Al termine della notte - Transizione ecologica, sostenibilità e sfide per l’economia

Stiamo per cominciare questo dibattito transizione ecologica e sostenibilità
Viaggio al termine della notte naturalmente per certi aspetti è ancora piena notte non possiamo
Diciamo brindare al termine della notte quando si parla ancora di crisi nel di crisi climatica perché ci siamo pienamente dentro noi oggi siamo a Torino io come alcuni dei pannelli isterico da Roma che si prepara a diventare la
Capitale del mondo per un paio di giorni
E tra diciamo nel menu dei grandi della terra insieme a la lotta alla pandemia al all'uscita insomma economica da questa grave crisi che ha colpito tutto il mondo c'è l'emergenza climatica anche perché è la vigilia della coppia ti sei di Glasgow e questo diciamo impone di inquadrare i in questa prospettiva anche il ragionamento che facciamo oggi allora io do solo alcuni cenni per inquadrare anche dentro un perimetro più ampio il nostro dibattito
E poi lascio la parola a alle persone che sono qui oggi e che ringrazio di esserci e le salutiamo intanto Silvana Mazzone professoressa
Di economia dell'ambiente gestione delle risorse naturali presso Università di Torino un applauso io ci tengo per cortesia accolte bene Elisa Gallo giornalista esperta di mobilità sostenibile presidente di FIAT Torino mai prime grazie
Abbiamo anche Davide Mattiello ex parlamentare consulente della Commissione parlamentare antimafia oggi netturbino per la Cox sociale arcobaleno e presidente di perdenti in Italia grazie Davide Maccagnani Roberto al giornalista e scrittore direttore di Milano Finanza minato recentemente componente del comitato scientifico della conferenza sull'Europa grazie Roberto Sanna
Allora dicevamo si sta per aprire il G venti naturalmente sul clima la transizione
Più che più che su altre cose deve essere sincronizzata transizione ecologica altrimenti si rischia che ci siano degli squilibri anche competitivi tra i vari
Paesi e
è opinione condivisa che senza un patto tra i denti tra tutti elementi diciamo non è pensabile arrivare a ciò che ci chiede
L'ONU che abbia lanciato un allarme l'ultimo appunto che se entro il due mila trenta non si diminuiscono il cinquantacinque per cento le emissioni le temperature entro fin e secolo saliranno di due gradi e sette per noi sarebbe insomma più o meno esiziale
Che c'è al G venti ci sono tutti ma prima di dire chi c'è è più facile dire chi non c'è chi non è venuto
Sono atterrando i grandi della terra by piena già è già a Roma ha incontrato il Papa manca però si Jinping e manca Putin
La Cina da sola diciamo il G venti Paesi del G venti del producono il settantacinquenne per cento delle emissioni globali la Cina da sola il ventotto per cento
Notizia di ieri e Ursula von der Line in conferenza stampa
Ha detto che l'Unione europea metterà in campo un miliardo di euro per la tutela delle foreste nel mondo e ha rilanciato l'impegno
A ridurre le emissioni da metano entro il due mila e trenta tutto questo mentre John Weiden prima di prendere l'aereo per Roma chiudeva un pacchetto una manovra per lui dimezzata ma comunque di portata storica da mille settecentocinquanta miliardi di dollari cinquantacinque C cinquecentocinquantacinque dei quali per il clima che insomma sono un piano Marshall incredibile
Io mi fermo qui con diciamo l'inquadratura di di che cosa stiamo parlando perché poi vorrei che la professoressa Dalmazzo Necci
Facesse in cinque minuti so che ci vorrebbe un convegno professoressa ma un excursus dagli accordi di Kyoto parlante passando per Parigi
Fino a ciò che fra tre giorni ci aspetterà a Glasgow molti sono pessimisti che cosa ci si può aspettare
Allora anziana insistente
Allora tutti sappiamo nonché la cooperazione internazionale si è mossa sul piano non sul fronte del cambiamento climatico della mitigazione del cambiamento climatico molto lentamente
Marco degli alla conferenza di Rivarolo al summit di Rio del novantadue del mille novecentonovantadue era già chiaro agli scienziati che gira in moto un processo globale di cambiamento climatico che ci avrebbe portato in una situazione tragica complicatissima
E le cose si sono messe in moto veramente a passo di lumaca sono andate così
Per per decenni come sappiamo non per troppi decenni protocollo di Kyoto già era sembrato relativamente un successo non stiamo parlando entrato in vigore nel due mila cinque per dare non per per avere un ordine di grandezza sono già
Passati un sacco di anni
Per un po'di anni è sembrato relativamente un successo quando i giochi hanno cominciato a farsi seri player più grossi più importanti quelli i Paesi che hanno cominciato a trovarsi in difficoltà rispettare gli accordi semplicemente sono usciti a uscito Giappone uscito cambia tutta la Russia poi inviati finché finché sostanzialmente collassato perché è collassato perché così complicato fare qualcosa di fronte a un problema così gigantesco che riguarda tutti i Paesi non solo i Paesi poveri riguarda anche i Paesi ricchi ai guarda tutto il pianeta
Estremamente complicato perché
Il cambiamento climatico rispetto ad altri problemi ambientali internazionali globali come ad esempio il buco dell'ozono rispetto al quale invece abbiamo reagito in modo molto efficace molto rapido
O le piogge acide non rispetto alle quali anche abbiamo abbiamo reagito in modo molto più molto più pronto molto più capace
A a degli effetti distributivi estremamente intricati cosa vuol dire voglio dire che sostanzialmente
Da un lato abbiamo i Paesi che hanno causato il problema
Per e non con centocinquant'anni di emissioni data combustibili fossili che hanno che hanno portato le concentrazioni nell'atmosfera essere quelle quelle che conosciamo oggi oltre quattrocento quattrocentoventi parti per milione di C o due immensamente sopra
Qualunque cosa che si sia mai verificata nella storia del nostro pianeta
Almeno negli ultimi ormai sappiamo secondo nelle ultime ricerche
Diciamo
Intorno ai cento milioni di anni
No no non me ma mai avuto concentrazioni di questo tipo
Quindi abbiamo una responsabilità storica di una parte del pianeta sono i paesi industrializzati che hanno causato queste missioni dall'altra abbiamo una un sacco di Paesi in via di sviluppo alcuni dei quali oggi estremamente potenti come diceva
Prima era Giovannini che come la Cina ad esempio l'India stanno diventando responsabili di una parte importantissima delle missioni senza le quali non possiamo non senza controllare le quali non riusciamo più a tenere sotto controllo il problema e che però non sono irresponsabili storici e che hanno ancora una parte importantissima della popolazione
Con produzione pro capite di emissioni bassissima macina ancora una parte i norme della sua popolazione neanche le triplicata ma neanche cessò l'elettricità dunque molto difficile dire a questi Paesi
Cina ma anche l'India ma anche tanti altri Paesi che devono controllare le loro emissioni quando hanno ancora così tanta povertà quindi così una così grande aspirazione di una parte importante della popolazione alla crescita economica
Quando non sono stati loro a causa del problema e quando nei Paesi industrializzati lo sforzo di contenimento e ancora benché sia ovviamente molto ma intanto negli ultimi anni ancora molto inferiore a quello che si potrebbe fare
E questo crea un impasto non crea un'impasse che che dal quale non stiamo ancora crescendo ad uscire
Il protocollo di Kyoto e partito con l'idea che sarebbero andati avanti avrebbero fatto il primo passo i Paesi industrializzati fra il due mila otto e due mila dodici quindi un accordo internazionale nato con la data di scadenza soprano a differenza di tutti gli altri grandi accordi internazionali
Con la promessa che nel due mila dodici sarebbe proceduti ad un nuovo accordo che avrebbe incluso anche Cina India e gli altri grandi e non è accaduto queste per e per questo che Kyoto sostanzialmente fallito
A non è accaduto e quindi quando è stato chiaro che gli altri grandi competitor economici come la Cina soprattutto i Paesi asiatici non sarebbero entrati con dei commitment comparabili
Il dieci mentali grandi paesi occidentali più resti hanno cominciato ad uscire e tutte collassa se Marina che Parigi
A cos'è successo del due mila quindici a Parigi sotto
Vantato con un grandissimo successo in un certo senso lo è stato perché per la prima volta a Parigi abbiamo avuto un accordo globale vero partecipato che è stato sottoscritto sostanzialmente da tutti i Paesi del mondo qualche minima eccezione ma tutti Paesi importanti nel mondo
Hanno sottoscritto gli accordi di Parigi quindi grande successo
Ma hanno sottoscritto che cosa hanno sottoscritto un impegno a differenza del protocollo di Kyoto che stabiliva dei target la Commissione di deputata pare questa da parte le Nazioni Unite ha stabilito dei target paese per paese sulla base delle missioni pregresse e così via mentre invece gli accordi negli accordi di Parigi paesi hanno sottoscritto l'impegno a fare quello che dicevano loro quello che ciascuno di loro si voleva impegnare a fare
Le cosiddette nascerà il di più agli incontri più chance i contributi determinati individualmente da ciascun Paese per se stessi quindi fa abbastanza facile per unanimità quando ci mettiamo d'accordo no che ciascuno è d'accordo a fare quello che dice Luigi
Eduardo di periti sono stati un po'questo no
Con non per salutarli sono stati comunque un grande momento no momento di in cui tutti hanno cominciato a mettere davvero mano ad un impegno
Ma sono impegni molto diversi tratta da paese a paese anche proprio formulati in modo poco confrontabili no che qualche Paese si impegnato ad esempio ridurre le emissioni rispetto a un certo hanno base di una certa percentuale altri rispetto ad un altro anno base di un'altra percentuale altri Paesi ancora come la Cina ad esempio che per la prima volta ha sottoscritto un impegno si è impegnata però a ridurre le emissioni non in termini assoluti ma in termini rischia in termini relativi rispetto al proprio prodotto quindi no in termini di emissioni per unità di prodotto così lasciando libera la propria crescita rispetto e quindi anche le emissioni crescere con la propria crescita economica
E così via
Che cosa c'hanno detto gli scienziati il giorno dopo Parigi
Non so se se sei comodo comandare un'immagine che avevo se non lo posso anche dire dire così
Sostanzialmente gli scienziati della International pane non prime accendi cioè l'organo scientifico se vogliamo delle della conferenza si è capito sì ma tipo delle Nazioni Unite il giorno dopo ci hanno detto sostanzialmente guardate se tutti i Paesi che hanno sottoscritto gli accordi di Parigi rispetteranno perfettamente quegli accordi e ovviamente non è detto che accada
Ma se lo facessero
Noi rimarremo sulla traiettoria che vediamo quella
Quella azzurrina o quella blu le due traiettorie azzurrine blu in mezzo sono la proiezione o un po'più ottimista un po'più pessimista ma di andare più o meno a target no a realizzare quello che i paesi hanno promesso a Parigi
Parigi ci ha detto da un lato questo accordo epocale firmato all'unanimità da tutti i Paesi del mondo promette l'umanità che staremo entro un innalzamento della temperatura di un grado e mezzo
E gli scienziati il giorno dopo ci hanno detto se tutti i Paesi che hanno firmato quell'accordo lo rispettano perfettamente staremo al due mila cinquanta ad un innalzamento intorno ai tre gradi centigradi il doppio
Il doppio e ce l'hanno detto gli scienziati letteralmente il giorno dopo mandi la settimana successiva gli accordi di Parigi e quindi dalla settimana dopo si è cominciato a dire bisogna dal prossimo anno cominciare a lavorare la prossima cotto bisogna cominciare a lavorare su una revisione di questi target
Bisogna cominciare a lavorare con l'idea che è stato bello essere tutti qua unanimi a dire facciamo qualcosa ma quello che abbiamo detto che saremmo disposti a fare e neanche il neanche lontanamente quello che ci serve per contenere il problema Glasgow ci serve a questo sono passati un altro sacco di anni da Parigi e purtroppo queste invisi queste nascerà militarmente un serious non sono ancora state riviste oggi nel alla vigilia di Glasgow sono arrivate le
Nell'elenco delle dichiarazioni volontarie di un certo numero di paesi Regno Unito l'Unione europea gli Stati Uniti ma mancano quelle di un sacco di altri paesi tra cui appunto anche la Cina
E e quindi quello che andiamo a fare che la scontata al trentuno di ottobre al dodici di novembre essenzialmente vedere se si riesce a fare qualche cosa intuitivo diverso e diventa come sappiamo sempre sempre più urgente
Più gente insomma non sono molti a questo punto quelli ottimisti da da questo punto di vista partire da proprio dal padrone di casa Boris Johnson insomma che la vigilanza ha detto
Diciamo così ottimista passa la parola a Elisa Gallo che appunto oltre a essere presidente di FIAB Torino batik Pride
è anche diciamo un attivista i tre promotori di Torino respira che ha un commuta comitato per la tutela della qualità dell'Area nonché cofondatrice di bici
Ti che è una società specializzata nella logistica no delle merci e persone in cargo bike insomma le due ruote sono il mondo di Elisa Gallo
Partiamo un po'dal Macro c'ha fatto una panoramica anche storica molto utile la professoressa dal Mazzone girando per l'Europa le due ruote in alcune realtà soprattutto nelle città del Nord sono normalità no io dico Roma molto meno anche se negli ultimi anni qualche pista ciclabile è stata fatta Massimo ancora un po'Fantascienza poter prender la discesa Enza incappare in buche in in ostacoli di varia natura
La mia domanda presso l'impatto intanto climatico se ci sono degli studi che ci raccontano l'impatto climatico delle due ruote
Appunto contestualizzando magari anche a livello europeo poi scenderemo più nel dettaglio italiano e magari anche a Torino
Sì intanto grazie per per questo incontro e questo fa parlare un po'dal macro al insomma locale io farei vedere la seconda immagini che avevo messo insomma il
Che un po'ci dà eccola Prado
Ecco questo ci dà un po'la risposta insomma e come le due ruote possono contribuire al alla lotta alla al cambiamento climatico la critica Mantica
Perché siccome non è tanto il tema del qual è l'impatto delle due ruote sulla sul cambiamento climatico come invece la mobilità che molte delle nostre città
Soprattutto in Italia hanno e che ha un impatto molto negativo sulla sulle nostro nostro clima
Ne stabiliamo in una una città in cui appunto il settanta per cento delle missioni sono sono causate dal trasporto pubblico
Temi simili ossido d'azoto e di PM dieci e in cui lo spazio pubblico lo spazio delle nostre strade e per l'ottanta per cento occupato dalle auto
E in cui le strade sono di fatto
Occupate forme dal dal trasporto quell'idea scrive trasporto e centralizzato sopruso dell'auto parlo di questo per arrivare al insomma alle ha come le nostre città
Hanno un impatto negativo sul su quello che respiriamo su quella che la anche la temperatura delle nostre città siccome anche
Lì al nostro modo di muoverci di vivere la città influisce sul su quello che respiriamo sulle sulla l'impatto negativo della del cambiamento climatico
Nel e l'Italia e e molto indietro rispetto al resto della Stroppa su come ci ci muoviamo e noi che parliamo delle due ruote perché possono contribuire a ridurre l'impatto della mostra la nostra vita e non son muoversi in città
Rispetto al al al cambiamento a Cambridge climatico
Il tema su cui noi poi lavoriamo Ali Mello alibi il locale è proprio quello di
Riportare la centralità delle due ruote nella nostra alla nostra quotidianità la bicicletta appunto come esatto è questa una prova ed è un'immagine che viene fatto proiettata d'asta che gli ok che una delle organizzazioni promotrici della della ciclabilità proprio a scopo in vista della nella conferenza
E che sembra quasi strano dire che una bicicletta può contribuire a rispondere a molti dei problemi della nostra avevamo forse cita e in realtà i dati ci mostrano che il il incrementare l'uso della della bicicletta porterebbe a una riduzione notevole avente l'impatto della dello spostamento di lo snodo sulle della missione illecito di quelli di gas
Climalteranti
Il tema ovviamente qual è quello che abbiamo la bicicletta duecento anni negli ultimi sessant'anni il abbiamo e l'abbiamo relegata ad un ad uso principalmente di svago di mezzo di gioco da utilizzare nei parchi pensando che invece recita dovessero essere centralizzate sull'uso della
Dare spostare grandi grandi carichi tante persone in realtà questo non è stato e anzi l'effettiva appunto sulla città come Torino che una delle città più inquinate in Italia sono notevoli né citate d'Europa giusto
Ovviamente sono sono notevoli non li stiamo l'auto per pochissimi chilometri il quaranta per cento di spostamenti in auto e sotto i tre chilometri
E questo dato impressionante è stato impressionante perché se pensiamo che sotto i tre chilometri quindi voglio che ci sono ci racconta della nostra cultura questo dato sì c'era spenta moltissimo soprattutto perché poi arriviamo a come la bicicletta potrebbe trasformarsi le nostre città e di ridurre l'impatto che la mostra stessa quotidianità
Può avere sulla sul cambiamento climatico e quello che noi dobbiamo chiedere alle nostre città che hanno un ruolo importantissimo da qui ai prossimi prossimi anni prossimi mesi nel nella trasformare le nostra il nostro impatto nell'eccitare delle città che siano vivibili che siano salutari poi avremo modo di parlare anche dell'impatto impatto economico ma l'impatto della di come noi ci muoviamo a Effeti anche se la nostra salute perché ricordiamo che Perini appunto è una città
In cui la allibito asporti somma principale causa di di inquinanti che sono Torino
Catturato dal dal dall'ARPA Piemonte porta novecento morti l'anno quindi il l'idea del insomma la bicicletta come soluzione al cambiamento climatico alle critiche ematica e perché permette alla mostra la stessa sopravvivenza nella città
Il e e questo messaggio diciamo che anche cerca di restituire il ruolo centrale della delle due ruote come mezzo di trasformazione del delle nostre città più insomma ovviamente più inclusive più divisivi rispetto agli Patrizia Aprea
No scuote somigliano molto ampio che abbraccia tantissimi spigolature io vorrei provare
Diventare una un affresco di varia spetti transizione ecologica svolta green eccetera e la prima domanda che vorrei fare ataviche Mattiello oboi
Tempo di parlare anche dell'aspetto sociale
Però siccome lui è un ex parlamentare membro della Commissione antimafia di cui ancora consulente
Una io non sto parlando al microfono proprio io faccio Stefano
Ed è
Ed è anche su una vita nel volontariato attivo in libera eccetera spesso ultimamente mi è capitato di se occupare di questi temi anche con estivo di multinazionali eccetera
E c'è oggettivamente un po'una moda no del Green quindi spesso eccome una mano di bianco non per sbianchettato e un po'di cose che non vanno bene questa si dà una mano di verde e cioè molto prima vuol scendere no
Come si può in qualche modo arginare riconoscere prima ed arginare poi un processo per certi aspetti inevitabile pro anche molto pericoloso
Di come dire riciclaggio anche di denari dietro a questa svolta che per certi aspetti se non l'etichetta tutti siamo d'accordo però sotto la quale sotto il cui tappeto spesso vengono anche nascoste
Delle delle prassi diciamo poco virtuose
Grazie intanto fatemi dire che proprio il terreno dell'antimafia sociale in particolare l'esperienza di libera è stato il motivo di incontro tra me e Roberto Morrione
E che Roberto Morrione ha dato un contributo Grande
Attuale attuale a
Segnare la qualità dell'antimafia sociale
E io gli sono personalmente debitore e molto grato per quella parte di esperienza rispetto quello che chiedi
Ci sono almeno due spunti concreti che sinteticamente possono essere consegnati al confronto di questa sera il primo la buonanima di Totò Riina
Prematuramente scomparso all'affetto dei suoi cari
è stato intercettato
Ancora nel due mila e tredici era quello un periodo molto complicato
Era un periodo quello l'inizio peraltro della diciassettesima legislatura nel quale sia aveva più di un sospetto che Cosa Nostra volesse chiudere i conti con Nino Di Matteo
Ed erano in corso delle indagini e quindi Toto Rina veniva intercettato in carcere ad un certo punto si sente tutto Rina che si intrattiene con la sua cosiddetta dama di compagnia
I detenuti al quarantuno bis
Non vivono in un isolamento totale non sarebbe giusto che così fosse e hanno anche loro la possibilità di interloquire insomma di di tenersi compagnia con altri detenuti al quarantuno bis
E gergalmente vengono definiti dame di compagnia per questi detenuti al quarantuno bis
A un certo punto Toto Rina comincia a parlare di Matteo Messina Denaro
Attualmente latitante
Da molti considerata l'ultima primula rossa di Cosa Nostra
E Toto Rina parla male di Matteo Messina Denaro
Toto Rina si lamenta di Matteo Messina Denaro dice ma insomma questo qua l'abbiamo fatto crescere noi lo abbiamo tenuto sotto la nostra ala protettiva
Ha fatto così tanto bene ha imparato così in fretta e poi anziché preoccuparsi delle cose nostre di noi che siamo qua cioè dentro in carcere ha cominciato a occuparsi dei pali della luce
Sto Torino a uso queste espressioni pali della luce i pali della luce sono l'eolico
E Totò Riina peraltro per noi che ci occupiamo di queste cose è stato doppiamente interessante che un uomo come Lugli al quarantuno bis
E quindi almeno teoricamente nella impossibilità di conoscere così nel dettaglio gli investimenti legati al riciclaggio di un proprio sodale Matteo Messina Denaro fosse invece informatissimo è arrabbiatissimo
Che Matteo Messina Denaro avesse usato stesse usando una parte di quei soldi non per occuparsi dei detenuti in carcere ma per fare investimenti nell'economia Green in particolare nell'eolico
Nei pali della luce che erano i pali delle ore
C'è un secondo elemento
Che può essere sinteticamente consegnato alla nostra riflessione
Ne parleremo peraltro proprio domani mattina alla Fabbrica del lei che la sede del gruppo Abele che la sede di libere in un altro momento di dibattito in questo momento in Italia si stima che ci siano almeno quattrocentocinquanta mila persone in particolare donne sfruttate nelle nostre campagne
Il cosiddetto caporalato
Di cui ci siamo occupati parecchio nella passata legislatura adesso non è il momento di approfondire anche se tu chiede di cosa si può fare quindi
Chiuderò con questo il caporalato inteso come reato cioè inteso come condotta criminale condotta criminale realizzata posta in essere da organizzazioni criminali non necessariamente di stampo mafioso rischia di essere
Un aspetto secondario
Rispetto a ciò che invece più propriamente può essere descritta come una modalità criminale dell'economia legale non un'attività criminale delle organizzazioni illegale ma una modalità criminale
Di certe economia legale che pensa di stare sul mercato
E sul mercato agro industriale
Non rinunciando non rinunciando in diverse maniere allo sfruttamento della mano d'opera
Cosa si può fare e finisco si deve e si può fare cultura
Cioè so che sto per dire una cosa banalissima ma non bisogna arrendersi alla data Giove fatto proprio da molti per il quale il denaro nona odore
E non avendo odore se ce n'è e serva di investire e serva a far lavorare va bene no il denaro ha odore spesso all'odore della mafia spesso l'odore dello sfruttamento braccianti il femminile più ancora che maschile nelle nostre campagne nelle nostre campani di aziende che poi si fregia no
Del Piero e quant'altro altro che green washing
E certo alla
Bisogna continuare a fare cultura
Bisogna continuare ad organizzare momenti dentro e fuori le istituzioni che servano a stigmatizzare culturalmente socialmente e politicamente e poi finalmente anche giuridicamente queste condotte questi comportamenti finisco ricordo
Lo stupore col quale inizialmente venne Presa la mia proposta allora diciassettesima legislatura tra due mila e quattordici
E il due mila e diciotto membro della Commissione parlamentare antimafia presiedevo il comitato sui testimoni di giustizia le vittime di mafia
Propose all'allora presidente Bindi
Di audire in Commissione antimafia i braccianti agricoli che avevano denunciato le condizioni di sfruttamento
Reazione non dalla presidente Bindi ma di altri colleghi ma che c'entra con la mafia
L'esito parlamentare della riforma del reato di caporalato c'ha poi confortata
Dal momento che il caporalato che sia o meno agito da organizzazioni criminali di stampo mafioso e ontologicamente mafioso
Laddove approfitta delle condizioni di subalternità di fragilità degli esseri umani per imporre condizioni di sfruttamento cioè detto secondo quattrocentosedici bis
Assoggettamento e o Marta cioè persone che stanno zitte perché stanno talmente male che accettano dividere in quelle condizioni senza nemmeno essere per questo
Propriamente violentate
Cioè non ci sono bastonate non ci sono colpi di pistola c'è una condizione di assoggettamento dovuta alla fragilità e quanta responsabilità la politica né lasciare così tante persone in queste condizioni di vulnerabilità e tutta responsabilità della politica qualcosa è cambiato
E cambiato nella passata legislatura sta cambiando in questa anche con gli ultimi provvedimenti del ministro Orlando ma c'è molta strada ancora da fare
Grazie Davide Mattiello e mi mi hai lanciato in qualche modo l'ultima domanda di questo primo giro che vorrei fare a Roberto Sommella perché quando si parla di è questione climatica e transizione
Ecologica non si può non arrivare al tema sociale alle ricadute no perché la transizione ecologica costa
Costa neanche poco io appunto
Tutti ormai sappiamo è stato anche confermato ieri Enzo ci saranno rincari su gas e luce certamente questo è dovuto anche al
L'aumento del costo delle materie prime energetiche ma è evidente che anche a che vedere con le regole europee per la decarbonizzazione decarbonizzazione e l'abbattimento delle emissioni quest'estate
Von der Line ha presentato negli uffici FIT for fitti faide cioè meno cinquantacinque per cento di emissioni entro il due mila trenta un piano ambiziosissimo forse più ambizioso
Presentato però senza entrare nel dettaglio ma dopo ce l'ho per dirà meglio la professoressa Dalmazzo nel sistema di scambio di quote dimissioni di ITS che cosa sono sta di fatto che il singolo cittadino poi quando va a pagare le bollette prepara di più quando acquista prodotti che magari arrivano da Paesi molto inquinanti ci paga sopra L'Espresso trattasse perché questo ovviamente essendo
Tassati di più per maniera diciamo sanzionatoria però alla fine e stante l'ultima ruota no quella che in qualche modo paga il costo di questa transizione ieri Draghi in conferenza stampa e con il ministro Franco hanno annunciato due miliardi di Euro dei dodici del pacchetto finiscono a per venire incontro al caro a rincari energetici
Intanto quanto costa pensando e guardando lo Sempre dagli ultimi del più vulnerabili quanto costa questa transizione
Qual è il rischio che siccome costa troppo allora buttiamo tutto a mare un po'come chiede il ministro
Ungherese no stamattina leggevo l'intervista i Timber Manza al repubblicana che rispondeva proprio all'idea di addirittura Rent tutto il Grigno di riscriverlo daccapo come chiede l'Ungheria Petipa il rischio anche quello sfruttando il fatto che ha un costo molto alto
Di mandare tutto a mare ecco quanto costa e si si sta facendo tutto il diciamo il necessario per
Venire incontro e tamponare il fatto che non ricada tutto sulle persone normali cittadini più vulnerabili
Grazie va buona sera a tutti grazie dell'invito
Quanto costa la transizione vi faccio un esempio
Semplice
Se fosse una macchina costa il doppio
Una Chrysler modello base venti mila dollari
Vi ricorderete lo spot di Eminem trasmesso durante la finale di football americano ecco quella macchina lacche qua è una macchinone vi è una macchina normale costa venti mila dollari
Qualcosa di meno di venti mila una macchina analoga testi la completamente elettrica autonoma e integrata anche dal punto di vista digitale cioè Tesla non deve nulla a nessun player o da Bertotto costa il doppio
Questo è il mondo che abbiamo dava
Non è un paradosso nel è la realtà ma io devo fare un ente Grasta feste evidente il mio ruolo oggi
E giustamente vi porto degli elementi di riflessione la ripresa in atto di cui ci riempiamo tutti la bocca anche Mario Draghi statistica Elsa impetuosa
Irripetibile speriamo visto da dove veniamo
Sia no quindi questa ripresa impietosa mai una ripresa totalmente inquinante è una ripresa totalmente tradizionale il petrolio è tornato a livelli di presso il due mila quattordici
In Cina che non è che peraltro non solo non partecipano al G venti ma non è che stanno vanno tanto per il sottile quando si tratta di inquinare hanno dei problemi energetici tali che per decreto
Lì non c'è né Marco bisogno di fare un decreto legge perché comandati Jinping però comunque il Partito popolare cinese però hanno dovuto stabilire per legge che non si può usare il forno a microonde
Un Paese di un miliardo e trecento milioni di persone perché hanno dei problemi di approvvigionamento energetico perché la Cina per il sessanta per cento energeticamente
Dipende dal carbone
Cioè questo è un po'il mondo
Ci sono dei container di trasporto che per l'aumento delle materie prime hanno decuplicato il prezzo del trasporto merci
Ecco quindi mi viene da sorridere quando sento che nella consueta manovra che dai non taglia
Di Mario Draghi al governo Draghi ci siano due miliardi per diciamo attutire l'impatto del costo della bolletta ma non verrà mai attutito perché l'aumento delle materie prime è legato alla ripresa vogliamo la ripresa la ripresa e adesso direbbe Baglioni e cioè la ripresa non è tra trent'anni quando ci sarà la transizione vede adesso la la ripresa e brutta sporca e cattiva
è un dato di fatto vogliamo una ripresa eolica va bene riparliamo da trent'anni nel frattempo torniamo a crescita zero quindi intanto affrontiamo le cose senza ipocrisie
I vertici G venti non servono a niente salvo a occludere evidentemente le città perché più si incontrano più non si risolve nove io ho fatto un calcolo degli ultimi
Nove mesi hanno fatto duecentoventi Citra G venti G7 G8 Eurogruppo requisì quando lavoro
Ma se essa è un continuo incontro a voi pensate che durante il G venti peraltro senza la partecipazione della Russia e della Cina non proprio Paesi marginali si possa risolvere qualcosa con quel grafico e già non si risolveva se erano tutti d'accordo già fatto era lo stress evidentemente no quindi allora se noi affrontiamo i problemi come sempre nella vita senza ipocrisia già li affrontiamo con un approccio diciamo pragmatico
Poi mi voglio portare un altro contributo chi è che non inquina oggi
La più grande azienda manifatturiera del mondo sapete qual è
La Apple
La Apple chissà che produce quello che sappiamo è la più grande azienda manifatturiera del mondo e la Apple nonostante la crisi dei microchip si pazzesca che addirittura costringe le ha di aziende automobilistiche
Con difficoltà a dover prenotare presso i clienti la costruzione dell'automobile cioè ha bloccato un intero comparto ci sono più acquirenti del mobility automobili altro grandissimo paradosso di questa fase e con la Apple nonostante la crisi dei microchip stanotte quindi oggi per chi legge ha registrato ricavi nel trimestre
In aumento del quaranta per cento utili di venti miliardi di dollari in aumento del trentotto per cento nonostante il look da nonostante il crollo nonostante la crisi microchip nonostante la transizione
Energetiche climatiche ma perché perché l'ha già fatta la transizione
Cinquant'anni fa la più grande azienda manifatturiera era la General Motors la General Motors cinquant'anni fa per fare sette miliardi di utili
Sette miliardi di utili occupava ottocento mila persone negli Stati Uniti
Oggi la Apple che è la più grande azienda manifatturiera del mondo se va avanti così
Farà un'ottantina di miliardi di utili ma negli Stati Uniti dove non si assembla evidentemente la riforma evidentemente lo si studiano si progetta occupa solo ottanta mila persone questo significa che serve sempre meno lavoro e sempre più capitale
Il capitale produce altro capitale anche qui non inquina
E insomma sono ve lo posso assicurare che la crescita deriva è pazzesca in questo momento non inquina ma allora forse bisogna avviare una riflessione
Per mettere al servizio della società e degli obiettivi della società il capitale
Questo è un obiettivo prontamente riconducibile alla realtà che abbiamo di fronte oggi abbiamo l'immensa liquidità che ormai vale dieci volte il PIL mondiale
E abbiamo un aumento delle disuguaglianze un aumento dell'inquinamento cosa si può fare ecco parliamo con capitale e cerchiamo di farlo mettere al servizio delle persone
Possiamo farlo nel due mila ventuno io credo di sì
Ma credo che dobbiamo però la prima cosa da fare è essere consapevoli che mentre si vanno i G venti ICI trenta IG cinquanta la crescita brutta sporca e cattiva e noi dipendiamo dai essa perché se no torniamo indietro e perdiamo ancora hai ancora posti di lavoro
Affrontiamo questi problemi con grande pragmatismo ma sappiamo che lo scenario è questo
Molto interessante questo questo aspetto e allora io lo rilanciò progressista l'amazzone perché esiste un modo per far sì che questa transizione sia meno dolorosa perché se da una parte uccide il lavoro dall'altra parte per quei pochi che ancora lavorano gli aumentar diciamo
I costi di gestione delle bollette che c'è un'azienda lividi stile delle molte bollette aumentare certa il rischio che poi audiamo sta transizione invece che accompagnarla e amarla e crederci no
Beh allora
Comunque provoca trovo quattro sette premessa io personalmente poi qui questione non c'è una risposta definitiva credo giusto o sbagliata lo vedremo vivendo io personalmente alla decrescita felice purtroppo credo pochino
Sono d'accordo con con Sommella sono d'accordo sul fatto che la crescita così come la conosciamo e inquinante e cambiarla estremamente difficile promette Arci che sarà tutto facile Fiorito verde rapido innovativo eccetera in un breve tempo non è pragmatico non è non è veritiero non è realistico e su questo sono assolutamente
Penso anche però che
A cambiare il modo di funzionare dei nostri sistemi economici a livello globale non abbiamo alternativa
Quindi sono d'accordo che pensare che la tecnologia
Che abbiamo a disposizione già in in misura in misura notevolissima rispetto a venti o trent'anni fa e avremo a disposizione sempre di più ci consenta però di effettuare una transizione verso un sistema produttivo pulito indolore senza cambiare abitudini
Mantenendo elevati tassi di crescita occupazione tradizionale eccetera è una chimera io non non credo che sarà possibile
Ma non abbiamo alternative
Il non solo il cambiamento climatico ne parliamo tantissimo di cambiamento climatico giustamente perché perché qua perché non è più una questione non cioè sapevamo già tutto trent'anni fa
Avremo fatto previsioni catastrofiche che sono risulti sono si sono rivelate più ottimistica della realtà
Non abbiamo una abbiamo un uragano fra Malta e la Sicilia e il primo forse uragano mediterraneo che osserviamo no
Abbiamo e venti estremi con perdite di milioni milioni di euro ogni anno
Mai visti prima e tutto questo è proprio l'inizio la puntina dell'iceberg rispetto a quello che ci succederà nei prossimi venti trenta quaranta cinquant'anni dunque vero un modo di effettuare una transizione senza costi e senza cambiamenti di abitudine
Non è realistico sono sono d'accordo personalmente credo ma molti scienziati più scienziati di me corrompono questa questa visione che l'alternativa sia corre molto velocemente contro un muro
Cambieremo comunque perderemo comunque possiamo provare a a fare delle cose per arrivare nota schiantati su un po'meno veloce o cercare di dirà quanto meno di rallentare di attutire l'impatto che che però purtroppo comunque subire
La fermo solo un attimo aggiungo un elemento del suo ragionamento se posso perché Sommella giustamente dal suo punto di vista diceva questi due miliardi che ieri Draghi ha
Annunciato anche con una certa enfasi insomma per mettere un un tappo alla al costo energetico
Sono il corrispettivo europeo mi sono segnata il dato citato da Ursula von der Lian che è di centoquarantaquattro miliardi per sette anni due mila venticinque due mila trentadue sono compensazioni dirette al reddito nodo e che il costo della transizione in ergetica rischia di essere anche questo
Diciamo
Una una una misura tampone che non risolve il problema spostandosi in chiave europea ragionamento sul piano il piano sanitario allora dunque dare ci sono
Ci sono attaccanti pezzi della questione uno e che secondo me cioè il problema è ovviamente che almeno dal mio punto di vista saranno saranno necessari cambiamenti molto profondi non si tratta soltanto di puntare di non so di di di di adottare dei sistemi tecnologici che consentano alle imprese termoelettriche che producono non c'entra eternamente che producono energia riprodurla
Emettendo meno meno meno CO due o di passare dal carbone e ridurre l'uso del carbone aumentare quello del gas naturale c'è anche questo ma saranno necessari anche cambiamenti profondi nel modo in cui consumiamo nel modo in cui ci spostiamo
Nelle nei nel modo in cui funzionano le nostre case nella frequenza dei nostri viaggi aerei nel nell'utilizzo energetico generale e anche proprio nella composizione per comparti per settori dei nostri sistemi economici
Mi verrebbe da dire mi verrebbe appunto da un po'da da rispondere
La crescita economica ce ne abbiamo bisogno e dipendiamo dalla crescita economica per come funzionano i nostri sistemi vediamo benissimo ad esempio non in ambito europeo ma ma anche nel resto del mondo dipendiamo dalla crescita economica per mantenere occupazione
La popolazione cresce adesso in Europa cresce poco mani quello mondiale cresce ancora in modo importante se la popolazione cresce non aumentiamo la produzione e della fetta di torta nelle mani di ciascuno si si riduce non si impoverisce
Eremo ancora tantissima portali quello globale non solo nei Paesi in via di sviluppo anche qui abbiamo ancora un sacco di povertà la disuguaglianza è fortissima e non si sta riducendo nella maggior parte dei Paesi possiamo però anche pensare che ci possa essere una forma di sviluppo economico
Che cambia proprio direzione che punta verso ad esempio quei settori che non inseguono la produttività del lavoro ad esempio cioè produttività del lavoro suona bene suona come una cosa qui mettiamo sopra il segno più ma vuol dire riuscire a produrre la stessa quantità di reddito con meno persone che lavorano
Ci sono comparti in cui questo come la Apple non comparti che si avvantaggiano fortissimamente di questo
Ci sono comparti ad esempio tutti i servizi alla persona
Tutta o tutto quello che riguarda l'edilizia la ristrutturazione del patrimonio la riconversione dei patrimoni di vizio e la sua efficienza energetica
La qualità della vita che dipende dalla sanità dall'istruzione eccetera tutto quello dove abbiamo situazioni in cui Ctp di lavoro in cui non possiamo comprimere
Il lavoro per unità di prodotto
E che che producono reddito producono occupazione con emissioni inquinamento impatto assorbimento di energia molto più basso di altri comparti come quello manifatturiero come quello che produce le auto come quello dell'industria pesante e così via
Gli effetti distributivi diceva no si chiedeva e in ambito europeo allora
Questo tipo di cambiamenti si sta cercando di produrli certo possiamo cercare di produrli anche dal basso no cambiando le nostre abitudini ma io personalmente credo che questo pezzo sia fondamentale inevitabile se ne ce ne andiamo conto diventiamo consapevoli di quale di qual è il problema
Ma che debba abbia bisogno di essere indotto dall'alto attraverso regolamentazioni che ci portano in quella direzione
L'Europa attraverso il sistema di Miss di permessi trasferibili missione
Fa un pezzo di questo lavoro è presente no temo credo tutti sentito parlare di di di del sistema Ets
Però non so se ce lo spiega come lo spiegherebbe un bambino forse rielaboriamo venti l'idea di un'ampia delle piene non è così immediata non è vero l'emission trading scheme e
Una una un sistema avviato praticamente insieme con il protocollo di Kyoto dall'Unione interna europea quindi parliamo appunto dal due mila sette due mila otto le fasi iniziali
Con cui sostanzialmente a al ai comparti industriali almeno nella fase iniziale che producono più emissioni di CO due quindi se parlando di un sistema per mitigare cambiamento climatico
Chiede di comparare il permesso di emettere detto in termini molto semplici quindi sostanzialmente il sistema Ets assoggetta a partecipare a questo mercato un insieme di settori indù industriali produttivi tra cui ovviamente la produzione di energia ma anche i cementifici e vetrerie i segmenti quelli a maggiore emissione ogni impresa
Che debba effettuare queste missioni deve pagare
Come se pagasse la bolletta dell'energia come se parlassero con le pellicce ritorno al punto di partenza però Suki scaricano
I costi che queste aziende molto inquinante che si comprano le quote fatto ma non è che l'impresa del Libano pagare ed essere punite perché stanno facendo qualcosa di cattivo le imprese producono ciò che ne vogliamo comprare quindi è ovvio che una parte
Di questi costi di questi maggiori costi di produzione venga scaricato sul prezzo dei beni
Che comportano per essere prodotti più elevate emissioni di CO due
Questa fase iniziale peraltro del sistema di emission trading
Che poi in realtà è lo scopo non è soltanto quello di imporre una tassa su queste su queste missioni ma è quello di consentire alle imprese di scambiare tra loro questi permessi è un discorso un po'lungo ma sostanzialmente serve apparsi che le emissioni vengano effettuate laddove costa di più evitarle
E vengano invece ridotte
La dove in qualche modo e più facile ridurre scattando la possibilità di scambiare questi permessi facciamo sì che questi permessi vadano a finire là dove si è più disposti a pagarli là dove valgono di più cioè dove dove in ridurre le emissioni più costosa
è un modo di riallocare la riduzione che vogliamo tenere in modo tale da minimizzare il costo complessivo sociale per riuscire ad ottenerlo
A ora a questo sistema l'ITS l'Unione europea sta via via aggiungendo dei pezzi star facendolo diventare via via più diffuso più stringente no
E infatti vediamo anche il prezzo dei permessi di di C o due che e che chiederà giustamente basso un po'di anni fa adesso arriva essere oltre cinquanta dollari a cinquanta euro a tonnellata di C o due quindi comincia già ad essere un prezzo un carbon pricing un prezzo delle sull'abbastanza sostenuto che che sente le imprese sento Vieri assist di aggiunti nuovi pezzi ad esempio l'aviazione qualche anno fa adesso nel due mila venticinque traumi da venticinque mila ventisei sappiamo che SPISAL stato deciso entrerà nel sistema anche tutto il comparto di combustibili per trasporto questo sarà una rivoluzione un'altra rivoluzione
In termini di policy di controllo e cambiamento climatico all'interno dell'Europa perché beh perché intanto è un pezzo grandissimo tutti i combustibili da trasporto dei consumi energetici
E secondariamente perché ridurre cioè divide le grandi imprese di trasporto che siamo i trasporti marittimi cargo che trasportano tutti i nostri beni di consumo dalla Cina qui in giro per l'Europa e così via ma tutti gli altri tipi di trasporto commerciale privato
Hanno una capacità di cambiare intensità e missiva
Minore abbastanza parecchio minore rispetto ad esempio le centrali termoelettriche o la produzione di energia questo vuol dire che nel momento in cui saranno costretti a procurarsi permessi la loro scelta sarà più fortemente quella di comprare i permessi rispetto a quella di ridurre le emissioni
Rispetto ad altri comparti ma se questi comparti compreranno più permessi ne faranno salire il prezzo si faranno salire il prezzo anche l'industria energetiche si troveranno a pagare i permessi di missione più cari i dunque vedremo sempre di più quello che già stiamo osservando cioè rincari nelle bollette
Tutto questo è una rivoluzione non è e sono cambiamenti grossi
Che da un certo punto di vista non possiamo e di non non vogliamo neanche evitare perché se il senso è quello che l'energia prodotta inquinando costi di più che i prodotti prodotti inquinando costino di più altrimenti sarebbe inutile farlo non vogliamo punire le imprese imprese producano giudice occorre occupano le persone vogliamo fare in modo che si produca una transizione
Si porrà per un problema ad esempio di povertà energetica
Ma che c'è già c'è già che c'è già ed è diffusa l'importante e si aprirà diventerà più grave più seria dunque le misure a mio avviso no le compensazioni di cui stiamo parlando
Tanto a mio avviso non vanno pensate come compensazioni per far sì che le persone normali
Cioè noi non si accorgano dei rincari
Purtroppo no
Quelle misure vanno pensate per far sì che le persone
Vorremmo non essere la normalità no la classe media ma le persone che sono in gravi difficoltà quelle che adesso hanno problemi a riuscire a pagare la bolletta quelli che non hanno accesso all'Energia laddove c'è la vera povertà energetica non debbano essere quelle che pagano un prezzo ulteriore
Ma si tratta a mio avviso di pensare delle misure per compensare la forte disuguaglianza non per far sì che le persone che usano l'auto per andare al lavoro che hanno il frigorifero giganteschi in casa che hanno tutti gli elettrodomestici
Del mondo chiuso no no possano continuare a funzionare come prima questo temo e nessuna compensazione ci consentirà di farlo ma non solo non basteranno i soldi messi da Draghi o da chiunque altro dopo di lui
Dobbiamo farlo perché lo scopo in smettere di fare quella roba lì chissà se vedremo altri Gillet gialline prossimi
Mesi lo vedremo al TG regionali il mio inverni blu e rossi insomma in Francia il primo cioè di tanti colori perché secondo me sarà dove io temo non sono assolutamente d'accordo sarà doloroso sarà doloroso arato loro anche perché novantuno voi sono prender la bicicletta li voglio arrivare voglio provocare anche Elisa cali nel senso che ci sono persone che lavora magari non nel raggio di tre chilometri ma nel raggio di trenta chilometri
E hanno i figli e non hanno l'autista o diciamo persone che possono in qualche modo e diamo loro fare tutti i giri in macchina occuparsi in maniera diretta del del loro lavoro e del ménage familiare che non lo possono fare evidentemente in metropolitana perché soprattutto in alcuni Paesi tipo la Francia dove diciamo non c'è una una divario nord-sud quanto di il centri urbani che mondo rurale insomma Ali anche a livello elettorale la mappatura molto chiara da questo punto di vista e insomma lì c'è un tema c'è un problema
Aggiungono elemento l'abbiamo proprio di di molti grandi gruppi industriali non ci sono c'è uno studio di Bloomberg di due giorni fa che rileva come cinque gruppi industriali cinque fabbriche proprio abbiano un consumo di C o due pari a quello di alcuni Stati
Quanto vale invece la bike S.p.A. sul piano economico si si stesse naturalmente
Una così un affresco a quello che faccio io non non c'è una fabbrica della DC però quanto ha in termini economici l'impatto economico la ricaduta economica del mondo delle due ruote di cui lei è esperto
Allora intanto sarebbe un'ottima società premente insomma l'impatto economico e altissimo il Ratanà
Il tema non è tanto riportando anche a quelle che il sono le abitudini quotidiane e parliamo anche ai numeri ma il tema non è modificare le abitudini di chi viene effettivamente usare l'auto o il furgone
Per lavoro e non alternative ma il il tema è modificare quell'abitudine ma non tanto punto son d'accordo con lei non tanto partire dalle dalle nostre abitudini ma quanto da politiche
Precisamente comunali nazionali regionali per far sì che sempre più persone rinuncino all'auto per cui gli spostamenti inutili chiudi spostamenti Brady per i famosi tre chilometri fatti col quaranta
Qui tre chilometri fatti in auto che sono spostamenti che potrebbe essere fatti a piedi o in bicicletta
E qui appunto non non andiamo a parlare di chi realmente bisogno dell'auto per quelli perché ha una disabilità ha anche bisogno di dell'auto per portare la fermò da persone anziane in ospedale perché presa un po'questi i temi no parliamo tutti quegli altri che usano l'auto inconsapevolmente per pochissimi chilometri perché non lo sanno perché nessuno a livello politico quello cale nazionale gli impone di lasciare l'auto a casa perché sta facendo un danno alla collettività e sta facendo hanno anche tra l'altro a se stesso
E questo danno e calcolato è calcolabile mesi perché il la barbariche S.r.l. come dice in realtà un nome che la by che cosa mi c'è tutto quel l'indotto di
Insomma di economia dirette indirette che deriva dall'investire in ciclabilità
E qui abbiamo insomma benefici diretti dei veri benefici indiretti sulla sulle singole persone sulla collettività in termini sanitari in termini ambientali in termini di spazio pubblico
In termini sanitari partendo Zoppi possiamo potrei io quando ho compiuto un po'di di spunti che possono essere interessanti per per capire quanto costa non investire in ciclabilità perché poi questo un po'il tema siamo abituati a mettere l'auto al centro delle nostre vite pensare che non si possa fare a meno del muoversi in auto nello servita perché bisogna andare a lavorare quando in realtà se noi investisse ma in ciclabilità
Avremo dei benefici diretti sull'economia noi abbiamo un morto in bicicletta ogni trentacinque ore abbiamo dieci volte la morti in strada rispetto a quelli di omicidi e questo costo tipo tre miliardi di euro l'anno al al nostro Paese abbiamo quindi di costi sanitari che derivano dalla sedentarietà dall'obesità dalle dalle malattie cardiovascolari che potrebbe essere combattute
Ridotte
Con un'attività fisica quotidiana che l'Organizzazione mondiale la sanità ci diceva centocinquanta minuti a settimana che è stato apportato trecento minuti perché comunque non bastavano che sono trenta microfono studente che sono tra l'altro trenta a trenta minuti al giorno di di attività fisica che sono quei famosi tre quattro chilometri che ci listati di stamani dal dall'ufficio e questo e tradotto in termini economici se son più famosi trenta miliardi che potrebbe essere ridotti in caso di incidente Rita o minori minori malattia
C'è poi un un ritorno appunto simili direi risparmio anche in termini di
Di di appunto impatto il patto sociale si parlava appunto di le persone che della diseguaglianza anche nella intermedia
Di possibilità di muoversi di lì a vivere famiglia intermediate tombini
Accesso ai servizi nei nostri cita spesso c'è una grande diseguaglianza tra le modalità in cui le persone si possono muovere tra il centro e le periferie investire sulla ciclabilità su tutta la città su tutti il lettone per cui collegare anche le periferie collegare anche le le le cinture permettere ma quelle persone spesso più svantaggiate in magari le fasce più deboli di rinunciare all'auto per molti spostamenti quindi ci sono una serie di impatti economici
Che possiamo analizzarne le investire la in ciclabilità ad oggi invece la risposta che spesso ci viene data propri dello anche a livello locale e che le piste ciclabili fanno morire il commercio quando un recente studio sui suoi istinti ha ha ha calcolato che ogni euro investito in ciclabilità porta a tre euro e e sei di ritorno economico questo deriva dal fatto che faccio maggiore consulenti nel nella nel commercio di prossimità c'è un una crescita magari di attività economia legata la bicicletta sana pensiamo tutta la ciclo logistica pensiamo al
Alle al cicloturismo al turismo di legato al alla bicicletta
Chiamo tra l'altro un impatto sui territori molto positivo perché le stagioni Rizza il turismo riduce il turismo di massa su che tra l'altro anche qui
A degli impatti negativi anche sui territori perse tutti andiamo insieme in un'area in auto in montagna o al mare questo andrà un impatto attualmente oltre che ambientale anche dannoso su quel territorio stesso e così come tutto una
Il destagionalizzare egli abbia le distribuire anche sui territori Margherita la
Su questo punto il il investire sulla sulla ciclabilità Huntington
Un ritorno e economico che spesso non vediamo perché abbiamo ancora questa dista dipendenza dall'automobile al pensare che l'industria e l'automobile sia per la che traina la nostra società quando dire e evidente che non può essere così evidente che continuare ad ad occupare le nostre strade il nostro città di automobili che l'ottanta per cento lo spazio dell'Astral strade dedicato occupato dalle auto che spesso rimangono ferme per ventidue ore crea contribuendo alla all'innalzamento della temperatura delle nostre città e quindi creano questo circolo vizioso o delle nostre le nostre strade
Pensare che appunto il traino della nostra economia possa esser l'automobile non non non è sostenibile non è sostenibile saranno fra la qualità della vita per la vostra salute
Certo questo può darsi anche in parte in una piccola insomma piccola media non lo so quota parte se anche responsabilità di chi fa il mio lavoro che quando racconta il mondo delle delle biciclette delle due ruote
C'è sempre questa al diurno di così romantica ludica di svago invece questa è una è una una vera fetta dell'economia certo se se cambiassimo un po'anche l'accento non quando parliamo invece di mettere sempre le rubriche svago e Società iniziassimo metterlo nell'Economic cono parlo
La vorrei un telegiornale
Chi si occupa delle biciclette la società o magari ci mettiamo quello che si occupa di economia mettiamoci poi si occupa economia fu
Poi se ne accorgerebbero le aziende allora forse se ne accorgerebbe può anche la politica questa
è una piccola piccolissima nota allora volevo portare avanti un attimo e ragionamento perché abbiamo detto che transazioni ecologica significa transizione sociale
E non possono chiederti Davide Mattiello che cosa significa anche alla luce lato esperienza anni di volontariato nel mondo cattolico poi libera poi l'esperienza appunto anche in Parlamento sempre con un occhio
Al sociale ci sono dei rischi vanno necessariamente corsi perché come diceva la professoressa l'alternativa non c'è e schiantarsi contro un muro
I rischi ci sono vanno conosciuti vanno affrontati consapevolmente
Viene attribuita a Chico Mendez la frase
L'ambientalismo senza lotta sociale e giardinaggio
Appartengo a quella scuola di pensiero
Assumendo come fondata l'immagine del muro che abbiamo di fronte e verso il quale stiamo precipitosamente correndo non è detto che a schiantarsi saremo tutti nello stesso modo
Questo il conflitto sociale
E chi si è schiantato al primo e chi si fa più male chi se ne farà di meno e chi troverà il modo di andare altrove illudendo il muro questo il conflitto sociale
E il conflitto sociale è una dimensione della organizzazione sociale
Decidere come interpretarlo da che parte stare
Questo fa parte dell'ETI che fa parte della politica
Due settimane fa in un confronto analogo questo con versavo con Luca Mercalli
A partire dal suo ultimo libro nel quale Mercaldi racconta di aver deciso di comprarsi una casa in montagna
Perché non c'è più speranza
Se non quella di salire in montagna
Si capisce bene ma lo dice bene Mercalli nel libro e lo dice lo ha detto bene conversando pubblicamente davanti al cinema Massimo
Anche con me evidente che non è per tutti di salire in montagna
Evidente che qualcuno potrà permettersi di salire in montagna prestare un po'più al fresco e tanti altri no
Come si farà ad impedire a quegli altri
Di non andare furiosamente a bussare alla porta di coloro che sono saliti in montagna questo il conflitto sociale
Abitare conflitto sociale ciò che abbiamo cercato di imparare dalla dalla non violenza e da tutti coloro che hanno ispirato i nostri movimenti
E che hanno interpretato la dimensione sociale come una scelta e la scelta di stare con di abitare con coloro che fanno più fatica
E che quando poi capiscono che qualcuno ha eluso il muro è invece di fronte a loro c'è il muro Sava abbiano in qualche modo s'arrabbia io non lo so se sia possibile parlare col capitale
Quando no o il giusto Mario
Il complicato parlare col capitale
E persuaderlo che sia interesse suo
Cambiare strategie anche a beneficio di coloro che molto complicato parlare col capitale sociale bisogna fare in modo che le scusi scusatemi col capitale punto non quel capitale sociale
Bisogna fare in modo che il capitale abbia argomenti
Io per esempio
Da un paio d'anni faccio il netturbino sono rimasto nel campo della pulizia
Ho deciso per una serie di motivi che hanno che fare con l'ecologia esistenziale
Che per continuare a fare politica dovevo togliermi dalla suber subalternità economica e che tornare in strada mi avrebbe fatto bene e lavoro come netturbino sono un'autista raccoglitore non sono vestito così per
Come si dice per carità Tura o per monstrum sono anche un teatrante di strada ma non è questo il caso ho lasciato il camion mezz'ora prima di arrivare qua ho fatto tre tonnellate anche questa mattina lavoro con la cooperativa Arcobaleno
Cioè con una di quelle cooperative cooperativa sociale di tipo B
Che ha fatto la scelta di costruire percorsi di inclusione lavorativa e quindi sociale perché il lavoro è un tassello fondamentale dell'autonomia personale e della realizzazione esistenziale in ciascuno di noi
Per coloro i quali diversamente per lo più sono come dice papa Francesco scarti della globalizzazione
Ex tossicodipendenti
Anche non tanto ex perché intanto Tiscali il metadone
Ex carcerati
Persone che nei convegni e certa politica giustamente perché ha presente la Costituzione italiana non fa che dire che sono esseri umani a cui vanno date seconde e terze opportunità guai a non farlo eccetera eccetera eccetera
Dopodiché fallo in concreto
Falle in concreto e fallo al di fuori di logiche assistenzialistico filantropiche che nulla hanno a che fare con la giustizia con i diritti con i doveri
Fallo in una maniera economicamente sostenibile
Le cooperative sociali di tipo B cercano di fare questo e allora concludo dicendo
Che le cooperative sociali di tipo B si stanno vedendo progressivamente ridurre le quote di mercato in qualche modo destinate
Se veramente senza sconti senza regali ma riconoscendo che un vantaggio sociale universale
Regno alludere
Si stanno esaurendo gli spazi
Perché il capitale in tutte le sue forme sta trovando ottimi argomenti per dire che no tutto sommato
Si può fare a meno di organizzare il mercato in quel modo
E se non succederà qualche cosa assunzione di responsabilità da parte della politica che decide cosa far costare di più e cosa far costare di meno
Origine intanto la spesa pubblica e orientando la fiscalità e possibilmente non a livello nazionale ma quanto meno a livello europeo con Roberto Sommella ci siamo incontrati diverse volte a Ventotene o la Coffa e produce una nuova fase costituente che abbia come posta in gioco quella di ridisegnare un'Europa nella quale non ci facciamo le scarpe reciprocamente
Va be'conferenze ad elevata perché questo sta ancora succedendo all'interno di questo condominio litigioso per cui continuiamo a farci le scarpe allegramente reciprocamente e ti vuoi che la paghi questa cosa
Gli ultimi della fila e cosa vuoi che capiti agli ultimi della fila quando si accorgeranno che non ci sono più spazi nella legalità e nel rispetto delle regole il conflitto sociale non so poi che gilet indosserei muoiono indosso uno giallo Giusto appunto il conflitto sociale e già per le strade lo si tocca con mano quotidianamente
Prosa di Ventotene
Volevo chiedere a Roberto Sommella Bagnara un po'più provocatoria del cancro e credo l'ultima volta dal vivo ci sono visti proprio lì a Ventotene Roberta un grande europeista come sappiamo tutti
L'Italia dipende credo al novanta per cento per cento al gas naturale della Russia no ma un po'di sovranità energetica non sarebbe una bella cosa questa parola contravvenire diciamo l'orticaria anche se si parla di energia
No no mi fa venire in mente una cosa che disse un punto perché devo essere sempre un po'urticante volentieri lo faccio noi avevamo il nucleare più sicuro al mondo
Italiani
Dopo Chernobyl l'abbiamo abbandonato adesso stiamo sperimentando il nucleare magnetico che una nuova diciamo metodologia dove non c'è la fissazione quindi
Sicuro per antonomasia ed è ovviamente molto più caro per antonomasia però
Nonostante ciò confiniamo ancora con la Francia dove ci sono cinquantadue
Centrali nucleari
E dunque la tua domande giusta io credo che la risposta non sia ormai tardi il nazionalismo energetico l'europeismo energetico questo sì
Però perché ci dobbiamo dare una linea così come per la difesa comune di energia come lo possiamo fare tutti i piani di Puglia ma se siamo davvero una federazione di Stati non un semplice assemblaggio confederati
Dobbiamo fare dei piani nazionali che confluiscono in una piano europeo nella Roberto scusa iniziano in alcuni scenari
Total e Annie contano più dei governi di Italia e Francia esotiche sembra sia Sorgenia erano Roy Cohn ripeto siamo noi stiamo nello stesso spazio comune abbiamo la stessa moneta comune
Poi l'Energia all'impresa come alla famiglia come il gilet giallo in Francia costa la metà
In Francia ecco l'energia tonica Turci anni il forno
Che ecco le piastre Elettriche accendi tutto non salta mai la luce insomma che abbiamo la famiglia dove le mie figlie si fanno spesso la piastra bisogna stare attenti accende il forno salta la luce e
Sembra di stare in Medio Evo in Italia Simone che volessi per forza avere Chernobyl dentro casa ma tocchiamo con mano facendo tre chilometri è valicando la frontiera che lui è un altro mondo sbagliano i francesi sbagliamo noi noi potevamo fare arrivare molto più rapidamente il gasdotto dalla Russia ma quella è politica estera terza cosa che manca l'Unione europea manca la difesa manca la politica estera manca l'energia ma energia
è politica estera
L'energia e politica estera perché la Germania ha deciso di mollare ma venti anni prima il nucleare perché sta politica estera perché poi vedrete che farà un accordo con la Russia Energia la prende alla se deve annullare come mollerà il nucleare perché così ha deciso Angela Merkel dopo Fukushima ci vuole la politica quella che giustamente Davide ha mollato perché voleva essere più libero
Però qualcuno deve guidarlo questo Paese e questa Europa devono mettersi in testa i governanti che bisogna avere un obiettivo comune ma sul serio e l'obiettivo comune è uno solo fare dei gasdotti europei farli accedere
Anche da Paesi non in odore di santità democratica come la Russia perché poi ci si mette anche il destino di mio l'OPEC
La Russia c'è non è che i nostri fornitori capito
Sono c'hanno la piattaforma Russo e decidono chi governa no decidono e governa uno sempre per vent'anni trent'c'è quindi ecco cioè anche hai a che fare anche con degli oligarchi
Con un mondo in cui non ci sarà mai una crisi energetica
Mi ha colpito molto l'altro giorno Putin quando appunto si parlava dell'aumento del costo delle materie prime dell'Energia dette adesso ve ne accorgete che non c'è più il comunismo certo col comunismo quell'andavamo via mai la luce
Ma la tua casa non è la tua casa la dovrà che erano era di proprietà
Cioè è è e è tutto molto complesso non è che si può parlare con capitale ma con i capitalisti si io ci parlo molto spesso ne abbiamo delle persone molto ma molto ma molto ricche che vogliono lasciare traccia adesso vi do un esempio da Leonardo Del Vecchio
L'uomo più Picchio d'Italia è un signore che era un orfano è venuto dal nulla
Presso l'UIC e si è fissato ottantacinque anni che vuole lasciare una traccia Milano a Roma da qualche parte Bon investire e che cosa che viene in mente
Di dare centocinquanta milioni al Vaticano per gli ospedali in crisi francamente forse ci sarebbe qualche iniziativa no un pochino più sociale da avviare capito
Quindi abbiamo anche un problema di mentalità noi abbiamo un problema in cui i capitalisti non danno niente indietro la società
In America non è così
La tanto deprecata America non è così
Andate in Israele andate a vedere quante università quante donazioni c su dal
è un problema di cuore di generosità
E effettivamente queste genericità manca non si può parlare col capitare quei capitalisti sì indicargli una linea ma la linea e la posso indicare solo i governi per questo dicevo ma fatto sorride persino Mario Draghi
Si bea ma i due miliardi per il caro bollette ma se qua c'è una crescita dell'otto per cento non ne basteranno dieci
E che cosa fai rincorriamo perennemente
Il caro bollette torniamo velocemente al nucleare lo so quindi ci vuole una politica industriale una politica con la P maiuscola ma anche minuscola perché non c'è manco quella con la p minuscola ormai che decida che tipo di strada vogliamo Farina imboccare al nostro Paese siamo a Torino no
A Torino
Sappiamo tutti chi chiede che qual era diciamo il simbolo di Torino la FIAT e lo è tuttora però ormai è un gruppo integrato attrazione francese lo sapete che la prima voce del PIL cioè della ricchezza di Torino
E la Juventus non è più la fine
Cioè si fanno più soldi con la Juventus con tutto diciamo il bacino d'interesse che ha la la squadra bianconera che come l'automobile sicuramente inquina di meno no però ecco probabilmente c'è stato un po'di decrescita quindi ecco dobbiamo secondo me rimettere al centro la politica di riguarda questo problema me lo devi risolvere
Me lo devi dire inutile che fare lei consultazioni con la piattaforma
Me lo risolse pagato per questi sei delegato per questo non risolve i Dl Zanon ce la fai no ce la devi fare venne poi dopo Dini a piangere no cioè dei fare non ce la fai non sei capace bassa noti molto più però la belga deve essere forte deve essere forte nei confronti la politica perché la politica risolve problemi purtroppo funziona così non ci riusciremmo mai da soli in ordine autodeterminati Anna a risolvere nella massima possiamo fare il nostro mestiere cioè dire
Almeno giovani si raccontare quello che accade mi viene in mente a Prodi Roberto Morrione che è stato un grandissimo giornalista ma stiamo ancora qui a chiederci come è nato il virus cioè tutto su questo dibattito se ci pensate l'emergenza climatica ho visto
Durante lo da un queste bellissimi documentari questi reportage è nato tutto dal pannolino prego che chi chi se lo mangiava crudo poi sembrava Alla fiera dell'Est di Branduardi
A un certo punto dopo l'ha detto tra l'ha scritto l'Economist l'ha detto basta l'ha detto addirittura l'Organizzazione mondiale della sanità che è arretrata nel ancora nel novanta
Considerava l'omosessualità
Una malattia che probabilmente nato in laboratorio allora cerchiamo la verità
Cerchiamo la verità perché se noi non sappiamo come è nato il virus siamo facendole grandissimi dibattiti sul pangolini del cambiamento climatico mai qualcuno che gli è scappata una provetta o no cioè
Comunque bisogna cambiarne guardate male
Bisogna cambiare però visto che qui siamo un premio giornalistico no affrontiamola la verità quando lo diciate rampa era un matto ed era amato senz'altro però stiamo verificando
Verificando che quest'ipotesi c'è
E torniamo che il problema Lorenz luogo
Poi gli scappa la provetta o si mangia el pan Golino insomma il problema è suo
Esatto e lì ci sarebbe questo libro che spero insomma Continassa circolare nonostante le il forse l'emergenza è finita che al proprio spillover di quand'anche ci racconta proprio come un romanzo d'avventura no quanta responsabilità abbiamo noi anche nelle scelte più minute
Diceva Roberto Sommella professoressa che
Alla fine insomma le scelte nel prenderla prenderle la politica le le istituzioni la politica allora
Girò lei questa domanda perché fatto cento non lo sforzo globale per trans questa transizione per cambiare segno quanto incide il nostro comportamento individuale che abbiamo nello zaino la borraccia
La sera impazzì amore martedì devo buttare giù l'umido mercoledì la plastica poi alla fine no tutto questo passa poi a Roma fa sarà venduto tutto insieme quindi è uno
Uno spettano sotto casa mia non c'è neanche la differenziata c'è un cassonetto sfasciato sul quale viene buttato tutto dai materassi a
E poi quello accanto che nel vetro occluso quindi tutti lasciano le bottiglie a terra perché è rotto proprio quindi questa lo e stiamo dentro la ZTL per essere chiari ok quindi quanta incidiamo onori piccoli umani che ci proviamo anche andare in bicicletta ci proviamo
Ma allora si fissa
Una suggestione che faceva venire in mente appunto il racconto della mia perché butta tutto qualche anno fa lessi una notizia che che trovai fantastica di a Venezia non sul sul che Venezia un gruppo di cioè che sostanzialmente dei dei netturbini della del sistema di raccolta
Vennero aggrediti da un gruppo di anziani di vecchietti che li avevano scoperti a prendere tutte i cassonetti da raccolte differenziate conferirli tutti indistintamente insieme sul vaporetto che raccoglieva i rifiuti
E questi individui questi poi timidi no signori veneziani che avevano probabilmente faticosamente no trascinato su e giù per le scalette calli campielli rispetto i loro sacchi per la raccolta differenziata essere abbiano così tanto da aggredire
Lì lo trova veramente notizia una notizia fantastica perché in qualche modo raccoglie il senso no della della responsabilità individuale
Che diventa però una responsabilità collettiva voglio dire io non credo che fermeremo la crisi ecologica globale che passa attraverso
Cambiamento cioè che si sta manifestando come cambiamento climatico ce ne accorgiamo dolorosamente ma anche attraverso dal distruzione del mondo naturale voglio dire parliamo molto meno di periferiche diversità ma siamo nel mezzo della Sesta estinzione di massa stiamo la prima causata dagli esseri umani stiamo cambiando la faccia del nostro pianeta
Diamo ai migranti climatici che altro che vediamo grandiose ma siamo veramente sconvolgendo il pianeta io non credo che fermeremo questo sulla base della soltanto della buona volontà di appunto usare meno plastica individualmente
Andare in bicicletta invece che in macchina e cambiare abitudini volare meno no per andare su una spiaggia dall'altra parte del pianeta con l'aereo eccetera
Il peso di queste cose diventino come dicevo prima questi cambiamenti individuali diventino inevitabili una volta che si prenda consecutivo consapevolezza di quanto grave quello che sta succedendo uno non può essere in pace con se stesse continuare come prima dunque non sto scontando assolutamente i cambiamenti individuali
Ma la velocità con cui abbiamo bisogno di implementare un cambiamento globale
Non può contare solo sulla volontà sulla volontà individuale
Devono mettersi in moto delle cose collettive attenzione però che per mettere in moto dei cambiamenti collettivi non vuol dire irresponsabilità della politica ci pensino a Roma ci pensino a Bruxelles io non ci posso fare niente non è questo
La politica e l'espressione di quello che vogliamo noi
Noi possiamo decidere che votiamo le persone scendiamo in mandiamo le persone a governarci sulla base delle priorità che danno a quello che a noi sembra ora la priorità assoluta
No a livello a livello locale
Torino chi vota chi vuole no vogliamo che ci voti qualcuno che ha paura che si riduciamo la circolazione delle macchine e il commercio partirà in alcune aree o vogliamo qualcuno che ha voglia di immaginare una città fatta in modo completamente diverso
Dove non è detto che ci metteremo di più a fare le cose perché non è affatto detto organizzata così come soprattutto per la gente che non abita in via Della Rocca incentra eccetera ma perché magari periferie arrivare all'università Palazzo Nuovo in in ma in autobus o in bicicletta ci va tanto di più che non arrivarci in auto possibile vero
Ma perché organizzata così non deve essere per forza organizzata così possiamo sconvolge una città organizzano in un altro modo io non credo che ci vadano trent'anni ti penso che basti una consigliatura
Penso che partì e quindi dal punto di vista dei cittadini che cosa vuol dire che cosa possiamo fare noi ad esempio non opporci non protestare ma anzi cercare un andamento collettivo che vada in quella direzione scegliere chi votiamo
Non lamentarci necessariamente no o non cominciare a a a creare ostacoli manifestazioni contro i rincari dell'energia ma magari crearli contro le decine di migliaia di morti che abbiamo all'anno in Italia per inquinamento atmosferico
Cominciare a scendere in piazza contro i nostri governanti se non mantengono le promesse che hanno fatto in campagna elettorale perché attenzione adesso rispetto a dieci o quindici anni fa in campagna elettorale si comincia a parlare anche di ambiente
Si comincia anche a parlare di crisi climatica di crisi ecologica
Perché quei voti che in Germania valgono una fetta importantissima no dell'elettorato e d'Italia invece sono ancora pochini cominciano a diventare un pacchetto interessante anche qui
Ma quanto poi di tutto questo viene mantenuto ecco qui dobbiamo essere vigili la responsabilità a mio avviso dell'individuo è fare la cosa che senti essere giusta
Evitare di comprare no chili e chili di plastica per poi cioè la plastica è un elemento quasi eterno quasi eterno
Che tendenzialmente per la maggior parte noi utilizziamo delusi che sono istantanei c'è una bottiglietta d'acqua ci serve per circa trenta secondi il tempo che ci mettiamo assoluta
E poi rimane un rifiuto per decine decine decine di anni questa è una responsabilità individuale ma una responsabilità individuale a mio avviso ancora più grande ancora più forte e quella di scegliere dove vogliamo vedere andare i nostri investimenti anche come risparmiatori
No guardiamo soltanto che cosa mi rende di più che cosa vi fa rischiare di meno o guardiamo anche come verranno spesi quei soldi a seconda di dove decidiamo di farmi investire al nostro consulente finanziario la nostra banca
Guardiamo chi votiamo che cosa pensa anche su questo punto e non soltanto sulle pensioni o su altre cose che sono fondamentali ma forse non sono l'emergenza in questo momento
Controlliamo quelli che ci hanno eletti reagiamo alle loro politiche anche con la disponibilità a far fronte a dei cambiamenti di abitudine ad esempio nell'urbanistica delle nostre città nell'organizzazione del nostro tempo nel nostro è il costo di prendere un aereo o di usare l'energia
Che possono essere dicevo prima dolorosi per molti possono essere possono diventare non più per gli ultimi della fila possono davvero essere molto dolorosi dunque doveva avere risorse da dedicare lì
No ma per tutti gli altri possono essere dolorosi quanto doloroso cambiare abitudine ma non è affatto detto che tutti questi cambiamenti siano in peggio in termini di qualità della vita io non credo che siano tutti necessariamente in peggio
Non c'è interessante
Questa insomma anche provocazione che che che ci ha lanciato cioè noi da soli possiamo far poco però quando diventammo soggetto collettivo intanto possiamo non se non smette di avere questo potere di veto rispetto nuova
A chi decide anche sulle nostre città che spesso è vero
Che facciamo e comitati contro la pedonalizzazione di trenta metri di strada e tutto questa veramente al ad
Ed è
Sentiti i siti ed è poi interessante capire come sempre di più il personale politico non come si diceva negli anni settanta ma diventa politicanti ciò che mangiamo no
Lo vediamo con le emissioni di CO due con un consumo eccessivo di carne quindi è tutto ciò che avviene anche dentro le mura delle nostre case come facciamo la spesa politica oggi e mi ha fatto venire in mente con questo vorrei chiudere più o meno con la stessa domanda va affrontata tre spigolature diverse l'associazionismo della della politica anche se non più attiva e da chi la politica la guarda le osservo perché insomma abituato a far questo ad come giornalista perché in Italia che a decine di migliaia di morti ogni anno
Per motivi insomma legati anche alla all'inquinamento
Non ha un partito che convoglia che sappia rendersi in qualche modo portavoce chissà per ispirare nuove generazioni fra i despoti e ce n'erano
Pieni di ragazzi però non c'è c'è una scollatura c'è una spaccatura non c'è quasi comunicazione
C'è un bla bla bla hanno dall'altra parte ma non c'è nessuno che incarna
Come è stato un io adesso nelle elezioni tedesche diceva Mazzone prima a fine partire verdi è il governo governerà della coalizione semaforo o non ha avuto diciamo la golden share del nuovo governo faccia e conta perché da noi no
Intanto credo che le ultime elezioni qualche qualche spiraglio ci sia stato il sito pensato Rino somali stelle che insomma hanno portato i temi della giustizia ambientale sociale ed economica
Anche nella campagna elettorale c'è stato ma penso anche all'Emilia Romagna insomma che ha fatto un po'squalo su su questi temi
Sente e complicato sicuramente abbia un problema di di narrazione come dicevi anche anche tu inizialmente di di narrazioni ditemi ambientali ne siamo un po'reduci dal dall'immagine che l'ambientalismo è un po'un po'da sfigati no e quindi usare la bicicletta sta del termine avanza perché proposta ma quindi usare la bicicletta nata no è meglio andare in auto perché vado più veloce uno status e quindi anche la narrazione che appunto nel fine fa nei media io insomma lei a livello locale ci troviamo costantemente a dovere
Commentare delle critiche su delle infrastrutture
Che si sofferma sulle piccole cose appunto sui tre metri ciclabile sull'incrocio smetto otto un parcheggio senza mai una visione di insieme ad una visione della città che effettivamente sarebbe migliore le alla trasformazione delle città in ottica di rimettere al centro la persona che poi no il messaggio che nei ribadiamo costantemente va bene l'ambiente va bene l'impatto ambientale mirabile la salute delle persone ne va della della sostenibilità anche della vita delle persone nelle città
A rimettere al centro appunto le il punto di vista delle persone aiuterebbe anche ad accogliere chi porta avanti magari programmi
Elettorali proposte di semplicità che effettivamente sono più sostenibili del punti se ambientale sociale ed economico pensiamo tipo al alle strade negli che un po'il tema laiche come come associazione ci occupiamo Lecce come di promuovere l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto e di conoscenza del del dei territori
Siamo abituati a pensare alle strade come luoghi di transito da abiti
Quelle tutto quello che c'è in mezzo tra e di dovremmo che non ci fosse che fosse una roba da da cancellare perché devo andare veloce anche qui non non è così visto che il le stelle esperienze possano andare a vedere il nord Europa ma anche città più vicine più simile al nostro come Parigi negli ultimi anni si stanno trasformando facendo crescente collettive quindi politica e narrazione e attivismo che va nella direzione di creare una città più Sacrati inclusiva a ridurre la velocità trenta chilometri orari per produrre i famosi la famosa incidentalità
Permettere alle persone di pedalare in sicurezza e rendere più belli i luoghi che rende liberi lo devo dire anche togliere le auto vuol dire lasciare spazi per giocare in strada lascia spazi per incontrarsi per vivere
Ritornare ad aver del verde nella nostra città per cui avere de tagliamo i parcheggi mettiamo del verde del del del delle aiuole delle panchine che si hanno un impatto anche ambientale un impatto mano sposato impatto sociale che fa sì che rende rendere il più bello e Tiziano il luogo in cui viviamo
E qui sicuramente da un problema un po'di narrazione che deriva un po'da quelle di quell'impostazione che l'auto e bella l'auto va veloce l'auto e abbiamo creato così una dipendenza dall'uso dell'auto che ci fa fa sì che tutto il resto sia negativo che non non porti un benessere economico perché pensiamo che se tu non consumino per muoverti non non metti della benzina da qualche parte delle menti del
Stasera davanti alla televisione quando guardiamo un polso un programma su dieci pubblicità sette sono di automobili non c'è dubbio una pubblicità di no della by casse piatti chimiche mi fa venir voglia di fare è stato sempre automobili che si muovono in uno spazio privo di altri automobilisti o quando ci sono delle altre persone sono scenari risiede idilliaci no allora perché anche in Italia non si riesce a
Con Ciacco come dire mettere tutto in uno stesso fiume portare tutto questo poi perché senza nessuna si fa promotore davvero distanza di questo tipo
Al tavolo delle decisioni ma possiamo far tutti i dibattiti del mondo i fax col fiducia possono scendere in tutte le piazze che vogliono troppa è la fine mancherà sempre la cerniera no
Testato dentro il palazzo
Come vengono vissute anche tra i colleghi quest'estate Chassey si rischia di essere sfigati usando la parola che usa Adelisa Gallo se si parla di ambiente
Tanto vorrei rassicurare i presenti io non ho abbandonato la politica
Sto reagendo con dignità al fatto che chi aveva più potere di me mi ha fatto fuori
Sempre una questione di conflitto
E di come sta e nel conflitto e di quali sono le forze in campo io non ho abbandonato la politica sono stato fatto fuori
E sto reagendo con dignità questa situazione
Secondo
Uno degli adagi più frequenti nell'essi quo familiare politico dentro il palazzo e
Apre un conflitto
Quando sai di poterlo gestire e sai qual è il punto di caduta
Se no non può aprire
E la più politica delle virtù e l'ipocrisia
Ammettere pubblicamente e ufficialmente una volta per tutte che centinaia di migliaia di morti
Sono di pesi da un errore cinese nella gestione dei laboratori che conseguenze
Che conseguenze a perché c'è una parola che da secoli serve a definire la conseguenza guerra
Quarto
Ammettiamo ufficialmente comunione europea che centinaia di migliaia di morti sono di pesi da un errore dei laboratori cinesi
è stato poi un errore ma erano tutti i cinesi non so se no ma se io non lo so non lo so non lo so non non lo so sei non lo so non lo so voglio solo se no io venero perché nel momento in cui la politica
Decide di assumere una verità deve essere consapevole delle conseguenze di quella verità
Quindi non è che sono tutti stupidi politici
E che fa i conti con le conseguenze della verità e la verità ahi noi e buona se è sostenibile ma non nel senso della cultura ambientale
Nel senso delle conseguenze se la verità non è sostenibile lasci per
E allora per finire
Meno male che ci stupiamo
Nel misurare la distanza tra le scelte di una certa politica e il bisogno la sensibilità diffusa ci stupiamo della distanza ma se misuriamo questa distanza
La domanda è
Come viene selezionato il personale politico
A chi risponde
Come viene finanziato
Chi garantisce la continuità reddituale del personale politico perché il problema non è andare in Parlamento cinque anni il problema è che teniamo tutti famiglie
E che qualcuno ti deve dare delle garanzie su quello che succede dopo quando non sarei più in Parlamento a quindici mila euro al mese
E certi cambiamenti copernicane mi di impostazione politica di certuni
Che sono arrivati lì coincide gialli con la bandiera notabile ora stanno nei consigli di amministrazione dei che li lasci soli chiedi non quali siano ripeto pacatamente
Le forme di selezione del personale politico e i percorsi che garantiscono la rendita di posizione a quel personale politico
Quanto sappia fare in questo senso il cittadino comune organizzato e quanto invece sappiano fare efficientemente alcuni gangli di potere economico
Che garantiscono l'oggi ma soprattutto il domani
Il domani
Non mi fate fare esempi con nomi e cognomi che peraltro sono gli stessi per cui e abbiate pazienza
Certo che quindi bisogna porsi il problema dell'organizzazione sociale e di come attraverso l'organizzazione sociale si affronta la gestione del denaro
Con tutto ciò che questo significa era tipico dei movimenti popolari
Porsi il problema dell'autofinanziamento per liberarsi dai condizionamenti ed essere più forti e più belli Lessons che meraviglia che erano in questa città ci sono delle son Società di mutuo soccorso operaio che hanno costruito degli edifici meravigliosi
Per consentire la ricreazione la formazione culturale permanente di coloro che erano opera per il loro riscatto dov'è finita quella cultura
Fai fatica farà autofinanziamento la nostra associazione
Ma è fatica proporre il tesseramento o per carità di dio e allora poi lascia che comandi chi invece i soldi li ha per forza e fatale
Microfono a Roberto Sommella Lora Lee chiedo
Girandola la domandano sul perché cosa manca all'Italia per avere insomma incanalato anche in un partito che possa essere un partito non di rappresentanza ma di governo cosa ma anche qual è la nostra colpa Seccia dai giornalisti tanto solo curioso ma
Quel senatore che sta seppi la rabbia che t'ha fatto fuori recupera quindi soppresso va be
Ma cosa manchi tanto stare un po'più in Italia magari lo tutto il bene che voglio dalla rabbia
E Rinascimento stare un pochino umana o no con i piedi per terra
Vedi che tra la fine si si finisce appare di politica perché poi le le scelte sono sempre politiche no anche noi quando decidiamo di non fare la differenziata facciamo una scelta politica
Voi che punto siamo residenti a Roma pur lavorando in parte a Milano
Dirimente parla cosa va benissimo io pure sono ce la C
La bicicletta a Milano faccio tutto ne avevo una pura arrovellano rubata perché e c'è un'espulsione crescita esponenziale dei frutti bicicletta sul serio me l'hanno detto al commissariato una per dire che comunque questa cosa bicicletta
Funziona l'unica cosa che mi lascia perplesso e lascio rubate due
No esatto no cioè a Roma si rubano tante brutte oltretutto come ai bei tempi brutte mi lascia perplesso invece non bisogna per forza però fissarsi con determinati obiettivi perché io per esempio conoscendo bene Milano ritengo pericolosa la ciclabile a viale Monza non so se la conoscete ma la cifra che servì perché cosa che pericolosa
Quasi che abbastanza pericolo code quotidianamente questa termine pericolo da richiederebbe tutto meno nove colonne che ci resti ovviamente ritrae non c'è un cordolo di aver Monza
Lo dice la parola stessa una lunghissima strada che porta da Milano a Monza e adesso l'amministrazione prima delle elezioni affatto la ciclabile benissimo però è un po'come fare una ciclabile a corso Francia dell'Inter un posto un po'pericoloso etto senza un massetto che di vita la ciclabile dalla dalla strada quindi ecco anche lì la politica corse marciapiedi nono che separasse mettesse in sicurezza
Va ricordato non è d'accordo fondatore prodotti che altrove e un po'di polemica la fine di un organo quindi va bene così ho visto la terminologia perché qui appunto vi si ripeta un trend giornalistica importante come neri utilizziamo le parole che stiamo
Nel posto giusto perché
Che cosa è pericolosa c'è la ciclabile quella strada anche alcune auto vanno che è un po'veloce gli stessi non lo so la sera certo magari con il freddo magari Diliberto
Io non lo farei in bicicletta via perché ma perché le auto lì vanno troppo veloce perché sono troppe auto perché non si pensa che l'autonomia per continuarne novello lei ha dato corso il se non c'è separazione dieci ovviamente se n'è che
Siamo raramente ancora abituati a pensare che la strada e tra andare veloce gara strada e per le auto persone
O sarà il nome di viale Monza forse Palmeri viale materia vegetale per data deve importare andare le cose
Le le strade avrebbe essere ripensata per la sicurezza di tutti quindi benissimo far del ciclabili separate dove per collegare non so Torino a Carmagnola allora
Strada ad alto scorrimento devo collegare dei comuni della cintura venisse una ciclabile
Anche quella a scorrimento perché voglio andare a Carmagnola magari ci vogliono anche un po'veloce smentì chilometri venticinque chilometri
Ma in centro città
Devo andare veramente veloce la città la velocità media delle auto in città è diciotto chilometri in ore di punta Riva otto chilometri orari in bicicletta io con la mia grazie Lina Bianchi cestino fatto dodici quattordici chilometri orari
Quindi
è interessante e dire la strade pericolose ciclabile pericolosa prima la ciclabile non c'era e le persone che davano comunque di ed era probabilmente non più pericoloso cioè quindi anche lì il termine più pericoloso ma per chi
Per la persone in bicicletta perché sta dando fastidio anti mandata Antonio Martone autorevole vorrebbe andare veloce
Ma non voglio fare polemica e perché facciamola epocale fondante no no no no no ma intende e interessante capire indagare alle anche al punto di vista
Delle delle della strada e delle città ma giusto perché stamattina cioè oggi sulla stampa l'intervista dedicata la ciclabile di via Nizza in cui me ne ha chiesto se la ciclabile era pericolosa perché i parcheggi vanno troppo vicino all'incrocio e c'è poca visibilità e le persone non vorrei non sanno vede guardar da destra a sinistra perché la ciclabile direzionale allora e il problema non è che non devi ricordarti che in strada non ci si è seduto in auto ma che ci sono anche le persone in bicicletta e quindi sì girar la testa per guardare sia destra che sinistra cari ministri in bicicletta
C'è poca visibilità bene vanno tolti parcheggi così la visibilità si amplia perché ne all'incrocio quindi anche lì il e Jason fatto un articolo intero dicendo le la sicurezza di quella ciclabile azzerate precisarle andrebbe se mente arriva al tatto un pochino il punto di vista e questo la fa vedere cosa no l'altra non è pericolosa di per fare la strada non è pericolosa
La macchina pericolosa non la bicicletta è la velocità d'alta in velocità Mairano lo dice non lo dico io lo diceva Boccioni che la velocità la macchina bocciodromo
Va bene allora no adesso riferire o agli amici di viale Monza se non ci stanno ascoltando insomma che va tutto bene
Però anche quella punte nascente no anche i marciapiedi no che la separa per la sicurezza degli automobilisti e dei ciclisti o comunque per evitare commistioni insomma pericolose non c'è
La macchina
Elettrica
è vero sette su dieci sono macchine ma sono macchine elettriche
Sono solo macchine eletti che c'è sempre un signore che infilo sto spinotto V allora quindi si vendono solo macchine elettriche la macchina elettrica più venduta in Italia e la cinquecento che peraltro molto bella
Sapete quante ne vendono al mese mille che il numero contarsi
Mai
Sapete quante colonnine perché la macchina a parte la cinquecento che ti danno un kit e quindi della ricarichi a casa dirittura Lerner sta facendo i cappotti termici dei palazzi e ti dà come benefit
La colonnina dentro per le auto perché poi un mondo va avanti capito cioè abito in Italia incredibile fare cappotto nel senso buono del termine termico e e poi ti mettono la colonnina però
Le colonnine in assoluto negli X no ce l'abbiamo presente il per intanto l'individuo sono otto mila in tutta Italia Che facciamo solo pubblicità le auto elettriche e poi c'è una colonnina per comune
E lì bisogna andare un po'più guarda male dice non la voglio manca elettrica l'automa per HD però adesso io sto facendo una fotografia
Io uso la bici tenere sono incolpevole non troppo le chiavi di un'auto perché non aprendolo mese quindi sono incolpevoli io può
Uso la bici ma amo la macchina ecco facciamo così però allora il ponte questo anche quella scelta politica perché nella domanda cioè e va bene voi incentivare allora io mi compro questa o deleteria padovana ricarico
Per qualcuno di Saras spesso questo problema oppure solo pubblicità è vero che se ne vendono poche di macchine che c'è il problema di microchip sperò anche lì
La politica dovrebbe incentivare alla mi ha raccontato una recente intervista immenso giovani arriveremo a ventiquattro mila c'è sempre questo futuro no
Sì soprattutto col termine col presente ma col Presidente e col futuro
Il bon quartieri aveva vada che ha fatto a Roma dice vuole aumentare i parcheggi per le auto appagamento cioè manco capito i parcheggi pure appagamento che diciamo che progressista quindi bisogna individuare un cammino secondo me comune
E soprattutto ricondurre però la popolazione abile scelte che devono essere condivise ma devono essere comprese dalle persone ormai la politica parla di cose esoteriche sono lontane dalla realtà
Ma no forse a nostra giornalisti ma guarda
Io ti dico una cosa consentiamo io vi dico una cosa noi siamo stati dichiarati io ho lavorato sempre durante lo cambiamo siano stati dichiarati servizio essenziale
E mi sembra che ed è giusto dirlo appunto da un premio giornalistico dove ci sono dei giovani che hanno fatto delle inchieste belle interessanti mi sembra che alla fine dopo un anno e mezzo
Eravamo entrati nella crisi molto criticati sembrava che i problemi del mondo fossero probe
Tutti legati alla stampa corrotta e e che lo faceva il suo lavoro c'è qualsiasi cosa era colpa della Stampa pupazzi sino allora Coppa giornalista voi tutti vogliono fare i giornalisti però si capisce dal jazz colpa quindi
L'orgoglio e pregiudizio allo stesso modo poi ne siamo usciti secondo me in modo decoroso
Parimenti virologi un po'meno checks nel come dire gli abbiamo dato troppa voce forse in previsione abbiamo dato troppo a voce a coloro che si professano esperti che tali non sono mi sembra che comunque noi abbiamo
Fotografato una realtà una realtà molto caotica cerca di dare una cosa incredibile
Che nessuno sapeva come gestire nel mondo no Giuseppe Conte Boris Johnson non fa niente se lo becca attenzione baci diamoci tutti due volte non solo una volta Gran Bretagna la più grande democrazia
Del mondo hanno dato i numeri hanno dato i numeri che in confronto Giuseppe Conte e Winston Churchill in America
Sesso sesto fin dalla Gran Bretagna della Russia non sappiamo nulla ma muoiono ancora come mosche perché lì gli hanno fatto un bacino che non funziona e che non viene tra l'altro fa riconosciuto in Italia
Mi sembra che la questa volta diciamolo con orgoglio dai giornalisti abbiamo fotografato con grande casino
Va be'che è colpa nostra se è un grande casino cioè non sei responsabile della guerra se stai il Cile reporter in Vietnam stai fotografando una guerra non s'era responsabile delle cose che si dicono Suppa angolino
Se per mesi ci hanno raccontato che era tutta colpa di di questo armadillo e ora che colpa ne abbiamo c'era tutta la la la la filiera sembrava proprio ebbene certe successo così io ho sentito gente diciamo chiaro e ovvio e se metti un po'angolino sopra un pipistrello poeti ma di tutti e due
Insomma cioè azzardare dei pangolini però succede capito che era pure gara tra l'altro più della tartaruga che vedo
Di di fassona è quindi francamente ci si ci sono delle scelte adesso non è che la voglia mettere a ridere però sorridiamo respiriamo
Stiamo tornando alla vita
Scrive appropriamo ci della vita facciamo bene il nostro mestiere ex e se qualcuno come mi è capitato l'altro giorno in televisione mi dice non si può dire che non si farà mai la riforma fiscale dico senta io dico quello che mi pare scrivo quello che mi pare
Per carità state già parlando della corsa al Quirinale penso posso credere io da giornalista de italiano
Che poi state pensando agli italiani e non agli affari vostri ecco francamente un po'd'orgoglio tutti quanti noi se lo dirà Simo fuori
Riusciremo sicuramente a rendergli un po'più responsabili politici anche quello che va spesso in Arabia
Ecco e non ci va in bicicletta grazie alla professoressa Silvana dal Mazzone ed indaga allora Davide Martella Roberto Sommella grazie al premio Morrione ovviamente per ospitare c'è questa tematica e grazie a tutti voi andiamo più in bicicletta