Carla Nespolo, una rosa antifascista

Buongiorno
Sono Carlo Ghezzi vice presidente nazionale dell'Anpi
E vi ringrazio di essere presenti a questo appuntamento che per noi ha un grande significato
Esattamente un anno fa il cinque di ottobre
Carla Nespolo ci lasciava
E con tutte le misure imposte dal comico con tutte le distanze con tutto rispetto ed esclusione delle impurità abbiamo deciso di tenere questo appuntamento al Senato per ricordarla
Per ricordare qual è che è stata la prima donna non partigiana a dirigere l'antica la prima donna a dirigere l'antistress
Assunto questo incarico dopo una vita ricca di esperienze umane politiche e culturali
è assunto questa funzione e la svolta così come l'ha fatto con le altre funzioni precedenti con grande prestigio
Testimoni sono le reazioni che invidiano avuto alla sua morte
L'emozione che si è avuto il rilievo che è stato dato
Noi siamo per ricordarla oggi qui a Roma al Senato dove ha svolto una funzione importante
E ha trascorso diversi anni significativi della propria esistenza
Nei prossimi giorni vi sarà un ricordo organizzato nella sua città Alessandria
Vogliamo con questo incontro riproporre no approfondimenti sulla sua figura sulla sua opera sui suoi passaggi e sulle sue esperienze
Vogliamo ringraziare vivamente la Presidente del Senato la senatrice Maria Elisabetta Alberti Casellati
Per averci concesso l'onore di tenere qui questi importante riunione
E anche di trasmettere col canale tipi del Senato questa iniziativa che stiamo svolgendo
Pregherei perciò Gabriele Bertolini a leggerci il comunicato il messaggio che la Presidente del Senato ci ha voluto mandare
E con sentimenti di forte partecipazione invio il mio saluto a questo momento di ricordo condivisione riflessione dedicato alla senatrice Carla Nespolo ad un anno dalla sua scomparsa
Impegni istituzionali non mi hanno consentito di essere con voi oggi a desidero rinnovare i familiari e parenti la senatrice nespolo il mio cordoglio la mia massima vicinanza
Desidero inoltre esprimerà il presidente Pagliarulo e la società e l'Associazione nazionale partigiani d'Italia come sincero apprezzamento per la sensibilità con cui si è voluto ricordare un importante protagonista di tante pagine della nostra storia
Però tenti Ca'testimoni degli ideali della Resistenza
Ideali di libertà tratte Lanza solidarietà democrazia e partecipazione
Che hanno ispirato tanto il suo percorso politico al servizio dei cittadini e del Paese quanto il suo instancabile impegno all'interno dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia di cui è stata anche la prima presidente donna
Ho memoria nella figura oggi significa preservare narrare tramandare la preziosa eredità morale e politica di una donna straordinaria uno spirito forte coraggioso che non ha mai smesso di battersi fino all'ultimo giorno per un Paese veramente libero da ingiustizie soprusi e prevaricazioni un'Italia e di valori dialogo e libertà che come ha fatto Carla Nespolo
Abbiamo il dovere di continuare a difendere ogni giorno per le generazioni di oggi e quelle di domani presidente del senato Maria Elisabetta Alberti Casellati
Voglio salutare
Perché sono oggi presenti
E dare a loro il grande abbraccio di tutti noi
Maria Grazia la sorella di Carla Nespolo
Con lei sua figlia Giada con suo marito Massimo e la loro figliola clone alla quale Carla era così tanto legata e così tanto affezionata
Ringrazio ancora deve essere presente Alfonsi di rappresentanza dell'UIL
Rossi Roberto presidente dell'Anpi di Alessandria e Gemma Dario segretario dell'ANPI di Alessandria
Abbiamo perciò questa nostro incontro chiedendo a Susanna Camusso una sua testimonianza
Oggi Susanna Camusso responsabile delle politiche internazionali di geni della CGIL ma per molti anni è stata segretario generale e ha svolto la funzione di segretario generale della confederazione più grandi d'Italia proprio in parallelo al trio nel quale Carla Nespolo assunto le sue funzioni all'antica
A te Susanna la parola
Vieni vieni Camaguey
Padenna messo parlo con esposto io tranquillamente e deve venire qua l'Ucraina un gran problema già
A
Buongiorno a tutela tutti
Io considero essere che parlare di Carla un grande un grande onore
Avendo con lei condiviso alcuni degli anni sul finire del mio mandato quando lei diventano invece presidente della dell'Imam
E per me parlare di camera e innanzitutto parlare di un'amica dando a questa parola il senso compiuto di essere composta da affetto condivisione sorellanza dall'idea di compiere insieme delle scelte e delle lotte importanti
Dare la certezza di essere dalla parte giusta quella dell'antifascismo e del no al razzismo
Un'amica buona gentile io so bene che questi termini in politica non si sono quasi mai ma sono in realtà i primi aggettivi che io collego sempre a Carla
Dopo ovviamente non sto parlando di buonismo indistinto o di incertezze e deve raccogliere qualunque cosa ci sia ma invece di una capacità di relazione e di inclusione
Della scelta di un linguaggio sempre lineare sempre civile che non lascia spazio quindi ai dubbi ma nello stesso tempo si propone l'idea di noi collocarsi mai in una logica isolata omoni uno o minoritaria
L'idea del valore straordinario di rappresentare gli uomini e le donne della Resistenza
Gli uomini e le donne perché senza le donne non ci sarebbe stata la resistenza diceva sempre Carla e come non concordare con quella che era quell'affermazione che seguiva questa l'idea
Che la cittadini riconoscimento della cittadinanza della memoria per le donne alla partecipazione alla lotta partigiana non voleva dire che avevano un ruolo in cui non rischiavano e infatti il suo esempio erano sempre le staffe in non ha grande attenzione
Che indicava come non fosse giusto parlare solo degli aspetti militari e combattenti della Resistenza ma del sostegno della partecipazione
Di popolo delle donne e dei contadini degli operai ed Elio e delle operaie e di medici e di tanti altri con un'idea della memoria da trasmettere da raccontare nella convinzione che anche quei ragazzi e quelle ragazze che sono affascinate dalle nuove destre neofasciste innanzitutto lo siano perché non sapevano e non conoscevano
Il trasmettere quindi un'idea di memoria a tutto tondo attenta sapere e denunciare che la progressiva sdoganato cura dei fascisti nel nostro Paese è una scelta pericolosa è un oltraggio alla Repubblica antifascista
E sicuramente questo un monito che lei ci ripeteva continuamente e che credo che vada tuttora ripresa anche per le cronache che ce lo confermo
L'idea fondamentale per l'era trasmettere memoria quindi conservarla e sappiamo bene quanto farà anche in questo senso ma è una dimensione di impegno di mobilitazione nel Paese
In una delle tante iniziative come feci con lei in una delle fabbriche ricordando intorno al venticinque aprile il contributo di quelle fabbriche spesso anche le deportazioni
Lei insisteva sul fatto che non bisognava smettere di raccontare gli scioperi delle fabbriche
Ed anche la sua preoccupazione che il cambiamento del panorama industriale di quei luoghi di lavoro che raccontavano la storia tra Liberazione organizzata dai lavoratori e delle lavoratrici
Questi gli stessi luoghi non ci fossero più o progressivamente cambiassero il loro volto
Pensando che la perdita del luogo fisico dove si erano svolte con le mobilitazioni e quella partecipazione alla Resistenza potesse portare con sé anche la perdita di quella memoria in quei tanti più era un'ipotesi di cui abbiamo ragionato molto che poi non abbiamo ripreso tra la sua malattia e soprattutto lungo colpito ma la voglio testimoniare per dare il senso di come avvolgeva tutte tutti nelle iniziative in questa ricerca in questo essere partigiani dei partigiani
E la memoria racconto com'convinzione era anche come dire lotta l'appello mai più fascismi la cui attualità è sotto gli occhi di tutti fu un lungo lavoro di la cintura accoglienza raccolta di tutte quelle organizzazioni oltre che dei partiti che non avevano messo in priorità al loro ordine del giorno il fatto che questo fosse un tema fondamentale per la politica italiana
E l'ha fatto ha lavorato a costruire quella vasta coalizione con la mediazione ricerca di una coalizione ampia ma efficace
Proprio in quelle discussioni quel tessili ho tratto le mie convinzioni sulle caratteristiche di persona gentile buona di cartone
Ho apprezzato in qualche caso invidiato la sua pazienza anche quando però il suo volto faceva entrare e dire intravedere che non era così infinita imparerò
Che durava finché nessuno superava dei paletti essenziali ma è più facile non è un appello disse
E dare attuazione alla dodicesima disposizione si collega un grande impegno per la sua attuazione alla rivendicazione ha sempre attuale di non permettere la presentazione di liste delle organizzazioni di aetate dalla nostra Costituzione
In un Paese che deve la sua libertà l'antifascismo e la liberazione fa particolarmente male vedere il crescente revisionismo quelli inerpicarsi sui muri col considerare il fascismo un fenomeno storico che non richieda più di mobilità sì
Carla davo una risposta netta tutto ciò essere contro il razzismo che l'origine di tutti i fascismi
Non di un tema del passato Monte ma dell'oggi che pigliava esperienza dal passato indicava quali erano i quali sono tuttora gli indicatori non quelli del passato ma quelli di oggi nelle società
Perché da un'idea di società
Parte l'esistenza di questa organizzazione le dicevo una società gerarchica e poi tornano assieme al razzismo alla propensione alla guerra la violenza queste ma per Carla caposaldo di ogni fascismo e credo che non possiamo continuare ad essere d'accordo
Un'idea gerarchica della società e razzismo che nel due mila diciannove ha descritto così
Permette me prima gli italiani poi gli stranieri e qui elencava tutti i prima che abbiamo sentito in questi anni Mammano ripetersi
Si tratta della più evidente dichiarazione di ineguaglianza se c'è un prima c'è sempre un dopo cioè una gerarchia che potremmo anche dire un no al noi gerarchia che l'esatto
Contrario del disposto costituzionale
Perché l'altro caposaldo insieme la memoria di Carla è quello di difendere la Costituzione e di pretenderlo l'applicazione
La costituzione dell'eguaglianza così come la descriveva partito l'articolo tre e da qui la nettezza delle sue opinioni sulle tutte le discriminazioni a partire da quelle contro le donne
Una memoria che trasmettendo le ragioni dell'antifascismo agisce per difendere il risultato della liberazione ovvero la costituzione
E per questo ritroviamo che molte delle note che ha costituito il suo messaggio che ha ritenuto essenziali nella comunicazione che faceva hanno tuttora una straordinaria attualità
Presente io diceva Carla da cosa deriva autonomia differenziata se non dall'idea di rompere il patto solidaristico da quel prima e dopo che produce le diseguaglianze
Carla interpretato l'anti partigiana dei partigiani attenta ai movimenti dei giovani e delle giovani curiosa di capire netta sulla storia dell'Anpi e firma nella sua volontà di essere voce forte che coinvolge allarga rimette all'ordine del giorno ciò che appariva sparire dal discorso pubblico ed al discorso politico
Ha fatto sicuramente una grande fatica una lotta continua
Ma quella lotta come diceva lei era sempre compiuta con il metterci il cuore
Grazie Susanna
Saluto
Andrea Cuccello in rappresentanza della cisti è presente anche lui a questo incontro do la parola adesso al professore Della Valle
Claudio Della Valle piemontese come Carla direttore dell'istituto
Da storico della Resistenza di Torino avuto con Carola no militanza lunga comune appassionato studioso i temi della Resistenza continua a dare ancora oggi un grande contributo all'antica e gli do volentieri la parola
Grazie per avermi invitato a questo
Momento di ricordo
Chi mi ha preceduto
Ha detto la sostanza per quanto riguarda Carlo
Quell'essere una donna straordinaria
Che aveva una straordinaria capacità
Di relazionarsi con gli altri
Carla era molto amata
Molto amata pur facendo
Nell'attività politica
Molto netta prendendo posizioni forti scontrandosi spesso
Ma trovando sempre un momento
Di discutere di confrontarsi con chi
Aveva argomenti con cui discutere
Non con chi invece usava modalità inaccettabili
Con chi usava ideologiche inaccettabili
Le ho sentito in particolare il tema del razzismo
Negli anni in cui Carla
Diventata responsabile dell'Anpi nazionale
Era un tema fortissimo
Se ricordiamo quegli anni lì
Quattordici due mila quattordici quindici sedici diciassette
Anni orrendi dal punto di vista
Della considerazione dei tre cose
Un essere umano
A mio orrendo dal punto di vista della giustificazione della violenza
Della gerarchia abbiamo sentito molto bene
Il ragionamento su che cos'è
Il fondo di un sistema autoritario e totalitario la gerarchia gerarchia di lite tu stai dalla questa parte tu stai dall'altra tu comandi tu mi dici
Non c'è possibilità
Di fare diverso
è l'esatto opposto di democrazia in cui tutti giocano le loro carte sta dedicando
Carla sentivo moltissimo questo elemento
Devo dire
Non farò sparò a fare delle
Una ricostruzione storica che anzi non avrebbe nessun senso in in questa fase è questa sera che però c'era poi a un certo punto anche fare
Ma Carla quando assume la responsabilità dell'anno prima
è un'incognita
è un'incognita perché perché è donna
Perché questo mulattiere
L'ha fatto
Come vicepresidente dell'Anpi per parecchi anni ma hanno avuto responsabilità primarie
E poi soprattutto perché deve entrare in gioco corto compie complesso assumendosi responsabilità molto forti
Credo che Camusso abbia purtroppo un'esperienza di questo tipo quando avuto quel tipo di responsabilità perché poi dalle donne ci si aspetta di più che al dagli uomini
Perché questa è la logica non è che la siamo improvvisamente diventato diverso di no
è bene
Lei per un certo tratto ha patito questa dimensione
Perché significava tante responsabilità
Però quando ha capito che il suo modo di operare dentro questo organismo complesso che poi è l'ampliamento Rampi è una struttura distribuita su tutto il territorio nazionale
Agisce a fronte di situazioni a volte imprevedibili bisogna prendere delle decisioni
Rapide
Cioè bisogna entrare in in un gioco
Complesso difficile
Per cui le qualità della persona diventano fondamentali
E lì Carla cosa ha fatto ha verificato delle sue qualità erano all'altezza
Perché Carl ha lasciato un segno
Su questo si potrà ragionare
Su molti piani molti Piani DiVersi facili farò qualche esempio per farmi capire un po'meglio
Ma ha lasciato il segno
Per cui in ogni situazione in ogni occasione
Bisogna avere il coraggio di guardare le cose come stanno e di dire la verità perché Carla non facevo discorsi complicati ci faceva capire benissimo
Mandava sul punto delle cose
Non lasciava dubbi
Su quello che dovesse essere la scelte che si faccia
E ci furono passaggi complicati
Poi complicati perché la cronaca alla realtà del tempo
Era una realtà complicata e difficile
Ricordate Macerata
Mi ricordate quel passaggio
Che è arrivato proprio quasi a ridosso dell'inizio del suo percorso
E non fu facile lì decideremo e scegliere la strada giusta
Qualche dubbio era rimasto poi alla fine il fatto che la manifestazione si fosse spostata nel tempo per tante ragioni che adesso Ricasoli
Caro Macerata era stato un passaggio di una radicalità estrema
Una persona che si dichiarava appartenente a un partito politico
La lega tanto per non confondersi
E che passa
Per le vie delle città sparando alle persone sono di colore diverso
Qual è il meccanismo che è scattato
Cioè è lo stesso meccanismo per cui si mettono fuori gioco le persone per il semplice fatto di avere la pelle diversa
è una cosa
Quando arrivi quel punto lì può succedere di tutto
E fu un passaggio molto difficile un passaggio molto difficile
Cavolo foto
Vi ricordo che il
Quando mi raccontava il torrente suo nel prendere queste decisioni
E però poi imparò rapidissimamente imparò molto bene
E credo
Che abbia avuto questo fondamentale fattore positivo nel suo agire
Quello di
Dare un di più che di solito con nei rapporti in cui
Si gioca la partita politica perché anche l'antico e fa la sua partita politica evidentemente con lo fa il sindacato come fa qualunque altro soggetto quando si è un soggetto dentro la società
In quel tipo lì si fa una partito politico comunque
E questa partita politica la Carla ma c'ha insegnato a giocarla
Con tutte le carte
Disponibili
Con i principi fermi perché se non ai principi
Non vai da nessuna parte soprattutto se stai
Da una dentro un quadro
Possiamo chiamare sinistra tranquillamente
Perché se stai dentro la sinistra il problema è che non solo gli interessi immediati che guidano il tuo operare va sono le scelte politiche cioè
La politica conto molto di più a sinistra che non che non la destra
Ebbene Carla queste scelte
Sapeva farle
Riuscivo a farle
E soprattutto
Dopo aver esperito tutte le possibili
Discussioni confronti
Perché discutere e confrontarsi era fondamentale e come ricordava il famoso però c'era un punto aggiustate il quale
Non era giusto neppure condannerò giusto andare
E lì si
Prendevano le decisioni
Ma io voglio fare un in qualche passaggio
Per riguarda quello che è già stato ricordato
Il rapporto che ho avuto con Carla nel momento in cui
Entrambi rappresentavamo gli istituti storici della Resistenza
Io Torino lei Alessandria
Mi pare che sia dal due mila e quattro che diventa responsabile dell'istituto
Di Alessandria
E
Ci incontravamo abbastanza regolarmente per le scadenze
Sì della Rete cosiddetta legge degli istituti cioè ad un certo punto dell'anno ci si incontrava si discuteva si facevano le scelte eccetera eccetera
Quando
Assume la responsabilità dal punto di vista dell'anti
Questa a questo attività evidentemente non può svolgerlo al più però ha conservato
Di questa lunga esperienza dentro l'istituto
Il suo istituto nella foto con gli altri istituti
Un modo di pensare un modo di agire
Che ha continuato
Nella fase successiva
Nel senso che
Io ho cominciato a ragionare con lei soprattutto dal momento in cui
Lei mi viene a cercare a un certo punto dice ho bisogno Dieter per ragionare
Su alcune cose articolare
Di un rapporto non buono che si istituito tra l'Istituto nazionale
è l'anti
Il detenuto in spugna estrema sintesi il punto dis di di scontro
E alla lana costruzione del museo di un Museo Nazionale della storia della Resistenza
E per una serie di ragioni
Parole tante cose ovvie ma il caso uno vero risparmio da questo punto di vista il punto finale della questione R che le scelte lei
Dei dirigenti dell'anti milanesi
Si scontrava Ronconi le esigenze lei dirigenti del nazionale
Dirigente da sanare ritenevano di dover fare questa proposta che avrebbe portato via una buona parte dello spazio la nella Casa della memoria che c'è a Milano
Giustamente i rappresentanti dell'ampi locali c'è una voi ci portate via una parte importante le nostre attività quindi si riducono non Roma
Quindi questo il discorso verso
Può apparire come dire è una cosa secondaria
Ma in realtà le cose si si erano messe così male e non ci si riusciva più a capire
E quindi era un po'tagiko che l'associazione partigiano si incontrasse con l'istituto che si occupa store storicamente ricco di queste cose
E tra le cose diventate così
Cose sono riuscite a cambiare nel momento in cui
Abbiamo potuto parlare
Liberamente a fondo del problema
Sì abbiamo costituito questa piccola commissione in cui c'eravamo io
Il direttore nazionale e e Tarlac
Andiamo un po'alla volta
Affrontata la questione
Ha convinto la una parte e l'altra per fortuna intanto erano cambiati
Diciamo così i rappresentanti del nazionale
E quindi l'attuale presidente persino era più disponibile
Agevolare confrontarsi e l'esito è stato straordinario
Perché dice di passaggio in passaggio di ragionamento il ragionamento
Soprattutto andando a bussare ad una serie di porte che non si erano mai toccati fino in fondo l'esito finale è stato che sono stati trovati i soldi per fare vuol dare una risposta divisi dignitosa a questo problema
E quindi
Fra
Non moltissimo
Speriamo entro un paio d'anni ottanta due o tre anni di avere un museo nazionale della Resistenza a Milano
è una cosa grossa una cosa grossa
Per te
Significa
In questa fase
Storicamente difficile e complicata forma insomma un po'di anni così
Avere in qualche modo
Una presenza definita e cerca di rappresentare l'insieme dell'esperienza resistenziale
Un altro
Discorso
Che importante che siamo riusciti a fare insieme
è stato quello che a cui accennava ho avuto solo un momento fa
E cioè
Una riflessione sulla Resistenza
Per non ripetersi un po'un meccanismo di soli due sapete che dal punto di vista dell'approfondimento gli studi sono andati molto avanti
Tanto avanti che a volte è difficile fai cogliere i i cambiamenti nella riflessione nell'esito nei risultati della ricerca
Posso avere un po'
Uno dei punti su cui abbiamo ragionato di più
è stato quello che per lei era un un'esigenza fondamentale e cioè
Riuscire a far capire
Quale fosse il rapporto tra
Un movimento di liberazione è un movimento armato
Che usa le armi perché
Ed è
Questo
Delle armi è un elemento fondamentale per qualificare un movimento di liberazione
Ma in realtà fosse un insieme di
Altri momenti
Che
Andavano
In lungo diversi percorsi per cui la società italiana era coinvolta dentro questo meccanismo molto più di quanto non compaia non appaia
In modo superficiale come le analisi più superficiale
Per farvi un esempio
Uno degli elementi che ci dicono che la dimensione
Nella lotta di liberazione ma questa componente sociale forte sono di ciò che gli operai ma quando noi ricordiamo gli scioperi operai cosa ricordiamo di solito
Gli scioperi del marzo del quarantatré
Qualcuno ricorda anche quelli dell'agosto del quarantatré
Novembre quarantatré
Marzo quarantaquattro finito lì poi cioè lo sciopero insurrezionale
Queste sono le tappe per cui attraverso cui si legge che diciamo così il Congo il cimento del mondo operaio dentro
La questione della resistenza
Bene abbiamo fatto un'indagine
Devo dire approfondita accurata
Il triangolo nei nelle fabbriche le fabbriche del triangolo industriale
Che hanno momenti di sciopero
Di lotta
Di conflitto di tensione di riversa natura
I diversi siano natura anche sapete quante solo
Due mila quattrocento e cinquanta episodi di conflitto
Per di più concentrati nella fase tra settembre quarantatré
Vuol dire
Come dire un un un coinvolgimento fortissimo perché fare ciò però allora anche per il pane anche perché non l'avevi delle gomme della bicicletta verrà
Anche perché ti mancava qualcosa il sapone pre era un un dato fondamentale
Significava rispondere alle esigenze e alle necessità
A cui non si poteva rispondere perché evidentemente queste cose mancavano
Carla rimase colpiti si vota questa cosa
E io gli dissi perché non allarghiamo il discorso e facciamo una ricerca che almeno per il Nord completi questo lavoro
Infatti avevamo creato un database che le di fatto sì tanta voglia allargare il discorso non non era più ma purtroppo anche se mi ricordo come uso credo avesse fatto qualche tentativo per lo si poté portare a termine questa cosa
Ciò però lascia in sospeso il completamento di un ragionamento no
Perché poi seduta del mondo operaio ci si sposta al mondo canto contadino
Completamente diverso il modo di partecipare di essere coinvolti eccetera ebbe questo è il un altro elemento fortissimo
L'elemento meno chiaro risulta quello della coinvolgimento dei ceti medi perché salvo alcune eccezioni
Diciamo così di
Che riguardino minoranze democratiche avverte
I ceti medi di solito
Non prendono posizione in questo disco di lì passa uno dei discorsi che ancora oggi ci tormenta
Comunque lo
Ho insistito su questo aspetto qui persiste
Sottolineare il fatto che Carla quando cattiva che c'era qualcosa che poteva essere e diventare un elemento
Che poteva fa ragionare in termini diversi
Sul convincimento sul l'essere dentro il questo processo di cambiamento fondamentale che è stata la lotta di liberazione
Si impegnava
A fondo
Un'ultima osservazione chiudo
Se devo dire allora
Di questa esperienza con Carla
Che cosa io ricordo come l'elemento più importante quello che mi ha segnato in qualche modo
è stata questa
Capacità
Di guardare alle cose
Il modo se gli ho approfondito informato
Dall'altro però la capacità di vedere il che cosa mancava la situazione
Che cosa si poteva fare per fare un passo in avanti
Il e credo
Che l'elemento che il
Lei cercava con più forze e con più contenuta era quello di trovare il consenso avendo un'idea dello scontro
Che doveva vedere le forze coinvolte sempre pronte a percorsi unitari cosa che mi pare si cerca di fare ma che poi grossi problemi perché
Mentre i discorsi dal punto di vista
Politico partitico sono semplici quelli sul piano invece culturale che sarebbe in crescita
Approfondire
Resterò sospesi
Ma speriamo di poterli fare insieme grazie
Chiederei a Gabriele Bertolini di leggi oggi il messaggio che ci invia al presidente emerito dell'ampi Carlo Smuraglia
Caro caro Presidente
Purtroppo non è ancora il caso che io prendo il treno per venire a Roma e quindi sono costretto a mancare a ricordo di Carla previsto per il quattro ottobre
Mi dispiace molto perché avrei preferito testimoniare anche di persona e rimpianto di una compagna è stata presidente ed amica in un periodo di particolare difficoltà difficoltà fermeremo Sempio ricordo caldo ed affettuoso della sua personalità Gentile nella sua disponibilità ed il suo impegno continuerà a mancarci a lungo proprio perché era diventata non solo la presidente ma anche l'amica praticamente di tutti i compagni e le compagne dell'Anpi
La ricorderemo e la rimpiangeremo anche per cercare di colmare un vuoto incolmabile doloroso per tutti
La mia presenza di persone avrebbe avuto anche un significato di testimonianza e per questo mi dispiace ancora di più di non esserci
Il recupero di considerarmi praticamente presenti con voi ad un incontro cui profonda valenza umana e nel cuore di tutti un caro saluto a tutti Carlo Smuraglia
Abbiamo con noi la ringraziamo una figura importante della sinistra italiana Luciana Castellina
Luciana ha conosciuto bene Carla gli ha condiviso con lei militanza e soprattutto valori e speranze rete Luciano la parola
Ma io
Ho conosciuto Carla
Posso dire che la conosco da sempre perché sebbene fosse
Di quasi quindici anni più giovane di me
Tuttavia le nostre vite si sono incontrate nella milizia del Partito comunista
Nel lavoro vorrei don
Lei in un'epoca successiva io cominciato con Nilde Iotti
Ci siamo frequentati in Parlamento quando c'era Livia Turco
è stato l'esperienza importante che poi ne ne parlerò dopo secondo me ha contato molto anche nel modo come
Come Carla poi ha affrontato il suo ruolo di presidente dell'ampio
Carla
è diventata la prima presidente nomina partigiana
E non è un un fatto irrilevante è una svolta nell'ampi perché cambia anche il modo di pensare all'associazione di rappresentarla
Non è più non è così una curiosità dei dire guardate c'abbiamo l'ampio per la prima volta non c'è una partigiana non ha fatto in tempo a fare i partigiani è nata nel marzo del quarantatré non mai Roma resa conto che è nata praticamente poco prima dell'otto settembre proprio insomma si può dire che sia nate insieme alla resistenza Murazzi una coincidenza naturale
E credo al punto un qualche cosa
Che segnala un un mutamento una svolta storica
Arrivo al momento in cui non c'è più nessuno protagonista della Resistenza
Perlomeno e la figura che nel assumerà assolve il ruolo importante di dirigere l'associazione deve essere un'altra generazione
E come dire
è importante perché cambia perché un conto come dire cercare di rappresentare la memoria avendola però quanto riguarda quella memoria vissuta
è un conto invece inventare come si può raccontare la resistenza atti non l'ama vissuta direttamente
Il che non l'ha vissuto di farlo senza retorica non più come narrazione di accaduto ma come trasmissione di senso
E Carla
Inoltre
A ricordarla con affetto e con l'emozione perché era oltretutto una donna molto simpatica voglio dire lo sottolineo perché lei aveva una simpatia naturale ci si ritrovava subito familiarmente quindi c'è anche un'emozione particolare in questo senso
Ma le ricordo perché lei ha capito subito cosa questa cosa rappresentava e che lei doveva fare qualcosa che era più totalmente nuovo non è soltanto di chiamare i giovani ad essere protagonisti dell'ampio visto che ormai era difficile
Che lampi poté essere rappresentato da chi aveva vissuto la resistenza ma anche i di che cosa questo rappresentava io l'ho incontrata
L'ultima volta ad Alessandria poco prima che morisse perché proprio nell'ultimo periodo della sua vita ci siamo in qualche modo ritrovate ritrovate attorno al problema
Appunto di come tutelare i giovani io in quanto presidente onorario dell'Arcigay organizzazione fondamentalmente giovanile di come fare in modo che
Tutti quanti gli scritti dell'Arci si sentissero
Contenti di iscriversi all'ampio eravamo d'Alessandria dopo una cena insieme dopo un convegno che si era tenuto per presentare un libro di un giovane compagno
E
Insieme abbiamo detto lanciamo il messaggio un milione di giovani
All'ampi vogliamo iscrivere lire un milione diventa un messaggio forte no non è solo come dire tanti lire un milione un obiettivo di come cercare di di raccogliere diventa un fatto in sei
E allora
Come dire
Questo era un un punto importante ma c'è un altro punto di Carla che mi interessa dire credo che questo derivi dal fatto che Karl è stata anche la prima Presidente donna
E quindi ci ha messo una specificità di genere che vorrei sottolineare
Le donne hanno una cosa in comune che sono più pratiche degli uomini e sentono di più il che fare con una cosa come dire naturale ma Carla ha rappresentato un momento dell'anti in cui si sono moltiplicate le fedi anti dirette da donne non giovani e donne appena pensionate
Io per via dell'Arci giro molto e lo stacco disposti me capitato di trovare le sedi dell'ampi risposta era e in qualche modo da un tipo di donna
Che ce ne abbiamo tante quelle che vanno in pensione perché al sono state impiegate eccetera sessantacinque anni che sono ancora nella piena facoltà di di lavorare di fare un lavoro nuovo e che hanno riaperto le porte dell'ampio facendo di queste posti dell'ampi una sorta di supplenza di tutto quello che nei territori o invece si è svuotato si è paralizzato si è formato non c'è più
Io per una ragione anche geografica mica Peter di frequentare molto spesso lampi di Colleferro e lo cito sempre perché lampi di Colleferro è proprio l'esempio di quanto sto dicendo
All'ampio di Colleferro non c'era più laici non c'era più la lega ambiente non c'era più quasi nient'altro
Lampi diretto dando un si è messa a fare tutte queste cose e tutte queste funzioni Piero nel fondo naturali per crampi ben più ogni stagione alle sue battaglie
E a Colleferro si ci abbiate ricevuto un chiosco proprio al centro delle città dove si fa di tutto si supplisce Silvio inventa si inventano le battaglie necessarie oggi e frusta affidato a un tipo di donna la quale come dire e pensionata certo quando una pensionata di solito fa anche la nonna ma in questo punto servito il dovere di supplire tutto quello che per ragioni che sappiamo di indebolimento purtroppo delle forme di politica sul territorio è così indebolito in tutto questo tempo cioè
Che hanno aiutato la riscoperta della politica per quello che la politica è e cioè qualche cosa in cui uno si fa protagonista il soggetto responsabile della comunità nella quale vive e che si impegna a creare le reazioni
Gli uni con gli altri che l'insegnamento più forte dalla Resistenza
Io sonoro
Innamorata di una definizione della Resistenza che quella che dette Roberto Battaglia nel suo libro
Resistenza come società partigiana in cui si nega il valore e l'importanza del dato militare ma si esalta e si sottolinea quell'aspetto dalla Resistenza se non ci fosse stato non avrebbe dato quel carattere alla resistenza di grande trasformazione della società ancor prima di vincere
La società partigiana con la quale si è inteso sottolineare il ruolo che avevano avuto le donne vecchi bambini
Aiutandosi gli uni con gli altri e fondando in qualche modo fondando di già in anticipo una società una comunità regolata da valori
Di collaborazione nuovo in cui ciascuno ha portato ciò che poteva la Società partigiana e in qualche modo questo è l'inizio la scoperta dalla politica quella vera che è per l'appunto questo vorrei imparare
Parlarsi gli uni con gli altri affrontare insieme i problemi al di là di ogni tele che al di là anche di ogni divisione più complessa
Quella politica vorrei citare don Mila ni
Pièce come dire secondo me ha dato la più bella definizione della politica quando don Milani ha detto
Ho scoperto in dieci Problemi sono simili ai problemi
Di quasi tutti gli altri se volete una constatazione ovvia ma che spesso non si fa
E affrontarli tutti insieme
Vuol dire la politica
Affrontarli da solo
Vuol dire all'avarizia fra il più sordido dei vizi in più brutto che purtroppo dilagato negli ultimi decenni l'individualismo di Omar randagio forse celata me la cavo facendo da solo
Danno qualche gomitata attimi sta vicino per competere
Io non con gli altri ma contro gli altri o ignorando gli altri
Bene tutto questo è importantissimo per capirla resistenza perché la prima scoperta dalla Resistenza è stata la scoperta della politica e oggi è che la politica viene come dire ci tenta di ammazzarla in modo sistematico pensate
Adesso non voglio prendermela con Virginia Raggi perché sì sono andata anche così male le elezioni ma studiando logicamente fatto la campagna elettorale
Io mi ricordo cinque anni fa andava in giro per la città e diceva qualsiasi cosa trovava che non funzionava o qualcosa della sua della della metropolitana qualche cosa o se ce n'erano tanti e tutte le volte diceva beh si capisce
è colpa della politica laddove era evidente che era colpa dell'assenza della politica dal fatto che non ci fosse più quella forza il parquet Dassault tanto la partecipazione alla soggettività al l'assunzione
E la consapevolezza di avere un ruolo nel partecipare alla deliberazione che del resto badate non è un caso che e poi è stata una definizione di Calamandrei più con Carla mi ricordo quando parlavamo con la sera ad Alessandria di lanciare la campagna per un milione di giovani iscritti ricordavamo
E cioè la quello che diceva Calamandrei
è dall'esperienza un po'ma indiretta di sentirsi tutti i protagonisti di un nuovo spaccato in formazione
Qualcun è finalmente nostro davvero anche cioè l'assumere nel senso che si è responsabili questa è stata il primo passo dalla distanza
E c'è anche un'altra cosa che vorrei ricordare che ricorda se volete quello che oggi è così importante io ancora quando penso alla resistenza mi stupisco
Coraggio e della fantasia che hanno avuto dei ragazzi
A dire al pensare che andavano a sacrificare la vita
Qualche cosa di totalmente sconosciuto perché la Resistenza italiana è stata diversa da quella di tutti gli altri Paesi il quale combattevano
Per ritornare a una uno stato precedente alle democrazie precedente che in qualche modo legittimava attende la lavorazione
Inoltre in Italia siamo andati senza avere niente in tutto questo l'antifascismo era troppo lontano non l'avevano conosciuto
Non solo ma in qualche modo digitavano perché perché non era se non per le famiglie diciamo che aveva una tradizione d'impegno politico per alcuni gruppi di operai che avevano bloccato anche durante il periodo del fascismo Cappellini giovanissime non lo era e che ciò nonostante sicure
Senza alcuna certezza di alcuna legittimazione hanno avuto il coraggio di sentirsi responsabili di inventare un mondo tutto nuovo
Ma
Non abbiamo lo stesso problema oggi io credo che ce l'abbiamo quando parliamo dell'ecologia
Si tratta di inventarsi un punto monco non possiamo pensare di far fronte al dramma della terra senza reinventare il modo di vivere le relazioni umane il modo di produrre di consumare
Tutto realmente anzitutto senza nessun modello ancora alle spalle e quindi anche in questo senso voglio dire c'è un richiamo allora esistente che c'è oggi necessari inutile dire che si può persino le inventarsi tutto senza riferirsi al passato se nomina come dire comune esperienza difficilissima di coraggio
Che oggi bisogna ripetere perché è stata
La resistenza un vero assalto al cielo oggi reinventarsi sulla società che debba reinventare la sosta
Il modo di di essere del sistema e anche da inventarsi il senso di responsabilità e quindi impegno a tornare a partecipare al processo di deliberazione di come debba essere fatta la nostra società
Che si è così perduto sia invece ritrovato impiego
E quindi grazie Carola perché in questo Carla lo aveva capito molto bene anche ripeto perché fare donne qualche volta aggiunta non è soltanto una discriminazione
Grazie grazie a Luciana
De suo diamo la parola il figlio salvato
Sì gli è stata vicepresidente del Senato ed è stata compagna e amica di Carla e con lei ha condiviso militanza sia condiviso tratti importanti ditte
Minetti
Parlare di dedicarla della sua vita nel suo percorso ancora oggi ad un anno di distanza per me difficile faticoso
Perché siamo state compagni siamo stati amiche abbiamo condiviso non solo impegni ma soprattutto idee ed è difficile faticoso separare tenere distinti i ricordi di questa amicizia lunga sincera profonda e la memoria dei tanti impegni agiti insieme da quel lontano giugno del mille novecentosettantasei perché allora ci siamo conosciute
E insieme ad altre amiche compagne voglio solo citare anche la botta di Romano bianchi
Altra alcune parlamentari che furono definite sia alto lo definirono ironicamente le ribelli del Parlamento
Abbiamo imparato il difficile mestiere di parlamentare
Tra me Carla tra me e altre compagnie ci fu subito una profonda sintonia tra me e Carla perché insieme avevamo una comune esperienza di insegnanti
Ma soprattutto avvertivamo alla straordinarietà dei ciò che stavamo vivendo
Dell'essere persone libere che erano giunte in Parlamento con una loro autonomia
Che volevano vivere con rigore e serietà l'impegno ma al tempo stesso vivere con Anzio anche il tempo per non esistesse e ricorda anche che ci sostenevamo a vicenda anche nelle piccole cose del quotidiano
Ricorda anche che ci davamo fiducia
Eravamo impegnati in questo studio nell'azione quotidiana
Volevamo essere bravi Parlamento Dramé parlamentare ma insieme e tentare di risolvere i problemi legati ai nostri territori
Affrontare le grandi tematiche del lavoro dei diritti delle libertà
E farlo farlo bene
E ricordo che nei primi tempi scusate mi si mi fermo un attimo su questo ma penso che parlare di Carla significa costruire la memoria di ciò che lei è stata per tanti e tanti Dinoi ricordo che esso ridevamo ripetendosi le parole ironiche e intelligenti i Di Giulio
Qui alla Camera diceva di Giulio hanno i giovani parlamentari e come al mare
Bisogna tuffarsi e imparare a nuotare
E Carla imparò presto a nuotare ad andare avanti con determinazione con coraggio forte delle proprie idee radicata nei valori della libertà e dell'uguaglianza ma sin da allora aperti al dialogo
Alla volontà di riconoscere di conoscere le ragioni degli altri e delle altre Carla un fiume in piena
La sua curiosità solare a sua dialettica garbata conta con la sua premurosa umanità con la sua generosità con la sua scelta generosa di impegnarci anche durante i mesi della malattia
E tacere anche con nuovi con le amiche con i compagni il dolore e sofferenza
Carla notare imparò presto innanzitutto in Commissione affari costituzionali
Il contatto quotidiano con una madre della Repubblica il contatto con il De ottica cui lei fu molto legata
Imparò e tradusse iniziative non solo legislative la sua esperienza la sua conoscenza del mondo della scuola dei problemi delle donne e dei giovani dell'ambiente
Erano anni
Difficili e complicati anno in cui già si avvertivano i primi segni di una crisi la distanza tra politica e vita
Anno in cui ci interrogammo su come e su quali contenuti sui soggetti che intendevamo rappresentare sul senso della rappresentanza della democrazia
Erano anni anche di di un contesto delle greve opprimente in cui forti erano anche allora i rischi di fascismo
E tante azioni terroristiche rendevano più debole agivano contro l'idea di democrazia inverata nella partecipazione
Eppure nonostante questo erano anni sono stati anni densi di speranza di volontà di cambiamento anni di con queste legislative profondamente innovative i cambiamenti radicali leggi che all'occhio
Devo allora oltre la cultura ad altra idea di società
Anno in cui Carla fu protagonista a partire dall'impegno sulla legge di parità Intema di lavoro
Impegno che sentiva forte
Perché costitutivo dell'identità di un'idea di libertà inferta di essere di autodeterminarsi e insieme alla ricerca di pratiche politiche contro ogni forma di sfruttamento
Per nominare una parola antica oggi a torto desueta
Sfruttamento il suo impegno sul tema del lavoro dei lavori dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori fu molto forte
è un impegno che dovremo ancora oggi avere molto presente perché sono tutti temi squadernati davanti a noi lungi dall'essere risolti che ci rimandano ad una situazione grave che la pandemia ancora di più aggravato
Gli anni sono state importanti perché l'impegno la passione e la solidarietà come diceva un attimo fa Luciana
Portava una vivere anche la necessità di una costruzione Vincenzo di condivisione di appartenenza
Anno in cui non ci siamo mai perse di vista come scherzosamente ci piaceva dire
Anni di confronto di lavoro comune di sostegno prezioso e penso da ultimo alla presenza di Carla alla sua capacità di fare sintesi di unite insieme e di stare in quel piccolo correttivo che durante la mia vicepresidenza quindi Senato e fuori dal Senato tentò di costruire iniziative Forti per dare risposte a tante domande io potrei citare tanti episodi tante battaglie o voglio a partire anche dalle innovazioni della forma delle forme della politica
Dalla condivisione dal sostegno all'esperienza del gruppo interparlamentare delle donne
All'impegno per la pace e appunto di una battaglia voglio parlare sulla pace
Ricorda ancora che fu una battaglia che facemmo insieme a poche altre a poche altri qui in senato ma piccola pattuglia eravamo in undici
Contro corrente dispetti a quanti si affannavano a giustificare gesti in azioni di guerra il nostro voto contrario in dissenso dal gruppo del PC all'invio contraria all'invio delle navi
Italiane nella guerra del Golfo nell'agosto del mille novecentonovanta
Il nostro voto in dissenso contrastato anche dai compagni la mozione con laico da compagni di una mozione congressuale del no che ci chiedevano cautela prudenza soprattutto ci chiedevano di non prendere la parola di non intervenire in aula inno invece decidemmo di andare avanti
E fu un gesto sofferto una rottura con una cultura politica che ancora agli inizi degli anni Novanta mal tollerava i dissensi o li tollerava purché non assumessero valenza pubblica e politica
Un gesto che fu per alcuni di voi quei denso di conseguenze
E segnò politicamente anche scelte di appartenenza diversa uno netto uno convinto uno ha detto in un'aula silenziosa e Carlo ricorda ancora mentre intervenivo vi fu vicina
Mi sostenne con il suo sguardo attento al termine della seduta si era tardi cinque siamo fuori dal Senato con altre compagnie altri compagni Lucianone forse lo ricorderà
Con le sue parole si restituirà misura dell'importanza del nostro gesto delle nostre parole
Le nostre parole ebbero Carlo va insegnata tanti va detta i ragazzi e le ragazze le parole sono importanti possono essere densa di significato possono dare senso alla nostra vita alla vita di una comunità
Dare dignità al nostro essere persone autonome libere
Le parole possono aiutarci a trovare risposta alle nostre inquietudine nostre disagi alle nostre difficoltà purché vengono agite con coerenza con rispetto purché ad essa corrispondono fatti concreti e concretezza della vita
Purché aiutino a superare quella separatezza tra politica e vita che tanti guasti ha provocato Carla lo sapeva
E ha agito agiva le sue parole con grande forza volendo innanzitutto parlare alle giovani generazioni i ragazzi e le ragazze sapendo l'importanza e la necessità di un cambiamento profondo della cultura non solo per trasmettere un testimone
Per coltivare come giustamente ha lampi fa nel quotidiano quotidianamente una memoria attiva non solo per tentare di leggere narrare la realtà di un Paese spesso confuso dimentico ed egoista un Paese impaurito chiuso in se stesso nelle tante solitudini
Ma soprattutto per dire altro trovare parole e sentimenti per narrare un altro Paese per dire con la connessione sentimentale che non lettura attenta della Costituzione e dei valori della Resistenza Quantica
Soprattutto per nominare i fondamenti di una cultura altra solidale rispettosa della vita di tutti una cultura per guardare con speranza al mondo d'oggi e soprattutto per costruire il mondo di domani
Ad un anno di distanza riflettendo sulla sua eredità
Eredità che l'ampio a partire dal suo presidente ha saputo raccogliere e portare avanti a me sembra di poter affermare che in modo originale nella sua linearità Carla saputo indicare un metodo una direzione un rinnovato significato per avvertire la politica la bella politica nel quotidiano a partire dalla presa in carico io alla cura dei valori della nostra Costituzione
In modo originale un metodo un metodo in questi ultimi anni troppo spesso negletto e dimenticato chiusi come siamo nei nostri piccoli decenni distinti
Un metodo del fare politica G che politica non rinunciando all'essere di parte anzi essere di parte
Con consapevolezza con responsabilità
Non rinunciando alla ricerca di un'idea di una pratica politica radicata nei valori fondanti di una cultura dispettoso tale dignità di ogni essere umano
E insieme l'assillo dell'unità è stato qui già ricordato Carla sull'Unità insisteva
E insisteva in marrone nuovo modo convinto la volontà di capire il mondo di ascoltare di unire pur nel riconoscimento delle differenze
Le prende la parola al e restituire la parola attraverso il dialogo attraverso la fatica feconda del confronto
Una direzione Carla dopo delle istituzioni
In questi tempi di afasia della politica vorrei dire di miseria spesso della politica i populismi beceri Dianti parlamentarismi di fascismi razzismi gli su quali anzi crescenti
Ha volutamente insistito sul carattere antifascista della nostra Costituzione
Antifascista e in una fascista parole nette semplici forti e non istanti hanno fatto chiarezza hanno spazzato via la retorica e falsità dei tanti revisionismi quel voler riscrivere la storia cancellando annegando in un indistinto le ragioni e i torti
Cancellando soprattutto idee e valori
E dunque antifascismo come contrasto ad ogni forma di razzismo i negazione dell'altro da sé
Come riconoscimento delle irreperibilità l'irriducibilità di ogni persona dell'umanità di ognuna e di ognuno antifascismo come fondamento senso contenuto in una società solidale accogliente
Antifascismo come Progetto vorrei dire come orizzonte culturale politico un metodo in una direzione
Che a partire dall'Anpi ha in questi mesi hanno parlato hanno unito e possono unire tanti soggetti
Hanno parlato e possono parlare allo smarrimento di tanti e tante ancora silenti che fanno fatica a dire fanno fatica a dirsi Carlo ci ha detto con il suo rigore il suo coraggio la sua passione che le parole per capire per farsi capire devono essere ricercate
Possono essere trovate
Che ha dettato dalla necessità di reagire di contrastare conforta indifferenza e rassegnazione egoismi afasia
Chi ha detto che l'essere di parte essere partigiani non è mai un volersi rinchiudere in se stessi me invece volesse con forza con coraggio aprirsi al mondo
Mondo che speriamo possa essere cambiato Chianti ragazzi dalle tante ragazze che vogliono guardare al futuro con fiducia con speranza alla parlata anche annui alla mia generazione alle nostre generazioni alla nostra stanchezza dalle nostre delusioni rimproverando sì a volte con amicizia e affetto soprattutto spronando sia guardare avanti
Uno degli ultimi messaggi che ci siamo scambiate che ho conservato diceva semplicemente dai altre battaglie verranno si Carla altre battaglie verranno e la tua eredità non andrà dispersa
Grazie Siria adesso la parola è ad Aldo Tortorella Tortorelle è stato parlamentare dirigente politico ed è stato partigiano
Storico esponente della sinistra italiana
Accanto Carla guardava con grande attenzione con grande rispetto e soprattutto con grandi vicinanza politica perché la carovana grazie
Comunque qui volevo vecchie sono due ma le cose da metterci sopra sono la quantità enorme quando uno è anche sordo non è andata a finire adesso va be
Ho perso il cuoco
Grazie
Grazie grazie che allora grazie grazie tratta
Dunque
Di altri insomma leggo per evitare di farla troppo lunga naturalmente
Noi stiamo ricordando quelli
Durante vorrei andarmene anche di come Luciana ma insomma
Noi stiamo ricordando qui
Devo sentiremo Ancova dopo nelle conclusioni
Del presidente dei lampi Pagliarulo
Una diligente politica divenuta tra le più rilevanti del nostro Paese una influente parlamentare
Non conformista come abbiamo sentito
Debbo aggiungere una intellettuale di valore
Una donna e ha saputo guidare nei momenti difficili una delle associazioni nazionali più autorevoli lampi appunto
Con in palio un'associazione naturalmente tradizionalmente economa impronta fortemente maschile
Dunque una gran donna
Una gran donna politica
Ma della mia memoria
Rimane innanzitutto il sorriso e mi complimento per averlo messo su questo
Volantino che annuncia questa iniziativa la sua ironia e la sua autoironia
Che non accompagnavano per nulla
Una qualche supposta fragilità convenzionalmente atterri novità al suo genere
Massimo univano alla forza del carattere alla combattività alla fermezza delle opinioni criticamente vissute non lo dico a caso e che avete sentito anche qua quanto fosse
Poco dogmatica
Nelle sue scelte politiche
Non è stata facile la vita politica delle donne della generazione cui apparteneva Carra Nespolo impegnate nei partiti novecenteschi
Anche se Carla aveva scelto di militare in un partito quello comunista italiano che faceva del tema di quella che veniva chiamata alla emancipazione femminile un punto essenziale del proprio programma
Una tesi che verrà superata dal nuovo femminismo
Degli anni settanta e ottanta che metterà bassotto accusa non solo il maschilismo ma il maschile come valore dominante
E dunque il modello e il potere vede patriarcale in cui si inserisce anche il modello capitalistico
Ma anche le parole d'ordine dell'emancipazione furono osteggiate duramente
Basta pensare a quanto fu difficile
Saliva e dalle nove deputate parlamentari costituenti comuniste nove del Partito comunista
Nove della Democrazia Cristiana della per prima edizione politica quella per la Costituente
Fino ai numeri che poi si avranno più avanti
Sempre però con una difficoltà di corrispondere al fatto che le donne sono la metà del genere e più della metà della popolazione
Basti pensare alle dipendenze sapeva e deve difficoltà di all'OPA che nel mille novecentosessantotto
Hanno che pure segnò con la rivolta giovanile l'inizio di nuovi costumi le ragazze dei gruppi studenteschi venivano ancora pensate ai definite come gli angeli del ciclostile
E che il delitto d'onore che lavava gli assassini fu abolito solo nel mille novecento ottantuno e che ancora oggi il femminicidio
Trova voci devo difendono
Persino voci femminili
E ci ha detto in parentesi ancora oggi quando le magistrate
Udita prima si inquietano
A Luttazzi Pietro Allori di grande allora Barak parte dei dalla maggioranza dei costituenti
Quando hai magistrate oggi sono divenute maggioranza
Rimangono minoranza esigua
Più che esigua quasi inesistente in tutti gli era incarichi apicali
Solo nel mille novecentosettantasei
Il pc del Piemonte e leggerà la sua prima deputata
E sarà Carla Nespolo
Docente di Storia e Filosofia e già assessore va al camune di Alessandria
Eva il tempo dell'avanzata dei Comunisti italiani sino al trenta quattro per cento dei voti
Il tempo di Enrico Berlinguer
Fu allora poiché dirigevo la Commissione culturale del Pci che conobbi l'acume intellettuale e la combattività della nespolo impegnata sui temi della scuola e della condizione femminile
Nasceva all'ombra sull'onda della lotta per la formazione del diritto ad una Margherita a una maternità libera è responsabile e poi per la difesa referendaria della legge sull'interruzione volontaria di gravidanza un nuovo movimento femminile
Un movimento di massa
Che venne in guerra considererà come il suo massimo merito avere compra preso e valorizzato
Valorizzandone la portata rivoluzionaria
Come diva per ho citato per questo una frase contenuta in una intervista a Chiara Valentini
Un'intervista in cui si pensava il suo passato pochi mesi prima rimovibile
Non so se si possa dire che Carla vada considerata una femminista teoricamente partecipe delle posizioni del femminismo della differenza
Che constatando il fallimento del potere maschile e maschilista concepisce sostiene l'esigenza dell'autorità femminile ma so bene
Che non è stata mai neppure sfiorata da quell'insieme di presunzione e di manovre più o meno deteriorabile che si associano spesso alla ricerca di posizione di direzione dimostrando così
Quale può essere vero
La nuova qualità
Di un potere femminile
Di un potere che si fonde non sua otto metà ma sulla autorevolezza ognuno dei ruoli esercitati nella volta pubblica da Carrà
Sempre orgogliosamente sola nella costruzione della sua vita
Venne dalla prova delle sue capacità e della qualità del suo lavoro e devo la sua cultura
La sua lezione è unanime alla presidenza dell'associazione nazionale dei partigiani italiani
Come prima massima dirigente donna
E donna non partigiana
Fu il risultato appunto di una autorevolezza conquistata nelle discussioni e nelle azioni collettive
Nell'impegno anche teorico ha manifestato nella direzione di un Istituto storico della Resistenza
L'antifascismo
Si esprime con una dichiarazione l'anti
E cioè come il contrasto ad una dozzina di tirannide
Ma adesso deve ed è
Ed Eva per Camera l'affermazione positiva del valore assoluto della libertà e della esigenza della sua strumentazione democratica
E fu l'asserzione di questa lotta permanente che ha costituito il cento di ogni fase della sua attività politica e della passione per la memoria della Resistenza partigiana
Una
Passione
Che derivava non solo dalla speculazione libertaria implicita nella milizia analitica di una parte della sua tradizione familiare
Ora su una sua nonna deliberava da Rossini discendeva da Bossi
E per il ricordo del grande capo partigiano dei Monti Liguri
Come era stato un suo amato zio precocemente scomparso almeno Pizzorno leggendario anche penalmente
Che io avevo conosciuto come Attilio al tempo della Resistenza
L'idea di libertà e di liberazione e va nella sua stessa adesione al Partito dei comunisti italiani
Come quella di altri della sua medesima generazione del dopoguerra
Che si avvicinavano ove s'iscrissero al pc al tempo di quella che appariva ed era una già allora
Una lady licenza di tipo fascista dico dal golpe del sessantasei dei militari in Indonesia con la strage di centinaia di migliaia di comunisti
A quello dei colonnelli greci l'anno successivo
Dall'assedio a Cuba rivoluzionaria con l'assalto fallito alla Baia dei porci del sessantuno sino all'impegno totale degli Stati Uniti contro il vecchio non del Nord nel sessantacinque
Mentre i primi cinque gli anni diventava quello del Memoriale di Yalta del sessantaquattro
E affermava la impossibilità di socialismo senza democrazia e quello della prima rottura con i sovietici il Longo per i carri armati a Praga
I Comunisti italiani
Con quella generazione con quella politica tornavano ad apparire come i difensori della parola d'ordine
Del Manifesto del nel quarantotto
Che proclamava idea comunista come aspirazione alla libertà di ciascuno e di tutti mentre moltissimi assegnavano
A quella che appariva nella guerra fredda la difesa dell'Occidente ed Eva
Soltanto la negazione dei valori il Propaganda atti come costitutivi
Della
Democrazia occidentale
E tanto più la lotta per la libertà per faremo Persia
Per la giustizia sociale
Parve essenziali accadeva ero Eva quanto più scomparsi i partiti di massa autori della Costituzione nell'Italia di una supposta Seconda Repubblica si vide avanzare
Come ancor oggi
Il razzismo mascherato la difesa nazionale mente ostile ai più profondi valori di una nazione democratica
E poi nella pandemia si vide addirittura il manico e si vede
Il manifestarsi di una presunta difesa della libertà individuale che si rivelava addirittura come licenza di infettare degli altri
Fino all'ultimo calda
Già gravemente malata
Si è battuta alla guida della ampie per denunciare il ritorno i fascisti ICI che non sono la normale in difesa di un'ideologia ma solo la esaltazione di un crimine
E fino all'ultimo ironizzando sulla sua malattia che sapeva mortale riusciva a convincerle i suoi amici lontani
Fisicamente lontani come me di poter guarire
Debbo ringraziare Carla credo che dobbiamo ringraziare Carla come dirigente e combattente politica che ha sede appunto esserlo
Come una persona riversa come una persona che ha dato un senso reale
Alla favola con cui la chiamavamo alla parola compagna grazie
La parola adesso a Gianfranco Pagliarulo
Presidente dell'Anpi il dirigente che è stato chiamato a raccogliere l'eredità di Karl
Grazie a tutti naturalmente per questo
Importante pomeriggio
Un abbraccio particolare se me lo consentite ai parenti di Carla che sono venuti a trovarci per ricordare con noi la nostra carissima amica
E grazie se posso dire alle oratrice gli oratori che mi hanno preceduto che hanno tracciato tanti ritratti uno più interessante dell'altro da diversi punti di vista diciamo provo ad aggiungere il mio il più recente perché io ho conosciuto bene Carla forse benissimo in un breve periodo di tempo e cioè in particolare dal tre novembre del due mila diciassette quando fu eletta presidente nazionale dell'Anpi
Ci rinuncio
La conoscevo dapprima certo
Da diversi anni sia per il comune impegno nell'anti sia per le nostre affinità politiche ma ho capito meglio chi era da quel tre novembre quando Carla mi vuole confermare in segreteria nazionale
Perché da quel momento nacque qualcosa
Di molto più profondo di una cordiale intesa si determinò un rapporto francamente raro perlomeno nella mia vita cresciuto nell'ascolto e nel dialogo
Che si incarnava prima in riunioni ma poi in conversazioni in cene in mille circostanze di relazioni e poi costretta lei dalla malattia
In telefonata che si sono ripetute più e più volte al giorno spesso cinque sei sette otto volte al giorno per anni in un filo costante solidissimo
Frutto di amicizia è frutto di stima
E da quando Carla comincio a non reggere più la fatica della conversazione telefonica si avverò una corrispondenza intensissima di messaggi che seppe mantenere saldo quel filo di cui parlavo
Dal tono della voce di Carla
Capivo immediatamente qual era il suo stato psicofisico e a che punto fosse la sua battaglia contro l'indesiderato possibile e mi rendevo conto di quanto aspra fosse quella battaglia e di quanto dura fosse la scorza dura donna che però nascondeva dentro lì c'è un frutto dolcissimo perché Carla
Verso tutti sapeva sedurre e commuovere in senso etimologico sedurre nel senso di portar fuori fare emergere commuovere come muovere in profondità muovere profondamente e l'esito era una sua peculiare capacità di comunicazione che la portava in ogni circostanza nei rapporti privati
Nelle relazioni con le compagne e compagni delle sezioni è del gruppo dirigente nazionale
Nella costruzione di una rete di collegamenti di dirigenti con dirigenti di associazioni sindacati e partiti in tutte queste circostanze
La portava a creare un feeling a superare muri aprire le porte scoprire ciò che ci univa
E questo da essere una sua cifra caratteriale diventava una sua preziosissima dote politica io vuol lungo riflettuto su questa sua magia così la giudicavo
E sono arrivato alla conclusione
Ne sono profondamente convinto che la ragione di queste doti si spiegava col fatto che era una donna
Interamente donna è profondamente donna e perciò portatrice di uno sguardo e di una misura di accoglienza e di relazione difficilmente ripetibili in un dirigente di sesso maschile
E per di più grazie a questa sua natura Carla coniugava senza soluzione di continuità la sua capacità di entrare in connessione con gli altri con una rigore politico e morale come si dice d'altri tempi
Tutto ciò era il punto di arrivo del rapporto fra il suo carattere e la sua lunghissima esperienza sociale politica e istituzionale di cui c'hanno parlato i carissimi amici e compagni che mi hanno preceduto
Ricapitolo insegnante consigliere provinciale assessore all'Istruzione deputata senatrice segretaria della Commissione affari costituzionali della Camera
Vicepresidente della Commissione istruzione della Camera vicepresidente della Commissione ambiente del Senato
Presidente dell'Istituto per la Storia della Resistenza di Alessandria dirigente del Partito comunista italiano
Impegnata da sempre nella battaglia delle donne negli ultimi anni come si sa vice presidente nazionale dell'Anpi così Carla aveva plasmato la sua vita e dalla sua vita era stata plasmata
E l'esito
Sato quello di una figura politica di grande autorevolezza perché aveva capacità di ascolto profondamente laica e assieme passionale
Infastidita da ogni settarismo
Attenta in ogni circostanza comprese le più difficili accogliere il lato positivo la via d'uscita la possibile soluzione insomma a coltivare la speranza
Perciò Carla
La giudicavo una persona una dirigente politica
Luminosa
Tre cose che dicevo all'inizio conosciuto Carla in modo intenso anche sul piano privato
Da quella data più avuto l'onore di condividere i suoi sentimenti le sue speranze e anche le sue delusioni io ho capito lodo accennava qualcuno
Che non c'era una differenza sostanziale fra la sua vita privata e la sua vita pubblica perché Luna incideva sull'altra
Le due si intrecciavano
Carla era molto attenta all'effettivo pluralismo nella vita dell'Anpi
E avvio assieme a una politica di unità in particolare verso l'associazionismo democratico i sindacati movimenti di progresso
Quella stessa politica che dopo la sua scomparsa abbiamo potenziato accelerato e caratterizzato in ragione della drammatica situazione del Paese
Quella stessa politica che sarà in sostanza la proposta che al congresso lanceremo al Paese
La politica di unità era la bussola della linea che Carla sosteneva
E così avvio il tavolo che portò il tre gennaio del due mila diciotto a varare l'appello mai più fascismi attorno a cui raccogliemmo centinaia di migliaia di firme
Ed è mobilità un numero rilevantissimo di iniziative comuni e a una straordinaria manifestazione in piazza del Popolo
Pochi mesi dopo lampi avvia una campagna per i diritti umani a partire dalla tragedia dei naufragi nelle mediterraneo con don Ciotti e tanti altri
E cogliamo grazie alla creatività del nostro ufficio stampa lo slogan l'umanità al potere Carla si innamorò di quelle parole
Che divennero non solo il leitmotiv di tante iniziative locali e centrali ma anche le parole della tessera ampi due mila diciannove corredate da uno splendido disegno di Ugo Nespolo
All'impegno antifascista e per i diritti umani Carla univa
Una speciale sensibilità sui temi della pace come ci ha ricordato poco fa il Sicilia ritenendo che in ogni caso la guerra non fosse mai la soluzione ma il problema i fatti basti pensare all'Afghanistan e alla Libia le danno ragione ogni giorno
La pace ricordo
Una faticosissima marcia Perugia-Assisi di qualche anno fa sotto la pioggia con lei
Attorniata da decine di compagnie verso le quali nutriva uno speciale affetto e con cui condivideva la fondamentale attenzione per la questione di genere
Carla come sarà noto riteneva questa giustamente una priorità probabilmente la priorità
Susanna citato
La frase nota senza donne non ci sarebbe stata la resistenza
Tanti anni fa Carla scrisse la strada dei diritti è lunga basti pensare che la prima legge italiana sulla parità di trattamento fra donne e uomini è del mille novecentosettantasei
Io allora ero in Parlamento alla mia prima legislatura quando la firmai e ministro del lavoro era una donna Tina Anselmi
Ed è con lo spirito di un suo impegno incessante che Carla seguiva con particolare cura e valorizzava i lavori del coordinamento nazionale donne dell'anti
Si può ragionevolmente dire che la laicisti sì ma Carla manifestava come nella migliore tradizione cattolica da don Gallo a Papa Bergoglio
Una speciale attenzione verso gli ultimi fossero questi emarginati migranti detenuti è assieme a loro verso il mondo del lavoro come si è detto verso le giovani generazioni
E la chiave era come affermava Ersilia la restituzione della politica ha le sue ragioni insomma la bella politica
In quella impegnativa stagione quando Carla non era stata ancora colpita dalla malattia
Davvero lampi praticò quella che abbiamo imparato a chiamare memoria attiva utilizzando il lessico di Carlo Smuraglia
Intendendo con queste due parole
La capacità di far vivere nel presente i valori del passato resistenziale e così rinnovarli nel contesto della vita vivente
Affinché come a maggior ragione affermiamo oggi nella prospettiva del nostro congresso nazionale e come ho ribadito ieri a Marzabotto lampi non rappresenti l'adorazione delle ceneri ma la custodia del fuoco
Quale fuoco i partigiani la resistenza la Repubblica e infine la bussola della nostra convivenza civile e sociale la Costituzione
Uno scrigno di valori oggi più che mai necessario nel tempo oscuro in cui viviamo
In breve Karl aveva una visione dell'antimoderna e pluralista
Curava l'autonomia dell'Anpi come la pupilla dei suoi occhi e assieme praticava un'ampia politica unitaria
Avendo piena contezza che nell'equilibrio fra i due termini non si nasconde alcuna contraddizione e che viceversa operando in modo autonomo e unitario si accresce l'autorevolezza e il prestigio
E aveva questa visione perché era figlia di una scuola
Intendo che aveva assunto l'elezione di metodo di stile di lavoro divisione del mondo proprie della cultura di quel partito il Partito Comunista Italiano
Che assegnato assieme alla storia d'Italia la vita di decine di migliaia forse centinaia di migliaia di donne e di uomini che facevano parte di quella comunità politica culturale sociale e morale
C'è sempre il rischio in questi pensieri di far prevalere
Il ricordo sulla memoria e cioè ciò che proviene da una traccia del cuore il ricordo rispetto a ciò che proviene da una traccia della ragione la memoria
In parole povere c'è il rischio che la geografia è giusto perciò anche i limiti cogliere i limiti meglio
Il carattere anche il temperamento di una Presidente il cui nome rimarrà a lettere luminose nella storia dell'Anpi e dell'antifascismo italiano
Carla non era un'organizzatrice Masiero attorniata di un gruppo dirigente e di un organo in sartoria diciamolo Carlo Ghezzi oggi vicepresidente vicario che suppliva in questo suo campo
E qualche volta la passione la portava proposta proposte anche non condivise che ha però ritiravamo cambiava perché aveva davvero una grande capacità di ascolto
Ma anche in questo emergeva la sua caratura politica perché sapeva ascoltare sapeva lavorare in squadra
Sapeva l'arte dello sprone e della valorizzazione di un'intera comunità e in tale misura operava per una crescita collettiva per dirla in una parola sapeva la democrazia specialmente per questo a ben vedere era una dirigente capace riconosciuta
Carla era frutto di una Genealogia di rivoluzionari a cui ha accennato
Aldo di cui ogni tanto mi parlava con molto orgoglio diciamolo con un pizzico di civetteria
Discendente come parente naturale di Felice Orsini
Una vita spericolata mazziniano radicale che a un certo punto rompe con Mazzini
Perché troppo moderato e il quattordici gennaio dell'ottocentocinquantotto attenta alla vita di Napoleone terzo che però sopravvive condannato a morte scrive a Napoleone terzo
Sino a che l'Italia non sarà indipendente la tranquillità dell'Europa in quella vostra non saranno che una chimera
Non basta il nonno di Carla musicista cieco è il fondatore del giornale anarchico gli scamiciati
Omero Giovanni Tommaso Maria cavilli che ebbe quest'ultimo quattro figli Damon Liardo
Deceduto dopo pochi mesi a meno in omaggio un anarchico andato negli Stati Uniti per sfuggire alle persecuzioni il comandante di cui parlava Aldo Tortorella si regolino diavoli in da sua madre
E da Mino amino Pizzorno fa il comandante partigiano il commissario politico questi nomi
Raccontano di una cultura meglio di una vita familiare che nelle ultime due generazioni passa progressivamente dall'anarchismo al comunismo italiano
Carla erede amatissima dalle compagne dei compagni e dell'Anpi
Grazie alle sue incontestabili doti di dirigente al suo carattere solare al suo temperamento caldo alla sua razionalità politica al suo essere donna
è con questo spirito fino a quando è stata in condizione di farlo
Nonostante le sue difficoltà evidenti di deambulazione e le meno evidenti ma pesantissime difficoltà di vista girava per l'Italia
In un vorticoso susseguirsi vinco vi incontri comizi e riunioni
Ricordo quello con le sardine il quattordici dicembre del due mila diciannove a piazza San Giovanni quando già stava male per ricordo il suo splendido comizio accolto da ovazioni Carla creava simpatia ed empatia
Che determinavano costantemente manifestazioni di affetto verso la presidente donna la prima presidente non partigiana
Nei lunghissimi mesi e concludo in cui era costretta a letto ci scambiavamo come ho detto centinaia e centinaia di messaggi che ho ancora
Una parte dei quali la grande parte riguardava la situazione dell'ampi e le scelte che quotidianamente occorreva operare come gruppo dirigente
C'è infatti da dire che nonostante la sua assenza fisica Carla sia pur fra mille difficoltà
è sempre riuscita a dirigere l'anti a portare a compimento con grande dignità i suoi doveri di presidente dell'associazione
Ma un'altra rilevante parte di messaggi che ci scambiavamo e di telefonate che faticosamente Carla riusciva a realizzare erano dedicate a tutt'altro a tante sue passioni risaputo nascoste
La bellezza nelle sue varie forme il ballo e in particolare il tango argentino per il quale aveva scoperto una vera passione sia pur per così dire da spettatrice
La sua storia di sinistra
In alcune modalità parlo della musica e del folklore
Quanti messaggi come si dice YouTube ci siamo reciprocamente inviati in quei mesi pensate un po'i gatti verso cui entrambi per i casi della vita
Nutrivamo
Un affetto speciale per farla breve non ci scambiavamo solo ragionamenti ma anche emozioni com'era naturale con Carlo nespole
Quando sapremo della sua scorta scomparsa
Quella orrenda mattina del cinque ottobre del due mila venti
Ci fu davvero un trauma collettivo in tutta la dal gruppo dirigente da quelli quelle quelle che stanno in via degli Scipioni duecentosettantuno in tutta l'organizzazione
E nel più grande mondo dell'antifascismo basti pensare al commosso messaggio
Del presidente della Repubblica che definisca Harlan un'appassionata testimone è una fervida sostenitrice dei valori della Costituzione e aggiunse che la sua scomparsa addolora la Repubblica perché Carla nespole state effettivamente una donna della Repubblica
Perché ci rappresentava l'incarnazione della vita e della vitalità
Perché ci parlava di una generazione che essi può essere ed è indiretta continuità con la generazione precedente quella delle partigiane dei partigiani
Ma anche per un altro perché lei si è Porcari Foscolo scrive
Solo chi non lascia eredità d'affetti poca gioia hanno dell'urna
Ebbene Carla di eredità di affetti ci ha lasciato un mare così ho vissuto Carlo così mi è sembrato che forse e così rimane dentro di me
Lo dico francamente con grande riconoscenza io ho pensato e penso che se lampi invece di essere una grande associazione di partigiani ed antifascisti fosse stata una donna si poteva chiamare Carla Nespor
Grazie a tutti voi abbiamo ricordato in modo importante Carla Nespolo una rosa antifascista come recita lo slogan del nostro invito
Una bella figura che ha avuto una bella vita e da lei lampi lo schieramento progressista era democrazia italiana devono indubbiamente molto grazie