Sanità pubblica e no-vax. Intervista a Francesco Clementi sull'ipotesi che la Regione Lazio penalizzi i pazienti non vaccinati

Radio radicale abbiano ora i nostri microfoni la professor Francesco Clementi costituzionalista professore di diritto costituzionale comparato all'università di Perugia buongiorno professore come sta innanzitutto
Grazie buongiorno bene allora professore la Regione Lazio ha evocato ha lasciato capire che vi in teoria potrebbe essere favorevole diciamo così a un meccanismo che escluda i coloro che non hanno non si sono vaccinati Novak Saint per dirla in modo semplicistico dalle terapie intensive o almeno limite in fondo nelle liste delle terapie intensive
Innanzitutto ho capito bene lei che cosa ne pensa non è incostituzionale una non ornare il genere una provvedimento del genere una decisione del genere da parte in una regione
Dunque innanzitutto stiamo ragionando di un'intervista di un assessore che vede crescere nella sua regione naturalmente il rischio di cambiare colore diventare generale quindi colgo il senso politico di un problema importante dentro questo tema c'è naturalmente innanzitutto l'articolo trentadue della Costituzione
Che con grande chiarezza esplicita che la tutela della salute al diritto fondamentale i Comanche
Un fondamentale interesse della collettività esplicita aggiungo al tempo stesso che le cure gratuite devono essere garantite a chi Jackie
In questa diciamo articolo quindi troviamo sostanzialmente il tema dei diritti ma diciamoci anche la verità e ma anche dei doveri
Il perché è chiaro che tutto ciò viene garantito dall'ordinamento ai singoli in ragione appunto dell'interesse della collettività ma anche in ragione in evidentemente di quanto alla collettività partecipa attraverso al Ciak fiscale per esempio innanzitutto allargherà vita pubblica del Paese l'altro elemento di forte emerso poco nel dibattito di questi giorni e che invece secondo me dal lato dell'assessore D'Amato ha un senso vero
è che con la riforma costituzionale del Titolo quinto nel due mila uno l'articolo centodiciassette attribuisce alle Regioni l'organizzazione del sistema sanitario regionale perché il tema scusi sanitario nazionale della legge settantotto a ciascuna Regione
Quei ciascuna Regione sceglie nell'ambito di un sistema di garanzie che anche lo stesso centodiciassette riconosce cittadini i livelli minimi essenziali per capirci lui un sette di prestazioni e ciascuna regione quindi definisce cosa perché è rilevante cosa perché ecco io credo che l'assessore D'Amato parto da questo punto di vista cioè dalla lista delle prestazioni che la Regione Lazio
Eroga gratuitamente e altri amici che che eroica
Con un pagamento per fare un ragionamento appunto di esclusione inclusione di coloro che non vaccinato si comunque determinano un costo per la regione Lazio e quindi un costo per la collettività il cui interesse comunque costituzionalmente
Anche la Regione Lazio come l'Italia in quanto tale deve pagare
Questo è il punto secondo me da cui parte
Su questa base e da questo prato qual è il ragionamento che lei sviluppa
è appunto è costituzionale costituzionale innanzitutto devo dire una cosa
Ha diritto di corrispondono doveri sulla base di una lecci dello stato e noi sappiamo che non c'è ancora una legge per l'obbligo vaccinale
Quindi diciamo il legame diretto diritto dovere sulla base di una legge oggi su questo tema
Non si può invocare e dunque è chiaro che questo tipo di il rapporto s'è diretto certamente non può essere letto sulla base di diritti negati Motta negare a qualcuno
Però certamente invece al contrario questo secondo me apre spazi a quello che diceva invece positivamente
Almeno dal mio punto di vista l'assessore D'Amato nella lettura istituzionale cioè appunto nei rapporti fra lo Stato e le Regioni sulle competenze perché si può ben dire che lo Stato dando alle Regioni la possibilità di scegliere cosa tenere e cosa lasciare nelle acque delle prestazioni sottragga
Nella logica che sottolinea l'assessore D'Amato ai Novak sa conclamati naturalmente è chiaro che se uno non appunto vaccinarsi nel per una ragione diciamo legata da una motivi per il rito sanità rinnovo
Non non tutti purtroppo possono vaccinarsi va be'perché lo fa per scelta conclamate dichiarata Otello vedere a pagamento di alcuni costi non in tutti ovviamente non certamente la la la diciamo gli elementi che garantiscono il mantenimento in vita da fitosanitaria Marconi Cozzo accettò un possesso
Quanto al costo dell'ambulanza del trasporto da casa verso l'ospedale o cose di questo tipo che naturalmente a piè di lista possono costituire un elemento discriminante tra chi sceglie
E naturalmente di vaccinati e chi no quindi diciamo l'incostituzionalità che tanti sottolineano
Letta da questo punto di vista forza qualche elemento in più che consente al che alle regioni di guardare Aino Apax
Con un ottica
Molto più concretamente legata al dovere di tutela dell'interesse collettivo della tutela della salute previsto dall'articolo trentadue prima che al diritto scegliere Tino vaccinarsi insomma mi pare di capire che secondo lei insomma
Una situazione di questo genere attutisca costituzionale è tutt'altro da vedere sia incostituzionale insomma
Penso che ci si debba ragionare con un po'di attenzione perché ribaltare tutto sulla lettura seccare l'articolo trentadue che gli attribuisce il diritto senta questo leggere anche il dovere di commercio che emerge e dall'altro non leggere come la scelta delle prestazioni sanitarie che sempre la Costituzione all'articolo centodiciassette attribuisce
Alle Regioni rischia di essere una lettura troppo rigida su una lettura l'interpretazione lettura della Costituzione devono essere sempre affidato a un bilanciamento di interessi e di valori
Ed equilibrio ovviamente bene il professor Clementi però mi sorge spontanea una domanda tutte queste discussioni su sì o no Green tasse ma perché nel nel governo non disponesse puramente e semplicemente l'obbligo vaccinale
Io penso che il governo non abbia ancora fatto questo passo naturalmente evidentemente per ragioni politiche perché misura che la la scelta di una
Di una legge di questo tipo che toccare con decreto legge intendiamoci successi tempo per fare una legge del Parlamento vendicare con decreto legge sarebbe una scelta che probabilmente leggono cura come eccessivamente impositiva in termini di consenso elettorale
Contrazione tra chi vorrebbe dire che tra il Governo traianea bisogna essere l'autogoverno di larghissima coalizione ma proprio perché è un Governo di larghissima coalizione al suo interno io penso che dentro il Consiglio dei ministri
Quel decreto-legge faticherebbe molto passati però provvisoriamente pure vero insomma si forse
Al chiacchiere sul sociale molti sono Novartis propone e la realtà reale empirica della società non è che innovazione rappresentano bla presentino per caso una piccola minoranza molto chiassosa
Sono d'accordo con lei sono certamente poche e sono certamente molto rumorosi
Ma probabilmente l'irrigidimento attraverso un decreto legge oggi al primo settembre di questa scelta potrebbe farli aumentare e rendere quella minoranza un po'meno minoranza di quanto oggi credo ci sia semplicemente una scelta di valutazione diciamo della misura dell'intervento certo
Di fronte a un amento vertiginoso potenziale perché non si può escludere a priori
Lei della zone gialle nel nostro Paese di regioni e trenta già il nostro Paese
Diciamo a mali estremi estremi rimedi peraltro sarebbe costituzionalmente perfettamente legittimo perché corrisponderebbe esattamente a quello previsto dall'articolo trentadue che prevede una legge
Per l'obbligo vaccinale quindi insomma saremo nel pieno per rispetto del testo costituzionale vedo con ciò solo prudenza politica
Attenzione a non essere mutare le posizioni in maniera istituzionale di ufficiale dal lato del governo più che una come dire timore
Per l'incostituzionalità perché non c'è qualcos'va bene ringraziamo come sempre il professor Francesco Clementi costituzionalista professore di diritto costituzionale comparato di diritto pubblico comparato all'Università di Perugia come sempre un saluto dalla nostra emittente da radio radicale