La nota antiproibizionista

Martedì quattordici dicembre il Parlamento maltese ha approvato la legalizzazione della cannabis e della sua coltivazione per uso personale e cittadini maggiorenni potranno possedere fino al sette grammi coltivare in casa fino a quattro piante
Non potrà essere consumati in pubblico e per ora resta proibito il commercio
Lo scorso ottobre è stata la volta del Lussemburgo che per contrastare il mercato illegale ha approvato una legge che da questo mese di dicembre consente maggiorenni di coltivare fino a quattro piante in casa per uso personale
Sono stati inoltre autorizzato il commercio e l'importazione di semi senza limiti alla quantità o a livello di tetraidrocannabinolo e allo studio e ora la regolamentazione della produzione
In Germania la coalizione socialdemocratici verdi liberaldemocratici che sostiene il nuovo governo di OLAF Scholz ha nel proprio programma la legalizzazione del consumo di cannabis per gli adulti
In modo da controllare la qualità tutelare la salute dei consumatori e proteggere i minorenni
Secondo una recente studio la legalizzazione potrebbe portare alla Germania entrate fiscali annuali e risparmi sui costi di circa quattro miliardi e settecento milioni di euro e creare ventisette mila nuovi posti di lavoro
In Francia un Paese che al momento resta fortemente proibizionista lo scorso ventotto giugno i deputati hanno adottato il rapporto finale della commissione parlamentare sulla regolamentazione e l'impatto dei diversi usi della cannabis
Rapporto che propone una legalizzazione controllata e regolamentata dell'uso ricreativo
Oltre a Malta e Lussemburgo al momento sono altri due i paesi del mondo che in forme diverse hanno legalizzato la cannabis sono l'Uruguay e il Canada
Negli Stati Uniti i diversi stati hanno legalizzato l'uso anche ricreativo la normativa federale resta proibizionista ma una riforma è all'esame del Congresso
In Europa ci sono Paesi che stanno ragionando sul tema evidentemente alla luce del dibattito che da qualche anno si è aperto anche a livello mondiale e in Italia in italiano
Sembra che nemmeno un dibattito sia possibile eppure una richiesta di revisione della politica delle droghe è venuta dalla recente Conferenza nazionale il cui compito è proprio quello di indicare al Parlamento eventuali correzioni alla legislazione
Dettate come dice la legge dall'esperienza applicativa
Va detto che nei giorni scorsi il nostro Paese ha registrato un paio di buone notizie venerdì scorso il ministero della Difesa e il ministero della Salute hanno siglato un accordo per ampliare la produzione di cannabis medica
Da parte dell'Istituto chimico farmaceutico militare di Firenze con l'obiettivo dell'autosufficienza produttiva nazionale
Anche attraverso la partecipazione di aziende pubbliche e private
E per quanto riguarda i farmaci cannabinoidi sempre la scorsa settimana è stato insediato il tavolo tecnico permanente che per la prima volta affronterà le questioni aperti in materia di cannabis medica con il coinvolgimento diretto
Delle associazioni dei pazienti
Sono due buone notizie peraltro richieste danni dalle associazioni dagli attivisti ma due rondini non fanno primavera
L'esperienza applicativa di trent'anni di legge sulle droghe sotto gli occhi di chiunque voglia vederla
Il proibizionismo sulle sostanze diventa proibizionismo sui comportamenti personali ma anche sulla ricerca sui farmaci sulla salute e crea un mercato nero che alimenta il potere violento corrotto e corruttivo delle mafie
Un'occasione importantissima per aprire un grande dibattito pubblico sulla politica delle droghe e il referendum sulla cannabis sottoscritto in pochi giorni da centinaia di migliaia di cittadini grazie alla firma elettronica
Se la Corte costituzionale consentirà ai cittadini di esprimersi e io non sono un giurista ma non mi pare che esistano motivi per impedirlo
La prossima primavera sarà possibile aprire finalmente un grande confronto nel nostro Paese
Nel mille novecentonovantatré grazie al referendum promosso dei radicali si riuscì a da ma ad abrogare le norme più repressive della legge sulle droghe una legge coro mai a più di trent'anni
La riforma della quale è quanto mai urgente e non più rinviabile
Il il referendum come diceva Marco Pannella è la terza scheda di voto che la Costituzione a assegna ai cittadini per intervenire quando la politica s'resta sorda a qualunque confronto
Il referendum quello sulla cannabis sostenuto da un ampio arco di associazioni Issei referendum per la giustizia giusta promossi dal Partito radicale dalla lega e quello sull'eutanasia legale dell'Associazione Luca Coscioni
Questi referendum possono aprire una nuova stagione di riforme ed è questo che spaventa il sistema dei partiti che i cittadini possano esprimere la propria volontà in maniera concreta esercitando un potere che gli ha garantito dalla Costituzione
E non limitandosi a mettere un leit su qualche socio o a votare su una qualche piattaforma di presunta democrazia partecipata gestita da privati
La politica a parte le consuete eccezioni non vuole vedere non vuole sentire non vuole nemmeno parlarne tenterà in tutti i modi di impedire i referendum
Perché la libertà delle persone la libertà autentica delle persone fa paura al potere