Notiziario Antiproibizionista

Lunedì ventiquattro gennaio del due mila ventidue un saluto da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto del notiziario antiproibizionista di radio radicale
Il primo è più grave di tutti i problemi continua a essere il sovraffollamento ogni tanto ce ne dimentichiamo ma oggi su cinquanta mila ottocentotrentadue posti regolamentari di cui invero sono quarantasette mila quattrocentodiciotto quelli effettivi
I detenuti sono cinquantaquattro mila trecentoventinove vale a dire una percentuale di sovraffollamento del centoquattordici per cento il sovraffollamento è una condizione esasperante tanto per i detenuti quanto per la polizia penitenziaria
Lo ha detto la ministra della Giustizia Marta Cartabia mercoledì scorso mercoledì diciannove gennaio presentando in Parlamento la relazione annuale sull'amministrazione della giustizia
Se vogliamo farci carico davvero dei mali del carcere in primo luogo perché non si ripetano mai più episodi di violenza come quelli che abbiamo visto quest'anno ma più ampiamente perché era appena posso davvero conseguire la finalità previste dalla Costituzione ha detto ancora la ministra nella sua relazione occorre concepire e realizzare una strategia che operi su più livelli investimenti sulle strutture penitenziarie accelerazioni delle assunzioni del personale più ricca formazione del personale in servizio diffusione dell'uso delle tecnologie tanto per esigenze della sicurezza quanto per quello del trattamento dei detenuti
Come voi potete immaginare oggi parliamo di carcere parliamo di carcere e di di legge sulle droghe perché perché la ministra Cartabia a sicuramente ragione sovraffollamento delle carceri è il problema più grave e ora tra l'altro problema esasperato dall'epidemia di Core diciannove
Investire sulle strutture e sulle assunzioni la formazione del personale investire sulle moderne tecnologie importante ma non basta
Più di un terzo dei detenuti è in carcere per reati che riguardano il testo unico sugli stupefacenti del mille novecento novanta ma i condannati per traffico di droga e cioè quelli insomma narcotrafficanti sono un'esigua minoranza sono poco meno di un migliaio la stragrande maggioranza di questo quest'detenuti sono oltre un terzo del totale sono in sono piccoli spacciatori sono consumatori puliti con le pene previste per le droghe leggere per i fatti lieve entità dunque se davvero si vogliono conseguire le finalità previste dalla Costituzione come ha detto la ministra se davvero si vuole affrontare la questione su più livelli
Non basta curare i sintomi ma occorre agire sulle cause perché esso la causa del sovraffollamento delle ossa carcere una sola ed è la legge sulle droghe per cui tutte le misure vanno bene ma se non si mette mano alle leggi che provocano poi questa situazione qualunque qualunque misura anche che peraltro ci vorrebbe come per esempio l'amnistia o l'indulto non non sarebbero sufficienti
Occorre però anche guardare uno sguardo più più dettagliato perché i grandi numeri sono importanti però indicano una parte del problema se si vuole davvero comprendere la realtà nel carcere di come si si forma la popolazione carceraria allora bisogna andare oltre i dati complessivi
Allora si scopre per esempio appunto poi perché poi questa è l'applicazione delle leggi sulle loro comunque la ricaduta che poi finisce per esserci allora per esempio tra i detenuti per per però che molti sono in carcere per scontare una pena inferiore a un anno e allora pochi mesi come potrebbe spiegare qualunque operatore pochi mesi detenzione rendono impossibile qualunque programma di recupero o di trattamento individuale c'è poi la questione di residui pena
Ci sono alcune centinaia di detenuti per droga cui resta un anno diverse migliaia che devono scontare ancora da uno a quattro anni che sono poi i limiti entro i quali è possibile ricorrere alle misure alternative il che fa riflettere poi sulla vera la reale applicazione l'applicazione effettiva di queste di queste misure
E insomma le la la ministra ha la mista ha detto parole anche parole importanti nella sua nella sua relazione ha detto per esempio che coltivare un'idea della giustizia che abbia a cuore la ricerca della verità e abbia cura dei rapporti dei legami personali e sociali
Questo è quello che ho inteso perseguire in questo anno al ministero della giustizia nell'unica convinzione che questa è la più grande urgenza del nostro Paese e che questo è lo spirito che ci trasmette la nostra Costituzione ora la queste sono parole come dicevo importanti dette appunto da una ministra giustizia poi c'è la la realtà che la politica delle droghe nel nostro Paese sia che Lippi come diciamo si accanisce sui consumatori si accanisce sui sui piccoli spacciatori spesso poi legate appunto al consumo personale e ci si si accanisce sui consumatori con sanzioni penali e con sanzioni amministrative ci sia per esempio tutto il discorso dei minori che vengono fermati perquisiti nelle scuole
è un è una una politica una serie di norme nel nostro Paese che impongono sofferenza inutile a quei pazienti
E si ritrovano a sostenere processi per uso di cannabis medica perché non erano riusciti a da vere dal servizio sanitario le i fan circa nomi carabina di magari sono coltivati qualche pianta per uso personale e sono finiti nei guai e poi c'è la penalizzazione delle attività di attività perfettamente legali e l'ultimo decreto interministeriale abbiamo parlato lunedì scorso che rischia di aprire sta la strada
Di nuovo ad azioni delle procure delle forze dell'ordine contro i negozi che vendono Branca la cannabis laiche vendono
Le infiorescenze dalla pianta di canapa perché questa parte non è stata più con per ci sono e normata dal dalle leggi attuali e ed è affidata alla a una giurisprudenza che ha detto tutto e il contrario di tutto
E poi c'è l'Effetto tornando punto poi presente magari sul carcere la legge repressiva e punitiva che mette le persone rincasare premette ma anche magari per per condanne lievi
Di rischia di distruggere i legami personali e sociali
E in molti casi rende difficile poi ricostruirli se non impossibile allora per questo oggi vogliamo tornare a parlare ancora una volta di legge sulle droghe e della sua ricaduta sul sul carcere questo è un tema di cui si è parlato alla conferenza nazionale sulle dipendenze che si è tenuta
Il lo scorso novembre
Il ventisette ventotto novembre a Genova la sesta Conferenza nazionale convocata finalmente dopo dopo dodici anni oltre dodici anni a quella precedente
E vogliamo tornare alla prima sessione tematica la realtà penale e penitenziaria della dipendenza nuove proposte su misure alternative riduzione del danno le sanzioni
In realtà avevamo già ascoltato questo questo adesso questa stasera possiamo sentire
Macché proprio alla luce di quello che ha detto la ministra della Giustizia in Parlamento pochi giorni fa e utile sta stare a sentire quella che vogliamo riproporvi
La relazione introduttiva di leopoldo Grosso il presidente ormonali gruppo Abele
Che appunto coordinava questa sessione sezione tematica
E che era stato il coordinatore del tavolo Gorni innanzi non così no questa sistematica ma era stato il coordinatore del tavolo preparatorio il primo dei sette che hanno preparato la conferenza che si era tenuto il cinque il sei ottobre
E i propri il tema di questo tavolo preparatorio
Giustizia penale misure alternative e e prestazioni sanitarie penitenziale nell'ambito delle dipendenze da sostanze e appunto dopo dovrò so ha portato alla Conferenza nazionale quello che era emerso appunto dal tavolo preparata dunque riascoltiamo la sua relazione introduttiva
Grazie
I dati delle sopra affollamento carcerario parlano da soli il trentuno virgola uno per cento della popolazione carceraria detenuta nella stragrande maggioranza per spaccio comune
Il ventisei i dati al primo semestre di quest'anno
Partono il ventisette per cento della popolazione detenuta soffre di disturbo d'uso di sostanze due deduzioni
Il carcere e l'istituzione che ogni anno incontra più persone con consumo problematico di Trockij
La seconda che il carcere si rivela non come lo strumento più efficace per la riabilitazione dal disturbo e la causa prima come è già stato detto del sovraffollamento penitenziario è la recidiva nel reato
E allora fra i tanti motivi per cui è stato detto bisogna di affrontare la problematica legge trecentonove ebbene uno e la necessità di rovesciare l'impostazione concettuale
Quindi tentare di passare dalla predominanza dell'intervento penale alla predominanza dell'intervento chi cura sociale educativo il tavolo composto da ventuno esperti propone quindi rispetto all'articolo settantatré che definisce l'impianto sanzionatorio della legge
Di sottrarre l'azione penale
Astuccio tra l'azione penale alcune condotte illeciti contemplate nelle fattispecie articolo settantatré comma uno e uno bis come la coltivazione di cannabis pericoloso personale e la cessione senza finalità di lucro
Ecco su questo punto specifico un esperto espresso dissenso dicendo che la norma deve rimanere
Rivedere l'impianto sanzionatorio delle fattispecie previste una quattro settantatré riducendo i termini di tali in modo da escludere l'obbligatorietà dell'arresto in flagranza facilitando così l'accesso alle misure alternative
Escludere la previsione dell'arresto obbligatorio eliminare il criterio tabellare del superamento per le soglie per uso personale inserire i lavori di pubblica utilità come possibile sanzione al posto della reclusione per alcune fattispecie dell'articolo settantatré dare spazio al comma cinque bis l'articolo settantatré e all'istituto della messa alla prova per avviare percorsi di giustizia riparativa
Rispetto alle misure alternative alla detenzione anche qui i numeri stati forniti precedentemente dalla ministra Cartabia
Quello che emerge dalle evidenze e che le misure alternative si rivelano più efficaci nel contenimento della recidiva
Giù utili
Per quanto riguarda condannati alla collettività più convenienti per la spesa pubblica
Tuttora sono sottoutilizzate per ostacoli alla richiesta e per ostacoli all'ottenimento le sentenze di rigetto della magistratura di sorveglianza sono più frequenti paiono essere più frequenti tra chi ne fa richiesta dalla libertà
E sono consentiti più facilmente i programmi residenziale rispetto ai percorsi territoriale
Si diceva che ahimè a volte nemmeno i minori degli istituti penale P non riescono ad accedere alla comunità
Si contrappongono quindi le esigenze di custodia e di sicurezza ma è nostro dovere trovare la sintesi più equilibrato
Due ostacoli preclusivi specifici riguardano sia i criteri utilizzati per la certificazione di tossicodipendenza e poi per l'interpretazione della stessa da parte della magistratura di sorveglianza
In dettaglio documento spiega meglio questi aspetti
Ma gli aspetti più ostativi di accesso alle misure coinvolgono in carcere le persone che non avevano residenza e immigranti sans papier la cui mancanza di risorse di riferimenti credibile accertabili nel territorio
Molto spesso precludendo la concessione delle misure e quindi hanno poi una punizione più dura e a minore
Valenza riabilitativa per cui si impongono più opportunità di inclusione
Quindi per rendere le visure porta Donativo operative bisogna rendere esigibili i diritti e soprattutto bisogna qualificare le misure perché più sono qualificati e dotati di risorse più abbiamo risultati efficaci
Quindi si rende necessario maggiore chiarezza interpretativa delle norme minore complessità del percorso di concessione anche la creazione di realtà di intermediazione tra servizi sanitari giudiziaria ad esempio il momento nel processo
Fattiva condivisione di obiettivi tra istituzioni operatori coinvolti maggiore celerità nella concertazione i programmi coinvolgimento attivo delle regioni e degli enti locali nel predisporre gli strumenti sociale educative necessari maggiori soprattutto stanziamenti economici e di personale dedicato a sostegno di qualificati percorsi di cura non può essere che la misura alternativa possa consistere solo nel dare nell'andare due volte a settimana al sette far l'esame dell'urina
Allora anche relativamente alle revoca delle misure alternative la recidiva del consumo non può assume adesso Alianza dirimente per la revoca dell'affidamento in prova essendo la dipendenza con me tutti sostengono una malattia con una precisa caratteristica la recidiva
Rispetto la custodia attenuata istituita nell'ottantotto dal da per i soli detenuti tossicodipendenti e alcoldipendenti questa ha smarrito piano piano la mission originaria nella sua specificità
Un
Quanto carente sia la sua applicazione
Lo dimostrano i dati di una relazione del due mila quindici
E e diciamo che dobbiamo sottolineare che permangono alcune specifici criticità
Riguardano il mancato inserimento degli capillare rete di attività di iniziative territoriali la creazione della gentilmente come è già stato sottolineato sì
La necessità di rafforzare quindi le azioni di territorio e soprattutto la possibilità di annettere a queste misure i detenuti in trattamento con farmaci agonisti endoteliali
Sulla riduzione del danno in carcere le evidenze scientifiche portate dall'Osservatorio di Lisbona dice che a tal trenta il settantacinque per cento dei consumatori hanno trascorso almeno un periodo di detenzione
E che in carcere i tassi a Kerouac oppure ci fu sono esposto inizialmente più alti tra la popolazione
La comorbilità psichiatra psichiatrica coinvolge più del quaranta per cento perché tenuti contesto Bertazzi il diritto all'equivalenza delle cure impone alcuni interventi e al e li rende legittimi di riduzione del danno infatti dagli U n oggi sì Morgan Sermonti alla sanità è un ex segnale Ning taglia l'assenza totale di disponibilità di preservativi siringhe sterili e di farmaci salvavita
Proposte apportare modifica normativa all'articolo undici dell'ordinamento penitenziario e su questo punto un altro sono esperto ha dichiarato la sua momentanea contrarietà perché richiede sia necessario un ulteriore approfondimento e quindi salire e azioni di riduzione del danno come atto di natura sanitaria includendo né nel regolamento di istituto nella carta di servizi quindi se
Nel tempo scarseggia la progettazione deve essere individualizzata il trattamento integrato e continuo questi sono i tre aggettivi qualificativi che devono accompagnare il piano terapeutico del dibattito terribile riabilitativo individualizzato
Che ha bisogno di uno strumento per Rocca con supporti lo sostenga è questo il Budget di cura di cui parleranno sicuramente il collega eccessivamente chiudo dicendo che è necessaria ovviamente una collaborazione
Che riguarda tutti gli attori e che trovino anche belli fattivi strumenti perché questo avvenga con più facilità attuata tipo il protocollo di mittente la cartella informatizzata
Veramente trentaquattro per cento delle persone tenuti in carcere
è costituito da stranieri
Un dato più o meno costante da circa vent'anni al momento del rilascio allora chiedo scusa ogni presa in carico territoriale
L'ora per evitare clandestinità ricettiva al tavolo tecnico suggerisce la concessione di un permesso di soggiorno in prova di durata temporanea come misura derogare al termine della pena e da valutare in itinere e quindi maggiore ingaggio tutta merce ultras della personalità emerse solo una ne vogliamo sottolineare l'impoverimento progressivo del sistema dei servizi di tutti e tre i sistemi sanitari e sociali giudiziale c'è un dato dalla Fondazione Jinbe che parlare di un definanziamento definanziamento di sistema sanitario nazionale tra il due mila dieci due mila diciannove di ben trentasette negli atti
Necessità ultima cosa proprio dell'incessante contrasto coste ma che riguarda soprattutto le persone detenute tossicodipendenti con compiti con comorbilità psichiatrica compatto regia infettive emigranti affinché processo definito attivo forse la persona a non essere solo un ex dove la persona e definita in positivo solo base in base al negativo che non è più grazie
Ecco così leopoldo Grosso presidente onorario del gruppo Abele questa era la sua relazione introduttiva alla prima sessione tematica della sesta Conferenza nazionale sue dipendenze che si è svolta a Genova il ventisette e ventotto novembre
La la prima sezione tematica aveva come tema la realtà penale e penitenziaria della dipendenza nuove proposte su misure alternative riduzione del danno le sanzioni
E le ho colto grosso la sua relazione portava gli quanto era emerso emerso dal coordinino al tavolo preparatorio uno dei sette punto avevano preparato la Conferenza nazionale che si era svolto il cinque sei ottobre e il tema del suo del del questore preparato a vera giustizia penale misure alternative e prestazioni sanitarie penitenziari nell'ambito della dipendenza da sostanze avevamo già ascolta abbiamo già proposto questa relazione dello Poldo grosso nell'appuntato del sei dicembre del notiziati proibizionista ma l'abbiamo riproposta oggi perché appunto oggi prendendo spunto da quanto alcuni passaggi della relazione annuale della misera giù giustizia Cartabia la settima scorsa al Parlamento
Siamo tornati al punto sul tema Cars sovraffollamento carcerario e fette della legge sulle droghe causa appunto di questa legge nel sovraffollamento e allora torniamo siccome anche nell'introduzione di questa puntata ma anche nella nota di questa mattina nata antiproibizionista ho citato anche a le la realtà poi del del del carcere
Quindi e dell'effetto della legge sulle droghe al di là poi dei numeri Deng di grandi numeri torniamo ora da quel tavolo tecnico preparatorio che si si del cinque il sei ottobre il cinque ottobre anche qui riascoltiamo ve l'avevamo proposto Nella puntata del dell'otto novembre Del Monte San antiproibizionista l'intervento di Emilia Rossi dell'Ufficio nazionale del garante dei detenuti
E il tema del suo intervento a quel tavolo del parata vera gli effetti sul carcere della legge sul sugli stupefacenti e possibili soluzioni sul piano normativo e appunto visto il tema di questa puntata va è sicuramente utile riascoltare quanto disse in quell'occasione Emilio Rossi
Ci ritroviamo qua dopo dodici anni dall'ultima conferenza nazionale sulle droghe ed è è severo e condivido
Leopoldo Grosso che
Tanto è cambiato moltissimo è cambiato tutto è cambiato
Negli ultimi trent'anni le possiamo dire che qualcosa è cambiato ed è importante anche negli ultimi dodici anni che ci separano dalla dall'ultima Conferenza sulle droghe perché si cominciano a intravedere i segnali di qualche intenzione di rivedere completamente
La politica sulle droghe le strategie politiche sulle droghe questi segnali ci vengono in particolare dai paesi che sono al centro del narcotraffico del fenomeno del narcotraffico cominciamo a vedere
Le esperienze di legalizzazione della cannabis negli Stati Uniti e in Canada ma anche nel nostro piccolo scenario nazionale
Beh i segnali che ci sono venuti dai due procuratori nazionali antimafia che si sono succeduti negli ultimi anni Franco Roberti e Federico Cafiero de Raho non sono segnali irrilevanti quando i due procuratori nazionali antimafia si sono espressi dicendo legalizzato le droghe quanto meno per nei limiti della destinazione all'uso personale per che togliamo Risorse alla criminalità organizzata
Allora tutto questo ci fa sentire che l'aria oggi è diversa Rispetto dodici anni fa e che se è vero che la riflessione complessiva sulle politiche sulle strategie
Sulle droghe è una riflessione che deve investire la comunità internazionale è e deve essere fatta sul piano globale provenire da Oltreoceano è anche vero che però noi non possiamo attendere l'esito di questa riflessione ma possiamo dobbiamo perché gli elementi ce l'abbiamo intervenire oggi per produrre anche a legislazione vigente oggi che l'aria sta cambiando
Per poter intervenire sulla legislazione vigente per fare in modo almeno che si riducano i costi
Del
Danno sociale umano che viene dalla legislazione sulla droga che oggi e vigente nel nostro Paese c'è quel sacrificio di vite umane
Quello sacrificio di opportunità di riabilitazione quel peso sulla giustizia e quel peso sul carcere che la legislazione che oggi e in vigore nel nostro Paese sta producendo e vediamo la vediamola
In realtà il DAP da delle ottime mappature e devo dire che nel nella
Ampia collaborazione che ha con il garante nazionale
Dei detenuti come si dice comunemente delle persone private della libertà fornisce hanno di questi dati allora al ventiquattro settembre due mila ventuno cioè l'altro ieri
Su cinquantatré mila ottocentotrentaquattro persone registrate in carcere
Diciotto mila ottocentottantotto erano quelle detenute per droga per droga in generale quindi Testo unico sugli stupefacenti
Perché dico questo perché se poi anche ed era il ed era il trentacinque per cento della popolazione detenuta se invece andiamo a vedere quanti di questi diciotto mila ottocentottantotto circa erano detenuti per lo spaccio comune cioè quello previsto dall'articolo settantatré quindi niente criminalità organizzata grande tra no lo spaccio comune
Questi erano al trenta giugno due mila ventuno ma non cambia molto diciotto mila centosettantasette persone di cui sei mila
Trecentotredici straniere cioè il trentatré virgola otto per cento della popolazione detenuta ecco qua
Che cosa ci dicono i dati
E
Se andiamo a vedere poi invece proprio
I dati che ci forniscono la fotografia degli effetti di questa legislazione sul carcere questi dati vengono proprio dall'entità delle pene inflitte e residue su quel numero di diciotto mila ottocentottantotto persone detenute per droga
Anche questi sono dati che il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha fornito al al Garante nazionale proprio per avere gli elementi di conoscenza che servono a dare delle indicazioni allora
Sempre ventiquattro settembre del due mila ventuno
Di quelle diciotto mila ottocentottantotto persone detenuta per droga dodici mila duecentosettantaquattro erano già definitive che vuol dire processi rapidi processi rapidi vuol dire infatti che non richiedono particolare fatica diciamo di accertamento
Ora di queste dodici mila duecentosettantaquattro persone hanno sono dodici mila duecentosettantaquattro persone condannate con pena definitiva per l'articolo settantatré
Quindi è ritagliato con quel numero e da proprio la fotografia del fenomeno di queste dodici mila duecentosettantaquattro sentite bene
Duecento settantuno persone sono state condannate ed erano in carcere per scontare sono tuttora in carcere per scontare una pena inflitta inferiore a un un anno
Quindi pochi mesi
Mille seicentotré sono quelle che sono in carcere per una pena compresa tra umano e tre anni
Cinque mila ottocento uno per una condanna compresa tra uno e sei anni
E in tutto cinque mila quattrocentosettantuno una condanna compresa tra i sei venti anni se fate i conti
Quelli che hanno le pene più alte tra i sei e venti anni sono molto meno di quello della somma di quelli che hanno la pena più bassa
Allora questi numeri che cosa ci dicono che la maggioranza delle persone che stanno in carcere per droga sostano in carcere per fatti di spaccio minore
Puniti con le pene previste per le droghe leggere e per pene previste per fatti di lieve entità quelli famosi del comma cinque
E ci dicono anche delle particolari condizioni di fragilità
E vulnerabilità
Di quelle duecento settantuno persone
Che stanno in carcere per una pena inferiore a un anno a cui nell'impianto normativo né l'assetto il mondo giudiziario nella rete sociale hanno saputo dare una risposta diversa a quelli disagio dal consegnarli a trascorre re un tempo vuoto della loro esistenza
Perché stare in carcere per meno di un anno significa sospendere la propria vita
Perché per pochi mesi nemmeno un programma
Di recupero e di trattamento individualizzato come sa bene chi opera in carcere si può fare non bisogna prendersi in giro su queste cose e le cose dirle con molta chiarezza
Ma guardiamo anche l'entità delle pene residue sempre sulle dodici mila duecentosettantaquattro persone che stanno in carcere per articolo settantatré
Sono due mila duecentocinquantuno alle persone che stanno in carcere per scontare ancora un anno di pena questa la dice lunga sull'applicazione delle misure alternative
In tutto la faccio breve su questi numeri se no non si capiscono
In tutto sono sette mila ottocentosessantasette le persone che stanno in carcere per scontare ancora da uno a quattro anni di pena inflitta cioè da uno a quattro che sono esattamente i termini nei quali e applicabile sono applicabili le misure alternative quasi il settanta per cento di questi condannati
Allora
E finisco l'abbiamo è chiaro no la legislazione attuale incide sensibilmente sull'affollamento del carcere toccando le persone che sono in carcere per fatti di spaccio minore il piccolo spacciatore al minuto non il grande narcotrafficante
Bisogna cercare delle soluzioni alternative alla carceri Zazie eone delle risposte che consentano il recupero delle persone dalla condizione di tossicodipendenza e di criminalità legata alla tossicodipendenza
E quindi per prima cosa
Bisogna ridurre l'ingresso in carcere cioè detta in altre parole le persone in carcere e meglio se non c'entrano
Perché poi una volta che sono entrate andiamo a vedere le misure alternative ma quell'impatto traumatico col carcere se è meglio evitarlo e meglio evitarlo e questo è l'obiettivo come si fa
Beh innanzitutto
Bisogna escludere dalla criminalizzazioni fatti che sono finalizzati soltanto l'uso personale a abitudini personali cioè tutte quelle condotte dell'articolo settantatré che sono più o meno tutti i comportamenti umani possibili per c'è scritto di tutto
Devono avere la finalità di lucro se non hanno finalità di lucro sono condotte ricollegabili a uso personale e non possono portare in carcere
Numero uno numero due incidere sull'arresto obbligatorio incidere sull'applicazione delle misure cautelari terzo è semplice ridurre le pene ridurre le pene e tenere distinti i fatti
Di droghe leggere dai fatti di droghe pesanti perché sono fatti davvero DiVersi anche sul piano della rilevanza dei beni messi in discussione
Allora tutte queste cose sono possibili sono immediatamente praticabili questa è la sede in cui cominciare a dire al Parlamento come si fa
Ecco così Emilia Rossi componente dell'Ufficio nazionale del Garante dei detenuti la il suo la sua relazione son sul tema gli effetti sul carcere della legge sugli stupefacenti e possibili soluzioni sul piano normativo
Tenuta nell'ambito del tavolo preparatorio del primo tavolo tecnico in preparazione della sesta Conferenza nazionale sulle dipendenze
Tavolo che si riunì il cinque e sei ottobre scorso proprio sul tema giustizia penale misure alternative prestazioni sanitarie penitenziarie nell'ambito della dipendenza da sostanze psicoattive
Abbiamo riproposto questo questo intervento come in precedenza quello di leopoldo Grosso alla Conferenza nazionale che coordinava puntone poi dovrà subordinava questo tavolo
Ve l'abbiamo avevamo già fatto ascoltare Emilio Rossi nella puntata dell'otto novembre del notiziati proibizionista
Prendendo spunto da dalle cose dette dalla ministra la giustizia Cartabia nella sua relazione al parlamento la settimana scorsa sulla questione del sovraffollamento carcerario e il sovraffollamento carcerario eh
Questo lo dico io ma lo dico cioè nel senso che lo dicono i numeri non l'ha detto la la la ministra ma basta andare a leggere i numeri ufficiali degli Uffizi i numeri gli uffici del suo ministero
Il la causa del sovraffollamento carcerario è dovuta alla legge sulle droghe
E avete sentito Emilia Rosi dire in un passaggio non bisogna prendersi in giro su queste cose queste cose bisogna dirle con chiarezza livelli ha parlato dell'impatto traumatico con il carcere che è meglio da evitare
Ci sono misure che già a legislazione vigente possono essere adottate altre che invece richiedono una modifica che potrebbe essere adottata senza molto sforzo a costo praticamente zero
Bisogna cambiare la legge bisogna togliere le condotte per uso personale dalla dimensione penale quindi dal carcere e bisogna ridurre ridurre le pene
La conferenza stampa la conferenza nazionale come ha detto Emilio Rossi la sede dove poter disco da ottenere queste cose
Questo lo dipenderà dal Parlamento la conferenza stampa scusate la Conferenza nazionale a
Ha espresso delle delle cose
E quella che è la realtà del carcere è stata detta chiaramente appunto nella prima sessione tematica dalla Conferenza nazionale per deporre dedicata alla realtà penale e penitenziaria
Delle dipendenze alle nuove proposte su misura alternativa riduzione del danno e sanzioni abbiamo sentito la la relazione introduttiva di leopoldo Grosso
Che portava punti la le conclusioni del tavolo tecnico e come in questa puntata in cui facciamo risentire alcune cose diamo già mandato in onda riascoltiamo allora adesso quanto ha detto a Genova il il col il presidente del PPE coordinando il scusate del l'ufficio del Garante nazionale detenuti Mauro Palma
Molti hanno rievocato i dodici anni e i dodici anni che sono che sono passati non sono stati soltanto anni in qualche modo di non fare purtroppo sono stati anni in cui si è fatto lei ministra stamattina parlava delle molte fragilità quelle molte fragilità hanno trovato eccessi di robustezza
Hanno trovato una riforma giusta Itza in tutte le istituzioni se caricati idee e privative tra Libertas siano spesso nelle comunità molto più spesso
Nella situazione del carcere ma hanno anche trovato un rischio un rischio concettuale
Che noi di cui ancora vediamo i prodotti il rischio è quello che il diciamo modello classico che lecca tra di loro le parole norma reato ferreo pena
Cioè si è in qualche modo buttato perché la devianza cioè il reato
Non è stata più top più diciamo riferibile alla trascrizione ad una norma predeterminata al contrario si sono in elaborati modelli di normalità
E quei modelli di normalità hanno poi diciamo inciso so sulle norme quasi che le norme andassero a configurare chi non corrispondeva a quei modelli ecco
I reati senza vittima ecco i reati senso offensività
Ecco i reati molto diciamo perimetrati attorno a delle forme di comportamenti individuali che chiedevano supporto sociale
Non identificazione in ambito normativo come elementi di reato il sì questa inversione ambientazione culturale molto di più molto difficile da rimuovere e ha ragione
Ha ragione Luigi Ciotti quando dice il sociale
Non è soltanto il valore educativo del sociale
Non è soltanto il listino le istituzioni a ciò deputate come la scuola con la famiglia e sociale è una complessità il sociale deve essere deve essere un coro vedete
Io non aggiungo molte cose alla fisionomia del carcere pentito perché il carcere
Non è mi permetta di dire un tavolo tecnico l'autorità care garantito che è privata della libertà e in qualche modo il cuore del problema io non ho elementi tecnici specifici e il cuore del problema perché tutto ciò è confluito nelle varie forme
Della privazione della libertà e delle debito o soltanto un paio di numeri che agli in aggiunta a quelli che già lo porto grosso già da Marta Cartabia avevano dato precedentemente
Ci sono in carcere oggi questi sono i dati che la collega aveva dato mire russe Rossi aveva dato al tavolo tecnico ci sono duecento settantuno persone duecentosettantuno persone
Che sono in carcere per la legge l'articolo settantatré condannate ad una pena inferiore a un bagno
E ce ne sono mille seicento trarre che sono condannate a una pena tra uno e tre anni
Allora che cosa mi dicono questi dati
Mi dicono questi dati che non è soltanto l'estensione del ricorso alla questione come dire privativa della libertà la carcerazione la penalità e alla carcerazione ma anche che si finisce col colpire
E qui colpire in maniera assolutamente come dire senza tornare indietro quello che è la coincidenza tra alla minorità sociale
E la piccola situazioni di criminalità non pistola dire
Gli altri i gli altri dati parlo di pene inflitte non ti pene residua perché se vi dicessi di pene residue si aprirebbe il discorso sulle misure alternative e sul maggiore accesso adesso
In sostanza quello che noi in questi anni di robustezza abbiamo finito per elaborare è un modello in cui è la risposta forte mi dispiace dirlo le ho sentite anche questa mattina
Alcune alcuni elementi di risposta robusta diciamo in qualche modo al problema senza oliere l'elemento in sé
Che invece si voleva in qualche modo se in qualche modo fare evidenziare
Ma questa inversione della normale dialettica che esiste tra norma reato pena rischia di essere un qualcosa che va a colpire anche il dopo carcere
Perché quello che tu hai individuato come comportamento non omologato il White infinito attraverso la penalità molto difficilmente loro i nuovi una volta anche che se è uscito da quello
Da qui da quella spirale della penalità
Questa inversione un inversione che incide sui numeri del carcere è un'invenzione che incide anche sul dopo su quello scritto ma su cui tutti si si trovava invece su questo tutti si trovavano d'accordo stamattina
Ecco perché le frecce edita sono molte
E il meccanismo della robustezza la robustezza segrete attiva è il meccanismo che non solo non è più tale persone fragili ma non aiuta noire a comprendere la fascia la fragilità ecco perché anche il nostro lessico è diventato un lessico sempre più pendente alla irrecuperabilità di alcune persone
E sempre meno tendente a riconoscere l'appartenenza di tutte le persone all'assessorato tratteggiato e in qualche modo riconoscendole trovare per loro
Le modalità per rito saldare ciò che possono aver deciso all'interno del legame sociale
Ecco così questa dell'intervento Di Mauro Palma il presidente dell'ufficio del Garante nazionale detenuti alla conferenza nazionale sulle dipendenze che si è tenuta servita Annan Genova il ventisette ventotto novembre il suo intervento nell'ambito della prima sessione tematica che era proprio la delicata la realtà penale penitenziale della dipendenza nuove proposte su misure alternative riduzione del danno e sanzioni
E che in cui se non la sezioni tematiche sono stati portati anche i lavori del tavolo del tavolo preparatorio che si era svolto a ottobre il cinque e sei ottobre dedicato alla giustizia penale misure alternative prestazioni sanitarie penitenziario nell'ambito della dipendenza da sostanze
C'è veramente poco da Giulia anzi non c'è nulla da aggiungere a quello che ha detto Mauro Palma quello che in precedenza aveva detto
Emilia Rossi che componente dell'onda il Garante nazionale dei detenuti e poi la relazione introduttiva di leopoldo Grosso abbiamo deciso di fare di riascoltare perché avevamo già proposti riproposti in altri due puntate non sa di professionista questi interventi prendendo spunto dalla dalla relazione annuale sulla ministra della Giustizia della ministra Marta Cartabia la settimana scorsa il Parlamento e approva il corpo della relazione della nell'amministra e prendendo spunto dalle ultime parole pronunciate da Mauro Pam suo intervento la ministra nella sua relazione ha detto a un certo punto che coltivare un'idea della giustizia che abbia a cuore la ricerca della verità abbia cura dei rapporti dei legami personali e sociali
Questo è quello che ho inteso perseguire in questo anno amministrata giustizia nell'unica convinzione che questa è la più grande urgenza del nostro Paese perché questo lo spirito che ci trasmette la nostra Costituzione e allora
Sono parole importanti presa della ministra che confliggono proprio con la realtà della politica delle droghe nel nostro nel nostro paese perché la la politica delle droghe nel nostro Paese la legge che in vigore gore meno centonovanta va in Pirilli in direzione veramente opposta a nettamente opposta a queste a quanto abbiamo sito dire la Moreau Palma e a quanto ne ha detto la ministra Cartabia
Ma ritornando appunto su la Conferenza nazionale perché poi gli esiti del della conferenza sono stati trasmessi al Parlamento il Parlamento dovrebbe farli propri anche per modificare la legge attuale sulla base dell'esperienza applicativa perché questo dice la legge
Perché questo serve la la la confessa a fare il punto della plica se nella legge allora
Di facciamo sentire l'intervento che ha chiuso questa sessione tematica dedicata alla realtà penale e penitenziario la dipendenza salute intervento finale degli affidato a Mauro soli del gruppo di ricerca del Consiglio nazionale delle ricerche proprio analisi delle priorità e parole e parole chiare e chiave cioè insomma nell'intervento del torso Lea restituito aprì i lavori di questa sezione tematica facendo pronto il la sintesi riassunto di quanto emerso appunto sull'ambito della alta penale e penitenziaria dalla Conferenza nazionale sentiamo
A me un compito non fa silenzio per la densità del
Delle proposte avanzate nel corso dei lavori da parte del degli e Sperti e sia per il livello del dibattito in questa tavola rotonda allora il ovviamente mi aiuterò per fare questa cosa del dello schema di cui ha parlato già il dottor Siniscalchi
Che raggruppa su due diciamo dimensioni del consenso che abbiamo registrato nel corso delle discussioni e il la fattibilità delle proposte delle proposte fatte e inserisce le quattro proposte in quattro in altrettanti quadranti dove abbiamo delle possibilità immediate
Abbiamo delle opportunità da cogliere oppure un approfondimento necessario degli ulteriori passaggi in base appunto all'incrocio tra
Fattibilità
Consenso
Una premessa vorrei fare rispetto a ai lavori di questo gruppo che ha proposto una un numero consistente
Di
Di elementi da sottoporre alla alla discussione da sottoporre ai livelli competenti e devo dire che la maggior parte di queste di queste proposte sono inserite nel primo quadrante dove registra appunto un consenso quasi unanime sì unanime e una fattibilità che le rende delle proposte che possono essere realizzate nell'immediato
Allora il primo il primo elemento senz'altro da da sottolineare e il la necessità di una più ampia condivisione di obiettivi e proposte da parte di tutti gli attori del del sistema del degli attori che sono in campo
Poi delle linee di indirizzo omogenee per interpretare le norme
Per la concessione del delle misure alternative in modo tale da un'unica omogeneizzare gli interventi su tutto il livello nazionale
Ovviamente è necessario anche una maggiore integrazione tra il comparto salute e quello della della giustizia
Così come sono necessari degli accordi territoriali e poi protocolli operativi per la continuità Carcere e Territorio
Quindi la continuità dei percorsi ovviamente per fare questo è basilare avere una cartella as informatizzata unica dove possono attingere informazioni tutti gli operatori del sistema e dove tutti gli attori del sistema possono contribuire a implementarli contenuti
Il discorso poi ovviamente arrivato al tema delle risorse risorse necessarie per i percorsi di trattamento sia risorse umane che finanziarie ma risorse anche sul versante dell'abitare e sul percorsi sul versante degli inserimenti lavorativi
Altro elemento è il rilancio delicato nella soprattutto per la specificità dell'aspetto riabilitativo dell'istituto poi arriviamo ai percorsi a custodia attenuata che devono essere inseriti all'interno degli interventi territoriali all'interno anche della programmazione che viene fatta in ambito in ambito territoriale sia sanitaria che sociale
In questo senso occorre anche un maggior coinvolgimento degli enti locali dei Comuni in primo luogo e in parte anche delle regioni per la messa in campo di strumenti e percorsi inclusivi efficace la valutazione del disturbo da uso di sostanze poi deve anche tener conto come è stato sottolineato più volte la della dipendenza psichica per avere una valutazione complessiva
E i i progetti personalizzati progetti individualizzati possono e debbono esser fatte attraverso lo strumento del Budget di salute che conta sentirebbe al meglio la continuità nei trattamenti e l'attivazione di percorsi di inclusione sociale con le relative risorse da poter allocare per queste e per questi interventi
I progetti terapeutici con dentro anche le azioni per la giustizia riparativa e la definizione di linee di indirizzo e ti dichiari dei piani diagnostici terapeutici assistenziali
Che ricomprenda no tanto le terapia agoniste quanto il controllo dell'uso inappropriato dei farmaci
Occorre anche avviare la sperimentazione della riduzione del danno nel carcere includendo tra le opzioni nei regolamenti degli istituti oltre che nella rete dei servizi delle aziende della che nelle carte dei servizi dell'aziende sanitarie locali
Formazione del personale formazione congiunta integrata del personale dei due comparti fondamentale e strategico per questo
Così come diventa importante l'attivazione il coinvolgimento delle persone detenute per gli aspetti informativi per l'auto mutuo aiuto e per il sostegno tra pari
Gli incentivi la valutazione lo streaming lo screening per la parte le patologie infettive e correlate al disturbo da uso di sostanze e un approccio e lo sviluppo di un approccio alla diversità alla diversità di genere
Queste sono le ultime tre proposte che possono essere immediatamente messe in campo ovvero sviluppare sub Circuiti attenuati per persone in trattamento farmaco Gola agonistico agonista o in comorbilità psichiatrica prevedere anche per queste persone l'accesso Adigrat e istituita la figura della gente
Dirette anche questa un elemento strategico per rapporto carcere Carcere e Territorio passando all'aria delle opportunità da cogliere ovvero dove c'è un consenso alto ma dove necessita in qualche modo una un degli interventi diciamo per l'implementazione del delle attività occorre rivedere l'impianto è stato detto che occorre rivedere l'impianto sanzionatorio e accusatorio del del DPR trecentonove del novanta così come escludere la la previsione dell'arresto eliminare il criterio tabellare del superamento delle soglie per uso personale potenziare l'istituto istituto della messa alla prova per avviare percorsi di giustizia riparativa
Il permesso di soggiorno in prova per detenuti stranieri e i lavori per pubblica utilità come come sanzione il luogo delle reclusioni sono le proposte che sono state
Va avanza
Per quanto riguarda l'aria successiva non ci sono elementi e arriviamo all'ultima Ariatti a quella delle proposte che necessitano di ulteriori passaggi bene rispetto a questo dove appunto c'è da registrare un consenso molto alto ma non unanime occorre sottrarre all'azione penale la coltivazione della cannabis
E la cessazione di modeste quantità per uso di gruppo e inserire le azioni di riduzione della del del danno nell'ordinamento penitenziario
Come azione di tutela della salute della persona con detenuta da ultimo e vado alla conclusione abbiamo provato a fare un'analisi insieme antica degli elementi emersi nel corso della discussione dei lavori di gruppo dove abbiamo messo in evidenza le parole che più di ogni altro sono sono state ricorrenti ebbe la prima parola indubbiamente non poteva essere altrimenti al carcere poi persone persone detenute persone al centro degli interventi il consumo le misure alternative come strumento per la riduzione Della popolazione carceraria
E l'integrazione integrazione del sistema degli operatori e degli interventi grazie all'attenzione
Ecco così il dottor Mauro soli del gruppo di ricerca del Cnr l'intervento con cui ha cosa si è conclusa la prima sessione tematica della sesta Conferenza nazionale sulle dipendenze che si è svolta il primo giorno il ventisette novembre l'intervento conclusivo di analisi delle priorità Casa delle parole chiare insomma la restituzione
Dei lavori di questa di questa sessione che ha dedicato proprio alla realtà penale e penitenziaria delle delle dipendenze
E vi abbiamo in questa puntata denoti semantico revisionista di abbiamo la proposta appunto cose gran parte questo anche altre cose abbiamo già riproposto già proposto e la relazione introduttiva del di leopoldo Grosso che ha coordinato il tavolo preparatorio
Gli interni l'intervento al tavolo preparatoria di Emilia Rossi dell'Ufficio nazionale garante detenuti e l'intervento in Conferenza nazionale del presidente dell'UCI nel del garante
Mauro Palma
L'il compito della della conferenza e restituire al Parlamento come si dice la legge l'analisi sulla sulla realtà applicativa della legge sulle droghe perché la politica perché il parlamento poi prenda le necessarie alle modifiche e di modifiche ce ne sono da fare tante perché il carcere sovraffollato e del Duca ed è dovuto a leggi sulle droghe e la legge sulle droghe
Provoca tutte quei problemi che abbiamo sentito enumerare anche negli interventi che abbiamo proposto vedremo certo adesso c'abbiamo il Presidente della Repubblica poi il Governo pace piena tre R l'epidemia tutto quanto ma queste cose che sono centrali importanti certo non è che mettono da parte non è che le altre possono aspettare e una di queste appunto la politica delle droghe anche per quanto riguarda te le ricadute per quanto riguarda la criminalità organizzata man di questo primo modo di parlarne chiudendo questa puntata notiziati previsioni e stampa
Riprendo qui in quanto già detto questa mattina nella nota delle sette trenta mi rifaccio ancora alla alla relazione annuale dell'amministrare giustizia carta per la settimana scorsa al Parlamento che nella parte conclusiva ha parlato della giustizia riparativa e ne abbiamo sito parlare anche degli interventi che vi abbiamo proposto anche in questo ultimo Cartabia definito giustizia riparativa il capitolo più innovativi Nova attivo del nostro sistema penale
La giustizia riparativa detto è molto esigente perché chiede al trasgressore di guardare negli occhi la vittima di guardare negli occhi la comunità che ha ferito con il suo gesto ecco queste parole che sono importanti mi hanno suggerito una una riflessione che che propongo come provocazione
La legge sulle droghe attualmente in vigore nel nostro Paese ha prodotto danni danni sociali danni economici danni sanitari che ha causato molte vittime
Pensiamo per esempio ai morti per overdose che avrebbero potuto essere evitati se non fossero stati costretti a rivolgersi al mercato nero che siamo animale Hattie
L'ora correlate che potrebbero essere meglio curate meglio prete prevenute se non ci fosse se chi i consumatori non fossero in una situazione di legalità ma ci sono anche le vittime come i morti per mano delle istituzioni e o faceva i nomi di Stefano Cucchi massacrato di botte dopo un arresto per per droga punta a causa della legge al dobbiam sino che e fu portato in carcere perché coltivava qualche pianta di canapa li cannabis nel suo orto ed è un neo uscito morto
E o pensiamo parecchio al ragazzo di sedici anni di lavagna che qualche anno fa si è suicidato dopo essere stato trovato in possesso di dieci grammi di hashish dieci grammi ecco allora
La giustizia riparativa un'altra cosa
O meglio è una cosa diversa però ecco che la Bhutto come provocazione
Prima o poi lo Stato cambierà la politica delle droghe prenderà atto del fallimento del proibizionismo metterà fine ad una guerra assurda che ha provocato questi danni queste vittime allora sì la giustizia riparativa come ha detto amministra la giusta della giustizia
Chiede al trasgressore di guardare negli occhi la vittima di guardare negli occhi la comunità che ha ferito con il suo gesto ecco lo Stato si assumerà le sue responsabilità di fronte alla comunità riuscirà a guardare negli occhi le vittime provocate dalle sue leggi
Temiamo che questa puntata della tessera antiproibizionista ci risentiamo in onda fra una settimana lunedì prossimo alle tredici e la potete riascoltare ritrovare tra nel corso del pomeriggio la metteremo on line su Radio Radicale
Punto it grazie per l'ascolto un saluto da Roberto Spagnoli