Camera: l'ergastolo ostativo e la relazione Costa sulla presunzione d'innocenza. Intervista a Walter Verini

Radio radicale siamo con Walter Verini del partito democratico membro della Commissione giustizia della Camera per parlare con lui del di di quello che è successo ieri Commissione giustizia innanzitutto
Sul sull'ergastolo ostativo allora oggi il presidente della commissione Giustizia per Antoni ha detto che lunedì sì si aspetta un un vendite i testi su cui lavorare per fare un lavoro di ricongiunzione delle pre delle varie proposte su questo argomento
In un primo tempo si era sparsa la voce che insomma il Presidente avrebbe voluto prendere un unificare i testi prendendo significativamente quello del Movimento cinque Stelle c'era anche un testo presentato dall'onorevole Enza Bruno Bossio allora le volevo chiedere che cosa che cosa è successo sul sul casco lo ostativo in previsione di una modifica chiesta proprio dalla Corte costituzionale
è successo che ieri nel dibattito che c'è stato ci sono state posizioni diversificati che quindi diciamo non c'erano pienamente le condizioni votare
Un testo allora siamo stati noi a riprendere la proposta che del resto aveva fatto il nostro Capogruppo Bazoli la settimana scorsa proviamo a lavorare t'una sintesi tra più testi se la forma è quella di un comitato ristretto di una consultazione informale lo vedrà il presidente noi abbiamo posto un comitato ristretto però ponendo un tema temporale cioè che lavori in quattro giorni in cinque giorni perché c'è urgenza di affrontare il tema poi c'è un problema naturalmente di merito in merito io credo che non sarà e normalmente difficile raggiungere un accordo perché non li abbiamo non solo il dovere ma è giusto rispettare una sentenza della Corte costituzionale
Che dice che anche coloro che non collaborano pensiamo ai detenuti Lina alta e altissima sicurezza quarantuno bis anche che non collaborano con la giustizia però possano accedere ai benefici se il loro percorso
Trattamentali il loro percorso carcerario lo consente però la corte non è che dice di liberare
Dei mafiosi magari ancora attivi che magari mantengono ancora dei legami associativi
Che magari possono ancora tornare nei luoghi o anche non solo nei luoghi a delinquere con la criminalità organizzata allora Primo rispettare la sentenza della Corte che è coerente con l'articolo ventisette della Costituzione ma al tempo stesso non lasciare soli i magistrati di sorveglianza a decidere
Anche per non esporli allora per valutare se una persona che può avere diritto ai benefici
E ancora attiva dal punto di vista delle gamme mafioso legame associativo con le mafie tu chiedi alle direzioni distrettuali antimafia alla Direzione nazionale antimafia un parere una verifica loro hanno sono in grado di capire lo stato di rapporto di una persona
Quindi attorno a questa è una cornice naturalmente che deve tenere insieme rispetto della sentenza ma attenzione a non mettere in libertà dei mafiosi e questo equilibrio di principi
Va tradotto in un testo che sia il più possibile condiviso e su questo lavoreremo
L'istituto resta cioè del delle Gaston ostativo resta cioè voi Vittorio vistati preoccupando di accertare diciamo il una valutazione del del del del pentimento del del del della rieducazione del del reo ma quindi teoricamente resterebbe lì guardi
Quello che la mia interpretazione e che non è che è stato abolito lo sto diciamo le l'ergastolo Stati poi si può discutere io stesso a suo tempo lavorammo per con quella allora con speranza nostro capogruppo io credo che d'aver firmato anni fa una proposta per il superamento dell'ergastolo come come istituzione giudiziaria messa nazione pena perché contrasta poi vediamo che di fatto oggi gli ergastoli poi non sono tali perché dopo un tot numero di anni incerto
Percorso condotto in carcere si accede dei benefici questo non accade per Vergassola sposta la Consulta di fatto lo supplica perché dice che con loro anche se non collaborano quelli che collaborano
Possono accedere ai benefici come è noto dice anche quelli che non collaborano quindi di fatto c'è un superamento dello statuto però non è che c'è una pronuncia che dice in Italia non esiste più Gaston ostativo ma i paletti che nella stessa sentenza si evincono
E che nel momento in cui si fanno accedere delle teste di direi come l'hai chiamati in genere sono due baby criminali che magari hanno pagato un debito che si sono comportati bene in carcere quindi potrebbero attestare essi stessi
Però non si può la affidare solo a un autocertificazione la permanenza o meno di legami mafiosi di capitali illeciti nascosti magari frutto anche quando si è in carcere di traffici e gli eletti da quella condizione e questo chi meglio degli degli organismi come la direzione nazionale antimafia come le direzioni distrettuali
Che possono incrociare dati con altre direzioni con altri è organismo e antimafia tutto questo per tenere insieme principi sicurezza e anche diritto del cittadino
A poter essere recuperato perché in teoria questo noi dobbiamo rispettare dal pronunciamento della Consulta ad oggi avevate fatto delle audizioni
Abbiamo fatto le le audizioni anche molto rilevanti importanti approfondite
Devo dire che dentro questa cornice c'è stata quasi un una unanimità nella sostanza di di giudizi sono anche altri aspetti che vanno appunto tagliati
In caso di ricorsi chi decide e allora Six ci anche la Commissione antimafia adottato pressoché all'unanimità nei mesi scorsi proprio dopo la sentenza della Corte ci ho lavorato molto
E Piero Grasso che ha guidato quel quel lavoro
Ci sono due ipotesi Cardia affidati a una struttura inserita nel tribunale di Roma il compito di esaminare il ricorso in questi casi altri dicono no è giusto che sia che siano i tribunali nelle varie regioni
Però anche qui ci sono dei pro e dei contro in tutte tutte le due ipotesi ma sono ipotesi di lavoro dato incerto che se si pensa dati alla mano che i legami criminali permangono è chiaro che ci sarà il parere contrario alla all'accesso ai benefici e se ci sarà ricorso poi saranno un tribunale o accentrato specializzato o decentrato ma questo è frutto sarà frutto anche del dibattito parlamentare
Senta cosa è successo ieri sul sulla sulla relazione costa che riguarda l'atto del governo sulla presunzione di innocenza
Allora c'era una voi non condividevate alcune parti della relazione di Costa avete preferito soprassedere dei quindici mandare tutto alla prossima settimana
Che cosa chiedevate voi e il Movimento cinque Stelle
Spiano momento anche qui c'è una direttiva europea che dice all'Italia
Guardate che
Così come nel vostro Paese vengono raccontati trattati spesso anche attraverso iniziative mediatiche di oppure i organismi Olivelli giudiziari vengono trattati Italo cessi le indagini
Si lede il principio di innocenza non dovete stare in modo che questo non avvenga
Il principio di presunte Giorgio Celli presunzione di innocenza e che cardine costituzionale questo principio
Che però spesso la gogna mediatica a volte delle spettacolarizzazione di conferenze stampa non garantiscono l'Europa ci dice
Non potete continuare così si violano diritti dei cittadini
I quali sotto indagine sotto processo sono dei presunti innocenti fino al terzo grado di giudizio come del principio di civiltà questo ci dice la commissione la l'Europa il governo ha fatto una anche in tempi rapidi ha fatto un atto di recepimento di questa direttiva e quindi recepire quello che il governo ha mandato alle Camere al Senato e alla Camera
E già un po'enorme passo in avanti verso una giustizia
Più civile a volte meno Barbara diciamola così
Punto posta posta ha voluto dal relatore nella quale avrebbe dovuto avere probabilmente una posizione anche un po'più equilibrata sapendo che c'è anche una maggioranza che tra l'altro sta impegnata in alcune cose importanti come le riforme strutturali civile il penale il CSM
Speriamo di rimettere mano ad Ada spetti sull'ordinamento penitenziario
Posta ha voluto
Mettere dentro delle cose ulteriori
Dall'atto alcune a mio conquista sbagliate perché il divieto assoluto di fare conferenze stampa e non lo dico da giornalista
E del tutto folle perché ci possono essere tanto lo strumento conferenza stampa di per sé non è il diavolo perché dipende che tipo di conferenze stampa si fanno se è sotto una responsabilità del procuratore capo
Per cose di particolare rilevanza sociale quindi la libertà di informazione il diritto all'informazione un altro diritto costituzionale
Quindi se si fanno conferenze sobrie magari di regola con i comunicati stampa si comunica si evita magari etico qualsiasi procuratore post no
C'è una regia delle procure una responsabilità ma lo strumento dipende come si usa non è che se uno fa la conferenza stampa
Invece quelle corse che che costa proponeva erano Follini addirittura voleva cancellare il nome del del del magistrato inquirente non si può mettere il nome ma Mannheim di che parliamo insomma quindi quella roba era un di più oltretutto oltre ad avere alcuni aspetti veramente discutibili altri sbagliati e magari anche qualcosa di accettabile ma oltre a essere un di più rispetto a quello che il governo aveva come recepimento deciso e noi approvato qui non è che non non approvate percepivamo recepiamo la direttiva europea avrebbe creato un clima di tensione nella maggioranza ma la stessa cosa
Ferraresi con un alto parlerei più guardabile riciclaggio aveva inserito delle norme a nostro avviso sbagliate gli abbiamo detto togli le togli le quelle condizioni e lui le ha tolte per votare il parere secco del Governo
Poste invece ha voluto che questa avrebbe creato fibrillazione attenzione noi abbiamo controproposto approviamo il il quello che il Governo ci ha mandato senza ulteriori Cavicchi
Che dividono la maggioranza creano tensione creano un clima di polemica che può anche e ripercuotersi negativamente sul lavoro parlamentare per fare le riforme che stanno arrivando
Senta secondo lei non si è esagerato qualche volta nella cosiddetta gogna mediatica
Delle delle delle delle indagini presepe io ho visto delle conferenze stampa le faccio un esempio immaginario
Tipo operazione magna magna nei confronti di reati contro la pubblica amministrazione già il fatto che si intitola se la conferenza stampa con questo nome
Lasciava pensare che c'era già un in un un pesante pronunciamento di colpevolezza nei confronti del
Condivido del tutto non qualche volta si è esagerato sia sbagliato ma molte volte di queste cose devono finire ma la direttiva contiene norme che consentono di farle finire queste cose perché qui parliamo della spettacolarizzazione
Che essendo tale rischia già di precostituire un un giudizio definitivo quando invece fino al terzo grado non si deve tanto meno sul versante delle indagini
Aggiungendo che un avviso di garanzia si ribadisca ovunque è un strumento a tutela dell'indagato non è una sentenza di colpevolezza
Però c'è anche un altro problema io e l'ho detto ieri in Commissione e io
Non capisco perché ci si indigni solo per una parte del problema questo una parte fondamentale bisogna indignarsi quando c'è gogna mediatica
E tuttavia io non capisco perché non ci si indigni insieme perché indignarsi insieme per un altro aspetto che sto per dire significa rafforzare il tutto anche la parte della presunzione di innocenza
E ferma al Senato non riusciamo non per colpa dei senatori ma insomma del clima politico a mandare avanti danni la legge contro le querele temerarie
Sono le querele bavaglio per intimidire i giornalisti i ragazzi spesso freelance che in zone di mafia fanno il loro lavoro a rischio anche della vita
Abbiamo ventotto giornalisti sotto scorta perché minacciati e spesso attentati dalle mafie abbiamo un giornalista unico in Europa Paolo Berizzi minacciato dai neonazisti che vive sotto scorta da anni
Insomma quando si parla di queste cose diritto all'informazione e tutela dei giornalisti d'inchiesta spesso ci ritroviamo un po'con la Federazione della stampa un po'di libera un po'di forza ma questa indignazione non c'è
C'è solo quando c'è ed è giusto che ci sia una gogna mediatica magari per un politico ecco le due cose rispetto dei diritti della persona rispetto dell'articolo ventisette rispetto della presunzione di innocenza benestanti insieme a dispetto di una seria libertà d'informazione che non sia gogna mediatica che non sia spettacolarizzazione
Il giornalismo sotto attacco inutile alzarsi applaudire il
Il Lelli il premio Nobel al assegnato a due giornalisti coraggiosi quello
Che lavora in in Russia nella Russia di Putin e l'altra che lavora nelle Filippine di tutte giornalisti coraggiosi che come loro colleghi rischiano la vita e la prigione
Bene applaudiamo ma poi in Italia facciamo il nostro dovere per non lasciare sola l'informazione
Bene io ho la ringrazio come sempre per la sua disponibilità per averci porticato questi due dossier anche quest'ultima parte che ha riguardato appunto le querele Telerete minerarie ringrazio Walter Verini del partito democratico