Trasmissione dell'Associazione Non c'è Pace Senza Giustizia

Buona sera o buongiorno agli ascoltatori di radio radicale a seconda di quando ci ha ascoltato e questo è il consueto appuntamento settimanale con l'organizzazione Non c'è pace senza giustizia a cura di Nicola Giovannini che va in onda ogni mercoledì
Alle ventitré e trenta oppure in replica il venerdì alle sei del mattino scopo di questa trasmissione di approfondimento come sempre aggiornarvi sulle nostre
Iniziative in corso future nonché fornire commenti e analisi su notizie di rilievo rispetto alle nostre campagne politiche quest'oggi
Dedichiamo la nostra puntata di nuovo ad uno speciale sulla lotta per la protezione dell'ambiente e la sua interrelazione con la difesa dei diritti dei popoli indigeni che come illustrato
Nel caso dell'ecosistema amazzonico dell'Amazzonia
Assumono un vero e proprio il ruolo di guardiani della terra ma la cui esistenza se don sopravvivenza e messa a rischio da attività economiche fondate sulla deforestazione estensiva per un confronto sull'urgenza di queste sfide
E sulle azioni richieste a livello istituzionale per affrontarle intervisterà o l'eurodeputata Eleonora è lì
Di Europa verde e membro della commissione per l'ambiente la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento europeo
Per spiegarci i l'importanza e il significato della giornata internazionale
Delle donne indigeni celebrata il cinque settembre sentiremo successivamente anche Camilla Taddei la nostra collaboratrice che coordina le attività promosse dal non c'è pace
Senza giustizia nell'ambito della sua campagna dedicata all'Amazzonia con il sostegno della Fondazione Elsa e Nando Peretti
Come di solito diamo per lo spazio prima le notizie della settimana selezionate dalla nostra redazione di Bruxelles e ci vengono lette e questo ci dà Eleonora Pastorino Eleonora alte la parola
Grazie Nicola iniziamo la rassegna stampa di questa settimana parlato di un recente avanzamento nel riconoscimento della responsabilità per i crimini contro l'umanità commessi nel corso della guerra in Sicilia
Ieri la Corte di Cassazione francese ha richiesto la decisione di un tribunale inferiore che aveva respinto le accuse per complicità in crimini contro l'umanità nella guerra civile in Siria contro l'azienda francese di materiali di da costruzione la forbice l'azienda era stata accusata di aver pagato quasi tredici milioni di euro a diversi gruppi armati tra cui Leasys per mantenere il suo cementificio nel nord della Siria durante i primi anni del conflitto
Varie organizzazioni per i diritti umani avevano già affermato che l'azienda aveva acquistato materie prime e petrolio dei combattenti armati ed effettuato pagamenti per il passaggio sicuro dei lavoratori attraverso i posti di blocco
La faccia riconosciuto che la sua filiale siriana attaccato intermediari per negoziare con i gruppi armati al fine di permettere il movimento di personale merci all'interno della zona di quarta ma ha negato ogni responsabilità per il denaro finito nelle mani dei gruppi armati
Nel due mila diciannove la corte d'appello di Parigi aveva respinto l'accusa per crimini contro l'umanità
Sostenendo che la compagnia non aveva lo scopo di favorire le violazioni commesse dall'inizio essa tuttavia la Corte aveva stabilito che l'azienda fosse perseguita per le accuse di finanziamento del terrorismo di violazioni di un embargo dell'Unione europea e di messa in pericolo della vita altrui
La pianta Corte d'Appello francese ha stabilito però martedì che è possibile essere complici di crimini contro l'umanità anche se non si ha intenzione di essere associati ai crimini commessi
Specialmente dal momento che le somme di denaro poca tutta la fascia sono state destinate a un'organizzazione il cui unico scopo era esclusivamente criminale
La sentenza di martedì non significa tuttavia che la Fallaci dovrà automaticamente affrontare un processo per tali accuse in quanto la corte ha rinviato la questione ai magistrati inquirenti per riconsiderare l'accusa di complicità proseguiamo parlando del diritto all'apporto in Texas
In seguito all'entrata in vigore la scorsa settimana della ultrarestrittiva legge anti apporto all'interno dello Stato
Il procuratore generale degli Stati Uniti Maric Harland annunciatori mediche il governo federale se attiverà per proteggere coloro che cercano di ottenere il ricorso a questo diritto
Il Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti affermato infatti che non tollererà alcuna forma di violenza contro chiunque cerchi attenere tale prestazione all'interno dello Stato del Texas
E che i funzionari federali stanno esplorando varie opzioni per sfidare il divieto quasi assoluto di interrompere le gravidanze
Tale legge entrata in vigore il primo settembre dopo che la Corte Suprema degli Stati Uniti non è intervenuta entro la scadenza del trentuno agosto per bloccarla
Il divieto quasi totale dell'apporto in Texas autorizza qualsiasi cittadino a citare in giudizio chi mette in atto questa pratica o chiunque si ritenga abbia aiutato una donna ad abortire contro la legge ma non la paziente stessa
Però a Lecce Treviso inoltre ricorso a rapporto dal momento in cui diventa possibile rilevare l'attività cardiaca del feto il che avviene di solito intorno alle sei settimane ovvero primate molte donne sappiano di essere incinte
I tribunali hanno bloccato altri Stati dall'imporre restrizioni Simini
Ma la legge dal Texas differisce significativamente perché lascia l'applicazione ai privati cittadini attraverso cause legali invece che ai procuratori penali
Il presidente ceco ai danni ha definito da Lecce incostituzionale attraverso sforzi da parte della somministrazione per contrastarne nei fatti il più rapidamente possibile
Concludiamo spostandoci in Perù e parlando delle comunità indigene e della loro lotta quotidiana contro il traffico di droga e discostamento elencare
Il Comune di Fiona feluca ideali appartiene alla comunità indigena ciclico con Ivo una delle trenta comunità che compongono la federazione delle comunità native Duke maiali
Assentano vivono circa settanta famiglie che si dedicano all'agricoltura su piccola scala
Dal mille soltanto stante la comunità è proprietario di un territorio di ventuno mila ottocento atterriti il novantaquattro per cento del quale coperto da una fitta foresta curiale
Secondo diverse fonti e dati satellitari tale zona è soggetta a frequenti disposta venti e che condivide la comunità indigena e il motore principale della perdita della foresta primaria è la coltivazione illegale di coca utilizzata per produrre cocaina
I residenti DC primo con Ivo sostengono inoltre di essere stati minacciati anche di morte da diversi gruppi di narcotrafficanti armati ieri stanno costringendo arricchito dalla loro terra
Di conseguenza i ritardi Filoteo Cajani hanno presentato una denuncia all'autorità regionali la quale ha portato all'ispezione nel settembre del due mila venti da parte dell'ufficio del Pubblico ministero specializzato in questioni ambientali
Tuttavia nonostante l'intervento dell'autorità le minacce nei confronti dei residenti stanno continuando evitati e le immagini satellitari mostrano chiaramente il processo di continuo di spostamento dell'aria
Grazie Eleonora per questa selezione commentata delle notizie settimanali passiamo ora subito all'argomento principale della puntata odierna come anticipato in apertura dedichiamo questa puntata
Ad uno speciale sulla lotta per la protezione dell'ambiente e la sua interrelazione con la difesa dei diritti dei popoli indice Nikkei come illustrato per nel caso dell'Amazzonia e assumono un vero e proprio ruolo di guardiani
Della terra ma la cui esistenza e messa a rischio da attività economiche fondate sulla deforestazione estensiva
Per un confronto sull'urgenza di queste sfide
E sulle azioni richieste a livello istituzionale sia nazionale che internazionale per affrontarle ho il piacere di ospitare l'eurodeputata Eleonora Heavy di Europa verde e membro della commissione per l'ambiente la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento europeo
Onorevole Eleonora e di prima di tutto grazie per la sua disponibilità e benvenuta sulle onde di radio radicale come i nostri ascoltatori pensando
In quanto non c'è pace senza giustizia siamo impegnati
Nel sensibilizzare sia gli attori istituzionali che l'opinione pubblica sull'impatto della devastazione ambientale e umana che colpisce
L'Amazzonia ed i suoi abitanti i suoi popoli attraverso una campagna promossa con il sostegno della Fondazione esame Nando Peretti
Un impegno che lei condivide
Pienamente e che la vede mobilitate mobilitata in primo piano nel suo lavoro di europarlamentare
Oltre a dire e denunciare c'è anche soprattutto molto da fare ed agire
Sia a livello internazionale che nazionale con strumenti legislativi e politiche audaci ed efficaci
Un sostegno chiaro e forte inoltre necessario ed essenziale
Per chi fronteggia pratiche o leggi che danneggiano in modo lampante e tragico l'ambiente a questo proposito in queste ultime settimane e si è assistito in Brasile
Ad una serie di proteste da parte di migliaia di indigeni e associazioni che lei era presente hanno che si sono mobilitati e che si mobilitano contro una proposta di legge la cosiddetta quattrocentonovanta o Marco temporale che avrebbe un impatto considerevolmente negativo sia sul loro diritti
Che su l'ecosistema nel quale vivono
Purtroppo da quando è al potere il presidente Bolzonaro ci ha abituato a questo trend
Perché secondo lei questa mobilitazione in particolare e così sia così importante e come valuta l'azione o il livello di attenzione dell'Unione europea in merito
Un saluto a tutti gli ascoltatori e li ascolta attrici è per me molto importante poter affrontare insieme questo
Tema così cruciale rispetto a ciò che sta accadendo in Brasile perché purtroppo ne sta parlando quasi nessuno sono pochissimi media che ne danno notizia quindi vi ringrazio moltissimo per questa
Lavoro di approfondimento e per accendere un faro su quanto sta accadendo in Brasile ma soprattutto c'è un silenzio assordante da parte della politica e delle istituzioni e in particolare mi riferisco a alle istituzioni europee alla Commissione europea al Parlamento europeo che
Ancora non stanno dicendo praticamente nulla rispetto a ciò che sta accadendo in Brasile
E quello che accade in Brasile è davvero preoccupante e dovrebbe preoccuparci tutti dovrebbe essere
Tema che che che fa riflettere tutti quanti e che fa agire anche tutti quanti perché cosa sta succedendo in Brasile in Brasile purtroppo con un progetto di legge scellerato
Si sta cercando di ulteriormente andare a
Togliere quelli che sono i diritti alla terra da parte dei le popolazioni indigene questo è il piano sotteso
Nella politica Bri Bolzonaro aziende neanche tanto sotteso assolutamente un piano esplicito di andare a
A a a limitare sempre di più i diritti dei popoli indigeni per fare che cosa né per lasciare spazio a quelle quelle industrie in particolare l'industria del legname dell'estrazione delle le industrie
Del dell'agrobusiness in particolar modo quindi lobby grandissime potentissime
Per aumentare la deforestazione e quindi l'estrazione delle terre da dove
Dove oggi invece anche quelle che oggi invece sono di diritto dei delle popolazioni indigene e questo è gravissimo è gravissimo
Per un numero infinito di motivi
Ovviamente
Per i diritti dei popoli indigeni se sono le idee
Il loro ruolo è riconosciuto ne ecco come guardiani della della foresta guardiani dell'Amazzonia grazie alla loro protezione all'erogazione di conservazione
Che noi possiamo anche garantire che una bene preziosissimo bene comune preziosissimo come i territori della foresta amazzonica possano venire salvaguardati
E poi e quindi non è solo una questione diciamo un un un attacco ai loro diritti
Ma è anche un attacco a tutti quanti noi ed è il motivo per cui dovranno punto tutti mobilitarci denunciare quello che sta accadendo
Perché distruggere un patrimonio così prezioso che funge che ha una funzione consiste indica importantissima per il nostro pianeta una riserva di biodiversità grandissima e con la la presenza anche di servizi ecosistemi ICI come proprio quello di garantire la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico la assorbimento di CO due oggi la foresta amazzonica da da Pozzo di carbonio così questo il termine tecnico ovvero da elemento naturale che Azzorre de CO due grazie appunto la funzione degli alberi sta diventando lentamente anzi però inesorabilmente
Una emettitori di gas serra quindi stiamo veramente facendo esattamente l'opposto di quello che oggi dovremmo fare
Ovvero punto di ridurre le emissioni di gas serra che stanno continuamente aumentando e che ci stanno portando verso questa crisi climatica piena crisi climatica questa emergenza climatica che stiamo vivendo ormai sotto gli occhi di tutti
E anche la crisi di biodiversità che appunto non armi non accenna ad arrestarsi
E cosa succede quindi in Brasile è esattamente l'opposto in Brasile si stanno per adottare delle leggi che vanno invece quindi a togliere i diritti alla terra da parte delle popolazioni indigene
E in tutto ciò l'Europa e complice l'Unione europea e complice perché ha firmato assillato degli accordi commerciali con l'area del Mercosur tra cui ovviamente figura il Brasile
Per lo scambio di beni beni commerciali tra cui ovviamente anche beni primari che sono esattamente quei prodotti
Che causano deforestazione e che quindi sono assolutamente
Oggi da vietare
In questo cioè tutta l'azione anche schizofrenica è assolutamente incoerente paradossale da parte dell'Unione europea che da un lato firma questi questi accordi commerciali scellerati e dall'altro lato promette di dotarsi di misure per vietare l'importazione di prodotti che causano deforestazione in altre parti del mondo ma delle due l'una infatti insomma ad oggi però quello che c'è di fatto è che l'accordo è stato siglato da parte della Commissione europea
E ora deve essere assolutamente bloccato bisogna assolutamente bloccare questo accordo e dall'altro lato appunto le promesse devono però trasformarsi in misure efficaci misure legislative che rischiano concreti e ancora su questo stiamo ovviamente ancora inattesa
Ecco perché quindi è importante mobilitarsi
E ed ecco perché io oggi sono molto contenta di aver partecipato ad un incontro con una delegazione di rappresentanti delle popolazioni indigene
Del l'Alliance of Mother Nature Guardians insieme anche a giovani attivisti per il clima e organizzazioni della società civile
Proprio per lavorare insieme per creare una coalizione di parlamentari europei per lavorare a fianco dei popoli indigeni della società civile per garantire la protezione dell'Amazzonia dei suoi popoli io come euro deputata il comico portavoce nazionale di Europa verde ho aderito pienamente a questa coalizione in difesa dell'Amazzonia delle popolazioni native
E oggi è stato importante iniziare un percorso al dialogo e soprattutto accendere un faro e farsi che scuotendo le istituzioni europee
Qualcosa si possa muovere le nostre richieste sono peraltro quindi molto dirette molto semplici noi chiediamo in primo luogo che si ponga fine sì Toppi l'accordo commerciale UE Mercosur
Che era un patto che oltre a contribuire alla soppressione dei diritti umani e ambientali che sono già ampiamente minacciati dal contesto attuale
Aumenterà il numero di bulldozer e di piromani che stanno da tempo distruggendo gli ecosistemi della Marzano in altri Paesi del Sudamerica
E quindi fondamentale continuare a tenere alta altissima l'attenzione e chiediamo anche come dicevo prima con bando un divieto di importazione di prodotti legati la deforestazione che hanno causato deforestazione
E che vengono importati oggi nell'Unione europea e quindi di cui noi europei siamo diretti responsabili
E poi dobbiamo avere anche un con un rigoroso controllo delle aziende europee che sono responsabilità la distruzione degli ecosistemi naturali della violazione dei diritti umani anche e soprattutto fuori dall'Unione Europea
Insomma queste sono le le azioni cruciali per rispondere alle richieste dei guardiani dall'Amazzonia
E io concludo anche dicendo che
Necessario anche dare ampio sostegno alla denuncia che è stata presentata alla Corte penale internazionale contro il presidente brasiliano Bolzonaro per crimini contro l'umanità
Stavano una una denuncia che è stata presentata da Cerci come Rohani insieme a molti leader indigeni e altri personaggi di spicco questa un'iniziativa importantissima ve ne sono anche altre c'è una petizione
Che invito tutti a firmare a sostenere che hanno è un'iniziativa anche questa dei popoli indigeni dell'Amazzonia insieme ai giovani attivisti europei per il clima idee indirizzata a tutti i capi di Stato
E ai parlamentari dell'unione europea con la speranza che questo movimento possa sensibilizzare
La comunità internazionale perché il destino dell'Amazzonia e delle sue comunità riguarda davvero tutti quanti noi
Grazie onorevole Eleonora e vini
Per questo contributo a questo commento sulle ragioni della mobilitazione indigena in corso in Brasile e su come l'azione di attori internazionali come l'Unione
Europea dovrebbe profilarsi e soprattutto intensificarsi
Per adempiere ai suoi obblighi e responsabilità in materia di protezione ambientale sia per la tutela di ecosistemi come l'Amazzonia che dei popoli che gli abitano
Questo ci porta a ricordare il ruolo essenziale assunto dalle dai popoli indigeni come detentori unici di cultura e conoscenze primordiali per la tutela della biodiversità
Ricorrenze come le giornate internazionali istituiti dalle Nazioni Unite Anno anche questo proposito o questo obiettivo
Come quella celebrata lunedì scorso il cinque settembre ossia la giornata internazionale delle donne indigeni
Per spiegarci cosa rappresenta questa ricorrenza
Sentiamo ora nostra collaboratrice Camilla tant'è che coordina le attività promosse da non c'è pace senza giustizia nell'ambito della sua campagna dedicata all'Amazzonia
Camilla buona sera benvenuta sulle onde di radio radicale ci puoi spiegare il contesto di creazione o nascita di questa giornata internazionale e cosa illustra
Sia in termini di riconoscimento che di appello ad azioni specifiche
Allora la giornata nasce in memoria di Bartolini assisa che era una donna indigena aymara che fu brutalmente uccisa verso la fine del mille settecento
Proprio per la sua resistenza contro quello che all'epoca era l'impero spagnolo
In suo onore ma anche per commemorare tutte le donne indigene che da allora hanno lottato per i loro popoli e le loro terre nel mille novecentottantatré si è deciso di istituire la giornata delle donne indigene il cinque settembre
Parlato quindi di lotta delle donne indigene ma contro cosa lottano le donne indigene
Allora nel corso de la vita diciamo che le donne indigene incontrano diverse forme di discriminazione e violazione dei loro diritti umani
Affrontare innanzitutto una discriminazione strutturale che si traduce in un accesso limitato alle opportunità di lavoro
In mancanza di accesso ai programmi e ai servizi sociali in esclusione politica in spostamento o anche emarginazione
Inoltre in alcuni casi le attività estrattive che si svolgono nei nei loro territori le mettono a rischio di violenza sessuale e di genere
Il cambiamento climatico va ad aggravare e ad aggiungersi ai problemi esistenti
Per esempio ci sono diversi studi che hanno dimostrato che le donne sono più vulnerabili agli effetti dell'inquinamento tossico che può provocare gravi problemi di salute nelle nuove generazioni che le donne mettono al mondo
Inoltre le donne indigene sono fortemente dipendenti dalle risorse naturali per la loro sopravvivenza
Data la loro mancanza come dicevo prima di accesso ad altre attività economiche e inoltre sono responsabili di fornire il cibo e l'acqua alle loro famiglie
Le donne indigene non sono legate a all'ambiente naturale solo perché fornisce il cibo
Ma hanno una connessione che va molto in profondità molto più in profondità con con questo con il territorio e l'ambiente naturale
Infatti l'ambiente naturale che le circonda viene visto dalle donne indigene come parte del loro essere e quindi il cambiamento climatico non solo influenza profondamente ciò che fanno quotidianamente ma anche ciò che sono
Nella della sua assenza quindi data la violenza storica strutturale di cui parlavo prima che viene affrontato dalle donne indigene
E che ora aggravata dal cambiamento climatico e i suoi effetti devastanti
E se sono spesso in prima linea a nella difesa dei loro diritti e contro tutte le violazioni sia dei diritti umani sia contro l'ambiente quindi anche essa essere in prima linea in tutte le lotte contro gli abusi e a volte la loro unica scelta una vera e propria necessità per la sopravvivenza
Questo si aggiunge ai rischi alla violenza che affrontano le donne in generale che decidono di difendere i loro diritti e quelli delle loro comunità ma anche dell'ambiente che la circonda
Quindi avere indi da venditori in prima linea rappresenta una minaccia per coloro che sostengono le strutture di potere e la cosiddetta cultura della discriminazione
E quindi la risposta che queste donne indigene ricevono è spesso molto ostile
Inoltre le donne indigene stanno ancora affrontando lo stesso destino di due secoli fa all'epoca di Bartolini assisa
Ossia nonostante tutto il lavoro che è stato fatto nel secolo scorso per far progredire i diritti umani dentali
Le donne indigene sono ancora oggetto di violenza da parte di coloro che sostengono a i valori patriarcali colonialisti
A inoltre però dall'altro lato le donne indigene possono essere parte della soluzione anzi possono aiutare a risolvere le le crisi del nostro mondo
Perché hanno dimostrato per secoli forzati Brindisi udienza hanno dimostrato la capacità non solo di provvedere e nutrire le loro le loro comunità ma anche di lottare per le per per queste affrontando diverse forme di discriminazione e violenza nel corso della loro vita
Quindi prendersi cura di se stesse e delle loro comunità significa anche prendersi cura dell'ambiente naturale con il quale come dicevo hanno un legame indissolubile
Qui di per queste ragioni Doni in occasione di questa giornata chiediamo l'inclusione delle donne indigene nella creazione di soluzioni per rallentare il cambiamento climatico
E combattere la discriminazione strutturale e la violenza che che subiscono
Proprio legata alla alla al colonialismo alla visione colonialista e patriarcale
Poiché le donne indigene hanno sperimentato direttamente questi ostacoli e ed essendo così profondamente legate all'ambiente naturale
La la loro conoscenza quindi fondamentale per costruire delle soluzioni reali e sostenibili sia al cambiamento climatico ma anche alla discriminazione strutturale che ormai per troppo tempo hanno affrontato
Grazie Camilla camminata dei per queste precisazioni sulle significato della giornata internazionale delle donne indigeni commemorata
Domenica scorsa cinque settembre con questo
Siamo raggiunti alla fine di questa trasmissione
è dedicata ad uno speciale su protezione
Dell'ambiente e tutela dei diritti umani non mi resta quindi che ringraziare Eleonora Pastorino che oggi ci ha detto le notizie nonché Valeria Napoli per aver curato la redazione
E la parte tecnica vi ricordo che le attività di non c'è pace senza giustizia possono essere seguite anche attraverso il nostro sito internet che MP W. J. punto org oppure non c'è pace senza giustizia punto org
Nella sezione donazioni del nostro sito troverete anche le modalità per sostenere le nostre campagne per la difesa e il riconoscimento di diritti umani fondamentali
Ad esempio se volete sostenere la nostra campagna contro i matrimoni minorili in Italia potete farlo devolvendo il vostro cinque per mille a Non c'è pace senza giustizia oppure se vi sta a cuore la difesa
Dell'ambiente la lotta contro la deforestazione in Amazzonia potete aiutarci e contribuire al nostro impegno attraverso la piattaforma Wish rese vi potete anche iscrivere a non c'è pace senza giustizia diventare membro e così sostenere fare vostre le nostre iniziative
Maggiori informazioni li troverete in prima pagina del nostro sito vi ringrazio molto per l'ascolto e Fido appuntamento a mercoledì prossimo sempre
Alle ventitré e trenta oppure in replica il venerdì alle sei del mattino
Intanto io auguro un buon proseguimento su radio radicale ciò