Tra gli argomenti discussi: Rassegna Stampa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 34 minuti.
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giornalista, saggista, condirettore del Corriere dello Sport - Stadio
Carriera gli ascoltatori di radio radicale benvenuti a stampa e regime oggi martedì quattordici settembre due mila ventuno sono le sette e trentotto vediamo subito il sommario delle notizie di giornata
Green passa alla via con la spinta anche dei ministri leghisti come Giorgetti che lo vuole anche in azienda ma la lega e spaccata e un convegno Novak mette ancora in imbarazzo Salvini per intanto il green passa debutta a scuola senza problemi nella primo giorno delle elezioni la campagna per le amministrative
E infuriano le polemiche ma anche i sondaggi al Napoli fuori la lega
E tre liste per il candidato del centrodestra Maresca da parte decisione del TAR Maresca che dice è morta la democrazia annuncia ricorso al Consiglio di Stato a Torino
Testa a testa nei sondaggi tra il candidato del centrodestra Paolo da Milano e quello del centro sinistra Stefano Lo Russo e ammirano
E Sala al cinquantuno per cento nei sondaggi che lo accreditano di una vittoria al primo turno contro lo sfidante Bernardo fermo al trentasette per cento
Dialogo sul colletta vallette Meloni alla presentazione del libro del giornalista Fabrizio Roncone i due leader concordano che il l'elezione del nuovo capo dello Stato debba avvenire con una maggioranza bipartisan ma la lega della la leader di Fratelli d'Italia dice no al bis di Mattarella
Valanga di adesioni al referendum sulla depenalizzazione della cannabis proposto dai radicali italiani e da molte altre sigle e tra cui l'Associazione Luca Coscioni
Più Europa potere al popolo
E e Rifondazione comunista e è possibile
Grazie alla firma digitale raccolte già moltissime firme e poi il dibattito sul riformismo al congresso di libertà e uguale di Orvieto ne parleremo anche di questo nella nostra pagina politica ancora temi che ci riportano sull'economia il caro bollette da ottobre più quaranta per cento sulla luce fa discutere
E economisti e politici e a riaccende le polemiche sul nucleare
Draghi spinge sulla riforma del fisco che approda in Consiglio dei ministri insieme a quella del catasto ci sono i dati sul lavoro il prezzo della pandemia e costato un milione e duecento mila posti di lavoro persi a pagare sono stati le donne i giovani migranti e quota cento e costata undici virgola sei miliardi per pensionare trecentoquarantadue mila persone ma non ha prodotto l'assunzione dei giovani che era stata promessa sciopero della Rai paralizza la tv di Stato parleremo anche di questo parleremo anche del vertice del consiglio di Generali e della ricandidatura dell'amministratore delegato donne contrastata dai soci di minoranza
E poi ancora
Un la cronaca indagato il nonno del piccolo evitando per sequestro di persona Cacciari complici del rapimento del bambino portato in Israele con un aereo dalla Svizzera si muove anche la Farnesina
Il rinvio a giudizio Die Zeit in Egitto scuote le coscienze rischia cinque anni di carcere per una nuova e inattesa imputazione avverte difeso i copti e in Italia
A Cosenza un moribondo detenuto dall'ospedale torna in carcere muore ne parla il Riformista e lo racconteremo nel corso di questa conferenza stampa poi la il grande grandi questioni internazionali
Parto Draghi Iman crollo su difesa migranti e riforma della UE e pronta la bozza
Di un trattato di cooperazione rafforzata tra Italia e Francia ma intanto il cancelliere austriaco Curzi intervistato dalla Stampa dice
Chiudere i confini emigranti e la pandemia ora è finita ritorni il dico il rigore fiscale
Parleremo anche di questo nel corso della nostra rassegna stampa mi pare di aver letto più o meno tutti i punti chiave della dell'offerta informativa dei quotidiani italiani adesso vediamo i titoli dei principali giornali
La prima pagina del Corriere della Sera evitando rapito l'Italia si muove e poi la scuola è ripartita senza intoppi Giorgetti Green pass a tutti i lavoratori
La stampa Fisco arriva la riforma
Draghi Green passo Giorgetti si smarca da Salvini estensione per tutti i lavoratori da lunedì terza dose ai fragili
La Repubblica Salvini finisce all'angolo Giorgetti apre all'obbligo di Green passi per tutti i lavoratori governare significa assumersi responsabilità il giornale scossa in bolletta Cingolani replica al no dei grillini al nucleare rincari sull'elettricità del quaranta per cento nel prossimo trimestre è colpa del costo delle materie prime il mattino Maresca perde quattro liste Napoli centro destra nel caos il domani
L'incubo senza fine di Patrick Zanetti oggi il processo rischia cinque anni Il Sole ventiquattro Ore catasto rispunta il piano di riforma al lavoro in vista del Consiglio dei ministri torna l'idea di revisione dei valori catastali
Il fatto quotidiano la stangata luce gas e pasta più duecentoquarantasette euro a famiglia se il governo sta fermo e poi ancora
La verità gli infermieri siamo vaccinati però tra noi e boom di infezioni allarme dagli ospedali cinquanta contati al giorno
Il tempo piano con la terza dose il generale figliolo parte con una nuova iniezione fragili ma gli scienziati di mezzo mondo lo sconsigliano l'avvenire Europa aprì le porte il Papa in Slovacchia accogliamo gli assetati del nostro tempo oggi l'incontro con la comunità rom
Il Messaggero lavoro Green pass per tutti
Statali un quarto senza vaccino libero bollette più quaranta per cento il conto dei Verdi il manifesto la bolla del gas il Ministro della transizione ecologica
G Cingolani conferma le bollette energetiche aumenteranno del quaranta per cento tutto a Coppi colpa del prezzo del gas e della CO due prodotta
E poi ancora il dubbio io so i pm di Milano volevano il potere intervista a Tiziana Parenti
E poi la notizia bollette elettriche più care del quaranta per cento l'ultima perla del ministro alla transizione nucleare
Il foglio a un'intervista a una editoriale dell'Idi del direttore Claudio Cerasa Salvini e Melloni ottantadue milioni di schiaffi e poi la ragione
A un editoriale del direttore Davide Giacalone intitolato dignità e lavoro questi i titoli dei principali quotidiani vediamo subito le notizie partendo dal tema del green pass che
Registra un'accelerazione il governo e pronto alla cabina di regia giovedì per varare l'obbligo della del passaporto vaccinale
In negli statali nei trasporti miei teatri
Nelle palestre e probabilmente in discussione anche nelle aziende private
Mentre la lega registra una
Polemica interna è una spaccatura con una presa di posizione chiara del ministro Giorgetti sulla necessità di estendere il green passa anche alle impresse
Così ce ne parla il Corriere della Sera A pagina sei con un articolo di Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini
Il governo accelera sull'obbligo del green passa scrivono le due giornaliste del Corriere per il lavoro pubblico e privato giovedì approderà in Consiglio dei ministri un nuovo decreto che estende il certificato verde ai dipendenti della pubblica amministrazione
Dopo sanità e scuola toccherà ai lavoratori degli organi costituzionali delle agenzie già anzi fiscali degli enti culturali e poi federazioni sportive fondazioni istituti di ricerca
Enti di previdenza e forse anche le società partecipate dello Stato
Dopo la frenata della settimana scorsa innescata
Dalla contrarietà di Matteo Salvini ora il Governo allunga il passo si parte dagli statali scrivono la Sarzanini e la Guerzoni
Ma non è escluso che si riesca a chiudere questa settimana anche sul settore privato ad estendere cioè il certificato
Anche a tutto il mondo del lavoro su questo è favorevole il ministro Giorgetti estendere il green passa tutti i lavoratori è un'ipotesi in discussione con ferma
Giorgetti l'esigenza delle aziende di avere la sicurezza per chi opera nei reparti in linea con i governatori leghisti del Nord il ministro leghista pensa che si andrà verso un'estensione senza discriminare nessuno l'obiettivo fissato da Draghi scrivo ancora il Corriere della Sera
Di ampliare il più possibile il certificato lavoro pubblico e privato dunque non cambia l'autunno è alle porte bisogna spingere sui vaccini
E aumentare il numero degli italiani immunizzarsi la soglia del novanta per cento va raggiunta entro quattro settimane e mezzo prima che il ritorno del freddo faccia aumentare la circolazione del virus delle varianti dicono gli scienziati
Le esenzioni le sanzioni per i lavoratori pubblici saranno molto severe sia di carattere pecuniario che amministrativo si parla di multe dai quattrocento ai mille euro e della sospensione dallo stipendio il capitolo Pia
Scrive il Corriere della Sera è pronto mentre per il privato ci sono approfondimenti in corso Palazzo Chigi a spetta una proposta del ministro del lavoro che da settimane tratta su continui con Confindustria e sindacati essi tutti i nodi saranno sciolti
Entro giovedì si farà un provvedimento unico che tenga insieme lavoro pubblico e lavoro privato ma questa è un'ipotesi
Improbabile e molto più probabile che giovedì si parta con il lavoro pubblico per poi procedere successivamente anche con quello privato il Comi d'apre un caso al Senato dove un convegno organizzato dalla lega crea ancora imbarazzo sarà un'altra iniziativa targata lega e favore
A favore del libero pensiero come dice Alberto Bagnaia la libertà di opinione e una vittima del Comité eppure la lega scrive Marco Cremonesi sul Corriere della Sera alla vigilia del voto in Senato sul green passo non cessa di stupire
La senatrice Roberta Ferrero infatti promosso un convegno proprio Marrazzo a Palazzo Madama
Tutto votato a spiegare che il Comité una malattia curabili sì ma con un approccio terapeutico che si è utilizzato secondo ben precise regole
Porta alla guarigione di ogni sosta soggetto che si ammali o almeno e quanto afferma l'associazione Ippocrate ordo organizzatrice dell'appuntamento il cui approccio
Alla base farmaci
Estremamente controversi come l'idrossido loro china e l'inverno Tina il bello che parecchi dei partecipanti
Hanno dovuto essere tamponati d'urgenza nell'ambulatorio del Senato perché privi di Green pass valido Matteo Salvini nulla centra con il convegno fanno sapere dalla lega iniziativa di una singola parlamentare che fino all'altro ieri
Il sì era il leader leghista neppure era informato dell'appuntamento e il senso dell'iniziativa era quello del sostegno alle cure domiciliari però non è andata così
L'appuntamento segnava ancora cremonesi ha fatto infuriare sempre i più sempre numerosi leghisti convinti che le ultime iniziative a tema covi dove siano del tutto controproducente di retroguardia anche e soprattutto in vista delle amministrative di ottobre questo scrive il Corriere della Sera nella lega ovviamente il dibattito è aperto la posizione di Salvini
E all'angolo secondo quello che scrive Repubblica ma evidente che c'è un gioco delle parti per cui la lega di governo garantisce unità sull'applicazione delle riforme necessarie per mettere in sicurezza il Paese la propaganda politica invece bellica le tentazioni Novak sì di una parte dell'elettorato e Salvini non perde l'occasione evidentemente di giocare questo doppio ruolo
L'estensione del green passa scrive Emanuele Lauria nel retroscena della Repubblica a pagina cinque
Non ne sappiamo nulla quando ci sarà una proposta del governo ne parleremo Matteo Salvini si arrocca nell'attesa di un incontro con il premier Mario Draghi ma i big della lega sono già avanti uno alla volta il capo delegazione
Giancarlo Giorgetti e i governatori Fedriga Zaia Fontana hanno espresso un pieno riconoscimento
Dell'utilità dell'ascia passare sanitario che delinea già la posizione finale del partito arriverà il sì del Carroccio all'allargamento ai dipendenti pubblici dell'obbligo del certificato
Per quanto riguarda ulteriori provvedimenti si vedrà però Giorgetti si spinge persino oltre
E a metà pomeriggio davanti agli imprenditori riuniti ad Assisi apre pure all'ipotesi di un pass per tutti i lavoratori mettendo al primo posto l'esigenza delle aziende quelle di avere un sistema di certezze dice
Sia sotto il profilo sanitario sia sotto il profilo dell'organizzazione del lavoro
Se si estende il green pass non bisogna discriminare nessuno scandisce il ministro dello Sviluppo economico dunque le puri privati quasi un rilancio dal trombe
Spiega la Repubblica è il ragionamento come fa la lega che ha sempre avuto nel mondo produttivo del Nord il perno del suo lettorato a opporsi a un provvedimento caldeggiato anche la Confindustria che senso avrebbe ecco
Di fronte a queste prese di posizione dei maggiorenti del partito
E alle viste un nuovo cedimento di Salvini rispetto alla linea dura fin qui professata scrive Emanuele Lauria Chievo visto vicino all'istanza di Dino Max
Ho solo dei no pass il leader e all'angolo anche se formalmente nella lega non c'è alcuna divisione perché prima che si surriscalda se il dibattito il numero uno di via Bellerio
E i governatori avevano sottoscritto un documento in cinque punti il secondo prevedeva l'utilizzo del green pass per favorire aperture insicurezza partire dei grandi eventi
Ma senza complicare la vita degli italiani in questa fattispecie rientra l'estensione del certificato dipendenti pubblici per Giorgetti non ci sono dubbi
Sì e l'ombrello così ampio da coprire anche il via libera un impiego più diffuso del green passo
Distanze evidenti quelle tra Salvini e Giorgetti scrive ancora la Repubblica che ieri hanno fatto campagna elettorali in Umbria senza incontrarsi da giustificare una politica del doppio binario
Su uno viaggiano i proclami Salvini anni contro vincoli e imposizioni che attirano gli ancora troppo scettici del bacino sull'altro c'è l'adesione alle disposizioni del governo che invece accontenta gli imprenditori che vogliono scacciare l'incubo di un nuovo lotti da Onno
Questo dualismo è di di lotta e di governo per così dire di scienza e di razionalismo
E e segna un po'la politica ambivalente del partito del Di Matteo Salvini preoccupato di non perdere terreno nell'anche concorrenza di Fratelli d'Italia ma gli imprenditori
Sono molto chiari c'è un'intervista alla Repubblica
Degli industriali il presidente degli industriali del Veneto Enrico Carraro che dice molto chiaro Zaia Fontana Fedriga non sono solo i governatori ditte alle regioni più produttive d'Italia
Solo amministratori con un altissimo consenso popolare con un indiscutibile peso politico all'interno della lega per questo non capisco perché Matteo Salvini non ascolti i loro appelli all'obbligo di vaccinazione di Green pass
Alimentando la rivolta degli estremisti Novak
Credo che le regioni dei governatori di Veneto Lombardia Friuli Venezia Giulia debbano essere accolte
Anche a livello nazionale e dai vertici di un partito che ha accettato responsabilità di governo ambiguità e perdite di tempo non possono costare la vita a migliaia di persone il fallimento
Ancora di numerose impresse
L'impressione da imprenditori dice Carraro e che Salvini rincorre alle frange estremiste e ignori il centro moderato non è il solo a me tra i leader di partito né tra i sindacati mi auguro che ci ripensino rinunciando all'irruenza all'irrazionalità per rincorrere voti e essere così
Enrico Carraro presidente degli imprenditori del Veneto
Intanto come avevamo già detto ieri nella nostra rassegna stampa del lunedì
Dal venti settembre si procederà a somministrare la terza dose di vaccino i soggetti più fragili ce lo conferma la Repubblica a pagina quattro nessuna decisione
Scrive Annalisa Cuzzocrea nel suo articolo in apertura è stata presa sugli altri perché molto dipende da come continuerà l'epidemia al momento c'è un fisiologico rallentamento della campagna di vaccinazione
Con il settantaquattro per cento di seconde dosi e l'ottanta per cento di primi dossier registrate ieri ci si avvicina sempre di più a un nocciolo duro di persone difficili da convincere
Paragonati a quelli degli altri Paesi europei dati di contagi e mortalità italiani mostrano per adesso un quadro milione abbassare la guardia però e fuori discussione
Ed è per questo che l'estensione a tutti i lavoratori della certificazione verde considerata prioritaria senza il superamento del novanta per cento di vaccinati non si è certi di poter scongiurare un autunno difficile addirittura con nuove chiusura è questa la posizione degli scienziati ma anche quella del governo allineato su questa strategia e il primo giorno del green passa a scuola come gli avevo anticipato ha suscitato uguale che piccola polemica soprattutto nelle scuole dell'infanzia ma complessivamente è stato un insuccesso la scuole ripartite in presenza e i presidi sono riusciti
A gestire il flusso e incontro dei docenti del personale amministrativo
E i controlli
Del certificato vaccinale
Ce lo conferma Gianna Fregonara sul Corriere della Sera pagina otto la piattaforma scrive la Fregonara sta funzionando benissimo novecento mila sono stati le verifiche fatte solo tra le sette e le otto dichiara il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi a metà mattina quando si capisce che il rientro in classe di quattro milioni di studenti andato complessivamente bene
Persino i prestiti per voce del presidente dell'Associazione nazionale Antonello Giannelli dando un nome come voto in condotta
Non è non che non ci siano stati problemi qualche intoppo e persino delle proteste nelle scuole in cui la piattaforma non ha funzionato come doveva i presidi hanno usato l'approcci diciannove quella di ristoranti e musei
Semafori rossi per assenza di Green passa e ci sono stati un po'ovunque ma non sono state sorprese sono pochissimi coloro che non si sono presentati abbiamo alcuni professori non vaccinati che sono risultati malattia spiega Mario Rusconi
Presidente dell'Associazione nazionale presidi del Lazio ad un primo esame ci sono più non vaccinati tra il personale amministrativo che tra i docenti
E così il primo giorno di scuola questa è una buona notizia
Passiamo alla campagna
Per le amministrative come vi dicevo a Napoli il TAR a escluso la lista della lega e tre liste a sostegno del candidato Maresca
E questo ovviamente ha fatto scattare la polemica
E anche la protesta del candidato del centrodestra che ha annunciato ricorso al Consiglio di Stato
E morta la democrazia scrive Fulvio Bufi sul Corriere della Sera Catello Maresca dice che oggi è morta la democrazia sicuramente si sono ammalate chiaramente le sue ambizioni
Di diventare il nuovo sindaco di Napoli il TAR ha infatti confermato scrive buffi la bocciatura di tre liste a sostegno del magistrato in aspettativa candidato in rappresentanza del centrodestra e nell'elenco delle liste
Il nome dell'aspirante successore di De Magistris
Catello Maresca Catello Maresca sindaco c'è prima c'è prima Napoli che come si intuisce dall'assonanza del nome con lo slogan Salvini hanno prima gli italiani avrebbe dovuto portare a Palazzo San Giacomo una pattuglia di consiglieri leghisti
Segnando nelle ambizioni dei promotori la conquista di una posizione di rilievo in quella terza città italiana dove le bandiere dello schieramento di Salvini non hanno mai trovato nemmeno un po'di brezza che le facesse sventolare
Chiaro che alla luce di questo di questi ultimi sviluppi l'impegno della lega
E del suo leader in favore di Maresca e destinato a non lasciare alcun segno nella campagna elettorale
Già sono saltate un paio di manifestazioni una con il ministro Giorgetti una con lo stesso Salvini che sarebbe dovuto venire sabato scorso a Napoli a presentare i suoi rappresentanti ma per ovvi motivi ha preferito rinunciare
Oltre che allo sprint finale il candidato del centrosinistra che erano Manfredini netto vantaggio e lo stesso Antonio Bassolino pare destinato a raccogliere non solo il voto dei pochi nostalgici della sua ormai lontana stagione a Palazzo San Giacomo
Maresca bisogno del massimo impegno di tutti i sostenitori insomma sembra di capire da queste cronache che le candidature del centrodestra al Napoli e anche a Roma come abbiamo visto sono irte di difficoltà
E sia interni ossia organizzative come nel caso dell'esclusione delle liste sia in terre alla coalizione per polemiche che la dividono e ti fanno scattare rivalità
C'è un'intervista dello stesso Maresca all'al Mattino di Napoli a pagina tre nella quale Maresca
Naturalmente protesta fortemente parla sì di morte della democrazia e annuncia il ricorso al Consiglio di Stato non si dà per vinto
E quindi spera che le sue liste possono essere riammesse così come è stata riammessa quella della candidata del sostenuto dal l'ex sindaco de Magistris Alessandra Clemente bene
Danila da Napoli passiamo a Torino dove c'è un sondaggio sempre sul Corriere della Sera di Nando Pagnoncelli che certifica il testa a testa tra il candidato Paolo da Milano
Del centrodestra e quello del centrosinistra Stefano Russo sono quarantadue a trentanove secondo il sondaggio del del del Corriere della Sera ma al secondo turno scrive Pagnoncelli sarebbe avanti il candidato del PD e e invece ancora a Milano il il candidato del centrosinistra Sala già sindaco di Milano addirittura avrebbe quasi la certezza di poter essere eletto al primo turno secondo quanto ci racconta la stampa A pagina quindici con un cinquantuno per cento dei sondaggi
Dei consensi mentre il suo rivale Bernardo si fermerebbe al trentasette e due questi i i sondaggi ieri c'è stato inoltre un incontro tra esponenti di partiti contrapposti
Giorgia Meloni e Enrico Letta hanno parlato in occasione della presentazione del libero del giornalista Fabrizio Roncone alla Casa del Cinema
Che il libro si intitola razza poltrona una classe politica sull'orlo del baratro edito da Solferino
E i due leader di Fratelli d'Italia e del PD hanno convenuto su alcune cose che naturalmente si sono contrapposti su altre letta milioni Meoni dialogo sul Colle l'opposizione va coinvolta questo il titolo dell'articolo di Paolo De Caro sul Corriere della Sera divisi in Italia uniti per difendere l'interesse nazionale in Europa
E soprattutto concordi sul Quirinale almeno sul metodo il prossimo presidente dovrà essere eletto insieme a Fabrizio Roncone inviato del Corriere della Sera mette seduti accanto sul palco della Casa del Cinema
Enrico letta e Giorgia Meloni che pure non siano risparmiati di recente reciproci fendenti e li fa confrontare su tutto in occasione della presentazione del suo libro razza poltrona
Incalzati dalle domande del vicedirettore di Huffington post Alessandro De Angelis
Il leader del partito che con più convinzione sostiene l'esecutivo
E dice
Deve durare fino alla scadenza naturale del due mila ventitré Draghi è un'opportunità unica per l'Italia e la leader dell'unico partito di opposizione
Si trovano d'accordo su pochi punti ma lo fanno su uno dei prossimi mesi l'elezione del capo dello Stato esplicita Meloni quando le si chiede una previsione credo che le quotazioni di Mattarella siano molto alte mi pare per molti la strada più facile
Non un bene per lei non condivido questa scelta dice la Meloni forzare le regole
Per una seconda volta mi pare brutto ma dal toto ronde non credo che Draghi sia particolarmente interessato e il fatto che una sua eventuale elezione avvicinerebbe il voto delle politiche e un punto a suo favore ma lo rende appunto improbabile perché nessuno scalpita per andare al voto
Però e l'appello sarebbe una grande vittoria dice la Meloni della politica aprire un dialogo non mettere un proprio uomo Lidia che ho io è quella di un presidente che garantisca il sistema che sia slegato dalle dinamiche
Letta non fa nomi ma a sua volta prevede che il prossimo anno non ci saranno elezioni anticipate
E accoglie l'invito dell'avversaria sono assolutamente favorevole a coinvolgere l'opposizione con un voto che metta tutti insieme
E poi letta
Attribuisce alla campagna per le amministrative molta importanza mai come questa volta e un prodromo una prova generale rispetto allo schema politico dei prossimi anni naturalmente si riferisce soprattutto all'alleanza
Che lui persegue con il Movimento cinque Stelle
Su questo tema si esercita sul tema del del Quirinale si era esercitato ieri stamattina il suo articolo campeggia sulla pagina ventisette della Repubblica Stefano Folli il quale appunto chiama il PD ha una responsabilità
è un po'a giocare un protagonismo sulla vicenda anche del Quirinale il PD e Draghi ventitré infine delle ambiguità
Questo il titolo dell'articolo Di Stefano Folli alla fine un punto è stato chiarito nel centrosinistra scrive
L'editorialista della Repubblica
Draghi e il suo governo sono destinati ad andare avanti fino al due mila ventitré al termine della legislatura
Si dirà chi è quasi una non notizia considerando che nessuno nella larga maggioranza se la sente di evocare una crisi tradizionale nella stagione in cui si realizza il piano europeo per la ripresa eppure sotto la cenere il fuoco è tutt'altro che spento ecco perché le parole del segretario del Pd sono opportune
Hanno spazzato via l'idea accreditata da ambienti non secondari del PD secondo cui il governo Draghi non è il nostro governo tesi
Talmente ambigua da incoraggiare varie interpretazioni maliziose compresa quella che vorrebbe una parte del Pd e i Cinquestelle più legati a Conte disponibili ad andare ai lezioni anticipate dopo l'elezione del capo dello Stato pur di riprendere in mano il bandolo della matassa
Viceversa Letta è stato esplicito non può essere il PDA interrompere l'esperienza di Draghi
Quali che siano le conviene convenienze tattiche ed è una decisione che comporta scrive Stefano Folli alcune conseguenze la prima riguarda il tema del Quirinale come vi dicevo
Draghi a Palazzo Chigi fino al ventitré significa che il Pd e i suoi alleati devono darsi una strategia idonea a individuare il profilo del prossimo presidente della Repubblica
Scrive folli
La logica suggerirebbe l'avvio di un confronto trasversale con il centrodestra almeno una parte di esso
Così da non riprodurre all'incirca la stessa maggioranza di sei mila unità nazionale che sostiene l'esecutivo applicandola alla scelta istituzionale
Non è impossibile ma è abbastanza difficile che questo accada per iniziativa di forze che sembrano legittimarsi solo attraverso una contrapposizione permanente la seconda ipotesi anche meno realistica prevede che il centrosinistra da un lato e il centrodestra dall'altro si sforzino di imporre ciascuno il proprio candidato allo stato delle cose
Nessuno dei due schieramenti sembra avere voti sufficienti per vincere la contesa
Senza contare che non siamo negli anni Settanta sarebbe un azzardo imporre al Paese una sorta di infinito duello rusticano che avrebbe conseguenze economiche e politiche
Come immaginare infatti la maggioranza di governo che possa sopravvivere alla lacerazione istituzionale scrive folli
Le contraddizioni sono evidenti e non è un mistero che Letta i suoi collaboratori vedono con favore un secondo mandato di Sergio Mattarella al momento resta la soluzione più rapida e meno incerta per superare lo scoglio di fine gennaio
Ma anche tale esito scrive folli ma costruito attraverso una tessitura non banale che coinvolga il primo luogo il diretto interessato sia l'attuale capo dello Stato
E poi il presidente del Consiglio il cui ruolo discreto e un po'dietro le quinte sarebbe in questo caso tanto più significativo quanto più sono deboli e frammentate le forze politiche
Si capirà meglio tra un paio di mesi in quale clima avverrà l'elezione presidenziale scrive Stefano Folli
E poi con quale prospettiva arriveremo alla fine della legislatura
Letta non ha rinunciato alla speranza di mettere la lega fuori dalla maggioranza
Ma le probabilità che il desiderio si realizzi sono per ora modeste tuttavia la parola d'ordine o di qua o di là non esiste una terza via sembra un appello alle forze più massimaliste dei due campi
Tagliando fuori le correnti razionali e in fondo riformatrici chi pensa a una diversa legge elettorale sarà rimasto deluso sì letta
Ieri hai vocato
La contrada divisione dello schieramento politico
In due assi molto lenti o di qua o di là non c'è sparsi in mezzo a questa preoccupazione di schiacciare
La democrazia su una diciamo configurazione bipolarista e anche del centrodestra per una sorta di reciproca l'autolegittimazione intendendo che invece
Posizioni diverse alternative
E suggeriscano la nascita e rafforzamento di forse non schierate nei due poli e e di questo si è parlato anche in questi giorni ad Orvieto al congresso della l'associazione Libertà eguale
Con la relazione del leader Enrico Morando e il dibattito che ne è scaturito e è stato poco rappresentato sulle pagine dei quotidiani per quello che invece ha significato coinvolgendo molti esponenti del mondo riformista liberale socialista popolare
E qualche eco però c'è oggi sui giornali dice Carlo Fusi per esempio sul quotidiano del Sud e c'è anche Daniela Preziosi sul domani e il titolo di Daniela preziose l'articolo di Daniela Preziosi Renza i renziani si appellano ai libera del PD per fare un fronte riformista riporta un po'quello che è stato il senso dell'intervento
Di del deputato Maratti in alla assise di Orvieto è venuto il tempo di dirci che a che punto il sogno che avevamo quello sul fronte riformista nato con la chimera del PD che diceva
Uniamo tutti i riformisti di questo Paese quelli di carattere socialiste quelli liberali democratici come succede nella Bur nei Democratici americani nella spende
è arrivato il momento di dire che questa cosa in Italia è impossibile non ce l'abbiamo nel DNA
E ora di prendere atto che Giuseppe Provenzano e Irene Tinagli nello stesso partito non ci possono stare meglio chi si è chiaro se il Pd e la sezione italiana di Corbin
E ho Cassio Cortez serve una Costituente del riformismo liberale democratico lontano chi è che parla
Lontano dai riflettori ma comunque in diretta radiofonica sul radio radicale l'economista renziano Luigi Maratti in riflette su quello che lui definisce il fallimento del PD
Ma evidentemente scrive Daniela Preziosi sul domani parla anche e soprattutto del fallimento d'Italia viva che nasce per attirare i riformisti e o i moderati ma ormai un grande avvenimento alle spalle
Dietro le spalle e i gruppi parlamentari a spettro il segnale del si salvi chi può
La proposta di una nuova Costituente arriva nel week-end a Orvieto all'assemblea di libertà uguale appuntamento annuale dei liberal socialisti come si definisce uno di suo animatori l'economista Enrico Morando
Gianni migliorista del Pci e nel due mila e sette vero ideologo del Veltroni pensiero
Morando auspica l'unità dei riformisti più coerenti ma non prevede nuovi scissioni dal Pd dunque a mare attimi risponde Claudia Mancina
Altra colonna dell'associazione noi non abbiamo intenzione di fondare un partito per il momento siamo un luogo di riflessione
E il confronto della diaspora dei riformisti invece di pensare a un nuovo partito potremmo proporre al Pd ricandidare Draghi alle prossime elezioni
Vale il sipario azioni di ricerca culturale politica almeno quelle di Mancino e Morando scrive
Scrive Daniela Preziosi se non persino provocazioni come l'idea di candidare al leader del centrosinistra il premier di una maggioranza che comprenda la lega come nelle la precedente c'era chi vagheggiava il partito di Giuseppe Conte oggi c'è chi vagheggia il partito di Draghi
Dipenderà anche dalla legge elettorale ovvero il dossier che si aprirà dopo l'elezione al Colle
Nel Pd c'è chi ripropone il proporzionale chi piace anche a una parte della destra chi invece insiste sul maggioritario come il deputato il costituzionalista Stefano Ceccanti
Chi pensa di spaccare la maggioranza con una legge proporzionale senza coalizioni
Pre elettorali produce un'eterogenesi dei fini blocca tutto dall'inizio e blinda lo status quo insomma il dibattito ferve all'interno del mondo riformista e anche di quella componente riformista
Della sinistra che è divisa tra la necessità di dare Ubu protagonismo a un soggetto nuovo o a soggetti già esistenti da consorziare in un'area alternativa allo schiacciamento fra l'alleanza
Di Letta e Conte e di Meloni e Salvini
E chi invece ritiene che il di Pola risma ossia lo spazio anche migliore per esercitare
Politiche riformiste incidendo con la propria proposta all'interno del campo del centrosinistra cosa come per esempio pensa Stefano Ceccanti
E questo il dibattito di Orvieto di segnalo anche che
La iniziativa di raccogliere e le firme per un referendum sulla depenalizzazione della cannabis ha registrato un successo di adesioni
Beh e non solo assegnato un punto di svolta in quella che può essere come vi dicevo ieri
Il futuro del degli istituti di democrazia diretta perché la firma digitale consente un'accelerazione nella raccolta delle firme che rilancia l'istituto del referendum ne parla
Francesco Grignetta sì della stampa
A pagina diciassette nell'articolo intitolato la nuova strada dei referendum con la firma digitale
Una partenza Marrazzo scrive dei vigneti per il referendum sulla cannabis un classico referendum abrogativo intervenendo in maniera chirurgica sui divieti
Se ne permetterebbe la legalizzazione ma quando si incassano duecentoventi mila firme in quarantotto ore forse duecentocinquanta mila e si materializza da subito il quorum da cinquecento mila beh si può parlare di rivoluzione
Tutto merito della digitalizzazione
Il referendum sulla cannabis legale infatti anche il primo che non vede la classica campagna referendaria con i banchetti nelle piazze gli autentica tori i consiglieri comunali schierati la gente che deve firmare i moduli con la carta d'identità alla mano no
Questo è un referendum vuole firme si prendono via internet da casa con lo Speedo ovvero l'identità digitale
E dato che ne sono provvisti circa venti milioni di cittadini i promotori del referendum sognano una valanga di firme
Già i promotori un cartello di sigle piccole e piccolissimi eredi alcune della tradizione radicale l'Associazione Luca Coscioni
E di Marco Cappato più Europa di Emma Bonino Benedetto Della Vedova Europa verde Angelo Bonelli possibile Pippo Civati sinistra italiana Nicola Fratoianni formazioni talmente piccoli ci sono anche i radicali italiani Rita Bernardini aggiungiamo noi
E che gli sarebbe stato impossibile una campagna referendaria tradizionale dove per dove stentano persino i grandi partiti come sta scoprendo la lega assieme a quel che resta dei radicali
E ma in realtà la lega e i radicali hanno hanno raggiunto da tempo il quorum
Per il referendum sulla giustizia e quindi questa preoccupazione mi pare che non ci sia se le se appena visto con il referendum sull'eutanasia di nuovo con l'Associazione Luca Coscioni che ha raggiunto il quorum sorprendendo tutti l'arma segreta e la digitalizzazione scrive
Ancora Grigne ti il suo stratega si chiama Riccardo Magi
Anche lui di storie radicale ora in più Europa piazzando un emendamento ha reso possibile la raccolta di firme in digitale in fondo racconta
L'ospite è uno strumento che i cittadini già utilizzano per atti di natura giudiziaria o fiscale
La firma è autenticata era inevitabile che si allargasse anche a un esercizio di diritti politici
Quale il referendum attenzione qui non si parla di generica democrazia del click ci muoviamo nel perimetro istituzionale il referendum abrogativo i quesiti sono depositati in Cassazione
La Cassazione stessi esaminerà le firme il ministero della giustizia e stato contrario al mio emendamento votato comunque a larga maggioranza dal Parlamento ora penso che i magistrati stessi si rendono conto che il procedimento di digitale
E più garantito è semplice da da verificare dopodiché
E rivoluzionario lo strumento ma è anche oggettivamente straordinaria la risposta popolare in Italia c'è una lunga parte di cittadini che non vede l'ora di poter dire la sua così il
Francesco vigneti sulla stampa sul referendum per la depenalizzazione della cannabis che ne parlano un po'tutti i giornali ma abbiamo letto questo articolo perché lo inquadra nella vicenda della nuova possibilità Offerta come vi dicevo dalla firma digitale la pagina politica si diciamo si avvia a a conclusione vorrei aggiungere però che segnalare un editoriale
Interessante Di Venanzio Postiglione sullo Corriere della Sera che invita il centrodestra a chiarirsi un po'le idee
A definire una piattaforma programmatica
Di governo e una chiarezza di intenti moderati a volte si diventa i tormenti
Del centrodestra questo il
Che cos'è si chiede
Venanzio Postiglione il centrodestra
E la politica dell'accetta il mondo tagliato in due oppure la politica
Di un liberalismo moderato che è tutta da costruire e che chiama anche il protagonismo al protagonismo quella forza Forza Italia che negli ultimi nelle ultime settimane ha guadagnato qualcosa in termini di consensi e questo dice Postiglione forse è un segno il profilo politico del centrodestra il progetto di governo conclude il suo editoriale
Riguardo la coalizione tutti gli elettori italiani soprattutto dopo la serietà e la credibilità dell'esecutivo di Mario Draghi quando Luca Zaia difendi vaccini il green passi con una chiarezza e una durezza mai viste
Sta mandando un messaggio al partito ma anche a tutto lo schieramento la linea di pancia o la linea di governo si tratta di scegliere il voto nazionale sembra ancora lontano
Darsi un'identità e un programma e l'unica strada sensata sarebbe anche la bellezza della politica moderati si nasce ma a volte si diventa se qualcuno ci prova
Parla naturalmente anche a Matteo Salvini ovviamente
Alle sue strategia alle sue tattiche che suscitano qualche ambiguità
E poi passiamo a un o un tema di politica internazionale che si collega alla anche alla crisi afgana Cereda contro la Repubblica un articolo molto interessante
E cioè l iniziativa di una cooperazione rafforzata che coinvolge la Francia e l'Italia sulla quale si sta già una bozza
Stilata dagli sherpa di di Draghi Dima crollo e che potrebbe essere un un punto di svolta nella politica europea le parla la Repubblica a pagina dodici
L'articolo
A firma CD
Anais Ginori da Parigi trattato tra la Repubblica francese e la repubblica italiana per una cooperazione rafforzata sono tredici pagine su cui Mario Draghi
Emanuele ma crolla dovrebbero presto apporre la firma per costruire una relazione speciale proiettata sul futuro dalla sicurezza alla cultura dei trasporti all'ecologia
Francia Italia lavoreranno dentro una cornice solenne istituzionale sul modello del trattato franco tedesco dell'Eliseo che firmarono del gol e Adenauer quasi sessanta anni fa
Poi aggiornato nel due mila diciannove ad Aquisgrana
La bozza del trattato del Quirinale è già pronta approvata da parte francese al vaglio dell'Italia per le ultime correzioni due leader mi hanno parlato dice Anais Ginori nell'incontro a Marsiglia promettendo sì di firmare entro l'anno
L'idea era nata nel due mila diciassette al vertice di rione trama crolla e Paolo Gentiloni accompagnati
Dagli alloro sottosegretario agli affari Huey Sandro Gozi e Natali Losi
E in mezzo esso cesso
Di tutto tra le provocazioni anti francesi di leghisti Cinquestelle quattro anni dopo l'accordo a ritrovato slancio con Draghi a palazzo Chigi
Nel preambolo scrive Anais Ginori viene affermato l'impegno costante senza equivoci
In favore dell'unità europea così come l'obiettivo per rispondere alle sfide mondiali ma anche l'appartenenza alla NATO una parte molto attuale dello scenario posta Fabiani Standa riguarda la cooperazione sulla sicurezza
Con la creazione di un Consiglio italo francese di difesa con i rispettivi ministri che si riuniranno per il periodicamente per far convergere le visioni strategiche intensificare il dialogo congiunto a livello tecnico e operativo queste consultazioni è scritto si concentreranno sulla lotta contro il terrorismo la sicurezza marittima il controllo delle armi la cooperazione sulle capacità le sfide energetiche le minacce libri della disinformazione insomma
Tanti temi nella road mappa legata ci sono progetti concreti ad esempio lo scambio regolare di diplomatici ufficiali di sicurezza e uno nuovo unità operativa
Composta da gendarmi e carabinieri
Con all'orizzonte la transizione politica in Germania i due governi pongono obiettivi europei ambiziosi e questo è importante la Merkel esce di scena
Ma trovo e Draghi raccolgono il testimone di una leadership politica per guidare l'Europa in una transizione
Che chiama l'Europa scelte difficili con riferimento per esempio all'accoglienza degli immigrati con riferimento soprattutto alla riforma di quella fiscale comparto dopo la stagione della pandemia che oggi alcuni vorrebbero rimettere in campo con tutto il suo rigore e spezzando le aspettative di ripresa dell'Europa e altri invece vorrebbero riformare in modo da consentire che politiche keynesiane
Rilanci no l'economia dei paesi su questo fronte si esercita anche il cancelliere
Te le austriaco Cours con un approccio molto rigorista e lo dice forte e chiaro mandando un messaggio evidentemente
All'Italia alla Francia all'Europa stesso
Di quella che è la posizione di questo piccolo ma non irrilevante palese piazzato nel cuore dell'Europa corse e intervistato dalla Stampa a pagina venti e ventuno il titolo dell'intervista
Parla da solo chiudere i confini emigranti pandemia finita ora il rigore fiscale vedete i due temi chiave sono questi
Non accoglieremo nel nostro Paese nessun affogano in fuga non sotto il mio potere dice corso poi però spiega anche debbo dire
Che la situazione dell'Austria sui rifugiati e già molto impegnativa e questo in qualche modo consente anche di valutare
Alcune rigidità contestualizzando nel nella nella situazione politica del paese con più di quattordici quarantaquattro mila fu Gani entrati nel nostro Paese in questi anni quarantaquattro mila effettivamente non sono pochi
La nostre ospita già dice Cours la quarta più grande comunità afgana nel mondo se consideriamo la distribuzione di migranti per numero di abitanti ci sono ben più rifugiati afgani che vivono da noi rispetto a quanti abbiamo preso
Abbiano preso l'Italia o altri stati della UE
Solo quest'anno da noi sono arrivati circa otto mila rifugiati di cui un quinto da Kabul attraverso la rotta balcanica tuttora aperta
La nostra posizione realista integrazione ecco qui c'è anche una un'affermazione molto forte sulla quale
Occorre riflettere
L'integrazione degli afgani dice Cours e molto difficile richiede un dispendio di energie che non possiamo permetterci perché dovrebbe essere più difficile richiede letizia tortello che lo intervista l'integrazione degli afgani e Cours qui lo dice senza mezzi termini anche senza il timore di apparire razzista
A causa del loro livello di istruzione per lo più basso e divergente dei valori fondamentali
Pensiamo con l'attenzione a questo dato
Più della metà dei giovani afgani che già vive in Austria per esempio appoggia la violenza nel caso in cui la propria religione venga oltraggiata dunque quando si dice che non siamo solidali questo non è vero
Ci stiamo concentrando sul sistemi o ai Paesi vicini all'Afghanistan e stanziamo venti milioni di euro a questo scopo
Per fornire protezione e assistenza agli afgani nella regione questa la strategia di corso che può essere anche non condivisa naturalmente
E però bisogna tener conto che il problema dell'integrazione è un problema reale
E il problema del confronto con culture e con fedi che purtroppo contrastano i valori occidentali e un problema che spesso l'Occidente sottovaluta grandemente
Tornando ai migranti abbiamo inteso il vostro no all'accoglienza ma qual è la vostra proposta per gestire gli arrivi nella UE gli chiede ancora la tortello
E ormai chiaro dice Corso a tutti i governi europei che l'immigrazione illegale deve essere combattute le frontiere esterne dell'Europa devono essere rese sicure
Non dobbiamo ripetere in nessun modo gli errori del due mila quindici l'ingresso illimitato
Anche perché le condizioni ripeto rispetto ad allora sono cambiati in varie parti del mondo noi portiamo avanti questa linea d'anni ma ormai molti altri stati la vedono come noi anche Paesi governati
Dai socialdemocratici come la Svezia e la Danimarca stanno perseguendo una politica migratoria restrittiva
Perché non ci siano più flussi come si anni fa dobbiamo rompere il modello di business del contrabbando gli esseri umani fermare i migranti irregolari alle frontiere Esterne riportarli nei loro paesi d'origine o in Paesi terzi sicuri
La cancelliera Merkel gli chiede ancora letizia tortello protagonista della cultura
Dell'accoglienza nel due mila quindici sta per lasciare la scena chi prenderà le redini dell'Unione la Germania continuerà a essere il leader o l'Italia di Mario Draghi come ha scritto il MIUR Times l'Austria vuole contare di più
L'Europa dice
La ancora Koussa ha bisogno di una Germania affidabile perché lo Stato membro più grande ed economicamente più importante
E qui lui si preoccupa molto delle lezioni
Tedesche dice proprio senza mezzi termini alla fine di questa intervista
Che l'Austria e l'Europa hanno grandi interessi in una Germania stabile che continua ad essere un parte della affidabile una coalizione di sinistra
Chi aprisse la strada verso l'unione del debito metterebbe la UE a dura prova l'Europa non deve continuare a perdere competitività
La protezione del clima ad esempio enormi a forti sono possibili da conciliare ma dobbiamo concentrarci sull'innovazione
Non so i divieti una coalizione di sinistra in Germania sarebbe quindi un problema enorme per l'Europa insomma lordo liberismo di corso
E lo porta a schiacciarsi sulla su una vittoria del centrodestra che offre all'Hui garanzie di rigore fiscale prima ancora che di politiche moderate
Il suo governo con altri sette Paesi ha aperto la scorsa settimana
Un altro punto di frizione gli chiederà ancora letizia tortello tornare rapidamente al patto di stabilità e crescita ecco il punto fino a che punto siete disposti accedere a paesi con un alto debito pubblico come l'Italia che hanno fatto riforme
Che gravano pesantemente sul bilancio nazionale
L'Austria dice Curse molto critica sui piani che prevedano
Un massiccio debito post pandemia durante il compito era giusto importante sostenere l'economia in modo sostanzioso
Ora però dobbiamo rimettere le finanze pubbliche su una base solida e concentrarci sulla competitività dell'Europa per non restare ulteriormente indietro rispetto ad altre regioni del mondo soprattutto l'Asia quindi la posizione degli ordo liberisti diciamo
Austrian sci è è molto chiara e il conflitto su queste visioni dell'Europa e e sarà in in in sarà decisivo nei prossimi mentre la stagione che si apre
C'è un intervento su questo fronte anche di Stefano lepri sulla stampa che cerca di capire quale qual è la via stretta di una mediazioni che garantisca la crescita
E nello stesso tempo non esponga l'Europa ha una debolezza finanziaria anche se le le dure regole del patto di stabilità scrive lepri tornassero in Piero vigore dal due mila ventitré come sembrano chiedere i Paesi frugali
Per quel primo hanno l'Italia se la caverebbe senza troppe difficoltà di bilancio la quota sovvenzioni dalle cover Implant sarebbe sufficiente a evitare nuove tasse tagli di spese ma dopo
Quando nella nuova legislatura avremo di nuovo un governo maggioranza politica come potrebbero condizionarne i nuovi vincoli usciti dal negoziato dei prossimi mesi
I nostri partiti specie quelli della destra che si dicono fiduciosi di prevalere nel voto si mostrano insofferenti a qualsiasi regola non è così che ci si può preparare una trattativa
La sfiducia di molti altri paesi nell'Italia eredità della crisi del due mila e undici rischia di aggravarsi
Per fortuna anche all'estero si sta cominciando a capire
Che il comportamento effettivo del governo Draghi è cosa diversa dalla somma delle intemperanze espresse dai partiti che lo votano
E questo è e diciamo la previsione che fa lei Preacher quando arriveremo al due mila ventitré con evidentemente aver coprì prime impostato ma con la necessità poi
Di e iniziare un percorso di risanamento finanziario ecco come si comporteranno i partiti quelli soprattutto del centrodestra
E non sopranista che proclamano un'insofferenza per le regole e i vincoli dell'Europa e questo è un tema che ovviamente
Terrà banco nei prossimi mesi
Passiamo a un altro aspetto dell'economia e della transizione digita ecologica scusate che
E l'Italia e l'Europa sta affrontando
Un segnale di dei problemi che aspetto nel nostro Paese viene dalla bolletta elettrica come vi dicevo c'è un rincaro ottobre del quaranta per cento lo dice forte e chiaro Cingolani anche con una specie
Di indiretta velata polemica nei confronti di chi nei giorni scorsi
Lo ha frontalmente attaccato per aver
Aperto alla verifica di una prospettiva nucleare nel nostro Paese
E ma Cingolani oggi non parla di nucleari però e come se lo facesse perché dice bisogna dire la verità e qual è la verità la verità e che la luce da ottobre rincara e rincara per una serie di motivi che ovviamente hanno a che fare con una difficoltà di procedere in quella transizione energetica che
E nella quale ci siamo impegnati luce gas scrive Andrea Ducci sul Corriere della Sera costeranno di più molto di più a prefigurare il rincaro delle bollette per l'Energia destinati a imprese e famiglie il Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani
Il prossimo trimestre la bolletta potrebbe aumentare dal trentuno al quarantadue per cento questo va a colpire a livello internazionale la competitività industriale anche le fasce più vulnerabili queste cose vanno dette abbiamo il dovere di affrontarle
Un contesto dove il ministro Cingolani rammenta che l'impennata del costo dell'energia risente degli aumenti del prezzo del gas a livello internazionale
Sia perché aumenta il prezzo della CO due prodotta la ripresa delle attività produttive e l'accelerazione della domanda sul versante dei consumi come detto hanno contribuito a far schizzare i prezzi del gas sul mercato internazionale
Nel frattempo anche il costo del pretorio petrolio oscilla intorno ai settanta dollari a barile dunque lungo periodo al di sopra dopo un lungo periodo al di sotto
Dei trentacinque dollari questo il Corriere della Sera e poi c'è un'intervista di del presidente di Nomisma Tabarelli alla stampa che rilancia il tema del nucleare a pagina sette e indice soprattutto colloqui ho quasi paura a dirlo perché ormai domina un approccio da ecologismo sognatore ma la verità e che la transizione ecologica da oggi ad oggi non sta in piedi economicamente dice Tabarelli
In i aziende famiglie iniziano a pagare il conto della transizione energetica perché le rinnovabili non bastano e non risolveranno il problema ma non è tutto qui c'è anche da fare i conti con la politica
Distratta dal verde qui si pensa al green deal e aggredita e non si vedono le questioni centrali cioè quelle economiche con l'energia che arriva a costare il triplo rispetto USA e Cina e di sicurezza
E poi ancora come se n'esce Cingolani richiede
Il giornalisti
Della Repubblica del della stampa Gabriele De Stefani Cingolani è tornato a parlare di nucleare pulito e Tabarelli dice il nucleare può essere può risolvere
Il problema questo è sicuro se la questione climatica diventasse veramente seria e non quel tema da salotto del Cologgi smosso ogni attore che è stato fin qui allora sì il nucleare non potrebbe che essere un'opzione molto seria
Però come sappiamo il nucleare e ancora una prospettiva di studio lo stesso Cingolani lo ha messo la quarta generazione
E di là da essere una realtà concreta quindi anch'io un'apertura a questo dibattito non può non tener conto che ad oggi non esiste una tecnologia nucleare
Che e quella su cui discutono Cingolani e Tabarelli però investimenti sulla ricerca ovviamente potrebbero accelerare i tempi
Di una prospettiva di questo tipo per intanto ci segnala sempre Galli Brel De Stefani sulla stampa
E il problema e trovare un equilibro tra soste invidiata ambientale ed economia questo il tema affrontato
Già da Mario Draghi sia da Giancarlo Giorgetti che e al centro delle attenzioni del governo nessuno mette in discussione che la transizione
Vada fatta e prima possibile senza indugi con sacrifici enormi aggiunge Cingolani ci crede eccome ma se l'energia aumenta troppo di costo le nostre imprese perdono di competitività e i cittadini
Soprattutto quelli di reddito più basso faticano ulteriormente per pagare beni primari come energia gas
Sono aspetti importanti come la transizione ecologica finché avrò l'onore e l'onere di occupare questa posizione farò di tutto perché le due cose non vengono mai scisse c'è una transizione sociale che deve andare di passo con quella ecologica su questo tema c'è una lettura interessante
E molto equilibrata
Di Federico Rampini
Sulla Repubblica a pagina tre in un articolo intitolato molta riprese poca energia nel risiko delle materie prime l'Europa si scopre fragile non possiamo leggerlo tutto però lo abbiamo su tutto il già alto per i suoi punti essenziali e quindi voglio darvi questa sintesi
L'utopia di una transizione rapida verso un pianeta
Ai missioni zero scrive Rampini si scontra con i limiti delle energie rinnovabili e un ritardo nel progresso tecnologico questa è la sintesi di ciò che sta accadendo
Tra gli elementi scatenanti di questa crisi uno è quasi banale il vento ha soffiato molto meno del solito
Al largo delle coste del Regno Unito Elli che si concentra la massima capacità eolica europea
Questo ci ricorda un limite delle fonti rinnovabili la cui disponibilità non è costante il vento può fare i capricci
Il sole non alimenta le centrali quando il noto il cielo si copre di nuvole la capacità di stoccaggio di queste energie e ancora troppo limitata
In questa congiuntura scrive Rampini gli Stati Uniti sono tra i favoriti
Hanno raggiunto da anni una semi autosufficienza energetica grazie alle grandi risorse del loro sottosuolo di recente hanno ripreso a esportare gas liquefatto anche verso l'Europa
Il consumo mondiali di petrolio scrive ancora il l'editorialista della Repubblica
Secondo le proiezioni del cartello OPEC che riunisce molti produttori nell'anno due mila e nove scusa del due mila ventidue sorpasserà i livelli raggiunti nel due mila diciannove cioè Precorvi d'questo pone una seria ipoteca sugli impegni solenni proclamati da molti governi di un azzeramento delle emissioni Carboni che a medio termine
Si capisce meglio perché Xinping non abbia mai voluto legarsi le mani con impegni di quel tipo
Si interpreta in modo diverso anche l'ultimo regalo Chiggio by the ne fece ad Angela Merkel prima dell'avvio della cancelliera e cioè la levata di alcune sanzioni americane contro il gasdotto North Stream due la Germania a Como o senza i Verdi al governo avara ancora bisogno di gas russo
E perfino di carbone polacco per qualche tempo ecco questa è la realtà
Che Rampini ci racconta
Ovviamente e e evidente che si deve tendere a una transizione digitale spinta come dice Cingolani ma bisogna tener conto che ancora le fonti fossili garantiscono quella transizione sociale
Che potrebbe diventare crisi profonda nelle società europee qualora sì il passaggio dovesse determinare uno shock
Rinasce ancora anche un dibattito sul nucleare scrive Rampini accantonato in maniera improvvida per la pressione delle opinioni pubbliche l'Occidente in Giappone mentre la Cina lo considera come una delle fonti rinnovabili su cui scommettere la rivoluzione verde dell'Europa è un progetto che poggia ancora su basi fragili dice Rampini per riaprire le fabbriche ci vuole più energia subito non domani
A Bruxelles come a Berlino Londra Parigi e Roma c'è ancora un deficit di innovazione tecnologica l'unico l'unico ingrediente che può far cambiare le regole del vecchio risiko e questo anche fondamentale perché
Perché le le rinnovabili soprattutto le rinnovabili come l'eolica il fotovoltaico hanno bisogno di investimenti importanti se ci crediamo li dobbiamo fare perché
E chiaro che la possibilità di produrre più energia a costi ragionevoli passa per un innovazioni tecnologiche che sulle rinnovabili ancora non ci sono e anche lo stoccaggio evidentemente dell'energia prodotta da queste fonti
Così Federico Rampini sulla Repubblica poi
Gli effetti della crisi sono raccontati da due a rapporti due articoli che su stanno sui giornali italiani il lavoro
E e e le pensioni due questioni chiave come sappiamo sul lavoro abbiamo perso un milione virgola due per del mito il brio di duecento posti di lavoro a causa della pandemia scrive Dario Di Vico sul Corriere della Sera pagina ventisette però la cosa importante e che abbiamo tante volte detto
E questo è l'effetto paradosso di alcune garanzie che diventano corporative anziché essere vere veri ombrelli e protezione che cosa è accaduto che il blocco dei licenziamenti
Ha funzionato per i posti fissi ovviamente del manifatturiero ma non ha importunato impedire anzi ha fatto sì che la crisi si scaricasse
Sulle frange più deboli del mercato e l'ho perso il lavoro
I precari dell'opposto quindi soprattutto i giovani con contratto a termine le donne e gli stranieri
Se torniamo ai seicentosettantotto mila posti ancora da recuperare dice Dario Di Vico sul Corriere della Sera cinquecentosettanta mila
Erano di donne giovani rispettivamente trecentosettanta e duecento mila
Quindi il mercato del lavoro italiano e spaccato in due e la linea di demarcazione passi grossomodo lungo passando lungo un lungo un'altra città della quella della protezione politica e sindacale
Questo il anche qui poi aggiunge che il recupero che nel due mila ventuno si è registrato più lento a luglio ma
Consistente soprattutto nel secondo trimestre riguarda ancora contratti di lavoro a tempo determinato che diventa la modalità standard
Di assunzione dopante mia ma è ovvio perché c'è una grande incertezza che si è prodotta
E è chiaro che la grande incertezza
Favorisce e predilige contratti non impegnativi nel tempo poi c'è il
Bilancio di quelle che sono stato e stato quota cento quota cento
Uscita anticipata di trecentoquarantuno mila persone il conto è al momento undici virgola sei miliardi ma diventerà diciotto virgola otto miliardi nel due mila e trenta ce pensate
Diciotto miliardi è una cifra enorme ed è servita a fare che attenzionare trecentoquarantadue mila persone no
Molte della quali erano dipendenti statali
La maggior parte dipendenti statali una minor parte dipendenti privati ancora una minor parte lavoratori autonomi quota cento e costata tanto
Ma è servita dice Enrico Marro sul Corriere della Sera sentite queste parole quanto sono pesanti per mandare in pensione anticipata
Persone che nella maggior parte dei casi potevano tranquillamente continuare a lavorare e senza che questo abbia favorito l'assunzione di giovani come pure aveva promesso la lega che molle fortemente questa misura
Lascio a voi cari radioascoltatori una riflessione su questo tema segnalo che la lega
E sulle barricate per difendere questa misura che ovviamente l'OCSE ha bocciato che l'Europa non accetterebbe e che va riformata
Evitando lo scalone evidentemente per perché non si passi da sessantadue adesso a sessantasette anni con un approccio più morbido ma che va riformata perché costa tanto pesa sulle spalle dei giovani il cui il debito
Oggi è scaricato sullo sul loro futuro ma non produce quello che
Evidentemente aveva promesso come sappiamo
Per intanto Draghi
Accelera ci dice la stampa sulla riforma del fisco l'avevamo già visto ieri ma abbiamo qualche dettaglio in più dalla stampa e dal sole la riforma del fisco approda in Consiglio dei ministri
Dei figli difficile definirla già una riforma compiuta sì perché ci sarà una prima legge che va al Parlamento il Parlamento la prove non restituisce una delega al governo
Per poi definire in dettaglio la riforma quindi il percorso sarà lungo e arriverà al due mila ventitré le distanze però tra i partiti scrive Alessandro Barbera sono ancora troppe
E perché ci si arrivi in tempi rapidi Mario Draghi vuole comunque provarci l'aveva promessa intende rispettare l'impegno entro la fine della settimana salvo menti
Porterà in Consiglio dei ministri la bozza di delega fiscale il punto di partenza sarà l'indagine conoscitiva il testo votato all'unanimità dalla Commissioni finanze della Camera e del Senato
Quali sono i punti chiave di queste riforme allargamento della no tax Saura
Superamento dell'IRAP semplificazione degli scarti scaglioni indire il PEF in particolare ci sarà questo taglio dell'aliquota concentrato nella fascia di redditi tra i ventotto e cinquantacinque mila euro
Oggi costretti a pagare il trentotto per cento cioè il ceto medio verrà alleggerito di questo grande peso fiscale
E come si farà pagare come si farà a far pagare questa
Questa riforma beh una delle idee per far pagare la riforma e quella per esempio di farla pagare con la riforma del catasto cioè con la revisione degli estimi catastali
Questo che cosa significa che i costi della riforma saranno pagati dai proprietari di case quindi si cercherà di spostare un po'di risorse dalla rendita alla al al lavoro e ai consumi quindi l'aumento del del delle tasse cataste di rendite rendite catastali produrrà delle risorse che saranno scaricate
Riducendo la fiscalità questo e
Il l'impegno del governo ne parla anche il sole voglio segnalarvi che la riforma del catasto e una di quelle in comunque le chimere quelle incompiute di cui si parla da decenni ma mai se ne è fatto nulla
Tra le ragioni però scrive scrivono Marco mobili e Gianni trovati a pagina tre sul Sole ventiquattro Ore
Tra le ragioni che spingono a inserire il catasto della riforma non c'è tanto un aumento del gettito sul mattone ma l'esigenza di affrontare i tanti problemi di equità di un sistema che nonostante i vari interventi ma di manutenzione ordinaria continua a trattare spesso immobili di pregio nelle zone centrali delle città molto meglio di case che hanno
Un minor valore effettivo ma hanno il difetto di essere più recenti
E di essere quindi viste visti attribuirsi una rendita più vicino alla realtà cosa vuol dire vuol dire che case antiche nel cuore delle grandi città
Pensano assai
Pesano assai di meno di Case Nuove per esempio in in provincia di periferia e questo è una simmetria da correggere ovviamente
E poi il passaggio dal vanno al metro quadrato come unità di misura per la determinazione del valore patrimoniale in sostanza il processo estimativo dei cosiddetti mobile ordinari
Utilizzerebbe il metro quadrato come unità di misura specificando i criteri di calcolo della superficie dell'unità immobiliare
Mentre per quelli speciali potrebbero entrare in gioco funzioni statistiche per determinare valori di mercato localizzazione caratteristiche edilizie dei beni per ciascuna destinazione catastale
Le chances di successo del Progetto
Oltre che su una quadra politica che si annuncia complicata si basano sulla sinergia tra entrate e comuni nella determinazione dei nuovi valori catastali dei beni e nel loro aggiornamento periodico
La revisione del catasto dove poggiare poi su una nuova emissione dei cosiddetti immobili fantasma negli ultimi anni l'Agenzia delle entrate ha realizzato una nuova e sofisticata ma mappatura catastale dei beni immobiliari su tutto il territorio nazionale sovrapponendo rilievi aerofotogrammetrici agli elaborati catastali
è un impegno molto significativo molto importante sappiamo che c'hanno provato già prima molti governi nessuno finora c'è riuscito e questo ovviamente
E un un punto di domanda sul destino e del del governo Draghi sulla sua capacità riformatrice vi segnalo molto interessante ma non lo leggo ma disegnare un articolo sullo sciopero della RAI
Che ha paralizzato la tv di Stato che induce il nuovo amministratore delegato Fuortes scrive Salvatore Merlo ad accelerare i processi
Di riforma dell'organizzazione del lavoro prima che ovviamente tutti i i veti le corporazioni Nicoli interessi prendano piede
Riforma della RAI che scusate sciopero della RAI che ha paralizzato un un pachiderma
Nella lunga estate del del te che te che te e delle trasmissioni registrate
Che ancora ieri segnala Salvatore Merlo ha fatto saltare Unomattina saltare Agorà il Mezzogiorno il TG tre è andato in onda per soli sei minuti ma soprattutto che continua a presentare
Al tredici di settembre e questo lo diciamo noi trasmissioni registrate
E quando tutta la vita è ripresa ci si chiede come sia possibile ancora ad assistere a trasmissioni registrate tratto di gente che si presenta in cappotto perché sono registrate magari a gennaio no
E con una un'azienda che ha quindici mila dipendenti è uno scandalo
Veramente inaccettabile soprattutto che per questa
Questo scandalo i cittadini siano costretti a pagare un canone per vedere il tredici di settembre ritornati dalle ferie tutti a lavoro un'azienda dove ancora c'è gente talmente tanta gente in ferie evidentemente o comunque che lavora con tempi diversi
E tanto che non si possono far ripartire le la maggior parte delle trasmissioni e ci sia ancora tanta roba d'archivio
Anche il che devo dire anche che ad agosto un'azienda di quindici mila dipendenti
Mandi quasi interamente programmi registrati anche questo è sconsolante perché in tutte le aziende c'è chi va in ferie ma c'è chi resta
Per organizzare i programmi quindi non si comprende per quale motivo questa pausa estiva sembra la pausa dei tribunali anch'essi evidentemente
In grande crisi crisi di efficienza su come sappiamo cronica va bene e questa è la RAI poi se il vertice del consiglio del consiglio di consigliere di Generali gli abbiamo detto
Che è in atto una partita sulla sulla conferma o meno dell'amministratore delegato Flip dorme che che sembra intenzionato a ricandidarsi contro la volontà dei soci di minoranza Caltagirone
E del vecchio i quali lo vorrebbero sostituire
Generali alla resa dei conti dopo il patto vertice dei consiglieri sul futuro di donne
Scrive la stampa l'articolo di Francesco Spini comincerà alle sedici e trenta andrà avanti a oltranza e una riunione informale quella dei consiglieri non esecutivi delle Generali convocata per oggi eppure inusuale
Rischia di diventare una prima resa dei conti dopo l'ufficializzazione deflagrata sabato del patto di consultazione tra il secondo e il terzo azionista del leone Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio sui futuri vertici di Trieste
Alla riunione di oggi sono tutti convocati a distanza meno uno la Di Filippo donne perché proprio di cui si parlerà in vista del CDA quello sì ufficiale
Del ventisette settembre dove si deciderà se proseguire o meno nel redigere una lista del consiglio in vista del rinnovo di primavera i due soci privati nello raccolgo
Prevedono che i contatti tra loro saranno tesi a ponderare i rispettivi autonomi interessi rispetto a una più profittevole ed efficace
Gestione di Assicurazioni Generali vuol dire in buona sostanza che Caltagirone Del Vecchio vorrebbero la sostituzione
Di donne e questo e il confronto come vedremo che si risolverà si affronterà nei prossimi giorni ma già oggi avremo da questo da questo vertice informale da questo consiglio informale avremo un chiarezza su quello che sarà il destino dir la grande compagnia
Assicurativa e finanziaria e poi e poi
Questa la pagina economica si chiude si conclude su questo tema
Ci resta solamente da analizzare qualcosa che riguarda la giustizia
La giustizia la giustizia prendiamo la in una chiave globale perché poi alcune cose evidentemente che ci fanno inorridire stanno nelle parti del mondo dove i regimi processa hanno e calpestano la libertà ma stanno anche anime nel nostro Paese ieri il rinvio a giudizio in Egitto di Patrick Zanchi
Soprattutto con una imputazione e nuova che francamente lascia sorpresi che e che in qualche modo pare pretestuosa perché noi sapevamo che Zanchi
Era e in carcere da diciannove mesi per sovversione a invece oggi gli si imputa a qualcosa di
Nuovo e di diverso il processo scrive il domani Laura Cappon sulla prima pagina
Il titolo dell'articolo e l'incubo senza fine di Patrick già sai chi oggi prosegue cesso rischia cinque anni
è un punto di svolta nella vicenda del giovane ricercatore egiziano per cui l'Italia si è mobilitata da tempo ma il quadro resta comunque gravido di incognite
L'utilizzo dell'articolo sulla condizione dei cristiani in Egitto e un chiaro segnale di come la formulazione delle accuse resti fittizie priva di logica cioè oggi Zanchi viene accusato di aver difeso la sorte dei copti
E chiaro mai si era saputo che questo era il motivo della sua carcerazione
Come in molti altri casi che hanno coinvolto detenuti di di coscienza senza però mai arrivare a giudizio
Per esempio Ibrahim metal lui avvocato e membro dell'organizzazione che rappresenta la famiglia di Giulio leggere in Egitto metallo metal Valli
Metto quali scusate e in custodia cautelare dal due mila diciassette allo scadere del termine legale per il primo fascicolo il suo nome è stato iscritto in altre due indagini
Permettendo così a alle autorità egiziane di tenerlo in carcere insomma è un calvario senza fine c'è un articolo molto bello sulla stampa
Di Francesca Paci che i nostri silenzi e il supplizio di Zaki che rimanda alla richiama la responsabilità
Politica e civile dell'Occidente del nostro Paese nei confronti di questa vicenda non era mai successo dicono in Egitto che si decidesse di processare un attivista come Zaki
Dal giorno alla notte quasi a mettere una pietra tombale sulle mille critiche all'arbitrarietà della carcerazione preventiva e chiuderla lì una volta per sempre un avvertimento forse un segnale una provocazione
Di sicuro un cambio di passo ancorché dalla direzione incerta in realtà un precedente c'è al caso di Patrick Giorgio Zaki
Il ricercatore dell'ateneo di Bologna che dopo diciannove mesi di limbo carcerario viene condotto stamattina davanti ai giudici di Mansoura per rispondere non più dei presunti posto di incitamento a rovesciare il regime ma della diffusione di notizie false dentro e fuori dal Paese in virtù di un articolo di due anni fa sulla persecuzione le Paure della minoranza copta
Il precedente quello del connazionale a mezza mire Santa Hui lo studente dell'Università di Vienna accusato di calunnia contro lo Stato e condannato lo scorso giugno a quattro anni di prigione da un tribunale di emergenza
Quell'inappellabili le cui sentenze diventano subito
Definitive certo in base d'imputazione di terrorismo
Formulata sul principio ribadita con cieca determinazione in questi mesi Zanchini schiavi fino a venticinque anni cinque volte tanto la pena ipotizzata adesso ma l'impressione al Cairo e che le buone notizie non finiscano qui
Non che le aspettative fossero rosse anzi nonostante la campagna condotta in Italia
Da irriducibili testimonial come i parlamentari del Pd Filippo Sensi e Lia Quartapelle
L'atteggiamento dell'Egitto nei confronti del biasimo internazionale per il trattamento riservato ad Zanchi è andato via via il rigido endo sì man mano che la posizione geopolitica del Paese si stabilizzano nella regione risucchiata dal vuoto del disimpegno americano cresceva l'indisponibilità apprendere lezioni di morale dall'esterno fin quando un paio di giorni fa
Il presidente al sì sì allacciato ieri in uno storico incontro sulla sicurezza con il premier israeliano nata a Phil Bennett
A radunato
Una nutrita platea internazionale nella nuova sabbiosa capitale amministrativa new Cairo per spiegare le linee guida della strategia nazionale per i diritti umani due mila ventuno due mila ventisei
E mettere nero su bianco a futura memoria che voler imporre all'Egitto il garantismo vigente in altri Paesi non funziona che forzare l'accelerazione dei tempi
Propri di ciascuna società e una città in cemento dittatoriale sentite che parole
Che la superiorità etica dell'Occidente un capriccio della storia tanto circoscritto nello spazio quanto limitato nel tempo
Nelle stesse ore e guardate se se noi ci andiamo convincendo
Che l'esportazione della democrazia con le parole e anche con i mezzi della forza se necessario è una vanagloria dell'Occidente
E i reggini
Feroci
Del del resto del mondo si convinceranno che la superiorità etica dell'Occidente che non è mai una superiorità ma è una maturità responsabile che chiama evidentemente
Tutti i cittadini e tutte le istituzioni al rispetto dei diritti umani
E qualcosa addirittura di dittatoriale e noi dobbiamo sentire e accettare queste parole e accettare una violazioni di diritti umani così clamorosa così grave senza colpo ferire
Nelle stesse ore scrive ancora Francesca Paci
Il rappresentante egiziano alle Nazioni Unite Ahmed Gamal El Din snocciola va a Ginevra lento dei diritti umani considerati tali al Cairo la salute l'istruzione
Il lavoro la sicurezza sociale il cibo le identità culturali religiose
Nessuna menzione alla libertà nessuna fuga in avanti
Al crocevia tra le umane sorti e progressive e la ragion di Stato tra Pabst sta Patrick Giorgio Zacchi
Un simbolo ormai che forzando parecchio la mano può evocare addirittura l'accanimento contro Dreyfus il capro espiatorio per eccellenza della cattiva coscienza allora antisemita
Zanchi il volto di una generazione bruciata atta Aguirre ma anche l'epigono delle speranze coperte in un regime inizialmente considerato salvifico rappresenta molto più del ragazzo che per l'Egitto dove lo scontro con l'intellighenzia liberale cosmopolita l'estrema fase della guerra per accaparrarsi la narrazione degli ultimi vent'anni e per l'Italia
Che non ha rinunciato a chiedere verità e giustizia per Giulio nei geni macchie incassando un rimpallo dietro l'altro si è fatta afona defilata
Per questo non possiamo mollare Zanchi perché da simbolo porta in sé il nome di tutti gli nominativa i geni egiziani
Insiste il portavoce di Amnesty International Riccardo Noury affinché Rama domandi all'amico al sì sì una prova delle gambe che unisce l'Italia all'Egitto
Insistono i compagni bolognesi le tante amministrazioni che hanno già concesso la cittadinanza insiste chi pure non si aspetta nulla dall'udienza di oggi per l'Egitto e per l'Italia o di Sacchi o mai insistiamo noi
Convinti che
Chiunque di qualunque parte politica di qualunque pensiero
Non Possa che sostenere le battaglie civili
Contro la violazione di diritti umani in qualunque punto del mondo ed è per questo che dopo averli letto questo bellissimo articolo di Francesca Paci io vi leggo un altrettanto interessante articolo di
Di Giulio Cavalli con un accostamento che certamente non vuole essere populista perché i regimi sono i regimi e le democrazie per fortuna solo le democrazie
Però siccome le democrazie solo le democrazie
Hanno coscienza quelle democrazie che talvolta alcuni angoli bui delle democrazie purtroppo somigliano
A quegli angoli bui chi regimi considerano normali e di questo dobbiamo sempre sorvegliare preservare bene in un angolo buio della democrazia italiana e morto a Cosenza
Un cittadino lasciato in carcere moribondo come racconta Giulio Cavalli sul Riformista Pasquale Francavilla soffriva di una grave patologia vascolare che fino a quattro giorni prima della morte l'aveva costretto sul letto dell'ospedale
Sergio Cosmai di Cosenza il detenuto aveva riferito ai suoi familiari
Che una volta dimesso sarebbe stato trasferito in un altro reparto per essere sottoposto a un intervento chirurgico
Ma una volta protocollate le dimissioni con il suggerimento di un altro ricovero in ospedale per le cure del caso per lui si sono aperte ancora una volta le porte del carcere
Pasquale ha spiegato il suo avvocato Mario Scarpelli è stato ricoverato d'urgenza in ospedale dieci giorni fa per la presenza di alcuni trombi
Si trova nel reparto di terapia intensiva pensate ripeto Terapia intensiva cinque giorni fa ho avuto modo di sentirlo
Tramite videochiamate mi aveva annunciato l'imminente trasferimento in un altro reparto l'ho visto sofferente mi ha detto che lo avrebbero dimesso dall'Inter estensiva e ricoverato in un reparto tra un mese avrebbe dovuto sottoporsi ad un altro intervento delicato
Ma è tornato in carcere dalla terapia intensiva e pensate e tornato in carcere il detenuto
Ed è morto perché lì è sopraggiunto un po'un trombo la gamba
Ancora più incredibile il fatto che come racconta sempre l'avvocato anche il direttore dell'Istituto penitenziario e rimasto sorpreso quando inspiegabilmente il magistrato di sorveglianza ha disposto il trasferimento del paziente in carcere
Cari cari amici di Radio Radicale queste storie le dobbiamo sorvegliare e le dobbiamo sorvegliare soprattutto in quei territori dove una certa retorica purtroppo e copre alcuni abusi
Perché la lotta alla mafia e giusta e doverosa ma gli abusi che si compiono in nome della lotta alla mafia sono una vergogna dello stato e purtroppo questo accade
Spesso nelle regioni dove un fine nobile giustifica mezzi ignominia ossi
E accaduto a Santa Maria Capua Vetere come sappiamo con il pestaggio dei detenuti
E e purtroppo è accaduto anche che una direttrice di un carcere calabrese sia stata condotta a a processo per aver usato trattamenti di umanità
Quindi e chiaro che necessario sorvegliare discernere
Perché la capacità repressiva dello Stato il diritto Lazio il diritto-dovere all'azione penale non posso sconfinare in abusi contrario lo Stato di diritto
Perché se vogliamo indignarci e continuare a batterci contro evidentemente gli abusi perpetrati nei regimi dobbiamo guardare anche a quello che accade a casa nostra quindi grazie al Riformista
Per questa battaglia civile che conduce sui diritti umani
E che senza sconti
Illumina i lati oscuri della nostra democrazia
Vi segnalo altresì un'intervista molto interessante di Luciano Violante sul giornale sulla sullo stato della giustizia
Un'intervista condotta da Stefano Zurlo che non vi posso leggere ovviamente perché
Siamo in chiusura e ho sforato con i tempi
Però ve la segnalo vi leggo il titolo i giudici non decidano la politica giudiziaria dice Luciano Violante devono soltanto punire e non riscrivere la storia alcuni magistrati sono stati accecati si sono concepiti come una parte dello Stato per la quale non valgono le regole e vi segnalo altresì il bellissimo articolo
Come di consueto di Mattia Feltri sulla il buon giorno che scrive ogni giorno sulla stampa e che questa mattina parla di Mani pulite
Ve lo leggo in chiusura di questa rassegna stampa ne resterà uno solo il titolo siccome fra cinque mesi saranno trent'anni dall'avvio di Mani pulite
La grande inchiesta giudiziaria con cui vennero dichiarati criminali e demoliti i partiti al governo della Prima Repubblica e con cui si introdusse la seconda sulla gara chi fosse più nuovo e più onesto fino alla parodia a cinque stelle
Tocca ricordare ai più giovani che di quel pool di inquirenti erano bonificati protagonisti Francesco Greco e Piercamillo Davigo erano come gli altri Tonino Di Pietro eccetera gli eroi del riscatto per inflessibile rettitudine trent'anni dopo forse la rettitudine se flessa
Qui troppo tocca proporre una sintesi brutale un pm di Milano persuaso che la procura guidata da Francesco Greco tempo regge un po'troppo
E ho scuramente nelle indagini su una certa Loggia Ungheria mai capito che fosse ma raggruppava magistrati politici e imprenditori
Porta i verbali a Davigo nel frattempo insediato al CSM
Davigo ne parlo un po'di qui un po'di là finché non finiscono sulle scrivanie di qualche giornale al punto che la segretaria di Davigo e indagata per violazione del segreto istruttorio la segretaria e Davigo correrlo non ne sapeva nulla
L'altro giorno intervistato dal Corriere Greco ha definito irresponsabile il comportamento di Davigo
Di aver fatto uscire notizie dal perimetro investigativo secondo il fatto Davigo intende querelare il vecchio compagno e sarà un'emozione seguire il processo
Quali delle due letti tutti ha subito una flessione non esistono innocenti ma solo colpevoli che l'hanno fatta franca disse una volta Davigo se dovessimo prenderlo alla lettera
Saremmo alla finalissima cari amici di Radio Radicale ci vediamo ci sentiamo domani mattina alle sette e trentacinque
Però un'altra puntata di stampa e regime buona giornata a tutti
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