Così era titolata una lettera al Direttore apparsa sul Foglio del 15 gennaio scorso e firmata dal senatore Franco Debenedetti.
Risposta di Claudio Cerasa: "Concordo".
Perché una personalità che può contare su un quasi unanime consenso tra i partiti, divisi tra chi lo vorrebbe al Quirinale e chi a Palazzo Chigi, e che ha dimostrato attitudine a mediare in una larga maggioranza senza prevaricare le forze politiche, non dovrebbe essere il candidato comune per la Presidenza della Repubblica?.