Rassegna stampa estera

Voi giovani ascoltatori di radio radicale sabato ventinove gennaio questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta anche questo oggi lasceremo a stampa e regime compito di parlare delle lezioni per il presidente della Repubblica in Italia su cui ovviamente i giornali italiani puntano i riflettori molto di più della stampa internazionale che si limita in qualche modo alla fredda cronaca due temi che cercheremo di approfondire quest'oggi la crisi dell'architettura di sicurezza in Europa dopo le minacce di Vladimir Putin di invadere l'Ucraina lo faremo in particolare con il principale vittoriale dell'Economist roulette russa dal titolo una guerra in Ucraina potrebbe avere conseguenze globali
E un editoriale dal figlio o di ieri gli orologi del Cremlino l'aggressività di Mosca sta spingendo l'Ucraina
Nelle braccia della nato ci sono però tutta una serie di notizie anche da segnalare almeno nel sommario
Stati Uniti e Unione Europea hanno promesso di recuperare sulle forniture energetico all'Europa il titolo di un articolo del farà Shawn Times perché fondamentalmente perché c'è la minaccia di rappresaglie da parte di Vladimir Putin in caso di sanzioni
Occidentali e una di queste rappresaglie potrebbe essere il taglio delle forniture di gas sempre sono sciolta in sauna
Lunga analisi sulla crisi ucraina che segna
Il il più grande test della dottrina Bai ben in politica estera e poi c'è anche una notizia che riguarda il nostro Paese la Banca UniCredit che si ritira dalla potenziale acquisizione di una banca russa
Proprio per le tensioni
Ucraine useremo però il il farà Shawn Times per approfondire un altro tema la Cina e i giochi olimpici invernali che si apriranno la prossima
Settimana leggeremo un editoriale dal titolo Olimpiadi di Pechino molto diverso e molto diverse rispetto a quelle del due mila otto erano all'epoca Leo olimpiadi estive la bolla in cui si svolgono i giochi invernali è una metafora della Cina di oggi cioè una Cina molto più chiusa su se stessa che vuole imporsi
E imporre il proprio ordine rispetto all'ordine internazionale come così come è stato costruito dagli occidentali cominciamo però dalla Russia l'Ucraina la sfida per l'architettura di sicurezza in Europa
L'Economist dedica la sua copertina il principale editoriale roulette della Russia una guerra in Ucraina potrebbe avere conseguenze globali scrive il settimanale britannico
Raramente nel campo
Dei conflitti umani l'esito e mai di peso così tanto da i capricci di un uomo solo
La domanda è questa Vladimir Putin sta per invadere l'Ucraina come suggeriscono le truppe russe ammassate ai confini di questo Paese oppure sta semplicemente bluffando per estorcere concessioni
Al suo vicino e all'Occidente nessuno può essere sicuro dell'intenzione di Putin alla risposta dell'Economist
Perfino il suo ministro degli Esteri sembra essere costretto a tirare a indovinare ma si sta per scoppiare una guerra il mondo ha bisogno di capire qual è la posta in un gioco forse scrive l'Economist Putin sta pianificando un'invasione su vasta scala con le forze russe che si spingeranno in profondità in Ucraina per impadronirsi della capitale Kiev e rovesciare il governo oppure Putin
Potrebbe cercare di annettere più il territorio dell'Ucraina orientale ritagliandosi un corridoio che colleghi via terra alla Russia con la Crimea la penisola Ucraina conquistato da Putin nel due mila quattordici
Altro scenario possibile Putin potrebbe volere una piccola guerra in cui la Russia salva tra virgolette in separatisti sostenuti dal Cremlino nel Don basso una regione orientale dell'Ucraina da presunte atrocità ucraine
Questa cosa al contempo gli permetterebbe di degradare le capacità militari ucraine
Poiché Putin a l'iniziativa l'unica conclusione che si può trarre facilmente che oggi al vantaggio ha di fronte però anche scelte pericolose
Una guerra totale comporta rischi straordinari una guerra più piccola i limiti questi rischi potrebbe non riuscire a fermare la deriva verso Ovest dell'Ucraina
E se una piccola guerra non portasse alla capitolazione del governo di Kiev Putin potrebbe ritrovarsi coinvolto in una guerra molto più grande
Un'invasione totale russa spiega poi l'Economist sarebbe la più grande guerra europea dagli anni mille novecentoquaranta
E sempre dagli anni mille novecentoquaranta il primo rovesciamento di un governo europeo democraticamente eletto da parte di un'invasione straniero
I russi non solo subirebbero perdite umane significative in particolare a seguito di una prevedibile rivolta della popolazione ucraina ma causerebbero anche la morte di innumerevoli ucraini fratelli slavi con i quali hanno molti legarmi la Russia poi subirebbe pesanti sanzioni
Le sue banche sarebbero duramente penalizzate la sua economia verrebbe privata di componenti cruciali come l'alta tecnologia americana
Agli oligarchi compreso forse lo stesso Putin potrebbe essere impedito di spendere mettere i soldi all'estero
I russi ordinari soffrirebbero le conseguenze a causa di un tenore di vita più basso che già diminuito negli ultimi sette anni infine la sottomissione dell'Ucraina avrebbe un costo strategico per la Russia ogni paese che vive all'ombra Rossari vedrebbe i suoi calcoli di sicurezza
La NATO rafforzerebbe le difese dei suoi membri orientali Svezia e Finlandia potrebbero aderire all'Alleanza atlantica
Putin prosegue
L'Economist nel breve termine potrebbe sopravvivere alle conseguenze economiche della guerra la sua banca centrale accumulato seicento miliardi di dollari di riserva
Più che sufficienti a resistere alle sanzioni ma le conquiste politiche in Ucraina potrebbero essere parte facilmente sopraffatte
Da battute d'arresto in patria che come Putin sa meglio di chiunque altro e il luogo in cui alla fine sarà determinato il suo destino
Di conseguenza Putin potrebbe lanciare un'invasione meno ambiziosa il problema è che una guerra limitata
Costerebbe comunque molte vite e potrebbe essere difficile da contenere le sanzioni potrebbero essere più leggere ma sarebbero comunque dolorose
Il giusto il disaccoppiamento della Russia dall'Occidente accelererebbe inoltre se il governo di Kiev rimanesse
Indipendente raddoppierebbe i suoi sforzi per avvicinarsi all'occidente
I crimini commessi da Putin negli ultimi otto anni fanno sì che anche io Rousseau foni dell'Ucraina orientale non bramino più legami più stretti con Mosca
Per l'economista e le prossime settimane di determineranno cosa sceglierà Putin
Nessuno però deve avere dubbi sulla posta in gioco l'Europa si trova di fronte alla prospettiva che la Russia tagli le forniture di gas anche senza un taglio la spesa per l'Energia nel due mila e ventidue era stata scritta è stimata mille miliardi di di dollari il doppio del due mila e diciannove una guerra in ogni caso influenza darebbe non solo i prezzi dell'Energia ma anche di altre materie prime il petrolio sta già salendo la Russia il più grande esportatore mondiale di grano dopo Luca seguita dall'Ucraina la Russia è anche un enorme fornitore di metalli nei mercati di oggi che vedono già un'offerta limitata di fronte a una domanda in espansione anche solo un piccolo choc potrebbe far salire i prezzi delle materie prime
Un'invasione riuscita dell'Ucraina creerebbe anche un precedente politico destabilizzante ricorda l'Economist l'ordine globale è stato a lungo rafforzato dalla norma secondo cui i Paesi non ridisegnano i confini di altri paesi con la forza delle armi quando l'Iraq pretese il Kuwait nel mille novecentonovanta una qualità un internazionale guidata dall'America Luca ciò Putin e che dispone di un arsenale nucleare già riuscito ad ammettere la Crimea sei si impossessa era anche di una fetta più grande dell'Ucraina
è difficile immaginare che all'improvviso decida che è giunto il momento di fare la pace con la NATO
La cosa più probabile che vada avanti aiutato dalla presenza di truppe russe in Bielorussia per sondare se il Patto di sicurezza collettiva della NATO regge alla prova dei fatti militari
Non solo avrebbe l'opportunità di svuotare di significato gli impegni dell'America nei confronti dell'Europa ma potrebbe fare affidamento anche sulla demonizzazione del nemico all'estero per giustificare il suo regime repressivo in patria
Ci sono poi altri potenziali Grazioli che prenderebbero atto di questa situazione
La probabilità di un'invasione di Taiwan da parte della Cina aumenterebbe i regimi di Iran in Siria si sentirebbero più vivibile liberi di usare la violenza impunemente insomma
Se prevarrà la forza militare molti dei confini politicamente contesi nel mondo di oggi verrebbero contesi con la forza
Di fronte a così tanti rischi secondo l'Economist l'Occidente dovrebbe rispondere in tre modi
Deterrenza dialogo prepararsi al peggio di fronte a Putin le potenze occidentali in particolare la Germania dovrebbero smettere di mostrare ambiguità
Presentare un fronte unito chiarire che sono disposte a pagare un prezzo per imporre sanzioni alla Russia
E dovrebbero sostenere anche gli ucraini che sono pronti a resistere a un esercito d'occupazione
Nel frattempo i diplomatici devono continuare a discutere cercando un terreno comune per esempio sul controllo degli armamenti e su una discale esce anche permetta Putin di salvare la faccia
L'Europa poi dovrebbe prepararsi scegliendo di ridurre la sua dipendenza energetica nell'ambito della transizione climatica come con più stock di gas diversificazione e Energia Nucleare
Raramente scrive nelle conclusioni
L'Economist la divergenza tra gli interessi di un Paese in quelli del suo leader è stata così netta
La Russia non ha niente da guadagnare da una guerra per contro ottenere enormi benefici da un miglioramento delle relazioni con l'Occidente relazioni più strette pacifiche questo scenario è a disposizione di Putin
Ma deve smettere di comportarsi in modo abominevole
Putin per contro è il solo attrarre beneficio da un conflitto che gli permetterebbe di dire che i russi che sono sotto assedio che hanno bisogno di un uomo forte per difendermi
Ma anche l'uomo forte più astuto può sbagliare i suoi calcoli invasione dell'Ucraina alla fine potrebbe rivelarsi la rovina di Putin in particolare si si trasformasse in un pantano di sangue
Con i russi più poveri più arrabbiati più devi desiderosi di cambiamento
Anche sì solo per se stesso Putin farebbe bene a rivendicare una vittoria immaginaria
In Ucraina e a fare marcia indietro
Così tra l'altro l'Economist nel suo principale editoriale di questa settimana invece
Sul tema sul tema Ucraina ma andrebbe letto anche un editoriale pubblicato ieri dalle figlia o prima di una telefonata tra Emmanuel ma come Vladimir Putin
Gli orologi del Cremlino il quotidiano conservatore francese spiega in sostanza che tutto ciò che Putin e sta facendo a proposito dell'Ucraina è controproducente
Putin ha un problema con l'Ucraina ma è di natura molto diversa rispetto a quella che vorrebbe farci credere mai la NATO ha avuto il Progetto ogni strumenti per aggredire la Russia l'Alleanza atlantica per natura difensiva una Forza di dissuasione che del resto è sottodimensionata di fronte al più grande paese del mondo
E non è l'Ucraina che ha invaso il territorio russo il contrario
La propaganda del Cremlino su un progetto di genocidi ordito da Kiev contro la minoranza Rousseau afona in Ucraina e solo una triste favola destinata a fornire un pretesto per la guerra
Perché realtà esattamente il contrario ciò che preoccupa Putin e cioè la evento cammino dell'Ucraina verso l'Occidente e i valori occidentali
Che fa pesare un rischio politico non militare sul regime di Putin
Il fatto che una democrazia si radici nello spazio soffrono la frontiera della Russia fornirebbe infatti un controesempio pericoloso per il potere autoritario di Putin
Chiunque pretenda di interporsi tra i due grandi Russia America come a fine anno al marco
Deve misurare bene la natura di questo scontro sono due sistemi di valori in conflitto molto più che due ambizioni egemoniche
Putin preferisce a vere
Uno Stato ucraino fallito alle sue porte rispetto a una società libera in grado di stimolare le rivendicazioni democratiche dei russi
Il problema è che il risultato che sta ottenendo l'opposto l'aggressività di Mosca spinge gli ucraini sempre più nelle braccia degli europei della NATO l'annessione della CRI nell'occupazione del Donbass non sono bastati a destabilizzare il Paese
E il tempo gioca contro Putin la guerra diventa dunque un modo per affermare gli orologi
La Russia non ha la capacità di occupare assoggettare a lungo l'Ucraina come ai tempi dell'Unione Sovietica
Ma la possibilità di distruggere le sue infrastrutture e le sue istituzioni di rispedirlo indietro di decenni in termini di sviluppo economico
E di provocare un cambio di regime che avvantaggi i suoi interessi il rompicapo per gli occidentali è come convincere Putin
Le sole minacce che contano sono quelle che mettono in pericolo il suo potere macro farebbe meglio a non confondere la mediazione con l'appeasement così tra l'altro mio figlio
Per chiudere invece ci spostiamo sulla Cina e sulle Olimpiadi c'è stato qualche dibattito anche se non molto intenso sulle ipotesi di boicottaggi diplomatici quanto meno di questi Giochi invernali che si aprono la prossima settimana
Il favoloso Times alla fine di questi pochi dibattiti tira le fila raccontando raccontando l'immagine che la Cina sta dando di sé con queste Olimpiadi
Delle olimpiadi di Pechino molto diverso il titolo dell'editoriale del quotidiano della City la bolla in cui si svolgono i giochi è una metafora della Cina di oggi
E allora andiamo a leggere le le olimpiadi estive di Pechino del due mila otto erano state viste come una festa di apertura che rivelava al mondo la potenza economica e geopolitica della nuova Cina
I partecipanti ancora oggi ricordano la calda atmosfera dei giochi e la gioia dei pechinesi nell'accogliere visitatori da tutto il mondo
Molte capitali occidentali considerarono quell'evento come un'affermazione una conferma
Della loro previsione ottimistica di una Cina sempre più integrata nella comunità mondiale e il cui sistema con il tempo si sarebbe avvicinato a quello occidentale
Quattordici anni dopo le olimpiadi invernali di Pechino si svolgeranno in una Cina molto diversa e in un contesto globale molto diverso
Sembra un po'surreale che i giochi abbiano luogo a Pechino dove dove praticamente tutta ma neve sarà artificiale in tempi di cambiamento climatico
E soprattutto nel paese dove la pandemia ha avuto inizio nel momento in cui la variante omicron ha portato i casi di coronavirus ai nuovi massimi a livello globale
Si terranno questioni in piedi in un circuito chiuso nel quale undici mila visitatori saranno rinchiusi in tre zone di competizione completamente separati dalla popolazione cinese
Questa bolla allo scopo di prevenire il contati Gio del coronavirus tra i partecipanti giochi
E la comunità locale
è la conseguenza della politica zero colpi da cui Pechino ancora aggrappata
Ma è anche una metafora della Cina di oggi una Cina che si è fortemente allontanata dalla politica di dialogo con l'Occidente e soprattutto che rifugge da qualsiasi idea di integrazioni in un ordine internazionale guidato dall'Occidente molti cinesi danno la colpa all'Occidente per questa divergenza sempre più ampia gli Stati Uniti è vero sono diventati sempre più diffidenti nei confronti di un Paese che ora considerano come il principale concorrente strategico
La guerra commerciale lanciata da Trump non è stata risolta da buy del ma la realtà e che questo cambiamento non è stato innescato dagli Stati Uniti è stato innescato dalla stessa Cina
Prima ancora che la rivalità commerciale avesse inizio dall'uomo che come membro del Politburo era stato incaricato degli ultimi preparativi dei Giochi estivi di Pechino di quattordici anni fa ci Jinping l'attuale presidente nel due mila otto gli Stati Uniti e i loro alleati pensavano ancora che portare la Cina nel sistema commerciale globale rafforzarli i legami economici avrebbe rafforzato
Una classe media che poi avrebbe chiesto più libertà politiche
Nel due mila e ventidue la Cina una classe media importante un numero record di miliardari un'economia potente ma si è spostata verso un governo più autoritari empatia e politiche più aggressive all'estero
Un documento segreto del Partito Comunista diffuso nel due mila dodici pochi mesi prima che Shinji impegni diventasse segretario del partito
Era molto critico nei confronti di quella che di quelli che definiva gli ideali maligni che si diffondevano in Cina come la democrazia costituzionale del suscita civile i valori universali e metteva in guardia contro le forze occidentali anti Cina
Sci non ha fatto altro che agire con forza per fermare quella diffusione
La Cina sotto ci ha condotto repressioni contro gli uiguri dello Xinjiang contro l'opposizione non Congar presso i dissidenti interni
Ha combattuto alcune imprese o settori privati che erano visti come una sfida per l'autorità dello Stato ha fermato la sua pretesa sovranità sul Mar cinese
Meridionale agito in modo aggressivo contro i critici all'estero il risultato che i Giochi invernali devono fare i conti con boicottaggi diplomatici
Alla leadership di Pechino di oggi importa poco ma qual è il punto le speranze che i giochi delle due mila
E otto avevano sollevato e si sono rivelate mal riposte
Le Olimpiadi invernali del due mila ventidue potrebbero rivelarsi un punto di partenza per le ambizioni della Cina di guidare un futuro ordine mondiale assestante modello cinese
Non per la prima volta nella storia il mondo occidentale costretto a rimpiangere i suoi molti errori sulla Cina conclude il faro sciolta in sé anche noi per oggi e per questa settimana David Carretta un buon ascolto con Radio Radicale