Incontro di studio "Giovanni Leone Presidente della Repubblica 1971-1978" nel ventesimo anniversario della scomparsa

A inizio all'incontro di studio Giovanni leoni il presidente della Repubblica Milena centosettantuno Mila no e centosettantotto nel ventesimo anniversario della scomparsa
Prende la parola professore Agostino Giovagnoli ordinario di Storia contemporanea presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Signor Presidente della Repubblica
Signora Leone signor de de figli Presidente leone illustri ospiti con grande piacere e un onore per me sarà chiamata oggi a parlare su questa importante figura della storia della Repubblica
Una figura che dobbiamo dire sì è stata poco compresa da molti suoi contemporanei e fatica ancora un po'oggi ad esserlo da parte degli storici
è stato infatti un grande servitore dello Stato che non ha cercato di imporre un suo disegno politico o suoi interessi personali messe ma si è adoperato
Largamente per il bene delle istituzioni e del Paese
Nella sua azione mi sembra di poter rintracciare un'ispirazione costante la Costituzione alla cui stesura ha dato come noto un importante contributo
Letto al mille novecentoquarantasei all'assemblea costituente fece parte della Commissione dei settantacinque della seconda sottocommissione
Nel nei lavori la cui seconda sezione sul potere giudiziario d'un ruolo rilevante qualche membro del comitato di redazione detto dei diciotto inaugura fu relatore per il titolo quarto della parte seconda
Successivamente ha preferito l'attività parlamentare quella professionale a una brillante carriera politica che pure gli sarebbe stato facile percorrere immediatamente
Nel suo diario sugli anni di piombo pubblicato recentemente Andreotti ricorda che negli anni di De Gasperi leone si distinse nettamente da tanti altri perché chiamava per pregare che non si pensasse a Luino per cariche ministeriali Giovanni leone va intensamente assorbito dall'attività parlamentare deputato fin dal mille novecentoquarantotto fu sempre rieletto sino alla nomina a senatore a vita nel mille novecentosessantasette
Distinguendosi per il suo grande impegno nella prima legislatura si attivò per la riforma della legislazione fascista per l'istituzione della corte costituzionale e per l'estensione dei benefici di legge perseguitati per motivi razziali
Nel mille novecentocinquanta Foletto vicepresidente della Camera carica cui fu riconfermato al mille centocinquantatré e nemmeno a centocinquantacinque ne divenne presidente
Facendosi immediatamente apprezzare per un autorevole mediazione che permise l'elezione dei primi componenti della Corte costituzionale
Se Giovanni leone non ha cercato ruoli politici di primo piano a Pau la politica invece ha sentito il bisogno di a valersi della sua opera
Comincia infatti acta chiamarlo in momenti di crisi di fronte a problemi che partiti non era in grado di risolvere a partire dal mille novecentosessanta quando si aprì una crisi di governo senza sbocchi perché le forze politiche in primo luogo il suo partito non riusciva a decidere sull'apertura a sinistra nei confronti dei socialisti
Io ne ricevette un mandato esplorativo e convinsi dirigenti del suo partito convergere unitariamente sulla figura di prestigio Attilio Piccioni ma questi rifiutò
E con Tambroni votato anche con i voti missini si aprì la strada una pericolosa iniziativa neo fascista
Moro ha definito quella crisi la più grave della storia politica repubblicana in cui la democrazia in Italia corse il suo maggiore pericolo
Rione può intervenne nuovamente nel corso di quella crisi dopo gli scontri di piazza Genova i morti di Reggio Emilia
Associandosi all'appello lanciato dal presidente del Senato Merzagora per una tregua politica e per la pacificazione degli anni quell'appello avvio le spese la fine l'infelice tentativo di Tambroni la formazione di un governo di convergenze democratiche con una larga base parlamentare
Nel mille novecentosessantatré venne poi chiamato a formare un governo di transizione dopo il fallimento delle trattative tra democristiani socialisti la stampa parlò come noto di governo balneare
Ma l'incarico assunto del leone per spirito di servizio e per l'importante funzione di permettere la formazione del primo governo Moro di centrosinistra organico di lì a pochi mesi
Nel mille centosessantotto fu nuovamente chiamato a guidare un governo di decantazione che permise il ritorno al centro sinistra nel mille novecentosettanta invece fu protagonista di una cruciale mediazione parlamentare sulla questione del divorzio
Che rischiava di contrapporre radicalmente gli alleati di governo il senso della laicità dello stato d'animo stato in quell'occasione riscosse un sentito apprezzamento da parte di tutti
Anche in questi passaggi come durante la sua presidenza come accennato
Le le volesse ispirato non solo alla lettera manca lo spirito della Costituzione
Lo mostrano la sua difesa dell'antifascismo e la fedeltà alla democrazia che si esprimeva allora più ancora che oggi nel nella forma della democrazia dei partiti
Del fascismo Giovanni Leone aveva fatto esperienza fin da giovanissimo quando fu incendiata dai fascisti l'asse del Partito Popolare di Pomigliano d'Arco di cui suo padre Mauro e la segretaria
A seguito di tale episodio la sua famiglia si trasferì a Napoli
Scoppiata la guerra fu assegnato al tribunale militare di Napoli e si adoperò per liberare prigionieri politici a rischio di subire le vendette di tedeschi e fascisti
Tale azione gli fu riconosciuta con l'encomio solenne si è buttata lì dal Ministro della Difesa nel mille novecentonovantotto
I presenti le scusate Giovanni leone si è poi richiamato all'antifascismo fin dall'inizio della sua presidenza
Tre voti che lo lesso nel mille novecentosettantuno ci furono probabilmente alcuni voti missini e perciò ancora più significativo che nel discorso di insediamento si sia richiamato esplicitamente alla resistenza e abbia preso una netta posizione antifascista
Noi italiani afferma in quell'occasione dobbiamo riconoscerci nella Costituzione che trasse ispirazione contenuto dalla Resistenza
Espressione della ribellione alla dittatura e all'asservimento straniero
Nel mille novecentosettantatré denuncia i rischi di un ritorno del fascismo una tentazione disse che si riaffaccia sovente nella storia dei popoli quando i problemi della società urgono e diventano incalzanti
Nel trentesimo anniversario della Liberazione si ricorda si recò a visiera San Sabba e nel corso dell'anno visto ben dieci località italiane sedi di episodi drammatici della Resistenza
Questi interventi venti ebbero un importante significato
Nel contesto di quegli anni segnato come sappiamo dalla strategia della tensione che manifestò tutta la sua pericolosità con le bombe di Piazza della Loggia dell'Italicus
Mentre la classe politica ed è impegnata in una difficile opera per sradicare definitivamente le complicità con il fascismo ancora presenti in alcuni apparati dello Stato
L'altra finalità che aspirato il suo rapporto con la politica Stato come già detto il convinto sostegno alla democrazia dei partiti
Chiamato in momenti di crisi del sistema di questi del sistema dei partiti non ha mai approfittato delle loro difficoltà e ha sempre operato per riavviare una normale dialettica democratica
Anche per questo fin dal mille mille novecentosessantadue si comincia a pensarlo come possibile candidato alla Presidenza della Repubblica in quell'occasione fu Togliatti affari insomma
Emilio centosessantaquattro venne designato ufficialmente dei gruppi parlamentari della democrazia cristiana
Iniezioni per segnate dalla contrastata candidatura di Fanfani e che si conclusero con la designazione di Saragat
Nel mille novecentosettantuno vende invece eletto presidente ma alla fine di un estenuante serie di votazioni che abbiano visto contrapposte le candidature dimore di Fanfani espressive
Di una democrazia cristiana divisa sulla questione comunista sono tutte vicende che mostrano in un modo o nell'altro la grande fiducia della classe politica nel nei suoi confronti
La sua lealtà nei confronti della democrazia italiana e le sue istituzioni non è stata forse ripagata con la riconoscenza che gli sarebbe stata dovuta
Le une soffrì molto per la condizione personale e politica di uomo solo che è propria del Presidente della Repubblica come emerge ampiamente dalle sue memorie ancora inedite e assai interessanti
Tuttavia non cavalcò mai la critica alla partitocrazia per rafforzare la sua posizione
Resto sempre rigorosamente fedele anche costo pagare i prezzi elevati sul piano personale
Ai limiti del ruolo presidenziale che egli stesso sottolineo nel suo discorso d'insediamento volle evitare ha scritto un ruolo interventista che considerava improprio per un presidente della Repubblica parlamentare non volevo
In inaugurare una repubblica presidenziale
Un forte rigore istituzionale caratterizzò anche al la sua gestione delle crisi di governo che non lo misero fin dall'inizio di fronte a scelte facili
Ghioni incluse le consultazioni per la formazione di nuovi governi presidenti e segretari di partito
Per sincerarsi fino in fondo della reale volontà delle forze politiche ciò non gli impedì più di procedere con consultazioni lampo come diceva la stampa dell'epoca quando la situazione politica era già chiara e non richiedeva ulteriori approfondimenti
Il primo scioglimento anticipato delle Camere fu dell'UI deciso con grande sofferenza e solo perché le richieste scritte e solo perché furono richiesti fu richiesta con lo scioglimento esplicitamente dalle forze politiche
Come presidente cercò sempre di favorire l'intesa fra i più ospiti per formare il governo anche concedendo loro tempi supplementari se necessario come quando conferì un mandato esplorativo dal presidente del Senato spagnoli
Non fu però sempre supino alla volontà delle forze politiche
E per esempio respinse le dimissioni di Rumor nel giugno mille novecentosettantaquattro malgrado il forte parere contrario delle stesso Romo di Fanfani e degli altri leader del suo partito
Nella storia della sua presidenza
Come è noto il mille novecentosettantacinque costing costituì uno spartiacque tra due fasi diverse
Sì Presidente leone successivamente ricordato che in quell'anno il Paese è in subbuglio il terrorismo cominciava a diventare sempre più minaccioso la crisi economica dopo lo shock petrolifero di due anni prima sembrava inarrestabile sono parole sue
Che ho tratto dalle sue memorie a preoccuparlo erano scioperi continui anche settori pubblici essenziali e il comportamento dei sindacati che giudicava poco responsabile
Davanti a forme di protesta diffuse talvolta selvagge è un arbitrio dilagante in conto incontrollato ancora parole sue
Gli sembrò prevalesse un atteggiamento di resa nella classe politica
Comincio faccia sentire in modo sempre più acuto il contrasto fra due doveri DiVersi che scaturivano però entrambi dall'ufficio che ricopriva da un lato la discrezione assoluta che si dà sempre imposto fin dall'inizio come impegno morale e istituzionale dall'altra
Cito il dovere di dire la mia sulla situazione che si andava scomponendo prevalse la preoccupazione per la situazione
Forse aggiunto mille usi di poterla la situazione in qualche modo ricomporre
In tale contesto si colloca il messaggio alle Camere le mie idee erano chiare molta parte della crisi era da ricondursi al pessimo funzionamento delle istituzioni
Il messaggio non concordato con nessuno rappresentò per lui una sfida la sensibilità dei partiti ha scritto di fronte ai gravi problemi del Paese non la concepiti con un atto presidenzialista
Non solo infatti rientrava delle prerogative del capo dello stato riconosciuto della Costituzione ma soprattutto si rivolgeva al parlamento e partiti sollecitandone e non limitandone l'azione come ha scritto leopoldo Lia era un invito alla solidarietà delle parti politiche tanto se della maggioranza quanto dell'opposizione
Un invito insomma torna alle parole di Lione al nuovo patto costituzionale che impegnasse i partiti a rinnovare le istituzioni
Come noto il messaggio presidenziale Fo colto con fendenti freddezza e circondato da silenzio
Non ci fu neanche un dibattito parlamentare
Gli onesti e poi chiesto se si fosse verificato allora una frattura fra il capo dello Stato il Parlamento in specie con il partito che lo aveva espresso ma più probabilmente aggiunto nella sua memoria
Prevalse dei partiti la coscienza dell'impotenza ad affrontare problemi urgenti e gravi
Ed è probabilmente il giudizio giusto
Dare richiamare anche in sede storica al di là del conflitto istituzionale infatti il silenzio del Parlamento su quel messaggio mosso soprattutto la debolezza delle forze politiche
E la loro difficoltà ad affrontare i problemi indicati dal presidente in particolare quelli relativi agli articoli trentanove e quaranta della Costituzione
Il messaggio costituì indubbiamente uno dei primi segnali importanti della centralità della questione istituzionale per l'autorevolezza
Dico di colui che lo aveva inviato ma anche per l'involontaria risonanza che proprio il silenzio dei partiti Fini per Confedilizia
La situazione politica precipitò com'è noto con l'articolo con cui il segretario socialista De Martino il tutto un dicembre mille novecentosettantacinque dichiaro conclusa l'esperienza di centro sinistra
è significativo che Leone abbia compreso immediatamente la gravità di quello scritto
E per i evitare l'irreparabile Chiesa Moro allora presidente del Consiglio diventare un chiarimento con De Martino mammo fu irremovibile
L'undici febbraio mille novecentosettantasei scoppiò lo scandalo la Kid e le une sollecito alla commissione inquirente perché indaga asse sulle sue responsabilità il gesto fu molto apprezzato
Tra gli altri anche da Nenni che però si chiese se non fosse opportuno del presidente desse le dimissioni mentre si svolgevano tali indagini
Ma un simile gesto affermavano molti giuristi autorevoli confliggeva con la responsabilità preminente di garantire al Paese un riferimento sicuro in una crisi politica molto grave
Leone era consapevole della gravità di questa crisi e temette che una vittoria elettorale del Partito comunista potesse imporre scelte inconciliabili con la Coop collocazione atlantica dell'Italia
Ciò nonostante accettò di sciogliere le Camere come gli veniva richiesto
L'elezione del venti giugno mille novecentosettantasei si conclusero come noto con due vincitori e leone assecondò la formazione di un governo di solidarietà nazionale con l'astensione dei comunisti
Come altri leader delle movenze cristiana anche lui interpretò la solidarietà nazionale con una sola lezione provvisoria ma necessaria
Per gestire l'emergenza economica e terroristica
è utile a congelare problemi politici di cui non era allora possibile una soluzione immediata
L'ultima fase della sua presidenza è iniziata con il sequestro di Aldo Moro
Da più parti si è parlato di un silenzio del Presidente mai realtà egli partecipò intensamente a quella tragica vicenda purtroppo hanno sì fin dall'inizio in una posizione difficile
A cominciare le conseguenze della singolare proposta avanzata dalla stampa che il Presidente si dimettesse e che il Parlamento leggesse Morozzo posto
Di lui si è detto che durante il sequestro Moro tenne sempre la penna in mano pronto a firmare un atto di clemenza per favorire la liberazione del prigioniero
Lei stesso ha scritto io appartenevo al partito dei non intransigenti a certe condizioni la liberazione di Moro doveva essere tentate
Il suo atteggiamento tuttavia fu più complessa di come potrebbe sembrare gli uni infatti ha sempre avuto una posizione di grande fermezza nei confronti del terrorismo
E già durante il caso Sossi telefono al procuratore generale Coco sostenendolo nella difficile decisione di impedire la libertà provvisoria concessa dalla Corte d'appello di Genova e componenti della banda ventidue ottobre in una sorta di scambio per la liberazione del magistrato
Anche dopo il rapimento di Moro devono espresse la convinzione che le istituzioni dovessero assumere una linea di fermezza
Si dichiarò parole sue disponibili a un intervento in questo senso appunto a sostegno della fermezza ma aggiunge si ritenne diversamente in sede di governo non fu dunque l'UI a decidere di non pronunciarsi a scegliere cioè la strada del silenzio che poi è stata in qualche modo rimproverato
Contemporaneamente leone si adoperò perché si cercasse una via per la liberazione dell'ostaggio fu molto contrariato da quello che ha definito un'imposizione della linea dura sul caso Moro da parte del Partito comunista la democrazia cristiana
E infatti convinto che a differenza del Governo il partito di cui Moro era presidente avrebbe potuto e essere o quantomeno mostrarsi meno intransigente
All'indomani della strage di via Fani ha scritto nel suo memoria rimproverò Zaccagnini per la drastica decisione della DC che sembrava identica persino nelle formulazioni a quella voluta da Berlinguer pur preoccupato di non compiere passi che favorisce involontariamente le Brigate Rosse cercò con il ministro Bonifacci d'individuare terroristi cui potesse essere concesso la grazia ma questi terroristi non vennero individuati che a cui fosse possibile concedere la grazia durante i cinquantacinque giorni si tenga in contatto con la famiglia Moro e con Craxi attraverso Vassalli le cui proposte però pro risultarono anche se impraticabili
Diede anche la sua disponibilità disponibilità ad attivare un colloquio con i rapitori
Per trovare soluzioni compatibili con il prestigio dello Stato ma ha scritto contrariamente a casi precedenti non c'era nulla che si chiedesse a me
E dunque il suo vivo desiderio di adoperarsi per la liberazione di Moro non trova modo esprimersi concretamente come si vede le ragioni del suo apparente silenzio furono molte e complesse e non dipese in gran parte dalla sua volontà giungo infine verso la conclusione
Affrontando anche necessariamente il tema delle sue dimissioni
Dopo la morte di Moro si creò il clima poco un clima politico molto teso e in questo clima maturarono appunto le sue dimissioni
E primi di giugno del mille novecentosettantotto raggiunse il suo culmine la campagna scandalistica che nei mesi precedenti aveva portato alla pubblicazione del libro di Camilla Cederna quindi ha in parte del materiale accusatorio era stato fornito in realtà da Mino Pecorelli
Quella precedente alla sua famiglia erano in realtà accuse infondate come poi hanno riconosciuto tardivamente anche Marco Pannella ed Emma Bonino
Gli attacchi da stampa non avrebbero da soli potuto portare le sue dimissioni se i partiti avessero continuato difensivo
Ma segni di cedimento comincia ad arrivare un po'da tutti da tutte le parti compresi i socialisti repubblicani per quei giorni leaders della democrazia cristiana ritenne che si potesse resistere alla campagna dell'Espresso compreso Andreotti che però dissuase Leone dall'intervenire pubblicamente
A sua difesa giustificando appunto lì afferma come dire motivando l'infondatezza delle accuse
Il nove giugno Emma Bonino denuncia il presidente per frode fiscale mentre altre accuse riguardavano il suo viaggio in Arabia Saudita
Il Quirinale reagì con due comunicati ma Andreotti al presidente del Consiglio continuo a ritenere inopportuno che leone scendesse in piazza in prima persona
Segnali sempre più inquietanti per leone cominciano a venire dal Partito comunista e quindici giugno questo partito per anni gli preannunciò una richiesta di dimissioni e questi tassi dalle stesso giorno dell'assegno
Molte testimonianze indicono decisione comunista la spinta finale per le dimissioni
E difficoltà con una accumulate dal dal dal pc per la vicenda Moro si accrebbero a seguito del referendum in cui molti italiani mostravano la loro contrarietà alla legge Reale e al finanziamento pubblico dei partiti
Secondo leone come ha scritto nella memoria a Botteghe Oscure belle Guarin controllore una crescente opposizione fra azionisti Ca'e alla fine i comunisti videro nelle sue dimissioni un modo per dare un segnale di moralizzazione gradito l'opinione pubblica
Ad accelerare la richiesta comuniste fu il testo di un'intervista preparata lo stesso leone per risponde pubblicamente le accuse rivolte contro di lui
Il ma i comunisti non volevano difendere pubblicamente Leone in un dibattito parlante dare che lei intervista avrebbe reso probabilmente inevitabile e perciò questo dibattito si sarebbe probabilmente concluso con un voto contrario al Presidente della Repubblica
Dopo tale decisione da parte del Partito comunista anche nella democrazia cristiana si ritenne che fossero preferibile dimissioni senza dibattito in Parlamento come noto Andreotti Zaccagnini è salito al Quirinale e mi informano il presidente dunque i comunisti non ritenevano fondate le accuse a Leone ma non ebbero la forza di contrastarlo
Le difficoltà di partiti vennero così scaricate sul Presidente della Repubblica ma questa scelta mosto ancora una volta la loro debolezza e costituì anche una loro sconfitta
Una campagna di stampa dalle matrici oscure finì per prevalere sulle dinamiche della politica democratica sulla forza dell'istituzione sui diritti delle persone
Nel caso di leoni insomma sì Velezzo quel processo nelle piazze in questo caso piazze mediatiche che Moro aveva cercato di scongiurare con la sua appassionata difesa parlamentare di cui è Tanase sempre per la vicenda Matteo nel messaggio televisivo con cui annunciò le sue dimissioni presente a Repubblica dichiarò di aver servito il Paese con correttezza costituzionale e con dignità morale
Ma rinuncio di fatto ancora una volta per spirito di servizio a far valere pubblicamente le sue ragioni
La sua parabola mostra che la teoria spesso evocata dei poteri e fisarmonica il presidente repubblicano spiega tutto
Nel suo caso infatti non si è verificata un'espansione dei poteri presenziò presidenziali
In corrispondenza momenti di debolezza del sistema dei partiti Giovanni leone non ha seguito questa regola per la sua volontà costante di sostenere la democrazia in Italia anche a costo di grandi sacrifici personali grazie
Tranne l'acqua no no il dottor Gianni Letta
Signor presidente Donna vittoria carissimi Mauro Paolo e Giancarlo
Io debbo chiedere scusa ma non sono uno storico e quindi non può troppo seguire nell'itinerario che con il metodo della cura dello studioso ha tracciato sin qui il professor Giovagnoli
La mia sarà solo una testimonianza
E siccome per il rispetto che si deve al Capo dello Stato perde
L'immediatezza e la spontaneità della oralità e ho dovuto scrive e sarò costretto a leggere ho cercato di arricchire almeno nel testo scritto questa mia testimonianza
Con di giudizi commenti le impressioni di tanti personaggi che l'hanno conosciuto bene come me ma che sono molto più autorevole di me colleghi dell'università e della politica
La mia rimane però una semplice testimonianza sincera affettuosa e grazia
Quella di chi ha avuto la fortuna di incontrare il professor Leone quando ragazzo studente alla Sapienza
Ne frequentava le lezioni
Ma anche di seguirlo per lei ha nelle Aule giudiziarie dove il professor Leone di fatto continuava a fare lezione per chi come me sognava di fare l'avvocato
E poi di ritrovarlo da giornalisti e di poterlo seguire in tutta la sua avventura politico istituzionale che come avete sentito è stata ricca e fatta di tante prestigiosissimi tappe che vedendolo prima da lontano poi da vicino fino a guadagnare una confidenza
Che debbo solo la sua benevolenza e alla sua generosità
Ma che mi consenti anche negli anni amari dopo le dimissioni gli anni difficili e tesi delle rughe di essere tra i pochi pochissimi ammessi a rompere
La solitudine e l'isolamento nel quale Presidente leone sì era autonomamente condannato
La vicenda politica di Giovanni leone l'avete appena sentito ricordare e così ricca di tappe importanti di ruoli di incarico che ha finito per oscurare la sua quindi la sua naturale la sua natura vorrei dire che era quella invece del giurista dello studioso del professore dell'avvocato
Perché quello era soprattutto Giovanni leone e a quell'ora mai rinunciato ha sempre fatto il professore ha sempre fatto l'avvocato negli anni delle rughe riprese i suoi studi dopo l'interruzione del Quirinale
E continua a scrivere oltre alle memorie
Di procedura penale e di diritto penale
Era arrivato alla Sapienza del cinquantasei veniva dall'Università di Bari dove aveva come assistente Aldo Moro e lì alla Sapienza anch'io ho frequentato le sue lezioni una gioia quelle lezioni un compendio di saggezza e di umanità che consentivano di imparare senza fatica
Era pieno era piano il suolo Clio chiarissimo il pensiero lineare rigoroso il ragionamento
Affascinante il modo di esporre colto elegante ma semplice e il resto Fassino facilmente accessibile
Per la concretezza e l'attualità degli esempi con i quali richiamava l'attenzione dei visti gli studenti per poterne sollecitare la riflessione
Non si perdeva nelle astrazioni della teoria pura avalla sapeva come diceva sminuzzare per farla capire e per farci sentire agli allievi i valori e i principi che sostengono le norme aiutava certamente il tono bonario la manifesta cordialità verso gli studenti l'inflessione del linguaggio o quelle espressioni tipicamente napoletano che lo rendevano istintivamente simpatico o l'ironia dicesse memorabili battute capaci di illuminare da sole
Un concetto una situazione non era mai noiosa la sua lezione
Ma Luigi diceva ai suoi studenti lo ha detto anche a me
La mia preoccupazione
E di svegliare leve nelle vostre intelligenze nelle vostre coscienze
L'amore per lo studio del processo penale che ricordatevelo sempre esprime la misura della civiltà di un popolo se è vero come proclamava un grande teorico della democrazia il Tocqueville
Che la salvezza della libertà del cittadino nel processo penale
Lì a lezione dal professor Leone anch'io ho imparato i fondamenti è la regola del processo penale e le ragioni di quelle regole
Lui ho imparato la parità tra accusa e difesa e la funzione del giudice terzo al di sopra delle parti che deve intervenire per esprimere con serenità e con imparzialità la volontà della legge
L'occhio di approfondite poi su quel manuale sul quale si sono formate diverse generazioni molte generazioni che ancora e in uso in alcune università
Del resto l'aveva ben capito la Commissione che lo mise in cattedra giovanissimo a ventisette anni e che era presieduta da la massima autorità del diritto penale dell'epoca il professor Manzini e che si avvaleva anche come relatore del professore Alfredo De Marsico altro mostro sacro dell'avvocatura
La relazione che nel mille novecentotrentasei qui nel testo scritto c'è un errore un refuso
Chi gli assegnava la cattedra così inizia la sua relazione
La commissione è unanime nel riconoscere che questo candidato si stacca nettamente da tutti gli altri per ognuna delle doti che si richiedono in chi aspira all'insegnamento universitario
Agilità ed acutezza di ingegno attitudine all'indagine e al coordinamento sicurezza nella visione ed impostazione dei problemi capacità di selezione dei dati dottrinali e giurisprudenziali
Operosità nella ricerca
Equilibrio nelle soluzioni
La sua produzione scientifica e già copiosa a ventisette anni tutto vero così lo descrivono i suoi esaminatori ma così lo ricordano i suoi studenti
Sentite il primo incontro ravvicinato io lo ebbi alla fine del corso per l'esame
Avevo cominciato come d'abitudine con un suo assistente che poi a un certo punto chiamò il professore per la domanda finale e proprio lui Giovanni leone mi fece l'ultima domanda con quella Solaria
Umanissima Coupé la sua bontà naturale tutta napoletana
Biglietti trenta e lode e mi fece i complimenti potete immaginare come quel segno fosse rimasto nel mio cuore non è il mio ricordo sempre
Ma non era un'eccezione era così con tutti i suoi studenti sentite come lo ricorda uno studente che grazie a quell'insegnamento
Ha fatto poi molta strada sulla via del diritto fino a diventare presidente della Corte costituzionale Francesco Paolo Casavola
Che aveva seguito le lezioni qualche anno prima di me a Napoli quando Leone insegnava quelle università
Lo ascoltavamo lumi sulla cattedra non sui banchi rapiti la chiarezza dell'esposizione orale di quella scritta dimostravano la limpidezza della sua intelligenza argomentare anzi e poi avvertivamo noi studenti
Abituati a insegnamenti di prevalente orientamento dogmatico un'insolita attenzione alla concretezza degli affetti delle norme del processo penale sullo statuto del cittadino in un regime di democrazia
E Casavola ricorda anche che fu Giovanni leone a chiedere che si sostituisse l'espressione potere giudiziario con quella ordine giudiziario non per una questione soltanto terminologica ma perché ordine non promuoveva il giudiziario ad essere paritario rispetto al legislativo e all'esecutivo è un esempio
Tra i tanti di quella fedeltà alla Costituzione che poco fa ha ricordato il professore Giovagnoli ma anche uno dei tanti temi trattati nella sua ricchissima infinita elaborazione dottrinale
Giovanni Conso che curò il volume degli scritti in onore che fu pubblicato soltanto nel due mila e tre a un anno dalla scomparsa per quella che lui definisce la ritrosia divenuta Scherrer negli ultimi anni a voler celebrare il suo intenso operato di giurista e di legislatore ha scritto
Ciò che Giovanni leone ha dato alla procedura penale o per meglio dire al diritto processuale penale
E stato tale tanto da rendere inadeguato qualunque tentativo di fornirne una sintesi sia pure solo per grandi linee
Le stesse cose hanno detto in tanti ce ne ampia traccia nel testo scritto crea inviato al signor Presidente
Dove tra gli altri ho citato giudizi molto lusinghieri e motivati di un altro presidente della Corte Costituzionale Marcello Gallo di Giuliano Vassalli che fu ministro della giustizia del professor siracusano e di altri ma le ore quelle cose le cose che scriveva
E che studiava
Li conosceva direttamente e lei verificava di continuo nei tribunali di tutta Italia
Perché la pratica forense la professione dell'avvocatura non l'ha mai abbandonata lo faceva soltanto in funzione di quegli incarichi di governo ma poi ha riprendeva e poi la interruppe ovviamente quando arrivo al quirinale faceva l'avvocato con la stessa passione lo stesso impegno la stessa dedizione con cui e faceva l'insegnante del docente
E con gli stessi strumenti logico giuridici culturali e anche oratori
La sua eloquenza era colta raffinata semplice come raccomandava Hristo utile ma ricca di quella per spiccioli tasse che Quintiliano riteneva essere la prima e più importante delle virtù per un oratore
Era chiaro profondo brillante e napoletana mentre simpatico
Giuseppe De Luca che ha insegnato per molti anni diritto operare la sapienza e che è stato un grande grandissimo avvocato così parla del suo più illustre collega
In Giovanni leone si realizzava una simbiosi quasi una identificazione del giurista con l'avvocato
Di guisa che rende difficile stabilire se all'avvocato sovrasta se il giurista o se il giurista attraverso l'esercizio dell'avvocatura si trasformasse nella trasfigurazione dell'esperienza vivente del diritto
E poi dice se dovessimo fare una classifica degli stili oratori direi che Giovanni leone come Emanuele Orlando Vittorio Emanuele Orlando appartiene al genus dei parlatori d'impeto
Ed è affascinante l'analisi che il professor De Luca fa della oratoria forense
Di Giovanni Leone forse ereditata dal suo maestro Enrico De Nicola la troverete nel testo ma rimane nel ricordo e nel cuore di chi come me
Che sognava di fare l'avvocato l'ha sentito qualche volta più di una volta parlare in Corte d'Assise
Perché nelle aule di giustizia Leone ha maturato e affinato le sue teorie e lì le ha sottoposte di continuo quasi sperimentalmente alla verifica dell'esperienza
Per offrirle alla scienza giuridica attraverso i libri tanti ma anche al dibattito
Politico oltre che scientifico e alle istituzioni al governo e al Parlamento perché anche in Parlamento dei lunghi anni che ha ricordato il professor Giovagnoli non ha mai rinunciato alla sua vocazione primaria
Mettendo a disposizione la sua e straordinaria competenza giuridica per i problemi della giustizia italiana dapprima per adeguare il codice del mille novecentotrenta il famoso Codice Rocco ai principi della Costituzione repubblicana e poi a partire dagli anni sessanta per elaborare né uno veramente nuovo che fosse in linea con i precetti di una moderna democrazia
Fu il suo il primo disegno di legge per il nuovo Codice
Primo atto del suo primo governo il dieci ottobre del mille novecentosettantatré testo e relazioni scritti personalmente dei Daloui disse Giuliano Vassalli di suo pugno
E quando nel mille novecentottantasei vide profilarsi una riforma del processo penale che giudicava inadeguata e anzi pericolosa non esitò a dare battaglia ormai i senatori di diritto entrò in Commissione giustizia
Con l'umiltà dei peones essenza perdere una seduta si applicò per i mesi a dimostrare i limiti le lacune i pericoli di quella riforma una battaglia coraggiosa solitaria va perduta
Ma Leone non si arrese e approvata la riforma si impegnò con altrettanta foga a chiederne il rinvio allora nessuno gli deferenza
Ma tutti furono costretti poi a dargli ragione quando il Codice entrato in vigore mostro che quelle disfunzioni qui rischi quei pericoli denunciati da leone non erano immaginari
E tanti furono costretti a riconoscerlo primo fra tutti fu il Presidente Cossiga allora presidente della Repubblica che così scrisse
Da membro vitalizio del Senato egli l'unico compresi i pericoli insiti nel sistema di giustizia penale che essi vollero introdurre con il nuovo codice di procedura
Senza che preventivamente si fosse modificato anche l'ordinamento giudiziario e lo stesso ordinamento del Consiglio superiore della magistratura
Ma vanno fu il suo appello a rinviare l'entrata in vigore del nuovo Codice
Che sia io quale Presidente della Repubblica sia Giuliano Vassalli quali ministro della giustizia tutti e due innamorati del rito accusatorio fummo sordi al suo accorato appello
La lezione dell'imparzialità del giudice il Presidente leone
Giudice terzo tra accusa e difesa l'ha applicata splendidamente anche in politica quando ha esercitato in maniera esemplare le funzioni di presidente della Camera
Al di sopra delle parti maggioranza e opposizione come tutti gli hanno sempre universalmente riconosciuto Indro Montanelli scrisse
Che esse leone andasse a vedere una partita di calcio non ti farebbe per una squadra o per l'altra ma ti farebbe per l'arbitro
E l'arbitro ha sempre fatto costi le signorile e bonario ma fermo e intransigente vigile arguto
Fu un esempio di equilibrio e di imparzialità capace anche di frenare istintiva passionalità partenopea
E di stemperare i momenti di tensione magari con l'aiuto di una di quelle proverbiali battute che trasformavano d'incanto uno scontro in un sorriso
Sopra le parti sempre senza venir meno mai a quel principio di imparzialità assoluta e rigorosa al quale si è sempre attenuto anche costo di danneggiare se stesso ricordato poco fa il professor Giovagnoli che nel mille novecentosessantadue
Dopo il duello se iniziare gatte permessi alla Presidenza della Repubblica Moro penso a Leone e Togliatti andò da leone ad offrirgli il l'appoggio del Partito comunista
Ma chiese che leone rinviasse la seduta per consentire un accordo tra i partiti Cleone disse
Spetta a me rinviare la seduta se lo facessi per far fare l'accordo sul mio nome compiere i un atto illecito sarebbe conflitto di interesse recinto di rinviare la seduta Elli annunciò all'elezione al Quirinale
Alla stessa maniera e seguendo gli stessi principi in momenti difficili accettò l'avete sentito ricordare del personaggio degli oli di fare quei governi che la cronaca politica dell'epoca dell'epoca definì balneari e che erano invece come avete sentito momenti importantissimi per consentire il chiarimento tra le forze politiche e garantire la stabilità della Repubblica
E lui lo ha fatto sempre con grandissima umiltà pronto a rinunciare alla presidenza dalla Camera
Più comoda certamente perché sapeva esercitare in maniera straordinaria l'arte della mediazione più alta
Che non è compromesso ma sintesi di idee di esigenze di interessi puramente legittimi parimente legittimi necessaria per assicurare la stabilità del Paese e il funzionamento delle istituzioni democratiche
Fu un grande servigio riso alla democrazia ancora una volta dal Presidente leone e Lou Reed da buon napoletano non se la prendeva nemmeno per quelle definizioni sprezzanti governo balneare sulle quali rideva per primo
Lo stesso stile avete sentito ricordare adesso portò al Quirinale quando nel settantuno alla terza candidatura fu eletto presidente della Repubblica il Presidente della Repubblica disse nel discorso inaugurale deve alla Costituzione il complesso dei suoi poteri e l'indicazione dei relativi limiti non spetta alla luce formulare programmi o indicare soluzioni sono molti e autorevoli i costituzionalisti che allora e dopo hanno riconosciuto la sua alla sua presidenza cito che la sua presidenza fu caratterizzata da una linea improntata all'indipendenza dei partiti e al rispetto scrupoloso delle istituzioni
Lo dico avanti a lei signor presidente Mattarella che è maestro in questo e che ci ha dato costantemente una bellissima altissima lezione con il suo magistero durante questo settennato
Il quindici ottobre
Bioko il messaggio alle Camere che il professor Giovagnoli a ricordato e che fu la prima grande delusione del presidente leone perché ha ricordato il professore fu accolto con freddezza
Ne fu data lettura alla Camera e al Senato ma Camera e Senato rinunciarono al dibattito e la stampa non sottolineo perdente l'importanza di quel messaggio che in nome solo di principi giuridici e non politici
Denunciava in anticipo su tutti il cattivo funzionamento delle istituzioni italiane e quindi i pericoli per la nostra democrazia
Solo da ex-presidente molti anni dopo leone scelte di dolersi pubblicamente di quello che era successo decidendo l'atto di Camera e Senato una vera e propria cisti in azione
Forse un solo giornale allora riconobbe sostenne l'importanza di quel messaggio e stigmatizzo quel Silenzio di quell'indifferenza con cui era stato accolto del resto per me era facile perché l'avevo seguito in tanti viaggi in tante udienze in tanti incontri qui al Quirinale lezioso terminato perché allora facevo il giornalista
E in una condizione di di privilegio perché in fondo avevo ereditato dal mio direttore Renato Angiolillo l'amicizia è fortissima che lui aveva per Giovanni leone e la sua famiglia
A casa Angiolillo prima dell'elezione al Quirinale anch'io l'avevo frequentato tante e tante volte vero dalla vittoria e avevo guadagnato grazie alla sua straordinaria generosità apertura una confidenza
Che lui ha voluto mantenere generosamente anche quando fu eletto Presidente della Repubblica tant'è vero che quando nell'aprile del settantatré
Renato Angiolillo improvvisamente per quello che si credeva un ictus perse la parola la prima telefonata io la fece il Presidente leone
E quando qualche mese dopo Angiolillo riprese la parola la sua prima telefonata Puff fu per vittoria e Giovanni ma quando ad agosto del settantatré Angiolillo ce la faccio
Fu naturale per metà piazza di Spagna la casa di Renato andare direttamente a Castelporziano dove il presidente e mi accolse con la sua tradizionale generosità
Per confortarmi ma anche per ascoltare le preoccupazioni fortissime che io vivo per la sopravvivenza di un giornale che era così intimamente legato al suo proprietario e direttore
Perdonatemi questa parentesi troppo personale
Che spero però possano giustificare la mia testimonianza e il privilegio dell'età ho conosciuto leone da ragazzo professore
L'ho trovato presidente ho seguito tutta la sua carriera forse sono l'unico che può testimoniare
Sul Professore sull'avvocato sul presidente della Camera sul Presidente della Repubblica e sul dopo quegli anni difficili perché quando del settantatré lo andai a trovare erano ancora gli anni belli della presidenza Leone la gente gli voleva bene lo apprezzava proprio per quegli aspetti della sua personalità che poi paradossalmente costituirono invece uno dei capi d'accusa
Su cui fu costruita quella campagna che con discrezione ma così efficacemente ha ricordato il professor Giovagnoli
E io
Non mi indugi vero su quel episodio che fu definito il caso leone
Mi limito soltanto a constatare con rammarico e con malinconia
Il conformismo generale della stampa italiana soprattutto accompagnò quella campagna di aggressione condotta privata L'Espresso poi ereticali e poi anche dal partito comunista che portò come avete sentito alle dimissioni di leone
Da quel momento la coscienza dell'ingiustizia subita lo consegnò ad una solitudine estrema che siedono gli abissi della depressione
Portata anche Elsa con estrema dignità
Esemplare pochi ricordano che il suo primo gesto pubblico dopo le dimissioni così sofferte quello di presentarsi alla Camera per votare il mattino dell'otto luglio il suo successore
Non voleva attizzare i fuochi in un Paese che era ancora sconvolto per l'assassinio del presidente Moro
In quegli anni anch'io sono stato testimone
Di quella condizione di quella sofferenza di quello voluto isolamento che me lo ha fatto accostare a Seneca con una ampia citazione
Delle lettere di Seneca a Lucilio che troverete nel suo nel testo ma che qui vi risparmio
L'unica consolazione fu allora per lui
L'assetto familiare la vicinanza di Donna vittoria e di questi figli che furono splendidi figli che mai lo lasciarono solo e li ho visti io colui in quei giorni in quei mesi in quegli anni lunghi sofferti e dolorosi perché mi telefonava verso non voleva vedere nessuno mamme telefonava spesso anche la notte si ricorda una vittoria
E e sono stato tante volte anch'io a trovarlo a le Rughe su quel divano di pelle nera trapuntata nell'ampio studio carico di libri qui c'è tutto quello che è stato scritto di me e contro di me ma qui ci sono tutte le mie opere giuridiche tutte le mie opere giuridiche
E lo diceva con malcelato orgoglio e capitato cioè anche a me di sentire o di raccogliere quegli sfoghi che ha fatto in maniera molto bella
A Piero Chiara
Che Fini alle lunghe per errore racconta Luís nel suo bel libro il caso leone e che fare deroghe è tornato per farsi raccontare quella vicenda Marra dal presidente raccontarla stavolta appunto in quel libro
L'ho citato ampiamente quel libro perché esemplare per la precisione con cui ricostruisce la vicenda con le fonti dell'epoca
Lo storico importante ma anche per la umanità e la Simpatia l'implementativa che aveva stabilito col presidente di io non citerò quindi qui le pagine bellissime di Piero Chiara ma voglio ricordare due bellissime parole
Che dicono tutto l'aspetto e il modo straordinariamente esemplare bello con cui Donna vittoria a Tito il presidente in quegli anni
In una delle pochissime rare interviste che dette dal marito che ha detto
Fu per lui come essere colpito da un fulmine
Non era preparato non poteva esserlo non aveva gli strumenti di difesa tipici dei corrotti che sono sempre pronti a tutto lui invece era del tutto in discesa
Sì cadde in una depressione di cui non si riprese più gli sono stato accanto per altri ventitré anni e con me e con me i miei figli Mauro Paolo e Giancarlo
Ma non era più lui era la testimonianza vivente dolente del sacrificio di una persona troppo perbene
Questo fino al giorno in cui cadde la cortina dell'omertà e fu reso onore alla sua nel sa alla sua correttezza da parte delle tre più alte cariche dello Stato
C'erano quel giorno a Palazzo Giustiniani era il tre novembre del mille novecentonovantotto il Presidente della Repubblica Scalfaro i presidenti del Senato Mancino e il presidente della Camera Violante
Il cd c'ero anch'io accanto al Presidente leone e rientrare a un certo punto Marco Pannella
Andare verso di lui per chiedergli scusa era latore di una lettera aperta firmata con Emma Bonino sentite questa lettera
Le siamo grati il signor Presidente
Per la grande e unica dignità con la quale dopo le sue dimissioni da Presidente della Repubblica
Lei ha vissuto onorato per oltre due decenni la vita istituzionale civile di questo Paese tornando con esemplare discrezione
A essere in primo luogo il grande maestro di diritto di cui l'Italia ha totalmente perso lo stampo
E siamo grati per l'esempio da lei dato di fronte all'ostracismo alla solitudine all'abbandono ed infine le pregheremmo signor Presidente di accogliere l'espressione sincera del nostro rammarico e le nostre scuse
Ci son voluti vent'anni ma alla fine sono arrivate tardi ma gli hanno reso giustizia la provvidenza la quale Giovanni leone si affidava sempre conferiti è sicura
Gli consentì di vivere abbastanza a lungo da vedere e vivere con lucidità e consapevolezza quel momento straordinario
E come evento straordinario fu infatti registrato da tutti i giornali finalmente ma senza l'enfasi dell'entusiasmo con cui invece avevano caratterizzato la campagna scandalistica
Ecco perché mi piace chiudere con una testimonianza controcorrente
Che in fondo riscatta anche il modo con cui la maggior parte della stampa italiana aveva partecipato a quella campagna
è un ritratto intervista
Che Oriana Fallaci dire dico nell'aprile settantatré sull'Europeo
Lei così dura spietata anzi se ne faceva vanto di essere spietata con i potenti intuì invece chi fosse veramente quell'uomo e così lo raccontò i suoi lettori
Ora che ce l'avevo davanti mi chiedevo incredula perché mi piacesse
Il sorriso indulgente bonario
Gli occhietti tener i maliziosi l'assenza di ogni presunzione sì forse era questo e poi io sapevo di fare una cosa crudele lo vedevo alle mie domande vibrava impercettibilmente come se egli infilarsi un ago nel cuore
Però mi rispondeva lo stesso pacato Serena
Non si sottraeva con le ipocrisie le furbizie che impari in politica o facendo l'avvocato non si difendeva nemmeno dietro il suo diritto a tacere se vuole
E ancora
E anche intelligente
Di un'intelligenza libera come un gabbiano miracolosamente scampato alle insidie dei dogmi e del potere laddove maggiore dignità intelligenze l'equilibrio misto a una intuizione fulminea
Senza vantarsi senza lasciarsi capire che ha capito prima di tutti anche umanamente è ricco di finezze sottili eleganze impalpabili
Non a caso e capace di soffrire su ciò che non va e ignora il cinismo
In fondo conclude Oriana è un personaggio ottocentesco sai l'Ottocento napoletano coi suoi romanticismi le sue grandi sensibilità così Oriana Fallaci così piange piace anche a me ricordarlo qui al Quirinale davanti a lei signor presidente e rinnovare proprio qui a Donna vittoria a Mauro a Paolo e a Giancarlo
La mia devozione la mia gratitudine il mio affetto dietro deve l'ho potuto fare con il conforto di tanti più autorevoli pressioni
Creando era la però no il Presidente della Repubblica
Ho servito il Paese con correttezza istituzionale
E dita morale
Con queste parole che abbiamo poc'anzi è già ascoltato
Il presidente La Repubblica Giovanni Leone si congedava dagli italiani alla vigilia del semestre bianco
Che avrebbe preceduto la conclusione del suo mandato
Ennesima testimonianza buono ove ve ne fosse stato bisogno dell'altissima sensibilità istituzionale che per tutta la sua vita ne aveva ispirato le scelte
L'esercizio delle funzioni alle quali venne chiamato apporto ma anche alla definizione di leone uomo solo
Fossero solitudine ecco essenziale alla funzione di presidente della Repubblica
Ma nessun uomo è solo se sceglie di mantenere la sua libertà
Avendo come limite l'obbedienza alla propria coscienza
Sono molto lieto li accoglierà oggi al Quirinale la casa agli italiani la signora vittoria e figli familiari a Presidente leone
Benvenuti
Gli interventi abbiamo ascoltato dal professor Giovagnoli ha dato Torgiano eletta
Hanno messo bene in luce
Caratteri esperienze vicende
Che hanno segnato la vita del professor Giovanni leone
Insigne giurista del Novecento
Per parte mia vorrei fa riferimento alla responsabilità e gli furono affidate dalla Repubblica di momenti difficili
Nella vita di ogni comunità
E quella politica non fa eccezione si manifestano momenti di difficoltà
L'incomprensione di stallo
In cui la nave sembra rifiutarsi proseguire
Le macchine paio smettere di funzionare
Questo naturalmente applicato alla vicenda politica o portare a conseguenze imprevedibili
Entrano in campo allora le forse della saggezza e della conciliazione
Per riannodare il dialogo per far proseguire il cammino per aprire Nuovi Orizzonti
Come non vedere nella figura di Giovanni leone uno di queste forze
Nella sua disponibilità a soccorrere il sistema politico restituzioni che si trovava a servire per superare contrasti per consentire un ordinato democratico funzionamento delle istituzioni
Fu così nel giugno del cinquantatré e sessantatré con un governo di tregua al quale veniva affidato un compito terminato nel contenuto e quindi nel tempo come si dichiarò
In entrambi i casi
Perché avvenne anche nel maggio sessantotto con il secondo governo Leone in entrambi i casi passi nella necessari per consentire una evoluzione del quadro politico
E la prosecuzione ordinata della vita istituzionale del Paese
Non ebbe remore ad abbandonare un ruolo preminente è una responsabilità che pure gli era congeniale quella della guida dell'assemblea di Montecitorio
Per un incarico di Villari importanza marzo esplicitamente di breve durata
Coraggio e generosità quindi nella disponibilità corrispondere all'interesse generale della vita della Repubblica
Alle on air apparteneva la visione di un ordinato sviluppo sociale
O si rileva nel discorso che il presente la repubblica tende a rappresentante regioni il ventiquattro luglio del settantaquattro
Giovanni leone chiamo la situazione raccolta
Per stroncare disse con l'impegno di tutti e con azione chiare rigorosa siamo poco dopo attentato in Piazza della Loggia a Brescia
I tentativi di sovvertimento del nostro libro ordinamento
Il momento è grave proseguire il presidente
Consapevole che occorreva fare nascere la fiducia nel cuore della nostra gente
Indicando la necessità di un'opera di lenta ricucitura del tessuto sociale
Di un impegno operoso umile quotidiano di ognuno
Quello del ricucitura del rammendo è tema che tornerà frequentemente nella platea coordinato da col Gia dei presidenti che si sono succeduti al Quirinale
Anni di piombo vengono definiti quelli se degli anni settanta
Per i tanti episodi terrorismo
E le Hoeness trovo a invocare la necessità di un ordine democratico che fosse il presupposto e il progresso sociale
Come aveva un profondo senso di legalità
Quella che prendo un altro suo intervento alla CIA di Milano nella prima del settantadue
Trova nella Costituzione repubblicana la sua più alta consacrazione e nel diritto la sua espressione riprendeva così il tema della pace sociale richiamate nel suo messaggio al Parlamento in occasione del giuramento da presidente il ventinove dicembre del settantuno cinquant'anni orsono
La pace sociale non significa rinuncia a legittime aspirazioni
E neanche alle spinte e alle sollecitazioni per farle valere
Significa rinuncia al metodo alla violenza e della intolleranza
Per proseguire
Negli strumenti offerti dalla Costituzione c'è spazio per tutte le aspettative
Ma c'è anche il richiamo vigoroso al rispetto delle istituzioni democratiche e alla libertà dell'individuo
Sono parole
Che sono ancora oggi di estrema attualità
Erano anni davvero difficili
Tanto che ritiene dover tornare nuovamente sul tema in occasione della sua vita all'Assemblea della regione Emilia Romagna
Nell'aprile del settantatré
Combattere con fermezza ogni violenza ammonì
La violenza assoluta intollerabile di coloro cioè con azioni nelle quali la viltà e pare alla mancanza di qualunque reale mirano a colpire le istituzioni repubblicane nate dalla Resistenza
La questione della saldatura tra coscienza sociale istituzioni animo il messaggio che rivolto al Parlamento il quindici ottobre settantacinque
Dico abbiamo già ascoltato citazioni e commenti importante
Quel messaggio che venne ritenuto da giuristi autorevoli da studiosi di grande livello uno dei primissimi documenti e sulla questione delle riforme istituzionali
Tra gli altri temi trattati bicameralismo che nel pubblica amministrazione mezzogiorno ciò Prodi complici dei vizi
Le oneri proposte la sollecitazione già sottolineato dal presidente Segni introdurre la non rieleggibilità per il presidente La Repubblica con la conseguente eliminazione del semestre bianco
Il messaggio
Era stato poi proceduto da una conversazione con Michele Tito
Pubblicata sul Corriere la sera nell'agosto precedente in questa l'altro
Leone affrontava la questione europea farebbe poi ho spiccato l'elezione diretta del Parlamento europeo avvenuta realizzata pochi anni or sono dopo
Il presidente respingeva l'idea di una tentazione egemonica dentro la Comunità economica europea per i paesi più forti
Però osservare in merito all'Italia che tuttavia diventa sempre più difficile farà valere le ragioni di un Paese in crisi segnato da un clima di rinuncia
La scelta del suo nome
Quale presidente La Repubblica non giunse certamente inattesa
Come è stato già ricordato già nel sessantadue al momento dell'elezione di Antonio Segni
Come è stato ricordato in tutte queste da ultimo Giorgio Vecchio la voce biografica delicata leone nel volume dei volumi sulle figure dei presidenti
Vuole sottrarsi al tentativo delle opposizioni di sinistra di contrapporre la candidato fiscale della maggioranza parlamentare
Ancora sessantaquattro a sua volta candidato ufficiale al Quirinale a cinquantasei anni
Non esitò rinunciare per favorire la ricomposizione di un quadro politico e Foletto Giuseppe Saragat
Tre anni più tardi fu quest'ultimo a volerlo senatore a vita per aver illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo scientifico e sociale
Senta Leone
Saragat sarebbe fatto ricorso contro l'incarico a formare il governo nel di novecentosessantotto
Le sue qualità del resto erano apparse già manifesta dalla gioventù
E poi sin dall'esercizio del solo il del suo ruolo il giudice militare a Napoli durante la guerra
E ha accennato il professor Giovagnoli
Leone
Docente universitario aveva potuto ricevuto fruire della dispensa dal servizio militare
Ma vi rinunciò e venne chiamato nel ruolo ausiliario della giustizia militare con il grado di tenente colonnello è assegnato al tribunale militare di Napoli
L'encomio solenne tributato lì dal mi sono difesa Beniamino Andreatta soltanto nel novantotto si riferisce al periodo immediatamente successivo all'armistizio
Dell'otto settembre del quarantatré
Con l'occupazione della città da parte dei nazisti
Il carcere di Poggioreale ospitava detenuti per violazione del bando Badoglio per il venticinque luglio del quarantatré
Che vietava le riunioni pubbliche e private
Tra di essi oltre quaranta esponenti comunisti
Il rischio della rappresaglia nazista era altissimo tre detenuti politici
E infatti i tedeschi si recava a Poggioreale per prelevarle e avviarli ai campi di concentramento ma trovano soltanto gli ordini di scarcerazione già eseguiti
Erano stati rilasciati
Perché resistendo alla tentazione darsi alla macchia il sente colonnello Leone
Consapevole dei gravi rischi elaborato con i suoi colleghi una procedura per concede la libertà provvisoria ai detenuti politici liberati tutti tra l'otto e il dieci settembre
Nucleo operativo di quel tribunale militare si sciolse in seguito a quel punto nazifasciste
Giovanni leone trovò riparo a Pomigliano d'Arco luogo natio del padre
Di in quel luogo ricordo in un'intervista al mattino nell'ottobre del novantacinque fu nascosto in chiesa vestito da prete
Dottor Gianni Letta ricordato la relazione della commissione che l'avrebbe nominato professore ordinario in giovanissima età
Agilità e l'acutezza di ingegno attitudine all'indagine e al coordinamento equilibrio nelle soluzioni
Il suo pensiero si consolidò
E si espresse poi l'Assemblea costituente alla quale era stato letto nelle liste della Democrazia Cristiana partito cui aveva aderito
Seguendo le orme del padre che era stato esponente del Partito popolare in Campania
Troviamo resto interventi una acuta sensibilità e temi della libertà del cittadino
Fu con il contributo suo ed io Giuseppe Bettiol che si pervenne alla relazione l'ultimo comma dell'articolo venticinque della Costituzione che recita nessuno può essere sottoposto a misure di sicurezza se non nei casi previsti dalla legge
Ancora sul rispetto della persona umana troviamo l'apporto di leone all'articolo trentadue
Con l'introduzione del principio secondo il quale la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti da rispetto dalla persona umana e trattamenti sanitari obbligatori stabiliti per legge
Commentò Francesco Cossiga
In un volume di studi raccolto da Giovanni Conso
Il tratto distintivo di leone fu la garanzia dei diritti della persona umana
Porre il singolo a riparo dell'arbitro dell'autorità
Nel dibattito della con della Costituente spicca la sua visione in materia di giustizia
Nel dicembre quarantasei della secondo sottocommissione il costituente leone interviene sul rapporto tra riforme legislative e criteri ermeneutici del giudice
Nessuno diceva può rimanere insensibile ai fatti sociali
Ma non bisogna temere la cristallizzazione del giudice occorre invece assolutamente evitare la cristallizzazione della legge
Il giudice non deve essere altro che interprete della legge nel senso più rigoroso e ortodosso esigenze sociali il palpito delle riforme sono fenomeni che debbono trovare al loro ripercussione entro la formula della legge
Onde non Nan necessità di far leggi nuove che rispondendo a queste esigenze adottino formule di maggiore o minore elasticità
Bisogna sempre evitare non largamente o del potere di Imad giudiziario che sarebbe pericoloso
Lione può emotiva le sue preoccupazioni
In Germania proprio con la dittatura nazista si pretese di interpretare la sana coscienza popolare
E si sostenne che il diritto non è scritto nel Codice ma è nella coscienza del popolo tale coscienza però era interpretata diceva leone dal signor e dei suoi accoliti
Sarebbero preziosi anche in questi nostri giorni il suo pensiero i suoi suggerimenti
La presidenza Leone si caratterizzò per un forte richiamo ai valori dell'antifascismo
E per la fedeltà ai valori della Resistenza
In particolare delle istituzioni repubblicane
Di fronte ai tentativi eversivi
Nel corso della cerimonia per il conferimento della Medaglia d'Oro al Valor militare alla Val Sesia per attività partigiana a Varallo nel settembre del settantatré
Non uso mezzi termini
Il fascismo disse costituisce la tentazione che si riaffaccia sovente nella storia dei popoli è un modo per concepire uno Stato forte forte non del consenso popolare né per autorità di legge né per consapevole disciplina ma solo per il modo di conquista d'esercizio del potere
Un metodo di violenza
Il sopraffazione delle libertà delle coscienza del pensiero il soffocamento di ogni voce di pudore pluralismo sociale e politico e quindi accentramento di tutta la responsabilità
Nelle mani un uomo di una ristretta cerchia di uomini è una tentazione che ricorre in talune risolto delle comunità nazionale
Quando i problemi della società tanto più gravi e tra loro angosciosi conto più intenso e ritrova il progresso che dal suo seno li esprime
In correlazione a sperequazioni e mancata risposta alle stanze giustizia urgono per la loro importanza
L'aspirazione all'ordine sottolinea non deve essere appagata annullando o schiacciando la libertà
Abitazione politica condusse
Il Presidente leone come abbiamo detto ascoltato poc'anzi a decidere nel settantadue per la prima volta nella storia della repubblica lo scioglimento anticipato delle Camere
Pochi mesi dopo la sua elezione
Si era dissolta la coalizione che reggeva il governo Colombo e si pervenne dopo le azioni alla formazione di una maggioranza parlamentare neo centrista
Furono anni difficili
Oltre che per la ricordata o fenomeno terroristico per la pesante congiuntura economica e sociale che avrebbe arrestato qualche simili
Veniva definito Indira Col economico italiano
Nel settantasei leone dovette procedere nuovamente allo scioglimento anticipato del Parlamento
Per il venir meno della maggioranza centrosinistra che va sostenuto il quarto governo Moro
Ha fatto irruzione nel frattempo prima negli Stati Uniti il caso Lockheed
La multinazionale accusata di aver pagato ingenti a numerosi governi stranieri
Poi lo scandalo sbarco in Italia
Per la individuazione di Hollande della misteriosa figura di un uomo politico nascosto dietro uno pseudonimo
Venne fatto in maniera ignobile il nome Giovanni leone pur sapendo come fosse del tutto estraneo alla vicenda
Ed è abilissimo stagione i tentativi di delegittimazione che sarebbe culminata Natta che serrate sistemici alla figura del Presidente della Repubblica
Credo sia opportuno significativo
Ricordare che il tema del volo della stampa e dell'informazione in generale ha fatto parte del magistero presidenziale in modo ripetuto
Giovanni leone
Aveva voluto essere presente al congresso della Federazione nazionale della stampa italiana nell'ottobre settantadue
Per testimoniare la sua vicinanza e stima nei confronti degli operatori dell'informazione
Definita la stampa componente essenziale della società democratica non osservava in quell'occasione che la stampa assicura l'espansione della libertà
Sollecita il collegamento della coscienza popolare alle istituzioni
Rende evidenti o quanto meno quando è quando occorre pressanti esigenze sociali presso gli organi che devono soddisfarle rende possibile insomma la partecipazione dei cittadini alla vita dello Stato
Espresse poi in quell'occasione parole che sarebbero apparse profetiche
La stampa e al servizio della verità
Ma sappiamo tutti come questa se inafferrabile
Accontentiamoci allora che la professione giornalistica sia esercitata con l'attenta persino esasperata ricerca del riscontro oggettivo
Con buona fede con la consapevolezza dell'influenza che persino la pubblicazione di una semplice notizia di cronaca o di un commento può esercitare sulla pubblica opinione
E talora sullo sviluppo della società
Per concludere credo che si possa fare caloroso invito ad avere tutto riguardo e la dignità della persona
Che va salvaguardata nella massima misura
Difficile trovare parole più misurate e più umane per descrivere la responsabilità dell'Ovra diffamazione dei giornalisti che dovrebbe essere sempre doverosamente rispettata
Difficile ritrovare una campagna giornalistica scandalistica e inverecondo alcuna quel diretta Conte Presidente leone secondo un modello altre volte registrato
Il rapimento del presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro
Va ricordato poc'anzi professor Giovagnoli vede un Presidente da Repubblica attivo solerte la ricerca di percorsi che consentissero la liberazione dell'ostaggio
La decisione dei terroristi delle Brigate Rosse di assassinarlo pose fine a ogni iniziativa
E divisioni Presidente leone da lì a poco avrebbero aperto un'altra pagina nera Strada Repubblica della quale a buon titolo sicura tra i fondatori e protagonisti
Credo che sia giusto rifarsi per concludere al suo discorso d'insediamento come presidente della Camera
Nel cinquantacinque quando succedette tra quelli Montecitorio al mio presidente La Repubblica Giovanni Gronchi
A schermo nell'esercizio del mio mandato per mandato affidatomi non va be'dirò che alla mia coscienza
Nel corso del suo lungo impegno e tanti modi vertice delle nostre istituzioni è sempre stato questo il criterio delle sue scelte e la repubblica Rancan a venti anni dalla sua morte lo ricorda con riconoscenza