Inclusione, diritti, centralità della persona - Prendersi cura della salute

Benvenuti benvenuti a questa seconda giornata di i lavori lavori che riguarderanno il tema dell'inclusione ieri abbiamo parlato della partecipazione domani sarà la rappresentanza oggi parliamo di inclusione non si può fare senza fare prima una riflessione parlando della pandemia cosa ha fatto la pandemia ha rivoluzionato la nostra scala di valori ha rivoluzionato assolutamente la percezione della società che ci circonda e ha purtroppo accentuato ha messo l'accento su quelli che sono problemi strutturali ha colpito duramente le persone che erano già in difficoltà che erano già in serie difficoltà a assolutamente esaltato le diseguaglianze ma anche posto
Di nuovo la persona al centro c'è ci siamo resi conto che è necessario mettere la persona al centro ascoltare
Le proprie difficoltà e capire
Commessi posta andare avanti come si posta aiutare ad andare avanti la persona è una sfida assolutamente una sfida perché bisogna tutelare la cura di tutti bisogna garantire la sicurezza e soprattutto c'è come un diritto alle cure soprattutto alla prevenzione ne abbiamo parlato tantissimo in questi in questo mese e mezzo abbiamo parlato più di cure di prevenzione che di qualsiasi altra cosa e soprattutto questa pure questa prevenzione la dobbiamo a tutti i cittadini senza esclusione nessuno escluso e all'ora
Io mi starà in una domanda come trasformare la più grande crisi dal Dopoguerra ad oggi in un impulso che posta a migliorare la nostra società quali sono i problemi che hanno toccato tutti i settori diciamo che settore della sanità e quello che è stato toccato maggiormente quello che è stato non soltanto tra volto ma anche stravolto diciamo che quelli che erano i problemi sono stati sono esplose insomma non si può più fare finta di niente e quindi bisogna agire ne parliamo qua oggi sono felicissima scusatemi Dias di avere tre donne in studio dicevamo prima dietro le quinte che forse non è un caso che ci stanno delle donne a parlare di di cura ovviamente abbiamo anche due ospiti uomini che tra un po'presenteremo che sono però collegati con noi da remoto inizio con Rossana Dettori segretario confederale CGIL Buongiorno tutti
Poi con continuiamo così Serena Sorrentino segretario generale Funzione pubblica CGIL abbiamo qui Claudia manto anche diciamo l'esperienza l'esperienza che arriva nel teatro
è un'infermiera un'infermiera delegata un'infermiera che ha cinquantasette anni ma da quarantuno lavora in ospedale da trentuno se non ricordo male in pronto soccorso quindi insomma è stata colpa in Ospedale di Crema che assolutamente diciamo negli ultimi e nell'ultimo anno e mezzo è stato già credo sia duro lavorare in un pronto soccorso immagino l'ultimo l'ultimo anno e mezzo sarà stato difficilissimo ce lo racconterà collegati con noi abbiamo Gavino Maciocco docente universitario e ringraziamo anche il ministro Roberto speranza che si è collegato qua con noi buongiorno buongiorno a tutti buon giorno ministro
Allora io inizierei visto che ne parlavo anche prima del segretario durante la che la il dialogo la conversazione Caputo poco fa con il professor Prodi parlavano dell'appuntamento di lunedì
Un un appuntamento importantissimo perché è in programma un incontro con Draghi dove siete stati convocati e il cui
Argomento principale ovviamente salute e sicurezza che cosa vi aspettate Rossana quest'incontro
Ci aspettiamo che finalmente il Governo risponda un tema che noi da lungo tempo abbiamo messo al cento per quello appunto di come le arranchiamo
Alle lavoratrici e ai lavoratori di usciva la mattina andare alla vuole tornare a casa la sera la dico così perché così ci capiamo bene che ci torni no ovviamente in salute e quindi evitando incidente la cosa più grave di morire mentre stanno lavorando quindi ci aspettiamo che il governo però dia risposte ai temi che anche con CISL UIL abbiamo a suo tempo avanzato che sono appunto la formazione l'informazione è una cultura di verso una formazione dei cittadini dei lavoratori degli studenti a partire dei giovani ma anche degli imprenditori
Quindi e spero anche e soprattutto che sia il ministro speranza che il ministro Orlando costruiscono finalmente quelle sul sinergie
Tra i due ministeri che sono indispensabili per davvero abbattere gli infortuni nuovi lavori
Ecco qui abbiamo detto qui con me c'è Claudia manto anche ci può portare la sua di esperienza insomma parliamo di salute e di sicurezza
E di quello che sicuramente in questo corso dei della sua carriera che lunga quarantun'anni ma soprattutto quella che è quello che ha vissuto nell'ospedale dove lavora nell'ultimo
Anno e mezzo insomma che cosa qual è stata la sua esperienza quando non si è sentita sicura che cosa la nel quando andava a lavorare con che stato d'animo ci andava
Esperienze legata soprattutto nell'ambito del pronto soccorso io lavoro il pronto soccorso tra quanti anni
E l'esperienza che ho vissuto in quest'ultimo periodo che è legata purtroppo a ha la pandemia ha portato a chiederci quotidianamente se ne stavamo lavorando in sicurezza e se riuscivamo a garantire la sicurezza per nuovi ma anche per i pazienti
Tutto questo purtroppo non è stato garantito perché il numero di pazienti e l'emergenza pandemica è stata c'ha sopraffatto per cui abbiamo veramente fatto di con tutto con tutta una serie difficoltà
Garantito questi aspetti ma soprattutto l'aspetto lodevole dal palo dal punto di vista dei professionisti è stato il fatto che noi siamo riusciti a fare gruppo e a lavorare in sinergia
E a continuare a lavorare nonostante e il rischio fosse molto alto io ma ricordo benissimo
Il mio pensiero siccome faccio anche la coordinatrice era quello di avviare il servizio dei degli operatori degli infermieri dei medici che alla sera tornavano a casa e avevano dei bambini piccoli in famiglia e
Continuavo a consigliare a loro raccomando l'isolamento mi raccomando
Garantite la sicurezza anche nell'ambito familiare e questo è stato duro per tutti però l'aspetto veramente molto positivo che c'è stato è stato il fatto che
Nel mio al pronto soccorso tutti sono venuti a lavorare continuamente nessuno si è posto il problema io non ce la faccio lavorare in questa situazione
E siamo andati avanti per tutto questo periodo in questo modo e qualche lodevole e ed è grazie alla professionalità e all'Unione tra noi collaboratore la collaborazione e l'unione tra noi infermieri medici e tutti gli altri operatori che ci ha portato ad arrivare fino ad oggi e ad passava in qualche modo questo poi questo brutto periodo
Diciamo è stato anche un grande spirito immagino di sacrificio insomma dover uscire la mattina in tre righe non sapere quando e come si sarebbe uscito e soprattutto anche il pensiero di dover mettere a repentaglio le persone con cui poi si divide Giancarlo tetto insomma tanto a questo è stato un altro aspetto importante da non sottovalutare in questi mesi ha pensato ha però se mi potessero aiutare vorrei essere aiutata questo sarebbe di grande aiuto
Di aiutini ne avremmo avuti bisogna tantissimi alcuni sono arrivati sono arrivati magari con tempi un po'più lunghi rispetto a quello che avremmo avuto bisogno dall'inizio perché purtroppo Dio confine esattamente con la zona rossa che a Codogno Lodi eccetera per cui
Diciamo che la pandemia acciacco ciò travolto dal da subito dal venti di febbraio per cui ci siamo trovati anche in un certo modo di impreparati e non sapevamo neanche
Quanti fu sarebbero stati i numeri l'aspetto organizzativo che andrebbe affrontato come continuare a gestire la pandemia perché purtroppo siamo ancora in fase d'emergenza e tornare a lavorare e a garantire il servizio di pronto soccorso ai agli utenti ai ai pazienti perché è questo l'aspetto cruciale
Cercare di ritornare a un'organizzazione normale che risponda alle esigenze del cittadino contemporaneamente garantire ancora la gestione della pandemia
Con tutti i problemi organizzativi che ci sono in questo momento
Ecco di questo pane parleremo tra pochissimo anche con e il precursore collegato con noi con il professor Maciocco prima però volevo andare un attimo da Serena Sorrentino che prima parlavamo dietro le quinte e dicevamo che infermieri i medici per sono stati considerati degli eroi e i essenziali per un periodo di tempo coi però un certo punto son diventati diciamo bersaglio indù non più tutelati stimi insomma non sono più stati portati in palmo di mano come forse invece avremmo
Dovuto sì in realtà all'etichetta dirò è stata rigettata da subito
Da tutto il personale del servizio sanitario pubblico privato tutti coloro i quali lavorano nell'ambito nella filiera della cura della stanza la persona perché credo con un tratto di grande responsabilità ma anche di senso del dovere gli operatori da subito non detto non vogliamo essere messi in condizione di fare il nostro lavoro con dignità
Perché in quelle ore tremende appunto il senso di abnegazione lo spirito di servizio la grande adesione anche ai valori deontologici che sono legati alla professione della cura
Ha consentito a donne e uomini straordinari nel nostro Paese di proteggere di mettere in sicurezza al nostro Paese
E però proprio in quelle ore venivano a mancare si diceva prima strumenti fondamentali
Dei quali oggi come organizzazioni sindacali noi chiediamo conto rispetto anche gli interventi che si stanno programmando da cose banali ed elementari come ad esempio i dispositivi di protezione individuale
A cosa è molto più complesse che venivano già accennati prima e che riguardano i modelli organizzativi e il potenziamento del servizio sanitario nazionale un bene preziosissimo fondamentale per il nostro Paese
è sicuramente un fatto straordinario che noi possiamo affermare di avere un grande servizio sanitario nazionale pubblico che garantisce cure universali alle cittadine e cittadini ma proprio la Francia proprio la pandemia
è stato uno strumento che ha messo in evidenza le tante fragilità che comunque caratterizzano il nostro sistema di assistenza e cura anche nel lavoro
Dai contratti e quindi agli strumenti di valorizzazione professionale ad un sistema che non premia
Quei modelli organizzativi innovativi di cui tanto avremmo bisogno si diceva incrementare sempre di più uno il lavoro in équipe la cooperazione e l'integrazione tra acuzie quindi le cure nel momento in cui di maggior bisogno i cittadini hanno come riferimento l'ospedale ma soprattutto il territorio la prossimità tutte sfide che guardando avanti ci parlano del disegno di riforma
Del nostro sistema sanitario nazionale e che se la guardo dal punto di vista della dimensione del lavoro
Pongono già degli interrogativi ai quali bisogna anche il governo insieme alle parti sociali provino a dare la risposta giusta
Prima abbiamo bisogno di più personali
Servizio sanitario nazionale ha un problema di risorse riguarda gli investimenti
Perché gli investimenti ordinari in questi anni non sono stati adeguati alla sfida di un'implementazione del servizio sanitario nazionale adesso abbiamo l'occasione del PNR R. ma da solo questo non basta
E poi abbiamo bisogno di personale
Si mette molto l'accento sulle carenze cioè sul personale che in questi anni noi abbiam perso quarto quarantacinque mila unità
Noi dovremmo invece iniziare a ragionare di ciò che serve al sistema di cura era stata sempre di più di prossimità quindi potenziare il territorio può iniziare la domiciliarità le cure intermedie anche la riorganizzazione della rete ospedaliera
Rendendo la salute e l'assistenza sociale
Meccanismi che appunto premiano l'inclusione si diceva prima investimento nella prevenzione investimento nelle cure intermedie delle acuzie ma anche nella cronicità nella domiciliarità per fare questo ne abbia bisogno di competenze
E quindi abbiamo bisogno di fare un grande investimento nel personale che serve al servizio sanitario socio sanitario nazionale territoriale di cui abbiamo bisogno e dalle stime che ne abbiamo fatto come funzione pubblica mancano centododici mila unità
Settantasei mila infermieri
Undici mila medici e venticinque mila tra altre figure che sono specializzate nell'assistenza alla persona in particolar modo nel territorio sono a scavalco tra i profili sociali socio sanitario
Infine abbiamo bisogno di visione
E in questa visione lavora fondamentale
Penso a temi di cui immagino dopo agli altri interlocutori parleranno e di cui il si discute in queste ore anche nella Conferenza Stato-Regioni
Lavoro significa anche una diversa dimensione tra pubblico e privato il caso della Lombardia ha messo in evidenza come non possiamo confondere il tema della sussidiarietà pubblico privato con una funzione di surroga del privato rispetto alle responsabilità e le funzioni pubbliche quando parliamo del diritto alla cura universale delle persone
E questo dualismo di modelli che vengono avanti nell'organizzazione dei sistemi regionali ma anche nel modo in cui si disciplina lavoro faccio un esempio
Noi come CGIL da sempre chiediamo a una riforma della medicina generale
L'avvio verso la dipendenza dei medici di medicina generale al sistema sanitario nazionale
Lo diciamo per una ragione molto semplice perché la base dell'integrazione le cure primarie all'interno di quelle che saranno le casse di comunità
è un tratto fondamentale di come far ripartire un sistema di integrazione sul territorio bene anche su questo per esempio la Conferenza delle Regioni in queste ore propone due modelli di cotto amici perché dico a un problema di visione
Sempre utile accordo che la pandemia ci ha detto che non dobbiamo avere più cura
Più cura delle persone ma anche più cura del nostro territorio
La pandemia ha dimostrato che stiamo fragilissimo siamo meno forti nelle reti di protezione sociale che determinanti di salute sono fondamentali come determinanti anche di inclusione sociale
La pandemia c'ha anche detto che abbiamo una forza enorme
Che la competenza la professionalità delle persone che lavorano nel sistema della cura mai come sindacato chiediamo due cose semplici
Che lavoro Ricon questi dignità e diritti significa più salari valorizzazione professionale soprattutto sistemi che possano investire anche sulla ricerca e sull'innovazione
E dall'altra chiediamo di essere coinvolti nella lui organizzazione del sistema socio sanitario
A livello nazionale territoriale mettendo al centro le competenze delle persone che che ci sono perché alla fine e quello che ci ha dimostrato che siamo stati in grado di curare al meglio le persone anche in assenza di strumenti fondamentali
E quindi l'investimento nelle persone alla fine
Il primo modo per prendersi cura del nostro sistema sanitario nazionale ritorna la centralità della persona non sassi sicuramente il
Le competenze e la professionalità ma poi alla fine tanta differenza
Lo fa anche il la persona insomma ci raccontava Claudia Mantoan che sono riusciti ad andare avanti sulla sono riuscite ad affrontare un'emergenza che nutro abilmente neanche ci possiamo immaginare quello che loro hanno vissuto e visto però ecco la centralità della persona mi sentirei di dire che è assolutamente fondamentale parlavi a parlava anche sede della sanità di prossimità e so che è un tema caro al professor Maciocco buongiorno professore blu
Ecco parlavamo della sanità di prossimità di puntare sulla per i tori alita della della sanità perché secondo lei
Perché questo è il chiave per migliorare in maniera chiara definitiva nostro Sistema sanitario perché sei questo livelli di assistenza cioè quello delle cure primarie
Così è stato presente
Nel quando era quando è scoppiata la pandemia noi come è avvenuto in certi Paesi ma avendo avuto sicuramente un numero di morti molto inferiore ricordiamoci che siamo arrivati per centotrenta mila morti
Come devo dire cento
Questa percezione della di un'assenza di questa linea di difesa iniziale pensata da tutti subito percepita come diciamo l'elemento è uno degli elementi principali del del colpo mortale che ha subito la salute italiana in questione
In questo anno e mezzo e tutti hanno detto dobbiamo rafforzare questo questo livello dobbiamo ricreare lo soprattutto nelle aree dove queste basi completamente assente si parlava della della provincia di Pavia dove tutto è cominciato vi è stata un'epidemia essenzialmente ospedaliera nel senso cioè il primo livello è stato subito travolto non possiamo pensare di rafforzare l'ospedale del pronto soccorso dobbiamo pensare a che gli altri cereali e questo questo questo primo momento d'intervento e la proposta che ci viene oggi dal Pnr
A mio parere forse insufficiente in termini di di risorse che sono state messe a disposizione sette miliardi comunque sette miliardi sono già qualcosa d'importante
E sono suddivisi per sette miliardi in tre settori
Le case della comunità
Le cure domiciliari degli ospedali di di comunità e le cure intermedie
Sono diciamo il Pnr descrive in maniera generale forse anche troppo generica quali saranno le caratteristiche dell'intervento
Perché tutto poi viene rimandato fa piacere ci serve il ministro a un decreto che il ministro già il Ministero della salute dovrà dovrà pubblicare entro la fine di ottobre
Perché in questo decreto legge noi aspettiamo con molto interesse e anche qui riuscita ci dovrebbe specificare qual è la cornice politica organizzativa
Che lei che era questi tre elementi
Perché le possibilità sono due diciamocelo chiaramente
Uno è la possibilità che questi soldi vengano dati per costruire quindi di semplicemente delle strutture fisiche
E per erogare delle singole prestazioni
Sì le cure domiciliari se i finanziamenti delle cure domiciliari verranno semplicemente servizi per finanziarie come avviene nel in Lombardia
Delle agenzie private che forniranno ai pazienti in un sistema di competizione tra di loro
Delle singole prestazioni noi credo che avremmo sprecato una grandissima occasione questo lo dico perché il tema che questa sia una possibile uscita
Dalla del del PM cioè che non ha e alla fine c'erano una non ha non cambi minimamente il sistema per esempio sì le case della strada costituzione delle case della salute la diffusione delle case della comunità
Con confonde ancora i termini perché fino ad oggi abbiamo parlato di casa della salute non saranno accompagnate da una grande riforma come diceva dai lettori della medicina generale
Questi serviranno a poco perché le case della salute si fondano su un lavoro multidisciplinare tra medici infermieri altri operatori che che che il cui la cui funzione quelle di prenderci cura delle persone
Se invece adotta una strategia delle singole prestazioni erogate da chicchessia io tendo completamente il livello delle prese in carico penso completamente il livello della prese in cura
Dico questo perché a mio parere mi passi finora fatti per punto di vista politico ci stanno orientando verso questa soluzione
Perché alla fine di luglio l'AgeNaS al posto del Ministero della salute ma il ministero della Salute relegata a darci una stessa questa funzione ha di fatto approvata una legge Maroni epidemia in qualche modo ha dato l'ok al al sistema sanitario lombardo che è stato quello che invece ha resistito
C'è il modello che ha adottato come diceva lettori un un un sistema in cui su tutto il territorio agiscono soltanto i privati perché sono stati smantellati completamente le infrastrutture pubbliche
E poi perché qualche giorno dopo è stato ha trovato un'intesa Stato-Regioni
Che di accreditamento del delle strutture private che già interverranno con il PNR re adottando un sistema che mette sullo stesso piano pubblico e privato mette in competizione gli attori pubblici e privati esattamente come avviene l'umbratile
Ora però io non io penso sicuramente che anche il pubblico del barbiere dei meccanismi di accreditamento ma non può essere che il pubblico viene messo sullo stesso piano in una competizione per per fornire l'assistenza domiciliare
è distretto che ha in primo luogo il compito di garantire l'ha preso in cura delle persone con le sue risorse se poi c'è bisogno del privato come quasi sicuramente ci sarà il bisogno degli uni apporto del privato questo apporto deve essere garantito attraverso un meccanismo di selezione da parte della della struttura pubblica e non del singolo paziente che si sceglie l'organizzazione
Come sta avvenendo oggi in Lombardia quando una persona viene dimessa dall'ospedale
Con la richiesta per esempio in pazienti con fratture di femore viene dimesso con la richiesta di riabilitazione questo paziente mi viene dato un elenco di strutture private a cui rivolgersi
Ecco professor Maciocco grazie allora adesso andiamo dal ministro che ha sentito insomma abbiamo ha sentito i punti fondamentali ha sentito che cosa hanno avuto da dire ha sentito anche e le richieste ecco mi domando subito i passi i passi di cui parlava il professor Maciocco dove vi stanno portando dove ci stanno portando cosa succederà perché l'abbiamo detto la riforma è necessaria una ristrutturazione una riorganizzazione assolutamente necessaria visto che è stata la pandemia mettere veramente a dura prova probabilmente quello che è successo in un anno e mezzo sarebbe successo in dieci quindici anni però e adesso che forse bisogna bisogna trovare una soluzione fare qualcosa ecco questi passi
Dove mi stanno portando dove ci stanno portando perché penso ma riguarda tutti noi non soltanto chi ci lavora ma anche poi chi purtroppo si trova a dover fare i conti con le strutture sanitarie
Ma intanto io credo che siamo dentro già una nuova fase di Investimenti abbastanza senza precedenti vedo i flussi degli ultimi dieci quindici anni io sono diventato Ministro a settembre del diciannovenne il fondo sanitario nazionale c'erano centoquattordici miliardi oggi un attimo prima della costruzione della nuova legge di bilancio siamo al centoventidue cioè a regime
In due anni ci sono otto miliardi in più sul fondo sanitario nazionale
E il primo grande impegno qui dobbiamo lavorare e quello di continuare a far crescere il fondo sanitario nazionale ecco io credo che la vera sfida delle prossime settimane che saranno settimane
Decisive in cui si schiera anche la prossima legge di bilancio e quella di continuare a far salire le risorse che permanentemente lo stallo stato impegna sulla salute sulla sanità pubblica
Che sono risorse altre sono risorse diciamo
Fisse permanenti diverse dai venti miliardi del PNR
Io credo che questo elemento sia veramente quello decisivo perché alle riforme finanziamenti che mettiamo in campo purché n r r sono finanziamenti chiaramente legate ad una stagione noi dobbiamo affiancare una crescita parallela del fondo sanitario nazionale
E ci consentirà anche di dare continuità alla parte di investimenti del personale che facciamo sul pianeta perché nel refrain sento spesso discutere in maniera piuttosto fantasiosa
Io invito sempre a leggere solo le carte i documenti del ministero della Salute e vedere i fatti e i fatti sono che siamo di fronte ad un investimento oggettivamente senza precedenti
Penso ad esempio i quattro miliardi per l'assistenza domiciliare larga parte di queste risorse io voglio mettere sul personale è chiaro che per dare continuità alle risorse che mettiamo per assumere personale resta senza domiciliare
Abbiamo bisogno poi di una crescita costante io dico almeno per i prossimi tre anni molto significativa
Del fondo sanitario nazionale e a questo stiamo lavorando e sono sicuro che questa mia sfida battaglia mettere più soldi del fondo sanitario nazionale incontrerà sicuramente anche il sostegno delle forze sociali dei sindacati e in modo particolare della CGIL la sensibilità sempre Espresso io penso che la sfida di fondo di queste ore sia trasformare l'acquisimmo opportunità dico così molto banalmente e noi siamo ancora dentro la pandemia non dimentichiamocelo abbiamo però risultati molto incoraggianti della campagna di vaccinazione stamattina siamo al settimo settantasette virgola quattro per cento
Delle persone vaccinate lì che hanno completato il ciclo siamo ormai a ottantatré milioni e seicento mila dosi somministrate nel nostro Paese in sovrannumero molto molto significativo che sta crescendo tra l'altro negli ultimi giorni
Anche grazie alle scelte che abbiamo fatto c'è un aumento significativo delle prime dosi e questo ci mette nelle condizioni di poter governare meglio l'epidemia che però è ancora in corso e ci chiede carta attenzione tanta cautela
Ma è chiaro che in questa fase due della pandemia in cui abbiamo i vaccini che ci consentono di a o provare a programmare una stagione diversa dobbiamo fare una doppia operazione
Mettere più soldi sulla sanità e lo stiamo facendo i numeri sono eclatanti e non sono diciamo contestabili
Quando io sono diventato ministro c'era un miliardo in più sul fondo
Alla fine del dei dopo i primi mesi alla fine del diciannovesimo ad arrivare a due miliardi e sembrava che strappa un clamoroso passo in avanti
Poi ne abbiamo messi sei miliardi a regime in più nel corso del due mila e venti e quattro di spese straordinarie
E ora dobbiamo insistere pareva perché ne Herrera che mette venti miliardi in un colpo solo quindi se vedete anche sul flusso di questi numeri sono numeriche
No non consentono un giudizio diciamo
Di di natura particolare perché sono numeri oggettivi un investimento strutturale lo si sta costruendo ora la vera sfida è far salire
Permanentemente io dico almeno sul piano triennale i fondi che mettiamo sul fondo sanitario nazionale e io penso che ci siano le condizioni e sono ottimista che in questa sfida riusciremo a portarla a casa
Mentre si fa questo bisogna mettere le mani anche a come funziona il servizio sanitario nazionale che è un'eccellenza
Io continuo a essere convinto che il nostro servizio sanitario nazionale abbia un impianto che dobbiamo difendere con tutte le energie che abbiamo un impianto universalista
Ma è evidente che la lezione della ordine farci capire bene cosa ha funzionato quali sono i punti di eccellenza reale abbiamo anche incrociato dentro questa crisi e quali sono i punti su cui bisogna investire di più mentre più risorse e anche fare riforme avrei il coraggio di fare il fuoco
E io penso che questa è una stagione proficua perché c'è una grande consapevolezza a livello globale a livello europeo a livello nazionale servono più risorse e ci sono anche le condizioni per fare riforme io penso che la parola
Chiave deve attraversare il nostro questa nostra stagione anche il PNR rese alla parola prossimità
Quando mettiamo quattro miliardi sull'assistenza domiciliare e l'idea della casa come in primo luogo cura questo significa chiaramente più i medici più infermieri che vanno a casa dalle persone per provare a rispondere a quell'esigenza ma significa anche più tecnologia significa più sanità digitale studia più capacità del servizio sanitario nazionale di essere in contatto quindi farsi carico dei problemi delle persone
Attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie significherà investire ancora sulle case di comunità sono qualcosa di diverso dalle case della salute anche su questo mi piacerebbe essere chiaro perché la grande lezione di questo tempo
E che la il problema sanitario e molto spesso accompagnato da un problema sociale
E dove invece c'è un problema sociale quasi sempre poiché arriva un problema sanitario allora dobbiamo unire questi due temi
E non è stiamo giocando una grande partita come paese e la missione sei quella che riguarda la salute molto connessa anche la missione cinque col ministro Orlando lavoriamo per questo integrazione tra l'assistenza sociale quella sanitaria
E le case di comunità sono luoghi dove non c'è solo la sanità il problema sanitario ma ci deve essere anche la capacità di presa in carico del problema sociale
Per questo non è una questione nominalistica
Casa della salute casa di comunità permetta di comunità dai deve dare il senso realistico concreto anche con investimenti in termini figure professionali di una capacità di interconnettere il lato sanitario lato sociale
L'ospedale di comunità servono chiaramente per le cure
Intermedie e insomma è un disegno che mettiamo in campo dentro cui c'è anche la sfida che riguarda io penso la la funzione ruolo dei della medicina generale e per me è un ruolo diciamo fondamentale io penso che su questo che dobbiamo diciamo essere chiari e netti perché quel presidio di prossimità un presidio fondamentale dobbiamo lavorare con i medici Cina generale come stiamo iniziando a fare insomma facendo anche in queste ore
Per rendere la relazione lavoro del medico di medicina generale e il lavoro del resto del servizio sanitario nazionale sempre più integrato sempre più diciamo ha ha tenuto insieme anche dentro una una una logica di interconnessione
Che ma sicuramente implementata nel nostro Paese allora io non voglio fare un discorso lungo però penso che noi siamo ad un tornante davvero cruciale
L'epidemia con numeri che grazie alla campagna di vaccinazione
Ci consentono di poter guardare con una certa fiducia ai prossimi mesi con cautela con fiducia io penso a queste due parole devono sempre viaggiare insieme
E insistere ancora con tutte le energie sulla campagna di vaccinazione che il nostro vero strumento di libertà che ci ha consentito anche di avere Nesi molto diversi da quelli precedenti nel frattempo mentre gestiamo ancora questa Pandini a abbiamo bisogno di aprire una nuova stagione di investimenti che di riforme e le due cose si tengono insieme
Che già ci siano più risorse in un dato di fatto e lo dicono i numeri
Ora io penso che dobbiamo insistere perché al di là del PNR R. le risorse permanenti crescano in un flusso pluriennale io credo che questa è la sfida della prossima legge di bilancio e poi dobbiamo lavorare alle riforme
E io penso che la chiave essenziale e quella del territorio della prossimità e anche dell'utilizzo migliore delle nuove tecnologie poi ultimo punto che tocco sul istante
Io penso che dobbiamo lavorare molto sull'equità d'accesso ed equità delle cure anche per le aree diverse del nostro Paese perché dentro la stagione di disinvestimento che c'è stata in cui le risorse messe sulla salute sono state considerate non semplicemente un costo e non un investimento sulla qualità della vita delle persone
Si sono fortemente amplificate le differenze tra territori per cui territori che avevano più forza sono riusciti a tutelare meglio i loro servizi sanitari territori che avevano molta molta meno forza son rimasti indietro
Quindi perché n r r deve essere anche la grande occasione
Per uno straordinario investimento di equità nel nostro Paese
Per esempio quando noi decidiamo investire miliardi per vile in ogni angolo del paese dove ci sono attrezzature complesse che hanno più di cinque anni queste vengono sostituite stiamo facendo anche una grande operazione di equità perché le Regioni le aree delle regioni più forti hanno avuto la possibilità di cambiare queste spesa strumentazione complessa spesso dopo pochi dopo pochi anni le regioni più deboli non sono stati in grado di farle allora io penso che questa è una è una grandissima occasione
Il personale
è la chiave essenziale perché è evidente che tutto questo si può ottenere
Anche dentro una nuova programmazione della spesa del personale vestiamo sostanzialmente negli ultimi anni rompendo i tempi ma non è che possiamo dimenticare che alla retorica degli eroi che abbiamo assistito ha corrisposto per molti anni una legge che prevedeva che sul personale non si poteva spendere quello che si era speso nel due mila e quattro meno uno virgola quattro per cento allora io credo che con molta serietà con molto rigore dobbiamo diciamo usare questo passaggio sfruttare questo momento
è un momento che unisce due cose da una parte una grande consapevolezza da parte dei cittadini
Oggi è molto più facile
Da parte di tutti cogliere appieno la centralità del nostro servizio sanitario nazionale e dall'altra parte dentro questa consapevolezza fare questa doppia operazione
Una nuova grande stagione rifinanziamento e io penso che le risorse iniziano ad esserci dobbiamo insistere soprattutto sul lato del fondo sanitario nazionale
è una stagione di riforme in cui capiamo diciamo corsa cosa non ha funzionato a partire per esempio da una idea di programmazione della spesa appunto fatta per silos si usi etiche l'idea del passato è un'idea che dobbiamo io penso con intelligenza superare e anche una riforma che metta al centro il territorio come chiave di una nuova stagione di prossimità quindi io sono fiducioso cioè io penso che con anche con un dialogo serrato con le parti sociali credo non debba mai mancare
Con un confronto con gli ordini sindacati prese il mondo della ricerca e dell'università ci sono le condizioni per trarre un beneficio dà una lezione così dura accordi decentrati io penso che comincia abbia impartito una lezione durissima
Però alla fine ci abbia anche consegnato una grande consapevolezza cioè che il servizio sanitario nazionale davvero la cosa più importante che abbiamo e che dobbiamo su di esso investire con tutte le energie di cui disponiamo
Ecco diciamo sicuramente ottimismo ma tanta cautela e fiducia e prima di passare a Serena Sorrentino voglio sapere cosa ne pensa del parole delle parole del ministro a proposito degli investimenti dei finanziamenti delle risorse volevo parlarne attimo con Rossana Dettori della campagna
Di vaccini di CGIL che sappiamo che mi sta molto a a cuore insomma la campagna dei vaccini non soprattutto per la prevenzione
Ma io
Sui vaccini e posso dire crede da quando è iniziata la vicenda bella pandemia noi abbiamo un si stacca mente
Ripetuto il valore sulla vaccinazione alla vaccinazione quel tutti
è infatti non è casuale che abbiamo chiesto anche nell'incontro a Palazzo Chigi che ci siamo d'obbligo vaccinale per tutti i cittadini e le cittadine di questo Paese siamo anche perché l'obbligo vaccinale la possibilità di utilizzo dei vaccini riguardi tutta la popolazione mondiale perché come spesso o ripetiamo il vaccino non conosce frontiere
Il nostro compito è quello di ed il compito di dei governi complessivamente dell'Europa e del mondo e del dei governi e degli altri Paesi garantire questo diritto a tutti quindi sui vaccini non abbiamo fatto una grande campagna stiamo continuando e stiamo chiedendo a tutte
Le lavoratrici e i lavoratori e cittadini alle cittadine di vaccinarsi ciò non toglie che ci sono alcuni problemi però non è questo il momento perché abbiamo anche alcuni problemi legati alla al primo alla Graham Greene Parsons la modalità di accesso per alcune lavoratrice pensiamo a tutto ad esempio le lavoratrici straniere son tantissimo nel nostro Paese
Quelle che si occupano dei nostri anziani ad esempio che hanno fatto Baccin un'altra parte del mondo è ovviamente noi siccome due messo non lo riconosce abbiamo una difficoltà hanno una difficoltà ad avere il Green passo in cui mi son temi che dovremmo affrontare e risolvere però permettimi di tornare un attimo su i temi che riguardano complessivamente il servizio sanitario nazionale io credo e lo dico davvero con molta passione credo dobbiamo tornare a un'idea diversa di partecipazione
Dei cittadini
Delle cittadine delle organizzazioni sindacali a dire quale servizio sanitario come vogliamo per questo Paese
Noi donne aggiunge abitualmente diciamo come passiamo dalle parole ai fatti
Io vorrei
L'appunto alle cosa che il ministro ha detto che sono condivisibili sulle risorse siccome bisogna siccome è cambiato anche il poeta grazie a nuovo ministro finanziamento l'idea che bisognava cosa che diceva adesso
Sulla premiership risorse
E investimenti nella dei due anni sono utilissime però ne abbiamo bisogno di avere un tavolo di confronto
Stabile col ministero per affrontare tutti i temi che sono legati a Qom riorganizziamo complessivamente il servizio sanitario nazionale anche qua luglio dire con molta chiarezza per noi e pubblico lo dico l'ha detto ieri il nostro segretario generale non ci sono assolutamente piaciuta le parole di Confindustria non può essere messo in servizio pubblico alla pari
Servizio sanitario pubblico alla pari del servizio sanitario privato una cosa è parlare d'integrazione una cosa del RAI di responsabilità
Del governo dallo Stato sul diritto alla salute non alla cura alla salute intesa come salute economica salute sociale lo diceva anche il ministro prima
Salute di genere
Vorrei di chiamare che oggi siamo tutti in piazza con una splendida parola
Che è quella dell'auto che alle donne arrendiamoci tra l'altro sei ci collegheremo oggi corriamo assolutamente codazzo del ecco l'accento tutti i temi che non è soltanto la cura intensa bisogna anche cambiare per un linguaggio rispetta la parola cura
Però
Lo ripeto le parti sociali siccome le riforme degli anni settanta e qui finisco sono frutto di una elaborazione dei lavoratori e delle lavoratrici e dei cittadini che hanno fatto sì che in questo Paese se uscisse dal mutue si arrivasse a un servizio sanitario nazionale con grandi difficoltà grandi fatiche anche perché lui mette insieme mondi diversi
Ribadisco
Allora la partecipazione l'inclusione allo stare insieme il confrontarsi anche su diversi obiettivi ci ha permesso di avere il servizio sanitario che di più oggi ci vantiamo in Italia rispetto anche agli altri paesi europei ma c'è un bue parola al cento una che sono quelle che legano propone nostra giornata del lavoro la partecipazione l'inclusione e la rappresentanza
Lo rivendico e lo rivendico da Brera a voce alta CGIL CISL e UIL rappresentano dodici milioni di persone in questo Paese abbiamo titolo
Di dire che cosa pensano i lavoratori che noi rappresentiamo i cittadini comuni rappresentiamo pelle cittadine sui temi che stiamo affrontando non voglio negare la rappresentanza degli altri soggetti per lotte non voglio e lo dico con molta forza essere paragonata
A soggetti che rappresentano interessi singoli legittimi ma che non rappresentano la complessità dei temi di cui stiamo affrontando e quindi più che indico e ne approfitto avendo qual ministro per dire i tavoli devo partire seriamente ed ora non abbiamo più tempo
Del tempo mi parlava anche Claudia Mantovani Enrico dobbiamo scambiato brevi io una
Breve abbia avuto un breve dialogo perché parlava appunto della riforma della ristrutturazione della riorganizzazione della sanità e diceva c'è bisogno di una sanità di una riorganizzazione che sia chiara
Che sia realizzabile ma soprattutto che sia attuale cioè che avvenga oggi e non tra quindici anni perché adesso abbiamo bisogno di giusto plausibile giusto sono ho sentito cose veramente molto interessanti e però noi operatori che siamo sul campo abbiamo bisogno adesso più che mai di avere degli obiettivi che siano molto chiare e molto raggiungibili è vero che quando si parla di cambiamento il cambiamento è una cosa che avviene lentamente nel tempo e bisogna darsi degli obiettivi che poi sì perseguono con molta su fatica e con molto tempo però noi abbiamo bisogno adesso di avere delle degli obiettivi che siano raggiungibili perché l'operatore che ha supportato questa pandemia è in qualche modo stanco
Stanco psicologicamente non tanto fisicamente e psicologicamente perché è provato al approvato parecchio
E ha bisogno di avere delle certezze su quali sono gli obiettivi su cui deve lavorare perché abbiamo tutti ancora molta voglia di lavorare e non ci tireremo indietro vittima fuori la nostra professionalità rimetterla sul campo un'altra volta però abbiamo bisogno di stimoli
Che sono Spallone gli obiettivi questi stimoli che siano in qualche modo raggiungibili per noi detto
Probabilmente percepibili operativi proprio pratiche ICI questa è una cosa fondamentale l'aspetto che si diceva anche la cura legata alla risposta sanitaria
è vero tutto tutto il programma dell'attività che andrà fatto sul territorio è uno bellissimo Progetto
Sì
Fantastico ma noi che lavoriamo in prima linea attualmente oltre alla risposta sanitaria dobbiamo occuparci anche della risposto sociale
Per cui attualmente la risposta sociale viene scaricata in qualche modo tutta su ancora ancora sull'ospedale
E questo la l'aspetto di questo programma va benissimo lo speriamo che nel futuro funzioni ma noi abbiamo bisogno adesso che il supporto sociale ci venga dato in questo momento
Perché noi ci stiamo occupando della parte sanitaria ma anche da una parte sociale qui diciamo che il vostro impegno anche motivo se vogliamo insomma li si impegnò a trecentosessanta gradi e non potete mollare ma insomma non potete mai
Darvi ecco professor Maciocco si parlava di obiettivi Claudio Mantoan parlava di obiettivi secondo lei qual è il profilo l'obiettivo fondamentale primario in questo momento
In questo momento ci sono due obiettivi in enormi uno è quello che ho detto riuscire a fornire oltre il sole e anche un una un modello strategico organizzativo
Quindi siamo veramente in attesa di capire quali saranno nelle scelte
Chance finora devo dire non sono chiare anche nelle parole del ministro non ho capito cosa ha in mente dal punto di vista di un nuovo modello più efficace per il servizio sanitario nazionale Rieti anch'io auspico che si riprenda una un dialogo tra le forze per in particolare con la presenza del sindacato per raggiungere insieme cioè una soluzione accettabile
Utile per il Paese il secondo il grandissimo obiettivo riguardo alla questione dei vaccini
Che non può essere limitata ovviamente al all'impegno lodevolissimo della copertura italiana ma abbiamo un problema di copertura universale attraverso il vaccino
E noi sappiamo che ancora ci sono la gran parte dell'umanità ha accesso a limitatissime dosi di vaccino non è stata sinora adottata l'unica misura che garantirebbe a questo tipo di di obiettivo cioè la sospensione
Delle dei dei brevetti cosa che è stata più volte ricordata annunciata anche promessa ma noi sappiamo perfettamente che atto al momento attuale questo cosa non avviene perché le case farmaceutiche ovviamente ci impongono di i Paesi dove vengo dove vivono le case farmaceutiche ovviamente non lo
Noi non lo vogliono
E non lo vuole il sistema complessivo economico industriale CE ancora fa del brevetto il punto centrale di difesa degli interessi
Ecco io io mi auguro che c'è il ministro si muova in questa direzione finora ieri ieri l'altro sentito il sì presidente in grado di parlare
Di quaranta milioni di di dosi di vaccino donate ecco dobbiamo sapere che questa idea della donazione dei vaccini Lavia peggiore nella via peggiore perché prima non risolve il problema
Però pratico perché c'è bisogno di miliardi di dose non di poche milioni di dosi e c'è soprattutto un problema per il futuro
Di avere la possibilità che di fronte alle pandemie o di fronte a qualsiasi evento che richiede richiede l'immediata amici fornitura di un vaccino ma anche di un farmaco gli interessi per la salute debbano sottostare agli interessi dell'industria questa avvenuto con lei Iezzi e i farmaci antiretrovirali è avvenuto con i farmaci anti partite sta avvenendo per il vaccino anticorpi ed ecco ci vorrebbe veramente una grande svolta da questo punto di vista
Ecco ministro poi arrivo da lei Serena non posso non dare la parola lei insomma l'ha fatto delle domande al professor
Maciocco
Allora io intanto penso che l'impegno per sostenere aiutare i Paesi più fragili nell'immediato sia sia essenziale sono orgoglioso di un Governo che assume l'impegno di donare quarantacinque milioni di dosi entro la fine dell'anno
Io ho avuto l'onore e l'onere di presiedere la riunione qui a Roma dei ministri del G venti e li abbiamo assunto l'impegno con i Paesi più solidi di donare dosi per far arrivare intera umanità quaranta per cento sul vaccino si sta consumando una diseguaglianza insostenibile credo che dobbiamo tutti lavorare per sostenere i Paesi più in difficoltà
E il sostegno si fa in due modi
Chiaramente ce n'è uno immediato che fornire a questi Paesi più indietro in difficoltà le dosi io penso che questo sia assolutamente fondamentale vada fatto Eden meritorio l'impegno dell'Italia e degli altri Paesi europei e del mondo che si sta muovendo in questa direzione
E l'altro grande elemento il trasferimento tecnologico cioè provare a lavorare
Perché diciamo la produzione di vaccini soprattutto quelli RNA possano essere concessa è consentita anche in altre aree del mondo ma non è una cosa che fai in dieci giorni quindici giorni
Sono tecnologie assolutamente complicate con procedure tutt'altro che semplici e noi stiamo lavorando per portare il nostro Paese ad avere un maggiore livello di autonomia per il futuro la produzione di vaccini
Io penso che sia giusto anche immaginare un piano che va in questa direzione per i Paesi più fragili non è una cosa che si fa in pochi giorni quindici in cui dare una risposta immediata
Non viene altra strada che quella diciamo di fornire a questi Paesi
Un numero significativo di dosi per portarli a una percentuale che sia una percentuale utile positiva io penso che questo sia un impegno straordinario su cui dobbiamo assolutamente muovere farlo nel più breve tempo possibile
Negli incontri che ho avuto
No e ho avuto modo di partecipare sia il G7 incidenti inizia europea
Mi sembra che ci sia una grande consapevolezza
Perché aiutare i Paesi più in difficoltà
Significa fare sicuramente una cosa giusta sul piano etico sul piano dei valori perché è inaccettabile immaginare una diseguaglianza di accesso ai vaccini per me il vaccino dovrà essere un bene pubblico fondamentale
Diritto di tutti e non privilegio di pochi ma è anche una cosa molto intelligente sul piano sanitario perché se vogliamo
Provare diciamo ad evitare che ulteriori varianti possano diffondersi nel più breve tempo possibile io credo che questo sia un obiettivo da conseguire velocemente
Sul modello io credo che il modello che ne abbiamo in testa che abbiamo costruito coppie nei ma anche con le scelte di politica sanitaria fatte in questi mesi sia un modello molto chiaro e molto lineare né dobbiamo conservare l'impianto di fondo nel servizio sanitario nazionale italiano che deriva dall'articolo trentadue dalla Costituzione dalla legge otto tre tre per me quelli sono principi di fondo
Non discutibili non mediabili non negoziabili cioè l'universalità del servizio sanitario nazionale
E portare quell'impianto in un tempo che è radicalmente
Nuovo come quello che noi stiamo vivendo il nodo essenziale riforma mi pare che riguardi l'assistenza territoriale in Italia col pm settanta del due mila quindici è stata riformata la rete ospedaliera senza nel frattempo rafforzare strutturare la rete territoriale
Ora colpi NR abbiamo le risorse per rafforzare la rete territoriale
Costruire quello che in gergo viene chiamato di M. settantuno e cioè una organizzazione della rete territoriale strutturata che chiaramente a differenza della fase del PM settanta in cui i criteri che venivano indicati alle regioni e ai territori hanno provocato diciamo una restrizione della rete di assistenza territoriale una riduzione della rete di assistenza territoriale in questo caso noi daremo dei criteri che faranno aumentare gli standard di presenza dell'assistenza territoriale quindi la prossimità alcune parola
Guida
Chiaramente noi poi lavoreremo perché ci sia diciamo in ogni ambito in ogni territorio un investimento forte sul personale e sulla necessità di costruire team multidisciplinari sul territorio e un utilizzo adeguato strutturato delle nuove tecnologie
Ora è chiaro che su questo ci confronteremo ancora con tutti gli attori in campo ma mi sembra che siamo già dentro una stagione di nuovo finanziamento
E di riforma del nostro servizio sanitario nazionale io
Chiudo così come ho in qualche modo iniziato la mia personale opinione che la la la lezione del Odile Decq ci apra una reale concreta finestra di opportunità è un'opportunità che nei fatti già si sta realizzando sul piano delle risorse
Lo ribadisco due anni fa si metteva un miliardo in più sul fondo oggi rispetto a due anni fa
Ci sono già otto miliardi in più sono soldi permanenti persistente non spese una tantum dobbiamo insistere su questo quindi una nuova grande stagione rifinanziamento mi chiude la stagione dei tagli
E insieme a un impianto di di forma che salvaguardati
I punti essenziali punti cardinali impianto universalista e che metta mano ai nomi che secondo me ci sono e che riguardano in modo particolare l'assistenza territoriale
La questione del territorio integrazione la sanità sociale e l'utilizzo delle nuove tecnologie un'altra grande sfida su cui
Dida viola tu il ora il punto di diciamo che le sfide sono tantissime ministro vi aspettano veramente mesi
Difficili dove come dice Rossana Dettori è necessario un confronto il tempo e poco ma bisogna andare avanti insomma bisogna bisogna sfruttarlo tuttora chiedere a Serena Sorrentino cosa ne pensi de cosa ne pensa delle dei finanziamenti delle risorse di cui ha parlato
Fino adesso il ministro
E il ministro ha detto che ci vogliono scelte coraggiose noi è proprio quello che ci aspettiamo sicuramente hanno il coraggio non manca
In questi mesi abbiamo rilanciato il nostro la nostra battaglia insieme a CGIL per un piano straordinario per l'occupazione da tempo
Sosteniamo l'esigenza di andare verso un rifinanziamento del fondo sanitario nazionale che sia tarato non tanto sulla spessa storica o sulla spesa che ad oggi monitoriamo del sistema sanitario nazionale
Ma che cambi il paradigma noi abbiamo bisogno di finanziare il servizi tarando gli obiettivi sugli esiti di salute dobbiamo mettere al centro la salute la sicurezza sociale delle persone per farlo abbiamo bisogno di estendere il perimetro dei servizi pubblici
Ministro dice facciamo saltare i tetti bene e quello che noi chiamiamo tannini è una follia immaginare che noi dobbiamo gestire il potenziamento del servizio sanitario nazionale auto limitando però la spesa per il personale
Questo significa combinato con un'altra serie di questioni ad esempio tra le riforme che stimolano l'occupazione ce n'è una
Il ministro so che su questo ha una sensibilità nel piene Herrera c'è già un impegno rispetto per esempio alle l'aumento delle Borse
Di specializzazione per i medici ma noi abbiamo bisogno di aumentare l'accesso delle ragazze ragazze per corsi di formazione per le professioni sanitarie perché le competenze non si inventa non si creano Estonia grande fattore di investimento quindi su queste scelte ci sarà il coraggio però di discriminare ciò che realmente va verso la strutturazione del servizio sanitario pubblico universale e ciò che invece rischia di comprometterne la privatizzazione
Io credo insomma la funzione pubblica la CGIL saranno sicuramente in prima linea a sostegno di queste battaglie mi permetto solo però di lanciare una riflessione
Ci sono un milione trecento mila prestazioni non erogate perché abbiamo dato priorità al Covito
E abbiamo rallentato la cura ordinaria delle persone infatti per abbiamo visto di risultati disastrosi insomma ripartire stancheremo poi insomma capiremo poi stiamo ragionando di aumentare i servizi ai cittadini sia sanitari che di carattere fortemente che guardano all'integrazione alla promozione sociale
Il che significa che non dobbiamo dare più cura e quindi più personale ma anche più servizi sì e no no creiamo le bassi per l'allargamento del servizio pubblico attraverso le assunzioni e un finanziamento ordinario che cresce come negli obiettivi
E dichiarato ma noi abbiamo bisogno di certezza dei tempi dell'urgenza che sono quelli dell'oggi
Come impegno politico e allora è chiaro che nel mercato c'è solo un altro soggetto che è in grado di candidarsi a gestire ed è il privato e mi permetto di dire guardando la dal punto di vista del lavoro che quei privati però è non si comportano come i datori di lavoro pubblici ad esempio oggi c'è una grande interesse dell'associazione di riferimento della sanità privata di Confindustria
A prendere sempre di più fette di mercato dei servizi sanitari e quella stessa associazione che grazie anche all'impegno del ministro e della Conferenza delle Regioni dopo quattordici anni ha rinnovato il contratto ai lavoratori e non lo applica o ci sono tante organizzazioni imprenditoriali che operano nel mondo della sanità privata del socio sanitario che fanno dumping contrattuale pagando gli stessi professionisti sanitari che erogano le stesse prestazioni l'accreditamento
Anche il trenta trentacinque per cento in meno di trattamento economico se non partiamo
Esattamente dal valore del lavoro
Di chi opera al servizio del benessere delle persone ricostruendo anche regole e in qui c'è la battaglia della CGIL per una legge sulla rappresentanza
Possiamo dichiarare di voler consolidare il sistema sanitario nell'ottica universale rispettando l'articolo trentadue
Ma io penso che quel coraggio di cui parlava il ministro banche agito nelle scelte che non nel futuro ma a partire da questa legge di bilancio e dalla revisione della riorganizzazione del sistema sanitario che ci aspetta adesso con il pm RR vanno rese concrete
Io vi ringrazio tutti chiaramente questa è una scelta che è un dialogo che potrebbe continuare per giorni e ora mi auguro che non avvenga soltanto qui su questo palco ma che si porti anche a avanti ci vuole cautela fiducia come diceva
Il ministro ci vuole la riorganizzazione necessaria
è una lotta contro il tempo ma va assolutamente e combattuta io vi ringrazio la le giornate i lavori vanno avanti ora vediamo un breve video
Dei delegati che parlano di inclusione che il grande tema di questa giornata subito dopo ci sarà un nuovo tavolo nuovi lavori con Andrea pennacchio lì dal titolo le protezioni sociali nelle transizioni democratiche demografiche e nella vita delle persone grazie ancora grazie a tutti i miei ospiti