Nel male della Shoah la resistenza dei Giusti. In occasione della Giornata della Memoria

Buongiorno a tutte e a tutte sono Filippo Focardi direttore del centro e ateneo per la storia della Resistenza dell'età
Orario e vi do il benvenuto a questo importante incontro organizzato dal mio centro e dall'Ateneo di Padova in occasione della ricorrenza della giornata la memoria
è un vero piacere e un onore avere con noi oggi come relatore il professor Andrea Riccardi che saluto e ringrazio sentitamente fra minacce il nostro grazie
Grazie davvero lei professore e permettetemi dare solo brevemente alcune indicazioni su come abbiamo pensato di articola a questo incontro
Avremo innanzitutto i saluti istituzionali dell'ateneo portati dall'errore Trichet la collega professoressa Monica Storey seguirà una mia breve introduzione al nostro ospite quindi la lectio del professor Pica
Abbiamo infine è previsto anche la l'abilità dopo la conclusione dell'intervento di uno spazio di discussione e potete porre domande che poi la regia mi girerà mi passerà sciatta io riporterò al professor Riccardo questa l'organizzazione spero sia tutto chiaro io a questo punto passo subito la parola o o alla protettrice professoressa Monica salvato prego
Buongiorno a tutti e a tutti il mio compito oggi in qualità di Pillitteri il patrimonio artistico storico e culturale dell'Università di Padova è quello di portare i saluti della magnifica lettrice Daniela Mapelli che per impegni scritto
Tali non potrà essere presente quindi proprio nel contesto di dico delle iniziative pensate dall'ateneo per una ricorrenza così significa IVA come la giornata della memoria
Che è un grande piacere per noi poter ascoltare oggi la lectio magistralis del professor Andrea Riccardi che ringraziamo da disporre per la sua presenza
Qui oggi nella convinzione che il tema della resistenza dei giusti nel male della Shoah sia fondamentale per la coscienza spendesse degli stili i nostri studenti e dell'intera comunità accademica in generale per noi tutti
Quindi è veramente una un grande piacere poter oggi partecipare a questa a questa lectio magistralis d'ascoltare il professore
Nel ridare la parola al collega Filippo Focardi che voglio ingraziare personalmente per essere stato promotore dell'iniziativa auguro a tutti a tutti voi un attimo buon ascolto
Grazie grazie mille
E sia Andrea Andrea Riccardi è stato professore ordinario di Storia contemporanea presso l'Università di BA poi a Roma la Sapienza e alla Terza Università di Roma
E si è distinto per i suoi studi sulla storia e la Chiesa cattolica in particolare sugli anni del ponte tentato di Pio dodicesimo
Giovanissimo nel mille novecentosessantotto ha fondato a Roma la Comunità di Sant'Egidio una comunità cristiana e diffusa in settanta Paesi a un certo impegnata nella preghiera nella solidarietà e nell'aiuto verso i poveri ed emarginati
Promozione del dialogo interreligioso della pace fra i popoli
Si deve all'azione creatore e della comunità di Sant'Egidio
Alcuni importanti risultati proprio dal punto di vista della realizzazione la conclusione dei processi di pace ricordo la pace il Mozambico firmata lo a Roma nel mille novecentonovantadue
Dal due mila undici al due mila tredici Andrea Riccardi è stato ministro per la Cooperazione internazionale e l'integrazione per il Governo di Mario Monti
E dal due mila quindici presiede la Società Dante Alighieri che la società che tutele diffonde la lingua italiana
Procedo
Come riconoscimento per la sua attività intensa sia di studioso sia direi come operatore di pace Andrea Riccardi ha tenuto numerosi riconoscimenti in Italia e all'estero
Ne ricorderò solo alcuni fra i più significativi
Il premio per la pace concesso dall'ONU nel mille novecento novantanove la legione d'onore concesso dalla Repubblica francese nel due mila due
A motivo del suo impegno cito a favore dei tedeschi per la giusta causa della riconciliazione e della pace
Nel due mila quattro il prestigioso Premio Balzan per la pace e la fratellanza fra i popoli
E nel due mila nove è un altro premio molto importante ha ricevuto ad Aquisgrana dal professore insieme Comunità di Sant'Egidio in premio Carlo ma numerose sono le pubblicazioni del professor Riccardi tradotte in moltissime lingue
Però tra queste non posso posso che limitarmi a una arbitraria selezione dei suoi volumi per quanto riguarda i volumi sulla storia a volume sui quali anch'io ho studiato ricordo della libero il partito romano politica italiana Chiesa cattolica chiusa urinare umane da Pio dodicesimo a Paolo sesto
Il piccolo ma importante volume su Pio dodicesimo al e Alcide De Gasperi una storia segreta e l'altro volume che vengo in particolare a ricordare in questa occasione
Cioè l'occasione aggiornate la memoria in libero intitolato L'inverno più lungo mille novecentoquarantatré quaranta altro
Pio dodicesimo gli ebrei i nazisti a Roma edito da Laterza nel due mila otto
All'interno poi della sua vastissima attività editoriale
Numerosissime pubblicazioni ricordo mi limito a ricordare la biografia di Giovanni Paolo secondo uscito nel due mila undici e due libri importanti su Papa Francesco il primo uscito proprio a ridosso della dalla la sua lezione la sorpresa di papa Francesco crisi puro della chiesa pubblicato da Mondadori nel due mila tredici
Cui seguito o e un altro volume più recente che ha preso invece Ame
La diciamo il percorso nel dire di papa Francesco intitolato il cristianesimo al tempo di papa Francesco edito da Laterza mila diciotto l'ultimo libro pubblicato dando il professore carte è uscito nel due mila ventuno l'anno scorso si intitola la casa brucia crisi il futuro del cristianesimo sempre visto dalla terza
Oggi avete sentito dalla protettrice Andrea ricca scelto di parlare sul tema nel male della Shoah la resistenza dei giusti
E prima di darle la parola permettetemi veramente un'ultima annotazione per di un'osservazione
La figura dei giusti nel giusto di coloro cioè che hanno ho avuto il coraggio di manifestare solidarietà e hanno Pato i perseguitati ha ricevuto negli ultimi anni un'attenzione sempre maggiore
E l'accezione del giusto sì anche se essa non noi modi giusti non solo di riferimento a coloro che hanno aiutato i perseguitati ebrei l'argomento di cui si parlerà oggi
Il professor Riccardi ma anche consideriamo giusti tutti coloro che in si sono opposti all'oppressione
Dei regimi totalitari
E forse no poco noto ma è importante ricordarlo che da qualche anno a partire dal due mila tredici che il Parlamento europeo ha istituito una Giornata dei Giusti che ricorre e marzo
E a proporre questa questa giornata è stata proprio una Onlus italiana di Mila no carico il Giardino dei Giusti di Gabriele sì
E a sostenere con forza nel Parlamento europeo quella proposta che poi è stata passata
è stato David Sassoli scomparso di recente credo come tutti siamo ancora me personalmente sono molto emozionato per la quel quell'evento
è stato seguito capirete acuta milioni di gli spettatori ecco tra le molte cose importanti belle fatte da David Sassoli ci teneva a ricordare anche questo sostegno e già una legge importante che ha introdotto la Giornata dei Giusti
Io ecco mi fermo qua e passo volentieri la parola al nostro spedizione peccato
Grazie grazie molto gentili per questa introduzione cioè ringrazio la professoressa Salvadori esprimo il mio dispiacere di non essere a Padova e l'Università di Padova
Mi avrebbe fatto molto piacere e spero ci sia un'occasione prossima ma un recente Covi d'via così un po'indebolito e credo che questo sia un modo migliore
Saremo senz'altro organizzeremo altre iniziative sarà un piacere o per la poterle fare visitare il nostro ateneo
Grazie per me un onore ringrazio il professor Focardi non solo per le sue parole così puntuali
Che mi hanno introdotto ma per l'iniziativa che ha preso e per il lavoro che lui fa nel collegare la resistenza la memoria un punto così importante
Ha focalizzato molto bene
Il tema della resistenza dei giusti
Io vorrei dire
Che purtroppo ci troviamo in una situazione complessa cioè la Shoah scivola lentamente nel passato
Come ogni fatto storico con il tempo se ne vanno i testimoni quei testimoni che ci hanno fatto comprendere tanto l'abisso di quel dramma
E la Shoah sembra anche legata mondi passati al nazismo alla vecchia Europa a una vecchia Europa protagonista del mondo mentre oggi non è più protagonista chi vuole attualizzare il modello della Shoah cerca nuove vittime
A cui applicare la figura di quella tragedia anche diciamo compiacente il venti vittimismo diffuso del nostro tempo
La sua diventa quasi una metafora
Invece no la sua non è una metafora è storia
Incredibile ma concreta
Fatta di un groviglio di ideologia folle di scelte politiche di crudeltà sistematica di uso della tecnica di complicità diffuse di fanatismo assassino che ha portato alla distruzione di sei milioni di ebrei con crudeltà Barbara ma organizzazione estremamente moderna e industriale
La memoria si smarrisce
Tutto passa
Ma se andiamo a Auschwitz l'amnesia pure Apache
Risentiamo la cruda storia quando ci incamminiamo nelle vie dell'Amber che ha divorato più due milioni di vite umane
Lì pur nel denso Silenzio silenzio cupo la storia parla ancora forte
Ho avuto il privilegio di essere al fianco di Giuseppe Laras rabbino capo di Milano per venticinque anni quando per la prima volta
Ormai avanti negli anni visitò il Lager che avevo ucciso sua madre e sua nonna
La nonna diceva
Al nipote io non ho mai fatto male a nessuno perché gli altri dovrebbero fare a me male a me non è stato così la mamma con la nonna
Fu arrestata da due Ss italiane su segnalazione della portinaia che sin tasso cinque mila lire per ognuna il due ottobre quarantaquattro
La mamma con coraggio russi ad allontanare il figlio salvandolo
Laras racconta ricordo l'ultimo rapido sguardo con mia mamma che mai più rinvii di e ricordo la corsa disperata sconvolto per trovare un luogo sicuro
Ricordo che rimasi muto per oltre sei mesi
Era bella mia madre era la mia mamma era bella la nostra famiglia con l'enormità di vita che dolcemente nascosta nella parola famiglia era bella la fanciullezza
A nove anni perso in tutto questo una perdita irreversibile
Quando sono molto agitato è sotto pressione mi capita ancora mentre dormo dissentire bussare forte alla porta e mi sveglio di soprassalto fin qui il ricordo di Laras
Ad Auschwitz accanto al rabbino Laras così grave e così composto nel silenzio durante la visita non si fece nessun commento
Ma si sentì solo un peso enorme sulle spalle di un uomo e mi sembrava che fosse il peso di tanti sopravvissuti e di tanti scomparsi
è il macigno di storia follemente piantato nel nostro continente non lo dimentico
Ma non solo Auschwitz
Ma in altri campi che ho visitato ricordo ma i danni
Vicino a Lublino in Polonia non proprio un lager di sterminio vi furono uccisi sessanta mila ebrei e c'era un forno crematorio
Lì tanto è stato distrutto a Majdanek
Mi ha colpito un'urna è enorme aperta con una tettoia dove sono raccolte le ceneri con qualche osso
Trovate nel forno alla liberazione un'umanità ridotta in cenere
In lega azionisti e i primi negazionisti furono i nazisti stessi che distrussero i luoghi della morte i negazionisti volevano ridurre in polvere quella memoria ma dice
Donatella Di Cesare
Che ha tanto studiato il negazionismo e io sono convinto di quello che dice dice la cenere e la dimora dell'essere e dell'Europa nel suo passato e del suo futuro
Infine
Vorrei ricordare il campo di gli azeri Nova in Croazia dove lo sterminio di venti mila ebrei
Fu mischiato a quello di tanti serbi e Roma
Qui i protagonisti delle barbarie sanguinarie furono gli ustascia croati
Solo loro non i tedeschi
Antisemitismo nazionalismo odio religioso per gli ebrei e gli ortodossi serbi
Hanno fatto io a Genova
Lì moltissimo è stato distrutto e ho sentito il disprezzo per la memoria
La terra di questi fragili luoghi di dolore parla ancora ma le memorie personali dei testimoni hanno raccontato i tanti vissuti di un'unica storia di male nel cuore dell'Europa
La Shoah non è avvenuta a causa della guerra
La causa del nazismo che ha coalizzato l'odio per gli ebrei che abitava nei diversi nazionalismi europei ma la Shoah e avvenuta nel cuore della guerra mondiale
Non è un caso che il genocidio degli armeni anche il genocidio degli armeni tanto ben narrata narrato da Antonia Arslan che non posso non ricordare parlando a Padova o almeno principalmente a Padova il genocidio degli armeni dei cristiani nelle terre ottomane sia avvenuto durante il conflitto mondiale per quattordici diciotto
Perché la guerra è il terreno propizio per le azioni genocida aria
E lo dico in un periodo in cui purtroppo
Nei rapporti tra i paesi si stava utilizzando un linguaggio mi minaccioso un linguaggio bellicoso e minacce di scontro crescono mentre sia indifferenti a tenere insieme i fili della pace e della convivenza che sembrano sempre meno l'ideale dei rapporti internazionali
Ma cari amici la bellicosità ci fa scivolare su un piano inclinato che si crede di controllare ma non si controlla
Anche se si pensa di avere in mano i giochi
Abbiamo troppo dimenticato l'orrore della guerra
Oggi come ha detto il professor Focardi io parlerò della resistenza dei giusti
Ma non senza ridire l'incommensurabile spiegabile male della Shoah
Lo debbo premettere non posso parlare dei giusti per attutire l'eco profonda del male
Tante volte si dice si c'è stato il male ma molti hanno fatto del bene
è un ragionamento consolatorio dichiara timore di mettersi in discussione la resistenza dei giusti invece mette in risalto la forza del male
E l'estensione del male
Bisogna farsi mettere in discussione se è vero che non tutta la storia può essere ricordata si creerebbe quasi una patologia della memoria
è anche vero che ci sono fatti maggiori che parlano al futuro
Non dobbiamo ingombrare il cuore e la mente delle generazioni che vengono con il carico dei nostri ricordi
Talvolta si genera una reazione di rigetto nei più giovani lasciamoli liberi
Lasciamoli liberi di vivere la loro storia di avere i loro simboli
Ma la memoria della Shoah è un punto vitale di orientamento da trasmettere per essere liberi perché direi che per noi europei senza memoria della Shoah
Non c'è via di libertà
Anche Israele la cui religione si fonda tanto sulla memoria comanda agli ebrei di trasmettere ai figli una storia tra l'età una dice il libro del De utero nomino
Guarda ti dal dimenticare il signore che ti ha fatto uscire dal Paese d'Egitto e dalla condizione servile quella la storia della liberazione dell'Egitto e da ricordare
Ogni culture comunità Celli di ricordare un nucleo forte e lo trasmette alla generazione che viene perché sia libera
Noi dobbiamo essere dei padri e delle madri angosciosi
Ma dobbiamo rispettare la libertà delle generazioni che vengono ma anche trasmettere un nucleo forte di memoria
Vorrei innanzitutto parlare della Shoah come una storia delle nostre terre non è solo tedesco a Onazi sta come spesso si dice anche se la responsabilità centrale è della Germania di questa da sola
Ha distrutto gli ebrei tedeschi
Con alcune collaborazioni polacchi ucraini bielorussi baltici e poi con un insaziabile sete di morte dell'ebreo
Ha spinto i Paesi satelliti a consegnare il loro ebrei alla morte
In Ungheria il suo Valchiria in Romania in Bulgaria altrove
Lascio a non è solo storia tedesca ma è storia europea e storia italiana francese polacca belga olandese ungherese coro atta
E via dicendo
Infatti il collaboratori della Shoah gli organizzatori delatori gli antisemiti appartenevano anche a queste nazionalità europea
Non dimentichiamo che l'Europa gli ebrei furono prima isolati dalle leggi razziste perché continuiamo a chiamarle razziali diciamo razzista
In vari Paesi tra le due guerre ben prima della Shoah
Abbiamo tutti presenti le leggi razziste di Mussolini che hanno condotto all'isolamento la comunità ebraica
E che hanno favorito dal settembre quarantatré il pre il prelevamento su quarantacinque ebrei italiani quarantacinque mila ebrei italiani
Di quasi sette mila gran parte non ritornarci e non dimentichiamo che trecentoventidue ebrei sono morti in Italia a motivo della persecuzione
Ma in altri Paesi cominciò prima dell'Italia di Mussolini addirittura dal venti il Parlamento ungherese adottò il numero chiuso universitario
A motivi di identità nazionale applicandolo solo agli ebrei
E romani agli ebrei che avevano guadagnato i diritti civili nel ventiquattro si rividero ridurre nel trentaquattro e nel trentotto furono espulsi dalla vita civile politica economia cultura
Dal trentacinque le leggi di Norimberga ben note dichiaravano gli ebrei in Germania non più cittadini del Reich
E poi la Polonia e tanta
Questa storia europea
Dall'antisemitismo
Dalle leggi razziste
Fino alla persecuzione giunge a un culmine con la Conferenza di Wannsee
Nel gennaio quarantadue una lussuosa villa alla periferia di Berlino dove arrivano macchine importanti
Personalità del regime si riuniscono
Attorno al capo della SS ai drink presente Eichmann
Il quale
Quasi ragioniere del crimine redasse il verbale della riunione oggi in nostro possesso
Ricorrono quest'anno gli ottant'anni di quella conferenza che Illy europeizzazione dello sterminio
Eichmann
Dopo la guerra riparò in Argentina e le sessanta fu preso dai servizi israeliani per essere processato eseguito a Gerusalemme il suo processo lo sappiamo
Segnò una presa di coscienza più larga della Shoah
Ma prima di Wannsee già si praticava lo sterminio nazista nell'Est europeo ma quella conferenza mise in pratica il Progetto di deportare e uccidere tutti gli ebrei d'Europa
Vorrei farvi sentire
La freddezza burocratica di questo testo
Si legge
E qui c'è la mano di alta ma ora nel quadro della soluzione finale della questione ebraica gli ebrei devono essere utilizzati all'esterno i compiti lavorativi giudicati più opportune
Inquadrati in grandi colonne separati per sesso gli ebrei e abili al lavoro saranno condotti in quei territori a costruire strade operazione durante la quale senza dubbio
Un una gran parte di loro soccombe era per riduzione naturale
Il nucleo che alla fine sopravviverà a tutto questo
E si tratterà della parte dotata di maggiore resistenza
Dovrà essere trattato in maniera adeguata perché rappresentando il frutto di una selezione naturale qualora fosse lasciato libero
Dovrebbe essere considerato la cellula germinale di una nuova rinascita ebraica
Si veda l'esperienza storica
Nel quadro della soluzione finale l'Europa verrà setacciata da ovest a est
Anche il resto deve essere sradicato
Setacciare eh la direttiva setacciare l'Europa e arrestare e uccidere tutti gli ebrei
Già il quindici febbraio quarantadue
Nel quadro di questo piano arriva autorizzava Slesia il primo convoglio di ebrei subito cassa
Installazione di nuove vengono allestite si programmano tabelle di marcia si avanza con un'attività parossistica di sterminio e grande studiosa meritano Browning afferma
Nel maggio quarantadue sopravviveva dagli ebrei europei
Settantacinque ottanta per cento nera morto il venti venticinque
Undici mesi dopo a febbraio quarantatré la percentuale era invertita restavano vivi
Solo il venti per cento degli ebrei e in che condizioni terribili
Vorrei dire che il processo di unificazione europea è nato nel profondo rifiuto di ripetere questa storia
E nella volontà di scrivere una storia
All'opposto
Uno dei limiti per me morali della costruzione europea e non avere abbastanza messo in luce come l'unità europea vorrei dire le nostre democrazie nascano ad Auschwitz
L'Europa è sorta dall'abisso di Auschwitz e ha come fondamento il rifiuto di tutto quanto porto alla Shoah
Prodotto estremo di un processo criminale figlio del nazionalismo del totalitarismo dell'antisemitismo
Questa miscela
I cui ingredienti circolo ancora in Europa e nel mondo complici le teorie del complotto i negazionisti mi e popolare
O a me parzialmente popolare tra gente spaesata dalla globalizzazione questa miscela non è stata per sempre archiviata
Questa miscela
Terribile
Illude che la pratica dell'odio sia la garanzia di sicurezza contro un mondo invadente o illude
Di poter spiegare un mondo complesso come il nostro
La memoria è la sola garanzia per un'Europa in pace e democraticità
Ho molto apprezzato che il professor Focardi abbia ricordato David Sassoli che era un mio amico
E non è un caso che Luís a luglio scorso con la presidente Vander Lian si recò a Fossoli campo di raccolta degli ebrei italiani verso lo sterminio e ha funzionato fino all'agosto quarantaquattro
In quell'ultima sua uscita non istituzionale
Sassoli disse quello che sta succedendo in Europa oggi è preoccupante discriminazioni violenze attacchi alla magistratura la libertà di stampa
Per noi tutto questo è intollerabile non si concilia con i nostri valori abbiamo degli strumenti sanzionatori inediti e vogliamo usarle
E qui Sassoli
Che espressione di una generazione che serenamente e coraggiosamente affatto della memoria il cuore di un pensiero europeo e democratico
La sua è un fatto europeo
Ci furono i collaboratori del male
La prima strage
Sulle rive del lago Maggiore
Dove c'erano ebrei non italiani vari ebrei non italiani comincia il tredici quattordici settembre subito
Già allora si delinea questa figura del collaboratore del male che nel dopoguerra abbiamo cancellato
Sono italiani che guidano i tedeschi nella caccia all'ebreo gente senza umanità caricata
Danni di disprezzo antisemita per loro un bambino ebreo non era un bambino
Ma qualcuno senza diritto alla vita o addirittura merce su cui guadagnare era uno Intervention sotto un uomo e in tutta Europa i nazisti trovano volontari disponibili a credere che un bambino ebreo non è un bambino lascio a e Storia di Roma la mia città
Le strade di Roma sono state testimoni del sabato nero del sedici ottobre quarantatré ebrea in fuga dalla razzia tedesca
Condotta con gli indirizzi delle case degli ebrei in mano
Mia nonna
Mi raccontava sempre che quel giorno passando vicino all'antico Ghetto vide su un camion un bambino ebreo che si sporgeva e che le sembrò salutare
Dopo la razzia del sedici ottobre molti ebrei furono denunciati e venduti i prezzi erano cinque mila lire per un maschio tre mila per una donna e mille per un bambino
L'ufficiale delle SS Kappler dichiarò è importante per quel che vale una dichiarazione di Kappler che dopo la ratio via Roma i tedeschi agirono quasi sempre su segnalazione degli italiani
Sembra che Kappler fosse più interessato alla lotta alla resistenza che la caccia agli ebrei ma gli italiani
Erano interessati alla caccia agli ebrei
In questa caccia emerge unitaria cattiva a vita vendicativa fanatica troppo assolta dopo la guerra credendo al mito dell'italiano brava gente
Il fanatismo fu merce corrente sono passati due giorni dall'armistizio e un collaboratore di preziosi firma del Manifesto della difesa della razza Pestalozza
Segnala perfidamente ai tedeschi che a Genova ci sono tre vagoni pieni di ebrei in fuga
Traditori e specie
Passatori infedeli che offrivano agli ebrei il viaggio in Svizzera incassavano il compenso e li consegnavano i tedeschi magari per un altro compenso
E il tradimento
Dura fino alla fine in tutta Europa
I nazisti è un fatto sorprendente fanno Kuntz funzionari campi della morte finché possono nonostante siano prossimi alla sconfitta continuano a uccidere con un fanatismo stupefacente intanto ci si impadronisce della roba
Povere cose spesso ma anche opere d'arte case e beni d'ogni tipo in tutta Europa c'è il via libera all'appropriazione dei beni ebraici e qui tanti collaboratori interessati
A Milano una partita di macchine da scrivere mette a repentaglio la vita dei fratelli leghi a Roma i negozi degli ebrei fanno gola
Quando un'ebrea romana Olga Di Veroli nascosti in un convento torna a casa per prendere qualcosa
La donna che gli aveva occupato l'appartamento si è messa a urlare cito fascisti tedeschi c'è un'ebrea prendete era non mi dilungo sulla questione della roba una vera di depredazioni su cui in Italia quanto non so non è mai stata fatta pienamente giustizia
Ho detto ho ripetuto che la Shoah è un fatto europeo non è passata
Sulle teste degli italiani
Dicendo che l'Italia il responsabile perché schiava dei tedeschi
E storie di italiani lo voglio affermare con decisione e vorrei che tutti i paesi europei avessero una simile decisione
Tanti europei hanno agito di loro iniziativa per interessi e fanatismo contro gli ebrei rav Laras commenta
L'atteggiamento dei suoi familiari atteggiamento ingenuo di fronte allo scatenarsi del male non si rendevano conto che il mondo era capovolto il malvagio sì ci sono momenti in cui il mondo si capovolto cioè e questo capovolgimento era impensabile per molti ebrei
Che non si nascosero
E molti non ebrei storditi dall'intimidazione
Temendo per la loro vita
Impotente
Specie con l'occupazione tedesca in Italia
Dopo l'otto settembre
E l'impotenza è sorella dell'indifferenza
Indifferenza è la parola che la senatrice Segre ha voluto scritta
Nel memoriale del binario ventuno alla stazione di Milano da cui partivano i treni tra cui il suo verso di larga sono arrivato alla domanda centrale nella mia riflessione
è umanamente possibile fare di più
Per gli ebrei quando i bandi prevedono la morte per chi li aiuta quando si vive nella paura dell'occupante e sotto i bombardamenti quando si ha fame e non c'è da mangiare per la propria famiglia
Basta tenersi alla larga dai fanatici o dei venditori di vite umane fare di più sembra impossibile
Ma non è così
Non è il mio un appello moralistico ma è storia storia
Ognuno può decidere anche se lo spazio è ristretto e la decisione costosa
Da questa decisione vengono le storie dei giusti e le storie dei malvagi
Anche dalla commozione in un mondo disumani Zanato dalla guerra e dalla paura
Vengono decisioni ho parlato del sedici ottobre a Roma che fu la più grande razzia italiana
Donne uomini bambini anziani ebrei strappati di casa la SS partirono
Alle cinque e un quarto invadendo le case del ghetto e poi girando a caccia di ebrei niente è casuale
Tutto è programmato con ferocia implacabile per rastrellare uno mille ventiquattro di cui duecento bambini due giorni dopo
Partono in diciotto vagoni piombati e dopo sei giorni di viaggio terribile passando per la stazione di Padova arrivano a Auschwitz tornano solo quindici uomini e una donna la voglio ricordare Settimia Spizzichino una donna semplice del popolo
Che però ha raccontato per tutta la sua vita la sua storia e io mi sono non Rato per la sua amicizia
Bene
Durante la razzia al ghetto di Roma vedendo i rastrellati
Cito una povera donna impieghi di prese Distaso con Rosario incominciò a pregare a piangere mormorano indù ritmicamente con un tremito persistente delle labbra povera carne non c'è
Povera carne innocente
Era troppo la commozione vinse la paura questo era il sentire di molta povera gente
Come un venditore di libri vecchi trasteverino che fece decorrere la figlia
Trieste male Conicchio conosciuto la fece correre ad avvertire una famiglia di ebrei di Trastevere Dini scappare vengono i tedeschi
O come la professoressa Ammendola
Che nascose in casa la rilievo ebreo in fuga nella città come un randagio Michele Tagliacozzo che poi è diventato uno storico della Shoah
O quel prete romano don Libero che si presentò alle diffidenti quale spaventate monache di clausura con un finto ordine della Curia di nascondere gli ebrei
Tante storie in un silenzio spaventato dopo che la società aveva accettato nel trentotto l'isolamento degli ebrei una società che si sentiva ridotta all'impotenza
Ci fu chi lottò a mani nude contro una forza soverchiante Jean Hansen
Scrive è un ricercatore è stato un ricercatore di a Barcellona
Parlando di una figura che stimo molto che ammiro molto il rabbino capo di Romania
Il giovane Alexandre Safran che ha salvato tanti ebrei romeni Anselmi scrive
La sua vita è un esempio straordinario di lotta senza armi con la sola risorsa del potere dello spirito
Opposto alla forza brutale
La tenacia di Safran
Che poi dovette abbandonare il suo paese con il comunismo
La tenacia di Safran nel salvare i suoi lo fece lavorare abilmente tra le contraddizioni del regime romeno del maresciallo Antonescu
Collaborando con un uomo generoso il Nunzio apostolico sullo dialogando con la Reggina che non voleva la scomparsa degli ebrei con il patriarca ortodosso ostile a lungo macché sitcom mosse innanzi a un'implorazione di Safran in ginocchio
E Safran
Era controllato dei tedeschi aveva un piccolo spazio ma lo allargo lottando ogni giorno a mani nude
Poche autorità ebraiche poterono fare questo
Ma i non ebrei potevano assistere inermi a tanto male non tutti furono inerme
Donne e uomini hanno scoperto il potere dei senza potere
Uso l'espressione di Abel nella sua battaglia contro il regime cecoslovacco il potere dei senza potere i senza potere hanno un potere ma esercitarlo espone a rischi e forse si deve pagare un costo molto alto
Il potere è un nascondiglio offerto una fuga favorita un'informazione che salva la vita una Rete
C'è chi è spinto dalla commozione di fronte al dolore degli ebrei Kid ai legami personali chi da motivi religiosi chi dà senso di giustizia chi dalla convinzione che è troppo
Chi dà un anticonformismo
Non restano indifferenti perché essere indifferenti vuol dire salvare solo se stessi
Una porta che si apre a una persona una famiglia e già una rivolta contro il male sì la caccia agli ebrei è troppo non si può restare indifferente
I giusti non sono eroi cominciava a dirlo il professor Focardi vorrei continuare quel discorso non sono eroi ma gente comune che scopre il potere dei senza potere
Fatemi citare regina Bettin
Che viveva a Padova col marito e i figli ed era stata bambinaia Venezia della famiglia ebraica sacerdoti
Lei seppe che il treno degli ebrei romani presi il sedici ottobre era passato per la stazione di Padova le voci correvano
E subito contattò la signora sacerdoti avvisata di non tornare a Venezia e si offrì di tenerne i bambini
Assieme ai suoi figli
E li nascose per otto mesi nonostante le difficoltà alimentari e i bombardamenti
Ora questa ex bambinaia padovana è giusta tra le nazioni
Riconoscere i giusti
è stato una grande idea del memoriale di Abbas cenno a Gerusalemme
La definizione di Giusto delle nazioni ha un ascendenza talmudica secondo una leggenda talmudica in ogni generazione ci sono trentasei giusti sconosciuti da cui dipende il destino dell'umanità
La figura del giusto come è stato detto dal professor Focardi riconosce i non ebrei impegnati per gli ebrei durante la Shoah
Il Paese con più giusti
Più di sette mila e duecento e la Polonia seguita dai Paesi Bassi e dalla Francia in Italia sono più di settecento settanta ottanta
Ma ci sono giusti anche di Paesi non coinvolti nella guerra
Come un console portoghese che salvò migliaia di persone dando il visto contro l'ordine del suo Governo un turco due cinesi un salvadoregno persino mussulmani e via dicendo
Moshe Bejski
Un ebreo
Lavorò per il Giardino dei Giusti a Gerusalemme
Era un ebreo polacco nato in un Paese di ebrei vicino a Cracovia
Durante la guerra visse molte traversie e conobbe la solidarietà di alcuni non ebrei e l'indifferenza di altri non ebrei in una raccordi allora schiacciata dai nazisti
Portato Auschwitz uscire ad entrare nella fabbrica dell'imprenditore tedesco e nazista Oskar Schindler
Ora giusto tra le nazioni
Questo imprenditore che era un imprenditore
Faceva lavorare gli ebrei per la sua industria bellica
Non era un'azione umanitaria ma era anche un'azione umanitaria
Ne salvo circa mille duecento finché il campo non fu liberato dall'Armata Rossa nel maggio pancetta cinque è noto il film ha fatto su di Losey scendere rivisto
Beschi arrivato in Israele con questa esperienza
Di un'umanità giusta ma particolare
Difesi l'idea che il giusto non è un santo il giusto non è un superuomo ma una persona normale con tutti i suoi limiti anche le sue ambiguità diceva
Io ritengo che se molti individui fossero stati capaci di fare anche soltanto un piccolo passo in favore degli ebrei il numero dei salvati sarebbe stato infinitamente più alto
Piccoli passi piccole persone che hanno fatto tanto si legge nel testo ebraico delle massime dei padri
Una frase attribuita Hillel quando mancano gli uomini tu sforzati di essere un uomo può sembrare un po'maschilista ma vuol dire se sei piccolo puoi essere un uomo grande gente semplice apre la casa al vicino
Come Ida Brunelli di Monselice in provincia di Padova che diciottenne ricevette da un'ebrea morente il terribile segreto che lei era ebrea
E le passò e gli affidò tre bambini la Brunelli gli fece passare per profondità cattolici nel suo Paese insegnandogli le preghiere cattoliche
Una ragazza di diciott'anni
Che consegnò poi ai soldati
Delle divisione ebraica
I ragazzi che le erano stati affidati oppure personaggi avventurosi
Come il commerciante Giorgio Perlasca a Budapest
Era un fascista convinto lo conoscevano a Padova dove aveva vissuto lui si finge delegato dell'ambasciatore spagnolo e dopo la scomparsa di ben quattrocento mila ebrei ungheresi nella macchina della morte nasconde gli ebrei nelle case protette case protette dalle ambasciate neutrali e dalla Nunziatura apostolica e si serve della legge appunto della legge spagnola
Che riconosceva la cittadinanza spagnola agli ebrei espulsi nel mille quattrocentonovantadue Deaglio ha scritto su di lui un libro evocativo fin dal titolo la banalità del bene
Monasteri di clausura si aprono agli ebrei mai incontrati dalle monache prima molto non è documentabile
Si legge nella cronaca di un monastero il regno del terrore instaurato dal nemico teutonico appoggiato dallo spionaggio e dal meretricio fascista
è stato tale da proibire di scrivere quanto poteva essere trovato e incriminato nessuno costituiva le prove contro se stessi
I giusti lasciano poche tracce se non profonde nella memoria dei salvati
L'ottantacinque per cento sembra degli ebrei romani scampati deve la salvezza a cittadini semplici o istituti religiosi
Io ne ho studiato le storie e io ho intuito il ruolo difficile da documentare delle famiglie nel nascondere gli ebrei
Talvolta autonomamente talvolta in collaborazione con la parrocchia per ricevere rifornimenti perché i problemi erano due
Trovare il cibo e la paura dei delatori
Gli ebrei
Braccati fino a ieri avevano spesso un'altra vita la vita di prima
Don Raimondo viale un cuneese che soccorre gli ebrei non italiani intrappolati in Italia lascia questo quadro stupefatto
C'erano uomini e donne donne dai capelli bianchi bambini quasi tutti abituati in tempi normali a una vita agiata
Ridotti a fuggire come selvaggina inseguiti dai cani e dai cacciatori superi Monti
Questa gente dipendeva in tutto da chi incontrava
Ci furono giusti e ingiusti e molti indifferente
Chi era mi chiedo quel capitano delle Ss
Che chiacchiera o o con l'allora giovane prigioniero il rabbino Toaff
Toaff me l'ha raccontato tante volte lui si rifiutò di scavarsi la fossa perché dice
Volevo recitare la preghiera dei morti
Questo lo salvò dalla fucilazione
E questo capitano una notte apri la sua prigione una baracca e gli disse Krauss
Etò o ha scappo
Perché lo fece scappare Louis che si mostrava crudele nelle fucilazioni
Ci furono anche soldati che si ribellarono
O si rifiutarono Franzi e che è stata per un eroe questo un contadino convinto cattolico austriaco rifiuta di fare il soldato ed è ostacolato da tutti e trattato da pazzo nel suo Paese
Lo sostiene solo sua moglie Franziska
Con forza afferma l'alternativa o soldato di Cristo o soldato di ghigliottinato nell'agosto quarantatré
Il suo Paese originario non era lontano
Dal luogo di nascita di creare Hannah Arendt racconta di un sergente tedesco della Wehrmacht in Polonia mi
Che aveva incontrato i partigiani Rubei e scusate i partigiani ebrei e che li aiuta per cinque mesi fu scoperto il giustiziato
Del resto cari amici
Proprio in Germania si salvarono cinque mila ebrei in Buonaparte nascosti nella Berlino nazista
Quanti giusti tedeschi erano dietro a loro
Scrive
A Ron Appelfeld ogni uomo che si è salvato durante la guerra
Si è salvato grazie a una persona che in un momento di grande pericolo gli è venuto incontro afferma è un ebreo romeno
Fuggito al campo
Nascosto da due criminali che non sapevano chi fosse
Conclude
Nei campi di concentramento non abbiamo visto Dio ma abbiamo visto i giusti e anche la scrittrice Edith Bruck a me carissimo ma ebrea ungherese
Che parla l'italiano come la lingua della libertà e al presidente della Dante Alighieri questa testimonianza non è indifferente
La carissima è di parla di piccole luci che l'hanno fatta a sopravvivere nell'abisso
Mi avvio a concludere
E ribadisco ancora
Non si può perdere la memoria della Shoah ma bisogna coltivarla perché era cogliere il sospiro dei morenti
Di quei morenti che facevano spostare alla Brücke ai suoi compagni nel campo di Bergen-Belsen quando il mondo concentrazionario crollava
Qualcuno di questi morenti diceva il suo nome
Forse non voleva essere dimenticato o voleva essere ricordato i familiari altri dicevano
E racconta non ci crederanno racconta anche per noi se sopravvive
Io penso che raccogliere quei sospiri quelle domande questo è ricordare e grande male avvenuto
Ma con il rivale terribile bisogna anche ricordare la resistenza del bene la resistenza dei giusti perché questa mostra
Che il male non era un potere illimitato
Alcuni hanno resistito non pochi credendo che il male non fosse onnipotente questo è molto importante
Fare la memoria del bene non per cancellare quella del male ma la memoria del bene eh un'eredità
Sì Muba Oman osserva
Non importa
Quante persone abbiano preferito il dovere morale alla razionalità dell'autoconservazione
Ciò che è importante insiste e che qualcuno l'abbia fatto il male non è onnipotente possibile resistere
Questo Messaggio è una grande lezione però cioè è possibile resistere al male
E così la memoria della Shoah si intreccia con quella del tanto bene perché questa è la storia
Che preserva la nostra umanità
La memoria del male ci rende attoniti Mannucci schiaccia nella rassegnazione ma mostra che il male non è onnipotente
E dice ognuno di noi come hanno intuito in maniera semplice in maniera più articolata i giusti durante la Shoah che Chi salva una vita cambia veramente la storia
C'è una frase nella Mishnah
Codificata da Maimonide
Chi salva un uomo salva il mondo intero
Questa è nota mai meno noto con una simile espressione si trovi nel Corano nella sussurra della mensa
Chiunque ucciderà una persona è come se avesse ucciso l'umanità intera e chiunque avrà verificato una persona sarà come se avesse dato vita all'umanità intera
è stato ucciso l'umanità intera
Ma anche stata vivificata dai giusti l'umanità intera perché i giusti
Hanno salvato l'onore dei loro popoli e vivificato l'umanità
Resta
La terribile coscienza del male
Che può fare l'essere umano
Di quanto male può fare un sistema come il nazismo
La nostra storia conosce tante stracci
Tanti i genocidi
Quel male però fu un fatto unico davvero estremo
Nella volontà di distruggere un popolo in modo sistematico industriale fino all'ultimo essere umano
Noi crediamo noi speriamo che quella misura di male
Non si ripeterà più
U e non sarà più superata
E la memoria ci ammonisce accogliere i processi all'inizio hanno un considerarmi lì folkloristici
Perché in un certo senso il nazismo poteva essere considerato folkloristico prima che prendesse il potere a non considerarli folkloristici
A prevenire le stragi a prevenire i genocidi a prevenire quei processi bellicosi che portano con sé tanto male
Il ricordo dei giusti mostra che il male non è onnipotente anche a fronte di un sistema di male così impotente e così determinato e ci dice che si può lottare anche a mani nude grazie per la vostra attenzione
Grazie grazie professore
Veramente il personale relazione
Temo di aver già toccato la mente e il cuore
La mente il cuore riflessione molto molto bello profonda anche mozione lo dico per me che studio queste cose malmenato ma ha toccato delle corde importanti appunto che lascio hanno una metafora e storia ma storia che parla fuori una storia che parla Dinoi Dinoi europee di novità ogni fatto piacere ricorda abbia ricordato questa spezia no anche noi anche noi italiani siamo stati i collaboratori del male
Lei ha fatto riferimento me lo sono segnato un'Italia cattiva avida vendicativa fanatica così come c'è stato una Francia cattiva avida vendicativa una colonna i popoli europee e questo ci permette di capire e meglio valori appunto invece dice ha fatto scelte diverse tanti italiani o francesi minimamente tanti italiani francesi polacchi eccetera brava gente l'importanza di quella scelta la scelta dei piccoli non non non solo grandi personaggi autorità ma appunto la il potere del insomma della della povera gente il potere in una
I volete credo anch'io che ci ha fatto capire
Il valore appunto della memoria del bene come eredità norme come eredità per per l'Italia e per l'eurozona capirla però perché se non si capisce bene la il valore appunto dei giusti si rischia di fare un'operazione inversa non di compiacerci rispecchiando ci nel nel bene senza capire
La l'anche la forza del male la necessità di reagire al male ieri come oggi davvero grazie
E
Tanto io ricordo ai nostri ascoltatori che punto possono intervenire pur avendo ma a separazioni qualcosa abbiamo già ricevuto vado a leggerla Mary osserva la signora Settimia una testi nella tutta la sua vita eppure io non lo sapevo le scuole devono impegnarsi di più ecco sì questo è un tema fra loro parte l'avvio avrei piacere secondo me sarebbe veramente opportuno fare
Questo questo discorso questa relazione questo o insomma quello che lei c'ha raccontato oggi
E potesse essere ascoltato da tutti gli italiani in tutte le scuole quindi e la scuola è un tema importante e appunto non so in sé vuole intervenire su questa osservazione di merito
Io ritengo che quello che dice Mary è molto giusto ho sentito parlare
Settimia Spizzichino apportai a parlare ai miei studenti l'università già parlato tante volte
Perché le cose crediamo di sapere il perché abbiamo preso quattro nozioni sulla Shoah ma il vissuto fa parlare le pietre e quando tu incontri i luoghi del ricordo
Bene la parola dei testimoni illumina in modo tutto particolare
Riprendo quel concetto ciò detto precedentemente
Noi non dobbiamo ingombrare la mente il cuore delle giovani generazioni con tutti i nostri ricordi
Con tutte le nostre maniere con tutte quelle cose che possono essere state importanti o meno importanti per noi
Ma c'è qualcosa dobbiamo lasciarli liberi ma qui viene il punto della scuola
Dobbiamo trasmettere qualcosa che preserva la libertà delle generazioni a venire non dei giovani di oggi ma dei giovani di Moni di domani e questo il ricordo della Shoah perché le ricordo della Shoah
Noi vediamo in questo abisso tanto dell'umanità Malefica del nostro tempo ma anche come abbiamo provato a dire oggi dell'umanità di bene
E credo che in queste storie in tanti incontri purtroppo oggi testimoni sono in larga parte scomparsi ma resta la loro voce
Resta
Per la generazione un po'più anziana anche la responsabilità ti raccontare quello che ci hanno raccontato e di testimoniare quello che ci hanno raccontato io credo che questo è decisivo e la scuola
Senza come dire burocratizzare questo
Messaggio senza rituali Zarrillo perché in fondo lui
Ci stiamo riempiendo di Ruth qualità del ricordo ogni ricordo importante ogni uomo che muore è un dramma
Però questo è troppo
E in un certo senso parlando della Shoah e trasmettendo i giovani della Shoah trasmettiamo tanto e diamo la chiave alloro per capire affrontare e giudicare altre cose per questo la scuola è un punto decisivo
Grazie grazie
E vado avanti disciplina un'osservazione ringraziamento Flaminia Graziani chi scrive il pozzo e senza potere è quello di non restare indifferenti grazie professor recarci
Quindi il potere di non restare indifferente
E
Non so se se non vado vado avanti e c'è una domanda vera e propria Giulietta oli sono figlia di un ex deportato IMI nate un militare italiano mi preoccupa l'assenza di memoria e l'aumento di xenofobia
Che fare professore richiede
Ma io credo che ringrazio Flaminia Graziani per quello che ha detto io la risposta al che fare
Con l'aumento della xenofobia ma anche con questo linguaggio violento che sia introdotto nella nostra società
Un linguaggio attraverso cui non si parla non si dialoga non si cerca l'intesa non si cerca di capire ma parole come armi parole come insulto io credo che si può lottare a mani nude
Cioè si può lottare da un lato ricordando ma dall'altro praticando un linguaggio diverso
E vorrei ritornare a quello che diceva Flaminia il potere dei senza potere
E qualcosa una è una categoria che ha bella avanzato io non ho citato tutto il suo pensiero una bellissima pagina lui dice di fronte a un regime oppressivo il potere dei senza potere e fare emergere l'umano
Fare emergere il buono fare emergere il bello
Fare il emerge il comunitario e via dicendo
Cioè fare emergere tutto questo e a mani nude proporrò
è già un modo di restringere questo ondata di xenofobia e di odio
Che secondo me nasce proprio lo dicevo prima in questo mondo spaesato dalla globalizzazione allora bisogna spiegare la complessità con una congiuntura la congiura ebraica
Bisogna spiegare
Bisogna difendersi da un mondo che ci pare aggressivo da tutte le parti odiando e in indicando i nemici
Grazie stanno arrivando molte interventi e molte domande ai Ayari con Iaia proverò accorparli alcune sono sullo stesso tema prova fare io sottintesi ad esempio una domanda già una sigla non so chi l'abbia posta annuncia il nome quali sono le radici storiche dell'antisemitismo ma questa ci aggiungo un'altra domanda di Almansi ebree made in
Cosa pensa di questo antisemitismo minorile mi riferisco all'ultimo atto di questi di questi giorni che ero ragazzino no preso a sputi da due comunque ragazze ebree tra sputi immagino si riferisca questo da due due ragazzine insomma e ecco quindi questo ci sono due domande un po'che riguardano antisemitismo ieri le radice ma anche le manifestazioni di oggi da tanti segreti
Io mi ricordo
Un esempio
Molto che si riferisce mi anni giovanili
I miei fratelli giocavano a pallone
Con una altro con un ragazzo ebreo e a un certo punto questo
Uno
Non dei miei fratelli disse sporco ebreo
E la cosa fu giustificata per i genitori di questo ragazzo come ragazzate
Non sono ragazzate non sono ragazzate non sono ragazzate perché lo abbiamo visto per esempio negli anni per isolamento della comunità ebraica
Negli anni anche recenti in cui diciamo la posizione filo palestinese è divenuta
Opposizione all'ebraismo e divenuta antisemitismo le radici dell'antisemitismo sono antiche non posso qui ricordarle dall'antigiudaismo cristiano che nasce in quello che è stato lo scisma
Come diceva il cardinal Martini il primo scisma tra la Chiesa e la sinagoga e assalire
E a salire fino all'antisemitismo contemporaneo che non vorrei dire è il più terribile ma sicuramente un antisemitismo pervasivo
C'è allora un armamentario di espressioni di pensieri
Che sono lì e che cuori disperati ragazzi svuotati
Gente aggressiva prende e utilizza allora noi abbiamo il compito di dire di no
Abbiamo il compito di fare muro davanti a queste espressioni di reagire con forza ma non basta
Perché so anche mi ricordo di averne parlato tanti anni fa con l'indimenticabile presidente dell'unione dei degli ebrei italiani delle comunità ebraiche Tullia Zevi tante volte il fare muro
Genera il muro ma bisogna fare muro in questi casi
Bisogna parlare e qui ritorno al tema dell'educazione delle scuole della conoscenza degli ebrei e dell'ebraismo
Perché spesso c'è un antisemitismo senza ebrei e c'è un odio agli ebrei di chi non conosce gli ebrei
Tanto spesso nell'Est europeo c'è un antisemitismo senza ebrei perché in parecchi Paesi pensiamo la Polonia sono rimasti un pugno eppure eppure questo cioè come quando dopo la guerra si è cioè in Polonia ci fu un pogrom contro i poveri duecento ebrei
Di quanti erano prima mi sembra otto mila non lo so in questa cittadina tornarono furono oggetto di antisemitismo
Perché io credo che su questo non c'è discussione ci deve essere un impegno netto ma come di quanto un impegno educativo
Grazie
L'accordo grammi corda e procedendo abbiamo anche dei complimenti grazie Irene dice grazie a lei professore bellissima emozionante lectio o
Poi leopoldo Sandonà della Facoltà teologica del Triveneto anche Luís ringrazio il professor Riccardi per averci ricordato che ci sono fatti ordinari che diventano umanitari anche in tempo quand'è mica un caro saluto virtuale
Prosieguo sì Angela palazzo di nuovo insomma un pm è in atto una lezione vera commovente
E qui abbiamo una domanda ecco arriva una domanda Veronica Kama milioni gentile pro oppure faccio parte della Comunità di Sant'Egidio di Padova da sei anni
Le vorrei chiedere se oggi possono ancora esistere figure amabili e a quelle dei giusti
La domanda disegni a Major allora io ringrazio tutti e per i ringraziamenti qualcuno
Lo distingue un ringraziamento non solo più di contenuti più che sul contenuto per amicizia come leopoldo eccetera
La domanda di Veronica è una domanda molto interessante perché già in un qualche modo lei Focardi l'aveva introdotta cioè possono esistere giusti anche oggi io credo e spero che i giusti esistano io credo spero che i giusti esistano anzi sono convinto che i giusti esistono ed esistono in tante parti del mondo
Ci sono in tante parti del mondo persone che per motivi religiosi motivi umanitari motivi politici
E anche per buono per semplice buona coscienza
Reagiscono alla forza del male
Questo
è un grande dono della storia umana essere percorsa da questa Panorama da questa Rete
Di amici del bene i quali in maniera collegate in maniera scollegata
Cercano di reagire al male
Cercano di reagire alla guerra la distruzione degli uomini delle donne dei popoli eccetera
E insisto la memoria del bene
è fondamentale in questo senso l'abbiamo troppo trascurata
Perché la memoria del bene ci dice
Che il male non è onnipotente che è sempre possibile a fare qualcosa ma questa lo ribadisco ennesima mentre non è una lezione morale
Che potrebbe essere pure molto alta ma è storia
Elezione della storia
Grazie
Allora intanto simili ricordò che domani il presso il nostro ateneo è stato rimpiazzato l'iniziativa proprio su uno dei giusti che è stato ricordato Giorgio Perlasca
Domani alle ore diciassette
Presso l'archivio articolo ci sarà un filmato con ci sarà uno dei commenti e e quindi ricordo tutti coloro che sono collegati questo questo appuntamento
Che può essere seguito anche sto leggendo le anche su piattaforma on line anche in questo caso giustamente è prevista anche un alla possibilità di seguire da distanza quindi domani ventisette gennaio alle ore diciassette super la scale chino antico Palazzo Bo o e
Non so abbiamo ancora qualche domando oltre domande vediamo se
Diciamo avevamo detto con in più il professore fino circa mezzogiorno e mezzo no dei dare Amati sì abbiamo ancora qualche minuto quindi ho proposto senza perdere tempo Elisa
Dice la ringrazio professore per l'intervento prezioso nel nostro piccolo come trasmettere tutto ciò nella maniera corretta ove generazioni Noemi
Più giovani che riceviamo questa storia senza averla vissuta quindi qui c'è una questione generazionale è un po'abbiamo già anche dato parlando della scuola però questo anche al di là della scuola mi sembra se al
Se io credo che ogni generazione trova la sua posizione nei confronti della Shoah
La generazione dei contemporanei della Shoah per tanti aspetti quelli che hanno visto il dramma degli ebrei sotto i loro occhi
Spesso nell'Europa della ricostruzione
Hanno dato poco spazio nella loro mente nella loro azione alla memoria della Shoah perché allora c'era l'imperativo di costruire e poi chi non si sentiva vittima dopo la guerra in fondo un po'tutti e chi non aveva perso qualcuno c'erano stati gruppi umani spostati popolazioni che avevano sofferto vinti e vincitori
E quella generazione è stata risvegliata io penso la grande funzione che ha avuto Primo levi ma qui ricordiamo che all'inizio Primo levi
Non fu creduto non fu stimato e poi lo dicevo il processo Eichmann che fu molto importante Hannah Arendt e tanti altri
Ma la stessa nostra Tullia Zevi è stata protagonista diciamo ha scritto sul articoli ha seguito il processo Eichmann quindi quella generazione e poi altre generazioni io vorrei dire la mia generazione è la generazione che non ha vissuto quello ma è venuta subito subito dopo la guerra e in un certo senso la mia generazione è quella che ha frequentato i testimoni che ha frequentato quelli che hanno vissuto la guerra e secondo me ha una responsabilità nel passaggio sia della memoria della guerra sia della memoria della Shoah
E poi naturalmente tutto questo
Diviene meno interpersonale perché i testimoni scompaiono
Ma c'è un mondo immenso un mondo immenso di libri di testimonianze di filmati di ricordi che bisogna saper passare ma non come una lezione che si trasmette ma io credo che bisogna continuare a leggere questi problemi
E a studiare lì e a scavare
Perché ogni storia di quei sei milioni di persone è una storia se fosse possibile averla che di per sé ci porta nel fondo dell'abisso in maniera originale
Non è un tema che noi conosciamo perché abbiamo nelle nostre biblioteche o a casa nostra tanti libri
In questo senso la nostra trasmissione di generazione in generazione deve essere appassionata calda Settimia
Concludeva Spizzichino concludeva il suo libro dicendo all'epoca della Bosnia arrivano tante cose brutte e io voglio ricordare non perché le cose brutte Dellas Bosnia siano la stessa cosa della Shoah ma quella mentalità che ha portato alla Shoah a degli ingredienti terribili che si ripropongono allora qui c'è proprio ruolo della generazione
Di una cultura generazionale di una responsabilità noi abbiamo un po'dimenticato perché lo dico
Noemi e adulti io ormai sono più vecchio che adulto noi adulti vogliamo allungare la nostra giovinezza e in un certo senso cancellare i più giovani e dimenticare i vecchi e invece assenso proprio e questo è anche molto ebraico la generazione che passa un'altra generazione ricordo
Bella bella sempre grazie
E
Prosegua bene Roberta Moretti che anche l'archivista verde centri coordina perfino da cui vi parlo che
Grazia grazie professore per questa bella lectio magistralis attraverso premiato che il male non è onnipotente e che è possibile resistere
E
Scorrono
Ora c'è un ma domande Federico Cossato professore cosa ne pensa di chi vuole il ritorno del Duce
Non
Ma boh non so se vuole risponde
Sì innanzitutto io ringrazio l'archivista per le sue parole e come sia importante paziente il discorso dell'archivio della memoria
Io credo che questo sia magari un lavoro oscuro ma un lavoro decisivo
E e anche qui vorrei aggiungere rispetto a quello che diceva prima che ognuno di noi dovrebbe curare per sé o per i più giovani degli incontri con la Shoah penso i viaggi auto iniziò in altri luoghi e io ho sempre pensato anch'io ho visitato Fossoli
Quand'ero ministro del governo Monti perché ho sempre pensato che quello dovrebbe dovrebbe essere un luogo che poi ha avuto tante storie ripensato come un punto italiano penso al campo di Ferramonti in Basilicata di cui è rimasto poco
Cioè ci sono dei luoghi significativi in Italia e in Europa chi vuole il ritorno del Duce io non lo so chi vuole il ritorno del Duce sicuramente emerge una simbologia fascista e tante volte nazista che sono lo riprese lo ripeto
Approdi di gente spaesata che vuole essere rassicurata da alcuni slogan dalla scoperta degli ebrei come nemici o dalla scoperta
Di una congiura che regge il bordo tutto è più complesso
Tutto è più complesso logico non ci rassicura il nemico non ci rassicura
Grazie vedo che Roberto ha fatto anche un altro intervento critica pone una questione interessante
E scrive perché c'è antisemitismo né ai giovani che in questi anni a scuola hanno avuto la possibilità di studiare la Shoah con vari procedette iniziative questo continua a stupirmi
Devo anche a petto ricordo libere Valentina pesanti guardiani la memoria quanto davvero le politiche della memoria l'impegno educativo sulla memoria
Abbia funzionato stia funzionando sia capace di trasmettere quel testimone con la testimonianza di cui parlavamo ma corse dietro c'è anche quel problema il sud come dire la saturazione della memoria
Non la rituali generazione lasciare trasmettere il nucleo forte la memoria ma lasciare liberi Yvette di cui
Ci aveva detto appunto il professore nel suo intervento no lei ha risposto penso anche io io temo la ritualità azione eterno
Temo la reazione al politically correct perché se c'è qualcosa di contrario al politically correct la Shoah
Lascio a e tutta scorrettezza e tutta incorre
Un orrore controcorrente contro qualsiasi correttezza razionale e morale umana dite quello che volete
In questo senso l'abbiamo anche banalizzata poi naturalmente quando un'opinione conquista la società e spero che questa memoria hanno conquistato la società e ci sono sempre i Bastian contrari ci sono sempre quelli che si oppongono quelli che trovano un'identità nel dire no e questi sono meccanismi sociali
Però la presenza di questi meccanismi sociali non ci deve esimere da banalizzare lassù a come abbiamo fatto per esempio tutto un altro tema col discorso dell'educazione civica
Altro grande importantissimo capire opporci
Ecco vedo e leggo con piacere Giovanni Reale de un sincero ringraziamento da parte classi terze quarte e quinte del Liceo Galileo Galilei di Caselle di Selvazzano Padova
L'aspettiamo a scuola quando sarà più semplice viaggiare quindi c'è anche un inglese e questo questo messaggio
Vado avanti e e Mario Bolzani migliori complimenti per la magistrale Italia pensione arricchita da una grande passionalità una grande passione vero molto apprezzata anch'io e capacità di parlare al cuore
L'abbiamo perché ora ci avviamo verso la conclusione vediamo c'è una domanda Mariolina Della Giacoma
Anche l'Università di Padova dovrebbe forse a rimuovere la vergogna dei moltissimi docenti che si piegarono alle leggi razziste a fronte di un manipolo di diritti che non lo fecero beh su questo stiamo ad abbiamo lavorato e stiamo lavorando ricordo proprio una volume posti liberi
Scritto da compra un volpe da Giulia Simone su appunto l'espulsione pop dei docenti ebrei diversità di Padova un volume fra l'altro promana ricerca promossa dal Centro di ateneo da cui mi pare no
E quindi si il processo qualcosa è stato fatto c'è un'attenzione e una sensibilità a riconoscere non solo le le luci lei delle Universiadi equa ma anche qualche ombra ci sono ce ne sono state com'
Allora proseguo proprio non riesco a star dietro a questi messaggi a un certo punto conta poco per maggio il perché allora
Sonica Vazzana grazie professore suo intervento vorrei porle quest'manda ci sono giusti ebrei per la popolazione palestinese alla domanda
Precisano
Sì ero
Volevo sono colpito di quello che è stato detto dei ringraziamenti che con avevano anche come dire degli arricchimenti a modesto al pensiero che io ho sviluppato
Ringrazio per il riconoscimento
Della passione
Io penso che la passione
Non toglie niente alla serietà scientifica ma come diceva abbia realmente la storia un misto di scienza e di poesia troppo spesso abbiamo perso la Poesia e ne abbiamo fatto dei libri
Forse scientifici ma non leggibili
Questo mi sembra un punto un punto estremamente importante ecco peraltro io dico che studiare lei ha citato un libro L'inverno più lungo che ho scritto
è una vecchia ricerche che hanno cominciato appena laureato incontrando molti soprattutto religiosi a Roma che avevano nascosto gli ebrei e altri e altri perché non solo gli ebrei beh queste la lettura di queste storie di vita mi ha insegnato anche un modo diverso di scrivere
Ho ho l'ho sperimentato in vari testi cioè provare a inserire queste vicende e questi medaglioni e questi ricordi che si intrecciano perché certe storie
Non possono essere raccontati in modo solo politico burocratico quantitativo
Poi naturalmente giusti ci sono ovunque ci sono in Israele ci sono giusti palestinesi si sono giusti africani
Ci sono e forse dobbiamo conoscere
Grazie grazie anche per la frase di Bronislaw Geremek grande storico del Medioevo polacco non conoscevo quella frase
Fra l'altro se non ricordo male anche molto molto impegnato nella nel processo transizione democratica era l'uomo di Solidarność l'uomo è solida no è molto interessante la sua figura perché
La sua origine ebraica la sua adesione in una fase comunismo lo studio a Parigi e poi il passaggio alla resistenza con questo rapporto molto interessante che si crea in Polonia tra una resistenza a mani nude tra operai e intellettuali
Possiamo pensare aviere netto con un esempio ma ma anche altre figure e Chiesa cattolica allo stesso tempo quindi mondi estremamente diversi che si compatta nella lotta a mani nude io sono convinto ma questo ci porta un po'fuori che l'ottantanove
In un certo senso sì è il ribaltamento l'idea di rivoluzione violenta che viene dal mille settecentottantanove
E che il mondo si può cambiare anche senza versare il sangue che è l'idea di avere
Bello può essere l'occasione tema perfino organizzare un'altra pronto magari qui a Padova quando sarà possibile e ho una un'ultima domanda ultimo ringraziamento che prende il pranzo romanista Ganzerla un ringraziamento dalla classe quarta dell'istituto caldi di Padova
Grazie per averci seguito e poi una Panda di Silvana Bortolami
Chiedo è possibile che una società nel suo insieme fosse così culturalmente incapace di cogliere la violenza del ma così strategicamente pensato
Quindi punto importante novità di capire il male
Ma vede
E lì è tutto un degrado se noi pensiamo all'Italia la perdita della libertà la propaganda la fine del pluralismo politico lotto un dime Into e via dicendo portano gli italiani a essere indifferenti e impotenti e poi la sottovalutazione di certi segnali della storia
Si sottovaluta l'antisemitismo dicendo se in fondo sono alcune misure oppure si cominciano a dire sì va bene ma se tutti parlano degli ebrei non sarà proprio vero ma ci sarà dietro qualcosa
Passerà e ci sono tanti modi in cui la nostra coscienza
Si giustifica e a terra sulla linea della maggioranza e qui invece ci sono dei segnali di fronte a cui bisogna fermarsi ma la grande lezione
Per l'Europa intera che non bisogna perdere la libertà e che non bisogna perder la democrazia perché nella Francia tra le due guerre c'era antisemitismo e e come no
In Francia
Lo sappiamo c'è tutto un pensiero antisemita alle sue connessioni lancia un Franzese eccetera però in Francia c'era la democrazia
E non tutti cadevano in quella trappola che si poteva reagire e la cultura era libera
Diverso era la storia in Italia e in Germania
Quando in fondo Mussolini in Italia può decidere con la svolta
Grazie grazie davvero
Non so se la prorettori dice Monica la collega Monica Salvatore Chasse seguito vuole
Intervenire
No no no io veramente anch'io ringrazio il professor Riccardi per per la sua intenti lezione veramente ho apprezzato tanti tanti passaggi ieri così larghi questa storia fatta di di di tante piccole sto ove di di bene meticciato moltissimo la sua prospettiva quindi il grazie
Grazie davvero di cuore questa bellissima lezione bellissima lezione
L'ho apprezzata personalmente ma l'abbiamo apprezzata tutti la l'auspicio è che veramente queste parole le sue parole possano circolare più corse
Possono circolare più Bossi
Oddo che nel nel nel mille novecentocinquantacinque in occasione del decennale del venticinque aprile
Una una figura un politico di fascista cattolico come Giovanni Gronchi fece un bellissimo discorso alla Camera
Sul venticinque aprile può affissa in tutti i Comuni d'Italia ora Oxford questo è chiedere troppo elettoralmente ingerenze esterne quali ormai non legge più nessuno e non leggendo il mezzo però chissà ora devo mi veniva in mente perché è il mio auspicio sarebbe qualcosa di grave che questo suo intervento potesse circolare umiliava etere on line
Gli strumenti forse più potente note quelli di allora e in tutta veramente toccare tutte tutte le città dei paesi d'Italia
Intorno intanto lo naturalmente lo renderemo pubblico il più possibile metteremo sul nostro sito del centro credo anche dell'ateneo
Ho davvero la la voglio ringraziare
Nuovamente le ruote al nome di due o più per questo bellissimo intervento io ringrazio voi e ringrazio tutti quelli che ci hanno seguito con molta pazienza e intanto lavoriamo su questa
Memoria su questa coscienza di anno in anno
Facendola crescere grazie
Grazie per le sue parole professore grazie
Alla professoressa Salvadori a tutti
Gran se di nuova legge oppressore e a presto spero
Arrivederci saluto a Rutelli