La nota antiproibizionista

Non è vero che in Italia ci sia il sovraffollamento delle carceri ad affermarlo Piercamillo Davigo in un articolo pubblicato la scorsa settimana sul fatto quotidiano in cui sale appresa con le dichiarazioni della ministra della Giustizia Marta Cartabia
Che ad un convegno organizzato dall'Associazione Padova legge credo il ventitré scorso ha sostenuto che il potere di punire tanto terribile quanto necessario assunto delle dimensioni esorbitanti e non solo editi in Italia
Un Pampena lirismo fatto di abuso e invasività del diritto penale per la ministra ci sono troppe leggi troppe norme troppi processi e forse troppe indagini lasciate cadere e troppo carcere
Queste considerazioni non hanno convinto il dottor Davigo che ha messo a confronto i dati del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
Calcolate sulla base della superficie disponibile per detenuto consultabili da chiunque in internet ha tenuto a specificare con quelli riportati dal sito del Consiglio d'Europa e dal sito osservatorio pena e opinione pubblica
Poi che il DAP dipende dal ministero della Giustizia e si deve escludere Emmenthal ministro sarebbe interessante sapere chi racconta il ministro che in Italia vi è il sovraffollamento in carcere ha chiosato da vivo nel suo articolo
Seguendo il suo pensiero sarebbe interessante sapere cosa racconta da vivace spesso per sostenere che il sovraffollamento non esiste e dato che gli piacciono i numeri e dato che come ha scritto sono consultabili da chiunque in internet e vediamo le qualcuno
Allora la capienza regolamentare degli istituti dichiarata dal dato è passato dei quarantatré mila del due mila otto e cinquanta mila posti disponibili nel due mila venti
Dal due mila e quindi c'è stata una crescita costante della popolazione carceraria fino al mese di febbraio due mila e venti all'inizio della pandemia di cavi diciannove
Quando gli istituti di pena c'erano oltre sessantuno mila detenuti nel due mila diciannove i detenuti in più rispetto ai posti disponibili erano dieci mila
Nel due mila venti il numero è diminuito al trentuno dicembre infatti negli istituti di pena risultavano cinquantatré mila trecentosessantaquattro detenuti
Rispetto agli oltre sessanta mila del trentun dicembre due mila diciannove in un anno quindi si è tornati alla situazione del due mila e quindici ma l'inversione di tendenza è stata dovuta alla pandemia nel due mila ventuno la situazione è rimasta stabile secondo i dati del ministro del ministero della giustizia consultabili da chiunque in internet
Al trenta settembre nei penitenziari italiani c'erano cinquantatré mila novecentotrenta detenuti a fronte dei cinquanta mila ottocentocinquantasette posti disponibili
Ora la capienza regolamentare tuttavia non corrisponde ai posti effettivamente disponibili al trenta giugno scorso risultavano quarantasette mila con un tasso di affollamento che superava il centotredici per cento globale
Su centottantanove istituti centodiciassette registravano un tasso di affollamento superiore al cento per cento cinquantaquattro istituti fra i cento e centoventi cinquantadue fra i centoventi e i centocinquanta per cento undici istituti un affollamento superiore al centocinquanta per cento
Dunque contrariamente a quanto scrive da dico il sovraffollamento c'è
E occorre poi analizzare le singole situazioni che riguardano le condizioni di vita e non solo la superficie a disposizione manco detenuti fossero dei polli di batteria il dottor Davigo sempre nel suo articolo concede che certo si può auspicare una diminuzione della popolazione detenuta sembra che vi sia una diminuzione dei tetti liti commessi non potendosi pensare a depenalizzare omicidi elezioni purché rapine e altre simili condotte
Ora a parte che in questi ultimi anni secondo dati ufficiali anche questi i reati sono diminuiti sarebbe interessante sapere se dottor Davigo si chieda che cosa ha provocato il sovraffollamento delle carceri
Allora la principale causa di ingresso nel sistema della giustizia e delle case è la legge sulle droghe
Il trentacinque per cento dei detenuti in carcere a causa di essa oltre il trenta per cento dei detenuti entra in carcere per spaccio
Sui cinquantatré mila trecentosessantaquattro detenuti presenti al trentun dicembre scorso ben dodici mila centoquarantatré lo erano a causa del solo articolo settantatré del Testo Unico quindi per detenzione ai fini di spaccio Parma parliamo di piccoli o piccolissimi spacciatori
Altri cinque mila seicentosedici in associazione con l'articolo settantaquattro che punisce l'associazione finalizzata al traffico illecito solo novecentotrentotto meno di mille erano detenuti esclusivamente per l'articolo settantaquattro
Se entro il trentun dicembre dell'anno scorso quasi il quaranta per cento di chi è entrato in carcere usava droghe un dato ai massimi storici dall'epoca della legge Fini-Giovanardi sette procedimenti su dieci per bravo che terminano con una condanna tutto questo significa che l'utenza l'attuale normativa sulle droghe il problema del sovraffollamento carcerario semplicemente non esisterebbe e anche questi dati sono consultabili in internet da chiunque anche dal dottor Davigo e da tutti quelli che sui giornali in televisione in Parlamento si ostinano annegare la realtà ora contano un'altra
Nel due mila e quindici l'allora primo presidente della Corte di Cassazione Giorgio Santacroce nella sua relazione
All'inaugurazione dell'anno giudiziario affermò che la gravità della sanzione non assicura un effetto di deterrenza e critico la tendenza inasprire continuamente le pene detentive
La vicenda della legge sugli stupefacenti di Santa Croce è istruttiva riguarda in quanto al forte inasprimento delle pene operato nel due mila sei non è seguita alcuna contrazione dei reati in tema di droghe
Al convegno organizzato dall'Associazione Padova Reggio Emilia con la giustizia ha affermato che creare aggravanti o innalzare le pene re rappresenta la scorciatoia con cui si risponde ai problemi
Aggiungendo che si dovrebbe introdurre una base parlamentare in cui prima di fare un intervento si vada a vedere cassetto ciò può produrre sull'intero ordinamento sul carcere o sul suo sovraffollamento e sulla possibilità che si pensa di dare applicazione effettiva della legge allora non solo i parlamentari prima di parlare dovrebbero andare a vedere l'effetto che una proposta può produrre sull'intero ordinamento sul calcio sul suo sovraffollamento come ha detto la ministra cartaria ma magari anche chi parla in televisione scrive sui giornali senza però mai verificare l'effetto delle sue parole e la loro fondatezza