Sono stati discussi i seguenti argomenti: Rassegna Stampa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 24 minuti.
Rubrica
10:27
09:30
10:01 - SENATO
8:45 - Camera dei Deputati
9:15 - Senato della Repubblica
9:20 - Camera dei Deputati
9:30 - Camera dei Deputati
11:10 - Camera dei Deputati
14:00 - Camera dei Deputati
9:30 - Evento online
10:00 - Roma
giornalista, saggista, condirettore del Corriere dello Sport - Stadio
Cari agli ascoltatori di radio radicale benvenuti a stampa e regime oggi lunedì tredici settembre due mila ventuno sono le sette trentasei io sono Alessandro Barbano riterrò compagnia per tutta la settimana vediamo subito i titoli
Del nostro sommario Green passa esteso a statali
Ristoranti trasporto e Spettacolo nel governo pronto al decreto giovedì la cabina di regia il confronto con le regioni poi il via al provvedimento che ha l'approvazione anche i ministri della lega
E al primo giorno di scuola debutta oggi in dieci regioni il software che controlla gli ingressi dei docenti dopo quattro assenze ingiustificate per mancanza del green passa scatta la sospensione
Ma a Londra il premier Johnson non rinuncia Algren pass bastano i vaccini dice lettera degli artisti al ministro Franceschini RIA aprite i teatri a pieno regime
Firmano i protagonisti della Festival di Venezia e poi letta chiude la festa dell'Unità
E a riconferma l'asse con il Movimento cinque stelle approveremo dice lo ius soli e la legge Zamponi attacca Salvini Prodi il PDS Pinga sui diritti sociali e vincerà
Scambio di battute alla vetriolo tra Salvini e la Morgese dopo l'intervista del ministro dell'Interno replica il capo leghista
Lavori o si dimetta e a Roma i sondaggi danno Michetti in vantaggio ma al ballottaggio Gualtieri lo supera
Calenda pronto all'esposto all'Agcom per le mancate convocazioni in tv
Grillo
Favorevole si schiera sul referendum sulla depenalizzazione della cannabis proposto dall'Associazione Luca Coscioni dei Radicali Italiani da possibile da Rifondazione Comunista da poteva al popolo da Rita Bernardini
E poi ancora
Il fisco e pensioni il governo prepara una manovra da ventidue miliardi sulle pensioni si studia un'uscita flessibile a sessantatré anni la Lega sulle barricate per difendere quota cento
In Italia ci sono due virgola tre milioni di disoccupati ma quattrocento mila posti di lavoro restano scoperti per mancanza di figure professionali e poi ancora parleremo dell'incontro tra Papa Francesco e il premier magiaro Orban papa Francesco dice allargate le braccia gli altri il premier ungherese difendere l'Europa cristiana i talebani annunciano l'amnistia per chi ha collaborato con la NATO ma sono in pochi a crederci
E conferma non la separazione tra uomini e donne a scuola e nelle università ma parleremo ancora anche di giustizia
Davigo pronto a querelare il procuratore di Milano Greco che ieri in un'intervista al Corriere della Sera lo hanno accusato di aver fatto uscire i verbali del caso amara
E poi la maledizione dei beni confiscati alla mafia un nuovo scandalo scuote la Sicilia questi i temi sul sommario di giornata adesso vediamo i titoli dei principali quotidiani italiani Corriere della Sera
Così sarà esteso il green passi il via ottobre presta tali e personale di ristoranti trasporti spettacolo in settimana il decreto ricomincia la scuola resta il rebus dei controlli approssima e genitori
La Repubblica Italia non abbandonarci centinaia di afgani che hanno collaborato con il nostro Paese non sono riusciti a fuggire e invocano soccorso
Il giornale duello nel governo Salvini la Morgese già respinto da quattro strati il somalo che ha accoltellato un bimbo alta tensione su immigrazione e sicurezza
La stampa apre con la notizia del piccolo evitando l'odissea diventa lo riporteremo in Italia dicono i familiari italiani ora in ospedale a Tel Aviv lo scontro fra letizia
Il Messaggero fisco e lavoro eccola manovra come vedete tutti i principali quotidiani hanno aperture diverse oggi il governo pronto impegnare fino a ventidue miliardi oltre al fondo per su curare superare quota cento
Il mattino manovra meno tasse sul lavoro il fatto quotidiano passa sbarchi e fisco Draghi appeso ai capricci di Salvini
La verità a Londra si rimangiano di rimpasto noi tutti in coda per entrare in classe
Il tempo vaccino e ragazzi perché cibo il libero Grillo si attacca alla droga sponsor della referendum sulle canne libere e poi ancora il domani Cavour segreta e sfide trazioni di suore bambini il dramma delle fonti sotto copertura
I nostri servizi segreti nei giorni della crisi in Afghanistan
Ancora vediamo il titolo del foglio che ha un editoriale del direttore Claudio Cerasa il sogno di passare con Draghi dalla seconda alla quinta Repubblica e poi la l'inserto il numero del lunedì del Sole ventiquattro Ore lavoro autonomo giovani in fuga dalle professioni più posti nella pubblica amministrazione
Questi i titoli dei quotidiani italiani adesso vediamo le notizie
E entriamo dentro le singole questioni la prima come vi dicevo eh l'estensione del green pass a statali ristoratori
Trasporti e spettacoli il governo è pronto a varare il decreto scrive il Corriere della Sera
A pagina due
A firma di Monica Guerzoni è fuori e Fiorenza Sarzanini
Il percorso è tracciato entro la prima metà di ottobre l'obbligo di Green passo sarà esteso a milioni di lavoratori restano in sospeso soltanto le aziende private mentre nei luoghi
Dove i clienti sono già obbligati
A mostrare il certificato anche i titolari e dipendenti dovranno averlo e la stessa regola
Sì sarà applicata la pubblica amministrazione passa dunque la linea dei ministri Roberto Brunetta
E Renato Brunetta e Roberto Speranza concordata con il presidente del Consiglio Mario Draghi la maggioranza e compatta scrive il Corriere della Sera
E l'atteggiamento dei governatori della lega favorevoli nonostante le resistenze dei leader Matteo Salvini convince il governo a procedere in maniera spedita
La data di entrata in vigore del decreto dovrebbe essere il dieci ottobre così come già deciso per i lavoratori esterni delle RSA
Il green pass viene rilasciato a chi ha effettuato la prima dose nei quindici giorni precedenti a Chieri guarito
Nei precedenti nove mesi a chi si è sottoposto a tampone antigenico e molecolare e ha avuto un esito negativo nelle quarantotto ore
Precedenti in questione dice ancora Il Corriere della Sera sono sondati i presidenti della Regione ma il via libera
Nella maggioranza appare scontato gli esponenti leghisti sono orientati a votare a favore del provvedimento e la Repubblica ce ne dà conto con una dichiarazione esplicita del ministro Giorgetti a favore del green pass
Uno strumento utile dice Giorgetti a pagina sei nell'articolo a firma di Michele Bocci e viola Giannoli
Perché dobbiamo essere prudenti ancora per un po'e seguire le regole se osserviamo tutti torneremo alla libertà prima vera prima possibile questa la posizione di G. Giorgetti ovviamente
E parzialmente in contraddizione con quella della leader leghista Salvini ma è chiaro che la lega gioca su due tavoli una nelle piazze è una un suo governo e e quindi questa divaricazione esprime e la la preoccupazione strategica di non perdere contatto con quella parte di elettorato
Che contrario Green pass e che potrebbe essere attirato da Fratelli d'Italia con cui la lega e in aperta competizione il titolare della Funzione pubblica Brunetta scrive ancora il Corriere della Sera annunciato una limitazione dello smart working con il ritorno in presenza dell'ottantacinque per cento dei dipendenti ma per raggiungere questo risultato
E indispensabile prima rendere obbligatorio il green pass
La stessa procedura sarà seguita per titolari dipendenti dei locali pubblici
Naturalmente e Green passo spiega al Corriere la sera sarà esteso anche a sport e spettacoli anche a navi treni aerei mentre rimane per ora sospesa la decisione
Di estenderlo alle aziende private ancora in corso la trattativa tra Confindustria e sindacati soprattutto per quanto riguarda il pagamento dei tamponi per i lavoratori che non hanno intenzione di vaccinarsi
I prezzi calmierati non sono infatti ritenuto sufficienti dai sindacati per concedere il via libera a far ricadere l'onere sui dipendenti e certamente non sarà lo Stato a farsene carico anche perché
Queste eventualità è stata già esclusa per altri settori insomma sulle aziende private il confronto prosegue
Ci sono come gli avevo detto posizioni
Diverse
Del dai anche da parte dei virologi ma più o meno
Tutte concordanti sulla va valutazione positiva dello strumento delle green pass
C'è l'intervista al Corriere della Sera dell'immunologo le foche a pagina tre e dice l'obiettivo della struttura commissariale del commissario figliole arrivare a coprire l'ottanta per cento della popolazione entro over dodici entro settembre per mettere in sicurezza la comunità non chiamiamola immunità di gregge concetto superato ma immunità sociale la vita potrebbe riprendere il normale corso la normalità e dietro l'angolo
E lo stesso obiettivo gli chiede il giornali la giornalista Margherita De Bac
Non sarebbe più velocemente raggiungibile coll'obbligo no penso il contrario la persuasione sarebbe anzi una scorciatoia i Novak sono sempre esistiti ma restano una minoranza gli altri sono solo titubanti che per paura si barricano dietro informazioni alterate non verificate
E poi ancora
Sono scoperti da ambedue le dosi di vaccini
Tre virgola cinque milioni di over cinquanta uno virgola sette milioni di dodici diciannovenni cinque milioni di venti quarantanove enni un milione di sessantenni non pochi Michieli richiede Margherita De Bac sopra i cinquanta cinquantanove anni spiega spiega il l'immunologo De Bac
Sono un sono un pericolo per se stessi solo perché lo scusa sono un pericolo per se stessi perché rischiano di sviluppare una forma
Grave di come diciannove ed essere ricoverati soprattutto mettono a repentaglio
La vita la salute degli altri e poi ancora i vaccini dice l'immunologo
Delle fonti riducono del novantasei per cento la probabilità di malattia grave o del ricovero in ospedale questa la posizione dell'immunologo
Che le foche intervistato dal Corriere della Sera c'è anche un altro fu scienziato Abrignani facente parte del del comitato tecnico
Del culminato dal governo che viene intervistato dalla stampa A pagina a pagina sette
Parla anche Luís del green passo soprattutto spiega con chiarezza
Che cosa che cosa serve la la terza dose dice aiutare i circa quattrocento mila persone che non hanno risposto alle prime dosi
Immunodepressi trapiantati pazienti oncologici sotto chemioterapia pazienti out immuni con terapie ad alto dosaggio
E si comincerà a partire dagli operatori sanitari a scendere per fasce di età la circolare del ministero non c'è ancora ma l'orientamento dice Abrignani e dare la terza dose a tutti gli italiani nel due mila ventidue e e certo dunque che l'immunità dica decada gli chiede
Francesco riga teli che lo intervista i dati israeliani queste molto importanti carina di ascoltatori perché spiega l'evoluzione della copertura immunitaria dei vaccini i dati israeliani dice Abrignani dimostrano che dal novanta per cento scende al sessanta per cento la copertura dopo quattro sei mesi
La paura era che dipendesse dalla Delta mentre nuovi studi provano che la terza dose ripristina l'efficacia del vaccino quindi la memoria immunitaria dura più a lungo si dopo quattro sei mesi la protezione dall'infezione scende al sessanta per cento mentre dalla malattia grave all'ottanta per cento la memoria continua ma senza terza dose un contagiato su cinque sia male Rebbe gravemente
Poi sul sul green passi richiede ricatti li Catelli non sarebbe più giusto
Fare l'obbligo imporre l'obbligo del vaccino Abrignani risponde e poco praticabile di Novak che vivono in di certezze paranoidi sono circa un milione e non si può mandarli i carabinieri in casa
Quindi non si può arrivare all'obbligo diventerebbe risponde Abrignani uno stato di polizia o un obbligo senza applicazione e meglio allargare al massimo il green passa tanto che i politici e gli intellettuali che lisciare il pelo ai Novak s'lotteremo no e propongono l'obbligo proprio perché sanno che sarebbe impraticabile il gran passo basterà gli chiede Francesco rinvia teli ad arrivare al novantacinque per cento dei vaccinati
Sì risponde Abrignani anche se non si conosce la percentuale sufficiente per contrastare la variante Delta certo e sopra il novanta per cento e poi come si manterrà l'immunità
Dopo la terza Daudet esce dice Abrignani la memoria immunologica dovrebbe durare anni almeno così accade con molte malattie infettive a quel punto il virus potrebbe diventare endemico come il morbillo cioè a bassa incidenza contro
Una popolazione largamente immune come vedete è questo l'obiettivo
Dei virologi che guidano l'azione del governo
E che in qualche modo sostengono l'iniziativa del green pass
è una forma di obbligatorietà non coatta non diciamo con l'uso della forza ma che preclude evidentemente la partecipazione agli spazi pubblici
E che però può garantire la sicurezza una misura come sapete contro la quale una parte del mondo politico e anche degli intellettuali e anche dell'informazione si schiera in qualche modo
Solletica endo la paura dei cittadini
E per esempio il giornale la verità è un giornale apertamente schierato contro il green pass con una linea chiaramente molto vicina a quella di Novak sa anche oggi i titoli sono tutti nella direzione di sconsigliare la vaccinazione i vaccinati si infettano i politici tacciono questo il titolo del letture Ale di Maurizio Belpietro e poi all'interno c'è un articolo
Il G
Antonio Di vizio tutti
Che racconta i rapporti dell'Aifa sulle immunizzazione incontra i costi delle così dette reazioni avverse il titolare
Chi controlla i vaccini i danni del coronavirus poi dai dolori agli infarti due Bracco onte i danni collaterali insomma è una campagna di panico perché i dati che sono obiettivi scientifici vengono raccontati e commentati come sintomatici di un allarme
Ma gli stessi dati potrebbero essere
Spiegati per quello che sono una percentuale veramente minima minima
Delle somministrazioni di vaccino fra l'altro con un indice di gravità di dosi gravi che all'interno di questa per centrare e ulteriormente una parte minima quindi
Potrebbero essere ripeto raccontati per sostenere le ragioni di una vaccinazione e invece sono letti all'incontrario
E questo ovviamente divide l'opinione pubblica e e scatena anche Paure irrazionali e determina poi la necessità e di procedere a garanzia della salute di tutti a misure coattive
Intanto come vi dicevo a scuola
E ieri è andato oggi chiedo scusa è andato il primo giorno di scuola e andato in
Vigore il nuovo sistema che impone l'obbligo del green passa ai docenti e debutta il il software che controlla gli ingressi
Dopo quattro assenze dovuta alla mancanza di Green passo scatta la sospensione anche la sospensione dallo stipendio ne parla il Corriere della Sera a pagina quattro
Con un
L'articolo
Un articolo afferma tutti
Gianna Fregonara
Inizia l'anno scolastico due mila ventuno due mila ventidue oggi per quasi quattro milioni di studenti
Il l'elezioni partono in Abruzzo in Basilicata in Emilia Romagna nel Lazio Lombardia Piemonte Umbria Veneto Valle d'Aosta e provincia di Trento domani sarà la volta design degna mercoledì di e la Campania Liguria Marche Molise Toscana e il sedici settembre del Friuli e della Sicilia gli ultimi a tornare in classe saranno gli studenti pugliesi e calabresi lunedì
Prossimo lunedì venti settembre i presìdi hanno passato il week end scrive
La Fregonara a studiare le istruzioni della nuova piattaforma per il controllo automatico del rimpasto del personale scolastico
Rilasciata venerdì oltre mille trecento dirigenti hanno provato il logo SAF Tower che debutterà questa mattina bollino verde accanto al nome di Khieu apposto con il green pass e rosso per chi non c'era
Il preside o il suo delegato dovrà chiedere conto e capire se c'è un ritardo burocratico nell'aggiornamento dei dati da parte delle ASL o se il dipendente non è in regola e quindi non può varcare l'ingresso della scuola e avrà un'assenza ingiustificata quattro assenze come vi dicevo per mancanza di Green pass
E si perde il posto e lo stipendio finché non ci si rimette in regola con la vaccinazione e i tamponi
C'è una polemica che riguarda i IG i bambini e i genitori dei bambini che per entrare lasciare badi figli nelle scuole
Devono avere il Green pass si prospetta una giornata difficile per un milione trecentotrenta mila bambini dai tre ai cinque anni della scuola dell'infanzia e per i loro genitori in tutta Italia in questa fascia di età e normale la presenza dei genitori all'interno del scuole per favorire l'inserimento calcolando una media di mezzo minuto per persona in una scuola con cento bambini il tempo di attesa per i genitori potrebbe arrivare fino a cinquanta minuti questa la previsione
Che fa tutto scuola e denuncia al Corriere della Sera comunque una partenza abbastanza in regola vedremo poi se sarà confermata da ciò che le cronache ci racconteranno in questi giorni
La polemica sulla Green pass ovviamente
Agita però ancora il mondo politico come sapete
C'è la Lega che si muove su due binari cioè i soci sono i governatori tutti orientati favorevolmente ma Salvini continua almeno nel negli studi dei giorni scorsi è stato protagonista di uscite
Divergenti che hanno anche scatenato qualche polemica come quella
Quando ha sostenuto che sono le varianti solo causa dei sono causati dai vaccini scatenando anche la protesta dei virologi su questo tema si interroga oggi
La Repubblica con u un editoriale di Ezio Mauro che in qualche modo cerca di leggere la strategia della leader
Della lega c'è in gioco scrive Ezio Mauro molto di più di una manciata di voti nella campagna di Salvini Meloni contro i Green pass
Per ammiccare al popolo Novak se sostanzialmente per rilanciare i dubbi le diffidenze la paura per i vaccini
Con l'ambiguità di chi come il leader della Lega prima Simoni Zapper solamente poi arriva al punto di dire che le varianti nascono come reazione al bacino
Certamente scrive Ezio Mauro nell'area del gran rifiuto si muove un pezzo di elettorato lo sbando che sembra aver travolto i recinti delle vecchie appartenenze i partiti in nome di una scelta di rottura
Di autonomizzazione e di non conformità al modello vigente dunque voti in libera uscita in cerca di rappresentazione in attesa di un interprete
Ma proprio per la radicalità della frattura nel senso comune nazionale è probabile che i Novak se di Figino di ogni forma di politica organizzata considerino la terra di nessuno dove sono approdati il loro territorio ideale e preferiscano mettere in scena se stessi direttamente senza deleghe e mediazioni
Affidando per ora la protesta al buco grigio del non vuoto questa protesta dice ancora Mauro non nasce infatti da una motivazione economica Madone interesse di categoria
Non danno interessi di categoria o da una rivendicazione di di classe e piuttosto una fermentazione naturale in atto da tempo che oggi fa saltare il tappo del rapporto free fiduciario tra il potere e i cittadini
Dopo che nei primi due anni della pandemia questa fiducia aveva portato la popolazione ad accettare le misure di limitazione della libertà come una sottomissione volontaria la necessità il carattere estremo dell'Orda Lia pandemica l'ingresso in campo delle categorie ultime della vita e della morte l'intimità personale di scelte che riguardano i destini privati hanno sciolto il vincolo sociale
Liberando pulsioni e istinti individuali che non sembrano riconducibile a una lettura comune della crisi colpi d'a un'analisi condivisa
Si è così sprigionato scrive ancora Ezio Mauro sulla Repubblica
Un'energia della net negatività
Che contesta il valore di ogni presupposto scientifico di qualsiasi giudizio tecnico di tutti i pareri degli esperti respingendo di conseguenza
Le scelte governative che ne derivano uscendo dalla politica di copertura generale della comunità nazionale
Con i vaccini la loro certificazione
Direbbe forse farò indistinto di morte a questo impulso
Si si richiama l'analisi di Ezio Mauro sulla Repubblica che scrive ancora non si propone un'alternativa non c'è si sceglie di star fuori come se l'altrove fosse l'antidoto
Il rifiuto la soluzione la norma Ling hanno proprio questi sono gli aspetti che interessano il populismo estremo di destra la denuncia del sapere una sorta di secessione culturale che si separa da ogni deposito di conoscenza
L'alterità rispetto al sentire collettivo e le scelte condivise il rigetto della regola che significa il disconoscimento di qualsiasi autorità e dell'agire comune
Sono tutti fenomeni che disegnano un anno zero della Repubblica dove l'eresia agli stessi diritti della verità scientifica e la soppianta questa l'analisi di Ezio Mauro che conclude segnalando un parallelismo
All'incontrario con quanto sta accadendo per esempio nel mondo del populismo grillino mentre il populismo grillino scrive ancora Mauro sembra fare il percorso inverso
Via via istituzionalizzando sì il populismo di destra cerca tutti i veicoli sociali dei motivi per fuoriuscire da una responsabilità comune
Coltivando la grande diffidenza l'eterno dubbio il continuo sospetto di Novartis Salvini Meloni realtà si preparano al governo covando luogo dell'anti sistema
E sappiamo poiché quando al governo si va questa questo campo su depositò di
Di pulsioni anti-sistema si ritorcono su chi governa e costretto a fare i conti con la realtà e non col più con la propaganda
Ma la storia del nostro Paese c'ha più volte illuminato su questa su quest'esito dei successi politici che poi a palazzo diventano
Dei clamorosi flop e e intanto a Londra come vi dicevo il premier Johnson rinuncia al green pass dice bastano i vaccini anche se il virus soffia
Ci sono trenta mila contagiati al giorno ma la copertura vaccinale induce il capo del Governo attori anni non
A non porre un limite
All'accesso e servizi pubblici con il green passi in un paese come scrive Luigi Ippolito a pagina sei sul Corriere della Sera dopo non esistono carte d'identità considerate un grave attentato alla libertà personale e quindi il premier rinunci a questa misura definendola coercitiva e discriminatoria Johnson lo scrive ancora il Polito sembra confortato dal fatto che la scommessa di luglio
Di riaprire tutto nel mezzo della terza ondata del corridoio pare essersi rivelata vincente lo stesso governo
Aveva ammesso di temere un balzo dei contagi fino a cento mila al giorno e gli esperti ne profetizzava o duecento mila per agosto nulla di tutto ciò i nuovi casi
Ne parli di Zandano scusate duecento mila per agosto nulla di tutto ciò in uno dei casi si sono stabilizzati su trenta mila la Gran Bretagna
E è stata la prima a apportare a una campagna di vaccinazione ve lo ricordo molto imponente con contro il corridoio d'
Io ovviamente questo ha dato dei risultati
Oggi a leggere il bilancio dei di casi ovviamente la Gran Bretagna avuto centotrentaquattro mila morti il numero in assoluto più alto secondi siamo soltanto noi dell'Italia
In questa in questa tragedia e oggi ci sono cinquantasei vittime trentacinque mila quattrocentocinquanta nuovi casi così come segnala
Il il dato il bilancio statistico del del Ministero della Sanità inglese
Questo il la situazione
Del
Green par del bacino della lotta ai vaccini e chiudiamo questa pagina con
Una lettera un'iniziativa come avevo detto degli artisti che hanno scritto al ministro Franceschini perché la vita nei teatri riprenda a pieno regime
Garantendo la ripresa delle attività per troppo tempo sospese c'è questa iniziativa che è stata assunta da una regista e poi sottoscritta da molti altri mentre ieri
Londra decretava il liberi tutti scrive Laura Zangari in in sul Corriere della Sera a pagina otto
Abbandonando di fatto l'idea di imporre un passaporto vaccinale per discoteche cinema ed eventi sportivi
In Italia il mondo dello spettacolo dal vivo faceva appello al ministro della cultura Dario Franceschini per avere l'indicazione di una data per misure meno restrittive sulla occupazione di sale luoghi all'aperto una lettera aperta di cui prima firmataria è André Ross Sama di lettrice regista del Franco Parenti di Milano sottoscritta nel giro di poche ore dai importanti nomi del mondo dello spettacolo
Registi attori e direttori artistici da Claudio Longhi Piccolo Teatro di Milano a Nino Marino lo Stabile dell'Umbria da Fabrizio Grifasi Fondazione Roma Europa a Pamela Villoresi Biondo di Palermo insomma
Poi ci sono anche le firme di Toni Servillo Paolo Sorrentino Mario Martone tutti i protagonisti del festiva di Venezia il teatro preme per poter ripartire dopo una lunga stagione di chiusure e che ovviamente ha penalizzato una settore decisivo dell'economia dello spettacolo
Fin qui la pagina del vaccino poi passiamo alla pagina più pro mente politica che ha visto ieri la chiusura del Festival dell'Unità con Enrico Letta
Che ha tenuto il discorso conclusivo
A Bologna da questa pandemia ha detto letta non si uscirà a destra ma a sinistra dalla parte della solidarietà e dei valori
E cioè dove siamo noi stanno I.S. l'all'altezza di questo appuntamento con la storia
Finisce con Enrico Letta che sventola una maxi bandiera del PD per rivendicare anche plasticamente l'orgoglio di una forza politica scrive Monica Guerzoni sul Corriere della Sera
Che ambisce nei piani del segretario diventare colui il più grande partito del centrosinistra
In Europa e che riconferma come l'articolo della questioni
Ci ci dice l'asse con il Movimento cinque Stelle
Letta comincia dal Covi descrive Monica Guerzoni per dire al Paese che il bacino in libertà attacca Salvini ma nemmeno lo nomina
Chi è ambiguo subire imparasse Baccini e contro la salute degli italiani contro le imprese dei lavoratori dice
Chiama l'ovazione per il presidente Mattarella promette strappando l'applauso più lungo che le sue battaglie per i diritti civili non sono bandierine parole ma diventeranno legge il DDL Zanna e il nostro impegno e recupereremo l'errore della scorsa legislatura quando non siamo riusciti ad approvare una nuova legge sulla cittadinanza e quindi più soldi è legge zanne in primo piano nell'agenda del leader democratico e quando arriva alle alleanze prova a spegnere gli echi degli applausi incassati tre giorni fa sotto lo stesso tendone da Giuseppe Conte
Il nostro partito per l'unità e per una coalizione che andrà costruito attorno a noi con generosità ed impegno
Sotto al palco il vice segretario Peppe Provenzano scrive Monica Guerzoni applaude sollevato ma quale Hopa di Conte sul Pd il perno della coalizione saremo noi
Eletta lo ripete più volte si dice sicuro che l'alternativa la destra si costruirà attorno al PD
Il messaggio di Letta e insomma che l'alleanza per le politiche si farà ma non sta scritto da nessuna parte che il candidato premier dovrà essere Conte il segretario
Dichiara però finito il tripolare ISMU nato con le edizioni del due mila tredici e in Agorà la nuova fase del
Bipolarismo estremo dove una posizione intermedia non c'è e gli elettori staranno di qua o di là leali al governo Draghi come il PD oppure alleati con i governi ungherese e polacco insomma la contrapposizione
Tra i due poli e di fatto tende allo stesso obiettivo schiacciare la democrazia dentro un equilibrio bipolare
Anche se c'è una legge proporzionale che in qualche modo dovrebbe interpretare una geografia diversa ma le forze politiche escono dalle sale dalla Seconda Repubblica e sono figlio di questa cultura difendono la contrapposizione bipolare anche per impedire Letta ma allo stesso modo Salvini da parti opposte che nasca qualcosa di alternativo al centro questo qualcosa ancora come sappiamo non è nato anche se ovviamente
C'è chi si interroga sulla necessita di una offerta politica alternativa al bipolarismo
Destra sinistra ne parla anche la stampa della della chiusura
Della campagna Fidel dalla festa dell'Unità di di Enrico Letta a Bologna e c'è anche una chiacchierata un colloquio di Fabio Martini collo Romano Prodi il quale parla un po'anche delle delle dei retroscena dei pettegolezzi sul Quirinale
Ma lancia anche un messaggio alletta se il Pd deciderà di spingere per una politica di forte rivendicazione di diritti sociali e cioè lavoro scuola salute case i voti pioveranno
E i diritti individuali quelli civili dice che sembrano prevalere nell'agenda demmo come quelli appunto sulla legge
Zanna e sullo ius soli l'affermazione dei diritti individuali avviene solo discepolo Prodi se esiste una rete sociale un messaggio forte chiaro mandato alla leader democratico Enrico Letta
Ma prima delle elezioni politiche scrive ancora Fabio Martini si consumerà la battaglia per il Quirinale e sempre lì si torna
Con altri due grandi enigmi oltre all'incognita di Mattarella il primo laddove Draghi ascende se al Colle
Ciò significherebbe che l'attuale governo da oggi a solo quattro mesi di vita l'Italia se lo può permettere
Dice Prodi quel che i partner europei i mercati ci chiedono e la stessa cosa continuità questo è il valore da garantire qualsiasi sia l'equilibrio crisi di TIR miniera secondo enigma come sostengono i fan di Draghi al Colle è vero che dal Quirinale si può governare il Paese
E e Prodi risponde una volta in Giappone mi chiesero lei come capo del governo aveva autorità o potere
Il capo dello Stato dice Prodi a autorità e ha potere nei momenti di crisi ma non ha potere di governo due diciamo affermazioni
Che lasciano per intendere la
Il favore di di Romano Prodi per una prosecuzione
Di Draghi a Palazzo Chigi
E non al Quirinale questo questo il messaggio il metano è saggio che viene dalle dichiarazioni di Romano Prodi alla stampa raccontate da Fabio Martini come vi dicevo ci sono scambi di battute
Violente ma sono schermaglie prive di conseguenze politiche tra ancora la lega e il ministro La Morgese è una pantomima lasciatemelo dire che va avanti ormai da un mese e serve est
Probabilmente a a assegnare
Un'identità
Elettorale più che a condizionare l'azione di governo ma Salvini ovviamente come sapete gioca tutto sul terreno dei mediatico e quindi per lui è un un messaggio importante ieri la la volgersi in un'intervista
Ha ha preso posizione a criticato duramente il leader della Lega dicendo che le sue iniziative mettono in discussione indeboliscono il governo oggi
Salvini replica allora Morgese dice lavori e si dimetta sono due mesi che aspetto un confronto terrei sbarchi senza soste clandestini violenti e spaventoso che l'unica preoccupazione del ministro siano le critiche della lega se non può o non sa o non vuole fare il suo lavoro lasci fare a qualcun altro
Matteo Salvini nel pieno del suo tour elettorale non dimentica però con lei che ha eletto suo avversario privilegiato dentro al governo la ministra dell'interno Luciano la Morgese che ieri in un'intervista al Corriere all'ha detto che quando gli attacchi partono da chi sostiene il governo
Diventando martellanti e personali finiscono per danneggiare l'immagine dell'amministrazione dell'intero esecutivo in un momento molto delicato per il Paese nel quale occorrerebbe più coesione scrive Marco Cremonesi sul Corriere della Sera A pagina tredici e poi i salmi città le aggressioni del somalo gli accoltellamenti come prova di una inefficienza di governo come se
E un ministro dell'Interno potesse rispondere dei delitti come se durante la sua
Presenza a Palazzo Chigi non si fossero stati molti atti di violenza
Ma si sa la propaganda politica e fatta di emozioni in questo Paese e fatta anche di emozioni diciamo che non hanno fondamento nella realtà
E poi e poi ci sono le sfide
Per le amministrative ormai siamo vicini alla scadenza di ottobre
I primi sondaggi segnalano nelle grandi città gli equilibri fra i candidati e le forze politiche
A Roma il leader il candidato del centrodestra Michetti e in vantaggio a alla sui sui rivali Gualtieri Calende randagi ma al ballottaggio il secondo testato cioè Gualtieri il candidato del PD
Vincerebbe ma vincerebbe anche Calenda ancora più ampiamente con Michetti questo il risultato di sul sondaggio che fa la la stampa e la repubblica
Michetti al primo turno e al trentuno per cento il sondaggio di io trend per Jedi visual sulle intenzioni di voto quindi Michetti al trentuno Gualtieri al ventisette
Raggi al diciannove che insieme con Calenda anche lui al diciannove sostanzialmente quindi e queste le le le la prima le posizioni sembrerebbe che i due candidati destinati al ballottaggio siano Enrico Michetti e Roberto Gualtieri però però se poi vai a vedere i risultati di un'eventuale ballottaggio il più forte
Candidato
E Carlo Calenda che sconfiggerà ebbe Michetti addirittura sessantuno e sei a trentotto e quattro
Mi mentre Gualtieri vincerebbe con Michetti cinquantotto i cinque
E a quarantuno e cinque e Michetti vincerebbe solo se al ballottaggio arrivasse in Virginia Raggi in quel caso cinquantatré nove contro quarantasei e uno
Questo sondaggio precisa però la stampa e anche la Repubblica prevede che ci sia ancora un quarantaquattro per cento di indecisi e quindi il risultato e tutt'altro che che che definitivo però su una cosa i romani sono certi scrive la Stampa secondo il settantatré per cento di loro il giudizio nei confronti della raggi
Abbastanza negativo o molto negativo quindi l'operato dell'amministrazione del Movimento cinque Stelle in questi cinque anni a Roma riceve una censura netta
Questo il il dato che riporta il sondaggio di
Io Trend per il gruppo Gelli
A pagina sei libero raccontano anche di una certa irritazione del leader di azione Carlo Calenda che da quando si è avvicinato alla a a Gualtieri nei sondaggi non viene più invitato in tv mentre era un habitué del Torchio
Serale e questa discriminazione avrebbe indotto Calenda a proporre un ricorso all'Agcom questo scrive Alessandro Giuli sulla prima pagina della di Libero ora che Calenda tallone il PD è sparito dalle tv
E questa e la segnalazione che fa il quotidiano
Di
Alessandro Sallusti il leader di Azione scrive vicinissimo al candidato demiurgo Altieri ma nessuno lo invita
In trasmissione pronto l'esposto all'Agcom
Questa vicinanza peraltro dal sondaggio che vi ho raccontato non è propriamente un tallone amento perché mancano otto punti però come anche
La Repubblica e la stampa scrivono c'è un quarantaquattro per cento di indecisi e tutto può accadere nelle prossime quattro settimane
Vi segnalo ancora sul piano politico l'iniziativa di Beppe Grillo che rompe il silenzio e scende in campo
Per sostenere il referendum sulla depenalizzazione della cannabis proposto dall'associazione Luca Coscioni
Dai radicali italiani da possibile da Rifondazione Comunista da potere al popolo da più Europa e da Rita Bernardini
Mossa di Grillo dopo il silenzio cannabis dice firmato il referendum una mossa politica un'altra dopo quelle del reddito di base universale scrive il Corriere della Sera a pagina undici
Sempre insistendo su un cavallo di battaglia del movimento Beppe Grillo interviene sui social network e sul suo blog per prendere posizione sul referendum
Per depenalizzare la cannabis in Italia e aprire la strada alla legalizzazione servono cinquecento mila firme entro il trenta settembre due mila ventuno
Firmate e fatte firmare scrive il fondatore del Movimento cinque Stelle le parole del Garante vengono riprese da alcuni parlamentari come Francesco Berti
Auspico che il movimento supporti in maniera compatta e decisa il referendum la mossa di Grillo
Innervosisce alcuni esponenti che vorrebbero fosse Giuseppe Conte ad intervenire sull'agenda e nel movimento c'è chi è convinto che sia il preludio ad altri interventi
Beppe una mina e immarcabile per chiunque vedremo cosa combinerà dicono i pentastellati
Questa
L'iniziativa di Grillo su questo referendum che è stato presentato
Proprio proprio ieri l'altro ieri
Dai proponenti e che sta già raccogliendo molte firme anche perché da quando è stata approvata la possibilità della firma digitale lo strumento del referendum diventa uno strumento molto accessibile e la la la il tetto delle cinquecento mila firme non è più una montagna da scalare questo probabilmente segnerà un nuovo protagonismo della democrazia diretta nella politica italiana
E penso che come sempre la tecnologia apre nuovi fronti e e e probabilmente anche questo sarà un fronte che impegnerà la politica a discutere nei prossimi mesi
E poi
E poi
E poi che cosa di che cosa parliamo parliamo ancora di politica ma di politica di governo perché il governo sta studiando lei iniziative relative alla manovra
La manovra che ha due scadenze importanti la riforma fiscale e la riforma delle pensioni come sapete scade
Il provvedimento di quota cento che le durava tre anni
E quindi si impone una riforma delle pensioni per evitare lo scalone che riporti a sessantasette anni l'età pensionabile e quindi faccia scattare i cinque anni il in avanti la data del pensionamento
Ci sono varie idee su questo vediamo come le raccontano i giornali il primo giornale che se ne occupa e il Messaggero che ci apre proprio il giornale con un articolo di Umberto Mancini a pagina due
Fisco in manovra fisco e lavoro e con la manovra questo il il l'articolo Umberto Mancini
Tesoro al lavoro per mettere a punto la manovra scrive il Messaggero si parte da una base di venti ventidue miliardi con un occhio alla riforma del fisco visto che la legge delega dovrebbe essere varata a breve forse in settimana
Ma la scadenza di metà ottobre per il varo della legge di bilancio subito dopo l'aggiornamento del Def di fine settembre si avvicina a grandi passi
E ha già fatto salire la tensione su molti interventi dal possibile alleggerimento immediato del cuneo fiscale
Due tre virgola cinque miliardi cioè la riduzione del costo del lavoro alla riconfigurazione soft del reddito di cittadinanza oggi costa sette otto miliardi all'anno
Al dopo quota cento con il fondo per uscire quattro anni prima ovvero a sessantadue anni dedicato alle imprese in crisi o in transizione energetica anche qui il costo varia dai due virgola cinque
A tre miliardi al secondo della formalizzazione finale della misura e poi ci sono i nuovi ammortizzatori sociali
Il cui costo a regime dovrebbe essere di tre miliardi l'anno per lo Stato l'istruttoria tecnica appena cominciata ma i partiti stanno già avanzando le loro richieste mettendo dei paletti l'obiettivo di Palazzo Chigi scrive Umberto Mancini sul Messaggero
è sempre quello di spendere con attenzione evitando di appesantire ancora il debito
Un aiuto arriverà dal ritmo sostenuto comunque ripartita l'economia al momento i tecnici del governo ipotizzano per la fine dell'anno un rialzo del PIL del cinque virgola sette cinque virgola otto per cento
Ma non si esclude di arrivare al sei come stima anche Confindustria non sarà facile però mantenere questa andatura da boom economico come accennato il fabbisogno iniziale stimato
Di venti ventidue miliardi dal finanziamento della nuova Ching universale alle connesse politiche attive per il lavoro dalla riforma delle pensioni
Alle misure mirate per la crescita parallele ma non certo sostitutive di querele recuperi Plant c'è da tener conto cari radioascoltatori che e chiaro che il PIL di questo anno e l'effetto di un rimbalzo dopo e la la crisi
Che la pandemia imposto all'economia italiana la stagnazione imposta alla alla economia italiana ma è evidente che l'anno prossimo per questa performance non potrà assolutamente essere garantita
Sul tavolo come vi dicevo c'è anche la proroga al due mila ventitré del superbonus del centodieci per cento che pure fa discutere
Con altre semplificazioni in vista per far decollare la misura la sintesi verrà fatta da Palazzo Chigi come noto scrive Umberto Mancini Salvini Matteo Renzi ha promesso il reddito di cittadinanza sotto accusa
E la lega punta un forte ridimensionamento condiviso anche da Forza Italia Italia viva addirittura evocato un referendum per bloccarlo ma i Cinquestelle difendono a spada tratta il sussidio appoggiati da Leo e PD
Che però lo definisce migliorabile questa sembra essere anche la linea di Palazzo Chigi intenzionato a tenere in vita lo strumento ma potenziando i controlli e rendendo più veloce l'accesso al lavoro dei beneficiari
La riforma degli ammortizzatori targata Orlando scrive Mancini
Non convince soprattutto per i costi circa otto miliardi invece ne erano previsti tre come rileggevo prima il messo non comincia il MEF neppure alcune forze della maggioranza
Per Italia viva gli oneri andrebbero contenuti evitando la Ching gratis per le piccolissime imprese
E anche lega e Fratelli d'Italia non mostra e Forza Italia scusate non mostrano particolare entusiasmo nei confronti del Progetto
Questo Umberto Mancini sul Messaggero poi invece sulla Repubblica ci sono delle indiscrezioni più precise per quello
Che potrebbe essere l'approdo della riforma pensionistica se ne parla A pagina ci quindi ci dove si dice che lo scalone
Verrebbe evitato a partire da un'uscita flessibili a sessantatré anni lo scrive Rosaria Amato
Sulla Repubblica non ci sia non ci sarà però assicura
All'amato una riedizione di quota cento nonostante il leader della lega Matteo Salvini minacci le barricate dentro e fuori dal Parlamento per difendere la misura bandiera del suo partito ma neanche un ritorno al precedente regime previdenziale sarebbe iniquo chi chi matura il diritto alla pensione dal primo gennaio del due mila ventidue dove si aspetterà almeno altri cinque anni
Le forze politiche concordano tutte su questo aspetto però qui finiscono le certezze
Per il resto ci sono solo ipotesi che sembrano ruotare intorno a un numero che non è magico ma che potrebbe costituire un buon punto di partenza cioè il numero sessantatré
Posto cioè che quota cento permetteva di andare in pensione a sessantadue anni con trentotto di contributi
Ma che l'Unione Europea boccia senza appello riedizione della misura si può ragionare in termini di flessibilità di uscita a partire dai sessantatré
Come e da vedere e non nell'immediato la discussione entrerà nel vivo solo una volta varata la nota di O giorni me giovamento Alberto il ventisette settembre cioè
Probabilmente si entrerà si andrà in pensione a sessantatré anni ma ovviamente con un'uscita flessibile
E che o impone una riduzione del vitalizio
Vedremo come sarà graduata questa misura nelle prossime settimane
Intanto qui ci segnala la Repubblica un un dato importante soprattutto che si inserisce un po'nella polemica sul reddito di cittadinanza ma solo in apparenza perché il problema è molto più complesso
E e riguarda la qualificazione professionale dei nostri lavoratori
E c'è ci sono in Italia in questo momento due virgola tre milioni di disoccupati e che un dato importante ancora ma ci sono anche quattrocento mila posti di lavoro scoperti
Perché perché mancano le figure professionali per scoprirli e questo è il paradosso del mercato del lavoro italiano ne parla il l'inchiesta di affari finanza della Repubblica a pagina quattro a firma
Di
Chiedo scusa a pagina due
A firma di Luca piana l'autunno dei lavoratori scomparsi le imprese cercano quattrocento mila persone non solo camerieri perché sui camerieri c'era una polemica legata al fatto che il reddito di cittadinanza nel Mezzogiorno risulta dissuasivo dall'accettazione di un lavoro perché
Le paghe del lavoro manuale purtroppo solo talvolta uguali se non inferiori a quelle del reddito di cittadinanza e quindi è evidente che c'è un disinteresse ad accettare il lavoro e la misura del sussidio diventa una misura che scoraggia l'occupazione
Ma non solo camerieri scrive la Repubblica a dispetto di due-tre milioni di disoccupati anche l'industria fatica a trovare tecnici operai quel problema non riguarda il reddito di cittadinanza ma è più complesso
La svolta hi-tech che richiede infatti competenze che latitano per ragioni economiche e sociali e la discordia la riscossa scrive deve partire dalla scuola da quegli istituti tecnici
Di cui noi siamo grandemente chiatta aventi e chi invece in Germania hanno fatto la fortuna del lavoro anche su questo cioè nel ricoveri plant un impegno a qualificare questo tipo di formazione professionale così la Repubblica nel suo inserto affari e finanza molto interessante questa inchiesta di cui di parlavo poi c'è un altro tema importante di cui popoli occuparmi il tema della
Giustizia teme dalla giustizia che
Ieri è stato scandagliato per così dire dalla corrida della della sera con un'intervista di Milena Gabanelli a al procuratore capo di Milano
Francesco Greco Francesco Greco ne aveva per tutti si è tolto molti molti sassolini dalla scarpa e tra questi ha attaccato frontalmente il suo ex collega Piercamillo Davigo collega del pool di Mani pulite come sapete D'Arrigo secondo quanto riporta il fatto quotidiano sarebbe pronto a querelare
Il procuratore di Milano
Cerchietto accusato di aver fatto uscire i verbali del caso amata a pagina due il l'articolo del fatto quotidiano sul tema a firma di Valeria Pacelli e la prima conseguenza scrive
La Pacelli
Concreta di quella spaccatura del pool di Mani pulite di cui tanto si è parlato in questi mesi
L'ex magistrato Piercamillo Davigo ha intenzione di querelare il procuratore capo di Milano Francesco Greco l'ex collega con il quale quasi trent'anni fa ha condiviso le indagini più importanti di questo Paese
L'ex consigliere del CSM infatti maldigerito le parole di Greco nell'intervista di ieri al Corriere della Sera
Il procuratore traccia un bilancio della sua esperienza ormai agli sgoccioli a novembre andare in pensione nella procura di Milano parlando per la prima volta di quei verbali di Piero amara Ex legale
Esterno dell'ENI consegnati dal suo sostituto Paolo Storari a Davigo allora consigliere del CSM
Si tratta degli interrogatori in cui amara rivela l'esistenza di una presunta loggia denominata Ungheria della quale a sua detta facevano parte magistrati avvocati politici e imprenditori
Quello che sta andando in scena a Milano scrive ancora Valeria Pacelli e dunque uno scontro i cui protagonisti Storari Greco e Davigo sono tutti magistrati perbene di grande esperienza ognuno però
Da una prova versione di ciò che è accaduto intorno a quei verbali arrivati anche nelle redazioni
Dei due quotidiani il fatto e la repubblica
Per la Procura di Roma la postina sarebbe stata all'ex segretario di Davigo ritenuto estraneo alla vicenda partiamo dunque da Greco
Scrive ancora la Pacelli al Corriere lo dice chiaramente aver fatto uscire dal perimetro del segreto investigativo di verbali secretati che un atto irresponsabile poi la stoccata Davigo
L'uscita era nell'interesse di Davigo che non si è preoccupato sono talmente della sorte del procedimento quando ha lasciato il CSM
Quei verbali li ha abbandonati fatto imbarazzante e
Davigo per queste dichiarazioni
Pensa
Da quanto riferisce il quotidiano di Travaglio che comunque è sempre molto ben informato delle azioni della magistratura militante inquirente che Davigo e pronto a querelare greco fin qui
Il fatto quotidiano sul giornale c'è un'intervista molto bella che vi segnalo a un magistrato di lungo corso anche in un intellettuale editorialista
Carlo Nordio che
Parla di tutto parla della riforma della giustizia della crisi della giustizia del referendum
E invita alla all'appello a sostenere il referendum per separare le carriere uno dei sei referendum proposti
Da dai radicali con il partito radicale con la lega la separazione delle carriere spiega
Chiesta dal referendum di lega radicali sostenuto da Forza Italia può garantire meglio la terzietà del giudice non più collega del PM che sostiene l'accusa gli chiede Anna Maria Greco sentite cosa risponde Nordio
Sì ma non solo la separazione delle carriere
E consustanziale al sistema processuale accusatorio cosiddetto la per rimesso che noi abbiamo adottato in modo imperfetto con l'attuale codice Vassalli USA
Una parola molto molto duri molto difficile ma per i nostri radioascoltatori che lo conoscessero consustanziale vuol dire della stessa sostanza
Nei Paesi dove questo schema questo sistema è vigente dagli USA al Regno Unito dal Canada all'India non esiste
Dice Nordio la possibilità di transitare dall'una funzione all'altra come da noi dirò di più nel sistema accusatorio a me scusate nel sistema americano il giudice può diventare pm perché questa carica elettiva e se questo District Attorney infila una serie di indagini costose sbagliate viene mandato a casa mentre da noi viene promosso come accaduto nel caso Tortora e in tanti altri in conclusione la separazione delle carriere necessaria ma non sufficiente
Per un sistema realmente liberale perché perché dobbiamo scegliere tra i due sistemi inglesi americane coniugare poteri e responsabilità
In Gran Bretagna il pm l'avvocato dell'accusa e non dirige le indagini affidate a Scotland Yard mentre in USA il procuratore negli USA il procuratore
E il capo della polizia giudiziaria come da noi manona una responsabilità eletto ma una responsabilità elettorale capite qual è la differenza
E la la l'Italia è l'unico paese al mondo dove il pm alle garanzie del giudice e i poteri del super poliziotto senza rispondere a nessuno Cuesta segnalazione viene da un grandissimo
L'odioso del diritto di e di
Del diritto dei sistemi giudiziari di Federico lo studioso chi l'ha più volte segnalato questo problema
è un suo uso bolognese che ha segnalato appunto come il PM è un poliziotto irresponsabile nel sistema italiani responsabile perché alle garanzie del giudice ma dirige
La
La polizia giudiziaria con piena autonomia questa contraddizione evidentemente e lo specchio dell'anomalia italiana che Nordio giustamente segnala come si risana la magistratura gli chiede ancora Anna Maria Greco ora che la sfiducia degli italiani ha raggiunto massimi livelli in tempi brevi con il referendum risponde Nordio se vincesse sarebbe un messaggio cui il parlamento magari il prossimo perché con questo è impossibile non potrebbe sottrarsi
In in tempi più lunghi con una radicale rivoluzione copernicana della giustizia compresa la selezione dei magistrati e il sorteggio dei componenti del CSM un sorteggio non tra i passanti
Ma nell'ambito di un canestro composto da magistrati già valutati tre volte da docenti universitari di materie giuridiche dai componenti dei Consigli forensi e delle camere penali tutte persone per definizione intelligenti e preparati ma svincolate da legame lettorato con i magistrati sui quali si dovranno pronunciare
Il procuratore di Milano Greco dice che oggi la magistratura e più corporativa di una volta e che il caso Storari Davigo
E stato un attacco al suo ufficio condivide gli chiede Anna Maria Greco sentite cosa risponde Carlo Nordio Greco è un bravissimo magistrato ma è come il duca di Buckingham nel Riccardo terzo di Shakespeare
Uno dei primi a spianare la strada alla autoreferenzialità della magistratura è uno degli ultimi a sentire il peso della sua tirannide
Il pool di Milano avrà avuto alcuni meriti ma è stato il promotore di quella autocertificazioni di virtù della magistratura nella sua funzione palingenetiche salvifica della democrazia che oggi si critica
Tutti ricordiamo la brava ad televisiva quando i pm di Milano
Compreso Greco protestarono contro il decreto Biondi fui l'unico pm a denunciarne i pericoli e per tutta risposta fu il condono capo dai probiviri dell'Anm per renderne conto
Li manderà al diavolo ma Greco che è persona molto intelligente avrebbe dovuto capirlo allora quando i magistrati si schierarono contro il decreto Biondi
Altri tempi ma che aprirono evidentemente una pericolosa invasione di competenze tra la magistratura
E la Poli e l'autonomia della politica
Questo Carlo Nordio sul giornale vi segnalo ancora sempre molto interessante
Un articolo che mi sta molto a cuore perché un tema
Di cui si occupa radio radicale ma molto molto molto oscurato nel dibattito pubblico e cioè la maledizione dei beni confiscati alla mafia un bubbone
Che in nome della lotta alla mafia viene ignorato perché sotto l'ombrello di questa presunta obiettivo di legalità si consuma di tutto e di più
Ciascuno finge di non vedere lo sperpero di denaro pubblico e anche la corruttela che purtroppo evidentemente sì
Sviluppa ne parla Attilio Bolsoni sul domani in un interessante articolo a pagina sette intitolato la maledizione dei beni confiscati alla mafia in Sicilia e un tesoro sterminato
Nessuno è in grado di quantificarlo con precisione si parla comunque di trenta quaranta o anche cinquanta miliardi di euro capite di che cosa stiamo parlando
Evidente che gli appetiti sono tanti
Ma non solo quelli del Bosso che vorrebbe riprendersi il maltolto la roba che gli hanno portato via ce ne sono altri c'è una corsa a gestire
Le ricchezze della mafia diventate per sentenze ricchezze dello Stato una frenesia di frequente in Sicilia
Che è fuori controllo e alimenta corruzione e produce storture non solo in Sicilia caro Bolzoni
Sembravano scandalo tutto circoscritto al caso saputo la zarina di Palermo la giudice del tribunale
Per le misure di prevenzione che governava la macchina dei sequestri comune Affari di famiglia invece quella dei beni confiscati e proprio la maledizione siciliana l'ultima vergogna non l'ho scoperta qualche giorno fa un altro amministratore giudiziario arrestato
E un commercialista palermitano va be'poi racconta il il caso Bolzoni il pizzo alla consulente l'ennesimo caso ma
Racconta anche storie di fallimenti di aziende per crediti irrisori perché l'adozione del col l'uso che si fa del Codice antimafia
è un uso che di fatto privilegia i creditori ma determinati il fallimento di quasi tutte le imprese che finiscono nelle mani dello Stato infatti su settecentottanta aziende confiscati in Sicilia pensate sette centottanta aziende voi vi rendete conto di quale volume di affari di quanti lavoratori
Di quale economia è stata sottratta alla a ai privati accusati di mafia non tutti condannati perché poi una gran parte di queste aziende vengono restituite
O vengono comunque confiscate ma in presenza di giudizi di assoluzione questo è un altro paradosso su settecentottanta aziende dice Bolzoni
Soltanto trentanove risultano attive e una disfatta e non imputabile certo solo i solchi ai saccheggi dei compari della saputo
Per anni uno degli incrollabili punto di riferimento per l'azione giudiziaria riguardante la criminalità mafiosa del distretto di corte d'appello di Palermo
Ci sono i costi della legalità che pesa non la mancanza di un rapporto permanente tra autorità giudiziaria e l'agenzia nazionale dei beni confiscati che è un carrozzone clientelare
Un sistema di sostegno alle imprese confiscate che non funziona trapper dirlo Bolzoni che è stato uno
Dini giornalisti che più hanno sostenuto questa stagione queste misure è vuol dire che il problema esiste e forse ce ne dovremo occupare
Perché questa mano morta
Pubblica sui beni confiscati è una forma di legalità che si esercita con diciamo gli strumenti e lo con con la retorica della legalità
E che oggi
Viene completamente ignorata in nome dell'obiettivo della lotta alla mafia e chiunque osa parlarne viene anche coperto dalle critiche ma noi siamo abituati a prendercele queste critiche
E quindi lo segnaliamo perché fra l'altro siccome ci sta a cuore lo Stato di diritto gli strumenti con cui si operano queste confische
Ecco e e anche le cosiddette interdittive antimafia e che sono provvedimenti amministrativi decretati da un prefetto con
Una valutazione cosiddetta del più probabile che non ma sono nei fatti i provvedimenti ablatori provvedimenti
Punitivi che hanno una una un afflittività penale e quindi che hanno un un valori giurisdizionale su su chi li subisce
E determinò una lesione di diritti sostanziali delle persone non tutti mafiosi non tutti mafiosi purtroppo l'uso della parola mafia è servita per consolidare un carrozzone
Burocratico che è diventato anche giudiziario che è diventato e anche mediatico che è diventato un carrozzone clientelare sarebbe bene che prima o poi la politica se ne rendesse conto e qualcuno si facesse interprete quanto meno di una indagine di conoscenza se l'antimafia se la Commissione antimafia serve ancora a qualcosa sarebbe bene che la Commissione antimafia facesse luce e chiarezza su questa ambiguità che stanno dentro il sistema che rappresenta
Che con questo appello personale
Chiudiamo questa pagina e passiamo
Alla politica estera
Il messaggio di papa Francesco al premier magiaro Orban allargate le bacia gli altri si è sentito rispondere ora da Orban difendiamo difendi l'Europa cristiana un linguaggio non proprio tra sordi
Ma certamente non perfettamente coincidente perché la l'Europa cristiana di Orban non è la stessa di papa Francesco
Questa a simmetria viene segnalato un po'da tutti i i cronisti e commentatori del Corriere della Sera ne parla A pagina quattordici ma poi leggeremo un commento importante interessante del
Sulle pagine del giornale a pagina quattordici
L'articolo di Gian Guido Vecchi
Racconta l'incontro che dura quaranta minuti ci sono anche il presidente della Repubblica Janos Father e per la parte vaticana il segretario di Stato paroline il ministro degli Esteri Gallagher
Ma il primo ministro sopranista Viktor Orban e il più lesto diffondere la foto
Nella quale stringe la mano a Francesco ho chiesto al Papa di non lasciare che l'Ungheria cristiana Prisca dice il vertice privato il Vaticano si limita a un classico clima cordiale e non ci sono immagini con l'espressione del Pontefice mentre riceve il dono del premier
Una copia della lettera che il re Béla quarto nel mille duecentocinquanta aveva scritto al Papa Innocenzo quarto per chiedere l'aiuto dell'Occidente contro i tartari bellicosi che minacciavano l'Ungheria cristiana
Fa sapere il portavoce ungherese e basterebbe questo scrive
Gian Guido Vecchi a misurare la distanza tra l'idea di cristianità identitaria di Orban
E il magistero di Francesco che di lì a poco spiega ai vescovi che la diversità fa sempre un po'paura ma l'appartenenza alla propria identità non deve mai diventare motivo di ostilità e di disprezzo degli altri
Fino a scandire davanti alle diversità culturali
Etniche politiche religiose possiamo avere due atteggiamenti chiuderci in una rigida
Difesa della nostra cosiddetta identità oppure appendice all'incontro con l'altro e coltivare insieme il solo su il il sogno di una società fraterna questo
Il pensiero del Papa ovviamente
Molto chiaro molto netto
Dopo la presa di potere dei talebani Orban aveva detto ricorda Gian Guido Vecchi proteggeremo l'Ungheria dalla crisi dei migranti
Francesco aveva pregato perché molti Paesi accolgano e proteggano gli afgani che cercano rifugio ma è una questione di fondo di là dei migranti c'è la parte di zio e c'è la parte del mondo
Quanto è distante colui che regna in silenzio sulla croce dal falso dio che vorremmo regna se con la forza
E riducesse al silenzio i nostri nemici
Questo dice il Papa alla messa e insomma mi pare che il messaggio sia molto chiaro e che non completamente coincidente anzi piuttosto divergente ma ci sono interessi ovviamente geopolitici e anche interessi di carattere religioso che
Hanno fatto sì che l'incontro si svolgesse e di questi interessi parla il giornale con un'analisi molto attenta
Di Riccardo Felicetti alla fine l'incontro c'è stato scrive pelli Cetti e a quanto pare in un clima cordiale parla Francesco oltre al presidente ungherese Janos another ha incontrato a Budapest l'inviso premier Viktor Orban
Niente di sorprendente se non fosse che fino a qualche giorno fa aleggiava qualche ombra di incertezza sollevato dallo stesso Pontefice
Bergoglio infatti aveva fermato l'Inter in un'intervista di non sapere se avrebbe incontrato il premier magiaro
In una delle capitali del sopra Nismo un messaggio che in qualche modo rimarcava la distanza fra il Vaticano e la politica del governo ungherese
Ma d'altronde sui migranti e sulla gestione dei relativi flussi la posizione di papa Francesco è diametralmente opposta a quella di Orban dice pellicce
Il pontefice da quando è salito al Soglio ha sostenuto e predicato i principi di solidarietà e accoglienza con addirittura più forza rispetto ai suoi predecessori
La visione simile su temi come la bioetica con i diritti degli omosessuali non sembrano sufficienti ad avvicinare
Bergoglio ad Orban
E il premier magiaro dal canto suo e qui c'è la l'acutezza di questa analisi non solo ha sempre ribadito di voler preservare l'identità culturale e religiosa del Paese ma messo in pratica questo pensiero
Comune alla maggior parte degli ungheresi sbarrando le porte agli immigrati e non è poi da sottovalutare il fatto che gran parte della Chiesa ungherese
Sia schierata con Orban questa di fatto e la dimostrazione che la Chiesa non sia un monolite sulle questioni temporali ed è un discorso che si può allargare a tutti quei Paesi europei del Gruppo di Visegrad Ungheria Polonia Slovacchia Repubblica Ceca dove il cattolicesimo nonostante si vive un'epoca di relativismo e secolarizzazione è rimasto un punto fermo
Non a caso sono proprio questi Paesi dove ci si battezza di più ci si sposta di più inchieste dove il numero dei cattolici praticanti e tra più alti d'Europa
Questo ha spinto il Vaticano muoversi con passi felpati e ad affermare che quelle in Ungheria non sia una visita di Stato ma un viaggio spirituale per celebrare la messa conclusiva del cinquantaduesimo congresso e coloristico internazionale
Non a caso infatti dopo l'incontro di quaranta minuti con il premier Orban la sala stampa vaticana ha comunicato tiene i colloqui si è parlato del ruolo della Chiesa del Paese
L'impegno per la salvaguardia dell'ambiente la difesa e la promozione della famiglia insomma temi non divisivi in vista anche della seconda tappa del viaggio cioè la Slovacchia chi è rimasta una roccaforte del cattolicesimo
Così l'analisi di Riccardo pelli Cetti sul giornale A pagina a pagina undici
Mi resta da segnalarvi quanto sta accadendo in Afghanistan e poi c'abbiamo la conclusione della nostra segna stampa
In Afghanistan e ieri i talebani hanno fatto sapere che sta per scattare stanno per varare l'amnistia per tutti coloro che hanno collaborato con le forze della NATO
E naturalmente questa dichiarazione suscita molta diffidenza e molta sfiducia perché nessuno crede che l'amnistia
Poi sarà rispettata e non sia semplicemente uno specchietto per le allodole per in qualche modo rassicurare il Paese e anche ottenere un certo atteggiamento di fiducia benevolo da parte dell'Occidente
Il governo talebano annunciato scrive Francesco Semprini inviato a Kabul
Che le donne potranno continuare a studiare all'università ma nelle aule saranno imposti la segregazione di genere e l'abbigliamento islamico e che è stata varata l'annunciata amnistia generale
Per chi ha collaborato col presidente esecutivo le forze straniere militari agente di polizia inclusi davvero non ci credete dicono dice un interlocutore di Semprini che voleva venire in Italia ma si ritiene in qualche modo ingannato dagli italiani perché è stato scaricato e ed è rimasto lì non appena il mondo si distrae dice
Cayman
Quelli i talebani si dimostreranno per quello che sono e questo
Confermato anche dalle lettere numerose lettere che ce lo segnala Repubblica a pagina tre giungono in Italia da parte di ancora Fogliani che
Dicono aiutate Citti gli afgani in pericolo c'è un muro diplomatico
L'articolo e di Floriana Buhl von a pagina tre
Sulla ancora sulla Repubblica l'analisi di
Giampiero Massolo
Spiega qual è il livello del tra della della rete diplomatica si è attivata per gestire gli esiti della crisi afgana leggiamola a conclusione della nostra rassegna stampa perché un contributo
Di di competenza utile alla comprensione di quella complessità difficile che le crisi internazionali scrive ma solo evitino di diventare un gioco a somma zero l'Afghanistan non fa eccezione
Non mancherebbero i motivi per la comunità internazionale di Mosca si compatta tra minaccia già i distretti flussi di profughi
Unire gli sforzi è forse l'unica possibilità per limitare i danni eppure la difficoltà della presidenza italiana convocare un G20 straordinario A B vi ricordate Draghi lo voleva subito convocare ma non se vede
Dimostra che le agende divergono e che sia esita a scoprire le carte al di là delle potenze regionali
Troppo settoriali ambigue come il Pakistan per non far parte esse stesse del problema le possibili soluzioni sono in mano i grandi la Cina la Russia l'Occidente per quanto ammaccato
Il nodo e trovare una modalità per lavorare insieme Cina e Russia scrive ma solo hanno molto in comune condividono i timori per le conseguenze dell'instabilità afgana
Difficile che le crisi internazionali però per cui chiedo scusa ma Repubblica nel nella girata poi riparte dall'inizio dell'articolo quindi dobbiamo trovare il punto in cui eccolo qui
Cina e Russia hanno molto in comune condividono i timori per le conseguenze dell'instabilità afgana l'ambizione di sfruttare i vuoti di potere
Per proiettare egemonia interessi economici
L'ambizione dimostrare la debolezza e l'inaffidabilità dell'America che abbandona i propri alleati entrambe soffrono della mancanza di interlocutori davvero in grado di mantenere gli impegni nel governo dei talebani
Divisi tra molte fazioni in mano la pericolosissima Rete Haqqani per la sicurezza
Poco in controllo fuori Kabul non immuni da connivenze con i giellisti sul terreno paradossalmente e Pechino ad essere un po'meno in difficoltà
Avrebbe preferito lo status quo gli Stati Uniti impelagati e i pare gare i talebani al palo ora le incognite non mancano ma il vantaggio di avere obiettivi chiari mezzi finanziari per perseguirli
L'M per influire sugli avventurismi pachistani tenterà di sterilizzare la solidarietà ai sta islamica dei Talebani per Youri dello sì anche con aiuti umanitari e Bilancio
Di sfruttare affini egemonici sui progetti infrastrutturali di ampia prospettiva di mettere in sicurezza con l'aiuto talebano il corrotto il corridoio di Fava Maccanti
Collegamento lebbra al Gico con il suo territorio potrebbe pensare di farlo anche senza troppa collaborazione internazionale non fosse che l'Afghanistan e noto anche i cinesi per essere la tomba degli imperi
Mosca dal canto suo sembra trovarsi in una situazione più complessa avrebbe apportato di mano un ritorno all'egemonia nelle repubbliche dell'Asia centrale che guardano di nuovo verso la Russia dopo il Rent tracimano americano
Rischia per sovraesposizione sovraesposizione delle sue forse per scarsità delle risorse di dover subire l'esodo di profughi afgani in quei Paesi e di non riuscire ad arginare
Ove il santuario terroristici si consolidassero il Giainismo i propri confini come ormai da tempo scrive ancora ma solo cerca di sfruttare gli spazi delle crisi ma da sola non è più in grado di fare la differenza restano Occidente obbligato a giocare di rimessa dopo il drammatico e fallimentare Vito dal paese conserva l'interesse ad evitare che la gestione dei seguiti
Nel dossier l'afgano passi del tutto sopra la sua testa trovandosi poi a subirne le conseguenze
A disposizione due strumenti importanti la dipendenza dei talebani dalle riserve congelata a Washington vi ricordo questo aspetto ci sono le riserve dei talebani che sono congelati in Occidente
E l'insostituibilità della potenza aerea americana per ogni seria azione anti jihadista
Entrambi sono nel nostro interesse
Servono ai talebani non sono facilmente fungibili neppure per Cina e Russia non è il momento di dividersi tra le due sponde dell'Atlantico i conti si faranno dopo ora conviene operare insieme insomma
Una Cina alle prese con un boccone forse troppo grosso
Una Russia che mostra i suoi limiti un Occidente che riprenderebbe slancio dallo nuova sfida comune
Ecco i termini che potrebbero spostare il risultato dell'equazione
Dalla somma zero ad un risultato utile cooperativo con l'attenzione americana rivolta altrove spetterebbe all'Europa a prendere l'iniziativa
Intanto sostenendo con convinzione gli sforzi del presidente Draghi nell'ambito del G venti e poi promuovendo sulla base delle cointeressenze emersi in quella sede
Un gruppo più ristretto magari guidato dall'ONU di Paesi di protagonisti della crisi
Sarebbe un esempio concreto di autonomia strategica europea utile a consolidare gli interessi occidentali insomma
Europa se ci sei batti un colpo dice ma solo perché ma solo credo perché credo che l'accento corretto sia ma solo mi scuso non me ne voglia
La l'ambasciatore se ho pronunciato male il suo cognome
Dice
E questa è l'occasione per l'Europa
Per far valere il suo peso perché strategicamente il disimpegno americano offre al protagonismo europeo
Anche alla sua mangiare capacità di dialogo con Cina e Russia una possibilità di creare un fronte comune per gestire la crisi talebana staremo a vedere
Se in questo caso
La la l'unità dell'Europa s'e e sosterrà l'iniziativa di Draghi e se il G venti sarà
La sede di questa trattativa e di questo incontro fra interessi geopolitici globali
Io vi ringrazio per l'attenzione vi ricordo che sono le nove zero uno ma che noi domani alle sette e trentacinque ci rincontriamo qui sulle frequenze di Radio Radicale per un'altra puntata di stampa e regime buona giornata a tutti
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