A casa lontano da casa. L'accoglienza in famiglia come percorso di integrazione

Ok
Allora buongiorno a tutti e intanto grazie ai presenti per essere venuti a questa presentazione ai relatori
Che adesso andremo a presentare a che ci segue on line e a tutti gli organizzatori io sono Roberta Fiorifrutti sono la giornalista mi occupo di migrazioni Scrivo per comune INFOR per la rete delle comunità solidali
Sono stati invitati a cercare di fare un po'il filo conduttore di questo evento di presentazione di questo progetto che nel a casa lontano da casa
è un progetto finanziato fammi dall'esperienza del modello l'accoglienza in famiglia come percorso di integrazione vado subito a presentare i nostri relatori e poi i prima di entrare nel merito vi trasmetteremo invidio con delle testimonianze che esplichi saranno esplicative di quello che hanno del lavoro che è stato svolto allora è intanto in introdurrà il Progetto Fabiana Musicco direttrice dire fu disuguali con Italia
E seguirà Roberto guardia non è che è un esperto in accoglienza in famiglie di rifugiati che fa parte del board scientifico che ha curato l'elaborazione dei dati del Progetto Luigi Corvo che si collegherà on line noto sino ricercatore presso l'Università di Tor Vergata che se ci spiegherà la valutazione multimediale dell'impatto di questo progetto
E Paolo Fasano responsabile dell'Unità operativa delle politiche per l'immigrazione del Comune di Ravenna adesso prima di cominciare con la relazione di Fabiana possiamo mandare in video
Grazie accoglienza questa famiglia la gente di questo posto finalmente nel vedere come un essere umano come una persona la nostra famiglia restava però un imbuto attraverso il quale all'Assemblée entrato in questa società due anni fa mi ricordo
Lavoravo in campagna insieme agli altri e i miei compagni con cui vedevo che sono ancora nella stessa condizione
Lavorano ancora nero non parlano ancora bene l'italiano non fanno praticamente parte della società
Alla sana molto cresciuto dal punto di vista delle relazioni ma all'inizio era un po'timido parlava poco invece col tempo ha cominciato ad uscire senza di me c'è sempre un gruppo di amici adesso la ragazza però ci siamo abituati a volersi sta posando un cammino che ha portato a questo da quando ho preso la patente mi sento
Ho autonomo la possibilità una ragazza una ragazza giovane di entrare nel seno della famiglia significa veramente entrare in Italia ho potuto diploma mi quest'anno
Nei servizi socio sanitari che è stato sempre il mio sogno ha dimostrato che ne abbiamo creduto in lui ma soprattutto lui ha creduto in se stessa ma le proprie capacità adesso lavoro come
Un operatore sociale perché mi rendo conto che anche io sono stato aiutato
In occasione dell'ultimo compleanno del ventitreesimo compleanno l'ha festeggiato con i colleghi che hanno preparato una festa a sorpresa per lui questo tanti auguri candidato a un italiano Varese è un po'la sintesi della sua integrazione con noi senza l'accoglienza non sarei qui non sarei ci sono oggi
Decisamente un'introduzione ha solamente completa quello che l'argomento di questo nostro incontro soltanto un'anticipazione prima di dare la parola Fabiana ci sono state delle modifiche al programma alcuni relatori purtroppo non non non sono potuti per intervenire perché hanno avuto problemi di salute ma ci sono dei delle delle nuove dei nuovi ingressi che secondo me saranno molto interessanti nella seconda parte del nostro del nostro incontro dove ci sarà una tavola rotonda con degli ospiti che sicuramente
Porteranno un contributo notevole allora Fabiana quei coristi cominciare tu
Grazie Roberta Grazia tutte a tutti per per essere qui a condividere con me quello che è stato anche il Progetto diciamo più grande che ne fu Biswas capitali il primo progetto importante che questa nostra associazione ha realizzato in questi anni
E nelle vostre cartelline trovate le il lavoro che è stato realizzato in questi anni e come abbiamo tradotto l'esperienza che è stata un'esperienza di sperimentazione e di consolidamento di quello che l'associazione sta dal due mila quindici ovvero sia promuovere l'accoglienza in famiglia promuovere l'attivazione dei cittadini al fianco dei rifugiati di titolari di altra forma di protezione per favorire dei percorsi di inclusione e per realizzare delle comunità più coesi e delle comunità più aperte
Già i giornalisti che ne ha intervistato questa mattina ho detto ma come mai come è possibile che con questa Europa che vuole costruire muri sempre più alti
In realtà voi abbiate queste famiglie ma come le trovate queste famiglie e la risposta scrisse sorprendente ma noi ci siamo un pochino abituati
Al fatto che se si fa una chiamata la società civile si si accompagna la società civile
In processi complessi in percorsi che richiedono innanzitutto la comprensione della complessità i quali chiedono di organizzarsi affinché questa complessità possa essere messa in una cornice istituzionale
Questo è quello che abbiamo fatto in questi anni questo progetto fa amici acconsentito gli lavorare al fianco dei Comuni ho qui davanti a me il il piacere di avere l'assessorato il Comune di Roma Barbara Funari che ringrazio per essere venuta
E i Comuni che non son potuti venire parte Paolo Fasano che qui come relatore ma il Comune di Bari il Comune di Palermo Macerata sono comuni con i quali abbiamo potuto ragionare insieme e capire come il ruolo dei cittadini potesse divenire complementare acciocché sui territori già c'era
Che cosa si è realizzato in questi anni vedete centotredici accogliente centotredici persone sono state accolte il novanta per cento delle persone che hanno terminato le loro accoglienze
Hanno raggiunto una piena autonomia non è soltanto questo il risultato del Progetto risultato del Progetto è stato quello di creare dei prototipi sociali che sono tuttora attivi
Moltissimi Progetti
Come sapete pisside quasi tutti addetti ai lavori progettano inizia una fine
Questo progetto continua perché sono stati creati chiaramente dei meccanismi di attivazione di cittadini che fanno parte di gruppi territoriali di persone che sono formati di persone che promuovono mano diversità di accoglienza e che sono al fianco delle famiglie che si candidano per accogliere in casa rifugiato
Il moltiplicatore di valore di questa esperienza
E a nostro parere straordinario
Perché non è soltanto che una persona che ha fatto parte di un'accoglienza in famiglia decide una possibilità di appartenere ad una comunità i di comprendere tutta una serie di elementi di contesto che altrimenti non sono comprensibili oppure ci vogliono tantissimi anni per comprenderli
Spesso diciamo che rifugi sua ex fiamma è un'intima che accelera
Una reazione che forse avverrebbe andrebbe con tantissimi anni e avverrebbe con molti più difficoltà
Avere delle relazioni sociali vedere potenziata la tratta capacità di appartenere ad un luogo ma anche di poter fare delle scelte di poterli vedere delle scelte che ho fatto di poter capire se il lavoro che ha iniziato a fare sì la formazione che ho fatto nel centro di accoglienza era data mi o se voglio fare una nuova formazione se voglio impegnarmi in modo diverso
E poi immaginiamo e cercate di di immaginare tutte queste persone che hanno apporto la vita dei ragazzi e delle ragazze che sono state accolte come poi questa si è inserite all'interno della comunità la differenza di vedere una persona riesce dalla casa di qualcuno di noi e quindi il nostro vicino di casa ci chiede
Ritiene ma che sarà fatto
Tutto questo come possiamo può raccontarlo lo raccontiamo grazie ai lavori di un board scientifico che ha riflettuto a fianco a lui Roberto oggi racconterà nel dettaglio quali sono le riflessioni di questo punto per consolidare un'esperienza il lavoro che abbiamo fatto con i Comuni è un lavoro che guarda al futuro ma che in parte questo futuro è stato già anticipato perché abbiamo promosso la realizzazione dell'albo delle famiglie accoglienza qui un'iniziativa che guarda a iniziative che già esistono anche nel nostro panorama normativo insiste
Esistono le famiglie affidatarie esisti non regolamenti per l'affido esistono dei percorsi che possono abilitare la cittadinanza a farsi parte attiva nel rispondere alle sfide sociali
Sono anni questi in cui i cambiamenti sociali sono sempre più veloci spesso i bisogni
Che cambiano interrogano le amministrazioni le amministrazioni soprattutto nel welfare territoriale sono interrogati da bisogni che cambiano molto velocemente
E invece la capacità di cambiamento spesso e più lenta perché perché chiaramente tutto l'ammissione delle cornici possibili tutto questo va disse in una dimensione di sostenibilità
L'albo delle famiglie accoglienti che comune di Ravenna è stato il primo a lanciare nuove il Comune di Roma anche ha lanciato un albo delle famiglie accoglienti così come il Comune di Bari sono delle iniziative che aiutano i comuni a fare una chiamata la cittadinanza questa chiamata
Non è solo una chiamata di spontaneità e di solidarietà
è una chiamata a persone che sentono di poter avere un ruolo attivo vogliono avere un ruolo di protagonismo a questo protagonismo va accompagnato in questi anni abbiamo elaborato una metodologia di lavoro che prevede una formazione rigorosa quindi un metodo semplice ma rigoroso che consente anche la scalabilità dell'esperienza
Ci sono stati dei risultati inattesi in questi anni per rifugi suo esca perché oltre ai gruppi territoriali che esisteva nei gruppi che sono stati creati grazie a questo progetto ne sono nati tanti altri in questo momento l'associazione e attiva in trenta città italiane e ci sono richieste da tanti in altri territori quindi l'associazione presente
Più o meno in tutte le regioni italiane io chiuderei soltanto con una notizia che mi arrivata veramente pochissimi minuti fa perché ci sembra che il Presidente del Consiglio abbia sentito parlare di questo evento questa mattina cosa che sembra straordinaria perché ha dichiarato che se l'accoglienza è fatta bene questa ne diventano delle risorse per la collettività ci vuole un approccio umano equilibrato ed efficace
Un aspetto che va affrontato con determinazione quello dell'accoglienza perché se si sbaglia diventa un peso se invece viene fatta bene questo si traduce delle risorse
Ma crediamo che questo Progetto prelude e questo e che consenta ci auguriamo che ispiri le istituzioni nel riflettere sul fatto che certi modelli che già esistono possono essere fatti crescere possono essere accompagnati per consolidarsi risultare complementari cacciò grande sforzo che già via di fatto
Grazie
Questo grazie Fabiana questa descrizione veramente si apre il cuore no nella speranza che possa replicare
Più possibile infatti a questo proposito chiederei proprio Roberto Quagliano né che dalla pratica no come si passa poi alla politica come si può trasmettere questa tipo di di metodologia no applicando la più a più livelli
Grazie
Buongiorno a tutti e tutti
Sono contento di trovarmi ancora qui molte amiche e amici e compagni di strada
E con tutti voi
Devo ringraziare Fabian perché mi ha risparmiato metà dell'intervento
No nel senso che le conclusioni le ha dette già tutte le io mi limiterò alle raccomandazioni e allora siccome abbiamo un pochettino più ditte
E siccome
Mario Draghi è stato citato dalla conclusione del tuo intervento
Comincio da due cose la prima giusto per stare sul Presidente del Consiglio è proprio la conclusione delle nostre conclusioni
Che diceva che sostanzialmente nonostante tutti i percorsi che avvengono e farà poi un piccolo excursus storico per approfittare riempire bene questo tempo in più che ci ritroviamo a disposizione
Nonostante sia parecchio tempo che l'accoglienza e familiare
Una pratica diffusa nel nostro Paese
Giustamente credo le conclusioni a cui bordi scientifico arrivato e che rimane tuttora un potenziale fortemente inespresso
E non è solo un potenziale in termini di accoglienza perché come ha specificato bene Fabiana siamo lontani dall'ottica prestazionale classica anche se con quella che i servizi comunque sul territorio continuano a mantenere
Ci si deve integrare con il lavoro di chi fa accoglienza infatti però diciamo che siamo sostanzialmente in una fase dove il potenziale inespresso soprattutto quello che si impedisce alla società di poter esprimere abbiamo lo diceva bene prima ci sono sempre più territori che chiedono di poter partecipare a percorsi come quello di Refuge sbarca in Italia ma anche come a tutti quegli altri percorsi di accoglienza
In famiglia o di accoglienza comunque come dire diffusa sul territorio si sono sviluppati si continuano a sviluppare in questi anni come risposta a bisogni che come è stato ricordato sempre cambiano e allora tutto questo deve diventare davvero lo vedremo poi bene nelle raccomandazioni un modello nuovo possibile di politiche sociali
Dall'ultima volta che ci siamo ritrovati da queste parti è cambiata una cosa importante
Cioè sono arrivati gli altri
E io credo che questo poi ne parlerà molto meglio
Paolo che ne sostanzialmente inventore su scala nazionale da questo punto di vista è una novità importante perché è già un passo in più ecco mi chiede di Roberta De come si fa passare dalle pratiche alle politiche sicuramente l'albo rappresenta un importantissimo passo in avanti da questo punto di vista e auspichiamo davvero che possa diventare una pratica sempre più impropria
La storia di Chiellini dell'accoglienza in famiglia non dimentichiamolo
Di cui oggi parliamo anche in termini di istituzionalizzazione in qualche modo è una storia che sia alimenta proprio dal comportamenti che le persone
Cittadini italiani ma non solo italiane perché ben conosciamo anche le esperienze che ci sono nel resto dell'Europa e del mondo da questo punto di vista hanno messo in atto prima ancora precedendo le istituzioni e raccogliendo i nuovi bisogni che le migrazioni che anche improvvisamente venivano a
E come dire interessare i nostri territori hanno portato a me piace che siamo qui nel due mila e ventuno
Perché ricorre un trentennale importante quest'anno che è quello dello sbarco della nave flore e di tutti quegli quei cittadini albanesi che arrivarono nel nostro Paese attraverso le coste pugliesi nel lontano mille novecentonovantuno ci sembra veramente un'era geologica fa eppure la prima reazione
Lasciamo perdere cosa fece l'allora governo in un primissimo momento perché le immagini cilene dello stadio di Bari ce le ricordiamo tutte tuttavia i cittadini chiedono una risposta molto più avanzata e aprirono semplicemente le loro porte di casa
Io credo che da quel momento sì sì attratta una linfa importantissima anche da parte delle istituzioni
Per poter affrontare in un modo più importante e che tenesse conto
Di quello che i cittadini e le cittadine italiane avevano dimostrato in quella situazione
E a trasformarlo poco poco in politiche intanto cambio l'atteggiamento dell'allora governo che attuò una politica che sì forse oggi venisse in qualche modo come dire traslata sul sistema di protezione nazionale potrebbe favorirne Matera espansione una presenza come si deve sul territorio
Che era quella dell'invio delle persone arrivate nel nostro Paese proporzionalmente per numero di abitanti tutti i comuni italiani e quella fu una forma di istituzionalizzazione
Immediata importante ma soprattutto la spinta dal basso che ci fu nel novantuno rispetto a questa situazione di arrivo massivo di persone dall'Albania
Fu di fatto il propulsore che porto tante amministrazioni comunali
A creare servizi di accoglienza integrata sul territorio che avrebbero poi trovato nel progetto azione comune del due mila e nel Programma Nazionale Asilo del due mila uno
Quelle realizzazioni che portarono poi alla costituzione dell'attuale sistema di protezione prima nella sua forma di sparare poi attraverso tutti gli incredibili acronimi che abbiamo visto susseguirsi in questi anni all'attuale sai
E credo che questo sia importante
E quindi non dimentichiamolo mai il ruolo che può avere la società nell'influenzare positivamente i comportamenti
Delle istituzioni ed è per questo che andando contemporaneamente alla presenza di tutto il comparto istituzionale avanti anche le accoglienza e dire fuggì su quel campo e di tutti quegli altri enti che stanno praticando paste forme di accoglienza diffusa in famiglia in particolare sul territorio
Che c'è uno stimolo e una sorta di linfa continua per il rinnovamento di quello che è l'approccio istituzionale che dovremmo avere nel Paese
Siccome l'ho fatta sufficientemente lunga
Considerate la una sorta di premessa per le conclusioni che vi accingo a leggere prima delle quali però vorrei ringraziare tutto il board scientifico che ha lavorato all'interno di questo progetto e che ha prodotto secondo me secondo noi
Un lavoro valido all'altezza della situazione dei tempi anche dal punto di vista non solo della sistematizzazione dell'operazione che la successiva al Cam fama anche delle proposte
Che vogliamo portare all'attenzione non solo del decisore politico ma anche di tutti gli attori che sono impegnati all'interno del mondo dell'accoglienza dell'accoglienza integrate dell'accoglienza in famiglia
In particolare poi visto che mi sono occupato insieme a loro di questo comparto legato a quelle che sono le raccomandazioni
Istituzionali sostanzialmente il mio grazie va due persone che sono Giulia che a lei era chiara market che insieme a me hanno steso questa parte che la forse un po'più complicata quando Fabiana la letto ha detto ma siete stati un po'severi vediamo se anche voi sarete d'accordo rispetto a questo
Le prime raccomandazioni che noi facciamo sono quelle che riguardano ovviamente le nostre istituzioni nazionali e locali perché abbiamo fortemente in mente
Il ruolo pubblico che deve avere l'accoglienza in questo Paese e quindi le raccomandazioni riguardano soprattutto le istituzioni sin dal livello governativo
E al Parlamento a scendere fino proprio agli enti locali che devono comunque sentirsi investite della centralità di questo ruolo e quindi da questo punto di vista questo cartello generale ci porta a dire
Almeno altre quattro cose la prima riguarda il tema della programmazione dell'accoglienza in famiglia una programmazione che deve deve essere adeguata e per essere adeguata deve innanzitutto partire dal fatto che quelle linee-guida
Dell'accoglienza in famiglia che pur essendo previste prevista come forma di accoglienza integrata nel nell'adesso sai insiste di accoglienza
Nazionale sono lì in un cassettino quelle più approfondite dal due mila diciassette perlomeno ed è un peccato perché vennero realizzate con una o di Tim portante di tutte le realtà che in quegli anni avevano cominciato è continuato a praticare queste forme di accoglienza sul territorio sarebbe proprio ora che finisse rilanciato anche all'interno del sistema
Nazionale l'opportunità dell'accoglienza in famiglia già durante lo svolgimento della parte di integrazione all'interno
Del del summit e poi in attacco linee-guida che potrebbero essere come dire patrimonio comune a tutte le organizzazioni che se ne occupano eventualmente anche al di fuori del sistema di protezione
Secondo punto riguarda la congrua allocazione delle risorse cioè risorse necessarie
Premessa importante da questo punto di vista non dobbiamo pensare che
L'opzione volontaria che le famiglie possono fare così come anche le persone che saranno ospitate possono fare nel momento in cui decidono di intraprendere questi percorsi
Tragga in inganno e possa considerarsi come un qualche cosa che abbatte dei costi per un tema che dal punto di vista dei costi è sempre un pochettino lì
Spada di Damocle sulle politiche il più o meno restrittiva nei confronti del tema immigrazione
Perché perché se è vero che da una parte ci sono prestazioni
Meno tra virgolette e che quindi hanno dei loro costi che vengono erogate
Dall'altra devono essere considerate comunque tutte quelle fattispecie di intersezioni tra servizi e con i servizi pubblici locali che comunque i loro costi li hanno ma soprattutto deve essere considerato come giustamente già fanno i pochi
Enti locali che hanno deciso di portare avanti all'interno del sistema di protezione la pratica dell'accoglienza in famiglia
Deve essere previsto un adeguato rimborso a chi come nucleo familiare si mette nella condizione comunque di affrontare maggiori spese per il fatto di poter fare una scelta del genere badate bene è importante questo non sminuisce
L'approccio volontaristico perché se l'importo è non troppo alto e non troppo basso togliamo dal campo ogni equivoco dal punto di vista del motivo per il quale si possa fare una scelta del genere
Ma dall'altra parte in realtà democratizzare lasciatemi usare questa parola la possibilità di accesso a questa forma
Da parte anche delle famiglie che diversamente non potrebbero consentire magari ma nonostante un afflato importante dal punto di vista etico questa forma di accoglienza e questo lo riteniamo particolarmente importante una terza raccomandazione sto andando troppo lungo
No ma abbiamo deciso che si poteva andare un po'come novità perché la la tendenza guerra ma la formula cerco di andare verso è la precisa determinazione delle responsabilità non spendo tante parole su questo perché l'abbiamo detto no i soggetti sono sostanzialmente quelli che abbiamo individuato diciamo che sia che la accoglienza in famiglia venga praticarla praticata Libano Bersani sia che al di fuori deve essere estremamente chiara
E lo abbiamo detto in premessa la regia dell'ente locale in particolare su tutta quanta l'operazione perché diventa anche foriera lo ricordava prima anche Fabiana di una nuova forma di welfare territoriale un welfare che coinvolge ed eccoci
Agli strumenti per poterlo fare e che sono oggetto della quarta perché ultima delle nostre raccomandazioni
Gli strumenti che l'articolo cinquantacinque del Codice del terzo settore mettono a disposizione stiamo parlando ovviamente di coprogrammazione di coprogettazione
Del partenariato tutte forme che lungi dall'essere l'assegnazione come dire in appalto meramente di queste forme rendono più protagoniste così come l'accoglienza in famiglia rende protagonisti dal basso direttamente i cittadini sia italiani
Ranieri che ne fanno che ne diventano protagonisti anche le stesse forme di terzo settore presenti sul territorio
Consentendo però sempre nel rispetto di quella che è la sussidiarietà prevista costituzionalmente di quello che è il ruolo degli enti locali vado velocemente a terminare andando a tardi una veloce scorsa delle raccomandazioni che oltre le istituzioni noi vorremmo portare i soggetti che promuovano implementano l'accoglienza in famiglia
Che allora vogliamo ricordare in modo assolutamente credo complementare a quello per cui lo ricordavamo per gli enti locali che anche gli attivisti le famiglie accoglienti gli stessi ospiti dell'accoglienza in famiglia
Devono avere una capacità di riconoscere da una parte i limiti del loro agire ma dall'altra anche di mettere sul piatto con chiarezza tutte quelle risorse che devono essere in qualche modo appunto utilizzate perché questi diventino percorsi sempre più virtuosi con l'ottica del dialogo e del coordinamento la seconda raccomandazione è quello è quella che credo sia forse la prima in ordine di importanza dal punto di vista anche diciamo così politico e di visione del mondo cioè il protagonismo delle persone migranti che sono all'interno di questi percorsi delle loro soggettività che vengano riconosciute
Deve essere sempre il centro di questa operazione perché se vogliamo che il cambiamento culturale sia un cambiamento culturale vero
Che attraversa la nostra società non possiamo immaginare che accompagnata ad una forma di accoglienza in famiglia ci sia la sensazione da parte del resto della società che abbiamo intorno peggio ancora delle funzioni che questo venga fatto in un ruolo come dire di asimmetria
All'interno della presenza nel per del al nel percorso che si sta facendo tra famiglie persone accolte quindi elaborare sempre di più come lo studio già e quindi il lavoro che fuggì su quel Cam tenta di fare strumenti sempre più importanti per fare in modo che il livello ovvio di asimmetria che c'è in partenza nel momento in cui una persona arriva nel nostro territorio e nona le risorse di cui noi autoctoni disponiamo sia sempre più annullato e questo potrebbe essere proprio lo Sperto quello dell'accoglienza in famiglia che serve ad arrivare
Il più possibile vicini a questo tipo di
Da ultimo perché è importante ed è importante in prospettiva futura
E importo fondamentale che non solo le istituzioni ma anche tutti gli organismi che si stanno occupando di questo fenomeno si dotino di strumenti di monitoraggio di valutazione e anche di formazione c'è una parte molto anche all'interno della pratica
Che anche Refuge sua il campo avanti
Che a questo è dedicata ma io credo che sia importante che noi abbiamo l'ottuso l'opportunità e la possibilità in tempi ben precisi ad intervalli ben Contini di fare il punto della situazione un po'come lo stiamo facendo oggi rispetto a questo tipo di iniziative per capire se stanno prendendo una direzione che è quella che auspichiamo quali sono i correttivi
Da portare e quali sono i nuovi stimoli
Che dobbiamo raccogliere perché è vero quanto tu dicevi prima si parte comunque da dei bisogni di persone che sono sì le persone migranti ma sono anche le persone che fanno parte delle nostre comunità e sono anche le istituzioni che sono in continuo cambiamento Roberto penso che De Virgilio direi che vado a chiudere dicendo che intanto vi ringrazio per l'ascolto che spero di non avervi annoiato che spero che non siamo stati troppo severi con le nostre raccomandazioni finali
Grazie Roberto che è ammesso in chiaro una un passaggio importante a livello sociale che laddove non arrivano le istituzioni stesse arriva per la spontaneità e la generosità delle persone non dobbiamo partire da quattro se vogliamo cambiare qualcosa in concreto no se vogliamo
Creare una società più accogliente quindi questo Progetto sicuramente dà delle indicazioni molto precise
Ma ancora più precise probabilmente ce la dà e il professor Luigi ricordo che dovrebbe collegarsi adesso per da esporre nelle dal board scientifico una valutazione multimediale di questo progetto buongiorno benvenuto
Buongiorno uomo
Tutte tutti ora non sento più il mio ritorno e quindi ringrazio
Sì ci proverò mi dispiace molto non potrà essere lì con voi ma su questioni covered come sapete ci impongono una cautela estrema
Allora provo ad andare subito diciamo sul punto chiave quello che poi immagino possa determinare anche delle scelte comunicative no per dire quali sono stati quali sono i risultati di questo progetto ma direi anche in termini più generali quali sono di risultati le evidenze che emergono da queste da questo approccio
E anche parlandone con Fabian Cicco ovvio che se guardiamo un numero su tutti è quello che è in grado di diciamo di attivare delle riflessioni molto con grande curiosità cioè quel quello che emerge da la valutazione di impatto sociale dei di questo progetto che ogni euro investito
Per questo progetto genera mediamente tre euro in termini di valore sociale ecco questo è
C'è un dato su cui mi piacerebbe riflettere un attimo con voi per provare ambo problema rizzare questo dato
Cosa vuol dire che un euro investito a un moltiplicatore pari a tre euro in termini di valore sociale
Conservate in questa questo tipo di analisi e questo tipo di approcci in questo momento sono molto discussi sapete benissimo in tante parti del mondo ma anche a Roma ci sono varie discussioni aperte anche in seno alla nuova giunta al nuovo cioè la nuova Assemblea capitolina in tante commissioni per cui questo approccio potrebbe risolvere una serie di aspetti che riguardano le assunzioni di decisioni politiche
E che quindi potrebbero diventare quel giustificativo ad alcune scelte e consentirebbe di allocare risorse in maniera non così lineare rispetto alla spesa storica e qui veniamo un po'nel nostro caso vediamo abbiamo abbiamo ottenuto dei risultati a mio avviso molto interessanti che vanno vanno studiati Ermanno
Spiegati con attenzione
Innanzitutto con le potete notare che non abbiamo solo un osso Roy misurato alla fine del progetto ma abbiamo anche uno solo il previsionale questo un passato sono nel cruciale cioè Veltroni si intende il ritorno sociale sull'investimento cioè qual è il cosiddetto rendimento sociale no mi di questo progetto
Quando valore aggiunto in termini di valore sociale ha generato ecco questa domanda non ce lo siamo posti soltanto alla fine
E quindi una volta che le attività progettuali erano concluse ma abbiamo voluto usare il criterio dell'impatto sociale come un driver di ispirazione degli obiettivi che il progetto intende realizzare ovviamente nel definire lo stupro il previsionale
Non abbiamo chiesto ai nostri interlocutori voi che tipo di ritorno sociale di aspettate da cui sorge no perché sarebbe una domanda mal posta
Ma siamo andati un po'più in profondità cioè abbiamo realizzato gli stakeholders chiave di questo progetto che abbiamo un po'voi raggruppato in quattro cluster cioè le famiglie i rifugiati la pubblica amministrazione comunità e società
E a questi questi stakeholder abbiamo fatto una serie di su con loro abbiamo fatto una serie di analisi premi durante e post Progetto
Perché avete raggiunto qual erano le aspettative e capire quanto il Progetto fosse riuscito effettivamente a generare quel moltiplicatore di valore sociale
Quindi una cosa che ha per me diciamo è è molto diciamo anche stimolante e che in realtà emerge che circa il quaranta per cento del valore sociale prodotto da questo progetto deriva da o meglio è rivolto alle famiglie cioè che le famiglie in quanto con creatori di valore no insieme alla pubblica amministrazione rifugio degli stessi sono un soggetto che assume dei benefici
Da la partecipazione a questo tipo di iniziativa e che quindi il loro approccio diciamo di accoglienza è un approccio che tendenzialmente risponde anche all'esigenza di creare maggiori un clima di maggiore condivisione all'interno delle famiglie stesse il restante sessanta per cento del valore sociale che abbiamo considerato è più o meno equamente ripartito fra gli altri tre suoi Golder fra i rifugiati la pubblica amministrazione
Comunità e società attenzione su questo però bisogna andare anche oltre il sono l'approccio diciamo meramente quantitativo perché dentro letture di questi dati ci sono dei tempi passaggi interessanti se immaginiamo
Che avvenga un Kering no cioè che da un Progetto
Di sperimentazione si passi ad un approccio non più solo progettuale ma direi programmatico il politico allora se avviene questo tipo di evoluzione
Alcuni aspetti che ora mostrano una capacità d'impatto più limitata potrebbero mostra una capacità d'impatto a nostro avviso molto più importanti faccio un esempio
Per quello che riguarda diciamo le aree di cambiamento che sono alla base no de de della stima del valore sociale
Che riguardano la pubblica amministrazione
è interessante vedere come innanzitutto la pubblica amministrazione emerge come un soggetto che esce da quello strada quella strana dicotomia in cui una certa narrazione l'aveva posta dovendo decidere se dare prevalenza a i bisogni le istanze
Dei dei rifugiati e dei migranti oppure dare risposta alle istanze dei dei e i bisognini comunità e società cioè dovunque assumendo un ruolo quasi di dover stabilire quale fosse la prevalenza fra bisogni diritti di due soggetti
Rappresentati come contrapposti ecco una cosa qualitativa ma molto molto importante di questo progetto e che invece la pubblica amministrazione innanzitutto esce da quel ruolo esce da loro dice soggetto che dovrebbe stabilire la prevalenza fra due soggetti
Rappresentati come contrapposti uscendo da quel ruolo diventa soggetto abilitatore e diventa quel soggetto che è in grado di attivare delle relazioni collaborative fra gli altri attori e che innesca i meccanismi di creazione di valore aggiunto sociale questo passaggio su un progetto che a un Budget tipico di un progetto sperimentale questo aspetto assumerebbe un valore molto più alto in un orizzonte programmatico e politico cioè laddove si assumesse questo tipo di impiego di approccio alla base di una costruzione di un programma di accoglienza che un fuori dal Progetto diventa un uno stile no di intendere l'amministrazione condivisa ecco questo secondo me è un passaggio decisivo un altro passaggio importante riguarda diciamo la la l'atteggiamento prudente che abbiamo avuto quindi quando diciamo che il moltiplicatore analizzato conferma una triplicazione delle delle del valore sociale rispetto alle risorse immesse abbiamo tenuto conto di premi indicatori cioè di treni diciamo parametri che riducono la portata dell'impatto considera quindi abbiamo scorporato
Tutto quell'impatto che si sarebbe comunque prodotto anche senza questo progetto abbiamo scorporato per un altro circa venti per cento
Tutto quell'impatto che potrebbe essere attribuito ad altri percorsi e quindi non immediatamente
Identificabile nella in una relazione causale con le attività realizzate da questo progetto e abbiamo considerato un parametro visiva magro offrendoci che vuol dire la perdita di impatto nel tempo cioè la curva a dell'impatto nella nel tempo non è una curva lineare è una curva decrescente
Per cui al passare degli anni la quota di impatto tenga perdere capacità di rigenerare valore sociale in assenza ovviamente di quello skilling che abbiamo detto prima e non avendo ad oggi no non non potendo assumere che quello schema indici sarà in modo diciamo consequenziale naturale né riprende modo precauzionale per ora abbiamo ridotto la portata di questo impatto nel tempo
Attribuendo una caduta del valore sociale pari al ventidue per cento per ogni anno ecco questo per dirvi che abbiamo già applicato su un progetto sperimentale
Quelle precauzioni prudenziali
Che tipicamente sia qui che si applicano quando si prendono in considerazione
Programmi e politiche di una di un dimensionamento molto più vasto ma l'abbiamo fatto proprio con un investimento in prospettiva cioè proprio immaginando che anche in funzione di quello che è avvenuto cioè che molti comuni hanno dato un seguito
A amministrativo e in termini di priorità politiche
A questo approccio abbiamo voluto tracciare una strada che ci portasse che ci rendesse già pronti alla valutazione di impatto di una escalation di un'evoluzione di questo approccio appunto come dicevo in un orizzonte non progettuale ma programmatico
Potremmo in da andare sempre più nello specifico no di i i di come abbiamo realizzato questa attività vi posso sintetizzare alcuni aspetti a nostro avviso molto utili per comprendere questa mo'questo questo questa proposta cioè insito in questo progetto c'è una proposta che tenta di coniugare insieme
Modelli di intervento innovativi e quindi innovazione sociale ma un'innovazione sociale che non teme niente accettare la sfida di misurarsi anche dal punto di vista della convenienza dell'innovazione sociale ecco questo è un punto chiave quello che vogliamo provare a dire con questa valutazione diciamo la cui poi nota metodologica e narrativa diviene diffusa quindi potreste potrete leggere tutti i passaggi in modo molto più analitico ma quello che il messaggio chiave e che nel momento in cui l'impatto sociale riesce
A determinare elementi di misurabilità l'innovazione sociale può affrontare la sfida della convenienza cioè de di di offrire ai decisori che siano investitori o policy maker
Un sette di conoscenze più ampio rispetto a quello che possedeva
Un minuto prima e in base a questo atto di conoscenze più ampio
Chiedergli
Due cose insieme
La prima è di assumere decisioni sulla base di nuove evidenze cioè quindi allargare lo spettro delle evidenze che prendiamo in considerazione per assumere decisioni questo è il primo secondo e di determinare quali funzioni appunto della politici e della police direi non solo della polis in senso di politiche ma anche nel senso della politica cioè del diede della capacità di governo di una città
Diciamo la capacità di di prendere assumere determinazioni
Che riescano a direzionare lo sviluppo di una città tenendo conto non soltanto di quelli di cui Signal e sono tempio generalmente gli unici che si possono considerare cioè i segnali di tutti misurano il valore dal punto di vista economico finanziario ma anche di quei segnali che misurano il valore dal punto di vista sociale e ambientale
Professore dovrebbe dovrebbe giungere a conclusione dei due milioni milioni
Credo soltanto dicendo quindi innovazione sociale impatto sociale diciamo per me sono due elementi chiave di questa di questo lavoro
Questi due elementi se non incrociano la innovazione politica rischiano di rimanere ad uno stadio di sperimentazioni perpetuo e dalla sperimentazione perpetuo noi oggi abbiamo l'estremo bisogno
Di procedere verso un orizzonte come dicevo politico che programmatico grazie
Purtroppo il tempo è tiranno quindi
Molto interessante ma dobbiamo solamente essere più concisi allora Paolo Fasano sì o no innovazione impatto sociale ne vogliamo parlare sì sì assolutamente intanto ringrazio Fabiana Giorgio invito i relatori che mi hanno preceduto Roberto
Chianciano dato prendersi suggestioni io provo a dire qualcosa a proporre al dalla visuale di un ente locale che sta promuovendo questa Fazio insiste primo punto mi aggancio al al professore che ha parlato prima di me l'albo dei famigli accoglienti non è solo un'azione sociale è un'azione interculturale
Perché qua accanto all'azione sociale viaggia anche un messaggio il messaggio della società che ne vogliamo che vorremmo sostanzialmente quindi dobbiamo qui misurare siglando anche di misurare questo aspetto qui perché è un valore aggiunto e comunque dentro a questo aspetto ci sono molte delle potenzialità future
Della dell'accoglienza in famiglia
Vi dico semplicemente usciamo con l'intervista sui social sui nostri sociale dell'assistente sociale che presenta l'album come ci si scrive
Quell'intervista gira sui sociale abbiamo mille cinquecento laica si scrivono trentuno famiglie
Dopo quell'intervista
Cioè o insomma con l'uscita anche dell'albo dobbiamo valutare sia l'azione sociale cioè famiglie che danno la disponibilità di tempo di spazi di strutture sia però anche il fatto che mille cinquecento persone si sono riconosciuti in questo messaggio e credono in questo tipo di società poi per diversi motivi svariati
Non ci sentono pronte
Sono sottoposti a ai ritmi frenetici che ormai caratterizzano l'attuale grido storico le nostre vite
O o altro ancora però abbiamo mille cinquecento persone diciamo inondato di messaggi bravi continuate così
E questo rientra proprio nell'azione interculturale messaggio delle vogliamo far viaggiare e quindi un ente locale che non ha solo non pensa solo all'immigrazione come problema sociale
Ma si preoccupa di mette in campo una politica territoriale che tenga conto dell'intercultura dell'informazione e l'assistenza sui procedimenti amministrativi
Della cooperazione ecco è un dato significativo da tenere in considerazione per la valutazione del Puy politiche e questo è un aspetto l'altro aspetto mi aggancio a quello che diceva Roberto l'ente locale e punto di riferimento attenzione però per non creare aspettative come dire
Non coerenti con quella che è la natura di questa azione
Non è sufficiente l'ente locale ciò dobbiamo dire ci vuole una governance locale
Che tenda verso una programmazione unitaria degli interventi le persone che arrivano sul territorio cioè non possiamo pensare di andare avanti con cittadini Cariparo qui nel capro linciaggi Ravenda dico qui però posso dire proprio il Ciak di Roma la Provincia
E che dopo due tre anni escono da strutture di accoglienza si interfacciano con altre reti di servizi territoriali non parla una parola italiano è tutto da rifare daccapo con un proliferare di banche dati che non sono comunicanti tra di loro questo produce dispersione di risorse
Produce soprattutto devastazioni dei percorsi individuali
E quindi con l'impatto molto negativo poi sulle vite e sul prosieguo dei prezzi di progetti imitatori di queste persone lo dobbiamo invece tendere con forza gli enti locali questo possono avere un ruolo molto positivo verso una programmazione interne interventi dal primo minuto
Ci deve essere la governance che in grado poi come avete detto molto bene di monitorare i percorsi di capire perché dopo tre anni una persona parola con l'Italia
O perché non sono stati adottati tutta una serie di misure di integrazione che nuovi previste da dalla legge la dallo stato dei capitolati così e quindi ma c'è un altro aspetto che voglio sottoporvi no come come per per una buona riuscita di un'azione
Meritevole
L'altro aspetto che mi sento di dire perché Servizio immigrazione a Ravenna è una cosa separata dal servizio sociale
Ma questo è stato proprio frutto di una elaborazione dati potete pensare che Ravenna cene nella regione Emilia Romagna il primo sportello per immigrati nasce nell'ottantanove e e la e nasce a Ravenna
Nasce per servire i cittadini senegalesi che se insediati lungo la costa romagnola
E e ne abbiamo quindi un esperienza di politiche per l'immigrazione che data dall'ottantanove abbiamo avuto gli anni Duemila dove lo schema era quello che oggi classico in molti comuni cioè delega del Comune al servizio sociale che a sua volta delega esternalizzata e le cooperative sociali
Ora negli anni due mila e due due mila e tre anzi due mila uno due mila due anche sull'onda della legge sull'immigrazione cui Ravenna fa una riflessione nei dava elaborato e cioè quella di dire appunto l'immigrazione non può essere solo un problema sociale come non è un problema di sicurezza come dobbiamo darci dotarci di una politica più complessiva
E quindi si decide di separa ritirare le deleghe ai servizi sociali separare il Servizio immigrazione nascente da i servizi di sociali chiaramente strettamente integrati
Però dove sedici immigrazione gestiva Progetto di intervento sociale ma progetti di intervento sociale caratterizzati de caratterizzanti diciamo dalla
Dalla condizione giuridica del cittadino e della cittadina straniera che venivano accolti quindi richiede la richiedente asilo i richiedenti asilo la rifugiati rifugiarmi minore straniero racconta cioè persone
Quindi che in virtù di una condizione giuridica vengono ritenute meritevoli meritevoli di una come dire di un trattamento diverso specifico da parte del legislatore in virtù di convenzioni internazionali di leggi anche nazionali o europee
Mentre invece l'immigrato va al servizio sociali in quanto persone in stato di bisogno non quanti grato cioè io non ti assisto perché se immigrato io ti assisto perché sino a condizione di bisogno a parità di condizioni con il cittadino italiano
Questa dismissione solo nominalistico concettuale perché ti dallo spazio per elaborare politiche molto più complessive
E e quindi do e ad un punto maturare nel corso degli anni un punto di vista più complessivo sulla cittadinanza e sulla comunità perché lo sforzo delle tornare qual è quello di per rendere le comunità più competenti più con consapevoli anche sul fenomeno migratorio
E perché solo così non riusciamo a reggere gli sciocchi gli urti del sistema come diceva
Prima Fabiana e cioè la velocità dei cambiamenti no che oggi caratterizzano nostro periodo storico no cambiamenti sociali economici questa velocità travolge
Ma travolge non solo dei strutture stravolge le istituzioni le singole persone
Funzionari che le decisioni le competenze e le conoscenze di di di persone che fino al giorno prima devono competenze fortissimo il giorno dopo sono superate
Allora rispetto a questo blu lo sforzo qual è puntare a un approccio sistemico con facendo crescere chi tumulti professionali e nello stesso tempo puntare a rendere più consapevole competenti le comunità territoriale
Questi sono i due insomma assi su cui si muove ente locale che vuole fare politica per l'immigrazione allora in nell'arco di famiglia clienti
Tengo nella Brescia minimo perché so che siamo salterà intanto ha invitato i vicini non c'è ancora fino a dieci minuti totale pronunziato cinquantasei Nobile allora
No scherzo
La la misura dell'albo qua per le quali è stato il senso è stato volevamo mettere in campo una misura che contrastasse la solitudine delle persone sostanzialmente il il bisogno di isolamento isolamento sociale
Economico
Psicologico
No e e e quindi è chiaro che in prima linea che abbiamo noi dei rifugiati rifugiati richiedenti al perché non godono di reti parentali in Italia dire che amicali
Ce ne abbiamo questa misura nasce perché negli ultimi dieci anni la struttura di flussi e profondamente mutata
E quindi di conseguenza hanno dato un modello di accoglienza cioè se dieci anni fa
La lavoratrice i lavoratori stranieri andavano in Italia
Richiamati proprio dalle loro reti parentali perché attivano normali procedure d'ingresso per motivi di lavoro i loro connazionali e quindi può andare dall'Italia il primo punto di riferimento era la comunità di appartenenza Rita appaiono ma c'è un percorso di integrazione quindi c'era la gente che li aspettava oggi di ragazzi che sbattono in Italia che vengono salvati in mare dal primo punto momento incontrò il sistema pubblico di accoglienza perché non hanno riti parentale abita in Italia
Quindi e cambiato profondamente il modo di accoglienza rimangono per un periodo in questi progetti poiché dovrebbero camminare con le proprie gambe
Ci rendiamo conto che questo è possibile
E qui ci rendiamo conto che emergono tanti fattori emergono cosa succede in questi progetti accogliente quindici voli ci vogliono indicatori monitoraggio valutazioni
Cosa succede dopo quando si devono accordare la rete dei servizi territoriali come possiamo migliorare il raccordo con la rete di servizi territoriali
E allora rispetto a questo ambito quindi mettiamo in campo un ulteriore misura complementare rispetto al sistema di accoglienza che deve rimanere pubblico e che il col cuore e l'avete saputo
Però ecco per concludere voglio dire anche questo l'immigrazione per un mantra incriminate non è solo qualcosa che decide
Che praticantato e dobbiamo dare che prende quindici leggere qualcosa Rita che restituisce anche la comunità
E lo restituisce perché perché mi sento le indicazioni usciamo a sperimentare stili di intervento sociale che producono che possono produrre innovazione sociale che possono generale capitale sociale che possono far crescere nuove professionalità
Quelli che possono creare anche un'economia sana dell'immigrazione ecco voglio dire questi schemi di intervento se funzionano possa essere mutuati trasferiti in altri ambiti
E essere al servizio della comunità con le loro professionalità ecco allora io penso alla rete sai perché sei nasce già dal due mila uno col questo sforzo lo SPRAR di coniugare interventi assistenziali
E di contemporaneamente percorsi di autonomia ma dal due mila uno pensate a questo modello a questo schema sì non l'avessimo utilizzato per il reddito di cittadinanza invece l'inventarci inaudito
Probabilmente avremmo potuto raccogliere molte delle cose che avevano sperimentato già le reti stramba e chi poteva mettere a disposizione della collettività della comunità allora ecco in io qui sono qui però per rendere omaggio ad associazioni ed è consueta no
Perché loro sono un altro settore un altro motore di innovazione sociale cioè è un'associazione che in pochissimi anni
Si è assolutamente come dire ritagliato un ruolo di primo piano più al campo dell'innovazione sociale col mondo metodologie che non sono solo come dire accurate ma sono anche né le flessibili e quindi per questo possono essere anche più efficaci
E noi puntiamo su di loro anche proprio come stimolo per riqualificare l'intera rete di servizi territoriali per cui io va bene ci sono bene ringraziati italiane proletaria gran lavoro esatte facendo ma fermo grazie grazie
Grazie per questo contributo veramente generoso in tutti i sensi anche spontaneo
Dunque adesso siamo nella seconda fase non apriamo un po'dibattito io inviterei gli ospiti che avevamo previsto per questa tavola rotonda Anna De Vega di Enzo io dell'UNHCR e Gianfranco Schiavone dell'altro che tra l'altro tra i promotori e ideatori del modello SPRAR che è quello che poi ha generato si stava che organizzasse l'accoglienza in Italia
E poi abbiamo
Due ospiti e si sono aggiunti perché abbiamo che sono arrivati che sono delle persone che
Fanno parte del Progetto di accoglienza di raffronti sua escono sono dei dire dei ragazzi che già sono stati accolti famigliari potrebbero portare delle testimonianze
Zainab non so se vuoi venire
Ed ecco da qui da noi
Senta
Bene si dicono gli anni
Ok ok e poi interviene
Allora diciamo i tempi come al solito sono sempre molto freddi Benvenuti intanto
Beh argomenti e con cui discutere ce ne sono io lamento butto lì una una sollecitazione no
Radio Roberto diceva che ricorre il ventennale della costituzione del primo Patto Nazionale Asilo dove
Proprio su sollecitazione di tra sei diventa sociali si ha cercato di costituire un sistema di accoglienza che fosse strutturato
Sono passati vent'anni ci troviamo comunque in una situazione che è ben altro che strutturata stiamo inattesa
Che
Vengano pubblicati i decreti attuativi del nuovo sistema sai e l'accoglienza in Italia fondamentalmente di carattere ancora emergenziale per cui ha solamente poco strutturata su questo tipo di scenario si incastra Hillary lavoro ha solamente generoso di una parte della società civile che è rappresentata appunto da re fugge su quel conto
Io vorrei chiedere ai nostri ospiti a questo punto intanto quali potrebbero essere le soluzioni per poter far sì che un progetto come questo che ha presentato oggi di cui abbiamo visto un tutti gli aspetti positivi anche dal punto di vista economico del ritorno sociale possano essere realmente diventare funzionare un sistema
E non so chi di voi vuole rispondere prima non so Gianfranco
Si accende così acceso e acceso
Va bene grazie di avermi invitato io sono robot senziente per ascoltare
Ma Fabiano insisti altri hanno insistito quindi
Dico qualcosa anche sulla base delle sollecitazioni di Roberta
Sì purtroppo non siamo in un Paese nel quale ha vent'anni per l'appunto dalla nascita del sistema di accoglienza pubblico in realtà siamo immersi ancora in una situazione in cui il sistema non esiste
Non esiste un sistema per molti anni abbiamo avuto un sistema dichiaratamente binario almeno fino al due mila e quindici sistemare pubblico di accoglienza in Italia era normativamente parlando un sistema binario dal due mila e quindici non al due mila e diciotto
Avrebbe dovuto diventare sistema unico ma non lo diventò dal due mila diciotto fra due mila e venti ritorno formalmente un sistema binario dal dicembre due mila venti ritorna sistema unico ancora diciamo incompiuto
Allora in parte inevitabile perché siamo una perché affrontiamo uno dei più grandi nodi sociali integrale del mondo contagia della nostra società in parte e comprensibile
Ma in parte non lo è in parte è un problema molto serio di qui non stiamo discutendo cioè come sia possibile che appunto ancora siamo in una situazione nella quale la stragrande maggioranza del sistema pubblico italiano è un sistema dichiaratamente emergenziale c'è scritto persino nella negli acronimi centri di accoglienza straordinari
Ma così straordinario non si capisce la buona parte del sistema così to sistema e in realtà parte minoritaria del sistema sia quantitativo cioè soluto quantitativo
Ed è affidata ancora a una libera decisione da parte degli enti locali chi vuole fa chi non vuole non farà creando una disparità una Tiso omogeneità incredibile nella nel territorio
Insomma obiettivamente non è possibile dire che siamo dentro un sistema siamo dentro ancora una grandissima confusione
E tenta questa grandissima confusione si è inserita diciamo si sono inserite bellissime sperimentazioni che però non sono diventate sistema
Quella dell'accoglienza di famiglia è stata guardata devo dire con grande sospetto di ultima io penso che il primo seminario che io almeno io quello quello che io dico uno di seminari organizzati a suo tempo insieme ad altri sulla quale si famiglia penso risalta due mila e quattordici o due mila tredici non mi ricordo più devo essere sincero
Sicuramente ricco la prima della nascita della dell'associazione e si parla delle cose di cui parliamo oggi
Certo oggi si parla con molti più dati e questo progetto è un progetto di grande valore anche per l'approccio scientifico con la quale poi è stato realizzato e per l'analisi dei dati però la questioni sono seccamente le stesse da circa un decennio o cioè come fare in modo che in una società come quelle italiana tra l'altro come dire caratterizzata da un'enorme importanza delle reti interpersonali uso
Se un fumo e del fatto che come dire
Perdita in una battuta somma di e magari un po'pesante ma il lavoro non te lo trova l'ufficio del lavoro ma te lo trovi attraverso le relazioni interpersonali in un in una in una società che nel bene e nel male perché insomma abbiamo in questa aspetti positivi e negativi
Come quelle italiana non si riesca ancora a fare in modo che la partecipazione diretta dei cittadini che organizzati in maniera strutturata con delle regole con delle con una delle linee guida no però comunque partecipi direttamente i percorsi di inclusione sociale e un ritardo storico ma veramente storico
è Roberto vogliono e parlava delle linee guida fermi dal due mila diciassette quattro anni e sono passati è vero nel frattempo c'è stata la formula controriforma siamo ritornati no adesso a a una a una nuova a una nuova fase ma io non è che vedo grandi segnali di accelerazione Enrico volevo numeri non li vedo finiscono ripeto
E perché è
C'è continua un approccio sostanzialmente Est se non ostile estremamente sospettoso estremamente sospettoso dove si chiede ma dove si chiedono diciamo garanzie su garanzie
Attenzioni perché poi i privati cosa potrebbero fare cosa potrebbero fare e magari la classica domanda ma ma come è possibile che dopo tre anni invece non parla italiano per l'uscita del sistema pubblico forse non abbiamo posto tante attenzioni anche a questo
Non abbiamo interrogato il sistema pubblico anche una parte che funziona occhi sulla carta funziona de come mai si producono certe distorsioni
E come mai appunto magari la maggior parte delle persone continua ad uscire dalla dalla dalla percorsi di accoglienza anche quelli virtuosi per decorrenza termini
Che termina agghiacciante decorrenza termini dove e chiaro questo vuol dire che la persona non fa altro che poi passare al servizio Grassi sette sociale della porta accanto questo vuol dire detto in maniera molto diciamo fuori dalla dal burocratese no
Quindi c'è qualcosa che non va nella e io spero che questo progetto possa contribuire a anche se il clima diciamo così non è certamente il più favorevole a far rispettare uno scatto a questo percorso che è un percorso dove il tempo ormai è andato oltre il tempo limite no che abbiamo per poi provare a cambiare noi io non posso immaginare che i prossimi vent'anni
Dell'attuale sistema sai ammesso che continuerà continui a chiamarsi così siano uguali ai vecchi a quelli precedenti nel quale alla fine una lunga infinita eterna in mai compiuta sperimentazione
Perché questa sembra essere ancora adesso con Rizzo contenuta di tutto perché non può essere do Mundo non deve poter essere
No grazie Gianfranco
Ecco allora non deve essere così la situazione in Italia queste probabilmente non è l'unico paese dove nelle condizioni dei rifugiati sono abbastanza critiche nel sistema di accoglienza e subito dopo no ecco come possiamo immaginare di modificare questa questo questo stato di cose no e magari pre vedere un'inclusione a tutto tondo
Che non sia una terza accoglienza ma sia il proseguimento di una di un sistema che funziona
No rilevanti
E poi magari lo facciamo raccontare esperienza di grazie grazie Roberta innanzitutto insomma vorrei cominciare rimpiazzando veramente e prestiti su quel poco Fabiana tutte intestato che però questo meraviglioso programma
E e per organizzare questo evento e questa presentazione che sta trovando molto molto stimolante credo che rispondendo ai alla tua domanda Roberta siamo qua immaginando proprio questo non credo che oggi con tutti questi interventi ci stiamo immaginando anche quelle possono essere Enzo mai il futuro di di questa accoglienza noi come che un'agenzia delle Nazioni Unite con un mandato molto chiaro a livello globale di protezione defunti atti insomma sapete abbiamo presentato centottantacinque Paesi
Qualche anno fa abbiamo lanciato questo Global Compact for forme fu chiesto parte del del patto globale del rifugiati sia un elemento che veramente ci sta pensando tanto oggi ascoltando a a tutti gli ospiti che questo elemento quel questo approccio che chiamiamo il corso sette approccino che che non è altro che dire che non è soltanto una responsabilità di governi che certamente hanno una responsabilità è una responsabilità e ci deve essere un e spazio di tutti noi per contribuire tutti e e credo che che quello che stiamo sentendo oggi e è un chiaro esempio né come una caccia era particolarmente negli ultimi anni abbiamo osservata abbiamo assistito con con grandissima attimi reazione curiosità ha come soprattutto dal due mila e quindici ma l'abbiamo visto anche con la recente Krizia canna con me emersa questa società civile questa cittadinanza attiva che gli è stata menzionata
Che una società civile una cittadinanza che il giovane innovativa e scientifica e creativa e e credo che quello che stiamo sentendo e chi è un po'il risultato di di questa nazione
E veramente insomma e stimolante e dobbiamo imparare e tantissimo di voi
E voi sapete insomma ne provano a caccia e rimaniamo a disposizione poi magari facciamo riferimento anche da un percorso che abbiamo iniziato negli ultimi mesi insieme al resto chi sua il concorso importate de la sonata e che garantiscono anche qua oggi presente che appunta sempre su questa stessa direzione
Che valorizzare la importanza delle relazioni sociali
Per la integrazione dell'individuo credo che il discorso e molto più ampio che che il tema dell'accoglienza che senz'altro è una parte importante
Ma
E e che il fatto de come quanto è importante valorizzare le capacità della persona quando arriva in Italia da contribuire al primo inizio dal primo giorno
Capacità e della società civile anche ad avere un crollo su su questa integrazione e come le relazioni sociali
Non sono all'ultimo gradino di questa integrazione ma sono la la pietra angolare
Per un processo dei d'integrazione e di stabilire quello che ho menzionato Fagnano accostava questa mattina de e stabilire e le cornici sedi istituzionali e percorsi normative che permettano a tutti quanti di mettere a disposizione le le loro case a citare il tono salsa
Grazie
Già in ambra del perdonami se ho pronunciato male il suo nome qualcosa io ho lasciato per ultima non perché fosse meno importante ma proprio perché volevo in qualche modo che in questo in questo scenario otto potessi raccontare la tua bella esperienza perché il quadro che sta emergendo da dalle informazioni che abbiamo raccolto non è particolarmente entusiasmante mentre io sono sicura che tu ci hai molto di da da raccontarci che in qualche modo c'aveva la speranza nonché
Allora buongiorno a tutti tutte io Sanza in atto e sono spinti da una famiglia da due anni dal gennaio del due mila venti prima dell'Oak da un diciamo
All'inizio a dir la verità ero preoccupatissima di come trovando in questa famiglia la prima esperienza dopo che ho ho vissuto ed al centro d'accoglienza ma è proprio diverso da per stare a casa con una famiglia può più però a dir la verità sostata fu tra un'altissima
Perché ho trovato una famiglia che una vera famiglia Pattix non solo aprire la casa perché quali la tua stanza è una casa matti aprono anche lo cuore tutto ai problema ti aiutano che aiutano a cercare la voce aiutano a fai i tuoi sogni voi studiare cosa voi che è una cosa che non fanno tutti
Che è una cosa veramente ringrazio la famiglia con cui vivo ringrazio anche quel come fugge schema perfetto questa opportunità che sono arrivata un momento che mi arrivato il foglio di via dal centro non avevo dove andare
E ho trovato quel come fu gestito che non spettavano esposta un mandato un'e-mail non aspettavano esposta
Ma mi hanno risposto quando hanno sentito la mia storia mi hanno aiutato in maniera veloce manco una settimana due ne hanno trovato una famiglia e mi seguono stante per chiedermi come stavo se ho dei problemi se Trovo odierne ente difficoltà con questa famiglia ma io sono stata fortunata dov'è questa famiglia che veramente ma aiutato in tutto
E adesso sto facendo il corso di mediatore culturale che voglio lavorare nel settore sociale come mediatore col Sant'Egidio
E sto facendo la patente e spero un giorno anch'io di poter aiutare qualcuno anche a ospitarlo in futuro veramente una cosa veramente positiva
E ringrazio ha di nuovo voi venga tollerare
Pena
è la testimonianza concreta di quello che diceva anche Gianfranco Schiavone no che qui non si esce dei Progetti non per acquisita autonomia ma per decorrenza dei termini e poi succede che qualcuno è fortunato trova la famiglia che l'accoglie e può continuare il suo percorso di reale inserimento inclusione no abbiamo un'altra testimonianza Sacha Baron Khatami
Senta
Benvenuto
Rinforzi
Volevamo sentire alta testimonianza
C'ha buongiorno a tutti io sono assaggiata fattami vengo dall'Iran
Sono fortunato io
Ho presentato con questa con questo Progetto di familiare
Grazia l'uccisione di un certo presentava per questo
Ora getto
Io sono persone che però comunque tutte per lavoro per a casa perché noi è un po'difficile come siamo come un bambino bambini chiede dobbiamo accrescere no
Così abbiamo bisogno per vostro aiuto
E ho trovato hanno trovato questo familia per me una famiglia Farina una famiglia
Che
Io desideravo quella famiglia
Come come la mia famiglia mia famiglia come perché io oppure chiamo padre e madre non ti amo con nome sorella due adesso ce l'ho due sorelle un nipote punto Office genitore perché seppure mi indicano una strada vera mi spingono by questa strada vera e trovi un futuro bella futuro va bene
Fatto patente preso patente pure adesso sto studiando per licenza media
E trovo bene con quella famiglia
Grazie
E non so se ci sono domande dal pubblico
Dovrebbe venire qui
Voglio
In realtà la mia domanda riferita più al palato cosa che sono emerse nella sessione precedente adesso non c'è Paolo Fasano che parlava delle esigenze delle governance locali
E sarà stato citato come un dato cioè del novanta per cento di successo no di queste accoglienze cioè di persone che comunque raggiungono un'autonomia
Mi chiedevo se c'è un po'di pioggia un'analisi o c'è un modo di collegare questo successo o non Successo
Con il tipo di accoglienza in cui sono state le persone prima di entrare nel circuito dell'accoglienza in famiglia perché lo sappiamo intestato ribadito stamattina è veramente est estremamente disomogenea
Questa esperienza precedente quindi l'esperienza del primo arrivo è disomogenea spesso negativa persone anche che stanno in circuito di accoglienza istituzionali e pubblici escono dopo tre anni
Senza parlare l'italiano quindi mi chiedevo se ci fosse il modo di collegare questo e e forse il dato del novanta per cento mi chiedo se dipenda dal fatto che poi
Naturale che l'accoglienza il passaggio alla famiglia venga per persone che in realtà abbiano avuto un certo tipo di accoglienza e quindi acquisito un certo profilo anche di competenze di di come dire motivazione no oppure se invece esclusivamente un successo dovuto al valore aggiunto fortissimo che dall'accoglienza in famiglia grazie
Dire dei sì
Ma grazie di nuovo attutire tutte grazie anche in modo particolare alle testimonianze ci tengo tanto a
Ricordare quanto emozionante per le persone quanto è faticoso per le persone dovere esporre una condizione di vulnerabilità ma io esorto tutti e tutte voi a pensare che nella vita siamo tutti spesso vulnerabili
E che questa condizione non disegna i profili di queste persone ma disegna soltanto un momento particolare della loro vita quindi dobbiamo ricordarci e dobbiamo capire che per tutti quanti noi ci sono stati dei momenti difficili o ci saranno e ci sono delle persone decisive che ci aiutano a superarli quindi ringrazio veramente di nuovo per la generosità con cui
Si sono raccontati
Cerco di rispondere alla tua domanda la intanto noi all'interno della corte che abbiamo distribuito raccontiamo anche abbiamo fatto proprio un sette di questionari con i quali abbiamo cercato di raccogliere le informazioni ma delle persone accolte
E un non abbiamo così preciso diciamo l'indicazione però sappiamo e quindi possiamo senz'altro socializzare lo i percorsi che le persone hanno fatto quindi quanto tempo erano stati in accoglienza se erano stati in accoglienza soltanto nei casi e nei centri di accoglienza straordinaria o all'interno dei sai
E principalmente le persone che sono arrivati in questo Progetto avevano fatto diciamo un percorso abbastanza lungo e quindi erano state magari lo si erano auto segnalate erano state segnalate dai appunto dalla rete sai
C'è un dato che ci colpisce molto che le persone che in generale si rivolgono a rifugi cioè siamo e questo è un dato che abbiamo analizzato di recente su tutta la nostra base dati considerate che abbiamo migliaia di persone che si sono iscritte in questi anni
Per essere accolto in famiglia per ricevere un amento città per essere accompagnate sono persone che sono in Italia da circa tre anni e mezzo
Questo che cosa ci racconta ci racconta che persone che sono in Italia comunque da un periodo così lungo e che ancora spesso non parlano bene l'italiano comunque hanno tantissime difficoltà evidentemente ci interroga su che cosa è accaduto prima
Che cosa accade durante l'accoglienza questo palo abbiamo raccolto in maniera invece abbastanza omogenea perché durante l'accoglienza c'è questa riattivazione innanzitutto dell'Energia delle persone
Ne abbiamo osservato anche una curva che non che non riusciamo ad insegnargli ma che possiamo assicurarvi che così perché si entra in famiglia spesso con un approccio così anche c'è un entusiasmo c'è una gioia c'è un'emozione
Poi a volte c'è una curva un po'di tristezza le famiglie si preoccupano e dicono ma qui notiamo che la persona non si chiude un po'perché perché addirittura in quello spazio riesco anche ad essere triste riesco anche a fermarmi un attimo a capire
Quanta fatica ho fatto quanta fatica sto facendo perché mi sento di nuovo a casa quand'è che noi civile a siamo quand'è che lo diciamo i nostri problemi diciamo quando c'è qualcuno che ci vuole bene non cioè non è che riusciamo a dirgli a qualcuno con cui non abbiamo un rapporto e poi c'è questa riattivazione di energie che ovviamente e comporta tantissimi elementi che consentono di capire meglio che cosa il contesto capire per delle cose che sono a volte anche minime non è solo imparare meglio l'italiano me capire meglio come posso muovermi in un territorio e capire che sta facendo un lavoro senza contratto perché magari non sono consapevole che quel lavoro che sto facendo è senza contratto
E capire che quello che sto facendo e quello che mi è stato proposto
Perché c'era quello quindi ho frequentato quel corso questa è una cosa che ci dicono tantissime persone cioè non sono state valutate le attitudini
Le esperienze delle persone ma di fatto cioè la riattivazione di desideri quindi sicuramente quello che noi stiamo cercando di fare l'abbiamo impostato con questo progetto ma ora anche grazie al progetto che ha citato Ana quindi diciamo con cunetta Cr lavoreremo ancora di più
Per cercare di mettere a fuoco quali sono tra poi punti ritardi nei punti cruciali nei quali le vite delle persone tutte le protagoniste di questa esperienza possono cambiare ma certamente rispetto alla domanda
Ci sono degli elementi che comunque ci raccontano questa omogeneità cioè c'è veramente un salto e di qualità nella vita perché ci si sente parte di di una di una comunità e si attivano veramente tante tante capacità che invece erano nascoste
Ci sono altre domande
Possiamo avviarci alle conclusioni
Riprendendo quello che tu stavi dicendo per concludere il l'esperienza il valore aggiunto
Dini del lavoro che sta facendo reputi Swamp com'è proprio quello di creare delle relazioni che siano in qualche modo interazioni e non integrazioni no per fare questo contrasto perché l'integrazione prevede in qualche modo che una persona si debba trattare un contesto mente l'interazione prevede proprio uno scambio in inclusivo
Ecco il la vita in famiglia la condivisione di attività della della possibilità di condividere sentimenti positivi negativi momenti di tristezza di gioia
Far sì che si creano dei rapporti che siano alla pari alla fine l'altra quindi permette alla persona poi e questo secondo me è un elemento da tenera solamente in considerazione in una prospettiva di una società in cui inclusiva
Io ringrazio veramente tanto Refuge Swamp con per questa bellissima iniziativa questo progetto tutti i relatori presenti
Vorrei dire qualcosa se vuol fare ma no ma fuori programma lui tu fai tu la conclusione tu fai dove il fuori programma volevo solo visto che qua ringraziare Daniela Di Capua che qui che è stata per tanti anni direttrice del
Che devo dire ha cercato sempre di tenere alto il profilo di quell'ufficio nonostante tutto quello che poi magari non è successo quindi siccome non capita spesso di vederla e poi dopo lo che dal non l'abbiamo più vista ecco la volevo ringraziare non so se vuole intervenire a questo punto è intervenuta non dell'avversione scusi
Prego
Sì
Ma le mie conclusioni hanno stimolato ascoltando la relazione al alla domanda lesse però approfittando dell'Inter altri Gianfranco De Donno se nella prospettiva futura
C'è la possibilità di tirar fuori quel reparto dal cassetto incasellare il castello assai accoglienza in famiglia
Giovine mila dove a qui
Accusa rivolgiamo questa domanda ottanta la domanda in bottiglia Booth
Bene allora speriamo di rivederci presto con altri risultati interessanti con progetti stimolanti per un'accoglienza veramente solidale grazie a tutti