PCI: XX Congresso della Federazione di Roma

A nome della commissione federale per il congresso o il compito di aprire i nostri lavori
A differenza dei precedenti congressi
Gli organismi dirigenti federali uscenti non resta
Che rimangano in carica fino a dopo il congresso nazionale quando di uniremo nuovamente l'Assemblea dei delegati per eleggere i nuovi organismi dirigenti
In questi dove intesi mo'congresso nazionale lei iscritte agli iscritti al Pci
Sono stati chiamati a compiere una scelta di eccezionale portata storica a decidere sul nome sul simbolo sulla piattaforma politica del nuovo partito
E la partecipazione ai centottantatré congressi di sezione svoltisi a Roma è stata veramente straordinaria esserci nelle altre grandi città italiane
Hanno preso parte ai nostri congressi
Tredici mila e settecento compagne e compagni il cinquanta virgola due per cento degli iscritti
Leggo ora i risultati definitivi relativi al voto nei congressi delle sezioni sul nome simbolo emozioni
Per il Partito Democratico della Sinistra ha votato il cinquantasette virgola novantasette per cento dei votanti
Per il simbolo Partito Comunista democrazia socialismo ha votato il quarantadue per cento per il Partito democratico della sinistra ha ottenuto il cinquantaquattro virgola cinquantasei per cento dei voti
La mozione Rifondazione Comunista ha ottenuto il quaranta virgola ottantadue per cento dei voti
La mozione per un moderno partito antagonista e riformatore ha ottenuto il quattro virgola sei per cento dei voti
Sulla base di questi risultati i delegati al congresso
Quindi volgiamo un augurio di buon lavoro sono settecentottantadue di cui duecentotrentasette donne
Quattrocento ventisette solide le zone comunista trentasei per la mozione per un moderno partito antagoniste riformatore
Ma care compagne e compagni c'è un altro dato su cui è importante richiamare la vostra attenzione
Per la prima volta è presente con un rilievo di grande significato un nutrito gruppo di delegati Esterni
Si tratta di centotré delegati in rappresentanza degli indipendenti di sinistra dei Comitati per la costituente della sinistra Decleva oltre che dei non iscritti registrati nei congressi delle sezioni
Ai delegati esterni che partecipano i nostri lavori rivolgiamo un particolare saluto
Oste per l'elezione della presidenza e del presidente
Della presidenza fanno parte di diritto secondo il Regolamento i membri della Commissione federale per il congresso i compagni Carlo leoni segretario della federazione
Il compagno Alessandro per nulli Gabriele Giannantonio di Gabriele Gianantoni Olivia Mancini Michele Meta Silvia Paparo
Vittorio Parola Francesco Speranza vittoria Tola e Daniela Valentini
Proponiamo di eleggere alla presidenza
I compagni Antonio Bassolino
Pietro Ingrao
Fabio Mussi
Goffredo Bettini della direzione Massimo Brutti
Anna Maria Canova vani Paolo Cappelli Adriana Chiodi Mariapia Ciccolini leda Colombini Lionello Cosentino Famiano Crucianelli Giacomo D'Aversa
Vezio De Lucia Sandro Del Fattore Silvana di Geronimo Daniela fresca Frascati Giorgio Fregosi Gigliola galletto Patrizia Garofalo
Vito la Morgese Gianfranco lustri Gennaro Lopez
Roberto Manelli Magna asciutti Sandra Marta Francesco Maselli Chiara Mastrantonio
Lucia maestro Francesco Sergio Micucci Pasqualina Napoletano Marta Nicolini Gerardo Panici
Marisa Rodano Rinaldo Scheda Fausto transitano Walter Tocci e Fulvio Vento
Infine sempre a nome della commissione per il congresso la proposta per il presidente è quella del compagno Massimo Brutti
Giurista docente universitario già membro del Consiglio superiore della magistratura e responsabile delle Politiche antimafia
Una proposta di riconosciute qualità e competenze autorevole per il ruolo di presidente di questo congresso
Abbiamo ora il dibattito su queste proposte
Ci sono compagni che chiedono
La parola
Né prima la proposta di presidenza e poi quella di presidente
Allora sia favorevole alla proposta di presidente di presidenza alzi la delega
Chi è contrario
Chi si astiene
Allora la presidenza è lenta mi pare con un voto contrario è un'astensione
La proposta per compagno Massimo Brutti come presidente del congresso
Chi si astiene
La proposta è approvata
Con mi pare dieci essere voti contrari e due astensioni cedo la presidenza effettiva al compagno Massimo Brutti
Ma io invito i compagni della presidenza
A prendere posto
Dico subito che noi abbiamo prego i compagni la presidenza
Abbiamo anzitutto da approvare l'ordine dei nostri lavori
Il congresso della federazione romana del partito comunista
A causa degli avvenimenti che voi conoscete per consentire a tutti i compagni di partecipare alle prime manifestazioni che si sono svolte in questi giorni
Noi vogliamo che il nostro congresso sia un momento di dibattito serio e serrato che l'ordine del giorno venga rispettato e che al tempo stesso sia un momento di mobilitazione contro la guerra contro quello che ipocritamente il governo ancora ieri si ostina a definire la partecipazione italiana ad una operazione di polizia internazionale
Fino alla giornata di lunedì lunedì i lavori congressuali possono riprenderà alle ore diciassette
Consentendo così nelle ore della mattina ai compagni di svolgete il loro lavoro
Oggi
Proponiamo che si inizino i lavori
Con la relazione del segretario dalla Federazione romana
Subito dopo la illustrazione delle mozioni
Poiché la elezione delle Commissioni della commissione politica dalla commissione elettorale della commissione verifica poteri ricordo che sulla base del regolamento congressuale tempo contenuto i temi della attualità politica a noi più vicina
Poi
Le tre mozioni verranno illustrate nell'ordine al compagno Fabio Mussi dal compagno Pietro Ingrao e dal compagno Antonio Bassolino
Subito dopo la elezione delle commissioni
Io propongo che vengano rispettati
I tempi indicati nel regolamento congressuale
Quindici minuti venti minuti e poi per gli interventi
Dei delegati al congresso
Il tempo molto prima
E la scadenza del termine che il tempo sta per finire
In modo tale da farsi che ciascuno rispetti i tempi fissati nel regolamento congressuale
Detto questo io metto ai voti
L'ordine dei lavori così come l'ho fin qui proposto ed anche i tempi che ho indicato
Gli interventi
Chi è favorevole alla proposta di ordine dei lavori alzi la delega
Chi è contrario a questa proposta
Chi si astiene
Dalla sua relazione introduttiva al segretario dalla Federazione romana del partito comunista Carlo leoni
Care compagne e cari compagni
Amici invitati questo congresso si apre in uno dei momenti più drammatici della storia mondiale
Devo dire che abbiamo valutato attentamente l'opportunità e le forme del suo svolgimento
Pesa sull'animo di tutti noi un'angoscia ininterrotta per le sorti di questa guerra per le vite umane spezzate nella nostra testa non c'è altro che questo
Ma il Congresso può essere un momento importante agli avvenimenti e al movimento pacifista questa sala non è non può non deve essere
Un luogo nel quale ci separiamo dalla realtà per assolvere a un compito burocratico
La presidenza i delegati valuteranno in permanenza ora per ora momento per momento gli avvenimenti anche per rispondere con tempestività ad eventuali esigenze di iniziativa straordinaria
Un congresso aperto a ciò che sta avvenendo nel mondo
Pervaso dall'ansia e dal desiderio di pace che sta muovendo in ogni Paese
Milioni di persone
Un'occasione una sede per fare una discussione politica vera non un seggio elettorale dobbiamo darci le condizioni il tempo necessario perché sia così è stata di nuovo bombardata
Per la vive altre città israeliane
Il governo Andreotti si è assunto la gravissima responsabilità di portare il nostro Paese i soldati italiani in questa avventura senza ritorno
Dei due piloti italiani scomparsi non si ha alcuna notizia
Quasi si stenta a credere che sia tutto vero nella nostra mente rimbalzano come in un incubo parole immagini che non avremmo mai voluto vedere né sentire lo speaker che annuncia è iniziato il bombardamento su Baghdad
I microfoni della Cnn che portano nelle case di tutto il mondo il rumore delle bombe
L'ipocrisia del Presidente del Consiglio che offende la Costituzione il Parlamento dicendo non è una guerra commenti faziosi dare i
è stata ed è teatro di una straordinaria mobilitazione pacifista a piazza Montecitorio nelle strade del centro decine di migliaia di giovani e di donne di lavoratori hanno gridato le parole della pace bisogna fermare il massacro spegnere la voce delle armi affermare l'indipendenza e l'autodeterminazione di tutti i popoli a cominciare dall'Irti dal ritiro dell'Iraq dal Quay
E che sia riconosciuto finalmente anche attraverso una conferenza internazionale il diritto sacrosanto del popolo di Palestina la sua parte
Quel popolo palestinese
Al quale anche da questo congresso vogliamo mandare un messaggio di solidarietà ed impegno di lotta tramite il suo rappresentante in Italia il caro Compaq
Comunisti romani sono elemento attivo di questa straordinaria mobilitazione il nostro partito le nostre compagne i nostri compagni sono in campo in tutti gli appuntamenti unitari contro la guerra
Ancora una volta stiamo dando prova di essere una grande forza popolare che ai suoi principi i suoi grandi valori ideali da proporre da affermare attorno ai quali vuole unire le energie migliori della società
Ed è stato importante per unire gli altri aver unito le nostre forze su una posizione politica chiara e combattiva come quella sostenuta dalla direzione dai gruppi parlamentari dall'intervento alla Camera del compagno Occhetto
Questa unità non cancella il dibattito che c'è stato tra di noi e le differenze che rimangono non devono assumere la forma delle proposte di pace dovranno vivere soprattutto nel movimento e nelle iniziative di massa propongo
Che il Congresso discuta e approvi un piano di iniziative con le quali impegnare le organizzazioni del partito per tutta la prossima settimana
Dobbiamo passare all'impegno diffuso capillare al dialogo con ogni cittadino a sedimentare un movimento articolato che duri nel tempo
Dobbiamo chiedere pronunciamenti a tutte le assemblee elettive centrali e locali alle associazioni unitaria di massa
In ogni quartiere in ogni luogo di lavoro e di studio deve svolgersi una nostra iniziativa promuovendo la costituzione di comitati unitari contro la guerra
Dobbiamo allestire nelle piazze del centro punti fissi di informazione di propaganda per la pace
Possiamo lanciare una grande perché i quali rispondendo all'alto messaggio del Pontefice stanno dando una grande dimostrazione di impegno e di coerenza con i valori che animano le loro coscienze
Mentre siamo impegnati senza sosta in questa mobilitazione abbiamo scelto di svolgere il congresso anche per avere tra di noi una prima occasione di riflessione e di confronto
Sulle cose drammaticamente nuove che ci dicono i fatti di questi giorni c'è un cambiamento di scenario
Sento che non sono più sufficienti le parole che ciascuno di noi ha detto finora o ha scritto sulle mozioni
Non è vero che siamo isolati
La nostra linea costringere l'Iraq a ritirarsi dal Coua It ma senza ricorrere alla guerra ha incontrato il sentimento popolare più profondo che terrà del massacro c'è una domanda quindi un quesito impegnativo che vive nella coscienza della gente quale nuovo ordine internazionale sostituirà la disciplina degli alta
Quali straordinarie opportunità ma anche quanti e quali rischi ci vengono consegnati dagli avvenimenti dell'ottantanove da quell'esplosione liberatoria che abbiamo salutato e salutiamo con enorme soddisfazione
è evidente anche da ciò che accade in questi giorni il rischio di un mondo unipolare nel quale gli Stati Uniti esercitano il ruolo di gendarme del prevalere di una nuova spinta conservatrice aiutata anche da una preoccupante involuzione della perestrojka come hanno dimostrato i gravissimi inaccettabili fatti di Venus e il rischio di un drammatico ultra italiana ed europea
La domanda innanzitutto di ricostruire le ragioni forti di una collocazione non minoritarie non rinunciataria in un mondo così fatto
Le sue scelte di trasformazione e per un nuovo governo mondiale
La sinistra europea è stata investita da questa vicenda si è interrogata ha conosciuto il vissuto contraddizioni ed incertezze stupisce a questo proposito che solo i socialisti italiani
Non siano stati percorsi da un dubbio si siano presentati come un monolite non si siano interrogati di fronte alla guerra
Anche la nostra sfida la nostra trasformazione il nuovo partito debbono cimentarsi con queste domande nuove alle quali per questo vogliamo fare una discussione politica vera
In un congresso che sarà inevitabilmente ma è giusto che sia così
Tanto impegnato a riflettere sulle conseguenze di questa guerra e sui quesiti nuovi che essa pone ad una grande forza di sinistra come noi siamo ma non vogliamo illudere tutti gli altri nodi politici anche nazionali e locali perché c'è un nesso innanzitutto
E poi perché tanti di quei nodi impegno nel nostro dibattito da almeno una come segretario della federazione ad esempio sento il dovere pure in un contesto così drammatico
Di presentare di fronte ai delegati un giudizio su questo hanno a Roma e anche di proporre brevemente alcune idee su cosa dovrà essere secondo me in una città come la notte
Segnato da una contrapposizione politica il cui livello di tensione ha spesso scoraggiato molte compagnie molti compagni e ha fortemente indebolito la nostra capacità di attrazione in queste acque ha cercato di navigare il gruppo dirigente del Pci romano
Abbiamo scelto di tentare un governo unitario del partito che riconoscendo l'esistenza di diverse aree e componenti politiche
Riuscisse a salvaguardare un terreno di azione di ricerca unitaria attorno alla battaglia di opposizione per l'alternativa nella nostra città
Mi sento in piena coscienza di dire che la scelta del governo unitario ha dato alcuni risultati importanti
Ci ha consentito di non disperdere Danzi di arricchire quel patrimonio di ricerca programmatica e politica che aveva semantico questioni sociali e politiche aperte nella città ed anche di strappare importanti risultati di contenere il più possibile la perdita di iscritti
E di realizzare importanti iniziative politiche di crescita organizzativa come la festa cittadina di settembre e il trasferimento nella nuova sede di villa Fassino
Abbiamo realizzato unitariamente un'esperienza significativa di comitati per la Costituente e contribuito a due importanti campagne politiche nazionali
Quella per i referendum elettorali e la raccolta di firme per la legge di riforma dei tempi presentata dalle donne comuni
Ma come segretario della federazione innanzitutto come militante di questo perché ho anche avvertito praticamente ogni giorno l'insufficienza della nostra azione di fronte a una città che ha mille problemi e mille assumo naturalmente la mia parte di responsabilità per tutto questo
E so che molto ha pesato negativamente la vita che abbiamo vissuto in questi mesi
Troppo chiusi ripiegati su voi stessi con un moltiplicarsi di sedi di discussione tutta Interna ora ora noi facciamo la scelta di fondo di un nuovo partito pluralista
Con una vita interna più articolata riconoscendo i diritti e le responsabilità di diverse aree politiche e culturali ebbene questa scelta deve produrre assolutamente una maggiore non minore proiezione esperto
Uno sviluppo delle iniziative politiche delle battaglie sociali anche perché quanto avviene a Roma in Italia nel mondo chiama ad agire ad incidere sul corso degli eventi ci chiede di condizionare il prospetto l'Italia per quarant'anni e salta
Ed è saltato perché si sono determinati i nuovi assetti del potere economico e finanziario una grande concentrazione privatistica
è un salto sovranazionale dei centri decisionali sui poteri economici e sociali
Ed è saltato perché in tutti questi anni l'assenza di alternative ha permesso al sistema di potere democristiano di consolidarsi di estendersi
Di costruire un intreccio affaristico tra economia e politica
Che ha inquinato le istituzioni ha corrotto il rapporto tra i cittadini e il potere ha stravolto la natura stessa dei partiti i quali da strumento nelle mani dei cittadini come dice la Costituzione
Si sono trasformati in macchine di potere clientelare hanno invaso campi che non sono di loro competenza G lucidità e lungimiranza questa situazione
E che fu tanto criticata dentro e fuori il partito a dieci anni di distanza quella crisi democratica che Berlinguer denunciava è tutta di fronte hanno voi aggravata naturalmente ramificata in ogni angolo della vita sociale e politica
Non è questo anche il nodo principale della vicenda romana noi crediamo dissi
E lo diciamo da tempo la nostra città ha conosciuto negli ultimi anni uno sviluppo fortemente segnato da un liberismo selvaggio sono cresciute nuove ricchezze serto ma anche nuove povertà e nuovi disagi le diseguaglianze sono aumentate
Il ritmo della vita quotidiana è diventato disumano
Il grande tema della riforma dei tempi e di un piano regolatore degli orari della città proposto dalle donne comuniste tocca un punto nevralgico di tradito le aspettative le speranze originarie quelle della grande comunicazione delle mille chance
Di una vita collettiva più ricca e più matura è venuta avanti invece l'individualismo l'emarginazione l'incomunicabilità tra le persone la forma più dura di solitudine quella che si avverte dentro una folla anonima
I risultati dello sviluppo neoliberista sono tutti qui
Ma si è trattato di un liberismo particolare pesantemente condizionato dalla natura di un sistema di potere affaristico i banchi della Giunta capitolina
Non sono soltanto occupati da un'alleanza politica incapace per sua natura
Di governare in modo dinamico e processi sociali e di rispondere alle gravi emergenze che ogni giorno esplodono nel tessuto urbano sono anche semplici e di potere
Che ha stravolto le regole del gioco politico che ha corrotto le relazioni sociali che impedisce alle forze migliori del mondo economico e politico di emergere in modo pulito trasparente libero
Per questo diventa ogni giorno più oscura
La ragione che impedisce al Partito socialista di rendersi conto di questa realtà e di trarre tutte le conseguenze
Ma pensate davvero compagni socialisti
Che con questa DC con la parte più conservatrice del mondo politico romano
Sia possibile modernizzare Roma
Perché continuate a dare credibilità di forza di governo ad un gruppo di potere che rappresenterà pure un cemento di interessi consolidato
Ma non certamente le energie migliori del mondo cattolico romana tutti hanno voluto esprimere la critica del mondo cattolico al modo con il quale si vive in questa città
Lo hanno fatto con parole impegnate giuste di alto significato morale bene
Ci permettiamo di chiedere alle alte gerarchia e alle associazioni cattoliche romane di seguire con coerenza di impegnarsi con nuovi seppure da sponde diverse per rimuovere tutti gli ostacoli che impediscono alla nostra comunità di vivere secondo giustizia di operare di crescere con spirito di libertà e di solidarietà
E la prima scelta da compiere lo ripetiamo con forza è quella di fare pulizia nel mondo politico di mandare a casa i corrotti egli incapace
è questa la città alla quale deve riferirsi la sinistra ai quali confermiamo tutto il nostro impegno di lotta e tutta la nostra solidarietà
Ed è la città di tanti piccoli e medi imprenditori che vorrebbero un mercato davvero libero
Nel quale mettere alla prova le proprie capacità di impresa e di innovazione e che si vedono costretti invece per lavorare a raccomandare anzi all'ultimo galoppino incompetente a fare la spola tra le sedi dei partiti e gli uffici dei capicorrente a cercare la cordata vincente
E la città delle migliaia di giovani e di ragazze della periferia
Ai quali le forze di governo non sanno proporre altro che una scuola obsoleta la disoccupazione un lavoro precario il muretto come unico luogo di socialità ancora di più fuori dalla società che rifiuta loro aiuto e solidarietà
Ecco compagni socialisti e della sinistra romana
Noi vi chiediamo di conoscere di guardare di scommettere come noi con noi sulla parte migliore di questa città
Di liberare le energie sane di promuovere l'onestà alle competenze le straordinarie risorse umane intellettuali di cui è ricca la nostra città questa è per noi l'alternativa
Non il semplice cambio di formula politica e la rottura di un meccanismo di potere soffocante è la costruzione di nuove regole di nuovi progetti
Sappiamo bene che senza tutto questo anche una giunta di sinistra verrebbe imprigionata ricattata svuotata di contenuto innovatore
Ecco perché l'alternativa Roma deve legarsi per Roma l'attualità la grande possibile funzione di un partito come il Partito democratico della sinistra che nasce dandosi come primo obiettivo la rifondazione democratica dello Stato italiano
E che facendo leva su questo obiettivo vuole riaprire una prospettiva di alternativa questo partito dovrà guidare qui a Roma una firma battaglia di opposizione
E dovrà caratterizzarsi per la nettezza delle scelte attorno ai nodi di fondo dello sviluppo sociale e politico
La prima scelta
è quella di una nuova democrazia di un nuovo rapporto tra governanti e governati si deve spezzare l'intreccio perverso tra affari e politica attraverso concrete misure di riforma per la trasparenza
Per separare politica e gestione nella pubblica amministrazione per una nuova regolamentazione degli appalti
Per la piena moralizzazione azione dei cittadini e soprattutto deve compiere la scelta di inaugurare una nuova stagione del decentramento
La stessa riforma elettorale va concepita nel capitolo dei nuovi diritti dei cittadini il diritto di decidere da chi con quali alleanze per quali programmi essere governati questa è la via dello sviluppo democratico non quella del presidenzialismo
Nel sostenere questa piattaforma non penso assolutamente che ci sia un un mondo politico tutto inquinato e una società civile tutta pulita e sana ho parlato di un intreccio
E non voglio neanche contrapporre obiettivi sociali obiettivi politici per privilegiare gli uni agli altri
Ma se non si spezza questo sistema di potere se non sia un fermo un nuovo quadro democratico l'obiettivo di una trasformazione sociale della città istituzioni e sul sistema politico dal basso e dall'alto
Allora la seconda scelta che deve assumere l'opposizione a Roma
è quella della lotta contro la speculazione
Per uno sviluppo ecologico della città per la riqualificazione della periferia è stata importante l'approvazione della legge per Roma Capitale l'abbiamo voluta noi
E ancora più importante
Con l'esproprio generalizzato delle aree dello scudo e l'accoglimento di rivendicazioni nostre il risanamento del Tevere del litorale interventi sui beni culturali ambientali e per il trasporto pubblico ma questi risultati non ci consentono assolutamente
Di pensare che di fronte a noi c'è ora un cammino facile al contrario
Entriamo nella fase più complessa della progettazione della realizzazione delle opere è in campo una quantità di soldi impressionante Monia dove conteranno le capacità progettuali il controllo democratico dei cittadini e dalle assemblee elettive
La scesa in campo del mondo sindacale dei lavoratori delle forze sane della produzione e dell'imprenditoria romana e guai se prevalesse
Una lettura solo urbanistica del Progetto di una nuova città sarebbe un progetto freddo senz'anima che si sovrapporre ebbe senza risolverlo al disagio sociale degli uomini e delle donne che abitano questa metropoli che non hanno voce che si sentono soli
Con la loro complicata quotidianità è necessario allora che un terzo grande tema dell'opposizione democratica di sinistra sia la costruzione di un piano di solidarietà attiva e di moderna politica sociale
Per il lavoro innanzitutto per la casa che la più grave emergenza della città Enti pubblici e di definizione dello spazio e delle regole per l'impiego di cooperative di esperienze di volontariato
Ma per dedicarsi ad un serio progetto di solidarietà sociale ci vuole una risorsa che la DC romana non possiede la volontà politica di farlo
Non la possiede perché altre sono le sue preoccupazioni perché altri non quelli della gente più debole sono gli interessi che le stanno a cuore la dimostrazione più evidente nella condizione degli immigrati
Non si affronta questo grande tema con le vecchie culture politiche
E con i vecchi metodi di governo bisogna avere l'onestà intellettuale di riconoscere che ci troviamo di fronte ai risultati di un modello di sviluppo basato sullo sfruttamento della stragrande maggioranza del genere umano da parte di una minoranza
Questo non si riconosce questo dato si fa scura di Roma non solo non ha fatto pressoché nulla per applicare la legge
Ma segue le emergenze come quella della Pantanella con una leggerezza è un'improvvisazione devastanti promettono si impegnano ed un mantengono
E quanto tempo è passato da quando ci dissero che avrebbero apprezzato i campi nomadi in che condizioni sono ancora oggi io ho visitato il campo contro il quale sono state scagliate due bottiglie incendiarie
Sui volti delle donne anziane dei bambini la paura intorno a loro l'abbandono l'incuria
Questo disinteresse questo cinismo dei partiti di governo non aiutano davvero a combattere gli episodi di grave intolleranza razziale che anche a Roma stiamo conoscendo il valore della solidarietà della lotta contro ogni forma di razzismo l'obiettivo di conoscere di costruire una città delle molti sono i nodi della crisi metropolitana
Uno specchio che riflette aggrava tutte le grandi contraddizioni dell'epoca moderna quella tra ambiente e sviluppo tra nord e sud tra libertà eguaglianza la contraddizione di sesso e quella tra diritti e poteri
Se è così se questa è la radice dei problemi di una grande città l'alternativa non può ridursi a manovra tattica ricambio interno al ceto politico ha bisogno al contrario di proporre nuovi valori e grandi idealità
Il PDS deve avere questa capacità non può essere un attore del vecchio gioco deve proporre ad una parte grande della società romana del riconoscersi nei grandi ideali della solidarietà della libertà della giustizia sociale
Deve intendere la riforma della politica non come mero aggiornamento di regole ma come grande valore che può tornare ad appassionare gli occhi nelle piattaforme nella pratica politica concreta il valore della differenza sessuale
Non ci interessano le scorciatoie di Palazzo ci interessano i grandi processi sociali e politici quelli che coinvolgono grandi masse che attivano le intelligenze che accendono le passioni così il nuovo partito potrà rappresentare non la protesta settaria ma neanche l'omologazione ma rappresentare le idee ambiziose di una grande sinistra per un'alternativa di governo e dovrà mettere in campo idee progetti sfidare gli altri sul terreno delle competenze dei programmi un partito non burocratico dunque
Ma in grado di mettere al lavoro e di valorizzare le conoscenze e le professionalità le attitudini di ognuno capace di elevata elaborazione analitica e progettuale
Una grande organizzazione di massa con radici dalla tradizionale attuale del PC ancora troppo verticale burocratica centralistica troppo rigida rispetto alla complessità dei processi sociali
Ci battiamo per un reale decentramento dei poteri locali
Coerenza vuole che si decenti un altrettanto radicalmente i poteri interni al partito che le sedi della decisione politica siano più dentro la società che dentro i palazzi e così come è necessario ragionare sull'ipotesi di una federazione di area metropolitana e altrettanto giusto e necessario prevedere che a livello dei nuovi comuni urbani ci siano organismi elettivi di direzione del partito
Più in generale dobbiamo costruire una struttura molto diversificate reticolare non solo le sezioni di partito ma circoli culturali centri tematici di solidarietà di iniziativa delle donne
Sedi che il congresso della FIGC si è parlato di politica del fare di volontariato di trasformazione un partito mobile e dinamico attivo e gioca a tutto campo e che incalza sul piano politico per costruire un'alternativa di governo per Roma non so
Se quanto reggerà ancora questo patto perdente del PSI con Sbardella
I socialisti debbono rendersi conto del fatto che si è riusciti a decidere atti positivi per Roma soltanto quando il PC è stato determinante per concorrere alle scelte e quando seppure da collocazioni politiche diverse la sinistra si è ritrovata insieme contro la DC
Il nuovo partito dovrà condurre una battaglia di opposizione e si caratterizzi per autonomia politica sui programmi sulle scelte per Roma
Anche per questo saluto anch'io gli indipendenti i singoli cittadini Twente costruito associazioni club si sono registrati nei congressi e sono rappresentati in questa sala dai loro delegati e voglio dire infine
E ho concluso davvero
Ai comunisti romani
A tutte le compagne e i compagni
Che dobbiamo tenere unita la nostra forza
Che ogni ipotesi di separazione sarà un danno per tutti che è possibile stabilire una piattaforma di scelte politiche
Di opzioni ideali di regole democratiche che consentano a tutti noi di stare nel nuovo partito ognuno con le sue idee e con le sue posizioni politiche non spendiamo nulla
Non rinunciamo alla grande valore della nostra storia
La vicenda dei comunisti romani
Di quel partito che ha dato a Roma i migliori governi e i migliori sindaci essendo che in questo momento ha un valore particolare ricordare il compagno Luigi Petroselli
Ebbene questa nostra vicenda di grande forza popolare non si esaurisce comunque questo congresso
Essa contrario continua e si valorizza nel modo migliore perché la mettiamo a disposizione di altri di una più grande sinistra
Di nuove grandi battaglie di massa per costruire l'alternativa per una nuova democrazia perché si rinnovi né grandi ideali socialisti io vi ringrazio compagne e compagni
Per l'impegno di queste ore
E per la passione politica che ha animato i nostri congressi ciascuno di noi è stato intimamente e profondamente convinto che le sue idee erano le migliori per dare un futuro a questo partito e alla sinistra italiana ci siamo divisi ma sulle idee non sulle poltrone non sul potere anche questo anno tanto difficile
Resta quindi un bene per tutta la democrazia italiana una grande forza la nostra che in queste ore drammatiche per ritrovarsi unita segno che ciò che ci fa stare insieme non è davvero poca cosa
Ci fa stare insieme per gridare anche in questo congresso mai più guerra
Ogni e io do la parola al compagno Fabio Mussi per illustrare la mozione per il Partito democratico della sinistra
Una notte e un giorno una notte
Un giorno un'altra notte il tempo di questa guerra
Sono da poco passate le undici di questo sabato diciannove gennaio
Siamo a cinquanta otto ore dall'inizio
è appena all'inizio
E già sull'Iraq esplosa una potenza di molto superiore a quella dell'atomica di Hiroshima
Siamo appena all'inizio e già all'Italia in battaglia e conta sui primi dispersi
Non dovevano essere lì
Siamo appena all'inizio è già un Paese arabo la Giordania va allineandosi con lì era che forse spero che le notizie che sono arrivate stamane siano false
Anche altri come l'Iran
E già Israele attaccata due volte dall'iracheni è stato di guerra e alle soglie di un coinvolgimento diretto e già l'integralismo arabo in grande fermento e già si parla dell'apertura di altri fronti e dell'impegno diretto della NATO in Turchia
Oggi è difficile persino a parlare
Comunicare il nostro dolore annota ribellione alla guerra e persino come uomini la nostra vergogna di fronte alla guerra
Il Papa ieri ha detto del suo scoramento
Ha dato il nome al suo e al nostro se
Di un principio umano sopra ogni altro principe
E in moto una macchina da guerra mai vista
E si è rimessa in moto la macchina ideologica da guerra per Rosselli prevista
Quanti eterni luoghi comuni
La guerra giusta
Tutta la storia dell'umanità è costellata di guerre in questo secolo il secolo delle guerre più terribili e tutte le guerre hanno trovato una giustificazione sempre con gli allievi di Bobbio e non il maestro
Ma una cosa è certa
Se dai una ragione alla guerra la guerra poi si prende autonomamente le sue ragioni a suo modo si evolve razionalmente
Secondo logica
La guerra lampo il blitz
Tutte le guerre cominciano sempre con la promessa della rapidità anche questa Maggia dicono inglesi americani ci vorranno settimane forse più di combattimenti riterrà cominceranno a febbraio durerà sarà difficile sarà lunga
Non sarà corta
Ieri annunciato Bush
La guerra ultima infinite guerre sono state promesse come l'inizio della pace perpetua colpo il Medioriente
E il mondo saranno pacifica
Tu
Ecco l'altro luogo comune di sempre sei amico del nemico
Se ti oppone alla guerra se nemico della patria dell'Occidente dell'ONU se amico di Saddam Hussein
Ma come suona falsa minacciosa e protervo vai sfacciata questa accusa
Milioni di persone in Italia e Stati Uniti e in Europa si stanno in queste ore muovendo per la pace per dire no alla guerra non sono amici del despota del macellaio di Baghdad
L'uomo che ha schiacciato l'opposizione interna che ha massacrato i curdi che ha invaso il Cuba non gli sono amici oggi come non gli aveva amici ieri
Quando lo si armava per lanciare venivano forniti missili e componenti per le armi chimiche batteriologiche quando le industrie italiane facevano affari d'oro con loro
Le navi da guerra costruita la Fincantieri sono ormeggiate pronte a la Spezia con i militari iracheni già a bordo ma questo lo sa persino la Confindustria il signor Pininfarina che si permette di parlare male
Come nemico dell'Occidente e dell'ONU del partito comunista noi siamo avversari di Saddam Hussein noi vogliamo che la circolare
Noi vogliamo che sia ripristinato il diritto violato
Ha detto ieri De Michelis
L'annichilimento di Saddam sarà all'annichilimento del PC PDS
Ed eccoci alla prima intelligenza annichilita logica
Il mondo è cambiato
Non ci sono più dei blocchi due ideologie due alleanze da una parte o dall'altra c'è un mondo unico interdipendente carico di contraddizioni che non si possono più decifrare
Secondo i vecchi schemi
Lo dico anche a noi stessi
E a certi residui di vecchi schemi che hanno circolato nel nostro congresso
Tante crisi da risolvere tante ingiustizie da riparare tanti diritti da tutelare un mondo che non tollera la semplificazione bellica amico nemico patriota o al servizio dell'altro dell'avversario combattente o sabotatore
Noi lo diceva già leone
Non ci rassegniamo a vedere gelate le speranze le promesse dell'ottantanove a veder fallire
Sottende del secolo
La possibilità di un nuovo ordine internazionale della pace nella giustizia sotto l'egida dello
Abbiamo salutato il crollo dei muri ponti gettati sul fossato che separava est e ovest
E ci batteremo con tutte le nostre forze
Perché nel Retico le rivoluzioni democratiche a destra
I fatti del Baltico di Vilnius e ci danno un supplemento di angoscia in questi giorni e perché anche non si scavi ora un nuovo fossato tra il nord e il sud del mondo
Questa guerra non è il trionfo e la sconfitta del diritto questa guerra può fare arretrare tutta l'umanità
Vedete
Uso parole non mie sono ancora le parole del Papa
Pertanto i giornali lo riportiamo noi uomini e donne di questo congresso
Il congresso del Partito Comunista Italiano di Roma dove si discute della nostra trasformazione dei cambiamenti necessari
E le usiamo perché sentiamo che esse interpretano non solo un generoso e generico sentimento di pace ma un punto di vista politico lucido e razionale
L'altra sera Samarcanda l'intellettuale iracheno
Dissidente perseguitato dal regime di Saddam Hussein affatto dallo schermo una domanda
Per lo schermo che viene ogni giorno ogni ora bucato dalle immagini di guerra ha detto sono venuto qui ho imparato la vostra lingua ho letto Croce Pavese Moravia mi sono innamorata della vostra cultura
Possibile che questo possibile
è una domanda che pesa come un macigno
Non è vero che la via è stata obbligata
Dopo il due agosto all'onere aveva imboccata un'altra l'isolamento politico diplomatico economico dell'aggressore l'embargo e i risultati non è vero che non ci sono si cominciavano a vedere a misurare via documentati la scia americana con dovizia di dati e di percentuali
Vi erano i periti Fernando
Presidente la Commissione Forze armate del Senato degli USA
Democratico americano che ha detto ha riportato questi dati il blocco internazionale ha sortito il risultato di interrompere quasi al cento per cento le esportazioni dell'Iraq essenzialmente petrolio di bloccare oltre il novanta per
Gli esperti prevedono tuttavia che tale percentuale dovrebbe diminuire ulteriormente fino a toccare circa il settanta per cento il che metterebbe il Paese letteralmente in ginocchio ed esporrebbe lo stesso Saddam alla rappresaglia di una popolazione esaspera
E come mai potrebbe reggere a lungo nel tempo dell'interdipendenza dell'economia mondo
Un solo Paese isolato dalla comunità internazionale
Non siamo stati soli a pensarlo insistere hanno insistito fino all'ultimo i democratici americani e parti importanti anche se non maggioritaria e oggi della sinistra europea dell'opinione pubblica americana ed europea
Come altre pensabile del resto compagni e compagne un Governo mondiale un nuovo silenzi che il diritto mette a disposizione era queste all'asta
E non potrà essere che queste alla strada del futuro
Il governo nei giorni passati è invece sceneggiato con mestizia proprio il peggiore passato del nostro Paese ha recitato la parte della grande potenza industriale che assume le sue responsabilità planetarie
Ne è venuta fuori la commedia tragica dell'Italietta sempre pronta all'avventura e alla furbizia in guerra
Ma purché la si chiami operazione di polizia
Per non misurarsi con una costituzione che dice l'Italia ripudia la guerra
Per compiacere per trarre vantaggio per non rischiare troppo pur rischiando per non spaventare si contenta Ascierto di chiamarsi fuori
Ma chi è consapevole del suo essere paese di frontiera occidentale europeo mediterraneo
Che è l'ultimo a rinunciare al coraggio della ricerca di un margine estremo risoluzione politica che non abbandona
Ma condizione grandi alleati
Che non si ingaggia in guerra
Come ha fatto la Spagna del resto non perché ha paura ma perché gioca fino all'ultimo la carte chiede che altri lo facciano
Scelte al momento dell'invio delle navi italiane nell'agosto scorso dell'isolamento dell'Iran
Gorbaciov aveva chiesto a Bush due giorni ancora c'era in campo il piano di Mitterrand
Forse si poteva spingere Arafat legato al rapporto tra Europa e mondo arabo poteva trovare qui il suo ruolo politico
Noi abbiamo fatto proposte di governo non propaganda
Ispirandoci agli interessi nazionali veri e alle ragioni del diritto internazionale della pace
Che cosa vuol fare ora il governo partecipare alla guerra comunque vada
Per sedersi poi al tavolo dei vincitori
Siamo al terzo giorno
La forza militare la potenza tecnologica hanno già dato sufficiente spettacolo
Non è necessario ora trasmetterà lungo in diretta televisiva e radiofonica l'apocalisse che si sta estendendo a che sta dilagando in tutta l'area
Si vuole ridere al grido mai più mai più la guerra si ricorda gli interrogativi suggeriti dal realismo politico
Quali sono gli scenari della guerra
Che cosa può avvenire nei prossimi giorni nelle prossime settimane
Potranno reggere questa guerra alla prova non della sua ingiustizia o giustizia ma della sua utilità della sua efficacia
Non lo sa nessuno
Ma le o follia del primo giorno è già dimenticata hanno volato le borse
Ed ora si abbassa
E dopo quale mondo ci lascerà in eredità questa guerra sarà più stabile il Medioriente più governabile quell'area
Più facile da risolvere la questione palestinese sarà più pacifico del rapporto tra arabi israeliani tra mondo Islam pericoloso domani
E per questo oggi dobbiamo chiedere non stancarci nei prossimi giorni e compagne e compagni
Cessate il fuoco
E via all'Iraq dal Cuba Haiti e si apra subito una conferenza di pace per il Medio Oriente crocevia dei destini e l'umanità intera in cui si dia finalmente risposta a quella domanda elementare di giustizia
Che può rendere davvero la vicinanza tra israeliani e palestinesi né una polveriera
Un rapporto di amicizia quella domanda che chiede due popoli due Stati un principio semplice di giustizia una soluzione ad un problema storico che altrimenti si ripresenterà sempre non siamo soli a pensarlo
Nella sinistra europea il PC su questo è un mito toccano valori fondamentali per ciò che siamo
Per ciò che vogliamo essere in futuro
Io compagne e compagni non devo a questo punto presentare la mozione
Tutti alla hanno avete partecipato al grande appassionato
E anche drammatico dibattito di questo anno e me
Tutti conoscono esattamente le posizioni e le proposte in campo non c'è bisogno di un supplemento di pedagogia da questi microfoni voglio dire solo questo
è stato un periodo duro di scontro e tensione tra di noi
La lotta politica è stata condotta a viso aperto con risolutezza ognuno era convinto delle sue idee
Potevamo sicuramente risparmiarci qualche asprezza
Ma alla fine
Né in liquidazione come pure è stato detto
Nel sbandata destro
Io sono convinto della svolta questa convinzione cresciuta in questo anno e mezzo
Io penso che senza un cambiamento davvero di fondo noi ci saremo condannati a testimoniare un grande passato
Ma come sopravvissuti di un'epoca di una stagione di un tempo che al tramonto
E penso ora che possiamo andare avanti insieme non disperdere le nostre forze
E senza scavare trincee chiuderci U arroccarci anzi
In un rapporto aperto e fecondo con gli altri con la sinistra della Società del lavoro della che noi siamo per provare anch'essa ad alzare le vele
Non ha molte un Fallisi modico
Provare
Sono d'accordo con Cuperlo quando al Congresso nel quale la FIGC ha lanciato Sinistra giovanile e avete visto quanti giovani in piazza questi giorni ha detto forse ce la faremo
Esatto forse ma guai non provarci le cose avvenute in questi ultimi anni cose straordinarie sconvolgenti
Tra cui la fine di un movimento comunista internazionale di cui certo siamo stati non senza ritardi colpe ed errori gravi ma siamo stati grandi eretici
Ma queste cose ci impongono un cambiamento che riguarda vinto e sono convinto dunque che il problema che abbiamo di fronte si esattamente quello che ci ha posto di fronte il segretario del
Quello della costruzione di un partito della libertà dell'uguaglianza della solidarietà
Un partito
Tanto più dopo lo sguardo gettato sui piani solo su Gladio su doppi governi e doppi Stati che hanno tenuto sotto vincolo il regime democratico italiano e noi nonostante gli appelli di un fluviale incontinente presidente a repubblicani non archiviano il caso abbiamo chiesto la verità a Roma in centinaia di migliaia di persone e la verità continueremo a chiedere
Un partito che di fronte a ciò che oggi è più visibile si pone grande obiettivo di una rifondazione non arresterà il nostro impegno per una grande riforma istituzionale elettorato del sistema politico un partito che spezza le logiche di regime trasformisti che
Che mette in campo un piano di riforme che combatte l'invasione dei partiti nelle istituzioni la confusione tra politica e gestione che lavora l'alternativa che costruisce le condizioni finalmente dopo quaranta anni
Per mandare la Democrazia cristiana l'opposizione
Un partito uno
A cui si aderisce sulla base di un comune riconoscimento di valori
Che può essere una carta costituente come è stato detto da molti compagni
Che non è impossibile scrivere in questi giorni in queste settimane non solo come battono del partito democratico della sinistra
La Costituente non è decollata come avremmo voluto
Come poteva e può ma non sono poche le forze che sono scese in campo
Che già in quest'occasione io non vorrei più chiamare esterni ma compagni amici che insieme a noi discutere del futuro della sinistra italiana
Un partito pluralistico dove convivono e si misurano entro l'organismo vivo posizioni anche organizzate diverso
Attenzione però compagni
Non basta la convivenza
Non possiamo accontentarci di un condominio
Convivere poco bisogna cooperare e agire in comune bisogna garantire i momenti di unità i luoghi e gli strumenti con severità verso i militanti gli iscritti gli elettori i cittadini e rispettare gli impegni
E penso che siano sbagliate disperate le posizioni secessioniste
Separatisti che anche nella forma di una federazione che presupponga prima
Una rottura di fatto
Partito democratico della sinistra
Due termini che tracciano il campo ovvero del grande drammatico confronto nazionale e mondiale che ha aperto i due termini che delineano il perimetro del conflitto e della battaglia politica che ci troveremo di fronte non quella immaginaria ma quella che dovremo criticamente combattere come sarà governato il mondo
Con una democratizzazione dei rapporti all'avvenire dell'Italia una nuova stagione democratica o un potere ristretto oligarchico nelle mani del vecchio blocco moderato e delle vecchie classi dirigenti e quali valori saranno egemoni
I valori della pura competizione della forza dello sviluppo dissipa attivo è squilibrato
O quelli della solidarietà della cooperazione dell'equilibrio insomma
Una destra o una sinistra
Non credo che abbiamo visto male
Non penso in nessun modo che non ci siano verità
Che hanno trovato un ascolto in quest'anno nelle mozioni due-tre in tutte le posizioni espresse
Ma penso anche che siano forti queste parole
Che nel voto delle sezioni hanno trovato italiano al ventesimo congresso
Decida di dar vita a un nuovo partito che il nome del nuovo partito sia partito democratico della sinistra
Tale nome scaturisce da una grande idea che fissa le fondamentali coordinate delle forze dell'innevamento su scala mondiale l'idea della democrazia come dire del socialismo si propone che il nuovo simbolo rappresenti il grande robusto albero della sinistra
Un albero antico che può diventare più forte solo se accanto alle radici più profonde crescono per alimentarlo sempre nuove radici si propone che le radici dell'albero si è raffigurato in evidenza la quale simbolo il PC con le due bandiere sovrapposte la falce il martello e la stella il nuovo simbolo vuole anche in questo modo raffigurare
Accanto agli antichi strumenti del lavoro che rappresentano la furtivo di un'umanità pacificata con sei e con l'insieme del mondo naturale il verde che si unisce al rosso vuole trasmettere un messaggio di vita di speranza di lotta per il c.t.
Il nuovo partito il nuovo nome
Si pongono come conclusione coerente di tutte le lavorazioni passa e come inizio di una elaborazione nuova in vista del grande obiettivo del socialismo
La bandiera il nuovo partito sarà pertanto la bandiera rossa
O la parola
Ma io vorrei prima di tutto sottolineare perché io sono stato uno di quelli che
Ritenuto
Non bisogna rinviare ma bisognava fare il congresso
Nonostante tutti quanti sentiamo oggi l'urgenza dell'azione dello stare in mezzo alla gente
Perché sono convinto di questo
Perché i ritengo che non ci è uno di fronte
Cioè un problema grave
Che qui
Tutto presentare la mozione
Tutti alla hanno avete partecipato al grande appassionato
E anche drammatico dibattito di questo anno e mezzo
Tutti conoscono esattamente le posizioni e le proposte in campo non c'è bisogno di un supplemento di pedagogia da questi microfoni voglio dire solo questo
è stato un periodo duro di scontro e tensione tra di noi la lotta politica è stata condotta a viso aperto con risolutezza ognuno era convinto delle sue idee
Potevamo sicuramente risparmiarci qualche asprezza
Ma alla fine né in liquidazione come pure è stato detto
Ne è sbandata destro
Io sono convinto della svolta questa convinzione cresciuta in questo anno e mezzo
Io penso che senza un cambiamento davvero di fondo noi ci saremo condannati a testimoniare un grande passato
Ma come sopravvissuti di un'epoca di una stagione di un tempo che al tramonto
E penso ora che possiamo andare avanti insieme non disperdere le nostre forze
E senza scavare trincee chiuderci U arroccarci anzi in un rapporto aperto e fecondo con gli altri con la sinistra della Società del lavoro della che noi siamo per provare anch'essa ad alzare le vele
Non ha molte un Fallisi modico provare
Sono d'accordo con Cuperlo quando al Congresso nel quale la FIGC ha lanciato Sinistra giovanile e avete visto quanti giovani in piazza questi giorni ha detto forse ce la faremo
Esatto forse
Ma guai non provarci le cose avvenute in questi ultimi anni corse straordinarie sconvolgenti
Tra cui la fine di un movimento comunista internazionale di cui certo siamo stati non senza ritardi colpe ed errori gravi ma siamo stati grandi eretici
Ma queste cose ci impongono un cambiamento che riguarda vinto e sono convinto dunque che il problema che abbiamo di fronte si esattamente quello che ci ha posto di fronte il segretario del partito quello della costruzione di un partito della libertà dell'uguaglianza della solidarietà
Un partito tanto più dopo lo sguardo gettato sui piani solo su Gladio su doppi governi e doppi Stati che hanno tenuto sotto vincolo il regime democratico italiano e noi nonostante gli appelli di un fluviale incontinente presidente a repubblicani non archiviano il caso abbiamo chiesto la verità a Roma in centinaia di migliaia di persone e la verità continueremo a chiedere
Un partito che di fronte a ciò che oggi è più visibile si pone grande obiettivo di una rifondazione non arresterà il nostro impegno per una grande riforma
Istituzionale elettorato del sistema politico un partito che spezza le logiche di regime trasformisti che che mette in campo un piano di riforme
Che combatte l'invasione dei partiti nelle istituzioni la confusione tra politica e gestione che lavora l'alternativa che costruisce le condizioni finalmente dopo quarant'anni
Per mandare la Democrazia cristiana l'opposizione
Un partito uno a cui si aderisce sulla base di un comune riconoscimento di valori
Che può essere una carta costituente come è stato detto da molti compagni
Che non è impossibile scrivere in questi giorni in queste settimane non solo come battono del partito democratico della sinistra
La Costituente non è decollata come avremmo voluto
Come poteva e può ma non sono poche le forze che sono scese in campo
Che già in questo caso io ne io non vorrei più chiamare esterni ma compagni amici che insieme a noi discutere del futuro della sinistra italiana un partito pluralistico dove convivono si misurano entro l'organismo vivo posizioni anche organizzate diverso
Attenzione però compagni
Non basta la convivenza
Non possiamo accontentarci di un condominio
Convivere poco bisogna cooperare e agire in comune bisogna garantire i momenti di unità i luoghi e gli strumenti con severità verso i militanti gli iscritti gli elettori i cittadini rispettare gli impegni
E penso che siano sbagliate disperate le posizioni scissionisti
Separatisti che anche nella forma di una federazione che presupponga prima
Una rottura di fatto
Partito democratico della sinistra
Due termini che tracciano il campo ovvero del grande drammatico confronto nazionale e mondiale che ha aperto i due termini che delineano il perimetro del conflitto e della battaglia politica che ci troveremo di fronte non quella immaginaria ma quella che dovremo criticamente combattere come sarà governato il mondo
Con una democratizzazione dei rapporti all'avvenire dell'Italia una nuova stagione democratica un potere ristretto oligarchico nelle mani del vecchio blocco moderato delle vecchie classi dirigenti e quali valori saranno egemoni
I valori della pura competizione della forza dello sviluppo dissipa attivo è squilibrato
O quelli della solidarietà della cooperazione dell'equilibrio insomma
Una destra o una sinistra
Non credo che abbiamo visto male
Non penso in nessun modo che non ci siano verità
Che hanno trovato un ascolto in quest'anno nelle mozioni due-tre in tutte le posizioni espresse
Ma penso anche che siano forti queste parole
Che nel voto delle sezioni hanno trovato italiano al ventesimo congresso
Decida di dar vita a un nuovo partito che il nome del nuovo partito sia partito democratico della sinistra
Tale nome scaturisce da una grande idea che fissa le fondamentali coordinate delle forze dell'innevamento su scala mondiale l'idea della democrazia come dire del socialismo si propone che il nuovo simbolo rappresenti il grande robusto albero della sinistra
Un albero antico che può diventare più forte solo se accanto le radici più profonde crescono per alimentarlo sempre nuove radici si propone che le radici dell'albero si è raffigurato in evidenza l'attuale simbolo il PC con le due bandiere sovrapposte la falce il martello e la stella il nuovo simbolo vuole anche in questo modo raffigurare
Accanto agli antichi strumenti del lavoro che rappresentano la funzione Ivo di un'umanità pacificata con sei e con l'insieme del mondo naturale il verde che si unisce al rosso vuole trasmettere un messaggio di vita di speranza di lotta per il futuro
Il nuovo partito nuovo nome
Si pongono come conclusione coerente di tutte le lavorazioni passa e come inizio di una elaborazione nuova in vista del grande obiettivo del socialismo
La bandiera il nuovo partito sarà pertanto la bandiera rossa
O la parola
Ma io vorrei prima di tutto sottolineare perché io sono stato uno di quelli che ha ritenuto
Non bisognava rinviare ma bisognava fare il congresso
Nonostante tutti quanti sentiamo oggi l'urgenza dell'azione e dello stare in mezzo alla gente
Perché sono convinto di questo
Perché ritengo che noi siamo di fronte
Certo è un problema grave
Che è quello di vedere come si dobbiamo in queste ore
E sottolineo queste parole svolta storica
Tutto il discorso secondo me che abbiamo fatto prima di questa svolta
Non regge o non basta più
Questo il punto che mi preme di più sottolineare nel mio intervento
Che cosa voglio dire
Non solo in questi giorni in queste ore è successa è accaduta la guerra
Ma noi siamo dinanzi alla guerra del due mila
Alla guerra stellare per così dire come è stata chiamata stamattina da un giornale
Cioè al dispiegamento inaudito mai visto
Il sapere umano
Non si tratta solo dell'entità materiale
Della distruzione le cose che ricordava Mussi
Due mila bombardamenti al giorno in un territorio quando mai Listri
Ma della nuova tecnica della distruzione
Nelle forme inedite e possiamo dire anche straordinarie che essa assume
Non si vedono i morti
Non si vedono nemmeno la distruzione
Ai tempi miei
Coventry
La città inglese distrutta dal nazismo la vedemmo
E anche Hiroshima umori
Forse poi appariranno i morti
Oggi si vedono fuori dice
E segmenta
E sembra una guerra astratta
Sembra una guerra pulita
Le conseguenze si vedranno dopo
Il soldato spesso come l'abbiamo conosciuta nel passato
Sembra venire venire dopo
Assorbendone le sagome militari che sfrecciano nel cielo
Anche i missili di Saddam contro Israele
Sembrano impersonali
Anche gli eserciti quando si muoveranno
Aggirando
Questa è la nuova guerra che ne abbiamo dinanzi
E si capisce perché
In questa nuova fase della scienza della distruzione The tecnologica
Si capisce perché in questa fase la primazia
Degli Stati Uniti è schiacciante
E lascio agli scemi il piacere di vivere così faccio dell'antiamericanismo
E loro la tecnologia militare più avanzato
Gli alleati degli Stati Uniti compreso noi
Sono forse ausiliari die
E supporto politico
Ecco il punto che mi preme dico in generale che abbiamo visto
Presentato alla televisione
E l'Italia è oggi un piccolo segmento di questo supporto
Perciò in queste ore
Cambia non solo la nostra visione della guerra
Ma cambia il nostro ragionamento sugli equilibri mondiali
Giappone e Germania sono grandi potenze economiche
Forse più forti su questo terreno oggi degli Stati Uniti
Ma l'arma suprema è nelle mani degli Stati Uniti
E torno a sottolineare questione antica anti americanismo
E costatazione analitica oggettiva
La stessa Unione Sovietica assillare ma tonica
Manovrato di condizionare la supremazia dell'iniziativa politica e militare americana
Anche il discorso sull'ONU
Cioè di un germe possibile di regolazione mondiale
E anche secondo me essenziale
Se vuole avere delle basi serie deve partire da questa analisi reale se non ci vogliamo ingannare e dire delle frasi
Dobbiamo chiederci io di fatti se come in queste nuove condizioni della militarizzazione del mondo
E Dell'arte della guerra
E possibile realistico
Un comando militare ONU
Come è scritto nella Carta delle Nazioni Unite
Va beh
Comando militare ONU fuori del quale l'uso della forza
Resta obiettivamente nelle mani della più moderna e sofisticata Potenza militare
Per amara che sia questa constatazione dobbiamo dircelo se crediamo veramente ha un avvenire dello
E dobbiamo ragionare sul senso che ha con una oggi quel diritto di veto che in pratica ha lasciato gli Stati Uniti l'arma politica per per bloccare l'iniziativa di Mitterrand
E per dispiegare la macchina militare moderna che oggi vediamo in campo
E chiederci allora anche realisticamente se vogliamo discutere secco
Di fronte alla inaudita centralizzazione oggettiva sottolineo centralizzazione oggettiva
Che assume oggi la condotta della guerra
Cioè chi preme realmente
Il pulsante del video che della Rete di ordigni informatizzati
Collegati oramai a livello più avanzato questo il discorso sulla guerra
Sulla pace oggi
E dobbiamo partire dalla costatazione cruda
E siamo in ritardo su questi sviluppi siamo tutti sorpresi da questi signori
E che abbiamo dato una lettura ingenua peso
Queste un tentativo frequento di guardare in faccia le cose come oggi ci stanno dispiegando di fronte al
Un tale scenario ed è il secondo punto io voglio trattare
Sottolinea la svolta storica rappresentata
Dalla decisione del governo italiano di partecipare non solo a una guerra
Ma questa guerre
Il patto su cui poggiava la Repubblica si fondava su un ripudio della guerra è scritto nella Costituzione
E non c'è bisogno e non c'è tempo di sottolineare qui l'hanno fatto molti studiosi il senso che ha la parola ripudio che è più del rifiuto e più dell'altro
Ne dobbiamo dircelo sinceramente per cogliere la profondità della crisi che vive oggi non solo lo Stato ma la nazione di questo Paese e la sua comico
Infranta è anche la parità di condizioni
Che la Costituzione richiede per aderire a organizzazioni internazionali
Ancora di più
In una guerra
Che è quella di cui ho parlato
Non c'è parità tra l'Italia e quel comando militare USA di cui ho parlato
Non c'è parità
Nelle decisioni dell'ONU dove vige il principio di veto
A favore dei cinque grandi
E si è compiuto due giorni fa nell'Aule del Parlamento
Può essere comodo dire queste cose ma tacere davvero sarebbe colpevole
E in questo quadro diventa evidente e anche qui non possiamo dire Cellar lo
Il significato che assume il voto della democrazia cristiana e del Partito socialista
Il partito dove c'è la lista è un quel voto
Compio un passo avanti grave
E non possiamo nasconderci
Il Partito socialista viene da una tradizione pacifiste e antimperialiste
E si è sviluppata anche negli anni passati
Oggi multa determinerà questo delle contraddizioni
Qui io penso non è finito
Se vogliamo cogliere
Peso il significato di quello che è stato compiuto
Io credo che un problema spero si apre anche per ciò che riguarda la Democrazia Cristiana
E bisogna valutare bene che cosa significa questo accaduto
Per ciò che riguarda il retroterra cattolico della Democrazia Cristiana
Nel passato
Ci furono altri eventi
Dobbiamo dirci con franchezza che questi eventi questa volta non si sono un prodotto
Dossetti io ricordo bene fu contro il Patto atlantico
La Pira e Fanfani nel corso dalla guerra fretta
Sì moscerino un modo radicalmente diverso Scotti che voi sapete io non amo per nulla nel passato si era mosso in un certo modo verso il mondo arabo
Oggi
Come ha agito la sinistra democristiana
Che cosa è accaduto
Quali sono le ragioni e cui salvo alcune obiezioni di coscienza non s'è incrinato
Sottolineo questo ancora di più
Perché questo atteggiamento dalla Democrazia cristiana in contrasto con l'atteggiamento del ponte
Che ha avuto altri segni e altri gara ed è in contrasto anche per esempio con l'atteggiamento molto attivo delle ACLI di molti vescovi e di larghe fasce di volontariato cattolico
Mi sembra di grande più perché consideriamo che pensiamo l'importanza che un partito come la Democrazia Cristiana
E ricordare quanto può fare la nostra iniziativa
Se pensiamo al significato grande gli abiti ebbe in altri tempi
Il discorso
Di Bergamo
Di Palmiro Togliatti un uomo oggi sotto accusa infamanti e che invece aveva previsto
Grandi cose terribili che si stanno dispiegando in questi giorni
Sulla questione della guerra
Dobbiamo ragionare sull'atteggiamento inoltre e questo è il terzo punto che voglio sottolineare
E i riflessi che questa e anche qui dobbiamo essere sinceri e crudi
E non possiamo nasconderci che i riflessi possono essere interni
Proprio per questo motivo secondo me non possiamo attendere nell'azione e la lotta per il cessate il fuoco e per il ritiro ora
Delle navi e degli aerei italiani
Questa rivendicazione fondamentale in una posizione che abbiamo preso diventa essenziale per prevenire se ancora è possibile
Uno slittamento grave del mondo arabo verso certi esiti
E mi spiego io un pesante dimore del se devo dire la verità forse una delle cose che mi turba di più in questo momento
E probabile allora non ci sarà poi
Da lanciare alla temi contro i nuovi possibili sarda mosse
Oggi Saddam Hussein punta a mettere in campo la disperazione dei palestinesi
Per una guerra santa temo che se ci sarà sarà un martirio
E che non potrà reggere
Anche questo martirio
I palestinesi dinanzi alla guerra stellare del duo nel due mila Enna
E allora al di là dei morti e ci possono essere in queste giorni io vedo un grande rischio
Che gli arabi e altri nel Terzo Mondo siccome
E puntare sul terrorismo
E se qualcosa di questo genere camminasse allora davvero sarà ridicolo protestare Coni nuovi despoti alla Saddam
Ci saranno quindi ripercussione di fondo
Forse paraste paradossalmente queste ripercussioni ci saranno di fondo quanto più la guerra sarà breve
Tutto il discorso dunque verso il vertice terzo mondo devi fare i conti con quello che sta accadendo in questi giorni
Con questi eventi nuovi e qualora l'urgenza l'attualità della rivendicazione di una conferenza sul Medio Oriente
Essa oggi assume un valore strada per questo rapporto col Terzo Mondo
E la sua consistenza e decisiva
L'Italia è un contatto diretto col Lizzano e con la zona del petrolio l'orientamento del mondo arabo essenziale per il suo destino tutto il discorso nostro sul Mezzogiorno
E sapete quale situazione grave via nel Mezzogiorno
E legato è iscritto in questo quadro
Dobbiamo dire con franchezza
E noi non siamo a questo punto e non stiamo impostando ancora
Le cose così noi partito comunista e non mi interessa cui mettere voi a mozioni e correnti
Abbiamo esitato anche nella lotta contro gli F sedici
Di lotta su quel terreno
E rivendicare anche atti unilaterali oggi si vede che l'unilateralismo non era radicalismo ma era saggi
Credo
E si veda anche che c'è stato una volta sottovalutazione di tutto il grande tema del superamento dei Bleus
Visibile
E allora noi dobbiamo anche davvero analizzare le conseguenze di questi ritardi di errori e di analisi e porci il problema se le correggiamo e li correggiamo con chiarezza
E allora compagno musivo dicono storto
Quello che mi interessa se oggi correggiamo rivediamo alla luce della guerra stellare tutta la nostra analisi
Interessa se esplicitiamo questa correzione
Mi interessa se riconosciamo che dobbiamo riscrivere alla luce di quello che è accaduto tutti quanti
La valutazione che ne abbiamo dato delle dopo mille novecentottantanove e non per rimpiangere i blocchi di regimi di Spotify e il Patto di Varsavia
Mi interessa dico a Mussi se noi siamo in questo modo in grado di Lilli pensare e rilanciare un nuovo insomma vero sulla crisi della sinistra europea
Non sono d'accordo con il compagno Napolitano
Quando capisco con buone intenzioni cerca di Ras nascondere la crisi della sinistra europea
Evidente la Cdp di presenza e c'è stato da parte sua in questa vicenda e in questa lotta
E si vede oggi è anche questo non lo dico per per
Rimescolare il passato
Quando è stato esteriore il discorso sull'Internazionale socialista proprio perché non si fondava su un'analisi tempestiva di quello che è avvenuto
E la necessità anche se vogliamo impostare un discorso verso parti sue
Anche in certe
Non è stato in grado di misurarsi con l'evento che si delineava e secondo me per ragioni che non sono marginali
Ma per un modo
Limitato all'urto con cui ha ragionato sulle questioni del terzo mondo
Persino in termini dico economicismo e per un difetto eurocentrico che per esempio le gli ha impedito di vedere
Guardiamo le cose del passato il significato che aveva la grande rivoluzione pacifica nell'Iran e butto via l'imperatore senza spargere una goccia di sangue ma senza fondamentalismi
Dobbiamo riconoscere anche i nuovi protagonisti che sunnita
Secondo me sono due quelle che sono emersi con chiarezza in Italia ma anche loro
Pacifismo e ambientalismo
E il problema che che pongono is
Che quello per altro verso
Dico commesse sostenibile
La vita su questo pianeta un questo qua grado di sviluppo
Dell'Idi armi distruttive
Ma se questa è la ragione vera che ha messo in campo beh allora la questione del disarmo diventa centrale allora la questione del programma nostro
Questo governo ombra
Il rispetto i membri del governo ombra che non hanno votato come me dinanzi a questa guerra non voglio lanciare l'anatema però mi domando se anche questo è un significato di un governo ombra che davvero era ombra insisto
Dobbiamo vedere che c'è un nuovo pacifismo
Che combina radicalismo culturale concretezza
Pacifismo e ambientalismo sono stati proprio i protagonisti principali di questa risposta secondo me
Io considero positivo l'atteggiamento dei veri
Troverà nel significativo
Ciò che mi preoccupa
Mi domando se non c'è dietro questa vicenda un residuo di industria leasing
Lo eurocentrico e non gli può ammette di comprendere tutta la portata di ciò che è avvenuto
E anche una concezione statica dell'unità e stranamente nonostante le parole prescinde dei contenuti italiani
Credo che sia non solo diritto ma dovere di ciascuno di noi ragionare su queste cose
Credo che noi dobbiamo riflettere anche sulle culture del nuovo pacifismo
E sul fatto che nel nuovo pacifismo si combinano
In un modo interessante culture diverse
Che riescono a commenta e a produrre concretezza
Mi sembra di grande interesse il ruolo che hanno avuto le donne dei movimenti pacifisti diverse da quelle del passato
Dove essi erano molto presenti
Ma se posso dover alle parole redatte sbrigative in termini di ausiliari quando io penso di questi giorni immerge CCT messe capire perché sono state protagoniste
Si è visto in questi giorni anche il ruolo di un movimento di Class e di una forza come il Partito comunista
è riesplosa una anomalia italiana se è vero che in Italia il movimento per la pace è stato così forte in questi giorni
Anche per la presenza di questa Ford per le sue radici antiche ma anche per quelle nuove allora io credo che tutti quanti dobbiamo riflettere tutti non solo noi
Della rifondazione sul significato di questo patrimonio ora la scissione il ritiro anche di una parte di questa forza
Diventa esiziale nei termini della battaglia come si presenta
E parlo qui non solo dei vecchi come me ma dei molti giovani che sono comunisti
E che sono stati una componente chiara di questi movimenti
La grande questione che io pongo ai compagni della maggioranza
In questa congiuntura così grave
Questi compagni
Gli allontaniamo li perdiamo
Lasciamo andare
E dunque
Nella nuova condizione che ci si Prestes
Il Churchill e di di una stavo per dire convivenza ma il termine come penso che non mi piace
Di una lotta comune
Davvero ogni trattamento
Mi sembra folle respinge
Respinge
Mi sembrerebbe grave sbagliato
Se la maggioranza non comprendesse e tutto il quadro a questo punto è mutato tocchiamo agire tutt'
Anche per porci veramente che cosa è
Una politica di governo che cos'è un ruolo dell'Europa
Se è vero
E la città
Secondo me perché nei casi migliori appuntato vedi la questione con Arafat su rapporti di vertice e non sulla creazione in tutto nuovi soggetti politici anche nel Terzo Mondo cioè su un nuovo internazionali
Perciò io ho finito la svolta a mio giudizio deve essere profonda e impietosa e tutta la lettura lo sottolineo già della vicenda post mille novecentottantanove compreso le vicende drammatiche dell'Oriente che è entrata in crisi tecniche va sottoposta a revisione
Quella visione
Tutto il nostro discorso
O il congresso che faremo questo avrà questo coraggio o restare indietro anche su Gladio
E cioè sull'involuzione sulla crisi della Prima Repubblica
E anche sulle difficoltà delle lotte sociali
E la riforma del partito a me sembra necessaria noi non per
Realizzare un regime di tolleranza
Ma come capacità di comprendere e parlare alle nuove soggettività ed esperienze e stanno maturando nei giorni terribili di questa crisi
Pacifismo che in campo per gran parte senza quattrini senza apparati senza strumenti moderni di comunicazione pagando quale la potenzialità
E come sta cercando un modo nuovo di fare politica
Al dirà e fuori da strutture invece rigide e centralizzato
Il paragone con i sindacati è impressionante
E allora la riforma della politica significa riflettere su queste cose
Davvero il congresso di Rimini mi sembrerebbe una cosa grave e deludente se non chiamarsi tutti quanti
A misurarsi con questi problemi e a rinnovare tutta quanta l'azione nostro
Una parola accompagnò
Do la parola al compagno Antonio Bassolino perché illustri la mozione per un moderno partito antagonista riformatore
Io lo condivido
Innanzitutto la decisione della federazione di Roma
Di tenere da stamane lunedì sera
Il congresso
Può esserci in tutto una parte del partito e ognuna delle tre mozioni
L'idea che questo congresso di Roma e i congressi di federazione siano in qualche modo un ingombro un impiccio
Perché schiacciati tra congressi di sezione che avrebbero già discusso e deciso su tutto e il congresso nazionale
Oppure perché c'è la guerra
E dunque il compito nostro è solo agire è solo muoverci
Ora io sono del tutto convinto della necessità di stare in campo per fermare la guerra del tutto convinto dell'azione di massa e non solo quando c'è la guerra ai congressi di federazione
E proprio per il momento che viviamo perciò che scuote il mondo per la portata delle grandi scelte che occorre fare
Avere un congresso vero
Significa dunque riflettere a partire dalla realtà che oggi c'è di fronte non ripetendo in un prolungando la fase che alle nostre spalle
E significa anche attrezzarci meglio per intervenire soccorso delle cose
Nuovi adesso mi sembra abbiamo una possibilità in più
Grazie alla posizione unitaria che siamo riusciti a costruire
E che ora è da sviluppare con coerenza
Per farne un invito
E per suscitare è come sempre il punto
Un ruolo attivo del nostro partito
Un ruolo di promozione ulteriore di un grande movimento per la pace
Questa funzione né oggi possiamo esprimere la meglio e con più efficacia
Perché c'è stata una posizione nuova ed unitaria una correzione
Una posizione corrispondente sentimenti chiari e profondi che vi sono nel Paese
Una strada diversa dalla guerra come è stato già ricordato c'era a questa strada è stata preclusa
E non ricercata davvero e fino in fondo non aiutava una strada diversa
Che essere una risoluzione sbagliati
Perché essa incisiva in sostanza il diritto alla guerra giusta
Toglieva senso e forza all'embargo
Che aveva bisogno di tempo
E la cui ragion d'essere in primo luogo era dentro uno schieramento difensivo
E non invece appendice di un enorme schieramento offensivo come ormai da Missy era nello stesso posto
Risoluzione dell'ONU che arriva a stretto la situazione o una trattativa che poteva vincere o la guerra che ce sta può parlare a grandi forze del Paese
Posizione che al tempo stesso si scontra con un assetto politico
Quindi orientamenti delle classi dirigenti
Io penso che noi dobbiamo sapere ben distinguere
Non fare di ogni erba un fascio lavorare con intelligenza e capacità per acuire le contraddizioni in mezzo agli altri e al tempo stesso dobbiamo saper guardare in faccia la realtà
Per la battaglia che di fronte hanno
Il fare i conti con problemi immediati e di prospettiva che si intrecciano influiscono reciprocamente tra dirò
Nuova esso grandi masse catodico
Perché esse possono influire più di quanto finora non è avvenuto dentro la DC si dove qualcosa si è mosso ma troppo poco rispetto alla portata di problemi
E soprattutto io penso un muoverci con grande intelligenza verso i giovani
Verso ragazze ragazzi di tredici quattordici anni
Che stanno scoprendo brutalmente la politica sul tema della guerra e di fronte alla guerra
Ragazze e ragazzi giovani che si sono educati molto di più delle nostre generazioni ad una cultura di raffinate tecnologie hanno conosciuta per ore e ore ogni giorno dagli schermi della televisione le più spietate forme di violenza
E vedo no oggi la finzione della guerra che si trasforma nella realtà della violenza e della guerra
Io penso che se noi sapremo muoverci con intelligenza
Potremo aiutare nei prossimi giorni nelle prossime settimane la nascita di una nuova generazione politica
Come a volte è avvenuto e avviene in certi passaggi decisivi della storia in una di quelle svolte storiche come questa di cui parlava un attimo fa compagni Ingrao
Aiutare la nascita di una di ragazzi di ragazzi che riempiono in questi giorni le scuole e le piazze
E guardando i quali io penso che ognuno di noi in questi giorni ha riflettuto in questi giorni stando magari alla Camera
E il Lindy sudando in Parlamento vorrei dirlo con schiettezza
La distanza grande
Tra gran parte del ceto politico italiano e gli interrogativi le domande le ansie di tanta gente e di tanti giovani libera e visibile reale il contrasto
Tra chi poi si è chiesto in queste ore come mai e perché i comunisti italiani avrebbero assunto la giusta posizione che abbiamo assunto ora in questi giorni mi ha fatto per esempio mio figlio che comincia le sue prime esperienze
E la domanda vera è
Come è possibile che il Parlamento italiano abbia approvato il coinvolgimento dell'Italia in questa guerra
Ecco perché io penso che allora più di prima
Noi dobbiamo in queste ore essere eletti nelle nostre richieste
Fermare la guerra
Conferenza sul Medio Oriente dare più rilievo il più forza al tema dei palestinesi e vorrei dire più di prima
è problema non secondario
Ma più di prima più delle settimane scorse più dei giorni scorsi
Probe ritirare chiedere il ritiro dei rilievi e delle navi perché questo è un modo dell'Italia per dire no alla guerra così come io penso dobbiamo essere pronti a chiedere il rifiuto in Italia dell'uso delle basi USA innato in un Paese come il nostro di fronte a un possibile allargamento del conflitto
E al tempo stesso fare i conti con questioni più di fondo nuovi ed altri in Italia
Io penso con questioni anche di analisi di cultura politica generale di parametri di giuridici
Non ci aiuta a fare un solo passo in avanti enti che potranno vinile in futuro
E qui io penso noi dobbiamo a ben vedere
La cultura occidentale già ritenuta la cultura per eccellenza ha portato con sé un certo disprezzo di culture diverse
Una incapacità HPV del a dialogare in qualche modo ed anche la cultura europea di sinistra tanta strada da fare di fronte a sé
A me colpisce molto
Che perfino su un tema che ci riguarda da vicino come quello dell'immigrazione a Roma in Italia un Paese come il nostro
La stessa cultura di sinistra quella più democratica al più integrare Shore adeguarli
Alle nostre visioni del mondo
Una difficoltà grande a fare i conti con grandi diversità culturale nel mondo di oggi
E dunque anch'io penso che grande debba essere l'impegno da profondere per una serie nuova analisi del quadro internazionale e mondiale
Per avere in mezzo ai minori una discussione più di fondo che in realtà non c'è stata davvero in questa
Sul quadro internazionale e mondiale
Oppure una discussione che quando c'è stata
è stata troppo sovrapposta e confusa ci sono c'è un'autonomia di piani ed i livelli che era ed età rispettare
E io penso che l'errore più grande che ognuno di noi può fare vorrei dire anche e in primo luogo ai compagni della maggioranza la cosa più vecchia che ognuno di noi può fare
Ragionare nei prossimi giorni sostenendo che tutto ciò che è successo e succede e la conferma di quello che si è detto prima e di quello che ognuno di noi ha detto prima
Niente sarebbe culturalmente più peggio di questo
Mentre invece io penso che per ognuno di noi però in mozione e posizione se il problema di fare passi in avanti alla situazione normalizzata di un mondo pacificato
Ma siamo sempre più in presenza di un'epoca e di un mondo di grandi conflitti che possono essere perfino più aspri di prima e di una volta e che dunque si richiedono scelte nuove
Un ruolo davvero necessario e decisivo dell'ONU ruolo che però e tutto da conquistare
Perché l'ONU attuale e ancora in gran parte espressione del vecchio mondo di alta e non del mondo di oggi
E scelte radicalmente nuove sul piano di modelli di sviluppo di rapporti con il sud
Più il mondo e qui anch'io penso io la crisi per me gravissima della sinistra europee
Così come si esprime in questi giorni
Si è già espressa di fronte alla questione della Germania inizia espressa drammaticamente in questi mesi
Io vorrei dire con schiettezza che su questo tema è enorme la crisi gravissima della sinistra europea noi discutiamo troppo
C'è in mezzo a lungo in silenzio il reticenza quasi che vorrei dire parlare di crisi gravissima della sinistra europea volesse dire non fare una scelta di riformismo europeo oppure mettere sullo stesso piano coi stesso piano
E però questa crisi gravissima della sinistra europea c'è ed è tutta aperta davanti a noi
Ed è tutta aperta dita della nostra adesione all'Internazionale socialista e tutta per certo e deve spingere nuovi e altri grandi forze della sinistra europea all'lavorare
Attorno all'elaborazione di un nuovo socialismo europeo fatto di idee di cultura diversa di coerenza tra il dire il fare
Così come compagne e compagnie
Io penso che dobbiamo ragionare a partire dalle vicende del golfo di questi giorni
Anche per ciò che riguarda la politica interna stando lì io guardando in televisione del cinismo indica ipocrisia di Andreotti
Io penso però che noi dobbiamo ragionare su qualche cosa di più profondo
Io penso che riemerga o un dato storico del nostro Paese
E cioè l'esistenza di un certo rapporto subalterno quegli Stati Uniti
E in particolare con le forze più conservatrici degli Stati Uniti
Di tutta una parte del ceto politico italiano di questa maggioranza riemerge il fatto che è un incerto rapporto subalterno Guly Stati Uniti viene visto inteso il vissuto poi dirà
Perché ci dice a mio avviso all'ora
Come la giusta prospettiva da perseguire
La giusta prospettiva di Governo per il nostro partito
La prospettiva della costruzione di un'alternativa di governo che veda un partito come il nostro in funzione essenziale comporti un cammino non semplice
Ma un cammino Maspero
Fatto di ostacoli da superare
Di rapporti di forza da modificare da cambiare di spazi che ci sono e che dobbiamo riuscire a coprire altrimenti semmai un abbiamo conoscenze
Sa di questa spezza un anche a tanta gente che guarda noi se non abbiamo chiaro il cammino vero che è di fronte all'alternativa
Se non rendiamo Chiara la serietà della crisi della democrazia italiano di grandi fondamenti della Repubblica
E se non lavoriamo perché da essa si riesca
Con una coraggiosa riforma elettorale con necessarie riforme istituzionali ma soprattutto così io penso avviando una grande riforma intellettuale immorale del Paese
Creando più legami tra crisi della democrazia e questione sociali tra problemi tra un grande lavoro da fare un grande compito perché invece io vedo molto una grande separazione tra questi piani
Istituzioni e democrazia e società Italia
Mi sembra significativo e davvero curiosa da questo punto di vista
Siamo in un Paese nel quale si discute moltissimo
Se il cittadino lavoratore
Può e deve leggere direttamente il Presidente della Repubblica
E si discute molto poco quasi niente se il cittadino operaio metalmeccanico può e deve decidere sul suo contratto di lavoro e su ciò che riguarda la sua linea
Eh io penso perfino più profonde
Per discutere come dobbiamo fare in un congresso di federazione
E una separazione chiudendo il ricorso
E che ha spesso nella testa del movimento pirati nel suo insieme
Nostra
Del sindacato di altre forze di sinistra io solo colpito molto dal fatto che in questi ultimi due mesi e proprio a Roma noi abbiamo avuto grandi momenti di lotte grandi manifestazioni mezzo milione di pensionati
I meccanici
La grande manifestazione su Gladio la passeggio romane gli studenti grandi lotte e manifestazioni e però una difficoltà politico di massa
A movimenti politici di massa una difficoltà per noi e per altre forze del movimento operaio a stabilire Fini e legami hanno farla vivere ognuna il suo conto
E il problema riguarda lo voi altre forze di sinistra e riguarda il movimento sindacale il quale però ma perché deve essere
Gli alberi
Devi spingere molto di più sulla pace su Gladio sulla democrazia
Lavorare per superare questo contrasto per andare al di là di questa separazione
Vuol dire allora sforzarci io penso tocchi la politica e anche la politica nostra riescano a rimotivare Rossini conflitti
Nei conflitti dentro l'impresa stando da una parte quella del lavoro in direzione di forme di autogoverno e di auto determinazione delle donne e degli uomini che lavorano
Per lui motivarsi e nei moderni conflitti dentro la società
Con un partito che ad altri soggetti abitative ma dai quali pacifisti ambientalisti movimenti femministe anche dall'imparare e da apprendere
E un partito che si ponga come una parte senza cioè di fronte a noi credo ci riguardi tutti lo dico oggettivamente un grande paradosso
Siamo alla vigilia divini
Stiamo per costituire per far nascere un partito nuovo della sinistra e così poco quasi niente abbiamo finora discusso di quale partito nuovo
Di quale forma modo di essere funziona quali caratteri essenziale e cioè della grande tema che assieme a quale politica e il tema dicessimo del nostro attenti
E io penso che su questo noi dobbiamo del discorso
Per avere un partito
Nel fare
La trasmissione dall'alto verso il basso
La funzione di orientamento
Ma un partito nel quale spingere ad una maggiore creatività Davide quadri critici che a partire dall'esperienza e dalla riflessione sulla esperienza spingono ad un partito più democratico
Ad un partito che non passi da un vecchio centralismo democratico che avremmo dovuto superare già tanto tempo fa
A un partito rigidamente permanentemente diviso in correnti cristallizzato
Ma un partito
Con una ricca di Lucrezia interna
Dentro il quale dissi a capofitto assieme nei prossimi giorni tutto assieme lavori acché il nuovo partito della sinistra italiana ebbe europea
Sia una forza che sappia parlare ai lavoratori che al Paese e tutti quanti assieme contrastare ogni possibile forma di scissione esplicita o silenziosa
Perché così io penso ogni perdita delle nostre forze attuali sarebbe una ferita grave per il partito e per tutta la prospettiva che davanti hanno lavorare in muoverci per un partito della concretezza
Che sappia far politico ogni giorno in mezzo alla gente con le lotte
E anche io penso un partito della giusta utopia
Un partito che cambia ma non perde all'anima di un grande bisogno di trasformazione capace di parlare alla ragione e ai sentimenti di milioni di donne e di uomini concependo una giusta utopia come il luogo della critica della lotta della speranza e vorrei aggiungere
Come è sempre stato da Machiavelli in poi nelle migliore cultura europea la giusta utopia come il luogo anche del vero grande realismo
Di chi stando dentro la società e le sue contraddizioni lavora qui spostare profondamente il radical anche oltre il capitalismo e gli orizzonti di questa società io so bene
E una prospettiva socialista nuova non è una necessità scritta lì la storia nell'ordine naturale delle cose
Il però
Proprio perché nessuno di noi dire avere più in testa vecchi meccanici ismi proprio perché è una prospettiva di socialismo nuovo non è scritta necessariamente la storia
Vorrei chiedere e domandare perché allora invece nella storia dovrebbe stare iscritto necessariamente e addirittura per l'eternità il capitalismo e gli attuali sistemi di rapporto tra le donne et al giuoco meritoria
Dalle donne e dagli uomini in carne ed ossa con le loro lotte e con le loro idee ed è stando in questa società quindi le sue contraddizioni che spetta alla sinistra a un partito come il nostro lavorare perché questa possibilità si trasforma in realtà io penso che tanti di noi e tanti di noi devono continuare dentro il nuovo partito
Senza steccati in mezzo a noi
Ma devono continuare un'opzione una battaglia perché il partito nuovo
Riesca a mantenere gli hard attualizzare grandi ideale di trasformazione chiara e profonda della realtà
In questo senso cioè
Ai quali mi sono rivolto nei giorni scorsi con la lettera pubblica
E anche a tante compagnie tanti compagni della prima mozione della maggioranza che condividono l'ispirazione di una grande forza chiaramente collocata a sinistra vi sono io credo gli spazi
Per continuare assieme non solo una militanza ma un una grande battaglia
Vi sono spazi da riuscire a coprire per avere un partito all'altezza dei tempi per avere una forza che porti avanti la battaglia per i nostri ideali di libertà di democrazia il socialismo
Parlare
Voglio dire che
Si possono inviare qui le richieste d'intervento adesso noi dobbiamo passare all'adempimento successivo e cioè la elezione delle commissioni
Gli elenchi dei componenti che si propongono per la Commissione elettorale per la commissione Politiche per la commissione verifica poteri sono stati distribuiti ma non a tutti e in uno degli elenchi mancano due nomi
Perciò io dovrò leggere
La proposta di commissione elettorale di commissione politica e della commissione su questo punto
Vorrei pregare tutti coloro che
Vogliono proporre la loro richiesta di intervento qui alla presidenza di Roma si è Parsi
Sul davanti della presidenza perché questo ritarda poi i nostri lavori
Passo quindi alla proposta dei nomi per la commissione elettorale
I compagni
All'Oca Marissa Antolini Claudia ardito Maria Grazia battaglia Pino
Bianchi Stefàno Biasini Cristina Bonistalli Alvaro
Carola coscia Maria De Cesaris Walter Digeronimo Luciano Di Tella Pierino Duranti Rossella Fregosi Giorgio
Gabriele giusti Grillo Giovanni Iannilli Armando in Vellone Gustavo Laurelli Luisa Lopez Gennaro Lorenzi Stefano
Mallardo Anna Maria Mancini Nina
Mancini o Livio Marchetti Francesca Mascolo Monica
Meta Michele mondani Paolo Monteforte Daniela montoni Alessandra mosso Umberto napoletano Pasqualina
Natoli Silvio Novelli Flavia
Palladini Iusco
Pucci Maurizio un genitore Pino Ribechi a Roberto Rispoli Claudio Rosati Antonio Salvatori Massimo scacco Augusto Schina Mario
Siena Claudio Simoni Francesco speranza Francesco spirito Giuliano Stazzi Marino Taranto Cecilia dopo la vittoria Ubaldi Elena Vichi Franco
Commissione politica
Albini Piero Anastasia Stefano
Che succede la voce dipende dal microfono
Albini Piero Anastasia Stefano Antonelli Roberto a Raul io vera Basile Gabriele Carapella Giovanni
Carli Anna Maria
Carnovale Amedeo carrozzine Maurizio Cesaroni Susanna chiusi Tiziana Cimaglia Fabio con Berio Marina Corciulo Anna Cuccia Agnelli Famiano Will o Roberto D'Alessandro Giancarlo
Dava Aldo De Chiara Piero
Degni Roberto del fattore Sandro Della Seta Piero Di Giorgio Giorgio Di Virgilio Luigia Fiorillo Dino fornì Giuliana Francescone Illiano
Dal letto Gigliola gentili Sergio Gianna angeli Rossana Jeanne Antonica BL greco gli ovini e Maria Antonietta Lasalvia Rocco la Bucci Adriano leoni Carlo Lo Bianco Luca lo richiedo Ambra lo ballo Antonio Luciani Aldo Lusignani Massimo Magno lini Giovanni Marzi Pina massimi Dario Mastro uscì Carla Mele Giorgio Michetti Maria Montino Esterino
Morelli Sandro orti Alba Pasquali Anita Pinto Roberta Polillo Marco pontini Massimo Punzo Luigi reali Roberta Sallustri Massimo Salvagnini Piero Salvatore Enrico Santoro Francesca Sartor Ugo Vittorio Sciarra Enrico Sentinelli Patrick per Travaglini Carlo Tronti Mario Valentini Sandro Vetere Ugo Volpicelli Franco isola Angelo
Commissione verifica Poteri
Bruni Silvia Franceschi cristiano Mancini Piero
Regard Maria Teresa Sacco Sergio Pucci Walter vitale romano
Apro la discussione sulle proposte relativi alle commissioni prego Pasqualina Napoletano
Io mi scuso ma sono molto critica verso questa proposta in che senso che noi abbiamo accorciato di molto che sia un confronto politico anch'esse serrato che interloquisca con quello che succede fuori di noi
Trovo del tutto sproporzionato la proposta sia di presidenza che mi pare pletorici Issime cioè nel senso che se dovesse decidere e qualcosa molto difficile ma soprattutto questa pletora nelle Commissioni cioè questa proposta svuota il congresso perché molti dei compagni faranno magari nelle Commissioni ma veramente anacronistica rispetto a al cambiamento che noi abbiamo proposto del nostro lavoro e congressi attuali l'altro forse diciamo qualche compagna in queste nuove regole ci dovrebbe essere scritto che le Commissioni forse non devono su varare un decimo un quinto dei delegati tra l'altro queste commissioni non mi parrebbe amano fare grandissimo lavoro io del dibattito e poi anche nelle decisioni la trovo francamente anacronistica questa proposta
Va bene sul punto posto dalla compagnia napoletano c'è qualcuno che vuole intervenire
Mi pare che non ci sia nessuno se se se non vedo male
Prego
Naturalmente
Abbiamo ascoltato la compagnia Pasqualino napoletano adesso
Mickey Staderini possiamo ascoltare un intervento a favore uno contro poi chiudiamo su questo pure dire che appoggio enormemente quello che ha detto la compagnia prima e vorrei aggiungere un'altra cosa io è solo il secondo congresso a cui partecipo e posso anche capire questo sistema sia funzionale serve a non perdere tempo ma se allora qual è questo errore di questa Commissione tra le oltre tutto un congresso dovrebbe servire a conoscerci io non credo credo che le persone proposte debbano essere conosciuti anche per i nuovi anche se i nuovi sono una minoranza e credo che anche i i mille delegati non si conoscano abbastanza fra loro e quindi vorrei anche oltre a ridurre moltissimo queste commissioni anche che le persone che ne fanno parte si presenti non si facciano conoscere almeno
Questo è un intervento a favore della proposta di di di metodo della compagnia napoletana
Napoletano se c'è un intervento contro io gli do la parola se no passiamo a decidere sul punto
Non ci sono interventi contro io sottopongo al congresso non è una decisione che può prendere la pace napoletano è una proposta di mutamento nell'ordine del giorno
Sospendiamo ascoltate un attimo sospendiamo immediatamente questa seduta per dare la possibilità entro un tempo breve alla presidenza di fare una proposta più ristretta e concentrata di Commissione questo mi sembra che debba essere la soluzione che scaturisce dalla proposta la compagnia napoletana quella di tagliare drasticamente il numero dei componenti delle commissioni
Per tagliarlo dovete dare un breve spazio di tempo alla presidenza per fare una proposta di taglio
Io metto ai voti questa proposta chi è a favore
Qui a io ho bisogno dell'aiuto di qualcuno che faccia la rilevazione dei voti
Julia sputarmi
La compagnia napoletano ha sottolineato la necessità che vi sia un taglio nel numero dei componenti delle commissioni questo taglio può e deve essere proposto alla presidenza
Il Congresso decide adesso su questo punto dare uno spazio di tempo a partire da subito alla presidenza per poter fare tra mezz'ora tre quarti d'ora una proposta di commissioni in modo da votare
Subito sulle commissioni tenendo conto dell'esigenza di tagliare sono stato chiaro
Bene allora votiamo su questo
Chi è a favore di questa proposta alzi la delega
Proposta di Pasqualina tradotta
Prego
Ma sì certo certo certo
Allora
Vogliamo vedere chi è contrario
Va be'la proposta è accolta
Io dice anticipare
è un po'di tempo per il dibattito va bene allora
Accogliendo la proposta del congresso la traduciamo temporalmente interrompiamo adesso e alle ore quindici in punto la presidenza si presenta con la nuova proposta pratica amo il dibattito secondo l'ordine del giorno previsto
E
Se volete prendere posto io credo che dobbiamo dare inizio ai nostri lavori
Intanto approfittiamo per vedere se si se si sente in fondo
Voi
Aspetta perché
Dare alle compagnie ai compagni alcune
Notizie che si riferiscono
All'ordine dei lavori
La seduta
Pregherei le compagne e i compagni di prendere il posto di non parlare
Come dicevo i lavori della seduta
Di oggi pomeriggio si protrarranno fino alle ore venti e trenta
Cioè
Un punto che volevo richiamare
All'attenzione e le compagne dei compagni congressisti
Paragrafo dieci sei del regolamento congressuale
Prevede ai congressi non possono essere proposti ordini del giorno sui singoli temi politici di ordine generale trattati nelle mozioni possono invece essere proposti ordini del giorno su temi locali
Su di essi la commissione politica si pronuncia sull'ammissibilità ed esprime il proprio parere l'ordine del giorno è sottoposto al voto del Congresso in caso di parere contrario dalla commissione
In caso di parere favorevole considerato approvato se un iscritto
Scusate se il dieci per cento dei delegati non ne chiede il voto al congresso quindi la commissione politica decide sulla ammissibilità
Se si pronunzia intento contrario vota il congresso se è favorevole l'ordine del giorno si considera approvato a meno che il dieci per cento dei delegati non ne chiede il voto in Congresso
Naturalmente la presentazione dell'ordine gli ordini del giorno è possibile fin da ora è aperta
E io fisserei un termine in modo da dare la possibilità alla commissione politica di vagliare gli ordini del giorno eventualmente proposti e di lavorare su di essi
Il termine quello delle undici di domani mattina
Risulta quindi stabilito che le compagne e i compagni che intendano presentare al Congresso ordini del giorno su argomenti politici
Di portata e di interesse locale come previsto dal paragrafo dieci punto sei possono presentare questi ordini del giorno nella giornata di oggi e domani entro le ore undici
Io passo ora
Proporrei i nomi per la commissione elettorale per la commissione politica e per la commissione verifica Poteri
Nell'intervallo del pranzo si è lavorato
Sulla proposta originaria tenendo conto di quel che era stato detto negli interventi e che erano stati qui e nella proposta avanzata di ridurre il numero dei componenti delle commissioni
Voglio ricordare perché questo è stato rilevato nella breve riunione che c'è stata qui per effettuare il taglio che a questo congresso partecipano settecento ottanta delegati
Naturalmente il taglio dei nomi è stato effettuato tenendo conto
Del riferimento
Di questi compagni delegati all'una o all'altra delle mozioni congressuali e quindi lavorando d'intesa con i compagni delle varie mozioni congressuali
La riduzione c'è stata ed è di circa un terzo rispetto alle proposte originaria
Vi leggo i nomi della commissione elettorale
Allocate
Marisa ardito
Posso leggervi soltanto i cognomi che facciamo prima
Hai ragione allora Allocca Marisa ardito Maria Grazia battaglia Pino Bonistalli Alvaro Caroli rossa Cervellini Massimo Cinquepalmi Vito Civita Michele coscia Maria
Per Cesaris Walter Di Tella Pierino Gabriele giù sì brillo Giovanni
Iannilli Armando Laurelli Luisa Lorenzi Stefano Mallardo Anna Maria Mancini Nina Mancini Ovidio metà Michele
Mondani Paolo mosso Umberto Monteforte Daniela Novelli Flavia Passuello Maria Grazia Prisco Franca un g tori Pino
Ripeta Roberto Rosati Antonio Salvatori Massimo scacco Augusto Schina Mario Siena Claudio Simoni Francesco Speranza Francesco Taranto Cecilia Tola vittoria
Ubaldi Eden ambiti Franco
Commissione politica
Albini Piero
Anastasia Stefano Antonelli Roberto avrà uno io vera Bettini Goffredo Bracci torsi bianca Carapella Giovanni Carli Anna Maria Carnovale Amedeo carrozzine Maurizio chiusi Tiziana
Con Berio Marina Corciulo Anna Crucianelli Famiano Willow Roberto dava Aldo De Chiara Piero degni Roberto Del Fattore Sandro
Della Seta Piero Di Giorgio Giorgio Di Virgilio Luigia
Francescone indiano galletto Gigliola Gianna Angeli Rossana
Gian Antonio Gabriele indiretto Giovanna Ingrao Pietro da Bucci Adriano leoni Carlo Lubiana Co Luca lo richiedo Ambra lo Vallo Antonio
Luciani Aldo luci Miani Massimo Marzi Pina Michetti Maria Montino Esterino Morelli Sandro orti Alba Pasquali Anita intorno Berta
Polillo Marco compiti Massimo Pucci Maurizio reali Roberta Sallustri Massimo Salvani Piero sarto con Vittorio Sentinelli Patrizia Tortini Ornello
Tabacco Marcella tikka Antonella Tina Burri Pelino Tocci Walter Travaglini Carlo pronti Mario Valentini Sandro
Better e Ugo Volpicelli Franco Zola Angelo
Verifica poteri Bruni Silvia Franceschi Cristiano Mancini Piero Regard Maria Teresa Sacco Sergio Tucci Walter di tale romano devo dire anche
Dunque quindi chiedo scusa è saltato un nome nella proposta dalla Commissione elettorale che il compagno in Bellone Gustavo
Che si intende quindi inserito nella proposta dalla Commissione elettorale devo dirvi anche che nel formulare le proposte si è
Valutata l'opportunità e quindi posta l'esigenza di regolare i nostri lavori in modo che le riunioni della Commissione elettorale della commissione politica non coincidano con i lavori del congresso
Questo è la proposta che io sottopongo al congresso
Apro la discussione sulla proposta per poi passare al voto
Se non ci sono interventi
Prego
Il compagno Santarelli
Dunque compagni io capisco che questo è un una proposta che tiene conto di molte cose soprattutto dell'equilibrio tra tra le componenti però la cosa per cui intervengo perché nella proposta dalla Commissione elettorale
Salta il nome del compagno spirito che è il segretario della sezione San Lorenzo credo che sia una delle realtà fondamentale più importanti anche le nel corso delle speranze l'ultimo anno
E soprattutto
Diciamo con la mancanza di questo compagno
Si ripropone complessivamente si fa una proposta che tiene conto molto
Appunto delle esigenze così di emozione ma soprattutto di apparato ecco per questo io non sono d'accordo
E sono comunque d'accordo per l'inserimento compagnie ospiti
Bene sei non ci sono
Altri interventi
Io dichiaro di accogliere la proposta avanzata al compagno Santarelli e metto ai voti le proposte di commissione elettorale commissione Politiche commissione verifica i conti Poteri
Prego i compagni se
Sono favorevoli
Sì ho detto la presidenza accoglie la proposta avanzata la compagna Santarelli si tratta il compagna Spini dov'è inserita dalla sezione San Lorenzo lo inseriamo
E nella commissione politica
Esclusa elettorale si nella Commissione elettorale
Per questo metto ai voti la commissione politica chi è a favore alzi la delega che vi prego rigorosamente di alzare la delega non la mano
Si vota contro
Chi si astiene
Metto ai voti la commissione Politiche approvata secondo la proposta che abbiamo avanzato metto ai voti la proposta di commissione elettorale integrata dalla proposta avanzata al compagno Santarelli chi è a favore
Chi vota contro
Chi si astiene
La proposta di commissione elettorale accolta metto ai voti la proposta della commissione verifica Poteri chi è a favore
Chi vota contro
Chi si astiene
La proposta di commissione verifica poteri e approvata
A questo punto
A questo punto noi
Siamo alla fase dell'apertura del dibattito
Allora la parola al compagno Travaglini che chiede di intervenire su un punto procedurale che preliminare al dibattito
Travaglini sezione universitaria
Chiedo di intervenire sulla questione che aveva accennato il presidente
Riguardo la presentazione di ordini del giorno locali purtroppo il regolamento congressuale prevede diciamo la limitazione molto stretta alla possibilità di dibattere su mozioni diverse da quelle nazionali e in particolare sull'ordine del giorno che abbia una rilevanza politica generale credo che questo sia stato un errore grave
Nella compilazione del Regolamento congressuale che tra l'altro costituito un
Un vincolo forte del dibattito all'interno le sezioni
Quindi io chiedo che però alla luce della situazione politica gravissima nuova che si è determinata che il congresso si pronunci sia pure con riferimento all'impegno dei comunisti romani rispetto alle questioni della guerra del Golfo su un ordine del giorno su questa materia e che questo ordine del giorno non sia approvato esclusivamente dalla commissione Politiche la venga poi votato dal Congresso
Voi avete ascoltato alla proposta dal compagno Battaglini
Travagli inizi
C'è qualcuno
Che vuole intervenire su questa proposta fermo il vincolo che non
Come
Bene il compagno dava una interpretazione del regolamento congressuale a me sembra che non vi siano motivi perché il congresso si pronunzi contro la interpretazione proposta la compagnia Travaglini
L'ordine del giorno su fatti che non sono previsti nella mozione i fatti di questi giorni naturalmente non sono previsti dalla mozione possano essere presentati alla commissione politica che valuterà
E quindi mi sembra che si possa rimettere questa facoltà la commissione politica
A questo punto credo si debba aprire il dibattito e do la parola per il primo intervento accompagnò Francesco Maselli
Delegato della sezione Salaria
Io non so se l'analisi che Fabio Mussi fa del mondo di oggi
Unico interdipendente privo di contrapposizioni rigide di blocchi sia giusta
E non so nemmeno se l'inaudita concentrazione oggettiva del potere negli Stati Uniti
Con la conseguente oggettiva distruzione dell'ONU
Cioè la novità importato di questa guerra
Debba portare tutti correggere analisi sente prospettive piattaforme
E compagni meno ancora mi convince quell'idea di convivenza tra Utopia e concretezza che impoverisce ma non potrebbe essere diversamente
Tutta la complessità delle elaborazioni compiute
L'accompagna Ingrao e da tante altre compagnie insieme a Luís negli anni Sessanta troppo sull'intreccio
Indissolubile e complesso tra prospettive e movimento
Dinamiche reali io credo in realtà che tutte e tre le illustrazioni delle mozioni ascoltate questa mattina risentano di uno sforzo che di un impegno abbastanza straordinari
A dare respiro e ampiezza ai discorsi alla proposta uno sforzo Grande difficile in un partito dove la formazione terzi internazionalista minore che in ogni altro partito comunista di questo pianeta
E tuttavia rimane abbastanza forte da via contrassegnato ancora oggi la lotta politica
Di ritualità quasi obbligate
Parametri le premesse liturgiche parole Maggi
Pensate alla parola scissione
L'intera storia dei partiti comunisti e piena di queste parole cariche di condanna e di luterana implacabili ITA
Fra azionismo opportunismo estremismo democratici Isma'piccolo borghese eccetera eccetera eccetera
La stessa Ahura agostiniana abbiamo sentito impressa quante volte all'interno di tutte le mozioni allettare alla parola scissione sci sionismo
Frange uscisse animistiche
Nel corso di tutto questa cui se n'è aggiunta un'altra compagna e recentemente recentissimamente il serio
Compagni io ero al liceo ma non mi riconosco interamente fino in fondo le posizioni di se vi sono state espresse quindi parlo con con senza partigianeria specifica al riguardo
Ma voglio dire c'è qualcuno scuote fra di noi che possa negare quanto quell'iniziativa ha comunque voluto dire
Per portarci fuori da quell'idea falsa e i regni Ka di partito da cui sembrava doveroso essere tutti soggiogati nuovo partito senza proporci tutti temi reali che dopo quel momento si sono cominciati a proporre nero da Termini più sinceri veri
Tutto questo per dire come uno come me che di congressi si è trovato a seguirne una quindicina
Quattordici in realtà non so che sentirsi emozionato nel cogliere lo spirito autenticamente laico che ha informato stamane illustrazione delle tre mozioni
Certo ecco con qualche eccesso di ecumenici fitta e ampli turbine ma in compenso senza condanne né semplicissimi violenze scolastica bene dunque molto bene secondo me
Ma a patto compagni di non tornare a forme nuove di diplomati in stazione
E per cominciare ecco lo sento solo io oppure è vero è profondo il divario
Tra le due culture da cui nascono le illustrazioni meglio dire delle mozioni stesse
Non so quanti di voi ricordino il dibattito precongressuale del quindicesimo con potere sì dico quello tra una cultura della realtà che la gran parte della dirigenza del partito allora sosteneva e una cultura della trasformazione che parte Ascerto dal principio di realtà ma senza tradurlo incultura pratica gestione dell'esistente
Ecco una prima possibile proposta dis diplomati tra sordi al dibattito grazie
Ringrazio il compagno Maselli per essere stato al di sotto dei tempi previsti la parola al compagno Giulio De Petra delegato di San Sabba
Si prepari il compagno Di Tella di Esquilino
Io ringrazio per avere avuto l'opportunità di intervenire a questo
Congresso
Perché mi sono iscritto al Pci un anno fa
Per la prima volta
Convinto della necessità e della tempestività della proposta di Occhetto
E di questa proposta vedo ora ti compimento
La realizzazione
La fonte dazione di un nuovo partito del sinistra un evento destinato a incidere nella storia politica del nostro Paese io credo che il valore simbolico di questo evento debba essere recuperato interamente
Quelle macchine da guerra
Informatizzate di cui ci ha parlato in grado che oggi producono morte
Quelle macchine le quindi era periferiche tecnologiche
Vengono oggi descritte
Con grottesca ammirazione dai commentatori
Sono un frutto del lavoro umano
Delle forme più complesse e più sofisticate del lavoro umano
Gli strumenti informatici che guidano missili ed era i sui loro obiettivi
Sono stati progettati e crea inventati utilizzando il sapere
L'intelligenza di Esperti e ricercatori
Nei settori ad esempio dell'intelligenza artificiale
Per far funzionare quello che è stato chiamato il videogame della guerra
Qualcuno ha dovuto rappresentò are
Studiare modellare
Simulare
Oggetti di distruzione ed eventi di morte
Sì danese è sta io credo quindi con evidenza impressionante
Una contraddizione
Che assume oggi
Un grandissimo peso
La contraddizione che separa il lavoro intellettuale dal suo prodotto dal suo senso
Questa contraddizione
Che la guerra svela con tragica evidenza
è un aspetto però che caratterizza esplicitamente diffusamente ed in forme nuove
Tutti i processi di modernizzazione che stanno modificando le realtà sociale il Polo prospettiva
Anche in tempi che convenzionalmente chiamiamo di pace
Tra i fenomeni infatti
Che caratterizzano le nuove forme del lavoro le nuove forme in cui si produce una assume una evidenza del tutto partite collare
Ed è il ruolo che assumono di sapere le competenze il lavoro ente le le attuali
Sappiamo infatti che sempre di più il lavoro è lavoro
Intellettuale
E quello che si produce sono servizi
Modalità di un
La contraddizione nuova che emerge e allora quella tra la diffusione di un sapere ricco cosmopolita potenzialmente finalizzato alla liberazione
Dalla fatica era insopportabile povertà di un suo utilizzo all'interno di schemi sociali pro duttili
Oppressivi
Qualcuno all'interno del movimento degli studenti ha parlato a questo proposito di un nuovo Progetto sociale
E lo ha chiamato lavoratore intellettuale di massa
Altri riflettendo sulle nuove forme organizzative dell'impresa
Ha studiato l'emergere d'identità e saperi professionali Hibiki indipendenti dalle finalità specifiche del ciclo pro
Motivo
Deriva da ciò
Una nuova valenza politica delle competenze e delle identità professionali
Che non pone problemi di rappresentanza corporativa ma al contrario trova in una nuova dimensione del progetto politico la piena valorizzazione del proprio sapere la costituzione del partito democratico della sinistra
L'avvio e lo sviluppo del processo costituente intenso come processo di ricerca e di sperimentazioni politica su questo terreno possono rappresentare una risposta
Questo lavoro si è già avviato a Roma compagni attraverso l'esperienza di comitati per la Costituente tematici
Questo lavoro deve essere lì lupara sì attraverso forme organizzative adeguate
E qui io credo
Riflettendo sulla forma organizzativa del nuovo partito ve non dobbiamo commettere lo stesso errore che abbiamo commesso dello scorso anno
C'è quello cioè di discutere guardando all'interno del partito
Dobbiamo cioè riflettere sulla forma organizzativa soltanto preoccupandoci degli equilibri interni
Dobbiamo riflettere sulla forma organizzativa cercando di collegare la forma organizzativa del nuovo partito alle nuove caratteristiche della struttura sociale il proprio
Di
Come è possibile quindi organizzare strutture tematiche all'interno del nuovo partito che consente Novi sviluppare criticamente la cultura professionale attraverso attività di ricerca di formazione che consente non intervenire nel vivo dei progetti di modernizzazione
Valutando lì mediante i criteri di effettiva utilità sociale che consentano di produrre gli applicare paradigmi democratici di progettazione
Nessuna forma organizzativa garantisce a priori che questo possa avvenire
E sa però deve poter consentire che la ricerca su questo terreno possa avviarsi con risorse autonomia e collegamenti adeguati
In questo senso compagni non si può parlare di partito Rete
Pensando a forme di federazione partito dette le forme niente tiri a rete sono in questa tipo di
Approccio che voluto presentare
Ed è in questo laboratorio politico di sperimentazione che ci sembra richieda la qualità politica più preziosa del processo costituente
La parola al compagno Di Tella delegato della Sezione Esquilino si prepari compagno Panici del Poligrafico
Cari compagni
Non ho avuto nemmeno il tempo di predisporre qualche appunto fatti aspettava convinto di intervento più tardi comunque un anno fa pure qualche mese meno sostenevo che la svolta da come una macchina e corresse a fari spenti nella notte ha sostenuto oggi diciamo la strada a è un po'illuminata
Rispetta sta questione che ammetterlo Rizza
Alcuni mesi fa abbiamo teorizzato i primi vagiti dello
Magnifico ottantanove un mondo pacificato
C'è oggi si trovano davanti al fatto gli Stati Uniti d'America
E qui ha ragione Ingrao bisogna ribadirlo non si tratta di essere antiamericani non era questa gli assenti a media o con la nebbia non c'entra niente da seicento imperialismo
La cui voce fa riferimento
Comunque gli Stati Uniti d'America
Ce l'ho messo in condizioni di essere loro giudice supremo sono loro che decidono dove sta bene dove sta male questo
Assunto che abbiamo oggi questa dato di fatto
L'ONU è stato quello è vedere la faccia di Saddam l'altra sera in televisione come un povero uomo lui segretario dell'ONU
Nelle mie stesse condizioni di non sapere nemmeno che gli Stati Uniti hanno deciso di bombardare è qualche cosa che dovrebbe far riflettere comunque dicevo la strada diciamo un po'illuminata quindi il mondo non è pacificato
Forse nel nostro dizionario resta il concerto anche di nemico di avversario si fa avevamo tolto il mezzo quindi può darsi che sì facili tipo l'analisi anche di questo
Però nel facilitare la gli occhi anche al compagno un sì vorrei ricordare non possiamo permetterci oggi di fronte a questo
A questo fatto così eclatante non possiamo permetterci la merce cervello come opzionale domestici questo è un dato di fatto cervello come opzionale non possiamo permetterci riavere nessuno di noi è una fase un passaggio epocale
è un passaggio storico che cedeva veder coinvolgere tutti siamo seduti protagonista in questi giorni è bello ritornare a essere protagonisti e non ausiliari come ricordava Ingrao stamattina per troppi mesi siamo stati
Costretti adesso degli ausiliari
Esperienze dirette e quando dico ausiliario vengo da un'esperienza nella mia sezione in cui era stata convocata un'assemblea precongressuale sulle questioni internazionali il giorno in cui
Ho scritto una lettera di convocazione questa Assemblea il giorno in cui Ingrao scriva un bellissimo articolo in prima pagina sull'Unità
In cui si dicevano le stesse cose oggi sta sostenendo anche il Papa ritiro da ritiro da dal Kuwait conferenza internazionale i Comuni che si muovessero come nella miglior tradizione del movimento operaio
Ebbene mi ricordo quando dicevo queste cose e tra virgolette c'è o per dirla con Ingrao da parte di molti compagni della mia sezione mi sono sentito apostrofare che non era quello il motivo il modo scivola in qualche cosa di più equilibrato
Quindi questa logica di mozione che c'è attanagliato negli ultimi mesi
Può permetterci io penso se sgombriamo la mente se non abbiamo cervello come optional di poter ridare il massimo perché in questi giorni abbiamo visto nelle nostre manifestazioni tra i giovani davanti a Montecitorio nei quartieri dappertutto c'è una grossa sensibilità sensibilità che non vedo nel sindacato perché è un dato di fatto allarmante
Cioè il vedere il contrastare io che sono un iscritto al sindacato né i posti di lavoro dappertutto contrastare compagni che vogliono ridare la testa al sindacato la CGIL tamponare fermare su parole d'ordine non è tanto lo sciopero non è tanto la questione dello sciopero così come vogliamo far però per diventa allarmante perché ha sentito l'intervista di di Marini l'altro l'altro ieri su questo problema quindi dico possiamo riacquistare il nostro essere protagonisti in qualche cosa che ci è stato negato nell'ultimo anno
Perché lo schierarsi non fa parte del mio bagaglio politico di comunista il sì o no voglio essere protagonista di un progetto da costruire insieme rispetto a un mondo migliore come si dice ed è possibile fare quest'oggi
è possibile fare è possibile
Anch'io con Maselli ero all'Eliseo quel quella domenica
Quindi non drammatizzerei tanto per alcuni aspetti però il costruire un partito un partito anche diverso
Io quando ho letto questo concetto così come viene predisposto maggioranza avessimo dalla maggioranza perché questo è il partito nell'ultimo anno certo buona costruzione però gli atti diventano quelli che che sono leggevo con molta attenzione
Alcune settimane fa vinte un passaggio di Fassino sulle tra le cose dell'unità
Come dovremmo andare a fare il testo del nuovo PDS
E quindi c'è qualche cosa che emerge un partito leggero non protagonista cioè le tre quando io leggo fare le tessere con i banchetti nei mercati davanti le scuole nei posti di lavoro
Ecco è lontano anni luce da un partito vuole essere di massa pieno concreto corposo come si dice presente né nelle varie perché dalla società quindi oggi io mi sento di dire non per forzare raccogliere uno spunto di Ingrao forse lo è stato anche troppo buono per alcuni aspetti però oggi va azzerata la situazione cioè noi in questa a in questa fase anche le cose che dice Mussi la fase costituente così
Io non me la sento compagni ve lo dico francamente perché io ero arrivato al punto di non rinnovare la testa di non rischia di andarmene a casa
Io non me la sento di dire che la colpa del perché la Costituente i comitati non siano andati avanti è colpa dei compagni si sono schierati per il no perché sarebbe fare offesa anche per i compagni quelle compagne che ci hanno creduto e si sono impegnati c'è qualche cosa che non va
Fatti per questo dico oggi c'è luce
è uno sforzo comune che possiamo fare tutti con i piedi per terra con realismo politico questo è il dato di fatto
Perché quello che è lo ripeto quello che sta emergendo negli Stati Uniti sono coloro che decidono dove sta bene dove sta il male è un fatto drammatico che deve coinvolgere tutti
Questo la la cosa dei farmaci quindi essere protagonisti tutti ognuno di noi perché quello che si è vissuto in quest'ultimo anno non lo auguro a nessuno
Cioè l'abbiamo vissuto tutto cioè per quelli che verranno quindi ci può essere un passaggio in avanti però fare un passaggio in avanti vuol dire entrare nel merito delle cose analisi serie perché
Quando dico non avere cervello come optional ho letto quello di ricordavo prima quel bellissimo articolo di Ingrao prima pagina un pessimo articolo di Petruccioli durante le feste di Natale in seconda pagina su sei questioni del della pace il gol la capacità di dire niente in un articolo
Cioè il momento in cui si lanciano messaggi questo passo proprio dalla cioè tutto il sequestro nello scoprire dove c'è un conto niente
Quello che sta emergendo quindi ridare fiducia a chi può essere un processo di questo cambiamento questo dato di fatto alcuni dobbiamo credere se vogliono fare un passo avanti
Perché il porre il problema anche qui ha ragione in grado sul fatto che se non si può fare anche a meno di molti però la responsabilità principale sta a ai rom alla maggioranza assoluto io ieri mi sono sentito veramente offeso nel leggere sul
In questi giorni su cure all'asilo dai socialdemocratici ai grossi imprenditori socio avvenuta circa un centro ha tenuto la con il socialismo europeo i repubblicani che ci stanno dando dicendo De Benedetti a Pininfarina ed altri cioè il non riconoscere il non riconoscere che oggi ma promosso dal Deportivo al nostro segretario non sta in piedi
Sta in piedi qualche cosa la svolta si cioè non è che il medico che ci sia un qualche cosa di innovativo di profondo da portare avanti però il non riconosce dobbiamo stare con i piedi per terra rivedere questa realtà così come nel mondo
La pacificazione non ce sta non c'è non ci sarà per qualche decennio mi sono permesso di dire
In più di un'occasione che ci trovo davanti a a un'amica Rizzo azione del mondo in cui forse andiamo andiamo in gol incontrò un grosso Sudafrica questo discorso perché dobbiamo difenderci dalle moltitudine del Terzo e Quarto Mondo che premono
Premuto il Sud quando al muro altri Stratos questioni della NATO non non rivediamo alcuni concerti ci troviamo che mandato
Sta spostando un suo asse sul fronte sud in qualche cosa che ci deve far riflettere questo dato di fatto per far riflettere il tuo supposi Giorgio turco sul passato fa riflettere Boldi
Sono lampanti illuminanti non solo quelle cose che dicevo di Pininfarina conferma basta leggere l'intervista a Giolitti ieri quindi chiudono la ringrazio
La parola al compagno Panici della sezione del Poligrafico si prepari la compagna Paola Ortenzi della sezione carsica
Volevo dire ai compagni che vogliono presentare qui richieste interventi che vi sono due compagne ciascun tabulato del palco che raccolgono le iscrizioni in modo tale che i compagni non sia siepi ho qui davanti
Compagno panifici cioè
Allora la parola alla compagna Paola Ortenzi
Della sezione Cassio
Compagni accettando fino in fondo
L'impostazione e di lei l'esortazione i leoni questa mattina
Ossia di sentire questo congresso con un'Assemblea che pulsa in sintonia con la situazione che stiamo vivendo
Io sceglierò di usare i pochi a minuti a disposizione per parlare solo in relazione alla guerra e vorrei cominciare con una frase era presente
Nelle parole di Mussi lui diceva noi non abbiamo diritto allo scoramento
Credo che abbiamo reagito in questi giorni come comunisti mostrando fino in fondo questa capacità di non cedere alla dallo scoramento mi domando e vorrei dare alcune risposte
Come usare oggi questo diritto tenendo conto per la brevità non vorrei dare per scontato di condividere fino in fondo
La posizione del nostro partito e di apprezzare fino in fondo la capacità di unità di questa posizione e non vorrei dare per scontato e la nostra posizione non è affatto isolata nel Paese
Considerando anche ne siamo stati capaci di fare questo proprio per la nostra capacità di schierarci e l'ho detto non essendo nella nostra cultura dire schierarci per le cose a cui crediamo ma questa capacità
Noi oggi lo credo la dobbiamo usare per rispondere allo scoramento possibile della gente
La dobbiamo usare per potere fare lievitare in modo diverso e nuovo la capacità di manifestare grandi sono state le manifestazioni ma noi dobbiamo dirci nelle manifestazioni sono state guardandosi attorno ancora insufficienti rispetto alla presenza dei cittadini
E cioè che questo noi dobbiamo lavorare combattendo contro la paura della gente a manifestare dando coltivazioni chiare e certe alla gente di manifestare e soprattutto coltivando la capacità per la gente creda che manifestare serve cosa non affatto scontata
E in questa rapinata minuti che mi rimangono vorrei e mi pare naturale per un attimo software Manni con precisione sulle donne
Mi dispiace che non ci sia ancora il compagno in grado io credo che sia stato spero non sia stato un errore ma per il modo come l'ha posto ritengo che non lo sia stato le donne non sono mai state ausiliarie
A meno che non si ritenga gli ausiliari o segni e non essere nell'esercito questo è il nodo di fondo allora se è vero che le donne non sono mai state ausiliarie noi abbiamo il dovere
Oggi di lavorare perché le loro domande la loro ansia
Delle donne nelle quali noi dobbiamo inserirci io credo oggi come comuniste mantenendo lo spettro amplissimo di alleanza possibile con tutte le donne le cui domande sono sono appelli nell'aria quante domande delle donne che hanno vissuto l'ultima guerra quale patrimonio delle donne che hanno vissuto l'ultima guerra noi possiamo mettere in campo
Per creare una rete di una rete di conoscenza una inediti di dove c'è una rete di risposta il cui primo Pontoglio incesto nell'essere partecipare all'essere in piazza molte donne si domandano a che cosa serve
Vorrebbe umane una una un appunto che mi interessa molto
Delle tante interpretazioni sociologiche e psicologiche sola viene fatta la spesa chiede a quintali ce n'è una che è particolarmente io credo interessi a questo congresso dentro questa atto c'è la convinzione che questa guerra sia una guerra che comunque possa portare a difendersi chiusi dentro casa
Noi dobbiamo invertire la tendenza
Questa è una guerra per cui chiedere di fermarsi a seconda temperie strada si combatte in una relazione in una Rete in un'informazione quali la scuola danno un tema il tema può avere il titolo la pace
La guerra ognuno metterà il proprio svolgimento
E lo svolgimento che noi dobbiamo costruire ed in cui dobbiamo attivare dare forza donne che sono già attive trasformando il loro andare nei supermercati
A portarle in piazza a discutere a parlare le donne sono madri tra l'altro e che sentono tutta l'ansia in questa direzione dei giovani e rischiano di partire credo che questo sia e mi avvio a terminare
Ciò che noi non dobbiamo agire oggi per aprire una nuova cultura della pace
Se io convegni sono convinta che se è vero che noi dobbiamo avere una parola d'ordine è chiara e semplice
Fermare la guerra dobbiamo sapere che per fermare la guerra dobbiamo discutere a parlare perché non ci siano atti contro gli arabi nel nostro Paese
Perché non si perpetui non ho atti tipo quelli della Pantanella già costruire tutti vogliamo la pace ma dobbiamo entrare perché non trovo un aggettivo un verbo utile perché non potrà mai dire usare questa contingenza dobbiamo essere dentro questa contingenza sapendo che è una grande occasione di riaprire un grande colloquio una vera esigenza di colloquio di massa
In cui noi dobbiamo attivare le donne aprire un collaudato un collaudo che significherà siamo di fronte a una situazione inedita e dobbiamo usare tutto ciò che c'è già per costruire il nuovo edere dando se a questa capacità di Rete di relazione di appalto nelle famiglie nella società e noi oggi dobbiamo anche perché su questo voglio finire io credo che dobbiamo come dire dare voce pubblica un'ansia non solo per orientare la mi interessa molto a dire questo
Ma siamo di fronte al dovere capire quello che c'è tra la gente per arricchire le nostre posizioni per anni e che era il nostro modo di lavorare
Abbiamo ad andare in mezzo alla gente per vedere e per raccogliere in questi io ritengo ci sia una capacità di ascolto una capacità di ascolto nella quale va attivato punto io ritengo drammatico ha ragione Ingrao
Ciak rapportato con efficienza ed efficacia e vorrei dire con grande tocco di emotività la guerra stellare ma se c'è una cosa che la guerra stellare distrugge è il credere che ognuno di noi possa contare questo è la il dramma e la televisione ci manda
Se il dramma che di fronte all'elettronica di fronte al pulsante ci sia l'impossibilità è una donna un uomo possa contare e credo che sia questo suo obiettivi precisi e concreti è grande il filo sul quale noi possiamo lavorare con l'orgoglio considerando che siamo al congresso di Roma io credo e questi fase drammatica di fronte alla quale mai nulla sarà più come prima è in cui bisogna attivare la la presunzione di avere molto da fare e l'umiltà
Di avere una situazioni assolutamente inedita faccia scattare veramente anche in tutti noi l'orgoglio di essere in una città e dobbiamo essere capaci di fare diventare il simbolo della pace in Italia Europa grazie
La parola al compagno Paolo Leon delegato dei
Compagni registrati della seconda circoscrizione
Appartiene al coordinamento Rock
Tutti io sono un po'depresso per questa situazione di guerra
Ed è difficile quando si delle spese abbastanza depressi esprimere pensieri chiari
Risolutivi
Primo la prima osservazione vorrei ricordare a tutti che un processo costituente c'è stato non molti ne sanno granché perché si è svolto sostanzialmente in alcune parti della città non dappertutto
E però è stato un processo interessante si è lavorato parecchio non abbastanza certamente però si è lavorato parecchie si sono messe insieme intorno ai tavoli delle sezioni un un gran numero di persone con idee diverse
Questa degli esterni ed è una riflessione interessante non è una corrente
Le opinioni sono diversificate se n'è visto anche sulla pace
Uno dei gli argomenti che ci appassionano di più si è visto anche sulla pace che le opinioni degli esterni non sono uniforme
Quali dalla mia
Il fatto che si si riunisse tra esterni e con i compagni del Partito comunista che si potesse dibattere sugli argomenti più interessante sia dal punto di vista romano sia da quelli dal punto di vista nazionale ha fatto riconoscere un elemento almeno a me ha fatto a riconoscere un elemento di questo congresso
Che avrà un riflesso più tardi dopo questo congresso
E l'elemento è che non c'è una straordinaria omogeneità di pensiero all'interno delle tre mozioni che sono state presentate ciascuna delle mozioni contiene in sé delle sotto posizioni delle sotto corrente di pensiero delle diversificazioni delle divaricazioni talvolta delle forti opposizioni
Che fanno di ciascuno di questi raggruppamenti piuttosto con una corrente in senso politicista di cose non lo consentono i compagni che non ancora ho già una vera e propria corrente di pensiero
Nel futuro Partito Democratico della Sinistra dovremmo evitare a mio parere di avere correnti che riuniscono al proprio interno qualsivoglia tipo di persona chi altrimenti diventerebbero veicolo di potere personale o di opportunismo è invece estremamente rilevante
Che le diverse opinioni si presentino come tale che ci sia sufficiente omogeneità all'interno delle correnti di pensiero è uno degli elementi che gli Este gli esterni sicuramente possono portare e quella di cercare di demistificare di eliminare quelle artificiosità che spesso creano mozioni impartiti che si dividono al proprio interno
Io non so se il Partito Comunista è abituato a lavorare con divisioni all'interno così in mente come si sono presentate in questo anno bisogna fare a ogni riforma di tipo statutario
E impegnarsi Fidenza Hondo perché le future divisioni siano effettivamente divisione di pensiero e non invece delle formulazioni organizzative dietro le quali può nascondersi la vera normalizzazione di questo partito
Questo concetto è importante perché determinerà io credo il modo come si scriverà quella carta costituente di cui ci ha parlato Mussi oggi che elemento importantissimo bisogna avere un patto associativo e perché le corrente di pensiero sì la riconoscibili come tali ci vuole un patto associativo
Ingrao stamattina diceva a proposito della pace che i partiti di governo hanno rotto il patto associativo che sta dietro alla nostra Costituzione
Io personalmente sono molto d'accordo con il brano su questo aspetto
E bisogna sempre ricordarsi che quando la Costituzione dice ripudio della guerra
Ripudio appunto non rifiuto neanche rifiutino e neanche realismo dire accettazione o meno ma dice proprio ripudio
Coloro i quali accettano la Costituzione come il patto associativo fondamentale della nostra vita politica
Hanno stabilito con se stessi un impegno che il ripudia la guerra un vincolo
E non ci sono eccezioni a questo vincolo
Questo non vuol dire che non si possa fare niente
E nemmeno che non siano possibili diversissimo opinioni nel modo come si sarebbe dovuto affrontare la questione mediorientale
Certamente l'embargo andava Paul proseguito per tanto tempo c'è quel democratico quel deputato democratico americano che ha detto che se per settanta anni gli Stati Uniti cinquant'anni erano riusciti a stare dietro la cortina di ferro non si vede perché non potessero restare qualche mese o qualche anno in più a fare l'embargo nei confronti di Saddam Hussein
Che certamente nessuno qua dentro può essere a destra dei democratici americani
Per questa ragione un elemento costitutivo per me personalmente nel futuro partito quale che sia la riforma istituzionale che il futuro partito
Giudicherà interessante e importante
Sarà che anche nel futuro patto associativo di questo partito sia scritto molto chiaramente
Che la guerra è ripudiata grazie
Parla adesso il compagno di Claudio parola della sezione Luxembourg
Si prepari poi il compagno Panici
Compagnia un anno fa
Si discuteva della nuova società della distensione dei nuovi rapporti internazionali della perestrojka
E a distanza di un solo anno noi ci troviamo dentro una guerra e per ora limitata ma che rischia di essere una guerra che investe l'intero pieni
Il vortice del cambiamento che abbiamo avuto con lo spostamento degli equilibri mondiali
Sia tramontato
Non in un abbassamento complessivo ma in nuove lotte per la supremazia nel mondo
Nelle diverse aree
Regionali e subregionali si sono scontrati delle forze sono stati posti i problemi si è chiesta una nuova gerarchia all'interno dei diversi Paesi su scala mondiale
Il mondo è sempre più un bicchier d'acqua
Questo è il concetto poi dell'interdipendenza
E quello che abbiamo da una parte viene in qualche modo rispecchiate sentita immediatamente da altre parti
Si può raggiungere in pochissimo tempo da una parte del mondo un'altra parte in qualche modo il mondo sia rimpicciolito ma le contraddizioni proprio per questo si sono
E allora governare l'insieme di questi fatti e di queste forze
Avrebbe richiesto un nuovo rapporto
Tra i diversi Paesi bastonato veramente sul rispetto di tutti i Paesi
Invece grandi forze si sono messe in movimento
E grandi contrasti e conflitti sono venuti avanti
E non sempre compagni la sinistra di per sé è un elemento di innovazione
Ad esempio se guardiamo alla Germania compagni noi abbiamo visto venire avanti un conservatorismo che non nel conservatorismo latte eccetera
Cioè in qualche modo che ha propone un proprio sviluppo basato esclusivamente con le difficoltà per i ceti più deboli ma abbiamo avuto un conservatorismo illuminato
Dinamico capace in qualche modo di mettere in difficoltà la sinistra
Nel Medio Oriente in una situazione di questo genere abbiamo avuto l'aggressione al cobalto da parte dell'Iraq
Ma noi dobbiamo dire che sequestra questione fosse stato un fatto isolato di per sé ma io avremmo dovuto e potuto sviluppare una politica di isolamento di Saddam Hussein e dell'Iraq spesso se questo invece non si fosse accompagnato ad un problema che riguarda gli Stati Uniti d'America e la propria supremazia nel mondo
Cioè sono scattate dure supremazia uno a livello regionale quello dell'Iraq e di fronte c'è stata un'altra supremazia quella degli Stati Uniti d'America che sentiva sempre più le proprie difficoltà di fronte alla basamento dell'Europa all'unificazione della Germania all'avanzamento di altri capitalismi
è indubbiamente quindi il fallimento dell'Europa e della sinistra europea è grandissimo
Perché in qualche modo la mossa americana di taglio dei tempi cioè di attacco che tagliava i tempi e non permetteva all'embargo di tal avere i suoi risultati è stato diretto non solo contro l'Iraq ma politicamente anche contro l'Europa e la sinistra nel suo insieme
Ed è proprio per questo che noi dobbiamo fare uno sforzo però aumentare la nostra capacità di comprendere quello che avviene nel mondo di capire che nuovi livelli di coscienza sono venuti avanti
Io non ci sono ancora convinto che non sia fortemente maggioritaria in Italia e nel mondo la volontà di pace
Cioè la concezione che nel Duemila la guerra non è più possibile
Io sono convinto che la maturazione delle coscienze è andato avanti in modo forte
E già oggi sento ad esempio che li aveva che era responsabile dell'aggressione alcun baite dell'annessione del cubani in qualche modo di fronte a questa distruzione attraverso un'arma della tecnologia ebbene già i sentimenti
Diversamente delle masse arabe certo che vedono in strada Mussari nel nuovo Saladino ma anche nei popoli europei su un piano diverso certamente non di solidarietà con Saddam Hussein
Ma il problema di fermare il massacro questo massacro di un intero popolo in qualche modo che certo avuto il grave errore di avere dei governanti che devono essere condannati in qualche modo in senti
Viene sentito
Quando io leggo che si dice faremo del cupa faremo dell'Iraq un paesaggio lunare
Ma io sento che qui c'è qualche cosa che non funziona
Si vuole cioè fare sulla terra un paesaggio lunare sento che c'è qualche cosa che non funziona
E allora è per quello che è la nostra mobilitazione delle forze della ragione deve essere molto forte
Non mi era pacifico compagni che il partito prendesse questa posizione unitaria
Io lo pensavo ma quanti di voi hanno dubitato che la prendesse e oggi sarebbe un errore
Un gravissimo errore se non tenessimo conto del valore di questa appresa
Di posizione unitaria
Si parla del nuovo partito ma qual è la garanzia per il nuovo partito se non i valori su cui il nuovo partito si fonda e il primo valore la lotta contro la guerra il primo valore
Essa presto primo valore che si fonda il nuovo partito
E su questo che in qualche modo si sposta a sinistra l'asse politico del partito
Ecco io penso
Che siamo anche qui e mi avvio a concludere
Dentro la tradizione la Panda è tradizione unitaria del movimento operaio italiano
Noi pensiamo attuati né aderire né sabotare
Ah serrati né un soldo né un uomo parla guerra a Branzi date il vostro obolo all'Ordine Nuovo Gwen questa è la gara
Ed è tradizione unitaria dai socialisti e comunisti del movimento operaio italiano
Io credo che noi ci collochiamo in una situazione completamente nuova con una nuova visione del mondo ma in questa grande tradizione sarebbe un errore se rinunciassimo all'insieme della tradizione è molto più ampio del solo partito comune
E credo che ne siamo gli eredi
E quindi
Proprio per questo io credo dobbiamo sviluppare una grande battaglia contro la guerra una grande battaglia che sollecita altre forze una grande battaglia unitaria io sono molto d'accordo con l'indicazione che dava per il compagno leoni
Facciamo i Comitati unitari contro la guerra nei posti di lavoro nelle nostre borgate
Nei nostri quartieri
Diamo una a questa mobilitazione quindi un elemento di continuità sapendo che così andiamo ad un partito che ha della pace un suo nella pace un suo fondamento ma anche attenzione
Sulla stessa struttura organizzativa probabilmente quello che noi metteremo in campo oggi avrà la possibilità di darci indicazioni valide da rafforzare quel partito articolato che noi vogliamo costruire grazie
La parola al compagno Panici delegato della Sezione Poligrafico sì prepari il compagno Paolo Mondani di latino Metronia
Le compagnie io ovviamente condivido voglio dire le difficoltà le preoccupazioni che muovono ogni intervento parenti compagni che verrà ritengo però che
Un contributo che ne possiamo dare riflettere insomma al di là di schermi possono essere abbastanza comune
Io credo che non sia poco la discussione che si è avviata all'infinito all'interno del nostro partito
Per la creazione anche di un nuovo partito conta credo che sia un fatto di massa in cui centinaia di migliaia di militanti compassione discutono su questo anche con accanimento
Certo siamo in presenza di una guerra
E però ragionare sulla guerra oggi altri hanno fatto meglio di me credo che ci sia un filo che unisce l'esigenza di un e la creazione di un nuovo partito anche a questi fatti
La velocità perché non è soltanto compagni credo una crisi della sinistra che indubbiamente c'è una crisi che Sinistra Europea
è ovvio che c'è non aver impedito la guerra credo che sia una crisi della società civile più in generale finché non sa dare risposte su questo che è ancora l'unica risposta è la guerra nel due mila
Una società politica complessiva non è in grado di dare altre risposte mentre altre forze che sono i movimenti pacifisti che sono i movimenti religiosi magari indicano che è diverso
Io credo che questo sia anche materia di riflessione nose
Che ci porta anche a discutere sul perché ad esempio io condivido anche la prima del no partito Sinistra che vada oltre la tradizione dell'Internazionale socialista
I processi sono sono veloci e sono grandi insomma tanto più grandi sono quanti tanto più grande al sussulto le contraddizioni e conflitti che ci saranno perché insomma fino a a un anno fa si discuteva di pace si discuteva il crollo del muro e la mente non ci arrivava a capire che sarebbe stato così veloce
Dopo un anno abbia di fatto i nazionalisti di baltico
Con esclusione di nazionalismi quindi la crisi anche Penta gli avvisi della perestrojka risposte anche la militari e abbiamo anche la crisi del Medioriente compagni perché è complessiva
Beh io dico che questo mi rafforza ancor di più nel pensare che un vecchio ordine finito
E noi ancora no non è che abbiamo ben chiaro quale sarà il nuovo ma secondo me non l'ha ben chiaro nemmeno a subirne Bush lo ha ben chiaro
Rispoli problemi che si ritroverà domani
E quindi ecco la la necessità di capire cosa c'è dietro spinge compagna un attese una rassegnazione insomma al slovena ognuno si era chiusa dentro le proprie certezze lavora produce Stasi perché non si intravvede quale modello le possiamo andar costruito
E ci spinge a non ragionare sul futuro compagni questa è una è una società che non ha futuro o almeno oggi non vedo forze che dicono che è una società con questo futuro
Però ci si attacca a quello che possiamo attaccarci qualcuno una volta su subita alle proprie serto dei Tartari mi sembra che assumeva abbastanza bene
La situazione i movimenti sindacali movimenti pacifisti
Ho e compagni se questo è vero
è sbagliato pensa che ciò che riguarda gliali mondo in generale l'acidità all'immobile
O i quartieri o la fabbrica in cui lavoriamo in cui noi lavoriamo compare nei rapporti sociali dei rapporti individuali non siamo esenti in questi cambiamenti
E allora dico come possiamo cogliere questa realtà che è così mutevole poi rispetto anche un bombardamento che ci fanno i mezzi di informazione che ci omologabili
Quotidianamente ci riempiono di concetti che noi qua riportiamo compagni e che sono anche contraddittori tra loro
O come possibile non esprimere giudizi veritieri magari sul Paese su culture che son diverse che son lontane compare io credo che il pensare ad esse si oggi più che mai indispensabile partendo però da noi stessi cioè da da ciò che ci muove intorno dalle questioni reali che ci dite ci vivono
Non dobbiamo rimanere chiuse io vivo e sette in un quartiere che cambiano velocemente
E gli immigrati li vedo con la metropolitana voglio dire alla vivendo punto quello che può succedere
Vivo in una fabbrica in cui i processi di trasformazione sono sono veloci e vedo i cambiamenti anche culturali degli operai che ci stanno degli impiegati che ci stanno
Ebbero come il problema che
Siano metti per lei una volta che parlano di salari e vedo che c'è bisogno di cultura di solidarietà
Si parla di ambiente diritti compaio questo lo vedo lo vedo in prima persona lo vedo intorno a me è ovvio che il mondo non può esservi stante da queste cose
Oppure le grandi città oggi la conflittualità si esprime le grandi città che son l'immagine la società dell'immigrazione è un problema anche e soprattutto cittadino delle grandi città perché vengo alle grandi città
I fermenti questo è è a Roma pochi si svilupperà Milano come New York come Parigi
Io compagni credo che oggi sia ancora inespresso il modello comunque un progetto complessivo no delle compagnie che età espresso la necessità di andare anche al nostro cambiamenti che è giusto
E però è un processo un processo ancora da avviare
Che mantelli alcuni dolci tex-mex e certezze ci faccia velo così come si dice si vede il bello che abbiamo di fronte ci costringa a guardare
Ma senza andavano a ripetizione diamo di tematiche ecco affrontare anche in queste cose
Io credo oggi che siamo di fronte a un grado di consapevolezza che è maggiore
Credo che siamo consapevoli la consapevolezza che chiamo una parte della società anche importante mass siamo una parte della società non siamo tutta la società
Bisogna avere la consapevolezza che bisogna muoversi o diretti schiene che è necessario costruire nuove alleanze e non si costruisce demonizzando tutti
Jesse consapevole che altre forme si stanno già creando altri movimenti già lavorano sul future stanno lavorando per il domani
Bisogna avere la consapevolezza che questi movimenti per la pace per l'ambiente per i diritti forme di associazionismo sanno fuori da partiti politici così come oggi sono disegnati
Bisogna dire la consapevolezza che il ruolo dei movimenti religiosi del loro impegno sociale basti pensare visitare certe dichiarazioni del Papa che scende in termini sociali anche politici o alle settimane sociali che sono indette nei prossimi giorni
Perché formeranno nuovi nuovi quadri cattolici presenti
La consapevolezza del limite dell'azione politica
Consapevolezza però che non ho la società il nuovo progetto Apple nascere solo dall'impegno di ognuno nella sua realtà tappa che dobbiamo cominciare a misurarci ognuno ha il suo ruolo nella fabbrica nella partire la città tessendo tenendo presente che dobbiamo intrecciare la nostra azioni con altri perché anche c'è incertezza anche in altri in altre forze
L'Europa li faccio spesso anche un puzzo legato a vedere mentre pensa o pazzo come si chiama
Non siamo solo noi disponiamo tutti pezzi dell'impiego ci sono altre fosse che dispongono di altri pezzi
E però per evitare dispersioni difficoltà io credo che tutti insieme dobbiamo fissare i limiti la cornice prima che sia troppo dispersiva così è più facile più veloce smettiamo di Melli ecco io credo che la cornice in cui possiamo richiama anche altre forze compagni
Siano le ambientalismo che dobbiamo costituito insieme sia la pace i diritti e l'equilibrio nord-sud
Ecco questa è la cornice ideale in cui il nuovo partito si deve muovere aperto anche alle altre forze politiche
La parola al compagno Paolo Mondani
Della sezione latino Metronio
Si prepari dopo di lui il compagno Renato Nicolini
Mi sono chiesto in queste ore se dietro questa guerra c'è solo uno sporco mondo
Se il messaggio che ci consegna oggi e nella sua crudeltà molto semplice comprensibile oppure no
Se non sia già radicalmente cambiato il valore della vita del pianeta che la ospita
Se non sia poco quello che stiamo facendo contro se non sia poco quello che mi trovo a pensare registrando un'enorme mole di notizia flusso costante
Vedete la guerra già determinato un senso comune di con visibilità
Scopriamo che non è impossibile viverci assieme
Che è possibile vedere una e conoscerla minuto per minuto
Che impossibile combatterla con la stessa frequenza
Che l'informazione già tutti trasformati in televisori che riproducono e notizia appena ascoltate che ha persino un suo fascino nel suo essere risolutiva efficace brutalmente concreta
La forma tra verso la quale domina di più questo capitalismo dell'Occidente e la manipolazione delle coscienze un'informazione che produce subito comportamenti cementa senso comune distribuisce certezze
Mai come oggi è chiara la necessità di introdurre nei pensieri della gente nuovi pensieri aiutarsi aiutare a farsi avanti concetti emessi nuovi lo vedo come un compito storico
Ricostruire attraverso l'iniziativa di lotta il ragionamento della pace ridare alla pace realismo politico rieducare la gente a questo realismo Ripoli TG Zare daccapo
Se al nostro voto in Parlamento non seguissero fatti conseguenti ogni opzione politica del nostro travagliato dibattito congressuale perderebbe di senso
E allora occorre che nelle prossime ore incontriamo tutti gli organismi sul sociali forniamo comitati contro la guerra ovunque e verifichiamo la possibilità di realizzare almeno due obiettivi
Il primo una vasta campagna per l'obiezione militare e per l'obiezione fiscale alle spese militari
E in secondo luogo una fitta rete di scioperi sul lavoro per giungere ad imporre lo sciopero generale
Se questa è utopia chiudiamo pure Barak questo congresso è utilissimo
Quanti fatti politici ha rischiarato la guerra nella sua geometrica potenza due le notizie molto richiamati anche adesso han tenuto banco in questi mesi
è sembrato a molti compagni che dopo Yalta restituisse un mondo nuovo pieno di ingiustizie ancora ma tutto sommato sulla via di un venir meno dei di conflitti fondamentale e ancora che l'ONU porta riformare contenesse già tutti gli estremi per rappresentare la sede del governo mondiale questi punti di vista si sono rivelati pie illusioni mentre ci hanno imbragato depotenziando tutta la nostra iniziativa di politica estera
Del dopo Yalta non offre un tranquillo approdo d'un mondo interdipendente dove le contraddizioni rimaste sono solo di contorno
Anzi i rapporti di forza spingono tutt'altro che a sinistra
La sorte della perestrojka dopo anni di silenzio dalla sinistra europea che si è guardata bene dal aiutare Corbaccio sul disarmo sulla neutralità della Germania è decisamente il pericolo i processi democratizzazione dell'Est spesso prendono la strada di un'involuzione
Mentre il blocco occidentale con buona pace dell'interdipendenza coopera con l'esterno imponendo rapide privatizzazioni nessun limite agli investimenti stranieri la flessibilità assoluta della mano d'opera
Ed è in campo tutta una nuova produzione militare americana per guerre limitate e gli Stati Uniti entrano in guerra
Anche per rideterminare una leadership manager perché occidentale di chi tira il modello di sviluppo e per tentare di gestire da posizione di forza
La recessione economica che combinata con il debitore insolvibilità del sud del mondo rischia di far saltare in mercati dell'Occidente
A fronte di ciò la perestrojka entra in corto circuito
Gorbaciov da spesso l'impressione che l'arma della politica estera sia spuntata l'Occidente in questi mesi ha assicurato e poi invece lesinato aiuti all'URSS in cambio di un atteggiamento morbido di Gorbaciov sulla crisi del gossip
E dopo Yalta insomma ridisegna Dominici e leadership mondiali a suon di cannoni
Una nostra decisa battaglie per denuclearizzato Alitalia il Mediterraneo non avrebbe forse contrastato questi esiti tragici
Come si è potuto responsabilmente pensare che vendere Mino dell'Est come blocco avrebbe trovato l'Ovest remissivo
E sull'ONU dove è stata l'Internazionale socialista quando lo hanno dichiarato all'ultimatum del quindici gennaio e perché il partito non criticava seriamente quella scelta
Dopo quel momento all'embargo non è più resistito semmai prima era stato seriamente operante persino i democratici americani americane protestano dicendo che l'embargo deve durare almeno diciotto mesi per essere utile ma se invece dell'ultimatum London avesse annunciata la data della conferenza sul Medio Oriente ma in quale norma isolamento politico sarebbe caduto Saddam tra i popoli arabi magari accompagnando questa questa scelta con un inasprimento decisivo della e quanto i nostri compagni criticavano in quelle ore
Chi come noi di Rifondazione Comunista proponevamo che la conferenza proponevamo con la conferenza la soluzione contestuale dei temi del Medioriente Coppola nel curare
Che andrà dire oggi questi compagni
Non deve essere un caso che la politica estera italiana sia tanto disastrosa dato che il peggior ministro del governo vero del governo ombra è proprio quello che gli esterni
Oggi lo possiamo dire tutti
L'embargo come opzione politica
Senza la conferenza sul Medio Oriente sul quale c'è stato il veto USA e dopo l'ultimatum dell'ONU che era ampiamente venuto meno
E chiede il ritiro delle nostre armi era quindi un atto dovuto realistico nel sestetto di chiarificazione dello porzioni davvero in campo politicamente decisivo per arrestare un opinione fin troppo inquinata
Ma il problema è che è un tassello fondamentale sul quale si era già svolta dal compagno Occhetto si rivela inconsistente
L'ottantanove CE reddito mondo terribile e non mi interessa di paragonarlo al precedente ma allora proprio la crisi Adeste questi ultimi tradisce i fatti rimettono all'ordine del giorno il compimento della democrazia in Occidente
E danno corpo e anima la cosiddetta rivoluzione italiana a quel caso italiano a quella questione comunista che per restare stavolta non deve essere rimossa
Vedete nei primi anni Settanta io non entravo nel partito
Anche perché non si coglieva il veniva dal partito una critica radicale la degenerazione del sistema del cosiddetto ora socialismo reale
Ma ho sempre creduto per constatarlo ci avrebbe convinto ad una revisione critica profondissime concretissima della storia del PC escludendo una rimozione del nostro punto di vista comunista così anti dogmatica no ma non incide
Perdonerete la schematicità ma ho sempre pensato che occorreva dare forza una critica di sinistra lo stalinismo che sta nello stesso Gramsci che mi faceva leggere all'Est come esperienza incapace di portare a fondo le trasformazioni della produzione della società
A promuovere democrazia e partecipazione di massa fare una politica estera non espansionista
Cioè legge voleste come deficit di comunismo di un comunismo come critica del profitto del mercato critica dell'accumulazione della crescita quantitativa come unici parametri del progresso
Se non svolgiamo una severissima critica su queste questioni nessuna nuova teoria nascerà e oggi vedo tra l'altro un'urgenza con l'incombere dei patti di Vilnius
O svolgiamo una severissima critiche
Oppure vincerà quell'operazione che tenta di un fan fatta dall'ovest che tenta trionfalmente dire che ricordi non ce la fa non ce la fa a rinnovare il socialismo mentre io vedo invece che si prende a prestito dalla dalla teoria di bere al Democratic socialdemocratica anche se ampiamente in crisi perché nessuna democrazia reggeva prova del presente se non va oltre i limiti della pura rappresentanza politica per aggredire il potere economico
Insomma una lettura dei fatti del mondo va interamente rivista ma questo vale anche per il caso italiano
Non vi in pensione il voto in Parlamento della maggioranza dopo questa che suona come rottura della costituzione materiale del nostro Paese c'è ancora chi poteva rizzare che nell'attuale quadro politico ci sono le forze sufficienti per sbloccare la democrazia italiana
O che la rifondazione democratica dello Stato si può ridurre a una pur necessaria riforma elettorale
Ben più profonde radicali sono riforme che rifonda no lo Stato
La proposta di sblocco della situazione politica oggi è più abili irrealistica di prima
Ma guardiamo anche al al bruttissimo contratto dei metalmeccanici com'è pensabile candidare la sinistra al governo se i rapporti di forza nel Paese si spostano a destra
Così repentinamente S. nello senso comune molto c'è da fare per disinnescare un orientamento moderato chi sosterrebbe socialmente un governo simile se vuol far davvero grande riforma
L'opposizione quindi propedeutica all'alternativa un'opposizione per ridar forza e moltiplicare la sinistra italiana per ribaltare nelle sorti se l'alternativa non vuole ridursi ad alternanza di ceto politico al governo
Voglio dire concludendo che la guerra aggiunge ragioni decisive per rivedere l'impianto politico interno che ha sospinto la proposta di svolta
E qui la maggior critica che faccio sempre fatte compagni della maggioranza è di proporci non troppa ma un'insufficiente innovazione anche sul piano della forma partito
Quest'anno non ha sancito l'esistenza perenne di posizioni politiche diverse
Ma
Ma proprio per questo
Appunto ridurla testimonianze attraverso il principio di maggioranza e minoranza maggioranza e minoranza
Vorrebbe dire rimuovere con un atto giuridico un grande problema politico l'autonomia politica e culturale di azione politica di tutte le posizioni in campo
La proposta compagni che
Noi facciamo non è quella di una federazione fra partiti diversi come dicevamo si stamattina ma quella di fare del futuro partito un partito federato questa è una novità del nostro dibattito una proposta in campo ora sta i compagni della maggioranza prendere una posizione se sapremo ascoltarci sarà possibile allora concretamente evitare una scissione e nuovi abbandoni anche per questo il nostro compresse decisivo e può persino essere appassionati
Il compagno
Digeronimo Luciano dovrebbe andare subito in segreteria
Ha ora la parola Renato Nicolini della sezione Celio Monti poi miti Staderini dalla sezione Mazzini trasferire
Cari compagni fra due giorni il nostro partito il Partito Comunista Italiano
Compie settant'anni
Settanta anni non sono pochi per per un partito
E io auguro al nuovo partito che uscirà dal congresso di Rimini
Qualunque sia il suo nome
Di riuscire ad arrivare a settanta anni di età nello stato tutto sommato di di di salute in cui si trova il nostro partito
E questo però non è sicuro
E credo che è stato detto autorevolmente da qualche altro compagno che il congresso del tutto da fare
Se non utilizziamo bene il tempo che ci separa dall'appuntamento di Rimini
E difficile pensare che si faccia una seconda eccezione alla regola che vuole i partiti politici non durare a lungo
Certo noi abbiamo bisogno di usare il tempo che ci rimane per concentrarsi su un dibattito politico e programmatico perché non basta come ha ricordato questa mattina il compagno Mussi presentando la prima mozione
Che il rosso si mescola i col verde
Occorre che conta questa mescolanza esca fuori un programma delle proposte delle iniziative
Se questo non avviene ebbe dovessimo uscire dalla congresso di Rimini nella situazione attuale nella situazione di quest'ultimo anno
Io credo che sarà difficile che si possa arrivare ai settant'anni di età del nuovo partito dello stato in cui ci troviamo oggi e tuttavia badate lo state così troviamo oggi non è uno stadio fiorenti
In questo momento la guerra terribile che si è abbattuta su un'umanità sta in qualche modo segnando la fine di un ciclo
Gli equilibri e il modo di pensare che esisteva prima di questa guerra vengono chiaramente messi in crisi e sostituiti da nuovi equilibri rispetto ai quali abbiamo bisogno di analizzare pensare ecco io credo che dobbiamo essere consapevoli del fatto
Che la risposta che è stata data dalla sinistra europea o la risposta che sarà dato in Italia al sindacato segna insieme il limite è la fine di un'esperienza politica ed è strano
Che questa venga in consonanza con il problema che abbiamo noi oggi
Cioè di una rifondazione di un rinnovamento ma Rifondazione e Rinnovamento non si fa cambiando nome Rifondazione Rinnovamento sì da quando si getta come l'araba fenice il proprio corpo sul fuoco per uscire se si riesce in un nuovo corpo
Perché vedete nei limiti e nelle incertezze che ci sono state fino al momento della guerra e delle difficoltà che ancora adesso abbiamo per organizzare il movimento pacifista che si sta or realizzando nel Paese
Sono i limiti che sono conseguenti a una debolezza di cultura politica i limiti che sono conseguenti al fatto che un ciclo è finito ma ancora non siamo stati capaci di segnare in che modo vogliamo indirizzare il nuovo compagni un nuovo partito si fonda quando esprime una rappresentano il quando si conquista il mandato sociale di forze che non sono rappresentate dall'attuale sistema politico
E allora che si riesce ad uscire dallo schematismo e dalla difficoltà dalla contraddizione inconciliabile di chi vorrebbe l'alternativa da un lato fatto politico e dall'altra patto sociale no
E allora cerchiamo di analizzare quali sono stati i limiti che hanno segnato contrassegnato da sempre più pesantemente l'azione del nostro partito negli ultimi quindici anni ripeto non è questione di nomi
è vero che negli ultimi quindici anni però noi siamo stati sottoposti a un costante declino della nostra forza
Ma forse il vero spartiacque non è quello del settantacinque settantasei può essere quello io credo nel sessantotto sessantanove quando c'era stato un primo cambiamento di fico
Quando si era presentato un altro tipo di domanda sociale che chiedeva le forze politiche una risposta nuova e quando è stata sì colta dal nostro partito ma è stata colta in modo frammentario insufficiente
E dal settantacinque questi limiti sono diventati evidenti Orione ancora rapidamente un eccesso di statalismo odi istituzionali insomma
E dall'altra parte un eccesso di Emergency arrivismo
I comunisti sempre dovevano come correre a salvare qualche cosa che sta per crollare
E nello stesso tempo la risposta era sempre tutta o soprattutto istituzionale e questa evidentemente ci portava in difficoltà con i rapporti per nuovi soggetti che stavano emergendo ora questa crisi sociale non possiamo seguitare a pensare che ci vengono a domanda di politica collettiva da una società che si esprime attraverso individui frammentati e solitari ma che hanno comunque bisogno della politica ma hanno bisogno di un tipo di iniziativa politica che sia data la novità dei loro dei nuovi soggetti
Questi limiti di cultura politica usando impedito di vedere la modernizzazione della città di Roma Ciani Potito di vedere le nuove forze che si presentavano in questa città se non con vecchi schermi che poi si sono rivelati inadeguati e angusti propagandistici più più efficaci alla prova del confronto elettorale
Ma al fondo ritenuto questo io credo possiamo trovare questo tipo di limite
Noi abbiamo lavorato siamo abbiamo appoggiato la nostra cultura politica su un'idea di crescita fondata piuttosto sul consenso che sul conflitto
Abbiamo cioè pensato secondo una visione storica cistica Providencia lista ottocentesca della della irresistibile inevitabile ascesa della classe operaia verso il socialismo che si trattasse acquisito il consenso di alcuni gruppi sociali di catturare sempre nuovi consensi da qualunque parte provenissero secondo un'idea in cura forte la motivazione istituzionale
Ma la ricerca del consenso era quantomai effimera variabile e soggetta ai momenti a a momenti che non non erano programmati
Abbiamo bisogno compagni di acquistare un'altra cultura politiche su questo che giochiamo la scommessa di un nuovo partito un'altra cultura politica
E quest'altra cultura politica deve essere fondata sulla ricerca della crescita del nostro partito attraverso il conflitto e questo significa allora individuare nella vasta realtà
Il movimento che si circonda quali sono le forze sociali gli individui tipi di lavoro il tipo di domanda i diritti negati che possono crescere insieme alla crescita della nostra nuova formazione politica ecco così noi salviamo il momento della lotta al momento della definizione strategica della dieta alternativa così ci presentiamo alla battaglia che ci attende in questi giorni attraverso una prospettiva che non è affidata alla contingenza del momento ma riposa su un disegno si su disegno elastico cioè su disegni elastico su un disegno non totalizzante su un disegno che rinuncia alle grandi no demagogia che qualche volta si fanno battente su un disegno comunque
Sulla capacità di individuare chi in questa società e portatore di istanze progressiste individuare quali sono i diritti legali
Ma non è una prospettiva come dire paternalistica istituzionali istiga dello Stato che neutralmente asseconda i diritti
Per una prospettiva di cambiamento delle istituzioni di cambiamento della vita economica e qui allora torniamo ai grandi temi che erano stati accennati
Io alcuni momenti nella vita del nostro partito e poi rapidamente dimenticato la riforma ecologica dell'economia
La la la differenza sessuale l'ipotesi di un'attenzione maggiore alla ai limiti della politica uno Stato che fondi la propria autorità no sull'estensione totalizzante della probability attiva ma sulla capacità di incidere in quei punti decisivi in cui cambia lo scontro
E questo ne naturalmente compagni lo possiamo vedere dobbiamo vedere su questa base e imposta perché straordinario laboratorio politico può essere oggi la fitta di Roma
Ma questo lo vedremo evidentemente visto che il mio tempo esaurito in un altro momento io vorrei compagni concludere il mio ragionamento spiegando per quale ragione abbiamo pensato di dove aderire di sottoscrivere di presentare una terza mozione come seggio due non bastassero e come se non fossimo tutti quanti un po'stanchi
Di quest'anno così logorante così difficili da dove la dialettica qualche volta non è stata favorita dalla parte dalla distinzione delle mozioni ma è stata piuttosto la stacco ostacola
Beh credo che abbiamo fatto per una ragione e crediamo che attraverso questo modo possiamo contribuire oltre il risultato numerico della nostra mozione alla ripresa di un processo unitario del partito
Ponendo ostinatamente la questione del programma e delle cose da fare al centro dei nostri interventi né crediamo in una unità possibile
Una unità che non nasca però dal compromesso ma nasca dal confronto delle opinioni e dalla verifica di che cosa effettivamente fa cambiare il nostro partito
Guardate se riflettiamo e due schieramenti che maggiori che si Prettegiani in questo congresso ci rendiamo conto come all'interno di questi schieramenti si stia riproducendo con la situazione diplomatica di di maggiore attenzione alla logica di mozione che non dico e i problemi che dobbiamo affrontare che rischia di impedirci di superare quella barriera più la cultura politica ancora ottocentesca per affermare una cultura politica moderna fondata sul conflitto io mi auguro che questa scelta la possiamo compiere da adesso al congresso di Rimini e che il colpo partito che uscirà da quel congresso
Potrà fare onore l'apparizione del Partito Comunista Italiano e proseguire la nostra battaglia difficile per la possibilità per la possibilità
Del socialismo
La commissione politica
è convocata per una brevissima riunione nella sala qui attigua alle ore diciotto
Vorrei avvertire dal momento che vedo che la sala è piena di delegati che domani alle dodici e trenta
Sono convocate in una sala qui vicino vicino la corista tutte le compagnie
Di tutte le mozioni e anche le Esterno domani alle dodici e trenta adesso ha la parola la compagna Mickey Staderini
E poi
Prego
Ma scusa un momento Nick dice
Ancora o la commissione verifica poteri è convocata per domani alle ore undici nella stanza della segreteria
I compagni dirigenti delle sezioni che hanno chiesto la la sostituzione di delegati per motivi seri devono farlo con documentazione valida
Alle ore dieci e otto ti chiedo ancora scusa
Se convocata la riunione della Commissione elettorale
Seconda mozione nella saletta della stessa
Seconda mozione
Alle ore ventuno e trenta sono una riunione c'è la riunione dei delegati
Della prima mozione Zico della seconda mozione da sola alle ventuno e Trento
La riunione degli esterni sì svolge il suo compito alla fine dei lavori di questa seduta è tutto chiaro
Sì
Cioè
Non ho capito
Non si è capito
Allora ripeto tutto
La commissione politica è convocata per una brevissima riunione alle ore diciotto nella Sala qui vicino
Alle dodici e trenta di domani le compagnie di tutte le mozioni e anche le sterne sono convocate nella sala della prima mozione
Di oggi
Vi è oggi è chiaro sto parlando di oggi a Brescia
Solo domani ho previsto la riunione è prevista la riunione
Delle compagne di tutte le mozioni
E le sterne alle dodici e trenta
Alle ore del trenta di Ciocci
Cedo all'ignobile dei Telegatti della conto Pussy nuove
Nella sala sui degli che è stata
Assegnata alla seconda mozione
La riunione degli esterni e convocata qui oggi alla fine della seduta qui alle ore diciannove
è tutto chiaro
Allora adesso finalmente e chiedo scusa
Ha la parola l'accompagna miti Staderini
Della sezione Mazzini si prepara Gennaro l'ho persa della sezione Casal dei Pazzi
Intervengo con grandissimo sforzo perché
Non mi piacciono molto queste situazioni così centrali e perché spesso le cose che voglio dire sono ben contenta se le hanno già dette
Non mi piacciono ripetizioni
Però mi sembra i giudicherete voi
Che alcune cose non siano state dette io intervengo perché vorrei convincere tutti quelli che mi stanno ascoltando di qualcosa che mi sembra che non sia sentito fino in fondo
E vorrei partire da un anno fa un anno fa
è cambiato quello che sappiamo in Russia è finito un governo mondiale di due potenze
Questo cambiamento mondiale non è cambiato possibile non è cambiato un sistema in casa che già un divorzio è una tragedia non è cambiato un sistema in Italia che già cambiamenti di governi per noi sarebbe una fortuna ma sono comunque traumatici è cambiato un Governo mondiale forse adesso
Tutti capiscono e forse anche noi qui nel partito comunista perché da un anno ci stiamo anche dilaniando in questo modo
Perché questa cosa non può essere indolore questo capire per quanto si possa essere stati contenti di certe cose per le appoggiati e questa guerra secondo me
Forse finalmente in un certo senso fa capire quello che avremmo dovuto capire prima che se ne avremmo dovuto cercare di fare prima
Io sono disperata in questo momento perché per me è cominciata la terza guerra mondiale perciò ogni occasione deve essere buona per darsi da fare ogni persona deve convincere l'altra ognuno deve essere convinto e cominciamo da qui dentro
Perché per me non è stato fatto abbastanza da nessuno dei compagni che ha non mi basta la proposta di pace di pace unitaria
Io penso che dobbiamo cercare di convincere tutti e di agire il più possibile e non possiamo convincere colpevolizzando chi è contrario chi non ha fatto abbastanza e neanche ci basta tenerci la coscienza a posto perché quando tutto sarà distrutto quello che sta succedendo rovinato dai non potremmo giustificarci con i nostri figli semplicemente dicendo noi eravamo contro io già mi trovo a dovere ai miei figli nonostante che sia come donna
In parte ma dico in parte non mi sento estranea ma certo che potrei rivendicare una storia di non accesso alle armi dalle origini e al potere delle donne non mi non voglio rivendicare questo perché non mi sento estranea a quella che è una distruzione che incombe sulla mia testa
E qualunque cosa
Posso e voglio devo fare devo farla subito immediatamente convincendo dal vicino
Alle persone stesse cominciando dalle persone qui del del partito perché io non credo che il milione e quattrocento iscritti sono tutti e convinti di questa situazione così drammatica io credo che non si è fatto proposte e un discorso su cosa vuol dire pace che cosa vuol dire una situazione in cui l'ordine mondiale è cambiato cominciare a lavorare per la pace
Fare un discorso di trattativa a oltranza
Non basta parlare dell'Italia o fuori dell'Italia perché allora si possono anche capire io le capisco perché due donne in Parlamento purtroppo sono intervenuti a favore per un purché due donne pacifiste come Rosa Filippini Emma Bonino e sono intervenute per una quel tipo di coerenza e di responsabilità che io trovo purtroppo spesso nelle donne ma che è insensata e spero di e voglio andare anche a parlare con loro per convincere di questo insensata nel senso che è una coerenza che cerca di dire siccome non abbiamo fatto abbastanza
Come opposizione non possiamo opporci Barry conosciamo questo è una coerenza insensata perché significa dire siccome non sono fatto abbastanza non faccia più niente non dobbiamo ancora fare di più dobbiamo convincere però evidentemente dobbiamo anche dirci e non metterci la coscienza a posto che non siamo riusciti neanche come partito anche se abbiamo avuto una posizione unitaria non siamo riuscite non siamo noi convinti tutti fino in fondo io vorrei che vi rendeste conto che su questa cosa non è il caso né di criticare né di pensare di avere la coscienza a posto perché quando ci casca tutto in testa della coscienza non credo che ci faremo niente grazie
Bene la compagna Staderini che ha guadagnato qualche minuto rispetto al tempo che gli ha assegnato adesso prima vorrei ancora precisare che i compagni della seconda mozione
Stasera alle ventuno e trenta sedi uniscono qui
Mentre gli esterni che si riuniscono alle ore diciannove
Si riuniscono nell'assalto acquistata
Data la seconda mozione e chiaro questo
I compagni che hanno bisogno perché non possono avvenire nei giorni successivi
Debbono fare dichiarazioni di voto
Questa dichiarazione di voto nel dovrebbero fare questa sera
Alle dalle venti alle venti e trenta
Naturalmente dovrebbero trattarsi di dichiarazioni di voto che debbono durare non più di cinque minuti
Allora adesso ha la parola
Gennaro Lopez
E poi dopo la parola e per Paolo Flores
Care compagne e compagni pare davvero che sia passato un secolo da questi ultimi mesi del mille novecentottantanove che videro il crollo dei regimi autoritari dei paesi dell'est europeo
Ma anche ciò che si svolgeva sotto i nostri occhi solo sette giorni fa
Pare appartenere ad un'altra epoca
La storia del mondo e dell'uomo ancora una volta cambia pagina
Ma quale differenza tra quei sommovimenti dell'ottantanove
E ciò che sta accadendo in queste ore nelle terre del medio oriente
L'ottantanove segnò l'irrompere di grandi masse sulla scena politica
E il cambiamento avvenne all'insegna di grandi speranze e grandi ideali di liberazione di democrazia e di indipendenza
Oggi domina su tutto una parola antica e tremenda
Guerra
L'occasione l'ha fornita un dittatore fanatico e sanguinario
Ma come non vedere che dietro l'obiettivo ideologico del ripristino del diritto violato ma quanti altri diritti violati restano senza risposta
Dietro questo obiettivo
Si celano interessi ben concreti e corposi a cominciare da quello che si chiama Petronio
E allora se a questa guerra debbo dare un aggettivo e non mi interessa definirla giusta o ingiusta
In fiore fratture etiche sento l'esigenza di definirla politicamente e cioè guerra imperialista
Ma pongo ma pongo allora un interrogativo ai compagni della maggioranza
Davvero pensano che quel che sta accadendo fosse imprevedibile
E non hanno visto estendersi rapidamente lo spiegamento militare americani e non li ha messi in sospetto l'invio degli F centoquattro e dei tornado italiani
Davvero a nessuno di loro
Era chiaro che lo stesso embargo
Per il modo in cui veniva gestito
Per la rapida escalation delle risoluzioni dell'ONU
Costituiva solo la premessa del tragico esito che puntualmente abbiamo registrato
Ma allora era sbagliata l'analisi che portò questi compagni a quel famigerato voto di astensione in Parlamento
Ma se così se convenite che quell'analisi era sbagliata bisogna dirlo
è un'esigenza politica di chiarezza tra di noi
Presso il quell'analisi era sbagliata
E inaccettabile che ancora si tergite sì che ancora si tergiversa e ancora stamattina sulla sulle colonne dell'Unità
Sul disimpegno immediato dell'Italia sul ritiro immediato di tutti i nostri soldati ai quali noi non possiamo manifestare solidarietà migliore della richiesta forte e decisa che tornino subito a casa
E in termini analoghi e urgenti si pone il problema di come battersi per il superamento di quello che di fatto è rimasto l'unico blocco militare operante in Europa e cioè la NATO
Ha ragione il compagno Mussi
Qui si toccano valori fondamentali per ciò che siamo e per ciò che vogliamo essere in futuro
Confrontarsi apertamente senza diplomati ismi su questi punti è dunque essenziali
Su questi come su altri punti
Diceva Mussi stamattina noi non siamo una forza in liquidazione né sbandata a destra
Non basta affermare
è stato giusto l'atteggiamento tenuto dal partito per esempio nei confronti del movimento degli studenti
E che ruolo abbiamo svolto nelle vicende contrattuali che giudizio diamo del recente contratto dei metalmeccanici e quale pensiamo che debba essere il ruolo del sindacato soprattutto alla luce delle ultime sconcertanti
Le definisco così
Prese di posizione sul nodo drammatico pace o guerra
Ecco le cose su cui occorre chiarirci
Certo senza scavare trincee ma nemmeno facendo finta che divergenze anche profonde tra noi esistono a me non basta dire che intendiamo essere un partito della libertà dell'eguaglianza e della solidarietà
Tutto questo intendiamoci mi sta benissimo ma voglio capire come conquisto obiettivi sempre più alti di libertà uguaglianza e solidarietà
E allora mi interessa sapere se nel nostro lessico ci sono ancora le espressioni lotta opposizione alternativa ad un sistema di potere per cambiare trasformare questa società voglio sapere se il mio avversario è ancora è sempre quello il capitalismo con le sue logiche e le sue leggi le sue ideologia prendiamo il caso granchio
Continuiamo a chiedere la verità ma a chi la chiediamo a coloro che hanno inquinato questo stato svenduta la sovranità nazionale ordito nel buio le trame più esiziali contro la nostra democrazia
O non è venuto il momento di mettere in discussione e per intero la credibilità di un'intera classe dirigente ecco i punti che una volta chiariti possono consentirci di dire allora sì davvero esistono le condizioni non per una convivenza parola che neppure a me piace
Ne è solo per una generica cooperazione
Ma appunto per ritornare davvero a lottare insieme come stiamo facendo in questi giorni per la pace
La vicenda di questi ultimi quattordici mesi
C'ha segnato profondamente c'è una lacerazione tra di noi che non si rifà non si risarcisce Meg con generici appelli Netcomm vaghe formule
E spetta a tutti noi il dovere della chiarezza e dell'onestà intellettuale consapevoli tutti dei rischi gravissimi che abbiamo di fronte e non vorrei infine che si considerasse come questione secondaria
Il problema di come realmente vive nel nuovo partito il pluralismo di analisi di idee di valori di iniziativa politica
Il compagno Mussi ha risposto negativamente all'ipotesi di un patto federativo tra due soggetti autonomi ma quella ipotesi è stata di fatto già superata
Da una proposta che tutta l'aria di Rifondazione Comunista unitariamente avanzato
Quella di un partito unendo a struttura federativa a questa proposta non si è data fin qui risposta e la riproponiamo dunque a questo dibattito
Compagno Carlo leoni affatto e concludo un'affermazione molto importante e impegnativa gliene do atto molto volentieri non spendiamo ha detto nulla del nostro patrimonio ma appunto il bene più prezioso del nostro patrimonio sta nel saper guardare al futuro mettendo in campo l'intelligenza e le forze dell'ordine
Su questo dunque dobbiamo discutere confrontarci sviluppando in questo dibattito tutta la nostra capacità critica e ove occorre se me lo consentite compagni anche autocritica
La parola Paolo Flores
Della libertà
Si prepari Roberto Antonelli
Della sezione università
Io ho apprezzato particolarmente questa mattina la relazione Di Carlo Leoni
Non solo per il merito delle cose che ha detto
Ma
Per la lucidità e il coraggio sì con cui ha saputo parlare di tutti i problemi romani e nazionali
Che ci stanno di fronte
Malgrado ovviamente l'attenzione di tutti sia oggi rivolta alla guerra nel Golfo
Perché io credo che ci voglia lucidità e coraggio
Per tener ferma la necessità di discutere anche di queste cose
Perché se questo non fosse sarebbe stato meglio rinviare il congresso trasformarli in congresso straordinario dedicato esclusivamente alla guerra nel gruppo
E credo che sia necessario qui e arrivi che la lucidità e il coraggio del compagno leoni sia dall'uscita il coraggio di tutti i militanti i delegati anche perché le forze conservatrici nel nostro Paese stanno approfittando della situazione di guerra che ovviamente calamita l'attenzione dell'opinione pubblica
Per sferrare colpi
Contro le forze democratiche di progresso
La faccenda Gladio è ancora in piedi e rincominciare i segreti
Quindi ci si rimangia ulteriori promesse
E non si tratta solo ovviamente della faccenda siglato
Quindi io credo che noi diamo un contributo anche discutendo
Dei problemi del nostro Paese della crisi della democrazia nel nostro Paese
E non possiamo e non dobbiamo dimenticare che siamo qui riuniti e ci riuniremo a Rimini
Per essere protagonisti di qualche cosa che esce dall'ordinario della vita politica
Per essere i protagonisti di un nuovo inizio
Nuovo inizio è una formula impegnativa molto impegnativa
Ma io credo che non a caso giustamente il compagno Occhetto la ripeta costantemente perché di questo si tratta realizzare un nuovo inizio perché di questo ha bisogno il Paese e ha bisogno la sinistra italiana non solo italiani
Mi ha bisogno il Paese che sempre più vive un regime di democrazia lo motorizzata
In libertà provvisoria di partitocrazia che è altra cosa dalla democrazia
E ne ha bisogno la sinistra
Dopo il fallimento del comunismo
Ma dopo il fatto che la socialdemocrazia questo credo debba risultare chiaro non è la risposta positiva al fallimento dei comuni quindi un nuovo inizio nel senso pieno Forte esigente del terzo
A questa necessità di nuovo inizio
Sono state opposte due obiezioni
Che non bisogna disperdere il patrimonio del partito comunista e che non bisogna rischiare una deriva moderata naturalmente
Ma che cosa significa non disperdere il patrimonio del Partito comunista quale il vero autentico patrimonio del Partito Comunista Italiano quel patrimonio che portò quindici anni fa il Partito Comunista Italiano a rappresentare un terzo del Paese
Io credo che il vero patrimonio del PC sia stato da molti e molti anni
Un patrimonio di passioni civili di lotte per la libertà e la giustizia che già da tempo hanno fatto
Nella politica concreta
Del partito comunista il partito democratico della sinistra
Ma per troppo tempo un partito che nella sua azione quotidiana
Era assai spesso già un partito democratico della sinistra viveva la contraddizione di legami internazionali con regimi totalitari
E di un riferirsi ad una ideologia che in realtà contraddiceva la sua prassi politica
Quindi io credo che il nuovo inizio
Che ne dobbiamo realizzare significhi tutt'altro che disperdere questo grande patrimonio democratico e di sinistra significhi anzi potenziati
Io sono convinto che se mai la dissipazione di quel patrimonio
Consiste proprio nel non capire la necessità di questo nuovo inizio
Necessità di mettere in sintonia quella che è stata la prassi democratica e di sinistra dei momenti migliori dell'impegno di centinaia di migliaia e milioni militanti
Con un'ideologia che è completamente da rinnovato
Egli anzi credo che proprio
Per quella contraddizione che troppo a lungo rimasta
Abbiamo vissuto negli ultimi quindici anni
Quella che è stata non del partito ma nell'ambito dei suoi elettori una vera e propria scissione di alcuni milioni di elettori
Se noi diamo i voti critici aveva nel settantasei e quelli che ha avuto nelle ultime elezioni le confrontiamo con il corpo elettorale sono alcuni milioni di voti
Ecco questa è la scissione che ci deve preoccupare queste la dissipazione in atto da anni
Proprio perché nel momento più alto dell'impegno democratico e di sinistra del partito non si ebbe il coraggio di dare allora in via al movimento
Tanto più importante quindi la scelta
Proposta circa un anno fa dal compagno Occhetto e la necessità di realizzarla oggi
Si dice ma in questo modo rischiano una svolta moderata del partito una svolta a destra
Sì la la rischiamo questo rischio c'è
Ma un rischio si deve correre
Per impedire che si realizzi
L'alternativa a non corre il rischio
è l'incapacità di realizzare questo nuovo inizio e quindi di continuare in quella inerzia di dissipazione in cui la sinistra italiana che grosso modo è quasi completamente si identifica con il Partito comunista sta
Il rischio di una
Svolta moderati a destra certamente c'è questo per mi sono numerosi compagni
Che non riescono a immaginare neppure un'iniziativa se non è presente un socialista per loro il socialista una sorta di coperta di Linus di ogni loro iniziativa da questo complesso di inferiorità noi dobbiamo liberarci proprio perché diamo vi dà un nuovo partito
Noi non possiamo più avere complesse non dobbiamo più essere legittimati da nessuno
La nostra legittimazione a dobbiamo trovare esclusivamente innanzitutto nel consenso della gente
Per questo è necessario un partito di programma
Un partito di programma che faccia del programma il perno della sua vita Interna
E beh del
E il perno delle possibili alleanza
E che quindi
Abbia lo stesso programma
Quando è all'opposizione e quando è al governo
Non si va al governo per fare sconti rispetto al programma
Con cui ci si è presentati agli elettori agli elettori cittadini e lavoratori non vi è conflitto fra questi due elementi
E poiché devo concludere concludo con pochissime parole su una questione cruciale lo strumento per questa politica che restauri la democrazia in Italia
Che dia voce al conflitto democratico
Uno strumento che non può essere basato sul centralismo democratico e quindi a maggior ragione su quella forma
Moltiplicata e avvelenata di centralismo democratico che sono le correnti
Perché le correnti possono essere libere senza che liberi siano i militanti costretti ciascuno all'obbedienza con capocorrente
Oppure non contare nulla
Noi dobbiamo realizzare il partito più democratico che mai si sia visto in Italia e proprio per questo non dobbiamo cadere nella sommatoria di correnti o ancor peggio in quella coalizione di partiti che sarebbe un partito federale
Perché il partito che dobbiamo costruire è un partito che deve innanzitutto saper rappresentare la parte migliore del Paese non può dedicare le sue migliori energie a uno scontro interno permanente che cristallizzato
Deve sapere farsi in maggioranza deve saper porsi come alternativa a oltre quarant'anni di governo della Democrazia Cristiana prima della Democrazia Cristiana e del partito socialista può
Alternativa difficile questo lo dobbiamo sapere
Alternativa difficile perché oggi una coalizione di partiti di sinistra risulta utopistica
Il Partito socialista troppo spesso rappresenta all'interno del governo all'interno di questa coalizione partitocratica di forze moderate ha rappresentato troppe volte addirittura la più oltranzisti
Ma questo non significa che l'alternativa non sia possibile
Poiché è un partito che si prende sul serio che all'orgoglio del proprio programma e della credibilità dei propri militanti punta innanzitutto a rappresentare la parte migliore del Paese
Questo allora dobbiamo cominciare a costruire da oggi credendoci fermamente sapendo che il Partito democratico della sinistra può essere quello strumento che fin qui all'Italia è mancato che deve restaurare democrazia e che deve dare la vittoria alle forze progressiste grazie
Si avverte un brusio in fondo alla sala che si infastidisce
Sì se si potessero i compagni e le compagne non so allontanare dal
Adriana De Vito dovrebbe presentarsi subito in segreteria
Ha ora la parola a Roberto Antonelli della sezione universitaria
Dopo di lui Eugenio Palladini della sezione di Pietralata
Dunque cari compagni anch'io avevo una certa difficoltà intervenire il Congresso questa mattina sentivo un forte distacco una possibilità di un forte distacco di una distanza tra ciò che noi dovevamo dirci in Congresso
Ciò che avveniva nel mondo io debbo dire che le relazioni che ci sono state questa mattina le presentazioni delle mozioni hanno fugato questa perplessità
Tutte quante
Io credo che in particolare quello la presentazione che il compagno Ingrao affatto della sua mozione ci pone dei problemi seri
Con la presente una presentazione importante
Ha proposto problemi di fondo su cui noi ci dobbiamo confrontare difficile probabilmente parlo di un congresso
Ma quello che credo che ci abbia chiesto il compagno Ingrao innanzitutto è una disponibilità a farlo a riconsiderare tutti insieme le nostre ragioni a considerare il problema ciò che problema fare un atto tutti
Lui per primo l'ha fatto credo di onestà intellettuale e io credo che il compagno Ingrao avesse ragione
E questo ci si aspetta da questo congresso dal prossimo congresso nazionale del partito
Io credo che esista effettivamente un prima e un dopo lo scoppio della guerra che se non sapremo capaci saremo capaci di guardare in faccia questa realtà saremo capaci di unire insieme una riflessione di tipo strategico
Di programma a lungo termine di programma fondamentale anche di programma di ogni giorno sapremo rispondere a ciò che la gente fuori da questa sala chiede al nostro congresso
Un esempio solo io rappresento qui la sezione universitaria non c'è dubbio che la scoppio della guerra pone un problema nei fatti radicalmente nuovo alla cultura italiana agli scienziati italiani al sapere
Dato quel tipo di rapporto che questa guerra dimostra fra sapere
E distruzione fa sapere uso del sapere fra sapere eppure martedì prossimo ci sarà uno sciopero di tutta la giornata all'università io lo credo un fatto importante per questo motivo credo che la CGIL abbia fatto bene ai dirlo penso che abbia fatto bene a chiamare anche gli studenti a confrontarsi con questa tematica e qualche cosa che dovrà lavorare nel tempo che dovrà portare a costituire quei comitati della pace di cui si parlava stamane che credo siano un'occasione per riflettere tutti insieme superare anche l'indifferenza alla politica che c'è in tutti i settori
Compagno Ingrao dunque ha detto bene esiste un prima e un dopo la guerra cosa c'è di diverso rispetto al prima io non credo che nessuno si aspettasse un possibile esito di questa crisi io credo che l'avesse detto anche Occhetto credo caro Lopez che la l'avessimo detto tutti insieme
Il problema differenza era riguardo per esempio all'astensione sul mandare le navi nel corso o meno era se questo aiutava la trattativa se poteva aiutarlo no se bisognava trattare trattare continuare a trattare o no
E io credo che i fatti ancora oggi siano testardo in questo senso dimostrino che era giusto bisogna trattare provare a trattare e dobbiamo continuare a trattare chiede il cessate il fuoco significa chiedere qualche cosa che ormai nella coscienza della gente e che può imporre di nuovo la trattativa
Ma naturalmente anche qui c'è una differenza è vero era qualche cosa per le grandi masse per molti di noi di assolutamente sorprendente
Che un Presidente eletto da meno da circa il trenta per cento del popolo americano perché vota il quaranta per cento delle Tonkov all'interno da una maggioranza soltanto di questo quaranta per cento potesse porre il mondo di fronte a esiti
Anche catastrofici ma ora c'è un fatto ora è possibile quel movimento di massa che accetto avremmo dovuto provare a suscitare prima ma che adesso c'è indipendentemente da noi e che comunque ci vede in prima ora i due fatti su cui ha insistito Ingrao giustamente la crisi dell'Europa la crisi della sinistra
Beh la crisi dell'Europa è sotto gli occhi di tutti
Ma il problema e anche in che momento è capitato e perché gli USA hanno scelto quest'occasione è stato un'occasione grossa per loro per ristabilire un'egemonia l'Europa io credo che l'abbia subita certo c'è un sistema di convenienze certo tutto ciò è capitato in un momento in cui la classe dirigente europea è una classe dirigente
In alcuni Paesi chiave conservatrice in Germania in Inghilterra certo l'Inghilterra e il paese più antieuropeo non è un caso che sia il più affianco negli Stati Uniti
Però nella sinistra europea non c'è soltanto chi poi ha portato il proprio paese in guerra c'è anche chi ha votato contro c'è anche le spese
C'è anche il governo socialista spagnolo che ha fatto arretrare le proprie navi non sono come dire verità di comodo indicano un terreno di lotta un terreno d'iniziativa
All'iniziativa di massa indicano un terreno di possibili alleanze niente sarebbe più grave per noi che rimanere isolati in questo momento da tutti gli altri che si battono per questo stesso scopo e non provare a spostare le forze che non ci sono spostati
Di Porlezza della sinistra ove acquisito con modo molto importante su cui chiaramente non possiamo decidere oggi è la debolezza storica della socialdemocrazia di una parte della socialdemocrazia voi ricordate
Quella frase che si usa citare a ogni piè sospinto di Olof Palme il capitalismo è un agnello venuta Tosato
Beh il capitalismo
Intanto se gli Agnelli mangiano molto sono molto vorace distruggono l'erba che mangiano ma forse non è un agnello una pièce perché è una bestia selvaggia ora e difficile da tosare non si fatto sarei facilmente ora se c'è una cosa che ha dimostrato la crisi del Golfo e che queste la crisi anche del liberismo io credo che non si è esagerato dire che l'analogo sul piano occidentale della crisi dello statalismo all'Est
Perché è qualche cosa che affonda in una catastrofe i problemi organici al capitalismo i problemi della della crisi
Delle crisi del del capitalismo il problema del compì la conflittualità interna che la grandezza e la debolezza stessa del capitalismo ciò che gli permette di crescere ma è ciò che lo porta anche a volte alla rovina e può portare alla rovina tutti noi ma dal conflitto non si esce dal problema del conflitto
Noi ci stiamo dentro possiamo fare finta che non il conflitto non conti e allora che cosa ha significato questa svolta a mio parere e poi mi debba avviare rapidamente conclude ha significato la possibilità di liberare per noi in Italia
La possibilità di una lotta di opposizione seria e chiara la possibilità del conflitto in Italia la possibilità dello sviluppo di una democrazia sinora monca ed zoppa come ha dimostrato l'affare Gladio io non credo
Che oggi se noi non avessimo realizzato per la svolta potremmo fare questi discorsi non credo che avremo tutte le carte che abbiamo per imporre anche ai socialisti le contraddizioni profonde della loro posizione
Per imporre anche la democrazia cristiana le contraddizione la contraddizione fra il loro essere partito il loro seguire gli Stati Uniti e l'essere cattolici io credo che dinanzi a noi sì ci siano grandi possibilità e grandi rischi molti rischi ma anche grandi possibilità
E credo che tutto ciò non riguardi soltanto se il il prima e il dopo la guerra però credo che riguardi anche la politica di tutti i giorni da questo punto di vista quello che ha detto leoni su Roma mi pare che non sia stato ripreso ma credo che non sia stato ripreso perché siamo tutti d'accordo la politica unitaria che abbiamo sviluppato a Roma ha portato dei risultati
Ecco io credo che su tutte queste cose sui problemi posti anche dal compagno Ingrao riflettere tutti insieme riflettere anche con chi vorrebbe andare perché si sente tradito ma io credo che non sia stato divertito sia stato aiutato da questa svolta
E quello che noi dovremmo fare la Carta costituente il patto di cui parlava Mussi stamattina e qualche cosa ci aiuta tutti
Avrà inizio la seconda mozione ha proposto una struttura retta e qui chiudo veramente
Cosa è successo di diverso perché adesso la struttura a rete con cui io per esempio sono d'accordo non vada più bene e ci sia bisogno di specificarla come struttura di tipo federativo che somiglia tanto a tanti partiti in uno e a voler ripercorrere quella in quel percorso così duro così negativo che c'è stato in quest'anno nelle sue parti negative
Ecco io penso che se da questo congresso veramente era accogliessimo l'invito del compagno in grado la connessi con le ragioni di fondo che sono nella crisi del liberismo occidentale
E che sono le ragioni di fondo che hanno impedito la socialdemocrazia europea di presentarsi con le carte in regola completamente ai grandi appuntamenti della storia della pace
Noi potremmo lavorare tutti insieme bene potremmo vedere chi c'è fuori da questa sala e starci insieme per un lungo percorso
Ci dicono i compagni dalla vigilanza che di invitati dovrebbero rimanere su in galleria
I delegati le delegate che circolano sarebbe bene che tenessero in vista la belle così non avvengono
Confusione
Ora la parola il compagno Eugenio Paladini dalla sezione di Pietralata
E poi la Maria via Cicolani di Cinecittà
Ah scusa un momento Paladini allora la commissione politica si riunisse subito
Quindi quelli che ne fanno parte dovrebbero cioè andarci
Ma hanno detto una sala qui adiacente a questa mattina alle dieci
Qui è rimasto uno l'alloggio forse di Antonelli o di qualcuno che ha parlato
Vai Paladini
Io credo compagni che è giusto che noi abbiamo incentrato questo congresso sulla guerra in corso perché troppo grave e drammatica è la situazione del evita ma credo che dobbiamo superare
Abbondantemente direi il dato emozionale emotivo il dramma che ciascuno di noi vive anche all'interno e credo che dovremmo su questa questione già in questo congresso che tra l'altro è la prima occasione che abbiamo di discutere di questo dramma in modo reale dovremmo cominciare a fare un'analisi un po'più precisa e un po'più politica della situazione
Chiede via nostrani del nostro partito di come noi ci rapportiamo come congresso del Partito comunista come ventesimo congresso alla guerra in corso io sono da quei compagni che avrebbe proprio in questo senso preferito uno slittamento del congresso
Perché credo che ci sia necessità appunto di molta freddezza per fare un'analisi e anche se probabilmente la settimana in più non avrebbe risolto il problema
Della della guerra probabilmente forse credo ci avrebbe dato maggiore freddezza in ogni caso compagno credo veramente che finalmente il nostro partito
Nel momento in cui la guerra scoppiata ha trovato un elemento di unità di unità reale per lo meno sugli impegni di movimento perlomeno sulla sulla grande parola d'ordine del fermiamo questa guerra del non coinvolgimento dell'Italia in questa guerra del bloccare questo coinvolgimento
Io credo che siamo uniti anche sulla sulla espressione della solidarietà che dobbiamo dare
Non soltanto ai soldati italiani non è questo il problema che noi dobbiamo esprime una solida più profonda tutti quelli che sono coinvolti nella guerra ai popoli interi
Agli iracheni come a tutti quanti i popoli arabi ed israeliani agli italiani anche che sono coinvolti in questa guerra
Ma se questo è vero
Il dato di unità è stato realmente una una svolta è stato realmente un cartoon cambiamento
Allora ecco io credo che dobbiamo partire da questo dato di svolta da questo dato di cambiamento
Non dobbiamo cioè confondere L'Unità che è stata raggiunta come un possibile clima una Nisticò che si crea e che si può creare all'interno del partito davanti alla dama caldo della della guerra perché perché i compagni non nascondiamoci che dietro la unità raggiunta al momento in cui la guerra è scoppiata
E
è un dato della realtà
Non c'è dietro non c'è nelle analisi
Non non credo che possiamo far finta che quello che è stato scritto detto la sostanza politica delle posizioni che sono state espresse
Si possono cancellare immediatamente
Credo che allora
Dobbiamo cominciare a porci veramente la domanda del come questo dato della guerra come questa svolta incide sul ragionamento politico che il partito sta facendo e deve fare in questi congressi e nel congresso
Di Rimini
Quali sono le domande
Io credo che lo scoppio della guerra a effettivamente posto una domanda molto grossa sulla giustezza o meno dell'analisi
Che la maggioranza affatto
Sugli avvenimenti dell'ottantanove
Sulla prospettiva che da quelli avvenimenti si si è aperti da analisi che è stata al centro del diciannovesimo congresso è stata al centro è stata ribadita nella dichiarazione d'intenti del segretario e in in sostanza è stata confermata anche nella mozione di maggioranza a questo congresso
Ecco io credo che allora Guido se effettivamente siamo uniti oggi sul dire no alla guerra e nella proporre dei comportamenti politici io credo che effettivamente dobbiamo anche porci il problema
Non tanto della imprevedibilità dello scoppio della guerra ma di quale ragionamento politico c'era dietro
Per noi di quale analisi dell'Europa di quale analisi della prospettiva e degli equilibri noi avevamo in qualche modo fatto e avallato con il Congresso precedente ci apprestavamo ad avallare con il congresso ventesimo io credo cioè che dalla caduta del Muro di di Berlino alla costituzione della nuova Germania quella che era una prospettiva di pace quella che era una grande prospettiva democratica in Europa oggi noi dobbiamo andare a riverificare queste affermazioni questi presupposti del pensiero che c'era dietro quelle affermazione
Tutto quanto quello che è stato detto non parliamo poi del governo mondiale
Oggi che cos'è rende la realtà dei fatti quello che si sta prospettando il Governo mondiale quello di una sola potenza quello dell'ONU che invece di evitare gli scopi bellici li ha in qualche modo avallati
E preparati
Con un ruolo non tanto della assemblea generale ma del Consiglio di sicurezza e dei cinque che hanno il potere di veto in quel Consiglio di sicurezza
Ora io credo che il nocciolo duro delle questioni
Sia soprattutto questo
La logica del conflitto che è stata richiamata anche in molti interventi in questo dibattito anche dal compagno che mi ha preceduto
Bene oggi io sono ben contento di sentire che
Si ripropone una centralità del conflitto come uno degli elementi qualificanti anche nella nostra azione politica ma compagni faremmo una operazione abbastanza secondo me falsa sì dicessimo che questa logica del conflitto che questa centralità del conflitto era già presente nelle mozioni di maggioranza del diciannovesimo congresso e poi nella stessa mozione di maggioranza del ventesimo congresso non si può cambiare una logica e mettere al centro oggi la questione del conflitto del conflitto internazionale come sociale eccetera senza che questo comporti una reale correzione di Rho
Questo è stato il punto centrale ma siccome da qui poi si passava alla situazione italiana allora io credo che anche la politica interna debba prevedere una revisione
La politica del partito socialista per esempio finisco subito
La politica del partito socialista che altro deve fare Craxi per dimostrarci quanto è organico interno alla maggioranza di questo governo e quanto è altra cosa da noi e il suo disegno complessivo è altro da noi
Non è una contingenza io credo è Craxi
Debba fare ben poco di altro per questo
Compagni chiudo con una sola cosa taglio molto perché il tempo è finito
Io credo compagni che dobbiamo rispettare realmente il dramma che in questo hanno molti compagni tanti compagni hanno vissuto e che stanno vivendo che il dramma anche delle prospettive sul futuro della scelta sul futuro e allora compagni
Se vogliamo veramente evitare la scissione evitare l'abbandono e il evitare il ritorno a casa
Compagni partiamo dalla positività che abbiamo oggi del comportamento del nostro partito dei negli anni che questo partito ha ricostruito nella società sulla questione della guerra per liberarci da dogmi da sclerosi che pure ci sono stati per ripartire verso delle proposte che riescano a tenere insieme tutti quanti i nostri compagni e tutto quanto il nostro grande legame di massa credo che la mozione Rifondazione Comunista una proposta la l'ha fatta su questa io credo che il confronto
Inficiare la proposta stessa
Io credo che veramente oggi l'unità di questo nostro corpo la possibilità di continuare a essere comunisti la anomalia italiana eppure c'è è stata detta ma poi non si è approfondito anche qui che è anche quella che c'è ancora un partito comunista che non ci si vergogna ad un dichiararsi comunisti oggi in Italia è soltanto in Italia probabilmente ecco io credo che tutto quanto questo debba rientrare nel nelle dibattito del congresso di Rimini e forse riusciremo ancora ad andare avanti insieme grazie
Stamane si è votato
Sull'ordine dei lavori
Ma siccome ci sono dei delegati delle delegate che hanno chiesto chiarimenti
Su quello che si è votato l'orario ripeto quello che abbiamo votato
Domani i lavori riprendono alle nove del mattino
Il dibattito proseguirà per tutto il giorno
Lunedì il congresso e convocato alle ore diciassette
Per votare sugli ordini del giorno sulle mozioni e sui delegati al congresso
I delegati della prima mozione scusa
Compagna Cicolani i delegati dalla prima mozione si riuniscono domani sera a conclusione della seduta pomeridiana
La riunione sarà svolta nei locali che sono stati assegnati alla prima mozione
Adesso la parola alla compagna Maria Pia Cicolani della sessione di Cinecittà poi parlerà Pierluigi Albini
Segretario d'appello lavoro dall'associazione si dico bene
Non mai
Ho deciso di intervenire soltanto no vale a dire compagnie in grado esperto non è altro è uno scritto e io presentarmi ho letto anch'all'euro adesso nella sezione Cinecittà dove vivo da dieci anni incessantemente con i miei compagni
E che in questo ultimo anno ha vissuto Gregorio lepri
Eventi e di tutte le sezioni in Italia
Con qualche aggiunta ovviamente anni
Compagne e compagni è passato un anno da quando detto anche approvata di fondare un nuovo partito della sinistra
Un no partito che deve nascere dal vecchio partito comunista con l'accordo di altri soggetti non comunisti facenti parte di questa società civile disposti ad entrare in questo nuovo partito
L'obiettivo è la riforma della politica lo spaccato del sistema per il male che alcune anomalie e da tanti anni paralizzare il nostro Paese Primo uno stesso partito la Democrazia Cristiana e del dieci dicembre scorso ha continuato i fari quarantatré anni ininterrotti di governo
Secondo il solo partito socialista europeo quello italiano che da quasi trent'anni è al Governo con la Democrazia cristiana più conservatrice e dolorosa
Terzo il più grande partito comunista d'Europa condannato pregiudizialmente all'opposizione per tutti modifica conosciamo che in questi giorni la vicenda Gladio adesso anche quella della guerra ci va illustrare
Dal momento di questa proposta ci sono state fasi alterne prima di incredulità poi di grande discussione e via via si è arrivati al congresso di Bologna che in qualche modo ha delineato le due anime del partito
Tra quelli che hanno aderito alla prima mozione di aprire una fase costituente e quelli della seconda mozione che vogliono rifondare il partito comunista e poi se ha aggiunto Bassolino bisogna riconoscere che la proposta compagna Occhetto che pure aveva avuto grande attenzione da parte dei non comunisti a larga parte dell'opinione pubblica
Ha stentato e stenta a decollare anche per la virulenza con cui Andrea Gilli compagni contrari a questa proposta e così abbiamo finito per aggrovigliarci sulle nostre polemiche e forse abbiamo disorientato Anchievici stava a guardare con una a guardare una cosa però l'abbiamo evitata il pericolo della scissione
E pur discutendo con l'asprezza siamo riusciti a ritrovare una nostra unità interna che ci ha visto protagonisti di una grandiosa manifestazione in difesa della democrazia e dei diritti negati
Io credo che questa ritrovata unità sia molto più nobile della ricontrattazione della democrazia cristiana e ancora una volta ha dimostrato di ritrovare l'unità al suo interno solo sulla spartizione del potere e adesso decidendo di mandarci anche in guerra tranne qualche eccezione
Al congresso di Bologna fummo chiamati ad esprimersi per approvare o respingere la costituzione di una fase politica nuova oggi invece dobbiamo decidere quale proposte in campo in grado di assicurare il futuro politico della sinistra italiana la sua capacità di dare una risposta democratica la crisi della Repubblica e di costruire finalmente su questo terreno un'alternativa di governo di classi dirigenti
E perciò quale di queste proposte in grado di salvaguardare nei fatti non solo quello che è il patrimonio del nostro partito ma quello che vogliamo continuare ad essere se vogliamo veramente una democrazia compiuta
Il Partito comunista italiano è stato grande diverso da ogni altro partito comunista hanno riconosciuto questo partito senza ignaro tante cose storia valori speranze il nostro vissuto e niente e nessuno si potrà accogliere a questo nuovo partito di donne e di uomini le donne comunista aderente alla prima mozione portano allora esperienza che ha radici profonde
Che le ha viste protagoniste in tutti questi anni per strappare diritti a leggi in favore delle donne come il nuovo diritto di famiglia le pari opportunità il divorzio l'apporto le lotte contro la mafia e la criminalità organizzata anche se in alcune di queste battaglie hanno dovuto superare anche al proprio interno ostacoli da parte dei compagni
Oggi con il senno di poi possiamo dire ostacoli dovuti proprio a quella parzialità di cui si parla nella carta di adesione
Un problema parziale non assoluzione se non si confronta con l'altra parzialità è una specie di contrattazione che senza volontà delle due parti non si risolve con questa realtà noi comunisti abbiamo dovuto fare i conti spesso proprio perché per affermare la nostra forza di decisioni di autonomia di affermazione siamo entrati in conflitto ma con il conflitto fra i sessi non è un conflitto guerreggiato ma lo è di polveri che non mira alla distruzione dell'altro la sua forza deve essere un punto di riferimento per un antagonismo fra due soggetti ovviamente DiVersi noi non siamo una contrattazione da rimuovere noi siamo l'altro sesso in forza di questo capaci di elaborare le nostre scelte politiche i nostri programmi e cercare di costruire una società misura dei due sessi
Il mondo del lavoro e che in questi ultimi quarant'anni profondamente cambiato anche per l'impegno massiccio delle donne
Queste occupano i livelli più bassi e sostengono riti in orari di lavoro che associati al lavoro domestico diventa Nizzola
Inizia Benigni
Io credo che non sarebbe stato necessario proporre una legge di iniziativa popolare per discutere i tempi di lavoro sempre armamento ci fossero più donne
E così tutte le altre cose leggi fatte per noi ma senza di noi
E che oggi mostrano tutta la loro inadeguatezza e per di più affidate a uomini che per mancanza di volontà politiche anche per quella parzialità di cui parlavo prima non vengono applicate
Questo mi sembra un buon esempio di come ci si possa fare forza fra di noi per ottenere quello che ci aspetta la carta delle donne è nata nel mille novecentottantasei il tentativo di dare risposta a questi interrogativi non è vero come ha detto qualcuno
Che non è più valida anzi se possibile va approfondita insomma noi vogliamo una società diversa con uomini cambiati in un mondo vessati eliminare tutte le violenze
Mi dispiace che in questo momento il compagno Ingrao non certe volevo dire proprio lui e chiudo che ogni qual volta pare un suo scritto sull'Unità e in qualunque posto e lui parli malgrado quei appartengono la mozione faccio tesoro di tutto quello che dice per il grande rispetto che ho ed è proprio sulla base che ci uniscono che dobbiamo cercare di di andare avanti e per costruire un partito nuovo però mi sono profondamente o se offesa quando mi sono sentita stamattina dare dell'ausiliaria dopo che da trent'anni dibatto in tutti nella realtà romane e dove vivo per il diritto allo studio per il diritto al lavoro per la pace quindi se lui mi ha visto in questi atti in questi trent'anni in questa ottica penso che sia un po'tardi per vederci come soggetti attivi nel ne sono rimasta veramente Addolorata
E l'altra questione pensavo che questo fosse soltanto un problema della mia sezione le donne hanno sfornato in questi ultimi anni migliaia di documenti che noi proponiamo
Una volta nelle relazioni la prassi era che prima si parlasse delle questioni internazionali poi di quelle nazionali poi sud e poi le donne ore i negri le donne hanno caratterizzato le rotte dei metalmeccanici con i loro temi rotanti di vita pari opportunità molestie sessuali
Le donne hanno espressi in questo contratto una grande forza soggettiva sono state sono in prima linea nella campagna contrattuale
Questi non sono problemi da poco tipo usa e getta no non vogliamo solo la solidarietà abboniamo ve ne parlate qui è subito di quello che pensate di documenti che portiamo e di questa nostra diversità i compagni keniano preceduto nessuno si è soffermato su questi problemi non è vogliamo parlare con voi anche se ce ne parla del male che non siete d'accordo però vogliamo sapere vogliamo gradita quello che pensano tutte queste nostre proposte
Grazie
Ed eleganti della seconda mozione che fanno parte della commissione elettorale dovrebbero vedersi subito nella saletta dedicata la seconda mozione
La parola ora
La parola a più Luigi Aldini
Segretario della Camera del lavoro di Roma e poi dopo di lui c'è Andrea Baldi Ronnie
Ma inevitabile forse è giusto così che il congresso non su nessun punto centrale
Cioè quello della questione della la guerra e devo dire che io sono d'accordo con la posizione assunta dal partito ed in particolare sul ripudio della guerra come mezzo di deregolazione
Io dei conflitti fra i popoli
E credo che mai come in questo momento
Occorre assoggettare la passione e sentimenti che noi tutti sentiamo in questa vicenda
Alla ragione
E ad un processo anche di informazione che recuperi anche distorsioni avvenute attraverso i mezzi di comunicazione di massa
Talvolta in meno anche attraverso la nostra stampa
Si parla molto e si è anche detto qui
Del ritardo ad esempio del sindacato su questo tema
Ora forse non molti sanno
E questo è certamente un problema
E proprio quindici giorni prima di Natale a Roma
C'è stata una grande fondamentale riunione per la prima volta una sola volta
Fra tutti i sindacati europei ai sindacati arabi
Dall'olio alcune
E che da questa riunione scaturì da una piattaforma condivisa su scala internazionale un queste forze
Del Medioriente
Che CGIL CISL e UIL hanno tentato e stanno tentando di perseguire di portare avanti
Forse i nostri stessi dirigenti le nostre strutture un po'distratti dalle questioni quotidiane
Hanno sottovalutato questo passaggio fondamentale per il sindacalismo italiano
Forse anche qui cioè per davvero a partire da questo problema il tema di una grande riforma democratica da fare nel sindacato
Quello è stato ed è l'ancoraggio quella piattaforma la linea politica che la CGIL può e deve avere
Sul problema della pace
La CGIL non può avere due o tre politiche
Quella dell'unità del mondo del lavoro su questo tema è una battaglia essenziale da fare sempre
Contro la guerra lo si è detto per il partito tanto più vale per il mondo del lavoro nel suo complesso occorre fare una battaglia unitaria sembra e ovunque
Ora c'è una richiesta dello sciopero generale
Che sale da diverse strutture da diverse proposte da diverse manifestazioni
E allora io in questo intervengo sul in questo intervento sottopongo voi delle domande di riflessione
Se questa proposta è oggi una proposta che divide o unisce il mondo del lavoro
E se dopo ammesso che essa sia già nel sentimento generale di tutto il mondo del lavoro
Cosa si fa
Io penso che lo sciopero generale ponga sempre il problema del dopo
E penso che la grande forza che si sta mettendo in campo anche come sindacato sulla questione dalla pace
Varata fatta crescere coltivata e spessa fino in fondo nel quadro europeo oltre che nazionale
Si contrappone sindacate movimento anche in occasione di queste
Mobilitazioni di questi giorni
Non forse non può capire che non c'è contraddizione
Ma c'è stato anche un apprezzamento da parte della CGIL dico di più della CGIL e della CISL e della UIL unitarie apprezzamento esplicito il pubblico per tutte le iniziative di mobilitazione sviluppatasi in queste ore
Dicendo che si comprende l'ansia e la si condivide per la pace
In questo quadro solo ieri frange di autonomi i soliti dispiace che non sia stato citato a Roma hanno tentato hanno fatto una manifestazione davanti alla Camera del lavoro
Io non ho detto una parola di condanna sul nostro giornale mi dispiace attenti compagni
Il clima deve cambiare
La Camera del lavoro è stata ed è un baluardo della democrazia romana
E le iniziative prese ieri
Sono di marca fascista
è stato detto anche che l'Unità non deve prescindere dai conferma i contenuti L'Unità nel sindacato è vero
Però non è così nel caso specifico intanto divisi nel mondo del lavoro non ci sono contenuti da portare avanti ma tanti contenuti ognuno per la sua strada e poi il mondo del lavoro diviso non conta o conta molto meno
E poi che cosa si chiede con forza
Qual è l'iniziativa che spinge anche le manifestazioni d'Italia che sono cominciate a partire dagli una soluzione politica della crisi non la guerra e contro il pericolo di un allargamento del conflitto
Che la guerra sia fermata e cioè cessate il fuoco che l'Ira che si ritiri che venga fatta una conferenza di pace ho sentito qui questi tre punti come assi fondamentali per iniziativa politica del partito
Ma non sono messi tre punti sui quali ieri e allora e altrove a Roma e altrove sono state tenute le mani grandi manifestazioni unitarie di CGIL CISL e UIL
E allora ditemi il fatto che le tre confederazioni assieme
Sono scesi in piazza superando difficoltà è anche differenze di opinioni proposte differenti che anche a Roma la CGIL aveva avanzato agli altri rende più forti o più debole il movimento per la pace
Il fatto che i sindacati italiani assieme unici in Europa
Abbiano proclamato una fermata simbolica di cinque minuti prima che esplodesse la guerra
E poi scende sono in piazza assieme e oggi e oggi chiedano alla Confederazione europea dei sindacati assieme a tutto il sindacalismo europeo l'assunzione di una linea di mobilitazione unitaria in tutta Europa vuol dire che quelle tre parole d'ordine unificanti superando anche i limiti attuali aiuto non rendono più debole il movimento per la pace
Perché questi siano obiettivi condivisi anche dai sindacati arabi come ho detto prima con il rilevante contributo aiuto rende più debole il movimento per la pace lo fa crescere gli dà uno sbocco possibilità di peso
è stato fatto anche oggi qui alcuni paragoni venga previsti più strettamente sindacali
Relativi alla difficoltà del sindacato un sindacato rigidi
Il paragone forse non calza fra sindacalismo e associazionismo perché si presta mi pare una visione un po'troppo semplificata della funzione dalla natura del sindacato
Come paragonare associazioni di scopo anche di nobili ed alti delle ideali movimento e coalizioni transitorie
Con la necessità permanente di tutelare interessi ed espressioni di valori permanenti di milioni di persone che si esprimono in quanto lavoratori
Mi sembra un discorso di non verità pensare analizzare una società complessa mettere in luce la grande articolazione frammentazione raggiunta dal mondo del lavoro e semplificare il problema degli strumenti per affrontare questa questione
Sono altri problemi
Quelli di vecchie regole che non tengono più del mondo sindacale e che vanno cambiate che la CGIL deve cambiare nel suo congresso ormai non lontano
Per costruire davvero quel sindacato dei diritti che può rischiare di rimanere solo predicazione contenuta nei documenti e nelle parole dei dirigenti io come molti altri compagni sono fra quelli impressionati atterriti ma non sorpresi dalle Guerre stellari e dall'uso che si fa delle nuove tecnologie in campo militare
Ma proprio perché una visione non immaginifica non letterario di queste tecnologie
Non avevamo e non l'abbiamo non solo non dobbiamo rimanere sorpresi ma dobbiamo contrattacca
E passando da dieci danni di analisi sui processi di cambiamento avvenuti nella società e su scala internazionale anche a proposito delle nuove tecnologie
Scopriamo una nuova identità un nuovo valore per parole d'ordine fino adesso scarsamente praticate scarsamente riempite di contenuti come quelle della democrazia economica del controllo sociale
Delle nuove frontiere del dominio dell'uomo sull'uomo che dobbiamo affrontare e risolvere affrontare e che qui purtroppo in sede congressuale non riusciamo a sviscerare fino in fondo
Per questo io penso
La prima aderisco la prima mozione perché mi dà il terreno reale democratico di massa sul quale la battaglia per la libertà e l'uguaglianza e nobilitata una credibile speranza di uscire dalla passività di vincere
Attraverso lo strumento dalla nuova aggregazione che anche lei la più larga massa di popolo possibile in questo Paese lungo una linea di democrazia di sinistra
Ma io sono un presidente scadente masse poi mi vengono da me delegate o delegati a chiedere quando gli tocca di parlare questo aumenta la mia confusione ci sono dei compagni dietro di me la Silvia Paparo compagno Turci ed altri che sono incaricati di dare una sistemazione ragionevole all'interno dei adesso parla il compagno
Andrea Baglioni della Rete non violenta di informazione contro la guerra un intervento esterno
Poi dopo di duri parla Giuseppe Prestipino della sezione di Porta San Giovanni
Ringrazio i compagni e compagne il congresso del partito per ospitare questo intervento
Un immagino per cominciare
Il termine rinuncia associato a da noi ad una grande forza morale e quindi è sostanzialmente impraticabile
Un racconto solida valletta recentemente un'immagine puntava c'è un indiano gli si dice rinunce resti alla moglie del tuo vicino che piuttosto attraente anche magari disponibile lui direbbe stessi che chi rinuncia o è stupido e degli H
Piuttosto se trova una borsa di denaro ed altre tendenze religiose o comunque non immediatamente materiale si dice che l'abbandona cioè la lascia andare
Non è pensabile abbandonare la violenza
In questo momento è molto difficile per la società occidentale secondo me
Per quanto forte fortunatamente la risposta di massa contro la guerra
Non abbiamo secondo me guardato abbastanza negli occhi il consenso di massa il tentativo di consenso di massa che intorno a questa lento si è prodotta
Fin dai primi giorni messaggera pubblicava la testa esalta Mohsen sorretta da due tibie incrociate fin dai primi giorni dopo le per le speranze esile che si trattasse di un'operazione diciamo di Cantone
Che per figurasse quale ruolo autonomo è significativo che la comunità internazionale si è andata verificando quello che temevamo
Cioè che la legge del bastone della di della linea verticale di acquisizione del potere si facesse strada si leggeva per chi lo volesse leggere dalla sorte degli ostaggi andavano via prima i responsabili delle ditte militari andavano via dopo i dipendenti del delle dei grandi gruppi economici
Andavano via per terzi quelli delle fabbriche meno importanti per ultimi se non ci fosse stata la liberazione da parte sua da Mohsen sarebbero andati via i turisti per casa
La violenza mette a nudo quali sono le relazioni di potere in una società in questa società continuano ad essere relazioni basate sul possesso e sul denaro
Ora questa guerra una guerra tecnologica una guerra che riconferma quello che abbiamo scoperto da se avessimo voluto avremmo già scoperte in quei giorni cioè di come sia una lotta per l'egemonia
Del sistema mondano io non penso che si tratti
Di una cosa diversa da un'asta da una barca in cui stiamo tutti io anche che mi oppongo a questa guerra
La specializzazione del sapere il fatto che c'è qualche esperto che possa dire che cosa va fatto in ogni momento è una cosa a cui anche noi diamo fiducia
Ed è questa autonomia dei saperi così intrecciata sapientemente con la mancanza di comunicazione sociale che fa sì che la sede del potere scompaia continuamente ai nostri occhi
Oggi siamo all'opposizione siamo all'opposizione di un governo che non governa governa la fuoriuscita e la rottura fondamentale del patto costituzionale
Io penso che quindi chi deve governare e chi sta all'opposizione
E da questo punto di vista da un osservatorio molto limitato che quella rete non violenta di informazione cioè un gruppo di volontari che si sono messi a fare volontariato si problemi della comunicazione
Abbiamo raccolto una rete di fax ridato notizie giornali disponibile avvenimenti il manifesto
I segnali che venivano dal da questo partito a a cui devo fra l'altro mia formazione politica culturale ed umana per larga parte sono stati piuttosto scoraggianti io credo che non possiamo essere onesti in questa in questo momento
Storico sino riconosciamo che ci sono probabilmente delle ragioni che prescindano
Dalla collocazione e politica e che riguardano piuttosto l'Organizzazione mondiale non era pensabile che la quinta potenza industriale del mondo non desse solo perché la sua costituzione lo prevede
Non desse il suo consenso ad un'operazione militare di questo genere
Ma se noi siamo così razionale se se manteniamo puramente questa razionalità operativa
Che ci sta un tecnico che si occupa de di accecare sistemi radar e ci sta un altro medico che si occupa di togliere due polmoni un cuore una mattina soltanto se se la nostra intelligenza la nostra capacità di intervenire sul mondo
La trasformiamo puramente in sistemazione di problemi come se tutti i problemi fossero risolvibili come se tutte le ingiustizie potessero essere riparate ecco così ci condanniamo semplicemente arriva a riprodurre una razionalità che prima di senza io credo che ci sia un rischio ci sia un rischio di politicità in quello che dico ne sono perché fermamente consapevole
Mi mi sostiene il fatto che per averla mentre nella nel commentare la costituzione diceva ci sono delle cose che non sono razionali si tratta eccitava la legge di Antigone cioè ci sono dei bisogni umani fondamentali che non sono riducibili né al al conto delle forze
E e io
Dico che il conto delle forze la conoscenza scientifica delle forze in campo c'è un elemento fondamentale nei meccanismi formali della formazione del consenso
Perché se ci condanniamo dovremmo essere una società assicura consegniamo i quattro quinti dell'energia mondiale e siamo un quinto dalla popolazione mondiale eppure c'è una forte insicurezza una forte mancanza di senso nel nostro società industriali perché il senso è stato frantumato e delegato
In forme di razionalità tecnologica allora non si tratta di fare di questo un feticcio da battere assolutamente ma quanto di dire che questo sapere queste conoscenze possono essere diffusa
Possono essere veicolate ci possono essere soggetti che in prima persona si prende la responsabilità della disobbedienza in questo momento
Del del proprio non supportò a delle cose per le quali e l'osservazione impietrita dei rapporti di forza
Nel rispetto formale delle regole democratiche sono sufficienti a dare ragione perché possono essere ragionevoli ma non sono sensata
Allora su questo si giudica su questo si giudica la capacità di governare un Paese un Paese che per il proprio potere per la propria potenza a delle responsabilità che lo trascendono
Siamo pochi e siamo piuttosto deboli dal punto di vista organizzativo l'aria non violenta un'area debole e quella di Aldo Capitini acqua di socialismo e marginale anche nella storia del nostro Paese
E temiamo per la nostra sicurezza nel senso che cinque donne in nero sono finite in galera hanno subito un processo sono stato condannato a cinque anni stamattina Trento dei ragazzi ieri sera ieri mattina tra i tre ragazzi sono stati messi dentro perché hanno scritto no alla guerra
Al via il servizio civile internazionale entrata la DIGOS ha identificato le persone perché c'era scritto l'Italia ripudia la guerra obiettiva obiezioni di coscienza cioè uno all'articolo undici della nostra Costituzione e l'altra è una legge del nostro Stato approvata a maggioranza
E queste persone sono state identificate allora su questo terreno non si tratta non si tratta di
Manifestare una solidarietà o di un'opposizione alla guerra si tratta di suscitare atti concreti disobbedienza civile su questo un settore della sinistra del mondo cattolico consistente nel nostro Paese giudicherà tutti i partiti
Sulla sulla capacità di animare e sostenere atti che ridiano conoscenza della società conoscenza delle relazioni e che ridiano questo sapere che oggi è concentrato in poche mani e volto la distruzione
Alla gente che possano riprendersi o il potere in un posto dove è invisibile dove dice di essere nelle aule di quel parlamento che hanno bruciato la Costituzione italiana dice di essere lì ma nelle relazioni sociali che ne produciamo quotidianamente
Per questo chiedo di provocare sostenere gesti disobbedienza civile
La parola
Al compagno Giuseppe Prestipino della sezione di Porta San Giovanni
Voi parlerà Paola Carioti De Biase
Il Patto di Varsavia costituiva la sola grande minaccia di guerra
Con l'atto che il patto di Varsavia ha infatti ecco ci entrati immediatamente in una radiosa era di pace
Nella quale il Patto Atlantico si accinge a trasformarsi come auspica la mozione della maggioranza
Partito Comunista Italiano
In una pacifica unione Poli
Ingrao ha ricordato stamane Togliatti del discorso di Bergamo
Quel discorso significava che nell'epoca delle guerre nucleari Ostellari
La pace diviene il valore supremo
Valore prioritario rispetto al socialismo
Alla stessa democrazia
E alle sue regole che pure sono anche valori sì sì da non trascurare
Prioritario rispetto alla democrazia non sottovaluto i regolamenti parlamentari presidio di Democrazia
Ma di fronte alla follia della guerra il chiedo che i gruppi comunisti occupino il Parlamento o almeno facciano un ostruzionismo forte ma pacato disobbedienza civile dei deputati e dei senatori comunisti
Perché non si tratta più di testimoniare
Dimettersi la coscienza a posto semplicemente si tratta di suscitare con l'arma più efficace
In questo momento non è vedo altra tanto efficace
Una mobilitazione popolare capace di Monti di costringere il governo a fare macchina indietro
Segnalo questa proposta alla commissione politica di questo congresso
Pace dunque valore prioritario anche rispetto al socialismo
Non sottovaluto la nostra adesione all'Internazionale socialista
Ma chiedo che la storia non si ripeta
In termini rovesciati
I comunisti e si sono staccati dalla Seconda Internazionale
Dopo che il voto a favore dei crediti di guerra
Aveva squalificato il movimento socialista europeo
La nostra adesione all'Internazionale socialista pure auspicabile non può avvenire se molti partiti socialisti avallano la sporca guerra sporca anche di petrolio
Può avvenire soltanto se l'Internazionale socialista come tale
Dice di no a questa e a tutte le acque
I fatti di queste ultime ore non debbono di storia cita la battaglia di Rifondazione Comunista tutt'altro
In un suo intervento Giorgio La Napolitano ha detto dell'impossibilità di riprodurre in qualche modo il termine comunista
Per il mestiere che faccio sono un professore di filosofia dell'Università di Siena piuttosto avanti nella carriera negli anni io so che cosa significa impossibilità
Vi è una impossibilità di fatto è una impossibilità logica
L'impossibilità di fatto si dà per una coazione ossia per un'azione di forza che impedisce non credo che nel nostro caso gli si alcuno in grado di impedirci con la forza di chiamarci comunisti
Impossibilità logica allora
Al contrario
Vedo oggi una possibilità di comunismo che è nella logica delle cose
Una possibilità che si restringe forse ma essa offre ormai l'unica via di salvezza per il genere umano e anche gli avvenimenti di queste ultime ore stanno a dimostrarlo
Noi ci chiamiamo Partito Democratico
Nel momento in cui da più parti si riconosce che l'attuale crisi della democrazia non ha via di uscita
Che è ormai tempo per istituzioni poste democratico cioè non più nazionali
Non più basate su un potere sovrano sia pure di un popolo o di una maggioranza assoluta o relativa che Silvia
Ma sulla validità virtualmente universale planetaria delle norme sulla loro valenza etica
E sul diritto di rifiuto comunque ha garantito a ciascuna singola comunità locale
La democrazia compiuta cioè il suffragio universale esteso a tutti gli uomini e donne si realizza proprio mentre il popolo o il Parlamento perde Poteri effettivi
Che passano alle oligarchie economiche multinazionale
Mentre la democrazia perde essa stessa consenso che suffragio universale mai
Se votano percentuali sempre più basse gli elettori
E mentre il sistema democratico perde capacità di aggregare maggioranze
Che maggioranza e si possono fare formare con l'antropizzazione degli individui che la frammentazione dei gruppi neo corporativo
La gente non può e non sa più decidere sui grandi temi discriminante
Sulle questioni di fondo ma vota sulla base di immagini indotte dai potentissimi mezzi di comunicazione di massa tecnologici quanto la guerra
Anche i referendum non sfuggono all'assenteismo
E al pesante intervento delle oligarchie economiche pensate nel referendum in California le oligarchie economiche hanno vinto perché hanno speso cinquantasette milioni di dollari
Contro il milione e mezzo soltanto con cui gli ambientalisti hanno finanziato la campagna del no ai pesticidi
L'anno scorso la proposta di formare il nuovo partito è stata avanzata principalmente allo scopo di marcare la nostra incompatibilità il nostro distacco dai partiti dell'Europa centrorientale dal loro fallimento storico
Anche in questo caso a distanza di tempo
I termini della incompatibilità appaiono rovesciati
I più screditati partiti satelliti dell'Est europeo hanno tutti cambiato nome o sono scomparse dalla scena politica
Sì costi dittatore bulgaro per mezzo secolo dichiara che lui non è più comunista
è evidente che noi non lo è stato mai
Perciò noi dobbiamo dire che lo eravamo e lo siamo ancora
L'anno scorso il segretario del nostro partito mostrava di credere
Il socialismo autoritario otto terminato che il socialismo democratico con mostrava di credere che il socialismo autorità dell'Est sarebbe stato travolto in nome del socialismo democratico
Oggi constatiamo che anche il socialismo democratico è in crisi all'Est come all'Ovest e che sui regimi dell'Est hanno vinto il nuovo capitalismo da un lato e il conservatorismo politico
Tardiva
Leggete che cosa accade oggi nei paesi del defunto socialismo reale in Ungheria in Polonia oltre la metà dei cittadini non votano più
In Germania Est commissari occidentali per ripulire alle università di tutti i professori marxisti il nome e la libertà naturalmente
Disoccupazione incontrollabile prostituzione alla grande anch'anche là dove c'era il muro di Berlino e libero mercato anche questo
E primato mondiale dei suicidi
In Polonia e niente più interruzione volontaria la maternità religioni obbligatorio nelle scuole contadini in fermento in Cecoslovacchia il capitalismo dal volto umano impugna ora il Gladio contro l'Iraq e a fianco dei marines
E si potrebbe continuare
Il quadro è mutato rispetto alle prime valutazioni dei nostri massimi dirigenti non ci accingiamo a intonare una marcia trionfale dobbiamo invece serrare le fila
Raccogliere tutte le nostre forze a partire dallo zoccolo duro si dallo zoccolo duro
Dobbiamo soprattutto capire quali sono le vere contraddizioni prossimi ad esplodere nord-sud del mondo ecco sistema in crisi questione femminile e giovanile capire perché la vittoria del capitalismo non è definitiva
Le richieste di intervento da parte dei delegati dovrebbero essere presentate in segreteria
E così anche i nominativi delle delegate dei delegati che debbono fare la dichiarazione di voto questa sera perché non hanno possibilità di rimanere nei domani a domani l'altro anche questa
Richiesta dovrebbe essere presentato in segreteria così daremo di chiameremo alle venti e trenta per perché possono secondo il Regolamento fare la loro dichiarazione di voto
Anche i compagni dei compagni che chiedono quando possono intervenire la segreteria ormai che ha in mano la regia di queste di queste cose
Adesso parla la compagna Paola Carioti De Biase che delegate Esterna del comitato romano per la Costituente
E dopo di lei parlerà il compagno Alberto Asor Rosa
Ce lo siamo detto più volte nella faticosa gestazione di questi mesi
Che cosa un partito sia destinato a diventare si decide assai più entro gli appuntamenti concreti e imprevedibili chi è chiamato ad affrontare nel momento in cui si affaccia sulla scena politica
Nel tessuto delle scelte che compie che da teoriche deduzioni al tavolino
Non si tratta certo di sottovalutare il ruolo del programma semmai di sottolineare il processo vitale da cui si origina
Ma non prevedevamo certo che ciò si sarebbe presentato nei termini drammatici perentori in cui sta avvenendo intorno alla tragedia del Golfo Persico
Ma ormai questa evenienza va assunta anche come segno e cifra di ciò che questo partito vuole essere e può essere dirò subito due cose
Malgrado le difficoltà le tensioni le polemiche interne la ristrettezza oggettiva del tracciato entro cui si è chiamati a disegnare una posizione che sia insieme coerente nei principi e politicamente non evasive praticabile
A me pare si possa e si debba dire che dall'agosto in poi questa vicenda è stata vissuta e affrontata nell'insieme in modo corretto e positivo
Seconda
La lezione che ci viene da questi fatti in primo luogo da questa svolta si diceva stamattina è innanzitutto più ancora che una conferma
L'esigenza di una fortissima accelerazione al processo di costruzione di una nuova forza della sinistra italiana
Anche come momento di una pressione per una fortissima accelerazione del rinnovamento della sinistra europea
Io credo che il ruolo svolto in Parlamento ed esterna lo voglio lo debbo dichiarare qui
Dal gruppo comunista al momento dello scoppio della questione è stato coerente con le dichiarazioni di principio poste alla radice della nuova formazione politica con le posizioni assunte in materia di interdipendenza internazionale e di rilancio del ruolo dell'ONU occorre ripetere fino alla noia
Che questa è l'unica opzione politica in cui prende senso un'opzione par specificità
Che oggi non c'è altro internazionalismo possibile
è stato giusto allora dunque
Sostenere fino in fondo il rimando all'ONU ottenere che essa si qualificasse entro i dati complessivi della crisi mediorientale con una chiamata in causa esplicita della questione palestinese
Nel segno di un recupero dei troppo a lungo ritardati adempimenti
Il dissenso interno accerto indebolito anche perché ne ha favorito una interpretazione equivoca una tale coerenza ma nulla sostanzialmente scatti è stata posta oggi e qui la questione è se come una questione seria sia realistico ipotizzare oggi un comando militare dell'ONU almeno un suo ruolo di protagonista reale a quali condizioni sia possibile la domanda equivale a chiedersi se oggi sia possibile la pace
Il fatto che tale salto di qualità non ci sia stato nel ruolo dell'ONU rende certamente politicamente pertinente questa domanda
E ci obbliga a chiederci perché non è avvenuto
E le risposte sono anti se nei termini ristretti di un intervento congressuale estremamente sia non è avvenuto perché non c'è e non c'è stato
Una politica europea coerente con la costruzione della sovranazionalità
Perché c'è e c'è stata un eccesso di debolezza delle sinistre europee
Questa è la questione entrambe queste questioni
Rilanciano allora il ruolo di un nuovo partito democratico della sinistra
Il frenetico attivismo del nostro prima di governo la infatti Zatta presidenza italiana
Della comunità europea
E va be va pure detto che già queste infatti sulla presidenza italiana è antieuropea
E antifederalista perché accentua l'aspetto visto non è sbagliato io ancora cinque minuti anziché sovrannazionale della costruzione europea
Questo frenetico attivismo avrebbe retoricamente oggetto delle dichiarazioni per cui ci sarebbe tentato tutto il possibile
Non è stato accompagnato da una sufficiente chiarezza del contesto entro cui muoversi
Da una indipendenza reale che soltanto rendeva possibile l'iniziativa è stato segnato da una finale ormai impotente rincorsa all'ultimo momento minuto dell'opzione palestinese
Ma c'è certamente un rapporto anche fra questa debolezza
E la debolezza della sinistra europea
Ed è questa debolezza della sinistra europea che oggi
Rilancia
La questione della formazione di una nuova forma la questione della formazione di una nuovo partito in Italia
Bastano poche domande del resto
E danno il senso del nuovo inizio
Dando per scontato che in realtà nessun rinnovamento della politica internazionale significativo è possibile solo in un contesto nazionale
Rilevando che le questioni della politica di sinistra le culture politiche di sinistra sono rimaste spiazzate dai mutamenti del decennio che hanno segnato tanti ritardi
è pensabile davvero di poter influenzare significhi
Comunista
Non è proprio questa crisi della sinistra europea che conferma la strada scelta dal Partito comunista italiano
Quella di un rimescolamento di culture di tutte le culture
Di una ricognizione ex novo come l'unica che può consentire anche di svolgeva un ruolo continentale nuovo
Un rimescolamento non certo quel patto di convivenza fra soggetti storici datati che qualcuno sta proponendo
Delle chi ha fatto in sede europea l'esperienza del contatto con la socialdemocrazia ha imparato che sta subisce ancora gli effetti contraddittori e connessi di un duplice vizio che per certi versi non è stato estraneo nemmeno alla tradizione comunista
Un ondeggiare fra ideologismi astratti è un rito è un un un vizio costante di ideologismo astratto legato a una concezione ottocentesca di schieramenti e di schermi
E rappresenta un patrimonio comune delle culture di sinistra
è una costante tentazione di saltare l'impotenza dell'ideologismo con un ricorso affrettato e subalterno agli inevitabili realismi imposti dalle responsabilità politica
è di fronte a questo vizio che ci si trova è questa la spinta che anche il partito democratico dalla sinistra dovrà affronta coerente mi è parso anche il conclusivo voto contrario al coinvolgimento italiano in quella che è stata chiamata un'operazione di polizia internazionale
Nel senso pieno del no alla proposta del governo si colloca a mio avviso proprio in un giudizio sostanzialmente negativo sulla gestione italiana dei cinque mesi che ci dividono dall'agosto
E prende senso dal fatto che altro poteva essere fatto vale la pena di tranquillizzare subito chi ha gridato l'occasione mancata che il PC non avrebbe raccolto
In realtà il voto contrario del Partito Comunista Parlamento circa il coinvolgimento militare italiano non è un segnale di arretramento
Più di quanto non lo sia il voto di minoranza espresso gli stati al Congresso degli Stati Uniti di fronte la richiesta di autorizzazione di Reagan quel voto significa secondo le regole consolidate di una democrazia che distingue responsabilità di governo responsabilità della minoranza parlamentare il rifiuto della opposizione
Di una opposizione tutta costituzionale di assumersi e condividere le responsabilità politiche legate alla conclusione di una gestione evasiva e superficiale delle questo giudizio critico e questa distinzione di responsabilità politiche andavano espressi espressi in Parlamento
Ma non credo che favorirebbe un impegno politico
A tutto campo in questa direzione un invito alla disobbedienza civile il ritorno ad un suo pessimismo parlamentare
Ciò che è avvenuto il voto del Parlamento accertato l'operazione militare partita l'opposizione politica deve convivere adesso con un senso di responsabilità collettiva il che non esclude ma postula la ricerca delle vie politiche per ridurne i danni i tempi i rischi le soluzioni fuorvianti
La posizione politica del PC ancora per poco del PC presto del PDS espressa dal suo segretario
Mi pare vada nella direzione di lasciare aperti quegli spazi iniziativa politica non ripidi a sufficienza finora e gli enti devi solo da un analisi più lucida di quelle che hanno condotto all'operazione militare apparentemente e riaprire così un dialogo europeo delle sinistre sulle nuove iniziative da trenta
Apparentemente sembra stare alle dichiarazioni che il dopo crisi preoccupi già le dirigenze europeo
E anche qui sembra di intravedere ancora un eccesso di ottimismo
Che cosa fa pensare che dopo il crollo dell'Iraq dopo la vittoria militare americana che sarà anche una vittoria politica degli USA e di Israele
Dopo la sconfitta politica dell'ONU e la verifica dell'inesistenza europea sia più facile ottenere quella conferenza sul Medio Oriente che si insegue invano da dieci anni
Lo strumento per evitare la guerra poteva essere ora la conferenza se la partecipazione di Saddam fosse stata condizionata dal ritiro dal cui domani essa può tornare ad essere di nuovo l'obiettivo di un'infinita telenovela di un eterno braccio di ferro
E dunque lo sforzo per interrompere quanto prima lo sforzo militare
Per richiamare in campo all'ONU è insieme un impegno di umanità e di linea politica da lasciare aperti ciò vale assai più che il ritiro unilaterale di dieci aerei che rappresenterebbe ormai di una battaglia parlamentare solo simbolica
Che non mette in difficoltà il governo perché non lo costringe a mettere alla prova la coerenza delle proprie dichiarazioni dalla propria linea e ritorno al profilo del partito che porre e come mi pare emergere positivamente adesso concluso compagna silenzi Pino se l'abbiamo atrocità delle mozioni sacrosante messe in gioco non agisce come un fattore di fuga dalla responsabile
Un partito capace di raccogliere interpretare i sentimenti popolari reali e profondi i richiami alte alla coscienza collettiva in questo caso per la pace cioè ma questo è poco programmando le iniziative di mobilitazione di lotta come si dice dobbiamo pur sapere che la società civile non sembra avere bisogno per questo di un partito
Nel dire no alla guerra sa benissimo muoversi da sola
Ciò che un partito deve fare e altro che raccogliere le mozioni e rifiuti spontanei e offrire il pieno senso politico la concretezza di un'alternativa l'articolazione di un analisi diverso e la capacità di tradurli volta a volta entro il quadro delle cose possibili
Di assumersi già dall'opposizione il suo ruolo di forza di governo
Ricordo alle compagnie e i compagni
Esterni che la riunione ha luogo adesso alla sala numero due
Adesso ha la parola il compagno Asor Rosa della sessione Mazzini poi prenderà la parola Piero Salvarani
Cinecittà
Care compagne e cari compagni e credo che sia ovvio è giusto
Che questo congresso
Sia dominato dalla questione
Della guerra del Golfo
Così come penso che lo sarà il nostro congresso nazionale
Ma credo che questo non debba impedirci di continuare a ragionare in termini politici
Anzi penso che la gravità
Per non dire la tragicità della situazione ci imponga di portare qui come altrove un ragionamento il più possibile freddo e analitico
E in questo senso io vorrei qui portare molto rapidamente
Alcune considerazioni
Sulla rapporto che legga la questione della guerra del Golfo
Alla nostra situazione di partito
E più in generale alla situazione politica italiana
In primo luogo io credo che sia importante constatare
Come l'atteggiamento dal noi preso unitariamente sulla questione del Golfo in questi ultimi giorni era presente all'interno della sinistra italiana e forse all'interno della sinistra europea una discriminante decisiva
Voglio dire che di fronte a questa questione di fronte al nostro atteggiamento
Non sono state più possibili
Le ambiguità e gli equivoci dei mesi passati
E sebbene talvolta con stupore
E con preoccupazione
Abbiamo constatato quanto questa questione sia decisiva
Dal punto di vista di una riformulazione complessiva dell'orizzonte politico della sinistra europea Editalia
Secondo punto io credo che dobbiamo constatare con soddisfazione
Che l'atteggiamento unitario preso ci ha rimesso all'interno di un movimento Morreale
Di opinione e di lotta che va bene al di là dobbiamo dirlo anche in questo caso forse con più preoccupazione che soddisfazione delle prese di posizione
Degli organismi sindacali e politici delegati a rappresentare istituzionalmente le spinte della base
Siamo dentro un movimento reale come non eravamo danesi forse danni
E questo forse costituisce una grande lezione sul modo di stabilire un rapporto un reale con gli orientamenti di una larga parte del popolo
E con la crisi in atto io credo di certe situazioni politiche
Sulle quali se fossimo in grado di farlo più di quanto non siamo in grado di farlo in questo momento si potrebbe esercitare una pressione forse decisiva dal punto di vista puliti
Terzo punto io credo che non sia sottovalutabile il fatto che
L'apertura della guerra del Golfo
Via
Ha riproposto con forza
Agli occhi di tutti
Una identità di sinistra
Inconfondibile
Di questo partito
Abbia riproposto e dal basso secondo me imprime battute
La possibilità di far giocare questa nostra forza
Su grandi questioni ideali e politiche come la forza decisiva della sinistra italiana come una forza che quand'è chiamata degli appuntamenti decisivi si ripropone come una grande forza di sinistra e cioè come una forza di modificazione e di trasformazione della realtà e non soltanto di gestione amministrativa delle Sister
Ora il problema è che io vorrei forse troppo rapidamente porre è il seguente
Si arresta qui questa unità di fondo del nostro corpo di partito
Della grande massa dei nostri militanti o esistono
Altre
I beni altri terreni sui quali tornare a verificare questa unità
La mia risposta è positiva
Ad alcune condizioni
Io sono fra quei compagni i quali hanno aderito
Alla mozione che porta come primo firmatario il compagno Bassolino per due motivi fondamentali
Innanzitutto perché hanno preso sul serio i deliberati del diciannovesimo congresso
E hanno considerato che fosse scontata
La
Opportunità deliberata da quel congresso di fondare una nuova formazione politica e si sono opposti per tempo il problema di che cosa avrebbe dovuto essere questa formazione politica a quale programma rispondere
A quali forse dare una rappresentanza Ciocca
In secondo luogo credo di essere fra quei compagni
I quali sono risulta restati intimamente persuasi e lo sono ancora
Che c'è stato un momento di rottura una cesura negativa
Tra lo sforzo realizzato per arrivare al diciottesimo congresso del partito
Sulla base di una determinata linea e di una determinata maggioranza
Linea in maggioranza che sono state dissolte ambedue
Dagli avvenimenti successivi dai mobili dalle procedure dalle approssimazioni dell'anno che ci sta alle spalle
Il problema e io credo stia non alle spalle
Ma di fronte al nuovo partito
E quello di ritornare pazientemente su tutte le questioni che il diciottesimo congresso aveva impostato e che l'anno successivo ha lasciato irrisolte ho ho per così dire a affrontato contraddittoriamente e confusamente
Come non avrebbe potuto HD ready personalmente dal momento che la maggioranza che ha gestito questo partito nel corso dell'anno passato
è stata una maggioranza a due teste
Se dobbiamo leggere con attenzione con serietà e con fiducia i documenti che ci sono stati presentati
Una maggioranza a due teste
Che noi pensiamo debba concludere la sua storia
Con il prossimo congresso
Concluderà la sua sua storia con il prossimo congresso aprendo la strada e su questo concludo a un partito di tipo molto diverso da quello tradizionale
Caratterizzato da un forte pluralismo politico e cultura
E se mi è consentita questa notazione un po'polemica
Lontano tanto dalle tentazioni della oligarchia
Così lamentate
Dal nostro segretario quanto dalle tentazioni del liberissimo
Del governo di uno solo o di un gruppo dal ristretto della
Io credo compagni che ci sia bisogno di uno sforzo possente
Per costruire dentro questo nuovo partito una sinistra
Più forte di quando essa non sia stata nel corso dell'anno passato
Una sinistra che mira a diventare maggioranza di questo
Non si limita a fare opposizione vuole diventare maggioranza di questo partito e si dà questo obiettivo come unica indicazione di carattere metodologico e al tempo stesso come un punto di arrivo di un processo di ristrutturazione culturale e politica
Che investe alle fondamenta il nostro modo di essere nella società italiani
Siccome non potrò essere per motivi di lavoro presente votazioni colgo l'occasione bene a termini di Regolamento per fare la mia dichiarazione di voto
Per motivi che non torno a illustrare a favore della mozione Bassolino grazie
Forse i compagni delegati così definiti esterni lo sapranno già ma comunque la riunione non è alla sala due ma alla sala dell'amputazione tre
Nella che
Inizia da adesso insomma
La parola al compagno Piero Salvani della sezione di Cinecittà si prepara Rispoli Claudio di nuova Corviale
Compagni anch'io sono convinto come ha detto stamattina in grado
Che sono gli avvenimenti che si stanno verificando nel mondo nel nostro Paese
La verifica più seria delle scelte che abbiamo di fronte
Il Partito Democratico della Sinistra cioè occorre prenderne atto ma questo non è sufficiente
Non si può prendere solo atto dei risultati perché ancora aperta una discussione anche una battaglia politica
Perché questo partito che sta nascendo sia un partito autenticamente di sinistra
E perché non è ancora chiaro non sono ancora chiare la sua identità
Il suo programma la sua linea politica la sua forma partito
Anch'io sono tra quei compagni che considera la posizione unitaria raggiunta sulle questioni della pace
Un punto di forza introdurre o forse è il punto fondamentale lo voglio dire con grande chiarezza
Ma proprio perché penso questo sono preoccupato del fatto che ci sia e resti in qualche modo a questa soddisfazione
E non si veda in tutta la sua drammaticità e tragicità per la verità alcuni compagni questo questo questa tensione l'hanno avuta anche in questo congresso
Cosa può accadere
Se è vero come è vero che può entrare in guerra la NATO
Se è vero come è vero che può entrare in campo Israele Ascierto per reazione se è vero come è vero ho sentito delle notizie girare
Che l'Algeria avrebbe non è vero però girano voci di questo tipo
Comunque girava la voce che l'Algeria avesse interrotto il gasdotto con i Paesi europee
E non sono convinto voglio dirlo anch'io delle cose che che ho letto stamattina nell'intervista all'Unità da parte del compagno D'Alema che ho sentito ripetere da alcuni compagni i quali mettono in primo piano la questione del cessate il fuoco e considerano secondari di ritiro delle navi e degli aerei
Io non vedo una contraddizione
Ecco però su questa questione del cessate il fuoco bisogna essere chiari
Bisogna essere chiari
Perché non può essere una testimonianza
Non si può dire come in qualche modo ambiguamente viene detto anche nelle file del movimento sindacale prima si ritiri Saddam e poi cessano i bombardamenti
Perché se sulla sull'Iraq ci sono due mila missioni al giorno venti mila tonnellate di bombe fermare la guerra significa chiedere cessare il fuoco immediatamente da parte degli americani
Questa cosa deve essere chiara
E la questione del ritiro non è secondario non è secondaria perché noi dobbiamo breakfast e una grande battaglia politica per mutare
Le scelte politiche di questo Paese del governo di questo Paese
E un contributo al cessate il fuoco potrebbe venire proprio dal fatto che l'Italia ritiri le le truppe dal gol
E quindi una battaglia in questa direzione non è affatto secondario
Tanto più
Quando si dice che noi siamo solidali con i militari anch'io sono solidale come si fa a non essere solidale con questo con questo soldato che oggi parla all'unità in un'intervista e dice
Noi siamo stati mandati nel Golfo senza aver fatto una destra mento militare per essere proiettati in una guerra al di fuori del territorio nazionale
Quando fa intendere chiaramente che il rifornimento in volo non era mai stata una delle delle missioni di addestramento in questo territorio perché l'Italia appunto erano addestrati a fare delle missioni difensive
Allora come si fa ad essere solidali con i nostri soldati è avere una condizione di questo tipo dei soldati italiani nel Golfo ma se noi vogliamo essere solidali con i soldati portiamoli fuori da quell'inferno perché in queste condizioni li hanno mandati all'inferno senza ritorno
Ho già finito
Solo loro no no era oppure occupa
Quindi da questi punti di una battaglia politica forte
Una battaglia di massa
Perché se è vero e io credo che se è vero quello che ha detto in grave
Che c'è una rottura
Del patto costituzionale
Noi non dobbiamo consentire che la rottura di questo patto che è avvenuto dentro le aule del Parlamento si proietti nel Paese perché stavano bisogno subito di come abbiamo fatto nei giorni scorsi di parlare chiaro
E io non sono convinto non voglio fare una polemica retrospettiva mai ho sentito il compagno Napolitano letto che ha detto
Oggi siamo credibili perché ieri ci siamo astenuti no non è vero perché questo movimento di pace è stato ritardato dall'astensione del Partito comunista in Parlamento questa è la verità
Questa è la verità
Perché in questi giorni c'è un grande movimento giovanissimi ragazzi comunisti in campo
Ma potevano essere molti di più ho visto una differenza tra la manifestazione del diciassette novembre organizzata danno a voi
Ho visto il popolo di questo Paese il popolo di Roma in questo che in campo non c'erano ancora tutte le forze che fanno riferimento hanno quindi questo ritardo questa critica la faccio per dire bene lasciamolo alle spalle però andiamo avanti con chiarezza perché questa posizione politica chiara
Può consentire di mutare la situazione
E voglio fare
Un'osservazione
Per i possibili riflessi perché vorrei che questo congresso servisse a verificare una linea
Io come ha detto Ingrao stamattina bis credo che bisogna rivedere l'analisi la dobbiamo rivedere tutti l'analisi
Soprattutto quei compagni che dopo a novembre del mille novecentottantanove pensavano che il crollo dell'Est di per sé che portasse a un'epoca di pace ad un governo mondiale
E questo punto di analisi la mancanza di il credere che si aprisse una prospettiva diciamo felice senza è l'interdipendenza come fenomeno
Pacifico mentre invece questa interdipendenza messo in movimento contraddizioni laceranti
Conflitti
E pensare io vorrei che questa parola fosse nominata per ragionarci sopra non in modo né verde né comunista né postcomunista
Siamo di fronte a un dominio del capitalismo nel mondo cioè a un obiettivo cioè USA ha detto voglio costruire un nuovo ordine mondiale questo dice il Presidente americano
E allora noi non possiamo non vedere criticamente
Il nostro rapporto con il sistema capitalistico con le nuove interdipendenze con il crollo dell'Est
Dobbiamo vedere bene questa questione perché il capitalismo che ha creato di Saddam Hussein
Gli ha foraggiato idea creati oggi li utilizza
Per destabilizzare la situazione perché il capitalismo
Che vuole il controllo pieno delle fonti di energia per il suo modello di sviluppo pacifismo e ambientalismo devono fare i conti con questa questione di fondo
Perché il nome di questo modello di sviluppo che si va anche in quei Paesi
Per mantenere questo modello di sviluppo i suoi valori
Con i danni che ne derivano nel mondo nel pianeta ente ecco il bivio
Per questo tipo ripensiamo l'analisi e vediamo anche bene che quell'obiettivo dello sblocco del sistema democratico lanciato a novembre dell'ottantanove non è dietro l'angolo
Sì minuto cioè due minuti gioioso
Non è dietro l'angolo
E non è facendo le battute giuste a De Michelis che noi pensando che lui sia la la folkloristica come dice D'Alema come giustamente ha detto Fabio lo condivido
L'annichilimento della sua intelligenza
Però è chiaro
Qui c'è un bivio
Cioè
L'accesso al governo del partito democratico della sinistra non può avvenire in queste condizioni può avvenire solo grande nuove condizioni politiche
Perché in questa condizione i sessi va al governo sentito qualcuno che ancora pensa a questo obiettivo una questione a portata di mano
Ma in questa condizione andare al governo se deve andare a gestire questa guerra semitica andare a gestire questo modello di sviluppo Segni lega fare quello che vorrebbero fare del PDS alcuni dall'esterno e dall'interno cioè un partito completamente integrato è subalterno a questo teste
Ecco che cosa dobbiamo fare i conti e la proposta
Che noi abbiamo avanzato come componente
Di forma del partito alla quale ho visto che in qualche modo
Qualche timida risposta è stata data sia nella introduzione di Carlo leoni siano le cose che ha detto Mussi
Cioè la proposta del partito reticolare della struttura relativa del partito unico
Ma che ha una struttura di governativo che significa
Un complesso di organizzazioni che sono di di di territorio che sono di quartiere che sono di ambiente che sono di tematica che sono di cultura che sono di aree politiche non è una proposta per recintare i comunisti
Tenendo ben presente però che noi non siamo i sopravvissuti
Il Comunisti italiani non sanno i sopravvissuti cari compagni non siamo vogliamo entrare Sesia decideremo di entrare nelle per gli asset come Comunisti Italiani e non per pensare alla tradizione e qualche volta nei confronti della tradizione non guasterebbe un certo equilibrio
Ma noi abbiamo costruito questa politica questa battaglia politica per dare una lettura di sinistra della crisi mondiale ed EIRE la caduta dell'est della delle vicende dell'Ovest
Per costruire un punto di vista dei Comunisti italiani
Caro Flores che non sono nati solo Perilli passioni civili la libertà e la giustizia i comunisti italiani sono nati e non sono stati solo degli eretici hanno costruito una loro scuola di pensiero
Sono stati e sono e continueranno ad essere una grande forza di trasformazione in senso socialista di questa società quello era ecco era il valore fondamentale che teneva che ci ci ha tenuto uniti e che non possiamo cancellare essere da comunisti poter continuare a pensare da comunisti dare un contributo al rinnovamento dalla sinistra a questo partito
Significa costruire regole unitarie in un partito unico ma regole unitarie non significa il principio di maggioranza perché il principio di maggioranza somiglia tanto al vecchio centralismo democratico con meno democrazia
Non significa il partito del leader nella elezione diretta del segretario visto che Flores e lo ha scritto una settimana fa ma qui non l'ha riproposto sì
Ci ha ripensato e sono felice che questo sia avvenuto
Perché il potere nelle mani di un uomo non è un partito più democratico un partito di massa democratico significa contare tutti di più avere una struttura è una partecipazione democratica le scelte e le decisioni questa è la vera struttura che dobbiamo costruire riconoscendo insiste attorno a principi a regole comuni a valori comuni però l'autonomia politica e culturale perché ci sono diverse aree polemica culturale
Hai concluso e questo credo sia il più grande contributo che come comunisti possiamo dare in modo unitario la costruzione di un nuovo partito
I delegati della mozione Bassolino si riuniscono al termine della seduta di stasera
Sei gli esterni hanno già finito possono riunirsi lì
Ora la parola il compagno Rispoli Claudio della sezione nuova nuovo a Corviale
E poi parla Pier Paolo Maurizio
Condivido l'opinione di chi sostiene che oggi a poche ore dalla prima risposta di guerra a Saddam Hussein nulla è più come prima
Il contesto politico mondiale nazionale è radicalmente mutato ed anche il nostro congresso se non vuole parlare del passato deve verificare le sue proposte alla luce dei fatti odierni è una questione metodologica e politica perché troppo spesso negli ultimi anni la sinistra ha dimostrato maggiore propensione
A chiosare gli avvenimenti passati piuttosto che a governare il presente e a proporre credibilmente il futuro
Ciò è avvenuto in occasione della caduta dei regimi dell'Est europeo e del crollo del muro di Berlino allorché le nostre posizioni nella loro nobile astrattezza si discostavano in modo incolmabile dal comune sentire
E per nulla influiva no sulla determinazione delle scelte politiche generali
Di qui è nata la sconfitta dell'S perde
L'argomento è dunque la guerra al cui cospetto tutto il resto impallidisce contratti referendum sentenze e così via unico argomento rispetto al quale in questo momento possiamo misurare la nostra capacità politica
La guerra dunque non quale inutile rimpianto
Del bel tempo passato della pace cessata ma della pace da costruire con realismo paziente coraggioso
A partire dalla situazione data
è per far ciò indispensabile costruire l'unità delle forze che cercano la pace
Non servono i fischi alle organizzazioni dei lavoratori e gli sberleffi ai loro rappresentanti non servono non servono
In questo senso
Nel senso che la costruzione della pace da oggi mi pare che si stia muovendo Gorbaciov e se non vado errato anche Mitterrand
è la Palin Siano affermare ma Badri detto
Che tutte le guerre finiscono non quando i belligeranti smettono di sparare
Ma quando essi i loro campi seduti intorno a un tavolo dispongono concordemente che chiese che gli eserciti cessino di sparare
Che la parola lasciata alle armi torni alla diplomazia e alla politica
Ma a questo punto necessario mettersi d'accordo su alcune questioni fondamentali rispetto alle quali esprimo le mie convinzioni
Primo la guerra questa guerra è stata provocata innanzitutto da lacerazioni nel mondo arabo ed è iniziata con l'annessione del White da parte di Saddam Husseini
Ciò non significa assolverle nessuno da sottovalutazioni errori opportunismi e prepotenze ma dare il nome alle cose
Secondo noi italiani abbiamo il dovere di stringerci incondizionatamente attorno i nostri soldati a tutti i nostri soldati
Gli eventuali conti in sospeso i giudizi sulla conduzione delle operazioni belliche vanno rimandati al dopo guerra pena l'apertura di un bar la rottura noi soldati e tra noi e la società
Penso occorre costruire proposte non per uscire unilateralmente dalla guerra ma perché la guerra abbia termine abbia termine
Non coltiviamo non vendiamo l'illusione che l'Italia possa essere un'enclave immune né grandi fatti internazionali dei quali basta chiamarsi fuori per non subirne conseguenze nefaste
Quarto non si pone perciò il problema di uscire dalla NATO cioè ONU
A meno che non rinunciamo a giocare alcun ruolo nelle decisioni internazionali e che non siamo disponibili Noemi che il popolo italiano non sia disponibile a rinunciare a un modello economico politico culturale
Che nel bene e nel male è fondata su quei legami internazionali
Certamente esiste
E non c'è e non da oggi il tema del cambiamento e anche che anche io e anche io credo che per questo cambiamento noi tutti dobbiamo batterci
Quinto tenere ben presente che dopo la guerra venne il dopoguerra che a sua volta e la storia ce lo insegna può essere foriero di nuove guerre
Il dopoguerra non va costruito in senso antiarabo come certamente qualcuno auspica cosa accadesse se la guerra si evolvesse nel senso di costituire due schieramenti uno filo arabo e l'altro filo israeliano
Occorre dunque una pace nella giustizia per i popoli di quelle regioni a partire da palestinesi e israeliani curdi e libanesi ciò può avvenire
Solo a partire dal riconoscimento del ruolo delle Nazioni Unite
Ciò può avvenire se al tavolo delle trattative anzi se già ora qualcuno ciò non può avvenire se al tavolo delle trattative qualcuno pensa che l'obiettivo consista nell'annettere l'Oriente all'Occidente
è questo il timore della nazione araba
E siccome non li capiamo gli arabi gli applichiamo l'etichetta di fondamentalisti e di integralisti
Da questa bozza di ragionamento conseguono alcune caratteristiche che a mio avviso dovrà vede il nuovo partito c'è Rezza realismo concretezza legame tra parole e fatti
Non costituiscono certo il programma del nuovo partito ma sono condizione per cominciare utilmente a discuterne uscendo da reciproche tre pregiudizi da pericoli e minacce di scissioni
In secondo luogo occorre decidere le regole
E difendendo i diritti delle minoranze tra cui la la possibilità che esse divengano maggioranza definiscano tuttavia le caratteristiche irrinunciabili perché è un'associazione politica posso agire da partito che conti davvero nel gioco politico e nella società
In terzo luogo cominciando entrare nel ragionamento politico vero e proprio va abbandonato il metodo delle inventive delle esercitazioni del volontarismo aspra vorrei dire che la questione non consiste nell'uscire dal capitalismo come dove e quando per andare dove con chi ma quali regole richiedere per quali scelte combattere affinché il cosiddetto libero mercato sia governate da regole democratiche
La battaglia e dunque per la democrazia per la massima espansione della democrazia
Si pone oggettivamente a questo punto la questione delle alleanze rispetta le quali qualcosa si sta muovendo dobbiamo a questo scopo considerare la realtà politica non in senso statico errore che commettiamo continuamente ma in senso dinamico
Non basta non sarebbe osservare che in questo momento non ce ne sono le condizioni se ciò è vero dobbiamo indirizzare i nostri sforzi ha costruito il punto d'incontro dinamicamente nel futuro più prossimo
E quindi
In ultimo rimane il problema del rinnovamento della nostra organizzazione sezioni zone per relazione e così via problema drammatico soprattutto nelle grandi aree metropolitane
L'intervento del compagno leoni nei suoi aspetti euro critici e propositivi è un buon punto di partenza per costruirle nella nostra città un partito nuovo
Propongo subito dopo che subito dopo il congresso possibilmente prima dell'elezione degli organismi federale
Che si dia luogo a una conferenza di organizzazione
La parola a Pierre Paulin Maurizio della sezione Tiburtina poi parla Sandro Del Fattore
Della sezione Testaccio
Sì
L'altro ieri mio figlio di quattro anni
Mi ha chiesto se
Se Saddam ma voleva la guerra
Poi mi ha chiesto
Se Bush pure voleva la guerra o la pace
E quando gli ho risposto che in realtà volevano la guerra tutti e due
è rimasto un po'interdetto
Interdetto perché non riusciva a capire qual era lo schema abituato a in questo anche dalla dalla televisione o dal dei modelli
Che gli vengono propinati che la guerra sia un affare dove c'è un buono da una parte trascinato più almeno per forza è un cattivo dalla per realtà mi chiedeva allora dove stavano questi buoni e e c'era un po'di difficoltà di di spiegarglielo che forse i buoni non potevano identificarsi in una singola persona lui già aveva assimilato a quattr'anni che esisteva un Saddam Hussein è un Bush la difficoltà a spiegargli che in realtà i buoni iniziamo noi siamo la gente siamo dei movimenti sono delle persone sono delle cose che da costruire da rendere da rendere visibili
Questo è un po'il compito che credo che un po'ci spetti in in questo periodo
Rendere visibili i i buoni diciamo così di del di questa società
è quello che stiamo facendo con le manifestazioni è chiaro che non si può andare avanti a colpi i compagni chiedo scusa i compagni che stanno parlando alla Giussano pregati di uscire di allontanarsi dalla porta se vogliono parlare se no di entrare prendere posto perché il compagno di esce con difficoltà svolge il suo intervento
è chiaro che non possiamo andare avanti questo bisogna dircelo a colpi di manifestazioni ho partecipato ad un alla penultima quella del diciassette già notava un cambiamento di clima rispetto esempio quella precedente un senso che si va diffondendo di di impotenza di il del del quanto pesiamo dell'efficacia della nostra del della nostra protesta Shen realtà un lavoro lungo da fare
Di di creazione di rapporti soprattutto a livello territoriale noi abbiamo realizzato in questa settimana una grossa esperienza con i cattolici nel nostro quartiere del sezione Gramsci è un rapporto vero ancora appena avviato e tutto da costruire
Però questo dicevo non basta come non basta lo slogan a secondo me deve cessare il fuoco quindi bisogna vero farsi chiarezza e non si può dire sono cessate il fuoco se nel frattempo non riusciamo da subito a far riprendere fiato alla proposta di di negoziato alla proposta di trattativa di nuovo a ricreare
Le possibilità del della pace altrimenti il cessare il fuoco è bassa corre il rischio solo di salvarci le nostre le nostre belle anime politicamente credo che ci sia un compito da fare che riguardi tutte le mozioni
Ed è quello di assumere con molta più forza di quanto siano state appunto presidente delle mozioni e come priorità assoluta questa questione del del rapporto tra il sud e il nord del mondo Porcino porcelo come problema primario
Come il problema di sviluppo della pace ma come problema di salvezza del pianeta come problema di salvezza di milioni di persone eccetera
Porsi questo come priorità assoluta secondo me di share fa discendere poi tutto un un modo diverso
Di come boy fare politica essere presenti anche nella scena europea nella nel in queste società capitalistiche secondo me ci stanno
Tra Dinoi delle posizioni diverse rispetto a questa cosa ci stanno dei compagni che pensano che il le società capitalistiche possano risolvere
Questo problema di contraddizione esplosiva fra il nord e il sud del mondo di cui sono il corso è solo una prima una prima parte e ci stanno altri io sono tra questi in cui che pensano che in realtà
Il tentare di risolvere questa contraddizione ripeto fra il nord e il sud del mondo faccia saltare proprio i presupposti
Il perno i principi su cui queste società capitalistiche hanno costruito il loro il loro successo
Questo però di per sé non significa allora
Cercare subito di etichettare assi anticapitalisti antagonisti se eccetera la cosa fondamentale secondo me esporre il la sostanza le priorità
Lei così alla al centro della della nostra attività e poi muoversi sulla base di queste
C'è un altro aspetto che m'ha fatto riflettere questa crisi in realtà è forse un'altra dimostrazione come si stiano esaurendo
Nelle società complesse come queste del del nord Europa eccetera le possibilità all'efficacia stesa di riscuotere di avere successo dal punto di vista della della sola opposizione
Io credo che ormai il problema l'Italia ha bisogno in realtà chiedi una nuova direzione una una nuova un una nuova direzione politica a questo Paese
E io credo che a questo noi dobbiamo attrezzarci a questo debba servire il nuovo partito democratico della sinistra partire dall'opposizione dare una nuova qualità all'opposizione creare una posizione di governo noi in realtà questo lo dobbiamo fare anche se siamo stati abbiamo sperimentato la guida in in molti Comuni Regioni eccetera dobbiamo attrezzarci ancora come un partito che sappia dare fiducia alla gente rispetto alle nostre possibilità di governo non abbiamo una struttura che aperta alla liberazione di tutte le energie tecniche professionali culturali nel nostro partito non abbiamo un partito che sappia far affluire dall'esterno verso di noi queste capacità questo a questo deve servire il Partito democratico della sinistra a superare certi schemi
A infondere fiducia rispetto alla gente rispetto alle nostre possibilità e ha tutte queste intellettualità questi tecnici che sono presenti nel nostro partito a lavorare con noi a questo punto però diventa fondamentale e qui purtroppo niente stiamo parlando molto poco il problema della forma della struttura del partito
Inconsciamente la stiamo delegando al congresso nazionale sarebbe bene oppure a riunioni separati di minoranza di maggioranza eccetera sarebbe bene che riuscissimo fra di noi anche questo congresso a parlarne maggiormente ci stanno delle ambiguità
Rispetto al discorso della struttura Rete della del Della struttura federata eccetera
Io sono convinto che la priorità
Del nuovo partito non deve essere quella di garantire i diritti della maggioranza e i diritti della minoranza
Secondo me la priorità del nuovo partito deve essere quello di garantire i diritti del singolo iscritto e diritti del singolo iscritto non sono meccanicamente i sovrapponibili a quelli di una maggioranza o quelli di una minoranza per cui io vedo questo questo partito
A far sviluppare dal basso queste capacità di governo del territorio
Che sappiano far crescere questa capacità di direzione della società ma io non vedo strutture separate per aree politiche per aree ideologiche
Cioè realtà una difficoltà che è quella che diceva mi sembra Flores quella di farsi ho ho Leon una una difficoltà di far non far coincidere le correnti di pensiero con le correnti politiche organizzate le correnti ideologiche
è questa la difficoltà secondo me su cui ci troviamo di fronte però credo che secondo me i compagni della maggioranza e della minoranza attuale che vogliono stare nel nuovo partito e che si dia e che riconoscono nel nuovo partito
Lo strumento più adeguato per costruirci un futuro nella società credo che questi compagni non debbano precostituire delle strutture separate io credo che dobbiamo stare insieme scambiarci
Culturalmente le nostre posizioni e che un se una maggioranza vince deve essere una maggioranza di programma di una maggioranza che vince sulle cose
Non vorrei sembrare come un utopista rispetto a questa cosa vedere solo le cose dal punto da un punto di vista così
Positivisti col secondo me su questo ci giochiamo in realtà le possibilità che nel partito si crei un clima non di convivenza come si diceva ma un clima di di solidarietà un clima di impegno comune
Queste sono le condizioni affinché altri compagni vengano nel partito e non siano allontanati dal clima di questo ultimo anno che è stato un clima
Veramente di molto triste per tutti noi
Ho finito devo fare una dichiarazione di voto lo devo fare questa sera perché lunedì sera
Lavoro e non posso essere sostituito sono un medico
E quindi dichiaro ufficialmente di di votare per la prima mozione per il Partito democratico della sinistra
Sì
Cosimo
La parola Sandro Del Fattore
Della sezione Testaccio
Dopo di lui il compagno Polillo Gianfranco Tor de'Cenci
A meno di due anni
Dalla caduta del muro di Berlino
Quando sembrava realizzata la fine della guerra fredda e l'avvento della pace
Gli assetti del mondo mutano radicalmente
Ora vorrei dire al compagno Mussi che non c'è nessuno che vuole rassegnarsi a veder fallire quelle che molti chiamavano le speranze dell'ottantanove no non è questo il punto la questione è un'altra
Si tratta di capire cosa immutato e soprattutto come agibile
Ricordiamo tutti quale fosse il senso comune precedente alla crisi del Golfo e ora alla guerra il dopo Yalta la fine della guerra fredda avrebbero consentito l'avvento di un mondo avviato verso la cooperazione il superamento dei campi
Un governo esercitato dall'ONU le cui premesse sarebbero state poste proprio niente meno dalla crisi del Golfo
Questo presupposto e oggi messo radicalmente drammaticamente in discussione
Su più versanti quello di una guerra distruttiva nella zona forse più Caronda del mondo e quello della crisi e delle prospettive delle società dell'Est
E proprio la guerra nel Golfo porta in primo piano una questione che qualcuno proprio dopo gli eventi dell'ottantanove riteneva ormai obsoleta la forza e la potenza militare
Nessuno di noi ha esitato a condannare l'invasione di Santa Musei
Ma se riflettiamo sin dall'inizio era chiaro un punto con la rapida in massiccia spedizione degli Stati Uniti in Arabia Saudita
Non hanno inteso soltanto gli Stati Uniti ammonire chi nel Terzo Mondo intendeva perseguire una politica di potenza sempre praticata dal nord ma anche i propri alleati occidentali ricordando loro
Che se è sparito il nemico tradizionale ne emergono di nuovi e più inquietanti
E a questo proposito non deve forse far riflettere un fatto
Poco toccato in questa discussione
Certo che è stato leso un diritto internazionale con l'invasione al quei ma non deve far riflettere il fatto che mai come in questa occasione vi è stato un fronte così compatto delle potenze occidentali di fronte ad un diritto leso
Considerando che in quell'aria di diritti lesi ve ne sono molti dai territori occupati al Libano su cui fin qui nessuno ha predisposto alcuna soluzione
Sono evidenti allora gli interessi sul controllo delle materie prime e sul petrolio
Oggi sosteniamo una battaglia contro la partecipazione dell'Italia alla guerra e per il conseguente ritiro delle truppe è un fatto positivo
Voglio ricordare al compagno Antonelli che questo DNA correzione di un atto che ho sempre reputato e reputo tuttora sbagliato quello dell'astensione sull'invio delle navi
Era già chiaro che l'iniziativa unilaterale degli Stati Uniti aveva già forzato le risoluzioni dell'ONU con un apparato militare che non è mai stato né temporaneo e ne difensivo
E voglio dire al compagno Albini che per quanti sforzi ho fatto ascoltando il suo intervento non sono riuscito a trovare un ruolo positivo del sindacato in questa vicenda
Più dei cinque minuti che citava il compagno Albini ha pensato la mancata adesione del sindacato alla manifestazione del dodici dicembre
Ma dico queste cose ma dico questo anche per un'altra ragione più di fondo nessuno di noi ha mai devo ha mai voluto dare a Saddam sei la legittimità di rappresentante del sud del mondo la questione è un'altra
E quella di capire tanto più oggi che la contraddizione tra nord e sud del mondo è quella più drammatica ed acuta
E che essa si presente si presenterà in forme a volte spurie anche ambigue ed allora compagne e compagni
Analisi e da atti che non sanno mettere a fuoco responsabilità immediate i problemi di fondo sottesi
O che proseguiti le potenze occidentali solo come tutori dell'ordine stabilito per di più dove esistono un loro interessi diretti sono destinate ad aggravare i conflitti aperti
Pongo queste cose perché la stessa Europa in essa la sinistra
Non si avvede di essere dentro una situazione esplosiva nei popoli del Sud del mondo nell'Unione Sovietica nei Paesi dell'Est sono un sistema chiuso
I loro conflitti i loro disastri possono arrivare fin dentro le nostre frontiere
E proprio per questa ragione che trovo insensato
Il silenzio prima della sinistra europea mai così priva di ruolo durante tutta la fase della crisi del Golfo ed oggi una complicità diretta di una parte consistente di essa nel conflitto che si è aperta
E voglio porre una questione ai compagni della maggioranza
Questi drammatici eventi non mettono in discussione proprio quel presupposto politico
E cioè che il quadro internazionale del dopo Yalta avrebbe consentito di far cadere l'ostacolo che impediva una svolta nel governo del paese
Consentito una più rapida integrazione nella sinistra europea consentito un'alternanza al governo le cose non stanno così
I socialisti italiani sostengono la scelta dell'intervento armato così i socialisti francesi e di laburisti non si sono mai distanziate dalle scelte del governo conservatore
Attenuare le discriminanti di fondo
Come abbiamo fatto con il voto di astensione non serve a sbloccarli il sistema politico perché le scelte poi si ripresentano in forme più drammatiche e anche qui che va prodotto un cambiamento profondo di analisi e di prospettiva
Un'alternativa vera significa spostamento dei rapporti di forza in primo luogo nella società programmi chiari e mobili tanti dunque un rilancio dell'opposizione
E su questo fronte che da tempo si è indebolita la nostra azioni che vi è stato uno spostamento di analisi interessi e problemi e priorità
I compagni della maggioranza dicono che bisogna sbloccarli il sistema politico mettere in discussione noi stessi per rispondere alla crisi della democrazia italiana
Ma quali sono le radici di questa crisi ritengo che lo svuotamento del regime democratico ha le sue radici nelle nuove forme di dominio a partire dalle grandi imprese
Se non si mette al centro una lotta politica e culturale questi poteri contro questi poteri non si salda il regime democratico e non si sblocca nessun sistema politico
Porre la questione ad esempio dell'esito non positivo del contratto dei metalmeccanici non significa da questo punto di vista parlare d'altro
Abbiamo davvero sostenuto e accompagnato quella lotta quando la manovra economica del governo sulla finanziaria è passata nel silenzio generale
Dico queste cose non per dico queste cose perché dall'esito di questi conflitti non dipende solo la condizione specifica dei lavoratori ma tutta la prospettiva della società
Nessuno riuscirà ad esempio a imporre una vera riforma fiscale fino a che ci si può illudere di far pagare il conto del debito ai lavoratori
E su tutto ciò che va davvero rinnovata rifondata la nostra cultura i nostri comportamenti le nostre scelte
Capire davvero cosa sia una forza di opposizione ed una politica di opposizione per aprire le condizioni all'alternativa quali interessi e quali aspirazioni possono rompere la rete Ridge ho finito della separatezza della politica
Concludo su un'ultima questione posta da altri compagni e aperta tra noi una discussione su come si definisce una nuova forma della politica
Ho già detto fin qui che questo comporta in primo luogo una modifica radicale di analisi di scelte e comportamenti
Perché evitare una separazione silenzioso un meno è problema che riguarda anche e in primo luogo la maggioranza del partito
E c'è anche un problema di ricercare forme nuove di organizzazione
Noi abbiamo proposto una struttura federativa del nuovo partito non poniamo questa questione voglio essere chiaro solo per tutelare un dissenso garantire una presenza organizzata ma la poniamo come principio di organizzazione di un partito che s'non solo non semplifica rimuove le diversità
Ma lei assume come principio di ricchezza e di esperienza
Quindi si struttura su aree autonome per affinità e per identità al quale si può aderire per circoli associazioni che sperimenta iniziative autonome confronto con aree diverse
Può essere il modo la forma per rispondere al fatto che esistono aree politiche culturali diverse e che rappresentano qualcosa di più complesso che una tradizionale corrente
E che hanno espresso differenze anche molto confronti molto profonde perché su di esse possano essere fatto valere un astratto principio di maggioranza
Ho concluso il
Compagno Mussi ha detto che è cresciuta la convinzione della svolta che tutto ciò che abbiamo di fronte ci impone di non ridurci a testimonianze o ad essere dei reduci
Chi entra annui che vuole ridursi a testimonianza un fatto residuale non è questo il punto
Noi partiamo dalla convinzione che bisogna rispondere agli interrogativi della nostra epoca
Sia che si parli di economia e di democrazia sia che si parli di nord e sud del mondo o di ambiente o della differenza sessuale non vedo domande che non siano radicali
E devo dire che proprio per questa ragione non riesco a fermare l'orizzonte a questa organizzazione sociale all'attuale centralità del mercato dell'impresa capitalistica
Bisogna guardare oltre ed allora il termine comunista riacquista un senso non guarda compagni un Ussi solo al passato
Nel propone un modello di società già stabilito ma è la bussola l'ancoraggio per costruire davvero l'azione quotidiana
La parola
Ah Polillo Gianfranco
Della sezione Tor dice del cenci
E poi parla Marco
Manca il guizzo scusate della sezione Torrenova
Care compagne e compagni io vorrei iniziare questo mio intervento con un interrogativo
Chiedermi cioè se dopo la svolta storica per riprendere le parole di Pietro Ingrao
Sia giusto inseguire le suggestioni di una vocazione minoritaria o non dobbiamo invece misurarci con la drammaticità degli avvenimenti in atto e la loro durezza
E non per un'azione di testimonianza che resta pure importante ma nel partito ma nel tentativo di incidere sulla loro evoluzione sono nessun dubbio sulla risposta gli avvenimenti più recenti fino all'orrore della guerra dimostrano che il mondo ha bisogno della sinistra a condizione ricchezza sappia misurarsi con tutto lo spessore delle cose
Qualcuno si era illuso si era illuso che la fine della guerra fredda ed il superamento dell'equilibrio del terrore aprisse una stagione di pace non è stato così
Il crollo del comunismo reale ed il conseguente indebolimento della sinistra ha prodotto la guerra ed una crisi internazionale che non trova precedenti
Ecco quindi un primo tema di riflessione
Cosa sostituire alla contrapposizione dei blocchi a quelli a quell'equilibrio cioè che celava la situazione internazionale ma nello stesso tempo impediva che i conflitti regionali potessero assumere una dimensione tale da mettere in pericolo la pace del mondo
Al dialogo delle armi occorre sostituire l'arma del dialogo questa può essere una prima risposta ma resta debole se essa non si accompagna alla garanzia di ogni violazione della legge sarà punita
Una condizione quest'ultima che resta essenziale per affrontare una discussione che non può riguardare solo gli assetti politici ma deve necessariamente abbracciare almeno in un alcune parti del mondo lo stesso problema dei confini statuali ormai travolti dal superamento degli equilibri di Yalta
Ma questa a sua volta richiede un'altra condizione
Troppi regimi al mondo e lira che tra questi trovano la loro legittimazione politica in un'atmosfera di guerra
Essa serva a puntellare gruppi di potere lontani dal popolo apparati dittatoriali che come insegna la prima guerra contro l'Iran ne e poi l'invasione del Kuwait hanno bisogno di questa tensione internazionale per sopravvivere e durare
Ebbene il dialogo tra i popoli potrà avanzare solo se questi elementi saranno neutralizzati
Solo allora si potrà sperare nella forza della democrazia
Perché il diffondersi della democrazia e della libertà il suo divenire elemento insostituibile degli equilibri internazionali dei prossimi anni la vera svolta storica di questi nostri tempi ecco quindi perché non possiamo attardarci su posizioni minoritarie
Non possiamo farlo perché le contraddizioni di questo nostro tempo sono enormi
Perché per comprendere ed analizzarle e necessario ed indispensabile anche l'apporto critico della nostra cultura che non dobbiamo disperdere nella ricerca di tesori sotterranei ma far ridere nel confronto con gli altri Fabio Mussi ci ha parlato della guerra e della morte tecnologica Pietro Ingrao ha disegnato il tremendo scenario della subordinazione della politica alla logica delle armi Lonoce ha detto rischia di divenire un sepolcro imbiancato
Ma io preferisco ricordare le parole di Bertolt Brecht quando diceva generale il tuo carrarmati e una macchina potente ma essa è guidato da un uomo e questo è un uomo ha un difetto può pensare
E a questo uomo che dobbiamo rivolgerci quindi ricordarvi che la crescita delle forze produttive ha raggiunto un punto tale da consentire di verificare una società eticamente superiore dove la fame la violenza l'oppressione
Sia sempre più il ricordo di una storia che diventa progressivamente preistoria
Dove rispetto della natura e dei diritti delle generazioni future non debba essere dissipato nell'inseguimento di un folle quanto sconsiderato tornaconto individuale
Perché il rispetto di questa regola non è più necessaria per l'avanzamento del genere umano si può vivere e consumare in modo diverso ma perché questo si realizzi e necessario modificare gli assetti istituzionali e di potere in modo tale che dal loro operato risponde fino alla collettività Anna organizzata
E questo è il fondamento del riformismo degli anni novanta la prospettiva teorica su cui costruire il futuro della sinistra italiana ed europea non possiamo infine essere minoritari in questo Paese
Perché non lo siamo mai stati
Perché se lo fossimo
L'Italia diverrebbe peggiore non migliore
Perché la sua crescita politica culturale democratica sì devi innanzitutto a generazioni e generazioni di comunisti che neanche negli anni più difficili dello scontro frontale
Hanno saputo mantenere alta la fiammella del confronto politico e culturale
Ecco perché mi dispiace non condividere la posizione di Pietro Ingrao quando parla di rottura del patto costituzionale e mi dispiace perché perciò che Ingrao rappresenta per la mia generazione mi dispiace per i suoi insegnamenti ma proprio per questo non posso essere d'accordo
Non sono d'accordo perché non è così e lo dica chi come De Michelis la malva Spartan partendo da posizioni solo in apparenza dissonanti dicono in pratica la stessa cosa
Quando affermano che il Partito democratico della sinistra scomparirà con Saddam
Questo non avverrà perché in questi giorni non solo non c'è stata alcuna rottura ma non c'è stata nemmeno modifica della Costituzione materiale del Paese
Anzi
Il Parlamento ha di nuova sotto alla sua funzione quella cioè di essere il luogo in cui avviene il confronto delle idee delle opinioni
In cui si forma una volontà unitaria ma solo dopo la conclusione di un dibattito all'interno del quale ciascuno è costretto a sentire le ragioni dell'altro e noi queste reazioni le abbiamo gridate sono quelle della pace e della vita i motivi di chi non si piega l'assurdità di uno sterminio
Abbiamo nuovo dato dignità costituzionali alle ragioni di un dissenso che nella testa di milioni e milioni di persone
Il ruolo che abbiamo svolto e quindi nel solco della nostra tradizione
Grazie a noi alla nostra battaglia le istituzioni che altri vorrebbero ridurre a semplice supporto notarile sono state di nuovo vicino alla gente
Hanno partecipato alla loro anzi è la loro paure un Parlamento aperto giorno e notte a testimonianza del travaglio interiore di un popolo che continua a rifiutare la guerra come mezzo di risoluzioni delle controversie internazionali
Sono queste le ragioni che ci inducono a respingere le critiche avanzate nei confronti del movimento sindacale
Una critica ingenerosa che non tiene conto della necessità di mantenere unito uno schieramento di forze capace di dare voce all'insieme del movimento per i lavoratori io continuo a parlare compare
Quasi un miracolo se si considera la frattura che si sono prodotte all'interno delle forze politiche italiane
Frattura che sono la conseguenza di una complessità che nessuno può sottovalutare se non a rischio di mettersi ai margini dei processi della storia
Non voglio aggiungere altro se non l'augurio che il nuovo partito possa quanto prima di prendere la sua piena attività c'è un grande bisogno della sinistra nel mondo e noi abbiamo tutte le carte in regola per farvi parte
La parola
Al compagno manca il guizzo
Della sezione Di Tora no Torrenova poi parla Fernando di Paolo che l'ha fatto
Noi pensavamo di tirare avanti ancora però
Alle venti e trenta dobbiamo dare la parola ai compagni che debbono fare le dichiarazioni di voto
Per cui mi pare difficile
Fare
Crediamo di tirare ancora un po'comando possiamo tirare più di tanto anche perché una certa stanchezza
In sala allora farsi notare
Ed è anche comprensibile perché sono un po'stanco
Anch'io comunque la parola al compagno manca Guido
Io dico subito che sono d'accordo con il modo di intendere i lavori di questo nostro congresso legati a questo fatto
Sconcertante terrificante che la guerra in atto io credo che però questa questione vada affrontata da angolazioni riverse perché ha dei nessi con un processo che è maturato attraverso una serie di operazioni politiche sociali oramai da molto tempo
Una delle angolature
Ragionare sulle questioni della violenza
Beh io credo che il percorso comune che non intendiamo dell'umanità
A delle connessioni globali con una proposta pacifista non violenta che diventa nonni ideologica ma soluzione nei contenuti
Io credo che vada detto con chiarezza e con forza che questa guerra
Comunque vada a qualunque sia la sua portata distruttrice non risolverà nessun problema le conflittualità le contraddizioni e le divisioni rimarranno tutte comunque impiego
Perché
Entrare in una logica appunto di globalità dei processi così come da questo punto di vista la prima mozione
Entra nel merito e prende atto di una necessità di affermare la diversità
Come ricchezza come ricchezza dell'umanità
Come qualcosa che tende a unificare che tende a trovare forme e soluzioni io pregherei i delegati che debbano parlare se possono uscire perché se no a questo disturba
Il dibattito abbiate pazienza
Nell'interesse di tutti
Ma questo modo di intendere anche una prospettiva dell'azione politica nostra ci permette anche di capire meglio che cosa significa affermare questa diversità come ricchezza io credo che vi è un nesso in tutto quanto quello che stiamo facendo da questo punto di vista per quello che riguarda la politica anche di tutti i giorni
Una battaglia politica dove ognuno di noi si possa sentire
Dentro e fuori fino a oggi in questo partito come cittadino impegnato nell'affrontare i problemi della società in termini di intervento quotidiano di
Rivoluzione permanente forse usato un termine improprio però credo con una capacità di intendere i mutamenti in una continua intervento di verifica di valutazione di sviluppo delle idee di assunzione di conoscenza e di capacità organizzative ed analisi io credo che questo tipo di analisi ci possa condurre nella pone l'applicazione dell'iniziativa politica dentro l'intervento della città produrre una rifondazione della politica dunque dobbiamo con una forte
Modificazione e sviluppo di un processo anche interno e allora io credo che alcune questioni vanno toccate in questo congresso pur tenendo conto della centralità della questione della guerra del Golfo
E allora come fare politica a Roma
L'imposta di alzarsi io credo e vado sinteticamente alcune questioni di una battaglia che è quello della proposta del decentramento del decentramento inteso in termini non soltanto di partecipazione ma in termini di decentramento di e distribuzione di suddivisione di articolazione del potere all'interno della città una capacità nostra di riprendere in mano fortemente quello che la riforma della grande città del sistema città io credo che è importante discutere in questo congresso perché appunto
Dove dobbiamo creare quelle condizioni di sviluppo che credo e intanto una maggiore consapevolezza una modifica profonda una riforma politica della della politica
Io credo che da questo punto di vista abbiamo portato in questi negli ultimi mesi in particolare abbiamo portato avanti una serie di battaglie che sta questo per questo diventano anche fondamentali io credo che è giusto ricordare in questo congresso il grande risultato
Ottenuto attraverso l'intervento con il referendum sulle questioni istituzionali
Io credo che porre il tassello della partecipazione del rispetto della diversità di tutto quanto stiamo discutendo credo è anche quello di modificare un apparato oramai al arteriosclerotico della partecipazione un apparato dei partiti che ha condizionato pesantemente la vita politica la vita sociale nel nostro Paese io credo che il referendum da questo punto di vista importi volare sulla l'ultima l'altro giorno l'accettazione da parte della approvazione di fatto della andremo al referendum sulla questione delle preferenze io credo che è un grande fatto che sta anche a sorreggere quelle battaglie che compagni che compagni come il compagno Ingrao hanno sottolineato da tanto tempo e che dovremmo sviluppare
Scusate compagni abbiamo una fase finale di questa tornata congressuale che dobbiamo condurre con un grado di attenzione tale da consentire ai compagni di parlare di sviluppare un ragionamento
E da consentire a chi vuole ascoltare di ascoltare allora facciamo tutti uno sforzo nonostante la stanchezza perché chi vuol parlare esca e chi sta qui ascolti in silenzio
Vi pregherei di fare questo sforzo perché oggi abbiamo fatto un congresso serrato e mi sembra serio anche per il momento in cui lo facciamo per il dibattito che stiamo sviluppando sforziamoci di concentrarci il più possibile in questa mezz'ora in modo a finire bene la giornata
Tanto vale compagni anche su queste questioni
La quest'la la proposta che si sta portando avanti per la organizzazione della del Parlamento la nostra proposta che è quella di una articolazione su due camere capace di fare di rivitalizzare la presenza di legislazione di programmazione e l'entità regionale e tutti i fenomeni che riguardano da questo punto di vista le questioni della
Del regionalismo e credo che siano fondamentali nel momento in cui non ci accendiamo App ipotizzare a progettare un più ampio fronte delle a sinistra dentro un partito che sappia raccogliere tutte le energie che su questo fronte anche della riforma istituzionale si sono espresse compagni e che hanno trovato difficoltà profonde di ascolto credo in tutti i partiti per quelle ragioni che conosciamo l'ultima cosa soltanto io credo e lo cito solo una questione che a mio avviso di profondo legame con quanto a appunto le tematiche generale anche ci pongono da affrontare quella della vivibilità della città quella dei trasporti e il metodo che dobbiamo della vivibilità della mobilità all'interno de la città per viverla
Io credo che noi dobbiamo appunto
Lavorare attorno alla costruzione di un fortissimo articolato
Movimento nei quartieri tra i cittadini con proposte che nascono dai guardate dei cittadini e che possano diventava veramente strumento di impegno di battaglia che racchiudono in sé
Quei contenuti anche di pace e di ambiente di modificazione delle condizioni di vita un'ultima cosa compagni lo voglio dire
Io
Mi sono espresso per la prima per la prima mozione e sono stato orgoglioso finora di partecipare alla vita di un partito
Così come Stato il nostro partito io credo che così come ce lo stiamo immaginando e come vogliamo che sia sarò a altrettanto e maggiormente orgoglioso perché dentro questo partito dovrà esserci spazio per quelle diversità che dovranno contribuire colture tutti insieme un processo di rinnovamento profondo
La Commissione elettorale si riunisse domani alle ore nove
Qui nei locali
La riunione per soli delegati per decidere sulle modalità di voto
E convocata al termine della seduta di domani mattina e cioè alle ore tredici
Qui si accavallano abbiamo poco tempo
La commissione elettorale si riunisse domani alle ore nove e poi c'è la proposta
Che la riunione per soli delegati allo scopo di decidere sulle modalità di voto
Venga convocata al termine della seduta di domani mattina cioè alle ore tredici
Va be'casomai
La compagna Marina Michetti fa un'osservazione giusta e cioè che le compagnie si riuniscono alle dodici e trenta e allora bisogna cercare di conciliare queste cose
E quindi una presidenza dovrà riflettere ancora un momento su questa questione
Bari ai d'accordo hai ragione quindi
Io più di questo non so che cosa dire
Allora adesso alla parola il compagno Fernando Di Paolo della fatto come poi dovrebbe parlare il Co se ce la facciamo a resistere
Il compagno
Stefano Patriarca di Torpignattara
Care compagne e compagni
Diverse volte mi sono chiesto perché parole come
Repubblica
Sciopero diversità costituzione
Esercitassero dentro di me un'emozione profonda
Anche se i tratti costitutivi di questa
Mia impressione erano chiari oggi
Vengono a galla in modo limpido e determinata
Parto da questo concetto per dire una cosa
Che questa mia profonda emozione
Partiva dal fatto che il programma fondamentale del Partito comunista italiano è stato ed è la Costituzione repubblicana
Oggi la questione repubblicana la posa con forza
Con forza va posta in una direzione
Non come atto secondario
Ma come atto prima
Quello di farla rispettare e rispettarla nei fatti chiedendo con forza
Il ritiro delle navi che non è una questione secondaria
Secondo me è una questione primaria
Partendo da questo si potrebbe di aprire un punto di riferimento nel nostro Paese aggregando come io credo in modo determinato
Il sentimento che solo noi
Dico solo noi con questa posizione esprimiamo anche il sentimento di tanti cattolici che sono nel nostro Paese
Questo è il punto che ricompare
Il ripudio della guerra
Non una guerra
Giusta
Il ripudio totale della guerra questo è un segno politico intangibile
Nel rispetto della Costituzione repubblicana ma soprattutto nei fatti nelle coscienze e nei cervelli dei cittadini
E come dicevo prima l'unico sentimento che in questo momento esprimono grande parte dei cattolici
Tempo fa facevo un'altra riflessione ricordavo
Il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan
Faceva una battaglia senza quartiere sullo scudo stellare
Secondo me cari compagni e compagne quella non era solo una battaglia
Diciamo per una supremazia Manera essenzialmente una battaglia per un'egemonia tecnologica
E quando parlo di egemonia tecnologica oggi vediamo tutti gli effetti
E spaventa come Spaventa diversa gente racchiudere in nelle mani di due di un uomo solo l'egemonia tecnologica
A me non convince nemmeno il fatto di avere una cultura nuova della pace
Secondo me la cultura della pace
è una quest'anno cultura vera
Fattiva che si deve esprimere nei fatti ossia andando a parlare nei punti più difficili per aggregare
Tutti rispetto a questo rispetto al no alla guerra con ritiro immediato delle navi
Cari compagni e compagne qui si è parlato molto del sindacato del movimento dei lavoratori
Io voglio ricordare un episodio
Il fatto che l'ha fatto nel è stata la prima azienda in Italia ad aver permesso con la lotta di lavoratori l'ingresso in un Maso Assemblea di un sindacalista il sindacalista ed allora il segretario della FIOM Bruno Trentin
Non dico questo
Per enfatizzare la questione fare
Dico questo per un per un motivo essenziale da quell'esperienza sono uscite altre esperienze in tutto il tessuto nazionale
E da quell'esperienza il sindacato ha dimostrato al Paese come attraverso i consigli di fabbrica si potesse fare veramente
Una
Deconcentrazione nella democrazia ossia
è stato un esempio fattivo per tutto il Paese e questo qui era un elemento che portava sicuramente nelle coscienze dei lavoratori al cambiamento in modo socialista della società questo era il punto questo l'hanno capito e l'attacco più è fermato è stato fatto nel momento della scala mobile
Compagno dico Berlinguer aveva capito tutto questo
Nel nostro Paese si è sviluppato una tale battaglia a difesa della democrazia sindacale a difesa del del mondo del lavoro che ha portato in piazza milioni di persone
Purtroppo non è bastato
Però quel momento il partito
Ed è riuscito attraverso la lotta dei lavoratori ad essere il primo partito in Italia sulle amministrative europee questo è un segno cari compagni
Queste è il segno della lotta dei lavoratori che non stanno dentro i meccanismi della società tanto per starci i lavoratori vogliono il cambiamento della società
E attraverso il cambiamento della società sono cresciuti compagne e compagni oggi non è possibile se anche se è giusto rivendicare la centralità dell'impresa non è possibile guardarla come unico scopo se no si continue perennemente con i licenziamenti
Bisogna coniugare alla centralità dell'impresa la centralità dei lavoratori cari compagne e compagni se qui il mondo del lavoro non ci riunificata e non scende in campo
Nelle lotte come ha dimostrato coi metalmeccanici con i pensionati ma che viene dalla lotta di lavoratori
Non viene solo una giusta rivendicazione sociale
Ma avviene soprattutto secondo me
Un bisogno una voglia di opposizione è solo così cari compagni che si sblocca il suo il sistema politico
Partendo dall'opposizione e facendo crescere una cultura di governo anche sulle riforme istituzionali perché i lavoratori vogliono capire che cosa significa
Non basta un meccanismo il meccanismo si ottiene democraticamente attraverso il coinvolgimento e il consenso della gente troppe volte in questi anni c'è stato chiesto ma dove PC
Io credo che oggi cari compagni e compagni ci sia una proposta fattiva
E qui si misura la volontà politica della maggioranza il partito federato che all'interno le varie culture crea uno delle maggioranze politiche che affrontano i problemi della società le affrontare in una prospettiva socialista
In modo di non farci dire più dove il partito diremo un partito federato che ha trovato la sua unità attraverso le lotte attraverso le battaglie attraverso la concretezza per costruire una società socialista
Questo per far
Allora di Paolo la parola compagna Stefano patriarca della sezione di Torpignattara e subito dopo si prepari compagna Luigi punto
Compagno penso che questo congresso che noi facciamo in una situazione drammatica come quella della guerra
Sì ha fortemente segnato da una discussione che spesso non è facile
Perché guardate non è facile trovarsi come ci troviamo oggi in una di quelle occasioni nella quale la storia ci mette davanti un dilemma grave che rapporto fra l'iniziativa politica le proposte di un partito e la coscienza di compagni di militanti la coscienza di uomini e di don in questo senso
Io penso che noi siamo l'appuntamento nel quale deve fare premio rispetto a interessi pure legittimi guardate di partito
Interni di partito
Congressuali o di forza politica deve fare premio rispetta questo una grande capacità di questo partito di riuscire a fare una proposta
Io lo voglio dire con chiarezza
Ho sentito qui alcuni compagni che quasi drammaticamente chiedeva alle questa richiesta che facciamo tutti non solamente una necessità di testimonianza
Chiedevano una presenza di partito una proposta politica che sia in grado di modificare le cose
Che di fronte a un dramma come quello della guerra non si accontenti non si accontenti
Di un nobile
è importantissima affermazione che la questione della pace
Che noi dobbiamo dire ribadire caparbiamente ma che in realtà la terzi Guerri esca ottenerla veramente
Oggi non è possibile compagni chiamarsi fuori rispetta questa responsabilità è una responsabilità terribile perché una responsabilità che spesso confligge mette in discussione anche valori personali individuali
Io oggi venendo qui al congresso sentivo una intervista del compagno Cervetti alla radio che alla domanda
Ma
Rispetto al alla caduta del tornado italiano che cosa dice il ministro della Difesa del governo ombra dava una risposta che
Non mi convinceva
E diceva noi abbiamo chiesto la riunione delle commissioni parlamentari
Oggi io penso che noi non possiamo stare dietro a questioni di tipo metodologico
Oggi dobbiamo anche perché stiamo affermando la costruzione di una forza politica nuova riuscire a parlare in maniera diversa al Paese
Dobbiamo riuscire a parlare di un linguaggio che tenta di coniugare mettere insieme pace e libertà metterli insieme e non separarli io qui ho sentito alcune cose che alcuni compagni hanno detto che non mi convincono
Non penso che sia possibile una prospettiva di pace se non c'è una prospettiva di democrazia
E di difesa dei diritti non ci sarà pace qui non ci sarà pace in Medioriente
Se i problemi della libertà del popolo palestinese non sono risolti non ci sarà pace nel medio retate non sarà risolto il problema della libertà e della democrazia del popolo del quai
Questa è la cosa che noi dobbiamo riuscire ad affermare e dobbiamo riuscire ad andare oltre rispetto a un grande nobile un ruolo di testimonianza guardate io compagnia una grande
Stima e rispetto per le posizioni che esprime oggi il movimento pacifista come quelle che esprime il Papa
Ma il problema è che il compito di una forza politica non è solamente quello di affermare una testimonianza ma di perseguire concretamente l'iniziativa politica che riesca a dare dei frutti
Ora io vorrei essere sicuro come lo è il compagno Salvagno
Che sia tutto così chiaro in questa battaglia
Che ci sia una logica imperialista capitalista che soffoca alcuni Paesi e che è stato perché si maschera dietro all'ONU io non ne sono convinto compagni io penso che la cosa sia più difficile più complessa più drammatica
Più drammatica per il popolo palestinese per tutti i popoli del Medio Oriente
Perché è più complicato
Certo sarebbe più semplice per tutti noi se questa divisione fosse così chiara per cui il nostro lato Ian antimperialista sarebbe sicuro
Dietro una certa prospettiva non è così
è più complicato compagni e allora
Io sono perché il nuovo partito nasca
E nata in questo congresso in questa situazione drammatica
Con una chiara lì con la chiara volontà di non scendere libertà ed eguaglianza
Dino scindere pace da democrazia e rispetto dei diritti dei popoli e guardate siamo noi che abbiamo la dignità e il diritto di farlo e guardate e non altri probabilmente o altri molto meno di nuovi
Perché siamo quelli che veniamo appunto dalla tradizione gloriosa che non ha mai scisso democrazia dalla pace
Non l'ascissa nella lotta della Resistenza
Non ascissa nella nostra solidarietà Coni con il popolo del Vietnam
Oppure l'intifada palestinese non l'ha mai scesa perché ha capito che anche dentro un dramma come è quello della guerra c'è spesso la necessità anche vento della quella per una forza politica di esprimersi
Anche
Dovunque c'è guerra guardare anche quando si risponde a una guerra d'aggressione c'è sempre un torto e un è un diritto che viene meno anche rispetto alla guerra che fa l'aggressore e spesso siamo però nella necessità di scegliere
Di farlo e abbiamo le carte in regola io qua dalle compagnie rispetto le idee del pacifismo
Vede del grido che viene da molti giovani di una pace prima di tutto ma io affermo con altrettanta chiarezza che li abbiamo messi in grado di dire che quella pace non ci sarà affinché
La democrazia di quei popoli non sarà fermata e questo compagni che dobbiamo riuscì ad affermare nel Medio Oriente o in Europa è certamente compagnia in grado io uso la guerra tecnologica e terribile è per rendere dei popoli siano di ridotti o gli uomini d'accordo a piccoli bersagli su un nome Ettore di un computer ma è altrettanto terribile compagnie la guerra anche tradizionale meno tecnologica o come terribile
L'assassinio del compagno bugiarde dell'OLP compagni su queste questioni non possiamo permetterci come dire
Di chiamarci fuori rispetto a una libertà di coscienza siamo compromessi come Comunisti italiani siamo compromessi come forza politica che vogliamo costruire ed è questa responsabilità certo terribile drammatico che sentito stamattina una compagnia di dicevamo io la necessità di proporre una prospettiva non solamente di gridare di affermare un grande torto e l'opposizione ha una grande tragedia ecco quindi dicevo lottare per i litigi calpestati la dura della pace certamente compagni una grande cultura ma diverso rispetto alla mia rispetto alla cultura comunista che guardate nasce dal fatto che mette insieme appunto pace e democrazia io non sono d'accordo lo voglio dire qui compagni con alcune parole d'ordine che ho sentito in questi giorni nei cortei le giustifico le rispetto ci discuto ma non sono d'accordo sulle parole d'ordine come la diserzione o su parole d'ordine che propongono agitazioni spesso di bandiera
Questa è la questione compagni che noi dobbiamo oggi riuscire a risolvere e allora in rapporto alla questione del dramma di quei popoli il dramma innanzitutto del popolo palestinese nodo dobbiamo essere in grado di fare una proposta che riesca ad andare oltre
La protesta il pacifismo e allora noi stiamo tentando di costruire un anno o forse Poli su questi giorni sia ho sentito appunto queste polemiche che anche qui sono fatte rispetto alla questione dello sciopero compagnia sono degli impegni che lo sciopero voglio farlo spero
Che non si fa c'è anche in condizioni drammatiche rispetto agli eventi che possono esserci nelle prossime ore rispetto alle possibili rappresaglie che ci potrebbero essere sul popolo palestinese negativo che voglio fare lo sciopero non solamente come un'operazione di testimonianza per lavarmi l'anima voglio fare uno sciopero che riesca a incidere nella coscienza e nella politica di questo Paese e qui dobbiamo fare i conti con le questioni vitali certo difficile è molto più facile denigrata affermare appunto una bandiera una testimonianza questo dobbiamo farlo e ci sono delle scelte difficilissime anche il sindacato complicate anche degli errori ma no io oggi le mobilitazioni in Italia e che sono stati fatti in questi giorni anche con gli scioperi sono mobilitazioni importantissime
Ma qui occorre capire che occorre costruire uno schieramento per arrivare agli obiettivi che vogliamo affermare come gli obiettivi sui quali
Costruiamo una prospettiva di nuova forza politica certamente il lavoro Ted essere al centro ma le sue trasformazioni contro certamente il nuovismo ma il cambiamento vero compagno cambiamento col quale anche noi non abbiamo fatto i conti perché c'è cambiamento delle tecnologie e del lavoro che rende più Pato saldare unità di classi oggi i lavoratori
Certo si diceva prima Sandro del fattore me ma
Il debito lo pagano i lavoratori certamente ma lo pagano molto di più compagni il debito di quest'il Paese con gli interessi che strozza una finanza pubblica coloro che avrebbero più diritto e bisogno di solidarietà c'è un crollo di solida da profonda in questo paese di un sistema fiscale iniquo di una incapacità di difendere i diritti minimi di coloro che s'sono più deboli e questo compagni che noi dobbiamo affrontare espresso che dopo per questo da uscire da una logica che spesso ha pervaso in questi giorni in questi anni scusate un la nostra logica che era una logica consociativa che spesso accontentava tutti dobbiamo fare delle scelte le scelte sono più dolorose ma avere la capacità di insistere su una linea politica che identifica una prospettiva in che di autorizzazione di liberazione del lavoro certo più complicato questo e fare una piattaforma o dare un giudizio sulla piattaforma ma è questa la scommessa che noi oggi dobbiamo fare io di questa scommessa
Vorrei riuscire a farla con i compagni di lavoro editoriale hanno condiviso e sono stati finalmente sulla viabilità esaurito il tempo parola al compagno Luigi poi
Enzo delegato della sezione universitaria e dopo l'intervento del compagno Punzo passeremo alle dichiarazioni di voto che non sono molte e quindi possiamo finire in un tempo ragionevole
Allora il mio è l'ultimo intervento quindi
Posso cercare in qualche modo di pormi un po'fuori del rituale per cooperare un minimo d'attenzione sarà molto difficile
E
Volevo riprendere
Il primo intervento che c'è stato questa sera che mi aveva in qualche modo aperto un po'il cuore alla speranza dove
L'intervento del compagno Maselli che cigni dava a
Come dire finirla con i rituali e finirla con le parole magiche con le quali in qualche modo si tenta boh
Sta per volta di
Risolvere però problemi in affetti poi questo rituale preso ha ripreso pienamente
E
Io come dire avevo difficoltà a intervenire proprio per questo però voluto portare in maniera molto sciolta molto
Diciamo Breve una mia testimonia
Sa
E sottolineare una difficoltà rispetto al dibattito che si sta svolgendo perché il prevalere delle parole magiche il prevalere del rituale tende poi a non può
Porre sul terreno i problemi concreti della politica che noi dovremmo in qualche modo avviare assoluzione
E voglio dire
Con molta chiarezza non sono diciamo pure il riferimento alla magia del nuovo inizio o alla mito dell'araba fenice che possono in qualche modo risolvere il problema
Legato alla
Alle domande che noi ci poniamo
Di quale partito vogliamo fondare
A quali soggetti politici e sociali a quali soggetti sociali ci rivolge amo quali priorità politiche poniamo sul tappeto per affrontare i problemi della società italiana attuale
Ecco io rispetto a questo vorrei che ci fossero risposte più esplicite più chiare che fosse chiaro comunque che non si compatta U L'Unità su problemi anche su parole d'ordine anche di grande momento senza poi affrontare questa difficoltà legata o alla mancata Enza di proposte su questi tre problemi che richiamavo o comunque ad una disparità
Una diversificazione di fondo delle tre i mozioni su queste proposte
E allora
Io mi soffermo un attimo ancora anche vorrei richiamare anche la così la discussione che c'è stata sulla problema della pace
Io l'ho detto e lo voglio ripeterlo con non molta chiarezza che il no alla guerra va
Fermato senza come dire diplomazie o tatticismi e qui spesso ancora una volta sono affiorate arte sono affiorati alcuni distinguo che io non riesco assolutamente a capire ma io credo che questo dipenda anche da una mancanza di cultura della pace io questo voglio dirlo
Con forza ciò io credo che noi dobbiamo affermare il valore della pace non come
Valore in qualche modo sembra paradossale negativo nel senso come assenza di guerra noi dobbiamo affermare malore della pace positivo e che cosa intendo intendo un malore della par facce che si costruisce nella pace dobbiamo cambiare la vecchia logica legata alla
Proposta proposizione classica no si vis Pacem para bellum si vis Pacem
Appare la pace lotta in tempo di pace per preparare gli strumenti della pace e qui
Naturalmente per questioni di tempo non posso dilungarmi ma vorrei dire che la guerra è scoppiata anche perché non abbiamo prepara tanto la pace in tempo di pace non abbiamo posto il problema della divaricazione sempre più drammatica che essi va attuando nella realtà internazionale tra nord e sud e la guerra che è scoppiata ammette il dramma
Dica mente l'evidenza proprio questo fatto ma ripeto non posso dilungarmi vorrei ribadirlo però a questo punto
Lottiamo per individuare una concezione compositiva della pace lottiamo per creare
Tre una cultura della pace che non esiste
Ecco
Io
Brevemente vorrei poi però fare un'ulteriore osservazione
E con questa chiudo il mio intervento io non vorrei Co dunque per ritornare a ai nostri problemi ai problemi del nostro partito della discussione che stiamo avendo in questi giorni non vorrei che il problema drammatico naturalmente della guerra
Non debba servire tatticamente a ricomporre unità fittizia nel partito lo voglio dire con molta chiarezza senza naturalmente voler demonizzare niente
Ma quando si parla di azzeramento della discussione per ripartire daccapo e io vorrei anche
Come dire che
Fosse chiaro che questo azzeramento non significa
Un annullamento diciamo pure preconcetto delle differenze che continua ad esistere nel partito
E tra l'altro senza esagerare le differenze senza esasperare come è stato in questi ultimi tempi
Della la diversità
Vorrei però che fosse riconosciuto il coraggio di chi ha sostenuto alcune idee in momenti particolari ponendosi controcorrente
Idea che poi hanno avuto purtroppo una drammatica diciamo verifica nella realtà dei fatti e d'altra parte non deve essere questo problema questo richiamo all'unità in nome della diciamo del pacifismo non deve servire appunto addobbato Tare lei differenze e ha essere evasivo rispetto ai problemi che dobbiamo invece politicamente affrontare io credo
Che mai come in questa situazione storica che stiamo vivendo
Ingrao ha parlato giustamente di svolta storica
C'è bisogno del coraggio delle proprie idee
E questo coraggio delle idee decide aiutare ad individuare quegli elementi diciamo pure quei valori quelle priorità che prima indicavo come fondamentali per arrivare ad una vera unità
Io continua a dire lo voglio dire
Ancora con chiarezza che ma
Mai come in questo momento c'è bisogno di comunismo c'è bisogno di una grande sensibilità
E di una grande spinta utopica non una giusta utopia come ha detto stamattina Bassolino sono due termini tra loro contraddittori in qualche modo
E perché
Io credo che e proprio dell'utopia tenere attiva ho finito tenere viva la speranza che ciò che si ritiene possibile possano realizzarsi attraverso l'impegno dei giovani delle donne degli uomini che si riconoscono nei valori di giustizia di solidarietà di rispetto tra tutti gli uomini ed
Gli uomini rispetto alla natura io credo che per questi valori per tutto questo valga ancora la pena di impegnarsi e di lottare
Passiamo adesso alle
Dichiarazioni di voto
Come sapete
Ciascun delegato al Congresso che per ragioni
Serie non può essere presente al momento delle votazioni può esprimere fa registrare il proprio voto in una delle sedute a cui è presente quindi noi avremo dichiarazione di voto in questa seduta ma anche domani
Le dichiarazioni di voto non possono superare il tempo di cinque minuti ma possono anche risolversi soltanto nella pura e semplice manifestazione del voto vettura mezzo minuto io adesso che ha
Amo tutti quelli che hanno fatto richiesta di dichiarazione di voto in ordine alfabetico prima il compagno Adriano alletta delegato
La sezione Esquilino subito dopo si prepari il compagno Giancarlo D'Alessandro
Il PDS prima mozione Occhetto
Benissimo il compagno Giancarlo D'Alessandro delegato della Sezione han ma non
Chiedo scusa ai compagni ma anch'io trenta secondi penso sia giusto risolverla e quindi mi pronuncio per il simbolo ho PDS simbolo non si vota nel complessivo adozione sono solo una sua congresso nazionale per la prima mozione grazie
Il la compagna Paola Bottarelli della sezione Ponte Milvio
Subito dopo si prepari compagno Carlo Gargano
Dunque io non potrà essere presente lunedì sera quindi faccia mia dichiarazione di voto bellissima la seconda mozione di Rifondazione Comunista
Io sono per la seconda mozione Rifondazione comunista
Un attimo soltanto delle registro
No no
Poi compagna già
Anni Orlandi della sezione Prenestino si prepari il compagno Luigi Paniccia
Anche io non ebbi io non posso essere presente per un consiglio di facoltà e dichiaro di aderire alla prima mozione per parti ad mo'carico della sinistra
Un attimo
Compagna Luigi Paniccia
Sublime
L'oratorio andranno lesione Rifondazione Comunista ripete un attimo Paniccia e ti stavo correndo Rifondazione Comunista
Se l'esatto certo
Ammonio Quadrini seconda mozione Rifondazione Comunista
E compagno Tullio Santucci ci
Prima mozione Rifondazione Comunista cioè prima mozione Partito democratico della sinistra
Va bene con la dichiarazione di voto del compagno Santucci abbiamo esaurito le dichiarazioni di voto di questa sera e conclude amo felicemente la prima giornata di dibattito congressuale ricco chiedo ai compagni
Il test di test
Va bene ce n'è ancora una che non è di un compagno che non aveva fatto richiesta e che però ideale se riceverà aree
Lei proprio nome cognome la sezione che lo ha delegato
Diciamo rimase orari sanitaria prima mozione grazie gliela passiamo si chiama luce hanno Debbie asse scusatemi un attimo perché devo comunicare una cosa che si riferisce a domani la comunicazione la seguente l'abbiamo già fatta la rifacciamo rapidissima mentre domani mattina alle nove poco prima quindi che cominci la seduta si riunisce la commissione elettorale
Perché come voi sapete la commissione elettorale dovrà fare una proposta sul metodo di votazione al la assemblea riservata ai soli delegati che si riunirà poi a fine mattinata quindi domani mattina alle nove
Appuntamento per la commissione elettorale
Ricco
Do infine che la
Terza mozione si riunisce adesso nella sala qui nella sala della terza mozione
Insomma e te devi Daccò la seconda mozione si riunisce qui è la terza mozione si riunisce nella sua sala
Scusa sezioni sì
Sì e nove mezzi
Via
E qualcuno l'ha detto
Ma
Che