardare il cosmo oltre che agli esseri umani e chiedere al professore alleva se questa necessità di collaborazioni di comunità di intenti di fratellanza si riscontra anche nella natura
Gli esempi sono tanti Leardini formicai ma insomma se ce lo spiega in maniera un po'più da esperto vi da addetto ai lavori
C'è da cercare Sempre questa è una vecchia storia Ciotta Esopo
Donna
Paolo ha
Ho usato il termine estinto che è stato un po'alla larga delle antologie acqua ottant'anni padre un po'delle oggi allo psichiatra Corrado al momento basta estinto in una si può anzi dire perché poi diventa prima a terra
Passa una ragazza con l'amico il mio istinto di accoppiamento il chiostro dominato dal gene egoista che vuole lasciare il figlio simile a me nel mondo e allora diventa pericolosa
Ha citato reati quindi parliamo sorellanza perché come voi saprete soprattutto sorelle le operose operai dieci formica regina tanto c'era qualcun'altra poi volativa è stato censire
Si vogliono bene fino al punto di morire per Walter se ci avviciniamo a guardare qualche arte città operaia ci giunge muore perché nel Punjab sì strappa il pungiglione
Scendendo molto materialistica mente in un discorso genetico ma se siamo centinaia di migliaia tutte le sere abbiamo dunque moltissimi Gianni comune nostro patrimonio quindi se una Dinoi muore ma salva un certo numero di sorelle non lo possiamo contare tutto all'alveare ci guadagna e quindi questo sacrificio questo atto di sciupare noi dessimo
Diventa un brutale numero quindi un guadagno in realtà poi la storia del pungiglione dall'altra il fascino perché mica muore dato che il predatore classico dello latte è un Cha però ma può essere anche un Tasso questo pungiglione si conficca e quando si strappa Dallapè non perde il contatto c'è dentro un ganglio Servedio degli no che si attiva solo quando si strappa e non parla più con il cervello grande altre ottocento dall'altro
E a questo punto il pungiglione sia fondata e dalla sua testa manda due famiglie a Teodori perché se è un predatore con il pungiglione
Conficcato si avvicina questo dolore all'Arma alleati e altri autori dicono attaccava quindi se tutti a prescindere lì finisci male
Doppio messaggio le vespe che hanno sono poche nel loro nido non non hanno questo tipo di problema che quindi pongono ma non può averlo pungiglione tra l'altro mi viene una battuta rosso conduttrice mi perdonerà perché ai nostri climi il segnale forte Biaggi
Nero e giallo è un segnale stai attento che ti pungo
Il rossonero del minivan eh guarda che sono velenoso e la tenera romantica Coccinella contiene acido cianidrico cianuro però almeno la mangiamo per un uccello di piccole dimensioni però che è in realtà una grande la nausea però poi poi promuove però volevo mandare un messaggio perché era per errore di usare le le tantissime specie animali per fare una morale terra specie umana
L'uomo è qualcosa di molto particolare nella storia del mondo e qui però i dietrologi hanno accerchiato perché presente un punto su cui io insisto molto è che moltissimi anche di voi conosceranno il libro del banalità del male
Processo a ma quell'anno risposta il rossicci attraenti tolgo occorra Lorenz che studiano l'imprinting del rock cioè il fidanzamento delle taccole che sicuramente ci sono questi piccoli ricordi scrive il cosiddetto ma c'è una risposta forte
Per questo popolo in cui pacifici e cattolici agricoltori diventano delle belve ad allargare e rimane questo punto interrogativo che viene chiesto a chiunque si occupi di comportamento umano e anche animali alla ricerca dell'algoritmo estintivo
Cos'è che ha trasformato dei pacifici agricoltori delle per tre omicidi
Di lì teologia se lo chiede poi ci allontaniamo dalla dall'altra la Shoah dalla violenza il libro far la pace fra vesciche come tanti altri libri degli anni ottanta invece studiano
Quanto certi cooperativo profondamente unitario soprattutto specie più sofisticate mammiferi uccello e quell'uomo omini lupus Vito Paolo specie se una specie cooperativa spesso poi il capo branco una femmina ma è proprio il gruppo che tutt'altro questo open ha detto che non bisogna fare confronti mi scuso con Anita il cane che si traduce che è un lupo addomesticata
Dopo torneremo anche torneremo sulle basi scientifiche di questa fratellanza perché molto interessante volevo chiedere però Tomaso Montanari invece spostandoci nell'ambito dell'arte se c'è un settore in cui l'individualismo trionfa è proprio l'arte
Allora mi chiedevo se in questo ambito esistenti una cooperazione una fratellanza se si può concepire se è successo in passato
Buona sera intanto grazie è dunque io direi che l'arte ha un fortissimo potere di renderci fratelli soprattutto non tanto quando viene creata cioè a anche qua non tanto pensando agli artisti ma quando quanto pensando al nostro rapporto collettivo collane tutte
Con quello che si chiama in Occidente patrimonio culturale cioè io sposterei il punto di vista non tanto sulle leggendarie
Rivalità divisioni che esistevano fra gli artisti anche se ci sono delle grandi prove in contrario quando si decide dove mettere il David di Michelangelo che fu scolpito per stare su uno sprone del Duomo di Firenze molto in alto
Quella grande testa è fatta per essere visto dal basso si decide che è troppo bello per lasciarlo là sopra e si fa una commissione una commissione in cui c'è Leonardo c'è botticelle e tutti divisi da feroci Issime rivalità decidono di metterlo nel punto più bello accanto alla porta di Palazzo Vecchio dove tutti potessero vedere e dove è rimasto finché poi non si è portato all'Accademia
Nei primi anni del Novecento è una classica dimostrazione del fatto che quando poi si trattava di prendere decisioni
Per il bene comune cioè per la città anche e gli artisti che erano erano pieni di rivalità e cattiverie realtà sapevano mettersi d'accordo e decidere per il bene diciamo che la nostra idea di patrimonio culturale dico nostra perché quella che presa chiusa nella nostra Costituzione all'articolo nove è un'idea capace di disinnescare idee molto più pericolose
Noi ci definiamo nazione solo in rapporto al paesaggio
Alla cultura alla ricerca e all'arte l'unica volta che nei principi fondamentali dodici della Costituzione cioè la programmazione non c'è per la razza non c'è per il colore della pelle non c'è per la lingua delle parole non c'è nemmeno per la religione cioè per l'arte
La parola nazione sul cui altare milioni di vite erano state sacrificate quando ci si trova a scrivere la Costituzione dal dal due giugno del quarantasei siamo fra le macerie materialmente si dice ma insomma se siamo un'azione l'identità italiana questa parola identità così pericoloso oggi che viene usata come una clava per colpire chi è diverso da noi alla fine questa parola identità
Questa però identità viene disinnescata da saperla costruire attraverso una cosa che in realtà unisce che nell'arte che è la bellezza
In che modo nell'idea ex si arriva molto vicino all'idea di papa Francesco che in realtà dell'arte nessuno è padrone
Viene messa accanto l'idea del padre
Della paternità padre-padrone concerto che ha molto in comune
Non lo so perché patrimonio venga da lì è l'eredità del padre è che ciò che viene lasciato non solo le come eredità materiale ma è l'identità del pater familias sono i costumi sono le tradizioni ma in realtà c'è un'idea profonda di custodia
E cioè di fratellanza cioè il rapporto non è più verticale mai orizzontale
Cioè l'idea che nessuno possa disporre esclusivamente di queste cose nessuno possa decidere sulla padre del patrimonio
Sì è su un piano di parità cioè di fratellanza perché bisogna lasciare le cose atti cioè dopo non siamo padroni c'è una famoso lettera di Raffaello al Papa leone decimo siamo Rizzo e cinquecento in cui Raffaello dice al Papa con molta come dire presunzione Santa presunzione che cosa deve fare
Certo gli artisti stavano al loro posto
Il Papa gliel'ha chiesto di fare una grande mappa della Roma classica per proteggerla
Raffaello disegna purtroppo non abbiamo i disegni poi si fa aiutare da un grande letterato Baldassarre Castiglione a scrivere un'introduzione che non sia la consegna del lavoro dell'aspetto che aspetta la retribuzione quanto succede oggi la consulenza al potere ma è un vero atto intellettuale in cui Raffaello dice leone decimo cosa deve fare uso per goderne
Non deve lasciare Santità che quel poco che resta della grandezza italiana
Italiana cos'era l'Italia del mille cinquecentodiciannove vada distrutta dice Ippati sono padri ma si corregge sono tutori della grandezza italiana attraverso la cultura cosa soli tutori quelli che ci sono quando il padre non c'è più le antichità romane avevano costruito agli imperatori la Repubblica romana i papi come tutori
La tutela viene da lì tue ora lo stesso verbo prendersi cura di qualcosa o di qualcuno di cui non mi considero proprietario
Ma mi considero custode in costituente l'unico architetto presente dice siamo depositari e consegnatari di tutta quest'arte in nome di tutta l'umanità in nome dei gli italiani che non ci sono più e i numeri veri che devono venire
Questa idea che si trova fortemente in tutte le età il nella laudatio si fortissimamente di Francesco cioè della custodia del creato e non della proprietà
Contraddice frontalmente la nostra idea di proprietà economica di proprietà esclusiva di consumo idea della crescita infinita in un pianeta finito
C'è chiudo una testimonianza molto bella di Piero Calamandrei toscano fiorentino che d'estate andavamo in The Pool Ciano affare funghi con suo nonno
E scrive nell'inventario della casa di campagna con libro bellissimo quarantuno in cui parla di politica di libertà senza poter parlare di politica di libertà perché siamo in pieno fascismo e quindi parte la campagna della natura
Dice quando col mondo andavo a fare fondi e non li trovavo il nonno mi diceva e ci son belle Stati cioè qualcuno è passato e se li è presi
E dice che la manderei a me dispiaceva perché ero goloso ma soprattutto perché non potevo accettare che chi era venuto prima non si fosse posto il problema di chi sarebbe venuto dopo
E lo racconta anche in Assemblea costituente probabilmente Luís uno dei degli ispiratori dell'articolo nove da questo punto di vista sì l'arte ci fa fratelli non padri ma fratelli e sorelle
Solo gli agganci a quanto diceva Tomaso Montanari sulla sull'ambiente appunto l'ambiente artistico che stimola tutela il patrimonio in questo caso anche la fratellanza lei ha fatto tutto il suo lungo ministero
Perché io non lo sai quello che si chiamò un prete di strada per sintetizzare nel senso che ha fatto un lungo ministero fra gli emarginati di quartiere difficile piuttosto difficile di Roma
E Tor Bella Monaca dove è stato parroco adesso fa parte della commissione della Cei per i migranti affondato due fondazioni ONLUS proprio per i minori più fragili i bisognosi
Quindi a lei chiedo se questa fratellanza di cui stiamo parlando è stimolata è facilitata
Secondo la sua esperienza da un ambiente più difficile o no insomma per dirla in maniera più chiara
Quando si ha meno si inizi condivide di più è più facile condividere o no
Purtroppo non vorrei deludere un po'l'altezza di questa risposta la mia esperienza è stata no
Perché
Chiaramente bisogna dicembre fra i tanti distinguo ma
Purtroppo la un certo tipo di povertà
Di miseria è una quando è una miseria perché poi ci sono tante tanti livelli c'è una miseria che
Che che attanaglia da quando nasci perché Vibe che nasce in un contesto che già di per sé estremamente fragile senza nessuna colpa senza nessuna
Diciamo così in qualche volta purtroppo senza nessun anche possibilità di uscirne
Da una parte c'è una una miseria una povertà che detti incrociano a un certo punto della vita per una serie di cose problemi che possono nascere la perdita del lavoro o o appunto disgrazie di svariata natura
Quindi quando soprattutto in certe realtà
Si accorpano cioè sono messe uno vicino all'altro un po'perché si richiamano un po'perché alcune scelte sicuramente infelici di amministrazioni comunali quello che sono state fortunatamente un po'negli anni passati ma con delle conseguenze che che durano decenni
Di risolverebbe il problema abitativo dei grandi città concentrando magari in un unico quartiere costruito anche bene idealmente senza barriere architettoniche c'era ma concentrando tutte quelle situazioni difficili che una città porta con sé un po'anche qui non entro in merito alle intenzioni ma anche architettonicamente ci sarebbe di che dire non non sarà caso che il tetto che ha progettato il serpentone di Corviale ecco appunto
Nel senso che poi quindi sono quei paga
Paradossi
E diciamo assurdità
Architettonica insomma che ripeto non entriamo in merito alle intenzioni
E purtroppo quando si vive in quel contesto si sviluppa un po'come potremmo quasi dire così perché è un'immagine un po'la legge della giungla Poci correggeranno suo professore dicendo quali sono gli animali Chechi perché vi vivono no questo questo tipo di situazione ma quando si entra in quel contesto di una legge della giungla
In cui vince chi chi e quindi superata difficoltà chi chi magari appunto è più forte il rischio di non crede di non avere una solidarietà anzi di avere tanta tanto razzismo ottanta litigiosità tante forme veramente molto molto dure
Ovviamente non è non è sempre così poi ho visto germogliare veramente dei fiori sul
Scusate passatemi l'immagine sulle tane cioè nel senso che
Appunto perché se io dico sono solo citazioni nelle mie e per questo dico ne ho visti spuntare i fiori di questo genere
E quindi è Agazzi prima bambini poi i ragazzi poi giovani
Beatrice che poi sono riusciti in un modo o nell'altro non farsi prende totalmente dal contesto che li circondava per me questo è stato un po'il dramma più più duro da accettare cioè veder nascere dei bambini in un certo contesto è già proiettare la loro vita in una vita in quella che poi sarebbe stata di fatto una vita una vita di miseria una vita di delinquenza una vita di eccetera eccetera
Quindi nasce
E appunto secondo me anche nella mia esperienza offrendo il prima possibile
Una possibilità un'esperienza alternativa
Nel senso che soprattutto bambini che nascono in contesti assolutamente dei privati
Oggi purtroppo c'è un elemento in più che non migliorerà ma peggiora la situazione la globalizzazione cioè il fatto che tutti i bambini un bambino che può nascere poverissimo senza nulla che vive in un contesto di privato il bambino che nasce nel figlio di un principe tutti hanno a disposizione
La la la scatolina che li porta a contatto col mondo che gli fa vedere il mondo attraverso
Una certa l'ente è possibile secondo me offrendo una un'altra un'alternativa e da qui può lei citava alcune situazioni alcune diciamo così esperienze che sono nate nel corso della mia ultima del ministro mio ministero sacerdotale romani
Trent'anni insomma fino a due anni fa
Da prete da vice parla parroco un padre spirituale poi data da viscosi reale cioè mettere fare in modo che è una situazione che permette a questi bambini di conoscere anche un altro tipo di realtà cioè che quella realtà non esso che la realtà in cui vivono non è solo quella fatta di delinquenza un modo di vita assolutamente inadatto inadeguato dove se costretto a a spacciare la droga già a sei sette anni a portarti a scuola la pistola perché tanto se ti trovo non c'è restano ossido sì questo gene sa che ne potremmo descrive le descrive centinaia ma una vita diversa normali più semplice e quindi dei luoghi delle case quella che noi chiamavamo che io chiamavo che chiamate tutto l'esistenza nel cielo
E che i bambini chiamavano casacca la cassetta Casa mia casa nostra una piccola esperienza nata in parrocchia che faceva capire invece di lasciare si è si sulla strada i faceva dire non solo in un oratorio che fondamentale insomma no
Qui adesso a Castel del Piano abbiamo i padri oratoriani cioè pare Claudio qui e questo mi fa veramente ben sperare che possiamo ripartire proprio dall'oratorio e quindi dai giovani ed ai bambini pardon perché no ci tengo a dire ai bambini perché questa esperienza va fatta prima che sia troppo tardi
Perché se interveniamo su un'età già già avanzata rispetto a delle difficoltà della fragilità rischia di essere tardi
E questa esperienza dato dei piccoli timidi ma anche significativi risultati
Non è detto che si Salvino tutti
Spessissimo di pensavo e l'ho tante volte associata anche con tutte le differenze del caso pensavo le esperienze dei quartieri Soldini Padre Pino Puglisi a Palermo della parrocchia nella sua parrocchia che ho visitato qualche anno fa
Quando tra l'altro mi diedero due tre anni fa pochi sì dicembre mi diedero il primo il premio Pino Puglisi ho detto di provare che un premio organizzato dall'arcivescovo dal sì dalla dalla Diocesi
Che appunto sottolineava non solo ovviamente anche cinque sei persone insomma che in Italia e all'estero per un motivo o per l'altro avevano un po'seguito questo canale un po'come aveva fatto lui emblema cioè chiaro è stato conosciuto in tutto il mondo perché diventato martire un po'il destino dei Martino come come Roma don Andrea Santoro è stato conosciute tutto il mondo perché è stato in qualche modo subito anche l'un martirio in in una terra riversa gli Anthrax in Turchia
E quindi pari fino alla fine facevano cose molto normali molto quotidiane ma cercavano di offrire una proposta alternativa che fosse proprio alternativa a questi tipi di situazione
Credo che sia l'unica cosa o perché non può strappare tutti i bambini e perché chiuderli non si sa bene dove cioè da qui l'impegno di ogni che credo di ogni cristiano di ogni credente di ogni famiglia
Mettersi in gioco soprattutto là dove ci sono tante situazioni di fragilità difficoltà che altrimenti non avrebbero nessun tipo di speranza
Facevamo della quindi di quanto l'ambiente la situazione fa per molti anni siamo stati abituati lo citava anche con la sta nel professore alla prima a parlare di legge della giungla della sopraffazione del più forte
Ora in realtà è uscito un libro un po'di anni fa ormai che si chiama l'intelligenza morale degli animali libero di due inglesi becco fra PSE che ci raccontano delle cose un po'diverse cioè ci raccontano degli esempi sui quali vorrei appunto quel sorella ci dicesse la sua in cui gli animali in realtà manifesta non una loro fratellanza una loro umanità
Faccio un esempio per tutti due gabbie di topolini
Quando uno dei due topolini prende da mangiare contemporaneamente da una scarica elettrica Topolino accanto bene dopo un tot di giorni il primo Topolino non mangia più
Perché come se avesse sviluppato una sorta di empatia nei confronti dell'altro collega
O ci sono non so un'elefantessa che scaccia che difende elefantessa ferita dall'assalto di un maschio di un elemento di un di un elefante maschio tutto questo è vero e reale sono tesi azzardate o esiste una moralità nelle specie animali
Intatto l'esperimento con il topolino dopo il mille novecentottantasei Europa propone mille novecentonovantadue in Italia lo shock elettrico bassissimo bellissimo e custode dissidio sversati dato che ho fondato dal Centro scienze comportamentali Asaro dalla vitale e il prova abbiamo abbassato tutte le soglie addirittura quando tradotto dal direttiva europea novantasei bisognava tradurre scusata che lui quanto sono borioso ti stressa io ci ho messo angoscia perché quella diretti a voi pensavo era e i carabinieri del nucleo anti sofisticazione che avrebbero dovuto secondo la direttiva verificare l'eventuale angoscia in una rana una competition ancora vi do poi non sapendo che dal due mila quattordici ma c'è scritto in un libro
Di Andrea Camilleri bellissimo che anche polpi seppie calamari esordì con sussulti esseri senzienti termine teologico del Prete aveva ucciso
Certamente il problema adesso non della moralità problema molto complesso anche se nell'altra faccia dello specchio Konrad Lorenz ma un ragionamento molto bello strumentale spirituale un ragionamento che andrebbe raccontato spiegato anche me
E poi diciamo che si cerca sempre nelle specie animali soprattutto quelle i mammiferi quelli più vicini a noi intanto più in quelle che diciotto a Mazzarri azzurre
Braccio destro di Carlo Darrin quelle insultante caricature che sono scimpanzé e oranghi per che ci costringono a ragionare su sul sul nostro corso
Siamo nella natura e quindi quelle si cercano le radici famose Roots io non sono mai molto d'accordo
Qui
Bene questo è un momento diciamo che l'etologia cerchia l'umani quello che di considerato solamente umano si trova come la cultura di costruire strumenti che hanno delle specie di scimmie anche relativamente poco dici che la specie umana addirittura delle specie ricordi riescono a fare dei ganci dunque tirano fuori qualcosa e poi soprattutto si limitano imparano
Beh la la Fratellanza diciamo l'organizzazione gerarchica del pollaio non vuole umiliare il cavallo più basso il allorché in natura se ne andrebbero un'altra parte del suo pollaio piglia qualche beccato è un modo per organizzarsi con una cosa che mi affascina
è quanto gli animali diventano cooperativi a un certo punto cioè gli stessi animali uccelli che canta si innervosiscono e attaccano
Un altro uccello a primavera quando hanno bisogno di avere uno spazio per poter cresce
Quando migrano stanno tutti insieme perché nella notte si proteggono
Lanciano dei messaggi quindi per esempio la stagionalità della Fratellanza che poi c'è sempre la cooperazione c'è sempre
No
Senza consenso
Allorché a mente tratte che punge il tasso
Sean e muore non è che fa un ragionamento come Pietro Micca otto qualche altra dallo stesso Arci Penta che poi è la stessa di un'amica anche se non sono più già di un torinese l'hanno un po'racconta
Non lo so ogni tanto leggo dei colleghi storici
Però filmico sì però quando arriviamo a delle forme però l'ho detto prima lo ripeto
La specie umana un unico però un punto importante che ho avuto il piacere nel presentare l'eccentrica con Manfellotto Tarquinio
In una scuola
Cattolica che si sotto Trinità dei Monti che non mi ricordo pieno studenti cinesi non sarebbe ancora mi colpisce di Roma
è un concetto importante questo unità perché da qualche anno si è affermata l'idea della one meno un'unica è un'idea che nasce imporre veterinari
E che questa pandemia arreso drammaticamente
Attuale cioè esiste un'unica salute
Cioè quella tutti quanti gli assetti di oggi riconosciamo l'importanza per esempio della anche semplicemente del fatto che la mente umana si è adatta da per certi colori
E non altri la copertura del del l'intera del bosco è qualcosa di cui il bene essere umano è fatto anche di questi studi stimoli naturali i suoni naturali non sono quelli prodotti da alcuni sono i clacson delle macchine c'è quindi al di là del fatto che c'è un'enorme plasticità pitturazione e poi visto che parlavamo prima di quanto è importante la cultura Di Bello della tradizione locale coreana stiamo parlando tanto di plasticità queste cose bellissime di questa storia di questi bambini che essi possono essere rimessi in una biografia percorsa una traiettoria diremmo noi brutalmente biologistico
Certo tipo il cervello umano regola straordinaria Rita levi Montalcini è più facile patriottico appreso proprio roba perché dall'anno prima io sono un atto quando è morta ma faranno duecentonovanta nel centotré anni ha studiato una proteina che dimostrazioni in Sgro factor fattore crescerà Erwitt che la storia naturale del nostro cervello è fatta per cambiare
Nel bambino molto più che nell'anziano ma anche l'ansia cervello plastico quindi adesso non voglio ridurre anche a un dialogo tra neuroni in maniera meccanicistica ma certamente la specie umana ha delle capacità anche di recupero e ti rendi Rizzo molto importanti
La domanda sulla morale da dei andiamo sull'essere senziente
Sant'Agostino sarebbe stato fatto qualcosa
A proposito di neuroni peraltro ci sono i famosi neuroni specchio nonché che a proposito di fratellanza questo stimolano cioè dei neuroni che si attivano rispetto ai neuroni del nostro interlocutore quindi se io vedo terribile volti sorridenti rapido poco perché le mascherine però insomma se vi vedo sorridere si attiva la parte neuronale del mio cervello che compete al sorriso e quindi stimola in me Massimo
Volevo chiedere Tomaso Montanari a proposito di questo anche qua come si Cilia questa capacità questo bello stimola la Fratellanza diciamo prima e la condivisione le culture diverse senza riaprire il grande dibattito delle stato coperto quando si scontrano culture così riverse il bello come va prevale
Sospettiamo la signora
Anche questo fa parte di quella geografia culturale storica italiana della quale non sappiamo fare a meno
Quartina qualche generazione fa orientarsi nel tempo nello spazio senza sono delle campane
Dopo il terremoto in Emilia è una delle cose più dolorose scorre sbagliata è stata la decisione di abbattere con la dinamite alcuni campanili danneggiati che in realtà si sarebbero potuti recuperare
Il paese di campanile o diciamo in senso deteriore ma in realtà è è un legame fortissimo quello fra le pietre e il popolo in questo Paese
Le differenze sono profonde però l'arte alla capacità di esprimere un'idea di fratellanza universale si parlava prima di quanto anche le parole sono tradiscono la nostra nostro desiderio di vedere
Invece di specchiati nel mondo animale chi aveva quanto c'è di umano no quanto c'è di umano in questa solidarietà che si studia in etologia
C'è un passo commovente di quello che forse è il testo più alto scritto su un'opera d'arte nel Novecento
Cioè il testo di Vasilij Grossman su una Madonna Sistina di Raffaello
Questo quadro di Raffaello strepitoso dipinto probabilmente per essere esposto ai piedi del letto di Giulio secondo il grande papa guerriero quello committente della Sistina travolta Sistina delle stanze
Questo quadro rappresenta votivo e avranno in mente la Vergine Maria che arriva con due tende tirate dalle parti come da una finestra in un mare di nuvole ai suoi piedi ci sono Santa Barbara e San Sisto sotto questi due angioletti che moltissimi adolescenti tutto il mondo hanno attaccato in camera da letto appoggiati al davanzale
Questo quadro fu venduto nel Settecento Fini a testa
E a destra fu poca testa dove Hitler chiese di vederlo a lungo da solo fu portato via dall'Armata Rossa nel cinquantacinque fu esposto lungamente a Mosca prima di essere restituito alla Germania orientale Cross ma si mette in fila lo va a vedere
E scrive un testo meraviglioso in uno dei passaggi più famosi dice cosa succederebbe se l'umanità si estingue se e devo dire che fa venire i brividi perché non siamo mai andati così vicini a un'estinzione solo degli umani non non alla distruzione generale provocata o dalla natura o dal Noe ma una distruzione selettiva del genere umano cosa succederebbe e dice nelle stanze deserte della Pinacoteca di Dresda di fronte la Madonna Sistina verrebbero gli orsi le farine i lupi i cani tutti gli animali si affollerebbe ero di fronte a questa Madonna
Perché mancherebbe del mondo ciò che nell'uomo è restato umano
E che non si ciò perché non si trova per quanto ci sforziamo altrove ma dobbiamo cercare di mantenere vivo dentro Dinoi
E si immagina che la Madonna Sistina la fine di lungo testo in cui si chiede perché ma lui che non è blu che è che di famiglia ebraica ebraica che non è religioso scrive cinquantacinque nella Russia comunista
Si chiede perché io sento così fortemente le ragioni della fratellanza dell'umanità nella Madonna Sistina
Lui era stato il primo corrispondente il primo giornalista entrare a Treblinka dopo la liberazione del campo di sterminio
E dice ho visto la Madonna Sistina camminare per il per le strade di Treblinka l'unica cosa umana che poteva esserci ancora nel luogo in cui abbiamo soppresso con la maggiore intensità l'umano che è in noi
Nelle nei conti delle madri che sa che erano in fila di fronte alle Camere a gas o fistole volto della Madonna Sistina
Questa idea che l'arte un'opera d'arte di cinquecento anni prima potesse aiutare a vedere l'ho la resistenza dell'umano dell'uomo anche nell'epoca che aveva fatto di tutto per estirpare leader degli animali che vanno a cercare noi il nostro lato distruttivo di dominio ma ciò che di umano resiste è un'idea grandiosa
Ed è un'idea è un russo un ebreo russo di origini ucraine che parla di un quadro di un italiano o meglio di un umbro cresciuto raggiunti urbinate cresciuto in Umbria e poi a Firenze è sbocciato a Roma che parlava di italianità
La nostra idea di identità è un'idea davvero molto molto pericolosa è stato scritto che non ha nessun nessun uso di questa parola presentabile oggi
E in effetti credo che dobbiamo riflettere molto su quanto sia di visivo l'idea di identità bisogna dire che noi italiani però siamo nella posizione migliore
Per far coincidere l'identità con la diversità cioè con quello che apparentemente al suo posto non tutti identici ma tutti diversi
Piero Bevilacqua storico del nostro tempo ha scritto che in fondo l'identità italiana quando la si va h a misurare storicamente di fatto è un è l'assenza d'identità è la diversità
Massimo Montanari non è un mio parente con omonimo il massimo storico dell'alimentazione in Italia scrisse una cosa tempo fa che fece scandalo non esiste la cucina italiana
Esistono le cucine regionali la cucina italiana è un campo di tensione fra le cucine regionali ma non esiste davvero una cucina italiana e quando fu pubblicato il primo volume del dizionario biografico italiani quest'opera colossale della Treccani che la nostra biografia nazionale il primo ora quasi tutto di Patroni cimici arabi colto quella doppiata sono gli arabi di Sicilia
Che sono Italia
Fanno parte della nostra storia quante diversità culturale
Al nostro nostro tempo forse una delle rivoluzioni culturali più geniali è stata quella di di Carlo Petrini no con Slow Food con l'idea di un'alimentazione a chilometro zero guardare vicino a casa
E guardarlo come dire difendono Veronelli grande ispiratore di di Petrini diceva bisogna non basta bere il vino all'enoteca bisogna camminare il paesaggio camminare le campagne camminare le vigne
La stessa cosa si può dire delle storiche artistiche quando si parla di pittura italiana in realtà parliamo di una molteplicità di scuole regionali tutte diverse eppure sappiamo benissimo dire questo è un quadro italiano questo è un quadro fiammingo
Che cosa utile che l'identità non è un oggetto contundente ma è un progetto sempre come dire soggetto a revisione è un'idea è un è un è un campo di forza appunto e l'arte da questo punto di vista è forse la dimensione in cui la diversità estrema permette nonostante tutto una intelligibilità
Anche perché quando parliamo di Artan dobbiamo pensare soltanto quella dei musei la nostra grande arte nazionale e quella che ha fatto I Borghi che ha fatto le città che foto le piazze
Forse la creazione più importante della storia culturale della storia artistica italiana piazza per rispetto per tutto il Novecento i grandi urbanisti hanno spiegato che la piazza è un'invenzione italiana
Sostanzialmente la la Piaf l'agorà greca è diversa dalla nostra ma la piazza intesa come luogo della politica come luogo interclassista come luogo in cui direbbero i sociologi di oggi
Come logo terzo in cui non si è clienti non si è fedeli non sia membri di una famiglia ma si è cittadini o meglio si è umani è una in versione italiana il primo grande ciclo della pittura italiana
La Divina Commedia della del figurativo cioè la vita di Francesco ad Assisi dipinta da Giotto
è la la prima rappresentazione di una piazza la chiazza di Assisi che è rappresentata esattamente come era e in quella piazza c'è un uomo semplice che estende il suo mantello riconoscendo pubblicamente la vocazione di Francesco un evento privato apparentemente che in realtà diventa evento pubblico in una piazza in cui il tempio antico e trasformata in cattedrale tutto questo ce lo fa vedere Giotto
La nostra arte stato un racconto civile per immagini
Che ha saputo in realtà creare un luogo di fatto di incontro e di costruzione di un'identità multipla laddove il nome di identità ristrette ed escludenti si si uccideva
Quindi se c'è qualcosa nella nostra storia che ci permette ancora oggi di parlare di identità è proprio questa
Del resto i ragazzi
Che crescono le nostre scuole e che per fortuna hanno colori della pelle DiVersi
Lingue diverse nelle scuole nostri figli ci sono ragazzi che a casa non parlano l'italiano con i genitori ancora crescono italiani grazie esattamente a ciò che ha fatto italiani tutti noi noi parliamo dello ius soli
Come di come dire di una raggiungimento giuridico in realtà siamo tutti italiani iure soli per diritto da solo cioè per l'appartenenza al territorio operino sculture
Da lei mai si è pensato che il sangue fosse la radice dell'italianità nel Seicento si diceva che Napoli era frutto di mille sanno in cui figuriamoci se Napoli frutto di Mila esangui quanti sanguina per dirla in maniera barocca sono l'origine dell'Italia
Abbiamo sempre pensato questo che la nostra identità fosse diversità e infatti come dicevo la nostra Costituzione è l'unica che dice che siamo italiani per via di qualcosa che se ci pensiamo lo stemma della Repubblica che è un ecco non è proprio l'opera d'arte proprio bellissimo fu fatto un provino un un concorso e uscì quello alla ruota dentata del lavoro l'Ulivo della pace
L'articolo undici alla la Quercia si disse che la Quercia dall'articolo tre l'impegno che la Repubblica doveva mettere nella riduzione della diseguaglianza
Questa la stella cos'è la stella carità nelle scuole di chiedere il sacco della stella quasi nessuno se qualcuno dice nello stellone che ci fa vincere le partite da nazionale in zona Cesarini
Può darsi anche che sia questo ma la stella è il simbolo dell'Italia come la vedevano i greci paese del del tramonto Esperia perché su di noi tramontava il sole si vedeva la stella della sera cioè bene cioè Lucifero chiamato
La stella della sera la stella del mattino che nella liturgia cattolica il segno del cero pasquale
Nel nostro stemma c'è un'idea di Italia disegnata da qualcuno che non era italiano che poi viene in Italia i greci d'occidente cioè siamo meticci
Per storia e per tradizione siamo frutto di mille sangue
La nostra parte è un'arte diversa nel senso che mostra e nostre diversità e dunque nessuno meglio di noi ha le carte in regola per costruire un linguaggio universale e per non usare dei identità come una clava ma invece come una porta
Prima di lasciare spazio alle domande dalla piazza appunto che non incardiniamo perfettamente quello cha Tomaso Montanari non posso riagganciarmi non riagganciarmi a quello che diceva Montanari per chiederle parte avverte chiusa parentesi lei nel suo simbolo proprio per questo ha messo una ruota la somma che il PCI se ce lo racconta ce lo spiega perché ha un esempio proprio di quanto diceva prima Montanari un simbolo particolare che apre alle altre culture ma dopo dopo questo piccolo parentesi personale vorrei chiederle cosa possiamo fare noi per incarnare questa fratellanza nella vita di tutti i giorni
Proprio nell'accoglienza del non italiano almeno Tom Borranea mentre oggi
Proposito degli degli stemmi dell'araldica sapete che ogni
Quando quando si diventa vescovi una delle cose che bisogna preparare in pochissimo tempo
E lo stemma a carico cioè legato a questa tradizione in cui c'è uno stemma con dei segni
Diciamo così che poi insomma
Alcuni si attingono dalla dalla tradizione sono i segni classici alcuni sono magari inediti e è una è una è una scritta un motto diciamo così
E quando mi trovai quando fui nominato vescovo sei anni fa che appunto una delle cose che devi realizzare Quaglia in pochi giorni tranquillo diciamo che ci mette questo stemma
Prima diceva che uno cioè ci pensi prima eccetera insomma
Oltre a dei segni diciamo abbastanza tradizionali che ho voluto mettere l'ancora la spada e il mare il giglio Piero uno dei quattro riguardi del mio stemma episcopale
E quello è una ruota mano bendata
Una ruota la quota di un carro
Con con una base verde e con una cioè come dire divisa no lo il cui sfondi cioè base verde
Che superato la seconda metà Zurigo ed è lo studente il simbolo lo stemma di un popolo
Il popolo romano
I cosiddetti zingari o zigani Odetti in tanti modi nella anche lì nella cultura
Questo semplicemente perché di solito nel simbolo il il vescovo mette qualcosa che appartiene alla sua storia e la sua vita alle cose importanti che ritiene per me la spada e al simbolo di San Paolo e quindi essendo oltre che nel nome molto legato a questo a questa figura insomma ottenuto anche a quel simbolo
Ho scoperto poi che di fatto nella storia dell'araldica e episcopale nessuno mai aveva pensato a una cosa del genere ma ripeto per me non era questo il punto devo dire che fu forse per i segni che che ho pensato quello più immediato perché una parte un pezzo devo dire una però insomma abbastanza consistente della mia vita circa vent'anni lo dedicato anche acquista a questo popolo scoprirlo a capire cercare di capirlo per carità
Ad avvicinarmi a loro che cercare anche in qualche modo soprattutto in quella parte di popolo Roma che è ancora legato
Che vive insomma in condizioni estremamente marginali cercare di dare anche lì una prospettiva di vita ai più piccoli anche ai più grandi cercano appunto prima che
Che fosse troppo tardi sì insomma in qualche modo io ho visto un po'la mia vita legata come dire divisa un po'in due parti in quella che è stata l'esperienza del quartiere romano
Che lei citava l'inizio Tor Bella Monaca dove non c'erano cioè presenze di stranieri ma pochi pochissimi dove il disagio tutto al novantanove per cento tutto italiano a una seconda fase invece in cui
E questo più da paradossalmente dalla tarda formatori in seminario dava respiro nel seminario a Roma mi trovai dopo esser stato parroco tanti anni anche questa è un inedito anche per la nostra diocesi nostro seminario di Roma
E mite ovaia a dovere anche lì cercare di tradurre la mia esperienza in una occasione formativa per i giovani aspiranti sacerdoti e no lo dissi subito cioè seppur se mi volete lì
Presumo che sia anche per queste quindi ho immediatamente immesso vicino aveva alla in sessione allo studio alla filiera sui sui classici della spiritualità dall'imitazione di Cristo Santa Teresina
A Santa Teresa d'Avila o San Giovanni della Croce
Anche il contatto fisico con
Con le marginalità più estreme tra cui anche questo dei dei campi rom che avevano che hanno purtroppo in parte ancora sono insomma soprattutto le grandi città sono dei luoghi terrificanti di vita cioè dove tu dici come si può vivere oggi non cent'anni fa ma oggi in quel modo
Per per i bambini cioè sostanzialmente anche qui nel diventerebbe un discorso che particolari forse che comporterebbe una riflessione assente
Ma mi mi trovai ecco di fronte a questo Lami la mia la mia scelta di vita
In ogni luogo dove mi sono trovato dei dei quartieri più estremi dove appunto sono stato anche a un un quartiere invece medio alto borghese dell'Eur dove sono stato cinque anni fino a quello che io chiamo simpaticamente il salottino di Siena insomma che che un altro tipo di realtà ancora
Quello che ho cercato di fare è quello di guardarmi intorno di capire di conoscere la casta ed è quello che ho sempre detto in un certo momento della mia vita
Nei dieci anni che sono stato appunto formatore padre sfiora il seminario ai signori visti ma anche ai preti sia deve sconsigliare che anche qui a Siena
Prima e dovunque tu vada in qualunque realtà a parrocchia paese luogo sei mandato verrai a fari spenti diciamo la prima cosa e devi capire
Devi stare fermo guardarti intorno conosce le persone conosce le tradizioni conoscere quello che c'è il substrato di fede anche di non fede perché oggi lo sappiamo perfettamente non c'è più un'adesione di massa all'esperienza di fede Despenser crede sta diventando sempre di più un'esperienza di di di ma vicinale ma forse nel senso di gennaio della parola
Perché la fede nasce da un piccolo gruppo la chiesa si costruisce su un gruppo di dodici persone poi undici poi di nuovo dodici e nello stesso tempo ma ancora più indietro nel tempo se andiamo a fare i suoi biblica
Il resto di Israele cioè era un piccolo resto su cui poi il signore ha costruito la sua la storia dalla salvezza e allora ecco da questo punto di vista guardarsi intorno
Cosa fare come arrivare dunque c'è un una esperienza che
Che mi è rimasta impressa nocciole
Perché tutti pensano che soprattutto ecco il tema dell'immigrazione con discorso del del ius soli ius sanguinis e ius culture che tanto fatti battere no in questi ultimi tempi
Recentemente qualche mese fa assieme a c'è stata ho assistito a una una conferenza del professor fuori un microbiologo che che lavoreremo che studia insegna Siena
Il dove una delle domande che pare Fini è stata fatta ma come è stato possibile
Trovai un vaccino in così poco tempo perché lui stesso lo ha detto ci ma normalmente per trovare un vaccino ci vogliono anni due tre da qui da cui la paura di una certa parte credo abbastanza marginale di persone che non sapendo non sappiamo noto punto anche queste polemiche un po'di questi ultimi tempi di questi ultimi giorni chi non accetta l'idea no del del vaccino
E mi ha colpito il fatto che le ha detto è stato possibile perché è la prima volta nella storia di unità e quindi la scienza che tutto il mondo intero
Nulla esclude almeno un pezzettino di DT Pozzelle serto del sesso dico così per dire che tutto il mondo intero e affini focalizzato a una certa un certo obiettivo di ricerca quindi analogicamente mitico
Ma se tutto il mondo fosse veramente coalizzato brutta parola unito coeso
Per affrontare questi quelli che sono un po'i temi delicati di questo momento storico l'ho detto tante volte anche di recente in un un intervento pubblico come questo a Roma Centro Astalli ma andiamo su Marte scopriamo un vaccino possibile che non riusciamo a trovare un modo di accoglienza intelligente come ebbe a dire una volta il Papa in un in in un suo così mi ha risposto a domande quando tornava da un viaggio sull'aereo
Per evitare che ci siano appunto queste morti questo Mediterraneo che ormai è diventato il cimitero uno dei cimiteri più grandi del mondo
E e di oggi adesso punto per dire siamo toccati nella nella cronaca di oggi la morte di questo bambino di cinque anni padre stava cercando di attraversare a Belgrado il fiume no per andare in Croazia
E gli è sfuggito di mano affogato lì davanti a lui davanti a tutti c'è un incidente si ebbe un incidente che può capitare in qualsiasi situazione ma che si va a unire tutti quegli incidenti che ben conosciamo
Che sono di fatto il frutto di una di spiegazioni illogica che appunto non non veramente uno si poteva come è possibile che oggi accadono queste cose quello che io mi chiedevo davanti a a bambini che nascevano in quei contesti ma come è possibile che oggi un bambino che non nasce in quella situazione dorme appena nato per terra o addirittura in nel cassetto di un quindi un comodo mi colpì questa cosa una scena che anni fa oppure un bambino che attira i furiosi per i capelli aveva quattro anni da una cuccia di cane perché stava lì adesso questo ragazzo che a sedici anni la scuola insomma tutta la storia che per fortuna sta andando a lieto fine
Io come possibile ecco che ancora oggi mentre noi siamo qui giustamente amabilmente a parlare chiacchierare di cose importanti della vita però c'è qualcuno che sta affogando cioè un bambino che gli sfugge di mano perché un padre cerca un futuro migliore
E allora il punto è sempre lì torniamo sempre ai massimi sistemi come arrivare a a una a una vera coesione qui non c'è niente da fare non esistono metodi secondo me
Esiste solo il metodo del del porta a porta dell'uno uno dell'uno più uno fa due più uno fa per i più un ancora fa quattro e così via o delle tante gocce che fanno fare no
E dobbiamo superare vincere quella tentazione di crede che questo non dipenda da noi o come si dice in gergo tanto meglio non ci posso far nulla spessissimo quando a me capita di parlare anche a giovani Rio
I che la la guerra e io che ci posso fare se in Siria ancora ancora c'è una guerra o in in svariate parti del mondo in tanti Stati africani dice no qualcosa ci puoi fare
Perché la pace comincia comincia da dentro comincia dal tuo atteggiamento con tua moglie e tuo marito tuo fratello tuo vicino di casa e compagnia bella
Ed è da lì vede ed è questo anche questa del il convincimento che ci dobbiamo dare che il bene diffusivo quando è è un bene vero radicato è un bene che si diffonde come il profumo di un fiore o di una di una cosa buona cioè si diffonde si diffonde nella ed è così ed arriva mi colpisce anche se non lo vedo io non lo vedo il profumo lo sento tante cose non si vedono ma ci sono e si sentono e si avvertono in un altro modo
E allora credo che si ognuno debba partire un po'da se stesso cioè proprio il ritorno assi alle proprie motivazioni ha una propria purificazione di vita a un fare delle scelte che eliminino le cose magari meno importanti della vita Ricci aiutino concentrarci sulle cose più importanti essenziali con quella che è chiamata
Un'alleanza quella viene chiamata spesso l'alleanza educativa
Sì ebbene sì con l'arte
Con l'etologia con la scienza a tutti i livelli si con la letteratura con la poesia siti
Questa è la piega alleanza educativa che deve partire dalle più giovanissime piccolissime generazioni e allora sì che può arrivare non deve risolvere a tutti i problemi perché nessuno di noi risolverà tutti i problemi neanche il Presidente degli Stati Uniti o della Russia perché sia fosse anche il più santo del mondo ma avremo avviato quest'opera di di di di soluzione cioè quest'opera di di revisione della nostra vita che non sappiamo dove ci porterà perché poi a un certo punto anche noi lasceremo questa esistenza e la lasceremo attive a caccia dopo Dinoi
Però avremo avviato quello che dici sempre papa Francesco avviare percorsi non tanto trovare soluzioni che magari non si trovano a mettere in moto
Darsi da fare perché è una una macchina pagata poi vediamo dove arriva e la sera di Abramo apriamo grazie
Graziani e lei
Allora se ci sono domande per per i nostri ospiti fatevi avanti
Prego
è un po'ecco vicina
Mi hanno
No
Carlo
Colori sì questo è un tema in tema grazie è un tema interessante anche perché si dibatte spesso se l'arte esiste in quanto tale o senza fruitore realtà l'arte non esista
Sì è un tema centrale c'è c'è un passo che mi ha sempre colpito molto del Vangelo dei tre sinottici in cui l'unico forse l'unico passo compone correggerà in cui Gesù è
Invitato a guardare un'opera d'arte stava uscendo dal tempio i discepoli dicono ma maestro ma nove vedi come sono belle queste pietre
Ci sono risponde in modo come sempre ghiacciato che dice questa cosa che voi Almirante non rimarrà nulla di queste cose sarà distrutto e naturalmente sappiamo perché parlava del tempio del suo corpo
E c'è un altro passo molto molto importante questo Giovanni in cui si parla della cacciata dei mercanti dal tempio in cui ti toglie ogni dubbio sul fatto che aggio sul tempio stesse a cuore ma il punto era che i discepoli vedevano le pietre
E lui vedeva i colpi il suo corpo e in generale i corpi io credo che il problema sia pensare all'arte separata dalle persone separata dalle tinte l'arte sono sassi
La Venere di Botticelli è un po'di colore già stracciato su una tela il punto siamo noi sono i cortili sono gli occhi ed è la funzione dell'arte i legami visivo che unisce i figli
Tra di loro intorno a questi oggetti
Dunque non può esistono esiste una cultura non esiste nessuna cultura al mondo che non faccia qualcosa che noi chiamiamo arte in Occidente loro lo chiameranno in un altro modo
Ma la creazione di qualcosa che non ha una funzione pratica mai invece una funzione che possiamo definire estetica ma che non è mai soltanto estetica ma è anche etica ed è anche di riunione di unione fra i diventi tra gli umani
Se non c'è nessuna cultura che non fa arte figuriamoci se ci possono essere parte di città in cui non esista qualcosa di bello Simon Weil forse la voce più alta della filosofia del Novecento diceva una città bella da cui si escluda qualcuno
Perché povero perché marginale non è più bella
Io vivo in una città Firenze in cui qualche l'anno scorso il sindaco e la la perfetta di prima hanno fatto delle zone rosse intorno ai monumenti perché quando tu esci dagli Uffizi erano da Palazzo Vecchio dal dall'Accademia dove c'è il David non puoi vedere i marginali
Non si può chiedere l'elemosina davanti agli Uffizi
Allora noi andiamo a vedere i quadri ma non vogliamo vedere i corpi tra quella cosa che dice Gesù l'uscita dal tempio è la chiave le cose non hanno senso senza gli umani questo il punto
Sono altre domande
Prego
Italia
Nella sua pressione sull'esperienza vicini si esce
Negli altri
Già
Volevo polizia nostrano sintomatici
Allora forse quello su cui ha scritto sul venerdì forse una volta superiori ho scritto anche dello stemma del cardinale Lo judice proprio sulla ruota di Roma in una rubrica che parla di immagini e di figure
Allora sin qui a le piace è un quartiere che nel piccolo del salotto fiorentino salottino dice nel salotto di Firenze ricorda però può ricordare Scampia può ricordare i quartieri diciamo
Costruiti per mettere un po'diciamo sotto il tappeto la polvere cioè per mettere tutte le marginalità insieme a Firenze appunto lontane dalla bellezza del centro
Che sono queste piccole navi che ricordo non poco e di Scampia è un quartiere brutto marginale in queste a un certo punto successo che arrivato un prete don Alessandro Santoro un prete di strada
Che ha ridato vita questo quartiere che ha creato una comunità e che ha creato le condizioni perché tornasse con l'umano nell'uomo di cui parla Grossman e in questo rinascita faticosa dura ma ma meravigliosa delle Piagge in cui io credo uno dei pochi luoghi umani una città disumana
Come Firenze
E legata a quel quartiere a quel prete un libro meraviglioso i zingari e il Rinascimento di Antonio Tabucchi
Tabù che era amico di don Santoro è un libro di cui lui ha lasciato i diritti alle viaggio che l'hanno appena ripubblicato
In cui si parla della siamo alla fine anni novanta della contraddizione terrificante fra alla retorica del Rinascimento non quello saudita quello quello fiorentino e e la marginalizzazione degli zingari per l'appunto alle Piagge
E da questa tradita questa storia di riscatto nasce l'idea di fare una mostra d'arte con sei artisti di cui due ragazzi nati alla Piaggio strappati alla droga strappati alle mafie dato Santoro che sono sia di tingere anche molto bene
E hanno fatto una mostra in uno di questi grandi condomini anonimi in cui le opere d'arte sono esposte nei pianerottoli nevai pianerottoli c'è uno spazio comune
E i gli abitanti
Poveri marginali rispetto alla retorica della bellezza fiorentina sono orgogliosissimo di questa bellezza la mostra è aperta
Ogni giorno per alcune ore si può visitare ci siamo andati insieme io e il Padre Bernardo navata di San Miniato che è una altra voce profetica di Firenze dopo un incontro con la comunità delle Piagge poi appunto ne ho scritto sul venerdì
è diciamo un segno di insomma ho scritto che non c'è un luogo così nella città degli Uffizi del David perché lì l'arte per l'appunto è legata al corpo allegata al riscatto è legata a coloro di cui che ne hanno veramente bisogno
Che non sono i ricchi che si annoiano di fronte ai ai quali come dire che magari sono riservati durante le cene ufficiali a porte chiuse ma sono coloro che da queste opere d'arte possono trarre
Ragioni di riscatto vero cioè guardandole capire
La propria umanità e anche trovare la forza per cambiare lo stato delle cose
Allora siamo in chiusura grazie mille a Tomaso Montanari Grazia don Paolo cardinale Loiodice il film in chiusura la chiamo spazio prospettico nella ricorderò
Grazie a tutti voi per aver partecipato mi ricordo che domani l'appuntamento è al giardino Italia spera Asseggiano saranno il senatore Mario Monti Stefano Feltri e Veronica De Romanis per un altro appuntamento di Notizie dall'Amiata grazie a tutti e buona serata