Più libri più liberi 2021 - Sotto il vulcano. Presentazione della rivista trimestrale diretta da Marino Sinibaldi (Feltrinelli)

Allora intanto vi ringraziamo per essere qui
Basta
Tale riempiendo nel frattempo dobbiamo ringraziare radio radicale che sta trasmettendo questo incontro
Le ragioni che poi capire evidentemente hanno ritenuto tra le tante cose che accadono qua anche molto
Molto importanti e molto affollate interessante la discussione intorno a una rivista che già una curiosità sarebbe forse sarebbe stato una curiosità più singolare
E più e più meritevoli di spiegazioni qualche mese fa ho qualche anno fa le riviste sembravano scomparsi le riviste su carta sembrano scomparse
C'è capitato in questi mesi di essere accompagnati ed è una buona notizia non c'è nulla di e competitivo in questo dalla da da da altre riviste sono uscito nel frattempo questo un primo elemento che meriterebbe una riflessione
Escono delle riviste di carta cosa che sembrava diventare impossibile nell'epoca a della Rete di di una di una informazione di una comunicazione talmente affollate piena di cose di realtà e disse
E di misure diverse che non sembrava lasciare spazio a quella che era la grande tradizione delle riviste alla quale peraltro
Appartenuto perché appunto da ragazzo un fatto in tempo a scrivere su Quaderni piacentini su Ombre rosse mio primo lavoro cioè queste riviste che venivano da quest'idea delle riviste come un luogo di riflessione rispetto ai tempi della politica
Per cominciare e spiegare anche la forma un po'insolita che hanno le presentazioni di questa rivista non solo questa ma tutte quelle che stiamo cercando di fare in giro per l'Italia
Diciamo possono per tentare mia spiegazione ma da un lato secondo me la la la la qualità delle riviste oggi
E e deriva da due elementi principali che vorrei discutere con gli ospiti che sono qua che sono persone che scrivono su questa rivista hanno scritto sul primo numero spero che scriveranno sempre tutti ancora le riviste hanno secondo me la Regione
è la è un po'la giusta distanza che hanno rispetto alla all'attualità celeri vista un po'per la loro periodicità un po'per il livello di lettura che
Che richiedono non sono né un giornale in un libro che è una bella banalità per cominciare a iniziale va perché vuol dire un'azione giornale ideologico vuol dire
Che secondo me appunto sana la giusta distanza rispetta i tempi febbrili e per me non ho nulla contro insomma la natura dei quotidiani dei giornali specie in tempi come questi non l'informazione
Continua in derivante dalla somma tra tutti i mezzi di comunicazione che abbiamo a disposizione quindi quelli vecchi vecchissimi seminuovi nuovi sociale
Tutta questa somma di cose costruisce la massa enorme di informazioni di comunicazioni che riguardano la nostra quotidianità
Soffrirà inevitabilmente di una di un anno a mancanza di distanza risparmi lo vediamo benissimo nell'informazione sulla tragedia diciamo della pandemia no io non ma anche critico e giornalista ma sono costretti a stare
Sulla sulla quotidianità quello di chiediamo ai giornali e alla televisione all'erario esoso questo stessa generando un'informazione
Ampia diciamo una prima cosa non c'è mai stata condividere che sta dietro questa lista non c'è mai stato nella storia umana un evento così raccontato
Una volta che lo diciamo sembra l'ennesima banalità ma non ce la diciamo molto non c'è ma stanno sfumano ventosi raccontato rappresentato discusso interpretato con immagini sono tu maestra non solo mastio penso che sia la somma di tutti quelli che sosta di racconta rimasto a Roma la quantità di notizie informazioni e materiale in qualche modo documentario che abbiamo intorno alla pandemia ecco di pronta sta massacrando giusta distanza e quella di vedere le cose
Questo non sono neanche un libro in un tempo che consenta in qualche maniera di interloquire con la contemporaneità ma non sia sopraffatto dai ritmi dell'attualità
Questa detta con una specie di slogan un po'l'idea di una rivista trimestrale come questa e poi certo c'è l'impressione che non so se è un'illusione va bene cercheremo di a vedere se condividiamo questa cosa che la rivista implichi obblighi a una lettura un minimo più concentrata un minimo più intensa di con minimo perché non mi aspetto appunto la la la concentrare e libri sono altra cosa hanno altri tempi hanno altri ritmi questo che vuol dire vuol dire così basso con la parola all'odierno calme agitato una rivista fatta per accompagnare questi tempi infatti una delle caratteristica di questa rivista che non so se spaventa un rassicura le persone condita da collaborative che si propone di uscire solo per dieci numeri
Quindi accaparrate degli
E e
E soprattutto di
Ovviamente l'impegno a bivalente perché l'editore almeno dieci è costretto a farle delle riviste posteriore non retribuito almeno questo verrebbe a Cuba perché perché vuole essere un Progetto io credo che accompagna questi anni questi mista
Diciamo io non so come definiti nel progetto che che ho fatto c'è sito dopo pandemia ma solo dopo abbiamo capito che non arriva quindi si tratta di accompagnare questi tetti sperando che sia o comunque uno una transizione
Vedendo chiedere e e e immaginari nuovi generano questo è l'ultimo punto di questa introduzione poi coinvolge però e
Come
Sarebbe il mio mestiere il triennio mi sentivo interviste ero e i nostri collaboratori che vedete qui sopra
Vorrebbe dire che chi vedere se in questi anni che nascono idee pensieri e anche narrazioni nuove ogni sciocca sociale così forte l'ha provocato boh non so
Aria secca Scocco abbiamo cominciato a discutere sostiene che di tutta la spagnola cinquanta sbattere i morti dove avrà mondiale non resta avente nulla nel romanzo in un saggio vero perché come mai e quindi Lou per esempio pensa ma guarda mi ha detto incoraggiando mi secondo me non succede nulla nel sangue l'incoraggiamento
In questi anni i pannelli io penso che sia diverso proprio perché c'abbiamo questa massa enorme di interpretazioni racconti è
Edizioni che meditano che sicuramente c'è un'altra cosa è qua non è detto
Sì ho sei choccata nella prima guerra mondiale è stato tragedia salgono Shock estetico ha generato voi narrazioni le avanguardie
Si dice che Joyce l'ha descritto lo visse va be Charles Schwab ventidue quindi sono sette anni dopo quindi occorre un po'di tempo accorre ma accompagnare questo tempo
Come lo spazio dove si possono affidare pensieri riflessioni un po'più dense di quelle che lasciamo alla quotidianità nella quale molte le persone che sono in corso collabora alla rivista Reggio quelle che sono qui in maniera diversa sono più o meno implicate io comincerei dalla coppia la mia destra che non ha voluto separare perché ormai sono diventati una coppia io richiamo Zarathustra chiama Zarathustra questo è l'ultimo spot Fazio venerdì o delle Popolari di Bianco
Che Zarathustra nuovo programma e fanno per adire però quando lo invita di non pensavo che che vera collaborare non pensavo che avrebbero
Che avrebbero insomma un generatore generato un nuovo mostro radiofonico che appunto il programma che la lega Scampia lusso da sono due filosofi
Sono filosofi diciamo di generazioni più giovani senza per forza accorciarli nella stessa generazione diciamo più giovani rispetto ad altri senza
E ne e mitezza questo sguardo acconcia modellare a questo scopo
Questo sguardo che mette a disposizione della quotidianità dei pensieri più profondi questo dei dei dei degli scudi dei riferimenti questo mi interessa dilaga forse non gli ho mai detto quindi lo dico adesso Venezia chiamando e e quindi è una degli strumenti
No guardare non stiamo vivendo distante siamo in una specie di con la festa perché esce una rivista questo sano nel libro sta Fiera del Libro successe norme è una festa vederci qua è tutto bene però stiamo vivendo una tragedia che enorme se non abbia bisogno tutte le nostre risorse tutte per questo gli intellettuali di questo momento
Stanno tradendo perché
Tradiscono l'idea che tutte le nostre risorse fisiche e psichiche individuali collettive devono essere messe in campo altrimenti non ne usciamo come collettività non esce ciascuno di noi sperperi traumi che sta vivendo
E la filosofia Ilaria lo dice da anni prima ancora che questo accadesse così non dico umilmente perché poco umile la cosa
Può fare questo aspetto è fin dall'inizio diciamo di quando mi si è presentata dopo i due studi mercato dell'idea è una che con molta fierezza prendeva la filosofia e la metteva come del resto fate in questo benedetto programma Zarathustra a interloquire con la realtà
Tu qui hai scelto di parlare di Sensi la rubrica di Ilaria siamo a Sensi e controsensi quindi cinque puntate sono già fissate
Ho fatto è stata la prima tanto sarà la seconda poi vediamo poi ha detto che gli farà all'indietro come Tremonti come fare ad arrivare a dieci nel frattempo Hillary ecco perché abbiamo scelto hai scelto questa porta d'ingresso che sono i sensi per raccontare dal tuo punto di vista in tempi e la e l'uso che possiamo fare della lo strumento diciamo della filosofia in questa in questa sfida si allenta
Vi sentite sì funziona
Grazie intanto a a Marino per questa bellissima introduzione
Grazie per questa cosa di me detto insomma mi fa molto piacere che tu trovi ma questa cosa cioè di mettere con il i pensieri più che il pensiero gli studi che ho fatto al servizio della quotidianità che in effetti e la cosa che facciamo anche con pietre del sarda a Zarathustra che questo programma che fa dialogare le vite con i classici no con io io mi occupo più di classici letterari però insomma l'idea un po'questa
E quando io mi ricordo quest'estate quando Marino mi disse se volevo partecipare a questa o project della rivista già mi piacque molto il titolo Sotto il vulcano no alla citazione del nel romanzo di Malcom lavori l'idea del costruire un nuovo immaginario io pensato di partire dal altro in bicicletta quel giorno non so se ti ricordi che invece no parlare era l'unico giorno che non ero in treno di tutta la mia è stata in bicicletta invece e mentre combattevo col caldo varie cose fosse stata anche questo a come dire a darmi l'idea perché mi è venuta immediatamente l'idea di partire dei sensi perché in effetti la filosofia quando è iniziata cioè quando è cominciata questa grande avventura del pensiero dello spirito anche allora che fare proprio con questo cioè con l'interrogarsi sul modo in cui noi apprendiamo la realtà
Nel senso sulle cose che noi vediamo sui fenomeni e lei queste cose le vediamo le viviamo le sentiamo le percepiamo tutta attraverso i sensi è una cosa come va un colpito come pensiero punto anch'io sono d'accordissimo sul fatto che sia necessario come dire affrontare impiegare le nostre energie per cercare quanto meno di capire il più possibile di vedere più così ma anche soltanto di immaginare non necessariamente dobbiamo decodificare tutto possiamo anche usare l'immaginazione però per affrontare questo questa tragedia che si sta succedendo no questa catastrofe questo momento di rovesciamento di tante cose che prima davamo per scontata e non da certa maniera e che ora cambierà
Io non so se nasceranno delle opere sulla pandemia è vero la cosa che dicevi della spagnole l'avevo pensato anch'io una volta appunto che non ci sono delle o perché raccontino questa influenza perché levo cercate volevo leggerle
Ma in realtà ci sono tantissime opere che possono nate indirettamente da lì e quindi chissà quante cose nasceranno indirettamente da questa tragedia che nessuno si sarebbe augurato è una cosa su cui io rifletteva che il nostro rapporto con i sensi è radicalmente stato cambiato dalla pandemia perché ma intanto perché il Comit colpisce il gusto e l'olfatto no io io per ora non ho avuto vorrei dire adesso però non so come sia però tutte le persone che l'anno passato raccontavano
La specificità la peculiarità proprio di questa esperienza ma anche soltanto il fatto delle maschili non se capita anche voi che io quando sto con la mascherina ci sento meno mi sento più sorda perché non riesco a leggere il labiale
I fatti il tatto che è chiaramente modificato da far dall'abuso di utilizzante nemmeno soggetti poco dieci come meta io ho vi quintali di geni Dante con cui continua Ascoli armi i polpastrelli Mérimée impronte digitali non esisteranno più ecco
Questa cosa in realtà però riguarda punto il nostro rapporto di esseri umani cioè con l'apprensione della realtà
Tutti gli animali in qualche modo hanno un rapporto con i sensi che come dire
Fatto sia di quello che né pensiamo sia concesso ai nostri sensi dell'idea che ne abbiamo che noi non ci metteremo ad annusare una persona sconosciuta per capire se sta bene se sta male se ci piace non ci piace come invece fanno per esempio i cani per un fatto ce l'abbiamo
E allora mi piaceva interviene ad interrogare
I sensi e il modo in cui stanno cambiando in questa specifica fase anche per averne un'istantanea che rimarrà magari per il futuro fra cinque anni mi auguro che se questo momento ce lo saremmo un po'dimenticando
E poi sarà interessante ma almeno spero andare a rivedere appunto come era nostro rapporto con il con il gusto col fatto nel momento in cui magari ci assaggiamo ossessivamente dei cibi io lo faccio per capire se ho ancora il gusto e l'olfatto e perché l'amico Condi appunto si è trasformata anche quella ma in una forma che non avrei mai immaginato prima ecco quindi cerco di fare delle grandi come dire delle panoramiche su quello che sono stati estoni Sensi nella sua nessun momento che stiamo vivendo adesso suo
Il il modo in cui anche la letteratura ci aiuti la filosofia ci aiutano a immaginarli a imparare a usarli ad ampliare anche la nostra
Capacità di apprendere il reale non di fare entrare il reale noi di entrare noi nella realtà che ci circonda e detto questo siccome Marino miste sì però sono dieci non sono cinque le le puntate
Io subito avuto un'idea che mi è sembrata lì per lì geniale ora non so dovremmo vedere perché prima devo svolgere tutti i sensi in senso proprio per ci saranno i contro Sensi perché è una cosa che ho pensato mentre ci riflettevo
E che in effetti i sensi sono talmente importanti per noi che esistono espressionisti figurate immagini figurati dell'uso di ogni senso no avere tatto significa per esempio anche essere una persona che sa trattare con gli altri
Avere fiuto significa sta per cogliere al volo le occasioni da la vista va be'naturalmente tutta la storia del nostro pensiero è imperniata sul senso della vista che fare l'ultimo tema non c'è perché fra perché chi dovrà studiare tantissimo
Ecco appunto materni Travis sull'anche per il gusto anche per l'udito l'avere orecchio che diciamo c'è un aspetto sfigurato che vale per tutti i mezzi ora io spero di aria arriverò spero insomma a fare i contro Sensi
In un momento in cui mi auguro non lo voglio neanche dire ma mi auguro come dire che almeno non avremmo tante mascherine ecco che potremmo esserci liberati un pochino di questa
Tra chi sta non so come sta
Sarà interessante provare a arrivare ad approdare alla versione figurata dei sensi dopo aver passato questo processo di cambiamento di un di metamorfosi dei sensi in senso proprio che stiamo vivendo adesso ora
Chiudo chiamai
Euro come presentare tutti perché una rissa anche questo è un buon in persone che fa piacere coinvolge le fa piacere
E fa piacere far conoscere anche Hernan non tu non ne hanno sempre bisogno proposito devo portare i saluti di Jabbar Shego che era annunciata ma nel potrà essere qui la ragione
Talmente banale che sembra insomma è che il vaccino gli affetti
Minimi Effetti ricominciavano
Ma purtroppo vaccinali dove il Po prevedibile il giallo
Menare quindi si scusano viene vale molte occasione avremo altre occasioni perché la rivista appunto è non solo un'idea una cosa che esce di carta hanno una per una dimensione digitale vediamo se riusciamo a farne a meno ma non per disprezzo perché c'è già un sacco di roba lì quindi
Potremmo vedere di costeggiare questa cosa Penta invece vorrebbe molto
A fare le presentazioni nel Progetto di vista veniva usato anche per definire una specie di spettacolino che veniva ogni volta messo in piedi come nell'antica rivista ad accompagnare ogni numero i tempi non ci consentono di realizzare pienamente questa cosa però ogni presentazione ci sono un po'degli autori della rivista
Perché appunto rendono conto anche di quel minimo di lavoro collettivo che c'è dietro
Gruppo che la fine molto ristretto
Quasi coincide quasi solo una persona però diciamo è una però insomma tendente ad allargare le voci proprio per evitare il rischio del sulla solitudine soli psichismo ma anche perché Pieroni rivista poi siamo un gruppo di persone cominciano pure un po'a pensare a pensare le cose insieme Ilaria accennava articolo sotto il vulcano è ovvio propriamente Ancona omaggio
A uno dei libri più belli inneschi Tizio pubblica alla casi dice Feltrinelli dobbiamo di forse avremmo avuto un problema usare i titoli di altri il al età soprattutto mi sembrava quando perché ha una idea di Gianluca Foglia
Che il direttore di Feltrinelli i gestori di Oriani e quindi sembrava corrispondesse non solo a una citazione ma anche a una condizione già questa è condizione un po'di incertezza di vulnerabilità
Pone le presentazioni perché le idee vengono sempre dopo come fatto anche notare che la terra sotto il vulcano è la più fertile che esista come chi riconosce indiane pomodori del Vesuvio quel problema
Questa è una bella diciamo arricchimento della metafora c'è un rischio che ci si assume stando sotto un vulcano sperando che porti appunto a una una fecondità
Dividendi Pietro soldati conoscete forse per le innumerevoli performance radiofonico ormai si sommano quella quotidiana di di tutta la città ne parla che insomma al suo principale
Obiettivo nella vita costituì ogni mattina avendo per pongono sordo con questa lavoro cosa quotidiana però insomma volentieri aggiunto al volentieri aggiunto anche l'una una rubrica Zongolo spazio spero fisso in Sotto il vulcano anche per Pietro nasce in realtà da una cosa che il duri faccia quello di adesso anche dichiaratamente in questa trasmissione radiofonica e in un paio di libri molto belli che ha pubblicato l'editore Marsilio cioè di prende la filosofia apre la propria antica quella dalla quale ci siamo
Faticosamente allegramente distaccati
Negli anni della della liceo quella per metterla proprio dentro le cose di odio di ogni tempo il successo anche risolvibili verrà questo dall'improvvisa vertigine che ci coglie vedendoci rappresentate nel nostro narcisismo
Rappresentato in al CPA si se ricordo bene almeno alcuni dei protagonisti del primo del primo libro già ben vedendo questo specchio continuo tra l'antico e recente qui fa una rubrica che si chiama comunque vedo Panta Rei ma Panta Rei come dice i nostri amici del posto cioè in questi giorni hanno pubblicato una bellissima benissimo testo su cosa significa davvero Panta Rei che non significa esattamente quella cosa che le cose trascorrono vanno via se vuole fare una lezione su questo di Adro siamo qua
Ormai non escono le persone che si sono un po'di tempo descrizione deferenza aveva orario per accorgersene ma ma a distanza
Però invece no e abbiamo chiesto di fare questo cioè di tu ai soci gli ho messo troppo Ics madridista che prende parte ad un altra dimenticano come penetrare Georgia perché vedendo alla fine saranno a fare il meglio
No va bene giorni grazie quindi dietro
No però potete togliere allo Stato perché abbiamo lavorato soltanto sulla quotidianità hanno
Io ho dedico questa cosa del punto di vista della rivista della giusta distanza che però per me nasceva pure da questo dal fatto che lavorando molto sulla quotidianità in tempi così angoscianti secondo me si sta facendo anche un grave
Secondo me si sta prendendo un gran lavoro generali cercando disperatamente di
Registrare qualcosa mentre accade però si rischia moltissimo no visto che tutti assume già tutte le mattine
Si rischia non solo di sbagliare e quante previsioni sbagliate abbiamo avuto e quanto sostengono usate per demolire anche quello che invece di giusto è stato pensato no quindici al proprio un un rischio non solo se senza i vari sequel pericoloso insomma che può avere delle delle conseguenze ma che mancasse pure quel punto laterale da guardare le cose che essere che ci stanno accadendo con un po'di
Di sguardi prospettiva maggiore io non so se
Da lettore di riviste da conduttore radiofonico senti come me la il bisogno di questa cosa se pensi che ci sia questo spazio e anche come può essere costruito cioè a quali condizioni secondo de una certa distanza
Dall'attualità può aggiungere conoscenza consapevolezza e anche responsabilità
Le cose che abbiamo di fronte
Ma io parlo qua inquisito un pochino in avanti arriva lo stesso la mia voce se lasciate innanzitutto condividere con voi la vertigine di essere intervistato da Marino ascolta
Ne abbiamo parlato tutti gli anni allora tutti i giorni tumorali fai domanda ma ecco che non mi era mai successo
Il e anche condividere il piacere di partecipare a questo sforzo
Particolare molteplice dove si intrecciano storie competenze molto diverse tra di loro
Dove io io sì riconosco lo lo stesso sguardo fatto di vicinanza e distanza dalle cose
Che ha ispirato il non lavoro fatto insieme per tanti anni e Radiotre che condiziona per esempio anche il lavoro quotidiano di tutta la città ne parla che facciamo anche con Cristiana Castellotti che nella curatrice che saluta qui il regista vero pugliese la storia ci sia qualcun altro dei nostri ci sono anche persone che non c'entrano nulla no per evitare soprattutto che sono tre o quattro che la vernice bianca immaginare riflessione gruppo di persone moralità no perché in realtà non è banale questa sottolineatura nel senso che io ho preso va be'in questi anni lavorando a Radio tre avevo alle spalle una lunga lunga un tanto lunga insomma la vita di studio e di confronto con i testi in particolare di Platone che è la mia ossessione ritorna anche in questo primo contributo nella rivista
Insomma l'intreccio di linguaggi di sguardi cercando il più possibile di mantenere anche dentro di sé è un'eterogeneità di punti di vista al limite del delirio però questa è la sfida è una ricchezza che via via si è consolidata e che io ritrovo alla grande anche dentro questo
Questo
Volume che non è il libro Mala ricchezza anche di un libro collettaneo le tante cose però anche la velocità insomma di una di di una cosa che sta coi tempi che prevede un po'successivo numero finita la promozione ma non è promozione solo così la la l'adesione convinta questo Progetto al quale peraltro partecipò con un da appunto questa rubrica che è un titolo che potrebbe essere anche liquidato con banalità poi ci sono altri modi di declinarla
La famosa frase Panta Rei che è in sé è un po'una contraddizione nel senso che io mi son preso la forza anche qui
Di tenere insieme accostare dei pezzi delle pagine da me interpretate soprattutto del pensiero antico ma non solo vedremo
E il il che la contemporaneità dunque sembrerebbe ispirato dall'idea benemerita
Della permanenza del classico e cito una bella iniziativa di di Ivano Dionigi l'antichissima nell'Elisio Bologna poi però già col titolo smentisco tutto perché ne senti il le come dire lode all'in permanenza del tutto non solo del classico
Ma di qualunque idea
E bellica da questa contraddizione può essere anch'io credo sia seconda ed è anche un po'la cifra
Del mio rapporto per esempio di tanti anni forse ormai decenni con l'opera e i dialoghi di Platone perché essi stessi sono ispirati da questa contraddittorietà
Sono una formidabile opera scritta
Che costituiscono anche qua forse la più grande dell'attività che costituiscono anche il più grande attacco alla scrittura e alla presunzione della scrittura di essere lì fissa con un contenuto un contenitore di dottrina e di idee da veicolare
Fisse permanenti appunto invece no e la la la superiorità dell'oralità nella scrittura rivendicata con parole scritte da Platone può con la cifra di questa ambivalenza che ne dobbiamo tenere per non abbracciare un pensiero che voglia essere soltanto dottrina dogma
E anche il tentativo di sottrarsi alla vita perché questo è il punto io credo che questa scelta tra l'altro è venuto quasi spontaneo il titolo della rubrica tanta te lo ricordi venuto
Non so neanche chi esattamente l'abbia pensato per primo ma è meglio così come tutte le cose che forse valgono non hanno un autore e in senso diciamo è di di andava contro un'ossessione che noi abbiamo una tendenza soprattutto in tempi difficili a abbracciare qualcosa di stabile di permanente che non scorre
L'ossessione identitaria del nostro tempo di cui si occupa per esempio molto bene Giorgia Serughetti con il suo ultimo libro uscito per Laterza non so probabile
L'Italia presentato alle quindici e quindici qua con Maura Khan cita
Gianni Cuperlo abbiamo scopre Tre Valli o a imporre una svolta vogliamo ritornare a parlare di questa di ripristinare spiega Valeria adempiere
è l'importo data luogo recondito perché il Malaga altro io avrei lavorato verso lavorando con Marino ad ogni Totogol ogni bella iniziativa doveva essere inserita nel discorso radiofonico in maniera più o meno
E però questo è il punto cioè anche tra prendere addirittura testi così antichi slegati all'insegna non tanto della loro capacità di durare di offrirci delle ricette per risolvere i problemi del presente in questo al primo numero faccio un contributo in questo addirittura mi cimento con la cosa forse più commentato nella storia credo sia suo il mito della caverna di Platone
Per vedere se ci può dire qualcosa sul rapporto tra il sapere e l'agire ricorderete che questo famoso mito narrato la sorpresa nella Repubblica narrativo uomo coraggioso che si diverrà dalla condizione di schiavitù
Che condivide con i suoi concittadini al fondo della caverna dove scambia il mondo
Per una Pro in uno spettacolo di ombre proiettate su uno schermo
Come facciamo noi con i nostri Display in mano quasi sempre si libera
Quindi acquisisce in solitudine sapere in un momento successivo coraggiosamente ridiscende tra le tenebre della caverna per portare il suo sapere e sperare di liberare grazie a quella sua competenza acquisita fuori dalla caverna i suoi concittadini ancora lì
Fissati con i ceti a guardare il muro e scambiandolo per il mondo vero con delle peraltro anticipazioni della contemporaneità formidabili
Dico solo questo in quel passaggio della Repubblica qualcuno lo ricorderà una delle caratteristiche rischia di questa città di schiavi tutti fissati con gli occhi su un Display è la la la competenza più che paga di più è quella di saper prevedere la successione delle ombre
Cos'altro paga oggi in una mondo dove l'economia interamente finanziari risata se non la capacità di prevedere quello che verrà domani ma anche tra pochi minuti o in prospettiva a lungo termine
Questo sapiente invece viene con un'altra competenza che addirittura lo rende impacciato quando si muove tra i ceppi e tra gli schiavi incatenati che infatti lo guardano con diffidenza non fosse lo stesso odio astio che i competenti hanno avuto quando sono ascesi in politica oggi è anche una decina d'anni fa
Quando per la prima volta si parlò di sapienti al potere di professori al governo insomma questo solo un esempio provato è chiaro che noi siamo in questo momento affidando
Il capacità di uscire dalla crisi anche per ragioni di debolezza dei partiti politici di mettersi d'accordo a una persona competente come era stato l'altro Mario dieci anni fa Monti con risultati speriamo più infelici quindi che avrà attuale governo renano
E poi ho provato ad accostarsi questa mia molto personale e anche piuttosto originale forse non da tutti accettata interpretazione del mito della caverna però sempre all'insegna del fatto che non si tratta di andare con le mani in questo bacino enorme che sapere antico per trovare delle formulette come se fosse un manuale
Ridi manuali a sciogliere i nodi del presente sarebbe un'impresa fallimentare che alcuni fanno e nessuna polemica però insomma il mondo editoriale è fatto anche di questo
Nel rapporto con l'antico bensì al contrario di trovare semplicemente degli spunti quei testi antichi quelli che io prediligo infatti Platone in primis del resto
Non solo
Non sono attuali oggi ma non hanno attuali neanche a loro tempo quando sono usciti poco per la loro inafferrabilità per la natura Filosofia si potrebbe dire intimamente a politica non c'è mai una conclusione sfuggono di mano sono dei dispositivi che quel grande scrittore che fu Platone mettere mano al lettore per chiamarlo in causa a partire dal suo mondo dal suo contesto esistenziale e sociale
E politico e provare ad orientarsi un po'sette però dire con la unica grande lezione che è appunto il titolo della rubrica Panta Rei nulla permane tutto scorre e e dunque anche la seduzione dell'identità dei dogmi scolpiti
I valori non negoziabili come spesso si dice come soluzione per non essere travolti dal mondo così Complesso bene è una cosa da tenere a bada per lo meno da ce l'abbiamo è naturale fisiologica
L'esercizio filosofico credo sia proprio questo oggi decostruire non cancellare ma perlomeno relativizzare questa nostra in parte naturale tendenza volerci salvare dal mondo che ci travolge che non riusciamo a capire
Stando dentro magari una piccola bolla un'identità che rassicura abitudini che fu sempre le stesse
E che fatalmente poi tendono anche ad escludere china chi è diverso chi apporta altre abitudini avanti identità questo un po'nel senso che ha ispirato questo mio primo passaggio ci saranno anche gli altri nove intervenuti grazie
Che ha a che fare anche con degli oggetti culturali una rivista in questi tempi non può che parla anche di questi Comuni queste invasione di oggetti culture abbiamo di fronte potremmo dire misura che venne dietro anche questo lo dico perché c'è un'interpretazione non so se leghista
Nella nella serie di Zero Calcare c'è una specie di interpretare il signor Academia de la caverna
Un po'più riverente della tua leader pochetto meno stabile diciamo dal punto di vista cadere risolti ma no non corretta da ascoltato il saper parlare adesso trentatré non abbiamo la perché era quella quella
Quella era tutta fondata sulla categoria filosofica della collocazione mangime non ci fosse nella Repubblica di Platone l'indennizzo
Luogo fondamentale con Giorgia Serughetti già più volte annunciata che appunto ha uno spazio in questa in questa rissa sotto Luca e ha uno spazio anche qui fiera perché appunto l'euro anche per presentare
Il suo ultimo libro
Chiudiamo la la parte di questa di questa presentazione nella quale di presentiamo alcuni delle degli ospiti e le rubriche o degli spazi fissi della rivista questo mi consente prima di far parlare Giorgia di descrivere anche come fatta questa rivista lo dico perché la rivista non è in vendita quale è ora
No perché perché non vogliamo aiutare i librai
Sì ormai risaputo
Si può comprato tende a tutta prova libreria insomma
Chiederei a tutte e Iberia così sosteniamo Avenue grandi ci sta non sta qui te ragioni regolamentari della Fiera veline che come sapete una fiera della piccola e media editoria quindi ha dei limiti diciamo nella però ci dà l'occasione per salutare e ringraziare loro lo fanno tutti i librai che soffrono un po'del fatto che in questo periodo le librerie sono inevitabilmente un po'svuotate dal successo di questa
Bellissima è fiera che noi non possiamo limitarci pargoli vorremmo risarcire nel senso se la quantità di copie di che compra riso Tucano
è in grado di risarcire questi questi problemi che loro Sassella dalle sarei molto felice Anza si copre libreria però non avendo acqua se non nelle forme fanatiche di di già ce l'ha in mano che ovviamente suscita via più profonda stima
è fatta o poi le a delle sezioni ha una struttura particolari ibrida abbiamo detto con la parola forse persino troppo la moda però che descrive bene questi tempi e descrive bene come è fatta la rivista perché la rivista
è una rivista quindi ogni mese a un sacco di persone diverse che stima un sacco di cose diverse
E e a un direttore che appunto stare io al centro ha sempre una sorta di monografia di numero monografico che
Per la quale direzione o condirezione
Invito degli scrittori degli intellettuali delle persone che via via si associa nel curare questa parte monografica con il numero a lo so che è complicato da spiegare troppo se l'Aprica molto semplice
Talmente complicato che non riusciamo a fare una copertina anzi che Fineschi va bene
Questa natura quindi dentro la rivista c'è una parte monografica che in questo numero ha curato da Elena Janne Shack che è rimasta Milano anche per ragioni personali e che insieme a me e appunto ha deciso questo tema cronache dal mondo modico tra poco parleremo a questa parte
Questa parte cambierà ogni numero ovviamente cambierà la condirettrice qualche caso sarà persino un condirettore ma saranno eccezioni
Che me ne accorsi
Pittore può decidere alcune cose e ed è però accompagna l'insieme della rivista che appunto il fatto di cose che abbiamo chiamato sismografi e con una ingegnosa riferimento alla metafora vulcanica
Pensate lo riparte siamo sismografi ieri e sono come dei le e le rubriche diciamo non c'è nulla finale a usare la ovvia delle forme ma sono per neanche idea sono delle reti stese cioè sono delle persone alcune sono qua
La terza parte si chiama fenomeni e ha a che fare più con degli oggetti delle cose che accadono per esempio c'è
Ad aprirla in tutti i numeri ci sarà sempre una un lavoro che Walter Siti vuol fare sui testi della nuova musica diciamo trenta per capirci lo fa un lavoro
Rigoroso su dei testi che insomma
Passo leggero
No contesti io
Comunque
Accusa il biliardo
Questo primo numero budget ritornelli
Sì già definito meglio già definito nel modo banale
Lungo lo scolo Scoglio non lo conosco solo Gabrio fatto un mese nello stesso posto lo sconosco io non lo conosco solo il cappio fatto un mese nello stesso posto lo scorso io non lo conosco ho avuto mille cose frate mai girato il mondo
Va questione testi su cui lavoriamo da battezzare il coraggio di Walter Siti anche l'audace fino a via letto un testo di Massimo Vari pericolo senza da farlo troppo
Mal Mustafà proprio fare un facevo la rivista questa norma dei testi della
Quei quindici sono un alibi di e siamo sismografi e nella prima parte fenomeni a seconda che per un errore dell'idea la stessa cosa di raccogliere un po'quello che accade no poi c'è in mezzo una parte monografica una specie di approfondimento
Il secondo numero sarà curato possiamo dirlo
Insieme ammenda Melania Mazzucco e parlerà di
Fluidità metamorfosi pirite azioni cioè di queste forme culturali anche esistenziali che sembrano sgretolare l'identità l'appartenenze
Questo è un tema che sotto vorrei via filosofia politica di Giorgia Serughetti perché è un po'una contraddizione nostra una bella sfida del nostro tempo vedere come delle forme senza così che vorrebbero essere coese di identità di tutti i tipi così confrontano
Non solo con altre identità ma con la disgregazione dell'identità con forme di vita esistenziali generazionali e linguistiche sessuali che fluidi Tiziano
Lega di cogliere il senso non è una stima per tema bellissimo la certo Melania Mazzucco il terzo numero sarà curato come da Andrea Bajani faremo una cosa sulla geografia sul ritorno delle delle geografie dell'idea così queste sole parti pornografiche ma appunto ma ne parleremo perché l'ultima delle nostre spiega Francesca ma notti
Interviene sulla sua destra pubblicato in questo numero sulla parte monografica Giorgia Serughetti un è un'altra filosofa sesso sembra che siamo fa una cosa perché ho visto che però la filosofia necessaria per fare le cose non la filosofia anzi
Serve a fare cose restano
Aveva chiesto non eccesso
E Annese raga e lo sguardo politico di Giorgia Serughetti che abbiamo va forse invitato prima che cominciasse una sua autentica militanza Idazio giornalisti anche quella che fa su cui diamo domani dove con una certa frequenza
è una potenza per me insomma i è che non ha eguali tra i commentatori diciamo vagamente politici si interroga proprio sulle categorie politiche come nella quotidianità quei fa qualcosa di diverso ecco nel tuo caso Giorgia mi sembra
L'offerta di un punto di vista più stabile da un lato la mette in imbarazzo dobbiamo dirlo perché no perché una rivista si stampa un mese prima circa e questo per critica gioca sui sensi mercati averne datore che abitano al piano abbastanza facile aveva carattere ora non è che cambierà qualcosa ma proprio proprio nel mese di stampa nel nostro nel caso di George aveva a che fare con le carriere politiche la sfida diciamo non è più più coraggiosa anche perché in questo primo numero preso la più controversa ai mi ripete che quasi avvelenata delle categorie politiche Conte prequel di libertà come è stato nozione che sta subendo nella nella nella all'epoca del riparasse dei quelle che altri col suoi colleghi chiamano discriminazioni gli
Ecco e allora Giorgia intanto diciamo qualcosa senza raccontarlo tutto su questo primo intervento e poi vediamo se riusciamo a capire nel tuo caso questo punto di vista un po'distaccato da una cosa quotidiana che in parte tu fai cioè quella nella
E però tu scrivi anche libri insomma seri una specie di animale da laboratorio velocemente durabilità fra i libri fare cose quotidiane
Emerge stalinista quindi tutta la mia teoria sulla giusta distanza se non la conferme dell'albergo Armando Marina grazie ovviamente di nemico arrivate in rete inglese perché siete qui debba ecco deve essere sostanza perché a mio avviso non parte vista regolamento in altre correre così presente
Ok
Ecco e esattamente lo sforzo e questi sono quello per chi come me
Cerca di stare dentro il flusso della discussione quotidiana anche riguarda la politica non appunto perché io faccia politica né perché l'Inter ha vissuto gli spostamenti diciamo
E relativi a partite correnti ma perché appunto cerco di contribuire come posso cioè con gli strumenti del sapere oggi in particolare con gli strumenti della filosofia politica a quello che secondo me è l'unico compito serio che filosofia può svolgere diciamo in questo tempo complicato che quello da una parte di chiarificazione concettuale
No di analisi delle parole e dei concetti cercare di farci capire in che modo stiamo usando possiamo usare se sbagliamo se facciamo bene a no utilizzare delle parole in un certo senso e qualche volta anche soltanto cercando di capire in modi diversi in cui siamo intendendo delle parole e note stesse la ragione per cui molto semplicemente non ci si comprende no dentro le discussioni
E poi c'è naturalmente anche un altro modo in cui si può intervenire che di carattere più normativo no per esempio come la filosofia può aiutarci a descrivere
I a trovarli dei criteri per una società giusta più giusta no e questa è un'altra sforzo in cui secondo me
E molto interessante appunto che Philosophical studi intervengano nel dibattito quello che è meno secondo me utile non per questo non non lecito naturalmente e il tipo di interventi in cui invece altri colleghi stanno con cui il tipo interpreta canti colleghi stanno facendo che secondo me appunto tende un po'troppo a riproporre degli schemi precostituiti Shannon misurarsi
Con la complessità dei dei dei dati dell'esperienza no con cui quotidianamente facciamo i conti quindi a riutilizzare in qualche modo gli schemi concettuali propri normalmente no era come dire a cercarne conferma anziché anche insomma provare a dialogare con la con l'attualità e quindi in qualche modo spesso poi utilizzando Toni apocalittici o vaticina tanti eccetera
In qualche modo hanno una pretesa di immediatezza no nella risposta a al nostro stampo
Queste invece è il tempo in cui l'immediatezza e meno come dire secondo me e più o meno seconda no cioè rispondere nell'immediatezza significa sacrificare
Alcuni alcuni degli aspetti che i possono cioè diciamo qualcuna con la postura che meglio può arricchire il nostro dibattito cioè invece quello della meditazione della mediazione
Della appunto dell'apprendimento umile del dato che in qualche modo ICI non siamo ancora mai no del dato esperienziale naturalmente non sto parlando Prodi dato scientifico
Ma e no io punto cioè Ilaria ragionasse i sensi cioè quanto e e giusto anche no provare a ad ascoltare i nostri sensi della pandemia capire che tipo di esperienza stavo facendo eccetera e poi negli strumenti ecco in questo punto può contribuire invece la si usa di filosofia
Nel nel dire che tipo di stage e provare a trovare le parole no a concettualizzare l'esperienza che stiamo facendo
Questo per dire che quindi intervenire con una cadenza come quelle di una rivista comunque essa nove trimestrale quindi con il respiro che supera la contingenza del chiacchiericcio diciamo anche no quotidiano della politica
Entrava a ragionare su un tempo più lungo secondo me invece appunto può essere un esercizio molto importante con naturalmente sempre il rischio che alcune discussioni si esaurisca no per esempio a distanza di tempo quello che sembrava essere un nodo col no
Diciamo discorsivo fondamentale a distanza di tre mesi non sia invece più così attuali però stiamo comprendendo che non è proprio così
Qui c'è una ricorsi vita fortissima nelle discussioni che stiamo facendo da due anni a questa parte e anche se tutti noi ci auguriamo naturalmente che questa pandemia ci abbandoni presto però sappiamo che non non sarà prestissimo che insomma ci accompagnerà che ancora per molto tempo razzismo grafia pranzo perché insomma rispetto proprio agli effetti ancora della presenza di questo virus e poi comunque anche se questo dir giorno finalmente ci abbandona se sappiamo che le conseguenze no di questa ma di questo terremoto di queste situazioni vulcanica in qualche modo ce le porteremo dietro quindi ecco continua a pensare che questo tipo di riflessione invece ci porta possa essere molto utile molto utile anche perché provare
No affermarsi ogni tanto a capire no che cosa ci sta accadendo
Serve a evitare l'effetto dell'Avana bollita no cui in qualche modo questa sensazione che le cose stiano cambiando senza che noi riusciamo veramente a a comprendere i mutamenti perché i mutamenti sono quasi quotidiani no dei nostri stili di vita e anche riguarda naturalmente anche la decisione pubblica gli stili di governo no ci sono tutta una serie di mutamenti in corso provare a fare il punto periodicamente su quello che accade può avere anche il senso appunto di provare a richiamarci senza ripeto Toni apocalittici o vaticina anti ma invece con L'Unità dirci degli inviti di apprendere quello che accade provare da fare sistema
Va bene questo per dire che in questo numero il questo questo articolista rubrica diciamo sulle politiche del dedichiamo a obbligo e libertà
E naturalmente ci si confronta con quelle che sono state le grandi discussioni no
Stimolate anche da lega prese di posizioni molto così molto vivaci diciamo
Di di Giorgio Agamben è adesso anche di Massimo Cacciari cioè stiamo parlando di persone intelligentissima e anche per molti versi no sommaria verso alle coppe sicuramente a cui non si può dire di non essere dei sapienti dalla nel senso nel senso di Di Pietro e che e che con cui tuttavia la discussione sembra essere molto difficile no proprio sui termini su sulle parole
Bellini il mio tentativo insomma è stato appunto un po'quelle di ricordare
Così nella grande la contesa tra diverse idee di libertà no dove in qualche modo ha un'idea di libertà iper individualistica sento la necessità di contrapporre uni un'idea invece che mette al centro
Il con della libertà malesseri liberi coll'essere liberi insieme no quindi dove non non basta neanche solo quel principio diciamo classico liberale per cui la mia libertà
Finisce dove comincia quella dell'altro che in qualche modo in una pandemia e anche un un principio di assoluto buon senso no perché l'esercizio della libertà
A un indiretto in quattro no anche il mio solo muovermi respirare o indiretti impatto nella sulla sicurezza della persona che mie che mi accanto però credo che ci voglia di più è questa che senso di molta riflessione che ho condiviso anche con Marino sul tema della cura che poi torna anche in questo libro bellissima in quella bellissima spiegazioni la parola
Se l'idea che in qualche modo si è liberi insieme nel senso che appunto soltanto si inizia a pensare che la mia libertà comincia dove comincia quella dell'altro e cioè che si non siam tutti i libri non lo è nessuno
Ecco se se sembrava guardare in questo senso al grande tema che è la libertà nella pandemia secondo me ci ci arricchiamo
Un po'di punto di nuova conoscenza di nuovi stimoli anche intellettuali che ci posso pensare anch'possono portare anche a qualche capacità di trasformazione politica dove invece in qualche modo rinchiude sedile all'interno di un'idea
Sulla libertà non credo che sia politicamente ecco molto molto fecondo però insomma leggete poi mi farete sapere se se dico vince
Devo dire che la frana la Napoli che era un bellissimo titolo del io mi sembra bellissimo promettevano della rana bollita cioè va bene no istanza Dante vi sta bene mentre non volevano scrive fa programmate da questo verrà approvata allora prima dell'ultima parte di questa presentazione la rissa sotto il vulcano
Non deve non devo tacere il fatto che è una rivista di idee come avete sentito già ne abbiamo accumulato abbastanza di narrazioni anche ci sono dei racconti ora qui
Bella presenza degli ospiti è diciamo non rappresenta un po'i diversi linguaggi ci sono nella rivista nella rivista ci fa un linguaggio grafico intanto fortissimo il senso diciamo lavoro grafico in ogni numero di un illustratore poi c'è una storia Magatti dentro
Dentro o delle dentro mi numero della rivista una storia diciamo grafica
Vera e propria c'è ci sono e ci ho molti racconti ecco qui la parte fiction diciamo non viene ma rappresentata è più difficile presentato naturalmente e anche perché i maggiori degli ospiti questo primo numero sono stranieri sono colme canne che l'autore
Penso nel libro forse più importante narrativo uscì l'anno scorso Capello con Curcio questa insomma nell'anno che stiamo vivendo qui all'Eur
Calderone è un grande romanzo sul Medio Oriente mai tante altre cose e lo ha scritto un bellissimo testo che apre questa rivisitato idealmente anche questo progetto il più lungo e più sovente Garcés rette il più diciamo brillante appena il mio più anche ironico il più leggero forse anche più moderno che non è sempre solo un grande complimento dei grandi autori israeliani nostro tempo richiesta misteriosa concentrazioni di generi letterari in un piccolo territorio con quello di di Israele il caffè in mezzo c'è già c'era George Saunders che ha un motore americano che da un po'avevamo perso di vista che si un testo molto bene so potessi che vedete sembra un po'incastrarsi queste prove il tipico della rivista dello tutti incastrati anche quando possiamo dirlo qua
Tra gli amici della ricco meritoria poi uno chiama delle persone senza sapere se il loro testo
Si incastra era appunto uno pensa ci sono diversi linguaggi questa è l'ultima cosa che volevo segnalare per tifare divise e che la rivista è fatta di linguaggi diversi e c'è una certa complessità del nostro tempo che secondo me possiamo affrontare
E anche solo raccontare o provare interpretare solo mettendo in in campo linguaggi diversi presepio deve dire le due poetesse che ci sono quarti sciami Doshi
è una poetessa
Mentre e danzatrice dicono molto anche indiana gallese e e Mariangela Gualtieri una maggiori poetesse italiani schierano due testi che sono di una Prysmian Samsung
Così sui temi del tempo il respiro il dire noi la pandemia fortissima perché perché la poesia quanto ha anche questa capacità a parte così racconti raccolti da una grande forma di evasione talvolta acchiappa nel nostro tempo per questo abbiamo messo insieme racconti
Saggi rubriche interviste la più lunga ecco Maurizio Ferraris che conta DOCUP Marita approvata addirittura a dare un nome al tempo e all'umanità che stiamo vivendo detto polizia c'è grafica e ci sono qualcosa di più vicino a quello che chiamiamo reportage racconto della realtà affidato diciamo senza che nessuno ci tenta la massima reporter italiana c'ha Franceschina Mannocchi
Adesso vediamo io fare che gli abbiamo lasciato la massima libertà adesso non starebbe dove sta sta volesse rivendicare continuamente la sua libertà farà delle cose anche diverso dove vuole ha fatto un vero reportage diciamo qui sulle donne afgane Gallo libertà di compiere un reportage cioè abbiamo anche una forma peccato che cioè Java
Il hai già Pacheco gli aveva affidato un reportage a distanza una specie di date reportage corso come si potrebbe se lei ama molto il Brasile la cultura afroamericana afro diciamo del Brasile
Io nell'atteggiamento ci posso andare detto fallo da casa come se andassi illa ora non è che non è dichiarato che sta a casa non sto vendendo vi è un imbroglio un affetto però dimostra adesso forzose
Farà un passo in avanti e indietro la storia il giornalismo si possono fare dei reportage anche proprio Piani di colore diciamo Santa Casa intervistando le persone guardandole va be'insomma primo reportage fatto su Zoom diciamo così del Touring invece francescano come avete capito Francesca la parte in cui non si sa dove sta farla collaborare un macello perché
Scompare chiude via del massimo rispetto pensi che davvero stia facendo qualcosa di importante segreto ma devono sullo strumento di gestione dei rapporti col mondo molto figo
E francese abbia natura portaci però hai già in mente altre cose
E per questo di volevo lasciare l'ultimo degli interventi questa presentazione sotto il vulcano e anche raccontare un posto questa forma di libertà che io vorrei in questo permessa sempre state così le riviste anche un po'lo spazio di libertà dove provare a fare cose
Che altrove fa si fa più fatica a fare spero che lo sia anche questa quindi anteporre il proprio sollecitati da questo punto di vista
Buon pomeriggio innanzitutto poi diciamo c'è da dire che io farei ad ascoltarli ore oltre che a leggerli e penso che sia anche bello di una rivista come questa sa che si imparano un sacco di cose io
Ne ho imparate tante perché perché non è una rivista specializzata ma è una rivista di specializzati
Di specializzati che sanno come avete sentito quindi dico un'ovvietà divulgare le cose che sanno per persone che invece non le sanno ti come e quindi si leggono discutono facile
Apre il segno rilasciato tre quarti d'ora ai viola per dire questo è un altro non è un'altra
No detto questo
Ho cercato di raccontare
Senza senza fare quella che lavorava per i media mainstream e poi di critica mentre scrive da altre parti ho cercato di fare questa rivista una cosa che non è
Sempre possibile anzi spesso mai fare sui quotidiani e sui settimanali e cioè condividere con i lettori e le cose che realtà non abbiamo capito non abbiamo capito perfettamente
Condividere con i lettori un po'di dubbi su un grandi narrazioni nelle quali siamo per mille ragioni che non abbiamo tempo di discutere oggi affogati nello specifico in questo
Numero di Sotto il vulcano io provo a a raccontare un po'di donne africane
Che forse sono le donne
Che ci piaccia o meno perché meno si somigliano e non è un e non è una cosa immediata che che immediatamente mettiamo a fuoco quando facciamo il lavoro di cronisti
Il lavoro del giornalista a tanti scalini se prima lo scalino della cronaca degli andanti poi se lo scalino dell'interpretazione di questi avanti poi dell'analisi a distanza
Fatichiamo un po'ha sempre a a a a raccontare con parole giuste Spotorno torno Giorgia con parole appropriate
Tutti i pezzi del puzzle che invece non ci tornano allora per quattro mesi tre mesi dopo essere stata in Afghanistan quest'estate mi sono chiesta la
Cosa che non tornava qual era il conto che non tornava il conto che non tornava a me era ha
Innanzitutto la premessa della narrazione dell'Afghanistan e cioè non mi ero detta a sufficienza la condizione di partenza di quello che stavamo vivendo e cioè che la guerra era finita
E che questa era la principale condizione di partenza di cambiava tutte le frasi successive tutti i racconti successivi la guerra era finita
Per settimane ci siamo concentrati sulle persone che stavano scappando via dall'Afghanistan senza guardarle
Precisamente in volto e se le guardiamo ha già qualche mese di distanza si rendiamo conto delle persone che stavamo guardando erano solo le persone che si somigliavano
Che erano veramente veramente molto poche
Naturalmente tra queste donne che prova a raccontare si sono le cicliste di Herat si sono quello sparuto numero di donne che ancora sentono in piazza a Kabul per manifestare per i loro diritti
La domanda che mi pongo è che cerco
Di restituire ai lettori e e
Queste donne rappresentavano la comunità africana ora presentavano la nostra possanza un po'marcia le persone che stavamo evacuando aiutando ad evacuare da Kabul
Erano delle persone il reale stato di bisogno con la cosa che era il reale stato di bisogno era la nostra coscienza che non voleva ammettere l'errore di quella guerra che c'aveva visto sconfitti
Il quaranta per cento di donne che hanno ricoperto seggi in Parlamento in Afghanistan nell'ultimo governo di cani dal due mila diciannove rappresentavano gli elettori Ascani quelli occidentali
Ecco quello che provo a fare in questo racconto a ricostruire le tappe che hanno generato la nostra Ida alterata tossica
Che noi avessimo contribuito in questi vent'anni ad emancipare un pezzo di società di società afgana noi abbiamo costruito un pezzo di società afgana specificamente quella femminile
E che viene meglio a favore di telecamera
Perché
Da all'elettorato voi ai contribuenti occidentali l'idea che tutto sommato quei trecento milioni di dollari al giorno non erano così tanto sprecati se mandiamo qualche ragazzino afgano a scuola e però non abbiamo contribuito a fare
Il principio che determina l'emancipazione delle comunità che ha per esempio le strade non abbiamo dato loro mobilità ma abbiamo dato loro i droni armati non abbiamo dato loro Lestrade ma abbiamo dato loro ha il quaranta per cento di donne dei seggi parlamentari dico questo per dire che la distanza serve credo a un giornalismo questa evidentemente mutando come molte altre forme del sapere
Per prendere più ha necessario contatto con lo stupore di non aver capito moltissime cose e credo che siccome il rapporto tra editori e giornalisti sia un rapporto negoziale
Non capiamo le cose se non condividiamo i nostri dubbi con i lettori
Lasciare la sala
Cesca a un giocatore raccontare quello che sa racconta ma anche l'altro punto di vista e i dubbi su quello che racconta l'altro sta in una sezione siamo Cronache del mondo nuovo
Appunto il cuore monografico di questo primo numero della rivista sotto il vulcano niente da dire che ha posto un dilemma morale quale forse la filosofia degli ex dei competenti come se chiamarmi quelli che sanno vorrebbe aiutarci e questo prende insomma più evidente un piccolo filo rosso che effettivamente di continuità di dico un'assoluta eterogeneità che c'è una rivista ricca di cose diverse la quale
La cui presentazione si chiude qua avendo nell'attentato solo una piccola parte vi assicuro quindi un invito insomma vedere almeno l'indice può decidere se comprarla ma insomma molto più vasto di quello che abbiamo raccontato qualche una rivista appunto questa possibilità di con linguaggi diversi contributi diversi trovare ad accompagnare a ecco il la capacità che dobbiamo avere dobbiamo avere tanto più in questo tempo di essere consapevoli del mondo in cui viviamo questa del piccolo impegno di una rivista e comincia a quel suo cammino ringrazio voi la fiera degli la piccola media che ci ha sfidato
Gli amici qui che sono nella sala Vega fino adesso gli amici di radio radicale che ci hanno seguito Francesca fior letta che ha contribuito come a preparare questa giornata queste la la fine di questa prima presentazione a Roma di Sotto il vulcano usciranno altri numeri ci saranno spero altre occasioni di di ascoltarci di rivederci