Andreatta Lecture: lectio magistralis del Commissario Ue all'Economia, Paolo Gentiloni

Buongiorno e benvenuti all'Andreatta lecture due mila ventuno
è la prima volta che organizziamo questo evento il dicembre in genere l'abbiamo sempre fatto tra marzo e aprile però quest'anno insomma speravamo che potessero cambiare un po'le le regole per poter essere qui in presenza poterci appunto vedere tutti insieme abbiamo fatto bene a rischiare perché almeno finalmente c'è un'occasione per incontrarci ci sono molti ex studenti molti studenti del corso annuale di quest'anno amici della scuola di politiche amici dell'Arel quindi la maggior parte di voi sanno il motivo per cui noi facciamo ad Andreatta Lectures
Perché la scuola di politiche nasce in in seno all'Arel da un'iniziativa dell'Arel ed è ed è con loro che abbiamo organizzato ogni anno quest'incontro Inna memoria di Nino Andreatta perché la scuola di politiche è dedicata a Nino Andreatta
Ecco negli anni abbiamo organizzato appunto con l'Arel questione questi eventi utilizzando però proponendo la per presentazioni di volumi o riviste dedicate alla figura di Nino Andreatta che Maria Antonietta Colin Berti che la direttrice
Della rivista e delle pubblicazioni dell'ARE la sempre con curato corna con dovizia quindi per raccontando la figura di Andreatta come politico economista e come convinto europeista
Dall'altra parte abbiamo cercato di di portare i protagonisti del nostro tempo e che in qualche modo ispirati alle ai valori di di Andreatta per cui i valori per qui e le i motivi per cui essa è sempre stato ricordato quindi per il suo le sue competenze scientifiche il suo rigore etico e per la sua attività istituzionale
Noi con tra il passato diciamo e il il presente attraverso appunto agli e gli oratori che abbiamo avuto modo in questi anni di ascoltare voi abbiamo sempre cercato di lasciare agli studenti
Appunto una il bagaglio di passato e presente per formare poi con quello che dice il nostro claim formare il futuro in qualche modo quindi gli amici hanno accompagnato abbiamo avuto appunto come dicevo di diverse persone molto importanti che ci hanno onorato insomma di un al in occasione di questo incontro come Romano Prodi Giuliano Amato
Carlo Cottarelli Massimo Tononi Lucrezia Reichlin e quest'anno abbiamo perché il piacere
De di di poter ascoltare perché soprattutto per la i ragazzi un'occasione per dibattere con il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni che ringrazio chiaramente per per la sua presenza
I ragazzi di della scuola di politica vengono da tutt'Italia molti di loro hanno preso un treno oggi per questo incontro per cui io lascio direttamente la parola ad Antonioni si fa che il presidente della quale ringrazio anche lui che appena insediato
Che introdurrà e modererà l'incontro non torva altro stampo vai Antonio grazie
Grazie sono molto onorato diciamo di iniziare queste mie attività come presidente della scuola
E presentando oggi Paolo Gentiloni il commissario Gentiloni il presidente Gentiloni
Per me anche l'amico perché l'ho conosciuto tanto tempo fa
E poi vi spiegherò perché quel tipo diciamo di esperienza oggi è così importante sia per me che soprattutto per quello che sta facendo in Europa in un certo in una certa direzione
Però anche importante l'Andreatta Lecce ora il rapporto che questa iniziativa a in relazione all'Europa
Sono due questioni assolutamente non separabili Nino Andreatta è stato un grande intellettuale innanzitutto io dico spesso un intellettuale regalato la politica non prestato alla politica perché è stato un regalo
Che ha fatto all'Italia la politica di quegli anni in un momento molto particolare
Segnalo alcune cose che poi sono rimaste nella storia di questo Paese la vicenda che riguarda il famoso divorzio fra Tesoro e Banca d'Italia tutta la costruzione teorica sull'autonomia della politica monetaria
E la costruzione che di lì in poi ha portato al al rigore delle politiche economiche all'aggancio con l'Europa non sono questioni separate non sono questioni nazionali sono condizioni che poi trovano uno sbocco una prospettiva e se voi vedete la storia politica di Nino Andreatta in relazione all'Europa troverete poi proprio un un filo conduttore straordinari una visione una speranza e devo dire che le diverse pubblicazione che rare le dedica dedicato proprio al pensiero di Andreatta le trovate diciamo Langle trovata anche in queste bellissime pubblicazioni
Curate da Maria Antonietta con inverte di Colette da altri
E trovate una attualità
Del discorso europeo che straordinaria
Nella visione che aveva Nino Andreatta io ringrazio Timi Andreatta per essere cui la famiglia anche l'aiuto che è dato anche Filippo che danno altri nell'aiutarci non solo a ricordare questa figura ma mettano in una prospettiva storica di futuro sulla questione dell'Europa di nuovo il profilo istituzionale di come si costruisce l'Europa
La necessità di superare gli egoismi nazionali e in particolare di superare la trappola del consenso delle politiche nazionali per costruire una politica europea a me ha colpito moltissimo rileggendo alcune questioni per l'incontro di oggi tre tre temi che ho trovato qui e tre frasi particolari
Una riguarda
La forza dell'Europa rispetto ai nazionalismi del testa e quindi l'idea in quel caso
Di pensare all'allargamento europeo come una risposta ai crescenti nazionalismi che stanno emergendo
Dopo la caduta del muro di Berlino è però la si dice attenzione che non basta l'aggancio europeo
Per evitare la fuga dei nazionalismi c'è bisogno di portare più Europa lì ed è esattamente uno dei punti che sta tornando d'attualità
Un secondo pezzo molto importante che mi ha colpito riguarda gli immigrati
E c'è è un articolo pensate del mille novecentottantaquattro laddove si dice noi non vogliamo che lo cito perché mi è molto è molto piaciuto
Dice io credo che il nostro Paese debba prendere coscienza di essere diventato un paese di sbarco degli stranieri che ci sia un interesse nazionale
Affinché questo avvenga ma non va lasciato allo spontaneismo cioè non va lasciato come dire ad una questione casuale ma va costruito con politiche di nuovo agganciate all'Europa
L'altro tema in prospettiva e quello che riguarda proprio la capacità dell'Oropa di diventare non soltanto un luogo di costruzione di interessi economici ma di nuova cittadinanza ecco tutte queste questioni hanno un'attualità
Ordinaria e mi fa piacere che si possano poi sposare con l'esperienza e il racconto che ci farà oggi Paolo Gentiloni da ultimo da commissario europeo per l'oggetto le ha una storia molto ricca di esperienze nella quale quindi mi ricollego a quello che vi dicevo prima
Ci sono due cose che oggi sono al cuore della vicenda europea
La sua esperienza che iniziata anche da culminata dal ministro delle comunicazioni in questo Paese sulla centralità del digitale come strumento anche di inclusione sociale
E l'altra questione è quella compagnia ATO forse dapprima e cioè l'attenzione alla questione ambientale come questione intergenerazionale quindi non semplicemente come tutela del bene ambientale per la generazione attuale che ne può subire gli affetti ma la prospettiva intergenerazionale che poi è quella de mutamenti climatici che dei quali mi oggi vediamo degli affetti macché soprattutto riguardano per la questione della persistenza in atmosfera di certe sostanze climalteranti le generazioni future beh queste sono le due gambe che strutturano come sapete
Tutta la politica della nuova Commissione stando nel Strategy Forsythe della della della presidente abbonda Playa de suo discorsi sono le due gambe principali su cui viene costruito il famoso PNR ripiani di ricoverati esigenza sono argomenti su cui il portafoglio del commissario Gentiloni per ricco tra questi vi sono la revisione degli obiettivi e degli indicatori dei cosiddetti Sasso negozi che sono strettamente connessi evidentemente a questi piani
Ma c'è anche e quindi tutta la questione ambientale digitali assieme qui diciamo mi fa piacere ricordare un successo che non tormente dell'Europa su cui ha lavorato tantissimo il commissario Gentiloni e cioè la questione di costruire finalmente in un mondo in una fatica che ha coinvolto il G venti che ha coinvolto l'OCSE nacque molto tanti Paesi l'idea che ci possa essere una tassazione sulle transazioni digitali
Diciamo in un contesto globale in quali grandi player nazionali fanno una specie di taxation shopping e non riescono a restituire poi ai Paesi in cui genera un certo valore una parte del valore che hanno generato questa una grandissima battaglia difficilissima perché come quelli ambientali ha bisogno del coordinamento nazionale ma diciamo possiamo dire che siamo su una strada molto avanzata e io senza piaggeria devo dire che il commissario Gentiloni ha svolto un ruolo storico in questo questo sarà una delle
Delle tappe per cui diciamo noi ricorderemo
Questo questo passaggio europeo l'altro pezzo e concludo riguarda il PNR errore
E riguarda la possibilità di costruire dopo la pandemia quindi una situazione di fragilità dei paesi a dei criteri di come dire più e strategici usiamo questa parola su tutti i temi patti di stabilità
Rientro politiche di rientro dei debiti e prospettive di realizzazione di investimenti efficaci intermedi moltiplicatore di crescita di inclusione sociale e occupazionale perché tu hai anche la questione
Della revisione diciamo così degli indicatori sull'esclusione occupazionale ecco questo è un espresso dalla disoccupazione ecco queste qui sono delle questioni centrali che sono in mano
In particolare a Paolo Gentiloni e che rappresentano una sfida straordinaria soprattutto per l'Italia che come sapete il Paese
Che non è solo il più fragile sotto un profilo di reddito ma anche quello che per esempio sulla parte PNR R a qui tutti più diciamo così della parte diciamo di indebitamento che quindi poi deve per forza a collocarsi in una prospettiva legata alla stabilità al patto di stabilità al modo in cui ridisegniamo quel patto antico in un contesto però di selezione produttiva degli Investimenti ecco questo è un passaggio delicatissimo
C'è una novità importante che deriva dalla Germania cioè dal dal da quanto hanno scritto in questo nuovo patto di governo coloro che l'hanno avviato su questa tematica copro queste sono questioni fondamentali dell'Europa e per l'Italia e diciamo devono essere orgogliosi onorati del fatto che una persona come Paolo Gentiloni
Se ne occupa non in quanto italiano ma in quanto una persona che ha dimostrato capacità equilibrio e lungimiranza istituzionale per poter collocare questi temi nella giusta prospettiva io finisco qui
Vi dico soltanto che
Ringraziando innanzitutto anche il presidente il direttore bravi per averci offerto questa Salvi purtroppo oggi non può essere qui con noi ma è un amico della scuola facciamo sempre tantissime iniziative
Con l'Istituto Treccani ma finisco dicendo che noi adesso ascolteremo quello che il commissario ci vorrà dire poi sarò felice di raccogliere nelle vostre domande le vostre precisazioni
Per un tempo diciamo limitato perché poi dovrei bisogna andar via però ecco voi ma mano che ascoltato alcune questioni
Diciamo pensate a a delle domande perché poi gli aspetti più importanti della nostra scuola sono sono questi sono non soltanto le testimonianze ma capacità di avviare un dialogo e di discutere insieme quindi ringrazio ancora Paolo Gentiloni e gira sulla parola
Grazie
Grazie Antonio grazie per per le tue parole grazie alla scuola di politiche a Errico
Che mi ha ingaggiato Enrico Letta che mi ha ingaggiato ci dice spesso è un onore ma per me è veramente un onore poter intervenire qui nel nome di di Nino Andreatta penso che direi l'alla mia generazione
Deve molto a Nino Andreatta
Sia da un punto di vista strettamente politico per certi versi Nord rapporto tra Andreatta e Prodi quanto fu importante per per la nasce dall'Ulivo
O comunque dell'idea che porto boia alla nasce l'Ulivo
E sia per per la qualità della della sua del suo ruolo politico in sé no noi abbiamo attraversato un periodo e ci siamo ancora dentro anche se ovviamente combattiamo contro questa idea
Nel quale sembrava che che si dovesse affermare l'idea che i competenti non fanno politica e i politici non sono competenti
Che ovviamente è un'idea sbagliata in questo sempre e quindi sbagliata oggi era sbagliata ieri
Ma certamente figure come quella di Nino Andreatta ti danno questo
Dal punto di vista storico ormai questa questo messaggio nodi della possibilità di avere un incrocio tra qualità istituzionale responsabilità politica
Lungimiranza europeista
E competenza economica naturalmente
Quindi per questo per me veramente un onore essere essere qui
Ragionare su alcuni dei temi di cui mi occupo che parte sono stati affrontati tra l'altro da Andreatta con grande con grande lungimiranza
Essendo stato Andreatta un un convinto europeista no io
Ciò qualche qualche frase
Che mi ha colpito una che è del mille novecento settantotto quando si discuteva della creazione del dello SME qualcuno forse no quasi nessuno se lo ricorda qualcuno forse se lo ricorda
Il Sistema monetario europeo e Andreatta mille novecentosettantotto sosteneva potrebbe essere suggestiva una riforma monetaria che introduca immediatamente in sostituzione delle monete nazionali
Una moneta europea il cui valore il cui volume
Sia determinato da una riserva federale europee
Settantotto diciamo che quindici vent'anni dopo si è deciso di fare la moneta unica europea credo che sia il quattro gennaio il tre gennaio di quest'anno il ventesimo anniversario dell'introduzione fisica del moneta unica quanto alla Riserva Federale Europea in un certo senso c'è perché la BCE per altri versi c'è molta strada ancora ancora da fare
E in quell'occasione Andreatta avvertiva che aumentare il volume delle risorse della comunità sia una comunità all'epoca
E distrutti bollire in maniera più corretta il suo finanziamento i suoi interventi tra gli stati membri è una condizione di successo anche dell'unione monetaria quindi quell'orizzonte indicato più di quarant'anni fa
Affatto passi avanti straordinari in questi due anni
Attraversando questa questa crisi drammatica della della pandemia
Ricordiamoci sempre che noi siamo arrivati come Unione europea la pandemia
In una condizione non fortissima abbiamo avuto il decennio precedente degli anni dieci un decennio molto difficile per l'Unione europea
Addirittura attraversato a un certo punto da una sorta di tempesta perfetta
In cui se pensate alla metà del degli anni dieci si incrociavano da un lato le conseguenze ancora della crisi
Finanziaria che una crisi nata negli Stati Uniti è nata alla fine del suo e del decennio precedente ma che in Europa ancora nel due mila quattordici due mila quindici aveva la crisi greca nel suo culmine contemporaneamente abbiamo avuto in quegli anni la fase più acuta della crisi determinata dai flussi migratori dalle conseguenze politiche dei flussi migratori
Abbiamo avuto Breaks sì in quegli anni
E tutto questo è stato all'origine di una spinta che abbiamo chiamato sopranista ognuno poi la chiama come come preferisce
Che al fondo
E che già Ando messaggi che sono venuti anche da da oltre Atlantico tra tra il due mila sedici il due mila venti
Alla sua radice c'era fortemente un contenuto anti Progetto europee
Poi c'erano molte differenze molte ragioni molte spinte ma nel cuore c'era un messaggio fortemente anti europea
E questa tempesta perfetta prodotto danni notevoli
Uno
Che rimarrà che appunto e l'uscita del del della Gran Bretagna
Dall'unione europea sulla base di una campagna che se ve la ricordate la campagna di del Breaks sette era molto fondata sui termini migratorio
Addirittura sul rischio di un'invasione turca di di immigrati turchi nel Regno Unito
Quindi l'Europa è arrivata alla pandemia in un contesto in cui il decennio precedente aveva visto una spinta non certamente favorevole un vento non favorevole l'Unione europea e in condizioni economiche non brillantissime
Ogni tanto quando sento dire in questi mesi dobbiamo tornare tornare alla situazione normale del nostre economie ricordo sempre che quella situazione non era l'età dello
Molti economisti hanno definito quella fase dell'economia europea come una fase di di loro for long bassa inflazione bassa crescita bassi tassi d'interesse per molto molto tempo
Qualcuno sintetizzando parlava di giapponesi Zazie ore dell'economia europea
E contemporaneamente a questa giapponesi Zazie ore se così vogliamo dire procedeva una divergenza tra i diversi Paesi europei
Se noi facciamo cento il PIL
Della dell'eurozona al due mila dieci
Vediamo che nel due mila diciannove cioè alla fine di quel decennio
Il PIL dell'eurozona da cento è andato a centododici quello della Germania da cento a centodiciassette quello da Francia da cento a centotredici
Quello della Grecia da cento a ottantacinque
E quello dell'Italia da cento cento
Quindi in dieci anni sostanzialmente
L'Italia è cresciuta
Non è cresciuta in modo sostanziale
E analoghe differenze adesso senza farla troppo lunga ma come sapete bene si sono accentuata in quel decennio sia in termini di debito pubblico
Tra i diversi Paesi
Che sia in termini di disoccupazione abbiamo Spagna più di altri ma la stessa Italia livelli di disoccupazione
La distanza tra
Il il il quindici della Spagna il tre tre e mezzo di Paesi come la Germania l'Olanda è una distanza che in un'area che condivide la stessa moneta e quindi a una politica monetaria comune è molto molto complicata
Quindi la pandemia poteva fare esplodere queste divergenze
E poteva
Colpire molto fortemente queste economie con tassi di crescita piuttosto limitati no perché poi non ho citato il dato americano ma se prendete lo stesso arco di tempo dal dal dieci al diciannove
L'economia americana è passato da cento a centoventidue quindi nettamente più alta anche dei paesi europei che hanno avuto dei livelli di crescita relativamente
Maggio
Questa la crisi drammatica certamente c'è stata
Abbiamo avuto non solo le conseguenze sanitarie ma anche le conseguenze di di recessione che conosciamo
Tuttavia se pensiamo a qual era
Il mutuo le previsioni le impressioni che che essi avevano in quel periodo penso ma noi tutto sommato ci aspettavamo un'ondata di fallimenti d'impresa un'ondata di licenziamenti di massa di decine di milioni di persone
E a posteriori dopo un anno e mezzo due anni credo possiamo dire che la reazione sia delle istituzioni comunitarie sia dei singoli governi nazionali
Ha reso possibile di attenuare l'impatto di di questa crisi è senz'altro di non avere delle conseguenze così drammatica abbiamo avuto meno fallimenti
Nel nel due mila venti che non nei sette otto anni precedenti ma semplicemente perché gli stati hanno messo sul tavolo
Per esempio garanzie pubbliche di tre mila da miliardi tre mila e duecento miliardi di euro
Per che poi sono state grazie alla sospensione del degli aiuti di Stato
Decisa dalla Commissione sono state poi attivate queste garanzie modo relativo non modo così massiccio ma comunque erano sul tavolo no
Quindi direi che possiamo essere orgogliosi di questa risposta europea
E tuttavia il
Diciamo la costruzione istituzionale in sé dell'Unione
Quella che che che già Dell'Orti Amman una costruzione zoppicante
Far sì che questi risultati non sono non sono mai acquisiti del tutto no
Perché insomma con una politica monetaria comune e politiche di bilancio politiche economiche
Distinte tra Stato e Stato è chiaro che diciamo a lavorare molto per evitare scompensi
Penso che siamo riusciti almeno a evitare il fatto che questa crisi che in gergo si dice simmetrica che avrebbe potuto avere effetti asimmetrici
E cioè avrebbe dovuto aumentarle quelle differenze che prima ricordavo
Siamo riusciti a gestirla sia nel senso di evitare le conseguenze
Così drammatico come avrebbero potuto essere più drammatica di quanto lo siano state parlo di economia naturalmente non di delle conseguenze sanitarie che più che drammatica sono state che anche siamo riusciti a evitare che per questa crisi aumentasse quelle differenze anzi oggi se guardate al al ranking di crescita dei diversi Paesi europei
Vi accorgete che grosso modo ci sono delle eccezioni ma i paesi che hanno avuto che sono stati colpiti di più da questa crisi
Sono i Paesi che crescono di più per questi l'Italia
Quindi c'è un versetto riequilibratore che deriva in parte da un fatto meccanico no più più vai giù le più però siccome stiamo parlando anche di prospettive e previsioni due mila ventidue due mila ventitré
C'è il fatto che gli strumenti messi in campo dalla Unione europea
Sono stati degli strumenti che avevano chiaro un obiettivo di riequilibrio
Il primo come sapete era a sostegno di schermi di cassa integrazione simili
Meccanismo che si che si chiama sua perché è stato impressionante nella velocità per quanto riguarda il i ritmi normali di Bruxelles nove è stato deciso
A fine aprile del del due mila venti praticamente nel giro di un mese
è stato approvato sono state fatte missioni di titoli comuni di debito per finanziarlo
Sono stati distribuiti questi cento miliardi ai diciannove paesi che pur trattandosi solo di prestiti lì con lo consideravano uno strumento utile e sono stati spesi
Quindi cento miliardi decisi distribuiti e spesi in un anno una cosa che è obiettivamente possibile grazie al fatto che eravamo in condizioni straordinarie che c'era un tiraggio formidabile di questi strumenti tipo cassa integrazione no
E poi c'è stata la la l'operazione più ovviamente più importante più strategica quella di quelli degli ottocento ai valori attuali sono diventati ottocento miliardi a prezzi correnti
Non attribuiti in parti uguali e diversi Paesi Emma attribuiti con un effetto appunto riequilibratore
Basati sul debito comune e con attaccate chiaramente delle condizionalità delle priorità europee
L'operazione Next Generation io va ricordata credo per tutti questi aspetti non per il fatto che riequilibra Trichet per il fatto che si basa su famosi eurobond
Di titoli di debito comuni
E per il fatto che condizionata al raggiungimento di alcuni obiettivi che all'indicazione di alcune priorità non è
E incondizionata
Si è parlato quando abbiamo deciso questo Next Generation ivi udì un momento Hamiltoniana hanno frase del cancelliere
Entrante OLAF Scholz
Riferimento al primo segreto la George Hamilton che fece la la la prima tesoreria comune negli Stati Uniti
Salvo poi morire in un duello quindi ci sono sempre contraddizioni nei nei richiami
Prima di diventare presidente era candidato presidente ma e momento
Mi pare che lasciar Michelle allora l'ha chiamato momento Rubicon Miano qualcun altro Cooper nicchiano
Io dico intanto lavoriamoci perché è un'operazione
Molto complicata
Fin qui ed è uno un'operazione che coinvolge l'Italia molto da vicino
Fin qui noi abbiamo approvato ventidue dei ventisette piani
Abbiamo distribuito cinquantadue miliardi di prefinanziamento perché all'atto dell'approvazione del non viene dato il tredici per cento dell'ammontare totale in prefinanziamento pensate che di questi cinquantadue miliardi di prefinanziamento venticinque sono andati all'Italia
Per avere un'idea di quanto il piano italiano sia importante per il successo di quello europeo
E contemporaneamente la commissione fin qui nel due mila e ventuno hai messo titoli di debito ha raccolto sui mercati
Cento sessanta miliardi di titoli comuni
E questo fa della Commissione europea uno dei due o tre principali titolari di di eurobond
Di Bondeno denominati in Euro scusate
In Europa nel senso alla pari con Paesi come l'Italia la Francia otto a Germana
Solo che questi sono comuni
E il fatto che siano comuni naturalmente è un fatto straordinario
Che in un certo senso si riferisce
Se fosse permanente ma sappiamo che di per sé non lo è a quella questione ghetto ricordavo prima di di Nino Andreatta che collegava la moneta unica ha una riserva da quella che adesso in gergo si chiama sei fa sette
Comune europee
Che tutto questo per l'Italia una grande occasione
Ancora Andreatta scriveva quarant'anni fa che l'Italia deve crescere più della media comunitaria se vuole ridurre le distanze con il resto d'Europa quindi il problema è antico quello di cui stiamo parlando della del rischio di questa grande frammentazione grande
Divergenza
E tuttavia abbiamo sappiamo dai dati di crescita che abbiamo un'occasione per farlo questo momento perché i dati di crescita per quest'anno l'anno prossimo al due da ventitré sono molto molto interessanti interessante che secondo le stime della Commissione d'Italia
Cresca attorno al due e mezzo per cento nel due mila ventitré adesso siamo abituati a ma tutto un altro un altro clima ma in un anni nei vent'anni scorsi una crescita del due due e mezzo per cento sarebbe stata salutata con enorme soddisfazione
L'Italia è chiaro che gioca che angolo fondamentale
Ha deciso di scommettere l'intera posta in questo piano
Quindi quando vedete quelle percentuali venticinque miliardi sui cinquantadue
Derivano dal fatto che l'Italia è stata uno dei pochi Paesi che ha deciso di utilizzare anche i prestiti in questa operazione europea
E non perché i prestiti non siano convenienti per molti Paesi
Prima parlavo di quella cosa che si chiama sciura quella cosa è stata usata da diciannove paesi
Quindi ci sono diciannove paesi in Europa per i quali la tripla della Commissione europea da condizioni di finanziamento più favorevoli delle proprie diciannove
Quanti sono i Paesi che hanno invece deciso di usare i prestiti nella nei piani Pnr R.
Sono cinque
Perché ci sono molti di meno perché certamente questi fondi sono fondi mentre i fondi suo erano i fondi che andavano a aggiungersi a degli schemi esistenti erano sostanzialmente un modo per risparmiare in termini finanziari l'Italia ha risparmiato quasi quattro miliardi nella differenza tra
Quanto
Che tassi d'interesse abbiamo noi che tassi d'interesse alla commissione quindi operazione di vantaggio economico quattro Icardi di nuovo e tanta roba io
Ogni tanto ricordo che la misura principale presa da un governo di cui facevo parte nel giugno due mila sette mi pare
Da Tommaso Padoa Schioppa
La riduzione del cuneo fiscale valeva otto miliardi quindi noi solo con la differenza di tassi d'interesse di sciura abbiamo fatto metà di quella che fu all'epoca la misura economica principale del governo Prodi bis
Adesso parliamo di miliardi come come
Dopo
Detto questo è chiaro che quaestor giocarsi l'intera posta che è una grande sfida ma soprattutto una grande opportunità per l'Italia perché la la l'entità di risorse disponibili è enorme ma dobbiamo anche sapere che le che questo ha introdotto nel nostro sistema
Una specie di voi voi ricorderete forse alcuni di voi
De perché per molti anni si è parlato della rapporto con l'Europa come se fosse per l'Italia un vincolo esterno
Parole di Guido Carli
Noi in qualche modo con questo pm RR abbiamo internalizzato questo vincolo
Perché ci siamo messi in una prospettiva che non dura sei mesi ma che dura fino al due mila ventisei in cui risorse molto ingenti sono legate al raggiungimento di obiettivi con tempi definiti in modo molto molto molto dettagliato e questa quindi è contemporaneamente la sfida
E l'opportunità
Perché è un'opportunità perché insomma a noi non interessa in Europa del modo particolare poi in Italia semplicemente un rimbalzo no se l'obiettivo fosse il rimbalzo noi a rimbalzo siamo abbastanza vicini
L'Italia è caduta di quasi il nove nel due mila venti risale di più del sei nel ventuno
A un certo punto dell'anno prossimo prima di metà anno arriva ai livelli di crescita preparando e mi alcuni Paesi europei ci stanno arrivando in queste settimane quel rimbalzo c'è
O è già avvenuto o per altri Paesi come l'Italia arriverà nei prossimi mesi
Ma noi non cerchiamo con questo Next Generation idiomi soltanto un rimbalzo tornare a una normalità che non era l'età dell'Oro cerchiamo una crescita insostenibile e duratura
Se cerchiamo quella questa massa di quattrini e questo giocarsi l'intera posta ha un senso
Perché solo attraverso uno sforzo di quelle dimensioni possiamo possiamo credo arrivare a quell'obiettivo
Certo questo comporta anche un incremento di debito il debito aumentato in tutti i paesi europei in questi due anni debito medio nell'eurozona adesso è del cento per cento medio
Ed è molto lontano dai limiti previsti dai nostri trattati
Da dove nascono quei limiti Nonda qualche premio Nobel che ha scritto volumi fondamentali
Sul sessanta per cento ma dal fatto che all'epoca di Maastricht il sessanta per cento era la media del debito tra i dodici Paesi firmatari dei trattati
Adesso la mette al cento per cento e quindi certamente deve avere in mente due cose primo abbiamo lavorare per rendere le regole europee che sai che sono necessarie di riduzione del debito
Realistica e graduali per evitare di o non applicarle o uccidere la crescita
Contemporaneamente non possiamo specie in Paesi come l'Italia dimenticarci del problema del debito come se non se non esistesse più come se le condizioni
Diciamo straordinari eccezionali che abbiamo vissuto in questi anni andassero avanti all'infinito che noi si potesse fare diciamo fare i conti con capacità di spesi illimitata
Ora
Questa è la sfida che abbiamo davanti per
Raggiungere questi obiettivi
Io ripeto spesso serve un po'il senso di una missione nazionale
Vedo con piacere che si comincia a discuterne abbastanza anche sui nostri giornali
Ma continua a vedere che c'è una diciamo boh molto spesso un'attenzione maggiore su sfide obiettivi cifre che sono completamente non paragonabili a questa posta in gioco e su queste si concentra ogni tanto l'attenzione pubblica mentre penso che il Governo sta stia lavorando con grande determinazione il Parlamento ha sempre sostenuto il governo in questo sforzo
Ma nella discussione pubblica è fondamentale che tutti gli attori gli attori sociali mondo dell'informazione i protagonisti della nostra classe dirigente abbiano in mente che questa è la sfida non è che abbiamo altri modi per colmare i ritardi
Quindi e così ti e
La risposta
Data ha limitato i rischi possiamo esserne orgogliosi ma questa costruzione europea per essere meno zoppicante ha bisogno di fare che concludo ulteriori passi avanti
Perché il mondo è complicato no in Europa si sta bene
C'abbiamo perfino un commissario alla agli European way of life
Perché effettivamente c'è una European way of life che funziona se guardate a
Halal pacchetto né di stimolo deciso
E proposto dal presidente by viene deciso in buona parte dalla dal Congresso beh vedete delle venature europee in questo pacchetto no c'è molto welfare in quella in questa operazione
Ma al tempo stesso
Nel novantaquattro Andreatta ammoniva a non accomodarsi in un'Europa confortevole come una vecchia pantofola
I effettivamente letto queste queste Oropa pur avendo fatto delle cose gregge qui abbiamo parlato di economia ma potremmo citarne cose egregie sulla sanità fatte a livello dell'unione europea
Non può accontentarsi non può ridurre l'ambizione perché diciamo quelle fragilità di fondo e quei rischi di cui gli anni dieci sono stati i testimoni sono sempre presente quindi
L'ambizione deve continuare ad essere il marchio della Commissione europea certamente in campo economico certamente nel campo della transizione climatica dove spesso l'Unione Europea è accusata di essere troppo ambiziosa ma io penso che invece debba difendere questo ruolo di leadership elimino almeno un altro paio di cose che voglio solo ricordare
Per non concentrarmi solo sulle cose economiche la prima è che nel nostro processo decisionale avrebbe bisogno di qualche spero per essere molto diplomatici di qualche aggiornamento per esempio di una riduzione delle
Degli obblighi di unanimità
Ma non è facile ottenere questi risultati perché ci sono sempre di mezzo modifiche ai trattati e quindi la necessità di trovare consenso
Ma questo è uno dei problemi dell'Unione Europea
Quale equilibrio tra la necessaria unanimità le possibili cooperazioni rafforzate
Se si cerca sempre solo unanimità si rischia di andare lenti se si diventa in un'unione di club diversi con cooperazione rifarà forzate su temi diversi si rischia di incrinare
Il Progetto e quindi forse ridurre quegli obblighi di unanimità sarebbe utile
La seconda grande ambizione deve essere un'ambizione geopolitica
Perché anche questa Europa che qualcuno ha correttamente definito una superpotenza gentile non lo so se dice gentile diciamo inglese quiet super paura una superpotenza Kalman atleta blu Gentile diciamo Gentile
E comunque non può essere si diceva è la Germania molti molti molti anni fanno al gigante economico e nano
Politico adesso la Germania non è più una non politico ma l'Unione europea non può permettersi di essere assente dal punto di vista geopolitico e questa penso tra le mille no perché si potrebbe parlare di temi migratori tante altre cose
Di transizione digitale però tra i mille passi avanti le mille ambizioni le due alle quali io non rinuncerei sono una ragioniamo sulla nostra architettura istituzionale
E due dobbiamo rafforzare la nostra senza su contraddire quella natura virgolette Gentile dobbiamo rafforzare la nostra capacità di di influenza geopolitica insomma la storia credo sia da storia di questi due anni conferma che Progetto Europeo
Nato nei dopo i disastri del del della prima parte del Novecento
è un progetto di grande successo di grandissime potenzialità
Le sue ragioni sono state confermate negli anni difficili di questa crisi ma dobbiamo sapere che devono essere sempre rimesse al centro dell'agenda difese
Alimentate con nuove ambizioni e questo penso sia molto nelle mani anche delle generazioni più giovani e quindi mi fa molto piacere
Se avete delle domande di rispondere perché penso che poi alla fine voi possiate sta i protagonisti di questa stagione di nuove ambizioni di cui l'Unione europea ha bisogno
Grazie
Grazie un un intervento molto denso di di spunti anche quest'ultima parte ultimissima parte
Di uno spunto coraggioso nel dibattito attuale sul tema diciamo dell'architettura istituzionali sul tema della vocazione diciamo di una gentilezza rafforzata
Geopolitica e anche il tema come dire della capacità di accelerare in alcuni casi delle decisioni che hanno un processo come dire di formazione
Molto democratico molto complesso lo la la Commissione Europea al proprio interno tutta una serie di meccanismi anche complesse diciamo così di di discussione interna che sulle sulle singole proposte di politica quindi diciamo è un processo come dire a volte complicato che poi si inserisce nel Tri logo per alcune iniziative quindi tra il Parlamento europeo
E il consiglio che rappresenta i i vari governi europei insomma una un disegno attuale ma
Che ha una prospettiva molto interessante questi due ultimi punti che mi fanno tornare appunto al tema
Diciamo dell'attualità dell'Europa in un senso profondo nel senso che attuale continuare a discutere di Europa e attuale continuerà a discutere di come migliorare e esperimento europeo per questo diciamo e è in fondo uno in tema di arricchimento e non di debolezza tantissimi spunti io mi riservo poi alla fine qualche domanda se c'è spazio però vi inviterei se c'è qualcuno
Che come dire vuole rompere il ghiaccio noi siamo qui prego io passo questo microfono quello lì va bene
Parliamo parlate un po'a distanza e poi lo Lilli sacrifichiamo
Se magari del vostro nuove dovevi soldi adesso sono reso Farruggio
Intanto la ringrazio per il suo intervento io studio medicina all'università cattolica del Sacro Cuore
Lei ci accennava al fatto che già Andreatta in qualche modo designava l'importanza di un di un tesoro comune europeo
Che lei chiaramente ci diceva già in parzialmente sistemava implementato
Allora nel maggio del dell'anno scorso la Corte costituzionale tedesca aveva sollevato come dire i dubbi di natura due di ultra vires per quanto riguarda il public sector process programma
Quindi il potenziale deviazione dalla ha capito colti
Diciamo queste pulsioni tipicamente in in Germania riemergono quindi la mia domanda è se a suo avviso il mandato la BCE andrebbe riformato perse qualora questo o dovesse essere fatto se dovesse essere anche riformata la governance della stessa
Grazie
Abbiamo essi vediamo un po'di domande
Mangiare non io mi chiama la sana niente Marco essendo una studentessa in giurisprudenza nel mille assistenti bagnanti
Allora N demanda parte anch'a partire appunto da uno spunto da chiara insomma proposta il professor visita dal momento che anche Andreatta
Ed era sicuramente i nazionalismi non è un grande ostacolo alla per quanto riguarda la questione dell'Unione Europea
è recentemente abbiamo distanze anche non proprio recentemente con eh
Ci sono stati dei cosiddetti regimi ibridi a democrazie liberali in particolar modo Edipo no ANIAI d'Ungheria
Che hanno posto comunque degli degli ostacoli per quanto riguarda interessasse di questi anni dell'Unione europea
E da qui e le volevo chiedere quelli fossero le prospettive dal punto di vista dell'abbiocco e l'accesso ai fondi dell'Unione europea e alle sanzioni economiche proprio per quanto riguarda questi Paesi la ringrazio
C'era la dietro perché le faccio un'altra tre tre completeremo le allora un'altra
Allora buongiorno
D o p e con la regolazione teorico quindi ti danno del tu ecco che tattico alla scuola ricavasse se no sto scherzando
E io l'inglese io inglese
E io sono Samuele Resmini e studia fisica Pavia una curiosità
Abbiamo più volte citato in questo intervento quanto la differenza tra appunto in Paesi come l'Italia la Germania in termini di crescita si è così forte da la tua esperienza di commissario appunto l'economia Bruxelles quali sono gli aspetti per cui appunto l'Italia potrebbe migliorare e torna ad essere competitiva con questi Paesi quindi colmare questo gap che c'è con questi paesi così forti economicamente grazie
Dunque sì grazie va rispetto alla alla prima domanda
Lorenzo Università del Sacro Cuore
Io non credo che il la BCE
Abbia lavorato in modo molto efficace in questa crisi una delle cose forse più importanti di questa crisi è stato il
Diciamo così l'intreccio tra politica monetaria che politiche di bilancio
E cioè la risposta nei fatti a quel problema
Di una unione europea nelle quali c'è la moneta unica ma non c'è una politica economica unica CEO di coordinamento delle politiche economiche che è diverso dall'avere un tesoro europeo eccetera
In questo contesto
Noi abbiamo avuto durante questa crisi
Direi una straordinaria confluenza di intenti tra le politiche decise dalla Commissione europea
E le decisioni della dice
Ed è stata una straordinario intreccio che non ha minimamente
Messo in discussione la autonomia della dice
Non è che c'era un un luogo in cui superiore in cui si prendevano decisioni che investivano anche la politica monetaria la comune convergenza è nata da la condivisione di obiettivi generali
Tommaso Padoa Schioppa ricordava spesso che la autonomia della BCE non non deve significare solitudine della BCE quindi nell'incrocio che peraltro c'è sempre stato perché sapete che i incline agli presidente della BCE partecipano alle riunioni dei ministri dell'economia e partecipa alle riunioni dei primi ministri e dei capi di Stato
Che però ecco conservando l'autonomia sono andate le cose nella stessa direzione
Credo che il tema della supremazia giurisdizionale
Che attraversa tante questioni in Europa in diversi Paesi e che ovviamente non è semplice
Sia stato chiarito dalla corte di giustizia di Lussemburgo e che la questione sia chiara nelle intenzioni
Sia del governo tedesco che delle istituzioni europee quindi non vedo all'orizzonte
Conflitti da questo punto di vista anche se certamente le il tema del rapporto tra la giurisdizione europea le giurisdizioni nazionali non è mai risolta una volta per sempre però sono i principi fondamentali di trattative e tra questi c'è la supremazia della giurisdizione della corte europee
I nazionalismi nazionalismi
Attraversano tutto il panorama europeo
Ci sono lo sappiamo bene in Italia ma ci sono in tanti a altri paesi posizioni
Più o meno radicalmente anti europee
Credo che per quanto riguarda in particolare alcuni paesi dell'Europa dell'Est si debba affrontare il tema in modo molto serio senza ideologismi senza crociate per quel che riguarda le sfide del presente noi abbiamo delle regole molto chiare
Per esempio in questo Next Generation io e che queste regole
Comportano che i Piani nazionali vengono approvati nella misura in cui rispondono a le raccomandazioni che la Commissione ha rivolto nel due mila diciannove diversi paesi
Quindi le negoziati che sono ancora in corso con alcuni Paesi tra cui la l'Ungheria e la Polonia riguardano il fatto che la commissione ha non per un suo vezzo ma perché così è stato stabilito dai capi di stato dal Parlamento europeo sulla base delle proposte della Commissione vuole che queste raccomandazioni siano contemplate nei piani nazionali eccetera eccetera
E quindi la discussione continua
Sapete che la discussione investe anche altri aspetti più legati alla allo stato di diritto
E la Commissione non farà crociate ma difende a il la anche in questo caso supremazia della giurisdizione europea in questa materia
Fatemi aggiungere solo che accanto a questo e senza che che le due cose debbano condizionarci a vicenda
Noi dobbiamo anche fare un po'un bilancio a tanti anni di distanza
Di come vanno le cose in questa presenza di alcuni Paesi dell'Est
Nel nell'Unione Europea
Monte ma
Io sono tra i sostenitori del fatto che noi dobbiamo entrare un po'di più in questa questione cercare di spiegarci un po'meglio perché nonostante tutto nonostante un miglioramento di condizioni economiche
Enorme da parte di questi Paesi non parlo solo dei due che abbiamo citato prima
Ci sia comunque una certa delusione a trent'anni più dalla caduta del muro di Berlino
Che è una delle zone strisciante che non si traduce in antieuropeismo anzi se uno fa un sondaggio in Polonia
Il sostegno all'unione europea è molto più forte di quanto non sia in Italia
Ma che si traduce in una certa diciamo così in un riaffiorare di posizioni minoritarie Manzi europea
E questo dei se guardate basta guardare ai flussi migratori interni all'Unione Europea per darsi una delle possibili chiavi
Di spiegazione no ci sono dei crolli demografici in alcuni di questi Paesi
Da una parte una straordinaria crescita economica dall'altra
Crollo demografico perché per quanto l'economia sia cresciuta
Suggerisco la lettura di un paio di libri interessanti se non l'avete già letti uno di un politologo bulgaro che si chiama i growth Crass per far e una di una giornalista polacco americana che si chiama Anna Appel Bari entrambi sono un po'sulla diciamo delusione nei Paesi dell'Est che indagano sulle motivazioni credo che sia interessato
La il ritardo italiano è che ci vorrebbe una un'altra
Nacque altre riunioni perché siamo sappiamo insomma
Di fronte a a una serie di problemi
Ricordiamoci sempre che l'Italia è un meraviglioso mix di
Grandissima forza competitività e arretratezza non diamo una lettura uniforme questo gatto
Perché ecco se guardiamo per esempio la manifattura la manifattura italiana in questo momento sta che quella che sta andando meglio di tutte in Europa
Numero uno sulla crescita francesi crescono più dell'Italia ma comunque siamo tra i primi tre o quattro sulla manifattura siamo i primi
E e siamo i primi per per ragioni di di basta conoscerle molti di voi conoscono bene questa realtà
Per sapere quanto competitive sono soprattutto le nostre medie prese eccetera
Ne ho parlato molto in questi giorni dei rapporti di Italia Francia
E giustamente qualcuno ha ricordato che Francia c'ha un sistema di grandi prese grandi banche
Che noi non abbiamo a quel livello
Ma pochi hanno ricordato che l'interscambio tra Italia Francia e favorevole all'Italia l'interscambio commerciale e che e queste frutto banalmente di di questa realtà complessa è vero che non abbiamo giganti
Ovunque ne abbiamo pochi
Nel mondo industriale bancario ma è anche vero che è un tessuto forte dinamico come il nostro
Insomma forse c'è in alcune alcune aree della Germania anche in Europa ma al di là di questo c'è solo netti in alcune aree del nostro Paese quindi quali sono i ritardi ritardi sappiamo sono in termini di in generale si dice produttività qualsiasi economista europeo vi direbbe guai ritardo principale dalla produttività
Poi andando a vedere sappiamo che queste legato alla dimensione dell'impresa e moltissimo per cui
Avendo noi un tessuto di prese molto più piccole rispetto ad altri come mie abbiamo inevitabilmente dei livelli però certamente la produttività che va incrementata
Certamente c'è il tema mezzogiorno c'è il tema innovazione nelle imprese dove pure però negli ultimi anni onestamente si sono fatti molti passi in avanti nella incentivare l'innovazione la digitalizzazione
E gli investimenti delle imprese
C'è il tema della burocrazia c'è alla fine e forse più importante di tutti a mio avviso c'è il tema della valorizzazione del lavoro femminile che in conclusione dicevo forse più importante di tutti c'è il tema di tutto quel complesso di questioni che vanno da la qualità della dell'istruzione
Alla qualità della ricerca e dell'università alla qualità degli studi tecnici in rapporto alla domanda di lavoro
Al Poli cosiddette politiche attive del lavoro perché il punto su cui forse noi dobbiamo stare più attenti
Esattamente questo cioè in un mondo in cui la competizione sarà sempre più sui livelli alti in Europa
E in cui il rischio è che ci sia molta offerta di lavoro in certi fasce e minore offerta o comunque minore retribuzione del lavoro in fasce diverse
Noi dobbiamo stare molto attenti perché non abbiamo una qualità sufficiente in questo momento dobbiamo guardare le statistiche dei nostri giovani che vanno di all'estero
Ovviamente va benissimo no io vorrei più giovani stranieri che venissero nelle nostre università piano piano ci stiamo attrezzando
Però se penso alle politiche attive del lavoro
Quest'altro queste uno se se dobbiamo parlare dei nostri Gatto
Di quelli a cui guarderei con maggiore attenzione nel pm RRC sono molti miliardi su questa rotta non non poche lire ma come li spenderemo in che direzione a quali soggetti importante
Abbiamo
Uno due tre
Buongiorno sono Tommasa Gianni ex studente attualmente medico specializzando in geriatria al Policlinico Gemelli
Come fare le faccio una domanda molto semplice che cosa la fa essere da comunque ex rappresentante di alte cariche
Istituzionali del nostro Paese è convinto che il nostro Paese storicamente in difficoltà nello spendere i fondi europei possa essere in grado di spendere una mole di fondi molto maggiore con scadenze molto precise e molto bravi
Viste quelle che sono state appunto i nostri precedenti mettendo da parte la competenza e l'autorevolezza del presidente Draghi grazie
Grazie mentre passiamo il microfono a a qualcun altro volevo sottolineare per per Paolo Gentiloni la varietà
Del del diciamo dei nostri studenti ed ex studenti nel senso che di come provenienza di di percorso di studi io sono molto contento per io diciamo insegnò economia ma sono molto contento che abbiamo esperienze che vengono da studi percorsi Diversi da scienze sociali ma anche diciamo così
Data dalla medicina dall'ingegneria e così via perché rappresenta un po'anche quello che si diceva prima anche la complessità sulle competenze e anche sulle sue prospettive economiche che le voleva parlare voce al microfono
Buongiorno Agnolo non ecco prego grazie io sono Jordan Sara Lee e studio scienze economiche a a Bologna
Abbiamo visto come diciamo negli ultimi dieci anni mutato un paradigma siamo passati ai da quelle politiche di stampo monetarista che sono poi con le crisi socialmente come mito quasi tramontate a una politica monetaria basata sul controllo delle quantità
Quindi l'immissione molto forte all'interno del sistema economico di moneta delle politiche espansive fortissime e il tramontare di alcuni paradigmi fondamentali basti pensare che quello che era il rifinanziamento è ordinario è diventato spesso rifinanziamento di lungo periodo il tasso di finanziamento unitario ordinario sceso fino alle zero e addirittura i tassi overnight tirarsi su depositi hanno infranto la barriera del tasso negativo
Quindi di fronte a questo reale responsabilità ad una situazione di questo tipo Porta ne sappiamo che qua si una politica monetaria espansionistica di questo tipo con i tassi a zero non basta più o forse un giorno non basterà
E allora parlando di ambizioni io mi chiedevo
Molti economisti ravvedono in questa situazione la necessità di cominciare ad immaginare nuove politiche economiche monetarie che lavorino in sinergia con le politiche fiscali
Secondo lei si tornerà paradigma monetarista forse ormai quasi tramontato della stabilità del lungo periodo che ha i suoi problemi o si penserà a nuove politiche economiche monetarie per affrontare le sfide del domani grazie
Terza e poi forse sono ma su insanabili fanalini infranti monetine transenne senza politica all'Università di Perugia
La mia domanda molto brave molto semplice lei prima ha parlato del ruolo europeo in materia di transizione ecologica e del ruolo di leadership appunto dell'Unione Europea
Mi chiedevo che cosa può fare l'Unione europea per far sì che questo ruolo di leadership per portarlo diciamo livello più globale per far sì che non c'è più non risulti più come ambizioso
Il ruolo dell'Unione Europea ma risulti possibile reale per tutti gli altri Paesi grazie
Grazie
Spendere all'Italia
In questi centonovanta miliardi che poi naturalmente essi aggiungono ad alcune decine di miliardi dei normali fondi europei eccetera
Però io mi concentrerei in modo particolare su questi centonovanta e penso che il governo questo stia facendo perché hanno una natura molto particolare
Nel gergo della commissione noi diciamo che questi fondi sono performances Bates
Cioè non sono dei fondi che vengono erogati e poi i singoli paesi
Saranno capaci o non capaci di assorbirli
E al termine dei cinque o sette anni si tireranno le fila dell'assorbimento non assorbimento
Ma in questo caso i fondi arrivano nella misura in cui negli obiettivi vengono raggiunti
E l'Italia ci ha cinquecento sono non mi ricordo ma insomma questi da qui al due mila venti ventisei
Un sacco di obiettivi da raggiunge perché l'Italia
è particolarmente sfidata perché storicamente noi
Siamo tra i paesi noi la Spagna che hanno più difficoltà nell'assorbire i i fondi europei
Queste difficoltà sono in parte concentrate in Italia nel Mezzogiorno
Dove sono concentrati anche molti dei fondi europei perché i fondi europei quelli tradizionali diciamo così
Di sono cosiddetti cosciente la coesione eccetera sono particolarmente indirizzati
A regioni meno ricchi io penso che il governo stia facendo le mosse fondamentali per affrontare questa questione rafforzare la pubblica amministrazione prendere le decisioni in Parlamento perché non dimentichiamo mai che ci sono gli investimenti ma ci sono anche le riforme in questi cinquecento bla bla bla
E che la con il gatto il ritardo italiano deriva in parte dal fatto che bisogna fare delle opere delle delle innovazioni e degli investimenti legati al verde eccetera eccetera ma deriva anche dal fatto che ci vogliono delle riforme che rendano i processi più efficienti
Mi pare che il governo abbia avviato tutto il lavoro che si può fare per rendere possibile l'assorbimento di questi quattrini
Ripeto che è molto importante che ci sia una costante attenzione pubblica questo pubblica dei giornali dei partiti dei parlamentari degli studenti perché c'è un sacco di investimenti diversità cioè è ci deve essere un un su questa cosa non la scoperta improvvisa che usiamo il ritardo e quindi i soldi non arrivano ma una continua attenzione su come vanno le cose incontro costante contatto con i miei uffici a Bruxelles ma questo è costantemente in corso che ma non un atteggiamento come ogni tanto abbiamo avuto perché non è che io stessi d'altra parte una so il CIPE no quando il CIPE decide una cosa
Spesso l'assessore X fa comunicato già abbiamo finanziato la
Quella strada quella quella cosa lì
E e questo la fine della storia ecco se questo è l'atteggiamento non è questo io penso che il governo stia compiendo tutti i passi che sono necessari per rendere questa sfida possibile ma al governo deve associarsi un'attenzione costante di tutto il sistema perché la sfida è veramente complicato
Sono d'accordo assolutamente con quanto detto dalla la studentessa di Bologna
Penso che
Cioè in sostanza che oggi i margini di azione delle politiche monetarie si sono molto ridotti no perché
Non è che puoi
Molti
Ci sono tassi negativi da parte di molti Paesi che il lavoro tipico per
Dare spinta all'economia di abbassare i tassi d'interesse tappe dal punto di vista della politica monetaria ha ormai dei margini molto
Ristretti sappiamo che c'è tutto un dibattito su quanto questa spinta inflazionistica che c'è in questo momento sarà duratura o meno
Un po'di spinta inflazionistica moderata aiuta a dare un tempo qualche margine in più alla politica monetaria ma senza dubbio e penso che questo che Mario Draghi ha cominciato a dire da da anni e che Christine Lagarde dice in questi in questi anni e cioè che con una politica monetaria che non ha enormi margini in questo contesto è fondamentale che ci sia una politica economica o politica di bilancio per favorire l'espansione e quindi che gli nella Commissione europea riesca a dare un giusto equilibrio tra necessità di tenere d'occhio
L'aumento del debito perché mai dobbiamo scordarci soprattutto per l'Italia questa questione e contemporaneamente conservare politiche più espansive di supporto all'economia perché non può essere solo la morte la politica monetaria a fare questo mestiere
Sul tema ambientale no a parole la risposta è facile penso che la l'Unione europea debba avere una leadership
Stando un passo avanti al resto dei grandi attori globali ma non mille passi avanti no perché poi alla fine l'Unione Europea è responsabile del sette otto per cento delle emissioni globali quindi
Se la nostra fosse una fuga solitaria non avrebbe grande impatto sugli equilibri ambientali globali ma avrebbe un in grande impatto sulla competitività delle nostre imprese no e questo credo in sé sia facile da dire trovare questo giusto equilibrio abbastanza sempre un grande sforzo naturalmente io penso però che io difendo il fatto che quando l'Unione europea fa dei passi avanti
In generale questo tende a tradursi nel fatto che tutto il gruppo poi fa dei passi avanti
Questo è capitato quando non abbiamo preso l'impegno di neutralità climatica al due mila cinquanta nel giro di un anno qualcuno ha detto due mila sessanta ma insomma altre hanno detto due mila cinquanta e c'è stato muoversi in quella direzione
Sono sicuro che la non abbiamo pubblicato alcuni mesi fa una tassonomia per gli investimenti verdi rivolta ai mercati finanziari
E il fatto di aver la proposta noi Commissione europea ha fatto sì che adesso un po'tutti si stanno coordinando per cercare di andare in una direzione analoga per dare a questa enorme massa di quattrini che gira per il mondo in cerca di obiettivi da finanziare delle regole per dire che cosa è verde che e che cosa non è vero
E di recente noi abbiamo proposto questa questo mette scusate ma si chiama carbon Borri adjustment Mechanism nato a Bahia cioè la il festival degli acronimi si vanno cioè un meccanismo di aggiustamento alle frontiere
Per quanto riguarda le le le emissioni di CO due
Il fatto stesso che l'Unione europea abbia avanzato questa proposta fa sì che adesso si discute su come cercare di armonizzare senza aspettare in una improbabile in termini rapidi istituzione di un diventi un carbon Price globale
Come si riesca ad armonizzare diversi sistemi alla frontiera di controllo delle emissioni di CO due
Per evitare di danneggiare le proprie impresa separi troppo avanti nella transizione climatica e al tempo stesso per evitare conflitti tensioni commerciali quindi bisogna trovare questo giusto equilibrio ma senza rinunciare alla leadership dell'unione europea perché senza la leadership dell'Unione Europea
Waters Cecchi chi altro guida questo percorso a livello globale
Più difficile perché gli Stati Uniti farlo anche se sono rientrati negli accordi di Parigi
Altri che possano guidarlo francamente non nelle
Siamo arrivati sostanzialmente alla fine quindi io
Proprio raccoglierei un'ultima un'ultima domanda perciò facciamo facciamo AA
Vedo due braccia alzata dalla due domande brevissime tre brevissime partendo dal dall'Italia Isotta perché mi aveva era stato prima
Va be'vai tu poi due poi tre e poi liberiamo commissario che è stato gentilissimo
A darci tutto questo tempo prego Bongiorno commissario vorrei farle una domanda riprendendo quel concetto di ricostruzione zoppicante cui ha fatto riferimento nel suo intervento e vorrei chiederle se in un'ottica prospettica dal suo punto di vista non sia opportuno valutare anche il ricorso a strumenti giusto pubblicistici con potrebbe essere quello di una costituzione europea e non soltanto strumenti di politica economica come quelli di cui abbiamo parlato oggi grazie diritto russo lì giù
E poi chiudiamo con la terza ai
Voglio lui
Piazze Buongiorno commissario sono un ex alunno della scuola di politica la mia domanda sul ruolo dell'Unione europea nella competizione tecnologica globale
La pandemia ci ha dimostrato come alcune crisi come la crisi dei semiconduttori porti l'Unione Europea passare dal Just in Time al Just in chiesa
Questo vuol dire che ci sarà anche un passaggio di un'Europa da regolatore che disegna level tre infine old a una politica industriale europea piazze grazie
Io sì non vedo dietro la
Scusate seducente due colonne
San Lorenzo ancora nonostante Scienze politiche
Intanto volevo ringraziare
Commissario Gentiloni per tale cioè volevo farle la domanda rispetto alle sue parole lei da quello che ha detto emerge con le
Next Generation New sarà ed è già un uno spartiacque una grossissima opportunità Petronio europea in merito a questo
Oltre al a ripresa dalla pandemia come può essere
Un fattore anche dal punto di vista geopolitico e di rafforzamento dell'Unione rispetto agli altri player internazionali e poi come
Fossa
Andare anche influire sulle modifiche ci saranno al al patto di stabilità
Passa un due domande no appunto perché come s'era perso abitati fetente una domanda è una grazie vedo Matteo e il e poi dice l'ultima vastissima e poi salutiamo grazie novembre ripasserei sembra domande però
Buongiorno commissario sono Cristian Pergola laureando magistrali strategie della comunicazione pubblica e politica e lavoro da alcuni anni in ambito di digitale comunicazione digitale
E le faccio una domanda sul concetto che aveva accennato prima della fuga di cervelli secondo lei il nostro tessuto produttivo industriale
è in grado di assorbire una forza lavoro di persone altamente formate come quelle che sono e saranno l'attuale e la prossima generazione in Italia e sì sì e se non ci sarà bisogno il caso di incentivare fusioni tra piccole e medie imprese che sono diciamo una caratteristica peculiare del nostro paese per far fronte a questo problema
Grazie
Si trova la noia
Limitare
Grazie Matteo Farnese studio giurisprudenza allora nel rapporto tra l'Europa che hanno superato siccome anche una superpotenza Gentile e altre superpotenze anche meno gentili
Diciamo sia stato un clima di controllo e attenzione nel mercato attraverso l'utilizzo del famosissimo golden power che ormai tutti noi conosciamo grazie la vicenda Tim
E l'Europa sembra muoversi su questo binario nel senso che sia regolamento quattro cinque delle due diciannove che la proposta sui di regolamento sui sussidi esteri
Sembrano appunto muovere l'Europa in un clima di controllo degli investimenti esteri
Le mie domande quale effetto a questa politica sulla ripresa economica dell'Eurozona nelle zone una un bacino fondamentale di attrazione degli investimenti esteri e come questo può cambiare appunto il la situazione
Sì grazie grazie a voi
Così pompo rapidamente
Costituzione europea
Abbiamo alle spalle diciamo così storie di successi e di fallimenti non le più recenti come sapete sono purtroppo spesso recenti ormai son passati dieci anni ma comunque perché queste modifiche poi vanno
Sottoposte a al consenso dei parlamenti prima alcuni paesi referendum no ricorderete il referendum francese che bocciò l'ultima proposta di della convenzione
E insomma non non è un meccanismo che si studia a tavolino nel palazzo del del Berlaymont no quindi
Io non escludo nulla nel senso che si determinano le condizioni politiche sarei ben contento ma suggerirei di andare per
Per passi concreti specifici che rafforzano
L'edificio perché un obiettivo troppo generale a mio parere fa fatica a trovare le condizioni per materializzarsi
Noi abbiamo fatto con questa pandemia dei passi avanti in economia e non ne abbiamo parlato oggi ma sulla sanità
Perché insomma questo questa aggeggio che che abbiamo in tasca
Fatto
A Bruxelles la piattaforma di questa roba qui che viene scaricata
è stata scaricata seicentocinquanta Miglio sovversione belga che vale moltissimo
Sì che è stata scaricata seicentocinquanta milioni di persone che
Va be insomma abbiamo fatto grandissimi passi in avanti approfitto non approfittando reagendo a una crisi
Se avessimo fatto un dibattito due anni fa sulla politica sanitaria comune proponendo il common procurement di farmaci o cose di questo genere ampie vedrete che questo passo avanti fatto
Per il Green Certificate ci farà fare dei passi avanti sull'identità digitale europea
Che è un'altra cosa molto importante anche sul piano simbolico per cittadini europei
Che la la politica industriale come sapete era un po'un tabù è stata un tabù nell'Unione Europea molto a lungo
Non lo è più
In alcuni campi ci sono
Miliardi di Investimenti in progetti per colmare ritardi
Uno di questi i semiconduttori in altri ci sono progetti trasversali
La sigla ai Tci
Ah sì grazie
Per cui sull'idrogeno verde piuttosto che sui cubi il quantum computing ci sono alcuni grandi progetti
A cui possono aderire Paesi magari spesso aderiscono sette dieci Paesi non ventisette ma per fare massa critica questo mi porta
Allora
Ci sono varie domande che possono essere un po'raggruppate su questo punto
Questa politica industriale europea questa voglia di essere attore non solo regolatore che senz'altro cento in parte per la reazione alla pandemia ma in parte anche per l'evoluzione del contesto globale
Ci porterà a una chiusura lo screening degli investimenti stranieri che abbiamo deciso un una decisione di natura protezionistica all'Unione Europea sta rinunciando al suo modello basato sulla concorrenza e sull'apertura ai mercati
Naturalmente la risposta è no
Noi oppure confermiamo consolidiamo il nostro modello di una economia aperta e basata sulla concorrenza che fa dell'economia europea la superpotenza commerciale che e del mercato unico il mercato più più attraente del mondo
Al tempo stesso dobbiamo combinare questo con l'ambizione geopolitica
Di cui abbiamo parlato su cui anche si soffermava a una delle domande
E con
Per il maggior protagonismo in alcuni settori di frontiera delle della competitività tecnologica
Credo che è chiaro che è un è un equilibrio non semplice no questa questa roba
Si chiama noi la chiamiamo operanti Strategic otto anni che stupendo perché sembra un ossimoro non Opel Strategic cotoni
Però è quello che il il nostro modello europeo ed è un modello
A cui non solo dobbiamo essere affezionati a un modello di successo straordinario in cui negli Stati Uniti scrivono libri per diciamo decantare le qualità di questo modello che riesce a valorizzare l'apertura alla concorrenza e al tempo stesso essere competitivo a livello globale dobbiamo certamente rafforzare i nostri punti deboli perché la pandemia ci ha fatto capire che le catene di produzione possono essere usate come anche arma politica bisogna anche evitare ultimo ultimo ultimo punto quello sulla sulla fuga dei cervelli su ma direi che il mercato del lavoro è un oggi una delle grandissime incognite del dopo Covi
Perché in termini assoluti non abbiamo avuto una ondata di disoccupazione
Neanche lontanamente paragonabile a quella della crisi precedente dove nella media europea
Quattro anni dopo la crisi la disoccupazione era ancora due punti e mezzo sopra ai livelli del due mila otto
Adesso già ora siamo ai livelli di disoccupazione pre pandemia nella media europea
In alcuni Paesi siamo un po'più indietro tra questi la Spagna e l'Italia ma comunque non con numeri drammatici
Quello che molto importante guardare piuttosto quanto sia aumentato il lo squilibrio
Tra domanda e offerta in molti settori la convivenza in alcuni settori e in alcuni Paesi di grandi sacche di disoccupazione che restano in alcuni casi drammatiche sul piano sociale
E aree in cui non si riesce a riempire l'offerta di lavoro
Perché non ci sono i profili necessari non ci sono i numeri
Sufficienti
E il corretto come ha cambiato questo chi lo sa in America è più facile America sapete si parla in queste mesi del del fenomeno della Great Fresi cresce
Cioè di milioni di persone che hanno abbandonato il lavoro dopo la pandemia
Che va be ma io dico
L'Italia certamente c'è un'offerta di lavoro qualificato molto spesso c'è un'offerta superiore
A quanti candidati possono esserci per svolgere quelle mansioni qualificate in alcune parti del territorio quello che manca a mio parere che bisogna rafforzare che su cui il governo sta lavorando anche grazie al pm RR è
L'elemento diciamo così di accompagnamento da parte delle politiche del lavoro perché ci illudiamo se pensiamo ha un futuro
In cui non ci siano trasformazione le trasformazioni ci saranno saranno a mio parere anche molto positive
Sia quelle ambientale in quella tecnologica
Mahdi nel positivo ci saranno anche tanti settori che entreranno in difficoltà che sono già in difficoltà occhi aumento era hanno le loro difficoltà
E quindi accompagnare
Formare aumentare la la la capacità di formazione permanente
Ecco sono cose di cui abbiamo parlato per decenni ma adesso bisogna fare un salto di qualità nell'attuarle perché altrimenti questa situazione così contraddittoria del mercato del lavoro potrebbe avere delle conseguenze sociali allarmanti
Grazie veramente grazie tutto grazie
Vi lascio con me
Grazie molte al commissario questo tempo vi lascio con una frase di Andreatta che purché proprio prosegue questa conclusione perché fa riferimento al tempo la transizione e pensate del mille novecentottantaquattro e fare i soggetti riferimento ad un articolo che si occupa di digitale di robotica
E dice la storia ci appare nel passato come solida ne comprendiamo i nessi di causa ed effetto e in qualche modo vediamo tendenza nel futuro
Ma in quel passaggio Brehme fra il tempo passato E il tempo futuro che il nostro oggi che mi sembra lo spazio in cui si definiscono che si applicano le politiche questa è una scuola appunto di politica
Grazie al commissario e grazie a tutti voi alla prossima
Grazie mille