L'Afghanistan e i diritti delle donne. Intervista a Laura Boldrini

Radio radicale siamo con l'ex presidente della Camera Laura Boldrini per parlare di Afghanistan e del regime dei dei talebani noi
Abbiamo visto in questi giorni dei segnali diciamo ambigui da parte dei dei talebani che in questi giorni chiedono il riconoscimento del del loro dette loro del loro Paese loro governa livelli internazionale per poi concedere diritti quello che sappiamo che molte donne sono scese in piazza sono state costrette a fuggire perché hanno dovuto subire questa aggressione abbiamo visto le immagini questi spari al al Parlamento
Italiano ha fatto delle audizioni in questi giorni ha ascoltato anche le le donne che si battono per la libertà il l'autodeterminazione in Afghanistan che avete sentito e soprattutto che cosa chiede lei prima di dare un un effettivo riconoscimento se è il caso di darlo
A re così detto regime dei talebani
Sì stamattina nel Comitato diritti umani nel mondo della Camera che io presiedo c'è stata una audizioni interessantissima
Perché era la prima audizione con una realtà afgana che era sul posto che era sul posto quindi questa donna che ha voluto celare la sua identità per motivi di sicurezza è una militante e di lunga data a della Rawa la Rawa l'associazione
Più longeva in Afghanistan ma che si occupa dei diritti delle donne è un'associazione politica e queste donne sono delle vere come dire combattenti per la democrazia
Hanno fatto battaglie in Pakistan i campi profughi e in Afghanistan ora quello che c'ha descritto questa
Nonna
è di una situazione veramente di paura diffusa a di minacce di terrore
Conferma che i talebani sono quello che sono sempre stati quello che erano negli anni novanta non sono cambiati al contrario al contrario sono peggiori perché la società
Nelle città almeno è cambiata
C'è una generazione
Donne che è cresciuta con la consapevolezza di poter essere lì per affermare i propri diritti
E oggi non ci sta più
Abbassare la testa e a rinchiudersi in casa Comit talebani vorrebbero perché questo avevano fatto negli anni novanta quindi i talebani
Non possono pensare che tutto sarà così facile come lo fu negli anni Novanta perché oggi la società è cambiata questa a militante di Rawa ha fatto un appello accorato ha detto all'Italia all'unione europea di non riconoscere il governo dei talebani fatto di fondamentalisti
Di terroristi di persone che stanno nella lista dei ricercati da parte delle Nazioni Unite di non riconoscerlo e anche chiesto di non abbandonare il popolo afgano le donne afgane di continuare a a mantenere un filo di comunicazione con loro e cercare anche di fare i corridoi umanitari per le persone più a rischio ma chiaramente ha dovuto constatare che le frontiere di quasi tutti parte i Paesi confinanti sono chiusi e quindi essendo di Paesi chiusi l'Afghanistan si sta trasformando in una prigione a cielo aperto ci ha chiesto di fare di tutto per negoziare con i Paesi confinanti
Per consentire alle persone più a rischio di uscire di essere trasferite laddove possano avere sicurezza e anche un futuro e questo penso che è quello che noi tutti dovremmo fare dopo quanto accaduto la disfatta diciamo della NATO
Il suo epilogo drammatico in Afghanistan
Senta lei come ha trovato la strategia comunicativa dei talebani allora loro cercano in qualche modo il dialogo facendo finta di concedere qualcosa allora come approvato questo tipo di strategia quando poi le immagini delle violenze pubblica nei confronti delle donne sono abbastanza chiari non hanno bisogno di commenti ora utilizza risorse all'idea fanno propaganda
E pensano così di poter per convincere il mondo della loro buona fede salvo poi però sul terreno fare il contrario quindi io direi che loro stanno hanno un gioco che utilizzano nella maniera tipica dei regimi cioè manipolando l'opinione pubblica
Ma è appunto su questo noi dobbiamo essere molto cauti e non dobbiamo cadere nella loro trappola io penso che quello che stanno facendo e le testimonianze che ci giungono ci raccontano un'altra storia le donne non possono più andare a lavorare gli hanno detto di rimanere a casa anche le dipendenti pubbliche
Le ragazze non vanno più a scuola non vanno più all'università per le strade delle città non ci sono donne
Sono tutte chiuse in casa perché hanno paura di quello che potrebbe accadere loro non c'è libertà di movimento quindi si è una donna esce del resto accompagnata anche da un bambino purché sia maschio
Per potersi muovere quindi siamo diciamo a livelli terrificanti
Questi sono degli invasati che odiano le donne sono misogini quindi vogliono che le donne scompaiano le vogliono annientare ridurle a dei fantasmi
Senta l'ultima domanda
Lei dice no ai talebani e riconoscimento dei talebani ha parlato di disfatta della NATO e quindi credo che non apprezzasse l'intervento della della NATO in quel Paese
Dov'è la il la terza via dell'Afghanistan varie se l'obiettivo della missione NATO era quella di
Sconfiggere il terrorismo ebbene questo un fallimento perché oggi c'hanno detto in audizione
Pontecorvo l'ambasciatore che ci sono decine di movimenti terroristici
Di cellule terroristiche in Afghanistan e c'erano anche prima quando c'era la presenza militare della NATO quindi
Se la battagliera solo contro il terrorismo e non il National Building come vicepresidente by tant'è stato un fallimento io che sono stata tante volte in Afghanistan nel corso del degli anni posso dire che se invece c'è una cosa buona diciamo e che e di Fausto in alcune parti del Paese parla nelle città c'è stata una votazione nel costume un'evoluzione che ha portato a un'apertura e all'affermazione di maggiori diritti delle minoranze delle donne
Ma ma oggi tutto questo si è vanificato perché con il consegnando il Paese a quelli che avevano instaurato il regime del terrore
Noi abbiamo fatto un capolavoro di indegnità penso che la la missione sia stata gestita principalmente nell'interesse statunitense
Così come sia stata ritirata principalmente nell'interesse statunitense perché Presidente torna Ciampa pensava che questo ritiro dicevo passa in termini di consenso per la campagna elettorale sì però quanto è stato fatto tutto non pensando alla benessere degli afgani ma alloggi che che esulano da questo quindi che cosa rimane di questo esercizio solo una cosa cioè che la presenza militare in un territorio la nonna riesce in alcun modo a sconfiggere il terrorismo quindi non si mica più che bisogna intervenire militarmente per sconfiggere il terrorismo perché non funzione e non funziona neanche per esportare la democrazia quindi abbiamo già dato in Iraq in Afghanistan io penso che la NATO facciamo
Facciamo un processo di riflessione in merito a questo e insieme alla NATO tutti gli stati membri che ne facciano che ne fanno parte grazie come sempre all'ex presidente della Camera Laura Boldrini