Il Consiglio d'Europa, la crisi russo - ucraina e la corsa al Quirinale. Intervista a Filippo Sensi

Radio radicale siamo con Filippo Sensi il secondo giorno delle votazioni per l'elezione del Presidente della Repubblica per parlare di un argomento che entra anche nella discussione per l'elezione del Presidente della Repubblica che la cui la situazione internazionale che è particolarmente delicata
Allora
Restiamo all'interno del semestre di presidenza italiano del del Consiglio d'Europa e l'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa deve decidere quale tipo di a deposizione assumere per la nei confronti della Russia in un momento particolarmente delicato mentre a rischio diciamo
Il la possibilità di un di un di un attacco all'Ucraina per la quale si sta già mobilitando la NATO siamo si sono mobilitati l'Unione europea la Gran Bretagna e gli Stati Uniti allora lei che cosa chiede al Consiglio d'Europa anche per trovare diciamo una sponda di dialogo importante
Il punto è questo Consiglio d'Europa l'assemblea parlamentare si riunisce questa settimana appunto nell'ambito della semestre di presidenza italiana
Voi
All'inizio dei lavori comincia all'accreditamento delle delegazioni parlamentari dei vari Paesi
Tra queste delegazioni parlamentari c'è anche quella russa che ha avuto una storia molto travagliata con la vicenda dalla Crimea insomma è entrata uscita rientrata insomma ovviamente
C'è una questione che però adesso vede la delegazione russa presente nell'assemblea parlamentare
è chiaro che la richiesta della rinnovo dell'accreditamento della delegazione russa
Si presta polemiche per cui alcuni Paesi di alcuni gruppi parlamentari alcuni parlamentari hanno chiesto di non rinnovare la la la l'accreditamento della delegazione russa
Ma chi sono i Paesi baltici la Polonia questi Paesi qui esattamente sull'Ucraina diamine Aina cioè l'Ucraina Paesi baltici la Colonial ma alcuni sono dei conservatori inglesi ma non solo insomma c'è un fronte
Liberale diremmo noi atlantico
Che
Dice non è il caso adesso di rinnovare la presenza della delegazione russa nel consiglio euro
Questa richiesta adesso andrà in una Commissione regolamentare diciamo così
Tra l'altro ci sarà Piero Fassino che dovrà lavorare su questo Bossi e quindi con la sua prudenza con la sua saggezza
Il punto è che mi pare che grandi paesi come la Germania la Francia in fondo mi pare un orientamento a prevalente anche in Italia
E i gruppi parlamentari più o meno vadano nella direzione di rinnoviamo l'accreditamento della delegazione russa
Magari accompagnandolo con un documento molto esigente nei confronti della della Russia somme duro su quello che sta succedendo
Allora io dico semplicemente una cosa è chiaro che c'è un ragionamento rispettabile importanti e cioè a dire Consiglio d'Europa è l'ONU europea alle Nazioni Unite si parla con tutti si tengono dentro tutti anzi cacciano le persone non si non si bandiscono interlocutori perché è un luogo di dialogo di mediazione anche per tenere agganciata in realtà che invece hanno una loro deriva diciamo non democratica e autoritari
Un ragionamento che che fila assolutamente c'è anche un precedente storico per esempio la caccia all'uscita dell'Italia dalla società delle nazioni per l'Etiopia che poi
Assegnati riavvicinamento di Mussolini e Hitler non c'è dubbio si sono per carità su questo ci sono posizioni che io comprendo benissimo
Penso che abbiano anche un punto politico non banale
Mi chiedo però se nel momento in cui la minaccia russa sull'Ucraina è arrivata forse al suo diapason
In cui si arrivano truppe truppe alla frontiera ucraina in cui tutto il mondo tutta l'Europa è mobilitata in questa direzione se il rinnovo delle credenziali è chiaro che parliamo di quello che sembra de minimis per carità capisco
Nel rinnovo delle credenziali e la federazione russa cioè l'ok alla Russia dentro l'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa non sia un segnale
Negativo come a dire va be comunque potete andare avanti o comunque anche se non potete andare avanti siete parte di una di una di una comunità nella quale si discute eccetera io chiedo
Basterà l'accompagnamento di un documento di qui immagino la Russia
Non riesco a a immaginare una una una grande un grande capacità di impatto di questo documento anche perché precedentemente ne sono stati fatti altri che chiedevano la Russia una serie di condizioni mai mai esaudite
Allora non vorrei che dietro al documento alle vibranti e roboanti parole e poi si celasse di fatto un una lascia passare
Nei confronti della Russia in un momento in cui invece secondo me l'Europa deve avere ben chiaro da che parte stare
E deve sapere e dire a gran voce che c'è una minaccia che questa minaccia non viene certo dalla NATO non viene certo dall'Ucraina ma tiene dalla federazione
Volevo chiederti questo se ritieni che a Mosca ci stiano ripensando per l'invasione del del del dell'Ucraina considerando che sia by the ne ha che il Londra ma anche la Commissione europea non ci stanno comportando diciamo precisamente come Chamberlain
Io questo non lo non lo so abbiamo evidenze dell'una e dell'altra parte so che lì ci sono truppe sono le truppe russe che stanno lì alla frontiera so che ci sono informazioni cioè una movimentazione diciamo molto forte di esercitazioni eccetera
Tutto questo può essere semplicemente una una tattica cioè a dire dormite preoccupati non vi facciamo stare tranquilli e si risolve soltanto in questo loro potranno dire sì ma è la NATO siete voi che ci siete venuti insomma queste questi trucchi li li li conosciamo li sappiamo io quindi non so dire quanto la via diplomatica si ancora esperibile io penso ovviamente come tutta l'Europa eccetera che quella sia la strada la strada del business del negoziato
Nei luoghi giusti
Del PON nei confronti con la Russia eccetera ben sapendo però che in altre circostanze non è andata così quindi io non so dire se la Russia fa sul serio meno penso che questo questa tensione questa continua agitazione quest'ansia messa sull'Ucraina sia già un fare sul serio sia già una mossa lanciamo bellicosa
Se ai pensato scusa ti faccio una domanda un po'da fantapolitica che cosa succederebbe qui se all'invasione avvenisse mentre noi stiamo eleggendo il Presidente della Repubblica e non abbiamo trovato nome sarebbe una capacità nazionale
Io questo non lo non lo non lo so dire io penso una cosa penso che sento troppo silenzio in Italia sento troppo silenzio al Governo nelle forze politiche
Su questo tema è una questione ma anche dei nostri media io sento una cappa di silenzio come se fossimo concentrati in altro soci premesse di più sapere se in una posizione molto Fanfani Anna ci può dire
Mai non lo so mi sembra insomma una una una visto una colpevole distrazione
Non è tanto se non è qualche cosa di pilatesco me ne come se non ci riguardasse eccome se ne tenessimo gli affetti gli esiti le conseguenze io penso invece che ci sia il momento di non solo di parlare ma di prendere posizione su questo tema
E sia per quanto riguarda le forze politiche sia per quello che riguarda il governo senza
Insomma una muscolari tacche non si addice al nostro Paese che non si addice la nostra tradizione però dicendo ribadendo ben da che parte siamo in Europa con i nostri alleati nella nostra posizione atlantica certo che questo ha un riflesso penso ad esempio sui profili anche del presidente La Repubblica di cui si sta discutendo in questo contesto internazionale geopolitico sarebbe diciamo molto strano io dico irricevibile che potesse salire al colle una personalità che non avesse una atlantismo adamantino è un europeismo non solo di di parola solo verbale ma praticato di di di esperienza
Questo per dire che come sappiamo e lo sappiamo dal Covent lo sappiamo all'economia
Dalle varie crisi fronti che abbiamo quello che succede anche in zone che ci sembrano remote e che remoto non solo perché il ricordo del Bellotto ucraini siamo forse il secondo Paese europeo caccia un interscambio importante quindi quello che succede altrove a effetti precisi nella nostra vita quotidiana quindi non so se riuscirà a finire nell'urna questo conflitto che spero che si scongiuri ma sicuramente la nostra posizione europeista atlantica deve essere parte della risposta dell'Italia a questo nuovo scacchiere geopolitico a questo nuovo dramma
Grazie come sempre a Filippo centri del partito democratico