Donne uccise dagli uomini: i numeri di una strage. Dove sbagliamo?

Direi che ci siamo intanto grazie grazie davvero a tutti grazie a tutte le intervenute gli intervenuti abbiamo dovuto scegliere di allargare quindi ringrazio innanzitutto il la disponibilità degli uffici del Senato quindi siamo anche collegato in un'altra sala perché avevamo avuto tante richieste di partecipazione questo ovviamente dimostra l'attenzione rispetto al tema oggetto di questa nostra iniziativa in questa giornata ovviamente una giornata particolare alla vigilia del venticinque novembre noi come Commissione d'inchiesta sul femminicidio abbiamo deciso di onorare la giornata
Per l'eliminazione della violenza maschile contro le donne attraverso la presentazione la nostra attività che lo voglio dire non si tutto imprevista senza alcuna forma in attività che dura ovviamente trecentosessantacinque giorni all'anno
E questo è il nostro spiccio che questa attenzione e riflettori non si spendano dopo una giornata come questa o quella di domani che ci vedrà tutto impegnato a fianco della nostra presidente in Senato
Noi abbiamo scelto un anzitutto dico soltanto il titolo donne uccise dagli uomini i numeri di una strage dove sbagliamo perché questo ruolo di una Commissione parlamentare d'inchiesta lo diremo nel corso di questa giornata di questo pomeriggio io prima però di dare l'avvio dell'inizio all'inizio dei lavori volevo innanzitutto ringraziare ancora tutti voi e dare ovviamente la parola nostra Presidente Maria Elisabetta Alberta Casellati ringraziando la non formalmente ma sostanzialmente perché è un'alleata di questo percorso ma alleata preziosa per noi
L'abbiamo sentita sempre vicino e la sua presenza qui oggi è la testimonianza di questo percorso comune condiviso grazie presidente
Buon pomeriggio a tutti
Ho accolto con piacere l'invito a partecipare a questa importante appuntamento e promosso dalla commissione d'inchiesta del Senato sul femminicidi e suo ogni altra forma di violenza saluto il presidente dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa i parlamentari i rappresentanti istituzionali e delle associazioni di settore
E consentitemi in apertura del mio intervento dire ingraziare particolarmente la presidente Valente e i componenti della commissione per il prezioso lavoro che stanno svolgendo in questa legislatura
Un impegno al cui come presidente del Senato assicura Eros sempre il mio appoggio il mio pieno sostegno
E questo nella convinzione che quella che ci unisce anche oggi alla vigilia della giornata internazionale contro la violenza sulle donne è una battaglia di libertà
Una battaglia di giustizia e civiltà che non possiamo permetterci di perdere
Una battaglia da affrontare insieme indifesa di ogni donna costretta a vivere in accettabili condizioni di paura di pericolo di solitudine di vergogna
A tutela delle famiglie a presidio di decenni di lotte contro diseguaglianze discriminazioni e di conquiste sul piano dei diritti
Perché i femminicidi non sono omicidi qualsiasi sono donne uccise in quanto donne vittime di una violenza che si nutre di ignoranza di pregiudizi e di omertà
Un la violenza di genere e probabilmente il tema di cui mi sono occupata di più in tanti anni di attività parlamentare di di impegno professionale impegno politico e al servizio delle istituzioni
Come avvocato assistito molte donne che hanno avuto la forza di alzare la testa e di ribellarsi alle violenze ammirandone il coraggio da senatrice l'ho fatto con iniziative legislative che ho sostenuto e tengo a sottolinearlo in un contesto di forte condivisione con tutte le forze politiche
Me ne sono occupata attivamente da sottosegretario di Stato prima la sanità e poi alla giustizia e quindi come membro del Consiglio superiore della magistratura
Esperienze che mi hanno permesso
Di toccare con mano il lavoro di tanti magistrati di tanti avvocati rappresentanti delle forze dell'ordine delle istituzioni e della società quotidianamente impegnati a fronteggiare questo fenomeno
Un lavoro non facile come del resto ci conferma anche la relazione della commissione sulla sulla risposta giudiziaria femminicidi negli anni due mila diciassette diciotto che oggi viene presentata un documento che oltre ad essere un importante strumento di approfondimento sull'efficacia delle misure di contrasto alle violenze di genere ci consente soprattutto di riflettere
Sul loro reale impatto in chiave preventiva
E sulla e sulle falle che ancora persistono nella Rete delle tutele e delle misure di protezione
Certo le leggi si possono sempre migliorare
Ed è un spiccati le in tale prospettiva anche un più efficace coordinamento legislativo negli obiettivi nella cornice degli obiettivi programmatici della convenzione di Istanbul
Occorre però essere consapevoli che le leggi da sole non bastano se prima non cambiano le menti
Perché come questa relazione ci ricorda i femminicidi non sono quasi mai
Delitti dirimpetto ma all'apice di un'escalation di violenze prevaricazioni soprusi che troppo spesso vengono ignorati o sottovalutati o peggio non denunciati
Ed è questa la principale debolezza del sistema una debolezza che possiamo sanare il solo intervenendo sul piano sociale e culturale
Prima ancora che su quello normativo altrimenti continueranno a prevalere paura e solitudine
Continueranno a vincere vergogna e timore del giudizio sociale e la violenza di genere continuerà ad essere in molti casi un nemico invisibile che riusciremo a intercettare solo quando ormai sarà troppo tardi
Se le donne non denunciano i loro aggressori perché non hanno fiducia in una tempestiva risposta di protezione da parte delle istituzioni e della società e necessario porvi rimedio
E quindi e questo significa mettere tutti i soggetti istituzionali coinvolti a partire dagli organi di polizia dalla magistratura degli operatori socio sanitari
Nella condizione di a riconoscere la violenza di genere in ogni sua forma
Sin dai primi segnali di non sottovalutare la pericolosità e la gravità dei reati in cui si può manifestare di attivarsi rapidamente ed efficacemente
Ma significa anche lavorare con ostinata determinazione sul piano della comunicazione
Chiamando in causa il ruolo insostituibile degli organi di informazione della stampa in particolare
Perché non mi stancherò mai di ripetere che il femminicidio e storie di violenza di genere vanno raccontate sempre con le parole giuste
Senza cadere nell'errore di usare termini come amore malato o delitto passionale
Questi sono inferni e personali
Che nulla hanno a che vedere con la passione con l'amore o con qualunque altro sentimento
Ma ancora più importante a mio parere raccontare le storie che si risolvono positivamente che sono sempre di più
E dare voce alle testimonianze delle donne che hanno detto no
E si sono ribellate alle violenze salvando se stesse e i loro figli perché siano di esempio e in fondano coraggioso
Soprattutto è necessario portare il tema della violenza di genere nelle scuole e all'interno di ogni contesto educativo promuovere occasioni di dialogo confronto riflessione come questo
E mettere in campo ogni idea iniziativa o Progetto perché nessuno si volti più dall'altra parte pensando che la violenza delle donne non sia un suo problema
Perché non è così
è un problema di tutti
Questo vuol dire cambiare elementi costruire una consapevolezza collettiva fondata sulla solidarietà reciproca sulla tutela della dignità e sull'inviolabilità della vita umana
Un obiettivo di cui ciascuno Dinoi
Ognuno per la sua parte deve farsi carico se davvero vogliamo garantire ad ogni donna vittima di violenza una reale alternativa una concreta speranza e il diritto ad una vita nuova
Una vita libera una vita libera dai pregiudizi dalla paura e dalla sofferenza vi ringrazio
Credo che le parole la presidente Casellati hanno reso come dire fatto toccare tutti ne formano quello che dicevo in premessa cioè che il sostegno e la vicinanza della Presidente nostro lavoro
è un impegno costante convinto
Al tavolo della Presidenza ci sarebbe dovuta essere oggi come la vicepresidente a Rizzotti alla quale facciamo una questa sana un in bocca al lupo perché dovrà subire un piccolissimo intervento alla mano ma insomma l'avremmo voluto avere qui con noi
Trovare vi presento le altre componenti della Commissione che sono qui al tavolo con me era vicepresidente Leone altre due componenti dell'ufficio di presidenza Isabella Rauti e Donatella con Sacchi però come diceva la Presidente ci tengo a sottolinearlo in apertura dei nostri lavori anche l'indagine che presentiamo oggi come tutte le indagini che abbiamo approvato sino a questo momento sono state approvate all'unanimità io credo che questo sia un insomma un segnale importante di un lavoro che almeno su questo fronte
è un lavoro unanime noi lavoriamo per costruire un punto di vista comune proprio perché riteniamo preziose le parole che da ultima diceva la Presidente una battaglia culturale che possiamo vincere soltanto tutti quanti insieme quindi voglio ringraziare sin da subito davvero tutti i componenti e le componenti della Commissione che sempre con grande non solo disponibilità ma onestà intellettuale insomma lavorano alle nostre indagini consentendoci di arrivare a risultati così condivisi
Noi in maniera un po'forse anche inusuale vendendo sicuramente do conto del fatto che abbiamo scelto l'impostazione non semplice ma il tema non è semplice quindi forse anche un po'lunga però abbiamo deciso di dedicare la prima parte di questi lavori a una come dire a a lettura ma ecco europea internazionale del fenomeno dalla violenza proprio perché in questo anno abbiamo avuto anche prese di posizioni importanti
Da parte della nostra della della presidente della Commissione europea
Ma anche perché vogliamo ricordare che Fini ricorrono i dieci anni dalla convenzione di Istanbul e quindi
Visto che noi siamo state istituite come commissione tra le altre cose tra i compiti istitutivi in quanto della commissione c'è quello di verificare la piena attuazione della convenzione di Istanbul nel nostro Paese come e quanto la convenzione di Istanbul nel nostro Paese trovi in una concreta attuazione io davvero con con orgoglio con gioia e con fierezza voglio ringraziare
Voglio ringraziare i nostri il nostro interlocutore
Che è il presidente dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa ricca densa al quale io volentieri davvero molto volentieri passo la parola grazie
Grazie davvero presidente
Presidente del Senato sono davvero lieto di vederlo di nuovo
Un saluto a tutti i partecipanti
Comuni giusto
Desidero iniziare con due dati molto semplici forse membri del Comitato già conoscono
E i membri della Commissione sapranno che è stato stimato che almeno una donna su tre assorbito
Una forma di molestia fisica o sessuale nel corso della propria vita una su tre
Io sono stato Sindaco in una città e secondo me il dato è maggiore di questo neppure questi sono i dati che noi conosciamo
Ed è veramente stravolgente questo concetto con una donna su tre nel secondo dato che vorrei riferire qui è il seguente
è un numero un dato che non è proprio verificabile eppure l'ultimo dato che conosco è il seguente in tutto il mondo ogni giorno
Cento trentasette donne vengono uccise da un membro della propria famiglia
Nel contesto appunto della violenza domestica
Ciò significa che mentre siamo seduti qui
Proprio in questo istante in qualche parte del mondo alcune donne vengono uccise brutalmente
Nel contesto familiare
Ciò significa anche in questo preciso momento ed è raccapricciante questo fatto ci sono degli uomini proprio in questo istante che e picchiano a morte delle donne
Questo ci fa rimanere
In silenzio si toglie la parola
E
Ed è per questo signore e signori che l'eliminazione di ogni forma di violenza nei confronti delle donne
è uno è una delle tematiche più urgenti che nelle nostre comunità devono affrontare dobbiamo essere efficaci nel nostro impegno il più possibile ed è anche il motivo per cui già in passato consigliere e quindi nel presente e continuerà ad essere una delle prime priorità delle massime priorità dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa
Allora anch'io come i miei predecessori ho deciso di stabilirla come una delle due priorità durante il mio mandato
Ora ovviamente stiamo vivendo in un periodo di Covent che non ha certo migliorato la situazione
Noi sappiamo tutti che mi ha un'aumentata tendenza di casi di violenza nei confronti delle donne
Anche a causa della pandemia questo non è una giustificazione è proprio una realtà purtroppo e sappiamo anche che vi sono dei tentativi di minare alle basi
Delle delle norme vincolanti
Oltre alla convenzione di Istanbul ma poi ne parleremo
Ecco lui unno venir meno dei standard vincolanti che invece mirano eliminare questa forma di violenza ecco sulla base di falsi pretesti tra l'altro
Noi
Cerchiamo di partecipare di affrontare questa grande sfida
Dopo il ritiro della Turchia dalla convenzione di Istanbul abbiamo modificato i nostri piani
Abbiamo tenuto un evento importante tematico proprio sulla convenzione di Istanbul è il valore della convenzione e per la nostra Assemblea perché abbiamo fatto questo perché volevamo far capire che non è soltanto importante
Come tematica e quindi come per io Rita in tutte le nostre Società nel nei nostri ambiti politici ma vogliamo anche dimostrare il valore aggiunto della convenzione di Istanbul
Questa è una cosa che dobbiamo tenere a mente tutti e perché vi dico questo
Perché in un contrasto internazionale o multilaterale non usiamo una terminologia complicata noi diciamo abbiamo la convenzione di Istanbul temi ora possiamo risolvere il problema non no invece cioè è uno strumento molto importante però dobbiamo continuare a spiegare
Perché perché è uno si tratta di uno strumento così importante
Per quanto mi riguarda la convenzione di Istanbul
è lo strumento migliore per quanto mi riguarda
Migliore per affrontare la violenza contro delle le donne perché perché è uno strumento ad ampio respiro sembrerebbe essere logico comunque si basa su quattro elementi la prevenzione la protezione perseguimento partnership tra Paesi tra popoli proprio per affrontare questo fenomeno non sono soltanto delle parole parole perché se parliamo di prevenzione significa che a livello locale e ci vogliono degli interventi
Noi non possiamo parlare di prevenzione se non abbiamo un piano ad ampio respiro
Un piano organico
Che individui in maniera articolata e puntuale come prevenire non possiamo parlare di prevenzione di protezione senza un bilancio senza gli strumenti senza i mezzi per tutelare le donne che necessitano della nostra tutela
E quando parliamo di perseguimento naturalmente noi abbiamo bisogno di strumenti giri giuridici devono essere adeguati in modo tale da poter processare in maniera adeguata questi Soggetti ma trattanti quindi la convenzione ci offre una cornice degli strumenti
E a livello nazionale noi possiamo adoperarli allo stesso tempo noi dobbiamo operare anche a livello internazionale per condividere le best practice per imparare gli uni dall'altri dagli altri come nella pratica contrastare il fenomeno ecco e non sono solo parole sono fatti azioni quindi sì certo la convenzione è stata riconosciuta a livello europeo anche a livello globale sicuramente il trattato vincolante più avanzato per porre fine alla violenza contro le donne però funziona soltanto se verrà applicato ed ecco perché è così importante l'aver creato questa Commissione l'aver portato avanti l'inchiesta
Ed intervenire effettivamente quindi si le parole sono importanti però ora anche bisogna passare anche ai fatti
E questo è ancora più importante
Ora la convenzione contiene un elemento un po'particolare normalmente le convenzioni si sedevano tra governi paesi e si possono controllare in qualche modo anche a livello parlamentare però nell'ambito della stessa convenzione via un ruolo ben preciso individuato per i Parlamenti ecco perché così particolare è davvero davvero singolare niente
Per questo l'iniziativa adottata nel Senato importante è proprio è proprio è fondamentale
E proprio ragguardevole allora la il ritiro della Turchia dalla convenzione ecco tentativo di minare alle basi la portata le finalità della convenzione ebbene noi dobbiamo essere certi che non soltanto chi siano questi contatti internazionali ma dobbiamo anche tendere la mano ad alcuni Paesi in cui i governi errante erroneamente e a volte per motivi semplicemente elettorali ed ogni anno dare importanza ad altri ad altre tematiche
Sfruttarlo come quelle che riguardano gli eleggibili tiri e questo semplicemente per guadagnare consensi elettorali ma facendo questo loro non agiscono nei confronti della violenza contro le donne ecco vorrei dire una cosa in proposito
Quando io visito alcuni Paesi questa è una delle prime tematiche che io affronto e molto spesso vedo che dicono sì ma non sarà una cosa la sa una cosa Presidente noi abbiamo delle leggi ancora migliori rispetto a quelle richieste dalla convenzione io dico d'accordo ma come lei applicate queste leggi dov'è il valore aggiunto bene il valore aggiunto
Della convenzione è che abbiamo Gremio e cioè un organismo che opera un monitoraggio nei confronti dei Paesi e quindi opera in maniera molto neutrale imparziale può vedere può valutare tutto ciò che avviene in un Paese cosa avete fatto per contrastare il fenomeno cosa ha funzionato cosa non ha funzionato cosa funziona l'altrove cosa non funziona per niente quindi questi contatti internazionali
E l'operato di dire Dio e il fatto di avere un monitoraggio esterno il vero valore aggiunto della convenzione non è soltanto un testo non è come dire d'accordo coi dovete osservare uno due tre quattro cinque norme no
Perché chiaramente questo non serve a nulla invece abbiamo questo valore aggiunto nella convenzione di Istanbul abbiamo anche Gremio
Questo organismo che opera questo monitoraggio e poi abbiamo anche la prospettiva parlamentare cioè ruolo parlamentare previsto dalla convenzione era ecco perché funziona bene
Ora sicuramente voi sapete che è grave io pubblicato un rapporto sul di valutazione sull'Italia
Sull'applicazione della Convenzione un rapporto del due mila e venti
Nel rapporto se ha parlato appunto anche dalla costituzione da lavoro del vostro Comitato della vostra Commissione giustamente e io sono d'accordo loro lo sanno che questa Commissione è un esempio di come un Parlamento nazionale Possa attuare l'articolo sette che è quello che riguarda appunto i Parlamenti nella convenzione di Stromboli e cioè che i Parlamenti sono invitati a monitorare l'attuazione e i progressi realizzati a livello nazionale quindi si voi ne fate parte certamente questo è un elemento importante è un esempio
Importante però non sono solo gli esempi che contano e ciò che si fa realmente che conta e io so che si fa molto nel vostro Paese rispetto ad altri devo dire che voi avete superato
Gli standard ed è questa una cosa che vorrei dire a tutti il problema continua ad esistere e fortunatamente nonna Stam migliorando ancora la situazione anche l'appunto per via del Covent purtroppo è così
Quindi io vorrei dire una cosa dal nostro punto di vista come Assemblea parlamentare
Naturalmente noi siamo pronti a sostenere ogni azione parlamentare per la promozione della convenzione però bisogna promuovere anche interventi effettivi lasciamo stare le parole passiamo ai fatti se voi
Avete degli interventi puntuali che potete adottare al di là del emanare le leggi che è sempre importante però ecco dovreste condividere questa informazione queste esperienze con noi anche noi con voi perché in questo modo potremo fare la differenza nella vita di tutti i giorni delle donne
Colpite allora uno strumento che abbiamo creato negli ultimi due anni ciò che noi chiamiamo Foti serve il ossia un nome che serve per le collegate le attività della saprà poi lamentare parlamentare a quelle dei parlamenti nazionali e quindi dovremmo Coppa avere dei contatti regolari continui tra noi in questo modo l'Italia potrebbe essere rappresentata come caso pilota per far capire come lavorare
Continuamente costantemente insieme quindi il rapporto sempre importante si legge si comprende qualcosa però ci vogliono questi costanti contatti continui per realizzare progressi nell'era nell'estirpare questo
Flagello così temibile quindici vuole questa cooperazione permanente allora una commissione che può essere vista come esempio potrebbe accelerare questo processo e potrebbe quindi creare questo collegamento permanente terranno voi ecco potrebbe essere un caso pilota molto valido da e cellulare in altri Paesi fa capire quanto sia importante lavorare insieme sapete che abbiamo anche un vademecum per i parlamentari
Con un pro memoria tutti gli elementi cosa da fare cosa da non fare ecco sarebbe interessante
Organizzare un evento per spiegare tutto ciò tutti i vostri parlamentari perché d'accordo siamo tutti molto occupati ci sono tanti problemi di cui ci dobbiamo occupare ma questo è davvero importante e dobbiamo quindi trovare il modo per
Farlo capire a tutti una sorta di formazione insomma ecco noi siamo molto disposti ad aiutarvi ad assistervi non aiutava i massi stavi a farlo ecco e questo è un messaggio al presidente del senato ecco credo che il vademecum sia utile non soltanto per i parlamentari ma anche al di fuori del Parlamento infatti io lo tradotto
L'ho fatto tradurre nella mia lingua madre l'olandese
Non c'era non esisteva la trattazione in olandese quando l'ho letta in olandese anche se io lavoro con il francese l'inglese lo spagnolo ma insomma quando lo legge nella tua lingua madre teutonica fa una grande differenza e quindi ecco è importante operare a livello parlamentare ma dobbiamo arrivare addirittura nelle scuole nelle forze dell'ordine perché questo sarebbe davvero importante
Con in modo molto chiaro molto puntuale di vedere questi luci questi Spie che si accendono quando esiste un problema allora è una problematica globale
Ed è così che noi cerchiamo di a decennale più Paese non è soltanto per il fatto di avere un certo di numero di paesi no
E di essere contenti quando se ne aggiungono altri no questa ma parlando proprio la vita delle donne quindi incerto e proprio per questo che noi vogliamo incrementare il numero di paesi aderenti e quindi noi cerchiamo di avvicinare Paesi dal al nord al sud dall'Est all'Ovest la settimana scorsa ero a casa standard nel cent'nell'Asia centrale e il loro stanno per aderire alla convenzione di Istanbul ancora no però ci sono stati dei processi
Allora potremmo chiederci se culturalmente cioè possibile
Ecco questo è un elemento che vorrei trattare qui non parliamo di cultura perché quando io sento e lo sento spesso quando sento le persone che dicono ma sapete che nella nostra cultura si fa così e colà e io dico ma ma allora nella vostra cultura
Va bene picchiare le donne e così e questo è il vero lo fate nella vostra cultura allora mi guardano riconobbe attiva no e certo che non lo è
Ed ecco perché noi dobbiamo avvicinare altri Paese proprio per ampliare la portata del convenzione e far sì che loro possano sfruttare la nostra speranza ma vale vale anche al contrario quindi siamo andati in Kazakistan
E mi auguro di far sì che vorranno aderire perché in quel caso potremmo essere appunto ancora più soddisfatti
Gli Stati Uniti io credo io credo che Stati Uniti dovrebbero aderire qualunque Paese può trovare centocinquanta motivi giuridici per cui non è possibile ecco ma basta un motivo per decidere di farlo e cioè che dobbiamo contrastare questo fenomeno allora il presidente by the negli Stati Uniti a ho fatto un tweet l'avrete visto quando la Turchia ha lasciato la convenzione ha detto è uno scandalo allora io do atto d'accordo gioco allora aderite voi e poi il Messico in Messico Natal qualche settimana andremo lì loro sono interessati
Normalmente
Diciamo che dovrebbero aderire anche loro e poi abbiamo il Sudamerica
Dicevo non è soltanto una questione di contare i paesi che aderiscono no è che tutti devono capire che è un problema nazionale che va affrontato in maniera davvero feroce
Voi avete svolto un'inchiesta
In base alle informazioni che ho avuto
L'inchiesta evidenzia ciò che si può fare per prevenire questi uccisioni ecco parliamo di prevenzione
Quindi si vuole con miglior coordinamento dei servizi delle forze dell'ordine dei sistemi di giustizia penale dei servizi sociali assalite sanitari questo lo sappiamo certo però vorrei aggiungere altri due elementi
Ecco è una sorta di conclusione The messaggio che vorrei trasmettere oggi a nome dell'Assemblea parlamentare lamentare del Consiglio d'Europa ed è tutto il Consiglio d'Europa realtà quindi due elementi
Quand'è che noi vedremo questo problema sulla base del concetto di tolleranza zero
Ecco forse io ora posso
Dire una cosa inaccettabile ma non è è un problema culturale no
Ecco io voglio promuovere proprio questo concetto noi dobbiamo
Accettare minimamente questo fenomeno perché senza un principio di tolleranza zero non si potrà realizzare progresso quindi tolleranza zero punto e basta non si può applicare una donna appunto punto e basta
E poi il secondo elemento quale
E che ci vogliono più uomini impegnati in questa battaglia
Questo è un concetto semplice io ho avuto l'esperienza di sindaco appunto ma un uomo che picchia una donna è semplicemente un vigliacco
Punto e basta quindi ci vogliono ci vuole l'impegno di più uomini in questa battaglia dobbiamo cambiare la mentalità di chi pensa di essere un eroe di chi pensa di essere un uomo o duro e di chi pensa che facendo questo dimostra di essere un uomo semplicemente perché tratta male una donna ecco io penso che questo
Mi rende davvero arrabbiato ci vogliono uomini in grado di aiutarci in questa battaglia al nostro fianco devono essere impegnate in questo modo possiamo attuare la politica della tolleranza zero ecco questo è il mio messaggio
Quindi noi siamo con voi apprezziamo davvero il vostro impegno e se lo volete noi possiamo far sì che diventate o un caso pilota proprio per contrastare questo fenomeno terribile che è quello della violenza contro per le donne grazie
Grazie per le parole incoraggiamento soprattutto anche il sostegno che sentiamo vero al nostro lavoro in dicevo prima che in questo anno parlamento europeo e Commissione europea si sono pronunciati il Parlamento con una risoluzione indirizzata
Alla Commissione europea anche per modificare l'articolo ottantatré del Trattato sul funzionamento stesso dell'Unione
Per chiedere che insomma in qualche modo la violenza di genere fosse inserita tra quei reati da combattere su base comunitaria
Tanto per la sua dimensione transnazionale quanto per le implicazioni di questi atti e soprattutto per la dimensione europea necessaria nella risposta di contrasto
La commissaria nella Commissione europea per bocca della sua Presidente ah se si è impegnata con una direttiva chiedendo sostanzialmente
A tutti gli stati di adottare di più e meglio del scelte strategiche per dare piena e concreta attuazione a quanto previsto dalla convenzione di Istanbul e per questo che il noi oggi davvero con infinito piacere
Abbiamo chiesto alla commissione europea nella persona della commissaria europea per l'uguaglianza Elena D'Alì
Di inviarci un messaggio delle parole soprattutto abbiamo chiesto alla commissaria in qualche modo di affiancare anche il lavoro di questa giornata della presentazione di queste in inchiesta ma ovviamente soprattutto di interloquire con la Commissione parlamentare d'inchiesta del Senato rispetto al lavoro che ci attende quindi domanderei ringraziando la commissaria
Elena D'Alì ma per lei l'intera Commissione grazie
Sono tutti onorevoli senatrici e senatori sono onorata del vostro Fitto il femminicidio rappresenta la forma più grave di violenza di genere che costa e che è già costata la vita a troppe donne in Italia e nel mondo
La violenza contro le donne rimane una delle maggiori sfide delle nostre società
E combatterla ma è una priorità fondamentale per la Commissione europea
Come evidenziato chiaramente dalla Presidente Fond Line nei suoi orientamenti politici e negli ultimi due discorsi sud-est sullo stato dell'Unione
Nel marzo due mila venti la Commissione ha adottato la strategia del due per l'uguaglianza di genere
Che definisce un'agenda ambiziosa per promuovere l'uguaglianza di genere e combattere la discriminazione basata sul sesso in tutte le attività dell'Unione Europea
Porre fine alla violenza di genere uno dei suoi obiettivi principali
La pandemia ha reso ancora più urgente affrontare questo problema
I dati mostrano che la violenza contro le donne è aumentata considerevolmente durante i locali
Purtroppo è un fatto compiuto che ci esorta ad andare avanti con il nostro lavoro
Da parte mia e della Commissione restiamo ad esempio impegnati e finalizzare l'adesione del due alla convenzione di Istanbul
Il mese scorso con la Corte di giustizia dell'Unione europea ha fornito utili che rammenti sul processo di adesione
Ma finora mancata volontà politica del Consiglio adotteremo quindi una nuova proposta legislativa per combattere la violenza contro le donne la violenza domestica
Questa proposta avrà lo stesso obiettivo della convenzione di Istanbul cioè garantire che gli Stati membri del due dispongano di misure efficaci per prevenire e combattere la violenza contro le donne ed a violenza domestica
Saluto la relazione che oggi la commissione parlamentare di inchieste sul femminicidio presenta è il lavoro fatto dalla presidente Valente ed ai suoi membri
La relazione a conferma la necessità di redazione nei settori della prevenzione e della violenza della protezione delle vittime dell'accesso alla giustizia del sostegno alle vittime
E del coordinamento delle politiche ed è in linea con la nostra nuova proposta legislativa con la quale intendiamo coprire tutti questi settori come definito dalla Convenzione Giscard
Abbiamo bisogno di un approccio globale che non mette da parte opinioni nessuno di questi aspetti
Proporremo inoltre di includere e crimini d'odio e l'incitamento all'odio nell'elenco dei cosiddetti euro crimini ciò creerebbe una nuova base giuridica e consentirebbe alla commissione europea di proporre la criminalizzazione
Dell'incitamento dell'odio e dei crimini d'odio per tutti che mi utile di discriminazione vietati compresi l'incitamento all'odio misogino
I crimini d'odio
E insieme questa serie di misure legislative aiuterebbe gli stati membri ad affrontare efficacemente la violenza contro le donne sulla base di norme minime comuni
Che si applicherebbero in tutta l'Unione
Intendiamo inoltre presentare una raccomandazione sulla prevenzione delle pratiche dannose contro le donne comprese le mutilazioni genitali femminile l'aborto
Forzato e la sterilizzazione forzata in matrimoni precoci è forzati è la cosiddetta violenza legata all'onore
Lanceremo una rete sulla prevenzione della violenza di genere
Il nostro obiettivo è riunire gli stati membri le parti interessate per scambiare buone pratiche su come attuare i loro obblighi e in modo efficace
Infine come già da diversi decenni la commissione continuerà a finanziare organizzazioni non governative
E progetti di lotta alla violenza di genere dobbiamo essere tutti uniti nel nostro lavoro per prevenire e combattere la violenza di genere
Per l'Europa liberata alla violenza dove tutti si hanno al sicuro a casa nelle relazioni strette nei luoghi di lavoro negli spazi pubblici è un mutante
Spero che i risultati di questo rapporto contribuiranno a definire azioni efficaci contro la violenza contro le donne e in particolare a identificare buoni per porre fine al femminicidio
Grazie per l'attenzione buon lavoro a tutte e tutti
Allora io direi di prima di chiudere questa prima fase se e passare la parola per il coordinamento di questa di secondo Pannella la vicepresidente Leone io vorrei intanto salutare e ringraziare
Alcuni dei presenti intanto ovviamente la nostra segretaria generale del Senato Elisabetta Serafin e che quindi con la nostra Presidente l'instabilità dei entro sincero perché l'abbiamo sempre vicina dove peraltro per il nostro lavoro abbiamo sempre bisogno del supporto agli uffici che ci sono anche tutti e dopo ringrazierò soprattutto agli uffici proprio della Commissione volevo però salutare la dottoressa Pina Casella sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione in rappresentanza del procuratore generale Salvi che è qui con noi la salutiamo la ringraziamo il dottore Gianni Lamberto capo della polizia il prefetto Francesco Messina con il quale ieri siamo stati a Catania abbiamo fatto sul suo invito una iniziativa davvero bellissima sempre sui nostri temi prefetto e quindi direttore centrale
Della divisione anticrimine così come Linares Giuseppe Direttore della divisione anticrimine della polizia di Stato il dottore
Ramponi Claudio generale della Guardia di Finanza per e peraltro sapete che la Guardia di Finanza ci ha supportato ringraziamenti che farò dopo nella nostra attività di indagine e il dottore
Reali Roberto Presidente del Tribunale di Roma alloro perché sono tutte le espressioni istituzionali che sono qui un grande grazie per la loro presenza
Restituzione lo sapete il mio cuore è il nostro cuore batte innanzitutto per le tante reti di donne che sono presenti in questa sala centri antiviolenza forze sociali sindacali che sono il nostro nostre principali interlocutori si lavoro ci accompagnano in questo lavoro complicato difficile prezioso senza il loro sostegno allora aiuto non solo che non potremmo fare quello che facciamo ma soprattutto le donne che subiscono violenza in questo Paese sarebbero in condizioni sicuramente ben peggiori quindi gran se davvero allora per essere qui non elenco una volta ma
Alla vicepresidente senatrice Cinzia leone grazie
Grazie
Residente buon pomeriggio a tutti grazie per essere stamattina intanto volevo ringraziare la nostra Presidente Casellati che non solo è stata come tutto questo tempo ce l'aveva già detto la ringraziamo per la salute annoterei averci aperto insomma i nostri lavori ma soprattutto ad essere appropriato
Bene buon pomeriggio a tutti e grazie per essere quando io ringrazio i relatori che mi hanno preceduto per i preziosi contributi e indicazioni per
Per la commissione d'inchiesta in cui ho l'onore di esternare vicepresidente indicazioni utili anche per scambiare delle nuove e pratiche leggi più efficaci sulla tutela del della donna
Ebbene la commissione ha voluto approfondire lo studio del fenomeno con un'inchiesta sui femminicidi particolare riguardo a quei commi a quelli commessi nel biennio due mila e diciassette due mila diciotto
Qualcheduno si domanderà come mai in questi anni e non l'ultimo per esempio
Semplicemente perché è le indagine sono concluse sicuramente già al primo grado è inoltre il biennio considerato ci consente di approfondire l'inchiesta senza l'incidenza delle novità legislative come la legge trentatré del due mila e dice nove
Che stabilisce l'inapplicabilità del giudizio abbreviato agli omicidi
è la legge nota come Codice Rosso legge sessantanove del due mila diciannove anzi se ne potrà fare una comparazione anche in seguito
Una relazione quella che ci apprestiamo a presentarvi minuziosa e di prestigio per l'Italia
Poiché è frutto di un attento studio sul fenomeno basato oltre che sulle sentenze per come accade nei Paesi europei
Anche uno studio analitico sui fascicoli duecento undici i nostri consulenti hanno fatto un lavoro immane
E prima del paese sto che la rende inedita
Ebbene su duecentoquindici casi solo sul ventinove si è potuto procedere in modo continuativo in cui le donne avevano già precedentemente ha denunciato è il partner li aveva poi uccisa
Dunque l'indagine relativa a prima che venisse ha commesso il femminicidio e poi l'indagine sul femminicidio
Le informazioni e rilevate indicano la valutazione e l'analisi delle dinamiche dei femminicidi per comprenderne i fattori di rischio
Pone rimedio anche secondo le indicazioni della convenzione in più circostanze citata di Istanbul
La quale ci impone non solo di dotarci di una legislazione efficace non monitorarne l'effettiva attuazione da parte di tutti gli attori istituzionali e non solo
Io do subito la parola al magistrato Roia per il suo contributo nel illustrarci la la relazione grazie
Alla vicepresidente
Io parlo ovviamente a nome di tutto il gruppo di lavoro che voglio ringraziare che composto da boccate da magistrate io sono l'unico appartenente al genere maschile come spesse volte accade in queste occasioni oggi come collega di genere c'è il presidente dance che mi permettano di citare perché lui ha fatto riferimento al Gremio
Ringrazio di cuore la presidente senatrice Valeria Valente e tutta la Commissione parlamentare per averci consentito di realizzare un'idea un'idea che ritengo senza precedenti quella cioè di andare ad indagare a ricercare le cause attenzione non le colpe dei singoli operatori perché questo appartiene ovviamente ad altri organismi
Le case dei femminicidi che sono stati consumati in Italia attraverso la lettura lo studio degli atti di indagini delle sentenze emesse nei diversi gradi di giudizio
Dei pregressi procedimenti per denunce di violenza dei procedimenti collegati per cause di separazione in corso quindi anche rilevanti sul piano civilistico con una difficoltà iniziare che devo sottolineare perché nel nostro ordinamento non esiste una definizione di femminicidio
Definizione che descrive l'uccisione di una donna in quanto appartenente al genere femminile che abbiamo però mutuato come base per andare a studiare quei fascicoli
Dalla dal principio che contenuto nella risoluzione del Parlamento europeo del ventotto novembre due mila diciannove l'assenza di una definizione del femminicidio pone un primo problema
Non abbiamo dati certificabile da fonti ufficiali desumibili all'uccisione di donna in quanto donna per questo ed è una prima indicazione che la Commissione ha inteso validare è necessario che la Camera licenzi il disegno di legge approvato peraltro dal Senato recante disposizioni in materia di statistiche in tema di violenze di genere
Ha già detto bene la vicepresidente come abbiamo individuato quel biennio proprio per poter disporre di tutti gli atti processuale dei diversi gradi di giudizio e ciò senza poter interferire in alcuna preclusione derivanti da indagine ancora in corso da processi in fase di celebrazione abbiamo esaminato duecentoundici vicende giudiziarie accertando
In realtà
Questo indicatore ci ha sorpreso però l'Istat nell'ultima indagine sulla violenza domestica del due mila quattordici ci aveva già dato
Una spia di indicazione perché all'epoca lista diceva che l'undici virgola otto per cento delle donne che subiva violenza si rivolgeva al sistema giudiziario
Dicevo abbiamo accertato che soltanto in ventinove casi le donne avevano in precedenza denunciato esattamente il quindici per cento del totale
L'ottantacinque per cento delle vittime non si era rivolta nessun presidio giudiziario e nel sessantatré per cento dei casi non ne aveva parlato con nessuno
Il silenzio che non viene frantumato per sentimenti di colpa di vergogna
Per un contesto sociale e culturale che non favorisce ancora l'emersione della violenza trova però e qui dobbiamo essere autocritici
Anche fattori concausali in una sfiducia verso l'apparato giudiziario che non sempre reagisce secondo canoni di competenza rapidità efficacia e professionalità
Be'qualcuno direbbe si può dunque accettare come fatto così inevitabile
Che ci sia un quindici per cento di vittime alle quali avendo le stesse in precedente ha presentato uno plurime denunce
Fra queste attenzione il trentaquattro virgola cinque per cento delle donne uccise aveva presentato tre o più denuncia
Che l'istituzione giudiziaria di una risposta quindi casuale non adeguata
Con un giudizio che ovviamente va Espresso come diciamo noi giuristi con una valutazione ex ante rispetto all'evento terminale non ex post
Quindi sostanzialmente si può accettare che il femminicidio sia un qualcosa di inevitabile
La risposta che abbiamo dato certamente no
Il femminicidio può e deve essere sempre evitato ci sono gli strumenti normativi per farlo
Strumenti rafforzati dalla legge sessantanove due mila diciannove cosiddetta sul Codice Rosso che all'epoca dell'indagine non era in vigore
Abbiamo verificato che la causa principale della disfunzione del sistema di protezione della donna che denuncia e riguarda l'assenza di una compiuta specializzazione degli attori che intervengono la quale assenza porta ad una mancata lettura della violenza nel suo insieme con una pericolosa parcellizzazione dei singoli episodi critici che non vengono quindi unificati
Con conseguente scarsa valutazione dei fattori di rischio presenti nella vicenda giudiziaria
Ne faceva riferimento prima alla lavoro fatto dal Grady o sul sistema giudiziario italiano
Potrete verificare come anche in cui pochi casi che noi abbiamo definito realmente critici nessuna iniziativa sul piano della responsabilità dei singoli che risulti poi intrapresa
Questo ci pone oggetto di possibile censure sul piano di un giudizio sovranazionale europeo
Quello che dice esattamente il credito quando verifica lo stato di salute lo stato di attuazione dei precetti della convenzione di Istanbul nel sistema italiano
Fra le diverse proposte che la Commissione ha inteso validare
Sul piano legislativo ne cito soltanto una perché occorrono pochi interventi di chiusura in un sistema che già oggi appare adeguato
Per esempio l'introduzione di una misura precauzionale che consenta l'arresto il fermo anche al di fuori della fragranza
Per evitare che le donne esposte a rischio debbano essere poi collocate in comunità protette e questa è una forma di vittimizzazione o di violenza secondaria
Riteniamo che sia fondamentale la creazione di una formazione multidisciplinare
Quindi parlo da giurista non solo giuridica solida diffusa e verificata anche attraverso degli la anche attraverso l'intervento degli organismi deputati alla valutazione delle professionalità degli operatori
Fra i quali il Consiglio superiore della magistratura che ha prodotto numerose atti di indirizzo di precetti organizzativi non sempre però realizzati dai dirigenti degli uffici giudiziari
In un'ottica di una sempre maggiore assunzione di responsabilità dei singoli
Abbiamo accertato anche che il femminicidio un evento programmato e realizzato però ritenuto predominio di genere maschile sempre manifestato in molti casi si uccide perché non si accetta la fine della relazione imposta da una scelta unilaterale della donna e diverse sono le manifestazioni di violenza prodromica
C'è un dato molto importante soltanto il ventuno virgola quattro per cento dei settanta indagati imputati è stato assolto per vizio totale di mente
A dimostrazione e qui vengo al tema che però ne poneva la presidente Casellati che il femminicidio non è un atto di follia come invece molto spesso viene riportato dei mezzi di comunicazione
Il femminicidio non è un accadimento improvviso
Per questo può e deve essere evitato attraverso una comune capacità di lettura della violenza espressa fin dai suoi esordi che può essere rafforzata anche attraverso l'impiego di risorse ne ha fatto riferimento il presidente Draghi
Mi limito a ricordare io appartengo all'ordine giudiziario che oggi la magistratura a una scopertura di organico pari al tredici virgola sette per cento
Che è un dato che pone in profonda difficoltà una risposta efficace e specialistica del sistema giudiziario grazie
Bene grazie per la sua illustrazione
Siamo in attesa che rivela nostri ministri Cassano momento in Consiglio dei ministri intanto continuiamo con gli interventi dei nostri consulenti e do la parola
Alla magistrata di Nicola Travaglini prego
Così anche laicista l'altra parte della della relazione
Buonasera a tutti grazie posso togliere la mascherina
Come donna e come magistrata sono profondamente onorata di essere oggi qui e di potere informalmente ringraziare la commissione sul femminicidio in particolare la sua Presidente che con la determinazione che l'ha contraddistinta
Ci ha consentito di essere qui perché attraverso questa inchiesta di cui stiamo illustrando gli esiti
Hanno compiuto un'operazione coraggiosa di grande valore istituzionale e culturale
Di svelare sulla base di dati oggettivi cosa sono i femminicidi e nonostante gli sforzi quali siano ancora i limiti della risposta giudiziaria la violenza maschile contro le donne
A fronte di un sistema normativo adeguato
Conoscere riconoscere questi limiti è il primo doveroso passaggio per superarli e sradicare questo fenomeno che non è una condizione di natura ineluttabile è un fatto storico con precise cause l'inchiesta grazie allo studio di centinaia di processi libera quindi il campo da una lettura distorta e diffusa sui femminicidi
Gli uomini come è stato detto prima di me e voglio ribadirlo dagli atti risulta che non uccidono le donne per amore o per un raptus uccidono in modo efferato e programmato
Anche alla presenza dei figli
E all'esito di continuative violenze economiche psicologica sessuale fisiche
E soprattutto questo avviene quando le donne esprimono scelte libere prima tra tutte quelle di chiudere un rapporto che li annienta
Dagli atti esaminati emerge che la radice della violenza contro le donne del femminicidio che ne costituisce l'apice
Risiede in stereotipi Cubulteria stereotipi culturali e in pratiche discriminatorie che fissano l'identità sociali di un uomo e di una donna
Prendendo legittime le diseguaglianze ma questa radice che a base della strage delle donne non la vediamo questo il punto ci sembra normale
In diversi casi gli uomini già denunciati per maltrattamenti
O gli imputati di femminicidi avevano dichiarato alla polizia giudiziaria di non poter consentire in quanto uomini che la moglie non rispettasse virgolettato le regole di casa che non volesse più cucinare o che intendesse separarsi senza che a questo preteso asservimento femminile fosse stato attribuito alcun valore per inquadrare i fatti e capire il grave pericolo per la vittima
Tradotto in banali liti familiari
Ma se schiaffi e umiliazioni sono ridimensionati a questi suoi l'abbiamo letto provvedimenti di archiviazione
L'atto linguistico consente di ritenere in nome dello stato che nel contesto di coppia o familiare schiaffi e umiliazione costituiscono una modalità ordinaria
Di relazione tanto da legittima lì per renderli impuniti
Questo al di là delle intenzioni di chi scrive di chi interpreta di chi decide
La convenzione di Istanbul mai citata nelle migliaia di atti esaminati
Chiede a tutti gli operatori di affrontare i reati di violenza di genere di cui il femminicidio nell'acme con i suoi cento sessantanove orfani di quali troppo poco sappiamo cercando il movente di genere
La convenzione cioè ci chiede di esaminare quel delitto non come atto estemporaneo e imprevedibile in cui la personalità della donna il suo coraggio nel sottrarsi alla sottomissione completa altro che vittima costituisce un mero accidente pensate che in taluni casi non è indicato neanche il suo nome
Ma è un crimine sistematico lo ha detto Fabio Roia lo ha detto lei vicepresidente le cui radici affondano in pratiche sociali e culturali discriminatorie e sopra fattorie di quell'uomo
Rispetto a quella donna da cui pretende silenzio e ubbidienza
Ciò che emerso dall'inchiesta che la violenza di genere come scriveva l'antropologa fra la sua se ritiene è un'evidenza che non si vede in quanto operatori giudiziari quando non sono formati
Sono portati a naturalizzato alla come ordinaria conflitto alati conflittualità tra coniugi e in particolare con l'uomo
In quanto portatore di un comprensibile sentimento spesso utili già utilizzando un linguaggio emozionale
Ad assumere un approccio parcellizzato e De contestualizzato
A fronte di alcune buone prassi e ci tengo a sottolineare anche questo sono tre le gravi criticità relative a uno o più anelli della catena giudiziaria
Forze di polizia pubblici ministeri e giudici o consulenti e periti di cui questi si avvalgono criticità dovute a un approccio culturale di sottovalutazione della violenza maschile contro le donne
Il primo elemento di criticità a seguito dell'Espresso e denunce le ventinove su duecentoundici casi anche reiterate talvolta non risultano essere state neanche svolte indagini
Ritenendo sul fatto ripeto una banale lite familiare o quando svolte non sempre sono state richieste o emesse misure cautelari a tutela delle vittime che poi erano state uccise perché non si era creduto loro
O perché ignoti e ignorati i criteri di valutazione del rischio per questi reati
In un caso in cui il pm aveva richiesto una misura cautelare per un uomo violento dopo quattro anni
In cui si erano succedute quattro denunce della moglie e quattro della figlia otto comunicazione di notizia di reato della polizia giudiziaria che il sollecitava l'adozione di dette misure il Gip aveva rigettato la richiesta qualificando quella violenza virgolettato una contingente tensione nei rapporti interpersonali dovuta al fatto che la moglie fosse irremovibile
Né la volontà di separarsi la donna era stata uccisa l'anno successivo se conta criticità
A fronte dei femminicidi non preceduti da denunce gran parte delle indagini delle archiviazioni per successivo suicidio dell'uomo e delle sentenze non ricerca no o non valorizzano la precedente sistematica violenza spesso indirizzandosi verso problemi psichiatrici ove economici dell'autore
Oppure tendono ad attribuire alla vittima una qualche responsabilità per legittimi comportamenti come volersi separare avere postato su fa foto su Facebook essere uscita con i colleghi
E così via oppure spedì esprimono esplicite o implicite forme di comprensione per il femminicidio
Anche dando per credibili o giustificabili le sue dichiarazioni come essere geloso essere esasperato essere frustrato avere avuto un raptus
Si pensi alla sentenza che descrive così un uomo che uccide la moglie con quarantatré coltellate testuale
Si è trovato a dover fare i conti con la delusione
Per un rapporto di coppia che stava naufragando con la propria frustrazione con la rabbia repressa fino all'ultimo nei confronti di Tizio che lo tradiva
Ha tentato un confronto matti sia non si è scusata ma lo ha insultato ed accusato di violare la sua privacy la rabbia allora esplosa si è trattato di uno stato emozionale chiuso
La citazione terza criticità
Le indagini e i processi su impulso di diffuse strategie difensive quindi che richiamano anche il problema dell'avvocatura
Vengono spesso indirizzati verso il disturbo psichiatrico dell'uomo anche quando privo di patologie certificate talvolta abbassando che dichiari di avere sentito delle voci
L'accertamento così abbandona la ricerca dell'odio misogino di quell'uomo le suoi precedenti violenze
E tramite consulenti spesso privi di qualsiasi formazione sulla violenza di genere sposta l'attenzione su disturbi volti a ridurre il femminicidio a quello che non è un crimine passionale un mostro da follia
Infine sono stati rilevati diffusi inconsapevoli pregiudizi nei confronti delle donne che denunciano specie quando si trovano in corso di separazione
Che se non conosciuti o rimossi le rendono aprioristicamente non credibili mettendone in pericolo con i loro figli
Si pensi al caso in cui appartenente alle forze dell'ordine sollecitato dalla vittima ad assumere provvedimenti si era limitato a convocare un uomo violento prendendo con loro un caffè ed invitandolo ad avere pazienza
Quando a distanza di pochi mesi quell'uomo aveva Succiso le due bambine sparato alla moglie
Tutti coloro che erano a conoscenza dell'incontenibile paura delle vittime avevano ammesso con semplicità di avere sempre ritenuto che la donna virgolettato volesse vendicarsi del marito in quanto aveva chiesto la separazione seppur con affidamento congiunto delle due bambine
Dopo la strage la polizia giudiziaria per descrivere al pm quanto accaduto nei mesi precedenti aveva continuato ad usare i termini come conflittualità coniugale o parti in dissidio
In sostanza l'inchiesta dimostra che la risposte femminicidi ai reati che li precedono non sempre adeguata
Alimentando un clima di sfiducia nelle istituzioni da parte delle donne che subiscono violenza la banalizzazione del trauma loro e dei bambini l'assenza di empatia il larvato e talvolta esplicito giustificazionismo verso gli uomini violenti
Ricorrono purtroppo in diversi processi e deriva dal non riconoscere il rapporto di potere diseguale cui sono soggette le donne va chiarito che la relazione
Ha esaminato solo la patologia del sistema non anche le molte donne salvate dalle loro denunce grazie operatori competenti e capaci nella consapevolezza della gravità di quanto emerso e come dici tu presidente non è un una questione di numeri perché basterebbe un solo caso
Si consegna questo ricco materiale innanzitutto culturale
E poi giuridico a tutte le istituzioni affinché operino insieme per una campagna capillare di sradicamento della discriminazione
Nei confronti delle donne contro gli stereotipi e pregiudizi di genere quindi il percorso è quello della prevenzione e della cultura
Al di là quindi del profilo normativo già in buona parte dei guadagni cessa di affrontare in modo deciso due temi
La concreta applicazione del sistema normativo a partire dalla convenzione di Istanbul legge dello Stato da anni ancora di rado adottata i nostri uffici giudiziali
E il secondo è quello della formazione indispensabile per tutti gli operatori prioritariamente con il supporto dei centri antiviolenza specializzati
Che riguardi dopo dunque la struttura della violenza di genere la valutazione del rischio gli stereotipi giudiziari le proposte legislative della commissione sono volte a rendere più stringenti
Istituti che quando facoltativi vengono applicati in modo disomogeneo pensiamo per questi reati mi ha parlato Fabio Roia oltre al caso della degli arresto in flagranza al fermo del PM
Pensiamo al braccialetto elettronico obbligatorio
Pensiamo all'incidente probatorio obbligatorio quando è richiesto dal pm
Alle intercettazioni in presenza di sufficienti indizi come per i reati di criminalità organizzata all'ampliamento dei diritti della persona offesa nel corso delle indagini ed altro che troverete scritto nella relazione cui rinvio
In conclusione c'è bisogno che tutti noi e tutte le istituzioni Sir Rino le fila affinché il contrasto alla violenza contro le donne sia Sempre e ovunque efficace per evitare l'errato messaggio come ha detto prima il presidente e che sia tollerata otto le rapide e come è scritto nella relazione è necessario che chi opera nelle istituzioni abbia uno sport avvio uno sforzo di consapevolezza
Rispetto ad atavici ed introiettato i limiti culturali
Che non permettono di vedere per tempo la violenza e la discriminazione che ne costituisce la radice solo così le istituzioni potranno rendere effettivo il diritto umano delle donne di vivere libere dalla violenza lo scrive la convenzione di Istanbul
E di restituire loro la fiducia che costituisce l'ossatura di una democrazia credibile e compiuta convergono
La ringrazio la magistrata di Nicola Travaglini un'inchiesta dunque che indaga sulle cause del femminicidio abbiamo tanto un'inchiesta minuziosa prestigiosa
Frutto anche di un'analisi statistica strumento importante che ci consente l'indagine sul fenomeno e di Rivera rilevare un dato ed interpretando al meglio
Come Commissione infatti abbiamo fortemente voluto dando indicazioni alle commissioni permanente di riferimento disegni di legge disposizione statistica
In tema di violenza di genere approvata all'unanimità Giappi al Senato e auspico che quanto prima possa essere approvato nel suo iter alla Camera
Adesso do la parola una donna mi ha visto speciale do la parola alla nostra consulente Linda Laura dottoressa Linda Laura Sabbadini la direttrice centrale dell'Istat
Che ci illustra analisi statistica dei dati sulla relazione
Grazie
è stato un lavoro molto molto intenso che ha visto
Molte professionalità anche diverso intrecciarsi intrecciarsi tra loro ma che ha dato veramente secondo me dei dei risultati molto importanti
Che cercherò di sintetizzare nel poco tempo che abbiamo ma che ritengo siano
Particolarmente importanti e meritino una riflessione approfondita ringrazio
La commissione femminicidio per aver me coinvolte a me a Marina Musci e Matteo Boe da ma che hanno
Con competenza collaborato seriamente a questo lavoro perché è stata veramente un'esperienza importante
Allora parliamo di femminicidio già si è detto li abbiamo
Definiti chiaramente non sono tutti gli omicidi di donne
Sono gli omicidi delle donne in quanto donne
E il sono l'espressione come tutta la violenza contro le donne della volontà di dominio di possesso dell'uomo sulla donna l'uccisione delle donne avviene in un modo in molti casi efferato arriviamo fino al trenta per cento dei casi in cui è assolutamente ferrato
Che cosa emerge primo è un fenomeno strutturale
Perché i pozzi enti per cento mila donne sono sostanzialmente stabili i danni
Non si intacca non diminuiscono
Siamo intorno ai cento casi numero più un numero meno ma ricordiamoci sempre che dobbiamo guardare i quozienti perché aprire se aumentano o diminuiscono i femminicidi
Sono stabili appunto negli anni è un fenomeno trasversale
Trasversale e come la violenza fisica sessuale documentata dall'Istat già precedentemente con tutta la parte sommersa
I femminicidi sono la punta dell'iceberg di quella violenza avvengono ovunque
In piccoli centri medie grandi avvengono al nord al centro al Sud e anche qui possono sembrare magari di più dei piccoli comuni semplicemente perché più popolazione in Italia stanno i piccoli comuni ma la percentuale non è differente dalla distribuzione la popolazione
Quindi sostanzialmente sono distribuiti in modo Abbas al sommo genio
Colpiscono Giovanni adulte e anziane anche sì ne sentiamo parlare poco delle anziane ma perché in generale le anziane sono meno trattate dai media quindi si riportano di più i tassi delle giovani e invece il problema degli anziani è un problema serio anche nei femminicidi
è un fenomeno che avviene all'interno delle della spesa Cuomo unità
Questo vuol dire che circa nell'ottantaquattro per cento dei casi avviene tra italiani avviene tra stranieri e nel caso di stranieri avviene tra rumeni avviene tra marocchini assecondare le cittadinanze
E le straniere però sono più colpite delle italiane molto di più e gli autori stranieri si sono in proporzione di più degli autori italiane
I femminicidi avvengono prevalentemente nelle coppie
Nel cinquantasette per cento dei casi quindi nella maggioranza dei casi avviene all'interno delle coppie quando diciamo coppie consideriamo anche i fidanzati non soltanto le coppie conviventi anche se diciamo che la maggioranza di queste coppie poi in realtà convivono tra loro
Nel dodici virgola sette per cento sono ex
Poi ci sono i figli che uccidono le madri nel nove per cento dei casi e qui non ci sono denunce le madri non denunciano i figli
Muoiano non denota neanche il quindici per cento di cui si parlava naturalmente
E poi ci sono i padri che uccidono le figlie nel quattro virgola nove per cento poi ci sono altri parenti conoscenti ma questo è il il grosso
Nel quaranta per cento dei casi c'è in ballo una separazione che cosa vuol dire questo che non è che è già necessariamente avvenuta ma dagli atti si evidenzia che
Era stata in qualche modo annunciata magari dalla donna come volontà
Oppure che c'era nei fatti ma questa è una piccola è una piccola percentuale
Tra i dati ci dicono anche che la maggiore nella maggioranza dei casi non non era non risultava diciamo questa cosa quindi questo ci dice due cose uno
Che c'è un per conto nel momento in cui si attiva un percorso di tentativo di indipendenza di autonomia da parte delle donne lasciano la reazione violenta
Due c'è anche sennò innesca il meccanismo di autonomia cioè la reazione violenta attenzione sono vere tutte e due le cose
Anche della donna è completamente ormai sottomessa si arriva ad uccidere quindi prescindere anche dall'atto di autonomia e indipendenza delle donne
E
Dato importante che va segnalato accanto a questi toni del indipendenza della ricerca di indipendenza o meno
E anche il che è molto frequente
Il suicidio dell'autore
Il suicidio dell'autore arriva a coinvolgere il trentaquattro per cento dei casi di Femminicidio gli autori sì uccidano
E in qualche modo rivendicano la proprietà di quel corpo di donne anche da morti nella loro tomba molti di loro
Avevano tra l'altro un porto d'armi e su questo bisogna riflettere perché la maggioranza degli autori che avevano un porto d'armi e poi si sono anche suicidati oltre ad uccidere
La propria compagna ONU o la donna
I femminicidi non rappresentano un dramma solo per le donne rappresentano un dramma anche per i bambini
E in due anni hanno prodotto centosessantanove orfani di femminicidi un terzo di questi è rimasto a Fano anche del padre
La maggioranza di questi figli aveva assistito alla violenza del padre contro la madre risulta proprio dai fascicoli nel sono a stati analizzati
E tra loro c'è anche chi ha trovato il corpo della mamma uccisa e c'è anche chi assistito al femminicidio in percentuali non basse
La loro vita sarà segnata profondamente come stanno benissimo le famiglie
Che con tanto amore si prendono cura di loro famiglie spezzo legate proprio alla madre uccisa
E spesso neanche il e l'amore riesce a guarire giurie perché sono ferite non rimarginata Billi che questi bambini loro malgrado portano con sé
In un quarto dei casi questi figli erano figli soltanto della donna uccisa nei restanti tre quarti anche dell'uomo
Qui è una riflessione ovviamente va apportata perché già dall'indagine sulla violenza dell'Istat era emerso che il sessantatré per cento dei bambini che vivevano nella coppia dove c'era la violenza del padre
Sulla madre quindi col padre violento avevano assistito alla violenza del padre sulla madre e questi sospetto
Induce alla trasmissione intergenerazionale della violenza viene fuori da tutti i dati di tutte le ricerche degli istituti nazionali di statistica a livello internazionale
Che c'è una probabilità maggiore
Di diventare autore di violenza proprio nei confronti della propria compagna per gli uomini che hanno assistito alla violenza della propria madre
E gli studi di criminologia confermano che
Il bambino che assiste a una probabilità molto più alta di
Diventare autore di violenza da grande e la bambina che assiste di diventare vittima questo fastidi che
Ovviamente questo ci pone un problema serissimo perché le violenze di oggi in presenza di bambini significano già violenze di domani per una parte di questi bambini che purtroppo
Interiorizzare hanno i
Il modello maschile diventeranno in futuro e questo significa che la battaglia di oggi è fondamentale per ridurre il più possibile il soprattutto in presenza di bambini questa situazione anche in prospettiva per il futuro
Ovviamente due numeri sono critici sì mi devono essere
Al centro della nostra riflessione
E il sessantatré per cento delle donne uccise non aveva parlato con nessuno della violenza che stava subendo
E solo il quindici per cento aveva denunciato
La cosa pensante di questi numeri è che sono molto simili a quelli dell'indagine sulla violenza dell'Istat che misurava tutto il sommerso la violenza ma soprattutto anche la violenza meno grave
E quindi si poteva ci si poteva aspettare che magari in presenza di una violenza più grave ci fosse un maggior ricorso nei confronti nei confronti delle istituzioni cioè ci fosse più denuncia
In realtà hanno voi
Su tutto il complesso delle violenze stavamo al dieci dodici per cento qui arriviamo a poco più al quindici per cento e ugualmente anche nel caso delle violenza che veniva dall'Istat ci venivano
Questi numeri simili del sessantatré per cento di donne che non si erano rivolte a nessuno non ne avevano parlato con nessuno addirittura il trenta per cento aveva parlato con lista tratteggia la prima volta perché gli avevamo utilizzato personale più specializzato in grado di comunicare telefonicamente si erano aperte
Ma trenta per cento di quelle che avevano subito violenza che si aprono con l'Istat ha per la prima volta è veramente un problema serissimo che abbiamo
E e il problema è che questi due numeri Shin decano
Che le donne non vengono intercettati
Da non ce non vengono intercettate nei loro bisogni di essere libere dalla violenza
E non possono ovviamente ore colpevolizzata e per questo non possiamo certo dire è ma si dovrebbero rivolgere a qualcuno
E come ogni tanto sentiamo magari dire
Ed è chiaro che questo ci pone un un problema serissimo perché non bastano una misura serve un intervento globale per affrontare cioè questi due numeri ci dicono che la situazione è veramente grave non solo la misura cioè di quanto è esteso il fenomeno
Ma il fatto che non lo intercettiamo non riusciamo a non riusciamo a a raggiungerlo
Ne attraverso neanche attraverso quelli che sono i soggetti che più vengono contattati dalle donne quando stanno in difficoltà perché quelle
Che non fanno parte del sessantatré per cento quindi il trentasette per cento a chi si rivolge di più si rivolge soprattutto a donne
In primis amnistie
Poi alla madre poi alla sorella la sorella viene meno perché molte non hanno sorella magari
E poi apparenti don e poi arrivano anche uomini si arriva anche al padre poi ci sono più possibilità e soprattutto non c'è una il coinvolgimento diciamo così
Per esempio di regali è molto basso solo il nove per cento si rivolge a un legale però attenzione interessante che quando si rivolge a un legale
Si rivolge a legali donne e in particolare civilistica nella stragrande maggioranza civilista e non ha appena liste
E ai centri antiviolenza si rivolgono nel due virgola cinque per cento nel due virgola cinque per cento dei casi
Questo significa che tutta questa parte che riguarda diciamo così i servizi una parte su cui riflettendo seriamente perché va potenziata
Però ci arriviamo
Le poche che denunciano lo fanno più volte questo è un altro segnale importantissimo perché
è l'indice che è in atto un'escalation della violenza altrimenti non non starebbero a denunciare più volte con sette consecutivamente nell'ottanta per cento dei casi delle denunce
Loro affermavano che temevano per la loro vita e temevano per la vita dei loro figli
Questo vuol dire che le donne anima per giovane e che le donne vanno ascoltate cioè il problema che spesso vengono
Sottovalutati i segnali che vengono dalle donne da qui emerge chiaramente questi ottanta per cento
Grida il fatto che le donne devono essere credute e non sono sufficientemente credute noi sappiamo che
Per uno scippo per le denunce di scippo di borseggio di rapina eccetera
Kittel Sechi denuncia è creduto nel momento in cui dice potrebbe essere stato tizio potrebbe essere stato Caio ma il caso della violenza questa elemento non c'è e purtroppo
è triste dover registrare che quelle donne quando hanno detto che avevano paura per la loro vita avevano effettivamente avevano effettivamente ragione ovviamente la formazione su questo terreno è fondamentale il solo quando riusciremo a far cambiare questi due numeri il sessantatré per cento il quindici per cento
Riusciremo anche a cambiare questo destino incrociato che hanno donne e i bambini rispetto a questa questione della violenza contro le donne segnalo che dagli atti emerge che tra la prima denuncia
E il femminicidio passano in media due anni e quattro mesi
Due anni e quattro mesi in cui si potrebbe tentare di fare qualcosa per strappare le donne al all'uccisione l'archiviazione avviene al trentasette per cento dei casi quasi tutti però per morte dell'autore è il suicidio cioè il suicidio nel trentaquattro per cento dei casi quindi la stragrande maggioranza avviene per questo il rito abbreviato
Avvia ebbene applicato nell'ottantadue per cento dei casi perché stiamo parlando al diciassette del due mila diciassette del due mila diciotto
Quindi questo elemento è molto importante è stato un molto giusto quello di inserire nel Codice rosso no l'eliminazione del rito abbreviato
Perché veniva assoluta veniva utilizzato sistematicamente e dobbiamo tener conto che nelle condanne definitive quello che veniva fuori è che la percentuale di condanne fino avventa anni quindi inferiore vent'anni
Era superiore
Alla percentuale di condanne da trent'anni su cioè in sostanza
Un un reato che può a cui si può essere condannati per trent'anni e più compreso l'ergastolo noi ci ritroviamo che invece la percentuale di autori condannati
è molto più alta sotto ai vent'anni piuttosto che sopra i trent'anni sicuramente centrava questo dato del rito abbreviato che non abbiamo più
Però ci entrano anche altri aspetti e che qui poi vengono segnalati nel
Dettaglio
Un altro elemento che è importante sottolineare che da parte dei degli avvocati di difesa share di neri chiesto il vizio totale o parziale di mente
Nella maggioranza dei casi cioè sostanzialmente questa cosa un po'tutti gli avvocati tendono a usarla però ce l'ha qui c'è un dato positivo
Che si soltanto il trenta per cento di questi poi viene accordato
Quindi questo ci conferma una cosa importante tra l'altro questi è una proporzione importante aveva già anche una documentazione tradisce il dente
Al femminicidio chiatte stava che il l'autore aveva dei problemi psichiatrici
E questo ci dice quindi che smentisce quello che spesso in modo
Sbagliato magari
Nei media viene eletto no che
Poi questi autori sono autori che hanno problemi che hanno problemi mentali sono dei Marchionne ha avuto il raptus al cioè questo dato smentisce chiaramente questi autori vengono passati al setaccio e una minoranza di quelli che richiedono appunto lì l'infermità mentale o parziale o totale
Non viene assolutamente accordata
Quindi
In sintesi concludo diciannove questo
Questi dati irrompono molti stereotipi
E questo l'importanza della informazione statistica e l'importanza giustamente è stata richiamata del disegno di legge anche che è stato
No presentato Commissione Femminicidio approvato al Senato che speriamo presto manda approvato anche alla Camera
Primo
Le donne vanno credute
Esce chiaramente questo dato le donne vanno credute dell'ottanta per cento avevano scritto di essere in pericolo di vita nella loro denuncia così è stato
Due gli uomini che uccidono non sono fuori di testa non sono matti purtroppo sono l'espressione fisica del della volontà di dominio di possesso dell'uomo sulla donna in quel caso
Terzo
Le istituzioni non riescono a intercettare il bisogno di liberarsi dalla violenza da parte delle donne
Ma tutte e non riesco a mente accettarlo neanche le associazioni che si fanno in quattro i centri antiviolenza perché perché
Il raggio d'azione deve essere più ampio cioè non abbiamo di fronte un problema enorme
Che non può essere affrontato con poche risorse
E non può essere affrontato con pochi centri antiviolenza con poche carte dei rifiuti il rifugio con poco personale che se ne occupa in tutti i servizi
Quest'oggi guardarsi alla parte delle forze dell'ordine come Ripa riguarda tutta la parte
Dei servizi sanitari o non parliamo dei servizi sociali non riescono poi a essere adeguatamente e punto di riferimento
Perché non ci investiamo abbastanza cioè il problema serio che quindi va lanciata un po'una sfida globale che riguarda le istituzioni che riguarda noi tutti che riguarda l'associazionismo
E che è una sfida che ha a che fare anche con il cambiamento culturale cioè dovremmo andare a fondo anche rispetto alla battaglia contro gli stereotipi di genere e l'educazione al rispetto però
Tutte queste cose vanno fatte insieme e non possiamo pensare considerando che lei donne si rivolgono a donne questo è un messaggio chiaro che viene fuori si rivolgono a donne vicine
Noi dobbiamo fare in modo che queste donne vicine siano donne dei servizi ci sono esperienze bellissime decente ci sono esperienze bellissime con Codice Rosa nei pronti soccorsi cioè ci sono
La voglio dire ci sono moltissime esperienze però
Va e potenziato tutto questo lavoro e mezzo al sistema
Allora se riusciamo a fare queste o possiamo dare effettivamente una svolta altrimenti noi saremo costretti a doverci poi riaggiornare per rifare la come dire
Per lui vedere una serie di numeri negativi che non vorremmo vedere però è una sfida che dobbiamo darci una volta per tutte grazie grazie
Aiutano dati e numeri ci inchiodano diciamo alle verità e quindi ci aiutano sicuramente a ragionare io mi permetto perché penso di avere davanti una platea di di di ammiccamenti compagne e compagni di viaggio quindi rompere un po'i protocolli la scaletta perché intanto ho bisogno di ringraziare le tre ministre che sono qui davanti a me
Non perché sono qui soltanto ma perché con loro io penso mi sento davvero quotidianamente forse le stressanti abbastanza
Però sento di sono sono veramente compagni di un viaggio difficile complicato donne straordinarie permette
Che hanno a cuore il tema della violenza e che lo fanno soprattutto non solo col massimo rispetto per la nostra Commissione per l'attività parlamentare ma penso di poter dire davvero interpretandola hanno a cuore soprattutto a dispetto delle donne che soffrono e che non riusciamo ancora ad aiutare come vorremmo ogni sogno di dire loro essendo loro state no non è che non sono state qui perché come dire arrivano altro da fare perché ero impegnato in Consiglio dei ministri quindi sono arrivate entrambe tutte e tre scusatemi perché erano impegnate in Consiglio dei ministri voglio semplicemente dire qual è stata l'impostazione di questo lavoro rendere loro anche se il lavoro loro l'hanno avuto quindi lo hanno visto nei giorni precedenti
Noi abbiamo presentato oggi l'ho detto prima e ci tengo intanto abbia ribadire perché questo non è non emerge dalle carte dagli atti che queste nostre indagini tutte compresa l'ultima
Questa che presentiamo oggi sono sempre approvata all'unanimità dalla nostra Commissione a tutte le forze politiche questo per me è un valore quindi continua a ringraziare tutti i componenti e le componenti che sono qui alla Presidenza come in sala
E perché è stato un lavoro complicato e che non avremmo mai potuto fare non solo avete visto la dottoressa Sabbadini rapporto cioè il contributo numeri statistiche no che ci hanno aiutato la dottoressa Sabatini Sabbadini
Nel suo lavoro è stata supportata e li voglio ringraziare del bagno dai dottori Matteo buone Marina Moshe li voglio ringraziare
Perché hanno fatto lavoro prezioso così come non avete ascoltato il dottore noia e la dottoressa Paola Di Nicola Travaglini che sono quelli che hanno illustrato la nostra relazione
Lo voglio raccontare perché somme 'na cosa cioè molto spesso alla Commissione veniva detto a perché non si guardano in un anno i casi di femminicidio si vede dalla dal momento della denuncia fino all'uccisione che cosa cioè è stata una sollecitazione venuta dai lavori della Commissione dalla nostra dizione dall'audizione del dottore Fabio Roia
Che era stata accolta dalla Commissione questo forse ormai direi tre anni fa e noi non ci vedevamo quasi che era un lavoro ci sembra molto impegnativo e vorrei dire sono stati presi duecento fasci quello sottolineammo perché in Europa tante indagini sono state fatte questo che ora sono state guardate le sentenze
Noi in questa indagine per la prima volta abbiamo guardato lei la fase dei fascicoli delle indagini quindi dalle indagini fino migliaia e migliaia e migliaia di pagine tutto questo lavoro non poteva essere possibile se non attraverso l'abnegazione
Della dottoressa Paola Di Nicola Travaglini che voglio ringraziare non smetterò mai di esserle grata per la passione con la quale ha fatto tutto questo ovviamente la dottoressa addirittura scelto di essere più collocata presso la Commissione ha ma ha fatto un lavoro di un anno difficile complicato h ventiquattro solo della nostra Commissione quindi che ha reso possibile questo risultato e quindi io sentivo
Bisogna ringraziare il dottore Fabio Roia che ovviamente avendo avuto diciamo il primo che ha dato l'input poi dopo se l'è dovuta subire tutto il tempo e quindi ci ha supportato ed è stato lì
A scrivere con Paola
La dottoressa Maria Monteleone che lì in sala che io dico sempre un po'il nostro angelo custode che accompagna lavori della commissione dal primo momento la dottoressa Anna Maria Picozzi che è stata invece una new-entry diciamo di dell'ultimo periodo ma ci ha aiutato perché ci servivano anche riferimenti di altre zone d'Italia che avessero anche uno sguardo diverso è attento
E poi le avvocate le avvocate che non sono protagoniste in questa giornata ma per me lo sono e avvocate dei nostri centri antiviolenza le voglio ringraziare citare una duna ma soprattutto ringraziare per quello che hanno fatto dentro questa indagine
Perché ci hanno dato sempre critiche sollecitazioni lavoro concreto supporto
E sono state veramente preziose le ricordo tutte a partire da Teresa Manente avvocata limpidi dell'associazione differenza Donna Fabrizia Castagna entre Lafayette a o o di Telefono Rosa l'avvocata minimi Egidio sono tutte quante qui io le voglio davvero davvero ringraziare ringraziare tanto e dire che senza il loro contributo non avremmo potuto fare questo lavoro ho detto fin troppo se non l'ultima cosa un ringraziamento sentito agli uffici in modo particolare tre angeli custodi
Dottoressa Piccardi dottoressa Magalotti dottoressa bruciori
Sono cioè penso che se vi dico che le stresso ventiquattro e su ventiquattro vi dico poco sono sempre disponibili sabato domenica serate nottate dieci undici
Sempre pronti a rispondere a stringenti a questi lavori sono possibili solo grazie a loro grazie davvero adesso li lascio la parola
Grazie Valeria anch'io mi unisco ai ringraziamenti
Do il benvenuto alle nostra tra il ministro e compagni di viaggio di questa commissione d'inchiesta
Una relazione in cui emergono numeri e di informazioni preoccupanti anche una sorta di filiera veramente di errori da soggetti errori di soggetti istituzionali
E non e non solo come medici insegnanti la lentezza giudiziaria la carenza di formazione specializzata la mancata segnalazione da parte della polizia giudiziaria finalmente emergono dei numeri numerica Fay femminicidio in due anni centosessantanove ma un'altra cosa importante che emerge da questa relazione e l'importanza della prevenzione
Prevenire tramite la cultura dall'istruzione passa tutto e da lì tramite intervento delle agenzie educative
La scuola il carcere tutti dobbiamo essere agenzia educativa ognuna col proprio a Roma con la propria responsabilità
Si parla anche di potenziamento dei servizi
Quindi noi iniziamo come primo intervento con la ministra Cartabia ministra Cartabia come donna come giurista lei ha mostrato sensibilità al tema della tutela delle donne le preoccupazioni per ultimo sul caso delle donne africane
Ma
Concretamente alla luce di quello che abbiamo detto su questa su queste relazioni che abbiamo approvato relazione veramente che grida giustizia vorrei proprio appunto sentirla nel suo intervento concretamente cosa possiamo fare una un'inchiesta che grida giustizia penso anche alle mamme definita mamma ostativa quindi non solo un grido d'aiuto da parte delle donne ma anche per i bambini
Quindi a lei la parola nel suo intervento grazie
Intanto mi scuso ed esprimo un sincero
Dispiacere di non aver potuto partecipare integralmente a questo seminario a questo convegno
Anche perché la piccola parte della relazione che ho sentito era davvero Riccardi spunti di riflessioni di motivo di interesse reale di crescita personale
Dal quale prese potuto beneficiare con un pomeriggio intero dedicato all'ascolto
Di riflessioni che si radicano in un lavoro serio scientifico impegnato e convinto su un tema chiesta la mando tutti per i livelli di intensificazione di preoccupazione che leggiamo ogni giorno su tutti i giornali
Ringrazio la senatrice talmente per l'invito a partecipare per il lavoro che sta conducendo per la collaborazione
Che sta dando tanti frutti su molteplici progetti che sono all'opera
Senatrice Valenti ha parlato recentemente di una barbarie
Quello che abbiamo sentito che leggiamo in questo report conferma anche non si tratta di un termine esagerato
E proprio la gravità dei fatti chiamano le istituzioni una volta di più
Anche a pensare a ripensare norme e procedure strumenti e strategie più adeguati per arginare il fenomeno consapevoli che davvero soltanto con un approccio globale
Che aggredisca questo problema da ogni punto di vista lo sappiamo che questi capi questi fenomeni non si correggono solo a colpi di leggi ma servono anche le leggi serve l'educazione serve una formazione aggiuntiva ma serve soprattutto una maggiore consapevolezza e una
Impegno che affronti queste problematiche da ogni angolatura contemporaneamente
La prima cosa che mi colpisce sentendo leggendo la relazione eleggendo l'attraverso chi sa leggere i dati come abbiamo sentito danni da Laura Sabbadini e che questo non è un fenomeno legato semplicemente Alberini delle devianze eccezionali ma è un fenomeno che esprime una cultura e rapporti umani e sociali malati basati sulla prevaricazione
E che al termine vi può essere alcun il Minelli questa prevaricazione sfociano in questi attentati anche l'integrità fisica e la stessa vita delle donne
Allora guardare a questore porta innanzitutto per me guardare a un metodo di lavoro che trovo particolarmente pregevole partire dai dati dai dati della realtà dalle statistiche
Le statistiche sapientemente maneggiate lo abbiamo sentito prima possono parlare dirci farci comprendere il di più la vera entità la vera natura del fenomeno e per questo indicarci una strada più produttiva da percorrere
Delle tante cose che si potrebbero dire in a commento di questo ricchissimo report vorrei soffermarmi in particolare su alcuni temi che considero centrali e che mi pare emergano nella loro centralità dalle forze della con della Commissione e che interpellano direttamente anche le competenze del ministero della giustizia
Il primo è quello della formazione della specializzazione degli operatori secondo la rilevanza della comunicazione tra autorità procedenti
Il terzo il monitoraggio del fenomeno
Il primo punto è quello della formazione la formazione centrale a tutti i livelli perché con la formazione si nutre la consapevolezza la cultura comprensione dei fenomeni di qui
Veramente la necessità di porla al centro sin dalla scuola la formazione delle nuove generazioni ma anche la formazione di tutti gli operatori
Gli operatori della giustizia e della sicurezza pubblica questa è una premessa indispensabile indispensabile davvero per garantire una tutela effettiva e sempre più qualificata delle vittime nel possiamo fare delle leggi affinare gli strumenti e lo faremo lo dirò in conclusione di questo intervento
Ma se questo non è accompagnato da un'adeguata formazione
Restano materia inerte anche le nostre leggi e le nostre norme per poter vivere incidere sulla realtà devono passare attraverso la professionalità di chi le può applicare manovrare
L'ho ricordato anche questa mattina
A Scandicci c'era un decennale insomma un anniversario importante della Scuola superiore della magistratura e gli ho sottolineato quanto ci siamo detti più e più volte con la senatrice dalle venti abbiamo bisogno
Di una formazione specializzata
Non soltanto iniziale dei nuovi magistrati di una formazione specializzata e permanente
Sia dei pubblici ministeri che devono indagare sui casi di violenza sia dei giudici chiamati anche a prendere difficili decisioni sulla base anche di una valutazione del rischio e della pericolosità del soggetto
Abbiamo bisogno di una formazione ad ampio spettro
Giuridica ma che sappia anche attingere ad altri saperi oltre a quelli strettamente giuridici
è evidente che riconoscere arginare punire contrastare il casi di violenza sulle donne richiede a un giudice
Una grande professionalità coltivata anche oltre il suo terreno di elezione in ambito psicologico antropologico sociologico criminologico
Non si può essere soltanto operatori del diritto lo ricordavo stamattina perché come dice Carnelutti chi sta solo di diritto non conosce neanche il diritto
Con particolare riguardo alla formazione della magistratura già da tempo ho chiesto e avuto interlocuzioni con il presidente della Scuola Superiore presidente Lattanzi
Di potenziare l'offerta formativa già esistente sul tema della violenza
Estendendola il contenuti extra giuridici e favorendo il confronto con psicologi operatori sorbirsi sociale mediatori familiari esperti
Nel Corno in ogni aspetto del percorso giurisdizionale un'adeguata formazione specializzazione che faccia sviluppare anche una sensibilità
Necessaria a cogliere il segno a decifrare gli indizi a cogliere leggere a credere i primi segnali di rischio può fare la differenza tra la vita e la morte
Il secondo aspetto più tecnico se volete ma non meno importante è quello della comunicazione tra le autorità procedenti
Molto si deve fare per migliorare la collaborazione e il coordinamento fra tutte le istituzioni coinvolte
Come giustamente evidenzia il rapporto o coglie occorre migliorare gli strumenti di raccordo tra le autorità giudiziarie che in qualunque a qualunque titolo entrino in contatto con fenomeni di violenza
Le procedure di affido dei figli o di decadenza della responsabilità genitoriale
Non di rado fanno emergere con testi di violenza che dà ai tribunali civili per i minori dovrebbero facilmente poter arrivare anche negli uffici delle procure per i profili di rilevanza penale e viceversa
Inutile ribadire la delicatezza di questo tema perché sono in gioco il mantenimento dei legami familiari e il benessere psicofisico dei minori
Ebbene lo studio ha rivelato l'assenza di un efficace raccordo tra i giudizi civili e penali così come giallo aveva evidenziato il monitoraggio condotto
Presso il ministero della giustizia a un anno dall'entrata in vigore del Codice rosso
Come è noto quella legge la legge sul Codice rosso a imprevisto uno strumento
Per il raccordo tra giudizi civili e giudizi penali si tratta dell'articolo sessantaquattro bis delle disposizioni di attuazione del Codice di procedura penale
Che prevede la trasmissione degli atti al giudice civile che deve decidere sui procedimenti di separazione dei coniugi o di cause relative ai figli di Mino minori di età o all'esercizio della potestà genitoriale
Tuttavia solo alcuni uffici si sono attrezzati con appositi protocolli e specifici strumenti informatici per dare attuazione a questa norma
Per questo il ministero raccolte le prime buone prassi sul punto è considerato il primo monitoraggio
Ha riguardato anche che ha riguardato anche il periodo dello da un sta compiendo un'ulteriore monitoraggio relativo al secondo anno di vigenza della legge sessantanove del diciannove
Per verificare l'attuale stato di attuazione della norma
Al momento posso anticipare stiamo esaminando i primi dati
Che un campione di cinquantotto uffici giudiziari dei capoluoghi distrettuali indica che l'ottantatré per cento ha dato esecuzione alla disposizione in questione in questo articolo sessantaquattro bis
Fermo restando che il campione non è ancora abbastanza rappresentativo mi pare che il segnale sia buono indichi un una familiarità con uno strumento che può aiutare può dare il suo contributo
Parallelamente nella legge delega sul processo civile che proprio in questi giorni probabilmente domani sarà all'esame per l'approvazione il voto finale della Camera
Sì tu esce il tribunale delle persone della famiglia dei minorenni con su cui abbiamo tanto lavorato con tanti di voi presenti
Che intende restituire omogeneità alle decisione complesse delicate che incidono sul tessuto familiare in particolare sulla vita dei minori tra i principi della delega
Si prevede che in presenza di allegazioni di domestic violenza domestica o di genere
Dovranno essere assicurate su richiesta dei Boateng misure di salvaguardia e di protezione e un altro preciso principio di delega richiede anche che siano disposte le necessarie modalità di coordinamento con altre autorità giudiziarie
Si tratta di estendere questa idea della comunicazione
A tutte le informazioni ostensibili e utili per accertare la violenza e porre in essere adeguate misure di salvaguardia e protezione della vittima oltre che però ad adottare delle decisioni più accurate basate su un maggior numero di elementi il terzo aspetto il monitoraggio e gli interventi in ambito di riforme penali e civile ancora concordo pienamente con la Commissione nel ritenere che la verifica costante
Dello stato di attuazione della normativa di contrasto alla violenza di genere è uno strumento importantissimo per porre in essere continui necessari correttivi volti a migliorare la disciplina vigente
Per questo e avviato un nuovo morì Terminator raggio dal quale di posso dare qualche anticipazione
Per esempio si conferma che anche nell'ultimo anno c'è un aumento dei maltrattamenti in famiglia acuiti come ben sappiamo dal problema della pandemia e da Andrea Renzi ed estrazioni anti contagio
Sono stati circa quaranta mila i fascicoli aperti due anni fa e poco meno nell'ultimo anno
Ma guardando questo nuovo monitoraggio ci sono dei dati in particolare su cui riflettere
Innanzitutto sono aumentati i procedimenti per violazione del divieto di avvicinamento alla vittima cioè quei casi in cui già c'è stata una segnalazione si è imposto un divieto
E il divieto viene violato che comporta l'apertura di un procedimento sono stati tre mila diciotto nell'ultimo anno in un trend crescente e cioè la presenza di queste norme del divieto di anni vicina mento di perse non sta producendo un effetto sufficientemente deterrente
Le drammatiche storie anche degli ultimi giorni confermano questi questi dati ma sul punto già nella delega penale approvata nei mesi scorsi in Parlamento
Abbiamo grazie alla collaborazione della senatrice viole Valente che ci ha monitorato tutto il tempo ci faceva inserire laddove ci fosse qualche elemento che poteva interferire
Con i problemi della violenza sulle donne tutte le protezioni necessarie tutti gli accorgimenti le correzioni anche
Che si rendevano necessarie le nostre proposte
E li abbiamo voluto introdurre un'ulteriore stretta sulla base di un emendamento parlamentare
Che prevede l'arresto in flagranza Perkin i viola questo divieto di avvicinamento
Lo dirò ancora tra un attimo la norma ha bisogno di un ulteriore affinamento perché dopo l'arresto in flagranza occorre prevedere un elemento di raccordo per evitare che in attesa della sentenza definitiva finito l'arresto la persona possa essere messa in circolazione perché quello è un tempo in cui bisogna veramente fermare il la lo spazio la spirale di violenza ed è lì che spesse volte accadono troppe volte fatti reversibili
Ma per il divieti di avvicinamento c'è ancora un altro aspetto che voglio condividere a differenza di altri ambiti di altri tipi di di procedimenti in questo settore le richieste di rinvio a giudizio superano di gran lunga quelle di archiviazione che vuol dire che si procede di più
Dall'agosto del due mila venti poi lascio leggera chissà a leggere i dati ma insomma gli offro così come sono alla vostra riflessione dall'agosto del due mila venti al trentuno luglio due mila ventuno
In mille duecento casi è stata presentata una richiesta di rinvio a giudizio a fronte di cinquecentottantotto richieste di archiviazione
Nel primo anno che copre però anche l'inizio della pandemia erano state cinquecentoventisette le richieste di rinvio a giudizio e trecentocinquanta quelle di archiviazione quindi queste violazioni diventano più facilmente dei processi penali
Un altro dato che mi pare giusto sottoporre alla vostra attenzione per la gravità del fenomeno è che sono stati denunciati centoventuno casi di lesioni permanenti al viso della visti ma spesso con l'acido
Che hanno portato alla richiesta di rinvio a giudizio in settantaquattro casi fino a fine luglio a fronte di nove richieste di di archiviazione quando c'è la denuncia quindi molto spesso si prosegue con un giudizio
Sul fronte giuridico in e giurisdizionale in particolare davvero tanto è stato fatto e come vedete tanto si continua a fare
Perché il diritto è sempre un po'una riforma permanente c'è sempre una correzione da fare analizzarne l'impatto significa tenere viva la macchina dell'affinamento delle regole giuridiche
Che ci permettano di intervenire in modo sempre più efficace
E come dicevo anche nel corso delle grandi riforme che si stanno facendo del Pilastro penale del Pilastro civile ci sono moltissime norme che voi vedrete portano un'attenzione al fenomeno della violenza sulle donne spesse volte soprattutto nell'ambito penale ma anche civilistico trovati arricchiamo puntuale al pieno rispetto della convenzione di Istanbul e lì c'è una firma e della firma della senatrice Valente che ci ha fatto sempre inserire con grande attenzione queste rispetto di questi principi di civiltà che penso possano portare davvero un grande
Dell'ufficio
Ma ci sono altre ipotesi di intervento di cui avete forse già un po'sentito parlare e che si sono aperte all'interno del governo
Come emerso nei giorni scorsi dalle stesse parole del presidente Draghi siamo al lavoro con le altre ministre presenti
In particolare con la ministra la Morgese la ministra Bonetti ma anche con la ministra calcio Carfagna e Gelmini per stilare un nuovo pacchetto di norme
In stretta sinergia fra Dinoi in modo da aggredire davvero da ogni angolatura questa piaga della nostra società
Dalla sicurezza alla protezione dal sostegno anche economico delle vittime alla prevenzione
Già è stato detto qualche minuto fa e tengo anch'io a ribadire questo punto
Occorre rafforzare soprattutto gli strumenti che ci permettano di prevenire molti operatori molti commentatori hanno osservato questo punto in questi giorni hanno detto che la partita fondamentale è quella della prevenzione
Io sottoscrivo pienamente per quello che può valere questo punto di vista dobbiamo fermare prima dobbiamo fare in modo di fermare la violenza prima che sia troppo tardi
Ed è in questa direzione che ci si sta muovendo con diverse proposte mi accennò qualcuna ma siamo ancora in fase di elaborazione per esempio
Rafforzare la disciplina dell'ammonimento sulla falsariga di quello che avviene per lo stalking
E riprodurlo per i delitti di percosse lesioni quando il FAS il fatto è commesso nell'ambito della violenza domestica rafforzare vuol dire sia prevedere un aumento di pena ma soprattutto la procedibilità d'ufficio in questi casi
Inoltre sono all'esame come già anticipavo alcune misure per rendere
Più efficace le le le misure dell'allontanamento dalla casa familiare il divieto di amminici lamento
Ai luoghi frequentati dalla persona offesa perché troppe volte la violazione di queste prescrizioni si rivela fatale per le vittime allora si sta valutando ad esempio in particolare lo sta facendo
La ministra la Morgese di accompagnare queste misure il divieto di avvicinamento col braccialetto elettronico e nel caso in cui l'imputato il medico un senso alla sua applicazione disporre anche eventualmente misure cautelari più afflittive
Inoltre in caso di violazioni
Dei medesimi di biglietti appunto oltre all'arresto in flagranza già prevista dalla delega penale si interverrà per consentire l'applicazione di misure cautelari coercitive
Per evitare che la persona arrestata si è rimessa in libertà in attesa di giudizio si tratta di misure che vanno a completare a frenare invero un assetto normativo che è già molto buone molto ricco come in vigore da alcuni anni
Ma per questo dicevo che a me a me pare che maggiormente lo che maggiormente urge
Utilizzare appieno le norme vigenti soprattutto in collaborazione tra tutte le autorità competenti
E un serio investimento nella formazione di tutti gli operatori perché sappiano sfruttare a più appieno tutti gli strumenti che sono messe a loro disposizione
Queste molteplici
E concomitanti iniziative denotano una crescente sensibilità nei confronti del problema che si tiene vivo attraverso il lavoro di tutti attraverso il lavoro culturale attraverso il lavoro della commissione
Che veramente è stato troppo lungo ignorato sottaciuto confuso con altri fenomeni se non addirittura negato
Un problema che è dilagato proprio all'ombra di una cultura anche giuridica
Che ha legittimato rapporti basati su logiche di potere di soggezione di dominio e di subordinazione anche nella sfera affettiva e domestica
La giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne che si celebrerà costituisce un appuntamento importante per diffondere una cultura basata sul rispetto della dignità di ogni persona senza distinzione di genere un'occasione per rimanere vigili
Giornate come queste come questa del convegno come quella della Giornata Mondiale
Sono occasioni per riflettere su un problema specifico
Ma anche sui fondamenti della nostra civiltà e sulla direzione verso cui vogliamo rientrarci sono occasioni per tenere desta la memoria sui problemi che ci affliggono
E per assumerci pienamente tutte le nostre responsabilità per dirla con Josè Saramago e su questo chiudo noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo grazie
Agli atti del suo prezioso ed esaustivo intervento ciò che viene fuori la necessità dunque di una formazione specializzata in formazione diceva a tutti i livelli
Che si possa sensibilizzare appunto di più i magistrati insomma gli addetti comunque ai lavori proprio per ridurre i rischi
Mi ha pure anticipato in una domanda che volevo farle riguarda il monitoraggio
Riguardo la la relazione che ha presentato lo scorso anno l'ex ministro buona fede su un anno di Codice Rosso quindi sono davvero appunto contenta che questo aggiornamento c'è e proprio su questo solco si continui a lavorare
Grazie ancora adesso io do la parola alla ministro alla Morgese
In cui ho apprezzato apprezzo e ringrazio per la sensibilità sedersi e che ha dimostrato durante la pandemia oltre che sul tema nell'avere dato indicazioni precise alle prefetture sull'individuazione di ulteriori disponibilità di alloggi con la garanzia sulla sicurezza da sanitaria
E poi sugli ultimi provvedimenti al lavoro di squadra che è stata facendo a livello di ministre quindi a lei la parola grazie
Grazie per l'invito davvero in una giornata importante neanche ieri ci siamo incontrati con
Senatrice rallenterà a Catania dove abbiamo c'è stata una giornata organizzata dalle forze di polizia
Proprio sull'argomento perché grande l'impegno che noi abbiamo come ministero dell'Interno nei confronti della di questo fenomeno odioso dei femminicidi
E su questo c'è una grande responsabilità proprio da parte delle nostre strutture perché vengano portati avanti iniziative
Anche da un punto di vista legislativo tant'è che come diceva poco fa la amministrate Art abbia anche oggi ci siamo riunite tra di noi
Proprio per ammettere appunto un testo insieme Anna ministre Bonetti Gelmini niente Carfagna proprio con grande voglia di arrivare quanto prima al consiglio dei ministri per portare questo pacchetto speriamo la prossima settimana ma al massimo si va ancora non vogliamo essere tante ottimisti perché ancora degli aggiustamenti dobbiamo farli però guardate zero siamo che nel giro di poco si possa procedere
La relazione che è stata fatta dalla Commissione ma evidenzia come a distanza di oltre un decennio dalla convenzione di Listen bollette riconosce la violenza nei confronti delle donne
Come una grande violazione dei diritti umani
A distanza di dieci anni mi è stato fatto tanto ma evidentemente ancora tanto va va fatto da parte di tutte le istituzioni occorre uno sforzo corale da parte di tutti
Anche perché il documento Ho letto con la grande attenzione
Ponendo in rilievo uno come accanto a prassi ed esperienze mie positive il sistema di prevenzione e di contrasto ne evidenzi ancora
Alcuni aspetti di criticità
Questi sono ravvisabili ed è stato detto anche prima nella anche talvolta in una sotto fatto un farlo valutazione della violenza di cui la donna può essere ogni vittima tante volte vittima proprio in contesti familiari in contesti affettivi nella difficoltà ha anche di riconoscere Kanu con tempestività
Quindi i segnali di una possibile violenza e anche nell'assenza
Di un sistema integrato di coordinamento di collaborazione anche di questo abbiamo parlato oggi quando ci siamo incontrati tra di noi perché
Ci siamo anche detti che tante volte le norme norme che ci sono perché
Ripeto una disciplina abbastanza composita che certamente ha bisogno di ritocchi però avrebbe anche bisogno di essere maggiormente applicata
Quella esistente con un maggior coordinamento tra tutte le le istituzioni perché ne occorre vedere anche i dati dell'ultimo mine biennio per il a fronte di un decremento del dieci per cento di quelli che sono il numero complessivi degli omicidi sono certamente aumentati invece l'incremento è del PCI del cinque per cento delle vittime di di sesso femminile
Allora l'amministra Cartabia ha portato i dati di quelli che sono i fascicoli aperti quindi all'attenzione della magistratura io vorrei dire invece i numeri che risultano Annoè come forze di polizia
Perché dal primo gennaio al ventuno novembre gli omicidi con vittime donne sono se centonove su duecentosessantatré e ciò che richiama maggiormente l'attenzione e che delle cento nove vittime
Novantatré sono state uccise in ambito familiare affettivo e di queste sessantatré hanno travolto hanno trovato la la morte per mano del parte di un coniuge
O anche dell'ex parte delle quindi il confronto dei dati rappresenta
Davvero soprattutto se non andiamo a confrontarli con quelli dell'analogo periodo dell'anno precedente evidenzia quindi un incremento del due per cento del dell'andamento generale degli eventi
Soprattutto un omento più consistente dell'otto per cento di quelli proprio con di riferite alle donne
Che passano come ho detto prima da centouno centonove
E quindi ciò che impressiona secondo me maggiormente e che in non pochi casi nordico cieco nei confronti della donna
Sì sì traduce in violenza micidiale abbiamo visto anche recentemente anche a Vetralla
Nei confronti anche dei figli o delle persone vicine alla vittima quale un atto di vendetta Dini incredibile niente crudeltà
Enti vorrei dire che sicuramente questo tipo di odiose omicidi rappresentano usa davvero un'emergenza sociale
Di fronte alla quale è necessario tenere alta la guardia e soprattutto
Privilegiando un approccio ovini in chiave preventiva lo dicevamo anche ieri a Catania qua abbiamo e se il capo della polizia che il prete
E che abbiamo il direttore centrale della polizia di criminale che a elaborato tutto uno studio molto o Complesso che su questo argomento quindi di quello di cui parliamo sempre l'esigenza di un'attività preventiva perché quando poi è successo
Ovviamente ci saranno poi gli atti successivi soprattutto da parte della magistratura ma noi quello che dobbiamo fare dobbiamo cercare di ridurre questi episodi di di fare in modo che siano sempre né di meno
E quindi qua credo che occorra integrare coinvolgere tutti quanti gli attori con una pluralità di interventi ripeto una interventi amministrativi ma anche attraverso alti e l'impegno delle forze di polizia
E anche della magistratura
E soprattutto credo che sia necessaria una sensibilizzazione degli operatori non soltanto del del settore pubblico né del privato ma anche
Io ritengo importante una un impegno maggiore anche da parte delle scuole e della società civile
Perché oggi noi vediamo che tanti giovani da questo studio
Che è stato fatto appunto
Dalla dal prefetto Messina quello che emerge che sono diminuiti è diminuita letta anche dei ragazzi che fanno atti di violenza nei confronti delle donne quindi io mi chiedo
La il ruolo quale debba essere il ruolo della famiglia quale debba essere il ruolo della scuola su questi argomenti perché
Tante volte mie certamente io
Lo dicevo anche ieri come è possibile che
Anche segnali in segnali
Piccoli segnali o anche segnali più importanti non vengano letti adeguatamente dalle famiglie e da chi circonda poi la quella che poi diventa purtroppo
Una vittima e allora hanno un omicidio non nasce mai all'improvviso quindici devono essere necessariamente dei segnali che non sono colti per disattenzione perché
Purtroppo non siamo in una società che consente più di un con l'occhio Franco e concreto anche nelle nostre famiglie diciamo le cose come sono come sono quindi secondo me ecco occorrerebbe una maggiore un coinvolgimento un poco di tutte le le le strutture
A tutti i livelli
Io devo dire che per quanto riguarda le forze di polizia noi abbiamo fatto tanto perché noi vorrei ricordare la campagna quella appunto che abbiamo fatto ieri ma che va avanti da dal da da vari anni che questo non è amore
Che non vede le questure impegnate anche con il coinvolgimento di personale
Specializzato in attività di informazione e di sensibilizzazione proprio fino alla finalizzate a favorire l'emersione di queste situazioni di violenza
Non tra l'altro vorrei dire anche che
Ci sta un ampio Mina materiale informativo e sugli strumenti di tutela che hanno le donne che Benigni viene consegnato alle donne laddove vanno
A fare denunce nelle questure ma ricordo anche la la campagna Annella compagni
Campagna sicurezza avverrà avviata lo scorso anno che durerà fino al due mila anni e venti treni dalla polizia di Stato con la collaborazione con la finite con la Confcommercio e con Gruppo donne imprenditrici di Fini per il proprio finalizzato a raggiungere in maniera sempre più capillare le donne possibili vittime di violenza
E anche l'opinione pubblica in generale
Riconoscere con tempestività le situazioni segnali di una possibile violenza quindi essenziale per interrompere anche l'escalation e prevenire i comportamenti che sono tante volte recidivanti
Noi stiamo lavorando Sukur questo testo normativo vi posso anticipare anch'io delle delle in quello che saranno gli interventi che vogliamo mia portare avanti certamente che favorire
Anche un attività di di protezione della donna ma di protezione vorrei dire al al procuratore eroi anche
Conosco da da vari anni ho letto una una sua intervista dove diceva che non ritiene opportuno mi intervenire
Sulle donne ma non è queste ogni intervento che noi vogliamo fare ma comunque un intervento che possa prevede delle
Forme di diciamo di vicinanza alle donne per evitare che su dieci ci siano episodi che poi non si possono contrastare in maniera adeguata così come l'utilizzo del braccialetto elettronico
Anche perché i braccialetti elettronici a checché se ne dica che non non non ce ne sono abbastanza non è così perché sono state fatte delle gare tra l'altro fin dall'anno scorso
è ovvio che il braccialetto elettronico viene indicato dall'autorità giudiziaria e quindi bisogna semplicemente che ci sia un'attivazione in questi termini laddove l'interessato non non accolta favorevolmente l'utilizzo si prevede la possibilità di misure ancora più
Restrittivi e quindi misure di prevenzione che sono ancora più pesanti quindi dove si parlava dell'ammonimento che l'ammonimento del questore
Anche su queste così come stiamo valutando tante
Altre situazioni che abbiamo messo in campo che poi quando il provvedimento Saracco diciamo ho condiviso da parte di tutti riusciremo poiana
A farne
Una una una chiarificazione generale perché ritengo non opportuno intervenire ora sospetti singoli che stiamo valutando ancora insieme
Io vorrei dire anche che le questure hanno sottoscritto protocolli con servizi sociali e sanitari
Attraverso i quali accompagnare gli autori di violenza nel percorso di riconoscimento della propria responsabilità
E di attuazione di strategie per il controllo di stimoli degli stimoli violenti e le verifiche effettuate sono presso tredici
Questure che hanno avviato già da tempo questi protocolli hanno confermato la validità dell'intervento solo il Silk CIR il sei per cento dei soggetti che sono stati ammoniti dal questore
E che hanno intrapreso poi dei percorsi di trattamento volontario lo sono risultati i recidivi quindi vuol dire che anche il protocollo Zervos che noi abbiamo per la Polizia di Stato ha messi in campo
Dove si tratta di una riabilitazione davvero della della Val trattante poi da dei risultati in sé viene vissuto diciamo in maniera consapevole è ovvio dalla dall'altra parte ci vuole l'accettazione la voglia
Di di di di seguire un percorso è terapeutico però laddove c'è questa voglia poi abbiamo visto che hanno dei risultati notevoli
E così queste loro diciamo sempre bah noi Pullara di Opole è stato per esempio un'applicazione un'app molto utile durante lo accodavano quando in casa
Chiusi in casa tante volte la violenza a diciamo ha visto ha raggiunto apici
Notevoli e la bastava un clic una donna poteva collegarsi direttamente con la questura l'ufficio di polizia più vicino
Tramite un sistema di georeferenzazione oggi c'è un'ulteriore novità nel senso che e fu informata al tra veramente diciamo non chiunque fa anonima perché la dopo fatto l'intervento si può cancellare
Dal telefonino della persona ma rimane in carico all'ufficio di polizia che invece ha ricevuto la la telefonata
Perché tante volte anche la paura di dovere intervenire e di essere scoperti dalla dalla dalla persona che che ti stanno in vicino quindi poiché anche un'altra cosa importante certamente la l'individuazione nelle questure di sale di ascolto dedicate anche questo diciamo è un'attività questo proprio ci tengo a dirlo perché e le forze di polizia secondo me su questi aspetti sono avanti perché stanno da tanto tempo stanno procedendo e dando una forma di di formazione specifica che viene svolta danno una sensibilità su questi aspetti notevolissima e quindi tramite queste sale d'ascolto effettivamente poi le donne
Possono si sentono in vogliate a parlare vengono aiutate in quel percorso di fare uscire tutto il dramma dell'interno che tante volte per vergogna
Per anche una sorta di e di ritrosia di Dini di non volere esporre le proprie diciamo debolezze e agli altri però con alle forze di polizia diciamo e si riesce in questo alla ad andare avanti anche perché ripeto noi impegniamo molto anche nella formazione delle stesse forze di polizia su questi aspetti quindi sanno come trattare casi così delicati
Poi io vorrei anche dire che da un punto di vista diciamo di trattamento di erogazioni noi abbiamo un commissario per le vittime
Di mafia anche per le vittime di questi episodi violenti già quest'anno siano stati erogati circa un milione e trecento mila
Soprattutto devo dire che di i ragazzi che hanno perso la madre in situazioni tragiche hanno
Direi annoia
La possibilità di essere eseguiti negli studi quindi anche avere un contributo certamente sempre tutte poco cioè si può sempre fare di più
Su questo non non c'è dubbio però io penso che iniziando un percorso come quello che è stato iniziato Mammano arriveremo anche delle delle risorse maggiori che potranno aiutare in misura maggiore così come
Previsto del dei delle diciamo dei contributi delle erogazioni a favore delle famiglie affidatarie anche questo è importante perché serve anche per cercare di andare incontro alle esigenze di questi ragazzi
Quindi quello che vorrei dire che occorre
Certamente
Potenziare tutte le misure necessarie d'altra parte io credo che
Si tratta di interventi che come ho detto poc'anzi noi dobbiamo operare ma vorrei dire anche un'altra cosa e dell'ultimo e poi chiudo quando mi hanno chiesto l'altro giorno che cosa
Tu qual è il messaggio che tu vorresti annunciare nei confronti di di queste giovani donne elette hanno vicino uomini violenti io quello che ho detto perché quello che penso
Secondo me è ogni donna deve non deve mai rinunciare anzi primavere Sempre il rispetto per se stesse deve perseguire questo concetto di rispetto di se stesse in tutte le manifestazioni ritenendo che anche quando
Ci sono atteggiamenti
Diciamo che sembrano d'amore ma non sono d'amore perché tendono ai salvarti casomai ad allontanarsi dalla tua vita quotidiana
è una violenza che fanno al tuo alla tua professionalità e allora una donna in quello non deve mai cedere
Di un di un pazzo perché occorre che
Ci sia davvero una
Una consapevolezza di quello che ognuno di noi ha di quello che ognuno può dare agli altri e quindi eliminare dalla propria vita persone invece che vogliono limitare il tuo essere come essere umano grazie
Grazie minestra la Morgia S la ringrazio per tutte le informazioni che ci ha dato veramente mi mi rincorrono parecchio
E concordo molto su quanto ha detto riconoscere segnali della violenza è opportuno quindi l'importanza della formazione dunque della pre della prevenzione
Ma così come dice bene lei coinvolge tutti gli attori con pluralità di interventi si parla appunto della scuola ritorniamo chi vuole la prevenzione quindi sulla scuola
Ma parliamo anche delle famiglie però appunto mi piace pure evidenziare che comunque già lei lo ha pure accennato intervento sui gomiti maltrattamenti allo stesso tempo voglio proprio dire che la commissione sta lavorando su un'indagine sul legno altra campi a seguire questa indagine sono la collega Majorino e la collega con Satie quindi sicuramente affrontare il problema a monte proprio con i altrettanti e poi appunto anche con gli studenti le nuove generazioni e quindi tutto un percorso di formazione di sensibilizzazione a qualsiasi livello che è necessaria e opportuna
Quindi ritengo proprio che siamo veramente sul sul solco giusto lei parlava e di rispetto dice spesso di se stessi e quindi lì e quello che è viva un po'il pensiero a quel concetto oggi
Che utilizziamo spesso che l'empowerment femminile quindi quella proprio consapevolezza di di di di essere donna di pretendere rispetto e soprattutto senza nessun problema un controllo sociale da parte degli altri ne siamo questi
Bagliore Abass
Bisogna sapersi accettare quindi iniziare proprio dal da da una rivoluzione proprio interno come come donna appunto anche su questo aspetto
Io adesso do la parola alla alla ministra Bonetti mista delle pari opportunità anche lei compagne di viaggio di questa commissione che in più circostanze
Ci siamo pura confrontate sicuramente anche la ministra darà un apporto significativo al appunto a questo a questo momento di confronto riparto appunto al piano strategico nazionale contro la violenza
Appunto e le donne passatutto degli uomini due mila venti ventitré
Grazie tanto grazie grazie per l'introduzione ringrazio
La Commissione per per l'invito per loro nell'aver organizzato questo importante appuntamento che mi scuso per non aver potuto seguire tutti i lavori dispiaccio eravamo punto impegnate in consiglio dei ministri grazie davvero alla alla Presidente alla presidenza e a tutte le componenti componenti della Commissione
L'indagine che avete presentato come sempre uno strumento di grande utilità di grande ricchezza anche di Indirizzo
Nell'azione di governo e di indirizzo per l'azione in particolare che svolge la cabina di regia che segue la l'implementazione l'attuazione del piano strategico nazionale cabina di regia
Che presiedo ma che coinvolge tutte
Le istituzioni tutte le amministrazioni a livello sia ministeriale che a livello territoriale e che poi vede anche una partecipazione fattiva della rete dei centri antiviolenza delle case rifugio
Delle parti sociali datoriali sindacati
Ecco una sistema di sinergia di paese che oggi alla vigilia della giornata del venticinque novembre penso sia importante che confermiamo complessivamente nella concretezza e nella tenace che ci vede anche a livello internazionale come Paese in prima linea
Nella applicazione nella direzione e nella attuazione della convenzione di Istanbul e quindi ho colto con grande favore questo sguardo anche europeo che la Commissione ha voluto porre in questa giornata credo che sia urgente farlo ebbene abbiate fatto
A motivarlo non come Italia orzo abbiamo assunto stiamo la presidenza del comitato dei ministri del Consiglio d'Europa e proprio in virtù di questa presidenza domani nella giornata venticinque novembre
Sarò al Consiglio d'Europa nella commissione del gente equity per testimoniare non solo l'impegno dell'Italia come Paese è stato membro cade ritrovo convenzione di Istanbul
Ma lei presidio anche nell'interpretare questa nostra presidenza nella volontà di dare piena attuazione alla Convenzione stessa e anche nella promozione di quella parità di genere che è precondizione necessaria perché la violenza possa definitivamente essere radicata come più volte anche la commissione ha avuto modo di sottolineare è un presidio
Di democrazia che l'Italia deve saper interpretare anche nel contesto europeo
Un presidio di democrazia che ci impone la nostra costituzione che credo che vada rivolto con grande costanza
Oggi lo lo riporto quella articolo tre che ci chiede l'impegno di eliminare di rimuovere tutti gli ostacoli che di fatto impediscono la libertà e con la parola libertà la parola che spesso viene fatta risuonare nel dibattito pubblico legata alla violenza
Di cui le donne sono vittime noi continuiamo anche nella campagna mediatica con questa cala campagna del libera puoi la la dimensione dell'empowerment della libertà
Perché non c'è non c'è libertà nella violenza non c'è libertà per le donne che sono vittime di violenza
E quando le donne non sono libere non sono libere di denunciare non sono libere di sperare non sono libere di avere una prospettiva per sei per i propri figli fuori dalla violenza e allora è questa libertà che noi oggi dobbiamo garantire e tutelare promuovere costruire e io credo che nella solitudine della delle delle vittime delle violenza li si insinua la negazione più alta della loro libertà ecco perché è fondamentale costruire un impegno reti di comunità di prossimità che agiscano nella concretezza di una rete che sappia cogliere la denuncia sappia proteggere io
Ricordo con grande intensità un momento in cui una donna che ha avuto un'esperienza difficile nella sua vita vittima di violenza
E ha detto io nella ho usato la libertà di di dire basta in quella libertà ho trovato può invece la violenza più alta che mi si potesse fare
Quando questo è stato un grido che ha risuonato voi vecchia sollecitato una grande responsabilità
Personale e collettiva e qua questa donna le tante donne che si rivolgono a noi dicendo
Possiamo avere fiducia in una libertà mani questa libertà non la possiamo esercitare da sole ecco credo che debba è qui sia nata la volontà anche di dare seguito ad una ulteriore
Valutazione della necessità di correggere alcuni vulnus alcune fragilità come hanno già ben detto
Le colleghe sionista campate che la ministra Morgese quindi questa volontà di andare a tutelare e proteggere
Le donne nel momento in cui c'è anche l'atto di coraggio di una di una denuncia che non può vederle sole
Ci siamo noi tutti insieme su cui lo Stato deve essere accanto a loro in questo percorso di ricostruzione della libertà personale anche dei loro figli laddove ci sono e di farlo con strumenti che se no adeguati che devono rivolgersi innanzitutto a all'uomo l'uomo l'altra tante bene fa la commissione femminicidio io ho colto con grande attenzione tutte le richieste e le istanze
Compresa anche l'attuazione
Di alcune Nuove norme implementazione dei centri anche per gli uomini ma altrettanti che stiamo portando avanti anche sulla base delle descrizioni della commissione
Ma c'è un tema anche di carattere di protezione di carattere giudiziario questo è già stato detto precedentemente nello stesso tempo una possibilità di di sicurezza maggiore per le donne che devono davvero essere libere di poter ricostruire una vita a fuori dalla dalla gabbia della violenza nella quale sono costruite sono costrette c'è un tema che riguarda però un approccio trasversale sistemico e qui arrivo al può al cuore alla novità anche di quest'anno di questo venticinque novembre questo venticinque novembre vede il nostro Paese e fare un passo avanti importante
Il governo ha proposto nella legge di bilancio che è arrivata tra l'altro al Senato Cooper la prima lettura
L'introduzione di un articolo articolo trentotto che prevede che il nostro che il Governo che quindi il nostro ordinamento
Preveda necessariamente una programmazione triennale di una strategia nazionale di contrasto la bellezza maschile contro le donne la prima volta che accade finora abbiamo avuto tre piani importanti
L'ultimo è passato in Consiglio dei ministri giovedì scorso ma di fatto su sollecitazione dell'autorità delegata protende porre in questo caso la sottoscritta
All'interno di una condivisione della cabina di regia ecco che lo stato italiano che il Governo proponga che lo Stato italiano scende in modo strutturale di dotarsi di una strategia integrata e sistemica di contrasto Avenza maschile contro le donne dice
Che se abbiamo fatto un passo in avanti nella concretezza di un impegno e a questo deve conseguire una governance chiara quindi l'istituzione di un osservatorio per portare avanti quel prezioso monitoraggio di cui ci parlava
Anche Linda Laura Sabbadini serve il racconto e l'evidenza dei dati la ricostruzione dei processi di vita del divenire di vita delle persone della capacità dell'efficacia delle norme che mettiamo in campo
è una regia di governance che coinvolga sia le istituzioni che la rete dei centri antiviolenza delle case rifugio che evidentemente devono trovare in modo più stretto un'azione anche di coprogettazione di corresponsabilità
Ovviamente a questo consegue deve conseguire una stabilizzazione delle risorse mettiamo finalmente a regime le risorse per le azioni di contrasto lenza maschile contro le donne non bastano le risorse ma sono certamente se non elemento sufficiente
Sicuramente necessario quindi sia i fondi per i centri antiviolenza le case rifugio che per le azioni delle regioni che per le azioni che a livello nazionale dobbiamo mettere in campo a partire lo avete già detto è già stato detto dal tema della formazione altri elementi che credo vadano riconosciuti come elementi importanti e sono dei passaggi che dentro al piano che si va in continuità ovviamente sul tema
Sulla solo per la convenzione di Istanbul quindi con i passi quattro assi delle quattro P la prevenzione la protezione delle vittime la punizione dei colpevoli la promozione dell'autonomia
E della di una vita indipendente per il per le donne che escono da questo percorso c'è
Ci sono alcuni elementi che abbiamo avuto il coraggio di affrontare io ringrazio davvero in particolare le ministre che sono qui presenti ma tutte le attiviste che stanno fortemente collaborando ha usato casualmente il termine lei perché ci troviamo ad essere insomma noi tre e poi ci sono la ministra Gelmini la ministra Carfagna ma tutto il Consiglio dei ministri che ovviamente fortemente coinvolto in questa azione che l'azione di questo governo
E di come dicevo in questi alcuni elementi li abbiamo voluti mettere a fuoco alcuni sono già stati detti c'è un tema della vittimizzazione secondaria
Che voi avete con così grande chiarezza ha messo in evidenza che nel piano intendiamo affrontare con azioni specifiche
E c'è un altro tema altrettanto importante che è quello della del contrasto alla violenza economica delle donne che si ovviamente affianca il tema dell'empowerment e belle donne quindi che coerente integrato anche con la strategia per la parità di genere
I gli strumenti che abbiamo messo in campo il reddito di libertà microcredito di libertà sono passi importanti
Ritengo che siano strumenti che possiamo e dobbiamo implementare sia nella quantificazione delle risorse che anche nella stabilizzazione delle stesse
La resa contro le donne è un fenomeno che nega la nostra struttura di di comunità e si fonda su una subcultura di discriminazione di prevaricazione e di violenza
E quindi solo quando sapremo essere un Paese che al volto di un Paese che sa riconoscere la ricchezza e al riconoscimento di reciproca delle diversità delle diversità di genere potremmo davvero dire che un per cammino al computer che su quello possiamo fondare la speranza di eliminare la violenza maschile contro le donne questo significa educazione la sollecitazione che la commissione ha fatto sulle azioni sistemiche nelle scuole è stata accolta è una sollecitazione importante significa formazione significa valorizzazione di tutte quelle retica i luoghi che devono rispondere
Alla alla richiesta di aiuto da parte delle donne significa mettere assisteva in modo coerente i criteri con cui si interviene su questo lavoro con le regioni e fondamentale sempre sollecitati dalla Commissione di femminicidio
Su abbiamo anche rivisto tutti i criteri di accredito per i centri antiviolenza e contestualmente stiamo facendo lo stesso lavoro anche per i centri per gli uomini maltrattati che un altro elemento che so che ha a cuore a questa Commissione
è un momento in cui l'Italia a dieci anni dalla farla convenzione di Istanbul l'Italia è stato tra i primi Paesi a ratificarla due anni dopo ecco
è il momento in cui l'Italia vuole e deve fare un passo in avanti in questa direzione lo vogliamo fare come azione di governo anche nell'intervento e tempestivo il proprio con un provvedimento che porteremo a breve per risolve le criticità che sono state evidenziate lo facciamo con il piano nazionale di contrasto resa maschile contro le donne definendo una prospettiva di stabilità
Di queste politiche lo dobbiamo fare però con il volto di tutto il paese di tutto il Paese quindi nel dire alle donne che è possibile è possibile
Pensare ad una vita fuori dalla bellezza e ciò che è possibile come atto di speranza nei confronti delle donne deve diventare dovere e responsabilità per le istituzioni
Questo è nostro dovere questa nostra responsabilità che intendiamo esercitare fino in fondo sono certa che su questo il Governo c'è e e e e c'è a servizio del Paese sono certa che in questa continua collaborazione anche con con il Parlamento in particolare con la Commissione sapremo finalmente dare volto di questa speranza possibile e quindi per noi doverosa grazie
Allora chi mi conosce sa che io tende rischiasse di essere prolissa proprio stasera non me lo posso permettere che credo che abbiamo usato oltre ogni limiterà la pazienza
Nelle intervenute quindi e soprattutto delle ministre che insomma dopo un Consiglio dei ministri state qua quindi non voglio abusare quindi non faccio delle conclusioni
Soltanto una riflessione credo doverosa intanto appunto
Dire che insomma io penso che ne abbiamo consegnato il nostro dovere dovere delle istituzioni credo semplicemente che abbiamo assolto al nostro compito provando a farlo al nostro meglio e come vi ho detto è stato reso possibile innanzitutto da grandissime straordinarie competenze proposte di dietro quelle competenze quelle un po'più istituzionale più pubbliche ci sono anche
E le persone che lavorano un po'dietro le quinte io prima non l'ho ringraziata invece lo voglio fare perché ci tengo il perché abbiamo per avviare questo lavoro fatto pronte di quelle riunioni che se me le ricordo
Che sono i funzionari vinti Poli della guardia di finanza
Perché questi fascicoli poi sono arrivati materialmente ma questi fascicoli dovevamo indicizzati per poterli vedere
Fini caricarli c'è stato un lavoro difficile e quindi voglio ringraziare insieme a Claudio Ramponi che avevo già ringraziato Giovanni Bertone Michele Pannullo Raffaele Cimino grazie davvero a loro che nel silenzio dietro le quinte con tanta pazienza e affetto anche che ho sentito e anche la condivisione di quello che facevano un certo punto ho sentito scattare questo fa sempre la differenza quindi grazie davvero
Però credo di avere finito con i ringraziamenti ne ho fatti spero tutti e spero di non essermi dimenticata niente però e doveroso per chi diciamo coordinano lavoro così impegnativo
La riflessione che voglio fare in una giornata come questa soprattutto soprattutto alla vigilia di domani e che ovviamente ne possiamo permetterci tutto tranne che diciamo celebrare questa giornata come un rituale
Peraltro chi mi conosce sa quello che io penso io penso fondamentalmente questo che noi dovremmo fare un salto di qualità
Innanzitutto dal punto di vista della consapevolezza e da una rete dal punto di vista di quello che una corretta lettura della violenza maschile contro le donne vi sentirete sempre dire violenza maschile contro le donne
Che non è
Una violenza qualunque è una violenza specifica
Che ha delle caratteristiche specifiche che come tale ne dobbiamo in qualche modo affrontare sapendo io lo dico quattro a dire le parole dentro di me sono forti però io so che le devo criticare lenitivo facendo un opera forte su me stessa
è vero le leggi servono
Io dico sono necessarie da sole non sufficienti quello che abbiamo in quadro normativo robusto possiamo fare di più e meglio ma non c'è niente da fare da sole non ce la faremo mai
Se non sappiamo leggere correttamente il fenomeno lo dobbiamo fare noi istituzioni politica
Ma lo devo fare soprattutto prima di tutto tutti gli operatori che sono chiamati a interpretarli ad applicarle perché intanto devono sortire effetto quelle che abbiamo varato sino a questo momento il tante volte
Questo non accade questo ci dobbiamo assumere nostro quota di responsabilità poi una commissione d'inchiesta credo sia Chuck esattamente questa funzione che ovviamente va interpretata col massimo non solo rigore serietà ma anche senso di responsabilità
Istituzionale io li ringrazio le tre ministre perché Lodetto veramente ma non non lo dico perché a questa riforma chi mi conosce sa che sono abbastanza allergica alle forme vado sempre alla sostanza e lo dico perché veramente io
Dialogo con loro a nome della Commissione rispetto a Napoli che facciamo supportata dai le nostre competenze che tre credo di poter dire sono le migliori del Paese su questa materia ho la presunzione di dirlo le nostre giudice nostra vocate perché sono quelli poi tutti i giorni lo fanno questo mestiere nelle aule di tribunale difendendo le donne quindi penso soltanto queste diciamo io prima di seccare loro mi confronto quasi sempre con la Commissione eccole consulenti
Allora dico soltanto questo
Quello che è accaduto in questi giorni
Ecco le mie consulenti rimase a non commentare i casi singoli non commentare e non lo faccio e non lo faccio però però cioè si parte ovviamente dalla vita reale no di quello che accade e allora
In alcuni casi mettiamola così in alcuni casi le norme non sono star non erano forse addirittura conosciute e quindi non sono state applicate in altri casi le norme erano conosciute ma sono state male utilizzate
Allora il tema io mi chiedo quale
Come facciamo noi soprattutto a superare tutto questo abbiamo detto lo scatto che resta uno scatto culturale uno stato io dico di Karl modo di leggere la violenza
Quindi basta abbiamo detto tutti no parlare di raptus basta eppure c'abbiamo lavorato tanto e io credo che ci siamo quasi arrivati perché io sento una se dovessi dire io in questi due tre anni sento che si è fatto anche da questo punto di vista un salto di qualità
Io vorrei oggi provare a chiederne un altro insieme da fare tutte quante insieme
Lo dico l'ho detto diverse volte in questi giorni
La storia degli stereotipi dei pregiudizi che riguarda anche l'assunzione di responsabilità che ne vogliamo chiedere agli omini in questa fase perché Sendero ministero divino abbiamo spesso parlato agli stereotipi sessisti pensando alle donne
Io credo che c'abbiamo che gli stereotipi verso i maschi
Cioè abbiamo come dire le donne imprigionate in alcuni stereotipi e gli uomini imprigionati altri stereotipi
Questi stereotipi che in a come dire in qualche modo vivono attraversano contesto storico sociale nel quale ciascuno di noi si forma
Siamo cresciuti tutti in questo tempo e quindi ce li abbiamo un po'dentro di noi maniera a volte anche inconsapevole
No e poi scopriamo quando semmai siamo chiamati a fare qualche riflessione o addirittura ad assumere qualche decisione
Intanto attraverso la Società tutto a quel sessanta per cento io lo vedo tutto lì sessantatré per cento di donne che non denuncia perché non denuncio scusatemi che non parla nemmeno con un'amica
Io perché lo come lo leggo
Noi come l'abbiamo letto come il fatto che una donna non parla perché da anche dall'amica si sente o non creduto comunque giudicata o comunque forse etichettata no che già è complicato per una donna che ha subito violenza a un certo punto parlarne con qualcuno assumere consapevolezza le cose che sa dette ma paese qualcuno ti giudica invece di accoglierci
Cioè c'era il problema ragion per cui diciamo quindici ventidue centri antiviolenza hanno intorno all'anno sempre
Trecentosessantacinque gioca quindi ovviamente diciamo più soldi più investimenti più risorse sulle campagne sulle campagne sensibilizzazione oggi dicevo io dico sempre la Spagna spagnoli sono da una trasmissione e l'operatrice ma detto sa io dico ho vissuto in Spagna e mi ha detto quante erano le campagne mediatiche fatte costantemente in Spagna per arrivare a quella famosa legge organica che per lui è un punto di riferimento secondo me se dovessimo dire di patrimonio italiano l'ha nulla da invidiare a nessun altro secondo me il Paese però forse la Spagna un passettino avanti dice
No anche rispetto alla strada Itri bonari là c'abbiamo addirittura tribunali specializzati per la violenza ma ancora la fame quindi
Dico quella legge organica per me un punto riferimento come ci sono arrivati che cosa è scattato a un certo punto è scattato esattamente questo cioè nell'immaginario collettivo tutta la società nelle sue articolazioni piazza assunto quella roba
Quella violenza come ci ha guardato alla violenza comunque il disvalore sociale
In ordine ce l'ha caricata disvalore sociale si sono schierati tutti dalla stessa parte
Io credo che in Italia interna invece un po'questo perché lo dico sembra sarà della Palombelli la Palombelli ci siamo un po'indignati tutti malata non da lei interpretato dall'Istat
Ce l'ha detto due anni fa tre anni fa mi ricordo quando la ricerca che la metà degli italiani e delle italiane pensare a una donna che subisce violenza un po'sarà circa OCSE non sarà cercano la propria vita non ha fatto prove di tutto per evitarlo
E questo sentimento quadrupedi profondamente è l'espressione più grande dello stereotipo
Perché pensiamo che tutto sommato insomma un po'l'uomo lo dobbiamo sempre un po'giustificare perché dentro una dinamica c'ha c'ha le sue come dire fragilità e deve non deve deludere l'aspettativa sociale che che lo vuole forte macho e la donna invece la vuole accogliente tranquilla al massimo seducente ma insomma questa queste lo stereotipo persona donne questo lo stereotipo verso l'uomo dentro tutta questa partita di stereotipi si fa si forma là vicino la la famiglia
Che ti giudica quando racconti una violenza Azzi giù si forma il medico di base che non ti vede proprio se ce l'ha per la terza volta con l'occhio livido e non ti vedere antologie né perché si gira dall'altra parte
Si forma lo psicologo che ci lascia quelle consulenze e le leggi in quel modo lì
L'assistente sociale che dice che i figli sono sempre io non non ce la posso fare questo almeno me lo dovete lasciar vive con radicalità un padre violento non è un buon padre punto tra
Noi
Tutta la partita della bigenitorialità policy rivesta bigenitorialità come l'allegoria di psicologia sento già Ali perché ieri ho sentito purtroppo no ieri io mi ricordo da qualcuno comunque dire a un certo punto
Va be'non padre il chiusa violenza nei confronti del figlio se non esserci da panico no secondo nei confronti della madre se non la si ergeva nei confronti del figlio che c'entra
E dei è la violenza e che abbiamo detto anche noi nelle nostre norme che non è nel Codice Rosso che non è una violenza indiretta di una violenza diretta ma io dico
Abbiamo esempi ultimi sembra senza parlare di casa mia che cosa è cosa è per un ragazzo e per un uomo formarsi di in un contesto di violenza
Come persona come uomo quello che diventerà quindi il tema è tutto qui
E arriva da nella società
Quindi vicina di casa dicevo l'operatore piuttosto che l'insegnante
E anche i genitori perché per la famiglia anche un'agenzia educativa io dico sempre sì io mando mio figlio dieci una scuola insegna tante cose belle torna a casa e trova il Met mio compagno rapporto decisamente sperequato io questo cioè mio compagno che sta sul divario che torna dopo dieci ore di lavoro cucino faccia complicato nessuna scuola reggere benessere quindi e tutto un insieme di ovviamente discorsi abbiamo fatto pratico che poi questi stereotipi arrivano purtroppo anche nelle nostre aule di giustizia il nostro sistema giudiziario ma non perché non perché
I giudici non sono specializzati questa è anche un'altra questione io dico arrivano perché lì i giudici anche son persone
E per quanto a volte si specializzano in questa roba qui la superano altre volte no anche perché altre volte non sono la superano e quasi inconsapevole
E io c'è quel margine di libero convincimento di discrezionalità che secondo me è sacrosanto
E non possiamo pensare di io dire assentito ma pm dire a un certo punto perché io vorrei dei criteri per valutare la pericolosità sociali cojo gopura voglio un consulente sì
Ma si ci possiamo dare dei criteri ci possiamo dare un consulente capaci sempre quel margine perché perché ce lo insegnano i primi esami di ritorno
C'è la norma generale astratta e in quella di Milano al caso fratelli ce l'attività anche perché la norma dovrebbe durare il tempo quindi possiamo faraona in però che lo spazio discrezionalità del libero convincimento del giudice che deve guardare il caso quel caso
E deve leggere quel caso per trovare la norma giusta per quel caso
E il tema e quindi con io lo sguardo di quel giudice di quell'operatore di quell'ufficiale di PG mentre ascolta
Lo sguardo del giudice lo sguardo il pm lo sguardo diciamo di tutto il sistema per guardarlo ovviamente dobbiamo sperare che siano tutte persone operatori scialli da qualsiasi stereotipi e pregiudizio
Questo ovviamente non lo possiamo far carico soltanto assistiamo alla giustizia dobbiamo far carico contesto non sociale nel quale cresciamo ci formiamo
Ecco perché è una sfida corale polizia pace tutto anche l'altra partita che non voglio assolutamente sottovalutare intanto ma i danni
Mai da me una generalizzazioni perché io proprio non potrei dire io non potrei dire il sistema giustizia non inadeguato io c'ho i migliori io noi c'abbiamo i migliori giudice consulenti e collaborano con noi
Quindi o dalla giustizia da sistemare la giustizia sono delle eccellenze ci sono procure tribunali a avanzati che danno le risposte io ho fatto tantissime iniziative come Commissione abbiamo ascoltato le forze di polizia qui insomma
Prefetto Messina il capo della polizia c'abbiamo fatto le cose importanti come faccio come faremo noi a dire al o a negare che ci sono discorsi e tanti passi in avanti fatti
C'è poi un indetti la necessità di un investimento di più maggiore diciamo in qualche modo anche dell'organizzazione di questi uffici perché ne diciamo sempre specializzazione specializzazione Papero dobbiamo mettere le condizioni questi uffici
Di essere specializzati di risorse e strumenti uomini mezzi perché Polverini diciamo in qualche modo le grandi procure sì ma le piccole procure vado a trovare tre persone specializzate che si dedicano in un piccolo centro quindi ovviamente senza mai banalizzare
Però e chiudo
Io dico semplicemente questo
Che noi oggi dobbiamo chiedere a tutti quanti noi questo salto di qualità e ho fatto l'esempio degli anni novanta in in questi giorni l'ho ripetuto più volte perché negli anni novanta quando abbiamo deciso di combattere la mafia abbiamo fatto esattamente questo a un certo punto dopo le morti
Diciamo quelle più simboliche con l'emblematica Falcone Borsellino un certo punto l'intera società scese in piazza c'è sempre a casa assumendo quella come l'assoluta priorità
Cioè ha sentito noi diciamo abbiamo visto calare ieri i morti di mafia nel tempo no oggi per fortuna dico il nostro Paese può vantare risultati importanti
E invece di donne ammazzate in sapendo che la violenza maschile contro donne resta una delle prime cause di morte le no nel mondo almeno per alcune fasce d'età né queste reazioni di indignazione sociale ancora un ce l'abbiamo non ce l'abbiamo
Perché appunto teniamo ancora aggiusti
A colpevolizzare e quindi a giustificare gli uomini un po'e a colpevolizzare le donne un po'e per questo che io leggo lì il sessantatré per cento il quindici per cento
No
Allora diamo diranno che va bene facciamo altre norme se necessario nel voglio dire stiamo lavorando in Senato il fare molestie sessuali Rovida loro quindi figuriamoci io dico basta alle norme no ce la possiamo fare
Però il tenente poi tutte queste norme devono essere calate accompagnate da processi culturali di cui ci dobbiamo far carico un po'tutti quanti io vorrei che ne celebrasse un po'anche questo venticinque novembre un po'con questo spirito
Chiedendo a tutti quanti noi un salto di qualità un salto di qualità nella battaglia del non chiedere sempre in la responsabilità è di uno ci dobbiamo in qualche modo dire no e non sono né il giudice l'ufficiale di PG e non è l'ufficiale di PG della scuola e non è la scuola
Ecco adesso arrivato forse il tempo che tutti quanti noi l'assumiamo un po'ci stringiamo nella consapevolezza che al trenta ettari troveremo sempre modo di piangere l'ennesima da una mazzata il giorno successivo lo dico per un politico e veramente ho chiuso e facile
Per noi diciamo guardo soprattutto le ministre prenderemo più applausi se dicessimo che vogliamo inasprire pene un altro po'
è facile
Non costa
E sicuramente l'abbiamo la pancia
Perché è una persona che si vede ammazzare o violentare un parente un amico effetto IDC
Gettiamo la chiave mettiamo dentro gettiamo le chiavi di Pavia la pancia e quello probabilmente da Claudia anzi by dice dobbiamo cambiare mentalità cultura battimento esteriori pregiudiziale sono poi verrà quindi assolutamente impopolare però io credo che vediamo così giustizia un po'alle cose in cui crediamo ecco questo lo sforzo e la mia speranza e la nostra speranza grazie