Inaugurazione della mostra "FUORI! 1971 - 2021. 50 anni dalla fondazione del primo movimento omosessuale in Italia"

Buongiorno e benvenuti e tutte tutti sono molto contento qui di essere all'inaugurazione della mostra sui cinquanta anni del fuori
Sono con in questo momento con il possente il Musée d'esistenza Roberto Mastroianni con Angelo Pezzana uno dei protagonisti di quella di questa vicenda di questa storia
Devo dire che sono particolarmente contento intanto perché finalmente torniamo con una mostra a fare delle attività dopo un primo così complicato ci auguriamo che questo periodo la morte si è anche l'occasione per portare tantissime persone a vedere questa mostra per motivi che poi vi vi racconteremo
è una proposta che è stata realizzata dal periodo cento insieme al Museo diffuso della Resistenza e la Fondazione Sandro Penna fuori e lo davvero devo fare un ringraziamento ai curatori di questa bellissima mostra Roberto Mastroianni Chiara Miranda
Maurizio esodati Maurizio Canuso Angelo Pezzana che è come dire ispiratore di di questo percorso e devo dire che rispetto il percorso proprio voglio dire due parole sulla genesi di questo mentre invece lascerò a Roberto Mastroianni Angelo Pezzana di raccontare invece che cosa vedremo nella mostra
Galeotto fu un incontro di diversi mesi fa ragionando di archivi se ti ricordi Angelo perché
Uno dei punti di improprio di di partenza fu la possibilità di valorizzare innanzitutto di conservare di valorizzare al meglio gli straordinari fondi archivistici della Fondazione penna
Documento in materia dicono grafico fotografie manifesti con una stratificazione storica veramente che copriva diversi decenni del Novecento per arrivare giorni da oggi
Quell'operazione porto ad un primo lavoro anche fu quello di digitalizzare è una parte importante di quegli archivi Dean Semioli all'interno della piattaforma
Del pari a novecento che si chiama novecento che proprio e pensata per consentire a chiunque faccia ricerca approfondimento
Di toccare con mano la grande ricchezza di contenuti della storia del Novecento e questo ci sembrava una storia importante
Da da da da conservare da raccontare e come spesso accade
Quel lavoro sugli attivi si è trasformato in qualcosa di diverso in un processo di valorizzazione che previsto il museo entrare prepotentemente in gioco
Nella misura in cui con con con Angelo con Roberto ci siamo detti caspita questo materiale quindi può diventare deve diventare una mostra questi sono cinquant'anni e quindi c'è anche un elemento simbolico di celebrazione
Per fare in modo che quel lavoro precipiti in un allestimento in realtà c'è anche un catalogo che consente anche una lettura di approfondimento e di declinazione ulteriore di quello che le persone potranno vedere qui a Torino
Alla mostra ci sono come spesso accade qui qui al Polo
E al museo dell'attività che è improprio chiamare collaterali cioè degli eventi veri e propri di discussioni di approfondimento che partiranno questa settimana con con una lectio di di di di Molinari
Suni su un'analisi storica di quello che è stato una lettura del passato così comune lettore fenomeni del presente non entrò e non voglio rubare troppo tempo rispetto quello che vedete perché sugli aspetti
Come dire tecnici della mostra ci sono persone molto più competenti di me
Lasciatemi solo evidenziare un senso di importanza e di urgenza di una mostra come questa
Questi spazi sono degli spazi pensati per fare in modo che la storia diventi un dispositivo di comprensione del presente
E quindi mi piacerebbe e questo vedere uno spiccio che mi auguro possa in qualche modo trovare una realizzazione che tantissime persone qui un pubblico molto ampio e trasversale di di persone venga a vedere questa mostra che vengono soprattutto i giovani
Penso ai teenager i ragazzi di quindici venti venticinque anni che oggi affrontano con una modalità molto diversa radicalmente diverse il tema della porto con il genere con l'identità e se lo fanno in modo così radicalmente diversa anche grazie al come dire al cambiamento che un processo una rivoluzione come quelle fuori ha consentito perché il sistema di diritti sistema di libertà al sistema di ripensamento
Dell'identità molti appartenenti è l'esito di un percorso che ha visto nell'episodio dell'inizio anni settanta del fuori uno dei suoi momenti sta in come dire di di di cambiamento dirompente
Ma è anche importante che i giovani e non solo loro dia una lettura storica di quel fenomeno e quindi trovino delle radici che consentono interpretare meglio il senso anche del nostro muoverci nella società contemporanea in cui c'è evidentemente un fenomeno di acquisizione
Di diritti che è straordinariamente più più forte
Più ampio rispetto a quello che era la realtà degli anni settanta anche se come sappiamo il tema dei diritti il tema delle rivendicazioni il tema come dire di costruzione di modelli democratici Justine libri deve essere continuamente Man manutenuto mantenuto
E difesa quindi il senso di questa mostre anche dare questa possibilità di lettura
Fino alla fine di ottobre al polo del Novecento qui a Torino al Museo diffuso della Resistenza
Con un catalogo con degli eventi dare a questo punto la parola a Roberto Mastroianni che oltre a essere il presidente
Del museo è anche uno dei curatori un avere come dire anime di di questo processo quindi Roberto se se voglio dirci qualcosa su quello che vedremo
Buongiorno Soroberto Mastriani sono presidente del museo diffuso tengo molto questa nostra per molti motivi uno di questi che e come dire il momento in cui fare i conti con la figura di Angelo Pezzana che è stato una figura importante per la cultura nella politica torinese nazionale il secondo motivo questa è la seconda ma la la prima grande mostra che un museo apre con me con la mia presidenza come procede presidenza all'insegna dell'integrazione non ancora terminata Anna
Fieri col Polo del Novecento volesse per questo motivo un esempio del del rapporto sia contenutistico che dell'utilizzo dei linguaggi del contemporaneo non per la valorizzazione degli archivi la colonizzazione di tutto il sistema
Del del Polo e di tutto il patrimonio del museo
Persino Tiengo perché questa mostra che noi che lo abbiamo messo in una inoltre sparsi non lo dico per provincialismo
è una delle nostre secondo le più importanti di quest'anno sia sul panorama torinese che italiano per quanto riguarda le mostre a carattere storico e sociale perché la figura di Angelo Pezzana e del movimento fuori che nasce a Torino nel mille novecentosettantuno una
Esperienza questa che a livello internazionale delle caratteristiche specifiche
Che incide molto sulla storia del del periodo tra gli anni settanta e il due mila e lo fa attraverso una la produzione di una rivista la nascita di un movimento la l'evoluzione dei costumi negli stili di vita
Che il solo lui riesce a sollecitare e che lo sa attraverso una costante
Che rappresentato dalle spensero il fuori di Angelo Pezzana che quella del dello sviluppo di una specie di forte liberalismo radicale
Che attraverserà poi tutti i vent'anni di quest'esperienza e si concentrava dal diritti civili delle minoranze
Uno sessuali e poi legge Beattie fino ai da come alla con questo la difesa dei diritti civili a livello internazionale dal caso para Giannuzzo
A perché conosce la figura di Angelo bene alla difesa della democrazia e dei diritti in Medioriente del non un importante lavoro di di informazione sui la situazione del i diritti civili nel mondo un importante relazione di contenuto con l'evolversi della storia il Partito Radicale Italiano eccetera eccetera eccetera
Tutte cose che emergono in parte dalla nostra che una mostra che si arricchisce di candidi dei contenuti multimediali
Tra i contenuti multimediali per l'esattezza uno la possibilità attraverso i pannelli di arrivare all'archivio novecento di cui ha parlato il disastro del però il secondo contenuto è una partnership con la casa di produzione che dovrebbe indios
Di cui qui oggi dice
Giorgio Bozzo che produce un po'Castro che si chiama aveva deciso di orgogli ero un po'tutta la storia importante perché ricostruisce sia la storia che la tonalità affettiva emotiva e culturale dei nuovi del movimento LGBT dagli anni sessanta ai giorni nostre eccezione la prima stagione
In rete che poi si può leggere anche come commento audio al al alla nostra sta proceda secondo stagione superiore ottantuno novantuno siano contenti di di questa partnership
Siamo il terzo contenuto multimediale è una sorpresa perché questa canzone questa mostra una colonna sonora e noi inviteremo non lo non diremo inviteremo a le frittelle a cercare un comunque Arc con Angelo questo non lo sa però sperano sembra sorpresa c'è una canzone che fa da da
La colonna sonora questa mostra poi c'è un catalogo di diritti di opzione mostrare in cui molti amici molti importanti studiosi e molti testimoni racconta un pezzo di questa di questa storia
Un che è da leggere come completamento della della mostra ma alcuni studiosi importanti
Di movimento LGBT come Daniele Salerno che uno dei giovani più importanti studiosi
In circolazione e anche otto milioni un saggio di Luca Beatrice che racconta un po'la rivoluzione simbolica e culturale che attraverso l'arte
La la rivista riesce a portare avanti il rapporto con gli artisti
Qualcuno le testimonianze che vanno da da persone che hanno fatto il movimento tipo Anna Cuculo a persone che mi sono state vicine
A questa avventura umana e politica del fuori come Elena Loewenthal però non vi voglio raccontare tutto la mostra è costruita Bastos sarebbe stata impossibile realizzare senza la presenza di Maurizio gelati e di Maurizio che io uso del fuori che hanno ci hanno aiutato a leggere i contenuti a ricostruire
Il il percorso senza la la chiara
Miranda che la giovane Yang Exhibition meno già del museo
La la nostra si muove tendenzialmente attraverso un un presso ottantuno in cui
Viene ricostruito il nodo iconografico l'attività di promozione culturale della cultura beat nella cultura internazionale che Angelo Pezzana promuove attraverso la libreria Hellas di Torino
Che è un po'il terreno di coltura di coltura del del di di di tutta un'idea di di di di rivoluzione dei costumi di di di libertà
Che che Torino occupa anche grazie all'impegno di un Angelo Pezzana di Nanda Pivano e di molti intellettuali che attraversano questa storia non un atto del la parte centrale della mostra ricostruisce
La vicinanza tra movimento e rivisto nel settantuno all'ottantadue
Inizio ottantadue quando finisce quello che la rivista le strisce del movimento la sterza parte contiene due chicche la prima una indagine la prima indagine socio statistica
Sul volto si d'Italia sulle sulla percezione la rappresentazione valuto percezione l'autorappresentazione dell'omosessualità in Italia realizzata da Demoskopea e commissionata dal Comune di Torino inedita
Di questo vi è una lettura contemporanea pro Tavanti anche da Monica Fabris che rilegge
L'indagine realizzata da Giampaolo Fabris nell'ottantadue e poi c'è una parte terminale sull'eredità del fuori ci sono alcuni contenuti video
In mostra Ecce Angelo Pezzana qui con noi che in un anno che come dire invece parla al posto di Angelo Pezzana anche perché un uomo che ha passato tutta la vita
A voti
Cercare di ottenere parole visibilità per una minoranza prima e per chiunque avesse che ha bisogno di assicurarsi diritti civili opportunità è difficile parlare sul posto quindi forse è meglio che che parli lui del resto grazie
Quindi non partiamo con delle domande ma tocca a me
Allora
Io ho avuto due vite finora
Continuano attacca anche se una certa età
La teste e limpida non le gambe Malatesta
Da mia bitte importante è stata quella che ha avuto il commercio come professione perché ho fatto libraio ventitré anni
E mi trovavo in una città molto provinciale c'era solo una bella libreria francese ma tutte le altre librerie non avevano un libro straniero cosiddetta fra virgolette
Allora io l'ho seguito impostata sulla letteratura anglo americana
Ed essendo omosessuale che non ha mai avuto nessuna tentazione di nasconderlo
Ho dato questo questa impostazione alla Libreria quindi si è specializzata
In quello che non esisteva ancora
La la la sera in via Bertola quasi a via Roma davanti a quello nel palazzo crea la ratio della stampa
E c'erano anche le le macchine stampa del per cui
Le due e le tre del mattino c'era un bel rumore delle delle stampa attrice del quotidiano avuto sempre molto i giornalisti che venivano a comprare i libri
E soprattutto anche a guardare le le le riviste che io ottenendo anche naturalmente insieme a tante altre
Anche quelle che riguardavano movimento che Francia e l'Inghilterra in America
Non è vero troppe anche unitario perché io no andavo sovente anca canna come facevano tutti i gay torinese che avevano una macchina e andava là perché calato da una vita
Diciamo di notturna molto più molto piacevole per uno che che in Italia non trova niente
Ed io ero amico degni di un libraio
Gaye indicano dal quale tutti i mesi tornavo con la macchina con in ballo il pieno di cento centocinquanta copie di personalmente ai boy questo non è raccontato nessuno perché era proibito playboy in Italia ovviamente non aveva un distributore
Invece io vedo due pile in libreria per cui
C'era una certa soddisfazione anche della clientela etero che veniva lì e si guardava questa bellissimo cinque giornale
Se qualcuno di voi lo ha visto i tempi d'Oro quindi costano sempre fatto delle cose un po'farà via si dice in piemontese
Però la mia vita è stata divisa soprattutto tra la battaglia per i diritti omosessuali e l'altra per Israele perché Israele non ha mai goduto internet simpatia da parte per la sinistra diciamolo pure chiaro e tondo mentre per noi la la la scelta la più facile perché la destra ci chiamava
Sporcaccioni perché non avendo grandi
Real arriva al pane secco culturali forse il jet l'aggettivo più facile da da da pronunciare la quello il centro cattolico
Cattolico quindi noi eravamo dei peccatori però degna anche lì dico di comprensione poveretti insomma un po'malati
Che come vanno un peccato e la sinistra invece era quella che diceva quando arriveranno dittatura del proletariato
Tutto si risolverà e quindi scomparirà anche omofobica non non usava ancora la parola omofobica ma comunque risolveremo anche questo problema ma per uno che letto un po'di storia sa che tutte queste erano balle
Perché trattore quando scompaiono sono sostituiti da altre molto sovente ancora peggiore e quindi il il futuro non era molto chiaro mentre invece con un moderno con un movimento che noi volevamo impostare
Dal punto di vista riformatore cioè le riforme
Abbiamo sempre seguito questa questa linea che poi si è concretizzata quando nel settore settantaquattro tutte le tutte le associazioni fuori si sono federate con il partito radicale per cui abbiamo avuto le sedi ufficiali dove facevamo quello che facevano gli altri radicali la battaglia per la porto per il divorzio al femminismo
è diventata una una alleanza naturale senza ideologia
E questo era visto molto male perché le uniche forze cosiddette rivoluzionaria in quegli anni erano tutte a sinistra per cui noi eravamo inutili abbiamo partecipato a diverse volte lei primo maggio venticinque aprile
Però Sella
La marcia partiva da un certo punto non ero in me eravamo al fondo quando la marcia finivano eravamo ancora lì inattesa di partecipare cioè ci davano il contentino ecco questo questa perché noi
Dice che auto classica vanno rivoluzionari ma
Che trovavano la soluzione nelle riforme che poi è diventato è oggi e lo vediamo la legge sul divorzio love sul la la legge quella pole pole Uta da da Renzi quindi Pd credo che fosse ancora Pd in pieno e quindi una sinistra che è cambiata
Sono cambiati anche gli altri partiti ma tutto questo è avvenuto attraverso delle esperienze
Molto gravi per esempio dagli anni settanta in cui noi facevamo delle iniziative per i diritti
Eravamo rimproverati da chi voleva la rivoluzione
Ecco tutte queste cose ebbene dirle perché
La parola riformista era giudicata equivalente a fascista ma veramente
Questo anche con anche per le cosa che faceva il partito radicale
E quindi noi abbiamo cercato di invece di seguire la linea del cambiamento ma pacifico
Cambiamento della società che per noi voleva dire la rivoluzione
Io ho fatto questa vita perché non perché fossi coraggio o gioco era semplicemente il mio DNA io seguito a quello che mi diceva mio DNA quando sono andato a Mosca ai c'era Breznev io ero cinque giorni sono stato lì ho perso quattro chili perché ero talmente terrorizzato di finire in Siberia però c'era il partito radicale con Pannella che diceva se toccano toccati in qualche modo sarà un casino che non finisce più e quindi stupidi non erano criminali sì ma non stupidi e allora sono riuscito alla fine di essere ad essere espulso
Ma erano erano iniziative che non raccoglievano partecipanti perché il timore Ralph era forte
Enzo Francone era andato Anya in Iran appena arrivato come in ogni dove la prima azione che ha fatto Khomeini è stato di impiccare il presidente della Banca nazionale persiana che era ebreo e per dare un segnale che d'ora in poi
Il denaro lo curiamo soltanto noi
Naturalmente gli gli omosessuali venivano e vengono ancora impiccati sui più sui pilastri delle vie
Però son tutte cose che nel suo sì tutt'anti lo sapevano ma nessuno aveva il coraggio di protestare lui è andato all'anno sa Caniato come si dice da noi l'hanno picchiato però l'hanno espulso per terra
Era giudicato commenti in un certo modo anch'io a Mosca
Delle delle cose che possono dare fastidio ma nonché creano poi un una posizione contraria
Oggi questa nostra
Che non è stata non è iniziata facilmente
Perciò si possono dire anche delle polemiche senza farle troppo andare avanti ma la la manifestazione che abbiamo fatto noi nell'ottantadue nel settantadue a Sanremo contro il congresso di psichiatri e psicanalisti
I quali volevano dimostrare che la malattia omosessualità era una malattia che si poteva curare
Ecco tutto questo se non fossimo andati noi lì a dire ma che cosa dite
E allora noi avevamo venti
Adesso da qualche padre su da qualche anno dice la famosa marcia di Sanremo nessuna marcia a Sanremo
Eravamo quattro gatti torinese più due francesi uno belga è uno dall'Inghilterra resto eravamo noi qui di cui metà con pseudonimo perché erano insegnanti
E guai se in quegli anni con insegnante omosessuale l'avesse detto liberamente perdeva il posto
Quindi erano situazioni difficile da parola omosessuale non veniva scritta sui giornali l'inviato della Stampa Luciano Corino quando mi ha visto lui m'ha detto ma lei
Subito dottor Pezzana indica psichiatra Obispo e psicanalista e tornavano io sono omosessuale
E sì sono venuto qui dentro perché ho preso una la tessera per capire cosa cosa avrebbero detto di psichiatri quelli vere
Ora quando lui
Cioè questa manifestazione mi vede mi dice ma lei è psichiatra no io sono sessuale rifà ai ma io non posso scrivere questa parola ecco perché non può non l'avevo mai immaginato queste perché nessun giornale nessun media mai pubblicato la parola omosessuale ci sono tutti i giri di parole pervertito invertiti insomma tutte e poi tutti i termini regionali per dare un'immagine di insulto ma omosessuale è una marchetta ne assorbe dottor Curino Laila scrive sarà il primo giornale
E la stampa il giorno dopo ha scritto
La manifestazione omosessuale quindi sembra di parlare di cent'anni fa invece sono poi solo cinquanta
Non voglio entrare adesso nel nel nell'ambito culturale generale vorrei solo ricordare un nome che Fernanda Pivano cioè perché se c'è stato un cambiamento culturale in Italia questo è dovuto alla azione di studiose di di intellettuale che ha rappresentato tutta la vita di Fernanda Pivano è stato grazie a lei
Che avendo conosciuto la l'aria nuova culturale americana è riuscito a portarlo in Italia e l'ha fatto in quella trappola famosa prefazione di giù borsa l'idolo Giona
Che era di cento pagine cioè in genere chi fa una prefazione sono tre o quattro lei ha scritto un saggio che era diventato prefazione perché anche allora
Dini sbarra era giudicato fanatico un estroso un sì un proietta la stampa quando venne a Torino scrisse arrivato il poeta che prefigura la fine del mondo
Cosa che lui non ha mai scritto non ha mai detto ma era talmente ignorato con tutta quella cultura
Che invece Nanda Pivano ha saputo raccontare e ha creato un cambiamento fortissimo
Io andavo sovente la sera quando chiude con la libreria in macchina a Milano a casa sua in corso in corso Marconi perché trova mi trovavo con altre persone con lei Ettore Sottsass il marito
Che parlavano di una cultura che qui da noi non esisteva non nessuno la conosceva
E lei a Kaká contribuito ha collaborato i primi numeri di fuori anche
Ecco io sono da un lato culturalmente figlio di Fernanda Pivano e da quello invece politico di Marco Pannella
Perché il parco Pannella adesso purtroppo il partito radicale diviso in due uno si chiama più Europa ma non è un partito radicale l'altro viene confuso con più Europa che invece viene chiamato il partito radicale
Spente invece gli eredi di Pannella sono rappresentati qui da radio radicale che è quella che svolge continua il pensiero di Pannella che ha insegnato a tanti adesso poi per fortuna è di moda ricordare Marco Pannella per tutte le cose belle che ha fatto però quando noi eravamo lì per farle eravamo il nemico numero uno
Sto andando troppo avanti finirei qua
Forse ho detto troppo persino
Sennò
No deve denazificazione una regola
Sì certa norma ribadiranno viene Maurizio Molinari farà appunto con una lectio magistralis nessuna connessione tra diritti
Liberazione
E presto e poi sabato ci sarà questa tavola rotonda di giornalisti che erano
Giovani giornalisti cinquant'anni fa qualcuno più o meno qualcuno di più no qualcuno più qualcuno meno ecco però però non qui presente
Luca Beatrice però è uno che ha capito come critico d'arte parcheggio conosciuto quando era il critico d'arte
Che ha capito l'importanza della dell'ironia politica che era contenuta nel fuori perché noi dobbiamo sempre cercato di capire come attraverso un sorriso di fronte a una
Una voglia di fare politica forse anche una chiave per essere conosciuti
Tra
Azione
Dunque abbiamo
Cita sino cioè
Tenuto di poca
Gli altri altri giochi proprie azioni nessuna questo dato interessanti
Scuola è stato
Una grande di rivoluzione simbolica studi rendere invisibili parole uguale ero un livello di ipocrisia
Guardi
Domani mattina
Allora romanzi
Metteva questo elemento
Il crollo
Grazie quindi questo è un significativo per la verità prevista fuori la rivista
Simbolica a marginale Luca logopedisti
Catalogo impara come dimostra e questa evoluzione ma la regola utilizzarlo avvenuta il film importanti gioielli sui giornali
è sicuro per gli errori
Rango illustrazioni verrà rivista regionale dimostra che senza appartenenza quindi le indicazioni processuale capiscono questo forse non degli elementi divenuta simbolica più de di tutte le spinte verso la modernizzazione degli anni
Quella virtuale in quella che ha più
Forza aerea pubblicare lasciare ma guardi
Questo rende poco vorremmo anche
Io
Parole che condivido in pieno che il fuori non ha mai inventato una ideologia né una teoria
Cosa che invece è avvenuta col passare degli anni non solo in Italia anche in America sono nato e le le chiamano teorie diciamo né una teoria Gender
In realtà è un'ideologia perché se uno sposa un'ideologia poi dopo non ha più la capacità di ragionare da solo non aveva mai avuto una linea suo fuori se uno va a leggersi e uscirne uscì esce un libro anche con tutti i numeri di fuori completi
Librone norme tra poco e vedrà che ci sono i super rivoluzionari marxisti
Transessuali
Liberali
Ci credevano mancava questo dicono non non non c'è una linea chiunque è omosessuale e ha come punto di riferimento di partenza la propria omosessualità ha delle idee ebbene noi li ospitiamo
E questo non ha creato ideologia future noi siamo io personalmente quando sento parlare di teorie anche teoria Gennaro Gender
Ho ho timore mi
Faccio ben attenzione
Sì cioè
No mai ma no mai
No io robot allora
Parte
Adesso non confondiamo i partiti aveva perché la mentalità liberale è una cosa che può avere uno di destra o di sinistra o di centro
Ecco quindi questo va difeso
Ah ma non no
No
Una interessante mi mi riallaccio ciò che dicevi tu prima rispetto alla rivista dei contributi degli artisti perché ormai nel catalogo di quello scritto perché la rivista nasce no Angelo con un chiaro intento politico anche dal punto di vista formale i primi numeri sono veramente assomigliano anche un po'tragicamente a quei bollettini come grafica quei bollettini politici
Dell'estrema sinistra che uscivano Point però ovviamente con contenuti molto diversi secondo me va sottolineato molto il contributo di Marco Ceylon Beha
Che a mio avviso è stato un artista
Non voglio usare la parola dimenticato perché non mi piacciono questi questi tempi però Marco all'epoca era uno dei più creativi di pubblicitari italiani insomma
Qui a Torino lavoro appunto un'agenzia di insieme a Safilo Gagliardi l'altro di cui non ricordo il nome ma nel catalogo cioè
Esatto esatto no e quando lui intervenne nella grafica di di fuori e lo blocca Oltretevere abbastanza facilmente la rivista cambia completamente aspetto perché credo che uno dei temi di allora
Non ci può essere estetica senza etica dopo la la generazione diciamo alla vostra però d'altra parte già dalla fine degli anni settanta e anche l'inizio degli anni Ottanta soprattutto cercare di rendere il prodotto editoriale divertente ironico colto levando ed è anche un po'no quel peso forse politico eccessivo dei primi numeri ma lo potete vedere
Appunto dalle riscritture pubblicità e non so uno pensa subito ovviamente a Oliviero Toscani no quel tipo di pubblicità shopper tale sin Peralta Marco aveva lavorato proprio in maniera parodistica sulle pubblicità
Anche il fatto che nei numeri
Più più recenti gli gli attacchi al cattolicesimo alla che adesso sono belli tosti e sono belli cioè il la parte diciamo così sessuale anche più divertente più esplicita e poi credo che sia stato anche grazie a Marco per certi versi anche un'ugola perché ha disegnato per almeno cinque sei numeri direi così se se ricordo bene questo contratto
Queste sue vignette
Richiamo vignette perché alta nascono con l'idea diciamo totalmente satirica se volete e legate a un a un messaggio
Nei numeri DC degli anni fine anni Settanta vengono pubblicate le prime immagini di fango loden credo che siano uscite nella cultura italiana e disegni di Warhol di e divenne il per insomma c'è comunque Norman pur non essendo una rivista diciamo di cultura artistica c'erano così contributi secondo me piuttosto interessanti e nel catalogo cercato un po'di di ricostruire e credo che la figura di Marcos l'ombra andrebbe a mio avviso un po'riletta poi no io ne ho memoria
Di grande simpatia umana e di bell'amicizia per cui il mio testo dedicato lui ma certamente ecco sarebbe interessante da questo punto di vista magari parlarne in una di queste Tummino dal tono
Armani Lights cerca
Dio
A una
Dovrebbe essere ritornare
Perché rappresenta come duca catalogo mette insieme cose molto diverse ma
Un
Quest'insicurezza pubblica contesto della Sherman
Sì senza avere si inserisce sostanzialmente in quel mondo in cui il dibattito degli anni sessanta c'è una ricostruzione storica filosofica simbolica e poi ci sono anche reputano giusto come questi sussidi l'ombra quindi io direi così liberiamo anche i nostri amici giornalisti che ricordo lavoro
E però è un invito perché a questo punto durante la presentazione l'idrovia fatica