"Lavoro e libertà nell'Italia che cambia" presentazione del libro di Bruno Trentin (Donzelli)

Si sa bene sì
Allora cominciamo quest'anno amministrazioni questa chiacchierata il sul libro di Bruno Trentin lavoro e libertà
Ringraziando innanzitutto i nomi illustri ospiti che sono venuti qui a discutere non hanno bisogno di presentazione certamente da parte mia
Il l'organizzazione del lavoro e abbastanza nella nel senso che si prevedono interventi Brevi possibilmente in modo da cercare di avere una discussione più dirà se è possibile dando un ordine di questo genere chiedendo all'onorevole Napolitano di di fare un il primo intervento di inquadramento e successivamente
Chiedere agli altri ospiti intervenire secondo una scritta che ci siamo
Determinati naturalmente
E poi Sinnai fare nel secondo giro per cercare di approfondire alcuni temi eventualmente di polemica o di discussione che possono
Sollevarsi
Allora prego
Io la ringrazio per questa inaspettata e indesiderata precedenza
Era un qualcosa poi mi auguro che ci sia anche modo di ritornare qui nel secondo giro
Io
Ho trovato questo scritto
Nato
Un mese fa come relazione alla Conferenza di programma da CGIL
Singolarmente ricco capisco che la iniziativa della Conferenza di programma era rilevante però non mi pare che ciò sia sufficiente a spiegare
Questa ricchezza
Singolarmente ricco dicevo trovato questo scritto gli elementi di analisi di indicazioni problematiche
E anche di risposte
Le risposte definite nette
Al punto che non possono cogliere di
Uno sforzo di ricapitolazione
Delle esperienze delle riflessioni di molti anni vissuti da Bruno Trentin come dirigente del movimento sindacale
Non posso non coglierli
Una volontà di consegna
Meditata del testimone
A chi riceve l'incarico di segretario generale della CGIL oramai a chi ha ricevuto questo incarico Exa di poter contare ancora sul contributo di pensiero che di impegno di Bruno Trentin
Alcuni punti e di indicherò hanno sollecitato in modo particolare il mio consenso
Ora il mio interesse
Ma
Vorrei mettere in evidenza qualcosa che anche da questo scritto emerge
Come motivo di riconoscimento per la storia e la personalità di Bruno Trentin
In primo luogo la sua coerenza
Vorrei spiegarmi
Sempre meglio spiegare che cosa
Si intende con una parola che altrimenti può apparire
Rituale
Coerenza non come conosciuta ripetitività
O come impermeabilità
Alle ragioni degli altri e alle talvolta dure lezioni dell'esperienza
Ma come ancoraggio a orientamenti fondamentali maturati nel tempo
Come impegno intellettuale immorale
A non assumere
Per convenienza opere moda posizioni e categorie concettuali diverse dalla propria
Per convenienza o per moda senza sottoporle cioè a un vaglio rigoroso
Senza verificare la possibilità di integrarle
In una visione appunto coerente oggettivamente e personalmente coeve
In secondo luogo
Il suo senso della profondità complessità dei processi e dei problemi sociali
Qualcosa che non si può sacrificare
Sull'altare del sempre più stringenti vincoli della comunicazione
Specie di quella televisiva
Vincoli di brevità semplicità di immediata persuasi vita o attrattività
Con questi vincoli occorre ovviamente fare il punti
Non c'è dubbio che ci si debba sforzare di tradurre ogni posizione politica o sindacale oggi in un linguaggio un un dei messaggi corrispondenti a quelle esigenze
Ma credo che ci si debba guardare dal rischio non meno grave
Di trasmettere messaggi privi di contenuti significativi
Privi di contenuti caratterizzanti e stimolanti
Nel senso di stimolare riflessione e partecipazione
E perché ciò non accada
Occorre un retroterra di ricerca e di approfondimento
Venendo a mancare il quale
Davvero in modo particolare le forze
Politiche e culturali della sinistra e le forze sindacali intendono collocarsi opportuno autonomamente
Anche in rapporto con la sinistra davvero perderebbero ogni identificabile
Con votazione e distinzione
Dico questo
A titolo di premessa se mi è concesso di
Personale molto convinto riconoscimento
Al lavoro fin qui svolto dal Trentino e poi
Daremo altri riconoscimenti se la Provvidenza ci assisterà lavoro che svolgeva nei prossimi anni ma
Lo dico anche per introdurre alcune considerazioni su quei punti che mi hanno trovato particolarmente interessato
Trentin
Credo nell'ottica che ho cercato di suggerire e e appunto ostinatamente mostrando
Il suo senso della profondità e complessità dei processi e dei problemi sociali
Dichiara che
Non lo persuade a uno formule indubbiamente sedici per la loro semplicità
Ad esempio lavorare meno per lavorare tutti
In quanto le considera dei modelli rappresentativi insieme di un primato del tempo libero dispetto al lavoro e di un primato dell'occupazione sulla qualità del singolo del singolo lavoro e direi sullo stesso filo innanzitutto
Discorso sul metodo
Sì pronuncia in modo altrettanto riservato o critico nei confronti di altre semplificazioni ma non perché siano semplificazioni ma perché
Riflettono degli approcci non condivisibili
E quindi
Nel stessa relazione di Trentin troviamo indicate
Le sue riserve nei confronti dei modelli spesso velleitaria mente dirigisti ICI
Di molte implicazione delle occasioni di lavoro attraverso la formulazione di ipotesi di riduzione generalizzata e simultanea degli orari di lavoro
Da far valere per l'intero universo del lavoro dipendente e magari da sostenere con l'introduzione di sistemi altrettanto generalizzati di integrazione del reddito e aggiunge Trentin così come non ho mai condiviso dei ricorrenti proposte di istituire un reddito minimo garantito totalmente scollegato
Dalla quantità e qualità del lavoro prestato credo che qualcuno potrebbe testimoniare la veridicità di più il mai nono mai condiviso proposte di quella natura sottolineo anche la connotazione anti demagogica
Di queste
Posizioni trentine oltre che la sua reazione a semplificazioni fuorvianti
Fuorvianti anche nel senso che rischiano di condurre in un vicolo cieco
Il movimento sindacale o politico che le facesse che le facesse proprie
Direi che tuttavia più in generale e più profondamente
Questa contestazione di alcune formule di alcune impostazioni
Sì motiva
In un
Capitoletto
Molto bello secondo me tra i più belli della relazione intitolato liberazione dalla Boro col punto interrogativo
Questa noi dobbiamo ricordare perché è un momento nel quale si rischia di dimenticare tantissime cose
Ma questa dobbiamo ricordare che è stata una parola d'ordine
Abbastanza presente abbastanza diffusa
In un certo periodo nella sinistra
E allora ecco
Io credo che davvero tutta una serie di posizioni critiche di posizioni polemiche come quelle che ho citato di Bruno Trentin
Si comprendano in quanto
Egli vi vede
E vede ciò poi nella più generale
E più radicale formula della liberazione dal lavoro la negazione del lavoro come momento di identità sociale e come parte inseparabile dell'identità della persona
Mi è parso anche di capire che nella relazione di Chianciano Basilica va bene
C'è stato anche un tempo di verifica della plausibilità di questo approccio
Ma quello che è accaduto e che sta accadendo in modo particolare
Nelle società industrializzate
Perdita del posto di lavoro minaccia
Al posto di lavoro impossibilità
Di trovare occupazione questa esperienza che piuttosto che purtroppo è stata
Esperienza di dieci negli milioni di persone negli ultimissimi anni nei Paesi più sviluppati ci porta a considerare come
Insostenibile una qualsiasi impostazione che in sostanza neghi il lavoro come momento di identità sociale e della persona e inoltre tutta la relazione ci conduce a considerare certe formule semplificatorio liberatorie
Come
Tipiche di una incomprensione
Delle trasformazioni intervenute nelle prestazioni lavorative nella natura e nella composizione dell'offerta di lavoro
E qui effettivamente noi poi abbiamo la parte più originale positiva del discorso di Trentin
Il contributo non solo la sollecitazione alla comprensione ma il contributo alla comprensione di queste trasformazioni e naturalmente di quelle intervenute
Nel sistema delle in prese nel sistema delle intese
Oltre che nelle prestazioni lavorative nei rapporti di lavoro nella composizione dell'offerta di lavoro e e qui io vorrei in modo particolare sottolineare una notazione
Acuta di Trentin
Necessità di
Reagire
A vecchie
Manieri di pensare
In modo particolare
Ad una maniera di pensare la piccola e media impresa come universo indifferenziato contrapposto ad una grande impresa peraltro demonizzata trentine sottolinea come discriminante sia la capacità di innovazione sia la capacità di sviluppo verso sistemi di impresa fritte in grado di occupare SEG menti ricchi
E passa assai più di qui la linea distintiva che non attraverso le tradizionali dimensioni dimensioni d'impresa
Tutto il discorso dei trentini quindi conduce poi ad una forte concentrazione
Della nostra attenzione direi nostra comune di operatori politici e sociali di forze culturali e sindacali sul tema di queste
Mutazioni già da tempo intervenute clamorosamente in atto
Non solo su scala nazionale ma su scala mondiale e ci conduce ad assumere come fondamentale degli approcci che tengano conto di queste diversificazioni
Sia per quello che riguarda poi la stessa
Contrattazione del regime dei tempi e degli orari di lavoro sia il riconoscimento di nuovi spazi di decisione e di potere sul luogo del lavoro io credo che qui ci sia anche lei Prodi elaborazioni c'è molto più sofisticate che ci sono prodotte fuori dal nostro Paese che si fa anche fatica ad assumere come oggetto di confronto in Italia io veramente ritengo che il libero che trentini citare ricorda quel due ottobre Nations dei Robert laici l'attuale ministro del lavoro dall'amministrazione Clinton
Uno dei libri più innovativi e su queste questioni siano stati elaborati un libero ci dice
Ci ricorda Trentin nel quale si mette l'accento su un cambiamento molto forte che oramai si è determinato anche nei parametri su cui misurare la ricchezza delle Nazioni non a caso il gioco di parole di quel titolo del libro è il lavoro delle Nazioni parametri che discendono essenzialmente in una fase in cui cresce su scala mondiale il lavoro salariato
Dallo sviluppo incessante delle capacità professionali delle competenze delle possibilità e delle capacità di apprendere e sperimentare decidere da parte di un numero sempre più vasto di persone di lavoratori con le più diverse responsabilità funzionali oramai e questo che rimane di propriamente nazionale di autenticamente nazionale in un mondo dominato invece da una internazionalizzazione
Globale dal superamento di confini Leonardo in tutti gli altri tradizionali campi di misurazione della identità ibrida di chissà delle nazione
Vorrei terminare
Con qualche osservazione e interrogativo
Sulla prima parte della relazione che schiettamente politica che si riferisce anche al risultato delle recenti elezioni per in Italia
Io credo che in piena coerenza è il caso di usare ancora questo termine con il suo modo di pensare con la sua storia personale e con l'impianto di questa relazione
Trentin a Fede ma che in sostanza le forze riformatrici e in una certa misura anche il movimento sindacale ma più precisamente sul piano politico-elettorale
Le forze di sinistra progressiste abbiano pagato il prezzo di un'analisi vecchia della situazione sociale e politica dell'Italia e dell'Europa
Non è intervenuto tempestivamente il necessario ripensamento con laicità e disincanto
Del sottofondo sociale dei molti progetti politici di uno schieramento riformatore spesso rimasto congelato nella conservazione di vecchie categorie o di vecchi parametri e a che cosa alluda Trentin
Risulta da cui che segue e da ciò che io molto sommariamente o ricapitolato
E insiste anche
Su quanto abbia pesato l'equivoco del cambiamento
La sottovalutazione da parte dei partiti del centro e della sinistra ma anche da parte del sindacato
Delle aspettative createsi in larga parte dell'opinione pubblica dopo il crollo del muro di Berlino e dopo il disfacimento Della vecchia maggioranza partitica e delle sue pratiche consociative
Si è in sostanza in sostanza sottovalutata all'appesa di un cambiamento radicale metro oggetti e anche nell'immagine delle formazioni politiche ecco io credo che qui ci sarebbe un po'da discutere
Ci sarebbe un po'da discutere perché
Tanto si tratta di vedere se quella che è stata soddisfatta e poi la testa di un cambiamento radicale nella sola immagine e non nei progetti delle formazioni politiche certo può essere stata sufficiente la trasmissione di questo cambiamento d'immagine
Forse occorrerebbe ragionare su che cosa è stato l'equivoco del cambiamento che cosa sia inteso perché avviamento io sono assolutamente persuaso che ci sia stata una sottovalutazione
Delle aspettative Foggia citando creatasi dopo il crollo del muro di Berlino francamente ricordo di avere affrontato questo tema alcuni anni fa poco dopo la caduta del muro
E di avere sostenuto la tesi
E che in generale nei paesi dell'Occidente dell'Europa occidentale in particolare in Italia sarebbero mutati tutti i termini della competizione politica
Che avrebbero dovuto mutare quindi anche tutti i termini di differimento delle diverse forze politiche
C'è stata una vischiosità tremenda c'è stata una lentezza e anche una incapacità di comprendere come fossero caduti
Paolo tutti
Muri di sostegno ideali storici culturali e politici per le forze politiche operanti nel nostro e in altri paesi tuttavia ecco io ritengo che non si debba trascurare il fatto che nel risultato elettorale di fine marzo accanto all'equivoco del cambiamento
Ha giocato anche
La spinta l'aspirazione a un ritorno alla normalità se così lo possiamo definire
Cioè la resistenza un cambiamento più effettivo quale si era soltanto delineato nel biennio mille novecentonovantadue novantaquattro la spinta al ristabilimento di equilibri rassicuranti per una parte cospicua dell'universo sociale adesso senza semplificare sul sui famosi presunti o reali blocchi sociali ma quanto in effetti abbia
Pensato la illusione forse di poteri continuare ancora a preservare posizioni acquisite in virtù delle lunghe pratiche consociative e non consociative dei governi susseguitisi fino a e oltre il crollo del muro di Berlino così come forse varrebbe anche la pena discutere
E su un punto che pure essenziale nell'analisi introduttiva di Trentin che cioè se
La sinistra non abbia
Speso troppo per il suo impegno nel rassicurare l'elettorato sulla serietà e il rigore che avrebbero contraddistinto il suo comportamento al governo sino al paradosso di indulgere
Dopo la meritevole esperienza deliberatamente confinata all'opera di risanamento finanziario di un governo onesto e leale con i suoi interlocutori sociali come il Governo Ciampi ad una sorta di Apologia della continuità io credo che ci sia qualcosa di vero credo che ci sia qualcosa di vero soprattutto nel senso poi spiegato è sottolineato da Trentin che non si sia cioè accompagnata anche ad una scelta che a mio avviso era necessario
Di garanzia della severità ed il rigore sul versante del risanamento della finanza pubblica di un impegno ancora più metto ad andare oltre i limiti obiettivi dell'operato del governo Ciampi e ha riproporre quindi delle ragioni porta niente riformatrici
Come proprie della candidatura della sinistra al governo non vorrei solo ecco che ci fosse motivo di pentimento
Per a venire preso la strada anche da sinistra di una politica di risanamento e rigore ma ci fosse invece la consapevolezza della necessità di integrarla in una visione più ampia e dinamica
Delle politiche di sviluppo nel nostro Paese grazie
L'articolazione e il mercato del lavoro e il una delle delle impalcature il lavoro di Trentin e naturalmente
Costituita da sedimenti che hanno numeri caratteristiche nascondono aspettative e presentano problemi molto diversi l'uno dall'altro
E talmente banale perché su questo non insisto ma dopo anche la parola Alberto Zuliani venti dell'Istat e chiesto questi aspetti può fornirci qualche elemento di Indirizzo assai utile per la discussione credo o pareva evidente dall'introduzione che sarebbe toccato a me
La seconda poco ma intanto ringrazio molto l'editrice Donzelli anche l'autore
Per avermi invitato e quindi piacevolmente costretto a leggere questo libro che riprende la relazione presentato da Bruno Trentin alla Conferenza di programma della CIG della Cgil svoltasi a Chianciano qualche mese fa
L'impressione che ne ho tratto riflessione immediata che ne ho tratto alla conclusione della lettura
E che sia stata una riflessione dolorosa consentitemi di usare questo termine virgolettato
Sulle problematiche che sono state aperte dei processi di ricomposizione che hanno investito la società italiana che gli aspetti economici sociali politici culturali psicologici
Sotto questo aspetto mi è sembrato che l'approccio fosse relativamente distante da quelli tradizionali sindacati chiede assume ed ha assunto connotati legati strettamente al percorso intellettuale di Bruno Trentin fortemente caratterizzato in senso critiche problematico come ha sottolineato qualche istante fa il Presidente Napolitano
Leggendo l'ho trovato molte riflessioni della mia generazione degli anni passati almeno dalla metà degli anni Ottanta fino ad oggi
E tuttavia apprezzata questa attenzione politica anche morale che traspare dalla trattazione dei temi
Ne ho rilevato la impressione di una relativa astrattezza
Che risulta in qualche misura conflittuale con le esigenze di analisi e di progettazione proprie della sede nella quale riflessione ha avuto luogo credo che su questo influisca fortemente la mia caratterizzazione di statistica ricordare a un attimo fa dal nostro ospite di statistico e anche di presidente dell'Istat
Nel senso che il mio approccio alla lettura è stato anche un approccio che cercava che ci fosse qualche cifra
Nell'ambito della riflessione
Ebbene io no così molto puntigliosamente
Fatta questa lettura e di numeri non ho trovato nessuno salvo uno banalmente che era centocinquanta ore ho trovato alcun numero in questa relazione
E questo è un po'così mi ha dato
Dal punto di vista professionale qualche disagio
Cioè mi è sembrato che la riflessione in parte Elune se la complessità dei problemi economici connessi ad esempio con la crisi degli ultimi tre anni l'evoluzione del mercato del lavoro la divaricazione crescente fra sedimenti Offerta legati al mercato interno al mercato estero la crisi finanziaria della pubblica amministrazione la crisi tout-court della pubblica amministrazione
Il mutamento strutturale dei processi determinazione Salaria
Cioè mi è sembrato che fossero da una parte un po'troppo enfatizzato alcune tendenze di fondo che poi sono individuabili solo parzialmente
Ok fossero enfatizzate quelle che viceversa sono un po'già incorporate nel dibattito economico
Come i passaggi relativi alle modificazioni in atto nell'organizzazione del lavoro nelle strategie delle imprese
Nelle preferenze dei diversi segmenti dell'offerta di lavoro questo un fatto piuttosto rilevante ormai abbastanza documentato anche dalle statistiche dell'Istituto nazionale di statistica
Faccio un esempio
I Proci per quanto riguarda i processi di trasformazione nell'organizzazione del lavoro
Si dice la creazione incessante di nuovi spazi trasversali polivalenti Poli professionali di decisione
E questo è un fenomeno che ormai abbastanza persistente
Già analizzato a partire dagli anni Settanta specialmente negli anni ottanta è legato fortemente allo sviluppo crescente dell'information technology in tutta l'attività produttiva
Un problema che era stato ripreso anche dall'intervento precedente del Presidente Napolitano il rifiuto ragionato della riduzione generalizzata dell'orario di lavoro
Inteso come strumento di promozione di una più rapida job Creation a livello di sistema
E credo così che sia in gran parte stato superato anche delle vicende economiche negli anni ottanta che hanno ridimensionato fortemente il ruolo della grande impresa industriale all'interno del mercato del lavoro grande impresa alla quale fortemente si attaglia a questo
Modo
Questo questo tipo di intervento per che invece ha fatto emergere fortemente problematiche connesse con la crescente terziarizzazione del sistema delle imprese
Le trasformazioni dell'apparato produttivo che le statistiche ufficiali hanno documentato
Stanno documentando sempre maggiormente
Hanno infatti fortemente indebolito una posizione che poteva costituire risposte efficaci dall'impatto le borse e quindi delle nuove tecnologie soprattutto negli anni settanta e ancora ottanta cioè in una fase lo sviluppo economico ancora caratterizzata da elevate concentrazioni industriali e da una relativamente scarsa internazionalizzazione la produzione cosa che certamente cambiata
Nella più recente tendenza la produzione
Una politica occupazionale aggressiva dovrebbe anche elaborare senza reticenze proposte conformi soprattutto alle esigenze del sistema delle piccole imprese terziarie ma anche manifatturiera era un po'quello che diceva
Chi è presente da Colette a Napolitano quando invitava non mettere tutti insieme l'impresa che in realtà hanno connotazioni parecchio diverse
Lo scenario che viene indicato nella riflessione
Non
Tiene forse a mio modo di vedere nel conto dovuto alcuni elementi di novità che sono emersi nella recente fasi cicliche recessiva nell'economia italiana
I dati relativi all'evoluzione economica nell'ultimo biennio delineare un quadro del dominato da incrementi rilevanti di produttività del lavoro
La cui dinamica tradizionalmente prociclica ha invece subito una netta accelerazione
Quindi siamo in una situazione in cui le cose cambiano termini di coerenza
La crisi occupazionale si è manifestata soprattutto attraverso la scomparsa di microimprese spesso espellendo lavoro indipendente lo faccio anche io cifre ma come vedete come se facesse
A una rilevare un rilevante aggiustamento dei livelli di lavoro dipendente all'interno delle unità dimensioni più elevati il ruolo propulsivo delle esportazioni ha prodotto effetti positivi fortemente positivi sui margini di redditività delle imprese industriali che hanno beneficiato anche di una moderazione salariale la quale peraltro ha determinato significative perdite di potere d'acquisto dei lavori dei lavoratori e questa all'interno di uno scenario
Che disinflazionistiche o come anche gli ultimi dati portano oltre il sette per cento l'inflazione lasciano intendere
Torna uno spunto iniziale l'assenza dei dati che poi ha permeato tutta la mia
Per le mie considerazioni non poteva essere diversamente credo di essere stato invitato come ci ha ricordato Brancati in quanto così depositario di un'informazione piuttosto importante sull'evoluzione del Paese
Bene il quadro freddo fornito dalle statistiche da elementi per un'interpretazione delle vicende più recenti
Che dovrebbero suscitare interessa in qualche caso anche preoccupazione all'interno del mondo sindacale
Cito qualche data in realtà qualche informazione suffragata da dati il sistema reagito in modo efficiente a livello microeconomico alla caduta dei livelli di domanda del mercato interno e all'aumento della domanda estera
Il tessuto produttivo ha subìto l'impatto di un'accelerazione dei processi demografici relativi all'impresa il mondo del lavoro dipendente indipendente è stato colpito in modo significativamente differenziato con una tenuta relativa delle componenti forti sindacalizzata della forza lavoro
All'interno di un tendenziale ridimensionamento al netto dell'effetto del ciclo ma comunque limita
Nel dei livelli delle grandi presto
La distribuzione del reddito si è spostata significativamente a favore dei redditi di impresa non solo sotto il profilo della quota relativa diretto ma anche in termini di flusso di profitto
L'insieme dei dati disponibili tende quindi a sottolineare l'approfondimento delle segmentazioni all'interno del mercato del lavoro e conferma l'esigenza di un approccio complessivo integrato micro o macro alla problematica occupazionale
Tali problematiche mi sembra che emergano soltanto parzialmente nelle riflessioni che sono presentate da Bruno Trentin un esempio per tutti anche se un esempio molto tranciante del privilegio del magro rispetto al micro l'adesione alle linee del piano terra dello peraltro condivisibili come contributo a livello macro ai problemi occupazionali
In effetti la considerazione degli aspetti macro
Costituiscono una componente necessaria ma non sufficiente il nodo e anche micro economico
Ed è costituito essenzialmente dal rapporto fra strategie autonome impresa e tutela dei diritti dei lavoratori e degli aspiranti tali
Vengo all'ultima riflessione introdotta da questi aspiranti tali e cioè alla problematica insider Sozzani grazie
Questa dovrebbe entrare a pieno titolo all'interno di una riflessione critica sul ruolo del sindacato e sull'ipotesi che si è fatta largo soprattutto sul terreno politico dell'esistenza di un relativo trade-off
Fra tutela dei lavoratori occupati soprattutto nelle grandi imprese e tutela del diritto di occupazione per l'insieme dell'offerta di lavoro
Il problema è in qualche misura considerata riflessioni Trentin e l'augurio è che possano essere più fortemente sviluppata
Ecco un ulteriore contributo in proposito
Che viene dall'analisi dell'evoluzione della struttura del mercato del lavoro presentate nell'ultimo rapporto dell'Istat che è uscito ai primi di maggio
Sì conferma la complessità delle scelte individuali di partecipazione al mercato del lavoro
Viene sottolineato come la crisi occupazionale abbia colpito soprattutto le fasce giovanili tutelando relativamente la forza lavoro primaria
Parte della forza lavoro espulsa risulta comunque ritirata dal mercato ma solo in parte essa esprime motivazioni assimilabili a quelle proprie del lavoratore scoraggiato
Risulta ad esempio in forte crescita il numero di persone che non cercano lavoro pur dichiarandosi disponibile a un'occupazione perché impegnati in attività alternative legate sia soprattutto al recupero di un ruolo produttivo all'interno della famiglia e all'impegno in attività formative
Gli aggiustamenti individuali manifestati sulla più recente fase recessiva sottolineano un ruolo importante della famiglia
Le persone senza lavoro tendono a presentarsi sul mercato gonfiando il tasso di disoccupazione soprattutto in associazione a condizioni familiari relativamente svantaggiate
Qui c'è un ruolo di ammortizzatore sociale della famiglia che occorre tenere in conto
Infine l'esame delle condizioni di lavoro attesi era disoccupato i sapete che questa è una domanda che da qualche tempo è nel questionario di rilevazione trimestrale sulle forze di lavoro segnala segmentazioni significative in regia in relazione a regime contrattuale allora in associazione a richieste retributive che sono fortemente differenziate
Sulla base di caratteristiche individuali come l'età il sesso il titolo di studi anche territoriale
Cioè c'è una diversificazione piuttosto forte
Il quadro che emerge quindi quello di un mercato del lavoro all'interno del quale i fenomeni di espulsione dei cosiddetti insider s'che sono prevalentemente tutelati dal sindacato appaiono relativamente minoritari rispetta l'ordine di grandezza delle transizioni volontario o involontario che vi avvengono sono il dodici per cento
Transizioni che avvengono nel mercato del lavoro trimestralmente cioè una massa cospicua i lavoratori che c'era transizione di qualche tipo da forze di lavoro hanno forse di lavoro all'interno dei settori delle forze di lavoro offra differenti componenti di non forze di lavoro
Ce l'hai la busta in abbondanza per approfondire una problematica fortemente complessa ed articolata
Concludo la lettura del libro di trentini per le cose che vince e per quelle che non vi ho trovato ha dato mette all'istituto uno stimolo ulteriore per dare sempre maggiori è sempre migliori informazioni l'economia e sul mercato del lavoro
Grazie repubblicano e invece adesso la parola è al alle diciamo alla controparte
Imbracare potremmo dire entra Cipolletta che il direttore generale della Confindustria
Naturalmente non è qui nella sua veste ufficiale meno comunque la non l'abbiamo invitato in questa veste ma abbia indicato piuttosto come un attento analista sia di mercato del lavoro che le questioni di politica economica
In Italia i in particolare volevamo chiedere a lui una lettura del libro di Trentin ad amici soprattutto di diciamo di questa apertura alla flessibilità e alla diciamo ha una visione non rigida ma pur sempre con lamentata che traspare in gran parte il libro di finti
Grazie anche da parte mia
Dell'occasione che mi tanta fare alcune riflessioni sia perché mi ha consentito così di poter leggere la relazione non avendo avuto la possibilità di essere a Chianciano quando c'è stato nella conferenza della CGIL
Ma soprattutto di leggerla invece che di ascoltarla che le due cose sono relativamente diverso
E devo dire subito che ho riscontrato innanzitutto una buona dose di coraggio nella presentazione in questo caso di un libro ma se ci riportiamo dove era stata presentata non c'è ritualità questo in questo in questa relazione c'è la ritualità che spesso accompagna chi è costretto come è stato costretto trentine per tanti anni qualche volta siamo costretti poi tutti quanti noi a parlare amasse un po'più numerose vigente e quindi anche a lasciarsi andare a volte in considerazioni se non per la platea per lo meno che possano essere ritenute di più facile accezione invece l'analisi che viene qui presentata
A una sua rigorosità
Che sia Alberto Giuliani ha rivelato l'assenza di numeri tuttavia credo non sia d'accordo nel considerare che esiste una ricco un rigore nell'ambito delle dell'analisi che è stata presentata come e Brancati mia stimolato a fare evidentemente il l'analisi c'entra molto sulla flessibilità sulla necessità di flessibilità e in una qualche maniera dovrebbe trovare anche lui anche se non non sono qui come direttore la Confindustria
Supposizioni totalmente d'accordo e non può che essere così io vorrei minimamente
Per interpretare quello alle il circuito che ha presentato trentine e farci qualche commento sopra
Per il tre tweet il circuito ritriti né parte molto dalla tecnologia nelle modifiche in campo tecnologico
Che hanno reso superato il modello fratello vista e fordista
Che era stato dominante
Interessante anche notare come il sistemato il del terrorismo in questo libro non viene demonizzato Ronchetti
Chi ricorda le polemiche sul sistema del terrorismo
Dagli aspetti più evidenti quelli del cinema che ci presentava Charlie Chaplin attaccata una ruota o che costretto a mangiare
Con una macchina che li infilava in bocca pezzetti di carne mentre continua a girare diritti e poi ricordate che usciva girare Tottoli una bella signora che incontra per strada con le chiavi inglesi ne abbiamo il sudore lunga stagione contro il terrorismo
E m'è sembrato molto significativo il fatto che trentine mette in evidenza come la crisi del terrorismo mette in crisi le organizzazioni rappresentative del lavoro
Lui non lo dice esplicitamente qui dentro mi ero così aggiunge anche delle imprese ed eseguirono una osservazione
Se vogliamo in parte ovvia ma non banale sulla quale s'non non tanto ci si riflette i sistemi i organizzativi sistemi strutturali di una qualsiasi società sioniste rappresentanza di interessi lavoratori senesi partiti siano essi organismi volontario e quant'altro in sono in una qualche maniera la risposta organizzativa dei singoli nei confronti di certi fenomeni quando questi fenomeni mutano e si richiedono un mutamento anche nelle organizzazioni le organizzazioni tuttavia hanno al loro interno delle forti resistenze perché nell'ambito delle organizzazioni piastra assimilo anche l'associazione degli imprenditori e si formano strutture le quali tendono a riprodurre quelle al sistema indipendentemente dal fattore esterno che l'aveva caratterizzato le faccio un esempio che poi diverrà nel mio discorso oggi come oggi le imprese sono organizzate per settori ma se noi andiamo a vedere il concetto di settore in una qualche maniera e qui chiedo pure Alberto Zuliani
Coi piedi difetti sopra se lo desidera il settore è stato ideato sulla unità della della fabbrica che ha un ciclo produttivo completo
E soprattutto sulla metodo di produzione in una qualche maniera invece abbiamo l'agricoltura l'industria e servizi perché i metodi produzione erano diversi abbiamo la fabbrica aveva settori del tessile abbigliamento e quant'altro se io oggi fossi il marziano di Flaiano che capitasse su terra e mi si chiedesse di riorganizzare il sistema delle imprese
Obiettivamente avrei delle difficoltà a immaginare questa organizzazione sei riprese come tessile meccanico siderurgico o quant'altro e mi divertirai forse di più a farlo in un'altra maniera quale a farlo nella in maniera
Di chi acquista non più dal lato di chi di chi produce c'è il la produzione sempre più vicina in una qualche maniera all'esigenza di chi sta acquistando e quindi in un qualche modo Greppi settori come mercati da noi già già lo si dice che esistono associazioni nuove che stanno sorgendo a sostegno della casa
Ad esempio che non è l'associazione gli immobiliari di costi straniti palazzine
Assolutamente anzi quelli sono marginali nell'ambito del settore della casa della casa ci va dall'elettrodomestico all'arredamento alle lampade a quant'altro perché poi luogo di vendita e luogo di produzione in una qualche maniera diventa sempre sempre più simile il settore del vestiario compresi complessivamente il settore dei servizi alla persona o quant'altro ecco non propongo una rivoluzione statistica ma questo discorso lo lo abbiamo fatto anche nell'ambito dell'Istat
L'Istat stesso ha una massa di informazioni che nascono da certe classificazioni cambiarle pesantissimo perché prima di buttare via un'organizzazione vecchia un'esigenza dieci volte perché il nuovo non si sa che sente che già si sa però se si tarda se si tarda assistita da alla fine ci sta un voto allora questa presentazione da parte di trentine di tornare a volume mi sembra molto onesta innanzitutto non c'è una demonizzazione del terrorismo lasciarsi riconoscimento che questo studio sistema di carattere produttivo ha svolto la sua funzione storica se così ho interpretato bene
E ha dato anche luogo a tutta una serie di organizzazioni tra cui l'organizzazione del lavoro
L'analisi trentine parte dal concetto che la tecnologia ha reso inutili o superato il sistema fordista e questo spezza l'organizzazione del lavoro
Spezzando l'organizzazione del lavoro spezza anche il mercato del lavoro di qui la necessità di una nuova formula di rappresentanza verso una nuova produzione quel circuito è tutto a mio avviso fra tecnologia sistemi di produzione mercato del lavoro
Credo che manchi qualche cosa e se questo questo il mio contributo vorrei dare con tutta con tutta onestà ma che il contributo proprio della del consumatore che in una qualche maniera un soggetto nuovo che si presenta nell'ambito di un del Nuovo Mercato
E questo consumatore e quello che determina sempre di più il livello della produzione
Se questo è vero e la tecnologia lo consente io non non sto a a dire chi è nato
Compratore che è diventato un po'più dominante sul mercato
A reso disponibile una tecnologia che ha consentito poi di soddisfare la domanda o viceversa se la tecnologia nata per altri motivi quasi per caso
Abbia poi reso più flessibile la produzione che ha consentito di soddisfare una domanda latente
Del consumatore
Penso che ci si possa discutere parecchio e probabilmente la la strada sta di mezzo
Quante tecnologie nascono non perché è un signore chiuso dentro un laboratorio intenta uno sistema nascono perché c'è una forte domanda che alla fine rende conveniente anche intellettualmente ma come capita anche dal punto di vista semplicemente di soddisfazione personale rende conveniente investire in ricerca in un settore per trovare un risultato tecnologico ma sta di fatto che oggi il sistema della produzione e il sistema del consumo è molto più aderente questo è la novità del mercato che esiste se questo è vero e se il consumatore diventa dominante ci sono dei problemi da un lato Dio organizzazione produttiva e dall'altro ci sono anche problemi di tutela del del consumatore
Io recentemente ho fatto un viaggio negli Stati Uniti d'America recentemente diciamo a cura alcuni mesi fa quindi quand'anche l'America aveva dei problemi della disoccupazione tanto è vero che loro hanno fatto il conferenza Detroit sull'occupazione e quant'altro
E devo dire che venivo da un'Europa dove le trasmissioni televisive giornali parlavano tutti del dramma dell'occupazione quando sono capitato in mezzo agli Stati centrali dell'America i giornali e la televisione e quant'altro parlavano invece del problema del consumatore
Della possibilità che egli abbia di essere difeso da pratiche di carattere
Distorsivo del mercato di monopolisti di distribuzioni false e esiste tutta una serie di trasmissioni di programmi di bollettini ma di leggi di organizzazioni che tutelano il consumatore allora attenzione
Questa difesa del consumatore
E spesso vista come difesa consumatori nei confronti dell'impresa che è giusto vede il primo diciamo avversario del consumatore e l'impresa vi avverto che il secondo avversario del consumatore il lavoratore
Perché il lavoratore e parte integrante dell'impresa nella sua organizzazione e alcune delle formule organizzative della impresa derivano dalla pigrizia chiamiamola così o dalla necessità di cercare in una qualche maniera di non disturbare un processo organizzativo che è costoso non pensiate che non credo che tra effimero pensi che l'imprenditore sia il tizio che passa tutte le notti a cercare di come cambiare il sistema produttivo magari per risparmiare lo zero virgola uno per cui girare il sindacato opera andarono trovate perché il cambio il sistema produttivo qualcosa di doloroso avviene spesso perché un'impresa fallisce è un'impresa nuova riesce a salire
Non è sempre fatto da colui che intelligentemente riesce a graduare quindi è fatto di morti
E di di nati allora il questo sistema funziona se c'è un mercato con un consumatore estremamente esigente che costringe adattare la produzione al consumatore allora se l'impresa e il la prima la vittima in una qualche maniera di questo nuovo struttura del mercato il il lavoratore nella le nella seconda nella seconda perché che qui anche nel libro di trentini in parte lo si vede quando quando lui poi tocca i problemi dei servizi pubblici
E perché noi dei servizi pubblici dove diamo in primis ma non è molto diverso poi dal problema di Benetton naturale la FIAT o dal problema di quant'altro che per cercare di soddisfare il consumatore
Passa sopra certi divide organizzazione che in una qualche maniera rompono certe abitudini noi abbiamo servizi pubblici oggi orientati essenzialmente dalla parte di chi produce
E quindi dalla parte anche del lavoratore e poco orientati dalla parte di chi invece acquista
Questo comporterà una drastica modifica nell'organizzazione che sarà sempre che sarà sempre più forte se la produzione e sempre più dipendente dal consumo e se questo è un fatto che noi giudichiamo
Positivo perché non giudicano positivo significa andare verso formule di
Organizzazione dei consumi e questo credo che l'abbiamo infilato tutti quanti sono soli Paesi a CorrierEconomia collettiva caro cercato di vincolare i consumi della gente in maniera che rispondessero alle capacità produttive e alla volontà dei produttori perché l'economia collettiva ha funzionato vistare il dominio del produttore nei confronti del consumatore l'economia di mercato e il dominio del consumatore nei confronti del produttore se questa viene la mobilità della produzione del lavoro è un fatto che estremamente rilevante perché se non si fa
Una forte mobilità gli spostamenti di domanda generano inflazione e disoccupazione che è il peggiore dei mondi possibili vi faccio un esempio
Che riguarda il nostro mondo attuale
Abbiamo avuto in Italia
Una svalutazione virtuosa della lira nel senso che non è stata accompagnata da inflazione questa rilanciato le esportazioni contemporaneamente lo stato italiano per motivi di finanza pubblica e per motivi di scoperta di corruttele
All'interno della domanda pubblica ha ridotto in maniera drastica
La domanda del settore statale
Ne abbiamo vissuto in dodici mesi uno spostamento terribile inglesi ebbero drammatico
Da domanda interna a domanda estera e da domanda pubblica a domanda privata ebbene noi tutti sappiamo che anche se la somma di questi spostamenti fosse zero cioè ciò che si perde sulla domanda interna si guadagna sulla domanda estera
Ciò che si perde la domanda pubblica si guadagna domanda privata
Non sono le stesse in prese che producono per la domanda interna rispetto a quella estera non sono le stesse imprese che producono per la domanda delle diverse parti del Paese nelle stesse parti del Paese rioperarmi un po'rituale osservano diverse regioni diverse
Italiano
Analoga votazione ricavato non
Ecco io quello che volevo dire e che qui di fronte a uno scostamento così drammatico di domanda la risposta può essere quelli di evitare che ci sia uno spostamento anche delle risorse produttive lavoro e capitale in questo caso si finisce per avete attenzioni lì dove c'è la domanda e disoccupazione lì dove non c'è la domanda
Già oggi il Veneto italiano Alberto Zignani mi può correggere se sbaglio a tassi di disoccupazione che sono prossimi a quelli che possiamo chiamare di pieno impiego
Quattro cinque per cento tasse disoccupazione nel Veneto venti ventidue per cento in Sicilia
è evidente che o il Veneto non riesce a soddisfare la domanda che ci ha e quindi importerà manodopera il che va bene per carità non c'è niente di male
E spot delocalizza era produzioni perché cercherà di produrle magari a Este dove riesce a farle
Oppure dovrà in una qualche maniera attirare anche delle capacità produttive che esistono allocato in altre regioni ora ci vuole una estrema mobilità
Mobilità
Che nel libro di Trentin sottolineata corali vorrei
Dire e poi termino perché parliamo ancora potrà suicida spazio per dire altre cose
Dove dove differiscono come come persona e anche come associazione che rappresento sulla posizione presentata nel volume di Trentin
Se la mobilità la flessibilità è un valore e sta tuttavia e ancora presentata nelle impostazioni questo libro come una atipicità una precarietà rispetto a un modello di lavoro che comunque resta dominante quello che lavora a tempo indeterminato e salariato
è vero che libro dice che questo non dovrà essere soltanto il il e il tipo di lavoro Pera contemporaneamente vengono considerati precari atipici da controllare da negoziare tutte le altre forme di lavoro e questo discrimina questa altre forme di lavoro
Perché lascia un solo tipo di lavoro come se fosse l'unico a cui algerine e mette tutti gli altri sotto la formula della
Del lavoro necessario che una certa perché non può fare altrimenti ma che se potesse lo rifiuterebbe
Io credo che una questione questo genere che capisco da un punto di vista sindacale sia tuttavia negativa e lo dico perché le imprese di fronte a il fatto di dover correre un rischio che assumendo forme diverse di lavoro
L'intervento della magistratura l'intervento delli se volete vento di qualsiasi altro vada a sindacare che queste formule sono state utilizzate pretestuosamente o al di fuori di alcune interpretazioni delle norme e nessuno può assicurare che queste formule siano effettivamente corrispondenti a un anno casistica che è sempre difficile da fare bene l'intesa finisce per rifiutarsi perché il rischio poi di vedersi una magistratura che interviene e trasforma un lavoro temporanee lavoro a tempo indeterminato un lavoro di formazione in lavoro diretto e tale che alla fine l'impresa ha trovato éscamotage e siccome l'impresa sono gli indirizzi degli individui la fantasia per fra gli éscamotage ce l'hanno alla fine l'éscamotage lo trovano però risultato éscamotage
Un sistema
Di fatto flessibile ma formalmente rigido
Che non produce occupazione perché poi alla fine fra gli éscamotage evidentemente éscamotage principale finisce per essere quello lì del lavoro in nero o quella della delocalizzazione della produzione
Allora io credo che se si ritiene effettivamente che la società futura non sarà più una società centrata solo sulla tipologia di lavoro anche se questo tipo di lavoro resterà importante
Bisogna dare pari dignità ad ogni formula di lavoro e la dignità ad una formula di lavoro e che essa sia incondizionata anche se all'interno di una serie di regole ma le regole devono essere chiare
è non devono costituire eccezioni rispetta una regola di carattere generale
Io non so se su questa strada troveremo mai un accordo
Posso dire che
Anche nel passato abbiamo avuto con il sindacato delle forti divergenze e una più grosso di tutti è stato quello sulla scala mobile ci abbiamo messo anni ma alla fine ci siamo arrivati ci siamo arrivati e credo che i risultati che abbiamo conseguito con l'accordo
Che terminato nel luglio dell'anno scorso siano risultati importanti sanciti da quel tre virgola sette per cento l'inflazione conseguito dall'economia italiana malgrado la svalutazione sanciti anche dalla novità che mi piace sottolineare perché è stata di oggi stesso abbiamo concluso il contratto dei
I cani sui e si è concluso due giorni dopo due tre giorni dopo la scadenza del contratto utile che visita Anto il contratto imita anzi valga in termini ideologici nel paese in Italia giuridica che una addetti vento di questo genere c'è la conclusione di un contratto senza scioperi nel nei termini stabiliti della scadenza
Ma fatto con formula totalmente nuova perché quella che è nata dall'accordo di luglio rappresenta un successo che credo che valga la pena a tutti di ricordare perché questo ci può dare la fiducia reciproca fra le parti sociali che quando vanno a discutere anche domani in termini di flessibilità e mobilità sappiano che possono anche discutere a lungo ma poi alla fine se c'è una fiducia reciproca si esce a risulta a trovare anche dei buoni risultati grazie o
Grazie
Bene
Adesso vorrei discutere rapidamente con due
Con due ulteriori ospiti che Valdo Spini che arrivato da poco Alfredo Reichlin chiedendo soprattutto una questione cioè dire di affrontare il problema che fino adesso è rimasto un po'ai margini della politica economica le ultime battute o tra le battute che ha fatto Enzo Cipolletta ha ricordato il problema del Veneto
Un un'area ormai a livelli di Piero occupazione e tuttavia un'aria che nell'attuale quadro di politica economica e un'aria di soggetti e un'area soggetta alle politiche regionali italiane
è un'aria dovute grazie alcune di limitazione della Comunità europea si può intervenire certo non come in Calabria conigli Gibelli relativamente inferiori ma in modo certamente incide ci sono c'è il Veneto ci sono aree e l'Emilia Romagna come Carpi e questo problema dell'intervento a sostegno del reddito e dell'occupazione in aree di questo genere credo che sia un problema di grandissimo di grandissima rilevanza
Prego
è il caso di dare spazio
E conteniamo i tempi perché sarebbe il calo di dare la parola trentina le stranieri
Ma io sono come esame uno studente colto all'esame impreparato nel senso che io ero venuto solamente per sentire non ero preparato certamente intervenire
Cosa il nostro a eh quindi una cosa tanto se una persona ha avuto per sentire ignorava di essere ignoravo di essere relatore comunque
Questo testimone del successo l'iniziativa perché ero venuto come spettatore
Comunque prendo volentieri la parola anche su questo tema cioè quelli se ho capito bene del sostegno aggredito l'occupazione nelle zone che la comunità europea chiama di declino industriale
E che fanno parte di una tematica che per molto tempo era rimasta negletta nella sinistra cioè letti la tematica della piccola e media impresa che forma in realtà un'unica grande impresa nel senso che è fortemente specializzata per fasi
Io ricordo che nei dibattiti giovanili li ho fatti con dei compagni che sostenevano che questa sarebbe stata una entità moribonda
E che bisognava al contrario sviluppare udite udite le partecipazioni statali le risorse endogene e l'agricoltura come fatto occupazionale ricordo un bel saggio su critica marxista ricordo il saggio non dico gli autori per carità
Per carità di patria visto che nelle partecipazioni statali nell'agricoltura dal punto di vista occupazionale oggi godono una gran buona salute anche se la godono per altri versi magari non lo so ma certamente questo cupo azionario
Non godono una gran buona salute allora in questo dibattito che si è aperto che certamente il liberi Trentin nella sua relazione a Chianciano apre fortemente credo che anche questo tema debba trovare una sua collocazione importante ed in particolare la sfida diciamo così che viene lanciata se taluni settori
Che sono tradizionalmente ritenuti maturi hanno o no ancora diritto di cittadinanza nel struttura industriale del nostro Paese
Perché troppo leggermente forse nel passato abbiamo ritenuto di questi settori non potessero più avere un diritto disciplinante del nostro paese e poi l'esame l'analisi anche di strutture industriali come quella americana e ci hanno fatto vedere che non è detto che il settore maturo di per sé dovesse essere espulsi la realtà industriale del nostro Paese
Ecco ragion per cui un tema diciamo così di rapporto fra le economie locali regionali
L'azione del sindacato l'azione moderna dei pubblici poteri penso che oggi in queste aree si ponga in modo forse un po'diverso da quello che segnalava il Censis con il solo Kalisz mo'con il modo in cui questo rapporto veniva posto
Penso che si ponga in modo molto diverso e soprattutto si ponga nella sfida dell'innovazione tecnologica anche in queste are questo è il punto fondamentale
E di qui devo dire la necessità per il movimento della sinistra di superare una situazione in cui la politica industriale
Era concepita per il Nord o per il sud in modo diverso
Ma riuscire esso anche a partorire una politica industriale per quella che in anni lontani fu chiamata Forsin esattamente anzi senz'altro esattamente la terza Italia cioè a dire l'Italia dei grandi sistemi di industrializzazione diffusa
Credo che questo sia uno dei temi grossi sul tappeto del avvenire del prossimo periodo anche perché se c'è un ceto su cui l'attuale governo ha molto operato per potere sviluppare un consenso politico è indubbiamente questo
Tutti sappiamo che a livello generale la Confindustria possiamo darne atto a Cipolletta non so se piacere in questo momento forse anzi non a piacere Mazzola confido stava molto prudente campagna elettorale ora no devo un po'rispolverare o insomma fare un po'di applausi quando arriva il Governo rispolverare riso insomma diciamo le però indubbiamente la Confindustria Campania e tale da molto molto prudente mentre invece l'imprenditore di base ha sentito il richiamo diciamo così della foresta e si è mosso con grande entusiasmo sperando di essere liberato da vincoli alleggerito da trentine dal sindacato alleggerito da una dal dal dalla burocrazia alleggerito da Susa e cose di questo genere è io credo che questa tematica non possano lasciarci indifferenti e se vogliamo preparare anche una rivincita convincente questa tematica la dobbiamo sapere
Un come si diceva un tempo sussumere cioè a dire assumere all'interno della nostra riflessione e credo qui se ho capito bene però mi ha suggerito
Che proprio la necessità di potere corrispondere all'iniziativa dalla Comunità europea in alcune aree di questo genere
Ponga questo obiettivo di chi riesce a dirigerla e a indirizzarla verso una ristrutturazione che sia convincente che sia effettivamente rispondente ai bisogni del momento io credo che anche questo debba entrare nella nostra riflessione sempre più credo quando si parla di lavoro di laburismo di Partito del lavoro si debba guardare al lavoro nel suo insieme cioè non solo lavoro dipendente ma anche al lavoro indipendente si deve cominciare ad avere una concezione di questo genere io credo e questo è un tema complessa e difficile in genere si era sempre il passato fatto di equivalenza sviluppo del lavoro dipendente uguale forza del sindacato
Diminuzione e sviluppo del lavoro Tom uguale diminuzione della forza del sindacato il movimento dei lavoratori
Credo che se non vogliamo se vogliamo preparare una rivincita convincente dobbiamo sapere comprendere all'interno di un discorso anche quest'area credo che mi è stato chiesto questo perché da toscano quindi da esponente dei sistemi di industrializzazione diffusa e termina dicendo questo
Se uno guarda le attuali statistiche elettorali nota che nel ceto medio e quindi artigiani imprenditori piccoli e così via la coalizione di governo ha preso il dieci per cento in più che nella su che nella media del Paese
Eccetto nelle regioni rosse che hanno antiche invece dimostrano una percentuale di voto di queste aree sociali pari a quella della media nazionale ma delle altre sono il dieci per cento in più
Ecco credo della media che nazionale che ha preso il la coalizione di governo questo sono studi di che sono facilmente consultabili e che credo abbia recentemente siamo stati anzi alla portata di tutti ricarica Donzelli bravissimo bravissimo
Ecco allora credo che vi sia a questo punto un po'una corrispondenza fra capacità di dare un orientamento di politica economica e del lavoro Plantard generale e anche la volontà credo di una rivincita più generale della sinistra su questi temi
Abbiamo sempre voglia di sentire Trentin
E credo che proprio questa relazione non sia affatto pubblicato da Donzelli meritoriamente non sia affatto un canto del cigno
Ma al contrario mi sembra effettivamente una prima pagina anche di un ulteriore nuovo libro e su questo credo tutti noi che ci vogliamo rifare delle idee un po'rinfrescarci la testa credo che indubbiamente li dobbiamo essere grati
Al suo posto
Perché ieri anche se non voglio Chievo
Ero venuto essenzialmente per sentire Franco dico un po'la mia opinione in un letto un buon soltanto oggi Colletto penna
Nei giorni di Chianciano la relazione di Bruno ne ho dato una lettura
La mia lettura non è stata soltanto e non è soltanto una lettura sindacale io
Vi ho letto un
Un forte messaggio politico dentro questa relazione
Intanto questa relazione dice una cosa molto impegnativa e che mi sembra un po'strano noi l'abbiamo tutti per scontato questa cosa e cioè Trittin dice se non ho capito male
No non siamo di fronte a fenomeni di flessibilità subita
Non siamo di fronte alla fine di un'epoca storica
E cioè a una novità
Paragonabile soltanto qui sulla base chi di noi ha letto Gramsci sai benissimo l'importanza movimento alla sinistra e momento Perego ha dato a questo
Alla fine il sistema rigoristi col intendendo il sistema terroristico non soltanto come un fatto di organizzazione
Industria
Ma come l'ossatura
A un certo punto di una società
Come un ordine
Un ordine non soltanto industriale e non soltanto economico
Un ordine sociale un ordine perfino statuale la base della costruzione Polito lo stato sociale e del tipo di schema
Solidarietà della società
L'ambizione il punto di partenza della relazione e questa affermazione
Che io condivido condivido però con una avvertenza
Siamo in Italia
Cioè io sento che nella relazione di Trentin non è non faccio l'osservazione di Giuliani non ci sono i numeri
Non so quanto si tenga conto poi di qualche cosa che non è soltanto una variante l'Italia l'Italia è un Paese particolari
Questo è un punto vi è un primo punto che io vorrei pure a Bruno cioè non è interno nome l'America
Certamente il fenomeno è dominante non so quanto è trascinante e tutto il resto o per lo meno con quali effetti
Su una struttura come quella Italia
Prima osservazione la seconda osservazione che vorrei sottolineare perché l'ho sentita poco nel dibattito
Ciò che Trentin ricavata questo è un messaggio politico molto
E cioè un messaggio politico tratto chiaramente in polemica con una certa sinistra
è un messaggio che dice se questo è vero attenzione smettila di piangerci addosso vicino alla sinistra
Perché se questo è vero
Ciò esalta la componente umana della proprio
E cioè l'intelligenza del
Il lavoro potrà aver subìto colpi come potenza politica sta invece crescendo come potenza associa
E questa è un'affermazione di un'importanza norme lui dice sinistra occupati di questo e non soltanto di Formigoni
O degli schieramenti questa e la questione
Allora la mia domanda a questo punto io non faccio l'intervento in faccia a questo punto una domanda che avrei voluto fare in una condizione molto più distesa e queste se questo è vero io lo sento fortemente e mi ha e e mi affascina fortemente condivido forte
Io però mi pongo un interrogativo
E vero tutto questo è vero che noi siamo di fronte a questa rottura di uno schema io gli ho detto un'ossatura un ordine qualcosa che molto strutturato quindi di fronte o problemi di flessibilità di diversificazione di protagonismo
Se vogliamo dire
Di spazi
E tuttavia io ho l'impressione che noi siamo di fronte anche un fenomeno di opposto proprio perché l'elemento motore di tutto questo la rivoluzione tecnologica noi siamo di fronte a un ruolo enorme e crescente della finanza
Della figlia
E così come il resto si diversifica la finanza invece si concentri
Si concentra mi pare fondamentalmente nel senso che questa lotta quella cui stiamo assistendo anche in queste in queste settimane
Questa lotta per attirare i capitali
Stan mantenendo molto alta quella lettera si può chiamare la remunerazione del caffè
In modo storicamente anche se sono diminuiti i tassi d'interesse e rispetto ai massimi di qualche tempo fa la remunerazione del capitale finanziario resta altissima e tende a non flette ne controlla circa cinque
Cioè molto maggiore della remunerazione degli altri fatto
Questo effettivo continui a quello che stiamo qui discutendo di spiazzamento degli investimenti di spiazzamento delle attività produttive di redistribuzione del reddito
Di formazione di grandissime sacche di parassitismo
E di ricchezza non da produzione
Crea fenomeni che conosciamo come i deficit pubblici attirare risparmi
Dista oggi risparmio da investimenti produttivi crea al tempo stesso Bruno queste al l'interrogativo
Tu hai segnalato una tendenza accanto a questa accetterò e continua una tendenza che invece distrugge lavoro occupazione d'impresa
Ecco io ho finito ho finito subito dico
Come si realizza il quello che io intendo benissimo essere un progetto non soltanto sindacale ma politico ideale che sta sul Pincio all'attuale
In presenza di questo fatto cioè come possiamo la domanda di che tu mi fa come possiamo prescindere da un forte impianto di politica economica
Come possiamo non porre il problema della democrazia economica accanto a quello della valorizzazione del lavoro
Perché e quindi come superato la vecchia idea del patto tra produttori legato a quell'altra fase su che base noi allora
Possiamo pensare un intesa tra forse tra queste forse tra esaltazione di queste forze del lavoro di queste potenze sociali che nascono dall'
E forse invece della l'impresa
In presenza di queste contraddizioni quale l'idea di fondo politica di alleanza
Che c'è alla base di questo
Grazie ecco prima di dare la la parola attriti interni la replica consentite per qualche minuto a Carmine Di
Spiegare il perché di questo libro non credo proprio che sia scontato
Uscire con un libro di questo genere con questi attori che il la presentazione di un una relazione una conferenza e credo che sia un'operazione editoriale
Non propriamente ovvia e forse un po'coraggiosa della quale siamo tutti molto orgogliosi
Molto brevemente io vorrei
Appunto ricordare ai ai presenti che
Il senso di questa pubblicazione
Travalica molto la
La sua destinazione originaria
Non perché io pensi che una relazione
A una conferenza di programma di un sindacato come la CGIL possa essere ricevuta dal mondo politico e sindacale in modo come dire in sordina in realtà non è stato tra l'altro questo il modo con cui è stata recepita questa performances di Bruno Trentin ma perché io penso che nel merito di questo modo di ragionare di trentini si annidi
Una delle possibili ragioni di quello che si potrebbe chiamare un minimo di ottimismo strategico per la sinistra italiana
Io sono abituato a guardare dal mio a dal dal mio punto d'angolazione di osservazione di direttore editoriale della casa editrice
E cerchiamo di farlo tra l'altro con una con un intento di valorizzazione collettiva del lavoro che che che facciamo
Ai problemi della fase culturale e politica che l'Italia sta attraversando con un occhio viceversa abbastanza pessimistico
Direi che il pessimismo maggiore deriva dalla costatazione della difficoltà anche un intero universo mondo
Ritrova nel prendere atto delle sordità e delle miopia che lo caratterizzano
Questo è l'elemento che più preoccupante il fatto che di fronte alla enorme vastità delle trasformazioni
Di fronte alla portata veramente radicale dei cambiamenti a cui noi abbiamo assistito e stiamo assistendo si continuino spesso da molte parti e spesso al di là delle dica distillazioni di novità di linguaggio apparenti ad adoperare una serie di schemi che sono invece gli schemi vecchi tradizionali diciamo di movimento
Di questo universo intellettuale
E io credo che al di là delle soluzioni tattiche
Come dire di questa o di quella leadership di questa o di questa o di quella capacità di aggregazione politica eccetera il punto strategico su cui la sinistra è in ginocchio in questo momento
Riguardi essenzialmente la sua incapacità o difficoltà a riprendere le misure della realtà
Quindi noi stiamo cercando dal nostro punto di osservazione di fare un lavoro che invece certi di valorizzare tutti quegli elementi di riflessione e di ragionamento che possono spostare in una direzione diversa
L'asse della ricezione dei problemi
E quando mi è arrivata tra le mani questa relazione di Bruno Trentin per dei canali che sono assolutamente extra sindacali qui lo voglio dire a merito del suo autore non è stato certo Bruno a cercarsela
A sollecitarci per una pubblicazione di questo genere
Pensate un po'lo voglio dire perché mi sembra molto significativo la persona che mi ha portato la fotocopia del tetto di del testo dattiloscritto della relazione di Bruno Trentin e Goffredo Fofi cioè quanto di di di inimmaginabile si potrebbe dire
Con una valutazione che mi ha molto colpito proprio dal punto di vista della ricezione editoriale Goffredo Fofi naturalmente e tradizionalmente persona per chi lo conosce
Molto in disaccordo con molte delle linee di impostazione concettuale e politica di un personaggio come Bruno Trentin si potrebbe dire che per tanti versi agli antipodi mi ha buttato di questa relazione mi ha detto lei tiferà io però sono venuta in treno
Naturalmente sono in disaccordo quasi su tutto però c'ho trovato finalmente un ragionamento che mi ha fatto pensare allora anch'io mi sono messo su questa linea ho letto anch'io con grande le velocità attenzione
Queste pagine di Tolentino e ho trovato che effettivamente ecco c'è un punto dirimente della analisi trentini su questo mi fermo poi perché naturalmente sarebbero molte cose da dire ma adesso bisognerà proprio sentire due tutti qui siamo
Apposta convocati per sentirlo c'è un punto dirimente che mi piace
Molto ricordare
Qui c'è una questione come dire veramente straordinariamente vasta
Se il lavoro
Con tutte le sue trasformazioni con tutte le sue radicali innovazioni e cambiamenti
Può ancora costituire l'asse o la base di un ragionamento di identificazione sociale e politica di parti rilevanti di una società
E beh allora il compito che noi abbiamo adesso e proprio di ripensarlo questo concetto di lavoro
Di ripensarlo radicalmente e non su basi astratte come dire per disegnare quello che a noi piacerebbe che fosse il lavoro in società di questo genere ma di ripensarlo a partire da una analisi concreta delle realtà e delle segmentazioni che questa
Dinamica sociale stabilendo realmente
Qui c'è un problema di Diack da colmare
Dica per il sindacato per le forze politiche per le forze imprenditoriali
Per le strutture di rilevazione statistica ecco io non non lascerei fuori nessuno rispetto a questa responsabilità c'è un problema di responsabilità intellettuale complessiva di una società che si voglia ripensare e qui davvero io devo dire
Rispetto all'enormità di questi problemi le semplificazioni servono a poco
Le promesse di milioni di posti di lavoro buttate lì insomma in sede di campagna elettorale
Davvero non possono convincere nessuno qua c'è un problema molto più analitico molto più preciso di ricostruzione di quello che realmente sta succedendo
Della modificazione delle figure sociali e della maniera di porsi che la gente a dispetto a ritmi di vita e di lavoro in questo la relazione di Bruno Trentin è una relazione intelligente perché ha una relazione sensibili a queste tematiche
Qualcuno ha usato l'aggettivo doloroso io non so se questa sera stata per Trentino una riflessione dolorosa certamente come dire non è stata una riflessione allegra nel senso che si è trattato di fare i conti con un patrimonio
Di culture del sindacato che molto spesso si presentava ossificato rispetto a questo insieme di temi
Quindi al pessimismo del momento che certamente ha motivi di esserci di esistere per chi guarda le cose diciamo dall'universo della sinistra forse si può contrapporre proprio a partire da episodi intellettuali di questo genere
Un qualche piccolo movimento verso l'ottimismo nel senso che se davvero abbiamo cominciato a prendere atto del livello dei problemi e della loro complessità forse qualche speranza di risalita adesso cominciamo ad avercela davvero grazie
Ovviamente la parola una trentina
Non prima però di aver ricordato una un quadro generale è la prima volta che la sinistra in Europa si rispetta potranno addirittura etica con una destra cliniche pubbliche questo rovesciamento forse
Dovrei che vanno a fare
Voglio prima di tutto ringrazia moltissimo
Quanti sono intervenuti per il contributo prezioso che secondo me hanno dato anche alle riflessioni ulteriori che potremo fare
Diverse sedi ma anche come movimento sindacale
E volevo
Giustificare anch'io la scelta editore Donzelli
Che è stato un una scelta molto audaci rispetto ad un testo che era già stato in qualche modo socializzato sia pure in un ambiente abbastanza ristretto è separato dalla Società italiana quelle
Il sindacato
è stato una scelta audace perché
Ha creduto di potere in qualche modo socializzare alcune riflessioni
Che non dimentichiamolo erano mirate ad un argomento abbastanza specifico
E intrinseco a un problema di strategia del sindacato
Lo ricordo anche professor Giuliani
Le cifre non c'erano deliberatamente anche se gli manderò tutti
Tutti gli allegati che s'era numerosissimi devo dire che hanno alleggerito di molto la relazione che toccavano alcuni almeno degli aspetti modo particolare sul piano della distribuzione dei redditi in questi ultimi anni e della composizione del mercato del lavoro
Che etnici ha ricordato
Ma voglio dire ancora che è era una relazione che doveva affrontare un tema specifico il tema degli orari
Di lavoro
Per sciogliere un nodo che attanaglia il movimento sindacale ma non solo la il mondo della politica e non solo a sinistra basti pensare
Alle proposte del governo Balladur poiché successivamente naufragate proprio per trasformare la questione degli orari è uno strumento di politica macroeconomica
E la questione che mi sentivo di dovere affrontare in una conferenza di programma avrebbe dovuto dare solo materiali primi indicazioni Paul per decisioni coppia sindacato era se si potesse affrontare oggi
Il problema degli orari dei tempi di lavoro
Autonomamente o indipendentemente dagli assetti reale trasformazione dell'organizzazione del lavoro dell'impresa
Quindi i propri problemi
Micro economici che sono stati un po'al centro verrà riflessioni che io ho cercato di troppo
E la tesi che
Dalla quale sono partito
Era quello che differentemente
Dalla fine degli anni sessanta
In cui la politica degli orari erano era risultato come orientata alla difesa delle condizioni di lavoro
Di fronte a un assetto organizzativo
In qualche modo assunto interiorizzato commi immutabile
Contro il quale si poteva acquisire
Degli elementi di salvaguardia
Di difesa e non di trasformazione
Contrariamente a quel periodo era impossibile separare
Nelle condizioni attuali una strategia degli orari e dei tempi di lavoro da le trasformazioni che intervenivano e stavano intervenendo nell'organizzazione della produzione e del lavoro stesso
Da cui sono partito anche e sono stato qualche modo provocato sapendo di dovermi confrontare con delle tesi radicalmente contro che invece riproponevano in modo assolutamente originale rispetto all'esperienza del movimento sindacale
La riduzione degli orari di lavoro come strumento
Immediato diretto
Di creazione di nuovo
Sono stato indotto da questo a riproporre una riflessione
Critica soprattutto per la sinistra io credo non solo per la sinistra ne parlava il dottor Cipolletta poco fa
Su quello che è stato il terrorismo il fordismo
La civiltà manageriale come l'ha chiamata
In tutta la cultura non solo industriale sociale ma politica
Nel mondo contemporaneo
Per richiamare potranno a prima di tutto al sindacato ma anche la sinistra come si era sempre letto il terrorismo il fordismo come
Un modo di organizzare una parte
Circoscritta della società
Quando si trattava di fare i conti con una cultura dell'organizzazione dei poteri dei saperi che aveva permeato
L'intero sistema della società civile
Ai sette ai servizi e alla pubblica amministrazione all'organizzazione militare
E come
Una crisi se crisi c'era di questo modello di indotto delle nuove tecnologie doveva fare i conti appunto con un sistema
Che aveva rappresentato in qualche modo il tessuto unificante dei vari modelli di capitalismo qui abbiamo che abbiamo conosciuto nel corso di questo secolo e dello stesso degli stessi esperimenti di socialismo reale
è stato veramente uno dei pochi tessuti anche culturali unificante del sistema industriale su scala mondiale
E la sua crisi se crisi c'era non poteva non rimettere in questione
Non soltanto
Il problema immediatamente connessi con l'organizzazione del lavoro
Nell'impresa
E quindi gli spazi che potevano un meno di schiudersi per l'azione l'iniziativa del sindacato
Ma tutti i problemi che ne discendevano per le strategie che il movimento sindacale la sinistra politica
Avevano costruite
Adesso semplifico dei radicali Rizzo in funzione dell'immutabilità di questo del sul carattere in qualche modo
Autonomo anche dall'assetto proprietario
In questo sono stato dovuto anche a Visconti con
Una tradizione rimossa rimosso nel subconscio dalla sinistra politica italiana
Perché se oggi il terrorismo rimane secondo me nel subconscio della sinistra politica italiana c'è stato tutto un periodo in cui
Il terrorismo era invece al centro riflessione politica della sinistra Sinistra democratica negli Stati Uniti
è stato un assolo assunto con un grande fattore di progresso intellettuale
Il culturale della stessa classe lavoratrice
Ha trovato in Italia
Assieme
Agli scritti di leggi
E poiché la vulgata stalinista né in Gramsci un suo grande ha come oggi
Un ospite nel dire questo ecco
Dottor Cipolletta io non sono per demonizzare terrorismo ma credo che dobbiamo riflettere sul fatto che l'abbiamo tutti assunti con una fatalità come l'orizzonte chiuso del sistema industriale mentre così non era e abbiamo cancellato una serie di opzioni
Diverse possibili
E soprattutto e questo e essenziale per la sinistra abbiamo creduto di potere conciliare un sistema terroristico con una emancipazione non solo in termini di reddito ma in termini di coscienza di capacità di governo disse della Società per classe lavoratrice
Gramsci diceva esattamente come Taylor che il lavoratore
Alla catena di montaggio poteva riflette finalmente sulla rivoluzione
E come te è un errore
Radicale che può essere anche scusato dal suo isolamento nel carcere per
La catena di montaggio è stato fonte di alienazioni in senso psicologico psichico
E medico non soltanto
Come allegoria come allegoria
Però ecco
Questo fa parte di un passato socializzato di tutte le sinistre
Anche se ha avuto le sue caricature opposte nel
Nel cielo dei tempi moderni
ENI staccano Fornero stakanovismo
La versione premiante se volete delle relazioni umane
Che Elton Mayo proponeva
Sostenere
Ma Nizzar in qualche modo il sistema terroristi
Ecco io credo che e questa crisi si certo l'Italia non è l'America Alfredo evidentemente ma sia una crisi che ha dimensioni e fattori oggettivi di carattere davvero mondiale
Ci riguarda
Che ci coinvolge io che lo prende in contropiede tutto una cultura politica
Una cultura politica che appunto è stata costui
Su
Dei correttivi o degli integrativi di un sistema di organizzazione della fretta attraverso la politica di istituti
Come sindacato del suo posto ma anche lo Stato
Distributivo dei o redistributiva dei redditi o dell'assetto proprietario
C'è tutto una tradizione
Di democrazia economica attraverso la socializzazione la proprietà
Nella socialdemocrazia nelle esperienze di capitalismo popolare che risalgono agli anni venti che si riscoprono oggi come grandi novità
In definitiva che cosa era altro diverso che la socializzazione dell'assetto proprietario attraverso la statizzazione delle proprietà dell'impresa è sperimentale nella scelta di capitalismo reale
Erano tutte costruito sul presupposto dell'immutabilità dell'organizzazione del lavoro dei saperi del potere nei centri di produzione di beni e servizi
Una
Una crisi profonda che investe secondo me investire alla
La cultura della sinistra
In cui questa crisi del fordismo coincide da un lato con
E
I nuovi vincoli nuovi limiti posti all'iniziativa degli stati lo ricordava Giorgio Napolitano dai processi di mondializzazione
La proprietà
Così come le tengono
E non solo i capitali come si pensa impastata sono assolutamente immobili
Sfuggono
Oggetti
Mente ormai
Al al dominio degli regolatore degli Stati
Che dall'altra parte l'altra grande valvola della sinistra cioè gli spazzini di redistribuzione
Viene ad essere compressa
Allora creditizi sott'fiscale dello stato dello stato sociale in modo particolare
E soprattutto nel caso della vicenda italiana ci ritornerò un momento dalla
Dalle scelte compiute
Dai governi degli ultimi dieci anni
Che secondo me sono state scelte deliberate quelle dell'indebitamento
Dello Stato come forma di finanziamento della spesa pubblica e che costruiscono oggi dei vincoli
Mente pesanti a per una politica redistributiva ecco
La domanda è che se non tutto questo non tenne a spostare almeno per le forze riformatrici lasse gli spazi
Sia del confronto sociale che del confronto politico
Se volete brutalmente da
Dalla socializzazione dell'che S
Correttivo integrativo di un determinato sistema di produzione di organizzazione asceta alla socializzazione dei diritti di potere le riconosce
E questo voleva dire secondo me anche dello stesso raìs che ricorda Giorgio cioè quando riproponeva con un gioco di parole proprio il lavoro
Il lavoro però nella nella sua più alta autonomia nella sua capacità di
Creativa
La sola ricchezza rimasta possesso dell'Ignazio
E questo pone evidentemente se la pista
Me di essere in qualche modo
Per corsa
Pone dei grandi problemi anche di natura
Politico istituzionale
Cioè di fronte alla crisi che Lori non ripeterò mai abbastanza
Iniziata
Non siamo agli anni Settanta così siamo in ordine io credo
Il luogo ad un nuovo assetto
E si manifesterà ancora per decenni
La questione che si pone diceva di vedere come e in qualche modo sostituire a questa questi questo sistema formale o informale di organizzazione non solo dell'impresa ma della società civile
Anche un riforma istituzionale
In Flovilla suscitarci
Assieme ad una alleggerimento dei compiere il potere leghista
Da questo punto di vista c'è ancora una peculiarità italiana sulla quale riflettere
Per una serie di
I motivi
L'Italia è il Paese che per esempio all'indomani della guerra
Si è trovato nelle condizioni di dover affermare che è stato un principio decisivo anche recepito dalla Costituzione
Tale l'associazione sindacale
Grandi forze politiche che hanno dato luogo alla prima organizzazione sindacale unitaria hanno finito per Cesare alla tentazione al moderno il sindacato unico obbligatorio
E cioè rinunciare a grande tentazione di utilizzare il patrimonio le risorse sindacalismo corporativo fascista
Ma contemporaneamente e hanno lasciato assolutamente libero il terreno alle relazioni esterne
E irrisolto il problema della rappresentatività delle associazioni parlo del sindacato ma con questa scelta si può si è coinvolto tutto il mondo dell'associazionismo
E nel volontariato nella società
Tutti gli altri Paesi dell'Europa occidentale per non parlare del la sua riforma associati praticamente prodotta dai giuristi
Del Governo militare alleata
Se sei Lambretta all'indomani della guerra ha prodotto una legislazione
Un primo ordinamento certamente oggi in discussione del
Della società civile
E dei ruoli delle funzioni degli attori società civile noi ci troviamo di fronte a sita doppia io chiedo di ripensare completamente questo contiene
Che è stato fino adesso larga me varato dalla discussione sulle riforme istituzionali
Ribadisco che ci troviamo di fronte ad un processo assolutamente infine
Registrerà
Dietro nel corso
Di un processo di fuoruscita dal fordismo ulteriori non ricordo questo Giuliani dopo gli anni settanta ecco per prendere il caso grandi aziende come la FIAT di cui si è parlato molto a proposito dell'esperimento di Melfi che
Molto lo
Risolto il problema è la trasversalità delle Joni della ricomposizione dell'
Entrata all'Alfa una cosa che ha fatto è stata quella di distruggere
Lavoro che faticosamente erano stati instaurati attraverso la contrazione collettiva comunque duri contrasti fra sindacati e lavoratori riportando proprio all'altra commentò negli anni settanta più rigide Organ
Il principio gerarchico del terrorismo che quello
Molto io credo resisterà molto prima di scomparire
Con questo non ci confronteremo ancora con delle resistenze strutturali profondi che sono anche proprio all'industria italiana io non voglio più
Ma io ricordo soltanto che abbiamo il guanto
Un accordo sindacale come quello del
Luglio mille novecentonovantatré alcuni fattori decisivi sui quali
Muovere
I nodi strutturali irrisolti
Tocci Follett se ne ricorda bene abbiamo
Denunciato proponendo
Il vuoto drammatico del sistema formativo
Il vuoto il ritardo pauroso della ricerca quando parliamo di rapporti internazionali
Dobbiamo vedere la bilancia
Le vecchie dell'innovazione in cui l'Italia è precipitata investimenti dieci anni agli ultimi posti
Non solo della comunità ma del mondo industriale
Ci troviamo a fare i conti con una struttura che è stata per nata dal strategie dell'indebitamento pubblico
E quindi da un dirottamento verso la finanziarizzazione dell'
E di risorse che potevano
Essere immesse in servizio
Dell'innovazione della trasformazione
Quindi io penso rispondendo
Finché c'è l'assassinio
Il destino cinico e baro c'è stato una scelta politica all'inizio degli anni ottanta
Punto lo strumento di indebitamento fu
Lo strumento del finanziamento della spesa pubblica anche con i suoi mille rivoli assistenziale
Ma con
Aspetto che si sempre sottovalutato
Il debito pubblico anche come straordinario strumento di redistribuzione dei redditi
Velista se fosse possibile costruiamo sarebbe di estremi
Credo che negli ultimi dieci anni hanno visto la più straordinari e gigantesche redistribuzione delle risorse che abbiamo conosciuto dal dopoguerra ad oggi
Non solo
Fra investimenti e consumi
Ma frac classi sociali
Che non ci sono mai dei confini rigidi da questo punto di vista non solo fra
E lavoro
Ma con degli affetti rilevantissimi sulla strutture e rivestimenti sulla struttura dei consumi sulla distribuzione degli Stati
E questo ce
E ritardato le capacità di adattamento dell'industria italiana io cito un solo caso ecco sì
Parlava della piccola impresa delle sue reazioni reattività diverse al fenomeno esportazione
Abbiamo un settore che è stato
Una volta almeno settore nel quale si identificava l'imprenditorialità italiana aggiustare internazionali sotto delle costruzioni
Per non parlare di un altro settore quello della distribuzione commerciale ci sono settori in cui chiaramente il
Moltiplicità delle
Servizio corrisponde a una dispersione assolutamente antieconomica
Del sistema imprenditoriale che ha potuto Red
In gara coperto
Per autarchia relativi
C'era io credo che dobbiamo attende
Risi profondi strutturato con conseguente
E sull'occupazione
In questi due settori
La domanda pubblica diventerà
Un fatto
E anche nella società italiana
Due parole davvero l'accusa anche per lasciare al calcio quello che su
Sulla
Senti che riguardano
Difficoltà della sinistra di cui ha parlato in modo particolare
Nella sua del suo primo in
Giorgio Napolitano ecco credo che non ha contato soltanto che si è stato molto
Il muro di Berlino di quelli sottovalutato tutte le implicazioni
Avrebbe determinato anche nello stesso mondo della Sinistra democratica della socialdemocrazia
Credo che egli ha pesato moltissimo ma cominci
Essa farà
Questi ameni
Dimensione Moon
L'accentuarsi
Nei ritagli Italia addirittura
Limiti di rottura della crisi fiscale dello Stato
Di corruzione che in alcuni Paesi penso al Giappone all'Italia ma oramai viviamo
Come la Spagna volte dallo stesso processo
Che hanno toccato davvero la credibilità delle classi politiche
E delle stesse istituzioni che vi hanno incarnato Tangentopoli è stato un fenomeno
Si è mai liberatorio devastante da questo punto di vista
Vedo la contraddizione fra
La rozzezza dei messaggi che hanno in qualche modo catturato il bisogno di cambiamento in questo Paese
Confondendo la necessità confondendo mischiando onestà di innovazione
Punto di trasformazione
Il purificazione dell'assetto istituzionale
Con la possibilità di potere conservare anti
Questo è stato la lettura
Che ha consentito la coesistenza
Nell'opinione pubblica
Diversi strati della popolazione italiana
Quando la sinistra in questa
Ritraendo il titolo di
Nella difficoltà di passare
Da una politica in rata sulla redistribuzione delle risorse nel momento in cui di risorse RIS
Molto poche
Anche in cui la sinistra chiamata proprio
Ad un ripensamento rigoroso
Scelte riformatrici
Vendo come vincoli però quindi una forza di governo
Napolitano le compatibilità da rispettare
Lady della reazione un progetto
Mancato in qualche modo è mancato su Commessaggio forte ecco largo raggio
L'obiettivo di una politica che potrebbe
Anche più un radicale
Di austerità ultimi sacrifici come si diceva una volta
E come io credo che le contropartite lontana
Non con questo non più per delle ragioni anche molto valide
Gli strati di popolazione lavoratrici i sacrifici di oggi per consentire alle successive ci
Meglio
Non sono una carta di
Le sconfitte che questa strategia registrato nel corso di questi
Grande problema di sapere per
Potuto ancora maturare
Una strategia che proponesse appunto
Forme comunella contropartite
Di una politica di rigore sul piano economico e finanziario alle riforme possibili oggi sono soltanto le riforme di socializzazione dei poteri
E forse questo su questo terreno abbiamo scavato abbiamo scavato troppo poco
Questo l'Inter
Mi pongo
E me lo pongo proporremo anche un arrivi
Della storia nella cultura politica della sinistra del sindacato e quindi a più due
Io ho avuto l'occasione di fare una ricerca anni fa sui contratti collettivi di lavoro
E mi sono accorto poi toccando le cose con mano questi contratti crescono di
Novo contrattuale
Senza che mai sia venuto il momento di una rilettura di una risistemazione critica no
La contrazione collettiva procede astratti
Fra loro a volte assolutamente incompatibili sul piano concettuale come la legislazione a tutto si tiene con il ecco la mia
Un po'così
Memorie astratti in cui alla fine ogni strato si sovrappone all'altro
Tu giustifica tutto il giustifica il passato perché il passato era un altro periodo non si è sbagliato ma
Non c'è mai stato un errore di analisi che spiega anche il contrasto fra un momento e l'altro ecco qui siamo stati forse prigionieri
Storicismo
Male interpretato ecco io credo partendo da questa rivisitazione critica anche nel passato della sinistra in tutte le sue forme
Sarà probabilmente possibile riavvicinare la sinistra una nuova lettura della Società italiana come dicevo per me è un'organizzazione commenta il sindacato
Diventa cruciale nell'assumere nel nell'orizzonte riformatore e la sinistra
La società civile
Non con me
Settore subalterno rispetto a un momento alto della strategia riformatrice che risiederebbe unicamente nello Stato e nelle funzioni dello Stato
è un crogiolo
Di riforme porsi
In cui uno Stato leggero sia capace anche di
Ringrazio con tutti i soggetti
Atti e collettivi che possono diventare attori soltanto spettatori della trasformazione