Africa oggi

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale benvenuti sulla rubrica ricco oggi in collegamento da Verona con missionari io
Comboniano battere Filippo Eva Hardy carte gli ascoltatori di radio radicale ma conoscono molto bene
Madre volevamo chiedere un cortesia aggiornamento su problematiche dall'Africa
Che affliggevano che sono la guerra carestia e Corana virus Grazia prego padri
Buongiorno a voi ascolta perizie ascoltatori di radio radicale grazie davvero per l'invito ricominciare da una buona notizia la notizia del che riguarda lo Zambia
La vittoria alle elezioni del dodici agosto scorso dell'oppositore H index in Cile ma è un politico di lunga data
In Zambia che dopo diversi tentativi è riuscito a vincere queste presidenziali ecco non è così scontato che in Africa uno oppositori vinca le elezioni
E questo è successo in Zambia un segnale di novità importante riconosciuto da tante persone da una popolazione che è corsa in massa alle urne nello scorso dodici agosto si parla di una partecipazione del settantuno per cento
Già dalle prime ore del mattino tante persone uomini donne giovani sono accorsi alle urne sono rimasti anche sotto il sole per lunghe code per proprio per dimostrare la propria volontà
Ecco grandi
Festeggiamenti ci sono stati in ogni località ecco nel Paese
Che sta vivendo una grave crisi economica quindi la prima grande sfida del pro del nuovo presidente H indici leva è proprio quella di far fronte a questa crisi economica che ha portato il debito del Paese alle stelle
Il presidente Edgar lungo del Fronte patriottico è stato così sconfitto dopo sette anni di regime o non regime considerato corrotto un regime che ha portato appunto il paese sul baratro di questa crisi economica
Un presidente che ha cercato fino all'ultimo di mettere i bastoni tra le ruote all'opposizione anche durante lo spoglio del del voto
Sono stati oscurati il sociale il proprio per evitare le comunicazioni tra i vari rappresentanti dei partiti
Ma poi la popolazione è riuscita attraverso anche il sistema dei dei tende a a bypassare questo blocco quindi ben presto ecco è stato chiaro che la vittoria andava all'oppositore ecco quindi una buona notizia per l'Africa
Passiamo al Sud Sudan del Sud Sudan e che ha vissuto nel mese scorso
Da riversare i dieci anni dell'indipendenza ma un paese ancora martoriato dove l'accordo di pace
Del due mila e diciotto fa fatica attenere anzi l'insicurezza crescente in tutto il Paese
Per qualcuno parla di un imminente nuova guerra civile ecco c'è una grave crisi interna
Al partito del vice presidente Rijkman Shark è stato destituito dal partito delle SPLM in opposizione
Ecco quindi ci sono gravi divisioni interne che possono portare veramente ad una nuova guerra civile un'insicurezza crescente in tante regioni soprattutto in Equatoria Centrale
In un asse strategico per il commercio per il rifornimento di derrate alimentari alla capitali più bassa dal dall'Uganda
Ecco lungo questa strada una delle poche Aes asfaltate in Sud Sudan ecco quella che collega la capitale Giuba anni muli al confine con l'Uganda ecco sono stati uccise due giorni fa
Due suore sorelle del Sacro Cuore suor Mary Abboud e suor Regina roba e tre civili c'è stata un'imboscata proprio su questa strada
L'imboscata anche come spesso avviene proprio per cercare di appropriarsi delle merci dei dei mezzi delle derrate alimentari che passano in un Paese che veramente alla fame
Consideriamo che otto milioni di sud sudanesi veramente vivono in situazioni di precarietà alimentare come hanno bisogno di aiuti internazionali ecco cresce il commercio delle armi la circolazione delle armi una grave crisi economica ecco il malgoverno e la corruzione sono vari elementi che davvero vedono il paesi più giovane d'Africa ecco il cinquantaquattresimo nato dieci anni fa ecco sull'orlo di una crisi economica sociale e anche sanitarie perché avanza il copy come in varie regioni africane
Vorrei ricordare il Burkina Faso in questi giorni è stato decretato oggi un lutto nazionale di tre giorni dopo l'attacco al nord
Che ha ucciso proprio ieri quarantasette civili tra civili e i gendarmi ecco in una delle ormai veramente settimanali incursioni terroristiche
Che in quello che è il confine dell'intacco Gourmand tra Burkina Faso Mali e Niger veramente diventata terra di nessuno sono stati intercettati cinquantotto terroristi
Tra le zampe dalle forze di difesa dai volontari della patria che sono quelli milizia hutu organizzate ecco che cercano di in qualche modo di sostenere anche lo sforzo dello Stato nel contrarre stare un'offensiva sia vista
Che effettivamente sta mettendo sotto sopra il il Sahel da diverso tempo a proposito di SEL restiamo in Mali
In Mali ieri abbiamo vissuto un momento importante perché è un anno il diciotto agosto del due mila venti è un anno
Dal primo gol per il primo colte che aveva destituito il presidente Abu Bakr per che ITA
Un anno in cui la transizione
Portata avanti dal dei militari insieme incivili ecco ancora stenta a decollare si era previsto dopo diciotto mesi le elezioni
Ma sappiamo che c'è stato nel maggio scorso un secondo colpo di Stato ecco che ha portato il presidente egoista
Che era un po'alla testa dei militari ecco adesso il nuovo uomo forte del del Paese che ha coinvolto quel movimento cinque giugno che era stato un po'sicuramente alle origini dei movimenti di piazza che avevano portato al primo gol tre dello scorso anno ora questo movimento questo cartello che riunisce partiti di opposizione ma anche settori della società civile anche settori frange delle diverse religioni
Trainati anche da quel un personaggio carismatico del dell'Imam di Bamako Mahmoud dico
Ecco questa del Movimento cinque giugno sicuramente rappresenta tanti maliani la voglia di rinnovamento e quello che ha espresso anche il nuovo primo ministro Myka ecco sicuramente il Paese in una fase molto delicata
Per portare davvero alle urne una popolazione che ha bisogno veramente di di riprendersi ecco dopo anni di di instabilità di precarietà di insicurezza a proposito di insicurezza passiamo alla Tunisia alla Tunisia siamo nel Maghreb
A tre settimane da quella decisione così forte del presidente cari Sayed è una una decisione il venticinque luglio scorso di sospendere il Parlamento per trenta giorni di anche mettere da parte il primo ministro mi cc in qualche modo entrare in rotta di collisione Diretta con il premier lì con il partito islamista è nata ecco il presidente Cai Sayed continua nel suo imperterrito il suo percorso
Di lotta contro la corruzione ha messo da parte anche diversi ministri
Alcuni deputati uomini d affari responsabili di atti di corruzione nel paese ecco il presidente Cagli sai non ancora nominato un nuovo premier non ancora mostrato la popolazione un diario di bordo quelli che sono i punti ecco salienti del suo programma da qui ai prossimi mesi però gode di un consenso popolare molto forte ecco perché la popolazione stanca degli islamisti del partito Ennahda
E vuole che ci sia una lotta alla corruzione veramente forte ricordiamo che la Tunisia sta vivendo un periodo molto difficile di crisi
Economica dettata anche dal crollo del turismo di una crisi sociale dettata anche da una disoccupazione galoppante che porta tanti giovani a non avere prospettive a cercarle
Oltre il Mediterraneo ricordiamo che il gruppo di tunisini è sempre quello di primo approdo ecco sulle coste italiane
A queste crisi si aggiunge quella sanitaria ecco del Cofid che avanza in Tunisia in Libia e quinta creare del Maghreb chiudiamo con la Repubblica Democratica del Congo perché sta figli estinte in queste ultime settimane da quella grande diatriba sulle presidente della Commissione nazionale elettorale indipendente Lassini
Che è strategico proprio questa posizione del presidente
Per determinare quelle che sarà l'esito delle prossime elezioni sappiamo l'esito contestatissimo delle elezioni del dicembre del due mila e diciotto della Repubblica Democratica del Congo
Che secondo varie fonti secondo anche la Chiesa cattolica che ha già dispiegato sul terreno oltre quaranta mila osservatori erano state vinte dalle dal membro dell'opposizione piedi espressione della società civile Martins fagli Hulu
Con oltre il sessanta per cento dei consensi invece poi i risultati ufficiali espressi dalla Commissione nazionale
Elettorali indipendente corrono avevano portato alla vittoria del dell'oppositore Felix si se chiedi attuale presidente quindi questa carica
Così importante ecco era davvero al centro delle diatribe dei conflitti di queste settimane
E proprio perché doveva essere una figura che fosse altamente dei politicizzata come chiedono la società civile come chiedono i vari gruppi religiosi
Ricordiamo che nella Repubblica democratica del Congo sono i vari gruppi religiosi proprio tra religioni e confessioni diverse che devono esprimere il proprio le loro proposta per questo ruolo di di presidenza
In questo senso gli otto gruppi di confessioni e religioni diverse non si sono trovati d'accordo su un nome da proporre al presidente
Così alcuni tra questi hanno proposto la figura di Deniz Kadima
Che che è inviso ai cattolici e ai protestanti i quali hanno chiesto proprio recentemente una un'udienza al presidente Félix Lezzi se chiedi per spiegare che questa figura non è di loro favore fra di loro favore perché considerata troppo vicina al presidente stesso troppo vicina a certi settori politici e quindi non indipendente ecco per questa carica serve appunto una persona di alta moralità
Ecco considerata al di sopra delle parti quindi questa divisione all'interno dei gruppi
E religiosi non è senz'altro un buon segno per il Paese
Attorno a questa figura non c'è ancora consenso e questo sicuramente determinerà ancora un certo conflitto per le prossime settimane ecco per un ruolo centrale
In un Paese che certo andrà al voto nel due mila ventitré ma che già prepara un po'i motori
Per una per una lotta all'ultimo all'ultimo voto ecco perché sappiamo che se poi si rispetta l'iter detti delle urne la popolazione congolese veramente stanca dei soliti giochetti elettorali dei soliti giochetti per dominare il popolo ecco e quindi ha veramente voglia di cambiare rotta
Per un futuro diverso pensando
Alla situazione terribile ancora all'estate del del paese ecco adesso sotto stato di assedio ma dove continuano i massacri da parte di oltre cento venti gruppi armati che vogliono controllare le terre e i minerali del Nord Kivu del Sud Kivu e della regione dell'Ituri
Radio radicale sia mo'in collegamento con Giampaolo Catalan menti ripubblica Giampaolo tutti si è occupato a lungo sull'Afghanistan e ha iscritto anche questi giorni sul ritorno
Sulla scena politica afgana di Hamid Karzai ex presidente afgano però io ti volevo chiedere questo ma c'è altissimo e mondiale oggi con la caduta di Kabul e Afghanistan nella mani dei teli pani e di un forte
C'è possibilità che si è vista Ulivo un altro è stato islamico in Afghanistan personalmente non credo che ci sia la possibilità di una rinascita dei qualche cosa di simile al califfato
Per sostanzialmente per un motivo il fatto che culturalmente i talebani non sono molto diversi dalla dall'Isis
Non hanno l'idea di fondare una comunità islamica mondiale e quindi non hanno un'idea di proselitismo
Hanno semplicemente l'idea di riprendere sotto il proprio controllo l'intero Afghanistan
Hanno idea comunque di ridurre la de di riportare l'Afghanistan ai tempi dell'emirato e quindi di fare obbedire gli afgani
Alla alla sharia
Probabilmente dirigo riportare almeno in buona parte indietro l'orologio della storia e quindi tagliare una grossa fetta dei diritti delle donne eccetera
Ma l'idea che che ci sia la possibilità di un di proselitismo questa è estranea alla cultura dei talebani
Per quanto riguarda la cosiddetta Jihad globale io non sono convinto che ci siano fenomeni così semplice da interpretare
è facile immaginare che un Afghanistan in mano integralisti islamici come sono i talebani ossa essere la non una tentazione importante anche per altri gruppi che magari con le dovute cautele fonderanno dell'Eba delle basi metteranno delle basi in Afghanistan anche per esempio per organizzare degli attentati ma in intanto comunque proprio quaestor era uno dei temi su cui i talebani hanno preso l'impegno nella nell'accordo di Doha con gli americani quindi in linea di massima come dire se se vengono meno a questo impegno vuol dire che l'accordo
Non è non è più vincolante
E questo come dire aprirebbe altri scenari ovviamente l'Occidente non ha nessuna voglia di qui impegnarsi in un'altra guerra di un nuovo intervento militare quindi questo è da escludere e quindi non si sa bene quali potrebbero essere le le misure
Di rappresaglia se il regime talebano qual comunque sia non terrà fede a questo impegno sicuramente una delle possibili misure di rappresaglia è quella del del taglio economico
Il paese completamente distrutto e va da sé che il gli unici a poter pagare il conto del di una ricostruzione o quanto meno a poter avviare la ricostruzione
Sono gli occidentali che si vogliono tornare ad avere voce in capitolo ma in quelle latitudini devono pagare il conto
E già aveva da subito con la con la al ritorno dei talebani diversi paesi occidentali hanno sottolineato la necessità dei talebani di di di capire che loro pagheranno il conto e daranno una mano all'economia dell'Afghanistan soltanto se i talebani il nuovo regime rispetterà almeno in linea di massima o no un minimo di diritti delle donne un minimo di diritti civili della popolazione
Dopodiché l'influenza occidentale di per sé non è non sarà forte facile immaginare che Ambra crescerà invece l'influenza cinese l'influenza russa
Per quanto sia Russia che Cina abbiano problemi molto evidenti visto che sono tanto son più vicini dell'Occidente all'Afghanistan in particolare la Cina confina con l'Afghanistan seppure per un breve tratto
Ma la provincia della Cina che confina con l'Afghanistan è comunque quella dove dove stanno gli hutu Uiguri quindi la possibilità di un conta gente che integralista per così dire o comunque la possibilità che radicali islamici che fanno parte della minoranza degli uiguri si rifugia in Afghanistan o comunque abbiano contatti con col regime talebano questa è una possibilità reale che ha cinese non piace
è una è qualcosa di molto simile quello che teme anche Mosca visto che ha già iniziato delle manovre militari nell'area delle Repubbliche ex sovietiche soprattutto in un specchi stanno in Tagikistan
Perché lì si teme pro con contagiosa del delle degli Lisa dramma radicale e quindi comunque sia anche per i russi c'è da da tener d'occhio quello che succederà in Afghanistan quindi un un Afghanistan che sia un ritorno completo alla all'emirato con le sue logiche sostanzialmente jihadiste
è è un m'problema per tutto il mondo per questo io credo che tutti gli altri Paesi saranno molto attenti alle evoluzioni del Paese dell'appunto del dell'emirato
E quindi le il nuovo regime dovrà fare molta attenzione perché nel momento in cui dovesse mettere da parte la logica tradizionale che è appunto quella di restare all'interno dei confini afgani
Per ipotizzare un discorso di proselitismo per offrire ospitalità a gruppi terroristi eccetera eccetera
Allora lo scenario cambierebbe molto e l'ipotesi di nuovi interventi anche militari non potrebbe potrebbe non essere più assolutamente impraticabile anzi diventerebbe realistica
A questo punto Giampaolo
Presidente americano by te ne ha fatto una mezza re retromarcia diciamo è probabile che America torni ai suoi bassi se talebani i non possono apparire sin da subito
Credibili
Non credo proprio che
Washington posso ordinare un nuovo intervento anche per così dire limitato anche
Chirurgico come dicono i militari
Potrà forse ordinare raid punitivi di rappresaglia su determinate azioni subito Soirée ristrette etc ma quello che è sicuro è che la ormai le truppe sono sono un praticamente tutte partite o comunque restano quelle che stanno curando l'evacuazione
Di americani e collaboratori e quindi resteranno probabilmente fino a fine mese o forse addirittura fino all'undici settembre ma in occasione di quella data simbolica non ci saranno più americani in Afghanistan
Che Baj Dent Possa realmente cambiare idea tornare indietro nonostante i richiami che gli arrivano sia dal Congresso che dal Pentagono eccetera
Che quindi sia possibile ipotizzare un nuovo intervento quale che ne sia la la la misura io questo per il momento lo escluderei
Non ci sono le condizioni storiche e comunque ricordiamo che anche by the end come tutti
I leader mondiali
Ragiona sulla base di considerazioni prevalentemente di politica interna
E internamente sostegno per by dentice la gente in America è contenta del fatto che i propri figli
Militari sono rientrati a casa i ragazzi i nostri ragazzi si dice sempre l'espressione abituale questa i nostri ragazzi dicono gli americani sono ritornati by the ne è stato il presidente le ha riportate a casa per cui l'idea che si possa cambiare idea anzi la prospettiva che si cambi idea e quindi che si e ipotizza di un nuovo intervento quali che ne siano leva le le modalità a meno appunto di modalità minime chirurgiche operazioni militari senza mettere a rischio soldati quindi sostanzialmente senza mettere gli scarponi sul terreno questo questo è è appunto
Impossibile un intervento nuovo è impossibile solo interventi minimi è solo possibilità di di azioni chirurgiche almeno per quello che vedo io le prospettive sono solo queste qua
Radio radicale siamo in collegamento conti richieste conto Torre Gianfranco Isca buone dell'associazione husky
Benvenuto dottori
Dottore come lei ha visto questi giorni di attacchi dei leghisti sono partiti verso il ministero della dell'interno la Mort cisti e anche fratello artisti italiani quindi Meloni e Salvini e si schierano contro l'accoglienza anche in Afghanistan lei che ne pensa
Devo dirle che trovo francamente sconcertante le positiva anche se non non mi stupisco delle posizioni del del signor Salvini
Riesce sempre purtroppo a a esprimere delle delle posizioni che sono così radicale contrasto di lei anzi come con principi giuridici fondamentali ma direi anche con minuti senso diciamo di di umanità e di giustizia ma non non parliamo di questo mi sembra persino perdere tempo parliamo invece della situazione
Dell'Afghanistan la è una crisi drammatica che avrà conseguenze molto rilevanti a livello internazionale
è una crisi di lungo periodo
Che produrrà una
Una fuga dal paese di molte persone che fino adesso avevano tentato di pensare e sperare e anche praticare un futuro diverso da quel paese ma che adesso tendono a non vedere più
A buona ragione diciamo spazi di apertura le dichiarazioni moderate diciamo o apparentemente moderate dei di degli esponenti politici talebani di questi giorni non devono trarre in inganno in realtà la la la classe politica di cui parliamo Golia ha un'impostazione estrema oggi le quelle rassicurazioni sono essenzialmente dovute a motivi tattici e ben difficilmente si si concretizzeranno in qualcosa e d'altra parte stanno già cambiando
I talebani hanno già chiarito che appunto la fra essa non sarà una democrazia hanno già chiarito che comunque i diritti fondamentali delle persone delle donne in particolare saranno estremamente limitati
Insomma la prospettiva
Non è quella di un governo magari sicuramente lontano dai nostri Florida i nostri standard ma comunque con qualche diciamo elemento di maggiore moderazione al contrario è probabilmente Conco dire con certezza una appena nel nuovo potere si sarà stabilizzato un uno scenario di eccezionale durezza e gravità
Alla quale
Devo dire che si fatica a trovare una risposta perché
Non possiamo neppure immaginare che l'intero a focalizzarsi su vuoti evidentemente ma data paté neanche pensare che tutti per l'appunto rimangono lì l'Afghanistan conosciuta molto tradizionale quindi sicuramente
Una parte della popolazione
Accettare età di Tura condivide almeno in parte o o farà resistenza passiva diciamo alle nuove così a nuove impostazioni però la parte più dinamica del Paese quella che arriva diciamo appuntato ripeto su un diverso futuro oggi probabilmente punto cercherà all'estero una una nuova vita e qui c'è il il grande problema che probabilmente sarà uno dei grandi critiche delle Comito qui siriani sarà la seconda grande crisi dei rifugiati probabilmente non in quella forma senso che sarà un esodo lento riguarderà prima di tutti i Paesi vicini perché il blocco per la rivista solo i Paesi occidentali sono sono sono un blocchi durissimi in in Iran in Turchia ricordo che la Turchia sta costruendo un muro
Tra l'Afghanistan scusa scusa turche stesse appunto e e l'Iran
La il Pakistan non vorrà avere nuovi rifugiati ne avrà comunque ma non ma chiaramente l'IMI dieci h di limitarne il numero così come l'Afghanistan e il il Pakistan Illy Run
Insomma la situazione è una situazione nella quale molti afgani rimarranno imprigionati sarebbero pavese molti andranno a ingrossare se già in già numeri abnormi nei paesini paesi vicini una parte abbastanza ridotta in realtà arriverà in Europa
La di fronte a questo scenario
L'Europa dovrebbe provare a fare una
Quel salto diciamo divisione che non ha mai avuto ai di cui purtroppo non si vedono i segnali e cioè immaginare un piano europeo dire insediamento con quote diciamo per ogni Stato che consenta
Di alleggerire
Quello che poi ci saranno posizioni insostenibili del
Di di presenze nei paesi appunto confinanti all'Afghanistan
E che consente appunto di poi fare arrivare almeno una parte di coloro che appunto non vogliono più vivere in Afghanistan perché lacci non accettano
Quello che per usare espressioni appunto per parlare come la nostra Costituzione articolo dieci terzo comma non accettano più la quella quella compressione delle libertà democratiche che ripeto sarà una compressione sicuramente radicali
La
Non c'è una risposta
Prego univoca non c'è una risposta semplice a questo dramma ma almeno bisogna metterci un'ottica ripeto diversa di saper chiaramente gestire una nuova questa questa questa nuovo l'azione di rifugiati che caratterizzerà buona buona parte dei dei il di questo nostro periodo storico gli ascari sono oggi rifugiati per eccellenza perché non fuggono più da una condizione di solo dalla contrasto spicco solo tra virgolette eterno dire
Dalla condizione di violenza generalizzata di conflitto interno ma oggi fu con lui fuggirà hanno da una condizione appunto di di violenza e di compressione dei diritti fondamentali quindi
Saranno sono e saranno diciamo un po'purtroppo la appunto la una popolazione di rifugiati per per definizione che di cui si dovrà occupare la comunità internazionale ed dovremmo immaginare un piano internazionale per per i rifugiati afgani ma non in non pensando
Che questo piano come qualche qualcuno potrebbe insomma erroneamente pensare provochi una sorta di fattori di attrazione
Non c'è nessun fattore di attrazione ci solo dare una risposta la tra il le persone non non non usciranno dall'Afghanistan perché qualcuno propone loro una o perché intravedono la possibilità di un futuro
Altrove con dei piani appunto dire insediamento internazionale usciranno comunque usciranno comunque perché non sopportano più quel tipo di di vita dentro il loro i loro Paesi e quindi una mettiamo la particola le sciocchezze sul pool Factor e pensiamo sunto che l'Europa pensi a un programma unitario come dicevo prima non vedo purtroppo delle dei non vedo purtroppo segni in questa direzione anzi è probabile che avremmo delle tensioni grosse al confine fra la Turchia e la e la Grecia
Avremo una ripresa dei il dei il lungo la rotta balcanica nei prossimi mesi
Con però interverrà con le violenze non valutano con le stesse violenze che abbiamo già visto
Tutti segnali mi dicono che purtroppo continueremo a violare le leggi dell'Unione Europea quelle circa ci siamo dati sul diritto d'asilo continueremo a esternalizzare a paesi terzi il la la non protezione
Ma mi rimane la speranza che non sia così e che questa carico e stage questa nuova crisi ci porti a un profondo cambio di paradigma perché anche la gestione della dei rifugiati ha fin dei rifugiati all'Afghanistan fa parte dei gravissimi
E drammatici errori che non abbiamo fatto in questi anni
Siamo i nostri gentili ospiti case spazio di altre cose si termina qui con proseguimento sulla programmazione di Radio Radicale arrivi