11 settembre, 20 anni dopo

Bongiorno a tutti è anzitutto vorrei salutare e ringraziare la Presidente del Senato della Repubblica che parlerà introducendo i nostri lavori e il vicepresidente della Camera dei Deputati Ettore Rosato e qua io rappresentanza
Della Camera dei deputati
Siamo tutti americani e che ci sono ancora nella mia mente queste parole pronunciati da tanti di noi all'indomani del terribile attentato delle torri gemelle
Siamo tutti americani non era solo un attestato di solidarietà per quella grande nazione sorella terribilmente colpita
Era qualcosa di più
La rivendicazione della superiorità morale dell'Occidente ferito da un terrorismo inedito
Che non esitava a strumentalizzare l'appartenenza religiosa per fini di guerra e di morte
A distanza di vent'anni da riflessione di oggi non può essere un mero eventuali evocativo
Essa si lega infatti alle immagini strazianti dei cittadini afgani attaccati ai carrelli degli aerei in decollo da Kabul
Una sorta di resa dell'Occidente costellata da contraddizioni ed errori
Una ritirata che segna un cambiamento epocale che non può essere minimizza
Noi italiani ed europei siamo chiamati a dare senso ai valori e agli ideali dell'Occidente se ancora immessi ci riconosciamo
Dando finalmente un'anima all'istituzione europea
La storia chiama tutti noi ad assumerci ulteriori responsabilità e uscire da uno stadio di infantilismo politico che dei lega l'America agli americani l'onere di essere attore globale
Apriamo la riflessione odierna a cui concorreranno in modalità Cofide i principali leader delle forze politiche
Ancora una volta con un decotto omaggio a tutte le vittime del terrorismo e ai tanti caduti italiani che in ogni scenario di guerra in questi vent'anni hanno fatto onore all'Italia e ai nostri valori
Abbiamo l'impegno morale di operare perché il loro sacrificio non sia stato vanno
Do la parola Presidente del Senato della Repubblica grazie
Le modalità ecco
Buongiorno a tutti
Desidero rivolgere un saluto e un ringraziamento a tutte le autorità presenti per aver raccolto l'invito a ritrovarci qui oggi vent'anni dopo l'undici settembre
E ringrazio in particolare il presidente Pier Ferdinando Casini che ha promosso questa iniziativa alla quale ho aderito subito con entusiasmo
Alcuni tra voi
Hanno dovuto affrontare da posizioni di responsabilità
Anche di governo le lontane e durature conseguenze di quel giorno che è rimasto tragicamente famoso come l'undici settembre
Una data che definisce da sola un evento e costituisce un punto di svolta della storia
Che ha generato un mutamenti epocali e a lungo produrrà i suoi affetti
La sua attualità a distanza di due decenni è sotto gli occhi di tutti
Mi ha colpito la disarmante similitudine tra quei corpi innocenti che precipitavano dei grattacieli agitando mani e piedi quasi a schivare quella caduta distale per citare uno scrittore inglese
E i corpi degli africani che vent'anni dopo nel disperato tentativo di fuga da Kabul si aggrappavano e cadevano dai carrelli degli aerei
Dopo tutto questo tempo
Dopo tante guerre morti investimenti umani sociali economici la nostra impressione è ancora quella di trovarci sospesi sull'orlo di un abisso
E noi l'Occidente forti dei nostri valori della nostra storia anche dei nostri errori torniamo a porci le stesse domande
A chiederci come difendere le nostre libertà la nostra sicurezza il nostro stile di vita a interrogarci su come preservare un mondo basato sui diritti fondamentali dell'essere umano
Per questo oggi non è soltanto il giorno del ricordo è il giorno della riflessione
Il nome scelto per il memoriale dell'undici settembre eh riflettere l'assenza
Riflettere sulla desolazione di Granziero
A noi il compito di ricostruire su quel vuoto
Su quell'esplosione di violenze annichilimento un tempo nuovo per i nostri figli
Per questo dobbiamo trarre la giusta lezione dalla conclusione della della ventennale in missione in Afghanistan che aveva lo scopo di stroncare alla radice il terrorismo
E forse anche di ricostruire uno stato la sfida che ci pone il ritiro da Kabul lei a tutto campo di interpella direttamente noi europea dei occorre riflettere sul fatto che il motore americano della NATO non è più sufficiente tra alleati è necessaria una condivisione reale di obiettivi e strategie
Occorre rafforzare il ruolo dell'Europa è sulla scena internazionale
In particolare nel Mediterraneo
Anche attraverso la creazione di un'autonoma capacità di difesa e di rapida reazione di crisi alla crisi
Che deve essere sostenuta da una politica estera comune e da un comune sentire dei popoli europei
E occorre consolidare il nostro rapporto con gli Stati Uniti che resta a noi il nostro
Naturale e principale alleato ma su un piano di parità nessuno può mettere in dubbio direi soprattutto dopo il ritiro dal copula il vincolo di lealtà amicizia e collaborazione che ci lega agli Stati Uniti d'America
Infine l'Europa un dovere morale nei confronti di tutti coloro che hanno collaborato al progresso civile dell'Afghanistan
Vent'anni noi sono passati invano
Sarebbe sbagliato ritenere che tutto sia rimasto uguale e ci troviamo all'anno zero non è così l'immenso lavoro svolto dei nostri militari e dal mondo della cooperazione e dell'associazionismo nazionale
E internazionale deve poter continuare a produrre i suoi frutti attraverso il periodo buio che ci aspetta
Solo così
è possibile rendere il doveroso omaggio ai nostri caduti che hanno dato la vita
Per l'affermazione dei valori nei quali crediamo e per restituire la dignità la consapevolezza dei diritti fondamentali della persona a chi non l'aveva
Mi sta particolarmente a cuore il riconoscimento dei diritti delle donne
In questi anni abbiamo imparato a conoscere ed amare un'intera generazione di giovani afgane cresciute libere
E le loro madri
Che hanno dovuto combattere per conquistare i diritti
E sono diventate parlamentari insegnanti imprenditrici artiste sportive giornaliste magistrati attiviste per i diritti umani lavoratrici in ogni settore della vita civile
Sono loro oggi il primo bersaglio di una involuzione politica e culturale
Andarsene dall'Afghanistan non deve significare abbandonarle al loro destino
Donne sotto attacco ma coraggiose le prime a scendere in piazza per chiedere che i progressi ottenuti non siano cancellati come se nulla fosse successa
Come se fosse inevitabile rassegnarsi a rinunciare ai diritti a partire da quelli di genere conquistate con immane fatica e con incrollabile tenacia individuale l'undici settembre di vent'anni dopo è sempre da quell'assenza che dobbiamo partire
Dallo sgomento e dalle immensa tristezza così la definì il presidente Bush per quasi tre mila vite distrutte in cento due minuti ogni vita è importante
Perciò voglio ricordare il numero esatto dei morti due mila settecentoquarantanove su quattordici mila che si trovavano nelle torri
Cento quarantasette in passeggeri e i membri degli equipaggi dei due aerei
A cui vanno aggiunte le vittime del Pentagono e quelle del terzo aereo precipitato in Pennsylvania e quelle dell'attentato del mille novecentonovantatré perché la minaccia il filo di morte
Partiva da lontano
Mi rivolgo al rappresentante degli Stati Uniti
Al quale rinnovo il nostro cordoglio che va fatto su fondamenta indistruttibili l'unità tra i nostri popoli la forza della nostra alleanza
La solidarietà senza se e senza ma nei momenti difficili e la gratitudine sempre
Per il sacrificio di tante vite di giovani americani che contribuirono in modo determinante nella seconda guerra mondiale al trionfo su totalitarismo e nazismo
Cari amici
Ognuno di noi ricorda dov'era quando arrivò la notizia confusa indecifrabile del primo aereo entrato nel corpo delle torri nord
Un quarto d'ora dopo fu colpita la Torre Sud la prima a sgretolarsi
Io provai subito angoscia
Quei momenti si legano per me ha un senso di sorpresa e di precarietà
Molti italiani si trovavano a New York e nelle torri morirono decine di nostri connazionali voglio ricordare anche l'eroismo dei vigili del fuoco di New York il cuore grande di tanti americani dal cognome italiano che diedero la vita per salvarne altre un giorno buio nella storia dell'umanità lo definì Giovanni Paolo secondo
L'undici settembre ha portato non soltanto una scia di morte ma una paura dalla quale non ci siamo più completamente liberati
Qualcuno sostiene che non è stato l'undici settembre in sé a cambiare il mondo ma le conseguenze che ha provocato i processi che ha innescato
Il risultato non cambia
Non cambia
Dopo vent'anni dobbiamo ancora fare i conti con le strategie dell'Occidente
Con l'incertezza degli assetti internazionali con la difficoltà di trovare un giusto equilibrio tra sicurezza e libertà nella vita di ogni giorno
L'America scoprì di essere vulnerabile
E così noi
Intendo lasciare più spazio possibile i vostri interventi anche al dibattito che potrà derivarne citerò pochi punti per me essenziali come momenti di riflessione
Quel giorno
I terroristi giurarono l'uno all'altro di morire
Misero in atto la loro ideologia di morte contro una società la nostra che ci sia ospiti che si ostina lei si ostina pur con tutti i suoi difetti pur con tutti i suoi errori a proclamare l'aspirazione alla libertà e alla democrazia il proprio amore per la vita
Da questo punto di vista i terroristi hanno fallito il nostro amore per la libertà per la democrazia e per la vita è più forte di prima
E abbiamo anche capito che la libertà evitando il sono principi esclusivi dell'Occidente
Il progetto di morte dell'undici settembre come di tutti gli attentati di Al Qaeda e dai esce non rappresenta l'Islam non rappresenta la religione o la società islamica
Tanti musulmani sono finiti come i nuovi nel mirino del fanatismo terrorista
Questo oggi è un punto fermo per noi
Noi esaltiamo la vita il terrorismo esalta la morte e qui c'è già il segno della nostra vittoria
E tuttavia questo è il secondo punto il terrorismo non è debellato
Ce lo ricordano in modo drammatico le immagini della strage compiuta dall'ISI scappa alla reo porto di Kabul
L'Occidente
A cominciare dagli Stati Uniti ha compreso in questi anni che libertà e democrazia non sono valori esportabili
Ne abbiamo avuto una prova ulteriore con l'avanzata delle truppe talebane dopo il ritiro delle forze alleate dall'Afghanistan
La sconfitta di dai esce sul Tirreno e la caduta dello Stato islamico non hanno comportato l'estinzione di tutte le bande terroristiche
Nell'Africa subsahariana si sono ricreate avanguardie capisaldi che minacciano di trasformarsi in piccoli Stati terroristi che non compaiono sulle mappe
è un pericolo che incombe su su di noi da molto vicino
Che fa sentire la sua pressione mortifere a sulla costa sud del Mediterraneo da dove continuano ad operare l'associazione criminale di trafficanti che spingono donne spesso incinte
Uomini e bambini a intraprendere i viaggi della morte
Le primavere arabe si sono presto presto trasformate in un lungo inverno
E la democrazia resta un traguardo lontano in aree del mondo annui prossime
è fondamentale
Che l'Italia riesca a proseguire la sua intensa attività diplomatica rivolta a Paesi come la Libia e la Tunisia dalla cui stabilita dipende la nostra sicurezza
Ed è fondamentale che per sei veri nella politica di sostegno ai processi democratici di dialogo con tutti gli attori delle scacchiere dello scacchiere mediterraneo e medio orientale
E c'è un terzo punto sul quale vorrei sollecitare la vostra riflessione
Sembrava
Dopo il crollo del muro di Berlino che il mondo fosse avviato verso un'era di pace
Che si fossero dileguati insieme al bipolarismo e alla guerra fredda la contrapposizione ideologica nuovi loro e lo spettro del nucleare
C'è stato un momento nel quale grazie proprio è un'iniziativa del governo italiano del nel due mila e due la Russia è stata associata alla NATO
Ma il crollo del muro di Berlino ha liberato i vecchi demoni
In azione agli ismi i fondamentalismi il terrore
Ne è emerso un globo più frammentato più insidioso diviso da nuove barriere da nuovi muri che l'attacco alle Torri ci ha fatto scoprire in tutta la loro tragicità
E che abbiamo rivisto in queste terribili immagini di bambini consegnati dalle mamme africane al nostro valoroso console Tommaso laudi ai marines
Sul muro della rapporto di Kabul che segnava anche il confine tra prigionia e libertà
E poi i internet la Rete che prometteva di essere un ponte verso la globalizzazione pacifica ed è però diventata uno degli strumenti principali di propaganda del terrore
C'è da chiedersi come sia possibile vivere in un mondo in cui la tecnologia abbattere tutti i muri ma permette di reclutare i terroristi e diffondere odio e morte
Ecco sono queste alcune delle sfide che a distanza di vent'anni dall'undici settembre l'umanità non ha saputo ancora affrontare con successo
Ma c'è un elemento che ci rincuora e ci incoraggia e appartiene a ricordo di quel giorno quel giorno siamo tutti morti
Siamo morti insieme voglio dire perché insieme abbiamo vissuto la morte degli altri attraverso quelle angosciose dirette televisive
Chi di noi non si è commosso non ha pianto almeno una volta le vittime appartenevano a più di novanta nazionalità siamo morti insieme e insieme dobbiamo rinascere
L'Europa deve ritrovare la propria unità perché solo nell'unità può esercitare la propria forza e deve essere altrettanto chiaro
Il nostro quadro di alleanze devono essere i limpidi i criteri di scelta dei nostri amici del mondo
Così come dei modelli al qui dobbiamo riferirci e su questa base va costruita e perseguita una politica estera e di difesa comune
Oggi il mio pensiero va ai bambini ai più fragili e alle donne a cui viene negato il diritto fondamentale all'istruzione
Alle donne che non si arrendono che si oppongono ai divieti ed ignoranza io mi inchino alloro alle loro famiglie ai volontari che operano loro supporto con coraggio sul campo
A chi è rimasto a Kabul sono loro più di tutti a celebrare a praticare ogni giorno i principi del mondo libero
La giustizia e l'amore per la vita
Grazie grazie ancora a tutti voi per essere qui ascolterò con attenzione ed interesse tutti i vostri interventi
Ringrazio molto per questo significativo di intervento il presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati
E incominciamo ad ascoltare il contributo dei leader politici
Il primo
è il presidente Giuseppe Conte che è collegato con noi e a cui cedo immediatamente la parola ringraziandolo
Un giorno buongiorno a tutti saluto con la presidente Casellati in assoluto che ha appena ascoltato ancorché daremo ringrazio e saluto
Il presidente Casini anche per aver organizzato questo incontro e saluto tutti quanti gli ospiti
è un siamo alla vigilia di una commemorazione del Ventennio dall'attacco al volte sente dell'undici settembre
Un vulnus che è stato arrecato il Golden tutti a tutta la coscienza collettiva vive in città l'allora sullo sviluppo le iniziative che conosciamo
E il sette ottobre inizio giudizi davano in particolare inizio all'operazione Enduring Freedom che poi si è rivelato in condizioni molto più lungo e combattuto dalle forze statunitensi fino ad oggi ricordo che poco dopo il Consiglio di sicurezza dell'ONU nel dicembre del due mila uno decise anche il la missione internazionale da parte da parte della NATO
Quello che oggi noi dobbiamo fare e immagino che questa iniziativa sia appunto come già è stato peraltro sottolineato dal presidente Casini e interrogarci su quello che è stato cercare di tirare pur nell'economia di reazioni a caldo perché chiaramente siamo nel pieno vide venti bianche sono molto coinvolgente tutti estensivo che non cerca di trarre alcune lezioni
Allora questa ammissione questa operazione di queste reazioni che son seguite all'attacco per le torri gemelle cosa avevo uguali inventivo avevano e quale bilancio cibo salutare con l'esenzione peggiorate costoso internazionale sia diretto in termini di stabilizzazione del Paese
Dell'Afghanistan e quindi destinato due direttrici fondamentali
In primo luogo la costruzione di un sistema istituzionale a Kabul vi fosse lo scherzo potesse divenire lo scherzo di un nuovo Stato riconoscibile identificabile dal popolazioni come autorità centrale
E intorno al quale sviluppare un senso di appartenenza nazionale e in secondo luogo i l'impegno è stato rivolto alla costruzione di un apparato di sicurezza nazionale
E cosa si può stabilità garantire il controllo
Il giudice ha detto
Ora è chiaro che oggi facile dire che su questi versanti tutto quello che è stato fatto è stato inutile
Io ho sentito anche alcune valutazioni molto affrettata in questa direzione alcune volte anche alcuni slogan invito tutti a considerare semplicistico alcun liquidare così sic et simpliciter come inutile l'azione compiuta all'Occidente in questi venti anni sulla base risultato maturato
In queste ultime settimane
Però ricorsi nascituri rinvio ma qui non possiamo non li non posso non ricordarlo mangiare la memoria delle nostre vittime oltre ricordiamo anche i feriti anzi ne approfitto anche per ringraziare tutte le donne e gli uomini del comparto della difesa del corpo diplomatico e tutti anche gli operatori che si sono spesi tutti questi anni ancora alcuni continua a spendersi in loco
è una rete di operatori che tutto il mondo ci invidia operatori sanitari culturali sociali e tutto un livello che hanno integrato quella filiera di assistenza che è stata importante in tutti questi Rita
Però dico ci sono anche i costi o quindi umani soffriamo umori e non solo noi
Ma economici importanti e ovviamente adesso su anteposti politici da valutare
Dal punto di vista economico inoltre sono state non solo sul letto anche per gli Stati Uniti potenza leader Faber in Afghanistan
Addirittura si ragiona di un conflitto gustato due mila duecentosessantuno miliardi centonove milioni di dollari al giorno in più ovviamente dibattito aperto dagli Stati Uniti soltanto se le spese i veterani e reduci di guerra gli interessi sul debito effettuato dagli USA sostenere il conflitto
Che i soldi anche per impiegare arrestati in riva Gianesini rincari di polizia affogare
Però ripeto se guardiamo ai posti economici posti assolutamente ingenti
Per quanto riguarda ovviamente il bilancio dobbiamo però articolare la riflessione in modo più puntuale se l'obiettivo primario pensiamo a Washington era evitare il paese fu sul sul sicuro
Per gli organismi internazionali usando dopo l'undici settembre diciamo che almeno per i due decenni c'è stato un successo
Perché dobbiamo registrare senza di grandi attentati contro gli Stati Uniti parlo della Costituzione degli Stati Uniti cioè torcicollo in questi giorni noi vediamo che ci sono terroristi purtroppo è stato estirpato e anzi gli attentati più recenti segnalano una recrudescenza
Un global del divismo del terrorismo di matrice islamica
Ancora se altro obiettivo negli Stati Uniti la comunità internazionale costruite le istituzioni afgane
Chi si avvicinasse standard minimi dell'Ansa Cisaria quanto a servizi essenziali come giustizia istruzione sanità anche qualche forma di rappresentanza
Boh è un lavoro utile
Ha prodotto dei risultati agli indicatori fino avvenimenti erano relativamente positivi rispettosi faccio una comparazione rispetto al regime talebano due mila uno
E vorrei anche ricordare che il Pd
Quello del trecentosettantacinque per cento aspettativa di vita è migliorata molto Emilio ha detto generali cinquantasei anni al venture ai sessantaquattro del due mila diciannove ma attenzione è migliorata molto per le donne questo contro il numero delle strutture sanitarie operative si sono più che delle complicate e così via
La filiera dell'istruzione
Il basso mi scolarizzazione per le ragazze gli anni e migliorato l'altissimo però tutto ciò ovviamente non postulare i fattori di debolezza strutturale politici securitaria
Che adesso chiaramente codice anche il regime per il bando regine che si è insediato il il fatto rischiano di incongruenze senza ricitato sviluppo interno del paese e quindi una debolezza strutturale politica securitaria
Cosa abbiamo sbagliato esige l'ironico io credo che per il esige sia molto vicino al vero quando dice che gli obiettivi militari da un lato sono stato son stati troppo su un TIR CPP e quelli politici troppo astratti effigie
Forse ci siamo anche illustri che l'unico modo per impedire che ritornasse il terrorismo e il Paese fosse trasformare gardesane in uno stato moderno un'istruzione delle pratiche
Una
Una struttura di governo impostata su base costituzionale
Però evidente che a parte problema più complesso della difficoltà di esportare la democrazia
In realtà molto articolate chiaramente un calendario del genere
Non era conciliabile con intenti pre con i processi politici anti americane con lo stesso Kissinger col ha osservato
E allora cosa fare
Beh innanzitutto anche Pelizzoli futura noi dobbiamo comprendere che la prudenza e massima è massima quando si va in realtà così articolate lui esistono quattro gruppi circa dai costumi tagiki
Viaggiare agli studenti per non parlare ovviamente dei signori della guerra che può soprattutto il conflitto con sovietici hanno radicato bene disfarsi di governo del territorio
E in un contesto del genere dice abbastanza solo questo e l'acquisizione di una lezione pensare di poter come dire costruire queste operazioni nation building
è molto complessa e si rischia veramente di non aver dei risultati o addirittura come sta accadendo rilasciare anche in delle strutture grande fermento anche militari lasciarla in mano
In questo caso ai talebani due la stagione del ripiegamento del molto del bilateralismo che obiettivamente di fatto gli Stati Uniti hanno stanno accarezzando una stagione che non porta a risultati adesso aldilà dei singoli passaggi è chiaro che soltanto il modello multilaterale del WTO anzi multilateralismo Enrico realmente efficace può offrire la possibilità di governo avvicinare geopolitici così complessi
Dove oggi si ragione credo siamo tutti d'accordo di ridefinire la unione con forza un luogo dove l'Unione europea in termini anche di politica estera e di sicurezza comune
Benissimo dobbiamo definire i nostri interessi quindi l'Italia non può farlo nell'Unione europea per avere una qualche possibilità di pensare nella Atlante cipolle più internazionale
Però è chiaro che prima di ragionare di politica estera primaria cioè sicurezza comune prima di ragionare per intenderci di una forza di sicurezza all'esercito comune dobbiamo definire bene le priorità
Della della nostra politica estera dobbiamo ritrovarci su questa verità lesionato possono essere estese agli Stati Uniti pur rimanendo collocati saldamente nell'alleanza euro atlantica
E poi ovviamente solo un attimo dopo possiamo passare a ragionare ogni sforzo che stiamo già facendo in Europa lo stavo facendo anche durante il mio governo in particolare l'ultimo governo ragionare su quelli che sono le modalità e gli strumenti per perseguire per esplicare le stazioni comune per perseguire gli obiettivi comuni
Sullo sfondo ovviamente
C'è da considerare che tutte queste iniziative questa visione complessiva della realtà queste elezioni secondo me devono convenzionarsi anche una riflessione finale
Sergio dobbiamo uscire consapevolezza che gli scenari geopolitici internazionali sono complessa quindi dobbiamo anche nel nostro interno alimentare un dibattito che tenga conto delle sculture echeggiato lascia e mi spiego meglio concludo il mio intervento ringraziando per l'attenzione
Io non credo
Ad esempio che se vogliamo Eboli lanciare la azione dello europea in termini di politica estera sicurezza comuni
Le possiamo o affrontare presi scenari geopolitici così complesse soltanto Dandolo da angoli visuali limita per esempio pensando a reazioni emotive rispetto al più umanitarie rispetto afflussi
Migratorio pensando quindi esclusivamente al problema dell'immigrazione
L'indicazione un Polo importante nell'ambito di stragi politici è un aspetto fondamentale l'obiettivo di gestire flussi migratori di affrontare il regime militare e assolutamente importante però è chiaro che se vogliamo fare un passo in più in Europa noi dobbiamo metterci la condizione a di prevenire questi fenomeni Elli poi di governarli senza reazioni emotive
Questo significa evidentemente anche in Afghanistan e in questo momento a sottrarci al problema umanitario che esiste perché abbiamo creato tante aspettative
Il logo per le ragazze e ragazzi le donne in tutti questi anni egli ovviamente evitare di volgere la testa dall'altra parte significherebbe
Aprire uno scenario per affrontare domani una crisi umanitarie quindi non riuscire neppure al premier portento il problema quei flussi migratori che avvolge oggi stanno a cuore grazie
Grazie presidente Conte del suo intervento e adesso darei la parola
Al è Enrico letta il segretario del Partito Democratico spero che sia collegato è collegato lo vedo
Enrico a te la parola
Grazie io ringrazio moltissimo presidente Casini per questa iniziativa ingrasso molto la presidente Casellati per l'ospitalità
Farò anch'io la mia riflessione è molto breve
A partire però lo dico Pier Ferdinando da una considerazione che quando tu ci hai convocato in questo con questa idea molto bella lungimirante non era ancora avvenuto quello che il quindici di agosto e i giorni successivi hanno voi portato
Cioè la riflessione che Tucci e vedi convoca sulla quale tu ci hai convocato sarebbe stata sicuramente diversa
Rispetto a quella che oggi siamo portati essa perché è evidente che i venti giorni dal quindici di agosto venticinque giorni il mese che è passato dal loro da quindici di agosto ha cambiato molta parte di questa riflessione
Non si può certo dire che in vent'anni gli ultimi venti giorni siano quelli determinanti ma è evidente che il disastro finale dell'uscita così caotica
E dell'Eur Mancin dell'Occidente che scappa ha avuto un impatto terribile
Che non può non impattare sull'intera riflessione che stiamo facendo
Quell'undici settembre è stato il giorno dell'Apocalisse io credo che sia l'unica parole la prima parola forse anche banale che ci viene in mente ma quando pensiamo all'Apocalisse pensiamo a qualcosa di simile a quello che accadde allora
La morte il giorno di morte
La morte di tanti tantissimi innocenti e non di tutti non tutti americani ma di tutto il mondo ha fatto bene la Presidente Casellati e fare questo riferimento la morte di tutti il giorno di morte
Dal quale sono cominciati i venti anni ti morte perché da quel giorno fino a oggi quello che è successo stato là se quella di morti tutte
Con questo atto di partenza questo gesto di terrorismo traumatico tecnologicamente il più avanzato che si potesse immaginare
Con quindi innanzitutto il rifiuto del terrorismo che da quel momento in poi diventato ancora di più l'ammissione di tutti noi
La vicinanza agli Stati Uniti
Che è sempre stato un punto di riferimento per il nostro Paese paese fratello degli Stati Uniti
In quel giorno ancora di più età quel giorno in poi ancora di più una vicinanza che durerà per sempre una vicinanza che sentiamo fortissima anche oggi
Giorno di Apocalisse
L'apocalisse che ha cambiato le vite di tutto il mondo di tutti noi che ha cambiato la geopolitica che ha cambiato la politica internazionale che ha cambiato gli stili di vita ancora oggi abbiamo un modello di vita un modello di viaggio di logistica che totalmente cambiato indipendente da quello che accadde
Quella mattina negli Stati Uniti
Oggi siamo a riflettere sul fatto che questi clienti anni e quel giorno ogni giorno dell'Apocalisse sono dell'undici settembre
Ci ha raccontato che entravamo nel mondo dell'interdipendenza il mondo della comunicazione globale il mondo nel quale tutti diventiamo tutti ci ricordiamo tutti come abbiamo vissuto quella pomeriggio per noi mattina negli Stati Uniti tutto il mondo se lo ricorda è stato il primo attento veramente globale vissuto in diretta da tutta l'umanità
Abbiamo avuto modo di capire che cosa vuol dire l'interdipendenza durante questa pandemia quando questo tipo di legami sono diventati ancora più forti e ancora più stretti
Ma allora se è così
Io credo che in questa riflessione sull'interdipendenza sulla frase tutti dipendiamo da tutti debba essere forse portata ancora più avanti
Sia con una riflessione maggiore sull'importanza del multilateralismo a livello internazionale e io credo che dopo vent'anni
I limiti della non avverrà fino in fondo rafforzato lei organizzazioni multilaterali rimane oggi uno dei grandi limiti di questo ventennio
In fondo ci troviamo di fronte a una situazione in cui molte delle organizzazioni multilaterali sembravano più forti allora di quanto lo sono oggi l'Unione europea oggi è più forte di allora
Grazie a scelte importanti che sono stati fatti
E soprattutto devo dire
Gli ultimi venti giorni ci portano un obbligo in più e questo obbligo in più credo sia quello di rafforzare ulteriormente l'integrazione europea anche nel campo della politica estera di sicurezza e di difesa
E rigoglio concluderà con questa riflessione su questo punto per noi questo vuol dire scelte impegnative vuol dire condividere di più la sovranità vuol dire capire che quello che noi abbiamo fatto in Afghanistan in questi venticinque giorni fatemi anche a me
Esprimere il plauso nei confronti delle forze armate nei confronti di tutto il nostro personale diplomatico il nostro personale tutor dei volontari tutti coloro che hanno fatto sì che l'Italia diventasse il primo Paese dell'Unione europea in termini di riuscita nativa qua azione di a cittadini afgani in pericolo di vita e e che il nostro Paese uscisse da questi vent'anni a testa alta con la possibilità quindi in Europa di portare questa nostra capacità di essere ancora di più
Fattore di integrazione rispetto alla discesa dell'euro ad essere ancora più forte
Questo non vuol dire l'ha detto il presidente Conte io condivido quello che ha detto questo per non non vuol dire staccare e staccarci dalla solidarietà atlantica evita una strategica visione comune con gli Stati Uniti
Ma questo vuol dire che se c'è una cosa e termino su questo che abbiamo imparato in questi venti anni e che l'Occidente non è più globale
L'Occidente può e deve avere una spiegazione a giocare un ruolo globale ma l'Occidente non è più globale
E l'Occidente deve convivere con e perché imparare a convivere Pepe investire sulla convivenza con gli altri grandi attori geopolitici mondiali
Per questo l'Occidente deve essere più unito e non più disunito per questo l'Oceano Atlantico dev'essere più stretto e non largo come troppe volte è stato tutti questi venti anni e per questo anche noi
Paese Atlantico come forse il più atlantico dentro l'Unione europea
Dobbiamo investire molto in questa dimensione Nori possiamo essere quelli proprio perché nessuno ci può tacciare di anti atlantismo
Che spingono verso una maggiore integrazione in politica estera e di sicurezza comune e in politica di difesa perché questo interpretato anche da noi ci può consentire di portare avanti una maggiore efficacia insieme agli Stati Uniti in un tempo nel quale appunto questo incidente che non è più globale ma che rimane attore che aspira a giocare un ruolo a livello mondiale deve tentare di farlo e tentare di farlo per il bene della nostra umanità sapendo che la minaccia terroristica purtroppo è sempre presente sia declinata
In modi diversi in questi vent'anni ma purtroppo è ancora lì come abbiamo visto drammaticamente
Dieci giorni fa all'aeroporto di Kabul questo il motivo per il quale questa riflessione comune che mette insieme
Le forze politiche del nostro Paese e secondo me importante ed è una riflessione che ci deve spingere a capire che ciò che ci divide in Italia
Nella politica domestica perbene vederci tutti impegnati a cercare di parlare sempre di più una sola voce come Italia a livello europeo internazionale è uno sforzo comune che dobbiamo fare
Dividiamoci a casa
Cerchiamo però di essere sempre di più uniti a livello europeo a livello internazionale credo che sia una missione ma credo che sia anche dove grazie
Grazie grazie Enrico che il tuo contributo certamente questi venti giorni
Non dico che hanno cambiato il corso della valutazione sui vent'anni ma certamente non sono stati privi di significato anzi ne hanno avuto tanti adesso manderei il contributo di Giorgia Meloni
E
Voglio ringraziare il presidente del gruppo italiano dell'Unione interparlamentare Pier Ferdinando Casini per aver organizzato questo momento di riflessione in occasione dei vent'anni da quel terribile evento che tutti chiamiamo semplicemente undici settembre
Patrimonio testimonianza di quanto sia entrato in profondità nella storia
Nella nostra vita
A me dispiace moltissimo non essere fisicamente lì con voi all'ultimo momento non sono riuscite a raggiungere Roma in tempo che però non volevo rinunciare a portare il mio contributo a questo
Dibattito quindi mi scuso e ovviamente vi ringrazio terra la disponibilità e la pazienza è impossibile togliere
Tra la mente e l'immagine apocalittica del crollo delle Torri Gemelle delle Fiamme sul Pentagono
Con tre mila morti e sei mila feriti è stato l'attentato più sanguinoso di sempre ma soprattutto è stato un brusco risveglio per tutto l'Occidente
Insieme le Torri Gemelle sembrava che fosse crollata l'immagine di invincibile superiorità degli Stati Uniti
Si parlava in quei giorni di perdita dell'innocenza di vulnerabilità americana
L'attacco agli Stati Uniti era un attacco alla nostra civiltà noi eravamo tutti consapevoli anche l'opinione pubblica lo era infatti Escaut vinse un sentimento di grande coesione anche superando storiche avversioni
Tra stadio tra visioni politiche
In questo contesto nacque la guerra in Afghanistan i colossi su due mila uno ed è impossibile non notare la terribile valenza simbolica del rovinoso ritiro degli Stati Uniti
A dell'amministrazione di Bailén proprio la alla vigilia del ventennale di quella guerra è stata una guerra inutile
Sono stati inutili negli oltre tre mila morti le forze della coalizione quasi settecento vittime tra giornalisti e personale umanitario il tributo di sangue
Dell'Italia con i suoi cinquantatré morti e settecento feriti tra i soldati dell'esercito io credo che sia impossibile conoscere quali sarebbe stato il corso della storia se fossero state fatte scelte diverse vuole che abbiamo fatto
Ma la guerra l'Afghanistan dei talebani e di Al Qaeda aveva in realtà due grandi obiettivi che Craxi non rientra quello di esportare la democrazia che era in realtà un auspicato effetto collaterale della guerra i talebani
Il principale degli obiettivi che si perseguiva era la necessità di togliere la copertura di uno Stato le organizzazioni terroristiche impedire si ripetessero attentati della portata dell'undici settembre
Di fatto questo primo obiettivo è stato raggiunto d'allora il terrorismo terrorismo islamista a più volte insanguinato gli Stati occidentali ma non ha fatto mai con la forza e l'organizzazione che aveva dimostrato in quell'occasione
Il secondo obiettivo della guerra afgana era la necessità degli Stati Uniti di porre immediatamente fine
Alla pericolosa narrazione della fragilità americana di rivendicare in fin di fronte al mondo una schiacciante supremazia militare anche questo obiettivo l'obiettivo è stato raggiunto
Gli errori americani occidentali sono invece evidenti nelle fasi successive al conflitto
Con la gestione della guerra in Iraq il supporto al trasferite gratis sunnite che diedero vita all'Isis con il sostegno alle primavere arabe con la guerra in Libia e la spregiudicata strategia adottata nella guerra in Siria il purtroppo all'elenco degli errori
Già compiuti non si può non aggiungere quella di aver trasformato un giusto disimpegno dall'Afghanistan in una sfida disastrosa e umiliante per tutti noi l'Afghanistan diventerà nuovamente il rifugio di Al Qaeda o di tanti altri terroristi intenzionati a portare la devastazione nella nostra città i talebani ci rassicurano che non sarà così ma i fatti dicono che il nuovo esecutivo di Kabul e in buona parte costituito da persone identificate come terroristi dall'ONU compreso il primo ministro
Si tornerà a parlare di fragilità degli Stati Uniti e dell'Occidente come all'indomani dell'undici settembre rafforzando gli fa propaganda sull'inevitabile sconfitta degli infedeli il trionfo della sciata
Purtroppo il rischio che ciò avvenga e concreto ritrova permane latine del presidente by vent'se possono essere stati utili a diciamo creare empatia con il popolo americano non ci hanno certo aiutato in questo senso
Con conseguenze che sono imprevedibili in Medioriente in tutto il mondo islamico dando nuovo vigore movimenti integralisti che puntano come teorizzato provo dal Cai da ma anche dai Fratelli musulmani a rovesciare i governi reputati moderati e vicini all'Occidente per sostituirli con regimi integralisti
Ed è un veicolo al quale nessuno Stato musulmano e oggi al riparo a prescindere dalla sua dimensione a prescindere dalla sua forza militare si è chiuso il ventennio possa attentato dell'undici settembre inizia la fase posto sconfitta in Afghanistan
A distanza di vent'anni due grandi successi degli integralisti contro l'Occidente
E questa la severa realtà alla quale dobbiamo fare i conti e che ci impone scelte coraggiose
Da troppo tempo quelle scelte coraggiose sono state rinviate
La prima scelta coraggiosa è quella di equilibrare l'alleanza atlantica cemento del mondo libero e democratico facendo assumere finalmente all'Europa gli oneri e gli onori che spettano a chi ha una propria politica estera e un'adeguata capacità difensive militare
Fare dell'Europa un soggetto geopolitico alleato da pali appare con gli Stati Uniti
Per come la vedo io la storia non aspetterà ideologica utopia del superstato federale europeo capacità difensive politica estera comuni sono immediatamente realizzabili solo con un modello di Europa confederale
Anche per questo da sempre sostenuto dai movimenti conservatori europei come quello che io rappresento Guido sempre in quest'ottica Fratelli d'Italia è stata forse l'unica forza politica italiana che ha sempre accettato l'onere elettorale di consenso
Di non sostenere la riduzione delle spese militari perché la libertà un costo e gli Stati Uniti hanno dimostrato di essere sempre meno disposti a pagare anche la nostra parte in ambito NATO e non solo
Autosufficienza difensiva europea che anche presupposto necessario per scelte libere e autonome la seconda scelta coraggiosa che siamo chiamati a compiere è quella che riguarda il rapporto con gli stadi fondamentaliste con il proselitismo islamista in Europa
I talebani Vergani rivendicano di applicare la sharia sul proprio territorio in nome di questi precetti vengono limitati
I diritti delle minoranze religiose negati i diritti delle donne sono ammesse le spose bambine l'omosessualità è considerata un reato è prevista la pena di morte perché i abbandona l'Islam sono ammesse le pene corporali
Si tratta di una interpretazione della legge islamica pur con le dovute differenze
Non molto distante da quella che è presente in molti altri Stati musulmani con i quali invece l'Europa intrattiene rapporti di grande cordialità
Credo che tra lati Oria di esportare la democrazia con la guerra è quella secondo cui ognuno in casa propria possono adottare le leggi che è meglio gli aggradano anche se necessario calpestando i diritti umani fondamentali ci possa essere uno spazio per una visione intermedia
Coerente con la nostra civiltà e con i nostri sacri principi di libertà devo democrazia secondo la quale quantomeno non andrebbero favoriti accordi culturali formativi e di amicizia con gli Stati integralisti
Girando ci senza tentennamenti nelle conflittuali
Dinamiche che lacerano
Il mondo musulmano al fianco di chi riconosce i diritti umani universalmente condivisi un minimo comune denominatore di qualsiasi dialogo che con ancora maggiore determinazione gli Stati europei dovrebbero contrastare il proselitismo islamista
Che finanziato proprio dagli Stati integralisti si diffonde non solo nel mondo islamico
Ma anche nelle comunità musulmane di mezza Europa
Creando quell'humus nel quale prospera il risentimento e che pur dar vita al terrorismo Occidente deve fare i conti con un nemico che teorizza e pianifica la sua distruzione
Che un nemico che a distanza di vent'anni dagli attentati alle Torri Gemelle continuiamo a non voler citare il suo nome integralismo islamista e io non voglio metterlo perché guardare negli occhi il pericolo che abbiamo davanti chiamarlo con il suo nomi è un dovere nei confronti delle migliaia di innocenti che hanno perso la vita nell'attacco e l'undici settembre alla civiltà occidentale
Grazie all'onorevole Meloni per il suo contributo allora adesso cederei sempre a distanza la parola Renzi poi sempre il presidente Salvini che qui e presidente Tajani che concluderanno i nostri lavori
Signora presidente del senato signor presidente Casini autorevoli colleghi e amici mi spiace non essere con voi in Palazzo Giustiniani quest'oggi ma l'occasione comunque molto importante per poter fare da un'ape complimenti
All'Inter parlamentare al suo presidente per aveva scelto di dedicare un ricordo alla vicenda dell'undici settembre ricordo che sappia anche di futuro e dall'altro per esprimere il sentimento di gratitudine quando un'istituzione pubblica in questo caso il Senato si fa carico di una riflessione politica con la P maiuscola
Sta facendo un servizio al Paese perché sta permettendo di fare una discussione non banale non da quattro soldi non mediocre come talvolta il dibattito politico purtroppo ci costringe a fare bene dunque
L'idea di avere messo tutti insieme a discutere dell'undici settembre vent'anni dopo
Partendo da questo assunto siamo tutti americani e la frase che abbiamo sentito questa mattina ma è la frase che abbiamo sentito in quella mattina che poi in Italia era un pomeriggio di vent'anni fa e nel corso delle drammatiche ore in cui ci rendevamo conto sia sul piano di che cosa realmente era accaduto nell'attacco all'America
Siamo tutti americani lo eravamo lo siamo lo saremo colpendo le Torri Gemelle i terroristi gli attentatori
Gli uomini di Osama Bin Laden hanno colpito al cuore l'idea di America ma hanno colpito ciascuno di noi
Nel colpire quelle torri nel colpire il Pentagono nel tentare di colpire
Washington nella Casa Bianca
Con loro il quali hanno pensavo quell'attentato in realtà hanno messo ciascuno di noi in una condizione di paura del resto i terroristi vogliono questo ti vogliono uccidere ma se non riescono a uccidere vogliono farti vivere nel terrore
Ora la discussione su questi vent'anni naturalmente già stata fatta dai colleghi che mi hanno preceduto è stata fatto ovviamente da autorevolissimi commentatori è per me impossibile dare i prende anche soltanto per brevi
Capii per brevi punti quello che posso fare che voglio fare però domandarsi che cosa voglia dire essere americani oggi per domani
Se infatti tutti noi siamo stati americani nel momento in cui l'attentatore gli attentatori hanno meno amato la città di New York e quindi la nostra identità
Dopo quello che è accaduto in questi mesi e in questi anni viene da chiedersi come il nuovo mondo possano essere incentrato sull'America io sono molto Franco con voi sono molto soste su un sostenitore filoamericano
Come dire dal profondo del mio io credo che senza gli americani noi saremmo oggi la terza generazione
Del Terzo Reich
Senza gli americani noi oggi saremmo non soltanto meno liberi ma almeno noi stessi dunque la nostra amicizia con gli Stati Uniti d'America eh
La stella polare la cartina di tornasole considero nell'esperienza del mio governo aver concluso
L'elenco delle visite dell'allora presidente degli Stati Uniti Obama con l'ultimo State dinner come governo italiano un simbolo di questa amicizia un suggello di questa relazione contemporaneamente devo dire che l'idea della Marika foreste che Donald Trump ha portato in politica estera e che oggi anche Jo Baier
Pare seguire nel momento in cui abbandona l'Afghanistan non tanto per l'idea stessa di abbandonare l'Afghanistan
Ma per il fatto di averlo ho realizzato con queste modalità e con questa tempistica B pare che anche va idem segua la dottrina dell'America se segnala domandarsi allora che tipo di spazi si aprono perché se è vero che l'Afghanistan di domani probabilmente c'è da augurarselo
Avrà un controllori del mondo molto più attento rispetto a quello del novantasei due mila uno
Se è vero che gli stessi nuovi player di successo dell'aria cominciare dei cinesi e dai russi avranno tutto l'interesse a circoscrivere l'eventuale potenzialità di una minaccia terroristica globale è anche vero che ciò che è accaduto in Afghanistan ci pone delle domande la prima sul ruolo delle donne e della società civile in quel Paese naturalmente la prima cosa che fanno i terroristi valeva per i talebani del due mila uno vale per i talebani del due mila ventuno a punire la musica
Bloccare lo sport per le donne voi direte ma stanno picchiando i giornalisti stanno uccidendo le donne stanno segregato le persone
E già questo un fatto gravissimo certo ma dissi aggiunge all'elemento della tragedia la visione culturale si fa per dire in cui l'uomo non è l'uomo non è una parte di una comunità ma è soggetto ha delle regole Follini che vogliono impedirgli di vivere la dimensione comunitaria
Il no alla musica il no all'ho sporto il no all'educazione mista e naturalmente il no
All'informazione libera vanno in questa direzione e allora la questione diventa ci sarà un effetto emulativo in Europa e l'Europa ove dovesse avere un attacco forse c'è da augurarselo non costruito a tavolino come quello NATO in Afghanistan vent'anni fa ma forse frutto di un'attività in un'attiva dopo la vicenda del dai cinque mila quattordici due mila quindici arrivato Barlaam Charlie Hebdo
Non sono nati questi attentati insidiato in Iraq sono nati nelle periferie di Parigi sono nati nelle banlieue di Brussel Moulin Back insomma attenzione che il ricordo di vent'anni fa non sia semplicemente un ricordo di emozioni ciascuno di noi porta nel cuore e cose più incredibili che ha vissuto in quella in quella stagione
Ma sia soprattutto una momento un campanello d'allarme per una riflessione pertanto io credo che raccontare ridire ci ribadire che siamo tutti americani significhi ringraziare gli americani per quello che hanno fatto significhi condannare con violenza ogni forma di terrorismo come quella a cui abbiamo assistito dall'undici settembre ma significa anche lavorare per un nuovo ordine mondiale che non può essere a mio giudizio quello della Marina Fausti perché l'America foresta è una visione che si ferma sulla sponda degli oceani Pacifico e Atlantico non si allarga
Non è il punto di riferimento per tutti questa visione manichea First pone innanzitutto un tema all'Europa
Perché una delle vittime collaterali delle vicende afgane di queste settimane e mesi è proprio l'Europa la sua identità e il proprio ruolo io credo in un grande protagonismo della NATO e allo stesso modo debbo riconoscere che se la NATO fu chiamata a intervenire nel due mila e uno anche innovando rispetto alla missione fondamentale che era quella di combattere il comunismo oggi vent'anni dopo possiamo dire che la NATO ha vinto la guerra in Afghanistan nel momento in cui è riuscita a a ad abbattere il regime filo terroristico e poi gli americani a colpire Osama Bin Laden però contemporaneamente
Oggi la NATO è davvero in quelle condizioni di morte cerebrale di cui parlava Emanuel ma con in un'intervista a qualche mese fa ben prima che scoppiasse lo le vicende attuali dunque
Come vediamo il ricordo dell'undici settembre non è semplicemente memoria Memorie di un dolore rimorchi chi di noi ha visitato Ground Zero
Si rende conto essere profondamente incisa nella carne viva della società americana e io vorrei dire per le emozioni che ho provato anch'io con la mia famiglia della carne viva
Ciascun cittadino del mondo
Questa memoria deve diventare il futuro per farlo diventare futuro ben vengano iniziative come quelle promosse
Dal senatore Casini alla presenza della Presidente casellanti perché perché ci invitano ad avere uno sguardo sul domani lo sguardo sul domani per me dallo sguardo che vede molte incognite e quindi tante affascinanti sfida la Cina che dovrà ripensare il proprio ruolo in quell'aria perché se nel breve periodo la Cina è sicuramente uscita vincitrice da ciò che è accaduto in Afghanistan nel medio lungo periodo anche per la Cina si porrà il tema di come addomesticare un certo territorio non basta Umberto una road nella mia opinione
La Russia che ha recuperato assieme molte delle ex repubbliche sovietiche almeno in termini di polo attrattivo ma che comunque deve pensare alla visione dei prossimi trent'anni il mondo arabo
Vedo grandi cambiamenti nel mondo sunnita dello per la prima volta tornare a dialogare in modo significativo il mondo sunnita il complicato rapporto con l'Iran che ha visto da un lato Obama e dall'altro Trump avere posizioni diametralmente opposte e in questo scenario che dal quale divide i risparmi le valutazioni su ciò che sta avvenendo in Africa che pure sarebbe decisivo cruciale
E nel Sud-Est asiatico in questo scenario l'Europa come grande assente dunque se la NATO è in una condizione di morte cerebrale e se l'America vuole essere America foresta occorre l'esercito europeo
Se invece si vuole tornare a una visione atlantica dell'alleanza allora
Il dibattito sull'undici settembre potrà aiutare a immaginare non solo l'emozione e la solidarietà le condoglianze per il passato ma anche una visione per il futuro per tutti questi motivi ci sarà da discutere da lavorare grazie a chi ha voluto questo incontro
Grazie al presidente Renzi e adesso do la parola a Matteo Salvini Dieter
Sì sì sì certo qua riuscì a capire
Non sono uscivo e mi collegavo anch'io ma
Salutandovi daremo atto grazie vi ringrazio di essere presente preferisco la vita vera è la presenza alla alla alla distanza
Grazie ringrazio Elisabetta ringrazio tutti
Non voglio essere banale come si usa in questi convegni mi ero preparato
La relazione però siccome nella relazione
Mi sono reso conto che i tre quarti quello che avrei dovuto dire è già stato detto non voglio perdere e farvi perdere tempo quindi la relazione rimane in archivio sul telefonino provo ad aggiungere due o tre riflessioni
Positive e costruttive e originali innanzitutto
Dall'Afghanistan Reale adesso perché ne stiam parlando di principi di quello che sarà in questo momento a Costituzione vigente c'è un governo legittimamente rappresentativo della popolazione afgana che è in esilio ed è in piccola parte rappresentato nel Nord Afghanistan in Panshir
Stanno finendo cibo e medicine e quindi se la comunità internazionale
Al di là dello strapparsi le vesti vedendo le immagini su su sul no alla musica sulle donne col burqa
Avesse voglia e tempo di fare qualcosa sono queste le ore in cui intervenire perché fine settembre in occasione del G venti vedrà un deserto
Nel Panshir quindi se c'è una volontà di intervenire di marciare campo libero ai talebani e nei prossimi giorni che la cosiddetta comunità internazionale lo deve fare altrimenti
Parleremo di quello che avrebbe tu potuto essere e non è in questo momento nessun Paese al mondo ancora riconosciuto l'autoproclamato sì tale governo talebano
Io sono stato con le critiche di qualcuno personalmente a colazione dall'ambasciatore cinese per chiedere di mio il fatto che non ci fosse nessun riconoscimento unilaterale la comunità internazionale si muovesse insieme
Sono andato a colazione ambasciatore pachistano
Ho chiesto che che il G20 fosse allargato al Pakistan perché il Pakistan e l'unica realtà che rischia di riconoscere uniti unilateralmente questo governo e quindi è chiaro che è un momento in cui occorre fare in fretta e coinvolgere perché di parole
Son pieni giornali voi se interviene rapidamente oppure scritto quello che sarà nei prossimi sei mesi il problema non è solo e soltanto afgano e sarebbe drammatico
Ma il problema è che il ritorno dei talebani a Kabul
Sta ridando fiato ossigeno e violenza ad altri fanatismi da Hezbollah da Massa alla Fratellanza Musulmana quindi sedici se si circoscrive si interviene bene se altri basta leggersi le cronache del processo che è ricominciato ieri a Parigi per i fatti del Bataan centotrenta morti con l'irriducibile terrorista l'unico sopravvissuto che ha inneggiato alla guerra santa estese diffusa richiamandosi a quanto sta succedendo in Afghanistan quindi quelle immagini Pier Ferdinando sono io ricordo ero in redazione facevo il giornalista ai ai tempi e mi ricordo che allora ero in redazione davanti davanti al computer scrivendo un pezzo e pensavamo eravamo in tre colleghi a Milano pensavamo fosse Fantascienza fosse fosse un uomo reali ci fosse qualcosa di strano capimmo dopo poco ai me
Che non era fantascienza e stava accadendo
Però dovrebbe insegnarci qualcosa
Alcune responsabilità sono nostra perché più noire procediamo nel nome di un frainteso dialogo
Più lasciamo spazio io ricordo il dibattito che feci da europarlamentare quando c'era in discussione la Convenzione europea la Costituzione europea fatto che noi abbiamo scelto con col con la mia opinione contraria di negare le radici giudaico-cristiane nel nostro continente non è stata una mossa intelligente che ha favorito il dialogo tutt'altro
Tutt'altro se noi neghiamo chi siamo e ed è storia ed è lì da vedere non facciamo un favore a chi accogliamo ma semmai diamo una dimostrazione di debolezza per cui chiunque è legittimato a ritenersi a ritenersi protagonista di qualunque cosa visto che siamo noi i primi a negare noi stessi la politica comune di di difesa assolutamente sì penso che ecco dove do dovrai farti carico di portare però in Parlamento un la linea comune che si sente perché bisogna battere il ferro finché è caldo quindi politica comune europea di difesa assolutamente sì noi stiamo lavorando anche per ricco involgere rimotivare gridare spirito di comunità e di sacrifici ai giovani anche a un rinnovato servizio civile e servizio militare
Nel nostro Paese pensate se ci fosse servizio civile militare obbligatorio quanti problemi in meno avremmo avuto anche in frangenti come quelli che stiamo vivendo tra una riflessione che che va oltre occorre il dialogo
L'Italia a un'occasione straordinaria in questo momento abbiamo un presidente del Consiglio
Sulla cui autorevolezza nessuno può opinare
Altri non hanno la stessa fortuna in questo momento ci sono le elezioni in Germania al ventisei settembre dall'esito assolutamente aperto ma potrebbe esserci per la prima volta l'estromissione
Dei cristiano democratici dal Governo e quindi sarebbe un cambiamento epocale ci sono alle elezioni presidenziali in Francia nella prossima primavera con un presidente che ci arriva molto debole sulla situazione gli Stati Uniti d'America che ha parlato prima di me
Ha espresso una condizione non particolarmente protagonista sullo scenario mondiale
La Cina
è forte economicamente
Demograficamente
Nel due mila e cinquanta la metà del PIL mondiale sarà diviso fra Cina e India la demografia è una scienza esatta tra isolata
In questo momento quindi l'Italia un'ascia un ruolo da protagonista assoluto io temo l'unica cosa che è un G venti a fine settembre o eventi internazionali a ottobre arrivano tardi io capisco che occorrono tempi di di preparazione
Però è nelle prossime ore che si gioca la partita in Afghanistan perché ci sono segnali di resistenza di ribellione non talebani ovviamente hanno il protagonismo mediatico ma c'è vent'anni di presenza di democrazia di diritti al Nomentano alto numero di bimbi che vanno a scuola nome intanto la consulenza dei diritti delle libertà del diritto al lavoro del diritto all'amore del diritto alla vita noi rischiamo veramente di cancellare questi vent'anni
Ci sono sacche non solo in Panshir ma in tante altre province di resistenza di ribellione di orgoglio di democrazia costo dalla nostra vita se però lascia un passare un altro mese
Tabula rasa quindi Pier Ferdinando se vogliamo fare qualcosa dobbiamo farlo farlo in fretta anche per interesse anche per interesse nostro
E e chiudo
Avere uno sguardo che va al di là ovviamente il tema immigrazione in contesti ove questa è l'ultima delle cose che mi preoccupano guardiamo però al continente africano che in termini di demografia
Io secondo i dati ONU se non cambiamo il trend che sta alla politica Italia nel due mila e cinquanta rischia di arrivare a quaranta milioni di abitanti
Quindi un decremento storico nello stesso trentennio la Nigeria che oggi ne conta duecentoundici milioni arriva a quattrocento per il due mila e cinquanta l'Italia sarà un decimo
Sarà una provincia nigeriana
Demografia alla mano con un'età media che lascio a voi
Immaginare e quindi con movimenti di fanatismo estremismo islamico in Africa che si stanno espandendo
A macchia d'olio e mentre l'Unione Europea fatica dato qualche milione di euro e qualche milioni di dosi di vaccini incontentabili Cano
La Cina ha dato un miliardo di euro cada paese africano durante l'emergenza è chiaro che lascio a voi immaginare a chi andrà la riconoscenza di quei governi e di quei popoli fra qualche anno quando si tratterà di scegliere fra il modello della democrazia occidentale
è un altro tipo di modello perché la congiunzione fra estremismo e fanatismo islamico e regimi illiberali è il vero o pericolo di questo di questo secolo
Se vogliamo intervenire dobbiamo farlo in fretta le occasioni come queste spero che non rimangano solo momento di di riflessione di mea culpa perché se il mea culpa non diventa un quello che possiamo fare hic et nunc
Rimane rimane lettera morta ripeto siamo in tempo per provare a cambiare la traiettoria che ci porta a rischiare parecchio dipende da noi l'Italia un'occasione straordinaria in questo momento per essere non un vagone ma per essere la guida di questo processo di cambiamento se ciascuno veloci ma c'è ci mette il suo penso che faremo qualcosa di buono per i nostri figli
Grazie
Grazie a Matteo Salvini
Io nel invitare Antonio Tajani a prendere la parola devo dire che debbo scusare ministro speranza che doveva essere qui con noi questa mattina ma che
Non sapete il dicastero che
Presiede per cui ha avuto un'emergenza molto più importante di essere qui per cui lo volevo scusare
Antonio Gentile Presidente caro Pier Ferdinando grazie per averci spinti tutti quanti fare una riflessione non soltanto una considerazione storica
Perché
La guerra che è stata scatenata contro l'occidente partire dall'undici settembre di venti anni fa
Contento ed è passato per i tanti è passata per i tanti attentati e sono stati compiuti in Europa in questi vent'anni
Abbiamo ricordato il bailamme abbiamo da ricordare anche
L'attentato di Strasburgo dove venne assassinato un giornalista italiano Antonione grezzi
Hanno insanguinato l'Europa
Cercando coi anche di cancellare perché questa è un'altra parte della strategia
Israele dalla carta geografica del medio oriente ricordiamo che Israele l'unica democrazia
Che c'è compiuta in quella parte del territorio come si è cercato di indebolire
Il governo
In Giordania è come se cercare indebolire il governo in Marocco che sono due Paesi comunque che hanno sempre osteggiato il fondamentalismo islamico
Alla medesima islamico a un sogno di potere
Anche economico
Potere economico chi poi di
Magari può essere utilizzato anche da altri
E vorrei aggiungere un'osservazione a quelle che sono state usate già fatte sulla importanza che riveste oggi l'Afghanistan
Ricordiamoci che la coltivazione di oppio in Afghanistan
è frutto di introiti miliardari
Cui prodest
Ricordiamo che nel sottosuolo afgano ci sono una valutazione ovvia prossima attiva tre mila miliardi di dollari
Di materie prime ivi comprese le materie prime rare che servono
Oggi a costruire
La strumentazione elettroniche anche la strumentazione di difesa
E sappiamo bene
Che
Le terre rare le tutte le materie prime rare
Sono in questo momento
Sotto osservazione e in buona parte in maggioranza gestite
Dalla Repubblica Popolare cinesi
Che batte anche il prezzo alla borsa delle materie prime
A Londra
Delle materie prime rare
Quindi c'è anche un interesse economico
Che certamente non va nella direzione degli interessi né dell'Italia né dell'euro
Quando riparliamo
Di e condivido la posizione espressa credo da tutti quanti
I leader di partito che si sono alternati oggi
Che serve una politica estera europea serve una politica di difesa europea
Ma guardiamo anche gli aspetti dell'industria della difesa europea perché se vogliamo avere una politica di difesa europea dobbiamo vera anche un indussero per questo il primo passaggio per aprire al quale lavoriamo da anni sono stato commissario per l'industria lavorato per anni su questo tema
Ma i costi poi li evitano se non ci sono le materie prime per realizzare
Gli strumenti
Militare di difesa
E allora anche questo
Deve essere un tema di riflessione perché la Cina questo atteggiamento così benevolo nei confronti dei talebani certamente anche loro hanno problemi con il fondamentalismo islamico perseguitano anche la minoranza cui cura che una ma la minoranza musulmana
Però il loro interesse e quello di potenziare
La loro forza economiche commerciale le materie prime sappiamo che sono parte fondamentale di questo strumento
Ecco in questo scenario globale noi dobbiamo avere ben chiaro
Qual è il nostro interesse politico
Il nostro interesse economico e poi dirò due parole sui valori
Che noi dobbiamo difendere nel mondo che è altra cosa dal voler imporre un modello di democrazia occidentale agli atti
Gli interessi politici sono quelli di non essere circondati
Da potenze ostili
Ecco perché già dovremmo come Europa perché non esiste una politica estera nazionale se non c'è una politica destra europea dobbiamo fare un salto di qualità
Sessanta milioni che naturalmente diminuiranno nei prossimi decenni non possono proteggersi nel confronto con chi ha un miliardo e mezzo di abitanti quindi l'Europa dal insieme si può difendere nel io credo in una visione federalista e lo ha ribadito Berlusconi anche recentemente in un saggio questa è la posizione che abbiamo sempre avuto
Con una politica estera che deve farci contare
Di più non può essere alternativa a quella di istituire Stati Uniti
Ma deve essere comunque
In un livello di parità la politica di questa faccia dell'Occidente che non può fare a meno dell'altra faccia dell'Occidente anzi l'Europa aumentando forse le proprie spese militari avrebbe più credibilità
All'interno dell'Alleanza atlantica e sono anche convinto che bisognerebbe in questa fase sempre più delicata avvicinare la Russia all'Occidente piuttosto che allontanarla e spingerà nelle braccia di un accordo con la Repubblica popolari cinesi
Sono interessi politici economici ma anche valoriale ricordiamo che le radici russe sono radici cristiane non è una questione
Di bigottismo è una questione di concezione della vittima
Di concezione della società
E quando parliamo di radici cristiane dell'Europa ricordiamo anche che il cristianesimo e l'unica religione universale
Ecco perché dico al di là
Della pratica religiosa o del credo religioso di ciascuno di noi
Quel modello nel quale non siamo cresciuti siamo nati da quelle radici
Quella religione universale deve poter attecchire attraverso le sue radici in altre parti del mondo
Quindi non si tratta di imporre la democrazia occidentale dagli altri
Però difendere alcuni valori primo fra tutto primo fra tutti la libertà e la centralità della persona
Centralità della persona significa anche che un poliziotto francese musulmano non deve essere assassinato in nome dell'Islam gridando al bar bar
Perché un terrorista lo uccide perché lo considero un traditore perché
Non combatte con l'Isis ancora ok
Era un musulmano praticante
E però si era integrato non aver rinnegato la propria religione
Allora deleteri i valori devono essere difesi ovunque
Il ruolo dell'Europa deve essere anche quello di tutto rischi
Del ruolo della dignità della persona ma noi difendiamo le donne afgano il diritto di chi non la vuole sottomettersi al potere dei talebani
Soltanto perché siamo contro i talebani
Siamo contro i talebani perché noi chiediamo che ogni persona abbia la propria dignità
E debba essere quella persona tutelata e difesa
E lo abbiamo fatto
Per i curdi dopo la guerra in Iraq ricordava oggi in un'intervista il sottosegretario alla Difesa un eh
Forse bisognerebbe fare qualche cosa anche per difendere i diritti di chi si oppone ai talebani non vorremo piangere migliaia di morti e poi dire qualche preghiera
Dicendo riposa in pace forse bisogna salvarli oggi perché abbiamo chiesto fin dall'inizio non una generica riunione
Del G venti
Abbiamo chiesto al presidente Draghi chi ne ha l'autorevolezza
Di dar vita tramezze G venti hanno da una vera conferenza di pace proprio per tutelare pace significa tutelare anche chi non la pensa come i talebani
E con questo
Governo illegittimo
Bisogna confrontarsi
Con fermezza per salvare quelle persone ma mai dialogare mai riconoscere uno stato che ha al proprio
Vertice un governo
Dove il primo ministro e alcuni ministri sono terroristi riconosciuti da tutti
Perché questo significherebbe
Capitolare ancora una volta dopo la capitolazione dell'Occidente in Afghanistan capitolare politicamente dopo aver capitolato militarmente
Questo non significa che non si ci si debba confrontare perché il dialogo è una cosa il confronto è un altro
Bisogna obbligare i talebani
A impedire la morte di chi si oppone
A impedire che le sacche di resistenza vengano distrutte
Ecco la conferenza di pace che non è soltanto una riunione del G venti dove ognuno dice quello che pensa
Però bisogna farlo in fretta
Quelle persone che muoiono lanciano grida di dolore
Non possiamo soltanto piange dobbiamo agire
Io mi auguro che l'Italia e il Parlamento italiano lo dico
E anche il Parlamento europeo lo dico anche in qualità di ex presidente del Parlamento europeo
Trovi una posizione politica e possa diventare protagonisti
Lo dico
Al Presidente Casellati prendiamo delle iniziative forti che vado nella direzione certo della politica di difesa comune della politica estera comune ma in tempi rapidi
Per spingere il G venti magari allargato anche e al Pakistan condivido la proposta di Matteo Salvini
In tempi rapidi e che sia una vera conferenza di pace
Perché poi la partita e molto più ampio
Dicevo gli interessi cinesi
Non voglio fare polemiche con la Cina ma in realtà gli interessi cinesi che ci sono in Afghanistan sono gli stessi che ci sono a Cuba gli stessi che ci sono in Venezuela
Però la strategia è sempre la stessa sempre dalla parte di conculca la libertà
Di chi impedisce il dissenso di chi cancella la dignità della persona
Questo non significa non dialogare o nei confronti del mondo arabo disprezzare o fare delle guerre di religione assolutamente no
Sono Paesi
Religione musulmana che penso al Bahrain dove si fanno costruire richieste
La reciprocità il principio di reciprocità
Se c'è una moschea
A Roma è giusto che ci siano chiese in paesi dove la maggioranza è musulmana
Come si sa era in passato
In Marocco e Tunisia convivevano cristiani gli ebrei con la maggioranza musulmana
Hanno convissuto per decenni perché non ritornare a quel modello di convivenza
Questo però deve essere frutto di un lavoro politico costante non soltanto quando c'è la tratta
E anche
L'Italia e l'Europa devono battersi per dei valori perché senza valori non si combatte nessuna battaglia
Ci sono l'ho detto interessi economici importanti
Ma se noi non abbiamo il coraggio di difendere le nostre idee i nostri valori a nostra azione politica sarà sempre debole perché sarà soltanto una cosa formale un una condanna formale di quello che è successo pure vogliamo che non si ripetano più
Le tragedie che
Sono accaduti
Ecco quindi un impegno di tutti quanti noi
Di tutte le forze politiche perché poi la fine su alcune grandi questioni
C'è o dovrebbe esserci unità
Poi ci dividiamo settanta ed altre cose sulla politica economica sua altre scelte certamente
Ma sulla difesa dalla centralità della persona assurdi la difesa della libertà nel mondo
Non possiamo tacere
O rimanere ignari
Rimanere fermi perché poi
Abbiamo citato e ricordato
Io che sono cresciuto in caserma
Non posso non comprendere il sacrificio
Dei tanti militari italiani caduti in Afghanistan e non solo in Afghanistan
Portano la pace anche i caduti di Kindu in Congo
Coloro i caduti in Bosnia
I tanti italiani caduti in missione di pace
Ma il loro sacrificio sarebbe vano
Insieme a quello di tanti feriti dei tanti anche volontari
I tanti medici
Se non ci fosse un'azione politica forte perché cosa devi ma quali famiglie
Abbiamo sacrificato i vostri figli per fare cosa
E adesso come rendiamo onore alloro sacrifici
Ecco perché serve veramente
Un colpo di reni da parte del nostro Paese lo chiedo e credi che tutti quanti la pensino in questa maniera al presidente del Consiglio Draghi che ha l'autorevolezza
Per chiedere
Una conferenza di pace in tempi rapidi
Permettere anche
Nelle condizioni di poter continuare a vivere
A tutti quegli afgani che guardano a noi con la speranza e con fiducia
Che chiedono
Hanno voi di salvare la loro vita e la loro dignità di persone non possiamo tirarci indizi grazie
Grazie
Grazie al Presidente Tajani evidentemente non ci sono conclusioni perché non ci possono essere conclusione è una riflessione che ha pertanto intanto dell'undici settembre questo era un momento di riflessione
Di meditazione non
Nel senso retorico e celebrativo chiaro che guardiamo avanti bisogna fare le cose
Ad esempio la politica i difesa comune senza una politica estera non avrebbe senso l'esportazione di democrazie una cosa ma l'universalità di certi valori e un'altra sono riflessioni da cui a mio parere
Oggi traiamo spunto per un'azione che deve essere concreta
Grazie a chi è intervenuto grazie soprattutto al presidente del Senato vicepresidente della Camera
Che rappresentano cui la coralità del Parlamento che certamente non può essere solo uno spettatore ma deve dare il suo contributo in prima persona grazie mille