I dialoghi di Trani - "Il senso della vita. Conversazioni tra un religioso e un pococredente". Presentazione del libro di Luigi Manconi e Vincenzo Paglia (Einaudi)

Bene
Della verità si ricorda nessuno nessuno rituale della da
Uguale il
Con una sola oppure un dove dalla aveva
L'osso la grazie
Grazie grazie buona sera
Chiedo scusa per la maleducazione tengo gli occhiali da sole ma è l'unico modo per poterli tenere aperti gli occhi quei guardarli
Allora grande piacere per me oggi introdurvi al dialogo tra Luigi Manconi Vincenzo Paglia che ha prodotto un libro
Davvero molto stimolante conversazione tra un religioso è un poco credente tra poco chiederemo subito a Luigi Manconi di spiegarci la scelta di questo aggettivo è un un confronto un intreccio di due esperienze di vita di impegno di studio di militanza in qualche modo
Sì e di entrambi gli interlocutori che si confrontano su i temi più grandi Danzi nella scelta del titolo sono hanno già puntato altissimo il senso della vita c'è da dire che subito questa apparente hybris che sta dietro una scelta di questo genere temperata nell'introduzione da una ironia che non manca mai
Io che conosco e segue ascolto Luigi Manconi da tanti anni nei suoi interventi per cui riferì i riferimenti a ad altri che hanno usato questo titolo come ieri Monti Python non cede per finti qualche decennio fa
E anche Paolo Bonolis una trasmissione televisiva e qui si tradisce subito anche la passione pop di Luigi Manconi
Per le espressioni più popolari della cultura italiana
E è un dialogo dicevo che toccare affronta con due punti di vista che chissà perché che rimangono diversi anche lì dove sono d'accordo perché diverse sono le impostazioni
Lo sguardo il punto di vista su che che che ci portano a ragionare sulla libertà
X un altro concetto solo per apparentemente astratto sappiamo invece conto è di stringente attualità di nuovo in queste settimane in Italia dove si dibatte su restrizioni dei comportamenti discriminazione nell'accesso e d'imitazione della libertà dell'individuo
E fratellanza
Il rapporto tra l'uomo e l'ambiente la guerra e si riflette su una categoria che e nasce in seno alla Chiesa quella di guerra giusta ma da cui la Chiesa ha preso le distanze negli ultimi anni o forse decenni
E su cui si sviluppano Manconi e paglia insieme delle riflessioni di grande di grande spessore io chiederei subito se semplice d'accordo cominciamo da monsignor Paglia che visto che è lontano io peraltro spero non sia su questo
Schermo e che voi lo vediate io personalmente non ci riesco da così vicino o Signore buona sera lei mi sente
Sì nasceva un saluto a tutti voi privilegiati
Bambini dicemmo dalla bellezza Marino da uno splendido panorama palesa che abbiamo alle nostre spalle la Catedral di Trani insomma che tra le chiese forse no voglio dire che una delle più belle del mondo ma allora la voce censo sembra quelle realtà
Grazie attacca diciamo che sembra banale allontanamento dall'interno della Chiesa monsignore prevale l'effetto allora una trentina
Diciamo che dopo significa di Santa Maria in Trastevere la cattedrale di Noemi e la seconda più bella del mondo bene accettiamo questa classifica posso chiedere al ritorno in patria
Ai questa è una voce questa non è l'aver monsignor Paglia posso chiedere subito a lei e a Luigi Manconi
Coco il la ragione del titolo come se siete se è una scelta vostra dell'editore se vi siete subito trovati d'accordo nel né del non scomodare addirittura il senso della vita noi tutti siamo disperatamente la ricerca ridare un ascensore nostre esistenze credenti atei o poco credenti che siamo ed è una sfida molto complicata perché ci sono sempre meno grandi narrazioni che ci consentono di inquadrare le piccole cose della vita e i fenomeni politici e sociali
Quindi ancor più difficile diventa reperire un un senso di marcia una direzione no
Da da di ci dica il suo punto di vista su su questo titolo e poi va be'Muba il Bilancio di come è andata sia il dialogo per fare il libro sia le presentazioni diverse che avete già fatto
Ma se gli ordini direi titolo non è stato immediato è stata il frutto di una serie di conversazioni iniziali che non sono state semplicissima per un altro l'altezza del titolo il senso della vita però non è legato a quella che lei chiamava la liberissima questa come dire questa potenza o a questa volontà di possedere il senso delle cose della vita diciamo che l'altezza del titolo in realtà risponde alle scelte concrete quotidiane che tutti siamo chiamati fa nelle scelte quotidiane anche in quelle più piccole realtà nascondono una prospettiva nascondono un Sei Nazioni nessuno sceglie a caso o nessuno scende per un semplice estinto diciamo così senza un background alle spalle nello per togliere la sensazione di questa io l'ingresso che in effetti non è nemmeno un vigile io se potessi correggere analogamente all'aggettivo di medici Monno meglio avere religioso mi chiamerei semmai vengono credente o un piccolo religioso proprio per togliere fin dall'inizio la pretesa di avere nasca il senso della figlia la cosa più preziosa scoperta assieme alle leggi tanto che ci ha resi compagni di strada non solo nella presentazione del libro ma anche in altre vicende la cosa più bella è stata quella che nel diversità ci siamo trovati compagni di ricerca
U n i cercatori del senso darla vinta non per questo come dire come se fossimo pieni di dubbi no abbiamo anche le nostre certezze ma senza quell'orgoglio
Di volere una imporre ordini per o di voler trattare le nostre opinioni Longo grande nello con cui colpire ciò corpi di reato
In questo senso è libero qualcuno l'ha definito come un piccolo miracolo
Il miracolo di uomini così di Renzi che pure sanno stare assieme
Io debbo dire lo dico senza tema va visto che oggi sia Luigi Siagrio stiamo vestiti di bianco lo dico nella leggerezza del colore che ha una bellissima amicizia
Che nel libro si riflette anche con tutte le contraddizioni una grande pittura
Che non ha proprio colori comuni deve in gioco sul Bianco
Senza negare però le diversità o le asprezze ma sono asprezza legate da un'amicizia che si allunga una mano rafforzando questo mi pare di poter dire appunto sul senso della vita dal palco però
Ma monsignore devo avvisarla che nel frattempo Luigi Manconi si è tolto la giacca bianca a fare meglio raccontato la sua maglietta nera venuti qualcosa perché ci sia bisogno però di un'iniziativa per smarcarsi dall'uno o dall'altro Luigi come se invece le la tendenza inerziale si è quella una coincidenza
La tua spiegazione del titolo e anche di questo aggettivo poco credente perché sembra banale ma di fatto di solito Laguzzi dice Iraq la fede un salto
E comunque o c'è o non c'è come si fa a essere poco credenti soprattutto in che cosa
A un certo punto io ho proposto molto seriamente dall'editore di cambiare il titolo chiamati libero Sensi della vita
Questo avrebbe ridimensionato
Quel tono lo riconosco un po'troppo solenni che la formula nel senso della vita richiama in più avrebbe sottolineato la modalità delle interpretazioni negli approcci culture che hanno prodotto questo libro e infine
A vorrei
E infatti basato un aspetto che libera cui io tengo moltissimo ma anche loro Vincenzo Tutinelli muto il fatto che questo sia un libro molto fisico molto uso un termine Paolo Volponi incorporare dove Issei senso nessun controllo significato proprio di facoltà
Umani fisiche legate all'organismo sorvolato presenti
Diventato
Lucido
La capacità però
Anche singolari di e darmi
La riflessione che facciamo nel libro dal punto di vista molto diversi sulla categoria dice piace che credo sia uno di lunedì interessano del libro proprio perché su questo tema don Vincenzo molto audacemente spinge il suo sguardo la definizione di poco credibili poco o per niente l'ho molto scritto tutto attaccato
Poco perché staccato la formula evidenziato una sorta di povertà parzialità carenza assenza mentre invece il rifinizione di poco credente valorizza il fatto che insieme
Niente
Ma credo fatto più di ricerca e di ascolto che di possesso islandese cioè segna un atteggiamento di deve essere riservate e soprattutto per il fatto religioso ma non necessariamente
Una
Nel corso del libro prima e dopo come è suo dovere don Vincenzo Paglia che è pagato per questo ha cercato di convertirmi non c'è riuscito non si arrende e tuttavia il dialogo avuto ciò nonostante o forse proprio per questo notevole ricchezza spero almeno che così lo pensino i lettori
Se la conversione fosso avvenuta il libro si sarebbe dovuto concludere o quanto meno il bar le vostre presentazioni o il dialogo che continua come diceva prima anche Vincenzo Paglia con altre cose c'è rimasto un po'di curiosità insomma sulle sulle vostre intese
E su quello che insieme potete fare io ricordo che monsignor Paglia ricopre peraltro un ruolo molto molto molto importante in seno al la chiesa di Roma come presidente la Pontificia accademia per la vita
Dico subito anche che per chi conosce Luigi Manconi
Il
Fa che da per vi è stato il paladino dei diritti attraverso tante battaglie che avevano a che fare con i diritti di singoli i nomi tra i più noti all'opinione pubblica sono quelli di Giulio legge in via Aldrovandi
Di di Stefano Cucchi vicende che se non fosse stato per l'impegno di Luigi forse non sarebbero diventate anche paradigma di una battaglia per i diritti di tutti noi quindi uno sforzo e un impegno alla militanza non so se questa parola abbia ancora un senso
Forse no non lo so comunque si costruissero dire cioè
Lo dico anche nel libro militanza me è una parola che molto amo
Ma allo stesso tempo mi sta stretta perché evoca un linguaggio marziale bellico che un po'mi imbarazza
Il recesso intendiamo la militanza come dedicarsi con passione e si spera con intelligenza a cause individuali e collettive la parola militanza mi piace molto
E che è un chiarimento importante cioè appunto senza nessuna aggressività nell'approccio ma tenace insistenza portare avanti delle battaglie una per una dando però come sempre concentrando tutto il proprio impegno la propria visione del mondo nei singoli protagonisti di queste di queste lotte che come presidente della Commissione diritti umani del Senato come fondatore dell'associazione
A buon diritto un approccio dunque che che che si costruisce via via passo passo in questo senso credo monsignor Paglia
Qual è molto diverso da chi sorretto dalla fede per quanto lei stesso
Abbia detto già ora qui stasera che anche la sua fede quella di un piccolo credente che non è esente dal dubbio dalle esitazioni perché ed è la natura stessa della fede di alimentarsi del dubbio forse ma questo dice lei meglio di me promette come due nei confronti della vita delle cose che avete fatto immagino due approcci molto diversi lei appunto a un sistema anche di valori di di criteri etici
Molto più
Radicati e in alcuni casi anche perfino non negoziabili
A differenza del modo in cui Manconi fa politica o esprime una certa visione etica è stato un problema all'inizio questa differenza di approccio nei confronti della vita della politica della società monsignor Paglia
Ma io direi anzitutto che la definizione di militanza con Luigina pronunciava mi trova molto concorrente
Ecco anch'io nel sotto la neve il piccolo credente non intendo una fede dubbiosa nel senso di deboli come dire quasi privati forzano la militanza e lo si vede bene il Libano esprime una passione una passione che in a una capacità di che spinge ad affrontare i temi dai più piccole e più grandi con quella forza sia dell'intelligenza sia dei sensi come come Luigi prima diceva
Perché la verità in qualche modo debba essere sottratta ad un appiattimento deve essere sottratta ad un infingimento generale
Ad una sorta di come dire di
Di assegnazioni ad un mondo come quello nel quale oggi siamo tutti immersi ecco in questo la fede non si rassegna la fede non è allora l'affermazione di alcune verità astratte
La fede diventa una passione per cambiare il mondo certo
In una prospettiva umanistica e su questo ovviamente l'orizzonte si allarga e possiamo anche fare per riprendere l'immagine di Luigi un corpo a corpo vicendevole
Tuttavia non ci rassegniamo perché le cose vadano così in una maniera quasi di segnata dalla dall'abitudine dall'impossibilità del cambiamento dal soggetti idonei al pensiero della maggioranza ecco allora qui la fede cristiana
Non è qui mi lasci dire non è non negoziabile io su questa prospettiva ho sempre avuto dei grandi dubbi
Perché la fede cristiana di declina all'interno delle singole situazioni
Non è un giubbotto che risponde come con un gettone ai problemi della vita c'è bisogno di un dialogo continuo di una riflessione continua e quindi all'interno di alcune tradizioni che possono anche essere disponibile tuttavia la responsabilità di interpretarle e di tradurle nelle vicende di oggi costruisce lei faceva l'esempio della guerra giusta
La guerra giusta oggi per noi cristiani è un vero problema esiste io non credo che esista più oggi la possibilità di una guerra giusta se non altro perché a morire sono sempre più numerosi civili che i militari e già questo dovrebbe metterci suddiviso ma così anche di fronte a determinate scelte non c'è Sempre una decisione netta e chiara
Si affida alla interpretazione al discernimento diverrebbe papa Francesco delle singole situazioni per potere sottolineare senza il primato del rispetto della persona umana del rispetto della storia uno della dignità di ciascuno
Senza omologare una ad una cultura maggioritaria che non è detto rispetti sempre la dignità dei singoli le battaglie anche individuali in questo mi trovano tante volte anche sulla scia di Luigi perché ogni singola persona
Ha diritto
Ad essere considerata come una grande verità che non può essere abbandonata in questo penso il dialogo è indispensabile continua
Nel libro anzi ordinari che se dovessimo farne una seconda edizione probabilmente colore avemmo io perlomeno colore né in maniera forse anche nuova alcune prospettive
Che un anno fa abbiamo dibattuto
Ma questo lo lasciamo a un altro alla prossima edizione
Run dialogo vero e così cambia posizione via via Luigino forse ritrovo e commentare quello che ha detto monsignor Paglia che aggiungo però anche una domanda così magari facciamo anche degli esempi concreti di come si sviluppa il vostro dialogo in questo libro intorno ad alcuni temi uno l'avevo evocato nell'introduzione e la ripresa monsignor Paglia
Della guerra giusta una polmonite locuzione difficile che ora che si ripropone si è riproposto nelle ultime settimane di fronte al fallimento credo inappellabile dell'intervento in Afghanistan è che ci pone ulteriori domande non solo sul futuro del mondo l'egemonia americana Mars insomma su anche su quello che abbiamo fatto noi come come Italia e come Europa però è un tema su cui voi vivi confrontate riscontrati riferimento nel libro è anche in particolare la guerra nei Balcani siamo di fronte ma capita
Insomma c'è c'è c'è la corsa dell'ex-Jugoslavia e ieri su questo palco ieri mattina con altra Ibrahimovic abbiamo parlato sì di rotta balcanica oggi ma anche per la guerra nell'ex Jugoslavia di cui lei è stata una vittima una protagonista
Come proceduto il vostro confronto su questo tema
Anch'io penso che
Da tempo
Forse
Da un secolo non da decenni
Guerra giusta sia un ossimoro
Ma
Penso anche
Che
Una guerra necessaria
Ovviamente più scaltro la mente direi l'uso della forza
Nelle controversie internazionali e rispetto alla tutela dei diritti umani
Sia
In alcune circostanze indispensabile tre giorni fa
Sono stato invitato come il relatore all'Assemblea bella rette del disarmo e della pace che riunisce tutti i pacifisti italiani di ispirazione religiosa o non religiosa
E io appunto ho premesso di non essere da venticinque anni più definibile un pacifista
Di ritenere
Opportuno e necessario in alcune circostanze il ricorso alla forza
Essere favorevole a un corpo di polizia internazionale
è senza nemmeno troppa sorpresa
Mi è stato risposto che questi temi sono tutti all'interno della discussione dei pacifisti italiani
Nel senso che a mio avviso dopo sarebbe indicato e dopo sera ieri Fo
E obbligatori io in termini etici
Porsi il problema del ricorso alla forza per la tutela dei diritti fondamentali delle persone quando essi diritti si trovano un minacciati e altri strumenti
Non risultano efficaci
Ora questa mia posizione
Non credo che sia diverso da quella che ha il magistero della Chiesa cattolica e che ha don Vincenzo Paglia ovviamente un tema delicatissimo
Per due ragioni perché l'uso della forza anche quando sembrava l'unico strumento possibile per esempio per impedire che i profughi kosovari venissero massacranti si è poi rivelata in parte almeno controproducente
Dunque è un tema che non può essere affrontato né con superficialità dichiarandosi a favore o contro una volta per tutte
E nemmeno però immaginando che vi siano risposte semplici e le risposte sono drammaticamente difficili e complicate però questo è quello che ci spetta
Cioè dopo tutto quello che è successo in questi anni
E dopo la pandemia
Chiunque affermi di possedere risposte semplici
Al contagio dal virus o al cataclisma dei diritti umani in tante parti del mondo chiunque affermi di avere risposte sa in precedenza e ultimo Baro
E qualcuno che inganna è un truffatore è un tema poco
E questo va chiarito immediatamente tutto ciò che ci spetta di affronta da affrontare e tutte le responsabilità che dobbiamo assumere come singoli e come collettività sono responsabilità tragicamente complicati torniamo al titolo del libro
Molto bene diceva don Vincenzo Paglia il senso della vita nell'esistenza quotidiana di ciascuno di noi
Non è solo una categoria filosofica non è solo una grande categoria del pensiero anche quello che consapevolmente o meno nutre le nostre scelte quotidiane
Rispettare la fila o violare le regole
Farsi il vaccino o non farselo
Accogliere nella nostra casa e li tenevo la
La parente anziana non più autosufficiente o il parente anziano sia chiaro
Ho portarle in un ospizio pensate uguale enorme significato un bel orale
A questa scelta che poiché carica di problemi fisici economici logistici eppure tutti i giorni ad esempio in questa circostanza se scegliamo
Di tenere a casa un parente non autosufficiente o portarlo in ospizio e una scelta morale che risolta in un modo o risolta in un altro
Traduce e specifica qual è il nostro senso della vita sono scelte morali nel libro I parliamo di una questione
Che a me mi ha drammaticamente affascinato
E ed è rappresentato da questo dilemma
Abbiamo due pazienti di fronte a noi
E abbiamo un solo ventilatore polmonare
A chi diamo questo presidio sanitario e comunque a quale dei due lo diamo per primo
Questa non ha nulla di astratto è una scelta che capitata nell'ultimo anno e mezzo in tutto il mondo a migliaia di anestesisti
A migliaia di medici di frontiera di medici del pronto soccorso
Che devono scegliere se soccorrere l'uno
O l'altro in presenza di risorse scarse come può essere il ventilatore polmonare o come era fino a qualche anno fa alle macchine per la dialisi
Ora pensate come in questa scelta
Tenendo Joplin valori di ognuno ma anche l'idea di società che abbiamo don Vincenzo Paglia che alla fede ed è un uomo di speranza dice io mi batto perché il numero di ventilatori polmonari siano sufficienti per tutti i pazienti che ne hanno bisogno e io dico mi batto committente consapevole che rispondere a quella domanda di ventilatori polmonari o di altre presidi sanitari non sarà possibile
Forse mai in maniera perfettamente adeguata perfettamente corrispondente davanti ai pazienti
Tante terapie o tanti presidi sanitari adeguati e dunque quel quesito terribile chi scelgo tra i due è un quesito che mi devo opporre e in tutto il mondo
Pietro De Solda che luogo di mondo e cosmopolita lo sa si discute di questi criteri e si dice dopo diamo dare il ventilatore polmonare al più giovane oppure al più giovane ma che sia anche più sano perché se poi quel giovane e gravato da altre patologie comunque andate un'aspettativa di vita
Meno lunga dei colloqui che magari e più anziano di età ma non a patologie e si discute su questi criteri di e sono criteri tutti opinabili tutti insisto drammatici allora quando noi parliamo del senso della vita parliamo molto semplicemente
Sapendo che siamo nel campo del complicatissimo
Di questi giganteschi problemi una volta potevano salvarsi lontani e astratti
Colle Pd mia ci si sono come dire attaccati addosso ci stanno incalzando
Pensate solo a come la discussione sul vaccino nuova tante
Domande purtroppo una discussione che a mio avviso si sta svolgendo in maniera addirittura degenerata
Però i quesiti che pone la questione sono tutti molto molto importanti dobbiamo rispondere a questi quesiti sia che si tratti
Di interrogativi che ci interpellano perché siamo
Muniti di una nostra frenesia che ci interpellano perché di questa fede per ora o per sempre non abbiamo il piacere di essere titolari
Il posso posso prego è quello io mi inserisco in quest'ultima parte poi semmai accenno qualcosa anche sulla guerra
Ma in affetti questo interrogativo alcuni Luigi ci ha richiamato tutti io l'ho dovuto affrontare immediatamente lo scorso anno quando comincia a scoppiare l'epidemia
Di fronte per esempio ad un documento ad una decisione che gli anestesisti italiani si erano opposti allora in questo senso a mio avviso due ci sono le prospettive da esaminare anzitutto quella che anche lui già accennava all'inizio io personalmente dissi
Attenzione cerchiamo comunque di essere attrezzati di fronte alcuni eventi che avvengono noi italiani siamo spesso bravissimi sull'emergenza ma quando l'emergenza termina come dire come se ritornassi in una sorta di inerzia
Di fronte a questa prospettiva pandemica ne dobbiamo attrezzare tutto il sistema sanitario perché ovviamente ci siano comunque
Più ventilatori in questo caso certo questo non risolve il problema e ha ragione Luigi nel dire allora qual è il punto il punto è che si apra un dibattito sui criteri personalmente ero molto preoccupato
Da un come dire da un atteggiamento un po'superficiale che è quello punto di dire allora diamo il respiratore anche il giovane M lasciamo l'anziano Viotti Moreni queste scelte se non ci sono
Fatti in maniera accurate riflessa
Luigi lo accennava al problema quindi vedere un po'a Chieti può essere più utile a chi è meno qui c'è la responsabilità individuale
Che viene in campo che possibile tuttavia nella misura in cui si rifletta in maniera adeguata su questo tematiche ecco perché son d'accordo con Luigi quando dice
Noi anche nel libro le affrontiamo
Esso perché ne sentiamo il valore comunitario
Ne sentiamo il valore
Per l'intera società allora etichette chi non crede debbono ritrovarsi in questo dibattito perché approfondendolo si ritrovino quei criteri più adeguati
Per aiutare l'umano possibile o l'umano comune in questo io sono perfettamente concorde ma questo vuol dire per il dibattito su questi temi non deve essere fermato e non c'è una risposta astratta è categorica
Per quel che riguarda poi l'uso la guerra giusta io concordo della sulle Ande necessità della Orsa
Ritengo che sia discusso poco
Sulla vicenda delle forse per impedire e a volte si è scelto il corto circuito della forza della guerra o militare personalmente ho lavorato morto per evitare la guerra nel Kosovo
Sono stato amico caro del del presidente Rugova
Il quale appunto comprendeva che è una guerra coniugi con la Serbia sarebbe stata devastante
Ed ero riuscito in una prospettiva di accordi pacifici arrivammo ad esempio con il consenso dell'allora presidente Milosevic a ridare tutte le scuole agli albanesi una prospettiva straordinaria purtroppo quando fu scienza la strategia della guerra per diversi motivi che non è questo il caso non è questo il momento di parlarne le cose sono precipitate
Come è stato a mio avviso drammatico la risposta dopo l'undici settembre di far cadere il regime di Baghdad con l'uccisione di del presidente e con una guerra anche continuata devastando l'area mediorientale ancora oggi nei Balcani
Noi siamo consapevoli cacicco con coperchio sopra le invenzioni che se viene sollevato il rischio dei conflitti ed emergenze
Insomma l'uso della forza Palmi adesione decisivo ricordo personalmente
Mentre con la Comunità di Sant'Egidio
Conduce mammoni tra il trattato l'accordo di pace in Mozambico
Personalmente al night dall'allora ministro della Difesa Andreatta perché inviasse in Mozambico un contingente di carabinieri
A fare Dental posizione in questo caso la forza armata suo efficace per impedire il conflitto tra le parti
In questo senso c'è bisogno ovviamente di una saggezza che comprenda
Davvero la forza del dialogo e dell'incontro e io faccio mie le parole di di Papa Giovanni con la guerra si perde tutti alla fine
Benedetto sedicesimo Benedetto quindicesimo lo diceva già nella guida nella prima guerra mondiale parlando dell'inutile strage tutte le strade
Io insisto una piccola grossa al discorso sui ventilatori polmonari
Quattordici anni fa io avevo una buona vista
In questi quattordici anni son diventato progressivamente Cecco
In questi quattordici anni
Mi sarà capitato di incontrare
Non meno di due cento persone
Che
Nella gran parte dei casi col massimo affetto in qualche caso semplicemente
Per propria sciocchezza mi dicevano vedrai con le cellule staminali si risolve tutto
Son passati quattordici anni
Con le cellule staminali si sono risolti alcuni problemi riguardanti la patologia dell'occhio pochi per la verità
Non si è risolto in alcun modo la mia personale patologia ma sottolineo questo perché a mio avviso su e
Letteralmente un errore grave immaginare che lo sviluppo della scienza e delle biotecnologie
Possa
Rendere superflui quei problemi etici
Di cui prima parlavo per capirci
Passando quindi a un altro campo della sofferenza umana
Ma voi non potremmo disporre di vaccini totalmente sicuri
Nel tempo prevedibile delle nostre esistenze dei nostri dell'esistenza dei nostri figli comunque ci sarà una fallibilità una fallacia
Di queste fondamentali strumenti che comunque risulteranno sempre
Tragicamente scarsi rispetto alle esigenze
Alle domande
Di molte forse
Ancora la maggior parte delle persone se noi
Teniamo presente che
Oggi in Italia stiamo parlando della possibilità di una vaccinazione
Che raggiunga il novanta per cento dei cittadini e che dato di qualche settimana fa
In Sudan
La percentuale di vaccinati era dello zero virgola dodici
Come vedete o per la in partenza
Della scienza a risolvere tutti i problemi del mondo o per quel problema altrettanto fondamentale che la diffusione e per certi versi la quantizzazione delle diseguaglianze a livello mondiale e sappiamo che la pandemia
A a utilizzato le disparità
Le ha rese ancora più grandi
Tutto questo insieme Fassi che quei problemi morali di cui parlavo comunque le avremo di fronte e a quei problemi morali dovremo dare risposte che sono comunque parziali
E che richiedono comunque senso di responsabilità equilibrio umiltà accerto ma anche coraggio qual è il coraggio di chiedere sì
Se o due pazienti davanti a me e un solo ventilatore
A chi dopo la priorità ed elaborare sempre faticosamente
Una serie di criteri reversibili parziali che ci indichino
Una via d'uscita
Sapendo come dice a bere Hamas che comunque sentite comunque si tratta di scelte immorali
Che
Sono tali perché in ogni caso sono produttrici di iniquità
Quanto alla questione della scelta sua Kildare il respiratore forse ricorderete che vi sono stati poi degli esempi alcuni Stati degli Stati Uniti d'America meno ma non solo che avevano proprio indicato i criteri anche con ho una una un sotto mesto quindi quasi eugenetiche o no perché venivano messi in secondo piano
Persone con affetto da certi tipi di di al contrasti tabagisti e il che significava però che certo una presa di posizione però con tutto il i i poi il rischio no perché in questo caso evidentemente si si dichiari come tenete
De de del dell'ingiustizia anche se ogni gesto e ogni scelta di questo tipo è immorale tutta da riflettere questa riflessione la citazione di Habermas che ha fatto
Manconi quanto poi al margine di incertezza dei vaccini no pregresso
Anche se effettivamente stiamo arrivando Nova arriveremo al novanta per cento il che significa che c'è stata una straordinaria
Risposta da parte della popolazione ma quella richiesta che si sente anche fra tanti ciascuno di voi avrà discusso in famiglia tra amici sul fatto che è va be'però non mi garantiscono
La la la la certezza oppure non c'è l'obbligo vaccinale perché lo Stato non si vuol prendere la responsabilità di eventuali effetti collaterali futuri che ancora non si prevedono e significa anche una un infante irritazione del ruolo del cittadino mentre che invece oggi è chiamato a prendersi anche il rischio anche visti gli effetti indesiderati futuri no bravo e questo me lo penso io poi ognuno poi dialogo e dibattito giocattoli tigrato con qualcuno su questo mi sembra è importante starci insistere però proprio sulla pandemia questo punto così facciamo anche un aggiornamento del vostro dialogo quello che avete detto sin qui e implica non solo che la pandemia Cilia ha posto di fronte con una straordinaria accelerazione
La necessità di essere responsabili individualmente non solo se si è anestesisti ma come singoli cittadini
Pensiamo a quando dovevamo rispettare le norme di distanziamento lady lì ed i primi giorni del terribile Primolo da un e insomma avevamo chiara la coscienza di quanto i nostri singoli atti potevano avere delle ripercussioni negative sulla comunità
Quindi un un senso una un'esperienza della responsabilità che forse prima non avevamo mai fatto ai le generazioni più giovani sicuramente no
Ora in secondo voi
Beh certo è difficile da dire ma e questa cosa rimarrà cioè questa responsabilizzazione dei cittadini
E lascerà un segno vi sarà da qui in avanti dopo il coprite la coscia dopo ci siamo ancora dentro ma quando finirà
Una coscienza che i nostri atti non riguardano solo noi la nostra ristretta cerchia privata di amici e familiari o colleghi di lavoro ma una comunità più ampia
Monsignor Paglia partiamo da lei Ivano Dario eccetto volentieri questa sua provocazione che tra l'altro all'apertura del libro
Ecco nel libro partiamo dall'inizio è proprio questo la lezione da trarre dal conte personalmente io ritengo che sarebbe gravissimo non apprendere questa lezione
La prima grande lezione del Coni ed è che siamo tutti fragili
Un medico robot neppure vivente sia messo a terra tutti tutto seconda lezione
Che siamo tutti gli uni connessi agli altri qui c'è ancora un piccolo come dire dibattito tra me e Luigi nel libro nel dibattito
Keci come dieci caratterizza un poco come dire commenta speranzoso College un po'più pessimista cioè io mi auguro che dopo il Corvetto comprendiamo che l'interconnessione è una scelta da fare perché comunque c'è in questo senso non è più possibile pensare come dire che ognuno viva con un'isola che ognuno viva separato dall'altro ci siamo tutti assolutamente allegati come del resto ci dicevano già in atti qualche decennio fa
Un battito d'ali in Brasile provoca un ciclone il California qui un virus di Wundt a a penso Cotogno due realtà totalmente di mezzo ora io mi auguro che questa lezione si apprenda
Ero più incerto all'inizio perché da sarebbe davvero drammatico che questo non accadesse per parte mia ovviamente metto tutto l'entusiasmo perché questo possa questa consapevolezza possa cadere
Credo che Luigi anche luglio appunto da militante come prima dicevamo non faccia lui è un po'più pessimista
E debbo dire che bene essere avvertiti che non è scontato
Che la lezione venga presa però io mi auguro che anche leggendo questo libro cresca
La consapevolezza che siamo tutti talmente legati che non possiamo mentre nel conto della indispensabile dimensione solidaristica
Che dobbiamo realizzare scene violente in questo contesto e a dire a mio padre che la scelta della solidarietà non è solo una scelta morale
Deve diventare anche una scelta politica ed economica
Perché direzione all'ISPO cibi distruggerà non ci aiuterà
Io
Condivido
Tutte le notazioni positive che avete appena ho sentito riassunte da don Vincenzo
L'esito finale di queste considerazioni che non condivido fino in fondo
Non posso intanto non sottolineare
Ho accennato prima questa cosa
Che la pandemia anche nella nostra società anche in Italia
Ha avuto
Conseguenze economico materiali
Pesantissima
A cui tu le diseguaglianze a aumentato e diffuso la povertà le povertà
Allora alla domanda che capisco essere suggestiva e quindi
In qualche modo
Motivata
Dalla necessità di avere risposte immediate e immediatamente comunicabili
Come usciremo dalla pandemia quando essa sarà conclusa mi spiace ma io sono indotto a rispondere come dopo un'altra lunga e sanguinosa emergenza
Quella del terrorismo degli anni settanta ed i primi anni ottanta
Che ebbe effetti importanti sul la società italiana ma meno profondi di quelli determinati dalla pandemia dopo che si uscì da quell'emergenza
Con una riflessione
Un approfondimento
Dell'analisi della società italiana e dei suoi mali
Però
Non dimenticherò mai la conclusione che fece un giornale
In apparenza satirico cuore che riassunse icastica mentre la sua vocazione con queste pacate parole dopo saremo tutti più scontri
Ora
Non è un insulto gratuito anche perché riguarda me per primo ovviamente mai la consapevolezza
Che queste vicende drammatiche
E la pandemia e una vicenda tutta drammatica non possono essere gettate alle nostre spalle
Non si può voltare pagina
Non possiamo immaginare che non incidano in profondità
Sul corpo sociale sulla costituzione materiale del nostro Paese
E notizia
Dell'altro ieri
I gesti di Houghton le sionismo
Tra i minori nell'Aprea adolescenza e nella adolescenza sono raddoppiati i gesti di autolesionismo
E poi
Mi
Preme sempre ricordare
L'album il distanziamento sociale
L'interdizione ad alcuni gesti
La separazione
Che ne è conseguita ma anche alcuni effetti non voluti e tuttavia inevitabili del green passa
Hanno prodotto quello che una studiosa definito una sorta di carestia tattile e cui Sensi
Ciò è la povertà nel rapporto tra gli individui che come sapete passato anche eccome attraverso il contatto fisico contatto fisico che istrumento essenziali di conoscenza
Tanto più nelle fasi dell'adolescenza ecco
Dunque io penso che
Gli effetti negativi della pandemia
Saranno di lunga durata e dobbiamo prepararci ad affrontarli perché non si risolveranno
Semplicemente quando i morti saranno zero
E dice
è difficile per la verità non essere non essere d'accordo io pur purtroppo devo dire che siamo arrivati alla fine di questo ora a nostra disposizione e vi dico che dentro il libro trovate anche degli ulteriori agganci per interpretare l'attualità anche quelle più stringente una cosa su cui avrei voluto far intervenire ma non ce l'abbiamo fatta era per esempio e potrebbe essere un segnale positivo
Il la vitalità di una certa parte dell'opinione pubblica che è andata a firmare in grandi numeri anche con un'età media molto bassa per alcuni impegni referendum e mi riferisco soprattutto al due quello diciamo sull'abolizione del reato di omicidio del consenziente altrimenti noto come Ruta ne sia legale quello sulla cannabis
Che sono anche temi molto divisivi tra i nostri due interlocutori in particolare uno trattato molto nel libro The molto bello vedere neanche rinforzano quale pure la pena che ve lo riassuma andatevelo a leggere come i due punti di vista si incontrano e si scontrano e come sempre dicevo in un dialogo vero io sono un amante dei dialoghi Socrate ci platonici sono e quindi direi che questo si inserisce nella tradizione non se ne porta a casa un risultato finale dottrinale a ho capito oppure uno che prevale sull'altro ma è proprio per questo che sono
Fecondi per il lettore dicevo che poi va detto che ci sono delle pagine addirittura pruriginoso è lei sull'omosessualità e
Tra i tanti al punto giusto sul piacere sul desiderio infatti sulle gli anche detto all'inizio poi io ho avviato ma insomma forse perché l'incombenza della cattedrale ma portato sia il censurato incensurato Rio Tinto
Direi che possiamo chiudere qui ringraziando tantissimo monsignor varianti di nuovo io vedo soltanto beh vagamente accennato su uno schema ma mi immagino però in realtà all'interno della cattedrale come la sua voce risuonava e come se fosse poco la voce della Chiesa alle nostre spalle grazie a Luigi Manconi grazie a voi e vi ricordo che in questo magnifico stendardo
Ala di legno alla di fronte a noi alla sinistra del palco potete comprare il libro il senso della vita conversazione tra un religioso è un poco credente grazie a tutti grazie anche da parte mia Rosanna Gaeta i dialoghi di Trani io parto ma ci rivediamo sicuramente l'anno prossimo
Allora ringraziamo Luigi Manconi monsignor Vincenzo Paglia e dietro del sodalizio del Sudan
E per il bel dialogo e appunto ricordiamo che loro libri sono presenti presso il il tripode a cura della della libreria della dell'evento che a cura delle delle librerie luna di Saba