Sono intervenuti: Giuliano Pontara (professore).
Tra gli argomenti discussi: Gandhi, India, Nonviolenza, Religione.
Rubrica
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professore
Si è svolto a Milano
Dal ventotto al trenta maggio corso
Un convegno Inter disciplinare presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università degli studi di Milano dedicato al Mahatma Gandhi fa Gandhi
Atti più in particolare in convegno era dedicato al rapporto fra grandi ed educazione
Ambiente scientifico quello della università degli studi di Milano ambiente un po'asettico ambiente non politico
Di grandi è stato colto l'aspetto dell'educatore nelle sue diverse forme e non l'aspetto del politico
E d'Italia questo convegno ha presentato delle relazioni degli interventi di grande interesse anche per chi vuole meglio conoscere i grandi politico in particolare pensiamo gli ascoltatori di Radio Radicale
Perché questo perché di Gandhi in fondo anche in Italia in Europa
Quando se ne parla se ne parla come del grandi politico in particolare se ne parla come del Gandhi della non violenza
E su questo schema così semplici così semplificata così semplicistico su questo schema si basa poi l'interpretazione occidentale o quella che si dà anche in Italia di Gandhi
Ed è un interpretazione anch'essa semplicistica a volte e dunque è importante vedere
Attraverso questo questa ma l'analisi di grande educatore degli aspetti da approfonditi storici della figura di Gandhi nel contesto indiana e allora ne vedremo che attraverso questa analisi non recuperiamo aspetti impensabile niente di lei aspetti del Gandhi politico che tornano di grande interesse perché ci danno una figura reale calata in un contesto reale con problemi reali che egli affronta con mezzi reali e vedremo anche l'enorme importanza enorme influenza che grande avuto tutta la vita politica culturale sulla formazione diciamo dello Stato indiano recuperiamo insomma ancora una volta volenti o nolenti la dimensione del grandi politico in questo dibattito in questa in questa serie di di interventi che dura due giorni e mezzo molti sono buoni molti sono meno buone non indicheremo i buoni e meno buone vi daremo quasi tutti per gli ascoltatori di Radio Radicale
In diciamo così inseguimenti
Di così in cui avremo ascolteremo di volta in volta una relazione un intervento un dibattito particolarmente interessante quindi questa stralcio del convegno su grandi questo straccio radiofonico del convegno su grandi sì articolo ora in molti giorni oggi ascolteremo la relazione del professor Giuliano puntare dell'Università di Stoccolma
Non violenza ed educazione e se vogliamo la relazione più politica quella cui il cui taglio si riferisce essenzialmente appunto al Brandi non violento quello che noi conosciamo
Più facilmente bene diciamo subito la relazione di puntare a in tali e tante che noi ascolteremo in questi giorni e la relazione più sfocata lo sentiremo subito perché sfocata perché Fontana dovendo parlare venti minuti cosa fa non fa altro che degli schemi tracce degli iscritti della del rapporto tra violenza e non violenza tra educazione e non violenza
Noi sentiremo appunto che Pont Ara s'incomincia a parlare innanzitutto di che cosa la della violenza e delle sue forme la violenza può prendere forme diverse dice contare attiva post estivo può essere passiva per atti omissivi ad esempio può essere personale strutturale la stessa minaccia di violenza dice confrontare e via violenza
E poi si chiede
Che cosa e la qual è la personalità non violenza non violenta e cosa significa ad esempio cosa significa educazione non violenta cosa significa educare alla non violenza e poi si chiede ancora quali fattori tendono a favorire lo sviluppo di una personalità non violenta o reciprocamente o al contrario di una personalità violenta
Infine Montanara
Di cerca appunto di definire che cosa sia la personalità non violenta e da alcune caratteristiche una diecina
Di caratteristiche che a suo avviso individuale vero la personalità non violenta al personale da non violenta per esempio è caratterizzata da diciamo così dall'accettazione della non violenza che può essere accettazione assoluta oppure relativa non assoluta eccetera
Il la personalità non violenta a una capacità di identificare una capacità immediata di identificazione della violenza nelle sue varie forme
Alla capacità ad esempio di identificarsi con gli altri in questo modo così rompendo la spirale della contrapposizione della diversità e cioè
Ancora sempre secondo con Tara la personalità non violenta ritiene che la la la legge una legge di norma legge la legge insomma lady umana di norma debba essere rispettata in quanto è la legge vigente
Non solo ma soltanto in realtà quando questa legge in tale da garantire il benessere della collettività altrimenti il l'uomo personalità non violenta può decidere di non rispettare la legge
E ugualmente la personalità non violenta ha ha fiducia nel mondo si rivolge al mondo in maniera fiduciosa
Il nome di nemico per esempio dall'UE sostituito con quello di oppositore quindi toglie all'oppositore il carattere dell'avversario che debba essere in qualche modo distrutto
E poi la sempre ancora persone ma non violenta interiorizzare il principio del dialogo eccetera alto spirito critico non si fa incantare dalle parola glorioso gruppo e ancora sa condurre quando c'è il conflitto in modo costruttivo e così via di seguito come vedete abbiamo una serie di definizioni di indicazioni di tracce per individuare secondo Fontana
La personalità non violenta
Nel suo esplicarsi
E continua a puntare quanto più in un gruppo sociale vi sono personalità non violente quanto più un gruppo sociale costituito da personalità non violente tanto maggiore è la possibilità che possa risolvere i vari conflitti in cui si può trovare immerso in modo non violento
Ecco diciamo nuovi abbiamo dato alcuni appunti alcuni schemi del relazione di contare per appunto schemi abbiamo detto e la relazione di contare a nostro avviso pecca un po'di schematismo vedremo poi una serie di osservazioni sul rapporto tra genitori violenti tra educazione violenta il ragazzo sulla responsabilità anche una dura azione violenta a di creare a sua volta personalità
Violente eccetera
Abbiamo esaurito pensiamo questa introduzione e adesso vogliamo sentito direttamente dal professor Fontana questa sua relazione che apre il convegno milanese dedicato a Gandhi come educatore
In questo intervento che cercherò a costo di tagliarlo a metà di tenere entro il venti venticinque minuti abbiamo ciascun relatore non tratterò direttamente praticanti del pensiero kantiano sull'educazione
Ma io generalmente del tema non violenza ed educazione e naturalmente fondando mi però su una conoscenza che o di averne abbastanza capillare
Del pensiero kantiano anche per quanto riguarda l'educazione
In questo mio breve intervento quindici e non violenza ed educazione intendo trattare due questioni
La prima questione la seguente
Che cosa significa educare alla non violenza
La mia risposta a questa domanda
è che ciò significa favorire da formazione di quella che
In opposizione ma quella che è stata chiamata la personalità autoritaria
Chiamo appunto la personalità non violento
La seconda questione intendo trattare ovviamente molto brevemente è questa quali sono i fattori che nel processo educativo tendono a favorire lo sviluppo nel fanciullo di una personalità non violenta
E quali sono i fattori che tendono ad impedire sì fatto sviluppo
Dico subito che muovo da una concezione non violenta di tipo cambia
Quella che quella concezione che ormai nel nostro gergo politico occidentale viene chiamata da non violenza appositi
E che quindi il concetto di personalità non violenta che verrò brevemente del citando e in certa misura una sistematizzazione o meglio un inizio di sistematizzazione di un concetto che può
In gran parte essere ricostruito anche sulla base di un attento esame degli scritti di tanti o come si dice aderenza romantica anticipo
Premetto anche che muovo da una concezione di violenza che pure in sintonia con una definizione di violenza che
Rinvenibile negli scritti di casa
Secondo questa concezione la violenza può prendere forme diverse può essere fisica può essere Psi
Può essere attiva e può essere
Può essere attiva ossia perpetrata attraverso atti commissivi mediante l'uso della forza fisica ma può anche essere passiva sia perpetrata attraverso atti commessi
Può essere diretta e può essere in lire
Può essere personale e può essere strutturale
La minaccia della violenza è essa stessa una forma di violenza più precisamente una forma di violenza
Detto questo vengo alla nozione di personalità non violenta
è un tipo di personalità caratterizzata da un certo insieme di qualità
Nel numero illustro un attimo molto molto breve
Dieci
Che sono tutte essenziale
Una prima qualità della personalità non violenta è quella di accettare nell'annotazione di violenza che ho appena accennato
E di avere delle inibizioni molto alte nei confronti dell'uso e della minaccia della violenza in tutte le sue forme
Una persona non violenta e cioè una persona che ha profondamente interiorizzato una norma morale che proibisce l'uso di ogni forma di violenza
Si può discutere se questa norma debba essere dal soggetto
Assunta come una norma assoluta e quindi sembra che del tutto inderogabile oppure no
A mio avviso non necessario che questa norma sia ritenuta assoluta
Un non violento ma mio vedere non è neanche secondo antichi non violento non è necessariamente un pacifista assoluti
Basta che la norma in questione venga interiorizzata
Come una norma molto forte per cui un atto violento è sempre visto ritenuto vissuto
Come un atto moralmente negativo che in quanto tale richiede sempre una giustificazione del tutto speciale ma che magari indeterminato situazioni può anche esserci
Secondo
Una seconda caratteristica essenziale della personalità non violenta è ovviamente la capacità di identificare la violenza in tutte le sue forme fino recentemente
Una terza caratteristica è una sviluppata capacità di identificazione con gli altri
Con le loro gioie europee più che non con i ruoli le autorità il potere e le leggi
Ora è possibile che una persona abbia una notevole capacità di identificazione con gli altri
Ma allo stesso tempo sia disposta in determinate situazioni ad usare violenza nei loro confronti o brecciolina tenda comandato da un'autorità essa ritiene essere
L'autorità legittima e chiudere
Tale cioè che vi è uno speciale obbligo morale di obbedire il comando
Diego dallo Stato o almeno lo Stato democratico viene considerato essere la suprema autorità degli ultrà
Ragion per cui di regola si ritiene che ogni cittadino soggiace ad uno speciale obbligo morale di obbedire alle leggi di uno Stato democratico il cosiddetto obbligo politico
Orbene una quarta caratteristica essenziale della personalità non violenta
è che essa nega darsi qualcosa come un'autorità legittimati nega quindi che vi sia uno speciale obbligo morale di obbedienza per legge
E di conseguenza ritiene che un atto di disobbedienza civile e non violenta
Non richieda in quanto tale
Alcuna speciale giustificazione
Un fautore della non violenza positiva di regola obbedisce scrupolosamente alla legge
Specie quando essa legge e il risultato proprio di un processo democratico
Il piemme altresì che dirigo dalle la legge vigente debba essere rispettata
Per ragioni aventi a che fare con il benessere comune per la società
Ma non in quanto vi sia un particolare obbligo del tutto speciale di obbedire alla legge in quanto vigente né in quanto prodotto di un di un processo democratico
No soltanto nella misura in cui la legge la legge vincente è tale da garantire il benessere generale della società ma punto però in base alla stessa ragione può anche in determinate situazioni giustificare atti di disobbedienza
Cioè un non violento direi avrà sempre presente
L'ammonimento del noto Cicala psicologa e psicanalista insomma
Ve lo ricordate come finisce uno dei suoi famosi saggi
La storia è cominciata con un atto di disobbedienza ed è probabile che termini in seguito ad una tutti o perché
Qualcosa su cui
Una quinta qualità essenziale della personalità non violenta e quei dati nutrire fiducia nel confronto testimone
A proposito di questa caratteristica sono necessari alcuni brevi commenti
E proprio per la logica della violenza e della mentalità violenta soprattutto militare affrontare conflitti
Proprio di attraverso un atteggiamento di diffidenza che spesso si tramutarlo in un atteggiamento di sfiducia nei confronti di quello che viene caratterizzato come nemico
L'abbiamo oggi sotto gli occhi in quello che succede nei territori della ex Jugoslavia
La logica della non violenza positiva è l'opposto di quella della violenza il concetto stesso di nel mitico viene sostituito con quello di oppositore
Per cui il gruppo con cui si è in conflitto e questo commento composto di individui capaci di ascoltare ragione
E di reagire in modo umano ove siano messi sistematicamente di fronte
A comportamenti genuinamente non violenti da parte di persone che appunto hanno notevoli misurate qualità della personalità non violenta che sto punto brevemente illustrato
Uno dei principi fondamentali della non violenza positiva come voi sapete appunto quello che prescrive l'imposta la condizione di un conflitto fin dal suo nascere in modo tale da fare appello ai dati migliori di coloro che ci si trova di fronte come oppositori
Usando tecniche di lotta svolte ad ingenerare in un numero sempre maggiore di individui che costituiscono il gruppo oppositore una crescente fiducia nei confronti del gruppo si tratta cioè di un continuo tentativo di assistiti sostituire la spirale della sfiducia proprio per la logica della violenza con la spirale della fiducia
In questa strategia della fiducia a grandissima importanza la disposizione commentarle culturalmente ad ascoltare gli argomenti dalla parte opposta e quindi lo sforzo di tenere continuamente aperti canali di club di comunicazione come sa
Altrettanto importante è lo sforzo continuo volto agli atti individuali inventare direi Fini sovraordinati
Paga di obiettivi costruttivi che è comune insieme con interesse delle parti in conflitto organizzare ed a cui realizzazione richiede forme di cooperazione e di cooperazione fra diverse da quello che ho appena detto segue quindi che dunque anche qualità essenziali della personalità non violenta sono le seguenti una la sesta
E che è proprio della personalità non violenta aver interiorizzato il principio del dialogo
Che prescrive di prendere in considerazione in modo imparziale ed obiettivo la situazione conflittuale
Vedendo l'anche da parte dell'opposizione
Non violento e quindi un ricercatore instancabile per la verità teso a convincere ma disposto anche ad essere
Convinto si non si sente abbastanza si sente
Adesso sono
E attacca
La personalità non violenta è fornita di alto spirito critico come tale essa immobilizzata contro ogni tipo di propaganda indottrinamento specie quelli connessi con il militarismo gli apparati militari
Un'altra qualità la settima della personalità non violenta e la capacità di individuare come dicevo appunto Fini sovraordinati e più in generale di condurre un conflitto in modo costruttivo
Un'ottava qualità essenziale coraggio virtù necessaria in ogni tipo di lotta sia essa violenta non violenta
Da noi la qualità della personalità non violenta e la capacità di lottare per ciò che dopo un attento esame critico ritiene giusto lottare
E la decima qualità della personalità non violenta e da ultimo la disposizione a sobbarcarsi di tutti quei sacrifici che da lotta comporta anche di quelli necessari al fine di mantenere questa lotta non violenta
Queste le dieci caratteristiche numerate in modo molto veloce
Ora un'ipotesi generale che si può formulare la seguente
Quanto più un gruppo è costituito da individui che hanno in notevole misura dei dieci qualità proprio della personalità non violenta
Tanto più grande questo gruppo tanto maggiore è la possibilità e la probabilità che il gruppo a di condurre conflitti con altri gruppi in modo costruttivo senza dover far ricorso alla violenza
Va però sottolineato quello che ho detto parlando della prima qualità della personalità non violenta
Una persona fornita delle dieci qualità che ho sinteticamente illustrate non è necessariamente un pacifista sul punto che giudichi ricorso alla violenza specie quell'armata sempre e dovunque del tutto ingiustificate
La personalità non violenta e in grado di distinguere tra situazioni in cui la violenza ingiustificata
E quelli in cui da violenza può essere giustificata ma
Attraverso la sua costante instancabile ricerca di alternative alla violenza
Attraverso la sua capacità di impostare sin dall'inizio di un conflitto la conduzione di esso
In base agli cannoni della non violenza positiva
La personalità non violenta cerca di ridurre sempre di più le situazioni in cui il ricorso alla violenza possa essere giustificato
Gandhi
Fu una grande personalità non violenta avveniva in altissimo grado tutte e dieci le caratteristiche che ho elencato
E non vi è dubbio che vi giunse ad averle in così alto creato come dovrebbe
Attraverso un continuo permanente processo di auto educazione che di condusse con grandissima tenacia per tutta la sua vita
Sarebbe molto interessante studiare discutere la natura di un siffatto processo di auto educazione ma non ne ho il tempo quello che intendo fare invece negli ultimi
Dieci minuti possiamo dire
Non faccio mai negli ultimi dieci minuti che mi rimangono e post spostare brevissimamente il discorso sulla seconda delle questioni che ho detto avrei affrontato la questione dicevo può esser così formulata
Quali sono i fattori che nel processo educativo del fanciullo tendono ad impedire rispettivamente facilitare l'acquisizione e lo sviluppo delle qualità della personalità non violento
Per necessità devo appunto limitarmi a formulare in modo del tutto riassuntivo alcune ipotesi che peraltro vi sono buone ragioni di ritenere attendibili
Ipotesi concernenti alcuni dei fattori che si verificano nell'ambito della famiglia
Del pre-scuola della scuola e più in generale nell'ambito delle istituzioni in cui il fanciullo entra regolarmente in contatto nel mondo pediatri
Una prima ipotesi è quella per cui l'uso della violenza da parte di adulti nei confronti del fanciullo tende ad impedire il nesso lo sviluppo di diverso e delle qualità proprio della personalità non violenta
E da favorire lo sviluppo di diverso delle qualità opposte tipiche di quella che appunto è stata chiamata invece la personalità autoritaria
Quando parlo di autori di persona di personalità autoritaria penso soprattutto al notissimo studio di attorno
Altri appunto si chiama come voi sapete la personalità autoritaria
Due ad esempio notevole accordo tra gli psicologi che fanciulli che in seno alla famiglia o alla scuola o ad altre istituzioni sono vittime di ripetute violenze da parte di adulti
Corrono maggior rischio dei fanciulli non sottoposti a violenza di questo tipo
Di diventare adulti con un debole senso della propria identità
E del proprio valore e però e Peroni ad atteggiamenti di sottomissione e a comportamenti anche autodistruttiva
Oppure di diventare individui particolarmente aggressivi con scarsa capacità di identificazione con gli altri e di nutrire fiducia nei confronti di essi la moderna teoria dell'apprendimento supporta altresì l'ipotesi per cui i fanciulli appartenenti al primo gruppo quelli sono fatti segni di violenze da parte di genitori gli altri adulti
Corrono maggiori rischi di quelli appartenenti al secondo
Di svilupparsi in direzioni di adulti forniti di inibizioni piuttosto basse nei confronti dell'uso della violenza specie dell'uso della violenza nei confronti di coloro che e si giudicano più deboli
Questo rischio aumenta quanto più il fanciullo sottoposta a violenze da parte di adulti che poi sanzionano anche rispetto al fanciullo queste violenze come giustificate
Da questo punto sottolineato che non è soltanto l'uso della violenza fisica nei confronti del fanciullo che tende ad impedire il suo sviluppo in direzione di una personalità non violenta
Molto lascia ritenere che questo sviluppo venga bloccato anche laddove il fanciullo e fatto oggetto di ripetute violenze psichiche
Violenza di questo tipo si verificano ogni qual volta il fanciullo
Da parte di genitori o di insegnanti o di altri adulti con i quali entra regolarmente in contatto viene posto in stati di intensa angoscia paura panico
Terrore in seguito a minacce di vario tipo o in seguito a due critiche guardi Decio disprezzo emarginazione psichica eccetera
Un ulteriore fattore che vi sono regioni di ritenere tenda bloccare lo sviluppo del fanciullo in direzione di una personalità non violenta e anche quello di essere spettatore di ripetute violenze tra i genitori
Ora sappiamo da molti attendibili richieste e rapporti che provengono da molti Paesi del mondo e anche dall'Unicef eccetera
Che l'uso della violenza tanto fisica quanto psichica nei confronti dei fanciulli sia nell'ambito della famiglia sia in quello della scuola di altre istituzioni non è affatto un fenomeno sporadico anzi al contrario
E purtroppo un fenomeno molto frequente sia addirittura addirittura ha parlato di un gulag dei fanciulli del mondo
Un fenomeno molto frequente tanto arresto come a Ovest tanto al nord come al sud
A questo punto può essere importante introdurre una distinzione
Che può essere appunto significativa
Da una parte vi è la violenza usata pongo in conto il fanciullo in quanto ritenuto parti in quante da la violenza voglio dire scusate la violenza stessa ritenuta parte integrante del processo educativo
Vale a dire in quanto ritenuta un male necessario per favorire nel bambino lo sviluppo di certe qualità come l'ubbidienza e rispetto per gli adulti per le autorità per certi precetti morali eccetera
Dall'altra parte dieta violenza usata contro il fanciullo che proviene da altre cause stress
Ce lo strazio prestigio da parte degli adulti quando si tratta di combattere la violenza usata come metodo educativo
Una precisa e capillare informazione sul fatto che essa è un metodo pessimo anche in relazione all'acquisizione del fanciullo delle qualità che mediante di esso vogliono sviluppare un'informazione di questo tipo dico può essere abbastanza efficace
Specie se accompagnata come ad esempio nella società svedese
Da un lato intimidazione criminalizza ogni atto di violenza fisica nei confronti dei fanciulli e del gioco
Mi stesse criminale tale una botta sul sedere al proprio figlio
Ma è abbastanza chiaro che tanto misure informative quanto misure legislative non sono sufficienti
Quando si tratta di combattere quella violenza fisica e psichica commessa contro il fanciullo da tumulti stressati frustrati conto unitari
Ho forniti di inibizioni molto bassa nei confronti dell'uso della violenza contro i più deboli in quanto essi stessi da fanciulli sono stati fatti regolarmente oggetto di violenza fisica e o psichica da parte dei propri genitori
Questa forma di violenza contro il fanciullo nella nostra società occidentale specie soprattutto in quella americana
Sembra crescere sempre di più rispetto alla violenza usata nella convinzione errata di per sé che essa sia un buon metodo educativo
Quello che è necessario per combattere questa forma di violenza nei confronti del fanciullo
Sono ovviamente misure che vadano alle radici psicologiche sociali ed economiche che stanno dietro i fattori che più immediatamente causano questo tipo di violenza
E per finire perché vedo che proprio sono discorsi del mio tempo porto il discorso brevemente su un altro fattore che tende a bloccare lo sviluppo del fanciullo in direzione dalla personalità non violento quello che potremmo chiamare
Un'educazione e molta distico rigorista
Con ciò intendo un processo in cui il fanciullo nel regolarmente fatto oggetto di eccessive o addirittura esagerato esigenze da parte di genitori o di insegnanti o di altri adulti rigidi severi autoritario
Adulti che esigono che il fanciullo ubbidiscono rigorosamente a tutta una serie di precise regole o norme senza che esso fanciullo sia in grado di capire perché mai debbono obbedire ad essere ammesso che vi siano delle ragioni a sostegno dell'ubbidienza
Ho adulti supera ambiziose che esigono dal fanciullo risultati e successi che esso non è in grado di realizzare
Ciò che ulteriormente caratterizza un siffatto processo di educazione moralistico rigorista
E la tendenza da parte di adulti coinvolti messo a rinforzare le esigenze accennante con minacce e punizioni fisiche o psichiche ovvi fanciullo non risponda a queste esigenze
Un fanciullo oggetto di un siffatto processo di educazione può facilmente essere portato a svilupparsi in direzione di un adulto che abbraccia una morale formalistico burocratica
Che mette in primo piano un'esigenza di ordine legalistico
E nell'ambito nella per la quale al posto della solidarietà
E di identificazione con gli uomini e gli altri esseri senzienti viene messa all'esigenza di obbedienza
Incondizionata alle regole o per amore delle regole stesse o in quanto considerate ordini emanati da una presunta assoluta autorità legittima peggiore
Il militarismo con la sua etica formale e burocratica dell'ubbidienza cieca
E la sua struttura autoritaria che tolgono la responsabilità dei singoli per quello che fanno i loro simili allorché vengono dichiarati nemici
Il militarismo qui ha ottime possibilità di crescita ovunque vi sono gruppi di individui che abbracciano una siffatta concezione morale
Il contrario di una educazione moralistico rigorista non è ovviamente un'educazione lascia fare
Per missilistica da quale comporta che il fanciullo lasciato completamente a se stesso senza assunto alcuna guida qualcun più profondo contatto emotivo ogni adulti che lo circondano
Il contrario piuttosto un processo di sviluppo morale che si fonda su di un profondo rispetto del fanciullo su di un di un aspirante infinita fiducia nei suoi confronti
C'è una bellissima citazione di Aldo Capitini scriveva
Meglio mille atti di virile fiducia
E una carezza
Piuttosto che mille carezze e un solo atto di fiducia
Processo di crescita morale questo che si fonda il prestigio di una continua cooperazione tra fanciulli e adulti
In primo luogo naturalmente i genitori o chi ne fa le veci
Su un continuo aperto dialogo tra fra tra fanciulli e adulti in cui da adulto non ha timore di far vedere la propria sicurezza di dire che certe cose non le sa di riconoscere i suoi sbagli
Naturalmente anche necessaria da parte degli adulti una morosa fermezza
Commercianti asce Eric Ericson è lo stesso canditi nei suoi scritti e molti altri hanno mostrato
Per questo tipo di redazioni tra fanciulle adulto che offre Fanciullo le migliori possibilità di svilupparsi in direzione di un adulto emotivamente sicuro
Che prende se stesso sul serio ed è capace di identificarsi con gli altri e nutrire fiducia nei loro confronti ed è altresì questo processo educativo per facilitarne fanciullo lo sviluppo delle altre qualità proprie della personalità non violenta
Rispetto per la verità la capacità di giudizio autonomo il coraggio la disposizione a cercare soluzioni costruttive dei confini
In cui si trova coinvolto qui si aprirebbe un ulteriore altri breve discorso sul educazione scolastica e la personalità non violenta capito già superato i limiti del mio tempo ringraziarci
Ecco abbiamo sentito la relazione del professor Viviano puntare all'università di Stoccolma
Al convegno tenutosi presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università degli Studi di Milano dedicato a grandi come educatore il convegno che si è svolto il ventotto ventinove e trenta maggio scorso abbiamo sentito oggi quella che era la la relazione di apertura la relazione di Fontana
Nelle prossime diciamo così puntate non sentiremo gli altri relatori gli altri interventi di quello che è tutto sommato quello che è stato un convegno di grosso rilievo su grandi come in Italia nota non sono fatti mi pare altri se non in termini politici dai radicali ma non insedi universitario
Indimostrabile
Medie sei grandi non dubita affatto tanto più che sono il retaggio il convinzioni radicate nelle antichità indiana
L'aspirazione è qualche cosa che sottratta la cantante transitorietà del fenomeno è un panino sadica
Come pure la convinzione che il bene scintille oscurata ma non perduta della divinità che tutto pervade eppure eu Panis sadica mentre la forza misteriosa del TAR basso sia della pratica ascetica e anche del dolore fisico dei tempi più antichi determinate scelte in tinta di rinuncia e di mortificazione
Ma Gandhi a dicevamo una visione totale dell'uomo e come accettore speri Henze ed eliminazione di ogni provenienza ve ne fu il caso di ricordare quanto egli chiede la sua missione
Va be'il plico dei Vangeli delle opportunità storie uscite nel gioco
Così si rende conto che tanto maggiore sarà l'efficacia del suo appello ai idealità superiori quanto più evidente il beneficio congiunto con l'accettazione di quei principi
Esiste una serie di casi
Fisica
Esiste una serie di casi che dimostrano come in grandi sia sempre viva questa esigenza di passare le esigenze pratiche
L'utilità e di vantaggio immediato esemplare l'attenzione a questo proposito mi pare l'atteggiamento di impianti
Nei riguardi del terrorismo e della clandestinità con questo congiunta
Il terrorismo né respinto dai canti ovviamente in quanto fa esplicito
Un fischio all'argomento
Il terrorismo è respinto dal grande ovviamente dicevo in quanto fa esplicito ricorso alla violenza specie indiscriminata impone spargimento di sangue
Anzi è proprio su questa questione che Gandhi segnala il suo dissenso da Mazzini spesse volte invece elogiato per il suo amore di patria per la sua dedizione al dovere ma dice Gandi un fine nobile non può essere perseguito con mezzi riprovevoli
Tanto più che questi si perpetrano subito mentre quelli saranno raggiunti in un futuro forse lontano
Ancora e qui si sorprende il ricco sono mentalità estremamente pratica
Il terrorismo povertà la reazione violenta dell'avversario che sarà indotto ad affidarsi a personaggi di tendenze autoritarie
C'è poca neve né essere strutture di violenza in una spirale di imbarbarimento di rapporti con l'esclusione di ogni canale di comunicazione che puntare appunto
Ricordava essere essenziale mantenere tra le parti avverse
E condurla infine una pubblica buttati Zazie ore cento e cresce
La clandestinità impedisce all'origine il confronto tra le diverse posizioni che pretende appunto marcare una chiarezza
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