I 20 anni dell'Euro moneta: conversazione con il prof. Alberto Quadrio Curzio

Io radicale abbiamo per la consueta conversazione qui con noi il professor Alberto Quadrio Curzio economista presidente emerito dell'INCE Ebon giorno professore innanzitutto Bonanno a lei Bonanno insomma tutti i nostri ascoltatori
Grazie grazie altrettanto sterile almeno ventidue sino cattivo di quanto abbiamo avuto negli anni precedenti
Professore quest'anno corre l'anniversario dell'Eur ridenti anni dell'euro c'erano stati molti profeti di sventura a destra e a sinistra
Ancora ce ne sono a dir la verità che l'euro non poteva essere una munita sostenibile pure questa moneta non Skin non doveva esistere questa moneta calabrone ha superato tre piccole crisi la crisi Lehman
La crisi del debito e delle banche europee poi la drammatica crisi Crovi detiene dice lei
Barbaramente vedevo è stato l'esperimento in quanto non si riscontrano nel passato della Storia monetaria iniziative come queste
Che nei due decenni di vita ha avuto successo avuto successo per vari motivi anche perché la interpretazione della funzione della politica monetaria che Mario Draghi ha dato nel suo Periodo è stata molto intelligente molto creativa e così a evitato il collasso dell'euro spesso sede RAI l'avesse fatto quella politica monetaria attraverso gli acquisti di titoli di Stato e via discorrendo l'aggressione che ha passando attraverso gli attacchi ai titoli di Stato dei Paesi fragili sarebbe certamente arrivata all'euro
Sarebbe stata un'aggressione molto pericolosa liquidità esce è stato una ottimo risultato segnalo anche che è nelle riserve valutarie di varie banche centrali come la seconda valuta di riserva dopo il dollaro
E quindi per questi due decenni possiamo essere molto soddisfatti naturalmente la sfida non è conclusa
Non è conclusa perché adesso ci troviamo dentro un terzo decennio che pone nuovi problemi la quantità di titoli di Stato detenuta dalla BCE è certamente molto grande
Bisogna affiancare a una politica monetaria così importante una politica che io chiamo di economia reale non meno forte importante e qui la domanda si pone basta ed ecco quei fogli è uno o ci vuole qualcosa di più e di diverso la politica monetaria lo può fare tutto
Basta l'ex genere cioè io ci vuole qualcosa di diverso e io a questo punto mi riallaccio a quella che se non vada laterano sua proposta e peraltro accusa anche del presidente Prodi mettere insieme la dico volgarmente sul sommariamente
Le casse depositi e prestiti dei Paesi più importanti segnatamente Germania Francia e Italia per fare la base per un grosso ente un grosso programma di investimenti
Le dico le chiedo questo perché nel programma della coalizione semaforo la coalizione ora al potere a Berlino in qualche modo si aggira il problema dell'aumento dell'indebitamento dando un ruolo molto forte la banca d investimenti pubblici tedesca che insomma c'è un colosso di sei
Non si potrebbe mettere insieme le punto le banche d'investimenti pubblici questi tre Paesi raccordando le con la BEI facendone veramente un colosso per fare un grosso programma di investimenti
Io credo che questa sia un'idea molto importante in taluni già spetti dell'idea stessa ne ho scritto col Presidente Prodi Mario scritto anche in altre contingenze
Innanzitutto Cassa depositi e prestiti dei tre grandi paesi europei sono già consorziate in un progetto che si chiama manco verifiche Margherita non è un progetto di per sé molto operativo però esiste ed è una forma di collaborazione
Queste Casse Depositi e Prestiti come dice lei veramente con sorse a rappresentano una presenterebbero un fattore di potenza per tutte le politiche funzionali dell'unione europea
E quindi anche per politiche che abbiano una potenza innovativa oltre a essere tutte fuori dal perimetro dei debiti pubblici perché non sono consolidati i loro debiti cioè l'emissione dei loro titoli non sono consolidate nei debiti pubblici nazionali quindi sono fuori
Questa per la Cassa depositi e prestiti agli alla fattura Tremonti
Con le fondazioni delle Vacca ex bancarie siamo fuori dal perimetro ed ENI con questa struttura si potrebbero fare delle coliche fortemente innovative nel campo dell'economia reale
Per esempio lei ha citato la politica delle iniziative spaziali che una politica cruciale per i prossimi decenni una seconda politica importantissima sarebbe quella della costruzione di un apparato di difesa europeo
Che sia in qualche modo ha anche sostenuto dall'industria della difesa europea l'Italia è molto forte la Francia anche la Germania un po'meno
Insomma è chiaro che la Bei è stata ed è importante e va be'oggi non basta più
Ci vuole qualcos'altro che la rassegna la metta a frutto ulteriore ma se anche il parallelo alla Beghelli in collaborazione Hana BI
E vi è un'idea che secondo me è cruciale anche per dare forza a Dexia relation il look totalmente decentrato sui singoli Paesi europei ci vuole quello che unisca da un qualcosa che dei centri
Chiarissimo tra l'altro appunto lei su con la questione del Po e dei piani di resilienza RIM ritorna spesso sull'idea di scadenzare in modo un po'più lungo il piano di resilienza per dare Peretti perché sia più Abbiati impatto giusto
Dottor è troppo vicina al due mila ventisei
Per avere un grande successo successo storica come quello che spetta all'Europa allora Unione Europea deve fare questa forma di consorzio tra le grandi casse depositi e prestiti
E deve altresì allungare la scadenza del piano del di RR ed è eccetera dicendo tra l'altro segnalo che l'Italia in questo sta facendo qualcosa di nuovo
Perché la Cassa depositi e prestiti sta assume un ruolo di leadership anche nel nel Piano nazionale di riprendere ricchezza
Non basta farlo nei singoli Paesi bisogna creare come lei stesso diceva prima una forma consortile io lo chiamo il modello air bus
Che in qualche modo rilanci quella che è una politica tecnico-scientifica fortemente innovativa e funzionale di tutta l'Unione Europea
Chiarissimo modello Airbus per una super Cassa depositi e prestiti europea mettiamola così in modo localistico ringraziamo tantissimo turco il professor Alberto Quadrio Curzio economista presidente emerito dell'INCE in un saluto come sempre dalla nostra emittente da radio radicale