Migranti sulla «rotta balcanica»: delegazione di eurodeputati del Pd in Bosnia. Intervista a Pierfrancesco Majorino

Alla fine di ottobre una delegazione di parlamentari europei del Partito Democratico sono tornati in Bosnia Erzegovina per verificare la situazione sulla rotta balcanica
Le condizioni dei migranti che cercano di passare il confine con la Croazia per entrare nell'Unione europea e per poi raggiungere i Paesi in particolare del Nord Europa la missione è la seconda e nove mesi della delegazione facevano parte Pietro Bartolo Elisabetta quel mini Alessandra Moretti e Pierfrancesco Majorino che abbiamo al telefono che ringraziamo allora
Prima di tutto dove siete stati esattamente quali aree avete visitato
Abbiamo vinto bosniaco atipia cioè il
L'area importanti Camporini Filippo insomma quelle che sono i tratti di rotta balcanica maggiormente dimenticati e che sono nel fine nell'area di confine però calcola
E che le situazioni avete trovato
Abbiamo trovato una situazione che già in parte conoscevamo perché si tratta del nostro secondo diciamo la nostra seconda missione che svolgiamo lì dopo otto nove mesi dalla prima né quindi una situazione
Molto preoccupante sul piano della carenza di una politica tematica
Di accoglienza delle persone accompagnata soprattutto dalla chiusura da parte della parte della frontiera il che crea o imbuto
Che è per certi versi però Paratico con persone che sono in quell'area da diversi mesi in alcuni casi anche da alcuni anni e che tentano poi di superare
Il confine vengono spesso respinte dalla polizia croata
E poi hanno diciamo dicevano dalla nell'aria poi mi h un'accoglienza un'assistenza
Brutto sopra tutto mi sento di dire dell'attivazione di alcune organizzazioni umanitarie locali e anche italiane come la Croce Rossa che opera in Bosnia o
ACLI IPSIA Caritas italiane lombarde ma poi insomma una situazione che
è davvero io credo preoccupante anche per il futuro per questo nuovo inverno che sta arrivando sono giunti questi mi trenta rispetto ad alcuni mesi fa le risorse matrice europea quindi fondo possono potenziare un po'l'accoglienza e l'assistenza
E sono fondi importanti però sinceramente se non cambiano le scelte le politiche il rischio
E che poi si pente di ruotare davvero il mare con un secchiello ma in questi mesi rispetto alla vostra prima missione qua qualcosa è stato fatto
Ma come dicevo sono finalmente
Carpi fondi europei ed è e istinto sono la base assieme a fondi dei singoli Stati membri per ponte ritirare le strutture di accoglienza e assistenza casello che prima non c'era praticamente nulla se non dei
Tendoni tirati su alla bell'e meglio adesso iniziano alle perché conteneva in strutture non ancora
Pienamente operative e nemmeno inaugurate ma insomma potenzialmente
Attive nelle nei prossimi mesi
Però non cambiando nulla sul piano delle regole il rischio coi questi interna che siano
Interventi un po'marginali più incerto ma le autorità locali immagino che ci abbiate parlato come gli hanno colto che cosa mi hanno detto
Ma la nostra relazione con l'autorità locale
Io delle diciamo le comune
Tende che quelle del principe dell'area distrettuale dov'eravamo
Ho sempre un po'
Come dire io l'epica problematica non perché perché CIA quotidiani in modo il ma perché non esistendo imbolsito e con una politica nazionale sull'immigrazione il rischio è che poi dopo non
Diciamo gli interventi locali siano molto ti ti ho capito rimbalzo delle responsabilità
E poi c'è interventi di una popolazione anche affaticata nell'avere tutto il peso dell'assistenza dell'accoglienza io non li posso bio di mare
Il tema è come apriamo dei canali d'accesso legali per fare attivare le persone nella piccola Rita nella legalità ma diciamo cancellando questa per cognata tra i continui i respingimenti che creano illegalità ed emarginazione
Certo e il mi ricordo che il nell'altra missione quella era andate eravate andati fino alla al confine diciamo con la Croazia questa volta avete fatto cosa del genere siete usciti a parlare anche gli Stati anche in Croazia oppure no
No questo non possiamo concentrati sul nord Bosnia
Si assenta per andare a vedere meglio e di più in quanto agli atti più pare a bosniaca sicuramente poi faremo in futuro un'altra missione perché vogliamo comunque continua a monitorare
La situazione
Certo e per quanto riguarda invece le testimonianze che avete raccolto in diciamo così Illy i migranti che Capitini ha incontrato che cosa che cosa raccontano che cosa dicono in generale
Diciamo che da una parte c'è una grande per se verranno come dire inossidabile volontà di arrivare in Europa tenga conto che sono persone che appunto magari stanno lì per metri e metri al freddo e al gelo
Dall'altra c'è spesso una non comprensione
Ad esempio cittadini africani che magari sono lì Tapperi prima rispetta queste settimane quindi sono arrivate in quell'area
Il tempo precedente rispetto all'arrivo il ritorno ai talebani che si domandano perché io europei dicono aiutiamo gli afgani e poi vengono loro afgani fuori dall'Europa
Certo e insomma il problema resta il problema resta politico già lo accennava insomma ci sono stati dell'Unione Europea che vogliano addirittura chiudere con dei muri ma non è che a Brussel si stia muovendo anche
Massicci c'è da Bruxelles in questo caso ci si è mossi con dei fondi no aumentare l'assistenza ma non si riesce a dare vita a un sistema di regole condivido una gestione dei canali d'accesso legali
E io temo che in futuro le cose non cambino perché non mi pare che
Ci sia una volontà maggioritaria noi ovviamente del concitate votare battaglia sul
Grazie torneremo sicuramente a sentirsi Grazia Pierfrancesco Majorino parlamentare europeo del partito democratico che con i colleghi Pietro Bartolo onori Sabetta ugualmente i e Alessandra Moretti è tornato alla fine di ottobre i nel board Herzegovina per verificare le condizioni
Dei migranti che cercano di entrare nell'Unione europea attraverso la rotta balcanica