Presentazione del libro di Francesco Maggio "Post economia. L'utopia possibile di una società più giusta" (Armando)

Allora buongiorno buongiorno buongiorno a tutti
Siamo qui alla sala stampa della Camera per presentare questo a libro posto economia all'utopia possibile di una società più giusta l'autore
Francesco Maggio che economista giornalista lavorato per Nomisma stato collaboratore del Sole ventiquattro Ore insomma
Aveva scritto diversi libri soprattutto sul rapporto tra etica etica pubblica e ed economia
E ovviamente con o invece la professoressa Maria Cristina Marcuzzo che sta docente di dovete economia politica accademica dei Lincei insomma una delle personalità
Più importanti del mondo economico italiano e ci sono io non so bene per conoscere lo scontro motivo
Ma per diciamo per il favore per l'amicizia e per il favore che mi lega a Francesco Maggio e volevo cominciare con qualche considerazione introduttiva su questo su questo libro che al insomma suonasse più come un due tre domande due-tre così come si dice nell'occasione stimoli provocazioni e quant'altro a partire da da da questo da questo libro ovviamente io
Fai ringrazio ma questa è una cosa interna corporis Piero Lizzani del gruppo del partito democratico Rita mammone che ci hanno consentito di avere questa occasione di scambio
E di dialogo ma innanzitutto via molto colpito
Il titolo questo posto economia
Che è anche una economia posto lo dice una una postilla introduttiva all'allora libro questa edizione che attualizza i contenuti del libro al posto coding diciamo
Questa poste economia dunque un'economia che che viene dopo viene dopo se stessa come sfondo come orizzonte come possibilità come appunto utopia possibile ma è anche un'economia
A a partire dal dal dopo Covip da quel che accetta questa sfida che ridisegna e in qualche modo nella sua introduzione brevissima introduzione Francesco Maggio dice in qualche modo in vera le ragioni
Per le quali ha scritto questo un libro
Che ha una sua forza visionaria anche un po'apocalittica in alcuni cui in alcuni tratti
Cioè mi pare che l'economia dalla quale prende Congedo a Francesco Maggio in questo libro sia l'economia come scienza triste
Ma anche se vogliamo un po'meno arrogante meno autosufficiente meno piena di sé
Per questo mi ha colpito per esempio tra le tantissime citazioni di cui è costellato è fiorito il libro quella di Alexander Langer che maggio USA al termine di un il capitolo molto provocatorio su Milano quasi un'invettiva questo su questo termine poi ci tornerò cioè il famoso più lenti più dolci
Che doveva fare la conta la strega da contraltare più più più più intensi che dove a fare da contraltare invece anzi si usa altri sforzi s'delle olimpiadi no Alexander Langer invitava un po'il pianeta a ripensare un come dire con col Po di di di freno la pole proprio sviluppo la propria corsa
Verso non si sa che cosa è la corsa torna molto nel capitolo milanesi io insomma volevo chiedere innanzitutto all'autore a e ovviamente alla professoressa
Se ci creda fino in fondo alla tesi del suo libro ossee
Cioè se siamo davvero arrivati troppo oltre il tempo è scaduto ci sono
Vari passaggi questo libro in cui si dice l'economia così come noi la conosciamo così come siamo abituati a praticarla
O a a a ai è fuori cardine
Out of John in ha perso la Persol al senso di sé e come se si fosse un po'divorata in una hybris che linguistica comunicativa scientifica anche di autorappresentazione di rappresentazione di sé
Ora io però siccome
Maggior bisogno un po'di mettere in caricatura
Questi i suoi antagonisti
Quindi l'economia diventa un'economia piena di sé il neoliberismo diventa un monaco un mostro
Che ha divorato l'economia stessa e la nostra visione concezione del mondo
Milano diventa la metafora di una città di un agglomerato di eredi di nascita solitarie che corre verso non si sa dove allora
Cioè maggio opera sui suoi antagonisti una sorta di insomma di rappresentazione scenica teatrale rigonfia fina che arrivano al loro punto dire di esplosione allora mi chiedo chiedo all'amico Francesco dico quanto credi fino in fondo a questa tesi e quanto invece in qualche modo c'è ancora un una possibilità e lo chiedo perché mi chiedo se ci sia ancora una possibilità di scarto
Perché la forza il rigore della tua argomentazione anche se posso permettermi la violenza della tua argomentazione e tale per la quale noi diciamo va be'Man forse sono arrivati troppo troppo in là
Il mostro si auto divorato non resta più niente non c'è più scampo non c'è più possibilità di rimettere sul binario sui cardini questa porta sfondata allora volevo capire quanto giocasse un po'di di Romania di mestiere
Nella tesi un po'apocalittica di un'economia che ha bisogno di prendere congedo da se stessa e quanto invece sia in effetti un grido di allarme questo sì ex post
Consumato un qualcosa che si è consumato la
Mi asseconda domanda riguarda un po'quel carattere di invettiva che hai utilizzato spesso nei nei capitoli
Ce n'è per Milano ma ce n'è anche per una questione meridionale diventata spesso parodia di se stessa
Diciamo la questione meridionale insomma le le opportunità aperte o meno del sud se n'è e mi ha colpito moltissimo per il cosiddetto terzo settore
Cioè ti ho conosciuto come autore di tanti studi di tanti saggi sul tema del non profit del terzo settore
Qui c'è nel punto di crisi quasi personale e cioè a dire
Abbiamo creduto per tanti anni che quello potesse essere un'intercapedine un luogo terzo appunto rispetto ad altre forze ciò creduto
Però
Non è più così non so perché non ci credo più punto interrogativo
Si è sviluppata si è come dire retrò per renderlo insieme realtà avviluppato nel nel suo racconto è diventato qualcosa d'altro è diventato un po'impresa un po'piagnisteo
Un po'meno un'occasione sprecata perché questo dal punto di vista del tuo percorso intellettuale è veramente il il il la fonte del libro per quello che mi riguarda oltre al tema ovviamente la posta economia ma il fatto che quella che poteva essere una grande opportunità un'apertura
Si sia dimostrata e questo lo chiedo a te punto interrogativo invece una a una una una una non dico una falsa partenza ma insomma un'occasione sprecata anche qui
Del tutto oppure c'è qualcosa che possiamo ripristinare o rimettere in salvo l'ultimo punto Francesco quindi dicevo
Tema della posta economia se crediamo davvero che ci sia un posto dopo questa economia se sia possibile due se a il tema del terzo settore liquidato una volta per tutte ed è una severissima Autobiografia
Di una opportunità spenta e l'ultimo punto riguarda lo faccio per dovere di di di così per la vita come si dice tema della politica dico io anche il tema dell'Europa l'Europa
Mi pare tutto sommato assente nel tuo libro cioè come se il tuo libro che sulla dimensione più larga più ampia una dimensione internazionale Cosmo politica in qualche modo e anche su un'altra dimensione mi ha molto colpito quell'angelico finale e mentre invece e poi c'è una dimensione quasi per locale
Di territorio in cui le competenze i rilievi le le le le le le le persone che hanno radici che stanno che ci sono
Il posto
Siano ciò per cui ripartire
Ma mi chiedevo se l'Europa non mancasse perché in qualche modo è una una come dire una una una una mezza cosa tra la visione Cosmo politica appunto dicevo visionaria e invece il qui ed ora al quale si richiama ovviamente c'è pertanto per la politica ce n'è tanto pure per Bernoni diciamo dire la dico io per la sinistra oggi sono un po'più baldanzoso che qualche che insomma di quanto sarei stato qualche giorno fa però va be'questa è una questione così e venne mesiale però e ce n'è anche per noi né per il partito democratico cioè per la nostra parte cioè
Non solo non abbiamo non siamo stati in grado di opporci a questa catastrofe lo dico in senso etimologico
Ma in qualche modo l'abbiamo accompagnata forse mai anticipata perché è difficile che la politica anticipi processi tanto più nei confronti all'economia ma comunque non l'abbiamo messa in discussione come a dire abbiamo creduto concerto modello di magnifiche sorti e scusatemi il calembour progressiste
Sarebbe stato quello vincente Fiorello & per sempre a un certo punto questa cosa è andata in crisi è già prima del due mila otto
E noi in qualche modo ci siamo qui e in una specie di ordinata gestione del relitto
Stiamo facendo una specie di di anamnesi facciamo un lavoro quasi anatomo patologico su quello che è stato dell'economia
Anche qui ci resta soltanto questo resto chiedo scusa per il bisticcio cioè alla politica non non rimane che
Piante piangere un lutto
Oppure anche la politica è chiamata pensarsi fuori da questa da questa da questo da questa economia che scoppiata che esplosa oltre i boom ma è otto oltre il flop è oltre le cose trova questi erano un po'i tre punti che che non erano dei punti riflessione ma era uno dei punti degli spunti che volevo offrire alla discussione e con questo lascio la parola la professoressa ovviamente attendono le delle risposte grazie
Ok
Bene io ho molto apprezzato l'intervento che mi ha preceduto perché e giustamente organizzato su delle domande domande che tra l'altro condivido
Nel senso che condivido i punti fondamentali che richiedono secondo me è una risposta
E io invece anche un po'per gioco delle parti
Ho fatto una cosa un pochino più accademica accademica intendevo mi sono posta il problema che a Francesco sarebbe piaciuto una vera recessione cioè
Chiamare in causa non li invita l'invitata di pietra ma diciamo l'economista che certamente non si colloca nell'ambito del mainstream si colloca nella direzione da lui auspicata eccome questo tipo di economista come sono io
Avrebbe recensito su Libero e quindi anche un po'per brevità e un po'per dare questo questo senso mi sono scritta questa recensione che insomma esser verrà pubblicata ma comunque regalerò a Francesco come un segno di apprezzamento di amicizia
Allora quello che io ho scritto è che diciamo il punto di partenza che questo è un libro scritto in un momento di spartiacque cari
Cioè quando l'Italia è ma non solo l'Italia anche parte del mondo si trovava ancora nella scia del neoliberismo e delle politiche di austerità
Diciamo dello spartiacque quello che sta arrivando è che il libro ha visto nel suo completarsi e l'arrivo delle su un'amica la pandemia che ovviamente ha sconvolto
La vita le idee e le prospettive
E non solo italiane ma ovviamente tutto paghi
Cioè in questo senso io credo che il libero racconta non solo la posta economia ma prefigura il mondo post pandemia come è già stato detto nell'intervento precedente
Con anche con quella carica utopica di chi spera sempre che il futuro sia meglio del passato sia meglio di quello che era
Il libro in particolare affronta direi con molto dettaglio le radici culturali dei neoliberismo
E io qui vorrei aggiungere qualche aspetto semplicemente a ulteriore conferma integrazione
Partendo da una domanda che secondo me è molto ben posta è che a me hanno piacevolmente colpito nell'introduzione la domanda che di maggiore se uno potesse chiedere a Gramsci come mai le sinistre europee comunque denominate a cominciare da quelli italiani
Sono state travolte senza opporre resistenza dall'offensiva egemonica del neoliberismo partite nel quarantasette dal Montella Erin che è la società ricordo a tutti
Fondata CONAI che in altri che a cui si tradizionalmente si attribuisce il più importante think-tank del neoliberismo
Allora dice se uno domandasse potesse chiedere garanzie gran siccome rispondere
Dice perché non li avete saputi imitare
E e Francesco dice il consenso bisogna costruirlo e la montagna è rissa secca dimostrati di saperlo fare le sinistre non c'hanno nemmeno provato che riprendendo il discorso di prima
Insomma chiama in causa in maniera diciamo proprio sul banco degli imputati direi non solo chiamare in causa la sinistra
Allora è chiaro che non posso affrontare qui la cronologia del dominio dello verismo perché insomma diventerebbe con una lezione che per deve prendere in considerazione aspetti che non non è il caso di preti di di di elencare qui però credo che siamo tutti d'accordo nel prendere
Come inizio diciamo dell'egemonia la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta con l'esaurirsi delle spinte dei movimenti operai e studenteschi la conquista del potere da parte di carcere di Reagan l'attacco di di Lucas al keynesismo se vogliamo rimanere nell'ambito delle idee economiche ma naturalmente i processi di liberalizzazione promossi dal Washington Consensus che poi hanno dato origine
La loro diffusione sul piano degli interessi sul piano
Ovviamente ho usato la parola egemonia non casualmente visto che viene tirata in campo Gramsci
E ma qui io mi vorrei soffermare su un punto fosse più vicino alle mie conoscenze le mie competenze cioè la fine di un particolare tipo di egemonia
L'avverarsi di un altro tipo di egemonia cioè la fine dell'egemonia dell'approccio keynesiano
Che è poi dilagato in tutte le più importanti organizzazioni economiche internazionali ma e come sempre no nell'intreccio tra interessi e dominio delle idee avuto un esito molto virtuoso per
Certamente sul piano degli interessi questo ormai riconosciuto il ruolo determinante
Cambiamento diciamo dove muoversi del pendolo nell'altra direzione è stata la finanza davvero un ruolo rilevante con la caduta dei profitti e sistema industriale sono cose abbastanza note
E io qui vorrei concentrare appunto su un altro aspetto che è complementare sul piano delle idee qual è stato il fattore scatenante qual è stato la miccia
Che ha fatto deflagrare un'egemonia è un consenso che durava da quarant'anni trenta sono tra dagli anni Quaranta sicuramente tutti
Allora questa è una domanda che si sono posti in tanti la letteratura è molto
Molto ampia nel tentare di dare una risposta a questa domanda io vi dico una cosa più probabilmente non è neanche particolarmente originale però è un tipo di risposta nella quale mi mi identifico basta
Cioè la risposta starebbe nel fatto che l'approccio keynesiano aveva perso forza proposto propulsiva
E quindi persuasiva perché non c'era trasformati in maniera meccanicistica
Perdendo un po'l'ha appresa sui fatti specifici del momento ecco si pensi all'inadeguatezza delle spiegazioni dell'inflazione con la curva di Phillips tradizionale quindi aveva in qualche modo si era un po'ha svuotato di quella carica propulsiva innovativa rivoluzionaria che era il pensiero di che
Possiamo dire che in maniera si maniera un po'sintetiche se volete anche semplificata cos'era questo approccio
Diciamo propulsivo rivoluzionario di chiese era in una concezione dell'economia come estensione di possibilità invece che un gioco di scelte alternative dentro vincoli dati
Una concezione che si contrappone
Al alla semplificazione dell'economia come
Visione di interessi opposti ok cioè un'idea che il problema è come dividere la torta cioè senza pensare se la torta invece può essere come la torta può essere aumenterà
Cioè in direi che la cosa poi è più importante di tutte che l'approccio keynesiano proponeva soluzioni volte a salvaguardare l'interesse collettivo
Cioè l'idea che solo un punto di vista collettivo poteva portare prosperità armonia sociale invece che di identificarsi con un'idea che il perseguimento degli interessi individuali
Secondo il principio di massimizzazione dell'utilità del profit eccetera fosse il principio ordinatore entro il quale si scrive il discorso economico
Quindi il pensiero di Ken Scott che ho riassunto in maniera così molto molto schematica ma che caratterizza proprio suo approccio rispetto all'economia tradizionale nella trasformazione del chinesi Niño il keynesismo cosiddetta degli anni sessanta e settanta era diventato una specie di ricettario di regole meccaniche
Legittimate attraverso un modello io SLM che doveva essere una specie di libro delle ricette per applicare le politiche monetarie e politiche fiscali in maniera appunto meccanicistica
Quindi l'idea che vi sono fatte che questa trasformazione del messaggio che iniziano che cosa ha ottenuto è l'idea che si potesse governare la macchina economica
In funzione anche di obiettivi tra virgolette keynesiani cioè alto occupazione e bassa inflazione basandosi su un sistema economico su un modello scusate di sistema economico che potesse replicare il funzionamento
Attraverso diciamogli l'amplissimo uso dei calcolatori della previsione che tra l'altro hanno portato con sé una bella industria che cui hanno guadagnato no l'impresa società no che si è trasformato in un business e il business della previsione business che tutti hanno allegramente comprato nella convinzione che questo avrebbe dato le risposte
Quindi l'enfasi sulla previsione la misurazione e la verifica empirica era anche un modo di legittimare l'aspetto scientifico della teoria economica dove scientifico
Vuol dire solo una cosa somiglianza con la fisica con la sua capacità predittiva
E quindi che cosa è la caratteristica dell'approccio scientifico interpretate in questo modo è l'idea che
Si debba separare i valori dei fatti
La scienza dall'ideologia i mezzi con i fini cioè l'economia deve diventare una scienza in cui non ci si interroga
L'esempio faccio sempre i miei studenti problema diventa come costruire un ponte non è sapere se è bene fare il ponte che cosa succede quando tu fai il ponte che sarà Bikila alberi che cosa succede a quelli che invece il ponte non lo devono usare ecco la domanda che sta dietro di veri viene appiattita dietro la capacità quasi ingegneristica
Di fare il ponte io non nego naturalmente che questo procedere dell'economia non abbia avuto anche dei risultati positivi sicuramente oggi abbiamo visto quei premi Nobel appena date
Cioè grande capacità nell'uso dei dati grande possibilità con le tecniche statistiche di arrivare a comprendere fenomeni complesse e quindi non sto semplificando dicendo beh tutto quello che è stato fatto è da buttare
Sta dicendo però che l'economia è stata traslata su un terreno molto diverso da quello che era anche l'economia politica classica di Smith Ricardo marce politiche in città e diventare una una una diciamo una disciplina molto più vicino all'ingegneria sociale
Quindi il Money carisma con Friedman prima e Lucas dopo è riuscito a far breccia
In un edificio che avrebbe dovuto essere rinnovata rinnovate adattata alle circostanze non semplicemente trasformato in una specie di libro di ricette e ovviamente hanno pesato fattori esterni anche che è ovvio Illica
In particolare questo un punto che secondo me Francesco Maggio mette in luce molto bene
E che il consenso alla nuova egemonia è stato ottenuto grazie a un'élite
Che non è solo stata persuasa dalle idee ma è stata premiata dall'eliminazione di cercheremo dall'estensione dei privilegi di operare solo attraverso il mercato
Ed ecco forse è questa la risposta alla domanda forse alle sinistre questa è sembrato un progresso è sembrato che poteva essere un liberarsi dei lacci e lacciuoli una libertà che avrebbe portato vantaggi generalizzato
L'arrivo dei giornali intende media in generale hanno fatto da cassa di risonanza
E quindi diciamo il cerchio in qualche modo del consenso si è concluso
Io credo che il che che giustamente ha un ruolo importante nel libro che tra l'altro ricorda un libro scritto da con mio amico perché poi segnalerò anche Francesco che affronta questo problema della manipolazione del consenso delle è lite
Dei correi io credo che sia molto importante che abbiamo ruolo centrale nel libro anche con quelle punte un po'io non le chiamerei caricaturale ma direi quelle punto un po'di disperazione che i rimbrotti comunità no dice va be'ma se questo il mondo
Perché la carica utopica di Francesco secondo me è alimentata proprio da un'indignazione e io la parola giusta che userei un'indicazione iniezione verso un particolare
Non tutti per fortuna un particolare aspetti della classe politica
E in particolare in questa cassa di risonanza che i social media
Nelle tecniche di persuasione di massa e l'abbiamo visto molto di recente anche nel nostro piccolo nel nostro grande paese hanno avuto un puro poi
Passerei adesso se al tempo a passare a offrire qualche riflessione su come passare dal piano utopico utopico a quello della concretezza delle cose che è possibile da fare riprendendo un po'l'invito che è stato fatto diciamo be ma allora qui abbiamo chiuso baracca burattini oppure abbiamo questo libro ci offre anche uno spazio di possibilità
E il libro da dei suggerimenti
Soprattutto di metodo
E direi rivolti in buona parte al Partito Democratico no
Cerca di metterti su una strada che speriamo da ieri imboccata
Allora anche in questo caso mi limito al mio ambito di competenza prendendo partendo da un testo che è stato ha lavorato all'interno delle G venti delle accademie
Che come capofila i Lincei che come capofila i Lincei abbiamo consegnato la Mattarella
Sono due documenti importanti che trova attratto nel sito dei Lincei
Che tentano di rispondere a questa domanda
Come si fa a stimolare trasformazioni
Per realizzare Società meno vulnerabili
E la risposta e che questo è possibile solo attraverso un coordinamento tra attori locali nazionali e internazionali
Che devono con l'aver collaborare collettivamente
Per aumentare la resilienza cerchiamo Antalya un tema su cui Draghi ha insistito moltissimo
Hanno stiamo insistendo molto
E in questo documento si dice l'interdipendenza globale può costituire un trampolino di lancio verso una maggiore resilienza se le farà le fragilità sono affrontate tramite azioni coordinate
Gli strumenti principali sono quelli che riducono le disuguaglianze sociali economiche aumentarla messa a disposizione di beni pubblici la salute l'ambiente eccetera
Questo è un corrotto Pina
O è un programma che può coinvolgere i Paesi del venti che tra l'altro a fine mese avranno il momento dell'incontro più importante qui a Roma
Abbiamo visto anche con la volontà di tradimenti
Ricreare sempre queste occasioni di collaborazione internazionale in cui come dicevamo prima
è il punto cruciale io credo che qualche segnale positivo lo stiamo vedendo
Tassa sulle multinazionali il Forum permanente sulla lotta globale alle pandemie
E naturalmente le politiche monetarie e fiscali espansive
Che diciamo ormai coinvolgono a livello globale sono solo a livello individuale veramente lo sguardo dell'Italia svolto al PM re vediamo quanto sarà in grado
Dico ecco io vorrei concludere con un apprezzamento sull'insistenza con cui maggio sostiene che l'economia deve recuperare la sua dimensione umanistica
Tornando a essere una scienza morale dove morale non vuol dire etica vuol dire le scelte rispetto ai fini secondo la tradizione kantiana e non una pseudoscienza ingegneristica e quindi vorrei finire con una citazione da Ken Loach in una lettera al suo futuro
Vi opera fonte eroi a grazie
Per esprimere la sua concezione dell'economia come scienza morale e illustrare la sua diversità rispetta le scienze fisiche ricorse a un esempio a voi sapete che si dice Celli
L'idea che Newton avesse scoperto la legge della gravità vedendo cadere la mela nel famoso albero che si trova ancora il Trinity College che secondo me ogni dieci anni
Piantano perché non è possibile dal mille settecento dello stesso albero di mele però se voi andate al Trinity vedete all'albero di mele
Che cosa dice
E che si dice e come se la caduta a terra della mela dipendesse dai motivi della mela
Sì alla mela combina o meno cadere se la terra vuole che la meno accada ed è calcoli sbagliati che la mela può fare quando cade a terra questo sì da occupare l'economia economia ad una scienza morale dice che rispecchiate fare quei valori con le motivazioni di aspettative l'incertezza
E quindi l'ambito di riferimento dell'economia non può essere così costante omogeneo da pensare che possa essere analogo alla scienza fisica
La ragione per cui in economia ci dice ancora che ma questo deriva dal dalla teoria generale cioè il suo libro
Più famoso e perché noi non possiamo penso per aree di fare delle generazioni che sono sempre accurate che quello che va bene in Texas va bene anche in Russia o va bene anche non so in che altro paese
Perché lei sistema economico non è regolato da forze naturali come quelle della gravità che gli economisti possono tranquillamente descrivere su cui e su cui innescare tutta questa tecnica di previsione ma dice che in sé il compito dell'economia e di selezionare le variabili che possono essere deliberatamente controllate governa
Ok
Quindi una volta questo è il punto cruciale una volta che si svela questa falsa a analogia allora c'è una possibilità si amplia un campo di possibilità se le leggi non sono eterne non sono fermi non sono immutabili sono estensibile vuol dire che c'è una spazio degli interventi quindi il punto che di questa visione e che apre un terreno di possibilità
Delle modifiche quindi
Il secondo diciamo aspetto per cui questo approccio è rilevante e che non è il perseguimento dell'interesse individuale
La chiave per la produzione del bene sociale perché il comportamento individuale non necessariamente porta gli stessi risultati quando il visto a livello globale
Quindi Imer i processi di mercato guidati dal mani McKee non è che sono necessariamente naturali
Perché queste sono e le leggi eterne dell'economia
Io credo che sia inaccettabile
Non mi immaginare che altri valori possono a un certo punto prendere prendere il posto che scrisse una bellissima frase in un in un intervento in Parlamento
Sono passate molte generazione da quando gli uomini individualmente hanno incominciato impiegare la ragione e la morale al posto del ceco istinto come molla dell'azione adesso è arrivato il momento di farlo collettivamente
Quindi la fiducia nel comportamento naturale di una società rischia di creare non un mondo di scelte ma un mondo di vincoli impossibilità un punto su cui Francesco insiste molto
Se quindi l'obiettivo è di cambiare il contesto in cui gli individui agiscono e di indurre comportamenti Diversi come atteggiamento come fine
Bisogna che su questo io concordo interamente con Francesco cominciare a modificare il modo in cui viene visto il problema economico in primis dagli economisti ma anche quelli che lo seguono ecco io credo che questa posizione si avvicini e bene a quella esemplificata in questo di
Se l'ho fatta un po'lunga quindi allora da oltre secondo me allora veramente io sono grato a Filippo innanzitutto per l'ospitalità in una sede così solenne
In cui parlare del mio libro alla professoressa Marcuzzo accademica dei Lincei per ancora una volta devo dire per la terza volta Courteney invito a presentare un mio libro e quindi sono davvero molto grato così come sono molto molto grato per le riflessioni che ho appena ascoltato che davvero vanno proprio al cuore
Del libro delle motivazioni che mi hanno spinto a scriverlo
E ha come io ho visto mi piace moltissimo espressione che ha usato Filippo nel momento in cui il libro andare in stampa ed esplodeva la pandemia
Mi sono reso conto come il compito di fatto andasse a inverare le considerazioni che avevo fatto perché questo libro è stato anche detto nasce da un'urgenza l'urgenza di che vogliamo slash anche considerare un po'Index indignazione per come il sistema economico continua a marciare lungo una strada di
Autodistruzione per molti aspetti
E questo non perché non ci siano persone Soggetti intellettuali che denunciano
Come questo approccio economico se non cambia di fatto continuerà ad aumentare le disuguaglianze distruggere l'ambiente la voce più autorevole in questo caso non può che essere quella di papa Francesco che nella sua evangelica di uno parla espressamente di economia che uccide
Eppure nonostante ci sia questo
Questo urlo lanciato da più parti si fa cucù o niente perché si fa poco o niente
E qui entra come dire il mio libro in una parte destruens poi diciamo in una parte construens non si fa niente per due ragioni fondamentali uno perché chi dovrebbe essere deputato in qualche modo a produrre un nuovo pensiero economico mi riferisco agli economisti sono totalmente incapaci di farlo per le ragioni che ha spiegato adesso la professoressa Marcuzzo su cui sulle quali tornerò tra un attimo
è il secondo aspetto perché ci sono tante rendite di posizione in tanti ambiti alcuni molto noti pensiamo alla grande finanza speculativa un certo tipo di multinazionali che hanno per tendenza la come dire l'approccio monopolistico e quindi traggono da queste rendite di posizione vantaggio ma anche in tanti anni in tanti ambiti
Diciamo meno palesi nella loro nelle loro rendite di posizione come per esempio il terzo settore su cui mi soffermerò più avanti e allora sono questi gli aspetti che impediscono un cambiamento che vada nella direzione di abbattere o comunque limitare ridurre le disuguaglianze rendere il pianeta un mondo più vivibile
Essere vicini alle esigenze delle persone le sere delle persone in carne ed ossa
Asso pronte del degli economisti sulla loro incapacità
Qui la lo diceva molto bene la professoressa Marcuzzo del tutto il vulnus sosta quando alcuni anni fa alcuni decenni fa questo lo racconta molto bene giacché prega breath nostra dell'economia gli economisti ridendo una sorta di complesso di inferiorità
Nei confronti degli scienziati puri decisero che dovevano in qualche modo ma tematizzare l'economia ce le loro teorie economiche devono essere tradotte in equazioni anche molto sofisticate è molto raffinata
Però per fare questo avevano bisogno di un alleato perché le equazioni matematiche fisiche si muovono secondo una logica deduttiva
E quando poteva essere l'unico alleato possibile per inserire l'uomo dentro delle formule matematiche il feticcio concettuale dell'homo economico sociale
Questo soggetto che dalla mattina alla sera agisce esclusivamente in modo razionale per massimizzare il proprio tornaconto
Ora non ci vuole molto tutti siamo consapevoli di come noi siamo l'impasto di contraddizioni siamo egoisti ma siamo altruisti facciamo delle cose per puro calcolo altre per assoluta gratuità
Quindi il buonsenso già ci dice che sbagliato questo approccio proprio che loro volevano seguire la pende come dire volevano avvicinarsi a una sorta di come dire accreditamento reputazionale da scienziati hanno dimenticato tutto il resto e hanno dimenticato di fatto l'oggetto fondamentale dell'economia cioè la persona
Considerando l'economia la scienza l'unica cosa che accetto come scienza la definizione Thomas Carlyle non scienza triste
E non invece la disciplina che invece esattamente ciò che cioè l'economia è una disciplina che come tale sin vera mi piace tantissimo questo verbo nella sua contaminazione con altre discipline storia
Letteratura diritto filosofia cioè tutte discipline che mettono al centro la persona emotivo per quali esiste l'economia allora a fronte di questo io voluto sottolineare con forza proprio l'inadeguatezza degli economisti gran parte degli economisti a parte un filone che si sta aprendo di recente che si chiama economia comportamentale proprio a intelligente i fenomeni producendo un fenomeno molto pericoloso che un un politologo come Maurizio Ferrera a cognato a a a proposito della pericolosità di questo fenomeno ha coniato l'espressione iconografia che cito testualmente no quando dice che lei conosce la zia e la
Sistemi in cui le prospettive le raccomandazioni degli economisti hanno assunto una rilevanza sproporzionata
Rispetto all'effettivo stato delle loro conoscenze con implicazioni potenzialmente negative sulle condizioni di vita dei cittadini
E se il funzionamento stesso della democrazia perché parlo di sono veramente totalmente d'accordo con Ferrera quando parla di pericolosità
Perché da un lato gli economisti si sono rivelati incapaci di leggere la realtà ha detto benissimo professionista Marcuzzo quando ha parlato ci sono andati a inserire in quel settore previsionale che pestato clamorosamente smentito con la crisi del due mila otto con la famosa domanda della regina perché non avete previsto tutto questo con la loro risposta
E chiediamo scusa sovrana abbiamo peccato di assenza d'immaginazione collettiva ha perché son pericolosi perché la NATO non riescono a leggere la realtà però dall'altro non sono consiglieri del principe per cui loro consigli sono molto ascoltati soprattutto la classe politica e qui poi magari rispondo propone a a ciò che diceva Filippo che e incapace di darsi una visione e quindi attinge come oro colato a quello che dicono gli economisti
E c'è una pretura molto Bella propositore economisti molto interessante che siccome fotografa questa pericolosità
Quando ci son due che assistono ad una parata militare
E vedono per un passa un missino ha pestato a calci bellissima una testata progettata forte per passano dei carrarmati
Potentissimi poi Tassone sancito imperfetto ritmo
Poi passa un carro scoperto con una quarantina di persone ce la faceva i cosacchi sono quelli i cinque sono dell'Economist l'arma più letale che c'è
Concia la pericolosità degli economisti sta nel loro essere consiglieri del principe
Attingendo a conoscenza e che sono totalmente avulse dalla realtà proprio perché erano trasformato l'economia in una scienza che non è sempre per stare alla bellissima espressione della Michelini si dice la professoressa ce l'espressione mi piace che poi completa quello non so se è proprio lì che che nessuna dice dice l'economia non è come la mela newtoniana mentre cade cambia direzione poco perché perché non obbedisce a leggi fisiche no
Che comma tre leggi anche qui cito una una freddure ce l'hai la fisica contro l dispiega novantanove per cento dei fenomeni economia con tre lei va novantanove leggi a stento ne spiega apre e quindi c'è questo discorso di stigmatizzare questo
Questo eccesso di potere che non ma meritano gli economisti e dall'altro andare a mettere in discussione la serie di rendite di posizione che si nascondono dietro l'organo ormai così considerati siamo inscalfibile Dini che quando tu vai invece a scalfire proprio quei luoghi comuni ti rendi conto che ha stai sollevando un vaso di Pandora faccio l'esempio di Milano io Milano lo racconto nel libro
Come quel correre correre correre al fine significava andare a sbattere e faccio alcuni esempi perché nella caratteristica della città
Cioè quello di agire prima di pensare no faccio un esempio abbastanza paradigmatico di come mettendo assieme il fatto che a Milano c'erano più case editrici di tutti diverse si poteva si poteva fare concorrenza da un anno all'altro Stallone
Del libro di Torino
Per cui fanno questa manifestazione intitolata Tempo di libri ed è un flop
Ci riprova nel secondo anno ancora Flora coperta per terso boom al terzo anno non lo fanno più perché si rendono conto che il Salone del libro ha retto benissimo
Allora che ci voleva molto a capire che non è solamente un discorso di presenza di case editrici ma di clima culturale che si crea in una città
Di un accreditamento reputazionale che si consolida negli anni che rende Torino la città del Salone del libro che non lo puoi improvvisare a Milano solo perché ci sono più case editrici e quello è un esempio poi cosa è successo con alla pandemia pandemia all'ultimo strato che quel correre cosa significa andare a sbattere molti ricordano quando il sindaco salì primi giorni
Della pandemia dice Milano non si ferma sono slogan boomerang pazzesco perché quello era un momento in cui bisogna fermarsi fermarsi a riflettere
Allora ecco questo è un esempio di che cosa significa andare a modificare il approvare a scalfire quello che la percezione diffusa di certi luoghi dove se tu non vai veramente a a mettere in evidenza alcune cose che non vanno per esempio utilizzando poi che cosa dall'altra parte un pensiero forte come quei e profetico come quello di Alex Langer che invece parlava di lentezza parlava di come dire
Di sguardo
Posato sugli ed Ente non sfuggente
La stessa cosa per molti aspetti come rendite di posizione ancora quei ancora più impegnativo farlo perché nella percezione comune
è un settore ammantato di buonismo è il mio andare a criticare il terzo settore terzo settore che
Con attraverso una narrazione autoreferenziale da un po'di tempo si dimostra incapace
Di rinnovarsi penso proprio anche rinnovarsi in termini ricariche perché ci sono tanti dirigenti da decenni che stanno lì e incapaci di intelligente la realtà fino a trent'anni fa
Essa ad agosto han fatto trent'anni della legge sul volontariato quando fu approvata qui in questa alla camera tutti si alzarono in piedi
Allora era ministro no Russo Jervolino proprio perché era qualcosa che riguardava tutti a novembre sono trent'anni ragione cooperazione sociale
La legge sulla per esempio le fondazioni di partecipazione sono il risultato di una creatività di un notaio che va a cena con Philippe Daverio e dice guarda io andando a come di raccogliere nei documenti preparatori del Codice civile questa possibilità penso che si possano istituire delle fondazioni senza siamo tutto l'impegno che una fondazione secondo codice civile richiede c'è un patrimonio d'uno scopo quindi c'era grandi si fermenti o Bruno Trentin
Che siccome nel momento in cui stava per finire
La sua sia segreteria la CGIL dice ma io non posso lasciare i lavoratori quando finisco di Novara non pensare a quello che faranno dove si inventa l'Auser c'è un'organizzazione che si occupa di una rinnovata vitalità anche culturale con l'università
Della della terza età ecco quindi no da un lato c'è questo aspetto di mancanza di come dire di progettualità
E dall'altro questo raccontarsi addosso che loro sono più bravi sono i più belli alla dice una ne sono ricordo espressione che usata per la bellissima cioè è una desolazione non c'è possibilità di via d'uscita
La possibilità di uscita c'è perché comunque io non scrivo un libro se non provo a immaginare una via d'uscita era riuscita sta proprio nella nel ritornare alle persone cosa intendo
E anche qui prova anche a rispondere perché vicino non mi soffermo sull'Europa e penso che oggi bisogna economia e di atterrare sulle persone cioè qualsiasi argomento economico deve atterrare sulle persone al sulla vita viva reale sia per poi dei delle decisioni di politica economica devono essere presi ma anche perché questo è l'aspetto meno presi in considerazione
Dalle persone ritorno indietro il pensiero economico e quindi al decisore pubblico tutta una serie di fidi perché che altrimenti non aveva mi spiego meglio
Un requisito imprescindibile in un sistema economico è la più grande infrastrutturazione materiale nel sistema economico e la fiducia
Se non c'è fiducia non ci può essere nessuna contrattazione non ci può essere nessuna finanza può funzionare perché devi fidarti di qualcuno e la fiducia e si crea attraverso testimonianze e io per questo motivo dedico un capito un paragrafo di un capitolo
Citando le centinaia di nomi che presidente Mattarella da quando è stato eletto Presidente da Repubblica voluto nominare motu proprio con delle onorificenze perché si sono distinti
Nella loro capacità di aiutare gratuitamente di fare qualcosa di gratuito per il prossimo ora quei soggetti lì quelle persone lì
Sono dei usa un'espressione sono dei tessitore di inclusione questa espressione l'uso quando morì Walter Tobagi lo so Ferruccio de Bortoli dicendo lei era un tessitore di inclusione con la sua attività anche sindacale no
Ecco tutte quelle persone a cui Mattarella dato una dignità di nome e cognome con una onorificenza sono dei tessitori di inclusione ci sono dei produttori di fiducia
Perché attraverso quei gesti le persone si fidano
E e quindi torniamo al fatto che quel tipo di fiducia poi diventa
Un elemento fondamentale per la creazione di capitale sociale cioè di buone relazioni da cui di penna buona economia non esisterebbero i distretti industriali se non ci fossero beni relazionali se non ci fosse capitale sociale
Ecco allora come l'economia deve atterrare sulla persone
Tra scomporre qua
Perché di fatto e rappresenta forse simbolicamente quanto almeno fino a un po'di tempo fa adesso
Qualcosa sta cambiando anche proprio grazie alla pandemia e finanziamenti che sono arrivate ha rappresentato fino a non molto tempo fa qualcosa di avulso dalla persona di distante c'è decisioni che prima di atterrare sulla soluzione
Richiedevano
Tanto tempo ed erano qualcosa di lontano
Adesso visto che a differenza dell'Europa cito un po'la politica allora la politica italiana
Un certo tipo di politica quella che mi sta più a cuore no perché come dire ha ha perso un po'questo treno a del dell'economia perché uso l'espressione che usò Francis Fukuyama il famoso teorico della fine della storia quando disse quando calco crollato il muro
La politica ha fatto pace la sinistra ha fatto pace con il capitalismo
Questo cosa vuol dire la ricca vitalismo tira processa Marcuzzo lo sa benissimo
E una parola giovane mila ottocentocinquantaquattro la prima volta in cui viene citata e Attinà dei sistemi organizzativi di proprio in quanto tali cambiano
Allora poiché era fortemente diciamo con un po'la coda di paglia quando cadde il Muro la sinistra pensava che a quel punto lì bisogna se sposare tout-court quello che significasse capitalismo non non lo non ha esercitato più una funzione critica andando a finire in quella che proprio ieri sua fare finanze nella recinzione di questo libro Capitalismo di Fred blocco pubblicato dal Mulino
Il recensore Marco Pannella chiama la trappola cognitiva cioè la sinistra ha pensato che l'unico modo di funzionamento per l'economia fosse quello venendo meno innanzitutto a una distinzione se vuole anche un po'elementare cioè non c'è un capitalismo ci sono tanti capitalismi e quindi per ogni situazione vanno analizzati i punti di forza e i punti di debolezza quel capitalismo evolve è una cometa cinica diceva Braudel e quindi ha preso
E soprattutto
Mantenere forte la distinzione tra quella che la dimensione mercatisti Ca'e quella che invece la dimensione civile della vita degli individui se noi facciamo combaciare come hanno provato a fare con la Montanelli society fa mai e che da altri
Una totale sovrapposizione tra mercato e vita civile allora a quel punto lì la tua capacità di provare a arginare certe derive capitalistiche non c'è
E qui veniamo al punto del sottotitolo L'utopia perché parlo di utopia
Parti fa perché mi piace molto questa per questa espressione perché di recente devo dire che non ne posso più di questo eccesso di visto Pina in cui ogni cosa mi mi considera un film visto piccoli Bristot oppure altra espressione parente più rarefatta però comunque ha avuto il suo successo con un libro di Bauman anzi lumbard retro utopia c'è l'utopia dei tempi passati a come erano belli quei tempi eccetera
Raddoppia non intesa come naturalmente il giorno in cui tutto andrà bene ma come sprone a camminare come sprona ad andare avanti
E devo dire che in questo ci sono anche tante belle definizioni ce n'è una famosa di Galeano purché dice che l'economia e come lo l'utopia
E come l'orizzonte fa due passi l'orizzonte si sposta di due passi tredici passi lo sa a che serve l'utopia l'utopia serve a camminare
Ora su questo c'è una cosa che mi fa mi fa sorridere perché l'ho scoperta
Di recente l'ho che dopo aver scritto il libro
Leggendo la biografia di Piero Calamandrei di Alessandro Galante Garrone mi è venuto in mente una cosa che veramente fa sorridere ricorda un po'tipo le canzoni di Sanremo quando ci sono i plagi nonché di sì ma in questo questo motivetto l'ho già sentito e adesso vi leggo che cosa scrive
Piero Calamandrei a proposito dell'utopia quando ormai verso la fine della vita di per di tenete presente che Calamandrei muore nel mille novecentocinquantasei Galeano nasce nel mille centoquaranta non penso che lui e Calamandrei
A sedici anni è andato ad attingere da Galeano no e dice Calamandrei
E lo dice a proposito lo voglio dire di una definizione altrettanto straordinaria come veramente le cose scritte da Calamandrei andrebbero lette secondo me dal punto di vista letterario proprio mi diceva quando era padre costituente scrive la Costituzione
Aveva ben presente che quello che in quel frangente scrivevano non serviva quel momento serviva ai decenni che venivano allora lei dice dice la Costituzione deve essere una Costituzione prescritte cioè la nostra costituzione del saper guardare di decenni avanti
Ed è a questa definizione meravigliosa comunque dice a proposito dell'utopia
Dice la funzione delle utopie queste Calamandrei la funzione degli ideali verso i quali ci si dirige
Come verso l'arcobaleno che la la fine della nuvola sull'orizzonte è proprio questa
Di aiutarci a camminare in questo duro passaggio attraverso la ditta pur sapendo che quando si arriverà alla dove si credeva fosse l'arcobaleno ritroveremo soltanto un po'di nebbia ma l'arcobaleno sarà ancora quella le continueremo ad inseguirlo senza fermarci ora voi ditemi se non c'è una una sorta di quasi sovrapposizione di motivo Limbadi motivo con con Galeano che dice quella cosa che serve a camminare però visto che ritorno sul discorso che l'utopia mi piace molto come slancio come capacità appunto di che ci vuole perché provare a modificare certe dinamiche economiche non lo fai come dire attraverso un pranzo di gala io trovo che la più bella definizione di Utopia si trovi su una una targa di marmo qui a Roma ma devo andare oggi pomeriggio e domani a fotografarla sotto casa di Ezio Tarantelli che magica la professoressa abbia conosciuto no stato suo collega Thiago economista della Sapienza che fu ucciso dalla Brigate Rosse
Nel mille novecentottantacinque allora c'era un moto di Ezio Tarantelli che hanno scritto in questa targa che gli è stata dedicata sotto casa che dice
L'utopia dei deboli e la paura dei forti
Ecco per me questa è la più bella definizione di utopia che c'è che porto sempre con me perché per poter scalfire quelle rendite di posizione laddove c'è l'utopia dei deboli i forti tremano i forti
Hanno paura ed è esattamente quella direzione dove bisogna andare e per poter fare in modo che ci siano tante utopie di deboli che arrivino all'orecchio del decisore politico
Bisogna fare in modo che come racconto in quest'episodio in premessa farà un po'come fece Paolo Baffi con Tommaso Padoa Schioppa in un episodio che appunto riassumo velocemente quando Tommaso Padoa-Schioppa giovanissimo funzionario della Banca d'Italia si trovò a passare a partecipare ad una riunione a cui non era stato invitato allora
A un certo punto prende la parola e confuta tutto quello che aveva detto Paolo Baffi che allora era direttore generale della Banca d'Italia
Finisce la riunione si rende conto dice ho paura ho detto delle cose che probabilmente adesso mi costeranno tutta la carriera così torna a casa ne parla con la moglie
Giorno dopo avere convocato alle otto dalla segretaria di Carli che allora era governatore la Banca d'Italia dici ti aspetto e direttore vali
Dice mi aspetta pensa Padoa Schioppa una esecuzione in pieno stile no davanti al governatore invece si siede Paolo Baffi di dizione guardi Padoa Schioppa padre scopre ascoltato quello che gli ha detto
E penso che quello che ha detto lei ieri era giusto mentre ero io in errore quindi le propongo di diventare come dire partecipare stabilmente nei nostri ecco cosa voglio dire in questo che quell'onestà intellettuale dice Padoa Schioppa dimostrava come se in quel momento si fosse trovata in quella riunione il l'operaio della Zecca il la donna delle pulizie chiunque però avesse avuto argomentazioni valide Buffy l'avrebbe ascoltata allora la via d'uscita da questa impasse è proprio che come dire finire cominciamo a tenere a ad ascoltare tutto ciò che assenso e diamo meno peso a chi per professione come da economista dovrebbe invece sostenere tesi che riguardano tutto invece magari guarda esclusivamente la propria categoria intellettuale di appartenere
Non so se non so se ho saltato qualche tua domanda tra le cose che mi ha detto
No
Professore professori siamo richiamati all'ordine del del dell'ora che avevamo a disposizione per la per la presentazione del libro noi per quello che mi riguarda mi ritengo
Soddisfatto
Prendendo in pieno la la la la definizione utopica sia pure di Galeano etica quindi ritengo soddisfatto di ringrazio ringrazio molto l'autore ovviamente
Di di questo libro ringrazia la professoressa per avere dato vita a questa presentazione che è stata anche un'occasione di dibattito di crescita penso e spero per la la Camera dei deputati
Grazie per Filippo grazie alla professoressa Marcuzzo veramente lieto della vostra presenza e partecipazione