Corrispondenza di Augusto Sainati dalla 78ª edizione della Mostra del Cinema di Venezia

La tocca e neanche in forte infortunati Twenty di giorni Alpert presentato fuori concorso a Venezia è uno strano documentario girato in trentasei anni
Altra sta seguito per questo lunghissimo lasso di tempo tre persone dei bassifondi della società americana per mostrarne la vita legata al crimine
Nel mille novecentottantaquattro offre vi però dell'IRES sono poco più che ragazzi ma hanno già una carriera di rapine furti spaccio la Camera real perso il seguente utile fasi della loro vita a casa quando picchiava le compagne o hanno il problema dei figli piccoli oggi mangiare quotidiano ma anche davanti ai negozi in cui stanno per commettere una rapina o nelle fughe precipitosa
è una camera ogni vedente capace di entrare nelle pieghe più segrete della vita di persone dedite alla droga quindi seguirle intervalli per tutto questo tempo ed è una camera soffocante che stringe quelle viste in inquadrature strette ansiogene
Ma è anche una camera senza difetti perché ce lo sguardo non basta salvare quelle vite
Senza moralismi film ammette il pubblico di fronte alla catastrofe della droga
Che come recitano i titoli di coda in trentasei anni ha ucciso in America cinque milioni di persone mentre nello stesso periodo i morti per le guerre sono stati poco più di un milione
Col procedere del film i tre ragazzi diventano adulti maturi e arrivano poi alle soglie della terza età rivediamo invecchiare ma in due dei tre casi non cambiare
Gli uomini non riescono a liberarsi del tutto dalla droga la donna invece che pure è passata da anni di prostituzione per pagarsi le dosi riesce a staccarsene a diventare volontari a favore delle vittime della droga
Qualche spiraglio sembra aprirsi nelle vite di tutti per esempio quando Robert assunto come magazziniere e si trova a riempire quegli scaffali che prima dall'altro svuotava
La società americana però non pare aver efficaci antidoti per offrire alle vittime una via di salvezza e Fred Nobel entrano ed escono continuamente dal carcere
Anzi preferiscono stare nello spazio protetto del carcere
Il tempo scorre ciclicamente il passare degli anni diventa quasi inutile il problema di tutti è quello di essere puliti che nel gergo della droga vuol dire dieci intossicati
Nessuno ci riuscirà e tutti moriranno di overdose
La macchina real per te non si tira indietro nemmeno di fronte alle crude immagini di un cadavere in decomposizione
E in questa volontà di scavare fino in fondo in una realtà difficile da vedere che sta all'interesse principale del film
Il quale articola uno sguardo incisivo controcorrente su un problema sociale dalle conseguenze devastanti con una riflessione quasi sperimentale sul tempo e il linguaggio delle immagini
Da Venezia per radio radicale Augusto Sainati