Presentazione dei libri: «I costruttori di equilibri politici. Dalla repubblica dei partiti a quella dei leader» di Andrea Covotta (La Bussola) e di «Un'azalea in via Fani. Da Piazza Fontana a oggi: terroristi, vittime, riscatto e riconciliazione» di Angelo Picariello (San Paolo)

Buona sera direi che possiamo cominciare
Questo nostro incontro che sono sicure ci darà tanti spunti di riflessione
Al centro di questa o tardo pomeriggio di questa serata come sapete ci sono due volumi quello di Andrea Covotta e costruttore di equilibri politici è quello di Angelotti Cariello io direi mozione togliere mascherina solo per chi parla dicevo il primo libro quella di Andrea Covotta i costruttori di equilibri politici è quello di Angelo Di Cariello un'azalea in via Fani noi presentiamo qui stasera perché sono due libri che hanno già un loro lungo percorso di contatto con il pubblico e quindi di diciamo di di dibattiti ma li abbiamo accostato e anche questa è un'operazione un po'ardita perché sono due libri naturalmente molto diversi l'uno dall'altro
Uno un libro proprio di di politica di storia della della nostra nostra storia politica dal dopoguerra ad oggi con una lettura particolare l'occhio naturalmente soprattutto ai grandi uomini tra democrazia cristiana e l'altro quello di Angelo
è anche qui una rilettura della storia è una storia recente una storia drammatica con cui forse non abbiamo ancora fatto completamente i conti quella nella stagione del terrorismo e che però già nel titolo e nelle copertine si intrecciano naturalmente allora io in innanzitutto ed me lo concederete ringrazio
Gerardo Bianco per essere qui è un po'consentitemi il totem della politica che abbiamo tutti noi Amato che in parte rimpiange amo e sono certa che oggi ci anziché parlarci del passato ci parlerà del futuro
E e naturalmente e do la parola ringrazia il prefetto Piantedosi do la parola a Vincenzo Castaldo che l'ospite è chiaro costruito questa serata presidente dell'Associazione Trentini nel Mondo io non sono i resti in Ama chieda di essere ammessa di diritto al celebre per l'amicizia che mi lega due la giornalisti della capitale scusate tra della Camera se sono andato ad essere perché annuale dimostra questa in qua
Buonasera Benvenuti intanto colpo d'occhio direi che belle spine che abbiamo in sala questa sera quindi grazie a tutti
Saluto tutti i soci gli Spini e gli amici degli Spini che sono in sala ringraziamento al presidente bianco anche da parte mia
Per la disponibilità ad essere parte attiva di questo appuntamento con la lettura ma come diceva Rita Cavallo con con la storia
Un ringraziamento al prefetto Piantedosi a cui lasciato a breve la la parola per un saluto
Ma lasciatemi anche ringraziare il direttivo della nostra associazione il cui lavoro di squadra ma soprattutto l'amicizia e la stima che ci lega profondamente ormai ci permette di organizzare venti di di questo tipo momenti di aggregazione
A proposito di momenti di aggregazione fuori ampie schiarite
Potuto già vedere il nostro prossimo appuntamento è quello del tredici dicembre a Palazzo delle Esposizioni ritorna finalmente la scena degli irpini della capitale
Brinderemo hanno voi e all'Irpinia quindi vi aspettiamo
Un saluto e ringraziamento a alla dottoressa cavallo e un saluto e un ringraziamento ad Angelo Andrea Autori Spini e proprio con lancio di Andrea ma in veste di moderatore il nostro ultimo appuntamento con la lettura è stato a gennaio del due mila venti presso il carcere borbonico di Avellino sulle presentammo il libro di Giovanni Grasso il caso Kaufman
In quell'occasione abbiamo sottolineato l'importanza della memoria come strumento di prevenzione
E con cui provare a leggere i segnali dell'evoluzione e della violenza
Dell'intolleranza
Strumento la memoria utile anche a capire in che modo di in quali tempi l'escalation porta punti di non ritorno
Leggendo i testi di Andria di Angelo ho riflettuto proprio sul valore della memoria e del racconto sull'importanza degli azioni quotidiane e sul peso delle parole
Sulla necessità di saper leggere il contesto ed avere una visione d'insieme quello che serve per cogliere i segnali dell'evoluzione dell'escalation che conducono alle stragi al terrorismo ai totalitarismi
Se è vero come scrive Andrea che in Italia la storia tende a ripetersi
Quando mette in relazione l'uomo qualunque in di Giannini in occasione delle elezioni del quarantasei con quello che poi la lega con quello che poi è stato il Movimento cinque Stelle se è vero come scrive Angelo che rimanendo ancorati alle proprie visioni ideologiche il rischio di ricadere nella violenza sarà sempre incombente
Anche a causa dell'uso sconsiderato delle parole
Con i social network a fare da collante io aggiungerei da acceleratori ed amplificatori
Bene se tutto questo è vero allora
Cosa possiamo fare per leggere questi avvenimenti e fare prevenzione qual è il nostro compito da singoli ma qual è il nostro compito come associazione
Il che nella capitale sono uniti da radici comuni l'ho sentito dire anche all'ingresso quando qualcuno si è avvicinato ricordo a luglio quando ci siamo incontrati con con Andrea
Mi ha colpito perché oppure prendendo dando dandomi il suo libro o mi ha scritto le radici non si dimenticano nella sua gravità
Ritorna in questo caso il valore della memoria ma si unisce all'importanza di valori condivisi
Oggi gli spin della capitale sono prima di tutto e Spini
Ma spesso anche man ager di aziende pubbliche e private rappresentanti di istituzioni
Ecco credo che abbiamo il compito di mettere a disposizione le nostre competenze
La nostra influenza le nostre energie per raccontare trasferite soprattutto alle nuove generazioni proprio quei valori hanno ettari che sono strumenti per disinnescare
Motivi per unire tollerare aprire al dialogo
Facciamolo insieme affiancando tutto questo iniziative per supportare far crescere il nostro territorio
E le nuove generazioni Spina sempre più costretti a partire per cercare fortuna altrove noi ci siamo buon proseguimento diva di Spinea
Poi
Allora buona sera a tutti innanzitutto
Un ringraziamento
A chi mi ha invitato invito che mi onora nella duplice veste di Pino l'orgoglioso di esserlo nelle origini e nell'attualità e nella qualità di Prato e Bologna
Un saluto e ringraziamento particolare al presidente bianco la sua presenza qui un grande piacere per me grande onore quindi dare i saluti in una impegno del genere
Mi sento un po'voi intimidito dall'autorevolezza della persona e quindi anche da quello che dirò rispetto allo spessore culturale intellettuale che è noto a tutti saluto gli autori oltraggio Ficarella Thiago Motta la
Moderatrice presidente dell'associazione poche parole per fare un saluto che sia un minimo di di di come dire riferimento è quello di cui si parlerà oggi insomma vengo sono venuto volentieri ad ascoltare questi due libri sono molto importanti almeno dalla mia lettura veloce ma insomma non senza interesse emerge in un momento storico come questo la figura
Di una personalità politica di grande rilievo che quella di Aldo Moro Aldo Moro ma non solo per tutto quello che la retorica che è stata in questi anni ha fermato intorno a figure di Aldo Moro anche per la fine tragica tutta la sua esperienza politica ma per quello che è stato il valore del messaggio di Moro negli anni che furono c'è stata la persone che attraverso la valorizzazione della parola del Davico ad cercato in tutti i modi in contesti molto complesse della vita del nostro paese ad affermare quello che è il titolo cioè i costruttori di equilibri politici cioè il raggiungimento il perseguimento di quelli che erano la ricomposizione
Di situazioni apparentemente non componibili io adesso non voglio fare citazioni che poi ecco davanti al presidente bianco ma che possano essere smentiti ma tutta la storia di Moro a partire credo dall'investitura nel congresso del cinquantanove della Democrazia cristiana dove lui fu investito già di perseguire questi difficili equilibri politici come di cui credo il superamento del centrismo dalla DC
Portava a a tenere in considerazione l'evoluzione dalla società è solo una personalità un'intelligenza come la sua poteva interpretare quella stagione Moro di lì a vent'anni anzi credo proprio una scadenza quasi emblematica proprio ecco le date sono il sedici marzo il sedici marzo quasi vent'anni Luini avrebbe pagato con la vita con il sacrificio della vita questa sua incrollabile fede verso quella che era la costruzione di equilibri politici sociali e addirittura umani tra le persone attraverso il dialogo il ragionamento la composizione il tentativo di comporre ciò che appariva non componibile lo fece anche a costo di essere in qualche modo in alcuni momenti anche di quella politica in qualche modo schernito io
L'amuleto qualcosa in merito alla famosa espressione divulgato hanno con con toni anche un po'così con le delle convergenze parallele ancora adesso un'espressione utilizzata quando si vuole dare una rappresentazione
Della politica della cosiddetta Prima Repubblica come una politica verbosa
E quindi dedita ad affermazioni verbali che erano totalmente svincolate dalla realtà l'attacco a parte che non credo che né che sia stato lui a me in realtà ecco non fu lui fu qualcun altro che in maniera e con una distorsione di un'affermazione che aveva fatto Moro credo rispetto alle convergenze democratiche nonché adesso quel cubo non voglio anticipare
E però era indicativo al di là dello scherno al di là di tutto della pervicace volontà di ecco di comporre equilibri di perseverare nella ricerca di qualcosa che fosse Meglio
Interpretativo di quella che era l'evoluzione della società del Moro intuiva ma non è solo una lettura del passato perché dico tutto questo non solo per fare sfoggio anch'io insomma di lettura e di insomma qualche cosa io da buon Irpino pure essendo non ho mai praticato la politica attiva verso quali sono dato subito agli studi e alla lavoro di funzionari dello Stato ma non sono per età non sono privo presidente bianco lo sa anche per appartenenza familiare privo di suggestioni cose che sentivo sin da piccolo un'aria che si respirava nell'Irpinia dove tutte le elaborazioni politiche in cui modo viaggiavano
No nel nel Paese in qualche modo trovavano in Irpinia
Una discussione diciamo capillare anche nell'ultima delle comunità dell'Irpinia stesso
E l'ultima intendo dire come la più periferica la più più più lontana dai centri delle istituzioni dicevo l'insediamento di Moro non è solo riferimento storico oggi forse se ne vorrebbe insomma se ne dovrebbe tenere conto di importanza del dialogo
Del ragionamento come elemento essenziale della ricomposizione dei conflitti non solo la contrapposizione tenendo qui gliene sono grato il presidente Bianco qui però come dire corrispondenza privata anche rispetto ad alcuni accadimenti dell'attualità romana e nazionale insomma ci siamo scambiato alcune opinioni sapete tutti rom è stata interessata anche con riflessioni riflessi su quelli che sono i temi dell'ordine pubblico ad alcuni accadimenti recenti e dove i temi a dell'attualità anche quello di cui mi sono occupato con qualche minuto di ritardo né venire qui adesso questi temi della pandemia del controllo no delle regole che sottendono al controllo della pandemia delle varie posizioni in ciò che vedete come la radicalizzazione
In qualche modo della discussione sta trovando rinnovata Energia sui temi non più della destra o della sinistra non più del socialismo del del cristianesimo democratico vivi e via discorrendo ma sui temi proprio ecco dei di come rapportarci a questa grande sciagura mondiale che sicuramente qualche cosa di molto importante ma che dovrebbe in qualche modo unirci e non dividerci
Ce ne sono state anche esempi insomma di situazioni in cui questa come dire radicalizzazione dello scontro è tuttora ci sono delle preoccupazione per chi come né insomma fa un lavoro che insomma in qualche modo destino ad occuparsi di questi temi da questo specifico punto di vista quindi Fort probabilmente ci vorrebbe un nuovo Moro perché se voi fate un po'una ricognizione di tutti quelli che sono gli opinionisti anche televisivi e non solo su questi temi
Dei triste che coloro i quali si propongano una chiave di ricomposizione anche delle diverse vedute si contano sulle dita di una mano e forse neanche quindi detto questo molto importante non possono fare per una citazione anche lo specifico della pubblicazione di dell'amico Angelo P. Cariello anche perché vedo in platea
L'amico che insomma è stato un grande ispiratore direttore centrale della prevenzione per tanti anni e quindi una delle massime autorità
Diciamo che la cultura dell'antiterrorismo negli anni Irpino e quindi grande orgoglio anche per il nostro Paese per tutti quelli che alla volando nell'amministrazione ne hanno colto come dire gli insegnamenti e quant'altro
E Angelo lo tratteggia da par suo quelli che sono stati quegli anni dal punto di vista anche nell'angolo di osservazione di quelle che sono e del sistema di intelligenze sistema di polizia e quindi però con una visione anche quella di tipo sociologico tutt'altro che secondario molto apprezzato mi molto cresciuto io un'altra
Terra non degli origine ma insomma in qualche modo di riferimento che quella dell'Emilia Romagna
Dove ho vissuto per alcuni decenni dove ecco ho trovato un po'non dico delle origini in qualche modo aggiuntive ma comunque luogo direzione un luogo che mi ha scelto nel quale insomma ho trovato molte amicizie molte ragioni di essere per esempio i riferimenti che mi ha fatto allo specifico della nascita di alcuni no di alcuni un rivoli di estremismo che porteranno quale BR nella alcuni ambienti del dette cattolici dell'Emilia Romagna e soprattutto di Reggio Emilia ho ritrovato cose che vanno costituita anche oggetto di osservazione negli anni quando ho lavorato per più di vent'anni presso quelle sedi quindi ho trovato molto suggestiva ad alcun riferimenti storici che poi ritrovato in altre cose che hanno costituito delle esperienze personali voglio segnalare in questo però ecco Angelo e un suo come dire lamento costante in tutta la sua produzione pubblicistiche in alcune sue come dire precedenti elaborazioni questo tema della riconciliazione
Il tema del perdono in qualche modo della riconciliazione e quindi della necessità ne fa un con una trattazione anche come dire scientifica anche con riferimento grida qualcosa che avesse detto Moro sulla necessità che corsi situazioni di divisione dovesse essere superata nell'interesse può della Società del futuro questo ovvero chi fa il mestiere
Che faccio io
Ovviamente va visto con una certa attenzione
Quel presupposto il presupposto da cui parte Angioni da cui partiva Moro in maniera molto più autorevole che andavano ricomposte le fratture
E come dire gli elementi radicali opposti nella società in realtà io segnalo che è uno degli elementi del anche qui lo dico con molta timidezza
Rispetto a colori quale hanno elaborato diciamo anche una visione un'analisi di quelli che sono i stati movimenti terroristici soprattutto quello delle Brigate Rosse del brigatismo e del terrorismo cosiddetto rosso in tutti gli anni
Segnalo che e qualcosa di diverso
Rispetto a quello che poi produce da Maureen poi la concezione del superamento e quindi della riconciliazione storica
Perché la riconciliazione storica si concepisce attraverso la riconciliazione tra due poli opposti che si sono trovati divisi da una il solco profondo in realtà la teorizzazione del brigatismo in Italia anche negli ultimi episodi più recenti delle nuove Brigate Brigate Rosse di venti anni fa ne avremmo un episodio a Bologna con l'omicidio di Marco Biagi
Ha sempre cercato di punire proprio gli uomini a lavoro quindi Moro è stato il primo tra i tanti perché ha pulito sempre i fautori del ragionamento i riformisti coloro i quali proponevano prima ancora che un metodo un metro un metro prima ancora che un merito un metodo cioè il dialogo come strumento essenziale di regolazione di rapporti
Nella società in ogni momento e quindi in ogni situazioni quindi la ricomposizione del conflitto attraverso il dialogo come metodo prima di di prima ancora che elemento di merito ecco perché me lo permetterà anche per dare un po'di brio questa per non essere solo come dire no apologetico come si dice celebrativo va bene tutto questa sua ispirazione concezione gli fa onore la persegue con molta convenzione con molto convincimento che anche capacità di convincere ripete un filo comune a molti delle sue produzioni io da prefetto di così
Ma attenzione perché noi dobbiamo anche insegnare alle generazioni future la il concetto di responsabilità questo non vuol dire che dobbiamo rivedere dei cardini del nostro ordinamento io sono personalmente assolutamente convinto che il nostro ordinamento penale che si fonda sulla contabilità non se ne parla neanche della pena di morte ma anche su una rivisitazione critica di il delle pene come l'ergastolo rispetto al principio costituzionale di rieducazione
Del reo sono concetti che vanno che non sono mai stati approfonditi abbastanza e che spesso la discussione banalizzata del quotidiano impoverisce e non consente di sviluppare però come discussioni che facciamo qua e quando ci ritroviamo in contesti come questo dobbiamo farlo con molta cautela perché rispetto al tema della riconciliazione della considerazione di quelle che sono l'evoluzione dell'esperienza personale la messaggio che dobbiamo lanciare anche alle nuove generazioni e quel minimo di responsabilità fare qualcosa nella vita in momenti particolari della propria vita
Non è possibile che poi non se ne possa pagare il conto completamente durante tutta la propria vita anche perché le persone che sono stati interessati da questi fenomeni negli anni spesso se ne tratteggia una biografia come persone che in qualche modo hanno incrociato anche vite difficili vite complicati su temi complicati ma è anche vero che tante altre
Hanno incrociato le stesse difficoltà e hanno scelto di portare avanti discorso su queste difficoltà con messaggi comportamenti diversi su questo e chiudo vi ringrazio provvedono di ascoltare con molto interesse grazie di cuore
Ho che adesso probabilmente a
Quindi punto no
E abbiamo sentito cioè che unisce senz'altro i due volumi cioè la centralità del dialogo no alla necessità in politica di recuperare la parola di recuperare il dialogo
E dunque di recuperare forse anche lo spazio del dialogo che è il Parlamento alla luce di tutto questo della storia che lei ben conosce e con uno sguardo alla realtà di oggi che cosa ci insegna quella storia quella politica
E così insegna per oggi
Angelo dice
Ma io innanzitutto
Ogni esprimere un'approfondita soddisfazione che c'è una ripresa per il Circolo degli irpini
Credo che questo sia una iniziativa importante ed è anche felice la scelta
Di cominciare questa nuova fase e peraltro nel passato ha avuto anche ha una sua importanza la presenza degli irpini è stata rilevante oggi è perfino più rilevante con la presenza del parapetto scherzando dicevo al prefetto al quale voglio esprimere se permette tuttavia ammirazione per il modo sapiente col quale sta governando i problemi di una città difficile come quella di Roma
Scherzando dicevo beh c'è un rovesciamento questa volta Irpinia docente scusate il mio latinorum
Il Pini alla riconquista Roma dopo essere stata conquistata dal passato
Quindi
Spero che queste iniziative possono proseguire perché gli impegni hanno ancora molto da dire
Ringrazio ovviamente a giorni chiarirlo e Andrea Covotta per avermi invitato a presentare due libri molto importante molto rilevanti
La domanda che all'inizio è stata Possanzini nella sua introduzione era ma quale collegamento c'è fra due volumi che trattarlo sotto certi aspetti questione diverso
Una entra nella grande tragedia nel grande dramma che ha vissuto l'Italia
Nel periodo che barba cosiddetta Prima Repubblica
Fino alla seconda Repubblica non siano se siamo sulle soglie al terzo
E quale diciamo riflesso questa situazione può avere nella politica italiana che è poi l'argomento trattato nel libro di Andrea Covotta una storia cupa quella del terrorismo in Italia una storia
Diciamo anche controversa
E il libro di Covatta lo tratta come storia controversa di una politica che però ha sconfitto il terrorismo
Questo è un punto di partenza
E qui abbiamo uno dei protagonisti e voglio anche a salutarlo e prove dottor Carlo De Stefano che è stato uno dei protagonisti concreti della lotta al terrorismo
Ma io credo che prima di dare una risposta alla difficile domanda della nostra moderatrice che cosa può servire la ricognizione del passato per rispondere ai problemi del il nostro tempo
Prima degli rispondere vorrei subito dire che la chiave di lettura
Nello stesso tempo la chiave per risolvere i problemi e con la parola che è stata prolungata poco fa dal prefetto e che lei ha ripreso è il dialogo
Il dialogo non significa debolezza
Il dialogo significa avere una coscienza di se stessi il dialogo significa avere una propria identità
Il dialogo significa poter mettere in campo le proprie idee le proprie scelte
E saper però anche in qualche maniera intende giorni degli altri
Beh direi che da questo punto di vista il maestro che abbiamo avuto in Italia ha un nome si chiama Aldo Moro io vorrei complimentarmi per il modo come ha saputo per dir così raccogliere l'essenza della
Insegnamento di Moro
Scherzando voglio dire che sicuramente risentiva le voci durante il periodo della sua infanzia di suo padre che ho ben conosciuto
E che erano a conoscenza molto viva della nostra storia quella dei cattolici democratici
Ma adesso eviterei soffermarmi su alcune idee che mi sono state sollecitate alcuni pensieri dall'intervento e sono venuti perché voglio parlarvi liberi libri che meritano
Il massimo di attenzione vedete io ho raccolto qui praticamente appunti
Dicevo frasi che ora corrotta che rischio di trattenervi fino alle tre di notte se dovessi oggetto pungolo raccontare quello che ho ricavato da questi niente ma penso di contenere il tutto in una ventina di minuti
Si tratta di
Una ricognizione molto attenta parto da quello che è stato il dramma nella società italiana il terrorismo
Per capirlo
Scrive non mi ascolti
Secondo me uno dei libri migliori che sia stato scritto sulla storia del terrorismo
Perché è una storia che
O quasi per dir così una quasi completa conoscenza dalle bibliografia sull'argomento perché io sono uno di quelli che leggendo queste pagine mi sono immerso anche la mia storia personale
Io sono stato per quasi quarant'anni in Parlamento e ho vissuto la tragedia del terrorismo sin dal primo momento
Erano già in parlamento poi ho avuto questo lo dico perché avendo un po'di assunzioni Pina non mi esponevo però se lo Stato anche presidente della Commissione stragi la prima presidente che indagò soprattutto sul terrorismo rosso
E interroga mo'per primi uno dei personaggi che all'epoca apparivano come decisivo dello stragismo cosiddetto di di destra parlo di Delle Chiaie erano che era un personaggio abbastanza inquietante che faceva sospettare anche collusioni coll'ambienti che non Boldo possano mai essere esclusi deviati dello Stato italiano
Lo studio di Pica Riello
è allo studio che nasce non dalla lettura di libri ma dalla conoscenza diretta per le persone
Da una indagine che passa attraverso anche una serie di interviste
Da un'accurata ricognizione di quello che è accaduto
E che però ha un filo che non è un filo perdoni questa questo la chiarito
è un filo che in certo senso conferma nella storia degli eventi del terrorismo quello che è stato detto che alla fine il dialogo in qualche maniera è fondamentale per cambiare il corso delle cose
Il titolo molto suggestivo una zero di via Fani
Cos'è questa sarà la fame il primo incontro è con un terrorista che avuto un ruolo importante nel sequestro Moro se non vado errato Franco Bonisoli Oddo risolvere l'annoso ero
Si incontra lo abbia Fanny
Io andai subito quel momento alla tragedia ero vice presidente del gruppo democristiano vedemmo il dramma
Ebbene
C'è un gesto che stupisce
Questo terrorista che aveva partecipato alla uccisione della scorta
Che aveva in qualche maniera ha avuto un ruolo centrale
Direi quasi di nascosto
Rispetto a Angelo Bigarello deposita un Zanetta lì davanti a lei alla rapide
Dei caduti
Del delitto Moro
Gesto di gentilezza che si sviluppa poi in un racconto che inizia e chiude anche il libro
In questo libro compaiono direi quasi tutte le figure centrale del terrorismo come ho detto sarebbe lungo se dovessi parla rotazione
Ma accanto a queste figure che sono figure inquietanti sotto molti aspetti
C'è un elemento che in qualche maniera fa pensare
Permettete che qui faccia riferimento anche alla mia fede quanto importante sia nella storia di questo Paese la presenza del pensiero della cultura e potrei dire della fede cristiana
Sono molti di questi terroristi provenienti da università e da studi
Che erano improntati all'allentamento cattolico
Che però erano sotto certi aspetti e io che ho vissuto questa esperienza prima di entrare in politica suggestionati dall'idea che per poter creare ingiustizia
Le società rispetta società ritenute profondamente ingiuste bisognasse praticamente operare con la violenza
Diciamo pure che era una sorta di innesto malefico della cultura marxiana marxista all'interno della visione
Che vende della evoluzione vece progressiva lenta del cosiddetto riformismo democratico che non si arresta davanti alle ingiustizie male media che porta avanti col dialogo lì che era la linea di Moro
Questi terroristi provenienti spesso da esperienze cattoliche basti pensare dall'euro da alcuni sono quasi tutti istituti citati nel libro di epiche Riello e che avevano anche un centro una università che poi ebbe un ruolo importante nella formazione della cultura diciamo cosiddetta rivoluzionario di questi terroristi perché erano rissa di Trento
Questi terroristi
In certo senso o la votati alla violenza conservavano però dentro il seme gettato dalla cultura cristiana e a fare mediazione c'è un elenco interessantissimo
Di sacerdoti di frati che avvicinarlo questi terroristi e li trasforma
Sarebbe lungo l'elenco c'è per esempio un personaggio che io non conoscevo da un uso come si chiama
Che avvicina nelle carceri dure della Sardegna alcuni terroristi e incide moltissimo c'è padre Bertagna
C'è un praticamente una sequela di sacerdoti ed i frati
Nomi sconosciuti dalla storiografia ufficiale e che invece sono presenti in questo libro code persone decisive per quella che potrei dire il cambiamento totale che la conversione interiore perché la cosa che mi ha molto colpito che Pica Lillo cerca di entrare nel merito di queste conversioni per verificarne l'autenticità
Non per dire sì solo perché molte di queste conversioni potevano essere anche di carattere strumentale
La premialità
Che praticamente le leggi via via insomma se permettete tra il mille novecentottanta nel mille novecentottantacinque sono state le alcune delle leggi fondamentali
Ero presidente del gruppo democristiano lo seguite tutte devo dire che è una delle forse delle facciamo leggi quelle del pentitismo cosiddetto bene quella fu una legge vi fu per un suggerite da un magistrato che aveva avuto un ruolo importante nei sequestri di persona di Sardegna quale venne da me disse questa è la strada per poter certo senso scalfire e incidere ma non è solo questo non è solo la premialità
è liberale era conversione nella storia che racconta Pica dirlo e ricca di questi elementi solo personaggi che sono entrati ahimè la storia del terrorismo e che sono sotto certi aspetti oggi ancora persone certo senso da seguire per quelli che ancora sopravvivono parlo per esempio di Franceschini che è un personaggio importante
In una supplemento
Pregevole
Asciutto
Che conclude il libro di Carlo De Stefano far riferimento per esempio appiccico per uno degli elementi più importanti per la scoperta
Dei terroristi tutta una storia che si dipana quindi lungo un filone che insieme di racconto di quello che è avvenuto il nostro Paese io di suggerire non voglio fare il diciamo propaganda libro Baldi prendere questo libro perché la inversione in questa storia che oggi rimossa ecco la prima risposta oggi un certo senso sembra che il terrorismo sia stata una vicenda che non ci appartiene estranea come se fosse avvenuta in un altro Paese becera la storia della cultura del nostro Paese
E quello che mi ha impressionato devo dire che anche qui ho fatto delle scoperte e vedere con quanta facilità
Gli intellettuali italiani anche quelli più prestigiosi sottoscrivevano le solidarietà ai singoli personaggi basti pensare una vicenda ben raccordata da Bigarello la vicenda i calabresi
La vicenda dei calabresi è una vicenda inquietante come suggestivo voi l'incontro Della Vedova calabrese e soprattutto lo scritto del figlio
Che in un certo senso e di riconciliazione la parola che ricorre e che è quella che i accanto all'azione del de delle nostre forze di polizia
Accada l'opera della magistratura ma soprattutto accanto all'opera di questi sacerdoti ha rappresentato per dir così la conversione profonda e soprattutto la consapevolezza ecco che cosa ci consegna la storia di questo terrorismo
Che non è quella la strada per poter cambiare le cose nel mondo
Che la violenza genera violenza
Che la violenza in qualche maniera aggrava la situazione
E non determina quei processi profondi di riconversione che sono poi l'anima di un popolo
Quello di chi amava pace e cerca di trovare la soluzione dei problemi attraverso la strada del dialogo appresso la strada della riforma di questo è stato maestro ripeto Aldo Moro
Naturalmente sia il libro di Bigarello sia il libro di Gottardo dedicano molta attenzione alla vicenda di Aldo Moro
Qui c'è un'affermazione
Di Covotta che per la verità
Peraltro solo due libri quello di costo è anche ricco di citazioni culturali solide
Direi suggestive i richiami letterari
Ma c'è è un libro in certo senso vale Aldo Poli interrogativi non quando chiede solo adesione e questi sono due volumi che interrogano che ci pongono dei problemi che ci fanno a me
Un certo senso immergere nel passato e quindi riunire a Roma
A voi forse a pormi delle domande che riguardano soprattutto il futuro
E ci sono delle domande che per esempio è libero di Covotta ne ha suscitato c'è un'affermazione dico lotta che dice la politica in certo senso si chiuse con Aldo Moro
Io
Su questa affermazione non solo d'accordo
Non sono d'accordo per la Regione semplicissima che è proseguita perché dopo la vicenda di Aldo Moro
Il terrorismo ha fatto altre numerose vittime ebbe tutto sommato agli apparati dello Stato dire anche le leggi che sono seguite e l'azione politica che è stata in qualche verità svolta acconsentito
Di vincere il terrorismo
Oggi
Non lo so
L'odio che questi manifestavano l'ingombro delle istituzioni
Passa per altre vie se mai quelli dei social e l'odio sempre pericoloso l'olio può sempre suscitare praticamente reazione ma è un tempo di
Presenza o di attrice di tipo diverso non organizzato e quindi quello che possiamo dire che dal punto di vista politico ma soprattutto dal punto di vista culturale
Lo stragismo forse può resistere ancora perché mosso da altre componente ma il terrorismo quello il terrorismo che pensava di creare la giustizia la società la cultura Cavarretta che bisognava usare il leninismo in sostanza inserito nella cultura le era cultore del regista che solo attraverso la violenza si rigenerano
E si crea poi la giustizia mi pare che sia tramontata sia perché quelle teorie ormai sono considerate certo senso completamente decadute dopo la siamo dissoluzione dell'Unione Sovietica sia perché non reggono più dal punto di vista teorico e dal punto di vista della concretezza fa stessa storia dalla Cina è una storia diversa si organizza su altre basi su altre logiche ma poi soprattutto c'è questa dimensione spirituale che viene inserito lei mi ha molto colpito per esempio
Per il dialogo che Picarella riporta fra le persone che hanno fatto parte
Dell'uno le vittime e di coloro che hanno creato questi fatti di sangue però sono dialoghi incredibile straordinarie per profondità direi per dimensione anche spirituale quindi non credo che diciamo ci si sia resi la vicenda Polo indubbiamente è una vicenda che sconvolge la vita politica del Paese
Qui dal punto di vista della ricostruzione
Sia per la parte che riguardava uccisione sia per la parte politica ben trattata complessivamente da Andrea Covotta però diciamo determina una serie di valutazioni
Importanti
Lo ha detto bene il prefetto
Della mente di Andreotti era chiaro un problema qual era una grande questione politica che aveva il Paese all'indomani della
Caduta del fascismo con la rovina
Delle strutture e con la debolezza delle istituzioni
C'era la presenza dei grandi partiti di massa soprattutto la grande presenza del Partito comunista
Legata la linea del partito comunista all'universo vede che è una scelta quindi antioccidentale è inevitabilmente antidemocratico
La idea di Moro ecco era quella di porre cedere progressivamente perché quelle forse potessero entrare dentro il sistema politico chiaro accettando quelli che sono fondamentali
Principi della costruzione di una democrazia occidentale ed era arrivata a questo punto oggi sono storie vicende valutazioni diverse è uscito un libro di recente di Walter Veltroni che dà una sua giustificazione della crisi che si aprì nel mille novecentosettantotto io spero di poter in qualche maniera pare una recensione a questo libro perché non credo che la sua spiegazione sia quella propria da quella giusto vedrebbe ci sono delle indicazioni
Interessante proprio libro ricopra che sotto certi aspetti suggestivo in baggina la storia della Repubblica come se fosse una giornata
Faccio una battuta aggiornata si apre con l'alba poi procede c'è anche la controra
Che noi meridionali andiamo molto e poi praticamente arriva al crepuscolo per fortuna non hai scritto
Il capitolo la notte perché grazie a Dio la nostra democrazia non le è arrivata la notte
Ci sono disgregazione ci sono qui entriamo poi del presente che non è quello che dobbiamo trattare questa sera ma ci sono tutte le premesse perché se ritorni come diceva Dossetti a rivedere l'alba a vedere il famoso come dire annunciatore dalla notte che dice che all'alba sta per rinascere e qui
Libri come questi di Covotta edipica Rillo aiutano
A capire che cosa è accaduto nel passato
E capire fondamentale per costruire il futuro
Sì e non si capisce quelli che sono stati gli elementi
Culturali
Politici organizzativi che hanno determinato questa grande crisi poi comunque a conclusione di questo arco di tempo possiamo dire che quelle culture che hanno animato la violenza soprattutto quella di sinistra sono tramontate c'è una cosa però voglio sottolineare e che ha Mergea anche da questo libro paradossalmente quello non paradossalmente io ne avevo la spiegazione
Sotto certi aspetti la riconciliazione
L'azione energica decisiva di questi sacerdoti
Che sono veramente delle persone un certo senso recuperate solo Dapei perché non trovo questi nove in altri libri perché altri libri sul terrorismo sullo un po'attesi questi nome che non sono un po'conosciuti allora presentato per il così lampi Hatteras fondamentale per la costruzione della società una società senza pietas una società che non ha mai il senso profondo del stare insieme e quindi della comunità che è basata sulla capacità sulla reciprocità finisce per non non reggere ora questa pietas
Paradossalmente uso dove uno questo avverbio un certo senso penetra più delle persone che vengono dalla sinistra
Quelli che hanno fatto il terrorismo di destra qui forse Carlo De Stefano ci può dire molto di più di quello che posso intuire in questo momento ma anche eventi che ha avuto un ruolo anche questo senza è come se fosse mosso da altre logiche
Quelli
Che appartenevano alle correnti di sinistra avevano l'idea di realizzare attraverso la violenza la giustizia del mondo
Ormai è provato extra provato direi che anche le vicende che noi vediamo a livello mondiale dimostrò che quando si arriva alla violenza anche con le migliori
Intenzione di giustizia si finisce sempre per determinare il terrorismo interno di potere basti pensare al Venezuela basti pensare all'Honduras spero dove quelli che avevano inalberato l'albero la l'appeal vessillo della liberazione del popolo sono diventati gli ho professor poco costa dichiara altre insomma sono vicende di questo tempo che dentro la logica del potere
Viceré capire la logica del potere chi va al potere cerca di stabilire di stabilizzare il potere si ritiene portatore di una verità che non c'è
E impone questa verità attraverso la violenza sopprimendo le libertà questa è una logica e inevitabile
All'interno della sinistra comunque c'era questa coscienza questa coscienza è stata intaccata stata intaccata per i richiami direi
Del fallimento che era imminente per la mediazione di questi sacerdoti poco noti ma molto incisivi all'interno del terrorismo di destra c'è un'altra idea
Cioè quella di instaurare
Per dir così la stabilizzazione del potere attraverso il nemico che sarebbero quelli che vogliono cambiare il mondo e lo stragismo di destra ha un'origine diverso non è un caso che diciamo nomi che in qualche maniera siano convertiti non emergono
Sono nove che il circolo di sappiamo non voglio che parli perché credo che voi li conosciate ma non vedo che siano praticamente sei persone
Che siano state disposte a una vera e propria conversione diciamo pure che hanno continuato a esercitare la violenza soprattutto all'interno delle carceri eccetera ci sono poi ecco perché il dialogo
La riconciliazione è una strada
Ma
Bisogna
Lo giuro negli occhi
Perché ci sono anche quelli che
Utilizzano questa disponibilità psicologica per affermare il loro potere
Certo senso mi vengono dei nomi non lo voglio farle alcuni nomi che anche solo della sinistra sono inquietanti da questo punto di vista sono inquietanti perché hanno continuato a operare per cui diciamo la logica organizzativa
Dallo Stato non può rimettersi solo alla mediazione osservate per muoversi
I soci diciamo il sacerdote continueranno a svolgere ma bisogna essere sempre sorvegliate questo mi pare che sia un po'l'ammonimento finale del contributo che De Stefano da a questo libro e direi anche quello di Violante
Ripeto sono due libri da leggere
Solo proibire la legge perché pongono interrogativi
Su queste cose la solita del nostro tempo eccome questa società che era attraversata da questo malessere profondo che generava poi come dire le grandi manifestazione da una parte
Diciamo di rivolta e dall'altra questa idea di poter attraverso il terrorismo rovesciare l'ordine
Se le cose rovescia restituzione e imporre una fantomatica società della giustizia
D'altra parte bisogna però anche considerare quelle che sono state le strade seguente dallo stragismo di destra
Basti pensare ai fenomeni che sono avvenuti durante il periodo in cui ero presidente del gruppo a Bologna e prima
Programma banca nazionale di Piazza Fontana a Milano
Sono testi sui quali praticamente intervenire per trovare le soluzioni giusto ed appropriate
E credo che questi libri aiutano anche possono aiutare anche a indicare le strade che vanno seguite
Ne abbiamo parlato di dialettica ma è evidente che la dialettica è fondamentale
In Parlamento si chiama Parlamento perché mette al centro l'importanza della parola
Oggi rischia grosso perché la parola dappertutto perda significato la parola invece di avere un suo peso ma per averlo sorpreso devo avere una coscienza per avere il suo peso deve avere per dir così uso un termine forte un'etica che riscrive
Io
Credo che rileggendo e vi invito a farlo questi libri troverete tante cose
Anche io che ho come ho detto vissuto per quasi trent'anni di questa esperienza ho trovato un sacco di novità
Per esempio devo dire
Io non sapevo chi era questo sì milioni
Personaggio interessantissimo
I collegamenti
Sì i collegamenti
Per esempio sarebbe interessante lo dico a lei vero interessare approfondire calcola segue sei per i rom che sta a Parigi
Che è inquietante sotto molti aspetti e che passo aspettare anche qualcosa che e inquietante per il nostro Paese di collegamenti a livello internazionale
Non va dimenticato un fatto che io ho appreso dal libro di Bigarello
Che la somma messa a disposizione del Vaticano per riscattare Moro commessa da un benefattore israeliano perché come corso accaduto sono diciamo conoscenti approfondimenti che possono aiutare
Non abbiamo scavato tutto
Il caso Moro
è un caso studiato approfondito ci sono state commissioni d'inchiesta è stata invasa la magistratura ma gli interrogativi rimangono
Rimangono sono necessari per capire come approntare per cui il ruolo dell'amministrazione della polizia brama di statura resta fondamentale non ci si può soltanto affidare alla bontà alla comprensione che però è necessaria per mantenere vivo lo spirito
E bisogna anche restaurare equilibro di Covotta aiuta un senso alto della politica l'alba e quella che lui ama di più
La grande scelta
La scelta le politico guardate voi pensate che siano legate accette quotidiana oggi si dice qual è il progetto le scelte politiche di fondo solo due o tre
E si pongono su asset è come un treno che deve essere messo su di un binario e quello deve correre Varela studio McCain grande
Degasperi le Grand Ascerto reparto la scelta per dir così dell'Occidente A&E grande soprattutto perché ha assestato l'Italia su di un quadro la quale se dovessimo uscire oggi deraglia avremmo sicuramente che quello della costruzione dell'Europa
Ecco perché se permettete Solaris meno
Sciocchezze di questo genere limitazione eccetera solo illusioni
L'un mondo globalizzato pensate un paese come il nostro che oggi a livello europeo ha il suo peso e conta cosa diventerebbe all'interno di un mondo per dir così globalizzato con una l'azione che si di utilizzo del sesso qualche abito perfino la Lituania due milioni e mezzo di persone che sfidano le deve Nuova Cina
C'è bisogno della visione ampi Walter e il libro di colta aiuta a capire queste cose
Lui è un po'come dire
Pessimista
Io lo capisco
Ma il metodo da adottare quello che mi suggerisce il metodo Polo Moro aveva capito perfettamente il proprio diceva procedibile procedere
E aveva quasi raggiunto l'obiettivo
Io sono convinto che l'obiettivo di Moro è stato in qualche maniera raggiungono in modo diverso da come lo voleva
è avvenuto attraverso la destrutturazione
Non attraverso praticamente il consolidamento e la conversione l'ultima occasione su quale Covotta si sofferma a mio avviso è stato il momento in cui si è costruito un ulivo
Scusate se rivendico questa cosa perché credo di avere avuto un ruolo abbastanza significativi in quella sede
E qui vuole dirci che forse ricordare questo è importante perché è importante il contributo di Andreatta ma noi seguiremo la strada che aveva una sua logica
Che era quella di costruire la forza politica attraverso una cultura attraverso il recupero di quello che di positivo c'era la cultura politica
Di metter appunto non solo letti urla la pratica ma soprattutto la visione teorica dicono la società deve muoversi
è una società si muovesse ha degli obiettivi una società simbolo Acea delle missioni l'Italia è stata grande quando ha avuto delle visioni
Strane oggi rivendichiamo le visioni quando ricordiamo il grande ruolo che a livello internazionale a livello mondiale ha avuto con la sua forza creativa oggi stiamo evocando Dante e non basta abbiamo bisogno di vedere altro abbiamo bisogno di considerare altro e non si possono costruire culture poco lo porse politiche si si prescinde dalla cultura
Credo di aver superato in termini di tempo che mi era stato assegnato non lo so dare risposte concretezza l'unica cose che posso dirle per cortesia leggetevi questi due libri solo libri
Scritti da due persone che hanno passione libri che danno tante di quelle notizie che anch'io che sono stato in mezzo nel piano della controversia ho appreso tante cose sono libri che soprattutto suscitano speranza potrei dire che da questo punto di vista Irpinia può dare ancora il suo contributo perché irpini qui sono presenti sia dalla parte del bene sia da parte del male
Però oggi abbiamo la possibilità di dire che possiamo operare bene anche perché abbiamo persone come nostro perfetto e Carlo
Carissimo Carlo voglio salutare possiamo dare ancora molto abbiamo ancora un esperienza poter offrire e iniziativa come queste aiutano a parte aprire le cose e approdare dire con piena coscienza dello stato del futuro quello che deve essere fatta dal nostro Paese
Grazie
Naturalmente il presidente Bianco che c'era sommerso di spunti di riflessione quindi adesso di chiuderli in una in una battuta della domanda è un po'complicato io da farei un gioco diciamo
Fra i due autori a cui a voi si possa raccomandare la brevità come non ho potuto fare ovviamente però di regioni prima e dunque partirei Andrea prendendo proprio spunto da alcune cose
Che ha detto Gerardo Bianco e sei pessimista però non è iscritto al capitolo sulla notte quindi forse non sei così pessimista
Sulla politica di adesso e e poi questo grande sguardo che Gerardo Bianco ha sottolineato la presenza del mondo cattolico nella nostra formazione tu hai scritto dei costruttori di equilibri politici che però sono diciamocelo sono tutti democristiani
Perché quasi tutti quasi tutti allora non è solo un credo un tema storico mai un tema di di di profonda riflessione politica
Serve una visione alta diceva Gerardo Bianco forse il pessimismo le alcune note di pessimismo nascono da questa nave recepire che forse oggi questa visione così alta non c'è non c'è in tutti c'è naturalmente lei
Come dire nel nel nel più grande museo che abbiamo a destra del presidente Mattarella
Sì
Sono se no fa qualcosa di un po'complicità paghiamo paghiamo sette anziché
Fisso che sembrava in grado di self service Vito
La più buona sera a tutti e Grazia Vincenzo Castaldo riorganizzato questo splendida serata trattato Molteni
Piange illusi che mi ha preceduto può insomma parlare dopo un maestro di politica come Gerardo Bianco non è non è facile
Vediamo il trovare le parole giuste anche la la risposta giusta da dare alla mia amica Rita
O da più parto da questo presupposto di ciò che è stato molto citato Aldo Moro rispondo anche subito al presidente bianco
Su questo paradosso che usato nel descrivere una fine della politica con la fine di al con la fine politica di Aldo Moro
Il chiaro ovviamente agli un paradosso però perché dico questo perché ho scritto questo
Perché secondo me è proprio questo Paul quello che è stato detto anche dal dal prefetto si capisce si intuisce quanto la personalità di Moro ha contribuito a costruire quegli equilibri politici fondamentali per il Paese soprattutto per darvi un respiro alto a quella che era stata la grande intuizione
De Gasperi Anna non solo ricollocati da un punto di vista atlantico europeo insieme
Il nostro Paese ma anche la grande intelligenza di De Gasperi di costruire all'interno dell'Assemblea costituente
Una regola cubetti doveva valide per tutti sia per chi Giulio a governare il Paese sia per chi ha chi Aspesi figura stare all'opposizione
E poi la grande illustrazione matti dialettiche Degasperi operano nel Paese oltre alla costruzione politica
L'idea di vita quella che poi è stata piramidi e ancora adesso adesso accade in politica si formano così in Parlamento le coalizioni ma la prima coalizione alla realizzata degli aspetti quando De Gasperi muore e Moro chi diede in qualche modo raccogliere quel testimone ha fatto bene il prefetto a ricordare quel fondamentale congresso del cinquantanove di Firenze
Perché da quel congresso che Moro parte per costruire nel Paese una politica nuova e allargare il perimetro della maggioranza di governo anche a forze che finora erano stati scuse come per esempio il partito socialista
Cominciò allora un un tragitto che come tutte le cose che immagina Moro ha il tempo lungo della politica e non il tempo breve perché le cose devono poggiare su un terreno solido non possono essere costruite sulla sabbia
Però lui arriva a costruire questa nuova coalizione nel tempo
E lo fa proprio che le i processi politici devono accompagnare i processi sociali ed economici lo fa tenendo conto di quella che è la realtà Priscilla del Paese in quel periodo
Per appunto per non sganciarsi dalla Società e saper fare
è talmente che dentro un'articolata molto complessa come come partito che era la Democrazia Cristiana bisogna arrivare a quell'appuntamento non perdendo l'unità del da dirci perché perdendo l'unità della DC si sarebbe persa quell'occasione
Però lui colloca quel processo dentro un processo internazionale deve convincere anche la comunità internazionale che quel cammino è giusto ed è per questo ed è aiutato anche da due figure apparentemente stermina molto interne che sono poi papa Giovanni ventitreesimo e che ne dice
Che danno comunque una copertura al progetto politico Morteo
A cui Luís puoi far riferimento anche al Mezzogiorno perché teme una possibile deriva reazionaria del Mezzogiorno e quindi direi conto anche di quelle che sono le spinte più conservatrici all'interno della democrazia
è cristiana e poi anche il ruolo della Chiesa
Tutto questo per dire che i processi all'ora avevano comunque un pensiero e un respiro e grazie a quella visione che si è potuto costruire poi il centro sinistra chi arrivato più tardi
Forse anche carico di tanti attese non tutte quelle attese sono state poi realmente compiute
Però era la grande lezione che Moro c'ha lasciato cioè ridurre quelle che erano le tensioni sociali dell'epoca ricomporre dentro la politica e far contare
Le teste perché in democrazia come ci ha insegnato Bobbio le teste si contano devono popolare qui nessuno si deve perdere per strada e una politica inclusiva che ritroviamo poi nel Moro della solidarietà nazionale
Che è vero che arriva negli anni settanta come sa perfettamente il presidente bianco stato letto poi nel sessantotto parlamentare
Ecco proprio nel sessantotto Moro fondi scorso sulle fondamentale che è quello del Consiglio nazionale dirige il novembre sessantotto a Milano
Qui un Moro il minoranza del partito Moro che non è più il Moro presidente del Consiglio però ha capito ben prima di altri
Dove il Paese sta andando dove dei lì la generazione nuova che sta arrivando in politica indi la società soprattutto sta spingendo il Paese dovrà anche allora
Lui allarga il perimetro di una possibile maggioranza ma lo fa tenendo conto di quelle che sono le spinte sociali
Parla di una nuova umanità chi bussa alle porte della politica cioè tiene conto di quello che si muove perché solo tenendo conto di quello che accade all'esterno si può poi recuperare un pensiero dentro
Ed è così che poi parte l'allargamento perché nel frattempo l'asse del Paese si è spostato a sinistra
è sua lui questo gioco di equilibri lo tiene sempre ben presente sarà così che si costruirà poi il rapporto con Berlinguer col Partito comunista e si arriverà poi al tragico sedici marzo del settantotto ecco tutto questo per dire così rispondo
Che questa modo di fare politica se non è venuto meno
Cioè questa visione della politica e chiedo a tener conto di quello che pensava succedeva nella società a un certo momento con la scomparsa di Moro viene meno ed è una politica un po'più piegata su se stessa
Ed è su questo che io dico che manca poi quella visione quel respiro
Chi oggi si vede ancora più compiutamente ma che già allora comincia a in Brioni al mente all'intera dei diversi è chiaro che chi ha fatto politica negli anni ottanta e ha seguito Moro
Ha avuto l'esperienza è tabù anche le capacità per immaginare un paese diverso però quel modo di fare politica si è spento
E anche l'Ulivo
Insomma su cui ci ha visto questo posizioni diverse tempo col presidente bianco anche l'Ulivo è stata un'occasione sprecata perché l'Ulivo che poteva essere un un grande contenitore di tradizioni e culture diverse
Alla fine non è stato altro come oggi si vede di più nel partito democratico un mettere insieme classi dirigenti più che mettere insieme di pensieri di revisioni di culture diverse delle storie diverse questo doveva essere la forza dell'Ulivo quella forza è stata nel tempo sprecato aprono integrata che fin troppo poco
E oggi ci troviamo di fronte anche quindi alla crisi che qui che ha colpito tutti i partiti ovviamente colpisce anche i partiti che hanno tradizioni maggiori perché nessuno quel realmente affatto veramente i conti con la storia
E con quello che appunto io chiamo quel pensiero di Moro che è stato fin troppo abbandonato e lasciato un po'sepolto sotto la la polvere intanto viene fuori Mauri motivo ed è libera anche questo cioè che si è parlato fin troppo dei cinquantacinque giorni dell'importanza e di quel rapimento che comunque assegnato
Una crisi una ferita per tutta la nazione e forse si sta parlando e si è parlato troppo poco di quella che è stata la lezione che invece Moro politicamente c'ha lasciato lo si ricorda
Trentennale nel quarantennale ma poi ecco questo sforzo di recuperare quel tipo di memoria quel tipo di politica è stato fin troppo lasciato nel dimenticatoio nei cassetti della politica invece andrebbe Mammano rinnovato innovato un po'come è stato fatto magistralmente da presidente bianco e anche dal prefetto Piantedosi perché per questo
E quello questo metodo che appunto come diceva Rita oggi si ritrova nel sicuramente né il Presidente della Repubblica che però ha un ruolo istituzionale un ruolo non di politica attiva di partito e quindi anche il suo magistero è un magistero consegnato alle istituzioni a e all'Italia e al Paese però fa i partiti anche lì fanno fa fanno fatica perché molto viene seguito parole quel metodo ma poiché i fatti la traduzione non Emma è una tradizione una una traduzione completa e anche adesso
Un doppio noto appunto di queste tensioni cioè si era politica deve essere riduzione delle intenzioni al contrario in passato soprattutto adesso forse col governo Draghi c'è di meno
Ma è stato soprattutto alimentate queste tensioni sociali e produrre più scontro possibile per avere una convenienze un tornaconto dentro poi il piccolo recinto dalla politica nostrana
E questo è l'inversione di tendenza che probabilmente la lezione di Moro
Ci potrebbe essere d'aiuto e vacche comperata in pieno
E allora credo che come primo in giro ci possiamo anche fermare quando si lascia la parola Angelo su cui una sola cosa volevo così forse finemente anche lui dei bijou brillante di produzione per con Angelo
Il presidente Bianco ha fatto riferimento a questa differenza tra terrorismo di sinistra e questo terrorismo di destra su cui forse si è poco poi analizzato gli ha citato anche Stefano per degli occhiali io nel libro richiamo
Una vicenda che ha visto coinvolto Delle Chiaie e quella poco nota
Del quasi uccisione anche se poi non è morto per fortuna del politico cileno Bernardo letto questo per far capire quanto porgli alcune connessioni
Dell'estrema destra italiana erano presenti anche a livello internazionale in quel caso c'era un rapporto molto forte con la Dina che aveva in servizio alla polizia segreta decidendo di vino sci
E ci fu una collaborazione tra l'estrema destra italiana e la la linea cilena perché Bernardo Leighton era in Italia e anche lì la vedova di indiretto dopo la signora la signora dei tondi e dura lezione la sesta lezione che ha dato il il figlio rigidi Basciu leggi Giovanni bacilli
Cioè per donando chi aveva sparato al marito e in quel caso anche a lei perché anche lei poi ha avuto fin qui svolto molto pesante da quella situazione
Allora grazie ad Andrea Angelo
Parliamo del mese il collega matti vorrei trascinare anche nella nella politica dell'oggi e intanto naturalmente il senso del tuo libro l'auspicato talmente bene il presidente Bianco che noi non vogliamo tornarci sopra però e quello che volevo chiederti eh importanza del dialogo no l'importanza della parola recuperare il senso
Dell'unione attraverso la parola e anche un'operazione realtà politica Gerardo Bianco ha detto la politica in fondo ha sconfitto il terrorismo allora volevo chiederti se in uno spaccato così drammatico come quello che tu ci hai raccontato vivifica angolo con tanti personaggi anche come dire sconosciuti ai più possiamo alla fine dare questo messaggio positivo nei confronti di una politica che invece ultimamente
Come dire ci sta dando qualche delusione cioè possiamo dire che effettivamente la politica nella sua unione di istituzioni e cittadini è quella che ha vinto
Che ha sconfitto definitivamente il terrorismo e nella recupero di questo importanza centrale del dialogo che cosa può dirci oggi che il dialogo anche nelle Aule parlamentari e abbastanza stupito che cosa può dirci la lezione di quel periodo storico
L'azione Rita
Ringrazio tutti voi naturalmente ringrazio
Soprattutto per le parole di eccessiva benevolenza
Il presidente Gerardo Bianco
Qualche ringraziamento debbo farlo io professori Bianconi che ringrazio il il segretario generale dell'ACI Gerardo Capozza perché Luís dietro le quinte
è stato l'organizzatore di un incontro che per me è stato rivelatore e anticipatore dell'incontro di stasera nel ricordare Fiorentino Sullo ad Avellino davanti alla presenza dell'allora presidente del Consiglio Conte
Devo dire che la lectio magistralis che fece in quell'occasione Gerardo Bianco una lezione di rara precisione storico manca dirà all'uscita politica nel tenere insieme tutta la classe dirigente
Il Pinar su una figura che era stata sostanzialmente anche divisiva e anche motivo di lacerazioni di amarezze
Ce lo riferisce quasi sperare che un giorno potessi
Ingaggiare il presidente Bianco con la sua saggezza per un'iniziativa che mi riguardasse
Sinceramente questo lo dico con assoluta chiarezza non avevo alcuna premonizione di una benevolenza come quella che c'è stata nel senso che non è che eravamo d'accordo che io lo ingaggiava per dire le cose che ha detto il libro allora lo ha letto in relazione all'idea che poi doveva presentarlo stasera e quindi lo ringrazio moltissimo
Ringrazio il prefetto Piantedosi perché anche lui estiva ha ricordi Van collusiva ricordi personali perché papà credo abbia preparato l'esame
Diciamo concorso decisivo non so se insomma per quanto riguarda
L'ingresso diciamo a a titolo definitivo
Nell'insegnamento scolastico con mia madre
E quindi insomma la sua figura mi mi porta agli affetti familiari
Anche i suoi
E poi i un grazie non non posso andarlo a Carlo De Stefano che è presente in
In prima fila
Mi aiuta probabilmente a rispondere anche alla domanda di vita
La politica sconfitto il il il terrorismo
Torino è stato sconfitto
Non dimentichiamo che l'Italia credo sia adesso l'unico paese occidentale non solo ad aver sconfitto il terrorismo ma aver ad aver risparmiato se stessa
A piaghe
Diciamo molto forti per quanto riguarda il successivo fenomeno del del terrorismo di matrice islamica
Io sono convinto che se questo è avvenuto è avvenuto per l'esperienza delle persone
So che insomma devo devo moderare le parole perché so che non mi fa piacere ma insomma
In quegli anni decisivi in cui gli ultimi rigurgiti del terrorismo politico sono stati sconfitti
Sono stati risparmiare al nostro Paese dopo l'undici settembre
I nuovi pericoli provenienti dal terrorismo islamico i fatti dicono che per nove anni a capo
Dell'Ucigos della polizia dopo i fatti di Genova c'è stato un il pino come Carlo De Stefano che al di là del suo operato ha lasciato un metodo che appunto anche questo parla di dialogo perché
Il loro
La cosiddetta
Casa Sheng centro di coordinamento interforze per il terrorismo è stato creato proprio nella fase in cui caro De Stefano era il prefetto De Stefano era alla guida del dell'Ucigos quindi come dire il dialogo non è solo una cosa per essere più buoni a rispettare altre persone è una cosa più
Più efficace
Sì possiamo ecco il titolo del del libro di di Andrea non è che celebra i sofismi della Prima Repubblica sceglie qui politici mentre adesso i politici attuali vanno dritto per dritto a spiegare come la pensano
No di equilibri politici non servivano soltanto a fare bella esercitazioni verbali
Servivano a una cosa molto importante sarebbe a dire sostanziale della politica cioè a ad arrivare a delle realizzazioni perché piccolo particolare per fare delle realizzazioni
Ci si mette di mezzo la matematica bisogna convincere il cinquanta per cento più uno dei rappresentanti del Parlamento
Ecco allora noi assistiamo nell'epoca attuale che probabilmente meglio né Andrea amiamo particolarmente pur dovendo la raccontare quotidianamente noi assistiamo che se c'è un documento che ha delle asperità e che può creare divisione rispetto a un altro gruppo
Allora la cosa che si inserisce è una nuova spedita asperità in quel documento non sia mai che arrivasse qualcun'altra votarlo veramente quella cosa si fa veramente perché il problema è diventato alzare la bandierina io l'ho detto ma ho detto proprio glielo glielo ho suonato ed ero cantate quattro tutti quanti ma non l'hanno voluto approvare ho capito e a me cittadino che me ne viene che tu hai alzato ad una bandierina
Ecco Aldo Moro con i suoi sofismi la politica della prima Repubblica col dialogo non è che diceva ci vogliamo ci dobbiamo dire più bene ma voleva bene ai cittadini perché qualcosa in tutto o in parte dei propri obiettivi si voleva portare alla alla al cittadino alla pubblica opinione e questo vale anche per il tema mio per il tema del perdono perché io ringrazio moltissimo
Il presidente Bianco anche per aver scacciato l'idea che io abbia fatto un libro sul perdonismo
Il perdono sarei per dire che vero che una cosa è mutuata anche dal dal dal Vangelo Matalone conveniente c'è una delle una delle del di discipline meno conveniente più folli che ci sia in circolazione più dispendiose Happy produttive la guerra quindi se se se stabiliamo che la guerra è un dispendio di energie di di e non produce nulla se non macerie ebbe evidentemente il col suo contrario propende produce qualcosa ecco catalano fosse avrebbe e non avrebbe saputo dire di meglio però è proprio così
Cioè
Lilli quello di il quello di cui parliamo è di una metodica che da un lato risponde alla diciamo alla alle cose migliori che abbiamo nel nostro cuore ma da un lato crea anche una convivenza più produttiva più utile mi piace ricordare che il protagonista del mio libro c'è Franco Bonisoli
Non è che ha avuto solo il perdono di Agnese Moro e poi vi dirò una cosa di questa di questo rapporto Agnese Moro avuto neanche il perdono di un laico come Montanelli e che non è che era un grande cultore del Vangelo però quando si è presentato il mio amico Franco Bonisoli
Daloui che ricordo che fra Bonisoli prima di aver di essere andato in via Fani aveva fatto parte del commando che gambizzato Montanelli e c'è mo'diciamo credo che Montanelli fu anche voi mosso la commozione che Luís Azzolini andassero lì a chiedere un contributo per la cooperativa che loro stanno mettendo insieme per uscire dal carcere per per dare un aiuto a quelli che si erano e si stavano recuperando credo che sia stato mosso brutalmente anche da una forma di convenienza podismo darsi che stesso fenomeno avviene ha sgominato la Siravo sushi un po'più tranquillo dal mio giornale c'è la MiTo proprio in questi termini cioè
Perché io una cosa che amo del cristianesimo che che di cui sono una seguace
Diciamo molto infedele e il fatto non è che ti chiede di mollare la tua persona matite cerchi ti inchioda a a a restare te stesso laddove ci sono tante spinte della del nostro vivere civile che che che ti potrebbero portare a snaturare la tua
La tua persona e per cui io teorizzò in testa mia poi spero di averlo anche dimostrato un po'con il racconto alcune persone che questi ex terroristi quella quota di persona fosse l'uno per cento il due il tre per cento non mi interessa
Che ha impersonato in pieno il principio della riunione rieducazione del condannato non è cambiato e tornato se stesso dopo una fase di follia perché la follia dell'uomo
Può derivare spesso deriva dal senso di frustrazione che si registra nel vedere il nel nel sentire come irrealizzabili le le cose che pure in qualche modo si sente dentro o sulle quali si è si è cresciuti io penso che una delle cose più perniciose che ci sia stata al tempo e si ripete oggi sulle cosiddette teorie del complotto perché
Diciamo
Non c'è niente di meglio per ritenersi ciascuno per parte sua innocenti che immaginare che ci sia un complotto universale
Che insomma impedisce il il cambiamento l'abbiamo visto allora e lo vediamo che i guai combinavo G. questo tipo di discorso sul fatto che ci sia una mente che sovrintende a questo guaio in cui stiamo dentro in cui non riusciamo a uscire proprio a causa di quelli che di questi complottisti
Si si si cibano e si alimenta una figura diciamo un caso che che che mi mi piace ricordare e quella di di Antonio Savasta un a
Il ragazzo che diciamo non è un terrorista un ex terrorista che da ragazzo frequentava la caritativa con i baraccati insieme ai cattolici insieme anche a dirle a degli amici miei
Poi i in questo reclutamento che ci fu al momento del caso Moro perché è servito insomma di per portare l'attacco al cuore dello Stato serviva a reclutare persone a Roma entro insieme a tanti altri nelle Brigate Rosse
E poi in questo stesso Savasta finirà rilanciare la colonna veneta
Rilanciando la colonna veneta si trovò a fare un rapimento un po'dimenticato che invece andrebbe ricordato con quello dell'ingegner Taliercio un dirigente di Azione un un militante di Azione cattolica una persona
Non solo specchiata ma di grande profondità d'animo che specie breccia nel suo carceriere peccato che però i suoi dirigenti insomma il il direttivo delle Brigate rosse l'esecutivo come si diceva
Decise che quell'uomo buono andasse ucciso né più né meno come accade per Moro ecco tuo collega
Nicola Rao che ha avuto il privilegio intervistava Loiero meno nel riuscito perché Savasta poi ha cambiato identità sì ad un pentito
Racconta che che che Savasta tutta la notte tutta la notte vomito dopo aver dovuto uccide una persona di cui aveva tanta stima e di fatto porto avanti il successivo sequestro in Veneto del generale Dozier righe quello sì lo ricordiamo tutti
Con una doppia con un doppio registro uno che portava avanti il suo progetto brigatista e un altro che diceva ma che cosa sto facendo ma un progetto che mi porta uccide una persona come come Taliercio insomma
Che che che che che cosa sta avvenendo di medi quel ragazzo che probabilmente voleva ecco i nella mia costruzione io non non so se chi ne sa più di me come il prefetto S. fra mi può contraddire ma io sono convinto arciconvinto per insomma
I racconti che mi sono arrivati che nelle a azione dei NOCS pur brillante pur macchiata bisogna dirlo da dall'intervento della tortura perché questore conclamato che in quel periodo somma per compiacere gli americani fu fatta più di una forzatura
Ecco ma sono convinto che in quell'azione esemplare dei NOCS che non esploso neanche un colpo c'è stato sostanzialmente la resa di Savasta che già dentro di sé non dico non vedeva l'ora ma sostanzialmente ha visto le forse preponderanti non è morto come dovrebbero morire brigatisti in questi casi ha ordinato di non di non sparare e da lì se in pochissimo tempo ha attirato a aveva vuotato il sacco e ha creato una storia
Ha creato una storia positiva di insomma di di denuncia e di e di di ritorno alla normalità persi e per fortuna anche per altre persone
E a un certo punto il presidente Mattarella risolverlo un piccolo particolare
Quando gli Andrea portare la seconda edizione mi disse ma ci sarà voluto un gran lavoro per questo libro ecco io non nego ci son voluti degli anni però in realtà nella storia di Savasta o in tante altre storico raccontato io non ho fatto altro che portare alla luce delle cose che erano state già scritte ma tenute in secondo piano c'è questa logica del complotto che contraddistingue anche il caso Moro
Ci porta a sottovalutare che il cambiamento delle persone quello che cambia il cuore dell'uomo può cambiare anche il corso della storia la vicenda di Savasta è una delle tante che a volte io porto ad esempio ma è una vicenda che poi si è verificata anche per altre persone
Posso soltanto dire che che insomma qualcuno poi scherzando con non avellinese ma detto in questo libro ogni tanto spunta Avellino no
Ma è inevitabile di destra abbiamo detto ma vogliamo parlare del giudice Lombardi c'è quello che ha fatto l'istruttoria del
Del del del caso Calabresi del processo Calabresi credo che abbia il record quell'istruttoria di di grandi giudizio perché poi giusto la corte di giustizia europea c'è stata la revisione del processo
Almeno una volta insomma ci state Degradi giudice non so se la conta di ventitré ventiquattro e quell'istruttoria di questo giudice il pino
Antonio Lombardi mi pare ha resistito a tutti i gradi di giudizio e questo magistrato molto anziano quando io
Attraverso l'avvocato Benigni ho chiesto di insomma di di potergli parlare ma detto io non ho mai dato interviste io io ho parlato sempre per atti e ma è e mi ha fornito il faldone della sua istruttoria debbo dire che quello ci metti
Una casa editrice sotto divento un libro straordinariamente chiaro e totalmente documentato su quella vicenda in cui praticamente si dimostra in maniera inequivocabile che un pentito che stava per fatti suoi e che giustamente anche lì per un processo di natura religiosa prima e civile dopo decide di di di raccontare tutto ai carabinieri non può farlo per un tornaconto perché nessuno lo sta incalzando
C'è talmente evidente che se lo fa lo fa rischiando sperando certo in una legislazione positiva ma non ne poteva avere certezza quindi anche in quel caso è il cambiamento delle persone che che ha mosso questo Leonardo Marino che spesso sono andato a trovare
In provincia di la Spezia Bocca di Magra dove porta avanti questo questo ha più di settant'anni questo chiosco in cui fa le crepe e vive di questo vorrei capire tutti quelli che hanno detto che l'ha fatto per soldi se aveva tutti 'sti soldi nella settant'anni se ne poteva stare pure a casa sua quindi si ha bisogno ancora di credo che si ha bisogno ancora di sbarcare il lunario a più di settanta anni probabilmente non c'è stato nessun do ut des sì in questo suo cambiamento
Un'ultima cosa voglio dirla per quanto riguarda il terrorismo di destra
Io ho tentato tentato in tutti i modi di vedere se c'erano processi similari anche nel terrorismo di destra
E ho visto che mi è stato detto da da padre Bertagna e dagli altri che fanno parte di quel gruppo dell'incontro che ci sono in atto delle c'erano in atto del del dei contatti anche del del degli incontri ma non si era ancora arrivati al al momento di di renderli pubblici io
Debbo dire che
Mi sono posto diciamo come limite quasi sempre di raccontare le vicende di chi aveva aveva avuto il pudore e anche la lungimiranza di cercare almeno cercare una riconciliazione con le vittime chi non ha fatto questo percorso anche se è molto cambiato mi creava un certo imbarazzo illuminarlo no io per esempio ho sentito dalle testimonianze molto belle di Francesca Mambro e Giusva Fioravanti però onestamente nel momento in cui c'è di mezzo quella orrenda strage di Bologna e non si è chiarito se queste persone sostanzialmente non si è chiarito le sentenza dicono chiaramente che che sono i responsabili quell'orrenda strage ecco io posso diciamo a divenire a una pietas cristiana in cui posso anche immaginare che se loro non c'è posso anche come dire
Prendere in considerazione l'ipotesi che ci sia stato qualche qualche errore una revisione un domani cambierà le cose però non posso nell'illuminare dei cambiamenti non tener conto del fatto che non c'è un processo non c'è una missione del de de de de de dei reati commessi non c'è un processo di incontro con la cosiddetta giustizia riparativa no di un processo incontro Morcone perché naturalmente su su argomenti così delicati bisogna tentare di tener dentro tutte le componenti e a proposito di Carlo De Stefano io onestamente
E lì ho parlato a lungo lo anche stonato detto proprio italiano su questa cosa che stavo portando anche incontravo nel suo sguardo di persona buona che non ti dice fino in fondo quello che pensa a un certo scetticismo ecco Luís
Ha cambiato atteggiamento dopo aver letto il libro
E mi ha molto aiutato attenere la barra dritta in una dimensione che tenere indossi il cambiamento dei terroristi ma anche la dimensione di chi ha speso una vita per sgominare quel fenomeno la dimensione delle vittime e quindi con l'ultima cosa che mi ero riproposto di dire a proposito del gruppo dell'incontro
Questo questo libro vive anche di una di una suggestione un po'particolare perché io conoscevo Bonisoli quando viveva a Milano e conoscevo Agnese Moro che la intervistava e in cuor mio sentivo intuivo percepivo che fra i due potesse essere utile un incontro
Ma ogni volta che ne parlavo all'uno e ogni volta che ne parlavo all'altro
ASCO diciamo avevo come interlocuzione il silenzio un certo imbarazzo
Poi dopodiché sondato a vedere a proposito del Salvatore bus UIL il cappellano del carcere di Nuoro che è stato il primo a smuovere le coscienze insomma di questi terroristi che erano in carcere lì nel supercarcere di ruolo
Ecco a un certo punto ho visto sul sul giornale che Agnese Moro e Bonisoli avevano incontrato le scuole
In Sardegna mi sono compiaciuto della cosa fu detto scusate io me ne ho parlato tante volte lo devo sapere dai giornali ecco probabilmente il mio libro benefici anche un po'della loro gratitudine per aver avuto pazienza
Della loro crescita di questo percorso perché è stato un percorso difficile prima per incontrarsi può per capirsi e poi per fare un passaggio ulteriore di cui ha beneficiato c'è
Dell'importanza di raccontare questo percorso
Inutile ecco forse non è inutile è importante dire una cosa con cui si chiude il mio libro
Cioè noi non diciamo queste cose così mettendo fra fra parentesi l'insegnamento o o il pensiero di Moro ma sostanzialmente io sono convinto che la legislazione penale che sostanzialmente nella Costituzione è stata inserita proprio la morte
Era diciamo oltre ad avere un ruolo importante la Costituente era il sulla sua materia noi il diritto penale ecco quella legislazione penale sia particolarmente valorizzato da queste esperienze
Perché è un po'come avviene anche nel Vangelo no il figliol prodigo
Crea il fatto che si venga ammazzato il bidello Grasso e poi si arrabbia quell'altra nove dice sono sempre qua però questo vale per il Vangelo ma vale anche per per lo stato italiano per la lungimiranza del del costituente che quanto più grave la chiusura al la lacerazione creata tanto più ritiene importante che questa lacerazione sia stata superata non è un cedimento dello Stato ma è una grande vittoria sì questo ravvedimento
Vero e in concreto ecco io forse questo libro è arrivato così tardi perché queste persone ormai sono già libere grazie alla legislazione penale
Che le persone hanno reso possibili la politica che ha valorizzato il comporta delle persone ecco queste persone hanno già libere quindi hanno par hanno detto queste cose quando non ne potevano avere più nessun tornaconto quindi io sono convinto della loro sincerità
Espero Rita di di di dire di essermi dilungato ma di avere in qualche modo risposto sono convinto in sintesi che la politica abbia valorizzato il comportamento delle persone in una luce una politica molto lungimirante abbia saputo
Diciamo creare una strada per l'uscita da questo fenomeno valorizzando quello che c'era perché la politica da solo non ce la poteva fare grazie
Troppo giamaicana posso fare solo una domanda ancora Gerardo Bianco prendendo spunto dal libro di di Covotta i costruttori di equilibri politici chi è che costruisce l'equilibrio per l'elezione del nuovo capo dello Stato adesso
Angelo di passi microfono
Io penso che
Se prendono l'articolo che ho scritto
Angelo più che aveva sull'avvenire di domenica la strada è segnata quindi basta leggere quell'articolo scritto una strada segnata
Il altrettanto
Diciamo un pronostico secco la diciamo le cose sono solo obbligate
Dal mio punto di vista per evitare la deriva perché altrimenti credo che ci dobbiamo preparare al presentare l'ultimo capitolo di Crozza che lo che non ha scritto non offre perché questo è il punto allora se vogliamo uscire dai rischi che si aprono bisogna votare il Presidente della Repubblica nelle prime tre votazioni
Non arrivare alla quarta quindi bisogna trovare un nome che posso avere il consenso ero perché la votazione è molto semplice
Dire come dicono visto che volete sapere dove di più che bisogna a dire
Dire come dicono che bisogna salvaguardare il governo significa invitare praticamente le forze politiche a non fare delle scelte
Perché questo è il punto sogno salvare il governo
Salvare il governo e quindi tenere darà il via alla guida del governo
Cioè in certo senso Coppolino agli efficienza
Oggi noi ci troviamo di fronte alla Loved alla elezione del presidente La Repubblica che deve garantire penso innanzitutto va presenza dell'Italia attiva nell'ambito dell'Europa garantire sette anni cioè ed eleggere
Per dimostrare anche che le forze politiche sono in grado di riguadagnare consenso perché danno un segnale al Paese molto significativo devono essere in grado di leggere nelle prime tre votazioni adesso chiedo a voi
Sciogliete nudo quindi non la domanda qual è il nome che secondo voi può in prima battuta nelle prime tre votazioni retto punto interrogativo
Ad esempio
E poi anche noi anche
Simone
Ci vuole ben
Metto in realtà purtroppo Moro non è mai riuscito perché nel mormorò non riuscì anche se aveva dei disegni sulla presidenza la Repubblica ad eleggere un suo candidato nei primi
Tre scrutini come dice il presidente Bianco riuscito sollevo nell'ottantacinque De Mita Cossiga e nel novantanove Veltroni Ciampi dico il regista e il candida e poi il l'eletto Presidente da Repubblica
Oggi io non vedo né il regista anni la personalità tranne forse Mario Draghi in grado di essere eletto nelle prime tre votazioni tenendo conto che in un parlamento così balcanizzato nei gruppi
Eleggere il Presidente del Consiglio alla Presidenza della Repubblica può anche voler dire Suma scivolare verso le elezioni anticipate e questo con un Parlamento appunto così frammentato così diviso
Così poco che non ha un'unità nei vari gruppi parlamentari lo vedo un rischio molto forte
E quindi trovare questa figura l'avido o almeno adesso anche se apparentemente manca poco ma in politica manca molto
Questa figura è difficile da intravidi rischiano se Nanni vendere gravi quali l'azienda villa straordinaria anniversario
Posso come no
Parliamo
Diciamo apertamente come parroco al guardaroba
Ancora o a Morra De Santis e voglio qui salutare anche il mio amico
Ero
Che rappresentava una bella storia Gerardo Capozza allora
O si vota
Nelle prime tre votazioni
Il candidato e quindi dovrebbero trovare tutte le forze l'accordo uno dei nove possibili credo che finirà per avanzare molto più faceva ed è quello di una donna perché porse sulla donna
Per me va andrebbe benissimo però non risolve i problemi del Paese allora dico subito se alla quarta votazione
Non è stato eletto noi abbiamo nove esitava a Berlusconi se l'Italia vuole Berlusconi cominci
Punto Massimo velocissimo
Va bene io niente
Queste queste queste cose che andasse a buon fine ritengo rimasti
Scritte però posso siccome qua quando lo scrive le cose assenti anche i commenti
Mi arrivano anche voci certe non dimentichiamo che la la Meloni ha detto che se sia legge Draghi si può andare alle urne non so quanti abbiano voglia di di andarci o o di correre il rischio laddove sappiamo che insomma ci sono delle scadenze eccetera
Io posso perdere un minutino per ringraziare anche chi ha organizzato la la la serata perché c'è stato un'idea un po'ardita di mettere insieme pur puntava due libri ma mi pare che la cosa sia riuscita quindi ringrazio Vincenzo Castaldi no
Male
A parte che ci siamo riusciti grazie a al al abbiamo ingaggiato un fuoriclasse ci è piaciuto vincere facile quindi però il problema è che irpini hanno questa mania di unire il particolare con universale quindi e quindi in qualche modo è il tentativo del mio libro insomma e anche di ricotta siccome vedo in giro anche due colleghi molto bravi come Mila limone Antonio Vascotto uno si è inventato la storia dei carabinieri con un recente libro che sta andando forte Pasco tenti di meno si è inventato il mondo senza internet ecco solo degli irpini potevano avere questi tipi di di di ecco per cui effettivamente ringrazio il piede la capitale d'incenso Castaldo e spero che tu da non irpina insomma ti sia sentita a casa a casa tu hai insomma perché perché è vero che ci piace ragionare sull'universo ma a un certo punto ci piace anche quagliare cioè che si ragionamenti portino un arricchimento della pubblica opinione del della collettività spero quindi non di non averti hanno aviatori