Trasmissione dell'Associazione Non C'è Pace Senza Giustizia

Buona sera o buongiorno agli ascoltatori di radio radicale asseconda
Di quando ci ha ascoltato e questo è il consueto appuntamento settimanale con l'organizzazione Non c'è pace senza giustizia a cura di Nicola Giovannini che va in onda ogni mercoledì
Alle ventitré e trenta oppure in replica il venerdì alle sei del mattino scopo di questa trasmissione di approfondimento e come sempre aggiornarvi sulle nostre
Iniziative attività in corso future nonché fornire commenti analisi su notizie di rilievo rispetto alle nostre campagne politiche quest'oggi
Dedichiamo la nostra puntata ad uno speciale sulla lotta
Per la protezione dell'ambiente del bio diversità
Mettendo in risalto la questione della giustizia ambientale EDISU intreccio con la difesa dei diritti umani illustrata anche attraverso l'impegno specifico dell'Unione europea in merito
Per un confronto sull'urgenza di queste sfide sulle azioni richieste a livello istituzionale per affrontarle interviste ero
L'eurodeputata Eleonora e i figli di Europa verde e membro della commissione per l'ambiente la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento europeo
Come di solito diamo per lo spazio prima alle notizie della settimana selezionate dalla nostra redazione di Bruxelles e ci vengono lette quest'oggi da Eleonora Pastorino
Eleonora a te la parola
Grazie Nicola iniziamo la rassegna stampa parlando detti tuttora porto
Ultime settimane sono state abbastanza significativa in questo senso in diversi Paesi del mondo a partire dalla misura intrattenuti corre in Texas lo scorso mese senza che restringe notevolmente la possibilità di ricorrere a tale diritto per molte donne
La cosiddetta legge del battito cardiaco vieta infatti rapporto dal momento in cui viene rilevata l'attività cardiaca nell'embrione di solito intorno alle sei settimane ovvero prima per la maggior parte delle donne sappia di essere incinta
La legge fa inoltre affidamento sui comuni cittadini per far rispettare il divieto compensando di quindici mila dollari se riescono a citare in giudizio chiunque abbia contribuito a fornire una porto illegale e non prevede eccezioni per lo stupro o l'incesto
Mentre i sostenitori del diritto la porto il Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti stanno sfidando la dedizione tribunali statali e federali lo scorso sabato decine di migliaia di donne hanno organizzato manifestazioni i seicentosessanta città degli Stati Uniti
Che protestare contro questa e altre misure che restringono l'accesso alla porto in tutto il Paese
Tali manifestazioni si svolgono pochi giorni dopo una ricorrenza importante ovvero la giornata internazionale della Porto sicuro celebrata ogni anno in tutto il mondo il ventotto settembre
Tale giornata fu istituita circa tre decenni fa a San Bernardo assunto depone a Sai Ras dove migliaia di attivisti per i diritti delle donne si incontrarono per l'ENPA entro femminista di America latina io scrive
In quell'occasione ho fu analizzato come gli aborti clandestini influenzino le condizioni di vita delle donne un tema era ancora spesso unta pur in molti Paesi dell'America latina
Il ventotto settembre sottoposto come Giornata internazionale della porto sicuro degli attivisti brasiliani in quanto quel giorno nel mille ottocentosettantuno il Brasile aveva adottato la cosiddetta legge sul tempo libero
Concedeva la libertà ai bambini nati dagli schiavi
Negli ultimi anni diversi Paesi dell'America latina hanno compiuto dei passi avanti significativi per riconoscere tale diritto
Del genere Tocci tutto qua è diventato il più un Paese del Sudamerica a legalizzare la posto entro le prime dodici settimane di gravidanza nemici starter il Cile ha permesso l'interruzione della gravidanza in caso di stupro gravi anomalie fetali e per salvare la vita della donna
Nel due mila venti l'Argentina adottato una legge sull'aborto legale mentre quest'anno l'Ecuador ha legalizzato la porto in caso di stupro e la Corte Suprema messicana ha dichiarato che la penalizzazione dell'apporto è incostituzionale
Concludiamo questa rassegna sul diritto alla porta spostandoci in Europa Amnesty International raccoglie in un articolo alcuni esempi significativi di lotte successi nel riconoscere tale diritto in vari Paesi europei
L'Europa è stata infatti in prima linea nella tendenza globale verso la liberalizzazione delle leggi sull'aborto per più di sessanta anni
Quasi tutti gli stati membri dell'Unione europea hanno legalizzato l'aborto e negli ultimi anni diversi beh e che hanno promulgato riforme per rimuovere barriere procedurali e normative che possano impedire l'accesso a tale diritto
Catania alcuni Paesi rimangono ancora indietro in questo processo e i gruppi femministi proposto sono ancora impegnati in serie battaglia
Malta per esempio è l'unico Stato membro dell'Unione europea con un divieto totale
Dal due mila diciannove la coalizione poi sport ciò essa è riuscita a creare un discorso nazionale per mobilitare soprattutto le giovani generazioni e anche istituito un servizio gratuito di consulenza sulla pianificazione familiare
Ciò ha permesso di portare più vicino al dibattito pubblico un tema che fino a pochi anni fa era completamente tabù nella società maltese e anche a generare sostegno in altre parti del mondo per questa causa
In Polonia invece una sentenza della Corte costituzionale del due mila venti ha limitato ulteriormente l'accesso alla porto
Rendendoli legale anche in presenza di difetti fetali gravi o malattie incurabili la sentenza ha scatenato una serie di proteste di massa in tutto il Paese e a livello internazionale contro questa misura e in generale contro la stigmatizzazione dell'apporto infine un progresso significativo in Europa si è verificato di recente a San Marino dove lo scorso ventisei settembre in seguito alla campagna portata avanti dagli attivisti per i diritti delle donne si è svolto un referendum popolare capovolto la riforma del divieto di apporto concludiamo questa rassegna stampa dedicata interamente ai diritti delle donne riportando una notizia purtroppo meno positiva dall'Afghanistan
Milioni di ragazze in tutto il Paese sta nel fatto rispettando di poter ritornare a scuola
Le scuole superiori sono state chiuse dal nuovo regime dei talebani e mentre foto permesse ragazzi nella fascia di età tra i sette e i dodici anni ritornare a scuola già il mese scorso i talebani sostengono che è necessario mettere il luogo un cosiddetto ambiente di pentimento sicuro probabilmente con una revisione dei curriculum prima che le ragazze possano tornare a frequentare le lezioni
Nonostante le premesse i talebani di permettere alle donne di lavorare studiare anzi l'esclusione delle ragazze dalle scuole e delle impiegate pubbliche dell'euro posti di lavoro stanno alimentando il timore che i talebani possono replicare lo stesso regime negli anni novanta
Grazie Eleonora per questa selezione commentata delle notizie settimanali passiamo ora subito alla sezione intervista della nostra puntata con il nostro ospite dell'onorevole
Eleonora Heavy eurodeputata di Europa verde e membro della Commissione ambiente del Parlamento europeo che è un piacere di accogliere sulle onde di radio radicale
Con il suo contributo vogliamo puntare
I riflettori sulle sfide della lotta per la protezione
Dell'ambiente e della biodiversità mettendo in risalto anche la questione della giustizia ambientale ovvero come rispondere ad attività lesive
Ed il suo intreccio con la difesa dei diritti umani
Lo vogliamo illustrare anche attraverso l'impegno specifico dell'Unione europea in merito onorevole Eleonora Heavy grazie per la sua disponibilità benvenuta di nuovo sulle onde di radio radicale
E lei insieme a oltre quaranta colleghi e firmataria
Di un appello indirizzato alle presidente del Brasile Bolzonaro
E l'appello riguarda l'aumento della violenza contro i popoli indigeni nonché la sua agenda politica che minaccia chiaramente la foresta amazzonica ed i diritti degli indigeni
Come lei sa dal due mila diciannove
Non c'è pace senza giustizia attivato una campagna contro la deforestazione in Amazzonia e per la tutela dei diritti delle sue popolazioni indigene e contro l'impunità per i crimini climatici o ambientali cosa ci può dire su questa iniziativa e in generale secondo lei
Oltre all'impatto della voce degli ecologisti a livello istituzionale quanto può essere forte e l'influenza dell'unione europea sulle politiche di Bolzonaro
Pone asseverato te gli ascoltatrice tutti gli ascoltatori io intanto inizio con breve brevissimo commento rispetto a la è risultato che Europa verde ha fatto a queste amministrative in questa in questi due giorni è un risultato importante e ci tengo a dirlo perché credo che sia davvero la manifestazione plastica dell'arrivo dell'Onda Verde
Che ha già travolto tante altre parti d'Europa penso alle tante città che oggi sono guidate da sindaci i Verdi penso a Amsterdam Dublino Lionello nove Ring Brooke Gre Nobel sono molte moltissime queste città guida verde
Che hanno quindi già indicato anche dei percorsi transizione trasformazione ecologica in chiave ecologica e la necessarie non più rinviabile svolta verde
E questa stessa
Onda sta finalmente arrivando anche in Italia a partire ed ovviamente da Milano dove risultato molto importante fatto da dalla lista
Europa verde con il cinque punto undici per cento è sicuramente un segnale di questo cambiamento di questa voglia da un lato di partecipazione di tanti cittadini e cittadine
E soprattutto di attenzione finalmente ai temi dell'ambiente dell'ecologia e dei diritti e questo ecco
Un un buon messaggio un buon abusivamente un un importante segnale anche nel nostro Paese ci tengo a dirlo Europa verde non era presente nei consigli comunali nelle città
Erano anni che non si presentava in molti di questi comuni finalmente invece ci siamo siamo presenti appunto e speriamo di crescere sempre di più
E perché dico questo perché io credo che sia ormai sempre più necessaria vere una voce forte da parte degli ecologisti all'interno delle istituzioni
Perché perché i tempi che stiamo vivendo impedì rendono impongono questa questa attenzione impongono che la voce
Dell'ecologiste degli ecologisti finalmente si faccia sentire
Forte all'interno delle istituzioni perché ci serve non soltanto a livello nazionale a livello europeo ma serve anche a livello globale perché quello che sta accadendo in Brasile dovrebbe interessare tutti tutte e tutti quanti
Quello che sta accadendo in Brasile semplicemente inaccettabile è il motivo per cui insieme ad altri colleghi appunto nei nelle settimane passate abbiamo
Voluto libere al presidente Bolzonaro per dimostrare manifestare la nostra piena solidarietà e supporto a i ai ai manifestanti
Delle strade
Dove si sono riuniti migliaia e migliaia di persone
E rappresentanti dei popoli indigeni
E per manifestare contro quello che sta accadendo in Brasile non soltanto il progetto di legge ma in generale le politiche che il presidente Bolzonaro ha portato avanti da quando è stato insediato al governo del paese
Sono politiche che vanno in chiave di anti ambientale e anti indigeni questo assolutamente inaccettabile
Il motivo punto perché Noemi al Parlamento europeo alcuni eurodeputati abbiamo voluto scrivere al presidente Paul Trouble sanare far sentire quindi la nostra voce ed ecco perché io quindi dico che è è necessario che si levino sempre più forte forti queste voci da parte dei delle delle forze politiche
Verdi delle forze politiche che hanno a cuore il futuro del pianeta del pianeta tutto
Perché che cosa può fare quindi l'Unione europea
Vendola a questa parte della domanda e quanto può essere forte l'influenza dell'Unione europea sulle politiche di Bolzonaro beh sicuramente si può intervenire su più fronti il primo tra tutti è quello degli accordi commerciali la politica commerciale da sempre ed è senza dubbio un canale è una una come dire un una di nella dimensione importante su cui intervenire per le relazioni con gli altri Paesi soprattutto con quei Paesi che in questo momento stanno calpestando letteralmente i diritti umani i diritti dei popoli indigeni
E il il nostro ambiente e in particolare portano avanti appunto delle politiche di pro deforestazione a tutto vantaggio delle industrie delle igname del del industria mineraria e soprattutto dell'allevamento i signori dell'allevamento che continuano appunto a e rompere terre che dovrebbero essere di proprietà
E appartenere alle popolazioni indigene invece vengono oggi distrutte per farne e campi di coltivazioni di soia o Pascoli
E questo per alimentare quindi degli scambi commerciali anche con il nostro continente con l'Unione Europea perché gli accordi commerciali in particolare in questo caso come il Mercosur l'accordo a cui Mercosur che è stato negoziato da parte della commissione
Europea peraltro saltando dei passaggi
Cruciali e fondamentali che io ho denunciato nella mia relazione
Al Parlamento europeo che verrà votata prossimamente nella commissione per le petizioni dove la commissione praticamente ha omesso di effettuare la valutazione di impatto ambientale sulla portata e degli Effetti di questo accordo commerciale da un qualche cosa di gravissimo che va in violazione delle stesse i principi linee-guida che la Commissione sta sta Scheda nello spendere nei negozi nel negoziare
Accordi commerciali con altri Paesi e questo accordo raccordo UE Marco Suburra in realtà altro non farà che aumentare gli scambi commerciali in particolare di carne e di prodotti come appunto soia
E
Prodotti primari e questo evidentemente e ed è ormai come dire fuor di dubbio che questi siano i principali driver di deforestazione ovvero quei prodotti che punto aumentano la deforestazione globale
E noi europei che siamo i responsabili del dieci per cento di almeno il dieci per cento della deforestazione globale non possiamo più permetterci di essere noi corresponsabili
Di quanto sta accadendo in altre parti del mondo con i nostri consumi con i nostri modelli di consumo
E quindi il motivo per cui noi come
Europa verde come grinza e fa Parlamento europeo stiamo chiedendo fortemente di fermare questo accordo commerciale di non ratificarlo e di riaprirlo per der antiracket qualunque tipo di scambio commerciale oggi sia fatto solo ed esclusivamente con prodotti che non sono causa di deforestazione del motivo per cui quest'altra parte diciamo della risposta che ci tengo a dare
Alla domanda è cosa può fare di più l'Europa alla commissione deve presto presentare un quadro giuridico che sia finalmente chiaro rispetto agli obblighi di di un dirigente obbligatoria per avere delle catene di approvvigionamento che siano prive di deforestazione
Questo è ciò che il Parlamento europeo ha richiesto con una iniziativa legislativa già ormai diversi mesi fa e che la Commissione europea si sta impegnando dovrà impegnarsi a rispettare quindi qualunque tipo di prodotto che entra nel mercato europeo deve essere deforestazione fritti quindi prima e non essere causa di deforestazione in altre parti del mondo questo è come dire un minimo imprescindibile che l'unione europea deve e darsi e che noi speriamo come grinza appunto di
Di monitorare affinché venga introdotto questa a questa regolamentazione il più presto
Possibile queste sono di fatto le azioni principali che l'Europa può fare qui e ora e subito per contrastare delle politiche fogli scellerati come quelle che appunto il presidente Paul sonoro sta facendo in Brasile
Onorevole è sempre rispetto a quanto essa potrebbe o si dovrebbe fare il trenta settembre scorso nell'ambito di un evento organizzato a Milano presso l'ufficio del Parlamento europeo in Italia
E insieme ad altri colleghi tra cui l'onorevole Alessandra Moretti lei ha raccontato
Le priorità da mettere in atto per rispondere all'impatto dei cambiamenti climatici e su cui l'impegno dell'Unione europea dovrebbe essere rafforzato le può brevemente ripercorre con noi
Ma sicuramente le azioni da mettere in campo sono tante tantissime deve e devono anche essere urgenti il carattere di urgenza nel contrastare la lotta ai cambiamenti climatici oggi ormai riconosciuto da tutti
Tranne che poi però non si trasformano si traduce questa questo senso di urgenza in in concreto e quali sono le iniziative ma allora intanto a livello europeo e a livello nazionale la prima cosa che dovremmo fare smetterla di sostenere con sussidi i combustibili fossili che ancora godono di oltre in Italia diciannove miliardi di euro di sussidi ogni anno
Per rendere indirizzarli verso quelle attività che sono invece diciamo pulite quindi davvero sostenibili che sono anche parte di una soluzione al problema della crisi climatica
Ma non basta fare questo bisogna accelerare accelerare tantissimo su l'efficienza energetica e quindi ridurre i nostri consumi il che non significa tornare all'età della pietra
Anzi significa al contrario fare quello che facciamo oggi ma usando molta meno energia e magari però anche riducendo un po'la nostra impronta di di consumi appunto energetici e di risorse questo è fondamentale farlo
E si può fare attraverso diverse iniziative per efficientare non soltanto per esempio gli edifici e su questo l'Italia bisogna metterlo bisogna ricordarlo ha sicuramente un ruolo
Diciamo di protagonista anche a livello europeo per e le iniziative già messe in campo con il l'ecobonus centodieci per cento che però e qui ci tengo a dirlo
E a dirlo chiaramente deve essere fatto bene quindi non mi riferisco soprattutto alla questione diciamo burocratica che comunque appesantisce
Le diciamo le procedure
Ma soprattutto rispetto a ciò che viene finanziato e quindi ciò che viene è veramente sostenuto a livello governativo con soldi pubblici in particolare mi riferisco al fatto che non si può pensare di utilizzare
Le risorse per cambiare ad esempio le caldaie e introdurre ristrutturare l'appartamento e mettere nuovamente caldaie a gas e questo quest'operazione possa essere
Sostenuto attraverso appunto l'operazione ecco Bono centodieci per cento perché semplicemente non assenso
Oggi andare ancora a sostenere delle tecnologie legate alle fonti fossili quando abbiamo delle soluzioni alternativo penso ad esempio le pompe di calore
Cos'altro va fatto va va spinta in accelerazione sulle rinnovabili questa è assolutamente la chiave ti volta
E purtroppo gli impegni anche del nostro Paese sono scarsissimi su queste bisogna quindi fare molto molto molto di più
E oltre i settori dell'industria del dei trasporti degli edifici appunto citato prima
Della
Della gestione dei rifiuti beh c'è un altro settore che non possiamo più permetterci di tagliar fuori
Dal danni dalle l'introduzione di misure concrete per affrontare la crisi climatica che quello dell'agricoltura
Che continua purtroppo ahimè in questo momento invece a
Godere di ampia ampissimi sussidi per sostenere un modello agricolo in Europa
Che è quello che oggi è parte del problema perché i quasi quattrocento miliardi della politica agricola comune che stiamo di nuovo per riconfermare
Fino al due mila e ventisette quindi quasi bruciando ci completamente qui il famoso decennio
Cruciale per invertire la rotta e per tenere le temperature in aumento delle temperature globali al di sotto del grado in mezzo
Ecco stanno per essere questi soldi che sono soldi pubblici dei cittadini europei ancora erogati a chi fa allevamento intensivo e agricoltura industriale invece che andare a premiare a sostenere davvero tutte quelle aziende che hanno già avviato un percorso di trasformazioni transizione verso pratiche sostenibili come la droga l'agricoltura biologica e l'agro ecologia e questo è assolutamente un grande rischio
Che non possiamo più permetterci di correre quindi un grande attenzione dovrà essere messa sulla rendere sostenibili i sistemi alimentari non soltanto a livello italiano ed europeo ma anche a livello globale
Onorevole eviti un'ultima domanda prima di concludere il quattordici luglio scorso e la Commissione europea adottato il cosiddetto pacchetto climatico FIT for Fifty fai per e che propone le proposte e legislative per raggiungere entro il due mila trenta gli obiettivi delle green deal
E in particolare la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra del cinquantacinque per cento rispetto ai livelli del mille novecentonovanta con l'obiettivo di arrivare alla carbon neutral Intini per il due mila cinquanta
Come è Verdi Europei avete ha ribattuto alla Commissione con delle proposte alternative e le vostre proposte sono più ambiziose
E come coniugano difesa dell'ambiente e difesa dei diritti umani
Sì il pacchetto FIT for fischi faida è sicuramente un passo nella direzione giusta noi d Europa verde dei crisi
Abbiamo commentati in questo modo la proposta da parte della Commissione europea di di queste dodici proposte legislative che cercano un po'di mettere a terra
Gli obiettivi del green dire europeo in particolare l'obiettivo appunto della riduzione delle emissioni al cinquantacinque per cento
Al due mila e trenta già su questo una piccola nota
Non siamo in linea non siamo in linea con Parigi perché era ridurre per l'Europa del cinquantacinque per cento
Di gas serra al due mila e trenta significa non s nell'India con quello che ci chiedeva la scienza che infatti chiedeva all'Unione europea di ridurre del sessantacinque per cento i gas serra
Quindi questo dal da un attimo l'idea dello sforzo che va fatto e va messa in campo e che noi ora speriamo come come Verdi appunto di migliorare di aumentando l'ambizione delle proposte all'interno del pacchetto FIT for fitti fai va
Faccio alcuni esempi rapidamente la commissione vuole rivedere tutta una serie di direttive di regolamenti pensa la direttiva sulle rinnovabili la direttiva sull'efficienza energetica la direttiva sulle TS sistema di scambio di quote pur piuttosto che introdurre ad esempio un un nuovo divieto divieto di vendita di moto di auto con motore a scoppio a partire dal due mila e trentacinque intende anche ad esempio proporre una tassazione sul cherosene a partire dal due mila e trentadue allora bene tutte queste proposte vanno nella direzione giusta ma bisogna fare di più e bisogna fare di più e prima in particolare per esempio il divieto di motori di vendita di auto con motore a scoppio occuparono noi chiome verdi chiediamo che venga fatto dal due mila e trenta perché aspettare due mila trentacinque quando abbiamo già la tecnologia e dobbiamo invece spingere le filiere spingere le aziende europea investire su questo cominciare a tambur molte stanno facendo ma si può e si deve fare prima
Questa cosa per la tassazione sul kerosene questo carburante per per l'aviazione che ricordo è un settore quello dell'aviazione che insieme a quello marittimo
Che praticamente ha goduto di esenzioni totali nel nel nel settore delle missioni nel senso che hanno potuto emettere C o due emissioni in atmosfera assenza praticamente avere delle regole e degli impegni per appunto per ridurre quindi assolutamente un Freeride no quindi un
Una vero e proprio permesso
Libero di inquinare fino ad oggi questo Papa ovviamente fermato immediatamente una dei modi può essere appunto quello di introdurre una tassazione
Bene che la Commissione quindi lo voglia fare lo voglia voglia introdurre una tassa sul cherosene ma aspettare il due mila e trentadue assolutamente inaccettabile bah introdotta prima hanno infatti come
Dei Verdi al Parlamento europeo chiediamo che venga introdotta una tassazione piena sulla cherosene a partire dal due mila e ventitré
Aspettiamo due mila trentadue
Ecco e così di anche per le altre
Proposta in particolare penso alle rinnovabili dove c'è bisogno di una maggior ambizione noi come Verdi chiediamo obiettivi per produzione di energie rinnovabili sulla sul territorio dell'Unione Europea
Più coraggiosi ad esempio aumentandola del cinquanta per cento al due mila e trenta
E puntando a essere un continente cento per cento energie rinnovabili già nel due mila e quaranta perché perché anche qui la scienza e la tecnologia ci dice che la scienza ci dice che deve fare e la tecnologia si dice che si può fare questa una strada tecnologicamente fattibile ed economicamente fattibile e quindi manca solo la volontà politica
Grazie onorevole Eleonora Henry
Eurodeputata di Europa verde per aver contribuito a questo speciale sulla lotta per la preservazione e dell'ambiente e le politiche che andrebbero messe in atto
Dall'Unione Europea per rispondere alla sfida dei cambi climatici con questo siamo raggiunti alla fine di questa trasmissione non mi resta quindi che ringraziare Eleonora Pastorino che oggi non solo ci ha letto le notizie ma anche curato la redazione e la parte tecnica vi ricordo che le attività di Non c'è pace senza giustizia possono essere seguite anche attraverso il nostro sito internet che n p W getto un torneo oppure non c'è pace
Senza giustizia appunto organi nella sezione donazioni del nostro sito
Troverete anche le modalità per sostenere le nostre campagne per la difesa edile riconoscimento di diritti umani fondamentali ad esempio se volete sostenere la nostra campagna
Contro i matrimoni minorili Italia potete farlo devolvendo il vostro cinque per mille a non c'è pace senza giustizia oppure se vi sta a cuore la difesa dell'ambiente la lotta contro la deforestazione in Amazzonia potete aiutarci a contribuire al nostro impegno attraverso la piattaforma unisce Reiser
Più informazioni e dettagli in merito vi troverete sul nostro sito
Li ringrazio molto per l'ascolto e vi do appuntamento a mercoledì prossimo sempre alle ventitré e trenta oppure in replica il venerdì alle sei del mattino intanto vi auguro un buon proseguimento su a Radio Radicale ciao