La casa come primo luogo di cura del cittadino. L'accreditamento delle cure domiciliari e delle Reti di cure palliative

E lo abbiamo voluto dare perché una partita importante quella che il sistema sanitario
Nazionale gioca sul sistema casa sul sistema a domicilio
Per soprattutto perché dovrà uniformarsi ai bisogni che sono nuovi questo ce ne siamo accorti
In questi ultimi anni che Sardinia ha modificato
Non soltanto ecco la nostra
Condizione generale di vita ma soprattutto ha fatto capire quali sono i bisogni di un Paese
Che era strutturato in modo diverso questa è una riforma che il sistema sanitario o doveva forse prevedere già negli anni passati quando guardi mi ancora non era esplosa ma che oggi diventa veramente più cogente
Però io vorrei fare una premessa se se mi consentite di cure domiciliari noi nel nostro Paese abbiamo iniziato a parlarne nel e a immaginarle negli anni settanta ebbene un po'ripercorrerla anche la storia
Che ci porta a oggi negli anni settanta esistevano soltanto dei prototipi basati su assistenze
Fatte in modo volontaristico
Nell'ambito prevalentemente dell'assistenza ai malati morenti
Erano le prime esperienze che nascevano proprio a Milano nei territori dove la terapia del dolore l'attenzione i malati terminali cominciata ad emergere
Però pochi forse ricordano che negli anni ottanta novanta proprio nel nostro territorio inizia una sperimentazione
Che si chiama H passa che viene costruita soltanto ed esclusivamente nell'ambito del sistema privato
Una grande holding una grande grande net work che si costituisce proprio in quegli anni al quale contribuiscono le più grandi realtà industriali del Paese ricordo FIAT carichi più ad esempio erano c'è una grande circa otto grandi realtà che misero insieme dei capitali per immaginare sperimentare un sistema di assistenza domiciliare dove ancora non esisteva nulla
Questo sistema iniziò a funzionare per un paio di anni poi soltanto esclusivamente in ambito privato poi lentamente
Ecco proprio perché non era supportato anche da loro mentire
Adeguate si concluse
Però le cure domiciliari hanno un percorso te inizia proprio da questa esperienza e lentamente il sistema si rende conto che curare a casa e vantaggioso
Porta risultati sia in termini economici ma questi sono secondari rispetto ai termini di qualità della assistenza
Si comincia a pensare che proprio la casa e il nuovo dove effettivamente la persona si riconosce dove ha i suoi punti di riferimento dove sta bene e quindi trasportare a casa un sistema di cura che vantaggioso
Ripeto non soltanto da un punto di vista economico perché vengono meno tutti quei costi generali di antichi mantenimento di un sistema che in ospedale a effettivamente un grande costo
E esistere l'altro mo'pilastro fondamentale che e familiare la famiglia che subentra e sì diventa appunto alleato del sistema attore principale partecipante al sistema di chiusura siamo già appunto arrivati un po'agli anni nostri o vecchi sistemi di assistenza domiciliare comincia veramente a diventare organizzati
Oggi noi ci occupiamo di una prospettiva That concreta però perché grazie ad una modifica che la legge cinquecentodue anzi decreto cinquecentodue del novantadue non prevedeva in quei tempi di aprirsi anche all'autorizzazione alle trita mento dei sistemi di cura domiciliari e col ministro abbiamo dovuto impegnarci per modificare con un emendamento appunto questo decreto che consente oggi proprio al sistema di aprile sì verso la forma di accreditamento istituzionale nei confronti degli Enti pubblici è ovviamente anche del realtà private questa è la grande scommessa del futuro che però passa attraverso il coinvolgimento diretto del regioni ecco perché condiviso speranze abbiamo pensato che fosse arrivato il momento di iniziare un confronto vero reale con i sistemi regionali proprio perché sappiamo che esistono delle differenze territoriali ma delle differenze anche legati ai bisogni diversi di una popolazione che proprio per la sua stratificazione a esigenze diverse dal Nord rispetto al centro che al sud
Quindi questo sistema che è un sistema abbastanza complesso definito Sussi ministero ha lavorato con la Conferenza Stato-Regioni oggi ci presenta un sistema di accreditamento con degli standard degli indicatori estremamente importante estremamente
Lavorati eccoci abbiamo pensato molto ma e quel quel fil rouge che lega nel futuro il sistema allora oggi parleremo di questo io ho mi fermerei proprio qui perché inoltre soltanto un gli ho fatto da tramite per agevolare un po'l'organizzazione di questo incontro che ripeto e finalizzato a un bel passo avanti in vista del grande finanziamento che giungerà nei prossimi intenti con il CNR che stanzia questo chiaramente sarà più dettagliato nel futuro stanzia un importante intervento finanziario quasi quattro miliardi proprio finalizzato a
A incrementa e con il sistema di cure domiciliari portandolo al dieci per cento
Della popolazione anziana qui questo che la scommessa io sono convinto la manterremo nel due mila ventisei saremo nelle condizioni di erogare sistemi di cure domiciliari a gli over sessantacinque per il dieci per cento della popolazione
Il ministro ci ha fatto l'onore di iniziare oggi con il suo intervento poiché concordo seguirà il gestore urbani e la conclusione di questa prima fase verrà poi diciamo definita dal direttore di AgeNaS la la seconda sessione sarà proprio il confronto con le regioni io ringrazio anche la presidente Moratti per essere qui ci raggiungeranno anche gli altri assessori alcuni in collegamento
Color tutti grazie produttore venissero al pettine ecco ministro la parola passa a lei perché adesso abbiamo gli strumenti di per costruire questa casa questo Progetto che potrebbe dare un volto nuovo alla sanità italiana
E un Progetto di cui avremmo avuto
Motto Bisogna in questi due anni di pandemia e quelli che ci hanno mostrato in modo inequivocabile quanto l'ospedale sia purtroppo ancora al centro del nostro sistema quando in tante situazioni non dovrebbe esserlo ma
Sì grazie grazie a tutti per questa opportunità di confronto ringrazio in modo particolare Giorgio Trizzino che si è impegnato molto durante questa legislatura ed è stato sempre in una posizione diciamo così di sostegno anche al lavoro non solo del Parlamento saluto l'onorevole Provenza ma anche
Dello stesso governo in una relazione positiva sulle regioni saluto ampio e ringrazio per la presenza l'assessore Moratti penso che
Stiamo davvero vivendo un momento cruciale della storia del servizio sanitario nazionale
Sono ore non semplici come sapete
Convocato per oggi in Consiglio dei ministri in cui probabilmente
Ci saranno ulteriori scelte relative anche all'emergenza che è ancora in corso in questo paese e quindi siamo in una fase in cui abbiamo due sfide fondamentali
La prima non può che essere ancora la gestione vescovi interne
Sarebbe un'illusione pensare che questa sfida sia una sfida che possiamo guardare come qualcosa del passato noi qualcosa presente come ci dicono i numeri che ogni giorno arrivano non solo dalla stragrande maggioranza dei Paesi europei del mondo ma anche dalle nostre regioni
Sono numeri in crescita ormai costante da diverse e numerose settimane sono numeri che ci segnalano un'epidemia che continua ad essere un problema molto reale molto concreto con cui fare i conti certo abbiamo strumenti lei ebbe che non avevamo soltanto un anno fa che ci hanno consentito di poter gestire in maniera diversa questa pandemia penso prima di tutto ai vaccini ecco io lo voglio ribadire con tutta la forza che ho credo che i vaccini siano la leva fondamentale che a nostra disposizione per provare a gestire questo tempo della pandemia
D'Italia ha superato da pochi giorni cento milioni di dosi somministrate
Questo numero viene alcune volte letto persino con leggerezza consentitemi di dirlo ma solo un grande paese può somministrare oltre cento milioni di Tosi in meno titoli cinesi
Un Paese che ha un grande servizio sanitario nazionale un Paese che ha una rete straordinaria di medici infermieri farmacisti saluto anche la loro presenza qui attraverso Tobia
Il è una rete che un patrimonio incredibile prezioso costruito in anni in anni che dobbiamo rafforzare e su cui oggi c'è un'enorme consapevolezza diffusa da parte dell'opinione pubblica
Della sua forza e della necessità di dare ancora più spinta questa rete che ne abbia vinca i numeri delle vaccinazioni soprattutto negli ultimi giorni sono numeri molto incoraggianti
Le prenotazioni continuano a crescere abbiamo segnali positivi anche per le prenotazioni dei più piccoli come sapete questa vaccinazione inizierà a partire da dopodomani da giovedì il mio messaggio sempre molto netto molto chiaro
Dobbiamo fidarci dei nostri pediatri
Abbiamo in Italia alcuni dei pediatri migliori del mondo abbiamo una classe di medici pediatri di grandissima qualità su una scelta così delicata il mio invito alle persone affidarsi i loro non è materia che può essere delegata ai social network non è materia che può essere legata alle discussioni che si fanno la mattina nei bar non è materia da talk show televisivi è materia in cui ci dobbiamo dedicare a chi c'abbiamo
In qualche modo affidare a chi ha dedicato tutta la propria vita tutta la propria esperienza professionale a le persone di cui stiamo discutendo quindi ai nostri figli
I numeri degli ultimi giorni lo dicevo su numeri molto buoni anche nella giornata di ieri abbiamo sostanzialmente una cifra di somministrazioni che intorno al mezzo milione cinquecento mila somministrazione in ventiquattro ore ma veneti eravamo arrivati addirittura cinquecento cinquanta mila io sono ottimista cresceremo ancora nei prossimi giorni
C'è anche un segnale importante sulle prime dove le trine Metals chiarimento ossia abbiamo segnali in crescita rilevante
Nelle ultime due settimane quattrocentocinquanta mila persone hanno deciso di fare la prima dose io penso che questo sia un messaggio positivo
Non solo che significa che le misure che abbiamo messi in campo a partire dall'ultimo decreto legge erano misure che andava nella direzione giusta ma anche che un passo alla volta quella paura che c'è viene risolta in alcuni individui che decidono di vaccinarsi e i Pusterla di richiami sono ancora più importanti
Dinanzi alle notizie le prime notizie che ci arrivano dagli altri Paesi europei anche in termini di nuove varianti
Quello che stiamo iniziando ad apprendere sono ancora prime informazioni le chiaramente andranno approfondite e che le terze dosi iniziali sono ancora più importanti di fronte a questa variante omicron ci consentono di avere uno scudo ancora più forte
E allora il mio messaggio anche stamattina non può che essere prima di tutto questo l'invito ai nostri concittadini a vaccinarsi a fare i richiami a prenotarsi a fare ancora prime dosi perché questa è la leva fondamentale che ci può accompagnare nelle settimane non semplice ancora che sono di fronte hanno
E però non basta la battaglia contro il Coritiba qui veniamo diciamo velocemente al tema di stamattina
Come dicevo non abbiamo oggi tue sfide fondamentali la prima che non possiamo mollare neanche per un millimetro la sfida del corrente e ho trovato diciamo
Anche a descrivere la nostra strategia evidentemente oltre Caccini dovremmo avere massima cautela partire dall'utilizzo delle mascherine che io considero ancora uno strumento fondamentale della nostra strategia di contrasto al Coni
Ma insieme a questo pezzo dobbiamo impegnarci con tutte le energie di cui disponiamo sulla seconda grande sfida che la sfida più sistemica quella di prospettiva e cioè come cambiamo il nostro servizio sanitario nazionale
Come mettiamo a valore le elezioni anche di questi mesi così difficili per rendere più forte il nostro servizio sanitario nazionale
Come nella sostanza trasformiamo la crisi di questi anni e la crisi in cui siamo in un'opportunità di ripartenza questo il tema fondamentale
E io penso che questa possibilità oggi ci sia e sia concreta
Esiste una finestra di opportunità che si è aperta per una stagione nuova del nostro servizio sanitario nazionale e questa stagione si declina attorno a due assi fondamentali
Il primo riguarda le risorse il secondo riguarda le riforme e per me sono due cose che devono tenersi insieme perché le risorse sono essenziali senza risorse non si possono fare riforme ma le risorse da sole non basta
Insieme alle risorse c'è bisogno anche di una stagione di riforme che Prodi diciamo a valorizzare l'azione di questi mezzi a capire le cose che hanno funzionato a capire dove invece dobbiamo con coraggio mettere mano
Per aprire un tempo nuovo del nostro servizio sanitario nazionale
Sulle risorse voglio essere breve ma mi bastano i numeri
Io sono diventato Ministro della Salute a settembre del due mila diciannove sul fondo sanitario nazionale c'erano centoquattordici miliardi e l'anno prima erano centotredici quindi testa era un miliardo in più e piumino si metteva ogni anno un miliardo in più sul fondo sanitario nazionale
Oggi noi approviamo una legge di bilancio
In cui ci sono dentro centoventiquattro miliardi per il servizio sanitario nazionale e ci impegniamo ancora ad arrivare a centoventisei del ventitré e a centoventotto del ventiquattro un salto così e una fotografia oggettiva non è un giudizio politico non si era mai visto in termini di risorse permanenti per il servizio sanitario nazionale
Poi il mio auspicio da ministro
Età appassionato del servizio sanitario nazionale
E che si possa fare ancora meglio che quando si andrà ancora mettere mano nei prossimi anni alle prossime annualità si possa ancora far crescere ma è una somma che non si è vista prima e queste sono risorse ordinarie permanenti
Per il servizio sanitario nazionale
A queste risorse qui si aggiungono le risorse straordinarie quelle ex al servizio sanitario nazionale penso in modo particolare ai fondi europei
Che sono diciamo una grandissima occasione per il nostro Paese è un'occasione oggettivamente senza precedenti l'Europa dopo un primo momento di difficoltà di fronte alla crisi colpita ha capito che c'era bisogno di dare un segnale molto forte e noi abbiamo sostanzialmente venti miliardi a disposizione del nostro servizio sanitario nazionale
Che si sommano alle risorse ordinarie e che dal mio punto di vista silenti hanno si connettono perché una parte dei Progetti che dobbiamo mettere in campo penso per esempio proprio l'assistenza domiciliare ma anche ad altro sul PNR re in una prima fase dobbiamo finanziarli sostanzialmente perché nel verde e però poi siccome alcune cose devono andare a regime dovremo dargli continuità proprio con la crescita permanente dei fondi del servizio sanitario nazionale
Allora sul piano delle risorse io credo che i numeri siano così chiari che non meritano ulteriori parole nel senso che siamo nelle condizioni di trovare ad aprire davvero un tempo nuovo poi io penso che si deve si può far sempre meglio però la stagione dei tagli oggettivamente una stagione alle spalle si è aperta una nuova stagione di investimenti
Il secondo punto è quello più sfidante semi p due p permettete anche quello più complicato perché fare le riforme non è mai una cosa
Semplice e scontato cioè insieme
A questa stagione maggiori risorse
Noi dobbiamo provare anche a fare riforme cioè a fare scelte strategiche su alcuni ambiti fondamentali
Che ci mettano nelle condizioni di poter migliorare la novità del nostro servizio sanitario nazionale e migliorare i servizi che offriamo nel nostro servizio sanitario nazionale
Qui c'è la grande questione di cui discutiamo stamattina
Del tutto evidente che una delle vigne guide essenziali dell'impianto che ne abbiamo costruito nel PNR re e la grande questione della prossimità
Io l'ho detto sin dall'inizio la prossimità per me è la parola chiave dell'indirizzo di fondo strategico della riforma del pianeta
Prossimità che cosa significa significa un servizio sanitario nazionale più vicino possibile ai problemi delle persone
Che prova ad andare dalle persone per risolvere i suoi per i loro problemi e non un servizio sanitario nazionale che deve essere in seguito dal cittadino come spesso dice
E chiaro che la cassa dentro questa chiave di lettura
E naturalmente in primo luogo di cura la casa tipi diventare il primo luogo di cura i quattro miliardi che noi mettiamo in campo dentro questa pluriennali ITA hanno esattamente questo obiettivo
Perché la casa è naturalmente il luogo dove ciascuno si sente più a proprio agio se io posso provare ad assistere una persona casa tipo farlo portare una persona fuori da casa
Ha due conseguenze negative poiché è chiaro che tanti condizioni è inevitabile
Ma le due conseguenze negative sono che portò la persona in un ambiente in un habitat Esterno provocandogli quindi naturalmente un primo elemento di disagio
Ed è evidente che i posti letto
In ospedale o nelle altre strutture di cura immediatamente comportano uno sforzo maggiore al nostro servizio sanitario nazionale quindi la casa con il primo luogo di cura è una strategia essenziale su cui noi dobbiamo continuare ad investire
E oggi i numeri dell'Italia sono numeri io credo che possono essere ampiamente migliorati
Quando io fino a un anno fa a la media dei Paesi OCSE nell'assistenza domiciliare delle persone sopra i sessantacinque anni era il sei per cento
E in Italia era quattro per cento cioè noi che siamo uno dei Paesi con più anziani del mondo stavamo due punti sotto la media OCSE ci siamo dati col pm R.R. un obiettivo molto chiaro
Vogliamo diventare il primo paese d'Europa per assistenza domiciliare alle persone sopra di sessantacinque anni arrivare al dieci per cento
Passare da essere in poco tempo da due punti sotto la media OCSE a quattro punti sopra la media OCSE i migliori modelli che riscontriamo in questo momento poi ce lo dirà il direttore urbani con più puntualità di me
In Europa sono Svezia Germania che sono attorno al nove per cento non vogliamo diventare il primo Paese in Europa per assistenza domiciliare
Questo è l'obiettivo di fondo è chiaro che per fare questo dobbiamo mettere in campo processi di riforma significativi un rafforzamento sicuramente
Della nostra reti di assistenza domiciliare un
Un intervento io credo sulla grande questione sistemica del personale faccio riferimento in modo particolare la missione di Titti che resta diciamo un grande tema aperto di discussione io penso che il modello di programmazione della spesa sanitaria costruito negli ultimi quindici anni e definito Persico schiuse tetti di spesa sia un modello che noi dobbiamo con intelligenza provare a superare perché non regge più figlio di una stagione che non c'è più io capisco diciamo tutti i temi
Di natura finanziaria e penso che meritino la massima attenzione
Ma credo anche che quel modello sia figlio di un tempo che non c'è più
E che il tetto per me è più complicato più difficile che più ci ha fatto male negli ultimi anni sia proprio questo tetto del personale che ne stiamo provando gradualmente a superare
Nella legge di bilancio soprattutto per quello che riguarda l'assistenza territoriale noi facciamo già una scelta molto marcata dicendo che le assunzioni saranno fuori da questo tetto di spesa quindici a primo formale passo in avanti molto concreto su questo ambito ha permesso un primo passo perché in quella direzione bisogna andare l'altro Grandotto grande tema è sicuramente la riforma dell'assistenza primaria
La funzione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta anche per me è solo un punto fondamentale del nostro sistema il lavoro che andrà fatto nelle prossime ore e quello tipo provare a costruire una relazione più organica tra il lavoro di tutto il servizio sanitario nazionale e questa funzione fondamentale che io penso sia decisiva anche in termini di fiducia e di prossimità ma che ha bisogno di una commissione più stringente più significativa con la missione diciamo che tutto il servizio sanitario nazionale mette in campo forse sono stato anche troppo lungo però penso che questo questa sia la fase che me stiamo attraversando è una fase che se mi permettete
E piena di sfide piena di problematicità ma anche il fascino di essere una fase tipo The anzianità di rifornimenti edifici che davvero senza precedenti
Come dobbiamo farla ultima nota margine io penso che non si possa che fare attraverso un patto non può essere un ministro diciamo da solo a gestire a vincere una partita così complicata io penso abbiamo bisogno di un patto intanto tra le istituzioni ma questo lo do abbastanza per scontato anche per i rapporti positivi per il lavoro straordinario che ogni giorno si mette in campo
Io penso che abbiamo bisogno di un lavoro importante tra Governo e regioni e penso anche che nel servizio sanitario del futuro cioè un ruolo decisivo anche dei comuni
Perché se è un pezzo di sfida nelle case di comunità
E intrecciare assistenza sanitaria assistenza sociale
I Comuni devono stare a bordo nelle casse di comunità non ci deve stare solo l'assistenza sanitaria ci restare anche l'assistenza sociale e l'assistenza sociale è chiaro che ha bisogno di una relazione con i Comuni
E anche qui nella manovra di bilancio si parla di lei
Che sono diciamo livelli di assistenza legati alle prestazioni sociali quella partita lì ha bisogno che anche sindaci gli Assessori alle Politiche sociali le amministrazioni comunali
Possano stare a bordo quindi c'è diciamo un pezzo di lavoro che va messo sul lato istituzionale e poi chiaramente abbiamo bisogno di una condivisione molto larga
Con gli ordini con le professioni
Con l'impresa è che abbiamo visto essere fondamentali anche in questa partita ultima e in corso della battaglia contro il Covent con le leggi della conoscenza e della ricerca che per noi sono davvero essenziale e fondamentale quindi io penso che la sfida che abbiamo di fronte a noi questa doppia sfida convinti
E riforma rilancio o investimento del servizio sanitario nazionale
Richiede un patto paese che dobbiamo avere la capacità di costruire di definire e di portare avanti pazzo pezzo dopo pezzo
Le istituzioni governo regioni comuni chiaramente Parlamento per la funzione che compete al Parlamento
E V di a partire da professioni ordini sindacati impreviste riti della conoscenza della sanità
Organizzazioni associazioni terzo settore ci dà una mano straordinaria che per esempio io penso alle classi di comunità possono trovare un luogo anche dove diciamo espletare le loro funzioni liberale rollio GE
Non ci siamo a lungo occupati di cure palliative io credo anche con qualche risultato significativo negli ultimi mesi
Io per esempio personalmente attorno all'universo delle cure palliative
Attorno agli hospice
Ho incrociato un pezzo di paese straordinari
Associazioni
Reti nazionali ma anche piccolissime associazioni comunali locali
Che hanno organizzato diciamo un pezzo di DTT di risposta comunque di assistenza che credo vada valorizzata lo dobbiamo avere anche una capacità di capire come poi tutto il nostro lavoro riesce anche ad intercettare i viaggi e straordinarie che ci sono
Sono stato lunghissimo ma il messaggio di fondo è davvero questo cioè io sono ottimista per il futuro perché penso che la
Prova tremenda dentro cui sia abbia avuto come conseguenza una grande consapevolezza una consapevolezza inedita che non c'era prima e cioè che veramente al servizio sanitario nazionale la cosa più importante che abbiamo e ora la nostra sfida è trasformare questa grande consapevolezza in un'azione di governo in nuovi investimenti e di forme che sono indispensabili la mia opinione è che con questo spirito con questo clima
E anche col coraggio che sarà necessario porteremo a casa i risultati che ci aspettiamo quindi grazie e buon lavoro mi scuserete chiaramente se non potrò continuare a seguire
La la la riunione in presenza proverò a collegarmi anche attraverso diciamo
Lo streaming video ma come sopito insomma noi immaginiamo che non siano non siano ore facili grazie al buon lavoro
Allora cominciamo con la Prisma azione
Il dottor Andrea Orba anni capo della programmazione del Ministero della Salute ha lavorato anche su questo settore affondo ha istituito un tavolo innanzitutto per la definizione delle tariffe perché anche nelle tariffe c'era molta differenza tra Regione mette regione in forma Mita delle tariffe è uno degli elementi che possono aiutare a tirar su correttamente questa riforma
Sì grazie
Buongiorno a tutti
Saluto i presenti il sopruso che al tavolo ma lanciamo la premessa anzitutto è che difficile aggiungere qualcosa dopo l'intervento del ministro alla sua visione programmatoria che
Devo dire veramente che
Dico che mi ruba il lavoro ma insomma
Ha detto fa ha ha fatto una carrellata molto ampia di quella che allo stato di fatto di quelli che sono diciamo i progetti che tipo quelli quelle che sono le le azioni per mettere a terra queste progettualità ciò premesso ciò premesso che penso che con riferimento al l'assistenza domiciliare nella
La sua accezione più ampia
Siamo anche qui hanno un momento diciamo di grande slancio perché a dieci anni dalla legge trentotto che prevedeva una serie di di servizi da erogare uniformemente sul territorio
Si è fatto anche grazie devo dirlo al alla sensibilità dell'onorevole Trizzino col quale ci siamo confrontati
A lungo
E per lungo tempo
Ha visto un'accelerata perché fondamentalmente questa legge trentotto e dieci anni ha visto mi ha visto un'interpretazione legata più a
Spinte locali che ha
A virtuosismi regionali ma di fatto non ha non ha spesso trovato delle delle azioni sistemiche o delle delle regole condivise
Intorno alle quali le singole realtà potessero diciamo progettare sempre sul territorio perché dico questo perché ragione in toto prevedeva entro tempo limitato la l'elaborazione di una serie di documenti per l'accreditamento delle reti da cure palliative delle reti delle terapie del dolore
Questi documenti in pieno in pieno epoca colpi d'sono stati realizzati elaborati approvati dal Governo e dalla Regione
A luglio del due mila e venti e addirittura qualche mese dopo abbiamo approvato
I requisiti di fine di accreditamento delle reti di cure per le file
Che di terapia del dolore pediatrica quindi diciamo abbiamo dato quelle regole intorno alle quali le regioni grazie alle quali regioni potessero in maniera uniforme armonica e condivisa implementare questi servizi sul territorio
Cure domiciliari Quilici Jaric
Con un pezzo molto ampio ma un pezzo di una riforma più generale di un servizio come ha ricordato bene il ministro
è un po'quello che l'esperienza colpi breccia detto che si può migliorare fondamentalmente dentro questa esperienza entro questo tempo come dice il ministro abbiamo visto qualcosa che ha funzionato bene
E qualche cosa sulla quale possiamo serenamente ritenere che possiamo fare qualche passo avanti il territorio cosa serve per fare il territorio Sabina sotto definire cosa intendiamo per territorio e cercare di limitare o per lo meno di aiutare
Tutte le leggi darne un'interpretazione univoca perché tutti quanti i cittadini possono bene o male fruire di servizi similari confrontabili
Di qualità lungo tutto lo Stivale
Per poterlo fare serve la definizione di un sistema di regole che ne definisca lista per ci stiamo lavorando
La famosa riforma del territorio
Di cui se ne sentiva il bisogno da tanti anni è un documento che sostanzialmente pronto credo che l'ho
Pronto dopo settimane mesi di confronto con con le regioni chiaramente lo abbiamo costruito in casa
E siamo quindi pronto a mandarmi l'intesa credo questo non vorrei anticipare nulla ma nei prossimi giorni se non prossime settimane
Per poter applicare una riforma è chiaro che serve moneta
E questa è la grande novità che è stata che ha rappresentato il ministro che ci ci viene dalle opportunità del dei fondi europei dei ricoveri fa venti miliardi di cui otto dedicati alla riforma del territorio
E quindi vuol dire
Avere la la possibilità effettivamente di realizzare con risorse straordinarie quelle che sono le progettualità di un sistema di regole che riteniamo tutti che non sia più procrastinato
Quattro miliardi assistenza
Domiciliare per portare le cure a casa ove possibile
Anche attraverso strumenti telemedicina
Quindi
Collegando
I luoghi di cura ospedalieri e territoriali con il domicilio per
Per svolgere da remoto una serie di attività chi oggettive diversamente comportano lo spostamento delle del paziente
E anche qui cure domiciliari
Cosa si intende per cure domiciliari le cure domiciliari incredibilmente fino a qualche mese fa
Erano praticamente
Considerate alla stregua di un bene in servizio
Si vede che l'attività sanitaria struggente e attività tutelata vigilate soggetta a regole ben precise che cosa vuol dire vuol dire che la cinquecentodue definisce che stabilisce che si può occupare di salute solamente che ha determinate caratteristiche si chiamano requisiti autorizzazione di accreditamento
Questo avviene per l'attività ospedaliera per molte delle attività territoriali per tutte le attività territoriali non avveniva per l'assistenza domiciliare
Le Regioni compravano assistenza domiciliare come compravano la giornata alimentare come compravano il servizio e di pulizia senza nulla togliere al servizio assolutamente degna necessari
è è chiede cui importanza svolge professionalmente
è indiscussa ma tasse senza riuscire ad un'attività sanitaria
La legge di bilancio due mila diciannove
Qui sulla ringrazio la sensibilità del Parlamento perché ha raccolto gli stimoli
Che provengono diciamo dal trovate tecnica dal ministero a a previsto anche per le cure domiciliari all'obbligo di rivolgersi a strutture che siano autorizzati all'esercizio dell'attività sanitaria
Ma utilizzate come che abbiamo definito qualche mese dopo
Del dei requisiti nazionali di autorizzazione e di accreditamento per lo svolgimento delle attività domiciliare prevedendo un tempo limitato entro quale dodici mesi le regioni dovessero accreditare i propri servizi di assistenza domiciliare o chi lo aveva già fatto oggi c'è una presente una una regione che comunque più avanti in questo percorso finora ha già fatto dovesse adeguare i propri sistemi alle regole alle regole nazionali quindi con quest'ultimo passa abbiamo sostanzialmente completato il fascicolo del del delle regole all'interno del del servizio sanitario nazionale riportando all'interno di un sistema di regole condivise che verranno poi controllate
Tutta l'attività sanitaria con la sesta sarà domiciliare perché dico questo perché sono lì i prerequisiti alle premesse per poi poter andare a spendere bene i soldi che arriveranno con il piano nazionale di riprese resilienza
Per evitare che ogni Regione ne dia nuovamente la sua interpretazione e magari il cittadino non abbia la stessa forza di servizi lungo tutto il territorio italiano
Quindi oggi siamo qua fondamentalmente per fare la sintesi di un lavoro importante
Propedeutico
Che è stato svolto negli ultimi diciotto venti immensi che fa condividere insieme l'importanza della sfida Ricci spetta dei prossimi tre quattr'anni per spendere bene soldi che sono unici irripetibili e che se non verranno spesi utilizzati come abbiamo concordato con un contratto perché piano nazionale di riprese residenza è un contratto che il Paese ha fatto con la Commissione europea ci verranno ritirati verranno definanziate
Qui insomma è una sfida che come dice il ministro
Ci appassiona tutti qualcuno diciamo mette anche un po'danza però prendiamo la passione grazie grazie a tutti
Posso fare una domanda sulla riforma del territorio su questo documento che pressoché pronto quali sono i capisaldi
Riforma del territorio voi i capisaldi fondamentalmente saranno l'identificazione di una
Struttura alternativa riconoscibile
Rispetto all'ospedale oggi perché Angle siamo l'ospedale perché è l'unica struttura che fisicamente aperta ventiquattro ore al giorno sette giorni su sette trecentosessantacinque giorni l'anno e pertanto
Viene identificato come il luogo di risposta un bisogno di cure
Il territorio invece non è strutturato no
Ecco attraverso le case della comunità dove raccoglieremo tutti quanti i servizi territoriali ce ne sarà una per distretto e prendere in carico la popolazione di riferimento noi daremo un luogo di risposta alternativa per bisogni e non Complessi
Al cittadino
Che realizzeremo ancora tira
Il direttore generale di AgeNaS più diffusamente inizieremo quasi mille quattrocento casi Tory
Poi realizzeremo gli ospedali di comunità cioè quei luoghi di cura intermedia per cui i pazienti i cui cittadini quelle persone
Che
Non ha hanno bisogna assistenziale non così importante da
Dover occupare un ambiente ospedaliero che comunque si porta appresso una complessità assistenziale
Molto importante ma non così pronti per per per essere accompagnati a casa spesso anche per condizioni familiari
Non soltanto per condizioni per condizioni fisiche quindi debbono fare un passaggio intermedio lungo lungo il percorso in una struttura
A complessità intermedia degenza infermieristica sostanzialmente
L'assistenza domiciliare cinque ne abbiamo diffusamente parlato
E l'implementazione l'utilizzo per la diffusione di strumenti telemedicina dell'assistenza delle visite a Tele consulto
Questo farà sistema con l'altra componente del del della missione in salute
Cioè via andremo poi a gestire su piattaforme tutte queste informazioni sul territorio quindi ci saranno sharing la condivisione di queste informazioni sanitari sul territorio che si recheranno all'implementazione digitalizzazione
Dei servizi sanitari ospedalieri per creare un percorso unico informativo centrato sul paziente
In modo che ogni ogni operatore che avrà a che fare con cui il cittadino
Ora fa l'opportunità di conoscere tutta la storia sanitarie non si gira più con pacchi e valigie di di cartelle di cartelle cliniche
La sfida della casa della comunità sarà quello di prendere in carico la popolazione non so per malato sul palco di prendere in carico il cittadino sano
E sappiamo benissimo del cinquanta per cento del causa di morte o di cronicità sono legati a comportamenti che
Che sono sostanzialmente editabili quindi stili di vita prevenzione primaria e secondaria cioè noi
Cambia fondamentalmente abbiamo un disallineamento tra le determinanti di salute all'allocazione delle risorse abbiamo circa un
Un un otto per cento di risorse Allocca allocate su Prato il novanta per cento di risorse allocate sulle sulle cure sanitarie
E però questo impattare al sette otto per cento sul sulla sulla salute della popolazione su tutti gli altri fattori abbiamo investimenti minimali fondamentalmente ecco così stiamo provando un po'a riequilibrare
Le relazioni tra investimenti e cause e cappe di salute
Grazie avrei altre domande ma dobbiamo andare avanti perché è una cosa che non ho capito ma queste veloce veloce Pnr R venti miliardi per la riforma del territorio otto
A quanti otto per il territorio e altri nove nove e mezzo circa per per
Per tutta un'altra serie di attività che sono da dalla digitalizzazione degli ospedali all'implementazione delle terapie delle aree critiche simili critiche del
Degli ospedali
Arriviamo a sostituire tutte le grandi apparecchiature in tutti gli ospedali pubblici oltre tre mila centotrenta tante pecche risonanze mammografie tutto quello che ha più cinque di cinque anni verrà sostituito
Porteremo al cento per cento il fascicolo sanitario elettronico e soprattutto trasformeremo i dati all'interno del fascicolo d'informazioni oggi non si parlano sono sostanzialmente delle fotocopie statiche
Quei dati saranno fruibili utilizzabili andremo a reingegnerizzare tutti i flussi informativi del sistema sanitario nazionale costruiremo modelli previsionali che ci daranno i fabbisogni di salute della popolazione italiana qua trent'anni
E posso andare avanti
Va bene grazie
Sì
Di di e questo credo che ne parlerà diffusamente il direttore generale di Agenda Sant'dell'intervento
A seguire io quello che vi posso dire che verranno messe a sistema e quindi concentrate inizia inizialmente le professionalità già esistenti sul territorio e che oggi lavorano
Ciascuno nel proprio luogo no quindi la casa de L'Aquila dovrà raccogliere invece molto di questo persone molte di queste competenze che oggi sono frammentate sul sui singoli territori
Politiche questa legge di bilancio ma anche il PM RR prevede i fondi per l'assistenza domiciliare questa legge di bilancio prevede fino al due mila ventisei
Fondi dedicati all'implementazione diciamo al al personale necessario a sviluppare la riforma del territorio che è stato misurato
A livello di singola casa della comunità di ospedale della comunità di gestione del territorio e abbiamo identificato figure controvalore economico che abbiamo finalizzato gli incrementi del fondo d'acqua al due mila ventisei
Per dare spazio dare le risorse per
Incrementare il personale Michel del servizio che era necessario a dare le gambe lo sviluppo del del territorio
Stiamo lavorando sempre insieme all'agenzia per definire gli standard di personale sia per l'ospedale che per il territorio e in in coerenza valutarne la disponibilità nei prossimi anni alla luce del corsi di formazione del dei rapporti anche con con l'università attivi per eventualmente provare a fare qualche passo in più se ci renderemo conto che dovesse ancora mancarci qualcosa
Grazie prego grazie
Nata Bellentani tecnica per antonomasia che ha lavorato sull'aspetto del re delle autorizzazioni ed ero e dei criteri di accreditamento
Delle strutture di per l'assistenza domiciliare vivo
Dettate sì intanto grazie comincia fin dall'inizio dicendo
La programmazione sanitaria nazionale netta sempre da molto tempo pone come priorità
Le le cure a casa lo inserisce anche all'interno dei livelli essenziali di assistenza
Già dal due mila diciannove c'è una norma specifica all'interno dei livelli essenziali di assistenza dove si dice
Che la persona deve essere presi in carico nell'ambito del percorso di cura quindi un livello essenziale di assistenza non soltanto il servizio una prestazione ma l'intero percorso di cura della persona
E scritto in maniera molto Chiara che la priorità deve essere data l'assistenza a domicilio valorizzando tutte le risorse formali ed informali della famiglia
Credo che questo sia un passaggio veramente determinante considerando che come diceva il direttore questo si tratta di livelli essenziali di assistenza
Ma poi i livelli di assistenza fanno ancora un altro passaggio avanti escono da un confine incerto e cominciano caratterizzare le cure domiciliare in relazione al bisogno della persona
Indi mia relazione alla complessità e all'intensità assistenziale
Riuscirà a misurare questo documento è stato poi alla base del Sistema informativo sanitario delle sia del sistema informativo dell'assistenza domiciliare
è il frutto anche di tanti documenti precedenti di caratterizzazione e di lavoro sulle cure domiciliari
E ad attenta uno strumento formidabile anche credo nel Piano nazionale di riprese l'insipienza sulle cure a casa per potere sviluppare poter arrivare a quel obiettivo del dieci
Grazie alla consegna gratuita presso il
Sto c'è stato un'altra scelta
Legislativa nazionale di grande valore
E ed è stato proprio molto recente regge Bilancio due mila diciannove che ha esteso il sistema di autorizzazione di accreditamento delle strutture sanitarie e sociosanitarie anche alle organizzazioni che ecco che non cure domiciliari
E questo significa una prima cosa fare cure domiciliari non è una cosa semplice richiede un'organizzazione complessa
Seria professionali fortemente professionale occorre dare il valore alle ai professionisti che lavorano
Dare regole perché funzionino e significa che sia sia sia stato significa alla torre di rito
Tutto questo proprio avere anzi EAS del già e qui tratti accesso cittadino i maggiori uniformi
Questo lavoro è stato fatto info Siemens ritta collaborazione con le regioni per la mente
Diversi gruppi di lavoro con a che partecipe aziende Giovanni e questo porta ad un'utenza a un'intesa che è stata approvata recentemente quattro agosto del due mila ventuno
In questa intesa
Le regioni hanno condiviso una serie di impegni entrato ticinesi quindi non sono tempi tre lati entro dodici ore sì si impegnano ad attivare il sistema attivare il sistema significa prima di tutto di finire il fabbisogno delle cure domiciliari nel proprio territorio
Significa definire quali sono le modalità e le procedure con cui poi si attivano le cure domiciliari e anche con cui si fanno le verifiche in loco
Nelle organizzazioni per controllare il i requisiti che sono stati previsti e quindi si può allora utilizzano gli organismi di valutazione niente
In poi le Regioni dovranno definire il proprio sistema tariffario e e sia finita tavolo nazionale dell'accreditamento un monitoraggio annuale di questo sviluppo
Un elemento fondamentale che sono i criteri di riferimento per l'autorizzazione e accreditamento e che il Governo è un governo clinico ed è un governo affidato al sistema pubblico
Non stecca mai il sistema di governo di un sistema di questo tipo
Anche nel che è fondamentale
E affidato alla Regione prima di tutto che dovrà definire le regole del sistema nel monitoraggio
E il taglio più locale l'azienda sanitaria distribuito che dovrà poi seguire ovunque specificamente percorsi di quelle delle persone
C'è un un documento quindi all'interno di questa intesa che definisce i requisiti minimi di autorizzazione
Sono dei quesiti minimi che valgono per qualunque tipo di organizzazione di cure domiciliari anche che operi nel privato puro
E sono requisiti che puntano sulla sicurezza delle cure per il cittadino questo elemento fondamentale si dice che le cure domiciliari richiedono un centro di organizzazione
Richiedono un call center in modo che il cittadino abbia sempre con riferimento per qualunque tipo di propria richiesta
E richiedono anche che ci sia un centro operativo per i professionisti e per il nelle stesse persone di prossimità il più possibile vicino ovviamente cento organizzativo e cento per il divo possono coincidere per le strutture molto piccole perché questo ecco cioè si dà valore a molti aspetti che ora diventano
Troppo di dettaglio per definirle ora ma c'è una responsabilità Etica c'è un un la figura centrale dell'infermiere come coordinatore e gestore del caso ci sono aspetti di anche di sistema informativo molto importante come diceva prima il dottor Urbani
E perché è necessario che possa essere monitorato rapidamente il fascicolo sanitario della persona possano essere aggiornato continuamente e possano esserci i supporti tecnologici per garantire anche le forme di telemedicina che abbiamo visto quanto sono state importanti come tanti come tra le tante lezioni di questa nostra terribile epidemia
Per l'accreditamento invece i requisiti di accreditamento sono richieste per le strutture riorganizzazioni che sono già autorizzate e che vogliono operare in nome e per conto del Servizio sanitario nazionale
Quindi si fa su richiesta e devono rispondere accorto criteri generali che sono gli stessi che sono previsti anche per le strutture sanitarie e sociosanitarie già dall'intesa del venti dicembre due mila dodici
E che si declinano in ventisei requisiti e settantadue evidenze cioè elementi che materialmente dimostrano la rispondenza criteri di qualità qui ci sono molti elementi interessanti dal fatto che ci sia un sistema di governo della pianificazione un sistema rendicontazione di monitoraggio e un sistema anti individuazione delle delle competenze del personale che sono fondamentale e cosa viene garantito vengono garantiti
Tutte le i percorsi di cura previsti nei livelli essenziali di assistenza
Ci sono veramente molti aspetti che si potrebbero sottolineare in questo ambito
Ma uno degli aspetti più importanti visto che si parla di cure a casa sono gli aspetti di comunicazione di ascolto delle persone e il un elemento fondamentale proprio legato all'umanizzazione dei servizi molte procedure che in realtà che gestiscono quelli che sono i rischi più se nell'ambito delle cure a casa questa aggressione cubito a rischi correlati alle alle infezioni molti altri aspetti
Quindi c'è veramente tanto
Un percorso simile ma diverso è stato fatto anche nel sistema delle cure palliative
Le cure palliative anche queste trovano nei LEA una collocazione specifica le cure palliative domiciliari allora collocazione specifica e all'interno di ogni azienda sanitaria è prevista un'unità di cure palliative domiciliari
Deve essere gestita tramite netti per con carnale interventi di base di livello specialistico anche qui scusate certo di essere rapidissima
Anche qui oltre recentemente ringrazio tanti che hanno lavorato con me su questo su questo tema si è arrivati a tre accordi Stato-Regioni nei quali sono stati definiti l'accreditamento deterrenti detriti scuri palliative delle reti terapia del dolore e l'accreditamento della Rete quei paletti interprete dolori pediatrica
Questo è un passo avanti perché noi abbiamo già un'intesa del venticinque luglio del due mila dodici che da principi e criteri per la crisi mi delle singole strutture qui che cosa si accredita si accredita il percorso di cuore del cittadino
Il livello è proprio dal sistema di regole perché i professionisti in servizio lavorino insieme perseguire il percorso di il percorso della persona e quindi anche questo lavoro molto molto
Anche qui i tempi sono molto ristretti dodici mesi per recepire e per attivare questo sistema sviluppare anche un sistema di monitoraggio e nelle le caratteristiche sono assente esiste una rete regionale una rete locale a parte la parte pediatrica che ha una rete regionale con un centro regionale di riferimento molto importante che fa anche formazione e un punto di riferimento per il minore e poi si avvale dei professionisti e anche delle dei servizi delle altre ricchi qui vi faccio vedere molto rapidamente il livello regionale e sempre importanti che si sta
Organismo di coordinamento della città ci deve essere una responsabilità chiara dette finita nella regione
Che coordina e organizza la rete delle cure palliative e deve essere fatta di persone che capisco questi aspetti quindi che sono competenti in questi ambiti
A lavoro di coordinamento al lavoro di monitoraggio al turno di promozione di formazione continua di indizi su percorsi di cura la parte invece ovviamente di reti locali e quella di garanzia e di erogazione reale eppure e parti attive sul territorio anche queste una rete che a un organismo specifico di coordinamento in genere di tipo aziendale
E che che segue e io monitorato lettere ma monitora soprattutto finché non c'è se assistenziali
E quindi le fasi più complessa e dalla dimissione ospedaliera quindi le dimissioni protette un nuovo le ammissioni assistite a ai monitoraggio proprio della qualità degli outlet tutti gli aspetti di reportistica
La stessa cosa nell'ambito pediatrico con la specificità per la figura del minore e della sua famiglia quindi in questo caso nella Ariette è una rete regionale che ha ficcato di accogliere i valutare del bisogno all'ITIS seguire la famiglia in tutto questo percorso un anche in questo caso con requisiti e regole molto per Cinzia tutto questo del tutto coerente con le scelte strategiche del Piano nazionale di riprese resilienza in particolare con la componente uno che per riguarda appunto le reti in prossimità del tenente e strutture di telemedicina
Che parlano proprio della casa come primo
Dopodiché cura icone diceva vedete prima ministro ecco Investimenti straordinari su quest'aspetto anche in questo caso io Gianni di proprio per rispondere ai bisogni delle persone e questo consente più contesti e quello di orientarsi tutte da passare da una logica prestazionale a quella invece negli atti rappresentante della persona con tutti i suoi bisogni
è Dante un'attenzione specifica gratis
Più complessa e quella busta contenente
E sviluppare una forte integrazione con i servizi sociali
è stata detta fortemente ribadisco ancora quanto ancora di più perché le persone sano Michele dobbiamo essere capaci di rispondere a questi bisogni contenersi
In tv
Quello che stiamo facendo tutti questi strumenti e che poi porteranno nuovo lavoro con le regioni che proprio caratterizzare sempre di più le cure domiciliari e le cure palliative a garanzia della qualità e Gran Bretagna Charles de grazie dottoressa per i
Raramente delle cure palliative e meglio strutturata rispetto a quella delle TLC chiari
Ogni direi che in questo momento
Trova una collocazione più specifica proprio perché insiste legge trentotto del due mila dieci ed ENI c'è stato un percorso estremamente articolate veramente tentate del due mila dieci allora proprio pr sviluppata quindi dalla parte professionale armonica né cure domiciliari su alcuni aspetti che rendevano essere ancora naturalmente grazie
Grazie
Variante aderenza Scaccabarozzi che
Si parlerà punta in cella da mandata qui parto pezze fervente queste esiste Otello ideale è una tela dei sogni tenere cure domiciliari per le cure a casa proviamo a vedere proviamo a vedere
Allora
Allora buongiorno grazie entriamo un po'nel merito degli aspetti che sono stati sviluppati imparo immensa
Poniamo dalle dei contenuti a questo punto questa nuova assistenza domiciliati a queste nuove eppure domiciliare li diamo all'interno di
Un nuovo modo di affrontare quella che possiamo definire la medicina la complessità curare a casa significa accoglieva enti da un punto di vista delle azioni organizzative e quelle che sono le transizioni quella demografica quella epidemiologica
Quella di essere capaci di gestire appunto la comicità complessa e avanzata Concita complesse avanzata che poi accompagna le persone verso il fine vita e quindi l'integrazione tra le cure domiciliari e di per la presa in carico del fragile e il percorso di cure palliative dove per medicina complessità si deve fare poi riferimento ha degli aspetti sociali fondamentali perché se la casa come il primo luogo di cura in risposta le transizioni demografica sociali in atto nei paesi occidentali
Deve essere poi dire ciabatta non dobbiamo dobbiamo considerare che le persone anziane o molto anziane
Oggi dicono lunghi periodi della propria vita con malattie croniche complesse e quindi va prestato una particolare attenzione al riconoscimento di queste fasi di passaggio da una relativa stabilità al momento in cui queste fragilità queste malattie si sviluppano
In una professione diventano instabili richiedono una presa in carico
Attraverso appunto i servizi dedicati di cui stiamo parlando servizi dedicati e organizzati servizi che non possono non essere inseriti nella logica della continuità delle cure coordinati
Ed integrati non solo col territorio perché noi parliamo di un nuovo territorio ma la prossimità al bisogno significato micidiale la continuità delle cure dentro gli ospedali
Quindi la logica della centrale operativa che governa è una logica che va accoglieva il bisogno pacca poc'anzi il ministro ci diceva il cittadino non deve inseguire l'organizzazione e l'organizzazione
Che invece si adatta i si modifica in funzione dei nuovi bisogni ecco questo e quello che noi vogliamo oggi sottolinearli tenendo conto che il nuovo paradigma lavora su tre fondamentali tra vettori di malattia il cancro sul campo abbiamo molto lavorato sulla continuità delle cure
Lo vedremo poi da alcuni dati
Non dimentichiamo però l'insufficienza d'organo dove il bisogno intermittente quindi l'organizzazione deve essere molto flessibile in funzione
Delle del degli eventi acuti intercorrente intercorsi di malattia che hanno queste caratteristiche per non parlare poi della fragilità di mensa
Dove abbiamo una gradualità degli interventi è un tempo che deve essere gestito in questa gradualità non dimenticando
Che la popolazione invecchia questo il trenta della dei delle persone prese in carico dalla mi e The locale aziendale che fa vedere che negli ultimi tant'sostanzialmente l'età media della presa in carico aumentate del dieci anni quindi si allunga l'età media e ma aumenta anche il tempo in cui queste persone vivono in condizioni di fragilità spesso complesse esseri non governato questo sistema attraverso
Perché contenuti che dobbiamo diciamo perfezionare rispetto al sistema di accreditamento che abbiamo adottato è ovvio che i costi si ribaltano e continueranno a ripercuotersi verso spetto verso ospedalizzazione inappropriata e l'un per cento dei residenti assorbe il venti per cento delle spese della l'intera spesa sanitaria qual è questo un per cento l'un per cento dei malati che hanno un percorso di fine vita e l'un per cento dei malati che ogni anno muoiono
Qual è il quadro il quadro grazie a questa analisi che è stata sviluppate recentemente presentata nell'evento sempre al ministero di taglie non Giribaldi fa vedeva il trend chiaro che partiamo da una situazione che deve essere assolutamente potenziata
E dal punto di vista sia delle scelte che dell'organizzazione
è vero che nell'ultimo tempo negli ultimi anni si è è aumentata questa presa in carico nell'ambito dei scientifico e domiciliare è anche vero che questi flussi e non testimoniano
I dati relativi alla presa in carico delle unità di cure palliative
Mentre nemmeno di di tipo pediatrico non prendono in considerazione perché non considerati tutti le cure domiciliari fatte svolte attraverso sei avviso dall'ossigeno terapia domiciliale nutrizione artificiale l'Aventino terapia
Alle forme criteri assistenza ad alcune forme prestazionali quindi sono dati che non danno l'effettiva dimensione di come questo tipo di problema deve essere affrontato
E poi sicuramente il che Smith degli assistiti
Di questi presa in carico come vedete testimonia una gestione a casa solo di problemi semplici non è affrontata la medicina la complessità il colore più scuro
Testimonia quante sono le assistenze domiciliari ad alto livello di complessità come vedete sono effettivamente una minoranza quindi non c'è ancora la capacità del sistema di affrontare la complessità a casa
Lo vediamo anche rispetto alla percentuale delle patologie prevalenti motivi di presa in carico dei malati in ambito domiciliare
E ancor di più lo vediamo nella documentazione dei flussi
Nell'ambito delle cure palliative sono molto sviluppate le cure palliative
Nel Paese ma sono soprattutto sviluppate a livello residenziale ancora molto disomogenea lo sviluppo di cure palliative specialistiche nell'ambito del livello specifico distinto dall'assistenza domiciliare integrata che l'unità di cure palliative domiciliari
Lo vediamo indirettamente dai dati che possono essere isolati a livello di luogo di decesso come vedete muoiono muoiono ancora tante persone in ospedale
C'è l'ospedale viene scelto come luogo del morire e lo vediamo anche da queste mappe che sono state sviluppate nel lavoro che è in corso insieme ad Age.Na.S. rispetto all'applicazione la legge centosei all'articolo trentacinque comma due bis in particolare che impegnerà le regioni a sviluppare ad accelerare il piano
Di rilancio delle cure palliative specialistica domicilio queste sono mappe distribuite
Per tutte le province italiane come vedete sono poche le Province che mantengono sempre il bianco cioè quelle che hanno una rete di cure palliative in grado di intercettare questo bisogno e gestirlo al di fuori dell'ospedale
E e quindi da questo punto di vista c'è un grosso lavoro
Ancora da sviluppare soprattutto nell'ambito della continuità delle cure come dicevo prima laddove queste si sviluppano
Perché l'evento acuto intercorrente oggi nasce in ospedale l'ospedale va presidiato e allora e allora cambiamo il passo è già stato premesso
C'è stato sottolineato da chi mi ha preceduto
Si tratta di sviluppare la continuità assistenziale si tratta di sviluppare la cooperazione l'integrazione si tratta di effettivamente mettere in atto nuove modalità non solo di allocazione delle risorse ma di risposta attraverso un piani organizzativi aziendali che si modificano in funzione di che cosa si modificano
In funzione della organizzazione del percorso cioè bisogna darle corpo Cantet a quello che è scritto nell'articolo ventuno dei LEA e poi recepito dai documenti che sono stati richiamati da Donata Bellentani
Organizzare per percorso di cura significa sviluppare ora filiera di interdipendenze che un qualcosa di più dell'integrazione
Che sul piano narrativo spesso poi non trova dei meccanismi operativi significa presidiare l'ospedale gestire la continuità delle cure comprendendo questa nuova importante opportunità che ci viene data
Dalle risorse l'infermiere di famiglia di comunità
E come nave la continuità delle cure l'aveva geriatrica riabilitativa con la rete di cure palliative il tutto dentro una percorso una forte digitalizzazione che significa nel campo delle cure domiciliari in me
Le tele consulenze medico sanitarie sull'Équipe che si trova a casa può interagire Coletti ospedaliera in tempi e modalità concordate per risolvere i problemi che si manifestano diventano intercorrenti
E che possono essere gestiti a caso senza portare la persona
In ospedale o più generalmente
Sistemi tele assistenza che consentono di svolgerle quelle funzioni anche di tipo preventivo rispetto allo sviluppo
Di complicanze che poi si possono manifestare e che devono essere precocemente identificate
Allora in questo caso diventa per le cure palliative completare puntare ad a casa latteria termine tutto quello che è previsto dalla legge centosei che è una legge importantissima fa la differenza sicuramente
Rispetto all'impegno
Per le Regioni di darle il progressivo ed effettivo sviluppo nell'arco del prossimo triennio
Delle strutture di cure palliative ospedaliere domiciliare ritiro esistenziali hospice significa impiegare da subito le risorse importanti che sono state messe in gioco come diceva
Il ministro poi richiedono riforme ecco qui bisogna dei inquadrato in questa sceglieva di continuità delle cure le infermiere di famiglia di comunità e mettere assumere e mettere in organico in dotazione organico le risorse che sono risorse
Che sono state che sono stabili nel tempo e che hanno e che sono le risorse dedicate allarmati perché in questo ultimo anno
Sono state date alle regioni delle risorse che consentono di sviluppato in questo tipo di modello darle concretezza alle cure domiciliari degli che ci sono stati prima riassunti dalla dottoressa Bellentani sia nell'ATI sia nelle cure palliative che come dicevamo distinte dalla di
Ma darle concretezza affacciandoci alla medicina della complessità quindi a un'altezza che in grado di gestire la complessità gli ultimi lavori
Che sono nato cercando letteratura dimostravano come
La la la interventi complessi a casa individualizzati riducono il rischio di istituzionalizzazione incrementano la qualità di vita riducono le ospedalizzazioni
E le visite domiciliari costituiscono un elemento protettivo anche rispetto alla mortalità sembra di vedere quella importante dato di letteratura che circa quindici anni fa è stato pubblicato da Tem dovessimo dimostrava alcun doppio cieco è che le cure
Palliative domiciliari erano in grado non solo di dare maggiore qualità di vita ma di allungare la vita
E quindi come
Completando il percorso del sistema di cuore domiciliare che guardate bene è stato avviato con un primo documento ufficiale
Io giaceva in questa comma in Commissione di ospedalizzazione a domicilio del due mila e due
Poi perfezionato nel documento della Commissione nazionale lei ha del due mila e sei
E di nuovo diciamo aggiornato nel giugno del due mila e quindici con la Conferenza di consenso di Firenze bene qui sono state individuate delle precise coordinate per il miglioramento delle cure domiciliare
Hanno
Come elemento fondamentale l'introduzione della valutazione del di multidimensionale Marco strumenti di terza generazione non una valutazione multidimensionale
Che fotografa amministrativamente in modo statico il bisogno in quel momento in cui lo vado misurare ma un qualcosa che serve a
Gestirà il percorso di cura per l'alto tutti gli studi dimostrano come
L'utilizzo della valutazione multidimensionale con strumenti indici sintetici tra questo l'indice di fragilità e correlata in modo lineare all'impiego delle risorse la necessità di risorse concretamente ecco noi partirei da questa esperienza da questo pilota che è stato fatto in ATS Brianza che è andato
Su un milione
Rotti gli abitanti a misurato e quelle che potevano essere i percorsi assistenziali standardizzabile i
Distinguendo però questo dalla gestione del paziente complesse e quindi la necessità di introdurre una maggiore attenzione alla gestione del paziente complesso oggi una minoranza stiamo parlando dei circa il dieci per cento dei percorsi di Adi in questa realtà che è stata esaminata in modo analitico
E quindi dà possibilità di disegnare una di complessa post-acuta e un'Ati complesse evolutiva colonica questo per essere concreto e dalle gambe all'idea
Di un'area che si qualifica ai tiri un servizio di cure specialistico domiciliare di cure palliative che si qualificano in bisogno i in relazione un bisogno che è cambiato e come tale c'è una cambiale l'organizzazione che se ne fa carico
Quali cos'è questa di complessa post-acuta
E un'attività rivolta a quei pazienti con particolare suscettibilità complicanze specialmente in presenza di comorbidità
Che li espone al rischio di ricoveri ripetuti in ospedale e i e in strutture territoriali i specialistiche e richiede oltre a cure intense e continue
Anche il monitoraggio attento e frequente qui sono indicate alcune di tipologie di queste prestazioni ma il principio e proprio la capacità di gestire il malato
Le comorbidità di questo malato e i bisogni che questa condizione concretamente
Rendono
Manifesti
Quindi supporto intenso anche il caregiver anche alla famiglia una famiglia che sempre più le personali alla famiglia che va supportata e anche magari una visione unitario rispetto alla presa in carico all'insieme delle provvidenze economiche
Perché sono previste dalla normativa alcuni esempi l'ictus in Italia
Settanta mila a un anno dall'evento hanno deciso hanno disabilità elevata
Frattura del femore
Il
Una percentuale significativa di pazienti hanno una visibilità permanente dopo l'ospedalizzazione
Gli avete complicato
Abbiamo una situazione e
Sì venticinque per cento
Di pazienti che sviluppa ulcere del piede se andate a vedere
La la descrizione della slide precedente la quale andavamo far vedere le maggiori prestazione il quaranta per cento di prestazioni già oggi di cure domiciliari riguardano lesioni da professione e anche lesioni
Periferiche lesioni vascolari lesioni di ambiente
Quindi
La necessità di sviluppare cure per Complessi è data anche dà i numeri perché se non affrontiamo questi problemi questi problemi vengono affrontati in altri luoghi come la di complessa si gestisce con gli infermieri ma si gestisce anche con i terapisti della riabilitazione non è possibile gestire nati complessa
Se non si hanno queste due componenti fondamentali oltre ovviamente al medico Dini vicina generale coinvolto ma poiché va chissà l'intervento che segue su come coinvolgeva il medico dice in generale in questo tipo di approccio
Questa AT post-acuta distinta dall'Amati complessa evolutiva cronica
Che l'aspetto evolutivo di questi quadri comporta un gradiente di complessità crescente questo gradiente di complessità crescente va accompagnato gestito fino alla fase di esteri c'è quindi c'è un lungo periodo che precede la presa in carico della condizione di terminali Thai questo periodo va gestito va accompagna quindi se vogliamo
Le parole chiave per il cambiamento
Sono qui riassunte
La parola fondamentale la provenienza e la prossimità di chi deve prendere in carico questo bisogno
In tutti i luoghi in quei in nei quali questo bisogno viene manifestato ospedale comunque compreso
Insisto su questo aspetto perché laddove le reti
Ci sono organizzate con un coinvolgimento strutturale quindi con dell'équipe di di carte dentro gli ospedali si sono visti i risultati in termini di un altro campione suo labile che è quello le persone dove vanno a morire
Sono tutte condizioni gestibili a casa a condizione che ci sia come diceva anche prima il ministro una organizzazione in grado di intercettare questi problemi sulle ventiquattro ore quindi un'organizzazione che diventa sistema cure domiciliari come sistema dove infermiere di famiglia medico di famiglia cure domiciliari di base cure domiciliari specialistiche cure domiciliari palliative diventano un sistema
Che va organizzato non dimenticando l'importanza della formazione sulle cure palliative il problema è stato affrontato è stata istituita la Scuola di specializzazione medicine e cure palliative stiamo attuando questa forma questa riforma con la modifica degli ordinamenti didattici anche l'aggiornamento delle venti formative accademiche forse bisognerà approcciarsi su questa tematica anche sulla fragilità non palliativa e quindi creare le condizioni perché al sistema professionale non sono Medicina e Chirurgia ma anche infermieristica
Le altre lauree
Psicologia servizio sociale abbiano questo tipo di insegnamento cioè la capacità degni futuri medici dei futuri professionisti la salute infermiere
Fisioterapisti tutte le persone professionisti coinvolti di essere in grado di misurata e prendeva in carico valutato il bisogno gestire questo bisogno di accompagnarlo verso percorsi e che mettano al centro la casa come luogo privilegiato delle cure
Concludendo
La forza delle cure domiciliari significa distinguere bene la fase del monitoraggio dalla fase della presa in carico alla fase dei percorsi di cure palliative
Significa promuovere rendendola agibile attraverso sistemi informativi che siano in grado di gestire questo tipo di informazioni in tempo reale la Tecnosistemi sta nelle declinazioni che prima ho accennato
Sviluppare la formazione sia accademica che professionale perché ogni cambiamento organizzativo deve anche essere accompagnato da un profondo percorso di aggiornamento e di formazione
Ma poi soprattutto fare in modo che i direttori generali delle aziende sanitarie territoriali che hanno queste
Competenze sviluppino piani organizzativi e quindi piani organizzativi aziendali coerenti con questi nuovi bisogni
Rinnovando il rigenerando la organizzazione in funzione della presa in carico della comicità complessa e avanzata grazie
Grazie
Varazze annata mandasse ora lei ha parlato il quattordici il quaranta per cento dei pazienti in assistenza domiciliare
Hanno lesioni da pressioni ha detto così
E qual è la distribuzione degli altri pazienti dell'AGEA che Casirate allorché patologie altrove le altre patologie sono soprattutto gli esiti
Di fratture di femore
Protesi d'anca e protesi di ginocchio per quanto riguarda la riabilitazione per quanto riguarda l'assistenza infermieristica la presa in carico per il monitoraggio delle condizioni di salute quindi la sorveglianza sulla assunzione della della terapia e poi una percentuale minore che è proprio quella che vogliamo promuovere proprio quella della gestione del paziente fragile comodino che avrà bisogno di supporti
Che sono supporti legati al piani di cura che con coinvolgono percorsi legati alla nutrizione al supporti ventilatori e quant'altro diciamo queste sono le condizioni principali grazie a lei
Allora chiamò Pierangela rara Clipper esitante Herrera sezione zero trattino CTS ci spiega che cosa significa la sezione zero
Grazie a Margherita realtà
E la sezione o perché alle sezioni completato tecnico-sanitario del ministero da un po'di anni e diviso in sei infezioni che prendono il
Come nomenclatore il le lettere dell'alfabeto quindi la sezione o è quella che si interessa del monitoraggio della legge trentotto sulle cure palliative la terapia del dolore
E io sono stato presidente fino fino ad ora perché ho finito il mio mandato lascia il passo poi ha tagliato la commissione che verrà
Allora con me medico di famiglia anche la può apportare una testimonianza importante
Sì io raccolgono critico quello che il ministro con cui il ministro ha esordito questa mattina dicendo che è una delle sfide dopo il colibrì è senz'altro quello del sistema s veramente nostro secolo deve essere il secolo del sistema ho cercato di identificare quelli che sono in massa a quelli che sono le cioè i punti salienti per fare quel questo salto di di qualità
La prima è questo un po'la scaletta potrebbe essere laguna agli positiva riassuntiva che però cercherò di spinta spiegare successivamente la prima e l'anzianità di iniziativa
Ho usato apposta il termine sanità e non quello di medicina di iniziativa perché la salute delle persone e molto di più che una somma di malattie
E e siccome c'è un bisogno rilevato relazioni che armi hanno preceduto hanno dimostrato come il prendersi cura sia importante ecco per mettere a sistema questo percorso di cura inserire le cure a casa le cure domiciliari nel sistema bisogna partire dalla identificazione della popolazione targhe cioè bisogna fare uscire dal sommerso i pazienti cronici con molti morbilità quei frase di Colico limitata attesa di vita
Un secondo importante punto e che non serve nulla identificare questa popolazione queste persone se poi non lo si inizia un percorso unico con una pianificazione anticipata delle cure
Con che passi da un un l'utilizzo di strumenti che spesso sono inadeguati per meno finalizzata al prendersi cura ad una valutazione multidimensionale con criteri validati quindi che sia coerente con il finalista del percorso uniforme informatizzata
Finalizzata a quello che noi auspichiamo tutti esserci un il piano di assistenza individuale
Il terzo punto è un percorso integrato e interconnesso e quindi dalla compilazione di schede domiciliari cartacee
Allora dissi che digitalizzazione nativa cioè vuol dire che è un dato che nasce digitalizzato non può essere trasformato in carta e poi di nuovo essere imputato
Ad un sistema e questo è la premessa importante per un piano nazionale esiti delle cure domiciliari che riteniamo essere tutti molto importante come ultima slide da medico di famiglia non posso
Che farla sulla grande incompiuta che era medicina generale
Passo con questa slide molto didattica ma mi serve per esplicitare bene come nella traiettoria delle singole persone che si avvicinano al fine vita esiste una fase performante in cui la la maggioranza delle persone vestite bene con problemi clinici anche a lungo termine sono il grande mondo della cronicità che chiaramente può permettere una vita regolare importante poi esiste una prima transizione e cioè quando queste malattie croniche avanzano si fanno progressive Milano arriva la disabilità arrivano i deficit e allora incentivare nel progressivo deterioramento delle condizioni di salute questo è il mondo della fragilità appena descritto in maniera eccellente da tutto Scaccabarozzi
Fino a quando arriva una seconda transizione quando cioè questa queste malattie progressive Sirignano una limitata attesa di vita cioè si arriva a varcare
Confine che a presuppone che il tempo sia acquattato sia limitato un anno un anno e mezzo due però ci sono delle cose da fare in quel periodo che sono molto diverse dal periodo precedente e allora per prima della prima transizione la direzione generale della programmazione sanitaria questo ambizioso con Progetto NIRAST accennato anche il ministro in apertura
Quindi passare da una logica dissi chi lo sa analogica progressivo Lucia è un progetto all'interno del pongo due che e da alle presuppone un modello predittivo
Basato sul fabbisogno di la salute della popolazione italiana e che si basa sulla misura del valore questo va bene per tutto quel mondo che legato alle malattie alla Poli patologia ma in cui prima della prima transizione si vive tutto sommato in maniera discreta
Esiste poi invece un mondo della fragilità che un mondo diverso fatto di un qualche cosa che in cui le malattie non possono più da sole spiegare
Nelle risorse impiegate mi la cura che si deve ci si deve prendere questo è un slide che dimostra come la stratificazione di un'agenzia per il sistema sanitario inglese
E dice c'è una zona verde in cui noi vorremmo essere tutti vivere tutti in quella zona novantaquattro per cento
Dove esiste una morbosi morbilità i due tre e quattro patologie ma tutto sommato una Frosio il tam media un lieve
Esistono poi invece quelle zone rosso arancione gialle che sono complessivamente sei per cento in cui esistano delle persone molto molti morbide anche se poco fragili oppure poco Morganti morbide ma molto fragili o addirittura l'uno punto cinque per cento molto fragile molto molti morbide che necessitano di una marcia diversa
Il rapporto tra comorbidità e fragilità è stato venne diciamo studiato da questo lavoro
è stato fatto nell'ambito la seduta della medicina generale nell'ambito delle cure primarie dove si vede che anche per diciamo sono scorre Robur sono due indicatori che misurano in un qualche modo la Como bizzarra fragilità questi individui relativamente poco con morbidi nei non comorbidità uno su cinque fragile per converso non è gravemente con morbidi
Quasi metà non è fragile quindi bisogna aprire che cosa a c'è bisogno del nel sistema c'è bisogno di identificare la popolazione target quindi i fragili
Per prevenire o ritardare perché questa è una cosa molto importante cioè quegli eventi critici che erano avvengono tra la prima e la seconda transizione potrebbero essere intercettati e intercettando i presenti poteva essere ritardati se non evitati
Notificare secondo uno score di fragilità e valutare i bisogni per assegnare a dei setting specifici
E qui mi permetto di far di dimostrare una un indicatore che abbiamo elaborato nell'ambito della Società italiana di medicina generale ma validato con Karolinska Institutet khomeinista degli studi di Brescia con Italia longeva nessun superiore di sanità
Che e Pamir mira a identificare le persone fragili come proxy di un numero di deficit ci sono dei deficit che determinano le fragilità la presenza di dieci deficit su trenta da uno scorti zero trentatré questo mi permette di suddividere la popolazione assistita questa è la mia popolazione assiste come medico di famiglia che ha mille seicento assistiti gli ultra sessantenni che sono seicentosettantadue in Ferrarin fragilità trecento fragili in cui vedete questi puntini corrispondono dei nomi e cognomi ma è c'è una fragilità lieve una presero moderate una grave se medicina diciamo associata a questa emergente costruito negli anni siamo undici medici adesso siamo diventati quindici ma su una popolazione di assistiti di circa diciassette mila assistiti
Trentaquattro per cento risultano essere fragili
Ma ci sono delle cose interessanti perché medico il medico non hanno tutti le sto sul numero di pazienti fragili c'è il medico che ne ha settantasette quello che mi ha duecentonovanta
C'è un'alta fragilità che sono duecentoquarantasei assistiti ma soprattutto c'è un bacino di fragilità lieve
Su cui bisogna assolutamente agire in maniera proattiva perché questi mille cento persone possono andare incontro incidenti critici andare in pronto soccorso finire negli ospedali abbiamo visto frattura di femore che è devastante
E chiaramente oltre a consumare risorse peggiora la loro qualità di vita poi c'è una seconda transizione questa seconda transizione e il valico
Che una persona passa quando la sua lì in attesa di vita diventa limitata sono i bisogni di cure palliative e di approccio palliativo
Questa è una grande quantità di persone abbiamo stimato all'interno della sezione
Con gli e Sperti che questi possano essere circa mille mille cento ogni cento mila abitanti
Questo vuol dire che sono veramente una grande esercito di persone in una Lombardia presente con con dieci milioni di abitanti son centocinquanta mila per pressappoco
E queste persone possono trovare in risposta ai loro bisogni quando il malato poco compresso la famiglia collaborante la situazione stabile
Devono trovarla nell'ambito delle cure primarie quando invece e sono trecentocinquanta cinquecento ogni cento mila abitanti la famiglia diventa compresso le problematiche si acquisiscono allora deve dare una risponde per trovare risposta nella Rete di cure palliative
Ecco allora pensando a queste tre approcci la fragilità richiede al sistema come elemento successivo all'identificazione
Una valutazione multidimensionale dei bisogni perché non sono solo clinici il bisogno di queste persone
La questa è la premessa per predisporre un piano di assistenza ma soprattutto per gestire in maniera interconnessa in un percorso unico uniformi integrato e interconnesso il malato
Fino a definire anche degli strumenti di misurazione del percorso
E qui diciamo che la Nassar Ray a livello nazionale ci fa vedere come siamo messi con la valutazione multidimensionale stiamo parlando
Di valutazione multidimensionale dei delle persone che vengono prese in carico da dall'Ama di come il primo come primo evento critico sono strumenti quasi sempre cartacei
Quasi sempre sono compilati solo al tempo zero per giustificare spesso dal punto di vista dal punto di vista amministrativo la presa in carico né nel settimi quella specifici
Del tutto inefficace a stendere un piano di cura e di assistenza ma soprattutto del tutto inefficace rilevare indicatori sintetici
Di performances che possono essere la base poi per un piano nazionale i siti delle cure domiciliari snellire dell'intelligenza artificiale del machine learning noi stiamo ancora andando con i fogli di carta compilando quattro fogli di carta che poi nessuno legge
Qual è il Tel la soluzione certo abbiamo un fascicolo sanitario elettronico che questa mano sulla e della dottoressa Bartiromo che ha mostrato Italia non gemme sono attivi nel fascicolo sanitari le Tronci cinquantasette milioni di fascicoli
Peccato che questi fascicoli non siano diventati e questa è la mappatura delle regioni e le caselle Verdi dimostrano come siano pochissimi quelle che sono utilizzati sono fruibili
E poi il fascicolo sanitario elettronico ha una funzione che è legata soprattutto alla condivisione di informazioni salienti per esempio l'identificazione di un paziente con bisogni di cure palliative potrebbe essere opportuno che nel fascicolo sanitario elettronico
Vengano condivise le informazioni con il pronto soccorso convincono continuità assistenziale con i reparti ma senz'altro non è lo strumento di gestione lo strumento di gestione invece deve essere una piattaforma
Io qui ho portato per gentile concessione del dottor Scaccabarozzi alla piattaforma di fra web del lesse siti di lecco perché diciamo M rappresenta la forma forse più avanzata dove dalla presenza di tavolette e di smartphone a livello di assistenza domiciliare
Dove tutto interconnesso dove ci sono dentro lì applicativi per la Tecnosistemi sa che abbiamo detto declinata nei telemonitoraggio mettere consunto nella televisiva
Ecco può rappresentare veramente una fonte ricchissimo di informazioni oltre al fatto di ottimizzare quella che è l'assistenza che cosa e possibile fare poi è auspicabile
Questo è uno studio pilota che è stato fatto dal ministero stato commissionato al Ministero della Salute e posizionato nella insensibile coma per evidenti motivi di organi l'organizzazione in cui spesso questa la ricerca con gruppi intervento gruppo di controllo ma prendiamo il Gruppo d'intervento in cui l'intervento dei medici di medicina generale di infermiere di comunità
Attraverso una valutazione multidimensionale di triage permettono di assegnare ai settimo specifici quindi ricovero
A di cure palliative
Avete specialistica i soggetti che ne hanno bisogno quindi ma soprattutto permette di identificare quella grande quantità di popolazioni quelle persone che non hanno necessità di al momento distesi specifici
Ma che attraverso il telemonitoraggio anche speranze mente possono fare la differenza quando si fanno gli interventi attivi quindi del nome sui treni assessore nutrizionale la revisione dalla polizia la TIA
E il rilievo di deficit visivi uditivi questo è un qualcosa di confermato già da tempo
Questo è un lavoro di Maria Chiara corti del Veneto che è stato pubblicato dove si dimostra come anche un minimo intervento
Attraverso la stratificazione qui abbiamo il padre
Della CGT e quindi della stratificazione delle persone e dalla popolazione per l'assorbimento di risorse se devo prendere l'attrice di questa di questa piramide quella che diciamo assorbe più risorse ma che anche la più fragile
E e in particolare gli scompensi cardiaci
Questi dimostra con un semplice intervento di medici di medicina generale con infermieri manager del distretto portano di risultati strabilianti come una riduzione del trentanove per cento delle ospedalizzazioni
E del trentatré per cento degli accessi in pronto soccorso
Termino
Con una riflessione su questa grande incompiuta
Se questo S del servizio sanitario nazionale dovesse diventare il sistema sanitario nazionale io penso che occorrono veramente o delle sfide che il minimo come ministro accennato
La medicina generale oggi e fuori dal sistema
Al più è aggiunta
Non è inserita in modo organico nella filiera dei servizi
A una integrazione si parla di integrazione addio assistenza domiciliare integrata integrazione ospedale-territorio integrazione medico di medicina generale medico specialista ma un'integrazione senza una interconnessione è un'integrazione incinta
è un qualche cosa che non può
Produrre Setti
Per le cure domiciliari sono ancora in essere modalità obsolete di risposta al bisogno pensiamo questa che viene chiamata assistenza domiciliare programmata
Però dobbiamo dire che dall'altra parte o si dà qualche cosa di meglio oppure in alcune zone disagiate del nostro territorio rimane ancora l'unica alternativa all'abbandono e all'assenza per l'assenza totale di servizi strutturati e infine l'organizzazione attuale della medicina generale impedisce qualsiasi approccio proattivo
Cioè abbiamo parlato di sanità di iniziativa ma le norme incremento del volume di lavoro che generato dalla nuova domanda di salute e di assistenza
Non permette questa questa proattività quindi io penso che tra le sfide
Del mettere a sistema
Le cure domiciliari c'è anche la sfida di una riforma delle medicina generale ed in S che si perché si è inserita nel sistema perché altrimenti tutto quello che abbiamo compiuto visto in questa in queste relazioni che mi hanno preceduto questa decisione se non viene realizzata rimane veramente qualche cosa di se mi permette una battuta Margherita è stata a assegnata Thomas Edison persona illuminata
Dice al guida Hotels Kushan
Il al cinese Shan cioè se non andiamo e che la visione che si trasforma in una realtà rimane un miraggio un miraggio che soprattutto farà pagare i conti alle nostre popolazioni più fragili
Una medicina generale Sante convenzionata oppure
Dipendente non ha importanza questa importanza quello che deve quello che si fa la medicina generale quello che deve fare quello che sistema deve fare interconnesso con il sistema poi dopo è un altro è un di cui il dipendenza RAI il contratto non è il problema il contratto il problema
Ci quello che
Deve fare e dimostrare di poter fare va bene grazie a Sarzana
Direttore generale chiede Agenzia Genna Domenico mantovana
Buongiorno tanto che ci vediamo noi giorno
Sempre se Sante lontana dai giornalisti sereno noi sempre vero San tre non è cambiato niente fra sempre uguale sempre a scapito del Sanna fatti siamo lontani
Allora direttore
Lei ci può fare punto questa ha detto il ministro cadere bene fatto
Il quadro sola situazione ed evita dell'assistenza domiciliare agli over sessantacinque particolarismi dove l'Italia attualmente non è messa molto bene
Gioco delle diapositive
Mi fate vedere come
Allora
Ecco che cercano le diapositive
Faccio un po'spiego il mio intervento che ho l'intervento un po'
Fuori apparentemente fuori dalle righe
Però in questo momento molto
Contestuale
Allora
Il ministro
Vi ha spiegato ha detto che
In questo momento
C'è un bisogno di riforme perché il problema delle risorse
In parte momentaneamente risolto cioè la politica dopo quindici anni finalmente al deciso che grazie la politica dopo quindici anni ha finalmente deciso ha capito una
Che la sanità deve rientrare nell'agenda non può essere abbandonata come è stata abbandonata negli ultimi quindici anni quindi al avrei cominciato a rifinanziare la dal lo ha detto il ministro
Sei miliardi nel due mila ventuno
Due altri due nel due mila ventidue altri quattro altri sei eccetera diciamo che la sanità italiana sia un po'vendicata e rispetto ai trentaquattro miliardi che le sono state tolte negli ultimi dodici anni in due tre anni si è
Rifatta in qualche modo
Abbiamo recuperato un po'di finanzia mente perduti
Accanto i finanziamenti ci vogliono le idee
Ci vuole un modello di programmazione lo ha detto l'ultimo intervento ha detto se se non hai realizzazione le tue idee diventano allucinazioni quindi il modello organizzativo
Chiaro nel Paese ci deve pensare
E credo che il ministro lo abbia molto ben delineato e che il piano nazionale di resilienza sia molto coerente con quanto ha detto che sviluppa sto
Spiegato il ministro cioè
Noi abbiamo il più basso numero di posti letto d'Europa la Germania a otto posti letto per mille una Francia ne ha sei
Noi ne abbiamo tra per acuti zero sette per post-acuti siamo più o meno a livello della Spagna con la differenza che la Spagna ai posti letto non li ha mai avuti
Noi avevamo il ramo tagliati ci siamo autori limitati nell'organizzazione dei posti letto nel frattempo non abbiamo mai organizzato un'assistenza domiciliare oggi l'assistenza domiciliare l'assistenza territoriale la stiamo organizzando ha spiegato bene il ministro
La casa come primo luogo di cura dobbiamo fare in modo di organizzare le cure
Per le cure sanitarie socio sanitarie
Nella casa del paziente
Dovevo portarle a casa del paziente in questo un grande investimento un grande aiuto perché poi le riforme tutte le riforme anche le imprese
Anche nel privato quando un'azienda in crisi
Ha bisogno di essere rilanciata ha bisogno di finanziamenti a bisogni e quindi questa questo Pnr una grande occasione in iniezione di liquidità che ci permetterà di fare un passo in avanti importante nel nostro nella riforma del nostro modello
Sanitario temi case di comunità
Telemedicina
Tele assistenza stelle monitoraggio telemonitoraggio della cronicità
Interdisciplinarietà
Cioè oggi
A livello territoriale
I medici di medicina generale che sono una figura da cui non si può prescindere
Assolutamente devono essere valorizzati ma devono imparare a lavorare con i nuovi
Figure professionali l'infermiere di famiglia
Deve imparare lavorare con i tecnici della riabilitazione quindi il prodotto salute
Del territorio è il risultato dell'interazione tra più professionisti quindi noi il nuovo modello organizzativo vuole
Trasformare il medico di medicina generale solitario
Che lavora da solo che lavora in periferia che lavora con il telefono che squilla che lavora info immondi nei momenti Precorvi d'con mille sale di aspetto piene e di vecchiotti che stavano aspettando di essere visitato il rifarsi al rinnovo della ricetta
Vogliamo un medico di medicina generale diverso
Perché sia diverso deve cambiare anch'esso deve cambiare che lui il nuovo il metodo di lavoro è ovvio che uno degli aspetti fondamentali che sicuramente la riforma dei mezzi medicina generale
E indipendentemente dal fatto che uno sia dipendente convenzionato accreditato quello che è fondamentale che il medico medicina generale
Accetti si adegui ai modelli organizzativi che sono stabiliti dallo Stato e dalle regioni poi anch'io penso che poco importa se uno sia convenzionato accreditato dipendente incerto che l'attuale aziende non aiuta è vecchio di trent'anni e sicuramente non è adeguato
A a far fare questo salto di qualità in merito al nuovo medico di medicina generale
Quindi
Si aspettano alcune piccole o grandi riforme che permetteranno a questa riforma grande del territorio di prendere di prendere
Di essere operativa
è stato chiesto sul sul personale
Allora credo che sia importante se da una parte il ministro è quasi riuscito a superare il tetto di spesa del personale
E avere avuto per quindici anni un tetto di spesa del personale ha fatto sì che sostanzialmente la programmazione del personale e anche della formazione del personale
Era subordinata sostanzialmente al turnover cioè non si è fatta programmazione per quindici anni e i risultati li vediamo adesso si sono allargate le maglie si sono assunti e si è assunto tutto l'assumibile
Risultato è che abbiamo portato via infermiere la l'RSA i medici non li troviamo perché abbiamo sbagliato programmazione per quindici anni quindi l'altra roba importante a vere un meccanismo centrale e su questo stiamo lì ci stiamo lavorando AgeNaS e
Ministero della Salute programmazione lo ha detto il direttore urbane prima per mettere in piedi un meccanismo di programmazione scientifico dei professionisti
Che deve però avere anche come conseguenza anche da parte dell'università capacità formativa oggi infermieri formati dall'Università son diciassette Milano e dobbiamo arrivare formarne ventidue ventitré mila all'anno per poter sostenere i numeri dei nuovi infermieri ma noi quando parliamo di programmazione dobbiamo anche pensare non solo al pubblico ma anche al privato accreditato e poi c'è l'arrivo
Anche al privato puro
C'è questa è la programmazione che dovevamo fare in un paese altrimenti succede quello che sta succedendo per l'RSA che i e che infermieri e quindi stiamo anche lì sostanzialmente creando un danno al al sistema
Allora rinviamo al tema
Di oggi dell'Ati Dell'Arti delle cure palliative
Che
Come è stato spiegato molto bene da la anche in maniera lei aveva un anno
Molto dottoressa Bellentani e molto
Con penetrata nel suo Rolo e una cioè recedere che lavora con grande con grande passione e no e quindi vede un come grande successo al fatto che ci è stata fatta una modifica cinquecentodue e cinquecentodiciassette
è stato permesso di creare anche la possibilità che le cure domiciliari possano essere date in accreditamento con tutta una serie di
Però io
Io in questo momento faccio il direttore viaggiano esagera di mestiere supporto alle Regioni nei modelli organizzativi valuta i modelli organizzativi perché i modelli organizzativi
Come i farmaci vanno sperimentati vanno verificati vanno monitorati per capire qual è il migliore modello organizzativo e oggi ci troviamo di fronte a questo
Documento che
Passato sotto silenzio Marche un macigno e cioè in una relazione del ventuno di
Marzo
L'Autorità garante della concorrenza scrive al Presidente del Consiglio dei ministri e dice
All'interno di una reazione molto più corposa ma relativamente alla sanità dice
Caro Presidente del Consiglio prendi delle iniziative perché
In riferimento al servizio sanitario
L'autorità segnala l'opportunità di annotare iniziative in grado di aumentare l'offerta di servizi sanitari e la loro efficienza eliminando gli ostacoli che limitano l'accesso dei privati all'esercizio di attività sanitarie non convenzionate
Attua con il sistema sanitario altamente vincolate dalla verifica del fabbisogno regionale del servizio
Riformando il sistema dell'accreditamento
Cioè noi
Ad agosto allarghiamo l'accreditamento ladri e tre mesi prima l'auto la l'autorità della del vigilanza scrive serve consenso guardi aderire riformare il sistema del credito
Prevedendo periodiche selezioni regionali ed adeguatamente pubblicizzate cioè
Si facciano legare vuol dire
E garantendo un'informazione piena sull'Appia sulla per forma delle strutture sanitarie pubbliche e private per consentire alla domanda di una scelta consapevole tra l'istituzione disponibili e promuovere dunque la loro efficienza
Ma perché
E questo è un disegno di legge che è stato presentato in Consiglio dei ministri e che introduce questi concetti poi dover fare tutto l'iter parlamentare cit
Però perché
Il
L'Autorità garante della concorrenza arriva a fare queste affermazioni allora questo è il
Riferimento
Normativa in materia di accreditamento immagino dottoressa ben tranne conosca molto bene e quindi siamo partiti
Dal cinquecentodue che disciplina i rapporti con la relazione le prestazioni assistenziali e definisce i requisiti minimi per l'esercizio delle attività sanitarie il superamento delle vecchie convenzioni
E si parla di un modalità di pagamento di prestazioni sull'adozione di un sistema di verifica e revisione della qualità
Poi arriviamo alla legge
Alta il Piano sanitario nazionale novantaquattro novantasei prima dove si vendono definire i principi e i criteri di finanziamento e di accreditamento delle istituzioni
Il passaggio del nuovo modello di finanziamento basato sulle tariffe mentre introdurre anche all'interno del suo sanità dei meccanismi di concorrenza tra i vari erogatori tale da consentire un miglioramento del livello di efficienza complessivo
La legge sette ventiquattro pagamento a tariffa di acquisto approntamento tra i introduce l'accreditamento transitorio e poi il cinquecentoquarantanove la contrattazione tra strutture pubbliche e privati
E di un piano annuale preventivo di che stabilisca quantità presunte tipologie di prestazioni sanitarie anche ai fini del rione centro Duce un concetto di pianificazione
D.P.R. che conosciamo tutti quattordici Ismail al novantasette che stabilisce i requisiti strutturali organizzativi per le strutture le varie strutture non sto qui a e duecentoventinove anche questo conoscerete molto bene introduce l'autorizzazione alla realizzazione l'autorizzazione all'esercizio l'accreditamento istituzionale e gli accordi contrattuali autorizzazione alla realizzazione
Che prevede sulla base del fabbisogno complessivo di assistenza e della loro localizzazione alla struttura ricordiamo che il Garante che
L'Autorità ha chiesto si prescinda dalla programmazione
Nella finanziaria del due mila ventisei sì stabilisce che
Passaggio dall'accreditamento all'accreditamento istituzionale definitivo delle strutture sanitarie e sociosanitarie per i le il privato ospedaliero dal primo gennaio del due mila undici
E curda al trentuno ottobre due mila quattordici per tutte le altre strutture sanitarie e socio sanitari cioè ci abbiamo messo vent'anni
Venti anni per arrivare all'accreditamento di fin
Bene
E necessità di un provvedimento regionale di determinazione del fabbisogno per la concessione di nuovi accreditamenti di Dini vuoi inserire nuove gente nuova devi fare una programmazione questi sono i principali riferimenti normativi di cui faceva riferimento a un accordo Stato-Regioni le otto criteri di qualità a cui si aggiungono poi ventotto requisiti cento cioè un bellissimo mondo
Delle favole
Introduciamo
Questo
Bellissimo meccanismo che lottano che l'organismo tecnicamente gravitante dovrebbe nessun soggetto tecnico terzo che va a verificare la qualità dei servizi di a di in crepe
Dita mento e poi partiamo con l'accreditamento delle reti gli ospedali di comunità abbiamo lavorato insieme per definire di standard di accreditamento degli ospedali di comunità arrivati in accordo Stato-Regioni il venti febbraio del due mila venti il giorno prima dello scoppio del Covent però
Sì siamo arrivati nel due mila venti dopo questo è la conseguenza del DM settanta
Del due mila quindici che introduceva industriali ci abbiamo messo cinque anni
I criteri di accreditamento
Per gli ospedali di comuni
E questo è abbiamo appena visto l'accreditamento delle cure domiciliari dove diamo alle Regioni tutta una serie di di impegni e anche l'impegno di attivarli in dodici mesi
Questa la situazione italiana e ci sono alcune regioni dove l'accreditamento definitivo non è ancora arrivato
E son passati
Allora
In questi anni
Ci sono state parecchie sedute dei consiglieri Consiglio di Stato ha l'ultima
L'ultima sentenza
Del sette dicembre del due mila venti tu
Bacchetta sostanzialmente comportamento di una regione dice qual
Nella definizione i raccordi contrattuale
è fondamentale che si faccia alla programmi
Non si può andare su
Dovete fare la prova in assenza di programmazione regionale
Non c'era
Il tema con concludo dicendo
Bellissimo sistema
Ma forse non è stato monitorato sufficientemente non è stato implementato sufficientemente non è stato sufficientemente
Adeguato non è stato sufficientemente adeguato perché il sistema dell'accreditamento parte dal presupposto che non si facciano legare per i servizi sanitari
Non se lo dice anche il Consiglio di Stato non si può ammettere la concorrenza tra il pubblico e il privato la qualità deve essere indipendente
Dalla gara e la qualità la stabilisce il pubblico e pranzo non è stabilito dalla gara il prezzo stabilito dallo Stato con le tariffe questo è il principio dell'accreditamento
Altrimenti se non governiamo questo sistema allora dobbiamo andare a legare ma allora siamo in un altro mondo
Ne approfitto per dire capisco che magari in questo momento e magari non è politicamente corretto però dico anche che in un momento di espansione della spesa sanitaria dove stanno saltando i tetti di spesa del personale
Stanno saltando a scandendo hanno dato in molti soldi all'industria farmaceutica sia per i poi per il vaccino c'è uscì lo schermo
Lo dico anche se magari potrà essere antipatico però è uscito sul fermo al tetto di spesa del due mila di L. novantacinque del due mila undici il privato accreditato ospedaliero e fermo al Duemila in undici
Quindi il giorno in cui andiamo a
Implementare no di attività sanitaria dando anche lati in accreditamento attenzione bene dall'altra parte
Sia abbiamo inciso spie non sia ancora bloccato conclusione cosa voglio dire voglio dire che dobbiamo recuperare il ruolo del perché fu scelto l'accreditamento
Questo comporta che da parte delle Regioni devono fare bene il loro mestiere di programmazione di programmazione
Locale a livello nazionale dobbiamo essere anche più bravi a monitorare che il sistema di accreditamento non sia affatto bene solo in alcune regione in altre regioni non venga non venga non venga fatto bene
Quindi concludo
E lancio questi questi messaggi
Grazie
Buon grazie
Scusate
Aveva qualche domanda doveva aspettava qualche domanda sì ma io
No mi chiedo proprio da profana malgrado io segua la sanità da tanti tanti anni però tante cose mi sfuggono perché poi e difficile Sempre orientarsi nella diritto delle leggi ma l'accreditamento io l'ho sempre considerata la base de de deve deve l'affidabilità del sistema sanitario perché bisogna ancora ribadire questo concetto
Perché nel momento allora
Secondo me bisogna capire ma perché la il garante perché l'Autorità garante della concorrenza arriva a scrivere al Presidente Consiglio dei ministri cambia l'accreditamento in Italia perché se tu l'accreditamento nullo monitori
Diventa un luogo di privilegio per cui chi è dentro è dentro e che fuori fuori e chi è dentro poi se non c'è un meccanismo chiaro tra chi fa la programmazione gli accordi contrattuali il Budget i tetti di spesa alla fine cervi lupi amo in una serie di sentenze e ricorsi al TAR e Consiglio di Stato per cui alle fine perdiamo e e perdiamo il senso del perché abbiamo scelto né nel riesame rafforzare questa bisogna monitorare le cose tutte le cose vanno monitorate vanno implementate vanno seguite non vanno abbandonate
E poi chi accenna saranno state facendo io sono rimasto da una non sto facendo oggi vi ho anche presentato questo tema che l'accreditamento eh si standard è una bella parola reiterava è una bella parola vuol dire che tu non lo fai legare vuol dire che tu lo Stato garantisce i criteri di qualità e garantisce il prezzo lo Stato devo fare lo Stato il privato capitata sempre altrettanto e le regioni devono però calcolare il loro fabbisogno per calcolo chiudo chiudo
Su un tema dei dati abbiamo presentato i dati della CG dati i dottore scusa non ecco ha ha presentato la possibilità da parte del singolo Meduri ho guardato i dati i suoi dati quei calcoli suoi
I suoi fragili
Perché al per per fare il fabbisogno regionale e stabilire quanti tardiva devi dare a un privato e fare programmazione e la programmazione fai sia i dati e i dati li Hai se tu li valuti e li vedi
E tutto quello che dato dal fascicolo sanitario elettronico eccetera non deve fascicolo sanitario spiega il trono di quella sanità distano può essere che una carta da carta diventa carta digitale deve trasformarsi in una liberazione di dati
E questo deve essere un alto salto di qualità chiudo con una qui chiudo
Dicendo attenzione
Stanno salta sesta saltando la politica dei tetti
La politica dei tetti è una politica che ha permesso di controllare i costi della sanità
Per tanti anni
Sta saltando la politica dei tetti attenzione lo dico a tutti
Anche soprattutto alle regioni guardate che quando salta la politica dei tetti
Entra in campo la capacità manageriale
Perché altrimenti due minuti dopo c'è il disavanzo
E allora ritornano i tetti
Grazie
Allora
Interessante interessantissimo mantovana malgrado averli Dias Ingrassia veri giornalisti
Passiamo alla seconda sessione dunque se non mi sbaglierò
I il è già in collegamento Cerro razza assessore alla salute della regione Sicilia così sì buongiorno e Benvenuto allora lei non sa se seguito tutti ha seguito bene la Sicilia ci può inquadrare la situazione della sua regione bellissima
Nell'ambito di questa riforma
Intanto un giorno tutti per avermi consentito di intervenire per primo perché alle dodici con il presidente della Regione innoviamo in ospedale umani danza a Catania e quindi non potrò fermarmi per tutta la Sessione la situazione siciliana sulle cure domiciliari è una situazione immagino al difficile a credersi
Perché una situazione di avanguardia
Lo è stato nel suo essere chiudi era nell'assistenza domiciliare con le cure palliative nella realizzazione di una rete delle cure palliative perché nel conto tanto di oltre centosessanta ossia Hospice sia nel pubblico che nel privato accreditato quarantun reticolato di presenza e di associazioni e di attività che hanno portato dal due mila e quindici in poi quando si sono realizzati i primi atti di programmazione il sistema delle cure palliative siciliano ad essere secondo per la propria rete articolata soltanto quello della Regione Lombardia
Ma quando più minuti incidenter essa eccellente inviato in questi ultimi dodici mesi è stato quello di procedere parallelamente come in pianificazione della regione
Con i lavori che il tavolo nazionale contributo che hanno portato all'approvazione del intesa Stato-Regioni sull'accreditamento nella assistenza domiciliare integrata e più in generale nelle cure domiciliari
Io per primo ho adottato i decreti che hanno recepito la intesa Stato-Regione
Che hanno inserito nei tre decreti che in questo momento sono stati già adottati
E che stanno consentendo proprio in queste settimane ripresentare al Dipartimento delle attività sanitarie della Regione Siciliana le prime domande di accreditamento
Il cambio è imponente e un cambio imponente perché siciliano e avevamo operatori per le cure domiciliari che dicevano delle procedure di evidenza pubblica molti di questi con il massimo ribasso
Questo vuol dire una qualità delle prestazioni che inevitabilmente
Io individuale pressoché di oltre il cinquanta per cento inferiore alla base d'asta non consente di fornire una qualità del servizio come quella di tanti cittadini si attendono e da questo punto di vista il quarto dei decreti che io in questi giorni sto per affrontare e il decreto che stabilisce per la prima volta la tariffa regionale delle cure domiciliari inattesa speriamo ossa anche intervenire una tariffa nazionale che in questo momento ma
La innovazione e profonda
è un è una innovazione Mirela alla concorrenza di alcuni operatori
Ovviamente per avere accesso al sistema delle cure domiciliari abbiamo stabilito in linea con le previsioni dell'intesa Stato-Regione la possibilità che ci sia una competenza una qualità già manifestata
Negli ultimi cinque anni oltre all'esercizio di prestazioni in cure domiciliari sia di primo che di secondo me di terzo livello
La il messaggio che agli operatori nel mercato nazionale quelli che operano già in Sicilia abbiamo voluto trasmettere è un messaggio che è lì cure domiciliari quando erogazione di livelli essenziali di assistenza devono essere affidati a operatori assolutamente competenti
Capaci integrare anche il meccanismo delle cure domiciliari con i più moderni servizio di teleassistenza di telemedicina
E soprattutto in grado di affidare non soltanto alle cure domiciliari le prestazioni che riguardano i pazienti cronici o del percorso di cure palliative i pazienti infinita
Ma l'idea è quella di integrare forse proprio come voleva il meccanismo dell'accreditamento il sistema delle cure domiciliari nell'ambito del circuito dell'assistenza sanitaria in senso proprio
Questo vuol dire moderna affidare alle prestazioni domiciliari una parte importante degli assetti di riabilitazione
Il che vuol dire aumentare il turnover
Nei reparti di alta complessità e contenere la stesa attraverso una minor numero di giorni di degenza
Ma la erogazione delle prestazioni nei diversi livelli di complessità significa che avere dei professionisti per siano formati le cure domiciliari
Che siano in grado di poter gestire un numero di accessi nel corso della giornata ogni modello organizzativo convincente con una direzione sanitaria che si assume il compito di garantire la efficienza venne pure
Questo che cosa significa
Significa meno pertanto come quello siciliano luogo in questo momento
L'assenza dell'assistenza domiciliare integrata annuali intorno ai centocinquanta milioni di euro noi immaginiamo nella prospettiva che questo possa andare a crescere come valore economico in senso assoluto
Massi sistema vuol dire anche mettere in campo delle importanti economie laddove il turnover o laddove la appropriatezza delle prestazioni non sempre consente di contenere la spesa prima il direttore Mantova faceva riferimento a una certa managerialità nella gestione della fondo sanitario in ogni sua organizzazione in questo caso efficientare l'assistenza accompagnandola a strumenti di innovazione digitale
E al portare neppure presso la casa di ogni cittadino e probabilmente una delle riforme i forti è stata anche molto voluta dal ministro speranza che saluto so che salgono
Nella introduzione particolarmente preciso sulla Bologna persisteva di riformare se stesso di trovare finalmente una centralità anche nell'ambito della chiarificazione economica dello Stato
Io penso che quella della innovazione con cure domiciliari che consente all'uomo in maniera efficiente di espandersi nel sistema sanitario
Forse renderebbe una valutazione anche di ciò che si sta facendo sulle cure domiciliari sul piano nazionale di ripresa resilienza
Vorrei introdurre un elemento di riflessione in conclusione di questo piccolo contributo
Io penso che ci sia un certo un corto circuito nella previsione di ingenti risorse la riorganizzazione dei sistemi territoriali attraverso per esempio le case della salute degli ospedali di comunità
E la previsione nell'ambito del viceversa ndr RR tutto sommato di un investimento contenuto sulle cure domiciliari
Temo che bisogna far procedere di pari passo queste attività perché se da un lato noi chiediamo tutto il sistema delle regioni che poi hanno la responsabilità dell'organizzazione della sanità sul territorio
Di fare uno sfratto l'identificazione di programmazione e io realizzazione di un sistema di cure domiciliari fortemente innovativo o e perché noi immaginiamo una setta che dalla ospedalizzazione nei diversi livelli di assistenza porti una parte importante del sistema pure e quindi dell'erogazione dei Livelli essenziali di assistenza presso il domicilio
Per dare o anche a quel principio di umanizzazione delle cure cui monsignor Paglia fa riferimento in tutti i suoi scritti e nei documenti ogni il ministero ha raccolto
Forse tutto questo non è immediatamente uno specchio efficace nella pianificazione delle risorse disponibili
Dopo dato e quello che per esempio riguarda la Regione Siciliana
A fronte di una spesa annuale
Dei circa centoquaranta milioni per l'assistenza domiciliare integrata che con la il sistema di accreditamento compiuto tenderà a superare i duecento milioni
La revisione vista papà degli investimenti rinviene avrebbe compendia
E di gran lunga inferiore rispetto a una programmazione di lungo periodo
Allora so che non ci sono più i tempi
Però una riflessione seria proprio perché viene chiesto a tutte le ragioni di fare uno sforzo in più in termini di programmazione deve anni dice essere compiuta in questo senso
E probabilmente il confronto con tutte le regioni italiane
Dovrà avere questa funzione nei prossimi mesi nell'anno a venire
Provare ad immaginare come questo fabbisogno possa essere esercitato e come possa trovare copertura all'interno della spesa ordinaria del fondo sanitario
è una sfida avvincente ad un mercato che sarà aperto che sarà funzionale
E che probabilmente consentirà di importare nella prossimità maggiore cioè nel proprio domicilio l'assistenza sanitaria che per la nostra costituzione oltre ad essere un diritto costituzionale
E anche un dovere dello Stato grazie
Grazie ci può dire una cifra sola qual è la percentuale di pazienti in cura domiciliare Sicilia
Basta complessivamente in questo momento noi siamo circa venti mila persone con impegni giornalieri cura domiciliare
Come prestazione va bene grazie assessore buon lavoro poi mi spiace non poterli fermare oggi è una bella giornata per capire un grande ospedale in Sicilia penso sia un allora un bell'evento ha giustificato ad andar via grazie alla fine a voi
Allora dovrebbe essere collegato all'assessore alla alla salute della regione Piemonte Luigi Genesio Riccardi è così ci sente
No
Perché infatti è scritto che non poteva intervenire prima delle undici e quaranta forse ancora non c'è
Allora vogliamo fare intervenire subito l'assessore a Moratti
Giovane vicepresidente perde novanta
Grazie a lei ha ascoltato tutti gli interventi no neanche una all'inizio si corre sono del ministero
Va bene però
Lei ci potrà raccontare ampiamente il modello Lombardia in tema di assistenza domiciliare soprattutto dirci a che punto siete
Grazie grazie per questo incontro è davvero invece mi scuso per non avere tutto ascoltare gli incontri le relazioni precedenti no artigiano fatta una considerazione non e a abbiamo dieci milioni di persone che
Petto ai dieci milioni di persone abbiamo due milioni e due di over sessantacinque quindi è una popolazione sicuramente Cangrande tutti di anzianità elevato e sappiamo che c'è una progressivo invecchiamento della nostra popolazione e anche una progressiva denatalità e quindi in questo indubbiamente morta ci porta a dire che andiamo una una nel la necessità di prendere incarico a persone che hanno problemi di cronicità e i problemi di fragilità quindi questi sono e e il contesto nell'ambito del quale
Ricci ci muoviamo
In in questo contesto abbiamo o fragilità che sono diciamo grandi molto gravi
Prevalentemente nella nell'ambito del degli anziani andiamo il Tetris tema della demenza senile che è un tema che sicuramente nella nostra regione a una rilevanza importante
E per quanto riguarda invece i i più giovani abbiamo problemi che riguardano lo spettro ottimistico quindi queste sono come dire le tematiche rispetto alle quali dobbiamo ricca di pensare di organizzare anche quando su quello che riguarda la sanità a domicilio
Siamo assolutamente convinti come diceva il ministro questa mattina che la casa deve essere il in primo luogo il Fini di cura ma per diverse ragioni che vanno dalla diciamo dalla a benessere della persona a nell'essere curato a casa
Fino alla facilita ovviamente per i familiari o per il car chiederà di poter assistere Elli i propri cari nella nella propria casa
E naturalmente non da ultimo ovviamente pesa anche il tema della dell'ospedale quindi noi sappiamo che peraltro se adesso vado a memoria sui numeri ma un a lungo l'un per cento della popolazione nel nel suo ultimo anno di vita tesa sugli ospedali e pesa per un venti per cento di tutta la spesa sanitaria quindi Chavo che il tema nella pressione sugli ospedali e sicuramente anche questo un tema
Da da considerare
Quindi
Rispetto alle diciamo ad una programmazione regionale allora in mente innanzitutto diciamo che ci muoviamo in un contesto Carter le solite basi nazionale quindi abbiamo il il diciamo dal patto della salute al piano nazionale sulla cronicità quindi en percorsi che sono definiti a livello a livello nazionale e condivisi con con le regioni quindi ci muoviamo in un contesto che è già strutturato e ci dà la possibilità di appunto di di di programmare questo nuovo o di potenziare questo tipo di assistenza
Ci muoviamo anche nel quadro di risorse aggiuntive che abbiamo a livello di Pnr R e quindi sono importanti le risorse stanziate dalla dal piano nazionale di riprese resilienza per le le cure domiciliare quindi diciamo che ci muoviamo e possiamo muoverci in un quadro positivo quindi in un quadro di risorse certe e in un quadro di appunto di di regole molto chiare già stabilite a livello nazionale cosa stiamo facendo quali sono gli obiettivi che ci siamo posti come come Regione allora sicuramente definire il fatto che la casa deve essere il luogo in primo luogo di accesso alle alle cure mediche
Secondo luogo come Regione Lombardia vogliamo incrementare mi su questa mattina parlava di un una percentuale che è intorno al quattro per cento a
Quindi sotto la media europea e vuole arrivare al dieci ci muoviamo in sintonia ovviamente con il il Governo quindi noi siamo un cinque più o meno
E ovviamente vogliamo arrivare alla al dieci per cento della presa in carico degli over sessantacinquenni
Stiamo lavorando su nuovi requisiti di accreditamento premetto che uno dei più l'ultimo intervento che ho ascoltato sotto l'intervento perde una parte dell'intervento del dottor Mantoan sul tema dell'accreditamento sono perfettamente d'accordo sulla necessità di monitorare il tema dell'accreditamento e credo che la il decreto legge sulla competitività in qualche modo aiuti anche a sbloccare situazioni che ormai si si erano storicizzate quindi comunque penso che il tema della dell'accreditamento
Debba vedere una un monitoraggio estremamente puntuale e per e preciso
Per quanto riguarda la appunto l'accreditamento comunque ci stiamo muovendo sull'accreditamento sia per i servizi base di di anni sia per laghi di primo secondo me il terzo livello
E ovviamente quindi stiamo anche provvedendo a una riclassificazione degli attuali profili prestazionali e assistenziali
Appunto sulla base delle delle delle indicazioni che ci sono state date che abbiamo condiviso come come Regione
Stiamo introducendo le tutta l'assistenza domiciliare standard
E stiamo implementando il ruolo delle SS ti per la valutazione multidimensionale e quindi questo è diciamo il percorso che che stiamo facendo allora attivando anche i medici di medicina generale
Poi farò un inciso magari su questo tema dei medici di medicina generale
Stiamo lavorando qua pesando le risorse emergenziali per poter ma appunto un prefigurare un'assistenza domiciliare che sia come dire una fatta anche sulla base di risorse che se ci sono state date a al di fuori dei dei tetti e che quindi vogliamo poter utilizzare anche per la l'assistenza domiciliare
E siamo una buona andò per una forte integrazione tra l'assistenza socio sanitaria e l'assistenza diciamo di tipo sociale quindi l'idea è quella di non prendere in carico
Naturalmente solo una persona
Ma di prendere dal punto di vista socio sanitaria ma li prende in carico la persona da appunto il socio sanitario e dal punto di vista assistenziale e psicologico così come un'attenzione particolare alla famiglia perché è chiaro che la famiglia all'interno della casa ha un ruolo diverso rispetto a una famiglia una famiglia né in un nuovo come l'ospedale o quelle che saranno ospedale di comunità quindi c'è la necessità davvero di una fortissima integrazione
E devo dire che a mi ritrovo perfettamente con quello che ha detto il ministro questa mattina sul tema della l'importanza di avere anche all'interno delle case di comunità a figure assistenziale noi abbiamo previsto nella nostra legge di di potenziamento della sanità territoriale che abbiamo approvato settimana scorsa
E
E quindi anche nell'assistenza domiciliare le questa integrazione tra i medici di medicina generale e gli assistenti sociali su è è fondamentale
Così come a mio avviso è fondamentale un'altra riprendo un altro punto del dottor Mantoan il tema della dei sistema informativo noi abbiamo bisogno di poter contare su una banca dati che ci aiuti a anche con l'aiuto dell'intelligenza artificiale delle modalità più evolute
Nella come dire nella gestione dei dati a far sì che i dati diventino un patrimonio che ci permetta sempre di più
Di programmare meglio quindi questo è un altro punto estremamente importante
Vengo ad alcune criticità
Allora
Sicuramente abbiamo una carenza infermieristica sappiamo che il ministro che hanno importante quindi trenta mila infermieri nel prossimo triennio quindi in questo momento segnano naturalmente come Regione Lombardia abbiamo una carenza di circa mille duecento infermieri quindi comunque una carenza che sarà Marsico coperta dal dal piano del mensa manca in questo momento esiste
Una un'altra mi permetto di dissi segnalare un'altra criticità che è quella che che dove dovrebbe come dire portarci alla possibilità di implementare il ruolo delle ossa
Quindi perché indubbiamente gli ossa possono a avere in in questa diciamo al sette in di che appunto è dato dall'assistenza domiciliare un ruolo sicuramente importante quindi questo è un punto che che mi preme segnalare è importante poter contare su una rete dei gestori sia pubblici che privati che in questo momento sono già contratto e con il tema che che è sicuramente un tema da da da da capire meglio è il tema delle risorse e quindi è possibile che vengano date in gestione ai privati
Cosa succederà dopo che il pm RR avrà finito come dire ai suoi i suoi affetti
E un ultimo tema prima di arrivare a al declinare meglio le due criticità che mi sembrano quelle principali forse i requisiti di accreditamento sono stati concordati e quindi è però forse sono elevati se li pensiamo o se pensiamo di di attivarle immediatamente quindi forse ci potrebbe essere un ottimo periodo di transizione che potrebbe aiutare parlo solo in maniera particolare dell'assistenza diciamo standard ma che potrebbe aiutare a partire più rapidamente
Con dei percorsi che potrebbero essere dal punto di vista delle regole dell'accreditamento un pochino più flessibili quindi almeno in un periodo transitorio
Vengo a a un punto che ho toccato prima ma che a questo punto voglio riprendere ed è il il tema che riguarda i medici di medicina generale
Con nell'attuale organizzazione dei medici di medicina generale
Noi come Regione non abbiamo Lele per poter indirizzare i medici di medicina generale laddove riteniamo che siano o più necessari
Il Pnr R
Bucci civili ci ci pone delle delle stile che sicuramente vogliamo cogliere
E sono sfide che riguardano la l'assistenza territoriale inclusa l'assistenza domiciliare
Ma a per poter ma attivare le case di di comunità occorre una diversa organizzazione dei medici di medicina generale e peraltro questo non lo dico io ma lo dice una maiuscola europea
è una milestone europea che richiede che entro maggio due mila e ventidue ci sia una diversa organizzazione dei medici di medicina generale perché possano essere attivate le case di comunità quindi
La casa di comunità e tutto il tema dell'assistenza a territoriale
Quindi questo è un punto a mio avviso importante so che il ministro stava lavorando su su questo l'ha detto anche questa mattina che anche in queste ore
Sta lavorando su questo tema mi permetto di sottolinearlo perché questo è davvero un tema fondamentale
Noi non possiamo permetterci di attivare case di comunità e peraltro il rischio è anche quello di non attivarle perché se non dovesse esserci una diversa organizzazione dei medici di medicina generale che ci consenta l'attivazione delle case unità non rispetteremmo la Maidstone europea del maggio due mila ventidue e questo significherebbe non avere sette miliardi di fondi per l'assistenza territoriale
Quindi mi permetto di sottolineare questo punto perché è indubbiamente un punto importante dell'assistenza domiciliare ma perché si possono attivare
I medici di medicina generale nel anche nell'assistenza territoriale
Non le ragioni dobbiamo avere poter avere le leve per farlo e in questo momento non ne abbiamo perché i medici di medicina generale sono lì per professionisti
Lavorano nei loro ambulatori e noi non abbiamo le idee per richiedere nel le loro prestazioni mediche i loro servizi
La dove noi riteniamo siano necessarie
Ecco io credo di avere Vizzini a proposito il de uniti che tipo tirerà ci vorrebbe per poter indirizzare i medici di famiglia laddove voi vorreste
Allora indubbiamente rispettando la la la la libera professione
Ma fare in modo che oltre alle quindici ore parlo dei massimalisti ovviamente ma poi scendere anche gli altri
Oltre alle quindici ore che medici lavorano nei nei loro ambulatori prevedere orari che siano simili ai ai gli orari dei medici che lavorano nelle strutture ospedaliere
Quindi questo lasciando liberi inquilini medici di medicina generale di lavorare nei loro ambulatori secondo quelle che sono le regole attuali
Prevedere quindi cambiare il il il sistema da come dire una una pagamento a a ad assistiti a un pagamento aurore
Quindi a a prestazione quindi questa è la leva perché quella è quella che ci consentirebbe e che deve consentirci di poter indirizzare
I medici di medicina generale al di là di quello che è il loro orario nel e parlo del delle quindici ore per sono quelle dei massimalisti quindi al di là di quelle ci permetterebbe di indirizzare appunto le le ulteriori ore la dove ne abbiamo bisogno se in caso contrario noi non siamo non abbiamo l'ENEL
Quante case di comunità dovreste attirare Lombardia
Ma noi in base al pm RR abbiamo ma Pato
E siamo pronti ad attivare duecentotré case di comunità in sessanta ospedali di comunità e centouno centrali operative territoriale
Queste a questi cento tre casi di comunità ne abbiamo aggiunte una decina quindi ovviamente non graveranno sul PNR ma sulla sulla nostra regione
Perché la Lombardia a come dire un estremamente ampia tanti piccolissimi comuni quindi non le duecento tra case di unità hanno non non bastavano
A pre però rispetto alle richieste appunto un fatte da la il a livello di Pian RR noi abbiamo mappato le prime cento sessantotto se non ricordo male
Sono case di comunità che abbiamo individuato sulle nostre strutture quindi su strutture di proprietà della Regione
Sulle rimanenti per arrivare alla completamento delle duecentotré andiamo ha lavorato con i Comuni e quindi con tutte le rappresentanze dei sindaci per individuare case dei di comunità nelle negli spazi dei comuni e conoscete effettuate dalle rappresentanze dei sindaci quindi dai dai Comuni abbiamo cercato di fare un lavoro appunto molto ma accurato perché preciso rispetto a questo anche perché non vi dico ma riteniamo che la collaborazione con il con i Comuni anche per le case della comunità sia fondamentale anche per questa integrazione tra un socio sanitario ed assistenziale
Che
è una anche questa è una è una è una sfida macché
Una sfida che deve portarci a una a come dire a una progressiva diciamo ad una migliore presa in carico della persona umana una continuità assistenziale migliore
Una più precoce presa in carico e quindi anche a un alleggerimento rispetto appunto alle pressioni purtroppo in questo momento continuano ad avere a livello di di ospedali
Contando sempreché venga accollata questa difficoltà di carenza di infermieri che sono anche loro necessarie per l'avvio per avviare questo progetto questa riforma
Sì che come dicevo il una delle delle criticità e anche quella che riguarda le ossa e quindi la la nostra speranza è che Aliosca inadatto come dire un
Quindi resi venga incrementata la figura degli ospedali ma anche per far fronte appunto questa carenza
Delle del degli infermieri se posso l'ultimo punto volevo tornare su un altro tema Catto calato il il dottor Mantoan la nella sua relazione quindi il tema dei tetti
è vero i tetti in questo in qualche modo sono ormai
Quattro quasi quasi tutti sono stati quindi il tetto della farmaceutica ormai non c'è più perché la farmaceutica se non ricordo male un quattordici per cento
Di di
Diciamo di di pesa per un quattordici per cento sul fondo ma segue il il la progressione del del del fondo
Del fondo nazionale
Se non ricordo male per quanto riguarda la parte detti i medici ospedalieri prendendo dei medici nostri pubblici
Il il tetto in qualche modo è diventato una base quindi nel due mila il contratto del due mila e quattro meno uno del quattro per cento è diventato la base per poi incrementarlo e anche in queste in questa diciamo con legge di bilancio c'è sicuramente un un incremento positivo l'unico tetto che è rimasto è il tetto per i privati che fermo al due mila e undici meno appunto quello che era la previsione di allora
Io credo che in una sanità che sempre di più deve avere un rinnovarsi anche nella modalità con la quale appunto se se gestisce una parte territoriale sarebbe come dire molto molto molto molto riduttivo continuare a mantenere questo questo tetto quindi ovviamente non io parlo sempre all'interno di quello che è il il fondo complessivo quindi senza toccare il fondo complessivo ma come dire non pensare di rivedere anche questa parte all'interno del fondo complessivo mi sembrerebbe riduttivo nel momento in cui si deve per ripensare a una sanità
Che deve poter contare su tutte le risorse su tutte le le le migliori emergente della
Siano esse pubbliche o private
Quindi ecco questo è un altro tema non ha toccato il dottor Mantoan quindi io non mi sento di riagganciarmi a quanto quanto è stato detto dalla dottor Mantoan
Anch'io lo ritengo anacronistico e ritengo che rispetti nel rispetto del tetto se vogliamo nel rispetto delle ovviamente dell'equilibrio di bilancio perché abilmente anche questo importantissimo perché
Quando non ci sono sui tetti è chiaro che il fatto di poter scivolare fuori dalle qui il rilancio esiste quindi a all'interno del tempo del diciamo del fondo attuale ebbene e e rispettando gli equilibri di bilancio io credo che una riflessione sul tema del del tetto dai privati possono essere aperta
Grazie assessore per essere stata quando noi
Grazie grazie
Ora tocca al coordinatore della Commissione Salute Conferenza delle Regioni
Benvenuta Raffaele Tanini grazie al sangue scusate il ritardo ma oggi è stato un rialzo dalla speranza perché Kenzo abbiamo perché stampato deviare l'alta velocità su Orvieto per per questioni di linea sempre ammesso tre ore e mezzo cioè
Allora le Regioni come vedono questo questa la riforma la perché
Ai nastri di partenza
In particolare qua io le volevo chiedere si è parlato otto a proposito la relazione
Di malto annusare guardo la necessità di monitorare identità credere percorsa degli accreditamenti voi lo state facendo
Sì allora intanto grazie per questo invito che nasce dall'onorevole triestino che vedere regala insistito molto affinché si ci fosse questa occasione di confronto
Mi dispiace non aver assistito alla verranno diciamo relazione di Mantoan vedi l'intervento del ministro degli altri tenuti ma spero che poi gli atti di questo diciamo così questa occasione di confronto ci siano a disposizione così me ne vado alle zero e ma io penso questo intanto la risposta è sì non lo stiamo facendo l'accreditamento è uno strumento per finalizzare la qualità della prestazione
E di tutte le prestazioni in questo caso ovviamente anche soprattutto della prestazione che si rivolge ai pazienti assistiti o nelle strutture diciamo territoriali
O sia anche private accreditate ma non solo anche pubblicamente e a domicilio delle stesse ora in questa diciamo così proposta è possibile secondo me scorgere un elemento molto positivo che la dico così e come se noi realizzassimo una sorta di principio di sussidiarietà nella sanità
Cioè la casa diventa il primo livello di assistenza in primo luogo di cura e di assistenza
Per fare questo per realizzare questo che lo dico da una regione che ha l'otto virgola cinque per cento di tasso di diciamo di livello di assistenza domiciliare
Soprattutto per gli over sessantacinque venti grandi anziani e che il Pnr
Dice di aver letto io italiane siamo siamo poco sotto il nove per cento di con l'otto virgola cinque perché poi le statistiche si aggiornano
Diciamo cammin facendo però noi abbiamo l'otto virgola cinque per cento degli anziani over sessantacinque che sono comunque diciamo assistiti anche a domicilio soprattutto anziani molto anziana dei cosiddetti grandi anziani
Soprattutto coloro che sono nell'ambito della cronicità della duri patologia e che richiedono una complessità di approccio notevole Betty contatto poi dopo volevo farla riflessione
I pazienti noi che non abbiamo stessi del due mila venti sono stati poco più di cento mila oltre però due milioni e mezzo sono state sono stati piazze sì
Da parte dei diretti verso il pool di professionisti noi riteniamo équipe comunque se non sono un insieme
Di professionisti composti dei medesimi vicino generale dagli infermieri molto spesso la figura professionale
Indispensabile e il fisioterapista il medico specialista e gli osti appunto come richiamava verso dal vice presidente Moratti
L'incremento questo per noi è molto importante delle dimissioni protette perché poi uno dice l'assistenza domiciliare come si sviluppa
Si sviluppa per chi è a casa e ha bisogno di una prestazione a casa per non andare in ospedale
Opera andarci più tardi possibile diciamo così
Oppure ha bisogno di una assistenza domiciliare con su sulla base diciamo di dimissioni dalle strutture ospedaliere che siano protette la nostra percentuale di presa in carico in assistenza domiciliare integrata che vedono il primo accesso dell'équipe entro tre giorni
Dalla dimissione dall'ospedale per acuti una percentuale che insomma arriva al quasi il cinquanta per cento per esempio del del debiti messi protetti
Non siamo ovviamente a livello ottimale
Dobbiamo spingerci ulteriormente però per fare questo passo dobbiamo interpretare in modo assolutamente come dire
Innovativo e veloce le opportunità che cita per esempio questa questa riforma contenuta nel PNR e non solo
E cioè quella di mettere al sistema tutti gli attori di questa famosa chi
Non è facile e non è e non essere non è e non è come dire così magico la la la ricetta però andiamo a vedere quali sono le forze in campo Polimeni interrompo quando devono devo devo chiuda
La prima forza in campo è sostanzialmente quella deve decidersi a Siena
Noi come regioni abbiamo sostenuto la necessità di riorganizzare
Il
Lavoro dei medici sul territorio dei medici di medicina generale che sia arrivare alla dipendenza da parte del sistema sanitario regionale un'opzione
Che sia comunque il mantenimento della convenzione come strumento di legame fra liberi professionisti accreditati e convenzionati in questo caso con il sistema sanitarie regionali
Questo lo dovrà decidere il governo in accordo anche con le rappresentanze sindacali gli stessi medici di medicina generale però è importante che gli obiettivi si siano realizzati degli obiettivi deve essere un sistema che si regga su una funzione abbia e sporca
Del lavoro del medico di medicina generale se vogliamo poter stare territorio
Una parte sicuramente nel
A nell'attività ambulatoriale
E una parte non minoritaria rispetto alla prima quindi dev'essere chiaro non deve essere minoritaria rispetto alla prima nelle è casa della comunità
Perché nelle case della comunità sotto l'egida dei distretti sanitari è possibile per realizzare tre obiettivi
Il primo l'affinamento detti di Tiana
E anche la diciamo così
Strutturazione di un servizio di assistenza domiciliare che dev'essere sempre più in équipe e dentro un progetto complessivo
Due la riduzione dei ricorsi impropria degli accessi impropri al pronto soccorso che oggi sfiora il settantacinque per cento dei casi ora non è per la dico così non ci non deve esserci Della Seta del futuro che uno vada al pronto soccorso perché a quell'ora del giorno o quel giorno della settimana non c'è un medico che lo visiti
Quindi questo è l'obiettivo l'obiettivo può essere che per gli orari di ambulatorio a il suo medico fiduciario che lo assiste
Quando non ci sono ogni anno rendimenti selezione serale laboratorio sa che nel caso della comunità c'è un servizio che lo può prendere incarico fino a a diciamo a tutte le ore del del giorno e della sera
In modo che alcune diciamo così alcuni accessi
Al pronto soccorso siano alzarsi che oggi punto registriamo come impropri e che poi potrebbero non esserci più le le ricordo che per esempio nel sistema emiliano-romagnolo delle case della salute
Che poi diventeranno caso della comunità ex pm RR e qui dico sempre apro una parentesi noi emilianoromagnoli da un lato siamo sicuramente molto orgogliosi
Sul fatto che nel Pnr R. vediamo riconosciuto un modello che noi abbiamo già agito nel territorio ricordo che delle cinquecento case della salute in Italia centotrenta sono in Emilia Romagna
Ma e ma dobbiamo avere anche l'umiltà di dire che non è non solo le case della salute del caso comunità è un uomo è un'evoluzione ulteriore che dobbiamo fare anche noi
Dobbiamo fare questa evoluzione mettendo dentro come abbiamo già deliberato il psicologo di comunità per esempio perché dove c'è una labilità sociale se anche diciamo così molto spesso
Bisogno sanitario e dove c'è bisogno sanitario molto spesso si ripercuote in ambito familiare o in ambito sociale anche una vulnerabilità di tipo socio assistenziale deve essere sempre più integrata lo spero sociale dalla sfera assistenziale e non spero sanitario spero assistenziale e sociale quindi una cosa più una una una diciamo così
Progettualità comune che va avanzata anche da noi
E e poi deve esserci devono esserci le due reti parallele che però sì il lavorano in équipe quella di pure quella di assistenza per esempio anche l'infermiere di comunità
Quindi noi da un lato siamo contenti di veder confermato nel Pnr R. un po'l'impostazione che noi abbiamo avviato però dobbiamo fare tanta strada anche noi per rendersi adeguate quelle che sono le gli obiettivi del del PNR quindi da un lato la medicina generale dall'altro la digitalizzazione
Io dico sempre la telemedicina non solo there consunto ma proprio la telemedicina non Solter e controllo
Ma strumenti diciamo avanzati anche telemedicina posso realizzare due obiettivi straordinario che sono rivoluzione avrebbero la la la sanità e anche ieri potrebbero ridurre in parte gli accessi impropri al pronto soccorso le case della salute emiliano-romagnole novantuno ridotto del tredici per cento degli accessi impropri al pronto soccorso
Non siamo ancora
A regime dovremmo arrivare al trenta trentacinque per cento
Avendo appunto la disponibilità dei medici di medicina generale in quelle sedi in modo più strutturato ma la telemedicina può da un lato far sì che io venga curato a casa mia
Ho assistito tra sogni
Dall'altro può anche lavorare su un altro tema importantissimo che è il tema dell'appropriatezza
Perché la telemedicina potrebbe essere anche il terreno comune sul quale si misura una sorta di diciamo così Asso assunzione comune di responsabilità clinica e diagnostica tra il medico del territorio dello specialista ospedaliero anche se non sono fisicamente lo stesso posto ma che possono condividere una diagnosi ed una terapia
E infine non sbanca gli amori e Ustica perché quando si parla dell'assistenza domiciliare dell'équipe ciò che abbiamo visto con ricordi secondo me ne vedremo ancora di più
Col Corvette nei prossimi mesi di possibilità edito per tentare in tutti i modi di prendersi in carico il paziente a domicilio e quindi limitare al massimo l'ospedalizzazione
Occorre potenziare queste queste squadre queste chi perché danno meno svolto mezzo milione di prestazioni
Fino a un centinaio le abbiamo realizzate nei periodi più drammatici dalla pandemia e che possono essere il fulcro punto dell'assistenza domiciliare del futuro contente e Atene Kafelnikov adottare ridere sempre
Vedendo le case delle comunità come il centro in attore del sistema veramente della sanità territoriale c'è la sanità territoriale dovrebbe avere diciamo con nell'ambito delle politiche di distretto
La casa della comunità come punto
Coordinatore appunto di tutte queste traiettorie che portano o all'integrazione ospedaliera
Oppure alla diciamo all'uso all'utilizzo proprio per esempio degli ospedali di comunità o alla cura e assistenza a domicilio
Le faccio un ultima domanda a proposito di quello che ha detto assessore Moratti sulla leva la necessità che ci sia una leva per la coinvolgere i medici di famiglia in Emilia Romagna l'avete trovata
Ma è una leva che si deve trovare ma lo diciamo non per scaricare il camion la responsabilità va per rispetto istituzionale che deve a livello ministeriale perché è chiaro che deve essere
Una una nei come per peraltro prevedo gli strumenti legislativi normativi per cui deve essere una sorta di come dire rinegoziazione
Globale da parte dello Stato nei confronti dei medici di medicina generale altrimenti
Le Regioni possono sempre fare il più uno
Ma non non non non possono diciamo mettere mano l'organizzazione complessiva le faccio un esempio
Noi stiamo vacillando tutte le regioni stanno dal Senato il più possibile con la terza dose perché sappiamo anche che in ragione delle nuove varianti al terzo dose forse la difesa più importante che abbiamo noi come miglior mai arriveremo milioni di persone fanno una terza dose entro Natale
Che hanno fatto la stessa dose entro Natale
Io penso che per esempio la capacità di vaccinazione che hanno i medici di medicina generale
Basti vedere quello che è succedere con la vaccinazione antinfluenzale era capacità da utilizzare pienamente al massimo chiaro che il mese sia generale fanno mille altre cose non è che stanno con le mani in mano quindi diciamo che da questo punto di vista se ci fosse il distretto a poter organizzare il loro lavoro
Per esempio non dovremmo considerare quelle prestazioni come prestazioni extra rispetto ad una attività che invece deve essere considerato assolutamente inserito nella attività diciamo
Propria del medico di medicina generale e magari in grazia posati ultima cosa certa di stanchezza era amico Giorgio perfino ecco
Nell'ambito delle pure della della diciamo dell'assistenza domiciliare
Noi come Regione Emilia Romagna da tempo
Ci stiamo cimentando
Nel percorso che io chiamo di umanità e l'inciviltà
Della Rete delle cure palliative
è una strada in salita anche se devo dire grazie soprattutto all'attività
A legislativa e di governo abbiamo gli strumenti adesso legislativi per poter costruire questa proposta questa progettualità la Legge trentotto del del due mila dieci per esempio
Ecco noi abbiamo notato che occorre da un lato investire sempre di più su una unica regia
Un'unica regia delle diverse strutture
Dei professionisti visto l'aumento del numero di chi ne fa diciamo ricorso abbiamo dei numeri davvero importanti
Una integrazione col volontariato
Perché volontariato cioè assolutamente indispensabile per la ricezione di questa rete di cure palliative non è presente che ha fatto la legge regionale dal da tempo che mi ha rinnovato anche di recente sui caregiver
Che sono il punto di raccordo
Del dell'assistenza domiciliare
E e poi la struttura perché noi dobbiamo continuare ad investire sugli hospice non ne abbiamo uno per per provincia ventitré strutture contro centodieci posti letto credo che sia l'offerta più cospicuo di quello nazionale da questo punto di vista contro e più importanti però ecco deve esserci un'unica regia da un lato per il sistema regionale e anche noi dobbiamo in questo caso continuare a fare della strada e poi cercare di far sì che questo sia una diciamo una una forma di assistenza
Domiciliare per coloro che appunto sono alla fase terminale della loro vita
E hanno bisogno della terapia del dolore un gran bisogno di umanità di professionalità di competenza e che sia omogenea su tutto a livello nazionale per fare questo occorre un sistema quasi diciamo un romantico
Definanziamento nell'ambito delle cure palliative che è stato individuato nella mozione Trizzino allora peraltro votato all'unanimità mi pare il Parlamento che si aggancia al fondo sanitario nazionale
Grazie
Allora per le conclusioni da non c'è non ci sono neanche le conclusioni
E ci sono hanno pensavo venissero russo
E allora scusa già già Trizzino falle tu e
Perché io ho imparato tutto molto oggi ha imparato moltissimo
Sì grazie ma io certo non non foto la persona più adeguata per trarre delle conclusioni però sicuramente questo di oggi era un momento che hanno gli serviva per far chiarezza
Su un livello di assistenza che è emerso dal nostro confronto purtroppo è non soltanto frammentato ma manca appunto di un regia Raffaele Donini cinesi ci mette proprio un macigno alla fine
Molto molto interessante perché
Lui dice che tutto ha necessità di una regia non soltanto nelle cure palliative ma direi a questo punto in tutto il sistema
Della riforma territoriale ma quello che mi riguarda principalmente la parte
Dell'assistenza domiciliare tutto e necessità necessità di un coordinamento non soltanto a livello nazionale ma soprattutto a livello poi delle singole regioni
Questo è il presupposto perché il sistema funziona funzioni lo abbiamo imparato per le cure palliative dove finché esisterà un coordinamento ministeriale che ha funzionato e che ha dato delle indicazioni precise
E con le cose sono andate abbastanza bene poi purtroppo momento in cui non esiste un ogni c'è un controllo diretto poi ecco ciascuno fa un po'come viene
Ecco allora adesso il problema e coordinare questa evoluzione nuova del sistema domiciliare
è evidente che
Da questo momento necessita di controllo sull'accreditamento sulle norme che oggi regoleranno e che sono strumento per le regioni da attuare da applicare e
L'impegno del ministero sembra che sia abbastanza evidente in questo in questo senso stanno e ora seguire l'evoluzione delle cose le regioni hanno fatto già molto naturalmente ma l'impegno è che continuiamo su questa linea adeguando i loro sistemi di accreditamento
E la parola che noi dobbiamo sempre considerare portare avanti quel del livello di dell'accreditamento dei loro sistemi della loro realtà
Su questo penso che possiamo soltanto avere la speranza che avvenga in tempi rapidi mentre Nendo gli impegni e le scadenze che sono già indicate il PNR RC verrà in aiuto con i finanziamenti
Direi che questa è la sintesi di questo nostro incontro ringraziando i attualmente Margherita De Bac che ha fatto una regia encomiabile puntuale gli assessori che sono intervenuti i colleghi parlamentari è un po'tutto il il ecco il ministero sotto il ministro che ci ha dato una grande speranza è un grande auspicio che dire che così possiamo concludere vi ringrazio grazie a Totti