Presentazione del libro di Roberto Della Seta «Dal rosso al nero. Cento anni di socialisti e comunisti passati a destra» (FrancoAngeli)

Ecco
Allora buona sera buona sera a tutte e a tutti è un grande piacere What ecco io sto a sorte con questo non se ne può avere una sola
Comunque è un grande piacere avervi qui al maxi per
La presentazione di questo bellissimo libro dal rosso al nero cento anni di socialisti e comunisti passati a destra
Sono con noi Massimo D'Alema presidente della Fondazione Italianieuropei
Primo ed unico Presidente del Consiglio cresciuto alla scuola
Del PC
Protagonista della stagione del socialismo riformista che ha guidato alcuni Paesi chiave nell'epoca delle grandi scelte per l'Europa unità
Ecco noi con questa sera e mi fa molto piacere Flavia Perina giornalista ex parlamentare di Alleanza Nazionale del Polo delle Libertà
Allungo direttrice del Secolo d'Italia oggi analista delle vicende politiche italiane
Mi sento di dire tra le più originali e controcorrente
Poi c'è un fuoriprogramma graditissimo graditissimo intanto purtroppo Claudio Martelli che avevamo invitato Roberto Della Seta aveva invitato a questo confronto sul suo libro per motivi di salute non è potuto raggiungerci non ha potuto raggiungerci e quindi siamo felicissimi di inserire in questo Pannella Gianfranco Fini che non ha bisogno di presentazioni ma insomma protagonista della svolta edile Alleanza Nazionale presidente della Camera per tanti anni eccetera allora io in questi casi facciamo introduzione un saluto anche un po'formale ma oggi non posso
Non posso per molti motivi anzi due motivi principali il primo e che conosco Roberto Della Seta da sempre siamo stati
Insieme militante nel movimento ambientalista per molti anni sapevo e so che è un allievo importante di Paolo Spriano so che è uno storico ma francamente non immaginavo che Fossano storico così bravo e così importante ha scritto secondo me un libro importante adesso mentre passeggiavamo nelle sale della mossa di Salgado che diceva ho dedicato dieci anni della mia vita questo a questa ricerca una ricerca storica
E e quindi io per non fare una cosa superficiale mi sono tabù scritta delle delle delle pagine che vi leggo
Allora intanto
Già dalle prime righe aprendo questo libro si rimane capo colpiti
Dedico questo libro ai miei familiari Giovanni Evan Cina Valentina Jacopo Elda Makler Renzo
Assassinati ad Auschwitz nel quarantaquattro perché ebrei sono nato quindici anni dopo avrei fatto in tempo a conoscerli non ha potuto per colpa del Novecento
Non è una dedica formale puramente
Privata
è un soffio di dolore che proviene da una storia comune
Dal culmine delle tragedie del ventesimo secolo e peraltro un sorso di dolore che ha attraversato anche la mia di famiglia quindi diciamo così
Mia colpito molto è un pugno alla bocca dello stomaco una dichiarazione di intenti espliciti esplicita sulla finalità dell'opera realizzata da Roberto Della Seta ovvero dare un contributo collocare un tassello
Nello studio delle grandi coordinate ideologiche del Novecento
Illuminando le attraverso una chiave di lettura particolare poco esplorata dalla storiografia e solitamente liquidata con etichette o categorie interpretative superficiali
E ma che ti Istica
Ecco questa chiave di lettura moralistica della delle trasmigrazione del
Come posso dire dell'opportunismo poteva essere io credo il rischio di questa ricerca
Usando come
Come chiave di lettura l'opportunismo invece il grande valore di questa ricerca è proprio quello di rifiutare di rigettare questo
Questo questa chiave di lettura e lo dice molto bene Roberto pagina duecentotrentanove ve lo leggo direttamente per introdurre questa conversazione
Quando Roberto dice
Un fenomeno che ha riguardato come mostrano le dinamiche
No scusate si riferisce qui alla
Alla fine improvvisa inattesa della Prima Repubblica
E al lo spostamento diciamo così di un'ampia fetta di elettorato socialista il capitolo che riguarda la trasmigrazione diciamo così poi ne parlerà diffusamente
Dal Partito Socialista a Forza Italia quindi da una forza che si colloca storicamente nel centrosinistra Forza Italia e Roberto scrive un fenomeno che ha riguardato come mostra dinamica elettorale in quegli anni anche un'ampia fetta di elettorato socialista
è un fenomeno nel quale sono riconoscibili alcuni
Robusti figli comuni che legano sul piano culturale il prima e il dopo delle biografie politiche coinvolte non può essere ridotto diciamo così a e opportunismo politico
E
Dal rosso al nero
Nonostante l'evocazione Stand Agliana del titolo non ha ovviamente nulla del romanzo psicologico anche se le figure che narra sono figure narrata anche con la forza evocativa diciamo così
Del del racconto biografico se non fosse che la lente dello storico a lungo punto fagocitato dalla militanza
Ambientalista dell'impegno parlamentare adottato come strumento di analisi e di scavo le biografie pubbliche di una manciata di figure
Tutte emblematiche
Con maggiore o minore rilievo di diverse stagioni politiche
Nelle quali degli obiettivi linguaggi alleanze si sono alternati in questa fluida corrente tra sinistra e destra degli schieramenti nelle due
Nazioni che hanno visto successe sconfitti tre forse egemoni all'interno dei rispettivi movimenti operai e quindi il focus sulla Francia e sull'Italia
Scorrono nelle pagine del libro di Roberto quindi il sindacalismo rivoluzionario il massimalismo socialista con gli sbandamenti e le conversioni ai tempi della spedizione coloniale in Libia e nella Grande Guerra il nazionalismo e il fascismo il regime filonazista di Vichy il fiume carsico dell'antisemitismo le due guerre mondiali Roberto padrone jumbo l'affresco di oltre un secolo di vicende politiche e militare di polemica culturale individua quattro percorsi individuale con Marchetti dico qualcosa brevissimamente su tutte e quattro
Ciò su cui nasce
Il generale dittatore in pectore sostenuto da un fonte da un fronte eterogenea di forze politiche militari che espatrio fu condannato in contumacia e Fini suicida
Gustando sarebbe l'antimilitarista socialista
Che diventò ultra nazionalista ma fu critico con il regime Petello mista piena la Val figura particolarmente irrequieta
E inquietante l'ex socialista che consegnò loro del Belgio ai nazisti e si auguro la vittoria della Germania come argine al bolscevismo
Il persecutore di ma dei ma chissà infine fucilato nella Francia gollista
Giuliano Ferrara faccio un salto ovviamente diciamo così
Un salto le pagine su Giuliano Ferrara sono secondo me magnifiche e ci raccontano tanto è anche approfonditamente poi dirò qualcosa Giuliano Ferrara che entra così nei libri di storia innanzitutto
Personalità a a volte in prima fila e a volte appartata certamente protagonismo tardi un suo personalissimo viaggio nella cultura e nella battaglia politica degli ultimi quarant'anni e passa
Un tempo lo si sarebbe detto un figlio del partito
Per le sue radici familiari il padre inviato e poi direttore dell'Unità la madre segretaria di redazione di rinascita
La rivista che era la pupilla degli occhi di Togliatti di cui assieme furono i primi biografi ufficiali
Per l'apprendistato a Torino tra gli operai della FIAT la lotta frontale al terrorismo con la difesa della delazione racconti anche molto bene quelle pagine
La rottura con il pc il craxismo il berlusconismo il Renzi ISMU l'esperienza fugace di reporter e la creazione del foglio comunque la si pensi Sassella si pensi una delle più originale testate della scena italiana
Senza dimenticare la fase dei cosiddetti apoidei volti laicismo in salsa vaticano confesso la fase in cui io non riesco proprio a
Come dire perdonato
Sulle posizioni spesso più conservatrici del gerarchia ecclesiale ma insomma questo non è un libro sui voltagabbana questa nell'aspetto che voglio proprio sottolineare
Roberto si guarda dal raccogliere le lenti interpretative spesso solo dei viali bio degli anatemi con cui in questi decenni abbiamo guardato alla miriade di personaggi o persona getti
Direbbe qualcuno che hanno fatto lo slalom tra le sigle
Sono state usate tante categorie morali opportunismo tradimento doppio giochi Smoke concetti che prendono solo la superficie delle cose
La frammentazione e la dispersione del ceto politico sono invece figlie delle regole del gioco del tracollo dei partiti storici della democrazia italiana
Della disaffezione elettorale del dilagare di fenomeni corruttivi eccetera eccetera ma uno storico
Un lettore attento
Non può accontentarsi di categoria Morellet già moraleggiante ricordo che un giorno Massimo D'Alema me lo ricordo molto bene fece alzare qualche sopracciglio quando a domanda se lui fosse fedele a Occhetto
Nella mia vita precedente il mio percorso comune allora PDS ma con quella fase
L'allora allora segretario del PDS rispose in sostanza che in politica la fedeltà non esiste esiste o non esiste la lealtà
In queste pagine del resto si parte da lontano
Da nomi che appartengono ai libri di storia della sinistra italiana come Angelo Tasca bellissimo racconto attorno alla figura di Angelo Tasca
Personalità cruciale della nascita del PC poi scomunicato per le sue posizioni tra virgolette di destra
Uno degli avversari additati come traditori del gruppo vincente togliattiano che ebbe una sbandata verso Vichy prima di comprenderne la vera natura e le reali alleanze pensate che si era augurato persino Roberto lo racconta
L'ho preso dal tuo libro la vittoria tedesca a Stalingrado compare anche Nicola Bombaci
Espulso dal Pci dando al partito comunista d'Italia
Poi propugnatore di un fascismo sociale e di sinistra messo al muro a Bongo con Mussolini e gerarchi quanti Bombacci hanno ingrossato le fila del partito fascista gli devo dire mio padre
Mio padre
Alpino sul fronte quella della Julia sul fronte delle donne in Russia
Quando io adolescente di e e aderente al Partito fascista italiano quando io adolescente richiedevo ma perché lui mi parlava di Bombacci mi parlava di quella storia lì poi naturalmente
Anche abiurato casa ma insomma
Compare per citare un grande nome della letteratura socialista dell'ottocento e qui a memoria è più recente un pronome antisemita
Ricorderete il saggio firmato da Craxi scritto
Con Luciano non scritto da Luciano
Pellicani che inaugurò la stagione di offensiva ideologica e politica del partito socialista veramente un peccato che non ci sia Claudio Martelli questa sera verso un pc
Insomma in in crisi di identità vorrei dire e in contemporanea con l'apertura della fase dei governi di pentapartito e del parto competizione con la DC
Politici economisti sindacalisti intellettuali in taluni casi ruoli si sono intrecciati basta citare il nome come Colletti Melograni Brunetta Tremonti Cazzola
Insomma molte le conversioni in qualche caso meglio parlare di convergenze
Consumate anche sull'altare
Del bipolarismo e della fine delle ideologie mentre si dipanava l'intreccio tra populismo e moderatismo
Abbiamo digerito in questi decenni digerito ma forse poco ha preso le parabole di Tangentopoli della fine dei partiti architravi della Repubblica il berlusconismo e leghismo di un parto secessionista il centrosinistra contrattino senza trattino il grillismo anti-sistema e la sua evoluzione dispersione
Dunque io concludo questa mia breve introduzione con alcune domande
Allora intanto destra e sinistra sono ancora crinali validi dal punto di vista ideale valoriale politico sociale
La risposta che Roberto Della Seta e ci offre è mi pare una risposta aperta nel senso che questi confini e questi orizzonti hanno ancora significato se si riempiono di senso di identità e proposte e se non sopravvivono come codici a barre linguaggi obiettivi cristallizzati nel tempo
Mi interessa molto e qui ci sono delle pagine quando proprio racconti la storia di Giuliano Ferrara interessa come ambientalista e anche questa un'altra domanda che vorrei porre
A Roberto innanzitutto ma a tutti voi
Il mondo ambientalista italiano che non ha avuto la forza toccata in altri paesi a cominciare dalla Germania come si colloca dove si colloca
In queste due sponde dello schieramento politico le radici perché qui c'è una riflessione che attraversa tutto il libro quando tu fai dire a Giuliano forse Giuliano che lo dice anzi troviamo la pagina due quattro sette quando Giuliano nell'altro
Eccola nella lettera
Da un traditore
Dicevano Ferrara scrive
Ciascuno di noi cari compagni
Si è disfatto di un nome che amava c'è chi lo ha fatto però Bicocchi prescelta
Alcuni per pavidità opportunismo il comunismo ha parlato il nostro nome quando noi quanto Noè in nome suo molto moltissimo troppo
C'è stato per tutti un momento fugace solitario in cui la prima persona singolare che per che per noi
Per avventura siamo che io sono ha scoperto di esserlo cioè di essere io e non noi
Ora per me queste sono parole
Molto interessanti perché
Io non sono mai stata comunista
Ma ho imparato presto
All'università competenza con Federico Caffè
Che c'è un cammino comune di diritti e di opportunità
Da riprendere segnalò l'intervista di picchetti di qualche settimana fa che struttura il welfare
E che
E chi può convivere con un'idea di responsabilità individuale cioè c'è un campo culturale ideologico di non contrapposizione tra un'idea di dell'io del protagonismo dell'individuo di responsabilità individuale ma anche del rapporto con diritti e opportunità cioè come se diritti opportunità possa non essere contrapposto ha meriti bisogni responsabilità
Io leggendo questo libro Roberto ho pensato che la nostra comune storia
Nel mondo e nella cultura ambientalista italiana in realtà è una storia che c'ha ottenuto dentro questo questo questo spazio culturale politico in cui c'era c'era l'idea
Del noi ma umori più largo però perché non era il noi della regola nel noi della della sopravvivenza della specie
E e
E però anche della responsabilità individuale e della capacità e responsabilità dell'io di
Di esprimersi
Ecco una domanda analoga davvero finito con tutte le dovute differenze me la pongo svela pongo rispetto al Movimento cinque Stelle
Cioè
Negli ultimi anni dopo l'esplosione clamorosa delle ultime elezioni politiche e forse proprio in ragione di quell'exploit è il gruppo politico che più alimentato le migrazioni negli schieramenti parlamentari
Le contorsioni ideologiche o pare ideologiche più disparate nello stesso tempo è innegabile che in questi anni si sia andato compiendo un percorso di revisione in buona parte dello stesso posizionamento della cultura politica prevalente del movimento dei Cinque Stelle passato potremmo dire da destra e sinistra
Che sarebbe forse anche in questo caso sbagliato leggere solo attraverso la lente di un adeguamento ai riti istituzionali o di una semplice come dire
Opportunismo in una
Stagione istituzionale così drammatiche traumatica dunque dunque anche qui una domanda per voi
La collocazione degli grillini o degli ex Grillini ma intesa ormai nel campo piccolo medio largo che sia del progressismo del centrosinistra
Sappiamo bene cosa ne pensano Renzi Calenda ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensate voi sapere che bilancio traggono in proposito Massimo D'Alema Roberto Della Seta Gianfranco Fini
Flavia Perina un analista attenta come lei tra l'altro Roberto una cosa voglio dire perché paga l'unica donna insieme questo pane
E lui e ti chiedo l'assenza di donne in questa storia di passaggi in questa storia di tra su migrazioni
E perché non c'erano le donne no perché non trasmigrano le donne ma perché lascio questa domanda infine davvero concludo
Ho letto il libro di Roberto in contemporanea
In queste settimane con un testo della filosofa Donatella discesa del complotto al potere e ho trovato che c'è qualche filo rosso che unisce questi due ricerche storiche
Per Donatella discesa neri uso e concludo leggendo le sue parole
La transumanza storicamente data sì tra pezzi e personaggi della sinistra verso destra non è leggibile appieno fuori dall'indagine storica il complottismo come alibi politico
E Gianfranco Fini davvero mi interessa moltissimo sapere cosa tu oggi pensi è una spia comunque di un problema il complottismo scrive Donatella
Discesa le
E e ancora il complottismo è la forma in cui si rapportano al mondo i cittadini che si sentono condannati a una frustra a una frustrante impotenza
In armi di fronte a un dispositivo tecno economia ecco insondabile
Manovrati da un potere senza furto ecco perché il complottismo che mette allo scoperto il vuoto della democrazia si rivela una temibile armadi de politicizzazione di massa
Ecco io penso e questa è la così il filo che tirò conclusivamente dalla lettura di questo bellissimo libro di questo grande storico oltre che grande ambientalista peraltro ha scritto un bellissimo libro contemporaneamente su
Sull'ambiente edito da Salerno
Insomma credo che il fenomeno delle porte girevoli tra sinistra e destra come il fenomeno chiamato complottismo attengano entrambi alla natura lo sviluppo di un processo democratico a dir poco inaridito
Sicuramente da rinvigorire con le idee la cultura e perché no visto che siamo qui al maxi con le visioni di artisti di intellettuali
I filosofi antropologi che continuamente abitano queste stanze noi pensiamo qui al maxi ed è per questo che oltre alle mostre ai Progetti ospitiamo tante incontri come questi pensiamo che occorra ripartire con rigore idee e anche
Come dire con il sospetto della produzione culturale intellettuale di cui abbiamo bisogno grazie
Una sera grazie a tutti io passerei velocemente la parola al
Sturzo
Passerei velocemente la parola nostri i relatori diciamo sottoponendo uno dei dei temi anzi forse il tema fondamentale
Del libro di Roberto non è quello dei voltagabbana delle porte girevoli degli opportunismi ma usando parole che usa lui spesso quello dei vasi comunicanti cioè detti che cosa lui racconta attraverso tutte le vicende dei personaggi presenti nel libro che cosa c'è di comune
Tra e gli esponenti militanti dirigenti di queste forze politiche che sono contrapposte ma che evidentemente come dimostra il libro hanno anche qualcosa in comune
Passerei subito la parola immagino che poi questa sera il dibattito appunto si si affronterà anche il tema dei rapporti tra essere sinistra contrasti e contatti
Non solo quello storico-culturale diciamo ma anche quello attuale
Bene tocca a me no voglio cominciare dicendo che questa è un libro e innanzitutto emozionante perché ha scritto è un libro con un grandissimo rigore rigore storico come dimostra la larga bibliografia ma anche un
Un grande romanzo che ci racconta
L'avventura umana e politica del Novecento in con una grande quantità di dettagli ma anche con calore io l'ho letto io non sono una cosa forte lettrice di libri di storia mentre su una forte lettrice di romanzi l'ho letto anche in questa direzione idee mi devo complimentare perché ha scritto benissimo ecco da giornalista attrezzo anche e soprattutto la buona scrittura è scritto in un modo convincente non solo dal punto di vista delle dei riferimenti storici ma anche e soprattutto della scrittura
Ed è un libro io credo che sarà anche sorprendente per tutti coloro che credo che siano forse la maggior parte del del largo pubblico italiano a cui purtroppo non arriverà perché diciamo una letteratura sono proposte solistica però sarebbe un bene
Che questo genere di prodotti ci arrivassimo che è convinto che destra sinistra siano due realtà irriducibilmente nemiche contrapposte
E due campi radicalmente distinti mentre invece questo libro storico ci dimostra attraverso una larghissima e esemplificazione la ricostruzione soprattutto di processi
Appunto l'esistenza di vasi comunicanti
Che agiscono moltissimo della direzione che dà il titolo al volume dal rosso al nero ma che hanno agito anche il in direzione contrapposta dal vero al rosso anche se il fenomeno c'è una piccola citazione verso la fine del libro non è approfondito perché non era il tema del libro mai esistito anche questo
Il pubblico diciamo di orientamento progressista di sinistra forse molto meno consapevole di quanto non sia un pubblico diverso di tutto questo il mio mondo il mio mondo di quando ero ragazzo e il mondo della destra giovanile
Era fortemente consapevole dell'esistenza di questi vasi comunicanti e dico
E dirò di più di queste contaminazioni perché appunto aveva nel suo album di famiglia alcune storie diventate addirittura leggendarie come quella che ha citato poco fa Giovanna la storia di Nicola Bombacci fondatore del PC con Bordiga e Terracini e poi finito impiccato per i piedi a piazzale Loreto
Ma aveva anche delle vicende politiche sua interne uno dei poi magari ne parlerà meglio Gianfranco Fini che la pure conosciuto bene al contrario di me uno dei massimi di legge già a un certo punto dell'ASS
Storia politica italiana
All'inizio degli anni settanta settantatré settantaquattro e arriva come responsabile culturale del vecchio Movimento Sociale quello di Almirante
Un filosofo o marxista arriva che Riad al marxismo Armando plebe addirittura citato un uomo con relazioni intellettuali e accademiche importanti articolo Unione Sovietica eccitato
Diciamo dell'enciclopedia filosofica Sofia che è uno dei pochissimi italiani citati che arriva prende quell'incarico diventa addirittura senatore del partito diventa animatore culturale culturale del partito quindi al nostro mondo questa vicenda era ben nota anche come alcuni aspetti piuttosto divertenti scettici si giocava anche un po'intorno c'era un esponente del Missouri intellettuale oggi si direbbe un intellettuale disorganico uno dei grandi Eretici che ha avuto a destra italiana Beppe Niccolai che ad un certo punto non so se te la ricordi questa Gianfranco presenta in un comitato centrale del movimento sociale un ordine del giorno che viene approvato viene approvato Anansi direzione neanche il comitato centrale viene approvato con grande all'unanimità era sul lavoro e fabbrica un tema sociale piuttosto importante dopodiché rivela il giorno dopo in un'intervista al Corriere la sera che l'aveva copiato da un ordine del giorno appena approvato dal Comitato centrale del Partito comunista italiano
Entrambe le assemblee appunto l'avevano votato senza colpo ferire perché tolta l'etichetta di contenuti ci poteva bastare addirittura in tutte le due assemblee
No no no no no approvato in orari no approvato in orari canonici era era appunto diciamo all'epoca c'era un'aria
Una un'area della vecchia destra che aveva una forte connotazione sociale quindi si riconobbe in quell'ordine del giorno lo sostenne riuscì a portarlo in approvazione
Giovanna ricordato ha ricordato un suo tratto di biografia personale io personalmente sono figlia di un di un di un genitore fascista che nell'immediato dopoguerra ebbe la forte tentazione
Ed era forte detrazione dire che fare vado a sinistra vado col Partito comunista o vado col mista alla fine Fini ha de all'interno del ministero in una corrente che si chiamava proprio alla sinistra guidata da un parlamentare che di cognome faceva Massi e che poi finirà fondare un partito del popolo in Italia questo per dirvi che la storia italiana è più complessa di come è stata rappresentata del mai Stream e dal punto di vista della mia generazione io sono nata nel cinquantotto
E ho vissuto la stagione della guerra civile tra giovani nelle piazze e nelle strade d'Italia dal punto di vista della mia generazione della vita negato questa realtà
L'aver nascosto quella restare alta averne fatto un tabù e quindi aver rappresentato la destra e la sinistra come due realtà prive di qualunque comunicazione e la destra addirittura come una realtà antropologicamente votata alla violenza all'incultura allarme da sopprimere
è stata uno dei motori della tragedia degli anni settanta italiani uno dei motori del sangue che abbiamo visto se scorre per le strade uno dei motori dello slogan terribile uccidere un fascista non è un reato
Perché quando si rappresenta la storia italiana in un modo manicheo così come è stata rappresentata la logica conseguenza è quella che si fa dell'avversario un nemico dell'ENI con mostro
E questa è l'equazione e l'equazione che ha che è stata attiva quando io avevo sedici diciassette diciotto
Diciotto vent'anni quindi io credo che sulla cultura italiana pesi il sicuramente lo scotto che un libro di questo genere libri di questo genere siano nella cultura di nicchia in questa platea nelle io auguro di vendere dieci venti cinquanta cento mila copie ma questo tipo di ricostruzione storica non sia nella cultura maestri ma non sia nei libri di scuola non si insegna a scuola che ci sono state contaminazioni vasi comunicanti come già con un'espressione perfetta secondo me
Li definisce Roberto tra queste culture e che nella biografia italiana queste contaminazioni sono importanti perché la storia più complessa di come l'abbiamo rappresentata che molto tempo
Chiudo con una riferimento
A un interrogativo che Maffioletti Gallo che includeva Giovanna cioè il parlando destra e sinistra sono ancora attuali il trasformismo di oggi voltagabbana e come di Giovanna io non credo che si possano appare inviare leggi vicenda di oggi
Le vicende parlamentari oggi campo dire chiamiamo nord nell'ordinaria amministrazione i cambi di casacca a quello che è stato il travaglio politico culturale l'approfondimento i congressi diciamo anche la sofferenza umana del del di alcuni passaggi politici novecenteschi di alcune importanti esce il sette politiche novecenteschi che poi hanno portato molti di questi intellettuali studiosi giornalisti in trincea sul campo di battaglia rischiare la vita quindi insomma
Diciamo per citare una cosa che un po'tutti conoscono forse ecco
E D'Annunzio si alzò e disse vado verso la vita e se ne andò da destra a sinistra non è che se ne andò nel gruppo misto insomma e oggi diciamo fare il paragone fare il paragone tra questi due periodi storici mi sembra un po'fuor d'opera salvo alcuni altri casi individuali però io non vedo questo tipo non vedo questo tipo di terz'Silone di approfondimento molto spesso non si capiscono i anche i motivi di alcuni cambi di casacca o di alcune scelte politiche al di là di quella che è
La minuta convenienza del momento comunque bravo Roberto grazie al grande libro
Grazie fare la velina se teniamo tutti questo ritmo facciamo due pugili sicuramente passo subito la parola a Massimo dal
Ma boh buonasera innanzitutto anch'io mi unisco come dire alla manifestazione dall'apprezzamento in particolare devo dire la verità
Nel libro si avverte come dire la classe del grande specialista ma innanzitutto della storia francese diceva nel senso che la parte francese di troppo e secondo me anche con alcune peculiarità della storia francese del volume e quella che mi ha colpito di più anche che forse ci siamo
è stato il più ricca di di scoperte di personalità di storie
Poi partirò qualcosa la parte finale è una storia diversa
Diciamo dal punto di vista anche
Culturale
Ma non c'è dubbio che diciamo l'indagine più lì la l'indagine più interessante diciamo riguarda diciamo i tratti di contiguità cultura che nella grande crisi europea parliamo del periodo che va tra l'altro alla prima e la seconda il compimento della seconda guerra mondiale
E due risposte radicali alla crisi europea
Che sono da una parte cioè il fascismo all'altra parte l'esperienza sovietica e la sinistra nelle sue diverse declinazioni
Le due risposte radicali alla crisi europea in realtà hanno
Guardando in profondità dei tratti di scioglimenti di contiguità culturale
Che motivano al di là delle biografie individuali pure indagati raccontate in modo estremamente approfondito brillante
E fanno capire diciamo appunto l'esistenza di questi vasi comunicanti
Anche se poi queste o comunicazione non è che sia stata così di massa però
è un fenomeno che ha riguardato la storia europea del Novecento e questi tratti di di contiguità sono nel fatto che parliamo innanzitutto di due culture rivoluzionarie cioè di due culture il cui fondamentale tratto comune
La carica antiborghese anti-casta anti establishment
Direi la natura anti conservatrice
A parte e dall'altra
L'idea che
Diciamo la la nuova forza protagonista della storia la massa popolo certo
Questo concetto viene declinato in modi diversi nella tradizione marxista diciamo lasciasse operaia eccetera nella tradizione
Della destra è il popolo in chiave nazionalistica ma e il nuovo protagonista rispetto alle vecchie classi dirigenti conservatrici liberali aristocratiche diciamo
Che da una parte e dall'altra vengono viste come i nemici
Fondo
Le due culture radicali hanno gli stessi nemici
E l'elemento antiparlamentari lista eccetera eccetera quindi certo da questo punto di vista
Diciamo
Le due grandi culture totalitarie del Novecento
Che poi arrivano a confliggere nella guerra nella guerra civile europea
Tuttavia hanno alcuni elementi costitutivi comuni
Che giustificano al di là delle biografie individuali diciamo quella contiguità e la possibilità di passare da una parte all'altra che ha caratterizzato la vita
Condanne anche il fenomeno del passaggio dal dal nero al rosso avuto dimensioni significative in particolare poiché nel momento della sconfitta del fascismo somma parliamoci chiaro c'è tutta una generazione di giovani
Che sono
Cresciuti nella fede fascista no penso a tutti gli intellettuali dei littoriali diciamo che diventano nel momento in cui nasce l'Italia democratica Viggiani della Resistenza si spostano verso il Partito comunista
Non verso diciamo la democrazia cristiana va perso il Partito comunista
E non casualmente perché trovano lì quelli quell'ansia di di trasformazione di cambiamento sociale eccetera che poi gli aveva affascinati nei confronti del fascismo
Salvo poi sentirsi alcuni di questi intellettuali diciamo traditi o delusi dal dal Mussolini in doppiopetto cioè dal trasformarsi del regime fascista dalla sua istanza trasforma attrice in una forza di conservazione sociale per molti aspetti o di conservazione degli assetti sociali
Fondamenta
Per cui è sicuramente interessante questa indagine ed ENI
Sì se si vuole per certi aspetti spiazzante rispetto così ad una storiografia pigra ecco ma insomma
Tuttavia credo che
Effettivamente a
Aiuta a capire e a interpretare senza all'utilizzazione diciamo di una chiave come è stato detto moralistica
Quello che è avvenuto soprattutto nel mondo intellettuale europeo in quel periodo storico dopo secondo me dopo comincia una storia in parte di
Intanto seduto nel nostro Paese in Francia questo fenomeno poi questa contiguità ha avuto un tratto in più
E cioè che la cultura francese nel suo complesso è fortemente nazionalisti
E in elemento del nazionalismo francese e forti molto più forte che che non nell'esperienza italiana e il nazionalismo francese è stato proprio anche della sinistra
Anche la sinistra francese è stata nazionalista e allora c'è una forte peculiarità diciamo di una tradizione non marxista nella sinistra francese
Il Blanc Isma'non a caso è invece il terreno culturale più Fertile diciamo per
Diciamo per
Costruire un ceto intellettuale che può essere affascinato dall'avanguardismo fascista
In Italia questo elemento è stato meno forte ma sicuramente anche
Poi da un certo momento in poi insomma il comunismo italiano
Si è posto il problema di
Di una rottura culturale nei confronti di quegli elementi di antiparlamentarismo di ribellismo che erano pochi della tradizione anche della sinistra
E nel momento in cui diciamo e chi il Partito comunista diventa una forza costitutiva della democrazia parlamentare
E quindi in qualche modo diciamo rovente con dissolversi ritmo della sinistra
Io credo che gli elementi di contiguità diventano molto meno rilevante
E da questo punto di vista diciamo nel corso dell'esperienza del dopoguerra
Questo vale fino alla grande crisi della Prima Repubblica
Ed è forse bisogna indagare questi passaggi diciamo anche in relazione alle grandi crisi
Le crisi sono crisi
E normalmente nelle crisi c'è un destino dei vinti che è quello di disperdersi è un destino dei vincitori che quello di attrarre
No Patty Pravo
Anche è vero una una generazione di giovani che erano cresciute del fascismo diretto a Roma un in stile al momento qui crolla il fascismo
E nel momento in cui crolla la Prima Repubblica adesso va avviene una diaspora
E c'è anche una forza di attrazione del vincitore lei necessariamente un fatto opportunistico diciamo è anche diciamo che ovviamente stare dalla parte la sensazione che il vincitore abbia ragione
E nel crollo della della repubblica dei partiti diciamo il vincitore fu Berlusconi parliamoci chiaro ed alunni che interpretava diciamo quell'ansia di rottura con il sistema dei partiti quindi la Sensi scegliere di stare dalla parte dei limiti è è una scelta sempre abbastanza difficile abbastanza problematica diciamo nelle grandi crisi
Ma nel corso della storia del dopoguerra italiano noi non abbiamo avuto altra su Manzoni a sinistra
E hanno avuto anzi come dire
Ha avuto un conflitto che è stato un conflitto rispetto questo conflitto si è organizzato nelle forme della democrazia parlamentare
è vero c'è stato c'è stata la lacerazione degli anni Settanta eccetera ma ma anche perché era venuta in campo un'altra Simitis
E cioè e protagonista della violenza è stata un'altra sì stesso
La quale è venuta in campo in aperta polemica con il la la via parlamentare democratica del PC
E non dimentichiamo impicci è stata una forza che ha
Praticando sì nella democrazia borghese diciamo a interrotto quei quei vasi comunicanti fondo nella storia del dopoguerra tutto sommato noi abbiamo avuto
Passaggi importanti innanzitutto
Dal dalla cultura liberale verso impliciti
Capendo lei Giolitti
Va dopoguerra abbiamo avuto passaggi importanti dal mondo cattolico
Pezzo del gruppo dirigente del Pci veniva dalla dal Ponto cattolico e dalla Democrazia cristiana Bush dice tante eccetera
Abbiamo avuto passaggi dal mondo socialista verso il PCC eccetera ma non abbiamo avuto trasmigrazione di diciamo dal russo
Questa questo questo passaggio avviene in modo significativo invece
Dopo la grande crisi a partire dagli anni Novanta
Il libro indaga storie persona sono persone note diciamo non la
C'è una vicenda che che riguarda il partito socialista
Che è diciamo
è la storia del rancore verso il PC
Che che intendiamoci è una storia di rancore una studio di un rancore i
In ininterrotti cenno in un atto che non c'è più mi dispiace Claudio Martelli sennò io
Con lui io ittiche Ray no io non sono portato a litigare diciamo ma sarei verificato cioè gli è capitato di fare un dibattito con Cicchitto qualche qualche sera fa è stato in imbarazzante perché mi dava la colpa di Eddie di avere fatto arrestare un record sono innocente diciamo anzi ero garantista
Contro la linea del mio partito ero garantista anche nel momento più drammatico di Mani pulite
E ricordo di essere stato duramente criticato per avere detto che mi sembrava assurdo chiedere le dimissioni di Craxi perché aveva avuto un avviso di garanzia
Ma detto questo diciamo questo fatto puramente personale lì c'è come dire il rancore verso il PC che ha pensato drammaticamente sulla storia di un pezzo del gruppo dirigente socialista
Ma invece suggerisco diciamo il tema di un di un nuovo capitolo di questa storia
Invece secondo me
La la grande trasmigrazione dal rosso al nero che era tenuta in questi anni partire dagli anni novanta e che non è soltanto un fenomeno italiano
Non ha riguardato singole figure del mondo intellettuale ha riguardato un pezzo enorme del mondo del lavoro
Ed è direi dal mio punto di vista la trasmigrazione più dolorose distacco che
Perché diciamo
Ha riguardato c'è proprio un mutamento della composizione sociale è il punto
Cioè questo mondo del lavoro che
Non si potrebbe più definire come classe operaia diciamo
è un mondo del lavoro frantumato indebolito cioè e
E passato largamente
Verso la destra in particolare verso la destra populista nazionalista eccetera è avvenuto un un enorme fenomeno
Che legato secondo me alla globalizzazione e agli affetti che essa prodotto nelle nostre società
E cioè al fatto che sostanzialmente ha diviso traversato le nostre società che c'è una parte della società che vive
Le grandi trasformazioni in contemporanea con una crescita di opportunità
E quindi tutto sommato si riconosce in una sinistra la quale è identificata esiste la sinistra identificata come quella parte politica che esprime una posizione meno egoistica
Di fronte al tema della immigrazione
Diciamo più volta alleati al al mondo all'attenzione verso il futuro sui temi dell'ambiente quindi dei diritti delle nuove generazioni diciamo e meno nazionalista una volta Foa disse la sinistra è uno che pensano solo a se stesso ma anche agli altri non solo all'oggi ma anche al domani non solo al cui
Ma anche all'altro diciamo che in una definizione sintetica ma che tutto sommato caratterizza
Ed è
C'è c'è tutto un un ceto medio soprattutto ceto medio che che guarda a sinistra perché tutto sommato vive la grande trasformazione come una crescita di opportunità
Mentre c'è tutto un mondo che dirle la trasformazione come invece il timore di una perdita
E che cerca protezione a destra
Queste la grande trasmigrazione ok che pone alla sinistra un problema gigantesco di come diciamo questa nostra visione del futuro rimette mette radici nella diciamo nel mondo del lavoro altrimenti è condannata a rappresentare qui c'è chi Urbani ma pensati che noi viviamo una drammatica crisi della sinistra in Europa
Ma tutto sommato la sinistra governa Parigi adesso governa Roma
Governa Vienna diciamo pure pur non avendo bene sì pur non avendo la forza diciamo di governare molti paesi europei governa quasi tutte le grandi città d'Europa
Perché è espressione di centri urbani
I ceti non impauriti di fronte al mondo globale e non è più capace di dare rappresentanza la parte più debole e più impaurita della società
Questo è apre un enorme problema e detto questo diciamo io penso che questo questa grande trasmigrazione non non ha nulla a che vedere diciamo con i fenomeni invece di carattere culturale le biografie che sono raccontate in questo libro però forse e quella che noi dovremmo cercare di indagare di più
Fermo restando naturalmente che io questo voglio dire io Borgonovo mai avuto giudizi moralistici nei confronti di nessuna delle parti
Perché penso che il diciamo il moralismo non appartiene alla politica siamo siamo tutti figli chi ama la politica diciamo siamo tutti figli di quella distinzione tra morale politica religione e politica che è il fondamento della scienza politica moderna ecco
Quindi non sono mai stato moralista
Però tutto sommato rimango affezionato a quella frase di Berlinguer che
Quando gli chiesero e glielo chiese Ferdinando Adornato
No o no forse no forse glielo chiese minori alla televisione e gli chiese ma lei onorevole nell'idea di che cosa si sente più orgoglioso con risultati
E lui disse sono orgoglioso di essere sempre rimasto fedele agli ideali della mia gioventù
E tutto sommato
Anche questa è una scelta possibile grazie
Riferito che Gianfranco Fini voglio affrontare il tema del passaggi dal Polo sul nero attraverso un caso particolare trascurato dal libro
Caso anche interessante ed esemplare quattro
Innanzitutto buona sera come ha ricordato la padrona di casa Giovanna io sono un ospite nel senso che come tutti ma nel senso che non era prevista la mia partecipazione al dibattito
Ma quando
E lo ringrazio Roberto Della Seta mi ha inviato il libero
Dopo averlo letto gli ho detto che avrei certamente partecipato alla presentazione del medesimo
Anche perché mi sembrava giusto colmare una lacuna e nella onestà intellettuale che lo contraddistingue poc'anzi Roberto Della Seta maledetto vada hai ragione
Perché
Non aver citato un personaggio
L'aveva già detto chi Armando plebe
Che da destra e da sinistra è passato a destra
In un libro così completo da un punto di vista storiografico rappresenta una lacuna
Poi è chiaro che ascoltando chi è intervenuto prima di me avrei mille come dire tentazioni
Nel senso che gli argomenti che sono stati trattati
Soprattutto da D'Alema sono argomenti di carattere politico che vanno al di là si intrecciano con il testo nel volume ma vanno al di là del medesimo però voglio tener fede all'impegno che ho preso con l'autore
E quindi rapidamente ricorderò chi era Armando Plebe è morto da poco a novant'anni era nato nel due mila ventisette morto nel due mila nato nel mille centoventisette morto nel due mila diciassette
Alessandrino di nascita
Giovane promettente fin dei tempi universitari laureato
A Torino in Filosofia laureato di nuovo il Torino in filologia classica laureato a in in sviluppi in Storia della Filosofia
In cattedra Perugia all'età di trentadue anni
Anche sull'onda di un pubblico elogio
Inopinato inaspettato per il per il medesimo da parte di Benedetto Croce
Qualche tempo dopo due anni dopo un'ascia Perugia va a Palermo dove rimane in cattedra tranne la breve esperienza parlamentare nelle file del movimento sociale fino al momento della pensione chi era il mandante
Se andate a leggere sulla Treccani Armando plebe viene presentato come il più autorevole conoscitore del pensiero aristotelico nel panorama nazionale contemporaneo quindi un filosofo a tutto tondo
Che come è stato detto si dichiarava convintamente marxista
Anche se era un marxismo per certi aspetti ne parlerò rapidissimamente multiforme diciamo così va ricordato che non solo era dichiaratamente marxista era dichiaratamente un ammiratore dell'Unione Sovietica
Prova ne sia che dopo aver scritto nel mille novecentosessantasette un saggio intitolato quel che ha detto veramente Carlo Marx
E in un'intervista rilasciata a molti anni dopo
Plebe dice lo scrissi soprattutto per polemizzare con quei compagni che Marcello citavano ad ogni piè sospinto e molte volte non l'avevano le ma scrive due anni dopo che cos'è l'estetica sovietica
Difficile che un uomo come dire di destra passa avventurarsi in campi così complesse fra le ha ricordato giustamente che questa autorevolezza del personaggio
E al tempo stesso questa capacità di affrontare questioni così elevate lo porta ad essere considerato anche dall'Accademia delle scienze e delle arti di Mosca come un interlocutore gradito un ospite
Nel sessantanove più o meno
Rompe con la non credo che gli sia mai stato iscritto al Partito comunista ho cercato di documentarmi al riguardo ma non lo ha mai detto plebe non ho trovato come dire argomenti a sostegno di un artigiano e l'altra era certamente un uomo che apparteneva a quella che oggi possiamo chiamare l'intellighenzia marxista di sinistra rompe con il suo mondo
Ne parlerò il sessantotto è la causa che lo stesso plebi indica come scatenante anche se poi ci fu forse anche qualche cosa di più
Un breve passaggio non dal rosso al nero ma o meglio attraversi o cosa si avvicina ai socialdemocratici perché era un uomo estremamente caustico in una circostanza disse sì
Ci chiamavano compagni ma non lo erano non erano mai arrabbiati erano perennemente rassegnato
Incontro Almirante
Tra i due scocca evidentemente unna
Un reciproco interesse non so come altro definirlo si scrive al Movimento Sociale
Grande
Volontà da parte della destra di pubblicizzare ovviamente contrapposto a volontà da parte della sinistra
Di minimizza
Sì Skira monnezza sociale diventa deputato nel settantadue
Confermato nel settantasei poi se ne esce dal Movimento Sociale per ragioni più personali che di carattere politico si interrompe la sua avventura politica
Viene nominato nel mille novecentosettantatré da Almirante presidente del FUAN
Il fuori è l'acronimo di fronte universitario di azione nazionale
Movimento Sociale in cui come credo di cui qualcuno saprà sono stato l'ultimo segretario nazionale aveva un'organizzazione giovanile abbastanza articolata inizialmente il Raggruppamento giovanile studenti e lavoratori poiché il Giovane Italia il fuori gli universitari era piuttosto autonomo rispetto al partito
Non erano i ragazzi del partito certamente erano di destra portavano Movimento Sociale ma erano autonomi godevano di un'autonomia
Premiante nomina Luciano Armando plebe
Io ho avuto modo di di conoscerlo perché
La prima cosa che Armando plebe intelligentemente pensò di dover fare e quella di incontrare i giovani del FUAN
Per iscritto all'università secondo anno
E sapeva perfettamente che c'era un'enorme curiosità da parte nostra di sapere ma
Che c'entri tu in buona sostanza
Proprio per come lo ricordo che era un uomo
Dotato di una zia praticabile certamente di grande cultura ovviamente ça va sans dire capace quindi anche di articolare pensieri non solo complessi difficilmente interpretabili da chi non padroneggiava alcune coordinate
Si definiva qui spiegava perché la definizione non era un ossimoro un marxista ma al tempo stesso un marxista volto alla conservazione
Oppure si definiva in altre circostanze un
I lumini sta ma scettico non credeva fino a un certo punto nel primato della
Voglio raccontare perché credo che sia per certi aspetti non dico divertente ma significativo mi ricordo delle prime riunioni i giovani universitari di destra e Armando plebe questo
Un fondo in senso bonario questo illustre senza alcun ironia
Cattedratico marxista
Camminava all'Unione Sovietica
Catapultato al vertice del partito alla guida del
Alcune riunioni si tennero l'università facoltà di giurisprudenza all'unica in qualche modo se virgolette agibile altri si tennero necessità
Il primo incontro fu
Degna di una scena di un bel film nel senso che Armando plebe
Professore docente pluri docente di Filosofia
Treccani il più grande esperto di ristoro
E se stesso più o meno testualmente
Ci chiese
Secondo voi quelle senza
Più vera della destra la natura più profonda
Può essere riassunta udite udite
Nella parabola del cane
E lo stoico Crisippo
Nella formazione mandata cita filone
Immaginati lo sconcerto no
Non solo perché avevamo venti ventidue anni ecco ci sembrava di essere finiti non c'era ancora scherzi a parte ma di essere finiti
Ci salvò almeno uno del fondo salvato da un giovane laureando che prese la parola disse professore
Io non lo sapevo
L'ammissione di ignoranza la parabola di Crisippo sostanzialmente questa
Quando una lepre scappa perché inseguita e salta il fosso il cane che lo rincorre
Non salta immediatamente si ferma un attimo annusa a destra annusa a sinistra poi a prescindere dal fatto di sentire le tracce adesso a sinistra salta epatica
E questo è già un laureandosi sei atlete ma che cosa c'entri
Professore questa la parabola sì questa roba cosa c'entri mi sono andato a rileggere
Le discuta disposti di triple ovviamente la corso perché
Più ampia mostrato come dire le parti che a mio modo di vedere sono più significativi
Petizioni disse Crisippo respinge l'opinione di chi sostiene che il cane insegua la selvaggina ragionando per esclusione
Vado a sinistra perché non vado a destra o viceversa
La natura del cane la sua vera essenza
Lo porta ad andare comunque verso il raggiungimento del suo obiettivo
Per garantirsi il proprio benessere
A prescindere dai vigili che incontra lato destro vado a sinistra
Ecco il punto politico la destra ci disse crede in quella circostanza
Non si può contrapporre alla sinistra come il caldo si contrappone al fritto il pari al dispari
L'uomo di destra non può essere un'autonoma che si muove meccanicamente
In opposizione a tutto quanto è altro e a sinistra in alternativa
Chi sta a destra perché soltanto hanno anticomunista anti marxista anzi borghesi
E come un automa
è un po'come un cane
Stupido
Che rimbalza di qua e di là
Teste da sinistra anziché fare quello che deve la sua natura vale a dire andare oltre scavalcare
Cercare di raggiungere l'obiettivo
La parte forse
Più significative
A destra si contrappone alla sinistra solo se e quando si e quando è necessario
Il suo obiettivo cura e creare una società in cui tutti i cittadini collaborino nel nome del benessere del popolo e della nazione
La moglie extra come il cane di crisi tu
Deve anelare a superare nel più breve tempo possibile le antitesi
Dire saltato il fosso
E cercare una sintesi deve andare avanti e chiaro che qui c'è tutto come dire
Il trascorso il pregresso di carattere filosofico
Ma
Non mi sembrano come dire attuali ancora oggi alcune affermazioni che essere soltanto anzi significa in qualche modo giocare di rimessa
Che non si può concepire la politica come una sorta di perenne partita di ping pong in cui devi buttare la palla dall'altra parte c'è cercare almeno di trovare un punto in cui ci sia un interesse generale interesse comune
Mi piacerebbe ma nono
Per lei meno all'impegno il tempo per riprendere alcuni concetti che ha espresso D'Alema su quanto il trascorrervi gli eventi il passare da un secolo all'altro da un millennio all'altro inevitabilmente abbia comportato e non poteva che essere così
Interventi sconvolgimenti ma renda necessario che la politica
Lasciatemelo dire
Non si limiti ad una mera propaganda nelle vituperate scuole di partito no
Superati da chi non sapeva cos'è la politica che non l'ha conosciuta e non voglio e l'ha ben chiaro che un conto è la politica contro quella propaganda oggi credo che ci sia un surplus di propaganda un totale deficit Ippoliti
Secondo ricordo di questi incontri con pre
è stato detto che il sessantotto sulla causa scatenante della rottura del filosofo con il suo mondo
Lo dice tra l'altro in un'ampia intervista rilasciata per cui per l'ottantesimo compleanno Plebe lo dice chiaramente dici ma quando mai ma che fantasia al potere ci hanno portato al potere l'ignoranza
E
La sinistra complice di questa strategia di dissoluzione dice Luigi
Dell'università come luogo del sapere
In occasione di uno degli incontri il tema era appunto freschissimo di attualità la contestazione giovanile
Parlo del settantatré settantaquattro
Valle Giulia era un ricordo fresco
Il mondo giovanile di destra dell'epoca
E la problematico perché era diviso
E chiaro che quello che previ aveva detto vale a dire ma quale fantasia al potere l'ignoranza al potere hanno rovinato hanno distrutto il tempio del sapere
Era una posizione
Che anche a molti ragazzi di destra appariva chiamiamola col nome che meritare conservatrice
Di un'istituzione che forse non meritava di essere imbalsamata
Quando però plebe
Affrontando con noi il dibattito cercò di motivare lo feci in modo tale da determinare
Non solo interesse ma da scatenare un dibattito per certi aspetti Flavio Nossa si è durato molti anni dopo nel mondo giovanile della testa
La motivazione che da prevedere la sua avversione alla contestazione
Leggo ma è breve
L'insulto più grave alla libertà del giovane di incompiuto allorché si pretende dir regolamentari in anticipo quella che dovrebbe essere la sua manifestazione più spontanea e imprevedibile
Cioè quelle istintiva rivolta contro la generazione precedente che ha sempre in ogni epoca sia pure con diversi gradi di intensità caratterizzato la psicologia giovani
Quale mai spontanea tardi rivolta può esserci oggi sia il tema della protesta giovanile ecco il punto è stato trasformato nell'argomento più salottiero
E nella molto più pubblicizzate banalizzata dei nostri giorni
Così come il giovane è stato trasformato in un giocattolo per divertire un siccità frivole annoiata analogamente l'istinto di ribellione dei giovani stato trasformato nel movimento meccanico di quel giocattolo di cui gli adulti pretenderebbero di possedere la chiavetta per mettermi in mostra
Come accade di pupazzetti meccanici che battono le mani e agitano le gambe dopo un giro di chiavetta così la società di oggi
Si diverte ad avere a sua disposizione una gioventù che offre periodicamente lo spettacolo della sua rivolta per farle provare
Quelle sensazioni quei brividi che la lettura dei gialli non garantisce più
Cioè che cosa voleva dire in qualche modo
Non contestava
I giovani come ci sembrava
Dalle abito perché distruggevano l'autorità del sapere università non se la prendeva L'Unità tetrarchico lui uomo
Che apparteneva
Alla classe dirigente se la se la prendeva con i baroni
Lo diceva chiaramente i baroni i baroni rossi e baroni bianchi mettendoli insieme
Se la prendeva con chi il riferimento che fa
Certi salotti milanesi
Chi ha l'età e chi ha studiato un po'di storia ricorda perfettamente il salotto
Della signora Crespi
In cui erano e della buona borghesia l'alta borghesia che coccolava tutti i santi giorni i leader giovani rivoluzionari
Allora una chiave di lettura del Sessantotto molto diversa da quella che in qualche modo gli era stata attribuita e che badate bene
Era stata poi all'origine
Di quello che accadde a destra
Subito dopo Valle Giulia
Sa benissimo di cosa parlo
La prima contestazione a Valle Giulia il primo momento di scontro tra gli studenti e la polizia dei dei giovani di destra e Giove e sinistra insieme
Contrapporsi alla polizia
Il segretario del partito che all'epoca era Michelini disse testualmente se qualcuno pensa di essere la testa nel forno in qualche altra organizzazione e andar contro la polizia non ha capito assolutamente nulla osserva Paolo Caccia
Per rafforzare il concetto
Autorizzo
Che un gruppo di dirigenti e attivisti del movimento sociale cercasse di entrare poi nella facoltà di lettere che era stata occupata dalla sinistra determinando incidenti e scontri benissimo
A destra si discuteva perché la ferita di Valle Giulia era viva
Ma perché c'erano sensibilità diverse
Si discuteva su questa su questo bivio per usare il termine no
Che ha usato per contestare la contestazione
Perché i contestatori sono iconoclasti rompono l'autorità in qualche modo sapere universitario o essere parte integrante può essere forse presuntuosamente molto presuntuosamente motori della contestazione
Perché dico che un dibattito che è andato avanti otto e un po'perché
Qualche anno dopo
Valle Giulia quasi dimenticata
Quando Luciano lama fu allontanato con forza diciamo così o se ne andò per evitare incidenti dall'università è risaputo che sì c'erano i cosiddetti indiani metropolitani ma c'era anche un nutrito gruppo di giovani di testo
Che ruppero progressivamente
Avevamo parlato prima di una contestazione diciamo da sinistra all'interno del pc che sfocia nella violenza ad est in modo minore ma è successo qualche cosa a non c'è ombra di dubbio che poi ci sono dei criminali in cui e difficile riuscire a essere
Contemporaneamente da una parte la
Ultimissima considerazione e concludo
E il terzo momento che ricordano quindi questa stranissimo avvio del confronto cosa pensate della parabola del cane di crisi
La contestazione terzo tema che anche in quel caso scatenò un forte confronto quello della laicità
Siamo settantatré alla vigilia del referendum per abrogare o meno la legge sull'Ecopass
Non lo svelo segreti
Se ne discusse a lungo dentro
Al partito ma ancor di più a lungo del mondo giovanile
Più giovane di me di qualche anno Massa
Furono ben pochi giovani
Nel nome
Dell'alleanza
Con la DC vi ricordate la sinistra che riceve i fan fascismo
Fecero campagna attiva per abolire il divorzio
Laicità però prevede quel grande filosofo che era aveva ben chiaro Canal citando meccanicismo
E ricordo ancora oggi in questo davvero degli Mirabilis decisioni da parte di un uomo
Che aveva ben chiaro sì uno dei pilastri non solo della politica come ha detto giustamente D'Alema ma per vedere della società occidentale e la secolarizzazione delle
Non solo per il dai e accise perché deciso l'idea di uno che è di Dio ma che nello stesso momento in cui c'è una commistione o addirittura un'influenza che va al di là in quella che è la sfera meramente spirituale
Ogni coscienza laica senza essere laicista il regista negare il valore della regione i laico la pressa ma al tempo stesso difende una sfera
Che è quella pur
Ecco perché dico aver dimenticato aver cancellato plebe
Non dico un errore anche perché poi tutto si consuma velocemente ma soprattutto se ne andò per ragioni che non avevano nulla a che fare con la politica
Forse non erano maturi i tempi oggi
L'altra settanta ferraresi cinquant'anni fa è chiaro che i tempi non erano maturi non c'è ombra di dubbio che tra i tanti personaggi e concluso che sono passati per ragioni sempre molto difficili da comprendere
Tanto sognato
All'opera di
Non dico una pagina ma qualche riga l'Amérique
Grazie a Giovanna non so se
Abbiamo tempo
Allora Roberto no io ringrazio buona sera
No no grazie a tutti per essere stati qui
Ad ascoltarci grazie
Intanto a Giovanna Melandri per Hospital c'è per le cose che che ha detto a Massimo D'Alema Gianfranco Fini Allo Poldo
Fabiani che come Giovanna è anche un carissimo mio amico a Flavia Perina io non è che aggiunga nulla di di di particolare sono state fatte osservazioni che ai massima
Condivido dico solo due o tre cose la prima è questa riguarda una un un'osservazione faceva Massimo D'Alema
Sul fatto che la parte del libro più più più ricca riguarda riguarda la Francia allora non c'è dubbio che la Francia allora intanto non c'è dubbio che le grandi ondate novecenteschi passaggi dal rosso al nero essenzialmente con delle eccezioni ma essenzialmente si concentrano in soltanto due paesi che sono la Francia e l'Italia
Le ragioni sono naturalmente legata a circostanze storiche perché come sempre D'Alema ricordava ognuna di queste ondate poi nasce da fatti che succedono grandi sconfitte grandi crisi
Ma credo che nasca anche da alcune caratteristiche della sinistra in Francia in Italia la sinistra francese ha sempre avuto al suo interno un peso molto largo
Delle figure intellettuali il movimento operaio in Francia non è che non ci fosse non avesse importanza ma certamente nella sinistra francese il peso delle figure intellettuali è stato molto maggiore che per esempio in Germania
Che per esempio in altri Kemp che per esempio in Inghilterra e
La Francia l'Italia sono stati i paesi in cui si è affermata con più forza la più con più forza la la la figura di quello che poi è stato chiamato l'intellettuale engagé l'Intel tale impegnato
Perché
Rappresentativo della gran parte di questi passaggi questi passaggi riguardano anche dei dirigenti politici riguardano anche molti sindacalisti nel senso di organizzatori sindacali ma riguardano quasi sempre figure che poi arrivano anche una una
Una caratura individuale di produttori di idee di elaboratori di idee e non c'è dubbio che quella postazione è stata quella che ha prodotto più largamente i passaggi
Dal rosso al nero perché era una postazione dalla quale si incontravano
Naturalmente un'ansia di partecipare a grandi fenomeni collettivi
Come è stata la sinistra come è stato il movimento socialista in tutta Europa ma al tempo stesso una un'ansia individuale e anche in qualche misura individualista che racconta molto bene credo
Molti di questi di questi passaggi quindi da questo punto di vista la Francia se certamente è stato
Il laboratorio che anticipato poi fenomeni collettivi che hanno riguardato anche il nostro paese si è cominciato appunto con il pluralismo Bruna c'è negli anni Ottanta dell'ottocento è stato il primo momento in cui dei socialisti hanno non ha abbandonato il loro campo Ripa in molti casi sono tornati nel campo socialista ma hanno sposato o una un movimento una posizione che era apertamente nazionalista
E quindi è stato davvero un un fenomeno prototipale
E di nuovo all'inizio del Novecento è stato in Francia che i passaggi dal rosso al nero in particolare all'interno di quello che era il movimento del sindacalismo rivoluzionario
Ha prodotto le prime insomma le prime i primi passaggio comunque le prime mescolanze s'Sorrell naturalmente il è il nome che viene per primo in mente ma insieme la sorella
Se ne possono fare tanti altri di intellettuali socialisti francesi che hanno cominciato a non solo a dialogare ma in qualche misura ad allearsi non con i fascisti perché non c'erano Marconi nazionalisti di Azio Frances
Non nacque allora un un un gruppo organizzato che si chiamava circolo Proudhon che aveva al suo interno proprio questa caratteristica di unire insieme socialisti sindacalisti rivoluzionari
E e nazionalisti sotto lo sguardo insomma non non direttamente partecipe ma sicuramente benevolo di Sorel da una parte di Morra s'dall'altra la Francia è stato un laboratorio però credo che il caso Alitalia invece un caso molto interessante e meno conosciuto e qui dico l'unica cosa di insomma di merito che che voglio sottolineare non c'è dubbio lo diceva Flavia Perina e io sono d'accordo che in Italia in particolare la storiografia affaticato a raccontare i passaggi dal rosso al nero soprattutto di sindacalisti rivoluzionari italiani
Spesso si è lì sia raccontati come
Attivo fenomeni imitativi del caso ovviamente più fosco più celebre e più importante che è stato quello di Mussolini peccato che quando Mussolini
Diventa prima interventista e poi da da da vita progressivamente al movimento fascista molti sindacalisti rivoluzionari italiani il passaggio verso il nazionalismo l'hanno già compiuto
Quindi in questo Mussolini non è stato un pioniere
I nomi non sono nomi famosi ma sono nomi di socialisti e sino all'istituzione italiani che per esempio nel mille novecentoundici si schierarono con forza a favore della guerra di Libia
Quindi a favore di un'impresa che era obiettivamente
E dichiaratamente un'impresa nazionalisti a nemmeno cento undici voglio ricordare che Mussolini era ancora non solo socialista rivoluzionario ma era ancora internazionalista scrisse pagine molto infuocato è nel suo stile che dormissero giornalisti per uno stile di grande efficacia contro la guerra
La guerra di Libia quindi prima di Mussolini questo fenomeno era già cominciato farà la poco raccontato Renzo De Felice scrisse molti anni fa
Che questo silenzio di gran parte la storia italiana anche di quella più importante su questi passaggi a un silenzio che si spiega con un con con l'imbarazzo di dover dare conto di questi itinerari dopodiché io
E davvero chiudo no io non credo che i campi che non abbia senso parlare e ragionare
Di campi distinti separati lontani tra sinistra e destra credo che ne abbia molto senso per il Novecento credo che tutto sommato ne abbia senso persino oggi ma sapendo che non si sta parlando di campi blindati
Perché ditemi che collegavano
Degli uni agli altri
I campi soprattutto della socia del socialismo rivoluzionario poi molti dei passaggi hanno riguardato più tardi negli anni Trenta anche il socialista Ortles socialismo riformista ma in particolare il socialismo rivoluzionario e la destra questo nuova destra che compare all'inizio del Novecento una destra rivoluzionaria una destra che fa concorrenza alla sinistra rispetto al consenso
Degli stessi soggetti su credo che sia un tema in Italia Francia molto indagato ci sono dei libri bellissimi di Zeev Sternhell
Di Epstein Bernarda rilievi ha scritto un libro l'ideologia francese che racconta proprio questo passaggio in Italia tutto questo è avvenuto molto meno in modo molto meno autorevole credo che quindi sia utile
Mettere a fuoco anche questa parte della storia
Della storia europea per quanto riguarda la oggi ma insomma la a sono d'accordo D'Alema non non la storia della
Chiamiamola trasmigrazione mi pare che tu l'abbia chiamata così
Di pezzi su di società e soprattutto i Paesi del mondo del lavoro
Da da sinistra a destra è un fenomeno completamente diverso da tutti quelli raccontati nel libro anche se anche se ci sono alcuni precedenti che forse qualche
Riflessione da questo punto di vista invitano a far rione cito due uno riguarda
L'Italia è uno riguarda la Francia
Quello che riguarda l'Italia riguarda le regioni cosiddette rosse lo alle regioni rosse e cioè mi via Romagna e Toscana che dal mille novecentoquarantacinque sostanzialmente divennero regioni dove il consenso per la sinistra del Partito comunista ma in generale per la sinistra
Fu e rimase a lungo largamente maggioritario furono le due regioni italiane dove nelle lezioni a Milano centoventiquattro
I fascisti raccolse il consenso maggiore furori raggi le regioni le due regioni più fasciste dal punto di vista del voto che era un voto ancora parzialmente libero parzialmente libero nel
Nel ventiquattro
E l'altro esempio riguarda la Francia quando è nato il fondo nazionale che è nato mi pare all'insediamento tanta forse
Ed è insomma il consenso esplosivo che fa Nacional raccolse in Francia veniva in buona misura su questo sono d'tanti studi sociologici anche statistici
Dall'elettorato comunista cioè la la fase dell'esplosione fa nazionale la fase dello squagliamento del Partito comunista francese naturalmente legato anche a a a a dinamiche internazionali globali hanno quasi coinciso
E molte delle aree in Francia dove il phon nazionale sia fermato per primo sono le stesse aree dove il Partito comunista francese
Fino a quegli anni
Era più forte potrei citare il caso clamoroso famoso insomma Celebre diciotto io che che che che che che che fu il sindaco rosso di Sand ENI e che rimase sin da vicende mi dopo essere diventato il primo leader fascista
Francese agli anni Trenta ma insomma questo per dire che
è vero che oggi questo fenomeno ha caratteristiche completamente diverse ma io credo che in qualche misura qualche de dei fili possano essere tirati anche
Anche rispetto al passato perché ho scritto questo libro io che sono un ambientalista non lo so
Nel senso che io come veniva detto insomma o insieme a leopoldo Fabiani peraltro mi sono formato negli studi
Appunto studiando storia moderne Storia contemporanea i nostri professori nostri maestri sono stati Paolo Spriano il rosario Villari mi è rimasta sempre la passione per
In particolare per la storia della sinistra europea tra le due guerre mondiali di cui mi ero occupato già quando scrissi la mia tesi di laurea vada fatto completamente altro nella mia vita però questo questo interesse questa passione non l'ha mai abbandonata confesso che mi mi rimase
Soprattutto impresso un dramma straordinario che riguarda la Francia e che io poi raccontato anche in questo libro il dramma fu che la grande maggioranza dei parlamentari francesi socialisti
Nel quaranta votano i pieni poteri al maresciallo Petteni
Erano socialisti alcuni erano socialisti riformisti alcuni erano socialisti rivoluzionari e tutti loro
Naturalmente tranne due o tre casi di di figure che poi si impegneranno nella Resistenza dopo la guerra verranno espulsi a vita
Dal Partito Socialista beh fu un dramma personale per di di di di enorme di enorme rilievo come un tundra ma personale straordinariamente forte quello che riguarda Angelo Angelo Tasca e quindi mi è rimasta la la Lala come dire la curiosità l'interesse di approfondire
Anche sul piano proprio degli itinerari personali delle biografie individuali
Questi questi percorsi che però ripeto di questo sono davvero convinto al di là delle loro caratteristiche irriducibilmente individuali raccontano
Di vasi comunicanti fra raccontano del fatto che noi dobbiamo smetterla vero che la sinistra in questo ha avuto più problemi
Della destra dobbiamo smetterla di pensare il Novecento come se il Novecento fosse stato il secolo in cui la sinistra la destra non solo si sono
Combattute anche sanguinosamente io aggiungo per fortuna che ha vinto la sinistra o comunque che non ha vinto quella destra ma hanno anche visto una serie di travasi di idee che in molti casi vanno riguardato biografie finite maniera tragica basti pensare alla figura di Pierre Laval
Che finito fucilato dopo essere stato il protagonista più fanatico uno dei Ludovisi più fanatici non solo il collaborazionismo ma del filo nazismo dalla persecuzione degli ebrei in Francia il tema è l'antisemitismo è sicuramente uno di questi vasi comunicanti
Fra veline anche Giovanna raccontavano dei loro genitori beh insomma io che sono ebreo di padre ho scoperto da poco che mio nonno che poi morì per sua fortuna prima
Del dell'occupazione leggi razziali anche prima subivamo leggi razziali ma prima dell'occupazione
Tedesca dell'Italia quindi sfuggire al destino degli altri
Degli altri dieci salvando probabilmente anche la mia vita futura successiva ho scoperto che lui teneva a casa rilegati i volumi dei discorsi del Duce e quindi ho trovato appunto siglati Angelo Della Seta
Quattro cinque volumi anno per anno dei discorsi di Mussolini mio nonno era assolutamente fascista
Convinto che il fascismo per gli ebrei italiani fosse stato un periodo avesse coinciso con un periodo di crescita di anche di arricchimento
Personale e familiare l'antisemitismo sicuramente è stato un grande vaso comunicante dei passaggi dal rosso nero perché esiste una tradizione di antisemitismo sociale di sinistra
Ma raccapricciante anche a leggere pagine importanti persino pagine di un ebreo come Carlo Marx che nella questione ebraica insomma degli ebrei sugli ebrei si esprime in termini che non sono molto lontani dallo stereotipo antisemita e quindi credo che anche proprio per non solo dal punto di vista storico storiografico e della narrazione storica ma anche insomma per avere più chiaro
I quali sono i i i i caratteri del del nostro presente questi vasi comunicanti non sarebbe male illuminarmi un po'e diventarne un po'tutti quanti consapevoli e grazie grazie a tutti