Incontri. La Corte Costituzionale "incontra" i vari mondi della cultura - Gianfranco Ravasi e Giuliano Amato. La natura umana

Ma sono particolarmente onorato di intervenire
In questa istituzione così nobile così prestigiosa come la Corte Costituzionale
E ho l'occasione per soldi salutare anche il mio interlocutore vicepresidente del professor Giuliano Amato e lo stesso presidente della corte che ho avuto occasione di incontrare recentemente il dottor Coraggio
Vorrei proporre in verità più che un tema una serie di interrogativi
Che in un certo senso tormentano un po'anche la cultura contemporanea soprattutto in ambito etico religioso etico teologico riguarda cioè il concetto di natura umana
Un concetto che in passato era sostanzialmente condiviso da tutti
Perché si fondava su una categoria che era stata elaborata nei secoli a partire nientemeno che dalla cultura classica da Aristotele che era stata poi formalizzata con un motto
Straordinariamente efficace Tito basso taccuino e quindi da tutta la filosofia medievale a genere se qui Tour Hess cioè l'ontologia precede latteo antologia c'era quindi la certezza di una struttura di base antropologica oggettiva
Una svolta è stata segnata poi certamente dalla etica kantiana quando Karntner a celebrare finale della sua critica della ragion pratica introduce la legge morale dentro di me il cielo stellato sopra di me ovvero sia una componente generale cosmica esterna e una interna naturalmente poneva il soggetto come elemento rilevante per l'elaborazione del concetto di natura e quindi come conseguenza dei corollari etici
E questa soggettività però aveva pur sempre una componente tra virgolette oggettiva pensiamo al fatto che era una legge morale insita nella creatura umana
Sulla base però di questa concezione che era del tutto secondo me coniugabile con quella vista Ottelli Camanzi la completava
Si è però registrato una deriva che ha portato tendenzialmente al concetto di natura umana diventare un concetto soggettivo
E qui allora abbiamo un'elaborazione continuamente fluida mobile che è vero rappresentata dalla riflessione che ruota attorno alle teorie del Gender
Che in un certo senso negano una fissità
Della natura umana soprattutto per quanto riguarda la dimensione biologica
Ecco in questa prospettiva sono state tentate altre elaborazioni che non siano esclusivamente o eccessivamente oggettive da una parte e dall'altra non siano così sparpagliate come quelle soggettive e alla fine incontrollabili
Ed è il tentativo fatto per esempio dalle filosofie Levine adesso oppure da Rick da tutta la corrente personalistica francese cioè col tentativo di introdurre la categoria relazione interpersonale
La relazione interpersonale come una componente riconosciuta da tutti
Che permetterebbe da un lato di salvare la dimensione oggettiva chiamiamola così
E dall'altra parte anche che sono i due interlocutori fondamentale le due persone e dall'altra parte però anche riconoscere una soggettività dato che l'esperienza della relazione viene vissuta dai due componenti necessari
Oltre se si vuole anche introdurre un altro remoto e lontano come accade ora per esempio nella globalizzazione nel a migrazione e così via
C'è però ecco accanto a questi due soggetti anche che sono oggettivi anche con la dimensione di relazione interpersonale
In questa luce il motto biblico ama il prossimo tuo come te stesso paradossalmente sarebbe una formulazione anche laica
Che permette di salvaguardare una certa oggettività una certa sicurezza tematica ma dall'altra parte anche riconoscere la mobilità delle applicazioni e questo naturalmente sarebbe interessante verificarlo anche attraverso il dialogo col mondo del diritto o comunque col mondo della cultura
Più generale filosofica
Laica non necessariamente di impronta teologica
No il cardinale Ravasi conclude il suo rapido ma efficacissimo excursus che da ristoro che lei ha Traverso Tommaso canta arriva fino alle filosofie del novecento in particolare al personalismo francese
Lo concluderei con un quesito rivolto alla cultura in via generale al mondo del diritto
Domandandosi come questo reagisce alle excursus al punto al quale l'excursus approda
Chi lo ha ascoltato fino a qualche secondo fa magari si domanderà ma figuriamoci se c'è una risposta a queste cose del mondo del diritto ci sarà eh
Altro che se ce
Questa risposta
In uno dei pilastri fondamentali della nostra Costituzione quell'articolo due
Al quale arriverò tra poco dopo aver messo a fuoco con le mie parole i punti cruciali del discorso svolto dal cardinale
Il cardinale Ravasi parte dalla constatazione che un tempo le nostre esce le stelle le nostre azioni il labour sole delle nostre azioni venivano da un dato oggetto
Tivo
Dal stessa natura umana che sembrava essere un dato immutabile dalla nostra condizione sempre e comunque di credenti in una religione insomma
Come diceva in latino a genere seguito euro S relazione la scelta dell'azione
Quest'anno in dinari di regole oggettive che ci vengono da una realtà oggettiva della quale facciamo parte
Che cosa è venuto succedendo che via via poi ragioni possono essere viste in modo diverso insomma si afferma quella che è la libertà umana e che le nostre reazioni siano figlie di ragioni oggettive e non hanno che della nostra libertà è chiaro che prima o poi sarebbe stato contestato giustamente il cardinale Ravasi trova incanto un punto di il passaggio che in certo modo e a anche un punto di equilibrio in quella famosa espressione delle cielo stellato s'l'opera di me e quindi del mondo di cui io sono parte ma della legge morale dentro di me
E la legge morale dentro di me
è una legge che incerto a delle provenienze ma proviene anche da me stesso finché si arriverà ad una realtà del nostro tempo nella quale era
Legge morale per molti sembra derivare esclusivamente da ciascuno di noi ciascun individuo nell'esercizio della sua libertà nella condizione di idee
Tagliare le regole delle sue scelte
Ma può funzionare una società in cui ciascuno va per conto suo una Società per usare un linguaggio che viene usato spesso su questo terreno che fatta da individui
Che curano esclusivamente la propria individualità
Ecco ereditare questa che il cardinale Ravasi chiama una deriva individualista la però dopo che lui stesso sceglie quello che gli viene dal personalismo francese Inc altro da un grande filosofo Mounier e da un gruppo che fu protagonista di una rivista importantissima che è stata la rivista esprit e qui gioca la distinzione tra individuo e persona
Noi siamo si individui ma siamo per l'azione che in quanto tali riconoscono alta reiterazione e quindi decidiamo necessariamente te in una relazione interpersonale con gli altri nella quale noi stessi
Forniamo la nostra personalità e teniamo conto di quella degli altri
Certo nel messaggio che poi il messaggio che risale ancor prima storicamente che non ai Vangi lì la relazione interpersonale lo ricorda Ravasi a ma il prossimo tuo come te stesso
Non è detto che tutti riusciamo ad amare tutt'
Tu il prossimo nostro come noi stessi
Ma c'era tutto e questo già lo diceva canta non possiamo negare agli altri quello che riteniamo giusto sia pagato da noi stessi questo
Il tira però davvero oggettivo
Che risale acciocché è rimasto fermo della natura umana anche se la natura umana non ha le caratteristiche di un dato immutabile nella natura umana
C'è questa necessaria Inter per personalità ed è Attraverso lecco munita delle quali noi facciamo parte
Che questa Inter personalità si esprime
E detta le regole che a ciascuno di noi non possono non apparire giuste dei nostri comportamenti questo è il punto di approdo di Mounier ammonisce
Tra i principali ispiratori che in realtà
Del disegno fondato sulla persona
Che supportato all'Assemblea Costituente che divenne il telaio della Costituzione
A partire come dicevo dall'articolo due se posso ricordare una cosa ricordo che lo stesso Mounier scrisse con i suoi una dichiarazione dei diritti nei primi anni Quaranta che era di sicuro nota ai principali protagonisti della Shell lettera del maturazione del disegno costituzionale dai Dossetti ai la Pira Moro a favore fa anni erano diverse le culture presente in assemblea costituente ma più di una volta abbiamo ricordato anche in questa sede che i giovani cattolici furono il più efficaci nel imporre il loro impianto e la loro impostazione bene dalla dichiarazione dei diritti di Mounier si passa all'articolo due della Costituzione
Vi leggo un passaggio del dichiarazione di munire il quale dice esplicitamente che c'è un certo numero di direi ti connessi con l'esistenza della comunità umana non derivanti né dall'individuo né dallo Stato
Diritti che derivano dall'essere parte della comunità ciascuno di noi dirigistiche hanno dall'altra parte i doveri e questo è il punto perché il riconoscimento dell'altro nella presa d'atto che pretendiamo dei nostri diritti
Ma è anche la presa d'atto dei nostri doveri e l'articolo due io direi Splendido nelle gare indissolubilmente i diritti e i doveri facendo dei doveri cioè e del riconoscimento degli altri un'interfaccia ineludibile degli stessi diritti la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo
Sia come singolo sia nelle formazioni sociali le comunità ove si svolge la sua personalità e richiede l'adempimento dei doveri in derogabili di solidarietà politica economica e sociale e quindi i diritti inviolabili
Fanno tutt'uno con i doveri inderogabile
Aggiungo una cosa nel concludere che il nostro tempo mette particolarmente in evidenza che dà senso a quell'affermazione di Mounier
Sulle comunità che vivono al di là dei diritti dei singoli che momentaneamente le compongono
Pensate al cambiamento climatico pensa che ai dove diritti sui impone e ai diritti che richiede che vengano salvaguardati l'azione per limitare i danni
Del cambiamento climatico
Un'azione che mette ciascuno di noi
Davanti all'intera comunità umana e ci impone dei doveri che ci investono proprio in
Questo nostro essere partecipi della comunità umana poco fa la corte costituzionale tedesca
Ha adottato una decisione che ha ritenuto in leggi
Time le misure oggi prese dal governo e dal parlamento tedesco
Per combattere il cambiamento climatico perché sono troppo blande e rimandano la parte più difficile dell'attuazione del disegno di lotta al Cam io mento climatico alle generazioni future ed è in nome e per le generazioni future che la Costituzione tedesca così come interpretata dalla sua corte
Impone la illegittimità delle misure di oggi
Insomma il mondo del diritto a delle risposte che può dare ai quesiti che ci ha lasciato cardinale Ravasi
No