Critica e militanti

Buon giorno da critica e militanti Walter Siti uno dei nostri maggiori romanzieri con una forte vocazione critica da poco pubblicato per Rizzoli un pamphlet che ha fatto molto discutere titolo contro l'impegno riflessioni sul bene maiuscolo in letteratura
Un libro da leggere meditare al tempo della casa del calcio che di nuovi Danovi ismi ma di che impegno parla Walter Siti nel Novecento con moltissimi equivoci se praticato soprattutto un hangar Shimon che si voleva
Contro l'ordine costituito mentre adesso lotta siti l'impegno non è più tanto antagonistico se mai vuole
Aiutarci a vivere rassicurarci sulla bontà dei nostri sentimenti verso gli esclusi riparare la vita insomma una letteratura come counseling o alternativamente come denuncia e questo direi il filo rosso polemico che corre lungo gli interventi di cui è composto il pamphlet di Walter Siti che anche dove avanza critiche di fondo legge i suoi autori con minuzioso Rispetto direi con precisione filologica da ex normalista
Molti bersagli concreti da Roberto Saviano da Alessandro Baricco alle teorie letterarie che cercano legittimazione nelle neuroscienze da D'Avenia Catozzella a Francesca Mannocchi siti
Ad esempio stima la Manotti come giornalista ma non è convinto dalle sue costruzioni narrative e qui si apre il grande tema della differenza tra giornalismo e letteratura
Siti osserva che purtroppo oggi la letteratura si giornalisti zar mentre il giornalismo è spesso costruito come una fiction è immediato consumo che ricorda cosa dovrebbe distinguere invece i due piani che comunque lo sappiamo
Si intersecano se il giornalismo scrive cito deve verificare quello che dice correggersi ogni volta
Ogni volta che impreciso compiono errori di fatto se cito ancora
Deve accusare i colpevoli e difendere gli innocenti per la scrittura letteraria e viceversa l'ambiguità fondative ineliminabile il testo letterario un insieme dove tutto può combinarsi con tutto dove Cione
I colpevoli sono anche innocenti e gli innocenti anche colpevoli
Se il giornalismo consiste nel diffondere ciò che il potere un potere vuole nascondere forse dice Walter Siti allievo di Francesco Orlando
Ciò che il giornalismo militante fa contro la repressione la letteratura lo fa contro la rimozione inconscia
Esprime cioè ciò che l'io personale e sociale non vuole che si sappia
Questo fa la buona letteratura al contrario la letteratura che semplifica i rapporti di potere scrive siti si impadronisce dell'immunità
Al torto di cui la vittima sembra gode con la scusa di darle voce e vedi ad esempio alla voce migranti
Ed è in questo senso la cattiva letteratura è quella che corregge un po'le cose per far quadrare i conti che non dà vera voce al male
E così ne fa un po'di male perché cito ancora siti la retorica stereotipata è sempre un male anche quando è a fin di bene
Un bene ostentato in un regime comunicativo che getta le sue reti su tutto e crea nuove intimidazioni infatti cito ancora i soci hanno esteso l'oggetto libro la paura di qualche g dice la gente
Confinare le parole al loro uso comunicativo didattico ormai più una deriva tecnologica che un'esigenza civile e aggiungiamo è anche un modo per costruirsi un'identità più o meno virtuale in cui poi si resta intrappolati e che impedisce la ricerca l'avventura conoscitiva anche l'errore insomma tutto ciò che in Occidente
Dopo la fine dell'egemonia delle religioni era stato affidato anche e soprattutto alla letteratura Walter Siti contro l'impegno Prezzolini a risentirci venerdì prossimo